DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE€¦ · Lab. di Top (CAT/TL) e Lab. PCI (CAT) COSSU ROBERTA ......
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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
(D. Lgs. 62/2017– O.M. prot. n.205 del 11/03/2019) Anno scolastico 2018/2019
Indirizzo: COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO
Articolazione: C.A.T./TECNOLOGIA DEL LEGNO NELLE COSTRUZIONI
Classe: 5 - sezione: A
Approvato dal Consiglio di classe in data: 6 Maggio 2019 Affisso all’albo il 15 Maggio 2019 Prot.3007/C29 del
15/05/2019
Docente coordinatore della classe: Prof. Silvio Zanni
Il Dirigente Scolastico
Prof. Massimo Fontanelli
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Il presente documento, redatto ai sensi dell’ art.6 O.M. n. 205 del 11/03/2019, illustra il percorso formativo
compiuto dalla classe nell'ultimo anno e si propone come riferimento ufficiale per la commissione d'esame.
INDICE
1. Composizione del Consiglio di Classe pag. 4
2. Presentazione dell’ ISI Garfagnana pag. 5
3. Profilo dell’istituto pag. 5
4. Profilo culturale del diplomato in uscita pag. 7
5. Quadro orario pag. 9
6. Profilo della classe : pag. 11
6.1 Componente docenti nel secondo biennio e nel quinto anno pag. 11
6.2 Osservazioni generali sulla classe pag. 12
7. Modalità di lavoro del consiglio di classe pag. 14
8. Livello di raggiungimento degli obiettivi del consiglio di classe pag. 14
9. Strumenti di verifica adottati dal consiglio di classe pag. 15
10. Numero complessivo verifiche pag. 16
11. Criteri di valutazione ( con tabella tratta dalla programmazione del
consiglio di classe).
pag. 16
12. Simulazioni prove ( date ) pag. 17
13. Iniziative complementari, integrative, di approfondimento pag. 17
14. Iniziative di recupero pag. 17
15. Percorsi interdisciplinari e/o Macroargomenti pag. 18
16. Percorsi per le competenze trasversali e l’ orientamento pag. 19
17. Iniziative culturali extracurricolari e non, in riferimento alle attività
svolte nell’ambito di Cittadinanza e Costituzione
pag. 21
18. Attività di orientamento in uscita pag. 22
19. Consuntivo attività disciplinari pag.23
19. 1 LINGUA E LETTERATURA ITALIANA pag. 23
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19 .2 STORIA pag. 25
19.3 LINGUA STRANIERA - INGLESE pag. 29
19.4 MATEMATICA pag. 31
19.5 GESTIONE DEL CANTIERE pag. 33
19.6 SCIENZE MOTORIE pag. 35
19.7 INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA pag. 40
19.8 PROGETTAZIONE COSTRUZIONI IMPIANTI – CORSO CAT pag. 42
19.9 PROGETTAZIONE COSTRUZIONI IMPIANTI – CORSO TL pag. 44
19.10 TECNOLOGIA DEL LEGNO NELLE COSTRUZIONI pag. 46
19.11 TOPOGRAFIA pag. 49
19.12 GEOPEDOLOGIA ECONOMIA ED ESTIMO – CORSO CAT pag. 52
19.13 GEOPEDOLOGIA ECONOMIA ED ESTIMO – CORSO TL pag. 56
ALLEGATI :
a) Testi simulazione prima prova scritta
b) Testi simulazione seconda prova scritta
c) Testi simulazione prova orale (allegati successivamente)
d) Griglia di valutazione prima prova scritta
e) Griglia di valutazione seconda prova scritta
g ) Griglia di valutazione prova orale (allegata successivamente)
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1. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
I DOCENTI
Disciplina Docente Firma
Lingua e letteratura italiana TARABELLA IRENE
Storia TARABELLA IRENE
Lingua Inglese FARINA DAVIDE
Matematica BERTAGNI CLAUDIA
Gestione del cantiere BALDUCCI CLAUDIO
Scienze Motorie MARCHIO’ SILVIA
Insegnamento Religione Cattolica PENNACCHI EMANUELA
Progettazione Costruzioni e Impianti ZANNI SILVIO
Topografia VANNINI GIOVANNI
Geopedologia Economia ed Estimo SALOI INES
Tecnologia del legno nelle costruzioni VANNINI GIOVANNI
Lab. di Top (CAT/TL) e Lab. PCI (CAT) COSSU ROBERTA
Lab. PCI (TL) e Lab. Estimo (CAT/TL) SALVATORI ERIKA
Lab. Tec. del legno VINCENZO NICOL
I RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI:
CARETTI GLORIA
GAFFI MATTEO
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2. PRESENTAZIONE DELL’I.S.I. GARFAGNANA
L’ ISI Garfagnana è nato ufficialmente il 1 settembre 2013 , quando tutti gli istituti Superiori di
Castelnuovo di Garfagnana sono stati riuniti sotto un’unica presidenza.
Ipsia “ Simoni”, ITET “ Campedelli” , ITT “ Vecchiacchi” Liceo Scientifico “ Galilei”, sono le scuole la
cui offerta formativa ampia e diversificata è in grado di rispondere alle esigenze dei ragazzi , delle
famiglie e del territorio. Ogni scuola dell’ISI ha la sua storia e la sua identità culturale e formativa, ma
l’obiettivo comune è la realizzazione di progetti di apprendimento che sappiano coniugare conoscenze e
competenze, che sappiano rendere gli studenti protagonisti e soggetti attivi del percorso educativo.
Fondamentale per il raggiungimento di tale obiettivo è l’interazione con il territorio, l’attenzione alle
richieste del mondo del lavoro, della ricerca scientifica e tecnologica, senza mai dimenticare che la scuola
è un luogo di formazione, di incontro, di cultura, punto di riferimento per le giovani generazioni alle quali
è doveroso indicare modelli di comportamento e di stimolo.
3. PROFILO DELL’ISTITUTO : I.T.E.T. “Luigi Campedelli”
SETTORE TECNOLOGICO
La figura del “Geometra” ha una storia millenaria, dove ha operato ed opera quotidianamente: una
professione antica e comunque sempre in costante evoluzione con i tempi. Presso il nostro Istituto è
possibile scegliere tra l’indirizzo principale “Costruzioni, ambiente e territorio” e l’opzione “Tecnologie
del legno nelle costruzioni” che approfondisce lo studio dell’impiego del legno nelle costruzioni con
tecniche antisismiche e di bioarchitettura.
Costruzioni, Ambiente e territorio
Opzioni: Costruzioni in legno
BIOARCHITETTURA E DOMOTICA Costruzioni, Ambiente e Territorio (autonomia scolastica
dal 2018/19)
Il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni Ambiente e Territorio” (nuovo corso Geometri) ha competenze
nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nel
rilievo topografico, nelle operazioni catastali, nell’uso dei mezzi informatici per la rappresentazione
grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni e nell’utilizzo delle risorse
ambientali; possiede inoltre competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del
cantiere e nella gestione degli impianti.
La figura del diplomato CAT opera nel settore edile che interessa il risanamento strutturale ed
architettonico di edifici esistenti, la salvaguardia paesaggistica dell’ambiente, il contenimento dei
consumi energetici, l’impiego delle fonti energetiche alternative, la sicurezza e la gestione dei cantieri
edili.
Opzione “Tecnologie del legno nelle costruzioni” (dal secondo biennio)
Il Diplomato in “Tecnologie del legno nelle costruzioni” ha competenze nel campo dei materiali
utilizzati nelle costruzioni in pietra e legno, con tecniche antisismiche e di bioarchitettura, delle macchine
e dei dispositivi utilizzati nelle industrie del legno e dei centri di taglio a controllo numerico impiegati
nelle realizzazioni di carpenteria in legno, nell’impiego degli strumenti di rilievo, nell’impiego dei
principali software per la progettazione esecutiva e il trasferimento dati ai centri a controllo numerico
impiegati nelle realizzazioni delle carpenterie in legno, nella stima di terreni, fabbricati, aree boschive e
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delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, e allo svolgimento di
operazioni catastali. In particolare è in grado di:
esprimere capacità grafiche e progettuali con particolare riguardo alle ristrutturazioni delle antiche
costruzioni in legno e alle nuove tecniche costruttive dei fabbricati improntati all’uso della pietra, legno, e
con tecniche di bioarchitettura;
collaborare nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi, con riguardo
anche alla produzione di materie prime derivanti dall’utilizzo delle cave di pietra e del legno comprese le
principali tecniche di esbosco,
intervenire, relativamente ai fabbricati, nei processi di conversione dell’energia e del loro controllo,
anche nel settore della produzione di energia elettrica e termica dalle centrali a biomassa alimentate da
scarti delle lavorazioni industriali del legno o dalle utilizzazioni boschive;
applicare conoscenze della storia dell’architettura in pietra e legno antesignana della bioarchitettura
con residui di lavorazione nulli o completamente biodegradabili.
BIOARCHITETTURA E DOMOTICA (dal primo anno del primo biennio)
L’indirizzo C.A.T. Bioarchitettura e Domotica apporta significative innovazioni sul piano didattico con
approfondimento di nuovi ambiti scientifici correlati alle esigenze del territorio ed al nuovo profilo
professionale del geometra.
La concretizzazione di questo processo avviene con modifiche interne alle materie tecniche ed in
particolare con l’inserimento nel Piano di studi di quattro nuovi percorsi disciplinari:
- Bioarchitettura e nuovi materiali;
- Domotica, Interior design;
- Architettura del Paesaggio;
- Inglese tecnico;
La nuova curvatura ha come obiettivo la formazione di una figura professionale moderna, dotata di
competenze specifiche in ambito di bioarchitettura e gestione dei sistemi informatici collegati all’edificio,
oltre a precise competenze nello sviluppo della progettazione in lingua inglese.
Il diplomato sarà in grado di:
- Controllare le varie fasi progettuali e valutare l’impatto ambientale del costruito attraverso
l’impiego di materiali ecologici;
- Valutare e controllare il processo di raccolta e smaltimento dei rifiuti cantieristici;
- Gestire le nuove tecnologie informatiche di controllo integrato dell’edificio;
- Valutare i vincoli e le limitazioni urbanistiche del territorio gestendo il processo di inserimento
ambientale e paesaggistico delle costruzioni;
- Seguire l’intero iter progettuale in lingua inglese utilizzando il glossario tecnico specifico della
disciplina;
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Le nuove competenze saranno immediatamente spendibili sul territorio in ambito lavorativo ed
arricchiranno inoltre il complessivo bagaglio culturale in vista di possibili percorsi universitari.
4. PROFILO CULTURALE DEL DIPLOMATO IN USCI TA
Competenze in uscita come indicate nell’ Allegato A comma 2.3 e Allegato C al Decreto del
Presidente della Repubblica 15 Marzo 2010 n. 88.
Allegato A comma 2.3
Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore tecnologico.
Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica in
ambiti ove interviene permanentemente l'innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle
metodologie di progettazione e di organizzazione.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:
- individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni
intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali;
- orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l'utilizzo di
appropriate tecniche di indagine;
- utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi;
- orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare
attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell'ambiente e del
territorio;
- intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall'ideazione alla realizzazione del
prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione,
documentazione e controllo;
- riconoscere e applicare i principi dell'organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi
processi produttivi;
- analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei
saperi e al cambiamento delle condizioni di vita;
- riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali
dell'innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali;
- riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa.
Allegato C
Il diplomato nell’indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio:
- ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nell’industrie delle
costruzioni, nell’impiego degli strumenti per il rilievo, nell’uso dei mezzi informatici per la
rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e
pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali;
- possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella
gestione degli impianti e nel rilievo topografico;
- ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché dei
diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali;
- ha competenze relative all’amministrazione di immobili;
E’ in grado di:
- collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e realizzazione di
organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità;
- interviene autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e
nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati;
- prevedere, nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile, le soluzioni opportune per il risparmio energetico,
nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, e redigere la valutazione di impatto ambientale;
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- pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e sicurezza nei
luoghi di vita e di lavoro;
- collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività svolte.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo Costruzioni, Ambiente e
Territorio, consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.3. dell’Allegato A, di seguito
specificati in termini di competenze:
- selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di lavorazione;
- rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le strumentazioni più
adeguate ed elaborare i dati ottenuti;
- applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e manufatti di
modesta entità, in zone non sismiche, intervenendo anche nelle problematiche connesse al risparmio
energetico nell’edilizia;
- utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi;
- tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell’ambiente;
- compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, limitatamente all’edilizia e al territorio;
- gestire la manutenzione ordinaria e l’esercizio di organismi edilizi;
- organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza.
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5. QUADRO ORARIO
Gli studenti della Classe 5A C.A.T., nel quinquennio di superiori, hanno seguito il seguente iter di
studio:
COSTRUZIONI, AMBIENTE E
TERRITORIO
DISCIPLINE 1^ Biennio 2^ Biennio 5^anno
I II III IV V
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Storia 2 2 2 2 2
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed economia 2 2
Geografia 1
Sc. integrate: Sc. della terra e Biologia 2 2
Sc. integrate: Fisica 3 3
Sc. integrate: Chimica 3 3
Tecnica e tecnologia della
rappresentazione grafica 3 3
Tecnologie informatiche 3
Scienze e tecnologie applicate 3
Complementi di matematica
1 1
Gestione del cantiere 2 2 2
Progettazione, Costruzioni e Impianti 7 6 7
Geopedologia, Economia ed Estimo 3 4 4
Topografia 4 4 4
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
R.C. o attività alternativa 1 1 1 1 1
TOTALE ORE 33 32 32 32 32
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Gli studenti della Classe 5A T.L. nel quinquennio di superiori, hanno seguito il seguente iter di studio:
COSTRUZIONI, AMBIENTE E
TERRITORIO OPZIONE: TECNOLOGIE DEL LEGNO NELLE COSTRUZIONI
DISCIPLINE 1^ Biennio 2^ Biennio 5^ anno
I II III IV V
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Storia 2 2 2 2 2
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed economia 2 2
Geografia 1
Sc. integrate: Sc. della terra e Biologia 2 2
Sc. integrate: Fisica 3 3
Sc. integrate: Chimica 3 3
Tecnica e tecnologia della rappresentazione
grafica 3 3
Tecnologie informatiche 3
Scienze e tecnologie applicate 3
Complementi di matematica
1 1
Gestione del cantiere 2 2 2
Progettazione, Costruzioni e Impianti 4 3 4
Geopedologia, Economia ed Estimo 3 3 3
Topografia 3 4 3
Tecnologia del legno nelle costruzioni 4 4 5
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
R.C. o attività alternativa 1 1 1 1 1
TOTALE ORE 33 32 32 32 32
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6. PROFILO DELLA CLASSE
6.1 Componente docente nel secondo biennio e nell’ ultimo anno
Disciplina Docente III IV V
Lingua e letteratura italiana
Balducci Floriana X X
Tarabella Irene X
Storia
Balducci Floriana X X
Tarabella Irene X
Lingua Inglese
Gunnella Pierluigi X X
Farina Davide X
Matematica
Pedone Matteo X
Bertagni Claudia X X
Gestione del cantiere
Zanni Silvio X
Vannini Giovanni X
Balducci Claudio X
Scienze motorie Marchiò Silvia X X X
Insegnamento R.C. Pennacchi Emanuela X X X
P.C.I. (C.A.T.) Zanni Silvio X X X
P.C.I. (T.L.) Poggi Camillo X
Zanni Silvio X X
Topografia (C.A.T./T.L.) Vannnini Giovanni X X X
Geopedologia, Economia e Estimo
(C.A.T./T.L.)
Suraci Davide X
Agliano Mariano X
Saloi Ines X
Tecnologia del legno nelle
costruzioni (T.L.)
Poggi Camillo X
Vannini Giovanni X X
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Lab. di Topografia (C.A.T./T.L.) Cossu Roberta X X X
Lab. di PCI (C.A.T.) Cossu Roberta X X X
Lab. di PCI (T.L.)
Meoli Elena X
Cossu Roberta X
Salvatori Erika X
Lab. di Estimo (C.A.T./T.L.) Cossu Roberta X X
Salvatori Erika X
Lab. di T.L. Morganti Mariolino X
Vincenzo Nicol X X
6.2 Osservazioni generali sulla classe
La classe è costituita da 18 allievi equamente divisi tra l'indirizzo C.A.T. e l’articolazione Tecnologia del
legno nelle Costruzioni. Più dei due terzi degli studenti è costituito da pendolari che risiedono in frazioni
o località distanti anche oltre 20 km dalla scuola. Tutti sono iscritti per la prima volta al V anno di corso e
provengono da un percorso comune quinquennale che si è sviluppato senza soluzione di continuità, fatta
eccezione per un'allieva che ha ripreso gli studi interrotti in precedenza e si è inserita nella classe lo
scorso a.s., all'inizio della IV; la componente femminile è prevalente e ha manifestato in media più
attenzione, impegno e partecipazione, rispetto a quella maschile, formata quest'ultima da 7 allievi. In tal
senso è il caso di evidenziare le qualità di un’alunna dell’indirizzo C.A.T. che per l’interesse e
l’attenzione costante, la partecipazione attiva e il comportamento esemplare, si è particolarmente distinta
durante tutto il triennio ed ha conseguito, grazie anche alle sue eccellenti capacità, ottimi risultati di
profitto in tutte le discipline.
Per quanto concerne l'importante aspetto della continuità didattica, in V sono cambiati ben 4 insegnati,
due delle materie tecniche, per la precisione Estimo e Gestione del cantiere, e due del gruppo delle
discipline formative, ovvero il docente di lettere e quello d'inglese: solo gli altri due insegnanti delle
materie d'indirizzo, cioè i docenti di TL (Tecnologia del legno) e PCI (progettazione costruzioni e
impianti) hanno avuto la classe per tutto il triennio ed anche, in un caso, nel primo biennio ( come già
detto il gruppo si è formato all'inizio del corso); tale mancanza di continuità ha sicuramente determinato
la necessità da parte degli alunni di adattarsi al metodo di lavoro di ciascuno dei nuovi insegnanti:
pertanto lo svolgimento del percorso didattico di questo anno conclusivo del corso di studi è stato
particolarmente impegnativo per molti di essi.
Nel complesso gli studenti hanno mostrato per tutto il triennio una buona disponibilità al dialogo
educativo, discreto interesse all’ascolto e all'apprendimento e rispetto delle norme che regolano la vita
scolastica ed anche sotto il profilo della socializzazione ed integrazione, sono stati raggiunti discreti
livelli.
I docenti delle materie tecniche e d’indirizzo confermano che, nel corso del triennio, il profitto è stato
soddisfacente per la maggioranza degli allievi; nell'arco del corrente a.s. anche nell'ambito delle
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discipline formative come italiano e storia l'interresse e la partecipazione si sono sempre mantenuti su
buoni livelli e la maggior parte degli alunni hanno conseguito discreti risultati, sia allo scritto che nelle
interrogazioni.
L’intero consiglio però ha nel corso del presente anno scolastico spesso evidenziato come per molti
l’approfondimento e l’applicazione domestica dei contenuti non sia sempre rimasta costante ed adeguata.
Problematici invece i risultati di profitto nella disciplina di matematica, che ha visto invece il cambio del
docente all'inizio del IV anno; il nuovo insegnante ha dovuto rimediare alle deficienze nella preparazione
di alcuni e alla carenza di applicazione di altri. Ciò ha necessariamente comportato modifiche nel
programma inizialmente previsto per il V anno; comunque al termine dell’a.s. la preparazione di base di
diversi allievi, soprattutto di coloro che si sono avvalsi anche di un corso pomeridiano di potenziamento
della disciplina, è migliorata.
Per inglese c’è stato un rallentamento nello sviluppo del programma che a causa di carenze pregresse ha
richiesto più tempo del previsto, anche per riprendere e approfondire alcune regole grammaticali, e per la
necessità di un riallineamento della preparazione di diversi alunni.
Il recupero del debito formativo del I quadrimestre è avvenuto, sia attraverso l’assegnazione di compiti
di studio individuale, che con la sospensione delle spiegazioni e delle verifiche durante il normale orario
curricolare per una settimana nel mese di Febbraio, in cui ciascun insegnante si è dedicato al recupero
delle competenze per gli alunni insufficienti in una o più discipline.
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7. MODALITÀ DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
MODALITÁ
ITA
LIA
NO
STO
RIA
ING
LE
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TE
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TIC
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IMO
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C. D
EL
L
EG
NO
Lezione frontale x x x x x x x x x x x
Lezione dialogata x x x x x x x x x x x
Dibattito in classe x
Esercitazioni individuali
in classe x x x x x x
Esercitazioni a coppia in
classe x x x x x
Esercitazioni in piccoli
gruppi in classe x x x x x
Elaborazione di schemi x
Relazioni su ricerche
individuali e collettive x
Verifiche x x x x x x x x x x x
Esercitazioni grafiche e
pratiche x x x x x
8. LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Obiettivi formativo-comportamentali INSUFF. SUFF. DISCRETO BUONO OTTIMO
Capacità di intervenire costruttivamente in una
discussione, esprimendo giudizi personali. X
Acquisizione di un metodo di studio autonomo
e proficuo. X
Capacità relazionali. X
Senso di responsabilità. X
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Obiettivi didattico-cognitivi INSUFF. SUFF. DISCRETO BUONO OTTIMO
Conoscenza e comprensione dei concetti base
delle singole discipline. X
Capacità di esporre un lavoro in modo
organizzato. X
Capacità di operare collegamenti disciplinari e
interdisciplinari pertinenti. X
Capacità di affrontare situazioni
problematiche, costruendo modelli per
decodificarle.
X
9. STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
Strumenti per la verifica sommativa
Tipologia Modalità
PROVE
TRADIZ.LI
interrogazioni su argomenti di una certa ampiezza x
temi x
PR
OV
E
SE
MIS
TR
UT
TU
RA
TE
Analisi del testo x
attività di ricerca x
esperienze di laboratorio x
riassunti e relazioni x
interrogazioni semistrutturate x
questionari x
risoluzione di problemi a percorso non obbligato x
problem solving x
PR
OV
E
ST
RU
TT
UR
AT
E
test a scelta multipla x
brani da completare (“cloze”) x
corrispondenze x
quesiti del tipo “vero/falso” x
AL
TR
E P
RO
VE
esercizi di grammatica, sintassi, … x
esecuzione di calcoli x
risoluzione di problemi a percorso obbligato x
simulazioni x
esercizi e test motori x
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10. NUMERO COMPLESSIVO DI PROVE PER QUADRIMESTRE
IRC
ITA
LIA
NO
ST
OR
IA
ING
LE
SE
MA
TE
MA
TIC
A
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O
TE
C.
EG
NO
PR
OV
E
scritte 2/3 2/3 2/3 2/2 2/2 2/2 2/2
grafiche
orali 2/2 2/2 2/3 2/2 2/2 1/2 2/2 2/2 2/2 2/2 2/2
pratiche 2/3 1/2
1/2
1/2
1/2
11. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Prove scritte in genere: E’ stata attribuita la sufficienza al corretto svolgimento dei 2/3 degli argomenti
proposti; imperfezioni formali, distrazioni, incompletezza hanno portato ad una valutazione più bassa,
mentre originalità, sinteticità e completezza sono stati motivo di più ampia valutazione.
Colloqui: La sufficienza è stata assegnata una volta accertata la conoscenza degli argomenti e la
competenza nell’applicare le procedure studiate. Capacità di collegamento, di approfondimento, di
rielaborazione personale sono state motivo di più alta valutazione.
