Domenica, 11 febbraio 2018 dell’Arcidiocesi di …...qualche anno fa, ora è in costante crescita...

8
DI ROBERTA FESTI ono in continuo e forte aumento, al Sav di Cento, le richieste di aiuto economico e sostegno psicologico, giuridico e sociale – dice Lorena Vuerich, direttrice responsabile del Servizio accoglienza alla vita di Cento –. Sono mamme in attesa, madri sole con figli piccoli o famiglie intere con minori, con situazioni, sempre più spesso, molto problematiche e complesse». «Il primo ambito di intervento del nostro Sav – prosegue – è dedicato al sostegno di nuclei familiari esterni. Nel 2017 sono stati 67. Dopo alcuni incontri preliminari tra la famiglia e l’assistente sociale, viene preparato per ciascun caso un mini progetto; in seguito gli appuntamenti diventano settimanali, per il ritiro di generi alimentari e altri prodotti e per eventuali colloqui in caso di problemi. Tra queste famiglie, tutte extracomunitarie fino a qualche anno fa, ora è in costante crescita la percentuale di italiani, che ha raggiunto un terzo del totale. Oltre all’aiuto materiale, è sempre più frequente la richiesta di assistenza coniugale e legale. È invece stabile, rispetto agli anni passati, il numero delle mamme in attesa, con il certificato di interruzione di gravidanza, che si rivolgono al nostro centro. Nel 2017 sono state quattro: tutte hanno detto sì alla vita, decidendo di accogliere la loro creatura, e a ciascuna di loro è stato offerto un percorso di sostegno strutturato, di durata biennale». «Il secondo ambito in cui operiamo – prosegue Lorena – è la Casa di accoglienza “Andrea Rimondi”, predisposta per ospitare fino a 7 madri con bambini, in altrettanti mini appartamenti indipendenti. Nel 2017 abbiamo ospitato nella casa 11 mamme con figli piccoli, per un totale di 15 bambini. Tra le mamme, di età compresa tra i 18 e i 45 anni, 5 sono italiane e le altre provenienti da Albania, Ucraina, Nigeria, Ghana e Costa d’Avorio. Nel corso dell’anno, quattro mamme hanno concluso il percorso nella casa: due sono state reinserite nella famiglia di origine, una è in affido extrafamiliare e la quarta è entrata in una struttura sanitaria, per problemi psichiatrici. Attualmente nella Casa ci sono 5 mamme e 9 bambini, più uno che nascerà a marzo. Durante la permanenza nella casa, le mamme sono tutte impegnate con borse lavoro o percorsi scolastici». «Il nostro obiettivo – conclude – è ricostruire o creare per queste donne una rete parentale o amicale; diversamente, una volta rientrate nella società ricadono in situazioni problematiche. Purtroppo, nella società attuale anche la solitudine è un grave problema, in continua crescita. Le richieste per la Casa sono veramente tantissime e la lista d’attesa è sempre piena, al punto che ora il nostro più grande desiderio è aprire un’altra Casa di accoglienza». Il Sav di Cento, oltre a offerte da privati, riceve donazioni di prodotti alimentari, e non, da aziende, supermercati e attività commerciali del territorio. Nel 2017 i soci tesserati sono stati 102, di cui 62 anche volontari presso il centro. Anche gli scout contribuiscono con attività di volontariato, gli universitari con periodi di tirocinio e i ragazzi delle scuole superiori con varie iniziative per raccolta fondi. S « iamo rimasti così piacevolmente stupiti dall’esito della mostra di icone del settembre scorso al Palazzo comunale, che ci sembrava un peccato non rilanciarla. E dobbiamo dire grazie alla diocesi che ci ha accolti nel luogo più sacro e caro che ha: la Cattedrale. Può sembrare un paradosso che nell’anno dedicato dal Papa e dal nostro Arcivescovo ad una riflessione sulla Parola di Dio si proponga un’iniziativa sull’immagine, per definizione antagonista della parola. Tuttavia l’iconografia, già a partire dalla sua etimologia, presenta se stessa come «Parola scritta». La frase di Teodoro lo Studita recita: «Ciò che da una parte è espresso dall’inchiostro e dalla carta dall’altra, nell’icona, è espresso dai diversi colori e da altri materiali». La mostra di 12 iconografi bolognesi che verrà inaugurata domenica 18 alle 15.30 presenta quindi una sorta di «Bibbia scritta a colori» e non va letta in antagonismo col libro. Al contrario, ne è una sorta di evoluzione, di completamento. Il desiderio di Giancarlo Pellegrini, che coordina la mostra, è di presentare nuove icone elaborate a S partire dalla tradizione, per dire che ancora oggi l’iconografo è in analogia con l’esegeta e il commentatore biblico, che sa trarre dal tesoro della Scrittura «cose antiche e nuove». La frase di monsignor Zuppi nella sua Lettera pastorale che si riferisce alla Parola, penso possa essere declinata così senza paura di farle torto, pensando alla nostra iniziativa: «L’icona (la Parola) è la bussola per camminare umili, non perdere la strada di Dio e cadere nella mondanità». Contemplando l’icona, infatti, conosciamo il nostro destino di creature in cammino; ci immergiamo nelle realtà ultime e quindi veniamo strappati alla mondanità. Con Gioia Lanzi, una curatrice della mostra, abbiamo pensato di riassumere con un adagio di Giovanni Damasceno l’obiettivo che ci prefissiamo: «Se un pagano viene da te dicendo: “Mostrami la tua fede”, tu conducilo in una chiesa e mettilo davanti alle sacre icone». Se per pagano intendiamo oggi la persona secolarizzata e «analfabeta di ritorno» sui temi della fede, penso che ognuno possa trovare qualcuno (fosse anche se stesso) da portare in visita alla mostra. Gianluca Busi, iconografo Oggi la Giornata del malato e situazioni che si rivolgono al Centro d’ascolto del “Servizio accoglienza alla vita” del Vicariato di Galliera – spiega Loredana la Luna, assistente sociale del Sav – sono sempre più complesse e la collaborazione tra associazioni ed enti pubblici è fondamentale per avere dei risultati soddisfacenti. Per fortuna nella zona si sta diffondendo ed affermando la Caritas nelle parrocchie, con cui abbiamo instaurato una buona e proficua collaborazione e questo ci permette di ritrovare la nostra specificità di associazione rivolta alle donne in gravidanza e ai bimbi piccoli. Inoltre, la nuova sede a San Giorgio di Piano ci ha dato la possibilità di unificare il centro d’ascolto e il magazzino ed offrire un servizio più efficiente». «Nel 2017 – continua – il nostro Sav ha festeggiato la nascita di 27 bambini; purtroppo due mamme hanno dovuto affrontare il dolore di un aborto spontaneo e una mamma ha scelto di fare l’interruzione volontaria della gravidanza, nonostante la nostra associazione e la Caritas del Comune di residenza le avessero offerto un aiuto consistente. Inoltre, si sono presentate al centro d’ascolto 38 donne in gravidanza per varie problematiche. A questi numeri dobbiamo aggiungere i 127 nuclei in difficoltà che si sono rivolti al Sav spontaneamente, oppure mandati dai servizi pubblici, dalle parrocchie, dagli operatori delle Caritas della zona o da altri Sav. Le prestazioni che abbiamo offerto sono state assistenza sociale, sostegno morale, materiale, famigliare, aiuto economico e altro». Loredana La Luna conclude elencando i dati più significativi dell’anno 2017: «Sono stati 154 i nuclei a cui abbiamo dato indumenti, alimenti per infanzia e altro materiale, mentre sono stati 59 i nuclei a cui è stato dato un sostegno economico che consiste in latte, pannolini per bambini e medicinali; le donne in gravidanza che abbiamo sostenuto con un “Progetto vita”, con durata variabile a seconda delle difficoltà, sono state sei e quattro le mamme aiutate con un progetto di “Sostegno mamma e bambino”, un intervento economico di emergenza che abbiamo deciso di attivare per la necessità di aiutare anche le mamme che hanno figli piccoli e che hanno spese impreviste e necessarie per la gestione del loro bambino». Il Centro d’ascolto ha la sua sede nel comune di San Giorgio di Piano, in via Ramponi 40/a, ed è aperto il lunedì e il giovedì dalle 8.15 alle 12.00, con accoglienza libera, ed il martedì, mercoledì e venerdì negli stessi orari con appuntamento, telefonando al numero 051.893102. Per maggiori informazioni è attivo il sito internet con progetti e dati utili per conoscere meglio questa realtà: www.savgalliera.org e la posta elettronica: [email protected] Roberta Festi L « Aiuto a vita e famiglia, Cento è in prima linea a Chiesa celebra oggi, nella fesa della Madonna di Lourdes, la Giornata del malato. A livello diocesano l’appuntamento è per questo pomeriggio alle 15, nella basilica di San Paolo Maggiore, con la consueta concelebrazione eucaristica a cura del Centro volontari sofferenza e dell’Unitalsi, che quest’anno sarà presieduta dall’arcivescovo Zuppi e verrà preceduta dalla recita del Rosario, alle 14.15. Come ha indicato il Santo Padre nel messaggio pubblicato in occasione dell’odierna ricorrenza «la vocazione materna della Chiesa verso le persone bisognose e i malati si è concretizzata, nella sua storia bimillenaria, in una ricchissima serie di iniziative a favore dei malati». La Giornata di quest’anno, che ha per tema il passo del Vangelo di Giovanni «Ecco tuo figlio... Ecco tua madre. E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé», rappresenta anche un’occasione propizia per raccontare lo sfrozo quotidiano di tante congregazioni cattoliche che «oltre a fornire cure mediche di qualità – ha proseguito il Pontefice – cercano di mettere la persona umana al centro del processo terapeutico, svolgendo ricerca scientifica nel rispetto della vita e dei valori morali cristiani». L Il gioco di squadra del Sav di Galliera Icone, mostra in cattedrale nell’anno della Parola S. Paolo Maggiore Il Servizio sostiene donne in gravidanza e tanti nuclei bisognosi Inizia la Quaresima ercoledì 14 inizia, con il Mercoledì delle Ceneri, il periodo penitenziale della Quaresima, che culminerà nel Triduo pasquale della Passione, Morte e Risurrezione di Cristo e nella Domenica di Pasqua, 1 aprile. Alle 17.30 in Cattedrale l’arcivescovo Zuppi presiederà la Messa del Mercoledì delle Ceneri e il rito della imposizione delle Ceneri. Nelle Domeniche di Quaresima, dal 18 febbraio, i catecumeni adulti si riuniranno in Cattedrale per percorrere insieme l’ultima parte del loro cammino. I riti sono inseriti nelle Messe presiedute da Zuppi alle 17.30; nella Prima Domenica di Quaresima si celebra l’Elezione o Iscrizione del nome. M Mercoledì Ceneri Chiamata dei primi discepoli (Giancarlo Pellegrini) www.bo7.it Pagine a cura del Centro Servizi Generali dell’Arcidiocesi di Bologna Via Altabella 6 Bologna tel. 051 64.80.707 - 051 64.80.755 fax 051 23.52.07 email: [email protected] Abbonamento annuale: euro 58 - Conto corrente postale n.° 24751406 intestato ad Arcidiocesi di Bologna - C.S.G. Per informazioni e sottoscrizioni: 051. 6480777 (dal lunedì al venerdì, orario 9-13 e 15-17.30) la traccia e il segno ettendo tra parentesi il significato spirituale delle norme sulla purifi- cazione che la prima lettura e il Vangelo ricordano per i lebbrosi, vorrei soffermarmi sugli esiti sociali di tale malattia: una forma di stigma che portava alla loro esclusione. A molti secoli di distanza san Francesco compie un cammino di purificazione interiore del suo amore, giungen- do finalmente ad abbracciare un lebbroso e superando le ragioni irra- zionali ma profonde del proprio stigma. Se giungiamo ai giorni no- stri, troviamo altre forme di stigma che riguardano i malati di Aids, gli immigrati, coloro che hanno compiuto azioni di cui pentirsi. Se vogliamo leggere tale consapevolezza in termini pedagogici subito cogliamo come ogni comunità educativa, a partire dalla scuola, sia chiamata ad essere inclusiva, nei confronti di tutte le persone, com- prese quelle nei confronti delle quali permane un certo grado di stig- ma sociale. Nella seconda metà del secolo scorso si è superato – fati- cosamente – lo stigma nei confronti delle persone con handicap, che la legge relegava in scuole speciali o classi differenziali, finché nuovi di- spositivi di legge hanno posto le basi per la loro integrazione scolastica. Ai giorni nostri si parla anche di Bisogni educativi speciali ed è molto acceso il dibattito sull’inserimento scolastico delle persone migranti e su un’educazione interculturale che per noi cristiani affonda le radici nel- l’apertura della Chiesa al dialogo interreligioso. Una comunità educativa incapace di essere autenticamente inclusiva non potrà svolgere il proprio ruolo, né aiutare le persone che la frequentano. Andrea Porcarelli M Per una educazione inclusiva Ospedale Sant’Orsola la nuova Cappella La scomparsa di don Ivo Cevenini Giorno del Ricordo, le celebrazioni a pagina 3 a pagina 2 a pagina 5 Domenica, 11 febbraio 2018 Numero 6 – Supplemento al numero odierno di Avvenire

Transcript of Domenica, 11 febbraio 2018 dell’Arcidiocesi di …...qualche anno fa, ora è in costante crescita...

Page 1: Domenica, 11 febbraio 2018 dell’Arcidiocesi di …...qualche anno fa, ora è in costante crescita la percentuale di italiani, che ha raggiunto un terzo del totale. Oltre all’aiuto

DI ROBERTA FESTI

ono in continuo eforte aumento, al Savdi Cento, le richieste di

aiuto economico e sostegnopsicologico, giuridico e sociale– dice Lorena Vuerich,direttrice responsabile delServizio accoglienza alla vita diCento –. Sono mamme inattesa, madri sole con figlipiccoli o famiglie intere conminori, con situazioni, semprepiù spesso, moltoproblematiche e complesse».«Il primo ambito di interventodel nostro Sav – prosegue – èdedicato al sostegno di nucleifamiliari esterni. Nel 2017sono stati 67. Dopo alcuniincontri preliminari tra lafamiglia e l’assistente sociale,viene preparato per ciascuncaso un mini progetto; inseguito gli appuntamentidiventano settimanali, per ilritiro di generi alimentari e altri

prodotti e per eventualicolloqui in caso di problemi.Tra queste famiglie, tutteextracomunitarie fino aqualche anno fa, ora è incostante crescita la percentualedi italiani, che ha raggiunto unterzo del totale. Oltre all’aiutomateriale, è sempre piùfrequente la richiesta diassistenza coniugale e legale. Èinvece stabile, rispetto agli annipassati, il numero dellemamme in attesa, con ilcertificato di interruzione digravidanza, che si rivolgono alnostro centro. Nel 2017 sonostate quattro: tutte hanno dettosì alla vita, decidendo diaccogliere la loro creatura, e aciascuna di loro è stato offertoun percorso di sostegnostrutturato, di duratabiennale». «Il secondo ambitoin cui operiamo – prosegueLorena – è la Casa diaccoglienza “Andrea Rimondi”,predisposta per ospitare fino a

