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LICEO STATALE “SANDRO PERTINI” Liceo Linguistico - Liceo delle Scienze Umane (con Opzione Economico- Sociale) Liceo Musicale e Coreutico – Sez. Musicale Via C. Battisti, 5 - 16145 Genova - Corso Magenta, 2 A - 16125 Genova Tel. 010313824 - Fax 010315428 Cod. Fisc. 80041570104 - C.M. GEPM04000P email: [email protected] - www.liceopertini.gov.it DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Redatto ai sensi dell’O.M. 257 4 Maggio 2017 CLASSE QUINTA SEZ. F Anno scolastico 2016 – 2017

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LICEO STATALE “SANDRO PERTINI”

Liceo Linguistico - Liceo delle Scienze Umane (con Opzione Economico-

Sociale)

Liceo Musicale e Coreutico – Sez. Musicale Via C. Battisti, 5 - 16145 Genova - Corso Magenta, 2 A - 16125 Genova

Tel. 010313824 - Fax 010315428 Cod. Fisc. 80041570104 - C.M. GEPM04000P email: [email protected] - www.liceopertini.gov.it

DOCUMENTO

DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Redatto ai sensi dell’O.M. 257 4 Maggio 2017

CLASSE QUINTA

SEZ. F

Anno scolastico 2016 – 2017

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INDICE

Consiglio di Classe pag. 3 Elenco dei candidati e rappresentanti di classe pag. 4 1. Premessa pag. 6 2. Definizione degli obiettivi educativi e didattici comuni pag. 7 3. Predisposizione dei percorsi interdisciplinari pag. 8 4. Definizione delle attività integrative previste dal POF pag. 9 5. Partecipazione ad altre attività deliberate dal Consiglio di Classe pag. 9 6. Schede analitiche delle singole discipline pag. 11 6.1 Lingua e Letteratura Italiana pag. 11 6.2 Storia pag. 19 6.3 Filosofia pag. 26 6.4 Scienze Umane pag. 30 6.5 Diritto ed economia politica pag. 40 6.6 Lingua e Cultura Inglese pag. 46 6.7 Lingua e Cultura Francese pag. 51 6.8 Storia dell’Arte pag. 57 6.9 Matematica pag. 65 6.10 Fisica pag. 75 6.11 Scienze Motorie e Sportive pag. 82 6.12 Religione pag. 86 7. Simulazione delle prove di Esame pag. 88 7.1 Testi delle prove pag. 88 7.2 Griglie e parametri di valutazione adottati pag. 111 8. Attività di recupero e potenziamento pag. 118 9 Raggiungimento degli obiettivi e valutazione complessiva pag. 118 Firme dei docenti del Consiglio di Classe pag. 120

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CONSIGLIO DI CLASSE

Classe V Sez. F

2016-2017

2016-2017

Coordinatore: Prof. Giovanna Canepa

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA Prof.ssa Alessandra Bertolotto

STORIA E FILOSOFIA Prof.ssa Claudia Carminati

SCIENZE UMANE Prof. Gianfranco Roncarolo

DIRITTO – ECONOMIA POLITICA Prof.ssa Anna Wrubl

LINGUA E CULTURA STRANIERA

INGLESE

Prof.ssa Isabella Rudmann

LINGUA E CULTURA STRANIERA

FRANCESE

Prof. Jean-Françoise Boudard

MATEMATICA E FISICA Prof.ssa Emma De Matteis

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Prof. Guido Scarantino

RELIGIONE CATTOLICA Prof.ssa Maria Ida Costa

SOSTEGNO Prof. Alessandro Pettorossi, Prof.ssa

Ilaria Pedrelli, Prof.ssa Giovanna

Canepa

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Classe V Sez. F

2016-2017

ELENCO DEI CANDIDATI

CANDIDATI INTERNI

1 Agnelli Alessio

2 Barisone Giulia

3 Buonfiglio Emanuele

4 Carrea Giulia

5 Djala Sara

6 Dronti Federico

7 Frisino Alice

8 Linari Giovanni Battista

9 Lo Conti Daniele

10 Melis Marvin

11 Milloni Flavia

12 Parodi Alessia

13 Penco Giulia

14 Persico Stefania

15 Pinna Gabriele

16 Polverino Lisa

17 Rabaglio Melissa

18 Rovina Erica

19 Sanna Lara

20 Sicari Davide

21 Stranieri Michael

22 Verzì Alice

23 Villalba Pinto Joselyn

24 Zucco Paolo

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Rappresentanti eletti nel Consiglio di classe nell’a.s. 2016 - 2017

Genitori:

1) Elisa Bricco

2) Cinzia Petracco

Studenti:

1) Melissa Rabaglio

2) Paolo Zucco

Nella seduta del Consiglio di classe del 22/2/2017 (rif. Verbale n. 4 del

Consiglio di classe 5F) in base al D.M. 41 del 27.01.2017 stati designati

commissari interni i docenti:

Prof. Anna Wrubl (Diritto ed Economia Politica)

Prof. Emma De Matteis (Matematica e Fisica)

Prof. Claudia Carminati (Storia e Filosofia)

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PREMESSA

1.1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe è composta da 24 alunni,14 femmine e 10 maschi. Del gruppo

originario di 30 ragazzi sono rimasti diversi elementi, a cui si sono aggiunti altri

ed altri ancora hanno cambiato scuola. Durante il primo biennio la classe ha

visto l’alternarsi di numerosi docenti di diverse discipline, pertanto alla

conclusione del secondo anno in alcune materie si registravano ritardi nello

svolgimento della programmazione

La classe, nel complesso, si è sempre dimostrata ben scolarizzata e ha

risposto alle sollecitazioni dei docenti con diligenza. Forse anche a causa del

cambiamento di metodi di insegnamento, gli alunni non sempre hanno

consolidato una autonomia di studio e sono rimasti legati soprattutto al libro di

testo e agli eventuali appunti, senza sviluppare un particolare senso critico e

capacità di operare collegamenti tra discipline diverse.