Liv. Voti
(in decimi) Descrizione dei livelli di prestazioni/abilità/conoscenze
I 1-4
Gravemente insufficiente quando lo studente:
non dà alcuna informazione sull’argomento proposto
non coglie il senso del testo
la comunicazione e incomprensibile.
Gli obiettivi non sono stati raggiunti
II 5
Lievemente insufficiente quando lo studente:
riferisce in modo frammentario e generico
produce comunicazioni poco chiare
si avvale di un lessico povero e/o improprio.
Gli obiettivi sono stati raggiunti solo parzialmente
III 6
Sufficiente quando lo studente:
individua gli elementi essenziali del programma (argomento – tema – problema …)
espone con semplicità sufficiente proprietà e correttezza
si avvale, soprattutto, di capacità mnemoniche
Gli obiettivi sono stati generalmente raggiunti
IV 7/8
Discreto/Buono
Coglie la complessità del programma
Sviluppa analisi corrette
Espone con lessico appropriato e corretto.
Gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti
V 9-10
Ottimo/eccellente quando lo studente:
Definisce e discute con competenza i termini della problematica
Sviluppa sintesi concettuali organiche ed anche personalizzate
Mostra proprietà, ricchezza e controllo dei mezzi espressivi.
Gli obiettivi sono stati raggiunti a livello massimo
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12. SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME (prima prova, seconda prova, colloquio)
Data Tipologia
19 Febbraio 2019 Prima simulazione di prima prova
28 Febbraio 2019 Prima simulazione di seconda prova
26 Marzo 2019 Seconda simulazione di prima prova
2 Aprile 2019 Seconda simulazione di seconda prova
27 Maggio 2019 Simulazione del colloquio
Le griglie di valutazione delle prove di simulazione sono allegate al presente documento.
13. INIZIATIVE COMPLEMENTARI, INTEGRATIVE, DI APPROFONDIMENTO
Viaggio di istruzione a Madrid.
Visita guidata al “Parco Nazionale della Pace” di Sant’Anna di Stazzema.
Visita della mostra “Nel vento e nel ricordo: storie di bambini ebrei nella Shoah in provincia
di Lucca”
“Il nonno partigiano racconta” incontro con il testimone e scrittore Fortunato Menichetti,
autore di libri sul periodo della Resistenza.
Visita alla fiera dell’edilizia SAIE di Bologna.
Partecipazione all’evento “IO NON RISCHIO” in collaborazione con i volontari della
Protezione Civile.
Progetto “Ponte ferroviario della Villetta di San Romano” in collaborazione con il Comune di
San Romano in Garfagnana e le Ferrovie dello Stato:
o Conferenza sulla storia della linea ferroviaria Lucca-Aulla con i Signori: Prof. Aldo
Frediani, Geom. Massimiliano Franceschini e Dott. Roberto Pasquali.
o Partecipazione alla cerimonia di inaugurazione della mostra di foto storiche sul Ponte
ferroviario della Villetta. Consegna dell’elaborato grafico prodotto dagli studenti.
Corso teorico di pilota di drone riconosciuto da ENAC con la società “TuttoDrone”.
Conferenza sulla Geomatica con il Prof. Riccardo Salvini dell’Università di Siena.
Progetto “BLSD”: corso di esecutori delle tecniche di supporto vitale di base con l’utilizzo del
defibrillatore in collaborazione con le Confraternite di Misericordia della zona.
Progetto "Educazione alla salute": incontro con la Dott.ssa Ilaria Lombardi sulle tematiche
legate alla prevenzione.
14. ATTIVITA’ DI RECUPERO
Materia
Ore di
recupero
in itinere
Ore di
recupero
pomeridiane
Totale ore di
recupero
Italiano 4 6 10
Storia 2 / 2
Inglese 3 / 3
Matematica 3 / 3
PCI 4 / 4
18
15. PERCORSI INTERDISCIPLINARI e/o MACROARGOMENTI
CORSO CAT
Titolo del percorso Discipline coinvolte
1
AGRIMENSURA
TOPOGRAFIA( misura e
divisione delle aree,
spostamento e rettifica dei
confini)
ESTIMO
PCI
GESTIONE DEL CANTIERE
2
COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E
PROGETTAZIONE STRUTTURALE
PCI
ESTIMO
TOPOGRAFIA (agrimensura e
spianamenti)
GESTIONE DEL CANTIERE
INGLESE (tecnico)
3
LE INFRASTRUTTURE STRADALI
TOPOGRAFIA (andamento
planoaltimetrico, sezioni e
calcolo dei movimenti terra)
PCI
ESTIMO
GESTIONE DEL CANTIERE
4
ARCHITETTURA DEL '900
PCI
INGLESE
ESTIMO
STORIA
LETTERE
5
L'ITALIA TRA LE DUE GUERRE
STORIA
LETTERE
PCI
6
LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA
PCI
ESTIMO
GESTIONE DEL CANTIERE
TOPOGRAFIA (strade)
7
ROMANTICISMO
LETTERE
STORIA
PCI (Urbanistica)
8
POSITIVISMO E DECADENTISMO
LETTERE
STORIA
PCI (Urbanistica)
9
IL GIUDIZIO DI STIMA
ESTIMO
PCI
TOPOGRAFIA
GESTIONE DEL CANTIERE
CORSO TL
Titolo del percorso Discipline coinvolte
1
AGRIMENSURA
TOPOGRAFIA ( misura e
divisione delle aree,
spostamento e rettifica dei
confini)
PCI
19
TL
GESTIONE DEL CANTIERE
2
COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E
PROGETTAZIONE STRUTTURALE
PCI
TL
TOPOGRAFIA (agrimensura e
spianamenti)
GESTIONE DEL CANTIERE
INGLESE (tecnico)
3
ARCHITETTURA DEL '900
PCI
INGLESE
TL
STORIA
LETTERE
4
L'ITALIA TRA LE DUE GUERRE
STORIA
LETTERE
PCI
GESTIONE DEL CANTIERE
5
LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA
PCI
TOPOGRAFIA (strade)
TL
GESTIONE DEL CANTIERE
6
ROMANTICISMO
LETTERE
STORIA
PCI (Urbanistica)
7
POSITIVISMO E DECADENTISMO
LETTERE
STORIA
PCI (Urbanistica)
8
TIPOLOGIE EDILIZIE E
COSTRUZIONI ANTISISMICHE
TL
PCI
INGLESE (tecnico)
TOPOGRAFIA (spianamenti)
16. PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E L’ORIENTAMENTO
Relazione del Tutor scolastico
La classe ha realizzato un percorso formativo articolato in moduli teorici e attività in azienda che ha
consentito l’approfondimento delle conoscenze e l’acquisizione delle competenze richieste per l’accesso
ai relativi percorsi universitari o per l’inserimento nel mondo del lavoro.
La sottoscritta, in qualità di Tutor scolastico, ha elaborato, insieme al CdC, il progetto iniziale, ha
assistito e guidato gli studenti nei vari percorsi adottati e verificato, in collaborazione con il Tutor
esterno, il corretto svolgimento; ha gestito le relazioni con il contesto in cui si sono sviluppate le
esperienze rapportandosi con il Tutor esterno; ha monitorato le attività e affrontato le criticità che sono
emerse dalle stesse; ha valutato, comunicato e valorizzato gli obiettivi raggiunti e le competenze
progressivamente sviluppate dagli studenti; ha aggiornato il CdC sullo svolgimento dei percorsi; infine ha
collaborato alle attività di monitoraggio e valutazione del percorso e della relativa documentazione.
Dall’analisi delle relazione finali compilate dai Tutor aziendali è emerso che gli studenti hanno
dimostrato in generale buona capacità di comprensione e rispetto delle regole e dei ruoli in azienda. Gli
alunni hanno mostrato una buona chiarezza ed efficacia nella comunicazione e una buona conoscenza del
settore prescelto all’inizio dello stage; quasi tutti sono riusciti a portare a termine i compiti assegnati
rispettando i tempi di esecuzione, dimostrando un buon livello di autonomia nell’affrontare il proprio
lavoro, una buona capacità di integrarsi e lavorare in gruppo attivandosi verso situazioni nuove.
Dall’esame dei questionari di autovalutazione si nota come i ragazzi abbiano apprezzato l’iniziativa e si
siano impegnati per metterla a profitto. Sono consapevoli di aver tratto vantaggio dall’esperienza ed ora
hanno una migliore conoscenza del mondo del lavoro che li circonda e in particolare del settore più
vicino al percorso di studi intrapreso.
20
Gli studi tecnici ospitanti hanno collaborato con professionalità e consapevolezza, sentendosi parte di un
progetto formativo importante per le nuove generazioni.
Sei studenti hanno partecipato, nell’a.s 2017/’18, al progetto Exmo 2016 del programma
Erasmus Plus, che ha visto gli allievi impegnati per cinque settimane in studi tecnici di
progettazione nelle città di Wolverhampton e Belfast; un’esperienza estremamente positiva per tutti i
partecipanti.
Oltre agli stages e ai percorsi di orientamento post diploma, sono state attivate nel triennio 2016/2019
numerose attività tese all’arricchimento del bagaglio tecnico-professionale degli studenti, come si evince
dall’elenco completo allegato alla presente relazione.
Si rileva l’importanza del lavoro di coordinamento effettuato dalla Referente dell’ISI Garfagnana Prof.ssa
Ada Boriolo e della collegialità del CdC: tutti i membri hanno partecipato alla progettazione, alla
realizzazione, al monitoraggio delle attività e alla valutazione delle competenze acquisite, pur con diversi
gradi di coinvolgimento; tutto ciò ha permesso di valutare l’esperienza in modo più che positivo e
pertanto si ringraziano tutti coloro che hanno contribuito a realizzarla.
Prof.ssa Roberta Cossu
Percorsi attivati nel triennio 2016/2019
Percorsi ed attività svolte nella classe III (Tutor Prof.ssa Meoli E.)
- Cartografia e metodologie di rilievo
- Corso sui sistemi GIS (30h)
- Conferenza sulla sicurezza antisismica per i territori appenninici
- Corso sulla sicurezza
- Peer education: educare alle differenze
- I rischi all’interno del cantiere: visita con lezione presso il laboratorio della Scuola Edile Lucchese
- Stage estivo in uffici tecnici pubblici e privati della zona
Percorsi ed attività svolte nella classe IV (Tutor Prof.ssa Cossu R.)
- Corso di Restauro Architettonico (20h)
- Progetto “Laboratorio del costruire sostenibile 2017” con Lucense s.r.l. (20h)
- Progetto Regionale “Sicur Teen” con Scuola Edile Lucchese (36h)
- Partecipazione all’evento “Rilievolando” organizzato dal Collegio Geometri di Lucca
- Progetto di educazione alla salute: il doping
- Progetto “Donna è” contro la violenza di genere
- Preparazione CV in inglese
- Visita alla Centrale Operativa della Protezione Civile
- Peer education: educare alle differenze
- Progetto Exmo 2016 del programma Erasmus Plus (5 settimane)
- Stage estivo in uffici tecnici privati della zona
Percorsi ed attività svolte nella classe V (Tutor Prof.ssa Cossu R.)
- Corso teorico di pilota di drone riconosciuto da ENAC (16h)
- Incontro sulla Geomatica
- Progetto sul Ponte Ferroviario della Villetta con il Comune di San Romano in Garf.
- Partecipazione all’ evento “Io non rischio” con la Protezione Civile
- Visita al SAIE di Bologna
- Partecipazione agli Open Day nelle Università di Pisa e Firenze
- Incontri con il Centro per l’Impiego
- Incontro con la LABA di Firenze
- Corso BLSD
21
17. INIZIATIVE CULTURALI EXTRACURRICOLARI E NON , IN RIFERIMENTO ALLE ATTIVITA’ SVOLTE NELL’AMBITO DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Incontro sulla Costituzione con l’Avv. Italo Gallicani.
Relazione del Docente di Storia: Prof.ssa Irene Tarabella: Al fine di rendere lo studente maggiormente consapevole del funzionamento dello Stato e delle sue
articolazioni; dei diritti e dei doveri del cittadino; dei principi fondamentali alla base non solo della nostra
Costituzione ma anche del vivere comune e del buonsenso civico e civile; dei valori di solidarietà e
tolleranza; delle relazioni internazionali che intercorrono fra il nostro Paese e il mondo; si è intrapreso un
percorso di studi di Cittadinanza e Costituzione volto a dare conoscenze generali, e certamente non
esaustive, riguardo ai seguenti argomenti:
Struttura della costituzione
o Artt. 1-34
o Principi fondamentali
o Democrazia diretta e rappresentativa
Lo Stato
o Lo Stato e i cittadini
Lo Stato
I cittadini e la sovranità
Lo Stato e la Nazione
La Società civile e lo stato-apparato
Lo Stato e la Costituzione
o Diverse forme di Stato
Lo Stato di diritto
Lo Stato dittatoriale
Lo Stato democratico
o Le Costituzioni
Lo Statuto Albertino
Il fascismo
L’Italia democratica
I diritti fondamentali
o Le libertà individuali
La libertà personale
La libertà di domicilio e di comunicazione
La libertà di soggiornare e di circolare
La libertà religiosa
La libertà di manifestazione del pensiero
Le libertà collettive e i doveri
o Le libertà collettive
Le libertà di riunione e di associazione
Le organizzazioni collettive
La libertà di costruire una famiglia
o I diritti politici e di partecipazione
Le regole della democrazia
Le elezioni e il diritto di voto
I sistemi elettorali
Il referendum e le altre forme di democrazia diretta
I partiti politici
22
o I doveri del cittadino
Il dovere di difesa della patria
Tasse, imposte ed evasione fiscale
I diritti sociali
o Il diritto alla salute
o Il diritto all’ambiente
o Il diritto allo studio
o I diritti dei lavoratori
L’ordinamento della Repubblica
o Il parlamento e la formazione delle leggi
Le due Camere
La formazione delle leggi
o Il governo e la pubblica amministrazione
La formazione del Governo
La struttura del Governo
I compiti del Governo
o Gli organi di garanzia costituzionale
Il Presidente della Repubblica
La Corte costituzionale
o La Magistratura
Gli enti locali e gli enti sovranazionali
o Le Regioni e gli enti locali
Le Regioni a statuto speciale e a statuto ordinario
Gli organi della Regione
Il Comune
La Provincia e la Città Metropolitana
o L’ONU
o L’Unione Europea
o Gli organi dell’UE
18. ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO IN USCITA
Orientamento universitario a Firenze e Pisa in occasione dei rispettivi “Open Days”
Orientamento con la Libera Accademia delle Belle Arti di Firenze
Orientamento con il Centro per l’Impiego, progetto “Le scuole al Centro”: - Laboratorio sulla scelta universitaria attività di orientamento sui vari percorsi di studio in
ambito universitario.
- Laboratorio sulla scelta formativa: attività di orientamento sulle varie possibilità di
formazione post diploma di istruzione tecnica superiore (ITS) e istruzione e formazione tecnica
superiore (IFTS).
- Laboratorio sulle opportunità di lavoro all’estero e sul portale europeo della mobilità
internazionale.
Incontro con un funzionario dell’Agenzia delle Entrate in merito ai bonus edilizi nelle
ristrutturazioni degli edifici.
23
19. 1 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI
19.1 .1. Materia: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
19.1.2. Docente: Prof.ssa Irene Tarabella
19.1.3. Libri di testo: G. Baldi, S. Giusto, M. Razetti, G. Zaccaria, “La letteratura ieri, oggi, domani” voll. 2 e 3, Paravia Pearson.
19.1.4. Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2018/2019: 118
19.1.5. Obiettivi conseguiti: lo studente sa: utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici; riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico; stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione; utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete; favorire la comprensione dei valori e degli ideali di carattere universale così come sono espressi nei testi letterari elaborati attraverso i secoli.
Conoscenze: le correnti letterarie dell’Ottocento e del Novecento italiano.
Capacità e competenze: lo studente sa: leggere un testo letterario e tecnico/scientifico inserendolo nel contesto storico; applicare nella lettura dei testi le competenze di analisi letteraria e morfologica; produrre testi scritti di diverso genere utilizzando le tecniche compositive adeguate e rispettando la correttezza sintattica, lessicale e la coesione testuale; ricostruire il processo letterario di formazione della lingua anche alla luce delle innovazioni scientifiche e tecnologiche.
19.1.6. Obiettivi programmati e non conseguiti: //
19.1.7. Metodi di insegnamento: l’insegnamento condotto è stato prevalentemente di tipo
frontale.
19 1.8. Mezzi e strumenti di lavoro: lo studio è stato condotto tramite dispense della
docente e riferimenti sul libro, specie per quanto riguarda i testi poetici e di prosa.
19.1.9. Strumenti di verifica
Primo Quadrimestre N prove scritte 3
N. prove orali 3
Secondo Quadrimestre : N. prove scritte 3
N. prove orali 3
Per i criteri di valutazione delle prove scritte e orali si rimanda ai criteri di valutazione
adottati dal consiglio di classe.
24
19.1. 10. PROGRAMMA SVOLTO
Programma del quarto anno 1. Il Romanticismo
a. Leopardi. Vita e opere. Lettura da Lo Zibaldone, “La teoria del piacere”; da Canti, “L’infinito”, “Ultimo canto di Saffo”, “A Silvia”, “Il sabato del villaggio”, “La ginestra o il fiore nel deserto”; da Operette morali, “Dialogo della Natura e di un Islandese”.
Programma del quinto anno 1. L’età postunitaria
a. La Scapigliatura. Lettura di “Case nuove”, da Il libro dei versi, di Arrigo Boito. b. Carducci. Vita e opere. Lettura da Rime nuove, “Pianto antico”, “San Martino”; da Odi
barbare, “Nevicata”. c. Naturalismo e verismo
i. Verga. Vita e opere. Lettura da Vita dei campi, “Rosso Malpelo”; da I Malavoglia, cap. I, “Il mondo arcaico e l’irruzione della storia”, cap. XV, “La conclusione del romanzo: l’addio al mondo pre-moderno”
d. Il Decadentismo i. D’Annunzio. Vita e opere. Lettura da Il piacere “Un ritratto allo specchio: Andrea
Sperelli ed Elena Muti”; da Alcyone, “La pioggia nel pineto”. ii. Pascoli. Vita e opere. Lettura da Il fanciullino, “Un poetica decadente”; da Myricae,
“X Agosto”, “L’assiuolo”. 2. Il primo Novecento
a. Le avanguardie i. Il Futurismo. Lettura di Manifesto del Futurismo e Manifesto tecnico della
letteratura futurista (fino al rigo 49) di Filippo Tommaso Marinetti. ii. I Crepuscolari. Lettura di “Desolazione del povero poeta sentimentale” da Piccolo
libro inutile di Sergio Corazzini. b. Svevo. Vita e opere; lettura da Senilità, “Il ritratto dell’inetto”; da La coscienza di Zeno, cap.
VIII “La profezia di un’apocalisse cosmica”. c. Pirandello. Vita e opere; lettura da Novelle per un anno, “Ciaula scopre la luna”; da Il fu
Mattia Pascal, dai capp. IX e XV “La costruzione della nuova identità e la sua crisi”; da Uno, nessuno e centomila, pagina conclusiva “Nessun nome”.
3. Tra le due guerre mondiali a. Saba. Vita e opere; lettura da Il Canzoniere, “A mia moglie”, “Amai”. b. Ungaretti. Vita e opere; lettura da L’allegria, “Fratelli”, “Veglia”, “San Martino del Carso”,
“Mattina”, “Soldati”. c. L’Ermetismo
i. Montale. Vita e opere; lettura da Ossi di seppia “Meriggiare pallido e assorto”, “Spesso il male di vivere ho incontrato”; Satura, “Ho sceso, dandoti il braccio, un milione di scale”.
4. Il secondo dopoguerra a. Primo Levi. Vita e opere. b. Pavese. Vita e opere
Programma che si intende svolgere dopo il 15 Maggio
c. Gadda. Vita e opere. d. Calvino. Vita e opere.
25
19.2 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI
19.2 .1. Materia: STORIA
19.2.2. Docente: Prof.ssa Irene Tarabella
19.2.3. Libri di testo: Z. Ciuffoletti, U. Baldocchi, S. Bucciarelli, S. Sodi “Dentro la storia” Voll. 2 e 3., D’Anna.
19.2.4. Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2018/2019: 59
19.2.5. Obiettivi conseguiti: L’allievo sa collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità del sapere; analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale; riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale; stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario; valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani; acquisire un metodo di studio che tenda a privilegiare il ragionamento piuttosto che la memoria; recuperare la memoria del passato in quanto tale; costruire collegamenti all’interno della stessa disciplina, tra discipline affini e/o diverse; orientarsi nella complessità del presente; riconoscere problematiche della pacifica convivenza tra i popoli, della solidarietà e del rispetto reciproco.
Conoscenze: Le società e gli avvenimenti storici dell’età Contemporanea.
Capacità e competenze: L’allievo padroneggia gli argomenti, distingue e interpreta i fatti, ricostruisce un periodo storico diacronicamente e sincronicamente, riconosce le interdipendenze tra le varie attività umane.
19.2.6. Obiettivi programmati e non conseguiti: //
19.2.7. Metodi di insegnamento: l’insegnamento condotto è stato prevalentemente di tipo
frontale.
19. 2.8. Mezzi e strumenti di lavoro: lo studio è stato condotto tramite dispense riassuntive
della docente del libro di testo; laddove ritenuto necessario sono state date ulteriori
informazioni.
19.2.9. Strumenti di verifica
Primo Quadrimestre : N prove orali: 2
Secondo Quadrimestre : N. prove orali: 3
Per i criteri di valutazione delle prove scritte e orali si rimanda ai criteri di valutazione
adottati dal consiglio di classe.
26
19.2. 10. PROGRAMMA SVOLTO
Programma del quarto anno 1. La costruzione dello Stato nazionale italiano e l’unificazione politica della Germania. I
problemi dell’Italia unita. Destra storica. I rapporti con la Chiesa. L’unificazione tedesca. 2. Economia e società alla fine dell’Ottocento. La seconda rivoluzione industriale. Il socialismo. Il
nazionalismo. 3. La politica di fine secolo in Europa e l’Italia della Sinistra storica. L’età vittoriana in Inghilterra,
la Terza Repubblica francese, l’”affare Dreyfus”. La Russia di Alessandro II, l’impero austro-ungarico. La Germania di Bismark, il Congresso di Berlino, la Triplice Alleanza. La Sinistra Storica, Depretis, il trasformismo, la questione agraria, la riforma della scuola, il colonialismo, Crispi, il Codice Zanardelli, la sconfitta di Adua, l’assassinio di Umberto I.
4. Il colonialismo di fine Ottocento. Le nuove potenze mondiali. La conquista dell’Africa e dell’Asia. Stati Uniti e Giappone: le due nuove potenze mondiali.