7 madri con bambini, inaltrettanti mini appartamentiindipendenti. Nel 2017abbiamo ospitato nella casa 11mamme con figli piccoli, perun totale di 15 bambini. Tra lemamme, di età compresa tra i18 e i 45 anni, 5 sono italiane ele altre provenienti da Albania,Ucraina, Nigeria, Ghana eCosta d’Avorio. Nel corsodell’anno, quattro mammehanno concluso il percorsonella casa: due sono statereinserite nella famiglia diorigine, una è in affidoextrafamiliare e la quarta èentrata in una strutturasanitaria, per problemipsichiatrici. Attualmente nellaCasa ci sono 5 mamme e 9bambini, più uno che nascerà amarzo. Durante la permanenzanella casa, le mamme sonotutte impegnate con borselavoro o percorsi scolastici». «Ilnostro obiettivo – conclude – èricostruire o creare per queste

donne una rete parentale oamicale; diversamente, unavolta rientrate nella societàricadono in situazioniproblematiche. Purtroppo,nella società attuale anche lasolitudine è un graveproblema, in continua crescita.Le richieste per la Casa sonoveramente tantissime e la listad’attesa è sempre piena, alpunto che ora il nostro piùgrande desiderio è aprireun’altra Casa di accoglienza». IlSav di Cento, oltre a offerte daprivati, riceve donazioni diprodotti alimentari, e non, daaziende, supermercati e attivitàcommerciali del territorio. Nel2017 i soci tesserati sono stati102, di cui 62 anche volontaripresso il centro. Anche gliscout contribuiscono conattività di volontariato, gliuniversitari con periodi ditirocinio e i ragazzi delle scuolesuperiori con varie iniziativeper raccolta fondi.

iamo rimasti così piacevolmente stupitidall’esito della mostra di icone del settembre

scorso al Palazzo comunale, che ci sembrava unpeccato non rilanciarla. E dobbiamo dire grazie alladiocesi che ci ha accolti nel luogo più sacro e caroche ha: la Cattedrale. Può sembrare un paradossoche nell’anno dedicato dal Papa e dal nostroArcivescovo ad una riflessione sulla Parola di Dio siproponga un’iniziativa sull’immagine, perdefinizione antagonista della parola. Tuttavial’iconografia, già a partire dalla sua etimologia,presenta se stessa come «Parola scritta». La frase diTeodoro lo Studita recita: «Ciò che da una parte èespresso dall’inchiostro e dalla carta dall’altra,nell’icona, è espresso dai diversi colori e da altrimateriali». La mostra di 12 iconografi bolognesi cheverrà inaugurata domenica 18 alle 15.30 presentaquindi una sorta di «Bibbia scritta a colori» e nonva letta in antagonismo col libro. Al contrario, ne èuna sorta di evoluzione, di completamento. Ildesiderio di Giancarlo Pellegrini, che coordina lamostra, è di presentare nuove icone elaborate a

S partire dalla tradizione, per dire che ancora oggil’iconografo è in analogia con l’esegeta e ilcommentatore biblico, che sa trarre dal tesoro dellaScrittura «cose antiche e nuove». La frase di monsignorZuppi nella sua Lettera pastorale che si riferisce allaParola, penso possa essere declinata così senza pauradi farle torto, pensando alla nostra iniziativa: «L’icona(la Parola) è la bussola per camminare umili, nonperdere la strada di Dio e cadere nella mondanità».Contemplando l’icona, infatti, conosciamo il nostrodestino di creature in cammino; ci immergiamo nellerealtà ultime e quindi veniamo strappati allamondanità. Con Gioia Lanzi, una curatrice dellamostra, abbiamo pensato di riassumere con un adagiodi Giovanni Damasceno l’obiettivo che ci prefissiamo:«Se un pagano viene da te dicendo: “Mostrami la tuafede”, tu conducilo in una chiesa e mettilo davanti allesacre icone». Se per pagano intendiamo oggi la personasecolarizzata e «analfabeta di ritorno» sui temi dellafede, penso che ognuno possa trovare qualcuno (fosseanche se stesso) da portare in visita alla mostra.

Gianluca Busi, iconografo

Oggi la Giornata del malato

e situazioni che si rivolgono alCentro d’ascolto del “Servizioaccoglienza alla vita” del

Vicariato di Galliera – spiega Loredana laLuna, assistente sociale del Sav – sonosempre più complesse e lacollaborazione tra associazioni ed entipubblici è fondamentale per avere deirisultati soddisfacenti. Per fortuna nellazona si sta diffondendo ed affermando laCaritas nelle parrocchie, con cui abbiamoinstaurato una buona e proficuacollaborazione e questo ci permette diritrovare la nostra specificità diassociazione rivolta alle donne ingravidanza e ai bimbi piccoli. Inoltre, la nuova sede a San Giorgio diPiano ci ha dato la possibilità diunificare il centro d’ascolto e ilmagazzino ed offrire un servizio piùefficiente». «Nel 2017 – continua – ilnostro Sav ha festeggiato la nascita di 27bambini; purtroppo due mamme hannodovuto affrontare il dolore di un abortospontaneo e una mamma ha scelto difare l’interruzione volontaria dellagravidanza, nonostante la nostraassociazione e la Caritas del Comune diresidenza le avessero offerto un aiutoconsistente. Inoltre, si sono presentate alcentro d’ascolto 38 donne in gravidanzaper varie problematiche. A questi numeridobbiamo aggiungere i 127 nuclei indifficoltà che si sono rivolti al Savspontaneamente, oppure mandati daiservizi pubblici, dalle parrocchie, daglioperatori delle Caritas della zona o daaltri Sav. Le prestazioni che abbiamoofferto sono state assistenza sociale,sostegno morale, materiale, famigliare,aiuto economico e altro».Loredana La Luna conclude elencando idati più significativi dell’anno 2017:«Sono stati 154 i nuclei a cui abbiamodato indumenti, alimenti per infanzia ealtro materiale, mentre sono stati 59 inuclei a cui è stato dato un sostegnoeconomico che consiste in latte,pannolini per bambini e medicinali; ledonne in gravidanza che abbiamosostenuto con un “Progetto vita”, condurata variabile a seconda delledifficoltà, sono state sei e quattro lemamme aiutate con un progetto di“Sostegno mamma e bambino”, unintervento economico di emergenza cheabbiamo deciso di attivare per lanecessità di aiutare anche le mamme chehanno figli piccoli e che hanno speseimpreviste e necessarie per la gestione delloro bambino». Il Centro d’ascolto ha la sua sede nelcomune di San Giorgio di Piano, in viaRamponi 40/a, ed è aperto il lunedì e ilgiovedì dalle 8.15 alle 12.00, conaccoglienza libera, ed il martedì,mercoledì e venerdì negli stessi orari conappuntamento, telefonando al numero051.893102. Per maggiori informazioni è attivo il sitointernet con progetti e dati utili perconoscere meglio questa realtà:www.savgalliera.org e la postaelettronica: [email protected]

Roberta Festi

L«Aiuto a vita e famiglia,Cento è in prima linea

a Chiesa celebra oggi, nella fesadella Madonna di Lourdes, la

Giornata del malato. A livellodiocesano l’appuntamento è perquesto pomeriggio alle 15, nellabasilica di San Paolo Maggiore, conla consuetaconcelebrazioneeucaristica a cura delCentro volontarisofferenza edell’Unitalsi, chequest’anno saràpresiedutadall’arcivescovo Zuppi everrà preceduta dallarecita del Rosario, alle14.15. Come ha indicato il SantoPadre nel messaggio pubblicato inoccasione dell’odierna ricorrenza«la vocazione materna della Chiesaverso le persone bisognose e i

malati si è concretizzata, nella suastoria bimillenaria, in unaricchissima serie di iniziative afavore dei malati». La Giornata diquest’anno, che ha per tema ilpasso del Vangelo di Giovanni

«Ecco tuo figlio... Ecco tuamadre. E da quell’ora ildiscepolo l’accolse consé», rappresenta ancheun’occasione propizia perraccontare lo sfrozoquotidiano di tantecongregazioni cattolicheche «oltre a fornire curemediche di qualità – haproseguito il Pontefice –

cercano di mettere la personaumana al centro del processoterapeutico, svolgendo ricercascientifica nel rispetto della vita edei valori morali cristiani».

L

Il gioco di squadradel Sav di Galliera

Icone, mostra in cattedrale nell’anno della Parola

S. Paolo Maggiore

Il Servizio sostiene donne in gravidanza e tanti nuclei bisognosi

Inizia la Quaresimaercoledì 14 inizia, con ilMercoledì delle Ceneri, il

periodo penitenziale dellaQuaresima, che culminerà nelTriduo pasquale dellaPassione, Morte e Risurrezionedi Cristo e nella Domenica diPasqua, 1 aprile. Alle 17.30 inCattedrale l’arcivescovo Zuppipresiederà la Messa delMercoledì delle Ceneri e il ritodella imposizione delle Ceneri.Nelle Domeniche diQuaresima, dal 18 febbraio, icatecumeni adulti siriuniranno in Cattedrale perpercorrere insieme l’ultimaparte del loro cammino. I ritisono inseriti nelle Messepresiedute da Zuppi alle 17.30;nella Prima Domenica diQuaresima si celebra l’Elezioneo Iscrizione del nome.

M

Mercoledì Ceneri

Chiamata dei primi discepoli (Giancarlo Pellegrini)

www.bo7.it

Pagine a cura del Centro Servizi Generalidell’Arcidiocesi di Bologna Via Altabella 6 Bologna tel. 051 64.80.707 - 051 64.80.755 fax 051 23.52.07email: [email protected]

Abbonamento annuale: euro 58 - Contocorrente postale n.° 24751406 intestatoad Arcidiocesi di Bologna - C.S.G.Per informazioni e sottoscrizioni:051. 6480777 (dal lunedì al venerdì,orario 9-13 e 15-17.30)

la traccia e il segno

ettendo tra parentesi il significato spirituale delle norme sulla purifi-cazione che la prima lettura e il Vangelo ricordano per i lebbrosi,

vorrei soffermarmi sugli esiti sociali di tale malattia: una forma di stigmache portava alla loro esclusione. A molti secoli di distanza san Francescocompie un cammino di purificazione interiore del suo amore, giungen-do finalmente ad abbracciare un lebbroso e superando le ragioni irra-

zionali ma profonde del proprio stigma. Se giungiamo ai giorni no-stri, troviamo altre forme di stigma che riguardano i malati di Aids,gli immigrati, coloro che hanno compiuto azioni di cui pentirsi. Sevogliamo leggere tale consapevolezza in termini pedagogici subitocogliamo come ogni comunità educativa, a partire dalla scuola, sia

chiamata ad essere inclusiva, nei confronti di tutte le persone, com-prese quelle nei confronti delle quali permane un certo grado di stig-ma sociale. Nella seconda metà del secolo scorso si è superato – fati-cosamente – lo stigma nei confronti delle persone con handicap, che

la legge relegava in scuole speciali o classi differenziali, finché nuovi di-spositivi di legge hanno posto le basi per la loro integrazione scolastica.

Ai giorni nostri si parla anche di Bisogni educativi speciali ed è moltoacceso il dibattito sull’inserimento scolastico delle persone migranti e su

un’educazione interculturale che per noi cristiani affonda le radici nel-l’apertura della Chiesa al dialogo interreligioso. Una comunità educativa

incapace di essere autenticamente inclusiva non potrà svolgere il proprioruolo, né aiutare le persone che la frequentano. Andrea Porcarelli

M

Per una educazione inclusiva

Ospedale Sant’Orsolala nuova Cappella

La scomparsadi don Ivo Cevenini

Giorno del Ricordo,le celebrazioni

a pagina 3

a pagina 2

a pagina 5Domenica, 11 febbraio 2018 Numero 6 – Supplemento al numero odierno di Avvenire

Page 2: Domenica, 11 febbraio 2018 dell’Arcidiocesi di …...qualche anno fa, ora è in costante crescita la percentuale di italiani, che ha raggiunto un terzo del totale. Oltre all’aiuto

2 BOLOGNASETTE

Domenica11 febbraio 2018

straordinario sia nella bellezza che nelledimensioni. E così, siccome l’impegnoanche economico era impegnativo, homesso in campo gli iconografi della miaFamiglia della Visitazione e molti altrivolontari». E i risultati delle grandi iconeche avvolgono e ricoprono tutte le paretisono sotto gli occhi di tutti. «Al centrodell’attenzione – ha spiegato ancoramonsignor Nicolini – il tema dei bambiniche traspare sia nella dedicazione dellacappella a Santa Maria degli angeli chenella grande icona che dà il nome appuntoa questo ambiente sacro. Tanti sono ipiccoli che passano in questi reparti per

essere guariti. Nell’icona di fronte all’altareangeli e bambini sono intorno allaMadonna che li protegge tenendo tra lebraccia suo figlio Gesù».In molti hanno lavorato alla realizzazionedelle icone che risultano così un’operacorale. E’ caratteristica degli iconografinascondersi dietro quello che realizzano.Mentre nella cultura occidentale emergesempre la grande importanza dell’artista,

del suo nome e della sua storia, qui inveceil pittore di icona scompare dietro al suolavoro ed è suo orgoglio la ricercaappassionata dell’anonimato. Le operesono state realizzate secondo unatradizione che si rifà a modelli classici ditempi antichi. «Qui si incontra – continuamonsignor Nicolini – l’antico e ilnuovissimo. Un connubio mirabile, perchéda una parte le raffigurazioni possono darci

La Madonna come madre e sostegnoLa bellezza delle opere avvolge i fedeli

DI LUCA TENTORI

a fede negli ospedali, come in tutti iluoghi di sofferenza, è ancora piùcombattuta e intensa. Dolore e

speranza, disperazione e consolazionecamminano insieme lungo una sottile lineache spesso si interrompe e mescolasentimenti, preghiere e ricerca di senso. Lanuova cappella del padiglione 23 delPoliclinico Sant’Orsola è l’ultimo nato tragli strumenti che la comunità diocesanamette a disposizione del variegato popoloospedaliero. Nata con una fortecollaborazione con l’Ospedale è statacompletata con un ciclo di icone cheabbraccia e consola, o per lo meno cerca diaprire un ponte, uno squarcio nel cielo.L’opera si inserisce nelle cure pastorali dellavicaria curata che sotto la responsabilità dimonsignor Giovanni Nicolini opera nelgrande complesso sanitario. Sono unaquarantina tra sacerdoti, diaconi, religioni elaici i protagonisti dell’assistenza spiritualedei malati nei vari reparti. «Quando ci hanno mostrato questoambiente al piano terra e facilmenteaccessibile nel nuovissimo e tecnologicopadiglione 23 – spiega il vicario curatomonsignor Giovanni Nicolini – abbiamosubito pensato di realizzare qualcosa di

Lun’idea dell’antichità della tradizione edall’altra avvertiamo la fortissima l’attualità.Si tratta anche di raffigurazioni dipersonaggi che oggi possiamo ancoraincontrare in questo stesso luogo, conquesti volti, con queste posizioni. Tuttiintorno alla figura della Madre di Dio conquesto auspicio di maternità che per unluogo come l’ospedale è evidentementepreziosissimo». «Qui la partecipazionedell’unità ecclesiale – conclude il vicariocurato – è importante e forte. Ma l’aspettopiù prezioso ed interessante è in qualchemodo la laicità di questa partecipazioneche implica che chi viene in ospedale aoperare per motivi profondi di fede, sentela necessità e la bellezza di entrare il piùpossibile nelle regole di tutti e quindi dinon essere un “personaggio speciale” mapiuttosto fratello e sorella che cammina inmezzo a questi amici che sono nellasofferenza. Siamo una porzione del popolodi Dio che in qualche modo dilata e fafiorire il senso della sua fede nella carità neipazienti che qui vivono in una situazionedelicatissima e travagliata. È un ambito incui è importantissimo potersi avvicinarealle persone con la tenerezza e la forza diun l’affetto che ci faccia riconoscere comefratelli più che come dei dipendenti o degliincaricati speciali».