Per questa ragione la preparazione della classe appare scolastica e non

troppo approfondita, anche se un gruppo di alunni più motivati ha saputo

cogliere gli spunti forniti dagli insegnanti per arrivare a riflessioni personali.

Vi sono inoltre due alunne DSA per le quali sono stati predisposti PDP

personalizzati che hanno dato modo ai singoli di godere di tutele tali da

consentire a tutti di raggiungere gli obiettivi proposti.

Nella classe, dal secondo biennio, e' stata inserita un'alunna disabile, per la

cui documentazione e le modalità si rimanda al fascicolo riservato in allegato a

questo documento. L’alunna F. M. non effettuerà l’esame di maturità, ma le

verrà rilasciato un certificato di frequenza con verifica e valutazione sommativa

delle abilità raggiunte.

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1.2. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALL’INIZIO DELL’ANNO

SCOLASTICO

La classe si e' presentata come un gruppo disomogeneo per capacita',

impegno e risultati, nel quale e' prevalso pero' l'aspetto della buona volonta' e

della capacita' di lavorare in classe sotto la guida degli insegnanti. In generale

si può dire che, pur avendo delle potenzialità di apprendimento, queste non

sono state pienamente sviluppate nel corso dell’anno scolastico.

2. DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI EDUCATIVI E

DIDATTICI COMUNI

2.1. OBIETTIVI EDUCATIVI

- Trattandosi di una classe quinta ci e' sembrato che la maggior

parte degli obiettivi educativi posti negli anni precedenti fosse stata

raggiunta,pertanto si e' concordato di lavorare a rafforzare i comportamenti

gia' messi in atto dagli alunni.

2.2. OBIETTIVI DIDATTICI

- In riferimento alla programmazione comune, il Consiglio di classe ha

individuato i seguenti obiettivi:

- essere capace di operare collegamenti;

- saper usare il linguaggio specifico delle discipline;

- essere in grado di trasformare le conoscenze in competenze.

3. PREDISPOSIZIONE DI PERCORSI INTERDISCIPLINARI

Il continuo cambio di insegnanti ha reso piuttosto difficile la definizione di

percorsi interdisciplinari. Nell’ultimo anno di corso si è cercato di potenziare i

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collegamenti tra diritto ed economia, storia, filosofia e scienze umane ,

discipline che condividono nei programmi temi comuni e competenze analoghe.

Unità Interdisciplinari: Scienze umane + Diritto/Economia: la globalizzazione, il

Welfare State; Storia + Diritto/Economia; L’Assemblea Costituente, la

Costituzione; Storia + Scienze Umane: la crisi del ’29.

Si è puntato ad una didattica condivisa che aiutasse gli studenti a trasformare

le conoscenze delle diverse discipline nella competenza di saper inquadrare un

problema proposto in diverse prospettive, storica ,filosofica, giuridica

economica e sociale, ricercando una soluzione comune.

3.1 Insegnamento disciplina non linguistica con la metodologia CLIL

L’insegnamento di Scienze Umane si è avvalso della metodologia CLIL

all’interno del Modulo II : “ What is the Welfare State? The Public

Responsibility? “

Nel quarto modulo con il filmato: “Margaret Thatcher Capitalism and a Free

Society”, “The Lady’s not for Turning”; nel quinto modulo : “China’s Waking up

from the Harmonious Dream.” Nel corso dell'attività CLIL si è adottato un

approccio incentrato soprattutto sull'acquisizione dei contenuti per sollecitare

gli allievi ad un uso informale della lingua per aggirare quello che viene definito

"filtro affettivo". Affrontare alcuni argomenti di Sociologia in lingua inglese ha

rappresentato l'opportunità di adottare nuovi punti di vista e ciò ha reso le

lezioni più vivaci. Sebbene nel gruppo classe vi fossero livelli di competenza

linguistica disomogenei, gli allievi hanno evidenziato nel complesso un livello di

partecipazione soddisfacente.

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4. DEFINIZIONE DELLE ATTIVITÀ INTEGRATIVE PREVISTE

DAL POF E DELIBERATE DAL COLLEGIO DEI DOCENTI

La classe ha partecipato a diverse iniziative nel corso del quinquennio e

soprattutto nell’ultimo anno sono arrivate proposte diversificate a cui gli alunni

hanno aderito con interesse.

Durante il terzo alcuni studenti hanno partecipato allo scambio con Zernike

College di Groningen.

Nel biennio la classe ha preso parte ad un'uscita didattica a Milano per visitare

la città.

La classe ha partecipato a viaggi di istruzione a Firenze in quarta e a

Barcellona in quinta, mantenendo sempre vivo interesse per le proposte

culturali. Inoltre due studenti hanno partecipato alle Olimpiadi di Filosofia.

Sia in quarta che in quinta la classe ha partecipato ad iniziative di

orientamento come il Salone dello studente , ad iniziative promosse dalla

Banca d’Italia e il progetto “Alma diploma”.

5 PARTECIPAZIONE AD ALTRE ATTIVITÀ DELIBERATE DAL

CONSIGLIO DI CLASSE

I ragazzi hanno partecipato ad iniziative sportive e hanno visto spettacoli

teatrali anche in lingua originale. Inoltre hanno incontrato la regista Cecilia

Mangini e assistito alla proiezione del film-documentario “All’armi siam

fascisti”, alla Giornata dell’Economia, in cui le Camere di Commercio forniscono

il quadro socio-economico di ciascuna provincia e visitato la Mostra “Gli anni

del 68. Voci e carte dell’archivio dei “movimenti”, una selezione di materiale

che ripercorre le tappe fondamentali che dagli anni ‘60 arrivano fino agli anni

‘80.

