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Rassegna Stampa Domenica 15 aprile Lunedì 16 aprile 2012 TREVISO

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Rassegna Stampa

Domenica 15 aprile Lunedì 16 aprile 2012

TREVISO

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Domenica 15 aprile 2012, pag. 24

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Lunedì 16 aprile 2012, pag. 14

Inserzione a pagamento

Lettera aperta delle Categorie Economiche e delle Organizzazioni Sindacaliai Sindaci della Provincia di Treviso

II prossimo 18 giugno le imprese e i cittadini della Provincia di Treviso saranno chiamati a pagare

l'acconto della nuova IMU (Imposta Municipale Unica) sulla base di un'aliquota provvisoria. Entro

il 30 settembre i Comuni - che hanno la facoltà di introdurre una maggiorazione o una riduzione

dell'aliquota provvisoria - dovranno determinare l'aliquota definitiva sulla base della quale nel mese

di dicembre si pagherà il saldo. Nella consapevolezza di ciò, le Associazioni di Categoria trevigiane

e le Organizzazioni Sindacali chiedono formalmente a ciascun Comune della provincia di evitare

l'aggravio di nuove e pesanti tasse. Tale scelta sarebbe una scorciatoia

per reperire risorse che, viceversa, potrebbero e dovrebbero derivare da risparmi di spesa, in

particolare da una gestione efficiente e coordinata dei servizi comunali. Da anni, infatti, le stesse

Associazioni di Categoria e le Organizzazioni Sindacali chiedono alle Amministrazioni comunali

trevigiane di ridurre i loro costi con aggregazioni e condivisioni di Uffici e Servizi. A questo fine

sono stati anche finanziati - dalle stesse Associazioni di Categoria - studi, progetti e consulenze che

ne hanno dimostrato non solo la fattibilità, ma anche le conseguenti e importanti economie di spesa

che ne deriverebbero. Tutto ciò è rimasto sin qui lettera morta.

Oggi, a fronte di un'ormai insostenibile pressione fiscale, le Associazioni di Categoria e le

Organizzazioni Sindacali chiedono a tutti i Sindaci dei Comuni della provincia di Treviso di

determinare l'IMU applicabile a famiglie e imprese, nella misura minima consentita dalla legge.

Nei prossimi mesi le Associazioni di Categoria e le Organizzazioni Sindacali si impegnano a

presidiare tutti i Consigli Comunali convocati per deliberare l'entità dell'aliquota IMU. Una

mobilitazione eccezionale per testimoniare la ferma volontà di veder accolta, con concreta e diffusa

applicazione, una giusta richiesta che imprese e lavoro avanzano unitariamente.

TREVISO, 15 APRILE 2012

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ANCE TREVISO, ARTIGIANATO TREVIGIANO-CASARTIGIANI, CIA, CNA TREVISO,

COLDIRETTI, CONFAGRICOLTURA TREVISO, CONFARTIGIANATO MARCA

TREVIGIANA, CONFCOOPERATIVETREVISO, CONFESERCENTI TREVISO, UNASCOM-

CONFCOMMERCIO TREVISO, UNINDUSTRIA TREVISO, USARCI, CGIL, CISL, UIL

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Lunedì 16 aprile 2012, pag. 2

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Lunedì 16 aprile 2012, pag. 11

Imu, l'Anci apre Pavan: dove si può resterà al minimo

«Situazione disastrosa, non vogliamo colpire l'economia Ma attenti, molti comuni non hanno più un

euro in cassa»

Incubo Imu: l'Anci apre al grido di dolore delle categorie economiche, che con un documento

firmato da 15 associazioni (da Unindustria ai sindacati passando per artigianato, commercio e

agricoltura) ha chiesto ai comuni di applicare l'aliquota minima, dalle case ai capannoni.

«E' una richiesta che possiamo fare nostra - premette Vigilio Pavan, ex sindaco di Paese presidente

dell'Anci provinciale - perché ci rendiamo perfettamente conto che in questo momento non

possiamo penalizzare l'economica. Ma attenzione, ricordiamoci anche della situazione disastrosa in

cui versano i comuni: moltissime amministrazioni non hanno più un euro in cassa. E devono far

quadrare i bilanci».

Un avviso doveroso, dal momento che alcuni comuni hanno già rialzato le aliquote, ed altri si

apprestano a farlo, anche la stragrande maggioranza delle amministrazioni non ha an

cora preso decisioni definitive. Lo steso capoluogo ci sta pensando, per pareggiare il bilancio.

Pavan promette che la direttiva generale ai comuni- quanto prima saranno convocati gli stati

generali dei 95 comuni sarà quella di temere le aliquote al minimo. Fra le 15 associazioni,

Unindustria aveva sollevato in particolare il capitolo capannoni, paventando il rischio che alcuni

imprenditori si ritroveranno presto a pagare fino a 50 mila euro anzichè 20 mila. «Certo - risponde

Pavan – mi rendo conto anch'io che questi aumenti sarebbero particolarmente odiosi, se pensiamo

che in molti capannoni un tempo c'erano decine e decine di dipendenti, e oggi magari ci sono i

componenti della famiglia più qualche sparuto lavoratore... è una situazione davvero spiacevole,

ripeto che come Anci l'intento è davvero quello di tenere al minino la tassazione laddove si puòMa

sento anche la disperazione di moltissimi sindaci, non possono fare praticamente nulla, non hanno

risorse».