l ciclo di icone dellacappella di Santa Mariadegli Angeli del

Sant’Orsola comprende untrittico sopra la paretedell’altare e sei grandi iconecon alcuni episodi dellavita di Maria. Andando perordine nel Tittico sonorappresentati il Cristocrocifisso, la Madonna eSan Giovanni sotto la croce.Sono state rappresentate informa di icona le tre statuein legno che si trovanosopra l’altare maggioredella Cattedrale di SanPietro. Il Cristo èrappresentatocontemporaneamentecrocifisso e risorto. Difronte all’altare l’icona diSanta Maria degli angeli.La fonte di ispirazione è la«Vergine in trono conBambino» un mosaico dellacattedrale Santa Sofia aIstanbul. Gli angeli che lefanno corona sono ispiratidall’opera di Duccio diBuoninsegna: «La Maestà». Ibambini vogliono esseresegno di tutti quei bambiniche passano per ilPadiglione 23 per riceverneuna cura e che vengonocosì affidati alla Madre diDio e alla custodia degliangeli. L’iconadell’Annunciazione segueun modello bizantino delXIV secolo. L’Angelo èmaestoso e tiene in manouno scettro–bastone tipicodel messaggero, mentre conla mano destra protesa

verso la Vergine Maria. LaMadonna è seduta su unoscranno importante, quasiun trono. La mano destra èin posizione diaccoglimento ed ascoltodelle parole dell’Angelo.L’icona della Visitazione èun po’ anche la firmadell’omonima Famigliaguidata da monsignorGiovanni Nicolini che harealizzato il ciclo di icone.Le figure sonorappresentate inmovimento ad indicare lafretta di Maria a correredalla parente anziana e conla stessa dinamicitàElisabetta accoglie la Madredi Dio. La linea di centrodell’icona passa per ilgrembo di Maria luogo incui Dio si fa carne. Un’altragrande icona riprende laNatività di Gesù. Questarappresentazioneiconografica è stata trattadal mosaico raffigurante laNatività di Gesù dellaCappella Palatina, aPalermo. Al centro è postaMaria adagiata su ungrande cuscino, checustodisce, mostra, proteggeil Figlio. Il Bimbo Gesù èposto in una mangiatoia–sarcofago all’imboccaturadi una caverna–sepolcro, asottolineare quella che saràla storia salvifica di GesùMessia, iniziata con la suanascita che già peròcontiene elementi profeticidella sua morte. Un’altraicona fa riferimento al

Miracolo delle nozze diCana che troviamo nelvangelo di Giovanni 2,1–12. La particolaritàdell’avvenimento e il fattoche questo fu il primo deimiracoli di Gesù, fa sì chela tradizione della chiesaromana ne collochi unrichiamo nelle feste delNatale ossia nell’Epifaniadel Signore Gesù. A sinistratroviamo i servi che versanoacqua nelle giare; Gesùseduto a tavola benedice; adestra viene servito il vino,risultato della benedizionedi Gesù; egli è intervenuto,su intercessione dellaMadre, per salvare la festadi nozze. Il più piccolo deiservi vuole pure lui, portarealla mensa il suo contributoe per farlo deve alzarsi sullepunte dei piedi. L’ultima icona richiama lafesta della Dormizione cheha un posto moltoimportante nella tradizionebizantina, nonostante nonci sia alcun riferimentonelle Scritture canoniche.La letteratura apocrifa sultrapasso di Maria hacontribuito alla diffusionedi questa festa. L’icona sisvolge secondo una lineaorizzontale caratterizzata daMaria distesa eaddormentata, ossia morta,deposta su un catafalco. Alcentro dell’icona inverticale troviamo il Cristoche tiene tra le braccia laMadre, raffigurata comeuna neonata in fasce.

I

A sinistra l’icona di Santa Maria degli Angeli.Sopra l’Annunciazione

l’inaugurazione

Giovedì la Messa di Zuppi

iovedì 15 alle 19 l’arcivescovoMatteo Zuppi celebrerà Messa

nella Cappella del Padiglione 23dell’Ospedale Sant’Orsola aconclusione dei lavori di arredo. LaCappella è dedicata a Santa Mariadegli Angeli, nome provenientedalla tradizione francescana: èinfatti il titolo infatti della chiesadella Porziuncola, tanto cara a sanFrancesco, al quale è dedicataanche la Cappella del Padiglione 5del Sant’Orsola. Gli angeli sono arichiamare anche i tanti bambiniricoverati inq uel Padiglionedell’ospedale. Al centro, sopra iltabernacolo che custodisce ilcorpo del Signore, tra Maria eGiovanni, è posto il Cristocrocifisso e risorto. Tutte le altreimmagini rendono presente laVergine e Madre Maria; è lei,infatti, che accoglie nel suo affettomaterno e nella sua protezione chivisita questo luogo. «Oggi vediamocompletata – sottolinea ladirettrice generale del Sant’OrsolaAntonella Messori – la Cappellaper quanto riguarda l’iconografia,predisposta e offerta dallaFamiglia della Visitazione.Ricordiamo che al Sant’Orsolaabbiamo dodici tra chiese ecappelle e che questa è l’ultimanata e si trova all’interno delPadiglione più nuovo ed’avanguardia dal punto di vistatecnologico e della complessitàdegli interventi che vi vengonorealizzati. Un luogo come questocompleta il nostro padiglione,mostra l’attenzione che diamo aipazienti e alla loro sofferenza E’un luogo di accoglienza che sicaratterizza per le dimensionilimitate, la luce e il calore ed èespressione della collaborazioneforte e positiva tra AziendaOspedale Policlinico Sant’Orsola ediocesi di Bologna».

G

Viaggio nellavicaria curatadel Sant’Orsolae nella nuovacappella di Santa Mariadegli Angeli

Fratelli in camminoaccanto a chi soffre

La cappella di Santa Maria degli Angeli al padiglione 23 del Policlinico Sant’Orsola

e icone sono immagini sacre cherappresentano il Vangelo in modotrasfigurato, secondo gli occhi

dello Spirito, non come le fotografie o iquadri che rappresentano la realtà cosìcome la vediamo. Esse sono Vangelocomunicato per immagini. Come laParola di Dio è trasmessa fedelmenteda una generazione all’altra, anche leicone non poggiano sulla fantasiadell’artista, ma sulla trasmissionefedele delle immagini secondo i canonidella tradizione delle Chiese. Perquesto si suol dire che l’iconografo non«dipinge» l’icona, ma la «scrive» ed ècontento di scomparire dietrol’immagine rappresentata.A raccontare la realizzazione di questeopere della cappella del Sant’Orsolasono gli iconografi Giovanni PaoloBardini e Maria Maddalena Callegatidella Famiglia della Visitazione.

«La tecnica qui usata – sottolineano – èquella degli antichi iconografi, definitatempera su tavola. Il supporto èrappresentato da tavole gessate, latempera è “all’uovo”: i colori sonopigmenti mescolati al rosso d’uovo.Tutte le parti che si vedono in oro sonostate realizzate secondo la tecnica delladoratura (con oro libero e con foglid’oro legati con un’emulsione). Imodelli sono stati ripresi da altriprecedenti secondo quello che è illavoro dell’iconografo, che non siinventa niente o quasi». «L’icona più“innovativa – spiegano ancora – èquella che rappresenta le Nozze diCana per la quale, non essendoci unmodello preciso, si è dovuto un pòinnovare. Tenendo conto del vangelo diGiovanni in cui l’episodio è narrato, siè realizzata questa composizione: alcentro Maria e Gesù, e in sequenza gli

sposi, i servi e gli apostoli. Percompletare questo ciclo pittorico sonostati necessari circa quattro mesi dilavoro (più il lavoro di ideazione deidisegni, tutti composti ad hoc). Vihanno lavorato in molti: lo zoccoloduro è stato rappresentato da quattro ocinque componenti della nostraFamiglia, ma almeno un’altraquindicina di persone sono passate peraiutare». «Nessuno di noi può dire:“Questa icona l’ho fatta io” –concludono –. C’è stata collegialità, intermini di tempo e di maestria. Ladifficoltà nello “scrivere” queste iconeper un luogo così particolare è statagrande». Gli iconografi hanno unapreghiera particolare da recitaredurante la loro scrittura che vuoleessere un augurio:«Chi guarda questeicone possa rendere gloria al modelloche è nei Cieli». (L.T.)

L

«Siamo una porzionedel popolo di Dio –spiega monsignorGiovanni Nicolini – chein qualche modo dilatae fa fiorire il senso dellasua fede nella caritàverso i pazienti chevivono in una situazionetravagliata»

Icone, quelle «finestre» per vedere Dio

GIORNATA DEL MALATO

primo piano

Page 3: Domenica, 11 febbraio 2018 dell’Arcidiocesi di …...qualche anno fa, ora è in costante crescita la percentuale di italiani, che ha raggiunto un terzo del totale. Oltre all’aiuto

Se l’uomo e il creatoattendonoil Signore

Giovedì dopo le Ceneri alla Fter:riflessione per i presbiteri su comeannunciare la risurrezione di Cristo,dei credenti e della natura

DI LUCA TENTORI

nnunciare la risurrezione di Cristo,dei credenti, del creato» è il temadel tradizionale «Giovedì dopo le

ceneri» promosso per il 15 febbraio inseminario. A partire dalle ore 10 nell’Aulamagna della facoltà teologica sialterneranno monsignor ErmenegildoManicardi, docente di Sacra Scritturapresso la Pontificia UniversitàGregoriana, rettore dell’Almo CollegioCapranica (riflessione biblica) e donBruno Bignami, vicedirettore dell’UfficioNazionale Cei per i problemi sociali e illavoro, docente di Teologia moralepresso lo Studio Teologico di Lodi(riflessione pastorale). L’evento èpromosso dal Dipartimento di teologia

Adell’evangelizzazione e dalla Chiesa diBologna ed è pensato come momentoper la formazione permanente del clero. «La relazione si propone di riflettere –spiega monsignor ErmenegildoManicardi – sull’impatto che laproblematica dell’ecologia e dellasalvaguardia del creato può e deve averesulla nostra predicazione soprattuttonella prospettiva della risurrezione, deicieli nuovi e della terra nuova. Lascommessa affrontata è provare adaccogliere l’importante e innovativocontributo dato da Papa Francesco,ormai due anni fa nella Pentecoste del2015, con la “Laudato sì. Enciclica sullacura della casa comune”. Il miointervento rifletterà in prima battuta sualcune categorie innovative della Laudatosi’ a proposito della casa comune e del

posto che in essa occupa l’uomo. Cichiederemo poi se c’è una relazione equale tra la Bibbia e la cura della casacomune. Infine proporrò alcuni spunti sucome pensare una predicazione pasqualeconsapevole delle problematicheconnesse alla cura della casa comune,che anche i discepoli di Gesù devonoassumere pur sè non da soli». Articolatosarà anche il contributo di don BrunoBignami che parlerà della teologia dellacreazione continua, sullo sguardocontemplatico della creazione comedono, sulla cultura dello scarto contro lacultura della cura e sulla creazione comeproblema e come mistero. La riflessioneverterà infine su alcune proposte per unaspiritualità ecologica proponendo comeabitare i gesti quotidiani e dare valorealla sobrietà.

Nella foto sotto, don Giuseppe Dossetti

La biografia di don Dossetti tradotta in araboa notizia è di quelle stranianti, masolo fino a un certo punto. Daoggi, la biografia di Dossetti è

disponibile anche in lingua araba,grazie alla traduzione della versionerielaborata del volume «GiuseppeDossetti», curato nel 2012 da donFabrizio Mandreoli per «Il Margine».Autore dell’operazione, MonsignorMichel Sabbah, patriarca latino emeritodi Gerusalemme, personalità diriconosciuta consapevolezza ecclesiale,stimata coscienza storica della Chiesa edella situazione generale del MedioOriente, profondo conoscitore del

L conflitto israelo–palestinese. Acoadiuvarlo, padre Raed Abusahlie,parroco a Reneh, in Galilea. «Questa –si legge nella Prefazione alla traduzionearaba – è la biografia di un uomointegro che è stato capace di unificare lasua vita davanti a Dio e davanti agliuomini, nonostante essa includesseambiti diversi e contraddittori ma nellostesso tempo complementari». Il testoofferto oggi in lingua araba ripercorreinfatti la storia del fondatore dellacomunità della Piccola Famigliadell’Annunziata, Dirigente del CLN diReggio Emilia, due volte vicesegretario

della DC con De Gasperi, membrodella Costituente, candidato Sindacoalle elezioni amministrative del 1956 eautore del famoso «Libro Bianco» suBologna insieme ad Achille Ardigò,perito al Concilio Vaticano II, Vicariogenerale della Diocesi con Lercaro emonaco in Terra Santa negli ultimianni della sua vita. Non solo «unmodello meraviglioso – si legge ancoranella Prefazione – ma un esempio daseguire: e quanto abbiamo bisogno diesempi simili nel nostro mondo, nelnostro Paese e nella nostra Chiesa!».

Giulia Cella

«Festa degli innamorati» alla Caritàartedì 13, alla vigilia della festa di san Valentino,patrono degli innamorati, nella parrocchia di Santa

Maria della Carità (via San Felice 64) si terrà la «Festadegli innamorati», promossa dall’Ufficio pastoraleFamiglia diocesano. Alle 19 ritrovo presso la chiesa diSanta Maria della Carità; alle 19.15, incontro conl’arcivescovo Matteo Zuppi e benedizione degliinnamorati; alle 20.30, ab–buffet di San Valentino. Sonoinvitati tutti gli innamorati, giovani e meno giovani. SanValentino, vescovo di Terni, è ritenuto patrono degliinnamorati perché, secondo una leggenda, unì inmatrimonio la cristiana Serapia, che stava morendo, e ilcenturione romano Sabino, sancendo così la loro unioneche era stata a lungo ostacolata dai genitori di lei.

M

sosteneva con tanta amabilità, comeun padre buono, come un fratellomaggiore, che non lo si potevacontraddire. E perché la sua passione èstata evidente fino all’ultimo».«L’insegnamento che ci lascia – haproseguito monsignor Zuppi – è dicredere fortemente nel Vangelo; di nonperderci nei meandri del nostrovittimismo, delle nostre incertezze,delle nostre convenienze, ma diaccettare di vivere la Parola e di esseretestimoni del Risorto e di un Vangelovivo, che risponde alle domande degliuomini. Ma con l’amabilità che questocomporta. Perché la gioia vera è che glialtri possano godere di quello cheabbiamo e che possiamo condividere».«In tutta la sua vita sacerdotale esoprattutto nei suoi tanti anni aRenazzo – concluso monsignor Zuppi –ha fatto grande la comunità: hainsegnato a pensarsi insieme, dando

l mio funerale chiedo lapresenza di tutti i cori

parrocchiali: non fate lutto, fatefesta!!!». Cin questo invito, tratto dalTestamento spirituale di don IvoCevenini l’arcivescovo Matteo Zuppi haaperto, venerdì scorso, la sua omelianella Messa esequiale per il parroco diRenazzo, scomparso a 86 anni. «Questa– ha detto l’Arcivescovo – è la suaultima omelia per noi: trasformiamo illutto in gioia! Grazie a lui quella diRenazzo è una vera comunità, per laquale don Ivo ha dato tutto se stesso: eabbiamo tanto bisogno di esserecomunità. Lui ha creato un rapportocon tutti: anche se non si era d’accordocon lui, gli si voleva bene! Eppure eratutt’altro che accomodante: se avevaun’idea, quella era e restava; e sapevabene dove voleva arrivare. Per lui lecose della Chiesa non si dovevano maimettere in discussione: ma lo

A« anche tante responsabilità ai laici.Tanti preti sono stati accolti qui, esapevano che avrebbero trovato in luiun punto di riferimento discreto esignificativo insieme. Il riconoscimentopoi per la comunità di Renazzo che haespresso nel suo Testamento spiritualeè di esempio per me e per tutti ipresbiteri e i diaconi della diocesi: “Voi– dice – siete stati il ‘filtro’ della miagioia!”. Cioè: la gioia, per lui, è passataattraverso la sua comunità. Questa è lacosa più bella: un presbitero che hadato la vita per la sua comunità. Unparroco tradizionale, che però avevasaputo rinnovarsi continuamente nellasua pastorale: valorizzando i laici,coinvolgendo. Un padre di tutti,attento alla “città degli uomini” comealla sua casa, che ha amato fino allafine come non può non fare uncristiano. Davvero in lui il Vangelo si èfatto umanità». (C.U.)