Programma del quinto anno 1. Economia, comunicazione e società di massa.
a. Scienza, tecnologia e società di massa. Il movimento socialista. I moderni partiti politici. Culmine e crisi del positivismo.
b. L’alba del Novecento. La crisi dell’equilibrio europeo: la politica estera di Guglielmo II, La Triplice intesa, la Gran Bretagna e la questione irlandese, la Francia fino al 1912, l’aumento delle tensioni internazionali.
c. La Russia all’inizio del Novecento. Alessandro III e Nicola II: l’industrializzazione della Russia. L’avanzata bolscevica, Lenin, la Rivoluzione del 1905 e il crollo del regime zarista.
d. L’Italia di Giolitti, lo sviluppo dell’industria italiana all’inizio del XX secolo, il movimento operaio, l’Estrema, Giolitti al governo, le riforme giolittiane, la questione del Mezzogiorno, la politica estera di Giolitti e la guerra di Libia, il rapporto fra cattolici e politica, la caduta di Giolitti.
e. La prima Guerra mondiale. Le cause della guerra, la questione balcanica, le tensioni fra le potenze europee, la guerra di movimento e la guerra di trincea, la questione italiana: interventismo e neutralismo, il Patto di Londra, l’entrata in guerra dell’Italia, la guerra sul fronte italiano, la situazione di stallo fino al 1916, il blocco navale britannico e l’arma sottomarina tedesca, la propaganda di guerra italiana e la resistenza alla guerra, i primi inutili tentativi di pace, la guerra diventa mondiale. Il 1917, l’anno della svolta: la crisi dell’impero zarista, la Rivoluzione di febbraio, la dissoluzione dello Stato, l’entrata in guerra degli Stati uniti, la disfatta di Caporetto e il nuovo spirito nazionale italiano.
f. L’ultimo anno di guerra: la Rivoluzione di ottobre, la Russia esce dalla guerra, i quattordici punti di Wilson, l’ultimo assalto tedesco a Occidente, la resa della Germania e la nascita della nuova repubblica, il crollo dell’impero austro-ungarico.
g. Il bilancio della guerra, la crisi degli Stati. h. Versailles o la pace difficile: l’affermarsi dello Stato-nazione, la balcanizzazione
dell’Europa. La conferenza di Parigi e i trattati di pace, il trattato di Versailles, l’insoddisfazione italiana, gli altri trattati di pace. Il problema dei confini, le migrazioni coatte: la difficile applicazione del principio di nazionalità, il caso di Fiume, il trasferimento oltre confine delle minoranze. La nascita della Polonia e il conflitto russo-polacco. La Società delle Nazioni e la sua debolezza. L’occupazione della Francia del bacino della Ruhr, il Patto di Locarno, la questione delle riparazioni di guerra, i Piani Dawes e Young, il patto Briand-Kellogg. Il risveglio delle colonie.
2. I totalitarismi e la crisi della democrazia in Europa (1917-1936). a. Il comunismo in Russia tra Lenin e Stalin. I bolscevichi al potere, la guerra civile russa, il
comunismo di guerra, la Nep, 1922 nasce l’URSS, Stalin conquista il potere, “Socialismo in
27
un solo paese” e “rivoluzione permanente”, il sistema del potere sovietico e l’apparato repressivo comunista, l’eliminazione dei kulaki, la collettivizzazione dell’agricoltura, i piani quinquennali e lo sviluppo dell’industria sovietica, l’operaio ovvero l’eroe dell’Unione Sovietica, il partito unico, il culto della personalità di Stalin, il concentrazionismo sovietico, le Grandi Purghe, i nemici del popolo e i tre processi spettacolo di Mosca. Il Komintern, i Fronti popolari, il patto sovietico-tedesco del 1939.
b. Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo. La crisi economica in Italia, la crisi nelle campagne, il biennio rosso, la crisi istituzionale, il sistema elettorale proporzionale, la difficile governabilità fra socialisti e popolari, i Fasci italiani di combattimento, l’ascesa del fascismo nel 1920-1921, lo squadrismo, l’ingresso dei fascisti in parlamento, il Partito comunista d’Italia, il Patto di pacificazione, il Partito nazionale fascista, la Marcia su Roma, Mussolini Presidente del Consiglio, la dissoluzione del regime liberale, le elezioni del 1924 e l’assassinio di Matteotti, la secessione sull’Aventino, le leggi fascistissime e la nascita della dittatura.
c. Il fascismo al potere: gli anni Trenta. Il Gran Consiglio del fascismo diventa organo costituzionale, il plebiscito del 1929, il fascismo e i lavoratori, l’irregimentazione dei giovani, l’attenzione per le donne, i Patti lateranensi, la politica economica del regime, il liberismo, la quota 90, le corporazioni, l’autarchia, le opere pubbliche: la battaglia del grano e il piano di bonifica. Romanità e modernità, i miti del fascismo, Mussolini e il culto della personalità, il Partito unico, la colonizzazione delle coscienze, lo Stato repressivo, La rivoluzione culturale, Giovanni Gentile, la fascistizzazione della scuola e della cultura, il controllo dei media. La politica imperialista, la guerra di Etiopia, l’asse Roma-Berlino. La politica razziale: la razza italiana civilizzatrice, la legislazione razzista, l’antisemitismo.
d. Hitler e il regime nazionalsocialista. I moti rivoluzionari, la Lega di Spartaco, la Repubblica di Weimar, la difficile governabilità della nuova Repubblica, il partito nazionalsocialista, la crisi economica, l’avanzata delle destre, l’occupazione della Ruhr, la crisi economica tedesca, Stresemann, l’ascesa del partito nazista, Hitler cancelliere della Germania, l’incendio del Reichstag e la sospensione della Costituzione, la dittatura di Hitler, il controllo della società, dei giovani e della scuola, il controllo del mondo del lavoro, del tempo libero e dei media, Ein Volk, Ein Reich, ein Fuhrer!, il genocidio ebraico, il lager.
e. Le nuove dittature; la guerra civile spagnola. Le nuove dittature europee, la guerra civile spagnola, le democrazie rimaste: Regno Unito, Francia, Cecoslovacchia.
3. Le relazioni internazionali: verso l’autodistruzione dell’Europa. a. Dalla crisi del ’29 al crollo del sistema di Versailles. Gli Stati Uniti degli anni Venti, la crisi
del ’29, il New Deal. La politica estera del Nazismo, la debole reazione delle potenze europee. L’aggressività del Giappone, la guerra cino-giapponese. Le conseguenze della Guerra civile spagnola. L’Anchluss, il patto di Monaco, lo smembramento della Cecoslovacchia. La questione di Danzica, il patto d’acciaio.
b. La decolonizzazione. c. La Seconda guerra mondiale. L’estate 1939, l’invasione della Polonia, l’alleanza fra
Germania e Unione Sovietica, la Battaglia di Francia, l’intervento italiano in guerra, la Battaglia di Inghilterra, il fallimento della guerra parallela di Mussolini, l’invasione nazista dell’Unione Sovietica, l’entrata in guerra degli Stati Uniti, l’alleanza antifascista, l’apogeo dell’Asse e del Giappone. La svolta: 1943-1943, la conferenza di Casablanca, lo sbarco in Sicilia e la caduta del fascismo, l’8 settembre, l’Italia divisa tra Nord tedesco e sud alleato, dall’8 settembre alla Liberazione. La Resistenza in Europa e in Italia. La guerra totale, lo sbarco in Normandia, la Germania accerchiata, la Conferenza di Jalta, la resa della Germania, la disfatta del Giappone, Hiroshima e la fine della guerra.
d. La guerra contro i civili. L’Operazione Barbarossa, le foibe, i bombardamenti, la guerra razziale, la soluzione finale e la Shoah. Il processo di Norimberga.
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Programma che si intende svolgere dopo il 15 maggio
4. La guerra fredda
Est e ovest nemici (1945-1956): Dalla Nascita dell’Onu alla Dottrina Truman, i due blocchi, il Piano Marshall, il Kominform e il Comecon, il Blocco di Berlino, il Patto Atlantico e il Patto di Varsavia, il maccartismo, la situazione dell’Europa occidentale, L’Europa orientale nelle mani dell’URSS, la Jugoslavia di Tito, la Guerra di Corea, Kruscev
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19. 3 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI
19.3 .1. Materia: INGLESE
19.3.2. Docente: Prof. Davide Farina
19.3.3. Libri di testo: ‘‘From the ground up’’ – Patrizia Caruzzo - ELI
19.3.4. Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2018/2019: 100
19.3.5. Obiettivi conseguiti:
Conoscenze:
Le conoscenze acquisite comprendono ‘‘Elementi costruttivi’’, ‘‘CAD e rendering’’, ‘‘Sicurezza sul lavoro’’, ‘‘Ecologia e Foresta Verticale’’, ‘‘Figure professionali’’, ‘‘Frank Lloyd Wright’’, ‘Le Corbousier’’, ‘‘Renzo Piano’’.
Capacità e competenze:
Le competenze acquisite comprendono una buona conoscenza dell’inglese tecnico e non (circa un livello A1 - A2, per alcuni studenti tendente al B1 del Q.C.E.R.). Gli studenti sanno infatti interagire sia nel canale orale che in quello scritto per descrivere opere, autori e argomenti concreti del mondo lavorativo nonché l’utilizzo di lessico settoriale e tecnico.
19.3.6. Obiettivi programmati e non conseguiti:
Nessuno.
19.3.7. Metodi di insegnamento
Gli approcci sono stati di natura eclettica, comprendendo sia quelli umanistico-affettivo che quello pragmatico ma anche quello ostensivo. Con questo si intende dire che la traduzione è stata ridotta al minimo, cercando di far quindi innescare un meccanismo che non si basasse sul tranfert negativo; gli studenti sono stati esposti al dibattito e alla discussione orale aperta. L’esposizione di alcuni argomenti è stata rinforzata da materiali audiovisivi vari e da ricerche individuali.
19 3.8. Mezzi e strumenti di lavoro
- Libro di testo: ‘‘From the ground up’’ – Patrizia Caruzzo - ELI - Dispense fornite dall’insegnante.
Materiale audiovisivo.
19.3.9. Strumenti di verifica
Verifiche scritte con domande aperte / chiuse. Verifiche di comprensione scritta. Verifiche di comprensione orali. Verifiche di produzione orale.
30
Primo Quadrimestre N. prove scritte: 2
N. prove orali: 2
Secondo Quadrimestre : N. prove scritte:3
N. prove orali: 2
Per i criteri di valutazione delle prove scritte e orali si rimanda ai criteri di valutazione
adottati dal consiglio di classe.
19.3. 10. PROGRAMMA SVOLTO
Il programma svolto comprende i seguenti macroargomenti: ‘‘Elementi costruttivi: scale, tetti, pavimenti, fondamenta, mura ecc.’’, ‘‘CAD e rendering’’, ‘‘Progetti e disegni architettonici’’, ‘‘Sicurezza sul lavoro’’, ‘‘Ecologia, ecosistema e forme di inquinamento’’, ‘‘La Foresta Verticale’’, ‘‘Figure professionali’’, ‘‘Frank Lloyd Wright’’, ‘Le Corbousier’’, ‘‘Renzo Piano’’. (A inizio anno sono state svolte anche diverse prove INVALSI).
31
19.4 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI
19.4 .1. Materia: MATEMATICA E COMPLEMENTI DI MATEMATICA
19.4.2. Docente: Prof.ssa Bertagni Claudia
19.4.3. Libri di testo Leonardo Sasso, “La matematica a colori Edizione Arancione per il quinto anno”, vol.5 Petrini
19.4.4. Ore di lezione effettuate nell'anno scolastico 2018-2019 n. ore 84 su n. ore 99
previste dal piano di studi (al 6/5/2019).
19.4.5. Obiettivi conseguiti:
Gli obiettivi relativi alle conoscenze non sono stati raggiunti da tutti e chi li ha raggiunti
presenta livelli diversi. Per quanto riguarda invece abilità e competenze, soprattutto nello
scritto, rimangono incertezze in diversi alunni, anche legate ad una padronanza dei
fondamenti concettuali e metodologici della disciplina non del tutto adeguata.
19.4.6. Metodi di insegnamento
Lezione frontale, lezione dialogata, esercitazione in classe. Su ogni argomento sono stati svolti
sia in classe che a casa esercizi, problemi, test. Per gli alunni in difficoltà si è provveduto con
recuperi in itinere.
19 4.7. Mezzi e strumenti di lavoro Libro di testo; materiali disponibili sul web.
19.4.8. Strumenti di verifica
Primo Quadrimestre: N. 2 prove scritte, N. 2 prove orali
Secondo Quadrimestre: N. 3 prove scritte, N. 2 prove orali
Per i criteri di valutazione delle prove scritte e orali si rimanda ai criteri di valutazione
adottati dal consiglio di classe.
19.4. 9. PROGRAMMA SVOLTO (al 6/5/2019)
- Integrali indefiniti: primitive di una funzione, proprietà dell’integrale indefinito, integrali immediati, integrali immediati di funzioni composte, integrazione per sostituzione, integrazione per parti, integrazione di funzioni razionali frazionarie. - Il calcolo combinatorio: disposizioni semplici e con ripetizione, permutazioni semplici e con ripetizione, combinazioni semplici.
- La probabilità: eventi, operazioni con gli eventi (evento contrario, evento intersezione, evento unione), eventi compatibili ed incompatibili, la probabilità assiomatica, eventi equiprobabili, la probabilità dell’evento contrario e dell’evento unione, il problema dell’estrazione, probabilità composte ed eventi indipendenti, la probabilità condizionata, regola del prodotto per eventi indipendenti, il teorema di disintegrazione e la formula di Bayes.
32
- Integrali definiti: il concetto di integrale definito e le sue proprietà, primo teorema fondamentale del calcolo integrale, il calcolo di un integrale definito tramite cambiamenti di variabile, il calcolo delle aree, area della regione limitata dal grafico di due funzioni, il calcolo dei volumi, volume di un solido, valore medio di una funzione, integrabilità di una funzione, integrali di funzioni illimitate, integrali su intervalli illimitati.
Programma da svolgere dopo il 6/5/2019.
-Distribuzioni di probabilità: variabili aleatorie continue e distribuzioni continue di probabilità, media e varianza di una variabile aleatoria continua, distribuzione uniforme, distribuzione esponenziale, distribuzione normale.
33
19.5 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI
19.5 .1. Materia: GESTIONE DEL CANTIERE
19.5.2. Docente: Prof. Balducci Claudio
19.5.3. Libri di testo: Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambiente di lavoro (Maddalena
Coccagna, Emanuele Mancini, seconda edizione Le Monnier Scuola)
19.5.4. Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2018/2019
42
19.5.5. Obiettivi conseguiti:
Conoscenze:
o conoscere la normativa in materia in materia di sicurezza nei cantieri edili (Dlgs
81/2008 e s.m.i),
o ruoli e compiti delle varie figure professionali coinvolte sul cantiere, pericoli, rischi e
misure di sicurezza per gestire le principali fasi lavorative,
o contenuti del PSC.
o livelli di progettazione negli appalti pubblici e differenze con gli appalti privati
Capacità e competenze:
o valutazione dei rischi e misure di sicurezza delle principali fasi lavorative,
o disegnare e descrivere un sistema di protezione collettiva contro le cadute dall’alto
(Ponteggi),
o realizzare la planimetria di cantiere e descrivere i contenuti principali del PSC,
o saper riconoscere i ruoli e le mansioni ricoperte dalle figure coinvolte nel cantiere
edile.
19.5.6. Obiettivi programmati e non conseguiti: Il sistema di qualità e certificazione della
qualità, collaudi
19.5.7. Metodi di insegnamento:
o lezione frontale,
34
o visione nell’aula multimediale di immagini relative a varie tipologie di cantiere e a
diverse fasi lavorative,
o preparazione, da parte degli alunni, di relazioni e ricerche di approfondimento dei
contenuti in programma e loro esposizione alla classe
19.5.8. Mezzi e strumenti di lavoro
Lim, Pc, aula multimediale, libri di testo
19.5.9. Strumenti di verifica
Primo Quadrimestre N prove scritte 1
N. prove orali 1
Secondo Quadrimestre : N. prove scritte 1
N. prove orali 1
Per i criteri di valutazione delle prove scritte e orali si rimanda ai criteri di valutazione
adottati dal consiglio di classe.
19.5. 10. PROGRAMMA SVOLTO
o Compiti dell’impresa,
o i documenti di cantiere, ruoli e compiti dei coordinatori per la sicurezza,
o contenuti e descrizione dell’ETC,
o il rischio rumore, scavi, polveri, demolizioni, caduta dall’alto,
o DPI e sistemi di protezione collettiva,
o Contenuti del PIMUS,
o Il Fascicolo dell’opera,
o Le attrezzature del cantiere,
o Il PSC,
o La segnaletica di sicurezza,
o Le figure professionali del cantiere,
o Rischio amianto,
o Ruoli e compiti del DL,
o Accettazione dei materiali,
o Tipologie costruttive, aspetti legati alla sicurezza,
o Appalti pubblici- contabilità e livelli di progettazione.
35
19.6 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI
19.6 .1. Materia: Scienze Motorie e Sportive
19.6.2. Docente: Prof.ssa Silvia Marchiò
19.6.3. Libri di testo: “Più che sportivo” Ed. G. D'Anna
19.6.4. Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2018/2019: 55 ore di lezione su 66
previste nell'intero anno scolastico.
19.6.5. Obiettivi conseguiti:
Competenze
1. Svolgere attività motorie adeguandosi ai diversi contesti riconoscendo le variazioni fisiologiche.
2. Controllare i movimenti per risolvere un compito motorio in modo adeguato.
3. Utilizzare i gesti tecnici e le strategie dei principali sport di squadra.
4. Utilizzare i protocolli vigenti rispetto alla sicurezza e al primo soccorso degli specifici infortuni, e in
situazione di emergenza e assumere comportamenti responsabili ai fini della sicurezza personale e al
mantenimento della salute.
5. Svolgere, partecipare in modo attivo ad attività inclusive.
Competenza 1
Conoscenza Abilità
Utilizzo e funzione dei vari apparati del corpo umano
Assumere sempre posizioni corrette , anche in presenza di carichi
Gli effetti e l'utilizzo dell'allungamento Riprodurre e saper realizzare ritmi personali
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muscolare, della mobilità articolare, della tonificazione muscolare e del ritmo.
delle azioni e dei gesti anche tecnici dello sport.
Saper interagire con il ritmo del compagno.
Competenza 2
Conoscenza Abilità
I vari tipi di corsa, gli effetti e l'utilizzo del riscaldamento.
Gestire in modo autonomo la fase di riscaldamento in funzione dell'attività scelta e del contesto.
Gli effetti dell'allenamento Trasferire e ricostruire in collaborazione metodi e tecniche di allenamento.
Competenza 3
Conoscenza Abilità
L'utilizzo delle regole e dei fondamentali di squadra degli sport proposti.
Elaborare in gruppo tecniche e strategie dei giochi sportivi trasferendole a spazi e a tempi disponibili
Competenza 4
Conoscenza Abilità
I principi di prevenzione della sicurezza personale
Cooperare in equipe utilizzando e valorizzando le propensioni e le attitudini individuali.
Assumere comportamenti funzionali alla sicurezza in palestra, a scuola e negli spazi aperti.
Prevenzione dalle malattie a trasmissione Curare la propria igiene, e utilizzare
37
sessuale. comportamenti idonei nelle dinamiche interpersonali.
Procedure di intervento in caso di emergenza. Protocollo blsd
Eseguire il protocollo d'intervento blsd
Competenza 5
Conoscenza Abilità
Attività ludico-motoria e il mondo dei diversamente abili.
Gestire in modo adeguato attività volte all'inclusione nel rispetto delle esigenze del gruppo.
19.6.6. Obiettivi programmati e non conseguiti: Il programma è stato svolto nella sua interezza.
19.6.7. Metodi di insegnamento:
X Lezione frontale con l’utilizzo del libro di testo, della lavagna/LIM, etc.
X Esercitazione guidata in classe, con risoluzione di problemi, flipped classroom
X Discussioni in classe su articoli, filmati o altri materiali didattici
X Lezione tecnico-pratica
X Test motori eseguiti in palestra e negli spazi adiacenti.
19. 6.8. Mezzi e strumenti di lavoro
X Libro di testo
X Fotocopie/dispense fornite dal docente
X Siti web
X Lavagna/LIM
X Attrezzature varie per le lezioni motorie
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19.6.9. Strumenti di verifica:
Test motori, verifiche orali e scritte, elaborati in digitale, relazioni, esercitazioni.
Primo Quadrimestre N prove pratiche: 2
N. prove orali : 1
Secondo Quadrimestre : N. prove pratiche: 3
N. prove orali : 2
Per i criteri di valutazione delle prove scritte e orali si rimanda ai criteri di valutazione
adottati dal consiglio di classe.
19.6.10. PROGRAMMA SVOLTO
Contenuti disciplinari sviluppati
Ore di
lezione
Livello di approfondimento:
ottimo/buono/discreto/suff.
PRATICA
Potenziamento fisiologico generale. Tutto l'anno Discreto
Incremento delle capacità condizionali: forza,
resistenza, mobilità articolare, velocità. Tutto l'anno Discreto
Allenamento delle capacità coordinative generali e
speciali. 4 Discreto
Metodo Pilates 6 Buono
Metodo circuit training 2 Discreto
La pallavolo: gioco di quadra Tutto l'anno discreto
Il calcio a cinque Tutto l'anno discreto
Ginnastica artistica: cavallo,trave, spalliera 4 discreto
Atletica leggera: 4 Discreto
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1. La corsa di velocità
2. La corsa di resistenza
Attività fisica inclusiva con alunna diversamente abile. 2°
quadrimestre Buono
TEORIA:
1. Il valore formativo dello sport, e dell'attività fisica:
Il concetto di Fair play
Gli apparati del corpo umano direttamente
coinvolti con l'attività fisica
Le olimpiadi dall'antica Grecia ai giorni nostri
Le abilità motorie
Lo sport in ambiente naturale
Le paraolimpiadi
2. BLSD: corso con esame finale e rilascio di
attestato.
3. Informazione e prevenzione contro le malattie a
trasmissione sessuale, con intervento- discussione
di un medico.
4. Le Olimpiadi di Hitler, Berlino 1936
12 Buono
COMMENTO SULLA SITUAZIONE GENERALE DELLA CLASSE:
La classe ha svolto con regolare impegno e discreta partecipazione tutte le attività previste nel programma.
L'impegno si è rivelato molto buono , oltre che partecipato e attivo per una buona parte degli alunni,
mentre per l'altra parte della classe si evidenzia una partecipazione più passiva ma comunque
sufficientemente adeguata. Gli obiettivi disciplinari raggiunti risultano mediamente buoni. Gli obiettivi
trasversali, seppur evidenziandosi ancora delle problematiche interne alla classe, risultano sufficientemente
raggiunti.
03/05/19 Prof.ssa Silvia Marchiò
40
19.7 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI
19.7.1.Materia: Religione
19.7.2. Docente: Prof.ssa Pennacchi Emanuela
19.7.3. Libri di testo: Sergio Bocchini- Religione e Religioni- EDB
19.7.4 Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2018/2019: Presumibilmente 30
19.7.5 Obiettivi conseguiti:
Conoscenze:
conoscere ed interpretare alcune affermazioni della dottrina sociale della Chiesa.
Capacità e competenze:
- riflettere sul metodo con il quale decidere e scegliere in campo etico e morale;
- progettare e saper individuare i valori e gli ideali fondamentali per la propria vita;
19.7.6. Obiettivi programmati e non conseguiti: nessuno
19.7.7. Metodi di insegnamento: metodo della ricerca e lezione partecipata
19.7.8. Mezzi e strumenti di lavoro: Libri di testo, fotocopie, audiovisivi, sussidi informatici
19.7.9. Strumenti di verifica:
Primo Quadrimestre: N prove scritte
N. 2 prove orali
Secondo Quadrimestre : N. prove scritte
N.2 prove orali
Per i criteri di valutazione delle prove scritte e orali si rimanda ai criteri di valutazione adottati dal consiglio di classe.