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Per quanto riguarda il percorso di Storia dell’arte, inoltre, i ragazzi hanno

visitato la mostra “Andy Warhol.Pop Art” a Palazzo Ducale e hanno assistito

allo spettacolo “L’Elisir di Dulcamara” al Teatro Carlo Felice ed effettuato una

visita guidata all’interno del teatro stesso.

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6. SCHEDE ANALITICHE DELLE SINGOLE DISCIPLINE

6.1. LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Prof.ssa Alessandra Bertolotto

LIBRO DI TESTO

C. Bologna, P. Rocchi “Rosa Fresca Aulentissima” Ed. gialla Neoclassicismo e Romanticismo, Vol. 4, Loescher

C. Bologna, P. Rocchi “Rosa Fresca Aulentissima” Ed. gialla Dal Naturalismo al Primo Novecento, Vol. 5, Loescher

C. Bologna, P. Rocchi “Rosa Fresca Aulentissima” Ed. gialla, L’età contemporanea, Vol. 6, Loescher

Dante Alighieri “Divina Commedia” – Paradiso – Edizione a scelta

ORE DI LEZIONE SVOLTE al 15.05.2017

I PERIODO II PERIODO TOTALE

46 66 112

FINALITÀ E OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

Finalità:

Capire che il fenomeno letterario è espressione della civiltà che lo ha prodotto ed è una forma di conoscenza della realtà

Consolidare interessi e capacità di fruizione in relazione ai testi più significativi della letteratura italiana, attraverso attività di contestualizzazione, analisi strutturata, interpretazione, commento, rielaborazione contenutistica e formale, comparazione con testi coevi delle letterature europee.

Padroneggiare la lingua italiana nella produzione orale e scritta, affinando le competenze linguistiche generali attraverso la lettura e l’analisi di testi d’autore.

Obiettivi:

Conoscere le correnti, gli autori principali della civiltà letteraria italiana, dalla fine del XIX secolo all'epoca contemporanea, in rapporto al contesto storico e culturale del periodo.

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Saper esporre e rielaborare in modo coerente le conoscenze acquisite da un testo di qualsiasi ambito;

Saper analizzare, in forma sia scritta sia orale, un testo letterario;

Saper operare confronti tra testi del medesimo autore, fra autori dello stesso periodo e tra altre espressioni artistiche e culturali ;

Acquisire una consapevolezza critica circa il carattere polisemico del linguaggio letterario in confronto anche con altri tipi di linguaggio;

ARGOMENTI E TEMATICHE SVOLTE ESPRESSE IN FORMA

ANALITICA.

Programma in sintesi:

- Linee di sviluppo della letteratura italiana dalla seconda metà del secolo XIX

ad oggi, attraverso una scelta dei brani più significativi in poesia e in prosa ;

- Dante Alighieri “La Divina Commedia” (struttura): “Paradiso”(struttura e

scelta di canti);

-Lettura integrale diretta di alcune opere italiane

Letture antologiche

(volume 4°) G. Leopardi

Da “I Canti”

Il passero solitario Pag.496 L’infinito Pag.500 La sera del dì di festa Pag.504 Alla luna Pag.509 A Silvia Pag.513 Canto notturno di un pastore errante dell’Asia Pag.530 Il Sabato del villaggio Pag.542 La ginestra o il fiore del deserto (vv. 1-37 e vv-297-317 ) Pag.550 Da “Le Operette Morali” Dialogo di Torquato Tasso e del suo genio famigliare Pag. 579 Dialogo della natura e di un Islandese Pag. 584 Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie Pag.592 Il dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere Pag.603

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Dal Realismo al Naturalismo (volume 5°) G. Carducci Da “Rime Nuove” Pianto antico Pag. 43 Da ”Odi Barbare” Nevicata Pag. 51 La Scapigliatura Emilio Praga Da “Penombre” Preludio Pag. 121 I.U. Tarchetti Da “Fosca” Attrazione morbosa Pag.123 E. Zola Da “Il romanzo sperimentale”

Romanzo e scienza: uno stesso metodo Pag. 67 G. Verga Da “Vita dei campi”

La lupa Pag. 229 Rosso Malpelo Pag. 210 Cavalleria Rusticana Pag. 222

Da “I Malavoglia” (lettura integrale)

Prefazione al ciclo dei vinti Pag. 197 L’addio Pag. 268 Da “Novelle Rusticane”

La roba Pag. 234 Da “Mastro Don Gesualdo”

La morte di Gesualdo Pag. 284 Decadentismo C. Baudelaire Da “Lo spleen di Parigi” La caduta dell’aureola” pag.342

Da “I fiori del male” L’albatro pag. 345

Corrispondenze pag. 346 J.K.Huysmans Da “Controcorrente” La casa del dandy pag. 329

O. Wilde Da “Il ritratto di Dorian Gray” Il nuovo edonismo pag. 333

G. Pascoli

Da “Il fanciullino”

La poetica pascoliana Pag. 482 Da “Myricae”

Prefazione Pag.487 Lavandare Pag. 493 L’assiuolo Pag. 497

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X Agosto Pag. 495 Il tuono pag. 500

Da “I canti di Castelvecchio”

Il gelsomino notturno Pag. 506 La cavalla storna Pag. 510

Da “Poemetti”

Digitale purpurea Pag. 515 Da “Primi poemetti”

Italy pag. 519 G. D’Annunzio

Da “Il Piacere”

