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Imprese, mercatie misure statistiche

Everything should be made as simple as possible, but not simpler

Albert Einstein

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Ricordiamo…

FAMIGLIE IMPRESELAVORO

BENI E SERVIZI

RETRIBUZIONI

ACQUISTI

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L’operatore imprese interessa l’economista in quanto: Produttore di beni e servizi. Temi correlati, la misura della

produzione (agricola, industriale, di servizi destinati alla vendita); le misure dei prezzi.

Acceleratore dell’economia attraverso gli investimenti che aumentano la capacità produttiva e quindi la capacità futura di produrre.

Protagonista della domanda di lavoro. Operatore sul mercato finanziario, attraverso i prestiti dal sistema

bancario, le obbligazioni e le azioni. Contribuente. Percettore di trasferimenti e incentivi (per i territori disagiati, la

ricerca ecc.). Nucleo essenziale di tutti i sistemi economici (non solo di quello

capitalista).

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Quante sono le imprese in Italia? Tutte le imprese sono titolari di partita Iva. Ma

lo è anche il libero professionista, che non è considerato “impresa” a meno che non diriga una attività collettiva (per esempio, il medico che gestisce la clinica). Ma è un punto controverso, perché gli artigiani sono considerati imprenditori.

Nel complesso le partite Iva attive sono circa 6 milioni. Le imprese attive censite dall’Istat sono 4.426.000 (nel 2011).

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L’impresa (azienda + imprenditore)Beni e servizi acquistati dall’impresa

(materie prime, semilavorati, attività in outsourcing, ecc.)

Produzione di beni e servizi

Al valore aggiunto contribuiscono: ImprenditoriAltri “capitalisti”ManagementLavoratoriProprietari di beni

naturali dell’azienda

PROFITTIINTERESSIFORME MISTE

SALARIORENDITA

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Ricordate che… L’azienda è l’insieme dei beni atti alla produzione

(concetto statico) L’impresa finalizza l’azienda alla produzione di profitto

o ad altre finalità sociali ecc. (concetto dinamico) Le imprese possono essere private, pubbliche;

individuali o societarie “Public company” vuol dire impresa privata ad

azionariato diffuso Tocchiamo alcuni concetti di diritto commerciale,

molto utili per i giornalisti, anche nella cronaca locale. Si possono approfondire con “Compendio di diritto commerciale” Edizione Simone

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Le società, di persone o di capitali Le più comuni società di persone:

S. in nome collettivo (Snc). I soci rispondono illimitatamente col loro patrimonio.

In accomandita semplice (Sas). I soci accomandanti rischiano solo il capitale conferito, l’accomandatario illimitatamente.

Società di capitali, dove i soci rispondono solo per il capitale conferito (tranne il caso Sapa) A responsabilità limitata (srl), proprietà divisa in quote. Capitale

minimo 10mila euro. Per azioni (spa), possono collocare quote (=azioni) in Borsa. Da

quest’anno il capitale minimo da 120mila euro è stato portato a 50mila euro.

In accomandita per azioni. (Sapa), dove l’ accomandatario non scade e può essere o no amministratore. Sono le “cassaforti di famiglia”.

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Le cooperative, realtà importante in Italia Le cooperative sono società a capitale variabile con scopo

mutualistico.(Codice civile). I soci devono essere almeno nove (ma in certi casi bastano tre), con quote variabili ma non superiori ai 100mila euro. Si vota “per testa” e non in base al capitale posseduto.

Si distinguono in cooperative a mutualità prevalente, che “prevalentemente” svolgono attività per i soci e impiegano lavoro dei soci. Hanno “requisiti di non lucratività”.

Le cooperative non a mutualità prevalente sono meno vincolate ma non hanno le stesse agevolazioni fiscali.

Le cooperative sociali sono una particolare forma di cooperativa con facilitazioni ed obblighi specifici

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Il “Terzo settore”, tra Stato e mercato Il terzo settore è quel complesso di istituzioni che all'interno

del sistema economico si colloco tra lo Stato e il mercato, ma non sono riconducibili né all’uno né all’altro; sono cioè soggetti organizzativi di natura privata ma volti alla produzione di beni e servizi a destinazione pubblica o collettiva (cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, associazioni di volontariato, Organizzazioni non governative, ONLUS, ecc.).