La scomparsa del parroco di Renazzoscomparso martedì scorso, all’età di 86 anni, donIvo Cevenini, arciprete a San Sebastiano di Re-

nazzo. Nato a Bologna nel 1931, dopo gli studi teo-logici a Bologna venne ordinato sacerdote dal cardi-nal Lercaro nel 1954. Fino al ‘59 fu vicario parroc-chiale a Grizzana Morandi e amministratore parroc-chiale di Tavernola. Dal ‘59 al ‘63 fu vicerettore delPre–Seminario di Borgo Capanne. Nel ‘63 divenneparroco a Granaglione (fino al ‘74); nel ‘64 divenneanche amministratore parrocchiale di Boschi di Gra-naglione e nel ‘68 di Lustrola. Insegnò Religione nel-la sezione di Porretta del Liceo «Righi» dal ‘63 al ‘73e poi alle medie di Renazzo. Venne nominato arci-prete a Renazzo il 17 febbraio 1974 e lo è rimasto fi-no alla morte. Canonico statuario della Collegiata diS. Biagio di Cento dall’82, fu membro del Consiglioamministrativo diocesano dal ‘71 all’86 e del Consi-glio diocesano per gli affari economici dal ‘96 al 2000;vicario pastorale di Cento dall’88 al ‘98 e poi dal 2009al 2011. Nel 2002 fu amministratore parrocchiale diDosso; nel 2012 di Alberone e Reno Centese; dal 2013al 2014 di Casumaro; dal 2012 di Dodici Morelli e dal2013 di Palata Pepoli. Le esequie sono state celebra-te dall’Arcivescovo venerdì scorso nella parrocchia diRenazzo; la salma riposa nel locale cimitero.

È

ei venerdì di Quaresima, dalle16.30 alle 18.30 in Cattedrale siterrà la Via Crucis sulle 7 parole di

Gesù: venerdì 16, «Padre perdonali perchénon sanno quello che fanno». E laprossima settimana iniziano, nei vicariatidella diocesi, le «Stazioni quaresimali». LaQuaresima prende avvio con l’antico ritodella «Statio»: stare davanti al Signorenell’atteggiamento di lode, pronti pertestimoniare e annunciare Cristo e il suoVangelo. Secondo l’antichissima tradizioneromana delle «stationes» quaresimali, ifedeli, insieme ai pellegrini, ogni giorno siradunano e fanno sosta («statio») pressouna delle tante «memorie» dei Martiri, checostituiscono le fondamenta della Chiesadi Roma. Nelle Basiliche, dove vengonoesposte le loro reliquie, è celebrata laMessa preceduta da una processione,durante la quale si cantano le Litanie dei

N santi. Si fa così memoria di quanti con illoro sangue hanno reso testimonianza aCristo, e la loro evocazione diventastimolo per ciascun cristiano a rinnovare lapropria adesione al Vangelo. Nel venerdì della prima settimana diQuaresima, il 16 febbraio, le StazioniQuaresimali» si terranno, per il vicariatoAlta Valle del Reno, alle 20.30 nella chiesaparrocchiale di Riola, con Celebrazionecomunitaria della penitenza sul tema «Lariscoperta della Parola di Dio alla lucedella “Dei Verbum”». Per il vicariato diBudrio le Stazioni iniziano in San Lorenzo:alle 20 Confessioni, alle 20.30 Messa. Per ilvicariato di Setta–Savena–Sambro, Zonapastorale di Loiano e Monghidoro, a SantaMaria Assunta di Monghidoro (donEnrico–Ispirazione Sacra Scrittura): ore20.30 Via Crucis e Confessioni, ore 21Messa. Nelle parrocchie del Comune di

San Benedetto Val di Sambro ore 20.30nella chiesa di San Giorgio aMontefredente. Per il vicariato di SassoMarconi nella chiesa di San Pietro di SassoMarconi, alle 20.15 Confessioni, alle 20.45Messa presieduta da don MassimoD’Abrosca. Per il vicariato di San Lazzaro–Castenaso, a San Benedetto del Querceto,ore 20.20 Via Crucis, ore 21 Messa. Per ilvicariato di Castel San Pietro Terme, nellaparrocchia di Poggio Grande alle 20.30Messa. Per il vicariato di Galliera, alle20.30, Pellegrinaggio vicariale al Crocifissodi Pieve di Cento. Per il vicariato diPersiceto–Castelfranco (il motto è «Lecomunità cristiane camminano insiemeverso la Pasqua») a San Camillo de’ Lellis,alle 20.30, Liturgia comunitaria dellaPenitenza. Le raccolte saranno devolute perla costruzione della nuova chiesa diMapanda.

Iniziano nei vicariati diocesani le «Stazioni quaresimali»

Secondo l’antichissima tradi-zione romana, i fedeli, insie-me ai pellegrini, ogni giorno siradunano e fanno sosta («sta-tio») presso una delle tante«memorie» dei Martiri, checostituiscono le fondamentadella Chiesa di RomaNei venerdì di Quaresima,

dalle 16.30 alle 18.30 inCattedrale, si terrà una ViaCrucis sulle 7 parole di Gesù

Nell’immagine sopra, Tiziano Vecellio, «Cristoe il Cireneo», Museo del Prado a Madrid

Don Ivo Cevenini, la gioia del Vangelo condiviso

san Valentino il libro

Don Ivo Cevenini, parroco di Renazzo

Domenica11 febbraio 2018

BOLOGNA 3SETTEvita ecclesiale

Page 4: Domenica, 11 febbraio 2018 dell’Arcidiocesi di …...qualche anno fa, ora è in costante crescita la percentuale di italiani, che ha raggiunto un terzo del totale. Oltre all’aiuto

Junior Tim Cup, due squadre di oratorisi incontrano prima di Bologna-Sassuolo

l derby emiliano, Bologna–Sassuolo che sidisputerà domenica 18 sarà preceduta, per il

sesto anno consecutivo, da una partita dellaJunior Tim Cup, il torneo che Csi, Lega Calcio eTim promuovono nelle 15 città le cui squadremilitano in Serie A. Appuntamento per la finaledella Junior Tim Cup, il calcio negli Oratori, il 9maggio, nel pre gara della finale di CoppaItalia. A questo momento unico e irripetibile,parteciperanno l’Oratorio San Marco di SanLazzaro di Savena e l’oratorio della parrocchiadi Casteldebole. Si tratta di due squadrecomposte da giovanissimi (il torneo è dedicatoai nati negli anni dal 2004 al 2007), forse alleprime armi ma motivatissimi. «Siamo al primoanno di ripartenza del settore giovanile – diceFrancesco, uno dei nuovi dirigenti della U.S.Zinella, società nata in parrocchia 65 anni facon l’intento di fare sport sotto al campanile –e non potevamo mancare. La Junior Tim Cup cipermette di confrontarci con oratori più espertie crescere in un percorso che stiamo facendo

I insieme: società, genitori, ragazzi e parrocchia.Vogliamo formare una vera comunitàeducativa». Michele è uno degli allenatori diCasteldebole, alla seconda partecipazione altorneo provinciale del Csi. «La prima è statauna esperienza bella e arricchente per tutti. C’èun clima di calcio oratoriale, che fa divertire ecrescere. La squadra è nata appositamente perpartecipare alla Junior Tim Cup e il parroco hacoinvolto la comunità presentando i ragazzidurante la Messa. È bello, la Domenica, esserefermati dopo la Messa da qualche parrocchianoche chiede come sono andate le partite, segnoche vogliono sapere come va la squadra dellaparrocchia». Una volta terminata la partita, iragazzi accoglieranno le squadre al loroingresso in campo e consegneranno ai duecapitani di Bologna e Sassuolo la fascia lorodedicata, in rappresentanza di tutti gli oratoridella Diocesi.

Massimo Vacchetti, incaricato diocesano per la Pastorale dello sport

Oggi e martedì in centro il Carnevale dei bambiniorna il «Carnevale dei bambini» promosso dal Comitato per le ma-nifestazioni petroniane animato dalla diocesi, che si terrà oggi e

martedì 13. I 14 carri, allestiti soprattutto in provincia, percorreranno iltragitto «delle tre piazze»:da piazza VIII Agosto (par-tenza alle 14.30) lungo viaIndipendenza, in piazzaNettuno con arrivo in Piaz-za Maggiore intorno alle 15.Qui oggi saranno accoltidalle autorità cittadine eBalanzone (AlessandroMandrioli) leggerà la sua«tiritera» sullo stato dellacittà. I temi dei carri saran-no come sempre legati almondo dell’infanzia. Pro-logo alla festa oggi dalle 10alle 12 in Piazza Maggioree in via Indipendenza: afianco della Cattedrale,spettacoli della compagnia«I burattini di Riccardo»;lungo la strada pedonaliz-zata momenti d’intratteni-mento per i bambini.

TSul prato dello stadio «Dall’Ara»

Le squadre di San Giuseppe Lavoratoree Casteldebole hanno dato il via allaJunior Tim Cup sul nuovo camposintetico della Pallavicini inauguratodall’arcivescovo. I ragazzi di don Luppiaffronteranno al Dall’Ara l’oratorio SanMarco di San Lazzaro, prima della garadel Bologna di domenica prossima.

Aiuto in rete,il sostegnosi moltiplicaI gruppi collegati nel progetto dell’Auslsono ormai più di 100 e affrontanoda 15 anni diverse condizioni di disagio

DI DANIELA DEMARIA *

al 2003 a Bologna è iniziata unaintegrazione molto vitale fra leistituzioni sanitarie e sociali e realtà

di base, spesso spontanee come sono igruppi di Auto mutuo aiuto. Nell’ambitodegli allora Piani per la salute, espressionedell’azione congiunta dell’Azienda Usl edelle amministrazioni comunali delterritorio, è nato uno specifico progettosull’Auto Mutuo Aiuto: il progetto «Rete deigruppi di Auto mutuo aiuto, AreaMetropolitana» Ausl di Bologna che, inparticolare, funge da coordinamento tra ivari gruppi, stimola la creazione di nuovigruppi, fornisce, se necessario, un apportologistico, cura momenti formativi gratuiti edi promozione e facilita il contatto e lacollaborazione con realtà istituzionali,sociali e culturali del territorio. Leistituzioni e gli amministratori locali hannoil compito fondamentale di segnalare e farconoscere alla propria comunità l’esistenzae la possibilità di avvalersi di tali risorse, diagevolare la messa in rete (idee, esperienze)delle risorse disponibili sul territorio equelle di volta in volta auspicabili, sullabase dei bisogni che emergono dai cittadinie dal contesto sociale; ben sapendo peròche ogni gruppo Ama è autonomo e nonappartiene ad alcuna istituzione. L’ormai decennale esperienza del progettosi è rivelata fortemente utile e significativaperché ha permesso di realizzare moltiobiettivi prefissati. Ha consentito di avviareuna proficua collaborazione fra Servizisanitari, sociali, scolastici, penitenziari e lapartecipazione concreta della cittadinanzaattiva di tutti i territori. Ciò ha permesso lo

Dsviluppo di progetti e sinergie quanto maiopportuni e necessari in questo periodo diforti trasformazioni sociali. Attualmente i gruppi presenti nella rete delprogetto sono più di 100 e riguardano leseguenti tematiche: disagio psichico (sia trapersone che presentano direttamente undisagio, che tra i loro familiari);problematiche di dipendenza (persone eloro familiari); deterioramento cognitivo(tra familiari di persone affette dademenza); problematiche relazionali(difficoltà di relazione e vita quotidiana,donne che vivono una condizione disolitudine, donne che hanno subito osubiscono violenza domestica);comportamenti alimentari (tra persone conproblemi legati all’alimentazione e/oall’obesità); problematiche di disabilità (tra

familiari di persone autistiche, di disabiliadulti, di persone con cerebro lesione, dipersone con epilessia, persone che hannoavuto un ictus e loro familiari); genitorialità(relazione genitori figli durante l’infanzia,separazione, problematiche inerentil’adozione o l’affido, difficoltà inadolescenza); malattie organiche (personeaffette da specifica patologia come quelleoncologiche, persone sieropositive); perditae lutto. Esistono anche esperienze di gruppiin situazioni protette come momenti dimutualità promossi e sostenuti in contestispeciali e/o chiusi (Donne detenute–Casacircondariale Dozza Bologna; Donne inmomentanee situazioni di disagio e/ovittime di violenza ospiti dei Centri GiannaBeretta Molla 1 e 2).* coordinatrice progetto Automutuoaiuto

Don Prodi, «Votare, oh-oh»uscito, per i tipi di «Aracne Editrice»,

l’ultimo libro di don Matteo Prodi, «Vo-tare, oh–oh! Il 4 marzo dei credenti e de-gli uomini di buona volontà. Ali di libertào abisso della desolazione?» con prefazio-ne di monsignor Castellucci. Lo spaesa-mento davanti alla politica e alle elezionichiede di tornare a pensare e scegliere apartire da solide basi. Il libro indica a cre-denti e uomini di buona volontà, in vistadel 4 marzo, questa strada. La prima par-te presenta la politica secondo papa Fran-cesco. Poi sono trattati temi decisivi per undiscernimento: partiti, lavoro, welfare, am-

biente, ricerca e scuola, disuguaglianza etassazione, politica economica e indu-striale, immigrazione, rapporti internazio-nali, Europa, pace, Africa e giustizia. Nelleconclusioni si analizzano linee concreteper valutare i programmi dei partiti. Il li-bro sarà presentato venerdì 16 alle 20.45alla parrocchia di Santa Maria di Ponte Ron-ca; sabato 17 alle 19 a Santa Rita (via Mas-sarenti 4/8); domenica 18 alle 17 a Sant’An-tonio di Medicina e alle 20.30 a Padulle;lunedì 19 alle 20.45 a Riola di Vergato. Illibro sarà acquistabile nelle presentazionima Aracne lo vende anche in libreria, online e sul suo sito (www.aracneeditrice.it).

È

«Working pink», Acli per le donneuattro donne, tutte under 35, con profili professionalidiversi, tutte collaboratrici delle Acli di Bologna, hanno

ideato un progetto per l’occupazione femminile: «Workingpink», la cui parola d’ordine è tipicamente femminile:concretezza. Esso mira a formare donne disoccupate oinoccupate (italiane e non) che, per il delicato momento chestanno attraversando, sono più esposte al rischio di assumereun atteggiamento passivo e subire ricadute psicofisichenegative. «Working pink» vuole aumentare la consapevolezzasul valore dell’essere donna, in un contesto in cui il binomiodonna–lavoro viene spesso svalutato. Sono previsti cinqueincontri formativi di gruppo, in contesto informale e dicondivisione, a cadenza settimanale, nella sede delle Acli diBologna, in via Lame 116. Ogni incontro, coordinato da unprofessionista, verterà sulla ricerca efficiente del lavoro, lestrategie per valorizzare le proprie competenze, le modalitàpiù efficaci per affacciarsi al mondo dell’occupazione, per

comunicare e pensare positivamente. Nonsolo un percorso formativo, ma anche unospazio di confronto in cui donne checondividono difficoltà lavorative simili, macon provenienze, competenze e profiliprofessionali eterogenei, possono incontrarsie scambiarsi opinioni ed esperienze. Gliincontri si terranno ogni giovedì dalle 10; ilprimo è stato giovedì scorso. Le iscritte sonogià una quindicina, metà italiane, metàstraniere. Over 50 le italiane e con profiliprofessionali elevati, un po’ demotivate e diprovenienze molto variegate. Le donnestraniere sono più giovani, quasi assenti leesperienze lavorative in Italia, o comunquenon qualificate: la sfida sarà valorizzare le«soft skills» di ognuna, in uno scambio ancheintergenerazionale ed interculturale. Info:Acli di Bologna tel. 0510987719.