L’attesa Pag. 397 Il cimitero degli inglesi pag. 402

Da “L’innocente”

La confessione” Pag. 406 Da” Alcyone”

La pioggia nel pineto Pag. 441 Futurismo F.T.Marinetti Primo manifesto del Futurismo Pag. 631 Manifesto tecnico della letteratura futurista Pag. 634 La crisi del romanzo Italo Svevo

Da “Una vita” Il gabbiano Pag. 726

Da “Senilità” (lettura integrale)

Il desiderio e il sogno Pag. 734 Da “La coscienza di Zeno”

La prefazione Pag.747 Preambolo Pag.749 Il fumo Pag. 752 La morte del padre Pag.756 Il dottor Coprosich Pag.759 Lo schiaffo Pag.763 Un matrimonio sbagliato Pag.765 Il finale Pag.769

L. Pirandello

Da”L’umorismo”

Il sentimento del contrario Pag. 795 la vita come flusso continuo Pag. 797

Da “Così è se vi pare”

La verità velata del finale Pag. 872

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“Uno nessuno centomila” (lettura integrale)

Tutto incomincia da un naso Da“Il fu Mattia Pascal”

Prima premessa e seconda premessa Pag. 825 Cambio treno! Pag. 830 La lanterninosofia Pag. 838 Il fu Mattia Pascal Pag. 842

Da “Novelle per un anno”

Il treno ha fischiato Pag. 809 Da “Sei personaggi in cerca d’autore”

L’ingresso dei sei personaggi pag. 880 La scena finale pag. 885

Da “Enrico IV”

Preferii restar pazzo pag. 889 L’età contemporanea (volume 6°) La “linea del crepuscolo” G. Gozzano

Da “I poemi”

Chi sono? Da “I colloqui”

L’amica di nonna Speranza Pag. 52 La poesia tra le due guerre G. Ungaretti

Da “L’allegria”

Il porto sepolto pag. 112 Veglia Pag. 114 I fiumi Pag. 118 San Martino del Carso Pag. 122 Soldati Pag. 129

Da “Il Dolore”

Non gridate più Pag. 139 E. Montale

Da “Ossi di seppia”

Non chiederci la parola Pag. 173 Spesso il male di vivere Pag. 178

Da “Le Occasioni”

Non recidere forbice quel volto Pag. 198 Da “Satura”

Piccolo insetto Pag. 213 Ho sceso dandoti il braccio.. Pag. 214 U. Saba

Da “Il Canzoniere”

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A mia moglie La capra Pag. 241 L’ermetismo S. Quasimodo

Da “Acque e terre”

Ed è subito sera Pag. 266 Da “Giorno dopo giorno”

Alle fronde dei salici Pag. 269 C. Pavese La luna e i falò (lettura integrale)

B. Fenoglio Una questione privata (lettura integrale)

Dante Alighieri La Divina Commedia Paradiso

Canto I Luce e armonia Il ruolo di Beatrice

Canto III Il Cielo della Luna Piccarda e Costanza

Canto VI Il Cielo di Mercurio Giustiniano - La storia e la funzione

dell’Impero

Canto X Il Cielo del Sole S.Tommaso (vv.90-99 e vv. 109-114)

Canto XI L’elogio di S.Francesco da parte di S. Tommaso

Canto XII L’elogio di S. Domenico da parte di S. Bonaventura (vv.1-129)

Canto XV Il Cielo di Marte Dante e Cacciaguida (vv.88-99 e130-147)

Canto XVII L’esilio e la missione di Dante

Canto XXX La rosa dei beati ( vv.124-148)

Canto XXXI S.Bernardo, l’ultima guida (vv. 52-72)

Letture integrali

Nel corso dell’anno gli alunni hanno inoltre letto integralmente i seguenti testi:

Giovanni Verga, I Malavoglia

Luigi Pirandello, Uno, nessuno, centomila

Italo Svevo, Senilità

Beppe Fenoglio, Una questione privata

Cesare Pavese, La luna e i falò

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CRITERI E MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE

Il programma è stato svolto principalmente attraverso lezioni frontali in quattro

ore settimanali, una delle quali riservata alla lettura del “Paradiso” di Dante, le

altre alla spiegazione della storia letteraria e all’analisi dei testi antologici con

ricostruzione del contesto storico-letterario di riferimento.

Nel primo trimestre è stato svolto il programma a partire dallo studio di

Leopardi sino al Verismo e sono stati letti e commentati i canti I-III- VI del

Paradiso. Nel secondo periodo si è affrontato lo studio del programma dal

Simbolismo sino alla letteratura del dopoguerra. Sono inoltre stati letti e

commentati i canti XII, XV e XVII del Paradiso

Durante la lezione si è cercato di stimolare la partecipazione attiva degli

studenti alla lettura e alla discussione e analisi dei testi con la sollecitazione di

interventi e riferimenti interdisciplinari.

PROVE DI VERIFICA

Per le prove di verifica ci si è attenuti a quanto previsto in sede di

coordinamento per gli insegnanti di Lettere: due verifiche scritte e due orali nel

primo periodo, con eventuali verifiche di recupero in caso di insufficienza; tre

verifiche scritte e tre orali, con eventuali verifiche di recupero in caso di

insufficienza nel secondo periodo.

Verifiche scritte: analisi testuale (tipologia A), articolo di giornale / saggio

breve (tipologia B), tema storico (tipologia C) o di attualità (tipologia D),

produzione autonoma di testi con riferimento alle strategie di scrittura e ai

contenuti appresi. Questionari e test validi per l’orale.

Verifiche orali: analisi, interpretazione, contestualizzazione e commento di

testi letterari;

CRITERI DI VALUTAZIONE

L’attribuzione del punteggio alle diverse tipologie di prove è avvenuta sulla

base delle griglie di valutazione concordate in sede di coordinamento degli

insegnanti di Lettere.