41
19.7.10. PROGRAMMA SVOLTO
a) Il proprio progetto di vita a confronto con il progetto cristiano.
b) Il pensiero cristiano sulla pace
c) Il pensiero cristiano sul lavoro
d) L’impegno sociale e politico
e) Progresso umano, scienza e fede
f) Problematiche di carattere morale e di attualità: La crisi economica e morale, il terrorismo e l’integralismo religioso, tolleranza verso gli stranieri, rapporto con la famiglia. g) La donna nella società e nella Chiesa
h) La vita oltre la morte nelle religioni
42
19.8 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI
19.8.1. Materia: PROGETTAZIONE COSTRUZIONI E IMPIANTI-CORSO CAT
19.8.2 Docente: Prof. SILVIO ZANNI e ITP: Prof.ssa ROBERTA COSSU
19.8.3. Libri di testo Progettazione, costruzioni e impianti vol. 3A e 3B Autori AA VV Ed. Le Monnier, Prontuario per il calcolo degli elementi strutturali Autori Furiozzi, Messina e Paolini Ed. Le Monnier
19.8.4. Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2018/2019 :
- 1° periodo (dal 15 settembre al 19 gennaio) ore n. 112
- 2° periodo ( dal 20 gennaio al 10 giugno) ore n. 126
19.8.5 Obiettivi conseguiti: Potenziamento delle capacità logiche, di analisi e di sintesi, acquisire e rielaborare correttamente i contenuti di un percorso disciplinare, saper costruire collegamenti all’interno della stessa disciplina e tra discipline affini, documentare adeguatamente il lavoro svolto. Tali obiettivi sono stati raggiunti per la quasi totalità della classe, per gli altri ciò è dovuto o per lo scarso impegno per alcuni o per lacune anche pregresse per altri.
Conoscenze: Conoscere i contenuti della disciplina, rielaborarli correttamente, fare una analisi e sintesi dei vari contenuti, costruire collegamenti all’interno della disciplina e tra discipline affini, saper applicare le conoscenze matematiche e ponendo attenzione ai risultati conseguiti.
Capacità e competenze: Rielaborare correttamente i contenuti concettuali della disciplina, capacità di analisi e sintesi, conoscenza del lessico settoriale per esprimersi in modo adeguato, saper costruire collegamenti all’interno della disciplina, tra discipline affini e/o diverse.
19.8.6. Metodi di insegnamento: Lezione frontale alternata a lezioni partecipate, uso del laboratorio per affrontare problemi pratici che si possono incontrare nell’esercizio dell’attività professionale, svolgimento durante l’anno scolastico di progetto completo sulla realizzazione di un’opera pubblica, libro di testo.
19.8.7. Mezzi e strumenti di lavoro: Le prove sono state effettuate in modo continuativo cercando di verificare la comprensione dei singoli argomenti trattati e sono state suddivise in: prove orali per verificare il grado di approfondimento dei vari argomenti trattati, prove scritte riguardanti la risoluzione di esercizi sugli argomenti trattati, esercitazioni e progetto in laboratorio su problematiche pratiche affrontate. Sono state utilizzate votazioni dal 2 al 10. Nella correzione sono stati valorizzati i seguenti aspetti: la comprensione del testo, i contenuti, la precisione e la chiarezza nella presentazione, la conoscenza degli argomenti e la capacità di applicazione delle conoscenze. Si è tenuto dell’impegno dimostrato e della maturazione avvenuta nel corso dell’anno scolastico.
19.8.8. Strumenti di verifica
Primo Quadrimestre N° 2 prove scritte
N° 2 prove orali
43
N° 1 prova pratica
Secondo Quadrimestre N° 3 prove scritte
N° 2 prove orali
N° 2 prove pratiche
Per i criteri di valutazione delle prove scritte e orali si rimanda ai criteri di valutazione adottati dal consiglio di classe.
19.8.9 PROGRAMMA SVOLTO: Cemento armato: compressione semplice, flessione e taglio ( metodo agli stati limite). Fondazioni a plinto e a trave rovescia. La spinta delle terre con e senza sovraccarico secondo la teoria di Coulomb. Muri di sostegno a gravità e in cemento armato con le relative verifiche a ribaltamento, scorrimento e schiacciamento. Progetto di solaio in latero-cemento. Computo metrico. Progetto di costruzione di edificio pubblico: planimetria generale, piante,prospetti e sezioni. Particolari costruttivi. Architettura del novecento: opere e architetti più importanti italiani, europei e americani. Urbanistica: L’urbanistica italiana dall’unificazione italiana ai giorni nostri.
44
19.9 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI
19.9.1 Materia: PROGETTAZIONE COSTRUZIONI E IMPIANTI – CORSO TL
19.9.2 Docente: Prof. SILVIO ZANNI e Prof.ssa ERIKA SALVADORI
19.9.3 Libri di testo: Progettazione, costruzioni e impianti vol. 3A e 3B Autori AA VV ed. Le
Monnier, Prontuario per il calcolo degli elementi strutturali Autori Furiozzi, Messina e Paolini
Ed. Le Monnier
19.9.4 Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2018/2019 :
1° periodo (dal 15 settembre al 19 gennaio) ore n. 62
2° periodo ( dal 20 gennaio al 10 giugno ) ore n. 68
19.9.5 Obiettivi conseguiti: Potenziamento delle capacità logiche, di analisi e di sintesi,
acquisire e rielaborare correttamente i contenuti di un percorso disciplinare, saper costruire
collegamenti all’interno della stessa disciplina e tra discipline affini, documentare
adeguatamente il lavoro svolto. Tali obiettivi sono stati raggiunti per la quasi totalità della
classe, per gli altri ciò è dovuto o per lo scarso impegno per alcuni o per lacune anche
pregresse per altri.
Conoscenze: Conoscere i contenuti della disciplina, rielaborarli correttamente, fare una
analisi e sintesi dei vari contenuti, costruire collegamenti all’interno della disciplina e tra
discipline affini, saper applicare le conoscenze matematiche e ponendo attenzione ai risultati
conseguiti.
Capacità e competenze: Rielaborare correttamente i contenuti concettuali della disciplina,
capacità di analisi e sintesi, conoscenza del lessico settoriale per esprimersi in modo adeguato,
saper costruire collegamenti all’interno della disciplina, tra discipline affini e/o diverse.
19.9.6 Metodi di insegnamento: Lezione frontale alternata a lezioni partecipate, uso del
laboratorio per affrontare problemi pratici che si possono incontrare nell’esercizio
dell’attività professionale, svolgimento durante l’anno scolastico di progetto completo sulla
realizzazione di un’opera pubblica, libro di testo.
19.9.7 Mezzi e strumenti di lavoro: Le prove sono state effettuate in modo continuativo
cercando di verificare la comprensione dei singoli argomenti trattati e sono state suddivise in:
prove orali per verificare il grado di approfondimento dei vari argomenti trattati, prove scritte
riguardanti la risoluzione di esercizi sugli argomenti trattati, esercitazioni e progetto in
laboratorio su problematiche pratiche affrontate. Sono state utilizzate votazioni dal 2 al 10.
Nella correzione sono stati valorizzati i seguenti aspetti: la comprensione del testo, i
contenuti, la precisione e la chiarezza nella presentazione, la conoscenza degli argomenti e la
capacità di applicazione delle conoscenze. Si è tenuto conto dell’impegno dimostrato e della
maturazione avvenuta nel corso dell’anno scolastico.
45
19.9.8. Strumenti di verifica
Primo Quadrimestre N° 2 prove scritte
N°2 prove orali
N° 1 prova pratica
Secondo Quadrimestre N° 3 prove scritte
N° 2 prove orali
N° 2 prove pratiche
Per i criteri di valutazione delle prove scritte e orali si rimanda ai criteri di valutazione
adottati dal consiglio di classe.
19.9.9 PROGRAMMA SVOLTO: Cemento armato: compressione semplice, flessione e taglio
(metodo agli stati limite). Fondazioni a plinto a a trave rovescia. La spinta delle terre con e
senza sovraccarico secondo la teoria di Coulomb. Muri di sostegno a gravità con le relative
verifiche a ribaltamento, scorrimento e schiacciamento. Progetto di costruzione di edificio
pubblico: planimetria generale, piante, prospetti e sezioni. Particolari costruttivi.
46
19.10 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI
19.10 .1. Materia: Tecnologia del legno nelle costruzioni
19.10.2. Docente: Vannini Giovanni ITP: Vincenzo Nicol
19.10.3. Libri di testo: Tecnologia del legno (editore San Marco)
19.10.4. Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2018/2019
Primo quadrimestre: 60
Secondo quadrimestre: 70
Totale 130
Ore previste nel piano di lavoro annuale: 150
Ore non svolte: 20 causa malattia, nel secondo quadrimestre
Ore di recupero previste di recupero pomeridiano: 6
Vincenzo Nicol: 88 ore
19.10.5. Obiettivi conseguiti:
Gli allievi, tramite numerose esercitazioni di laboratorio svolte sia durante il primo che nel secondo
quadrimestre scolastico, hanno approfondito gli argomenti previsti nel piano di lavoro annuale e
hanno acquisito i criteri di base per effettuare le scelte progettuali relative alle strutture in legno, sia
dei pannelli verticali che degli orizzontamenti, necessarie per la progettazione di edifici che utilizzano
questa importante tecnologia, sempre più adottata per le sue peculiarità antisismiche, ecologiche e di
confort.
Rispetto a quanto previsto nel piano di lavoro annuale c’è stato un rallentamento nello sviluppo e
nell’approfondimento dei contenuti curricolari per una certa difficoltà da parte degli alunni di
effettuare collegamenti tra le varie unità didattiche e anche di organizzarsi per lo svolgimento del
lavoro domiciliare per la preparazione delle verifiche delle varie discipline. In generale comunque essi
sono in grado di effettuare un semplice proporzionamento dei componenti strutturali, relativi ai solai,
alle travi, sia a sezione costante che rastremata, e alle capriate, necessari per la copertura sia di luci
standard (per esempio solai da civile abitazione) che di grandi luci (soprattutto le coperture di grandi
edifici); la scelta degli elementi verticali in legno è stata affrontata nella duplice disposizione seguente:
1) con pannelli X-LAM in vista negli ambienti interni per ottimizzare il confort del legno
2) in modelli in cui il pannello portante X-LAM è compreso tra i due elementi isolanti e/o pannelli
intonacati (pareti sandwich con pannello portante X-LAM non in vista).
Per quanto concerne invece il calcolo della trasmittanza U di tutti i tipi di parete esso è stato
affrontato fin dal IV anno di corso effettuando anche i relativi calcoli di progetto e verifica della
trasmissione del calore attraverso pareti interne o esterne, solai e coperture; il progetto e la verifica
sono stati sviluppati iniziando dalla conducibilità termica dei materiali e confrontando tale valore U di
trasmittanza , ottenuto attraverso la relazione di calcolo, con i limiti della vigente normativa per le
varie zone climatiche (L.311 nel caso di nuovi edifici e nelle ristrutturazioni)
Conoscenze:
47
Alcuni allievi hanno raggiunto ampie e approfondite conoscenze; in generale si sono raggiunte
conoscenze essenziali ma sostanzialmente corrette.
Capacità e competenze: vale lo stesso per quanto concerne le competenze che alcuni alunni hanno
potenziato in modo autonomo, grazie anche alle loro buone capacità
19.10.6 Obiettivi programmati e non conseguiti: rimane parzialmente adeguata l’autonomia di
alcuni allievi
19.10.7 Metodi di insegnamento:
Lezioni frontali ed esercitazioni singole e in gruppi di lavoro; sviluppo di progetti, video-lezioni con il
proiettore, ricerche su internet relative alle caratteristiche dei materiali e delle strutture in legno,
fotocopie di particolari costruttivi, uso del manuale.
19.10. 8. PROGRAMMA SVOLTO (in conformità al piano di lavoro annuale)
Primi elementi di composizione architettonica per la progettazione di edifici in legno (x-lam) e
confronto con le usuali costruzione che utilizzano i materiali tradizionali
a)Cenni all’architettura del novecento e alle opere di Courbuosier: “i cinque punti dell’architettura
moderna”; il progetto dell’ospedale di Venezia, la cappella di Ronchamp (Notre Dame du Haut):
possibili applicazioni dei famosi “cinque punti” alle costruzioni in legno.
b)Ristrutturazione di edificio storico da civile abitazione tipo terra-tetto, utilizzando le tecnologie del
legno, sia per le strutture dei solai e delle coperture, che per l’isolamento termico.
c)Progetto di un auditorium e studio delle capriate di copertura in legno lamellare e massello.
d)Progetto di uno stabilimento balneare.
e)Cenni di progettazione di edifici per la ristorazione e di mercatini coperti per il commercio
f)Progetto di edifici per il culto; analisi di casi pratici: le problematiche connesse a funzionalità e
fruizione della Chiesa di Fuksas a Foligno, realizzata in c.a in tempi recenti; studio alternativo di una
cappella in legno lamellare, a moduli compositivi ripetibili, con porticato esterno avente anche
funzione di auditorium.
Tipologie degli elementi strutturali in legno e loro dimensionamento di massima
a)Proporzionamento di capriate in legno lamellare e massello
b)Proporzionamento di massima di travi e travature in legno lamellare a copertura di grandi luci
c)Particolari costruttivi dei collegamenti fra travi in legno e strutture portanti in c. a. e in acciaio
d) Isolamento termico verso terra, verso l’esterno e l’interno (tra alloggi) e relative verifiche
a) Isolamento termico e dall’umidità dei pavimenti posti a piano terra.
b)Progettazione di solai e tetti in legno, con verifica dei relativi valori limite di trasmittanza per le
varie zone climatiche:
48
1) solai di copertura
2) solai intermedi tra alloggi consecutivi
3) Tavole dei particolari costruttivi e dei materiali isolanti
c)Freno e barriera al vapore
d)Accenni ai pavimenti galleggianti e alla trasmissione dei rumori di calpestio
e)Isolamento dei pannelli in legno X-LAM dall’umidità proveniente dalla fondazione; protezione del
legno dagli agenti atmosferici.
f) Solai in laterizio armato e cenno ai solai in travetti e longherine di ferro
g) Resistenza al fuoco di pareti e di elementi strutturali in legno lamellare, con valutazione di massima
del valore REI di una parete e di un solaio
19. 10.8. Mezzi e strumenti di lavoro:
Autocad
Ricerche su internet relative ai materiali utilizzati nella progettazione
Fotocopie
A metà ottobre 2018 è stata effettuata una visita di istruzione al SAIE (Salone industrializzazione
edilizia) di Bologna
19.10.9. Strumenti di verifica
Primo Quadrimestre N prove scritte 2
N. prove orali 2
Secondo Quadrimestre : N. prove scritte 3
N. prove orali 2
Per i criteri di valutazione delle prove scritte e orali si rimanda ai criteri di valutazione adottati dal
consiglio di classe.
Il docente: Vannini Giovanni___________________________________________________
Il docente di laboratorio: Vincenzo Nicol________________________________________________
49
19.11 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI
19.11 .1. Materia: Topografia
19.11.2. Docente: Vannini Giovanni ITP: Cossu Roberta
19.11.3. Libri di testo: Cannarozzo ,Cucchiarini, Meschieri – Misure, rilievo, progetto
19.11.4. Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2018/2019
Primo quadrimestre: 45TL, 55CAT
Secondo quadrimestre: 40TL,50CAT
Totale: 80 TL,105CAT
Ore previste nel piano di lavoro annuale: 90 TL, 120 CAT
Ore non svolte: 12 TL e 16CAT, nel secondo quadrimestre, causa malattia
Roberta Cossu: 99 CAT – 66TL
19.11.5. Obiettivi conseguiti:
La classe è costituita da 18 allievi, suddivisi in parti eguali tra l'indirizzo CAT (Costruzioni Ambiente e Territorio), con un orario di 4h settimanali di topografia, e quello di TL (Tecnologia del legno), che invece di ore settimanale di topografia ne ha solo 3; tutti sono iscritti per la prima volta alla classe V, non ci sono ripetenti. Nell’indirizzo CAT la componente femminile ha manifestato una maggiore attenzione e partecipazione rispetto a quella maschile, che in generale anche nell’attività didattica in classe e in laboratorio si è impegnata di meno e di conseguenza si esprime con maggiore difficoltà e autonomia; come già riferito nella presentazione generale della classe, un’allieva di questo indirizzo si è particolarmente distinta per il comportamento serio e responsabile, la partecipazione sempre attenta ed interessata e lo studio domiciliare proficuo: ciò le ha consentito di ottenere, grazie anche alle sue buone capacità, eccellenti risultati di profitto nella disciplina, in crescita costante nell’arco di tutto il triennio.
Lo stesso dicasi, anche se in misura minore, per l’indirizzo TL, dove peraltro, forse anche per un ridotto monte ore settimanali di lezione, si sono comunque ottenuti risultati di profitto inferiori rispetto al CAT, ma globalmente sufficienti ed il programma svolto è di minor portata e approfondimento.
Pertanto per quanto concerne gli obbiettivi previsti nel piano di lavoro annuale si può dire che essi sono stati in buona parte raggiunti, anche se la capacità di autovalutazione degli allievi non è per tutti allo stesso livello; si riassumono di seguito tali obbiettivi:
1) saper “leggere” e decodificare la morfologia e l’orografia del territorio in particolare quello in cui gli allievi vivono e dove si troveranno a operare come futuri tecnici: buono il livello conseguito;
2) saper organizzare i dati tecnici ed i metodi di rilievo topografico per ricavarli, necessari a risolvere i problemi di misurazione e corretta restituzione dei dati topografici e per affrontare gli aspetti professionali proposti dalle singole unità didattiche o sotto-unità didattiche: livello conseguito discreto;
3) saper autovalutare il proprio lavoro: obbiettivi parzialmente raggiunti
50
Conoscenze:
Alcuni allievi hanno raggiunto conoscenze discrete; in generale si sono raggiunte conoscenze
essenziali ma sostanzialmente corrette.
Capacità e competenze: lo stesso può dirsi per quanto concerne le competenze che alcuni alunni
hanno potenziato in modo autonomo grazie anche alle loro buone capacità e all’impegno profuso.
19.11.6. Obiettivi programmati e non conseguiti: rimane parzialmente adeguata l’autonomia di
diversi allievi.
19.11.7. Metodi di insegnamento:
Lezioni frontali ed esercitazioni singole e in gruppi di lavoro; sviluppo, con l’ausilio di Autocad, di
piccoli progetti e di specifici moduli didattici formativi, relativi agli argomenti delle singole Unità o
sotto-unita didattiche.
19.11. 8. PROGRAMMA SVOLTO (in conformità al piano di lavoro annuale)
1° periodo (dal 15 settembre a metà ottobre) Ripasso delle equazioni fondamentali, teoremi dei seni e del
coseno, equazioni di legame fra polari e cartesiane, poligonali e livellazioni: N° ore svolte 12/15 livello di
approfondimento discreto;
2° periodo (dall’inizio anno a metà di ottobre: spianamenti orizzontali di posizione prefissata e di compenso;
calcolo dei volumi d’invaso: N° ore 18/20 , livello di approfondimento discreto;
3° periodo (dalla fine di novembre a fine quadrimestre): agrimensura, divisione aree e frazionamenti:
N° ore da 18 a 20, livello di approfondimento discreto.
4° periodo (da febbraio a Pasqua): tracciolino, poligonale d’asse e linea d’asse; elementi caratteristici di una
curva circolare monocentrica. Profilo longitudinale.
N° ore da 18 a 20, livello di approfondimento discreto.
5° periodo (Da Pasqua alla fine della scuola): livellette di compenso, sezioni trasversali, volume del prismoide stradale: N° ore da 15 a 18, livello di approfondimento sufficiente
Sono state svolte assieme alla Prof.ssa Cossu sia nel primo che nel secondo quadrimestre numerose
esercitazioni nelle diverse unità didattiche di topografia, sia in aula che soprattutto in laboratorio Cad.
51
19.11.9. Strumenti di verifica
Primo Quadrimestre N prove scritte 2
N. prove orali 2
N. prove pratiche 1
Secondo Quadrimestre : N. prove scritte 3
N. prove orali 2
N. prove pratiche 2
Per i criteri di valutazione delle prove scritte e orali si rimanda ai criteri di valutazione adottati dal
consiglio di classe.
Il docente: Vannini Giovanni _________________________________________________
Il docente di laboratorio: Cossu Roberta_________________________________________________
52
19 .12 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI
19.12 .1. Materia: ESTIMO Indirizzo: Costruzione, Ambiente e Territorio
19.12.2. Docente: Prof.ssa Saloi Ines
ITP Salvatori Erika
19.12.3. Libri di testo
“Nuovo Corso di Economia ed Estimo” Stefano Amicabile HOEPLI
19.12.4. Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2018/2019
Periodo N° ore
1° periodo (dal 15 settembre al 19 gennaio) 68
2° periodo (dal 20 gennaio al 10 giugno) 76
TOTALE ANNUO 144
19.12.5. Obiettivi conseguiti:
L’insegnante ha preso le classi solo al quinto anno. La maggior parte dei componenti i gruppi classe ha raggiunto i seguenti obiettivi, alcuni solo parzialmente:
CONOSCENZE:
Conoscenza delle formule di matematica finanziaria applicate all’estimo. Conoscenza del significato e delle finalità dell’estimo. Conoscenza della metodologia valutativa. Conoscenza delle tematiche inerenti alla formulazione di giudizi di stima. Conoscenza dell’ambito civile. Conoscenza della legislazione, in relazione alle tematiche affrontate.
COMPETENZE:
Saper analizzare situazioni e contesti economici. Saper interpretare e risolvere quesiti relativi alle attribuzioni di valore. Saper sintetizzare gli elementi acquisiti al fine di una efficace metodologia valutativa per la
formulazione di giudizi di stima che consentano di affrontare e risolvere quelle problematiche nelle quali i valori sono di tipo economico o riconducibili a parametri economici, come accade per alcuni casi di valutazioni ambientali.
53
CAPACITA’:
Capacità di esporre in modo chiaro, con un linguaggio specifico e seguendo un ordine logico le conoscenze acquisite.
Capacità di operare collegamenti interdisciplinari. Capacità di saper collaborare con i compagni.
19.12.6. Obiettivi programmati e non conseguiti: //
19.12.7. Metodi di insegnamento
Le ore di Estimo sono 4 settimanali. I tempi dedicati alle varie unità didattiche sono stati diversi in base ai tempi di apprendimento delle classi. Il metodo educativo utilizzato è stato la lezione frontale alternato a lezioni partecipate lasciando così spazio agli interventi propositivi degli allievi. L’insegnante si è prefissata di avvicinare lo studente alla soluzione dei problemi pratici che si incontrano nell’esercizio dell’attività professionale, anche attraverso esercitazioni svolte in classe e a casa. Le lezioni hanno previsto un’esposizione sistematica delle diverse metodologie del processo di valutazione e dei termini lessicali specifici della disciplina. Strumento fondamentale è stato il libro di testo a volte integrato con appunti forniti dall’insegnante per approfondire alcuni argomenti.