Q

Un progetto perl’inserimentolavorativofemminile la cuiparola d’ordineè concretezzaFormazione perle donnedisoccupate oinoccupate,italiane e non

Regione. Reddito di solidarietà,presentate 11mila domande

Amici dei Popoli. Un percorso di «formazione alla mondialità»

quattro mesi emezzo dalla suaintroduzione, sono

11mila le domandepresentate per avere ilReddito di solidarietà (Res)introdotto dalla Regione.Ciò significa che lerichieste veleggiano su unamedia di 93 al giorno. Siconferma così, per viale

A

Aldo Moro, l’efficacia diquesta misura destinata acoloro che vivono insituazione di grave povertàe, con il Res, possonoriceve un sostegno fino a400 euro mensili per unanno. Per la vicepresidentee assessore al welfareElisabetta Gualmini, il Resaffianca e integra il Redditodi inclusione (misuranazionale), allargando difatto la platea deidestinatari perché includeanche i nuclei senza figliminori, i lavoratori precari,quelli con basso obassissimo reddito (icosiddetti «working poor»,«poveri che lavorano») o

con figli con disabilità.Infatti, già in dicembresulle 2mila famiglieammesse al Res dopo il vialibera dall’Inps, circa lametà era composta da unasola persona e oltre i dueterzi (69%) non avevaminori a carico. Entrandonel dettaglio delle famiglieche sinora hanno inoltratodomanda ai Servizi sociali,secondo l’Ateneo diModena e Reggio–Emilia,si tratta dello 0,47% deltotale di quelle residenti inEmilia–Romagna(1.997.372 in totale). Alivello territoriale, ilmaggior numero didomande si registra nellaprovincia di Bologna(2.346 domande su482.861 famiglieresidenti), segue Modena(1.533 domande su

300.584 famiglie). Leprovince meno bisognosesarebbero Piacenza con484 domande (129.581famiglie residenti) e Forlì–Cesena, da cui provengono714 domande (170.042famiglie residenti). Edancora: Ravenna con 931domande (178.069famiglie residenti); ReggioEmilia (875 su 226.354famiglie residenti); Ferrara(848 su 161.528 famiglie);Rimini (838 su 144.903famiglie residenti); Parma(784 per 203.450 famiglieresidenti). Infine, riguardoal profilo di coloro cherichiedono il Res, sidividono alla pari frauomini (50,6%) e donne(49,4%), con più di 45anni (65,7%) e nella granparte dei casi (69%) senzaminori a carico. (F.G.S.)

A 4 mesi e mezzodalla sua creazione, lerichieste sono circa 93al giorno. Si confermacosì l’efficacia dellamisura di sostegno

associazione «Amici dei popoli»organizza anche quest’anno un

«Percorso di Formazione allaMondialità» che rappresentaun’occasione privilegiata perintrodurre giovani e meno ai temidella cooperazione internazionale,degli squilibri economici tra Nord eSud e al volontariato, per crearecoscienza critica sui problemi delmondo ed educare ai valori digiustizia, solidarietà e rispetto dellediversità. Il percorso si rivolge achiunque voglia mettersi in giocoapprofondendo queste tematiche,anche attraverso un’esperienza diservizio. Per l’esperienza estiva èrichiesta la maggiore età. Il corsoaccompagna le persone prima,durante e dopo il soggiorno; attraversoil coinvolgimento diretto e una

’L

metodologia ludico–partecipativa,stimola a riflettere sulle motivazionidell’impegno e ad acquisire unamaggiore consapevolezzadell’esperienza. Si articola tra serate diformazione (nelle singole sedi diBologna, Padova e Treviglio) e inweekend residenziali (comuni alle tresedi). A Bologna, comincerà giovedì 15alle 20.45 nella Scuola di Pace (viaLombardia 36); tema del primoincontro: «Gli altri siamo noi: io sonoperché siamo. Riflessioni sulladiversità». Per partire è necessarioafrequentare il corso; è comunquepossibile partecipare al percorso anchesenza aderire all’esperienza estiva, chesi svolge per 3–4 settimane in luglio eagosto. Le destinazioni sono i Paesi neiquali «Amici dei Popoli» ha sviluppatopartnership e/o progetti dicooperazione allo sviluppo in Africa,America Latina ed Italia. Maggiori infosu amicideipopoli.org ; contatti: tel.051460381, e–[email protected]

Nell’immagine sopra, il logo dell’associazione «Amici dei Popoli»

il libro

4 BOLOGNASETTE

Domenica11 febbraio 2018società

Page 5: Domenica, 11 febbraio 2018 dell’Arcidiocesi di …...qualche anno fa, ora è in costante crescita la percentuale di italiani, che ha raggiunto un terzo del totale. Oltre all’aiuto

Il «Giorno del Ricordo»per non dimenticare

Un gruppo di profughi istriani e dalmati si avviano ad imbarcarsi su una nave per l’Italia

Domani in Consigliocomunale l’intervento diLucia Bellaspiga, giornalistadi «Avvenire» e figlia di esuliDue studenti vincitori delPremio «Anita Preghelli»leggeranno il loro elaborato

DI CHIARA SIRK

mmaginiamo che una cittàpopolosa come Bolognaall’improvviso si svuoti.

Spariscono gli abitanti, chiudono gliuffici e i negozi. Resta solo un irrealesilenzio. Questo successe nellenostre città: si svuotarono e se neandarono tante persone quanti sonooggi gli abitanti di Bologna». Cosìracconta Marino Segnan, presidentedell’Associazione nazionale VeneziaGiulia e Dalmazia di Bologna.Fuggirono da Fiume, Pola, Zara,Veglia, Cherso, Lussino. Nonpotevano più restare perché troppiitaliani sparivano: prelevati nel cuoredella notte dall’Ozna, la spietatapolizia segreta della Jugoslavia diTito, ammazzati sull’orlo delle foibe,buttati con sassi al collo in mare,fatti saltare con l’esplosivo in ungiorno di festa, come sulla spiaggiadi Vergarolla a Pola. La Liberazioneper quei territori significò l’arrivo diun regime di terrore. Gli italianipartirono in massa, lasciando tutto eaffrontando un futuro incerto egramo. Il Giorno del Ricordo diquegli eventi, istituito con una legge,è tutti gli anni il 10 febbraio. «Dovesono arrivati, gli esuli si sono spessorivelati una risorsa – continuaSegnan –. Penso a Carlo Descovich,primario di Pediatria e inventoredell’Isef, originario di Fiume». Maquanti conoscono quella storia?«Pochi» dice Maria Cristina Brizzi,docente del Liceo Minghetti che hapartecipato alla 4ª edizione delConcorso «Anita Preghelli» chel’Anvgd bandisce per gli studenti

delle superiori. «Quando chiedocos’è l’esodo o cosa sono le foibe, inuna classe di 20 studenti si alzanouna, al massimo due mani. Questomi offende non solo personalmente,ma anche perché credo che perdiventare cittadini consapevoli sianecessario conoscere la storia».Studenti del Minghetti, dell’IsisArchimede di San GiovanniPersiceto, dell’Istituto tecnicoScarabelli Ghini di Imola hannopresentato degli elaborati e 6saranno premiati domani alle 10,30nella Sala Rossa di Palazzod’Accursio. Il vice presidente delConsiglio comunale Marco Piazzaha detto che è in fase direalizzazione un libro con racconti

di scrittori dell’Istria e dellaDalmazia: sarà presentato nel 2019 everrà distribuito nelle scuole.Domani alle 11,30, davanti alConsiglio comunale riunito inseduta solenne interverrà LuciaBellaspiga, giornalista di Avvenire escrittrice; due studenti vincitori delPremio Preghelli leggeranno partedel loro elaborato. Sabato 17 alle 11in via Beroaldo, presso l’ex VillaggioGiuliano a San Donato sarà postauna corona sulla lapide che ricordache lì s’insediarono i primi esuli.Alle 16,30, nella biblioteca di SanPietro in Casale, conferenza diSegnan e lettura di brani del libro«Bora» di Anna Maria Mori e NelidaMilani.

Emilia Romagna, Medioevo svelatoa una parte l’Emilia, tributo alla strada ro-mana costruita nel 187 a.C. dal console Mar-

co Emilio Lepido; dall’altra la Romagna, dove Ra-venna assurge al rango di ultima capitale del-l’Impero Romano d’Occidente (402–476 d.C.). E-milia e Romagna: un limes geografico in cui lastoria modifica usanze, articola mestieri e diffe-renzia dialetti all’interno di confini fluidi, ma tan-gibili. L’esposizione «Medioevo svelato. Storie del-l’Emilia–Romagna attraverso l’archeologia», chesarà inaugura venerdì 17, alle ore 18, al MuseoCivico Medievale (aperta fino al 17 giugno), indagale trasformazioni causate dall’affermazione deinuovi ceti dirigenti goti, bizantini e longobardi.

D

Si sono tenute ieri le celebrazioniper onorare i tanti italiani uccisi nelle Foibe dall’esercito di Tito e fuggiti in massa da Istria e Dalmazia

Una settimana di musicaer il San Giacomo Festival, nell’Oratorio Santa Ceci-lia (via Zamboni 15) oggi alle 18 concerto di Marghe-

rita Porfido, clavicembalo, con musiche di Bach e di au-tori della scuola veneziana. Sabato 17, stesso luogo e ora-rio, Giovanni Pagannelli, fortepiano, presenta «In carroz-za con Mozart». Torna ArtRockMuseum – Suoni nuovi a Palazzo Pepo-li: da mercoledì 14 ogni mercoledì alle 19,30, ingresso gra-tuito. Rimane inalterata la struttura di questi «concerti conconversazione», direzione artistica di Pierfrancesco Paco-da. Mercoledì inaugura la rassegna «La Notte», un giova-nissimo quintetto fiorentino, che ha appena pubblicato ilsecondo album, «Volevo fare bene», prodotto da AndreaMarmorini, per l’etichetta Woodworm. Per i Concerti d’organo 2018 nella chiesa Abbaziale diSan Giuliano, via Santo Stefano 121, sabato 17, ore 21, con-certo di Selina Cremese, violino, e Anna Picchiarini, orga-no. Musiche di B. Marcello, D. Zipoli, A. Vivaldi, J. S. Bach.Nell’Oratorio San Filippo Neri sabato 17, ore 20,30, gli«Ánema» reinterpretano Renato Carosone proponendoun’originale versione strumentale dei suoi grandi succes-si, tra i quali «Torero», «Caravan Petrol», «Tu vuò fà l’ame-ricano».

P

Ateneo, suonal’Ensemble da Camera

er «Musica Insieme in Ateneo»giovedì 15 alle 20,30 all’Audito-rium del Laboratorio delle Arti

(Piazzetta Pasolini) l’Ensemble da Ca-mera del Collegium Musicum AlmaeMatris, sotto la direzione di RobertoPischedda, proporrà un programmadedicato alla musica francese di Ottoe Novecento, a partire dalla «PetiteSymphonie» di Gounod che, scritta perun nonetto di soli fiati, è una delle pa-gine più celebri del compositore. Per unottetto, sempre di fiati, è invece statascritta la «Seconda Suite» di ThéodoreDubois, mentre il pianoforte, i timpa-ni, gli archi e il sassofono contralto diCristiano Arcelli, protagonista dei piùprestigiosi festival internazionali, si u-niranno all’ensemble ne «La créationdu monde op. 81» di Milhaud.

P

enerdì 16, ore 21, al TeatroDuse, sarà in scena «I

Malavoglia» di Giovanni Verga,secondo allestimento diAssociazione culturale Abc chemira all’approfondimento dellaletteratura siciliana e verghiana inparticolare. La riduzione diMicaela Miano centra il raccontosugli eventi più significativi chesegnarono la vita della famigliaToscano di Acitrezza, lì dove Vergapunta a sopprimere ogni speranzadi emancipazione dei suoipersonaggi. Il cinismo di quelloche passa alla storia come«l’ideale dell’ostrica» verghianoassume ne «I Malavoglia» i toni diun’oscura fatalità, di unimponderabile ancestrale. Mentrela scenografia dello spettacolorimodula l’iconografia delperiodo, come nel poetico bianco–nero de «La terra trema» diLuchino Visconti, la messinscenadello spettacolo è affidata alregista Guglielmo Ferro, figlio diTuri Ferro protagonista de «I

Malavoglia» la prima volta nel 1982. Repliche sabato 17,sempre ore 21, e domenica 18, ore 16.

VDuse, «I Malavoglia»dal testo alla scena

«Secondo lo Spirito», il documentario su Lercaro

L’arrivo del cardinale Lercaro a Bologna

inquant’anni fa, il 12 febbraio 1968,il cardinale Giacomo Lercaro lasciò

l’arcidiocesi di Bologna. Oggi, LorenzoStanzani, già autore del film su don Dos-setti «Quanto resta della notte?» sta ter-minando un documentario sul cardinaledisponibile da dopo Pasqua; titolo «Se-condo lo Spirito», produzione Lab Film(70 minuti). «È un’ora e passa fittissima– dice il regista – perché la sua storia ini-

C

zia ben prima del suo arrivo a Bologna nel1952. Si racconta della sua esperienza ge-novese di insegnante e parroco, della suaprecoce necessità di una liturgia rinnova-ta, basti pensare che all’apostolato litur-gico di Genova, letteralmente nel fondodi un polveroso armadio nello scantina-to, ho recuperato una serie di libretti del1930 curati dall’allora don Lercaro in cuisettimana per settimana spiegava non so-lo quello che succedeva durante la cele-brazione liturgica, ma anche perché». Quale la sua eredità nella nostra città? Difficile dirlo in una battuta, ma chi ve-drà il documentario troverà la risposta,anzi, forse più di una, dipende dalla pro-pria sensibilità. Ho la presunzione di di-re che anche chi lo conosce già scoprirà a-spetti nuovi sostanziali. Nel trailer del do-cumentario si vede materiale inedito. Sianell’archivio Lercaro che da altri privati

abbiamo riscoperto circa 500 ore di regi-strazioni audio, per cui il fimsarà fatto an-che con brani della sua voce, e moltissi-me pellicole che sono state restaurate dal-la Cineteca di Bologna, immagini bellis-sime della nostra città, non vedo l’ora chetutti ne possano godere!Francesco a Bologna lo ha citato. In questi due anni di studio ogni giornoascoltavo la voce di Lercaro e contempo-raneamente la cronaca mi dava la voce diPapa Francesco: è lampante la comunan-za nell’intendere il concilio. Avete avviato anche una raccolta fondi. Sì, è sta andando bene, siamo quasi ametà! Per chi volesse è possibile suppor-tare il film prenotando il dvd o una proie-zione del film sul sito www.ideaginger.it,[email protected] o chiamandomial 393.0876237. Da aprile cominciano leproiezioni, e trasmesso da TV2000

A colloquio con il registaLorenzo Stanzani che haraccolto e rielaborato materialiinediti. Il progetto, che saràpronto per aprile, conta su unaraccolta fondi ancora in corso

Comunale. Petruska apre la stagione La danza sulle note russe

opo il successo del 2015 con «Lesacre du printemps» («La sagra

della primavera») di Igor Stravinskij,per l’inaugurazione della Stagione diDanza 2018 il Teatro Comunale affidaalla Compagnia Virgilio Sieni un altrocelebre balletto del grandecompositore russo: Petruska. La nuovaproduzione del Comunale – in scenadal 15 al 21 febbraio in prima assoluta

– è firmata da Virgilio Sieni, uno dei maggiori coreografiitaliani, direttore del Centro Nazionale di produzione suilinguaggi del corpo e della danza di Firenze. Sul podiodell’Orchestra del Comunale è impegnato FabrizioVentura. Nel suo nuovo lavoro Sieni rilegge il capolavorodi Stravinskij ispirato alla marionetta del teatro popolarerusso Petruska – «l’eterno infelice eroe di tutte le fiere,di tutti i paesi» secondo lo stesso Stravinskij –ambientato a San Pietroburgo nel 1830 durante ilCarnevale, messo in scena nel 1911 al Théatre duChatelet dai Ballets Russes. Prima giovedì, ore 20.