Nella fattispecie, per le prove scritte sono stati valutati:

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a) contenuto: pertinenza e ricchezza dell’informazione; organizzazione del

testo; inoltre, uso dei documenti e sintesi delle informazioni (per la tipologia B)

b) forma: morfo-sintassi, proprietà lessicale; ortografia; punteggiatura, uso di

registro adeguato.

Per le prove orali sono stati valutati:

a)conoscenza dell’argomento

b)capacità di orientarsi nell’ambito della disciplina

c)chiarezza espositiva e correttezza nell’uso della lingua italiana parlata

NOTE CONCLUSIVE SUL LAVORO SVOLTO

La classe ha manifestato interesse per la materia, interagendo e partecipando

spesso alla spiegazione con riflessioni personali e collegamenti interdisciplinari,

pur evidenziando difficoltà nell’esposizione e rielaborazione, dovute anche ad un

metodo di studio poco strutturato. Si sono riscontrate difficoltà in particolare

nel rispetto delle strutture di specifiche tipologie testuali (saggio breve).

Probabilmente anche la discontinuità didattica ha influito sulle competenze

della classe, che ogni anno, nel quinquennio, ha cambiato l’insegnante di

Italiano.

Gli alunni hanno acquisito conoscenze nel complesso adeguate, in alcuni casi

buone o molto buone, e competenze mediamente discrete, ma permangono in

alcuni difficoltà espressive legate a carenze pregresse di carattere morfo-

sintattico e lessicale.

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6.2. STORIA

Prof.ssa Claudia Carminati

LIBRO DI TESTO

DENTRO LA STORIA, Ciuffoletti, Baldocchi, Ed. D’Anna, vol. 3 (edizione

arancione).

ORE DI LEZIONE SVOLTE al 15.05.2017

I PERIODO II PERIODO TOTALE

24 34 58

FINALITÀ E OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

Finalità:

• Capacità di collocare i fatti studiati nel tempo e nello spazio.

• Acquisizione di una conoscenza essenziale della storia oggetto di

studio, del materiale documentario e delle interpretazioni storiografiche.

• Esposizione orale e scritta precisa e argomentata, riassunto e

commento di un testo.

• Applicazione delle conoscenze storiche alla corretta

contestualizzazione di elementi provenienti da altre aree del sapere.

Obiettivi:

Nelle Indicazioni Nazionali vengono indicati i seguenti obiettivi di

apprendimento:

1) Conoscere i principali eventi e trasformazioni di lungo periodo nella

storia d’Europa e d’Italia nel quadro della storia globale;

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2) Uso appropriato del lessico e delle categorie interpretative propri

della materia;

3) Leggere e valutare le fonti storiografiche;

4) Guardare alla storia per capire, attraverso discussione critica e

confronto di diverse prospettive, le radici del presente;

5) Collocare nel tempo e nello spazio ogni evento nella giusta

successione cronologica;

6) Rielaborare ed esporre i temi e le loro relazioni;

7) Conoscere il tema della Cittadinanza e della Costituzione;

8) Confrontare temi di diverse civiltà;

9) Leggere e interpretare i documenti.

Le tematiche suddette hanno consentito, pur limitatamente allo spazio

delle due ore settimanali, di effettuare collegamenti con le altre discipline

quali la filosofia, la biologia, la letteratura, la matematica.

Le discussioni e i dibattiti hanno contribuito:

- al rafforzamento di alcune capacità quali la riflessione, il senso critico,

l’assunzione di responsabilità e di collaborazione;

- la partecipazione all’attività didattica con interventi guidati e pertinenti;

- la capacità di relazionare con gli altri in modo più consapevole;

-la capacità di gestire le informazioni e il materiale didattico fornito (,

appunti, fotocopie, schemi, tracce, ecc.).

ARGOMENTI E TEMATICHE SVOLTE ESPRESSE IN FORMA

ANALITICA.

Programma in sintesi:

Il periodo della Belle Époque

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Il Biennio Rosso

Le due guerre mondiali

I totalitarismi

La guerra fredda

Di seguito il programma in forma analitica:

Capitolo 1: Il periodo della Belle Époque

La nuova società di massa, il progresso tecno-scientifico, i moderni partiti

politici e le nuove ideologie;

La seconda internazionale e la crisi del marxismo, il positivismo, il governo

Giolitti.

Capitolo 2: L’alba del novecento

.Lo scenario europeo all’inizio del novecento: le nuove alleanze, le tensioni

internazionali, gli schieramenti;

.La vigilia della Grande Guerra.

Capitolo 3: La prima guerra mondiale

Lo scoppio delle ostilità, la guerra di trincea, l’Italia in guerra: da Caporetto al

Piave;

Il 1917 anno della svolta; l’intervento degli USA, la Società delle Nazioni, le

questioni irrisolte;

Il bilancio della guerra e i problemi del dopoguerra;

I trattati di pace.

Capitolo 4: La Russia e le sue rivoluzioni

.La rivoluzione del 1905: bolscevichi e menscevichi;

.La rivoluzione di febbraio e i due poteri;

.La rivoluzione di ottobre, la guerra civile, la pace di Brest-Litovsk;

.Il comunismo di guerra e la Nep;

.Il Komintern

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Capitolo 5: Stalin al potere: dalla dekulakizzazione alle grandi purghe

.La nascita dell’apparato repressivo comunista;

.La collettivizzazione, la nuova Costituzione.

Capitoli 6 e 7: La nascita del fascismo, i problemi del biennio rosso

.I fasci di combattimento e l’avvento del fascismo: da San Sepolcro alla

marcia su Roma, il delitto Matteotti e le leggi fascistissime; le

corporazioni;

.La politica del regime, la conquista dell’Etiopia.