19. 12.8. Mezzi e strumenti di lavoro
Le prove sono state effettuate in modo continuativo cercando di verificare, volta per volta, la comprensione dei singoli argomenti trattati e sono state suddivise in:
prove orali per verificare il grado di approfondimento dei vari argomenti trattati e delle procedure studiate;
prove scritte riguardati la risoluzione pratica di quesiti estimativi; prove pratiche attraverso la predisposizione di perizie di stima relative all’argomento
trattato. Per le prove scritte e/o pratiche sono state utilizzate votazioni su tutto l’arco dei voti 2-10. Nella correzione sono stati valorizzati i seguenti aspetti: la comprensione del testo, i contenuti, la precisione e la chiarezza nella presentazione, la conoscenza degli argomenti e la capacità di applicazione delle conoscenze. È stata differenziata la valutazione degli errori commessi dagli studenti, dando un minor peso agli errori di distrazione e di calcolo, rispetto a quelli evidenziati nelle procedure risolutive o di concetto. Per le prova orali si è adottato lo stesso campo di variabilità (2-10) e nella valutazione si è tenuto conto della comprensione degli argomenti, della capacità di operare collegamenti e di esporre con un linguaggio adeguato i contenuti appresi e di giustificare le proprie scelte nella risoluzione dei problemi proposti. Si è inoltre tenuto conto dell’impegno dimostrato e della maturazione avvenuta rispetto al livello di partenza nel corso dell’anno scolastico.
19.12.9. Strumenti di verifica
PROVE e VERIFICHE:
verifiche brevi, domande individuali dal posto per accertare continuità nello studio;
54
n. 2 colloqui individuali su parte del programma per ogni quadrimestre, al fine di verificare le conoscenze acquisite, la capacità di sintesi e la correlazione tra argomenti.
n. 2/3 prove scritte per quadrimestre, al termine di argomenti principali;
n. 2/3 prove pratiche per quadrimestre attraverso la predisposizione di perizie di stima in relazione all’argomento trattato.
Per i criteri di valutazione delle prove scritte e orali si rimanda ai criteri di valutazione adottati dal consiglio di classe.
19.12. 10. PROGRAMMA SVOLTO MATEMATICA FINANZIARIA (richiami dal programma di quarta)
Operazioni su interesse semplice e composto, rendite frazionarie, annualità e periodicità. Calcolo quota di ammortamento e debito residuo. Quota di reintegrazione. Matematica finanziaria applicata all’estimo: capitalizzazione dei redditi, redditi passati e futuri. Valore potenziale di un bene con redditi transitori e permanenti
ESTIMO GENERALE Definizione, caratteri di stima, requisiti del perito. Aspetti economici e possibili applicazioni. Fasi del giudizio di stima. Procedimento di stima, procedimenti sintetici e analitici. Principio dell’ordinarietà. Valore ordinario e reale, comodi e scomodi, aggiunte e detrazioni.
ESTIMO CIVILE
Gestione dei fabbricati: compravendita e locazione: nuova riforma degli affitti (legge n. 431 del 1998 e successive modifiche e/o integrazioni)
Stima dei fabbricati civili: descrizione di una unità immobiliare, valore di mercato con procedimento mono e pluriparametrico, valore di capitalizzazione con procedimento analitico, valore di costo con procedimento sintetico e analitico (computo metrico estimativo), valore di trasformazione (valore di sopraelevazione e valore di demolizione), valore complementare.
Stima delle aree edificabili: descrizione dell’area. Valore di mercato con procedimento sintetico. Valore di trasformazione, valore complementare. Cenni Condominio: definizione del Codice Civile. Millesimi di proprietà generale, calcolo tramite
superficie virtuale con metodo sintetico. Millesimi d’uso per scale e ascensore, per riscaldamento centralizzato.
Ripartizione delle spese condominiali. ESTIMO LEGALE
Libera professione: geometra e Collegio dei geometri; C.T.U. e C.T.P. nel processo civile. Arbitrato Stima dei danni e contratto di assicurazione. Valutazione danni da incendio a fabbricati, procedura di
valutazioni e operazioni del perito. Cenni di valutazione danni da grandine. Stima servitù prediali: definizioni. Passaggio coattivo e indennità per servitù temporanea e permanente. Acquedotto e scarico coattivo e indennità spettante per condotta a pelo libero e interrata. Elettrodotto coattivo e indennità.
55
Cenni metanodotto coattivo e indennità Stime inerenti l’usufrutto: definizione del Codice Civile. Valore dell’usufrutto, valore della nuda proprietà, indennità spettante all’usufruttuario per
l’esecuzione di miglioramenti. Stima espropriazione per causa di pubblica utilità: definizione e condizioni generali. Modalità di
indennizzo per la legge fondamentale 2359/1865, legge di Napoli 2892/1885, legge per la casa 865/1971 e legge Bucalossi 10/1977, legge 359/1992. Normativa attuale D.P.R. T.U. 327/2001 e modifiche (sentenza del 2011). Iter espropriativo.
Stima delle successioni ereditarie: definizione del Codice Civile e Legge sul diritto di famiglia. Successione legittima, testamentaria e necessaria. Procedimento di stima per successione ereditaria: individuazione eredi, tipo di successione, riunione
fittizia e collazione, stima dell’asse ereditario, formazione delle quote di diritto e assegnazione delle quote di fatto.
Ancora da trattare ESTIMO CATASTALE
Catasto Terreni: cenni di formazione, pubblicazione, attivazione e conservazione. Aggiornamento: frazionamento e tipo di mappale. Documenti catastali Catasto Urbano: cenni di formazione, pubblicazione, attivazione e conservazione. Documenti catastali e loro aggiornamento
CENNI ESTIMO AMBIENTALE
56
19.13 CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI
19.13.1. Materia: ESTIMO Indirizzo: Tecnologie delle costruzioni del legno
19.13.2. Docente: Prof.ssa Saloi Ines
ITP Salvatori Erika
19.13.3. Libri di testo
“Nuovo Corso di Economia ed Estimo” Stefano Amicabile HOEPLI
19.1.4. Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2018/2019
Periodo N° ore
1° periodo (dal 15 settembre al 19 gennaio) 51
2° periodo (dal 20 gennaio al 10 giugno) 57
TOTALE ANNUO 108
19.13.5. Obiettivi conseguiti:
L’insegnante ha preso le classi solo al quinto anno. La maggior parte dei componenti i gruppi classe ha raggiunto i seguenti obiettivi, alcuni solo parzialmente:
CONOSCENZE:
Conoscenza delle formule di matematica finanziaria applicate all’estimo. Conoscenza del significato e delle finalità dell’estimo. Conoscenza della metodologia valutativa. Conoscenza delle tematiche inerenti alla formulazione di giudizi di stima. Conoscenza dell’ambito civile. Conoscenza della legislazione, in relazione alle tematiche affrontate.
COMPETENZE:
Saper analizzare situazioni e contesti economici. Saper interpretare e risolvere quesiti relativi alle attribuzioni di valore. Saper sintetizzare gli elementi acquisiti al fine di una efficace metodologia valutativa per la
formulazione di giudizi di stima che consentano di affrontare e risolvere quelle problematiche nelle quali i valori sono di tipo economico o riconducibili a parametri economici, come accade per alcuni casi di valutazioni ambientali.
57
CAPACITA’:
Capacità di esporre in modo chiaro, con un linguaggio specifico e seguendo un ordine logico le conoscenze acquisite.
Capacità di operare collegamenti interdisciplinari. Capacità di saper collaborare con i compagni.
19.13.6. Obiettivi programmati e non conseguiti: //
19.13.7. Metodi di insegnamento
Le ore di Estimo sono 3 settimanali. I tempi dedicati alle varie unità didattiche sono stati diversi in base ai tempi di apprendimento delle classi. Il metodo educativo utilizzato è stato la lezione frontale alternato a lezioni partecipate lasciando così spazio agli interventi propositivi degli allievi. L’insegnante si è prefissata di avvicinare lo studente alla soluzione dei problemi pratici che si incontrano nell’esercizio dell’attività professionale, anche attraverso esercitazioni svolte in classe e a casa. Le lezioni hanno previsto un’esposizione sistematica delle diverse metodologie del processo di valutazione e dei termini lessicali specifici della disciplina. Strumento fondamentale è stato il libro di testo a volte integrato con appunti forniti dall’insegnante per approfondire alcuni argomenti.
19. 13.8. Mezzi e strumenti di lavoro
Le prove sono state effettuate in modo continuativo cercando di verificare, volta per volta, la comprensione dei singoli argomenti trattati e sono state suddivise in:
prove orali per verificare il grado di approfondimento dei vari argomenti trattati e delle procedure studiate;
prove scritte riguardati la risoluzione pratica di quesiti estimativi; prove pratiche attraverso la predisposizione di perizie di stima relative all’argomento
trattato. Per le prove scritte e/o pratiche sono state utilizzate votazioni su tutto l’arco dei voti 2-10. Nella correzione sono stati valorizzati i seguenti aspetti: la comprensione del testo, i contenuti, la precisione e la chiarezza nella presentazione, la conoscenza degli argomenti e la capacità di applicazione delle conoscenze. È stata differenziata la valutazione degli errori commessi dagli studenti, dando un minor peso agli errori di distrazione e di calcolo, rispetto a quelli evidenziati nelle procedure risolutive o di concetto. Per le prova orali si è adottato lo stesso campo di variabilità (2-10) e nella valutazione si è tenuto conto della comprensione degli argomenti, della capacità di operare collegamenti e di esporre con un linguaggio adeguato i contenuti appresi e di giustificare le proprie scelte nella risoluzione dei problemi proposti. Si è inoltre tenuto conto dell’impegno dimostrato e della maturazione avvenuta rispetto al livello di partenza nel corso dell’anno scolastico.
19.13.9. Strumenti di verifica
PROVE e VERIFICHE:
verifiche brevi, domande individuali dal posto per accertare continuità nello studio;
58
n. 2 colloqui individuali su parte del programma per ogni quadrimestre, al fine di verificare le conoscenze acquisite, la capacità di sintesi e la correlazione tra argomenti.
n. 2/3 prove scritte per quadrimestre, al termine di argomenti principali;
n. 2/3 prove pratiche per quadrimestre attraverso la predisposizione di perizie di stima in relazione all’argomento trattato.
Per i criteri di valutazione delle prove scritte e orali si rimanda ai criteri di valutazione adottati dal consiglio di classe.
19.13. 10. PROGRAMMA SVOLTO MATEMATICA FINANZIARIA (richiami dal programma di quarta)
Operazioni su interesse semplice e composto, rendite frazionarie, annualità e periodicità. Calcolo quota di ammortamento e debito residuo. Quota di reintegrazione. Matematica finanziaria applicata all’estimo: capitalizzazione dei redditi, redditi passati e futuri. Valore potenziale di un bene con redditi transitori e permanenti
ESTIMO GENERALE Definizione, caratteri di stima, requisiti del perito. Aspetti economici e possibili applicazioni. Fasi del giudizio di stima. Procedimento di stima, procedimenti sintetici e analitici. Principio dell’ordinarietà. Valore ordinario e reale, comodi e scomodi, aggiunte e detrazioni.
ESTIMO CIVILE
Gestione dei fabbricati: compravendita e locazione: nuova riforma degli affitti (legge n. 431 del 1998 e successive modifiche e/o integrazioni)
Stima dei fabbricati civili: descrizione di una unità immobiliare, valore di mercato con procedimento mono e pluriparametrico, valore di capitalizzazione con procedimento analitico, valore di costo con procedimento sintetico e analitico (computo metrico estimativo), valore di trasformazione (valore di sopraelevazione e valore di demolizione), valore complementare.
Stima delle aree edificabili: descrizione dell’area. Valore di mercato con procedimento sintetico. Valore di trasformazione, valore complementare. Cenni Condominio: definizione del Codice Civile. Millesimi di proprietà generale, calcolo tramite
superficie virtuale con metodo sintetico. Millesimi d’uso per scale e ascensore, per riscaldamento centralizzato.
Ripartizione delle spese condominiali. ESTIMO LEGALE
Libera professione: geometra e Collegio dei geometri; C.T.U. e C.T.P. nel processo civile. Arbitrato Stime inerenti l’usufrutto: definizione del Codice Civile. Valore dell’usufrutto, valore della nuda proprietà, indennità spettante all’usufruttuario per
l’esecuzione di miglioramenti. Stima espropriazione per causa di pubblica utilità: definizione e condizioni generali. Modalità di
indennizzo per la legge fondamentale 2359/1865, legge di Napoli 2892/1885, legge per la casa
59
865/1971 e legge Bucalossi 10/1977, legge 359/1992. Normativa attuale D.P.R. T.U. 327/2001 e modifiche (sentenza del 2011). Iter espropriativo.
Ancora da trattare ESTIMO LEGALE
Stima delle successioni ereditarie: definizione del Codice Civile e Legge sul diritto di famiglia. Successione legittima, testamentaria e necessaria. Procedimento di stima per successione ereditaria: individuazione eredi, tipo di successione, riunione
fittizia e collazione, stima dell’asse ereditario, formazione delle quote di diritto e assegnazione delle quote di fatto.
Stima dei danni e contratto di assicurazione. Valutazione danni da incendio a fabbricati, procedura di valutazioni e operazioni del perito. Cenni di valutazione danni da grandine.
Cenni ESTIMO CATASTALE
Catasto Terreni: cenni di formazione, pubblicazione, attivazione e conservazione. Aggiornamento: frazionamento e tipo di mappale. Documenti catastali Catasto Urbano: cenni di formazione, pubblicazione, attivazione e conservazione. Documenti catastali e loro aggiornamento
ALLEGATI a)
Testi simulazione prima prova
(febbraio e marzo)
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Giovanni Pascoli, Patria
Sogno d'un dí d'estate.
Quanto scampanellare
tremulo di cicale!
Stridule pel filare
moveva il maestrale
le foglie accartocciate.
Scendea tra gli olmi il sole
in fascie polverose:
erano in ciel due sole
nuvole, tenui, róse1:
due bianche spennellate
in tutto il ciel turchino.
Siepi di melograno,
fratte di tamerice2,
il palpito lontano
d'una trebbïatrice,
l'angelus argentino3...
dov'ero? Le campane
mi dissero dov'ero,
piangendo, mentre un cane
latrava al forestiero,
che andava a capo chino.
1 corrose 2 cespugli di tamerici (il singolare è motivato dalla rima con trebbiatrice) 3 il suono delle campane che in varie ore del giorno richiama alla preghiera (angelus) è nitido, come se venisse prodotto dalla percussione di una superficie d'argento (argentino).
Il titolo di questo componimento di Giovanni Pascoli era originariamente Estate e solo nell'edizione di Myricae del 1897 diventa Patria, con riferimento al paese natio, San Mauro di Romagna, luogo sempre rimpianto dal poeta.
Comprensione e analisi
1. Individua brevemente i temi della poesia.
2. In che modo il titolo «Patria» e il primo verso «Sogno d'un dí d'estate» possono essere entrambi riassuntivi dell'intero componimento?
3. La realtà è descritta attraverso suoni, colori, sensazioni. Cerca di individuare con quali soluzioni metriche ed espressive il poeta ottiene il risultato di trasfigurare la natura, che diventa specchio del suo sentire.
4. Qual è il significato dell'interrogativa "dov'ero" con cui inizia l'ultima strofa?
5. Il ritorno alla realtà, alla fine, ribadisce la dimensione estraniata del poeta, anche oltre il sogno. Soffermati su come è espresso questo concetto e sulla definizione di sé come "forestiero", una parola densa di significato.
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle domande proposte.
Interpretazione
Il tema dello sradicamento in questa e in altre poesie di Pascoli diventa l'espressione di un disagio esistenziale che travalica il dato biografico del poeta e assume una dimensione universale. Molti testi della letteratura dell'Ottocento e del Novecento affrontano il tema dell'estraneità, della perdita, dell'isolamento dell'individuo, che per vari motivi e in contesti diversi non riesce a integrarsi nella realtà e ha un rapporto conflittuale con il mondo, di fronte al quale si sente un "forestiero". Approfondisci l'argomento in base alle tue letture ed esperienze.
___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Elsa Morante, La storia (Torino, Einaudi 1974, pag. 168).
La Storia, romanzo a sfondo storico pubblicato nel 1974 e ambientato a Roma durante e dopo l’ultima
guerra (1941-1947), è scritto da Elsa Morante (1912-1985) negli anni della sua maturità, dopo il successo
di “Menzogna e sortilegio” e de “L’isola di Arturo”. I personaggi sono esseri dal destino insignificante,
che la Storia ignora. La narrazione è intercalata da pagine di eventi storici in ordine cronologico, quasi a
marcare la loro distanza dall'esistenza degli individui oppressi dalla Storia, creature perdenti schiacciate
dallo "scandalo della guerra".
Una di quelle mattine Ida, con due grosse sporte al braccio, tornava dalla spesa tenendo per mano Useppe. […] Uscivano dal viale alberato non lontano dallo Scalo Merci, dirigendosi in via dei Volsci, quando, non preavvisato da nessun allarme, si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante. Useppe levò gli occhi in alto, e disse: “Lioplani”4. E in quel momento l’aria fischiò, mentre già in un tuono enorme tutti i muri precipitavano alle loro spalle e il terreno saltava d’intorno a loro, sminuzzato in una mitraglia di frammenti.
“Useppe! Useppee!” urlò Ida, sbattuta in un ciclone nero e polveroso che impediva la vista: “Mà sto qui”, le rispose all’altezza del suo braccio, la vocina di lui, quasi rassicurante. Essa lo prese in collo5
[…].
Intanto, era cominciato il suono delle sirene. Essa, nella sua corsa, sentì che scivolava verso il basso, come avesse i pattini, su un terreno rimosso che pareva arato, e che fumava. Verso il fondo, essa cadde a sedere, con Useppe stretto fra le braccia. Nella caduta, dalla sporta le si era riversato il suo carico di ortaggi, fra i quali, sparsi ai suoi piedi, splendevano i colori dei peperoni, verde, arancione e rosso vivo.
Con una mano, essa si aggrappò a una radice schiantata, ancora coperta di terriccio in frantumi, che sporgeva verso di lei. E assestandosi meglio, rannicchiata intorno a Useppe, prese a palparlo febbrilmente in tutto il corpo, per assicurarsi ch’era incolume6. Poi gli sistemò sulla testolina la sporta vuota come un elmo di protezione. […] Useppe, accucciato contro di lei, la guardava in faccia, di sotto la sporta, non impaurito, ma piuttosto curioso e soprapensiero. “Non è niente”, essa gli disse, “Non aver paura. Non è niente”. Lui aveva perduto i sandaletti ma teneva ancora la sua pallina stretta nel pugno. Agli schianti più forti, lo si sentiva appena tremare:
“Nente…” diceva poi, fra persuaso e interrogativo.
I suoi piedini nudi si bilanciavano quieti accosto7 a Ida, uno di qua e uno di là. Per tutto il tempo che aspettarono in quel riparo, i suoi occhi e quelli di Ida rimasero, intenti, a guardarsi. Lei non avrebbe saputo dire la durata di quel tempo. Il suo orologetto da polso si era rotto; e ci sono delle circostanze in cui, per la mente, calcolare una durata è impossibile.
Al cessato allarme, nell’affacciarsi fuori di là, si ritrovarono dentro una immensa nube pulverulenta8 che nascondeva il sole, e faceva tossire col suo sapore di catrame: attraverso questa nube, si vedevano fiamme e fumo nero dalla parte dello Scalo Merci. […] Finalmente, di là da un casamento semidistrutto, da cui
4 Lioplani: sta per aeroplani nel linguaggio del bambino. 5 in collo: in braccio. 6 incolume: non ferito. 7 accosto: accanto. 8 pulverulenta: piena di polvere.
pendevano travi e le persiane divelte9, fra il solito polverone di rovina, Ida ravvisò10, intatto, il casamento11 con l’osteria, dove andavano a rifugiarsi le notti degli allarmi. Qui Useppe prese a dibattersi con tanta frenesia che riuscì a svincolarsi dalle sue braccia e a scendere in terra. E correndo coi suoi piedini nudi verso una nube più densa di polverone, incominciò a gridare:
“Bii! Biii! Biiii!” 12
Il loro caseggiato era distrutto […]
Dabbasso delle figure urlanti o ammutolite si aggiravano fra i lastroni di cemento, i mobili sconquassati, i cumuli di rottami e di immondezze. Nessun lamento ne saliva, là sotto dovevano essere tutti morti. Ma certune di quelle figure, sotto l’azione di un meccanismo idiota, andavano frugando o raspando con le unghie fra quei cumuli, alla ricerca di qualcuno o qualcosa da recuperare. E in mezzo a tutto questo, la vocina di Useppe continuava a chiamare:
“Bii! Biii! Biiii!” Comprensione e analisi
1. L’episodio rappresenta l'incursione aerea su Roma del 19 luglio 1943. Sintetizza la scena in cui madre e figlioletto si trovano coinvolti, soffermandoti in particolare sull’ambiente e sulle reazioni dei personaggi.
2. «Si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante»; come spieghi questa descrizione sonora? Quale effetto produce?
3. Il bombardamento è filtrato attraverso gli occhi di Useppe. Da quali particolari emerge lo sguardo innocente del bambino?
4. Nel racconto ci sono alcuni oggetti all’apparenza incongrui ed inutili che sono invece elementi di una memoria vivida e folgorante, quasi delle istantanee. Prova ad indicarne alcuni, ipotizzandone il significato simbolico.
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle domande proposte.
Interpretazione
Il romanzo mette in campo due questioni fondamentali: da una parte il ruolo della Storia nelle opere di finzione, problema che da Manzoni in poi molti scrittori italiani hanno affrontato individuando diverse soluzioni; dall’altra, in particolare in questo brano, la scelta dello sguardo innocente e infantile di un bambino, stupito di fronte ad eventi enormi e incomprensibili. Sviluppa una di queste piste mettendo a confronto le soluzioni adottate dalla Morante nel testo con altri esempi studiati nel percorso scolastico o personale appartenenti alla letteratura o al cinema novecentesco e contemporaneo.
__________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
9 divelte: strappate via. 10 ravvisò: cominciò a vedere, a riconoscere. 11 il casamento: il palazzo, il caseggiato. 12 Bii: deformazione infantile di Blitz, il nome del cane che viveva con Ida e Useppe.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Arnaldo Momigliano considera caratteristiche fondamentali del lavoro dello storico l’interesse generale per le cose del passato e il piacere di scoprire in esso fatti nuovi riguardanti l’umanità13. È una definizione che implica uno stretto legame fra presente e passato e che bene si attaglia anche alla ricerca sulle cose e i fatti a noi vicini.
Ma come nascono questo interesse e questo piacere? La prima mediazione fra presente e passato avviene in genere nell’ambito della famiglia, in particolare nel rapporto con i genitori e talvolta, come notava Bloch, ancor più con i nonni, che sfuggono all’immediato antagonismo fra le generazioni14. In questo ambito prevalgono molte volte la nostalgia della vecchia generazione verso il tempo della giovinezza e la spinta a vedere sistematizzata la propria memoria fornendo così di senso, sia pure a posteriori, la propria vita. Per questa strada si può diventare irritanti laudatores temporis acti (“lodatori del tempo passato”), ma anche suscitatori di curiosità e di pietas (“affetto e devozione”) verso quanto vissuto nel passato. E possono nascerne il rifiuto della storia, concentrandosi prevalentemente l’attenzione dei giovani sul presente e sul futuro, oppure il desiderio di conoscere più e meglio il passato proprio in funzione di una migliore comprensione dell’oggi e delle prospettive che esso apre per il domani. I due atteggiamenti sono bene sintetizzati dalle parole di due classici. Ovidio raccomandava Laudamus veteres, sed nostris utemur annis («Elogiamo i tempi antichi, ma sappiamoci muovere nei nostri»); e Tacito: Ulteriora mirari, presentia sequi («Guardare al futuro, stare nel proprio tempo»)15.