Soluzioni a questo vicolo che non sembra avere molte uscite? «Sarà un discorso ritrito, ma mai

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come in questo momento il governo dovrebbe capire che non possiamo più permetterci un'Italia a

tre, quattro, o forse cinque velocità nella disponibilità di risorse - ribatte Pavan non dimentichiamo

che qui a Treviso ci sono una dozzina fra i comuni più virtuosi, e tanti altri che hanno fatto sin qui

salti mortali per non sforare. Il problema è sempre quello: a qualcuno è consentito fare quel che si

vuole, ad altri, magari quelli che sono stati è più attenti e virtuosi, no».

I sindaci sono stati comunque avvisati dalla categorie: nell'appello collettivo pubblicato domenica

sui principali giornali, oltre all'appello, c'è l'annuncio di presidi nei diversi con sigli comunali nelle

sedute in cui all'ordine del giorno comparirà la voce «aliquote Imu».

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Domenica 15 aprile 2012, pag. 44

Cartoline a Quaggiotto «Ferma il maxi-macello»dl Daniele Quarello / VEDELAGO

Cartoline alle giunte, dibattiti e raccolta firme. Riparte la mobilitazione contro il mega impianto

industriale di Barcon. In poche settimane sono stati organizzati diversi eventi contro il polo

agroindustriale di via Terza Armata. Comitato spontaneo «Barcon Viva», Fondazione Villa Emo,

Italia Nostra e Primavera Civica hanno unito le forze per creare un calendario ricco di

appuntamenti. Si comincia domani alle 20.30 con un incontro pubblico, aperto alla cittadinan za,

nella sede della Fondazione Villa Emo a Fanzolo. Sabato 21 aprile al cinema Sanson a Vedelago un

concerto «Per Barcon e contro la sua distruzione». Terzo evento giovedì 3 maggio al cinema Sanson

di Vedelago con una tavola rotonda cui prenderanno parte rappresentanti del mondo politico e

associazionistico. In parallelo alle serate, gli organizzatori saranno presenti alcuni giorni con gazebi

nel territorio comunale (21 e 22 aprile aVedelago, 22 aprile aFanzolo e Barcon, 29 aprile a

Fossalunga,

Albaredo, Cavasagra, Casacorba). Raccoglieranno firme contro il mega progetto Barcon. Ma si

tratterà di una raccolta molto particolare. I cittadini potranno firmare delle cartoline realizzate dal

comitato organizzatore. Cartoline di due tipi. Una indirizzata alla Provincia di Treviso, l'altra alla

giunta di Vedelago. Sul retro di quest'ultima cartolina ci sono tutte le foto dei componenti

dell'esecutivo (il sindaco Paolo Quaggiotto, il vice Marco Perin e gli altri assessori Fabio Ceccato,

Denis Serafin, Cristina Andretta, Renzo Franco, Andrea Gazzola, Valter Callegari). «La giunta deve

rispondere alla Regione se è favorevole o contraria al progetto. Se la giunta dice no, il progetto sarà

fermato. Contatta l'assessore che conosci, chiamalo, scrivigli, mandagli una mail all'indirizzo

[email protected]. it e convinci anche lui a dire no». Le cartoline firmate saranno

raccolte e protocollate in Comune e Provincia. Ultima iniziativa, l'invio di una lettera da parte dei

comitati alle famiglie del paese nella quale si spiegano le ragioni del no. Il progetto prevede la

realizzazione di una cartiera, di un maxi macello e di un farmer market nelle campagne a nord di via

Terza Armata. Sarà consumata una superficie agricola di 90 ettari (180 campi) con un'escavazione

di 2 milioni di metri cubi di terreno.

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Domenica 15 aprile 2012, pag. 41

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Domenica 15 aprile 2012, pag. 12

Quindicimila euro regionali per tutelare i pozzi artesiani

ZERO BRANCO - (N.D.) La Regione eroga 15 mila euro al Comune di Zero Branco quale

risarcimento per "danni diretti e indiretti" connessi all'attività di imbottigliamento dell'acqua di

falda da parte della "San Benedetto di Scorzè". IL motivo? Zero Branco confina con Scorzè. Il

contributo è stato riconosciuto anche per l'intenso traffico di mezzi pesanti della San Benedet

to che transitano lungo la regionale Noalese. La Giunta zerotina, guidata dal sindaco Mirco Feston,

destinerà i 15 mila euro alla tutela dell'acqua di falda. Risorsa preziosa se si tiene conto che Zero

Branco è l'unico Comune della Marca a essere totalmente privo di acquedotto pubblico, per cui

l'approvvigionamento idrico è assicurato dai pozzi artesiani.

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Domenica 15 aprile 2012, pag. 4

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Domenica 15 aprile 2012, pag. 9

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Domenica 15 aprile 2012, pag. 32