Capitolo 8: Hitler e il regime nazionalsocialista

La lega di Spartaco e la repubblica di Weimar, l’ascesa di Hitler;

La dittatura del partito unico, dal cancellierato alla presidenza:

La persecuzione ebraica e la soluzione finale: i lager.

Capitoli 9 e 10: L’Europa a cavallo tra le due guerre

.La nuova Europa e la guerra civile spagnola;

.Gli Usa degli anni ‘20 e la crisi del ’29, Roosevelt e il New Deal;

.L’Anschluss e la questione di Danzica.

Capitolo 12: la seconda guerra mondiale

.L’attacco alla Polonia, il patto russo-tedesco, le battaglia di Francia e di

Inghilterra, la ‘guerra parallela di Mussolini’;

.L’apogeo dell’Asse, l’intervento degli Usa e lo sbarco in Sicilia;

.L’8 settembre, l’Italia divisa, la liberazione;

.La Resistenza, lo sbarco in Normandia, la resa della Germania e del

Giappone;

Capitolo 13: la guerra contro i civili

.La persecuzione razziale e i lager;

.La resistenza ebraica;

.Il processo di Norimberga

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Capitolo 14: la nascita dell’ONU e la Guerra fredda

. Dagli accordi di Bretton-Woods alla ‘dottrina Truman’;

. Piano Marshall, Patto Atlantico e Patto di Varsavia;

.La ‘sovietizzazione’ di Stalin;

.Kruscev e la ‘destalinizzazione’.

Capitolo 16: la coesistenza pacifica

.Da Kruscev a Breznev;

.La stretta del comunismo.

Capitolo 18: la fine della contrapposizione Est-ovest

- La Polonia di Solidarnosc;

- La politica di Gorbaciov e la caduta del muro di Berlino;

- La fine del comunismo

Capitolo 19: l’Italia e la ricostruzione

.Il referendum del 2 giugno 1946;

.La nascita della costituzione italiana

Letture e approfondimenti

.‘La rivoluzione russa del 1905’, pag. 31

. Fucilazioni sommarie, pag.69

. Il Füherenprinzip, pag.219

. Il processo di Norimberga, pag.349.

CRITERI E MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA

PROGRAMMAZIONE

L’insegnamento della storia nel corrente anno scolastico si è svolto nell’arco di

33 settimane, due ore settimanali per complessive 66 ore circa nelle seguenti

modalità:

.Lezione frontale al fine di introdurre nuove tematiche;

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.Lavori di gruppo e lavori individuali per approfondire e ampliare le ricerche;

.Letture e analisi di testi per consolidare gli apprendimenti;

.Visione di dvd;

.Dibattiti, discussioni, lezioni aperte;

.Correzione delle verifiche.

Oltre al libro di testo l’attività didattica ha contemplato l’uso di cartine, di

mappe, di schemi riassuntivi.

PROVE DI VERIFICA

Le verifiche hanno avuto carattere di interrogazioni, interrogazioni brevi,

esercitazioni scritte e, ai fini delle valutazioni finali, sono state in numero di 2

(due) per il primo periodo, e di tre (3) per il secondo periodo.

La correzione delle prove è stata considerata momento di approfondimento e

chiarificazione.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Attribuzione del punteggio secondo le tipologie di prove.

Sono stati considerati i seguenti elementi:

.Conoscenza adeguata dei contenuti

.Capacità di collegare il fatto alle cause e alle conseguenze

.Capacità di esposizione precisa e argomentata

Valutazione:

SEI/DECIMI: si richiede di dimostrare conoscenze dei contenuti fornendo risposte pertinenti alle domande;

SETTE/DECIMI: la preparazione deve evidenziare anche competenze linguistiche;

OTTO/DECIMI (e oltre): si richiede capacità di analisi e di sintesi dei contenuti, con relativa organizzazione e rielaborazione personale.

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NOTE CONCLUSIVE SUL LAVORO SVOLTO

La classe si è impegnata discretamente nello studio della disciplina, soprattutto

nei lavori di gruppo e in sede domestica. Un piccolo gruppo di studenti ha

mostrato maggiori interesse ed impegno. I risultati conseguiti sono stati

adeguatamente soddisfacenti ed è stato possibile così raggiungere gli obiettivi

predefiniti dalla programmazione.

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6.3. FILOSOFIA

Prof.ssa Claudia Carminati

LIBRO DI TESTO

‘Filosofia, Dialogo e Cittadinanza’, Ruffaldi-Nicola, vol. 2, Ed. Loescher (per

l’idealismo ed Hegel); per il nuovo anno è stato adottato il testo ‘Skepsis, la

filosofia come ricerca’, di Gentile-Ronga-Bertelli, vol. 3A, 3B, ed. Il Capitello.

ORE DI LEZIONE SVOLTE al 15.05.2017

I PERIODO II PERIODO TOTALE

24 33 57

FINALITÀ E OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE

DISCIPLINARE

Finalità:

Saper acquisire il significato della riflessione filosofica come modalità specifica

e fondamentale della ragione umana;

Conoscere i punti nodali dello sviluppo storico del pensiero occidentale;

Sviluppare la riflessione personale, il giudizio critico, l’attitudine al

ragionamento, all’approfondimento.