Anche se non distribuisce profitti, il Terzo settore impiega centinaia di migliaia di persone e si avvale del lavoro gratuito di milioni di volontari (lavoro che non fa parte del Pil). Le istituzioni non profit in Italia sono 301mila (censimento 2011).

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La proprietà pubblica si esercita:1) Attraverso enti di gestione diretta (sempre meno

frequente) a livello nazionale o locale

2) Attraverso enti pubblici di gestione di “Partecipazioni statali”; dal 1992 anche questi enti sono stati trasformati in società.

3)Attraverso il possesso diretto di azioni da parte del M. Economia, eventualmente con “golden share” che limitano alcuni diritti degli altri azionisti.

Dopo il 1993 il sistema delle partecipazioni statali è stato smantellato, ma col passaggio alla seconda Repubblica si sono moltiplicate le municipalizzate.

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Come si finanziano le imprese L’impresa inizialmente si finanzia:

Col capitale sociale Con l’indebitamento (fidi bancari, prestiti di soci)

Ogni esercizio crea nuovo cash flow (=utili più ammortamenti): Con gli utili netti non distribuiti ai soci Con le quote di ammortamento

Fa un salto di dimensione Con aumenti di capitale e collocamento in Borsa Con l’emissione di prestiti obbligazionari

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Il controllo delle società di capitale L’imprenditore possiede la quota di controllo Oppure come nel caso delle “public companies”

l’azionariato è così frazionato da massimizzare il potere manageriale

Nei “management buy out” i manager si comprano anche l’azionariato di controllo

Un controllo “indipendente” è esercitato da sindaci e revisori

Esistono forme di tutela dei piccoli azionisti garantite dalle norme di “corporate governance”

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Strutture di controllo e gestione(dipendono anche dagli statuti dalle società) L’assemblea dei soci approva il bilancio e nomina;

Amministratore unico/nelle società più piccole o Consiglio di amministrazione che deve includere una rappresentanza delle minoranze (=parlamento)

Il consiglio di amministrazione ha i poteri di ordinaria amministrazione (il “governo dell’impresa”); ne delega una parte (di norma) a: Presidente (Chairman) Amministratori delegati, “presidents” Il DG non fa parte del consiglio di amministrazione

CEO (chief executive officer): definizione empirica per indicare quello comanda veramente, che può essere Presidente, AU, AD, DG…

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Il bilancio delle società si articola in due documenti Lo stato patrimoniale è la fotografia (=stock)

dei beni dell’impresa e della loro destinazione a una certa data

Il conto economico è il film (=flusso) degli incassi e dei costi nel corso del periodo (solitamente un anno)

Sia il conto economico sia lo stato patrimoniale rivelano un utile o una perdita e devono quadrare

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Anche noi abbiamo un nostro bilancioSTATO PATRIMONIALEAttivo 2012 2013Liquidità 3000 5000Crediti 1000 2000Moto 3000 3000Computer 0 1500Bot 5000 2500TOTALE 12000 14000PassivoCapitale iniz. 10000 10000Debiti 1000

1000F. Ammort. 1000

2500TOTALE 12000 13500Utile dell’anno 500

CONTO PROFITTI E PERDITEEntrate del 2013Famiglia 12000Collaborazioni 3000TOTALE 15000

Spese del 2013Vitto e alloggio 8400Vestiario 600Trasporti 2000Altre spese 2000Ammortamenti annui 1500TOTALE 14500

Utile dell’anno 500

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Principali rilevazioni che interessano le imprese

Censimenti: imprese agricole (XXXO), industrie e servizi (XXX1) Terzo settore

Rilevazioni congiunturali: Produzione industriale Fatturato e ordinativi Prezzi all’ingrosso Occupazione grandi imprese Bilancia commerciale

Indagine sui bilanci delle imprese (Mediobanca)

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Secondo l’oggetto degli scambi, i mercati si distinguono in: Reali: ne esistono per ogni bene e servizio; i più importanti

sono: i mercati delle commodities (materie prime); il mercato immobiliare

Finanziari o dei capitali: vi si scambiano titoli che equivalgono a denaro o a quote di società

La globalizzazione ha moltiplicato l’importanza degli scambi finanziari (non soggetti a vincoli nazionali) rispetto a quelli reali.