L’insegnamento della storia contemporanea si pone dunque con responsabilità particolarmente forti nel punto di sutura tra passato presente e futuro. Al passato ci si può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere la rena e l’erba che coprono corti e palagi16; ricostruire, per compiacercene o dolercene, il percorso che ci ha condotto a ciò che oggi siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi. Appare ovvio che nella storia contemporanea prevalga la seconda motivazione; ma anche la prima vi ha una sua parte. Innanzi tutto, i morti da disseppellire possono essere anche recenti. In secondo luogo ciò che viene dissepolto ci affascina non solo perché diverso e sorprendente ma altresì per le sottili e nascoste affinità che scopriamo legarci ad esso. La tristezza che è insieme causa ed effetto del risuscitare Cartagine è di per sé un legame con Cartagine17.
Claudio PAVONE, Prima lezione di storia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 3-4
13 A. Momigliano, Storicismo rivisitato, in Id., Sui fondamenti della storia antica, Einaudi, Torino 1984, p. 456. 14 M. Bloch, Apologia della storia o mestiere dello storico, Einaudi, Torino 1969, p. 52 (ed. or. Apologie pour l’histoire ou métier
d’historien, Colin, Paris 1949). 15 Fasti, 1, 225; Historiae, 4.8.2: entrambi citati da M.Pani, Tacito e la fine della storiografia senatoria, in Cornelio Tacito,
Agricola, Germania, Dialogo sull’oratoria, introduzione, traduzione e note di M. Stefanoni, Garzanti, Milano 1991, p. XLVIII. 16 Corti e palagi: cortili e palazzi. 17 «Peu de gens devineront combien il a fallu être triste pour ressusciter Carhage»: così Flaubert, citato da W. Benjamin nella settima delle Tesi della filosofia della Storia, in Angelus novus, traduzione e introduzione di R. Solmi, Einaudi, Torino 1962, p. 75.
Claudio Pavone (1920 - 2016) è stato archivista e docente di Storia contemporanea.
Comprensione e analisi
1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.
2. Su quali fondamenti si sviluppa il lavoro dello storico secondo Arnaldo Momigliano (1908- 1987) e Marc Bloch (1886-1944), studiosi rispettivamente del mondo antico e del medioevo?
3. Quale funzione svolgono nell’economia generale del discorso le due citazioni da Ovidio e Tacito?
4. Quale ruolo viene riconosciuto alle memorie familiari nello sviluppo dell’atteggiamento dei giovani vero la storia?
5. Nell’ultimo capoverso la congiunzione conclusiva “dunque” annuncia la sintesi del messaggio: riassumilo, evidenziando gli aspetti per te maggiormente interessanti.
Produzione
A partire dall’affermazione che si legge in conclusione del passo, «Al passato ci si può volgere, in prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere la rena e l’erba che coprono corti e palagi; ricostruire [...] il percorso a ciò che oggi siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi», rifletti su cosa significhi per te studiare la storia in generale e quella contemporanea in particolare. Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti espliciti alla tua esperienza e alle tue conoscenze e scrivi un testo in cui tesi e argomenti siano organizzati in un discorso coerente e coeso che puoi - se lo ritieni utile - suddividere in paragrafi.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Il tentativo di realizzare i diritti umani è continuamente rimesso in discussione. Le forze che si oppongono alla loro realizzazione sono numerose: regimi autoritari, strutture governative soverchianti e onnicomprensive, gruppi organizzati che usano la violenza contro persone innocenti e indifese, più in generale, gli impulsi aggressivi e la volontà di predominio degli uomini che animano quelle strutture e quei gruppi. Contro tutti questi «nemici», i diritti umani stentano ad alzare la loro voce.
Che fare dunque? Per rispondere, e non con una semplice frase, bisogna avere chiaro in mente che i diritti umani sono una grande conquista dell’homo societatis sull’homo biologicus. Come ha così bene detto un grande biologo francese, Jean Hamburger, niente è più falso dell’affermazione secondo cui i diritti umani sono «diritti naturali», ossia coessenziali alla natura umana, connaturati all’uomo. In realtà, egli ha notato, l’uomo come essere biologico è portato ad aggredire e soverchiare l’altro, a prevaricare per sopravvivere, e niente è più lontano da lui dell’altruismo e dell’amore per l’altro: «niente eguaglia la crudeltà, il disprezzo per l’individuo, l’ingiustizia di cui la natura ha dato prova nello sviluppo della vita». Se «l’uomo naturale» nutre sentimenti di amore e di tenerezza, è solo per procreare e proteggere la ristretta cerchia dei suoi consanguinei. I diritti umani, sostiene Hamburger, sono una vittoria dell’io sociale su quello biologico, perché impongono di limitare i propri impulsi, di rispettare l’altro: «il concetto di diritti dell’uomo non è ispirato dalla legge naturale della vita, è al contrario ribellione contro la legge naturale».
Se è così, e non mi sembra che Hamburger abbia torto, non si potrà mai porre termine alla tensione tra le due dimensioni. E si dovrà essere sempre vigili perché l’io biologico non prevalga sull’io sociale.
Ne deriva che anche una protezione relativa e precaria dei diritti umani non si consegue né in un giorno né in un anno: essa richiede un arco di tempo assai lungo. La tutela internazionale dei diritti umani è come quei fenomeni naturali – i movimenti tellurici, le glaciazioni, i mutamenti climatici – che si producono impercettibilmente, in lassi di tempo che sfuggono alla vita dei singoli individui e si misurano nell’arco di generazioni. Pure i diritti umani operano assai lentamente, anche se – a differenza dei fenomeni naturali – non si dispiegano da sé, ma solo con il concorso di migliaia di persone, di Organizzazioni non governative e di Stati. Si tratta, soprattutto, di un processo che non è lineare, ma continuamente spezzato da ricadute, imbarbarimenti, ristagni, silenzi lunghissimi. Come Nelson Mandela, che ha molto lottato per la libertà, ha scritto nella sua Autobiografia: «dopo aver scalato una grande collina ho trovato che vi sono ancora molte più colline da scalare».
Antonio CASSESE, I diritti umani oggi, Economica Laterza, Bari 2009 (prima ed. 2005), pp, 230-231
Antonio Cassese (1937-2011) è stato un giurista, esperto di Diritto internazionale.
Comprensione e analisi
1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.
2. Nello svolgimento del discorso viene introdotta una contro-tesi: individuala.
3. Sul piano argomentativo quale valore assume la citazione del biologo francese, Jean Hamburger?
4. Spiega l’analogia proposta, nell’ultimo capoverso, fra la tutela internazionale dei diritti umani e i fenomeni naturali impercettibili.
5. La citazione in chiusura da Nelson Mandela quale messaggio vuole comunicare al lettore?
Produzione
Esprimi il tuo giudizio in merito all’attualità della violazione dei diritti umani, recentemente ribadita da gravissimi fatti di cronaca. Scrivi un testo argomentativo in cui tesi e argomenti siano organizzati in un discorso coerente e coeso, che puoi, se lo ritieni utile, suddividere in paragrafi.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Una rapida evoluzione delle tecnologie è certamente la caratteristica più significativa degli anni a venire, alimentata e accelerata dall'arrivo della struttura del Villaggio Globale. […] Il parallelo darwiniano può essere portato oltre: come nei sistemi neuronali e più in generale nei sistemi biologici, l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata all'interconnessione. Ad esempio, se limitassimo il raggio di interazione tra individui ad alcuni chilometri, come era il caso della società rurale della fine dell'Ottocento, ritorneremmo ad una produttività comparabile a quella di allora. L'interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il “melting pot”, è quindi un elemento essenziale nella catalisi della produttività. La comunità scientifica è stata la prima a mettere in pratica un tale “melting pot” su scala planetaria. L'innovazione tecnologica che ne deriva, sta seguendo lo stesso percorso. L'internazionalizzazione della scienza è quasi un bisogno naturale, dal momento che le leggi della Natura sono evidentemente universali ed espresse spesso con il linguaggio comune della matematica. È proprio a causa di questa semplicità che tale esempio costituisce un utile punto di riferimento. Esso prova che la globalizzazione è un importante mutante “biologico”, una inevitabile tappa nell'evoluzione. Molte delle preoccupazioni espresse relativamente alle conseguenze di questo processo si sono rivelate prive di fondamento. Ad esempio, la globalizzazione nelle scienze ha amplificato in misura eccezionale l'efficacia della ricerca. Un fatto ancora più importante è che essa non ha eliminato le diversità, ma ha creato un quadro all'interno del quale la competizione estremamente intensificata tra individui migliora la qualità dei risultati e la velocità con la quale essi possono essere raggiunti. Ne deriva un meccanismo a somma positiva, nel quale i risultati dell'insieme sono largamente superiori alla somma degli stessi presi separatamente, gli aspetti negativi individuali si annullano, gli aspetti positivi si sommano, le buone idee respingono le cattive e i mutamenti competitivi scalzano progressivamente i vecchi assunti dalle loro nicchie. Ma come riusciremo a preservare la nostra identità culturale, pur godendo dell'apporto della globalizzazione che, per il momento, si applica ai settori economico e tecnico, ma che invaderà rapidamente l'insieme della nostra cultura? Lo stato di cose attuale potrebbe renderci inquieti per il pericolo dell'assorbimento delle differenze culturali e, di conseguenza, della creazione di un unico “cervello planetario”. A mio avviso, e sulla base della mia esperienza nella comunità scientifica, si tratta però solo di una fase passeggera e questa paura non è giustificata. Al contrario, credo che saremo testimoni di un'esplosione di diversità piuttosto che di un'uniformizzazione delle culture. Tutti gli individui dovranno fare appello alla loro diversità regionale, alla loro cultura specifica e alle loro tradizioni al fine di aumentare la loro competitività e di trovare il modo di uscire dall'uniformizzazione globale. Direi addirittura, parafrasando Cartesio, “Cogito, ergo sum”, che l'identità culturale è sinonimo di esistenza. La diversificazione tra le radici culturali di ciascuno di noi è un potente generatore di idee nuove e di innovazione. È partendo da queste differenze che si genera il diverso, cioè il nuovo. Esistono un posto ed un ruolo per ognuno di noi: sta a noi identificarli e conquistarceli. Ciononostante, bisogna riconoscere che, anche se l'uniformità può creare la noia, la differenza non è scevra da problemi. L'unificazione dell'Europa ne è senza dubbio un valido esempio.
Esiste, ciononostante, in tutto ciò un grande pericolo che non va sottovalutato. È chiaro che non tutti saranno in grado di assimilare un tale veloce cambiamento, dominato da tecnologie nuove. Una parte della società resterà inevitabilmente a margine di questo processo, una nuova generazione di illetterati “tecnologici” raggiungerà la folla di coloro che oggi sono già socialmente inutili e ciò aggraverà il problema dell'emarginazione. Ciò dimostra che, a tutti i livelli, l'educazione e la formazione sono una necessità. Dobbiamo agire rapidamente poiché i tempi sono sempre più brevi, se ci atteniamo alle indicazioni che ci sono fornite dal ritmo al quale procede l'evoluzione. Dovremo contare maggiormente sulle nuove generazioni che dovranno, a loro volta, insegnare alle vecchie. Questo è esattamente l'opposto di ciò che avviene nella società classica, nella quale la competenza è attribuita principalmente e automaticamente ai personaggi più importanti per il loro status o per la loro influenza politica. L'autorità dovrebbe invece derivare dalla competenza e dalla saggezza acquisite con l'esperienza e non dal potere accumulato nel tempo. […] (dalla prolusione del prof. Carlo Rubbia, “La scienza e l’uomo”, inaugurazione anno
accademico 2000/2001, Università degli studi di Bologna)
Comprensione e analisi
1. Riassumi brevemente questo passo del discorso di Carlo Rubbia, individuandone la tesi di fondo e
lo sviluppo argomentativo.
2. Che cosa significa che “l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata all'interconnessione” e
che “l’interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il melting pot, è quindi un elemento
essenziale nella catalisi della produttività”? Quale esempio cita lo scienziato a sostegno di questa
affermazione?
3. Per quale motivo Carlo Rubbia chiama a sostegno della propria tesi l’esempio della comunità
scientifica?
4. Quale grande cambiamento è ravvisato tra la società classica e la società attuale?
Produzione
La riflessione di Carlo Rubbia anticipava di circa vent’anni la realtà problematica dei nostri tempi: le conseguenze della globalizzazione a livello tecnologico e a livello culturale. Sulla base delle tue conoscenze personali e del tuo percorso formativo, esprimi le tue considerazioni sul rapporto tra tecnologia, globalizzazione, diversità.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU TEMATICHE DI
ATTUALITA’
«Bisogna proporre un fine alla propria vita per viver felice. O gloria letteraria, o fortune, o dignità, una carriera in somma. Io non ho potuto mai concepire che cosa possano godere, come possano viver quegli scioperati e spensierati che (anche maturi o vecchi) passano di godimento in godimento, di trastullo in trastullo, senza aversi mai posto uno scopo a cui mirare abitualmente, senza aver mai detto, fissato, tra se medesimi: a che mi servirà la mia vita? Non ho saputo immaginare che vita sia quella che costoro menano, che morte quella che aspettano. Del resto, tali fini vaglion poco in sé, ma molto vagliono i mezzi, le occupazioni, la speranza, l’immaginarseli come gran beni a forza di assuefazione, di pensare ad essi e di procurarli. L’uomo può ed ha bisogno di fabbricarsi esso stesso de’ beni in tal modo.»
G. LEOPARDI, Zibaldone di pensieri, in Tutte le opere, a cura di W. Binni, II, Sansoni, Firenze 1988, p. 4518,3
La citazione tratta dallo Zibaldone di Leopardi propone una sorta di “arte della felicità”: secondo Leopardi la vita trova significato nella ricerca di obiettivi che, se raggiunti, ci immaginiamo possano renderci felici. Rinunciando a questa ricerca, ridurremmo la nostra esistenza a “nuda vita” fatta solo di superficialità e vuotezza. Ritieni che le parole di Leopardi siano vicine alla sensibilità giovanile di oggi? Rifletti al riguardo facendo riferimento alle tue esperienze, conoscenze e letture personali. Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU TEMATICHE DI
ATTUALITA’
La fragilità è all'origine della comprensione dei bisogni e della sensibilità per capire in quale modo aiutare ed essere
aiutati.
Un umanesimo spinto a conoscere la propria fragilità e a viverla, non a nasconderla come se si trattasse di una
debolezza, di uno scarto vergognoso per la voglia di potere, che si basa sulla forza reale e semmai sulle sue protesi.
Vergognoso per una logica folle in cui il rispetto equivale a fare paura.
Una civiltà dove la tua fragilità dà forza a quella di un altro e ricade su di te promuovendo salute sociale che vuol
dire serenità. Serenità, non la felicità effimera di un attimo, ma la condizione continua su cui si possono inserire
momenti persino di ebbrezza.
La fragilità come fondamento della saggezza capace di riconoscere che la ricchezza del singolo è l'altro da sé, e che
da soli non si è nemmeno uomini, ma solo dei misantropi che male hanno interpretato la vita propria e quella
dell'insieme sociale.
Vittorino ANDREOLI, L’uomo di vetro. La forza della fragilità, Rizzoli 2008
La citazione proposta, tratta da un saggio dello psichiatra Vittorino Andreoli, pone la consapevolezza della propria fragilità e della debolezza come elementi di forza autentica nella condizione umana. Rifletti su questa tematica, facendo riferimento alle tue conoscenze, esperienze e letture personali. Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Eugenio Montale, L’agave sullo scoglio, dalla raccolta Ossi di seppia, 1925 (sezione “Meriggi e Ombre”).
L’agave sullo scoglio
Scirocco
O rabido18 ventare di scirocco che l’arsiccio terreno gialloverde bruci; e su nel cielo pieno di smorte luci trapassa qualche biocco di nuvola, e si perde. Ore perplesse, brividi d’una vita che fugge come acqua tra le dita; inafferrati eventi, luci-ombre, commovimenti delle cose malferme della terra; oh alide19 ali dell’aria ora son io l’agave20 che s’abbarbica al crepaccio dello scoglio e sfugge al mare da le braccia d’alghe che spalanca ampie gole e abbranca rocce; e nel fermento d’ogni essenza, coi miei racchiusi bocci che non sanno più esplodere oggi sento la mia immobilità come un tormento.
Questa lirica di Eugenio Montale è inclusa nella quinta sezione, Meriggi e ombre, della raccolta Ossi di
seppia. La solarità marina del paesaggio e il mare tranquillo, al più un po’mosso, della raccolta si agita in Meriggi e ombre fino a diventare tempestoso ne L’agave su lo scoglio, percorso dal soffiare rabbioso dello scirocco, il vento caldo di mezzogiorno.
18
rabido: rapido 19 alide: aride 20
agave: pianta con foglie lunghe e carnose munite di aculei e fiore a pannocchia, diffusa nel Mediterraneo
Comprensione e analisi
1. Individua i temi fondamentali della poesia, tenendo ben presente il titolo.
2. Quale stato d’animo del poeta esprime l’invocazione che apre la poesia?
3. Nella lirica si realizza una fusione originale tra descrizione del paesaggio marino e meditazione esistenziale. Individua con quali soluzioni espressive il poeta ottiene questo risultato.
4. La poesia è ricca di sonorità. Attraverso quali accorgimenti metrici, ritmici e fonici il poeta crea un effetto di disarmonia che esprime la sua condizione esistenziale?
5. La lirica è percorsa da una serie di opposizioni spaziali: alto/basso; finito/infinito; statico/dinamico. Come sono rappresentate e che cosa esprimono?
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo organico le risposte agli spunti proposti.
Interpretazione
Partendo dalla lirica proposta, elabora un commento argomentato sul rapporto tra la natura e il poeta che entra in contatto con essa in un’atmosfera sospesa tra indolente immobilità e minacciosa mobilità e sul disagio del vivere in Montale. Sostieni la tua interpretazione con opportuni riferimenti a letture ed esperienze personali. Puoi anche approfondire l’argomento tramite confronti con altri autori o con altre forme d’arte del Novecento.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, cap. XV, da Tutti i romanzi, I, a cura di G. Macchia, Mondadori, Milano, 1973
Io mi vidi escluso per sempre dalla vita, senza possibilità di rientrarvi. Con quel lutto nel cuore, con quell’esperienza fatta, me ne sarei andato via, ora, da quella casa, a cui mi ero già abituato, in cui avevo trovato un po’ di requie, in cui mi ero fatto quasi il nido; e di nuovo per le strade, senza meta, senza scopo, nel vuoto. La paura di ricader nei lacci della vita, mi avrebbe fatto tenere più lontano che mai dagli uomini, solo, solo, affatto solo, diffidente, ombroso; e il supplizio di Tantalo si sarebbe rinnovato per me. Uscii di casa, come un matto. Mi ritrovai dopo un pezzo per la via Flaminia, vicino a Ponte Molle. Che ero andato a far lì? Mi guardai attorno; poi gli occhi mi s’affisarono21 su l’ombra del mio corpo, e rimasi un tratto a contemplarla; infine alzai un piede rabbiosamente su essa. Ma io no, io non potevo calpestarla, l’ombra mia. Chi era più ombra di noi due? io o lei? Due ombre! Là, là per terra; e ciascuno poteva passarci sopra: schiacciarmi la testa, schiacciarmi il cuore: e io, zitto; l’ombra, zitta. L’ombra d’un morto: ecco la mia vita... Passò un carro: rimasi lì fermo, apposta: prima il cavallo, con le quattro zampe, poi le ruote del carro. – Là, così! forte, sul collo! Oh, oh, anche tu, cagnolino? Sù, da bravo, sì: alza un’anca! Alza un’anca! Scoppiai a ridere d’un maligno riso; il cagnolino scappò via, spaventato; il carrettiere si voltò a guardarmi. Allora mi mossi; e l’ombra, meco, dinanzi22. Affrettai il passo per cacciarla sotto altri carri, sotto i piedi de’ viandanti, voluttuosamente23. Una smania mala24
mi aveva preso, quasi adunghiandomi25
il ventre; alla fine non potei più vedermi davanti quella mia ombra; avrei voluto scuotermela dai piedi. Mi voltai; ma ecco; la avevo dietro, ora. “E se mi metto a correre,” pensai, “mi seguirà!” Mi stropicciai forte la fronte, per paura che stessi per ammattire, per farmene una fissazione. Ma sì! così era! il simbolo, lo spettro della mia vita era quell’ombra: ero io, là per terra, esposto alla mercé
dei piedi altrui. Ecco quello che restava di Mattia Pascal, morto alla Stìa26: la sua ombra per le vie
di Roma. Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una testa. Proprio così! Allora la sentii come cosa viva, e sentii dolore per essa, come il cavallo e le ruote del carro e i piedi de’ viandanti ne avessero veramente fatto strazio. E non volli lasciarla più lì, esposta, per terra. Passò un tram, e vi montai.
21 mi s’affisarono: mi si fissarono. 22 meco, dinanzi: era con me, davanti a me. 23 voluttuosamente: con morboso desiderio. 24 smania mala: malvagia irrequietezza. 25 adunghiandomi: afferrandomi con le unghie 26 alla Stìa: è il podere di Mattia Pascal dove, precisamente nella gora del mulino, era stato trovato il cadavere dell’uomo
che Romilda e la vedova Pescatore avevano identificato come quello del marito e genero scomparso.
Il Fu Mattia Pascal, scritto in uno dei periodi più difficili della vita dell’autore e pubblicato per la prima volta nel 1904, può essere considerato uno tra i più celebri romanzi di Luigi Pirandello. Nel capitolo XV si narra come, nel corso di una delle frequenti sedute spiritiche che si tengono in casa Paleari, Adriano Meis (alias Mattia Pascal), distratto da Adriana (la figlia di Paleari, della quale è innamorato), viene derubato da Papiano di una consistente somma di denaro. Vorrebbe denunciare l’autore del furto, ma, essendo sprovvisto di stato civile, è ufficialmente inesistente, impossibilitato a compiere una qualsiasi azione di tipo formale. Preso dalla disperazione, esce di casa e vaga per le strade di Roma.
Comprensione e analisi
1. Riassumi il contenuto del brano.
2. Individua e spiega i temi centrali di questo episodio, facendo riferimento alle espressioni più significative presenti nel testo.
3. Soffermati sulla sintassi, caratterizzata da frasi brevi, sulle continue variazioni del tipo di discorso (indiretto, diretto, indiretto libero, ecc.) e sulla presenza di figure retoriche basate su ripetizioni o contrapposizioni di coppie di termini e spiegane il nesso con lo stato d'animo del protagonista.
4. Spiega la parte conclusiva del brano: Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare; aveva
denari, quell’ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere
ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una testa. Proprio così!
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo organico le risposte agli spunti proposti.
Interpretazione
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano, delle sue tematiche e del contesto storico di riferimento e approfondiscila con opportuni collegamenti all'autore e/o ad altre tue eventuali letture e conoscenze personali, in cui ricorrano temi e riflessioni in qualche modo riconducibili a quelle proposte nel testo.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Testo tratto da: Selena Pellegrini, Il marketing del Made in Italy, Armando Editore, Roma, 2016, pp. 28-30.