Obiettivi:

Le Indicazioni Nazionali per i Nuovi Licei prevedono:

.Sapersi orientare sulle problematiche fondamentali: ontologia, etica e il

problema della felicità;

.Comprendere il rapporto tra filosofia e Religione;

.Comprendere i problemi della conoscenza, i problemi logici, il rapporto tra

filosofia e le altre forme del sapere, in particolare la scienza, il senso

della bellezza, la libertà e il potere nel pensiero politico;

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.Saper utilizzare il lessico e le categorie specifiche della disciplina;

.Saper contestualizzare le questioni filosofiche;

.Comprendere le radici culturali e filosofiche delle principali correnti e

scorgere il nesso tra la filosofia e le altre discipline.

.L’attività didattica svolta nell’ultimo anno ha cercato di potenziare alcune

competenze quali:

- la capacità di esporre un pensiero o un concetto in modo coeso, corretto

facendo gli opportuni collegamenti;

- l’organizzazione in modo autonomo ed efficace di modi e tempi

dell’apprendimento;

- comprendere e decodificare un testo filosofico;

- individuare e definire il nucleo fondamentale delle problematiche proposte e

di elaborare risposte coerenti e pertinenti.

A tal fine le discussioni mirate e i dibattiti in classe, anche su temi attuali, si

sono rivelati di grande supporto per stimolare la riflessione e le osservazioni

personali anche da parte di quei studenti normalmente poco partecipi.

ARGOMENTI E TEMATICHE SVOLTE ESPRESSE IN FORMA

ANALITICA.

Programma in sintesi:

.I filosofi del pensiero ottocentesco nel contesto delle critiche all’hegelismo;

.Il positivismo e gli sviluppi delle scienze;

.Autori e correnti della filosofia del novecento.

Di seguito il programma, esplicitato in forma analitica (dal volume di quarta):

Il passaggio dal criticismo all’idealismo, Fichte e l’io puro:

HEGEL, i capisaldi del pensiero e la Fenomenologia dello Spirito, lo Spirito

oggettivo;

Testo nuovo:

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Destra e sinistra hegeliana, cap. 6, (da pag.182), lo il pensiero di Feuerbach;

la filosofia come antropologia, la religione come alienazione, l’umanismo

SCHOPENHAUER, cap. 4, (da pag.118)

Il mondo come rappresentazione, soggetto e mondo, la Volontà, dalla

metafisica all’esistenza, il pessimismo, l’arte.

KIERKEGAARD, cap. 5, (da pag.157)

L’esistenza e il singolo, possibilità e angoscia, dalla disperazione alla fede, il

cristianesimo come paradosso e come scandalo

MARX, cap.7, (da pag.217)

Materialismo e dialettica, lavoro e alienazione, il materialismo storico, la lotta

di classe, merce e plusvalore, socialismo e comunismo.

IL POSITIVISMO, cap.1 (da pag.18)

2. Il positivismo sociale, Comte: la classificazione delle scienze, la legge dei

tre stadi, la sociocrazia, il culto dell’umanità:

3. Positivismo evoluzionistico, cap.3 (da pag.81, escluso i $$ 2,3,4)

NIETZSCHE, cap.8 (da pag. 318)

Dionisiaco e apollineo, la demistificazione della conoscenza e della morale, la

concezione della storia, la morte di Dio, Zarathustra: oltreuomo, eterno ritorno

e volontà di potenza; il nichilismo.

BERGSON, lo spiritualismo francese, cap.9 (da pag.371 a pag. 380)

Tempo e durata, tempo della scienza e tempo soggettivo, il dibattitto con

Einstein.

La seconda rivoluzione scientifica, cenni, cap.14 (da pag.544)

Dal vol. 3 B:

L’esistenzialismo, caratteri generali, cap.4 (da pag.125),

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SARTRE, ‘l’in sé e per sé’, il nulla

IL NEOPOSITIVISMO E IL CIRCOLO DI VIENNA, cenni, cap.6, $4 (da

pag.221)

L’EPISTEMOLOGIA DI POPPER, cenni, cap.8, cenni

Letture e approfondimenti:

1) Kierkegaard, Il singolo, vol.2°, pag.285

2) Feuerbach, Il fondamento della religione, pag. 298

3) Marx, ‘Il socialismo borghese’, pag. 305

4) Nietzsche, ‘L’eterno ritorno’, pag.486

CRITERI E MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA

PROGRAMMAZIONE

L’insegnamento della disciplina si è svolto nell’arco di 33 settimane, per

due ore settimanali e complessive 66 ore annue secondo le seguenti

modalità:

.Lezione frontale, per presentare nuovi argomenti;

.Attività di gruppo ed esercitazioni individuali al fine di approfondire e di

esplicitare i concetti acquisiti;

.Lettura ed analisi di testi e brani per consolidare e chiarire i concetti

filosofici;

.Lezioni aperte, conversazioni, dibattiti;

.Visione di dvd;

.Correzione degli elaborati scritti.

Oltre al libro di testo in uso, sono state utilizzate mappe, schemi riassuntivi,

fotocopie.

PROVE DI VERIFICA

Ai fini della valutazione periodica, le verifiche sono state in numero di due

almeno per il primo periodo e di tre almeno per il secondo periodo.

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Le verifiche hanno avuto carattere di interrogazioni classiche, interrogazioni

brevi, colloqui, brevi riassunti scritti.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Ai fini della valutazione sono stati considerati i seguenti elementi:

.Conoscenza soddisfacente dei contenuti;

.Rielaborazione personale ed esposizione chiara e corretta;

.Capacità analitiche, sintetiche, argomentative;

.Capacità di collegare, raffrontare, approfondire.

Valutazione:

SEI/DECIMI: conoscenza sufficiente dei contenuti;

SETTE/DECIMI: buona conoscenza dei contenuti, risposte pertinenti,

competenze linguistiche;

OTTO/DECIMI, e oltre: buone capacitò di analisi e di sintesi, buona

rielaborazione personale.