D

teatro. Zuppi alle compagnie amatoriali«Il dialetto per integrare»

i sono ritrovati in curia giovedìsera, nell’auditorium Santa

Clelia, i rappresentati delle tantecompagnie teatrali amatorialipresenti in diocesi. La reciprocaconoscenza di ben 27 compagnie,gruppi e associazioni teatrali si èconclusa con l’incontro conl’arcivescovo di Bologna che hainvitato tutti a valorizzare il dialetto

quale espressione di trasmissione della fede e divera integrazione che si realizza quando sicondividono radici e cultura di comunità.Auspicando che si possa realizzare un Festival chevalorizzi tutte le espressioni del teatro dialettalebolognese monsignor Zuppi ha auspicato uninterscambio tra le diverse esperienze per utilizzaredi più e al meglio le tante sale della comunitàpresenti nel territorio della diocesi.

S

Santa Lucia. La Soffitta apre l’annocon il piano di Boeru

artedì 13 alle 21, nell’Aulaabsidale di S. Lucia si terrà il

concerto inaugurale della stagionedella Soffitta che avrà comeprotagonista il giovane e già affermatopianista Cosmin Boeru. Sarà unapreziosa occasione per ascoltarealcuni capolavori del repertoriopianistico (la Fantasia in Do minore K475 di Mozart, Gaspard de la nuit: tre

«Fantasie alla maniera di Rembrandt e Callot» di Ravel,i Notturni op. 48 n.1 e op. 9 n.1 e la Sonata in Sibemolle minore op. 35 di Chopin). Di grande interesse èanche l’opportunità di conoscere questo interprete conun passato di brillanti risultati negli studi (con FrancoRossi, Alexis Weissenberg e Leon Fleisher) e un presentedi concertista di fama internazionale: ha tenuto più di500 concerti in Europa e Australia e dal 2007 è docentedi pianoforte alla Musikhochschule di Colonia.

M

Casalecchio. L’Arlecchino di Soleriin uno spettacolo «vissuto»

artedì 13, ultimo giorno diCarnevale, al Teatro «Laura

Betti» di Casalecchio, ore 21, va inscena una delle maschere piùpopolari: Arlecchino, anzi, «Una vitada Arlecchino» di Yannis Hott conFerruccio Soleri. Era un giovanottoquando nel ’63 Giorgio Streheler diedela parte di Arlecchino a Soleri, che haportato quella maschera in tutta la

sua lunga carriera: 54 anni di repliche, quasi 3milarappresentazioni in 40 Paesi. Ancor oggi, a 87 anni, ilruolo di Arlecchino nel mitico spettacolo del Piccolo èsuo. Soleri racconterà la sua maschera dominata dafame, astuzia, paura e poesia, sul solco della sua vitaprivata, svelandoci l’ambiente fiorentino in cui si èformato e gli artisti compagni di strada. Un incontrocon un grande attore in una sorta di conferenza–spettacolo tra proiezioni, aneddoti e ricordi, in cuiArlecchino finalmente mostra il volto di attore.

M

la mostra

il taccuino

culturaDomenica11 febbraio 2018

BOLOGNA 5SETTE

Page 6: Domenica, 11 febbraio 2018 dell’Arcidiocesi di …...qualche anno fa, ora è in costante crescita la percentuale di italiani, che ha raggiunto un terzo del totale. Oltre all’aiuto

Rotary Distretto 2072, Francesco Pannuti presidentedel Rotary Club Bo Valle Samoggia e GiampaoloMolinaro presidente Rotaract Bologna, che hannoconsegnato i premi ai vincitori, fra cui il «Premiospeciale Andrea Sapone» consegnato da AntonellaSapone. In una sala gremita di persone, tra cui moltigiovani, era presente anche l’amico del Rotary PaoloMaria Veronica. Particolarmente toccanti le parole diAngela Vettese che ha ricordato «la qualità artisticadei premiati, e la giuria qualificata che ha saputovalorizzare i giovani e l’arte contemporanea». Tra ipremiati: «Materia di Roma» quale Galleria Vincitrice– Giulia Marchi con «Camera Anecoica, 2018» qualePremio Rotaract Bologna – Giuseppe De Matia con«Salta Pesce (cancellature bianche e spray rosso)2017» quale Premio speciale Andrea Sapone. «Perfavorire la diffusione della cultura dell’arte tra lagioventù e per divulgare i principi di amicizia efratellanza fra le genti – hanno scritto nellamotivazione i giurati Elena Del Drago, RobertoGrandi, Fabiola Naldi, Paolo Nucci Pagliaro eFrancesco Pannuti – questa giuria all’unanimitàindividua nella Galleria Materia di Roma l’impegno,la coerenza e la capacità di operare in un contestocommerciale non tralasciando, bensì valorizzando,l’elemento sperimentale delle nuove proposteartistiche italiane.

Gianluigi Pagani

a Basilica di San Petronio ha partecipatoall’edizione 2018 della «Art City White Night»,ideata da Arte Fiera, che ha animato la serata di

sabato scorso 3 febbraio. «E’ stata la notte dell’artepiù lunga dell’anno – riferisce Lisa Marzari degliAmici di San Petronio – con mostre e percorsi diarte moderna». Per l’occasione in Basilica di SanPetronio, aperta fino alle ore 24, è stata inauguratala mostra fotografica «Imago Fideis» in cui labolognese Manuela Mazza ha esposto una serie discatti dedicati alle immagini sacre (visitabile fino al28 febbraio). «Una mostra che vuole rappresentarela fede – racconta l’autrice – attraverso il sentire dicoloro che cercano il rapporto con chi è più simile,più vicino, più umile, pur nella sua immensità».L’esposizione è visitabile nel Presbiterio di SanPetronio, negli orari di apertura della Basilica, finoal prossimo 28 febbraio. Sempre sabato scorso, èstato poi assegnato il Premio Rotary Artefiera 2018,giunto oramai alla sua 7° edizione. Il Premio«Rotary Bologna Valle del Samoggia» è dedicatoall’installazione più creativa presentata ad Artefiera2018. Nel corso della cerimonia di premiazione,diretta da Domenico Lo Bianco ideatore delpremio, sono intervenuti Angela Vettese curatrice diArtefiera, Antonio Bruzzone direttore generale diBologna Fiere, Maurizio Marcialis governatore del

L

Una notte bianca con Arte Fiera

Una celebrazione eucaristica dell’Ordine dei Templari

DI GIANLUIGI PAGANI

Templari per la custodia di San Petronio.La basilica bolognese ha siglato unaccordo con l’associazione Templari

cattolici d’Italia, che ha sede presso la Chiesatemplare di S. Maria Maddalena in Cerro diToccalmatto a Fontanellato, ed ora anche unasede distaccata ed operativa a Bologna. Scopodell’Associazione è collaborare con la Chiesanella sua sollecitudine pastorale. Inparticolare l’associazione, che non ha fini dilucro, «si propone di testimoniare lavocazione cristiana in Italia e nel mondo –ricordano i volontari – promuovendo, conproprie iniziative, l’evangelizzazione,specialmente fra i giovani, e l’esercizio diopere di pietà e di carità, per animare eimpregnare di spirito cristiano l’ordinetemporale». In San Petronio i volontari, nelle

I

giornate di sabato e domenica, avranno ilcompito di presidiare la chiesa e di accoglierei turisti. «La gente rimane un po’ interdetta –riferisce Lisa Marzari degli Amici di SanPetronio – quando vede questi volontari conla loro divisa bianca e con la croce rossa,come i cavalieri di un tempo. Sono personeveramente squisite, di grande fede, cheseguono gli insegnamenti di san Bernardo edegli altri antichi Padri della Chiesa, qualisant’Ambrogio, sant’Agostino, san ClementeAlessandrino ed Origene. Una vera risorsavolontaria per San Petronio e per la custodiadi questo luogo santo. La gente è certamentecuriosa, ma poi apprezza molto il loroservizio. Sono una vera risorsa per SanPetronio e per un ordinato svolgimento dellavita della Basilica, tanto frequentata da fedelie da turisti. Li abbiamo conosciuti perché datempo svolgono il loro servizio nella Chiesadel Santissimo Salvatore, molto vicina allabasilica di San Petronio, nel tempio dedicatoall’adorazione del Santissimo Sacramento, digiorno e di notte. C’è stato un incontrocasuale tra i nostri ed i loro volontari e si èsubito compresa l’importanza di unapossibile collaborazione per finalità che cisono comuni e che sono tipiche di luoghi

santi, come appunto la basilica,testimonianza, con la sua stessa realtà e conle sue opere d’arte, della fede dei bolognesi edella storia della città». «Molti si chiedonoche valore abbia oggi la presenza dei Templari– scrive fra’ Mauro Giorgio Ferretti, magistertempli dell’associazione – disinteresse evolontà di perseguire, al fianco della Chiesa,una luminosa strada cavalleresca cristiana ecattolica che porta a Gesù Cristo, portandoavanti i sempiterni valori della nostratradizione, ispirati al fulgido esempio degliantichi martiri dell’Ordine del Tempiomedievale. C’è la volontà di combattere, conle armi della preghiera e dell’azionecavalleresca di sacrificio, tutte le sette, isatanismi, gli operatori di male ed ideturpatori di beni ecclesiali. C’è la volontà didare collaborazione fattiva nella quotidianitàai pastori della santa Chiesa di Roma:sacerdoti, monaci, suore, consacrati laici,vescovi e abati, cardinali. C’è la volontà diaffiancare fraternamente l’attività del Sovranomilitare Ordine di Malta e dell’Ordine delSanto Sepolcro di Gerusalemme, unitinell’ideale cristiano e nelle opere testimonialila vera cavalleria, basata sull’azione e sulsacrificio individuale e collettivo».

I Templari custodi di San PetronioSiglato un accordo con l’associazione Templa-ri cattolici d’Italia, il cui scopo è collaborarecon la Chiesa nella sua sollecitudine pastorale.In San Petronio i volontari, nelle giornate disabato e domenica, avranno il compito di pre-sidiare la chiesa e di accogliere i turisti

L’associazione si propone di te-stimoniare la vocazione cri-stiana in Italia e nel mondopromuovendo, con proprie ini-ziative, l’evangelizzazione, spe-cialmente fra i giovani, e l’e-sercizio di opere di pietà e dicarità, per animare e impre-gnare di spirito cristiano l’or-dine temporale

La basilica ha partecipato all’edizione2018 della «Art city white night»,rimanendo aperta per l’occasione fino alla mezzanotte

Inaugurata la mostra fotografica«Imago Fideis» di Manuela Mazzacon scatti dedicati alle immagini sacre

Due Templari in San Petronio

Foto di gruppo con alcuni dei giurati

IN B

ASIL

ICA

DOMENICA 11 Alle 10 nella chiesa diBaricella Messa per la festadella Madonna di Lourdes. Alle 15 nella basilica di SanPaolo Maggiore Messa per laGiornata del Malato. Alle 17.30 in Cattedrale Messae candidatura di sei aspirantiDiaconi permanenti.

MARTEDÌ 13 Alle 15.30 visita allaFondazione Gualandi (viaNosadella 47). Alle 19 nella parrocchia diSanta Maria della Caritàpartecipa alla «Festa degliinnamorati» promossodall’Ufficio Famiglia.

MERCOLEDÌ 14 Alle 17.30 in Cattedrale Messadel Mercoledì delle Ceneri. Alle 20 nella Cappella Farnesedi Palazzo D’Accursiopartecipa alla presentazionedell’ultimo numero dellarivista «Limes»: «Musulmanied europei».

GIOVEDÌ 15 Alle 9.30 a Loreto (Ancona)incontra i sacerdoti delle

Marche. Alle 19 nella nuova CappellaSanta Maria degli Angelidell’Ospedale Sant’OrsolaMessa di conclusione deilavori di arredo.

VENERDÌ 16 Alle 11 al cinema–teatroAntoniano intervieneall’evento de «La scuola èvita» in occasione dellaGiornata per la Vita.

SABATO 17 Alle 18.30 nella basilica diSanta Maria dei Servi Messaper la festa dei Sette Santifondatori dell’ordine dei Servidi Maria.

DOMENICA 18 Alle 10.30 nella parrocchia diPonte Ronca Messa e incontrocon la comunità. Alle 15.30 in Cattedraleinaugura la Mostra delleicone. Alle 16 nella Cripta dellaCattedrale incontro con iCatecumeni adulti. Alle 17.30 in Cattedrale Messae primo Rito delCatecumenato.

primo piano6 BOLOGNASETTE

Domenica11 febbraio 2018

Page 7: Domenica, 11 febbraio 2018 dell’Arcidiocesi di …...qualche anno fa, ora è in costante crescita la percentuale di italiani, che ha raggiunto un terzo del totale. Oltre all’aiuto

Don Stefano Guizzardi amministratore parrocchiale di Renazzo e Legale rappresentante di Dodici Morelli e Palata PepoliProsegue in Seminario l’itinerario vocazionale per giovani - Momenti di spiritualità al Cenacolo mariano

diocesiNOMINA. L’Arcivescovo ha nominatomonsignor Stefano GuizzardiAmministratore parrocchiale di SanSebastiano di Renazzo e Legalerappresentante della Santissima Trinità diDodici Morelli e San Giovanni Battista diPalata Pepoli. «12PORTE». Ricordiamo che «12Porte», ilsettimanale televisivo diocesano, èconsultabile sul proprio canale diYoutube (12portebo) e sulla propriapagina Facebook. In questi due social èpresente l’intero archivio dellatrasmissione e sono presenti anche alcuniservizi extra come alcune omelie integralidell’Arcivescovo o approfondimenti cheper motivi di tempo non possono essereinseriti nello spazio televisivo. E’possibile vedere «12Porte» il giovedì seraalle 21 su Nettuno Tv (canale 99) e alle21.50 su TelePadre Pio (canale 145). Ilvenerdì alle 15.30 su Trc (canale 14), alle18.05 su Telepace (canale 94), alle 19.30su Telesanterno (canale 18), alle 20.30 suCanale 24 (canale 212), alle 22 su E’ tv–Rete 7 (canale 10), alle 23 su Telecentro(canale 71). Il sabato alle 17.55 su Trc(canale 15) e la domenica alle 9 su Trc(canale 15) e alle 18.05 su Telepace(canale 94). Gli orari sono passibili dimodifica nelle varie emittenti peresigenze di palinsesto.PASTORALE FAMILIARE. Continua «Love inprogress», cammino per giovani coppienon prossime al Matrimonio, chedesiderano fare un cammino di crescitainsieme. Il quinto incontro si terràdomenica 18 alle 17 nella parrocchia diGesù Buon Pastore (via Martiri di MonteSole 10) e si concluderà con la cena. Laproposta è organizzata dagli Uffici diPastorale familiare e Pastorale giovanile,in collaborazione con l’Azione cattolicadiocesana. Info:[email protected];[email protected]; Marco3389143157; Maria Giulia 3386335978;pagina Facebook. CRESIMANDI. Proseguono in Seminario(piazzale Bacchelli 4) «I sabati deicresimandi». Il prossimo incontro si terràsabato 17: alle 15.20 accoglienza, alle15.30 incontro e testimonianze, alle16.45 merenda (da portare econdividere) e gioco voc, alle 17.15preghiera conclusiva, alle 17.45 saluti.Info e iscrizioni: segreteria del Seminario

arcivescovile, tel. 0513392912 (dal lunedìal giovedì, ore 10–13).ITINERARIO PER GIOVANI. Prosegue alSeminario arcivescovile (piazzaleBacchelli 4) l’itinerario per giovani «Fede,Discernimento, Vocazione», proposto dall’Ufficio diocesano per la Pastoralevocazionale e dal Seminario incollaborazione con l’Ufficio diocesanoPastorale giovanile. Domenica 18 alle15.30 «“Andarono dunque e videro doveegli dimorava”. Scelta e decisione»; alle18.45 momento conviviale.CENTRO MISSIONARIO DIOCESANO.Ricomincia il percorso di formazione peri viaggi estivi in terra di missione,promosso dal Centro missionariodiocesano. Gli incontri si svolgerannoogni sabato dalle 9 alle 13 nella sede delCentro missionario (via Mazzoni 8); ilprimo sarà sabato 17 sul tema «Turista,pellegrino, migrante: partire come?».FTER. Continua il corso sul diaconatofemminile intitolato «Oltre Febe. Ildiaconato femminile: per una storia dellateologia» proposto dalla Scuola diFormazione teologica della Facoltàteologica dell’Emilia Romagna. Ilprossimo incontro si terrà venerdì 16dalle 19 alle 20.40 nella sede della Fter(piazzale Bacchelli 4); coordinaAlessandra Deoriti.