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La determinazione del prezzo

Prezzo

Quantità

Domanda

Offerta

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Principali forme di mercato Domanda

Offerta Molti soggetti Pochi soggetti Un solo soggetto

Molti soggetti Concorrenza pura Oligopsonio Monopsonio

Pochi soggetti Oligopolio Oligopolio bilaterale Quasi monopsonio

Un solo soggetto Monopolio puro Quasi monopolio Monopolio bilaterale

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Tra i mercati dei capitali dobbiamo distinguere: Mercato monetario: operazioni a breve termine, solitamente inferiori ai

12 mesi. Ne fa parte anche il mercato dei cambi. Mercato finanziario: negoziazioni con vincolo di credito, a medio e lungo

termine e/o con vincolo di capitali. Distinto in: Mercato dei mutui Mercato mobiliare: sostanzialmente, azioni, obbligazioni e titoli

derivati (quello immobiliare è un mercato reale) Il mercato mobiliare è al centro dell’attenzione dei giornalisti. Per

saperne di più: Capire la finanza – Il Sole 24 Ore La parte didattica del sito www.borsaitalia.it (

http://www.borsaitaliana.it/bitApp/glossary.bit?target=GlossarySearch)

Ma soprattutto, le prossime lezioni di Finanza (qui ci limitiamo a pochi accenni)

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Gli strumenti del mercato monetario Buoni ordinari del Tesoro, a tre mesi, sei mesi

o un anno; Ctz fino a due anni; Accettazioni bancarie; Certificati di deposito;

Polizze di credito commerciale; Cambiali finanziarie e certificati di investimento;

Pronti contro termine: particolarmente importanti per garantirsi dalle fluttuazioni sui cambi

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Gli strumenti dei mercati mobiliari Buoni del Tesoro poliennali CCt, Certificati di credito del tesoro Obbligazioni (Bonds) Azioni (Stocks o Shares) Futures e altri titoli derivati Coupon stripping e warrants

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Le azioni Azioni ordinarie (equity shares): rappresentano

una frazione del capitale della società, e hanno diritto al voto e agli utili pro quota.

Azioni privilegiate: hanno la precedenza nella ripartizione degli utili; abitualmente hanno limitazioni al diritto di voto nelle assemblee ordinarie

Azioni preferenziali: privilegiate con pieno diritto di voto

Azioni di risparmio, obbligazioni convertibili: forme “ibride” tra azione e obbligazione.

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Sulle azioni si può guadagnare in due modi… Attraverso la variazione del prezzo tra il

momento dell’acquisto e quello della vendita: si realizza cioè una plusvalenza – ovviamente non è un guadagno garantito: l’operazione può chiudersi con una minusvalenza

Attraverso gli earnings, cioè il pagamento annuale del dividendo, cioè della quota di utile.

Il P/e, Price/earnings, è uno degli indici più significativi.

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Le Borse principali

In Italia c’è ormai un unico mercato azionario, nato dalla Borsa di Milano. E’ ormai un mercato telematico, immateriale.

La società Borsa Italiana (London Stock Exchange Group) garantisce il funzionamento delle strutture di Borsa.

In Europa il mercato più importante è il LSE, in Usa il NYSE e il NASDAQ

Ogni mercato ha i suoi indici specifici

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Si può operare in Borsa attraverso… Compravendita di azioni (ma ci vuole un

capitale consistente per diversificare l’investimento)

Titoli ad alto rischio: derivati ecc. Fondi di investimento e altre forme di

ripartizione del rischio su un “giardinetto” più ampio

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I protagonisti della Borsa

Banche Enti gestori di previdenza obbligatoria Compagnie di assicurazione Società di gestione del risparmio SIM (società d’investimento mobiliare) Altri tipi di intermediari finanziari

Non esiste più la figura dell’agente di Borsa