L’italianità sembra influenzare gli elementi di eccellenza percepiti nei prodotti italiani, e la percezione spinge il consumatore all’acquisto di quello che chiamiamo il Made in Italy. Il quadro fin qui è molto ottimista, ma ci sono problemi. È vero che il Made in Italy sembra tuttora competitivo, ma la domanda è la seguente: la competitività nasce dall’esser fatto in Italia o da altro? Se consideriamo il “fare” nel senso letterale, la realtà è già diversa. Molti prodotti sono progettati in Italia e realizzati altrove per svariati motivi, legati principalmente ma non esclusivamente ai costi e alle relazioni industriali. Una quantità crescente non è più Made in Italy e la situazione potrebbe quindi far pensare che ad attirare davvero il consumatore sono i prodotti pensati, inventati, concepiti e progettati in Italia. È il famoso know-how o conoscenza implicita dei designer italiani, il risultato di secoli di perizia, talenti artigianali, tradizione estetica e abilità pratica che fanno dell’Italia un Paese unico. Potremmo aspettarci quindi che la condizione necessaria per identificare l’italianità di un prodotto è che sia pensato in Italia. […]
A questo punto si pongono altre domande. “Pensato in Italia” È una condizione veramente necessaria o soltanto sufficiente? Esistono altre condizioni […] perché il consumatore si rappresenti un prodotto come italiano e ne venga attratto?
La realtà pare rispondere “sì, esistono altre condizioni”. Purtroppo, sappiamo che nel mondo cresce il tasso di prodotti che si fingono italiani e non sono né fatti né pensati in Italia. In molti Paesi come la Cina, per attirare i consumatori basta apporre un marchio dal nome italiano, anche se non corrisponde ad alcuna griffe famosa. Oppure basta progettare una campagna di comunicazione e di marketing che colleghi i prodotti a qualche aspetto del nostro stile, o vita quotidiana, territorio, patrimonio culturale, antropologia, comportamenti. […]
Da queste considerazioni emerge che la condizione necessaria per innescare una rappresentazione mentale di italianità non è il luogo della produzione o della concezione, ma quello del comportamento. Nel senso che il prodotto è collegato a un atteggiamento, al popolo, allo stile, alla storia, alla terra, alla vita sociale dell’Italia.
Qualcuno si chiederà com’è possibile che consumatori razionali cadano in una trappola simile. Che siano disposti ad acquistare qualcosa di simbolicamente legato all’Italia, sebbene il produttore non sia italiano e il prodotto non sia né pensato né ideato in Italia.
La risposta è che quel consumatore razionale non esiste. È un mito assiomatico e aprioristico dell’economia neoclassica. […] Il modello è ormai superato dalla nuova teoria del consumatore emotivo.
Comprensione e analisi
1. Sintetizza il contenuto del testo, individuando i principali snodi argomentativi.
2. Analizza l’aspetto formale e stilistico del testo.
3. A cosa fa riferimento l’autrice con l’espressione “comportamento” come rappresentazione mentale dell’italianità?
4. In cosa consiste la differenza tra “consumatore razionale” e “consumatore emotivo”?
Produzione
Elabora un testo argomentativo nel quale sviluppi le tue opinioni sulla questione del “made in Italy” e della percezione dell’”italianità” nel mondo. Potrai confrontarti con la tesi dell'autrice del testo, confermandola o confutandola, sulla base delle conoscenze, acquisite, delle tue letture e delle tue esperienze personali.
___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Da un articolo di Guido Castellano e Marco Morello, Vita domotica. Basta la parola,
«Panorama», 14 novembre 2018.
Sin dai suoi albori, la tecnologia è stata simile a una lingua straniera: per padroneggiarla almeno un minimo, bisognava studiarla. Imparare a conoscere come maneggiare una tastiera e un mouse, come districarsi tra le cartelline di un computer, le sezioni di un sito, le troppe icone di uno smartphone. Oggi qualcosa è cambiato: la tecnologia sa parlare, letteralmente, la nostra lingua. Ha imparato a capire cosa le diciamo, può rispondere in modo coerente alle nostre domande, ubbidire ai comandi che le impartiamo. È la rivoluzione copernicana portata dall’ingresso della voce nelle interazioni con le macchine: un nuovo touch, anzi una sua forma ancora più semplificata e immediata perché funziona senza l’intermediazione di uno schermo. È impalpabile, invisibile. Si sposta nell’aria su frequenze sonore.
Stiamo vivendo un passaggio epocale dalla fantascienza alla scienza: dal capitano Kirk in Star
trek che conversava con i robot […], ai dispositivi in apparenza onniscienti in grado di dirci, chiedendoglielo, se pioverà domani, di ricordarci un appuntamento o la lista della spesa […]. Nulla di troppo inedito, in realtà: Siri è stata lanciata da Apple negli iPhone del 2011, Cortana di Micorsoft è arrivata poco dopo. Gli assistenti vocali nei pc e nei telefonini non sono più neonati in fasce, sono migliorati perché si muovono oltre il lustro di vita. La grande novità è la colonizzazione delle case, più in generale la loro perdita di virtualità, il loro legame reale con le cose. […]
Sono giusto le avanguardie di un contagio di massa: gli zelanti parlatori di chip stanno sbarcando nei televisori, nelle lavatrici, nei condizionatori, pensionando manopole e telecomandi, rotelline da girare e pulsanti da schiacciare. Sono saliti a bordo delle automobili, diventeranno la maniera più sensata per interagire con le vetture del futuro quando il volante verrà pensionato e la macchina ci porterà a destinazione da sola. Basterà, è evidente, dirle dove vogliamo andare. […]
Non è un vezzo, ma un passaggio imprescindibile in uno scenario dove l’intelligenza artificiale sarà ovunque. A casa come in ufficio, sui mezzi di trasporto e in fabbrica. […]
Ma c’è il rovescio della medaglia e s’aggancia al funzionamento di questi dispositivi, alla loro necessità di essere sempre vigili per captare quando li interpelliamo pronunciando «Ok Google», «Alexa», «Hey Siri» e così via. «Si dà alle società l’opportunità di ascoltare i loro clienti» ha fatto notare di recente un articolo di Forbes. Potenzialmente, le nostre conversazioni potrebbero essere usate per venderci prodotti di cui abbiamo parlato con i nostri familiari, un po’ come succede con i banner sui siti che puntualmente riflettono le ricerche effettuate su internet. «Sarebbe l’ennesimo annebbiamento del concetto di privacy» sottolinea la rivista americana. Ancora è prematuro, ci sono solo smentite da parte dei diretti interessati che negano questa eventualità, eppure pare una frontiera verosimile, la naturale evoluzione del concetto di pubblicità personalizzata. […]
Inedite vulnerabilità il cui antidoto è il buon senso: va bene usarli per comandare le luci o la musica, se qualcosa va storto verremo svegliati da un pezzo rock a tutto volume o da una tapparella che si solleva nel cuore della notte. «Ma non riesco a convincermi che sia una buona idea utilizzarli per bloccare e sbloccare una porta» spiega Pam Dixon, direttore esecutivo di World privacy forum, società di analisi americana specializzata nella protezione dei dati. «Non si può affidare la propria vita a un assistente domestico».
Comprensione e analisi
1. Riassumi il contenuto essenziale del testo, mettendone in evidenza gli snodi argomentativi.
2. La grande novità è la colonizzazione delle case, più in generale la loro perdita di virtualità, il loro
legame reale con le cose: qual è il senso di tale asserzione, riferita agli assistenti vocali?
3. Che cosa si intende con il concetto di pubblicità personalizzata?
4. Nell’ultima parte del testo, l’autore fa riferimento ad nuova accezione di “vulnerabilità”: commenta tale affermazione.
Produzione
Sulla base delle conoscenze acquisite nel tuo percorso di studi, delle tue letture ed esperienze personali, elabora un testo in cui sviluppi il tuo ragionamento sul tema della diffusione dell’intelligenza artificiale nella gestione della vita quotidiana. Argomenta in modo tale da organizzare il tuo elaborato in un testo coerente e coeso che potrai, se lo ritieni utile, suddividere in paragrafi.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Paolo Rumiz27, L'eredità del 4 novembre. Cosa resta all'Italia un secolo dopo la vittoria, La
Repubblica, 2 Novembre 2018
Trieste, ore 16.30 del 3 novembre 1918.
Pioviggina. Sul mare un sipario di nebbia che si dirada. [...]
Il giorno dopo, 4 novembre, il grosso dell'esercito entra nella città "cara al cuore" in preda all'anarchia e alla fame, e allora è davvero finita. [...] Dopo una guerra interminabile e un milione di morti fra le due parti, in Trentino e nella Venezia Giulia cinque secoli di dominazione austroungarica arrivano al fatale capolinea. Piazza dell'Unità, dedicata alle diverse genti dell'impero multilingue, diventa piazza dell'Unità d'Italia, simbolo di un risorgimento compiuto. L'idea di nazione fatta di un solo popolo ha vinto in una terra etnicamente "plurale", con tutte le conseguenze che si vedranno.
Cosa è rimasto di tutto questo dopo un secolo? Quale eredità ci lascia il 4 novembre dopo cent'anni di celebrazioni, alzabandiera e sfilate di Bersaglieri in corsa? Siamo in grado di leggere criticamente gli eventi, specie ora, in un momento che vede scricchiolare di nuovo l'equilibrio continentale? È arrivato o no il tempo di dare a quella guerra un significato europeo capace di affratellarci? [...]
Per decenni, la "diversità" triestina, fatta anche di Sloveni, Austriaci, Cechi, Croati, Greci, Ebrei, Armeni, Serbi, è stata riconosciuta solo a denti stretti da Roma. L'Italia aveva incamerato terre che in certi casi italiane non erano affatto, come il Sudtirolo o il Tarvisiano, e per giustificarne il possesso davanti agli Alleati dopo la Grande Ecatombe, essa aveva dovuto imporre ai popoli "alloglotti"28 l'appartenenza alla nuova nazione. E così, quando l'Italia divenne fascista, il tedesco e lo sloveno divennero lingue proibite e a centinaia di migliaia di famiglie i cognomi furono cambiati per decreto.
Il risultato è che, ancora oggi, in tanti su questa frontiera fanno più fatica di altri italiani a capire la loro identità. [...] la presenza del comunismo di Tito alla frontiera del Nordest ha reso politicamente indiscutibile un'italianità che non fosse al mille per mille. [...]
Per mezzo secolo Trieste è vissuta di memorie divise. Su tutto. Olio di ricino, oppressione degli Sloveni, italianizzazione dei toponimi, emarginazione e poi persecuzione degli Ebrei, guerra alla Jugoslavia, occupazione tedesca, Resistenza, vendette titine, Foibe, Risiera, Governo militare alleato dal ‘45 al ‘54, trattati di pace con la Jugoslavia. Polemiche e fantasmi a non finire. Con certe verità storiche non ancora digerite, come l'oscenità delle Leggi Razziali, proclamate dal Duce proprio a Trieste nel settembre del ’38 [...].
Ma la madre di tutte le rimozioni è la sorte dei soldati austriaci figli delle nuove terre. Storia oscurata fino all'altroieri. Per decenni è stato bandito accennare agli italiani con la divisa "sbagliata", quelli che hanno perso la guerra.
Guai dire che essi avevano combattuto anche con onore, come il fratello di Alcide De Gasperi, insignito di medaglia d'oro sul fronte orientale. Quando l'Austria sconfitta consegnò all'Italia la lista dei suoi Caduti trentini e giuliani (oltre ventimila), indicandone i luoghi di sepoltura, il documento fu fatto sparire e i parenti lasciati all'oscuro sulla sorte dei loro cari. Al fronte di Redipuglia, trentamila morti senza un fiore. Morti di seconda classe.
Tutto questo andrebbe riconosciuto senza paura, come il presidente Mattarella ha saputo fare qualche mese fa in Trentino, per l'adunata degli Alpini, portando una corona di fiori a un monumento ai soldati austroungarici. L'appartenenza all'Italia non deve temere le verità scomode, per esempio che la guerra è 27 P. Rumiz è giornalista e scrittore. Nell’articolo propone una riflessione sul significato della commemorazione del 4 Novembre, con particolare riferimento alle regioni del Trentino e della Venezia Giulia. 28 "alloglotta” è chi parla una lingua diversa da quella prevalente in una nazione.
stata fatta per Trieste, ma anche in un certo senso contro Trieste e i suoi soldati, con i reduci imperiali di lingua italiana e slovena mandati con le buone o le cattive a "rieducarsi" nel Sud Italia. Oppure che i prigionieri italiani restituiti dall'Austria furono chiusi in un ghetto del porto di Trieste come disertori e spesso lasciati morire di stenti.
Dovremmo temere molto di più lo sprofondamento nell'amnesia, in tempi in cui la memoria anche tra i gestori della cosa pubblica si riduce a un tweet sullo smartphone e la geopolitica a una playstation. Perché il rischio è che il grande rito passi nel torpore, se non nell'indifferenza, soprattutto dei più giovani.
Le fanfare non bastano più. [...] La guerra non è un evento sepolto per sempre.
Perché nel momento preciso in cui la guerra smette di far paura, ecco che — come accade oggi — la macchina dei reticolati, dei muri, della xenofobia e della discordia si rimette implacabilmente in moto e l'Europa torna a vacillare. [...].
Comprensione e analisi
1. Quale significato della Prima Guerra Mondiale l’autore vede nel mutamento del nome della principale piazza di Trieste dopo il 4 novembre 1918? Con quali altri accenni storici lo conferma?
2. In che cosa consisteva la «"diversità" triestina» alla fine della guerra e come venne affrontata nel dopoguerra?
3. Quali sono le cause e le conseguenze delle «memorie divise» nella storia di Trieste dopo la Prima Guerra mondiale?
4. Perché secondo l’autore è importante interrogarsi sulla Prima Guerra Modiale oggi, un secolo dopo la sua conclusione?
5. Quale significato assume l’ammonimento «Le fanfare non bastano più», nella conclusione dell’articolo?
Produzione
Quale valore ritieni debba essere riconosciuto al primo conflitto mondiale nella storia italiana ed europea? Quali pensi possano essere le conseguenze di una rimozione delle ferite non ancora completamente rimarginate, come quelle evidenziate dall’articolo nella regione di confine della Venezia Giulia? Condividi il timore di Paolo Rumiz circa il rischio, oggi, di uno «sprofondamento nell'amnesia»?
Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti alle tue conoscenze storiche e/o alle esperienze personali.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU TEMATICHE DI
ATTUALITA’
L’invenzione delle ferrovie, come è noto, comportò un aumento delle vendite dei libri. Oltre a chiacchierare e a guardare dal finestrino, cos’altro c’era da fare in un lungo viaggio se non leggere? Fu leggendo in treno che Anna Karenina capì di voler cambiare vita. […] Ma con elenchi e aneddoti potremmo continuare all’infinito. Vorrei invece andare oltre, sostenendo che esiste una profonda affinità tra libri e mezzi di trasporto, come vi è un’evidente analogia tra racconto e viaggio. Entrambi vanno da qualche parte; entrambi ci offrono una via di fuga dalla routine e la possibilità di un incontro inaspettato, luoghi nuovi, nuovi stati mentali. Ma senza rischiare troppo. Sorvoli il deserto, lo percorri, ma non sei costretto a farne esperienza diretta. È un’avventura circoscritta. Lo stesso vale per il libro: un romanzo può essere scioccante o enigmatico, noioso o compulsivo, ma difficilmente causerà grossi danni. Mescolandosi poi con stranieri di ogni classe e clima, il viaggiatore acquisirà una più acuta consapevolezza di sé e della fragilità del proprio io. Quanto siamo diversi quando parliamo con persone diverse? Quanto sarebbe diversa la nostra vita se ci aprissimo a loro. “Cosa sono io?”, chiede Anna Karenina guardando i passeggeri del suo treno per San Pietroburgo. […] Perché l’intento segreto dello scrittore è sempre quello di scuotere l’identità del lettore attraverso le vicissitudini dei personaggi, che spesso, come abbiamo visto, si trovano in viaggio. […]
Tim PARKS, Sì, viaggiare (con libri e scrittori), articolo tratto dal numero 1599 del
Corriere della Sera 7 del 3 gennaio 2019, pp. 65-71. La citazione proposta, tratta dall’articolo dello scrittore e giornalista Tim Parks, presenta una riflessione sui temi del racconto e del viaggio, che offrono una fuga dalla routine e la possibilità di incontri inaspettati, nuovi luoghi e nuovi punti di vista, facendo vivere al lettore tante avventure, senza essere costretto a farne esperienza diretta. Rifletti su queste tematiche del racconto e del viaggio e confrontati anche in maniera critica con la tesi espressa nell’estratto, facendo riferimento alle tue conoscenze, alle tue esperienze personali, alla tua sensibilità.
Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU TEMATICHE DI
ATTUALITA’
La nostalgia fa parte della vita, come ne fa parte la memoria, della quale la nostalgia si nutre sulla scia dei ricordi che non dovremmo mai dimenticare, e che ci aiutano a vivere. Non c’è vita che non possa non essere attraversata dai sentieri talora luminosi e talora oscuri della nostalgia, e delle sue emozioni sorelle, come la malinconia, la tristezza, il rimpianto, il dolore dell’anima, la gioia e la letizia ferite, e sono molte le forme che la nostalgia assume nelle diverse stagioni della nostra vita. Andare alla ricerca delle emozioni, delle emozioni perdute, e la nostalgia ne è emblematica testimonianza, è compito di chiunque voglia conoscere le sconfinate aree dell’interiorità, e delle emozioni che ne fanno parte. Non dovremmo vivere senza una continua riflessione sulla storia della nostra vita, sul passato che la costituisce, e che la nostalgia fa rinascere, sulle cose che potevano essere fatte, e non lo sono state, sulle occasioni perdute, sulle cose che potremmo ancora fare, e infine sulle ragioni delle nostre nostalgie e dei nostri rimpianti. Non solo è possibile invece, ma è frequente, che si voglia sfuggire all’esperienza e alla conoscenza di quello che siamo stati nel passato, e di quello che siamo ora. La nostalgia ha come sua premessa la memoria che ne è la sorgente. Se la memoria è incrinata, o lacerata, dalle ferite che la malattia, o la sventura, trascina con sé, come sarebbe mai possibile riconoscere in noi le tracce della nostalgia? Dalla memoria emozionale, certo, dalla memoria vissuta, sgorgano le sorgenti della nostalgia, e non dalla memoria calcolante, dalla memoria dei nomi e dei numeri, che nulla ha a che fare con quella emozionale; ma il discorso, che intende riflettere sul tema sconfinato della memoria, mirabilmente svolto da sant’Agostino nelle Confessioni, ha bisogno di tenerne presenti la complessità e la problematicità.
Eugenio BORGNA, La nostalgia ferita, Einaudi, Torino 2018, pp. 67-69 Eugenio Borgna, psichiatra e docente, in questo passo riflette sulla nostalgia. A qualunque età si può provare nostalgia di qualcosa che si è perduto: di un luogo, di una persona, dell’infanzia o dell’adolescenza, di un amore, di un’amicizia, della patria. Non soffocare «le emozioni perdute», testimoniate dalla nostalgia, consente di scandagliare l’interiorità e di riflettere sulla «storia della nostra vita», per comprendere chi siamo stati e chi siamo diventati. Condividi le riflessioni di Borgna? Pensi anche tu che la nostalgia faccia parte della vita e che ci aiuti a fare i conti continuamente con la complessità dei ricordi e con la nostra storia personale? Sostieni con chiarezza il tuo punto di vista con argomenti ricavati dalle tue conoscenze scolastiche ed extrascolastiche e con esemplificazioni tratte dalle tue esperienze di vita. Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.
___________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
ALLEGATI b)
Testi simulazione seconda prova
(febbraio e aprile)
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: ITCA - COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
Tema di: PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI e
GEOPEDOLOGIA, ECONOMIA ED ESTIMO
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte.
PRIMA PARTE
In un contesto urbano, al confine con una strada, è disponibile un lotto edificabile di vasta superficie nel
quale il proprietario intende realizzare un nuovo complesso residenziale di alto livello qualitativo, ispirato
ai principi di sostenibilità ed efficienza energetica.
Viene richiesta, in particolare, la progettazione di un edificio pensato per inserirsi in modo armonioso
all'interno di un contesto urbano in espansione che costituisca il prototipo per le palazzine del nuovo
insediamento. L’area è situata in prossimità di un ampio parco, perciò si desidera per le unità immobiliari
un rapporto privilegiato con il verde circostante da realizzarsi attraverso ampie terrazze, loggiati o balconi.
L’edificio in questione sarà una palazzina condominiale, composta da quattro piani fuori terra per numero
otto alloggi, la cui superficie lorda sarà di 85-90 m2, escluse aree scoperte, oltre ad un piano interrato
destinato a cantine. Sarà necessario prevedere nell’area un edificio limitrofo destinato a box auto.
In considerazione dell'estensione del lotto, sia l'indice di edificabilità che il rapporto di copertura sono tali
da non costituire di fatto vincoli per la progettazione, pertanto la volontà del Committente è quella di
lasciare ampio spazio alla creatività del progettista affinché elabori una proposta progettuale di ampio
impatto visivo, attraverso giochi di volumi, differenti livelli delle coperture, vuoti e pieni dei muri
perimetrali e impiego di materiali contemporanei.
Il candidato operi liberamente le scelte da lui ritenute necessarie o utili per la redazione del progetto fra
le quali, ad esempio, la forma e la dimensione del lotto, l’andamento del terreno (pianeggiante o in
pendenza), le sistemazioni esterne dell'edificio, la scelta dei materiali, i colori e le tipologie costruttive.
Scelta la scala di rappresentazione, esponga la sua proposta progettuale con almeno:
una planimetria generale; una planimetria del piano tipo; un prospetto; una sezione significativa.
Il candidato è altresì libero di integrare la soluzione progettuale con altri elaborati scritti o grafici per una
facile, rapida e completa comprensione della propria proposta.
Gli elaborati dovranno comunque essere tali da consentire di leggere con chiarezza impianto distributivo
e schema strutturale.
In relazione all’edificio progettato, il candidato illustri le problematiche correlate alla ripartizione delle
spese condominiali e allestisca le relative tabelle millesimali. Dopo aver illustrato gli aspetti estimativi
che giustificano l’elaborazione delle richieste tabelle, esponga i conseguenti criteri da adottare e proceda
alla definizione delle stesse.
Si richiede inoltre la stima, con procedimento a scelta del candidato, del valore di mercato di uno degli
alloggi previsti dal progetto, comprensivo di cantina e di autorimessa.
SECONDA PARTE
Dovranno essere sviluppati due dei seguenti quesiti, eventualmente avvalendosi delle conoscenze e
competenze maturate attraverso le esperienze formative extrascolastiche, qualora effettuate.
1) In riferimento al tema, il candidato esponga le scelte progettuali e tecniche operate che
consentono di ottenere i migliori risultati dal punto di vista della sostenibilità ambientale e
dell’efficienza energetica.
2) Il tempio greco: il candidato definisca gli ordini architettonici, individuandone gli elementi
essenziali in semplici rappresentazioni grafiche.
3) Con riferimento ad un’area fabbricabile di sua conoscenza, il candidato, dopo averla
individuata, illustri le caratteristiche influenti sulla sua valutazione e precisi quali sono i valori
e i procedimenti di stima adottabili. Indichi anche quali possono essere i vincoli legali posti
all’edificazione.