parrocchieSANT’ANTONIO DI PADOVA.Prosegue nella parrocchiadi Sant’Antonio di Padova(via Jacopo della Lana 2)il percorso su «AmorisLaetitia» per coppiegiovani. Il prossimoincontro si terrà domenica18 alle 17 sul tema: «Tuttala vita, tutto in comune».Gli incontri si svolgononei locali parrocchiali esono guidati da fraGiampaolo Cavalli e daRoberto e Roberta Museo.Per info, contattareRoberta e Roberto(3406171252 –3474870015).ANGELI CUSTODI. Sabato 17 alle 16 nellaparrocchia dei Santi Angeli Custodi (viaLombardi 37) la dottoressa Sabrina Dallatratterà il tema «Continuare a comunicareanche quando insorgono le difficoltà».L’incontro è rivolto alle famiglie.

spiritualitàCENACOLO MARIANO/1. Domenicaprossima dalle 15.30 al Cenacolomariano di Borgonuovo di Sasso Marconisi terrà un incontro per i giovani sulvolontariato internazionale «Colora latua estate di gioia», per conoscere laproposta di un’esperienza estiva di

missione in Brasile. CENACOLO MARIANO/2. Domenicaprossima dalle 15 alle 17 al Cenacolomariano di Borgonuovo di Sasso Marconisi terrà un incontro per le famiglie,nell’ambito di «Amare si può?Approfondimento del documento Amorislaetitia», sul tema «Noi e le nostre radici.Genitori, suoceri, nonni. Tra intralcio ecomodità. (A.L. cap. 178 ss)». CENACOLO MARIANO/3. Dal 9 all’11 marzoal Cenacolo mariano di Borgonuovo diSasso Marconi si terrà un’esperienza dipreghiera e di contemplazione del voltodi Dio attraverso le icone mariane. Ilcorso, intitolato «La bellezza di unosguardo», è aperto a tutti e sarà guidato

le saledella comunità

da don Gianluca Busi, iconografo,membro della commissione Arte Sacra.MILIZIA DELL’IMMACOLATA. Martedì 13dalle 17.30 alle 18.45 nella sede di piazzaMalpighi 9 secondo incontro del percorsodi preparazione alla Consacrazione aMaria, promosso dalla Miliziadell’Immacolata. Tema: «Nel cuore dellaTrinità, con lo sguardo fisso su Cristo»;guida padre Mario Peruzzo. Info:051237999.RADIO MARIA. Martedì 13 alle 7.30 RadioMaria trasmetterà il Rosario, le Lodi e laMessa dalla basilica di San GiacomoMaggiore.

associazioniAZIONE CATTOLICA. Continuano gliincontri del Laboratorio della Formazionedell’Azione cattolica sul tema «Nessuno sisalva da solo». Il terzo si terrà giovedì 15alla parrocchia di Santa Rita (viaMassarenti 418) sul tema «Costruttori diponti. La città è di tutti», tavola rotondacon: Ilaria Agostini, Sandro Stanzani,Matteo Marabini e Fabrizio Passarini.FAMILIARI DEL CLERO. Continuano gliincontri dell’associazione «Familiari delclero». Il prossimo si terrà domani alle15.30 nella Casa di riposo EmmaMuratori (via de’ Gombruti 11).SERVI DELL’ETERNA SAPIENZA. Proseguonoi cicli di conferenze tenute daldomenicano padre Fausto Arici eorganizzate dalla congregazione «Servidell’Eterna Sapienza». Martedì 13 alle16.30 inizia il quarto ciclo su «Il corpo, iltempio e la casa. La Chiesa di san Paolo»con il primo incontro sul tema: «Originedella Chiesa». MARIA CRISTINA DI SAVOIA. Domani alle16.30 in via del Monte 5, l’associazione«Convegni di cultura Beata Maria Cristinadi Savoia» organizza l’incontro con ilteologo e filosofo Giovanni Motta, sultema: «Cristiani adulti: cittadiniresponsabili nella società». Seguirà ilConsiglio.MAC. Il prossimo incontro di gruppo delMovimento apostolico ciechi si terràsabato 17 alla Casa dei Dehoniani in viaSante Vincenzi 45. Programma: ore 15.15accoglienza, ore 15.30 meditazionedell’assistente padre Vincenzo su «Dov’èl’amore, non possono mancare la fede ela speranza; alle 16.30 comunicazioni,poi intervallo per chi desidera confessarsie alle 17 Messa prefestiva

culturaCENTRO SAN MARTINO. Per iniziativa delCentro culturale San Martino domenica18 alle 16.30 nella parrocchia di SanMartino Maggiore (via Oberdan 25), AulaBeato Angelo Paoli verrà presentato illibro «Il ciclo dei mesi nella civiltàcontadina» con gli autori Sara Prati eGiorgio Rinaldi di

www.folclorecontadino.itCINECARE. Per la rassegna «Cinecare –Hollywood 1930–1950» promossa daApun, martedì 13 alle 17.30 nell’OratorioSan Benedetto (via Galliera 81) verràproiettato il film «Angelo» di ErnstLubitsch con Marlene Dietrich. PresentaBeatrice Balsamo.GAIA EVENTI. Gaia Eventi propone persabato 17 una visita a Palazzo Pallavicini,«la reggia di Bologna». L’aperturastraordinaria di tutte le sale del pianonobile permetterà di ammirare imagnifici apparati, gli stucchi diformidabile fattura, gli affreschi deigrandi bolognesi ma soprattutto diimmaginare lo sfarzo delle feste e ilprestigio degli ospiti illustri che furonoaccolti tra queste mura. Artefice di tantagrandiosità fu un uomo dinamico edambizioso che, dopo una vitaavventurosa e piena di affermazioniimportanti, elesse a sua dimora la città diBologna. Appuntamento alle 10 a PalazzoPallavicini, via San Felice 24. Costo 18euro, comprensivi di ingresso e visitaguidata. Guida: Monica Fiumi.

societàSCUOLA DI CORANO. Continuano gliincontri della «Scuola itinerante didialogo» dedicata al «Corano: libro di unpopolo», promossa da Piccola Famigliadell’Annunziata e Famiglie dellaVisitazione. Gli incontri si tengono dalle17.30 alle 19, a sabati alterni, nelleparrocchie di Sant’Antonio da Padova aLa Dozza (via della Dozza 5/2) e diSammartini di Crevalcore (chiesaprovvisoria di San Giovanni XXIII) e sonoguidati da Ignazio De Francesco, monacodella Piccola Famiglia e islamologo. Ilprossimo incontro sarà sabato 17 aSammartini. Le lezioni vengonotrasmesse in streaming sul sitowww.famigliedellavisitazione.it ; poivengono lasciate sul sito per essere rivisteda chi è interessato.

musica e spettacoliTEATRO DEHON. Domenica 18 alle 11, 16 e17.30 al Teatro Dehon (via Libia 59) per«Teatro Ragazzi 2017–2018» laCompagnia Fantateatro presenta «Il Magodi Oz». TEATRO FANIN. Giovedì 15 alle 21, al CineTeatro Fanin di San Giovanni in Persiceto(piazza Garibaldi 3/c) «Bonaveri inconcerto con Reloaded». Ingressogratuito. TEATRO GALLIERA. Oggi alle 16.30 alTeatro Galliera (via Matteotti 25)concerto «E’ un classico. Note colte alcinema Galliera», con l’orchestra SursumCorda, dirige il Maestro BarbaraManfredini. Domani alle 21 concerto: ilTeatro Canzone dei «Je suis napolitan…?»in: «Enrico, un napoletano in fuga».

Istituto De Gasperi. A Santa Maria della Carità si discute di migranti e minori non accompagnati

omani alle 21 nella chiesa di Santa Maria della Carità (via SanFelice 64) si terrà l’ultimo incontro del ciclo che l’Istituto DeGasperi e la parrocchia di Santa Maria della carità hanno

voluto dedicare al tema «Migranti: un’occasione per informarsi eriflettere». Alla serata interverranno Raffaello Zordan, giornalista di«Nigrizia» («Mediterraneo: storie, rotte e flussi migratori verso ilMediterraneo»); Roberto Maisto, psichiatra del Dipartimento salutementale dell’Ausl di Bologna («La salute dei migranti negli sviluppipiù recenti: le vittime di violenza e le persone con problemi di salutementale»); Monia Giovannetti, Cittalia – Fondazione Anci («I nuovisciuscià: i Minori stranieri non accompagnati») e Maria CledeGaravini, Garante per l’Infanzia della regione Emilia Romagna(«Tutori volontari di Minori non accompagnati: l’iniziativa delGarante per l’infanzia della regione Emilia Romagna»). Aipartecipanti verranno consegnati gli scritti filosofici di HannahArendt su profughi e Stato–nazione e un fascicolo didocumentazione.

D

I Passerotti. Due giorni di «outdoor education»con momenti di formazione, laboratori e workshop

abato 17 e domenica 18 dalle10 alle 17, al Polo Infanzia 0–6 «I Passerotti» (via delle Borre

7/3) si riunirà, per un evento na-zionale sull’outdoor education, il«Comitato promotore per l’Educa-zione in natura», che raccoglie edu-catori, genitori, cooperative e asso-ciazioni, che si occupano di favori-re il legame imprescindibile tra bam-bini e ambiente naturale. Sono giàun centinaio le persone che si sonoprenotate per la due giorni di full–immersion, che prevede momentidi formazione, tavoli di lavoro, la-boratori e workshop, mirati a favo-rire l’approfondimento di temati-

che legate all’educazione in naturae il confronto fra le realtà aderenti,oltre che allo sviluppo di progetti dipiù ampio respiro. Tra questi, la rea-lizzazione di un «libro verde per l’e-ducazione in natura», guida per chiper la prima volta si avvicina a que-sto tipo di tematiche (di prossimapubblicazione). Il Comitato pro-motore nasce per dar voce a queiprogetti educativi, ricreativi o cultu-rali diffusi nel territorio, che – comeil Polo «I Passerotti» a Bologna – an-che nel resto d’Italia da alcuni annisono agenti di un cambiamento so-cio culturale verso un ritrovato sen-so del contatto con la natura.

S

incontri. Come diventare«seminatori di speranza»

rosegue alla parrocchia di SantaMaria Annunziata di Fossolo (viaFossolo 29) il ciclo di incontri

(«Seminare speranza nella città degliuomini») promosso dalla FraternitàFrancescana Frate Jacopa con la

parrocchia di Santa Maria Annunziata e la Rivista «IlCantico». Attraverso gli appuntamenti del ciclo ci si vuoleinterrogare, sottolineano gli organizzatori, «sul nostroessere seminatori di speranza in questo tempo in cuiassistiamo in varie forme ad una assenza di speranza cheproduce volti senza identità e vite senza futuro. “Occorredare spazio al diritto alla speranza”, come ci ha ricordatopapa Francesco nella sua visita a Bologna, richiamandociad essere “artigiani di speranza”». Domenica 18 alle ore16, nella sala parrocchiale si terrà il secondoappuntamento del ciclo sul tema «Dalla cultura delloscarto alla fraternità», con una riflessione a curadell’economista Paolo Rizzi dell’Università cattolica diPiacenza. La conclusione del ciclo, sarà affidata, domenica25 marzo, all’arcivescovo Matteo Zuppi che parlerà delcruciale rapporto tra speranza e lavoro. Per info:[email protected] – www.fratejacopa.net –http://ilcantico.fratejacopa.net

P

centro famiglia PersicetoSi parla di coppie e genitori

rganizzati dal Centro Famiglia di S.Giovanni in Persiceto in collabora-zione col Comune, sono iniziati i

percorsi di incontro per «Coppia e genitori».E’ in corso il primo Modulo, dedicato alla«Valorizzazione di sé» e guidato dalla for-

matrice Anna Mantuano. Prossimi appuntamenti giovedì 15(«Il comportamento assertivo nella gestione delle relazioni cri-tiche e conflittuali») e 22 («Autoefficacia e resilienza: la volontàdi raggiungere un obiettivo malgrado le difficoltà»). Tutti gliincontri si svolgono alle 20.30 al 4° piano di Palazzo Fanin(piazza Garibaldi 3). A marzo inizierà il secondo Modulo («Ilsalotto dei genitori. Conversazioni con e tra genitori»), condottodallo psicologo Marco Carione: giovedì 8, «Ascoltare i bambi-ni»; giovedì 15, «Farsi ascoltare dai bambini»; giovedì 22, «Sfi-de educative per genitori». Terzo Modulo ad aprile («Adole-scenti e genitori. Tra difficoltà e opportunità»), condotto dallapedagogista Federica Granelli: giovedì 5, «La trasgressione del-le regole e le regole della trasgressione. L’importanza del con-flitto per promuovere autonomia»; giovedì 12, «Adolescentivirtualmente liberi, liberamente virtuali. L’importanza del pen-siero critico per promuovere responsabilità», giovedì 19, «L’af-fettività degli adolescenti tra ricerca di popolarità e ritiro sociale.L’importanza delle emozioni per promuovere autostima».

O

cine

ma

Le trasmissionidi Nettuno Tv

canale 99

ettuno Tv (canale 99 del digitaleterrestre e in streaming suwww.nettunotv.tv) presenta la con-

sueta programmazione. Rassegna stampadal lunedì al venerdì dalle 7 alle 10; le dueedizioni del Telegiornale alle 13.15 e alle19.15, con servizi e dirette su attualità, cro-naca, politica, sport e vita della Chiesa bo-lognese. Sono trasmessi in diretta i prin-cipali appuntamenti dell’Arcivescovo. Ilgiovedì alle 21 l’appuntamento col setti-manale televisivo diocesano «12 Porte».

N

Dimensione sociale dell’evangelizzazioneA tema a San Matteo della Decima

omani alle 20.45, nel teatro parrocchiale di SanMatteo della Decima (via Cento 194), si terrà

l’ultimo incontro zonale di formazione 2017–18(«Vocazione e missione dei laici nella Chiesa»). Lostorico Giampaolo Venturi parlerà sul tema «Ladimensione sociale dell’evangelizzazione»(L’insegnamento della Chiesa sulle questioni sociali e latrasformazione del lavoro). A seguire testimonianze daCefa e Cefal. Gli incontri sono organizzati dalleparrocchie di S. Matteo della Decima, S. Pietro diCastello d’Argile, S. Maria di Venezzano, S. MariaMaggiore di Pieve di Cento e S. Michele Arcangelo diArgelato e dai Circoli Mcl di quei paesi.

D

A San Giacomo Maggiorei «15 Giovedì di santa Rita»

roseguono nella chiesa di S.Giacomo Maggiore dei Padri

Agostiniani i «15 Giovedì di santaRita», in vista della festa della santadel 22 maggio prossimo. Giovedì 15secondo appuntamento: alle 8 Messadegli universitari; alle 9 canto delleLodi della Comunità agostiniana eMessa; ore 10 e 17 Messa solenne eAdorazione eucaristica, Benedizione,Inno alla santa, bacio della reliquia;ore 16.30 solenne Vespro cantato.

P

Gli anniversaridella settimana

12 FEBBRAIO Volta don Ivo (1945) Roversi don Luigi (1973) Taddia don Aldino (2005) Nozzi don Giuseppe (2008) Carraro don Luigi (2010)

14 FEBBRAIO Turilli don Ulisse (1951)

15 FEBBRAIO Tugnoli don Adolfo (1982) Mengoli don Corrado (2008)

16 FEBBRAIO Taglioli don Orlando (1953) Soavi don Angelo (1955) Marconi don Settimo (1960)

17 FEBBRAIO Berselli don Giuseppe (1964) Neri don Umberto (1997) Gasparrini don Filippo (2012)

18 FEBBRAIO Bonini don Giorgio (2016)

in memoria

Papa Francesco

A cura dell’Acec–Emilia Romagna

ALBA v. Arcoveggio Leo Da Vinci 051.352906 Missione Nonna Lisa

Ore 15 – 16.50 – 18.40

ANTONIANO v. Guinizelli Ferdinand051.3940212 Ore 16

L’insultoOre 18.10 – 20.20

BELLINZONA v. Bellinzona Wonder 051.6446940 Ore 16 – 18.30 – 21

BRISTOL v. Toscana 146 Attacco al treno 051.477672 Ore 16 – 18.15 – 20.30

CHAPLIN P.ta Saragozza L’ora più buia 051.585253 Ore 16 – 18.30 – 21

GALLIERA v. Matteotti 25 L’insulto 051.4151762 Ore 19 – 21.30

ORIONE v. Cimabue 14 La ruota 051.382403 delle meraviglie 051.435119 Ore 16

Loveless

Ore 17.45Brutti e cattiviOre 20Corpo e animaOre 21.30

TIVOLI v. Massarenti 418 Coco 051.532417 Ore 16

Morto Stalinse ne fa un altroOre 18.30 – 20.30

CASTEL D’ARGILE (Don Bosco) v. Marconi 5 Benedetta follia 051.976490 Ore 17.30 – 21

CASTEL S. PIETRO (Jolly) v. Matteotti 99 Ella & John 051.944976 Ore 16 – 18.15 – 20.45

CENTO (Don Zucchini) v. Guercino 19 Ella & John051.902058 Ore 21

LOIANO (Vittoria) v. Roma 35 Coco 051.6544091 Ore 16.30

C’est la viePrendila come vieneOre 18.20 – 20.30 – 22.30

S. PIETRO IN CASALE (Italia) p. Giovanni XXIII The post 051.818100 Ore 18.30 – 21

VERGATO (Nuovo) v. Garibaldi Benedetta follia 051.6740092 Ore 21

Domenica11 febbraio 2018

BOLOGNA 7SETTEnotizie

[email protected]

Page 8: Domenica, 11 febbraio 2018 dell’Arcidiocesi di …...qualche anno fa, ora è in costante crescita la percentuale di italiani, che ha raggiunto un terzo del totale. Oltre all’aiuto

Istruzioniper l’usodel «pianetaumanità»

All’istituto Veritatis Splendorun corso di antropologia filosoficaIl docente: «Ancora non capiamol’unità fra corpo e mente»

Antonio Fici,docente di Dirittoprivato, sabatoterrà la lezionealla Scuola Fispnella sede Acli «La riforma hafatto crescere dimolto attenzionee visibilità»

«Codice terzo settore, un esempio per l’Europa»l terzo settore era soltanto”cosiddetto” prima dellariforma. Adesso acquisisce

specifica rilevanza e dignità giuridica».È affidata ad Antonio Fici, docente diDiritto privato all’Università del Molise,la lezione sul nuovo «Codice del TerzoSettore» che, nell’ambito della Scuoladiocesana di formazione all’impegnosociale e politico, si svolgerà sabato 17alle 10 nella sede Acli (via delle Lame116). Info: tel. 0516566233 –[email protected] Ladignità giuridica del terzo settore«risulta chiaramente definita dallegislatore, sicché diventa molto piùfacile stabilire chi si trova dentro e chifuori il settore – afferma Fici –. Ciò è dienorme rilevanza e interesse per il terzosettore intero, che trova una suaidentità precisa. E può così prevenire ereprimere, con maggiore facilità,eventuali fenomeni abusivi, tali da

I« pregiudicare la sua immagine innanzialle pubbliche amministrazioni eall’opinione pubblica. La riforma hafatto crescere l’attenzione verso questosettore e ne ha enormementeincrementato la visibilità. Il Codice daun lato riconduce ad unità l’interoterzo settore e la vasta congerie di entiche lo popolano, dall’altro riconosce eprotegge le differenze interne al settore,ad esempio tra quegli enti che operanoprincipalmente attraverso il dono e ilvolontariato e quelli che inveceperseguono le proprie finalitàattraverso un’attività economicad’impresa». Numerosi sono i punti di forza diquesta riforma. Ad esempio, osserva ildocente, c’è «il superamento dellaprecedente legislazione che eradisorganica, frammentata, confusa elacunosa. Adesso il quadro legislativo èchiaro e tutto racchiuso in un testo: il

Codice del terzo settore (cui si aggiungeil Decreto sull’impresa sociale). Si èdefinito l’ente del terzo settore,offrendo ai cittadini interessati aperseguire insieme il bene comune unostrumento giuridico di azione comuneche prima mancava. Anzi. La riformapresenta un “menu” di modelliorganizzativi tra cui gli interessatipossono scegliere quello per loro piùconveniente o conforme ai lorointeressi: l’organizzazione divolontariato, l’associazione dipromozione sociale, l’ente filantropico,l’impresa sociale, la rete associativa, lasocietà di mutuo soccorso». Inoltre, «sisono introdotte adeguate misure digovernance degli enti del terzo settore.Sono stati imposti oneri di pubblicità etrasparenza (in particolar modo conriguardo agli enti di maggioridimensioni) necessari al fine dipreservare la fiducia che donatori,

volontari, lavoratori, utenti, beneficiarinutrono verso questo tipo di enti. Einfine vi sono diverse disposizionifiscali agevolative e di sostegno alsettore e ai suoi enti». Volendo guardare il rovescio dellemedaglia, ovvero aspetti su cui sisarebbe dovuto intervenire con piùdecisione, per Fici, «non ve sono. Tutt’alpiù, avendo più tempo a disposizione,il legislatore avrebbe potuto scriveremeglio alcune norme. Cosa che,peraltro, potrà ancora avvenire, essendoatteso un decreto legislativo correttivoche potrà migliorare l’attuale testo delCodice». Insomma, «il legislatoreitaliano è sempre stato all’avanguardianella disciplina degli enti del terzosettore e con questo Codice continueràsicuramente ad essere un punto diriferimento per tutti i legislatori europeie non solo europei».

Federica Gieri Samoggia

DI FEDERICO TEDESCO *

uomo è una realtà così complessa cheper descriverne soltanto alcuni aspettibisogna impiegare numeri

astronomici. Si stima, ad esempio, che ilcorpo umano sia costituito da circa 3,72 x1013 cellule, ognuna delle quali è dotata diun dna formato da 24.000 geni. L’encefaloumano consta di 86 miliardi di neuroni,capaci di stabilire un numero di contattisinaptici stimato in 1015. L’uomo èprobabilmente la realtà più complessa nellabiosfera, perché le operazioni vitali di cui lanostra specie è capace sono estremamentesofisticate: si pensi alle capacitàcomputazionali della mente, e alla facoltàumana di trasmettere col linguaggio leinformazioni che non possono essereacquisite per via genetica e pure sono

’Lfondamentali per la sopravvivenza. Ora, inmodo del tutto contro–intuitivo, abbiamodi manuali di istruzione per qualsiasi cosa,eccetto che per noi stessi, anche se l’enormecomplessità che l’uomo sottende lorichiederebbe. Insomma, è come sequalcuno ci costringesse a pilotare unveicolo super complicato, senza spiegarceneil funzionamento. A queste condizioni èevidente che commetteremo errori di guida,danneggeremo il veicolo e ben difficilmentearriveremo a destinazione. Il corso «Homosapiens hylemorphicus. Introduzioneall’antropologia filosofica» vuole fornire unconciso «manuale d’istruzione» dell’uomo,che permetta di gestire la propriacomplessità di esseri umani, esaminandoneanzitutto l’origine: il nesso mente–corpo,con tutti i suoi paradossi e dualismiapparenti (razionalità–affettività,

spiritualità–mondanità, maschile–femminile, ecc.). Dal punto di vistapaleoantropologico, l’associazione mente–corpo si traduce nel nesso mano–cervello,che origina la tecnica intesa come principalestrategia adattiva, grazie alla quale la nostraspecie è arrivata in cima alla biosfera. Ledifficoltà che l’uomo sta incontrando nelgestire in modo pacifico la sua indoledemiurgica, dipendono dal fatto che non haancora capito la propria intrinseca unità.Bisogna allora mostrare in che modo ilplesso mente–corpo si armonizzi in unaspecie in cui l’immateriale (la mente) èchiamato a copulare con la materia (ilcorpo). Il corso è interdisciplinare, ma nonpresuppone alcuna conoscenza specialistica.Ogni incontro prevede una lezione, cuiseguono piccoli laboratori o domande.

* dottore di ricerca in Filosofia

Sopra, «Golconda» di René Magritte

Le scuole «rappresentano» la gioia della vitaenerdì 16 al cinema–teatro Antonianodalle 9.30 alle 12, alla presenza

dell’arcivescovo Matteo Zuppi, ci sarà iltradizionale evento di «ScuolaèVita»,indetto per la Giornata della Vita 2018 chequest’anno ha invitato a riflettere sullaGioia, in particolare sulla Gioia di vivere.«Qual è la gioia della vita di oggi?» è quindila domanda rivolta alle scuole, agliinsegnanti, agli studenti, ai giovani e hainvitato tutti a riflettere partendo da questotema e da domande sul tema. Quest’anno,grazie anche alla collaborazione di Felsinearistorazione, sono previsti premi per glistudenti/gruppi/scuole distintisi per

V creatività, coerenza, impegno nellarealizzazione dello spot che promuova lagioia della vita nei nostri tempi, nel nostromondo e nella nostra quotidianità. Alconcorso, patrocinato dall’Ufficio scolasticoregionale, hanno partecipato 25 classi diBologna e provincia suddivise in duesezioni: sezione Primaria e Secondaria diprimo grado. Vi hanno aderito, per laprima volta, anche una classe dicatechismo e alcuni doposcuolapomeridiani. Hanno partecipato con i piùdiversi elaborati/progetti: video, cartellonicon descrizione, disegni, testi scritti,fotografie, canzoni, rappresentazioni

sceniche. Si è lasciata infatti pienaautonomia nella scelta e libera iniziativametodologica dello spot e solo un limite ditempo di lettura/visione/ascolto di 5minuti. La cerimonia di premiazione divenerdì 16 sarà condotta da FrancescoSpada e Carla Brighetti, e vedrà lapartecipazione di Ansabbio e gliAnsabbiotti e di TexTu. L’evento saràripreso e trasmesso da NettunoTV, sulCanale 99. Chiunque voglia parteciparescriva a:[email protected]

Silvia Cocchi,direttore Ufficio scolastico diocesano

Le lezioni dal 1° marzol corso di Etica ilemorfica e Filosofia tomista del corpo«Homo sapiens hylemorphicus. Introduzione

all’antropologia filosofica», organizzato dal Settore Fideset Ratio dell’Istituto Veritatis Splendor, si articola in duemoduli, per dodici incontri che si terranno nella sededell’Ivs (via Riva Reno 57). Le lezioni si svolgeranno ilgiovedì, dalle ore 18 alle ore 20, secondo il seguentecalendario: I Modulo («Colonna, mano, cervello: l’uomocome animale demiurgico»), 1, 8, 15 e 22 marzo; 5 e 12aprile. II Modulo («Homo sapiens hylemorphicus:l’armonizzazione dell’alterità oltre il dualismo mente–corpo»), 19 e 26 aprile; 3, 10, 17 e 24 maggio. Docente:Federico Tedesco, dottore di ricerca in Filosofia emembro dell’American Maritain Association.

I

Sant’Alberto Magno, liceo quadriennale ai nastri di partenza

empo di iscrizioni per l’istitutoSant’Alberto Magno di via Palestro, cheha avuto il via libera dal Miur a

sforbiciare di un anno il curriculumquinquennale del suo liceo.Un’autorizzazione che premia la secolarescuola, che ha raccolto questa sfidaeducativo–didattica ripensando l’indirizzoscientifico con potenziamento d’inglese. Unprogetto ambizioso, su cui ha lavorato ilteam dei docenti coordinato, per la parte

T

scientifica, da Claudio Massa, già docente diMatematica nonché vicepreside del liceoRighi. Un progetto che affonda le radici inuna solida tradizione che, spiega la presideCaterina Boriani, «ha da sempre comeobiettivi la realizzazione del ragazzo el’innovazione». E il liceo di quattro anni simuove in entrambe le direzioni. Da un lato«ci permette di allineare i nostri studenti aquelli di Spagna, Francia, Olanda e GranBretagna», in particolare per quantoriguarda l’ingresso nel lavoro. E dall’altro, fasì che «le competenze acquisite al liceotrovino una maturazione in ambitolavorativo». Del resto, precisa Boriani, ilSant’Alberto Magno «si caratterizza già perun forte potenziamento dell’inglese sia conlettori sia con l’utilizzo della metodologiaClil (ovvero insegnamento in lingua, ndr) inalcune materie». Tutto ciò prima ancora chelo prevedesse il decreto che dà semaforoverde alla sperimentazione. Quattro anni

che non porteranno i ragazzi a tornare inanticipo sui banchi: «l’attività didatticacomincerà, come per tutti, a metàsettembre». Piuttosto, nelle prime duesettimane si potranno cimentare inun’ampia gamma di attività integrative che«irrobustiscono la successiva didattica»,rimodulata proprio per essere «spalmata» suun quadriennio. Nelle classi di via Palestro, iragazzi che sperimenteranno questo nuovoliceo resteranno dal lunedì al venerdì dalle 8alle 14 con un rientro il venerdì pomeriggio.E se le ore saranno pressoché uguali aicolleghi quinquennali, cambierà il modo distare sui banchi. Oltre a «individuareobiettivi irrinunciabili nelle singolematerie», verranno adottate anchemetodologie innovative. Quale, ad esempio,«la didattica per ambienti, un modo di farescuola molto più coinvolgente e conmaggiore partecipazione». Per non parlare«degli interventi personalizzati – concludeBoriani – e del rapporto individualizzatodocente–studenti–famiglie, utile sia perinterventi diretti a supporto della didattica,sia per percorsi di crescita umana». (F.G.S.)

«Succede solo a Bologna»

L’associazione «Succedesolo a Bologna» proponevisite guidate allaConserva di Valverde(cisterna di epocarinascimentale eseguitadall’architetto TommasoLaureti per alimentare laFontana del Nettuno) ealla Cripta di San Zama(cripta di una basilicapaleocristiana, neisotterranei dell’exOspedale militare in viadell’Abbadia). Per laConserva, visitedomenica 18 alle 11 e alle14; per la Cripta, sabatoalle 15. Info e iscrizioni:tel. 051226934, whatsapp3345899554, sitowww.succedesoloabologna.it

L’istituto di via Palestroha avuto il via libera dalministero per abbreviareil curriculum, a favore dell’inserimento lavorativo

Musulmani ed europei:primo volume di «Limes»

arà presentato mercoledì 14 alle20 nella Cappella Farnese di

Palazzo d’Accursio (Piazza Maggiore6) il primo volume dell’anno dellarivista «Limes»: «Musulmani edeuropei», sull’integrazione (e le suesfide) delle comunità islamiche nelnostro continente e in particolarein Italia. Ospiti d’eccezione sarannoil direttore di Limes LucioCaracciolo, l’arcivescovo MatteoZuppi e il rappresentante dellacomunità islamicabolognese Yassine Lafram. Salutoiniziale dell’assessore MarcoLombardo, in rappresentanza delComune di Bologna che conentusiasmo sostiene e patrocinal’iniziativa. Nel frattempo si ricordache è in corso la mostra dellacartografa di Limes Laura Canali aPalazzo Re Enzo.

S

mercoledì

il calendario concorso

Un’aula del Liceo Sant’Alberto Magno

8 BOLOGNASETTE

Domenica11 febbraio 2018percorsi educativi