4) Il candidato definisca quali sono gli imponibili catastali e il loto utilizzo. In aggiunta, con
riferimento alla planimetria quotata di uno degli alloggi realizzabili, in candidato può
determinarne la rendita catastale sulla base dei seguenti dati: categoria A/2, classe 3,
dimensione del vano utile compresa fra 11-24 m2, tariffa € 270/vano. Si determini anche la
superficie catastale sulla base del D.P.R. 138/98.
___________________________
Durata massima della prova: 8 ore.
L’elaborato scritto-grafico potrà essere redatto a mano libera, con l’ausilio di righe e squadre, oppure con l’ausilio del
CAD (o programmi di grafica computerizzata equivalenti), ma comunque eseguito in scala.
È consentito anche l’utilizzo di software parametrici purché sia inibito l’impiego di eventuali librerie di “pacchetti” già
predisposti per i particolari costruttivi.
È consentito l’uso del manuale del geometra, di manuali tecnici, prontuari e di calcolatrice non programmabile.
È consentito l’utilizzo delle “librerie” di arredo (che dovranno essere rese disponibili sui computer dalla Commissione
prima della data della prova di esame).
È interdetto l’uso di Internet e di qualunque supporto di dati digitali (chiavette usb, cd, dvd od altro).
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: ITCA - COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
Tema di: PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI e
GEOPEDOLOGIA, ECONOMIA ED ESTIMO
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte.
PRIMA PARTE
Nel contesto di una recente espansione urbana nella periferia di un centro abitato di medio-piccole
dimensioni è prevista, all’interno di un lotto destinato ad attrezzature pubbliche, la realizzazione di una
Scuola dell’infanzia a 3 sezioni (max 25 alunni/sezione). L’area di intervento ha sagoma rettangolare con
due lati di 80 m (orientati a Nord e a Sud) e due di 50 m (orientati ad Est ed a Ovest). Il lato nord del lotto
confina con un parcheggio pubblico e una strada urbana carrabile; il lato ovest con un lotto residenziale a
bassa densità (edifici a due livelli a schiera) e i lati est e sud con un parco pubblico.
Sono dati:
Indice di densità fondiaria di cubatura: If = 0,60 m3/m
2 (oppure di superficie: If = 0,2 m2/m2)
Rapporto di copertura: Rc = 20% della superficie del lotto
Altezza massima: Hmax = 6,5 m (misurati dal piano di campagna)
Il principio ispiratore nella progettazione dovrebbe essere quello di creare un’atmosfera che stimoli la
creatività e curiosità dei bambini.
Le forme dovranno essere plasmate in modo da ottenere un “episodio progettuale” con caratteristiche di
richiamo e di aspetto ludico dove si “impara” tramite emozioni e suggestioni.
Il proposito progettuale è quindi quello di creare un volume architettonico riconoscibile con forme
accoglienti e con la suggestione di una immagine dinamica delle strutture.
La forma, il colore, l’attenzione ai materiali e alle tecnologie costruttive dovranno essere i protagonisti di
questo intervento architettonico. Ogni spazio dovrà essere progettato per offrire ai bambini ampie
opportunità di esplorazione, creatività, interazione.
L’edificio dovrà essere progettato con il massimo rispetto per ciò che lo circonda. La struttura artificiale e
l’ambiente circostante potranno dialogare con il paesaggio attraverso ampie vetrate in modo da
consentirne l’integrazione.
Anche l’organizzazione degli spazi esterni dovrà essere immaginata nell’ottica di creare un laboratorio di
esperienze multisensoriali.
L’edificio dovrà comprendere, oltre alle aule, anche gli spazi per l’amministrazione e per il personale
educatore, mensa e servizi per la necessità di circa 75 bambini. Ulteriori spazi accessori o a
completamento del programma potranno essere introdotti a discrezione del candidato.
L’edificio si dovrà sviluppare su un unico piano con possibilità di modulare le altezze in relazione agli spazi
progettati.
Nella proposta progettuale si consideri come prioritaria la possibilità di rendere il più possibile flessibile la
configurazione degli spazi.
Dovrà essere garantita la fruibilità da parte degli utenti diversamente abili.
Dovrà essere prevista la sistemazione degli spazi esterni (aree a verde, aree gioco attrezzate per i bambini)
e la collocazione di un'area per il parcheggio pertinenziale per 8-10 posti auto.
Nella progettazione si adottino le soluzioni tecnologiche più idonee per assicurare il contenimento
energetico e la sostenibilità ambientale.
Il candidato fissi a suo giudizio ogni altro dato da lui ritenuto necessario oppure utile per la redazione del
progetto (tipo di struttura, tipo di copertura, eventuale dislivello del terreno, etc.).
Il candidato illustri la propria proposta progettuale con la planimetria (completa di inserimento nel lotto
dell’edificio, sistemazione esterna e accessi), piante, una sezione significativa e un prospetto, ricorrendo
alle scale di rappresentazione che riterrà più opportune.
Gli elaborati dovranno comunque essere tali da consentire di leggere con chiarezza impianto distributivo e
schema strutturale.
L’edificio dovrà essere dimensionato secondo le normative vigenti e le più avanzate linee guida in materia
(Linee Guida per la progettazione interna delle scuole pubblicate dal MIUR l’11 aprile 2013). Le superfici
della tabella seguente sono indicative per un primo dimensionamento ma possono essere ampliate dal
candidato in funzione della soluzione distributiva adottata e in relazione a considerazioni opportune.
SCUOLA DELL’INFANZIA (EX SCUOLA MATERNA): REQUISITI DIMENSIONALI MINIMI
SPAZI ESSENZIALI Superfici minime m
2/utente
1 CICLO DIDATTICO
Riduzione superfici minime
m2/utente
per ogni ciclo successivo al primo
AMBIENTI INSEGNANTI
SERVIZI IGIENICI PERSONALE
CON ANNESSI SPOGLIATOI 0,24 m
2 (comunque min 5 m
2) 0,20 m2 (comunque min 6 m
2)
SERVIZI IGIENICI BAMBINI 0,7 m2 20% fino ad un massimo del 40%
SPAZI DI GRUPPO
SPAZI LABORATORIALI 3.3 m
2 10% fino ad un massimo del 20%
SPAZI DI CONNESSIONE 1,4 m2 10% fino ad un massimo del 20%
AREA CONSUMAZIONE PASTI 1 10% fino ad un massimo del 20%
SPORZIONAMENTO E/O
CUCINA E RELATIVI SERVIZI
secondo Q.E
(comunque min 18 m2)
secondo Q.E
(comunque min 20 m2)
SPAZI A CIELO APERTO 2,2 m2 10% fino ad un massimo del 30%
La costruzione della nuova scuola dell'infanzia comporta l'espropriazione dell'intera proprietà, costituita,
oltre che dal lotto edificabile finora trattato, anche da due piccole particelle di terreno agricolo accorpate
al resto. Queste ultime misurano 1000 m2 ciascuna.
Assumendo opportunamente tutti dati mancanti il candidato calcoli le indennità di espropriazione che
l'Ente espropriante dovrà notificare al proprietario relativamente alle tre particelle.
Indichi inoltre le scelte che hanno per legge i singoli proprietari dopo aver ricevuto la notifica delle
indennità offerte, e che cosa implicano tali scelte.
SECONDA PARTE
Dovranno essere sviluppati due dei seguenti quesiti, eventualmente avvalendosi delle conoscenze e
competenze maturate attraverso le esperienze formative extrascolastiche, qualora effettuate.
5) Il candidato espliciti le differenze tra la contabilità di una opera privata e una pubblica,
indicando gli elaborati utili a redigere la contabilità e la gestione di una opera pubblica.
6) Il candidato illustri l’origine del concetto della “pianta libera” e le conseguenze della sua
applicazione nell’edilizia abitativa contemporanea proponendo esempi.
7) Il candidato esponga in che cosa consiste il procedimento analitico per la stima del valore di
mercato di un immobile, precisando le voci che costituiscono l’attivo e il passivo del bilancio.
8) Il candidato spieghi che cosa si intende per analisi costi-benefici relativi ad un'opera pubblica
e quali criteri si possono adottare per l’espressione del giudizio di convenienza.
___________________________
Durata massima della prova: 8 ore.
L’elaborato scritto-grafico potrà essere redatto a mano libera, con l’ausilio di righe e squadre, oppure con l’ausilio del
CAD (o programmi di grafica computerizzata equivalenti), ma comunque eseguito in scala.
È consentito anche l’utilizzo di software parametrici purché sia inibito l’impiego di eventuali librerie di “pacchetti” già
predisposti per i particolari costruttivi.
È consentito l’uso del manuale del geometra, di manuali tecnici, prontuari e di calcolatrice non programmabile.
È consentito l’utilizzo delle “librerie” di arredo (che dovranno essere rese disponibili sui computer dalla Commissione
prima della data della prova di esame).
È interdetto l’uso di Internet e di qualunque supporto di dati digitali (chiavette usb, cd, dvd od altro).
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: ITCL - COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
OPZIONE TECNOLOGIE DEL LEGNO NELLE COSTRUZIONI
Tema di: TECNOLOGIE DEL LEGNO NELLE COSTRUZIONI e
PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte.
PRIMA PARTE
Un Club Alpino ha deciso di bandire un concorso di idee per ricostruire un rifugio d’alta quota ormai
obsoleto e fatiscente. Il nuovo edificio dovrà diventare il punto di riferimento per gli alpinisti/escursionisti.
L’edificio da demolire, disposto su due piani, è realizzato su un basamento in cemento armato avente
dimensioni in pianta pari a 30 m x 40 m che verrà riutilizzato per la posa delle strutture in legno del nuovo
edificio.
La superficie del basamento, non occupata dal nuovo rifugio, potrà essere utilizzata per ospitare spazi
accessori per tavoli all’aperto o solarium.
Il nuovo fabbricato dovrà contenere al suo interno i seguenti ambienti:
Piano terra:
ingresso/reception
piccolo bar/ristorante
cucina, dispensa e servizi per il personale
servizi igienici per gli ospiti del locale ristorante
alloggio del custode
Piano primo:
n° 6 stanze per gli ospiti (n° 4 stanze a 2 letti e n° 2 stanze singole) con relativi servizi
terrazza panoramica ed eventuale centro benessere
La progettazione del nuovo rifugio potrà essere immaginata flessibile nell’uso al fine di renderla adattabile
alle future necessità. Inoltre, l’idea-progetto dovrà dialogare con il paesaggio circostante anche attraverso
ampie vetrate da prevedersi almeno nella zona ristorante/bar.
La soluzione progettuale potrà essere sviluppata sia tenendo conto delle forme architettoniche tipiche
della tradizione d’alta quota sia di quelle più “avveniristiche”, prevedendo eventualmente anche un
raccordo graduale con l’andamento altimetrico (qualora ipotizzato dal candidato).
Tutti gli ulteriori elementi necessari per procedere alla progettazione, compreso l’orientamento del
versante sul quale è ubicato il rifugio, saranno fissati a discrezione del candidato.
Gli elaborati da produrre sono:
- piante quotate dei vari livelli
- almeno un prospetto ed una sezione significativa (con quote)
- relazione sintetica con descrizione delle fasi di montaggio degli elementi prefabbricati in legno e calcolo della trasmittanza di una parete perimetrale.
Il candidato ha facoltà di integrare la propria soluzione progettuale con una indicazione schematica degli
arredi a dimostrazione del dimensionamento funzionale-distributivo.
Si richiede al candidato di illustrare la propria soluzione progettuale utilizzando le scale di rappresentazione
che riterrà adeguate per una facile, rapida e completa comprensione della proposta.
SECONDA PARTE
Dovranno essere sviluppati due dei seguenti quesiti, eventualmente avvalendosi delle conoscenze e
competenze maturate attraverso le esperienze formative extrascolastiche, qualora effettuate:
9) In riferimento alla soluzione progettuale proposta, il candidato classifichi cronologicamente le lavorazioni indispensabili per la sua realizzazione e stimi le giuste quantità di materiale e di
lavoro necessarie all’esecuzione di almeno una parte dell’opera.
10) Sulla base del progetto elaborato nella prova, il candidato sviluppi almeno un particolare
costruttivo significativo, nella scala ritenuta più opportuna, che evidenzi la stratigrafia definendo chiaramente tutti i componenti.
11) Il candidato descriva i principali tipi di legname utilizzati per gli elementi strutturali in
edilizia e gli aspetti positivi dell’impiego delle tecnologie del legno in architettura.
12) Il candidato illustri quali sono le figure professionali presenti in un cantiere edile, in riferimento alla normativa vigente.
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Durata massima della prova: 8 ore.
L’elaborato scritto-grafico potrà essere redatto a mano libera, con l’ausilio di righe e squadre, oppure con l’ausilio del
CAD (o programmi di grafica computerizzata equivalenti), ma comunque eseguito in scala.
È consentito anche l’utilizzo di software parametrici purché sia inibito l’impiego di eventuali librerie di “pacchetti” già
predisposti per i particolari costruttivi.
È consentito l’uso del manuale del geometra, di manuali tecnici, prontuari e di calcolatrice non programmabile.
È consentito l’utilizzo delle “librerie” di arredo (che dovranno essere rese disponibili sui computer dalla Commissione
prima della data della prova di esame).
È interdetto l’uso di Internet e di qualunque supporto di dati digitali (chiavette usb, cd, dvd od altro).
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: ITCL - COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
OPZIONE TECNOLOGIE DEL LEGNO NELLE COSTRUZIONI
Tema di: TECNOLOGIE DEL LEGNO NELLE COSTRUZIONI e
PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte.
PRIMA PARTE
Nel contesto di una recente espansione urbana nella periferia di un centro abitato di medio-piccole
dimensioni è prevista, all’interno di un lotto destinato ad attrezzature pubbliche, la realizzazione di una
Scuola dell’infanzia a 3 sezioni (max 25 alunni/sezione). L’area di intervento ha sagoma rettangolare con
due lati di 80 m (orientati a Nord e a Sud) e due di 50 m (orientati ad Est ed a Ovest). Il lato nord del lotto
confina con un parcheggio pubblico e una strada urbana carrabile; il lato ovest con un lotto residenziale a
bassa densità (edifici a due livelli a schiera) e i lati est e sud con un parco pubblico.
Sono dati:
Indice di densità fondiaria di cubatura: If = 0,60 m3/m
2 (oppure di superficie: If = 0,2 m2/m2)
Rapporto di copertura: Rc = 20% della superficie del lotto
Altezza massima: Hmax = 6,5 m (misurati dal piano di campagna)
Il principio ispiratore nella progettazione dovrebbe essere quello di creare un’atmosfera che stimoli la
creatività e curiosità dei bambini.
Le forme dovranno essere plasmate in modo da ottenere un “episodio progettuale” con caratteristiche di
richiamo e di aspetto ludico dove si “impara” tramite emozioni e suggestioni.
Il proposito progettuale è quindi quello di creare un volume architettonico riconoscibile con forme
accoglienti e con la suggestione di una immagine dinamica delle strutture.
La forma, il colore, l’attenzione ai materiali e alle tecnologie costruttive dovranno essere i protagonisti di
questo intervento architettonico. Ogni spazio dovrà essere progettato per offrire ai bambini ampie
opportunità di esplorazione, creatività, interazione.
L’edificio, da realizzarsi in legno con sistema costruttivo a scelta del candidato, dovrà essere progettato
con il massimo rispetto per ciò che lo circonda. La struttura artificiale e l’ambiente circostante potranno
dialogare con il paesaggio attraverso ampie vetrate in modo da consentirne l’integrazione.
Anche l’organizzazione degli spazi esterni dovrà essere immaginata nell’ottica di creare un laboratorio di
esperienze multisensoriali.
L’edificio dovrà comprendere, oltre alle aule, anche gli spazi per l’amministrazione e per il personale
educatore, mensa e servizi per la necessità di circa 75 bambini. Ulteriori spazi accessori o a
completamento del programma potranno essere introdotti a discrezione del candidato.
L’edificio si dovrà sviluppare su un unico piano con possibilità di modulare le altezze in relazione agli spazi
progettati.
Nella proposta progettuale si consideri come prioritaria la possibilità di rendere il più possibile flessibile la
configurazione degli spazi.
Dovrà essere garantita la fruibilità da parte degli utenti diversamente abili.
Dovrà essere prevista la sistemazione degli spazi esterni (aree a verde, aree gioco attrezzate per i bambini)
e la collocazione di un'area per il parcheggio pertinenziale per 8-10 posti auto.
Nella progettazione si adottino le soluzioni tecnologiche più idonee per assicurare il contenimento
energetico e la sostenibilità ambientale.
Il candidato fissi a suo giudizio ogni altro dato da lui ritenuto necessario oppure utile per la redazione del
progetto (tipo di struttura, tipo di copertura, eventuale dislivello del terreno, etc.).
Il candidato illustri la propria proposta progettuale con la planimetria (completa di inserimento nel lotto
dell’edificio, sistemazione esterna e accessi), piante, una sezione significativa e un prospetto, ricorrendo
alle scale di rappresentazione che riterrà più opportune. Gli elaborati dovranno comunque essere tali da
consentire di leggere con chiarezza impianto distributivo e schema strutturale.
Il candidato, inoltre, predisponga una breve relazione tecnica che contenga:
i criteri assunti per l’impostazione strutturale del progetto
le motivazioni delle soluzioni tecnologiche adottate
il calcolo, anche parziale, della dispersione termica dell’involucro edilizio.
L’edificio dovrà essere dimensionato secondo le normative vigenti e le più avanzate linee guida in materia
(Linee Guida per la progettazione interna delle scuole pubblicate dal MIUR l’11 aprile 2013). Le superfici
della tabella seguente sono indicative per un primo dimensionamento ma possono essere ampliate dal
candidato in funzione della soluzione distributiva adottata e in relazione a considerazioni opportune.
SCUOLA DELL’INFANZIA (EX SCUOLA MATERNA): REQUISITI DIMENSIONALI MINIMI
SPAZI ESSENZIALI Superfici minime m
2/utente
1 CICLO DIDATTICO
Riduzione superfici minime
m2/utente
per ogni ciclo successivo al primo
AMBIENTI INSEGNANTI
SERVIZI IGIENICI PERSONALE
CON ANNESSI SPOGLIATOI 0,24 m
2 (comunque min 5 m
2) 0,20 m2 (comunque min 6 m
2)
SERVIZI IGIENICI BAMBINI 0,7 m2 20% fino ad un massimo del 40%
SPAZI DI GRUPPO
SPAZI LABORATORIALI 3.3 m
2 10% fino ad un massimo del 20%
SPAZI DI CONNESSIONE 1,4 m2 10% fino ad un massimo del 20%
AREA CONSUMAZIONE PASTI 1 10% fino ad un massimo del 20%
SPORZIONAMENTO E/O
CUCINA E RELATIVI SERVIZI
secondo Q.E
(comunque min 18 m2)
secondo Q.E (comunque min 20 m2)
SPAZI A CIELO APERTO 2,2 m2 10% fino ad un massimo del 30%
SECONDA PARTE
Dovranno essere sviluppati due dei seguenti quesiti, eventualmente avvalendosi delle conoscenze e
competenze maturate attraverso le esperienze formative extrascolastiche, qualora effettuate:
13) Il candidato espliciti le differenze tra la contabilità di una opera privata e una pubblica,
indicando gli elaborati utili a redigere la contabilità e la gestione di una opera pubblica.
2) Il candidato, con riferimento ai concetti di accessibilità, visitabilità e adattabilità, illustri i
criteri progettuali da seguire per consentire ai soggetti diversamente abili la fruizione degli
edifici pubblici e privati, residenziali o meno.
3) Il candidato, in relazione alla soluzione progettuale proposta, descriva la procedura per il
calcolo della resistenza al fuoco di uno degli elementi portanti previsti.
4) In riferimento alla soluzione progettuale proposta il candidato descriva e rappresenti in scala
1:10 la soluzione prevista per l’attacco tra gli elementi strutturali orizzontali e quelli verticali.
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Durata massima della prova: 8 ore.
L’elaborato scritto-grafico potrà essere redatto a mano libera, con l’ausilio di righe e squadre, oppure con l’ausilio del
CAD (o programmi di grafica computerizzata equivalenti), ma comunque eseguito in scala.
È consentito anche l’utilizzo di software parametrici purché sia inibito l’impiego di eventuali librerie di “pacchetti” già
predisposti per i particolari costruttivi.
È consentito l’uso del manuale del geometra, di manuali tecnici, prontuari e di calcolatrice non programmabile.
È consentito l’utilizzo delle “librerie” di arredo (che dovranno essere rese disponibili sui computer dalla Commissione
prima della data della prova di esame).
È interdetto l’uso di Internet e di qualunque supporto di dati digitali (chiavette usb, cd, dvd od altro).
ALLEGATI d)
Griglie di valutazione
prima prova scritta
ALLEGATI e)
Griglie di valutazione
seconda prova scritta
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO E TECNOLOGICO “L. CAMPEDELLI”
CLASSE: 5A C.A.T.
ALUNNO: _____________________________________
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA SECONDA PROVA
ESAME DI STATO 2019
PROGETTAZIONE COSTRUZIONI IMPIANTI E GEOPEDOLOGIA, ECONOMIA ED ESTIMO
PUNTEGGIO: ________________________________________________/20
INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO
CORRISPONDENTE
Padronanza delle conoscenze disciplinari relative ai nuclei fondanti della disciplina.
Prestazione non data Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo
1 2 2,5 3 3,5 4 5
Padronanza delle competenze tecnico-professionali specifiche di indirizzo rispetto agli obiettivi della prova, con particolare riferimento all’analisi e comprensione dei casi e/o delle situazioni problematiche proposte e alle metodologie utilizzate nella loro risoluzione.
Prestazione non data Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo
0,5 2 4 5 5,5 6,5 8
Completezza nello svolgimento della traccia, coerenza/correttezza dei risultati e degli elaborati tecnici e/o tecnico-grafici prodotti.
Prestazione non data Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Ottimo
0,5 1 1,5 2 3 4
Capacità di argomentare, di collegare e di sintetizzare le informazioni in modo chiaro e esauriente, utilizzando con pertinenza i diversi linguaggi specifici
Prestazione non data Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Ottimo
0,5 1 1,5 2 2,5 3
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO E TECNOLOGICO “L. CAMPEDELLI”
CLASSE: 5A Opz. T.L.
ALUNNO: _____________________________________
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA SECONDA PROVA
ESAME DI STATO 2019
PROGETTAZIONE COSTRUZIONI IMPIANTI E TECNOLOGIA DEL LEGNO NELLE COSTRUZIONI
PUNTEGGIO: ________________________________________________/20
INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO
CORRISPONDENTE
Padronanza delle conoscenze disciplinari relative ai nuclei fondanti della disciplina.
Prestazione non data Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo
1 2 2,5 3 3,5 4 5
Padronanza delle competenze tecnico-professionali specifiche di indirizzo rispetto agli obiettivi della prova, con particolare riferimento all’analisi e comprensione dei casi e/o delle situazioni problematiche proposte e alle metodologie utilizzate nella loro risoluzione.
Prestazione non data Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo
0,5 2 4 5 5,5 6,5 8
Completezza nello svolgimento della traccia, coerenza/correttezza dei risultati e degli elaborati tecnici e/o tecnico-grafici prodotti.
Prestazione non data Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Ottimo
0,5 1 1,5 2 3 4
Capacità di argomentare, di collegare e di sintetizzare le informazioni in modo chiaro e esauriente, utilizzando con pertinenza i diversi linguaggi specifici
Prestazione non data Gravemente insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Ottimo
0,5 1 1,5 2 2,5 3