NOTE CONCLUSIVE SUL LAVORO SVOLTO

La classe ha mostrato un approccio simile a quello evidenziato con lo studio

della storia: impegno in classe discontinuo e maggiore invece nella

rielaborazione a casa. Il secondo periodo tuttavia, ha visto una buona

maggioranza degli studenti, si è impegnata in modo più attivo per superare gli

ostacoli, soprattutto ove si richiedeva uno sforzo di collegamento e di raffronto

piuttosto che la mera ripetizione di nozioni contenutistiche.

Complessivamente i risultati raggiunti sono discreti.

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6.4. SCIENZE UMANE

Prof. Gianfranco Roncarolo

LIBRO DI TESTO

Volontè – Lunghi – Magatti – Mora : “SOCIOLOGIA” , Einaudi scuola

.ORE DI LEZIONE SVOLTE al 15.05.2017

I PERIODO II PERIODO TOTALE

31 55 86

.FINALITÀ E OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

Finalità:

Giunto al percorso finale della sua formazione lo studente comprende le

dinamiche proprie della realtà sociale, le trasformazioni socio-politiche ed

economiche indotte dal fenomeno della globalizzazione, le tematiche relative

alla gestione della multiculturalità e il significato sociopolitico ed economico del

cosiddetto “terzo settore”, padroneggia i principi, i metodi e le tecniche di

ricerca in campo economico-sociale.

Obiettivi:

Nel corso dell’anno scolastico si è lavorato sul miglioramento della capacità di

essere autonomi nelle fasi del riconoscimento di un tema o di un contenuto, di

concepirlo come parte di un tutto coerente anche in senso multidisciplinare, di

saperne riconoscere i concetti portanti e di saperne esporre il significato. Sono

stati curati in particolar modo il lessico specifico e la capacità espositiva, anche

in lingua straniera, attraverso il CLIL.

.ARGOMENTI E TEMATICHE SVOLTE ESPRESSE IN FORMA

ANALITICA.

Programma in sintesi:

Presupposti culturali per studiare la contemporaneità.

Il tema della povertà nel contesto storico-economico dell’epoca industriale.

I risvolti sociali e politici delle iniziative contro la povertà.

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Le teorie economiche presenti nei contesti storici analizzati e le loro

manifestazioni in campo politico.

Le strategie storicamente attivate in campo sociale per affrontare i bisogni

sociali.

Le dinamiche e i protagonisti sociali ed istituzionali dell’economia nell’epoca

della globalizzazione.

I rapporti fra aree del mondo nel periodo della globalizzazione.

Gli esiti della globalizzazione sugli equilibri sociali nelle aree del mondo: redditi

in aumento o in diminuzione.

Il tema della disuguaglianza.

Il tema della multiculturalità.

Di seguito il programma, esplicitato in forma analitica:

I PERIODO

Modulo I

Ripresa dei temi-base che permettono di comprendere la modernità economica

e sociale.

.La nascita del modello occidentale, la “Glorious revolution” e la separazione

dei poteri.

.Borghesia, rivoluzione industriale, rapporti sociali.

.Rivoluzione francese, il concetto di “cittadinanza”, l’aspirazione della

borghesia, la nascita del pensiero sociale radicale, l’ispirazione al modello di

Rousseau e i concetti di democrazia diretta ed indiretta.

.La seconda rivoluzione industriale, l’espansione del capitalismo come modello

produttivo.

.La nascita del conflitto sociale moderno. Il colonialismo. Il protezionismo. Il

fenomeno migratorio. La povertà.

.Pensiero liberale e critica marxista.

Modulo II

La risposta illuminista alla povertà.

L’associazionismo e il mutualismo contro la povertà.

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L’atteggiamento liberale anglosassone verso la povertà, della quale sarebbero

singolarmente responsabili gli stessi poveri, pigri ed indolenti.

La tradizione filantropica inglese.

Le “case per il lavoro” austriache e prussiane.

La funzione delle banche “Casse di risparmio” e cooperative, sia di ispirazione

socialista, sia di ispirazione cattolica (nel nostro Paese).

“What is welfare state – The public responsability”

La cultura radicale del marxismo e la futura divaricazione tra i movimenti

socialisti riformisti e i movimenti radicali comunisti.

Il pensiero liberale liberoscambista ostile al protezionismo.

Il tema della povertà. Povertà assoluta e povertà relativa.

Le povertà:

.povertà culturale

.analfabetismo di ritorno

.povertà di idee come povertà civile

.povertà relazionale verso i gruppi (famiglia, lavoro, sociali).

Modulo III

Le lotte sociali ed il pensiero marxista

L’analisi di Marx della società, l’organizzazione delle lotte sociali, la prospettiva

socialista radicale e la differenza con il socialismo riformista:

- interdisciplinarietà con Storia.

- Materiale di riferimento su Youtube:

Istituto Luce - Storia d'Italia 01 - dall'Unita' d'Italia a Giolitti (1861-1913)

min. 22:10-23:25 / Il formarsi del pensiero socialista in Italia, Andrea Costa –

Anna Kuliscioff , il pensiero di Marx e “l’umanitarismo democratico”

Modulo IV

Classi sociali e pensiero politico / collegamenti essenziali con Storia ed

Economia

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.Il ruolo delle classi sociali nell’analisi marxiana: la classe operaia e la sua

coscienza; il ruolo rivoluzionario della classe operaia nella prospettiva

rivoluzionaria comunista. L’abbattimento della proprietà privata.

.Il pensiero liberale. I fondamenti della libertà liberale. Il concetto di libertà

contrattuale. La critica marxiana alla “libertà formale” garantita dalla

libertà contrattuale liberale, sottolineando la necessità di una “libertà

sostanziale” per i lavoratori.

.Il “riconoscimento del rischio” concetto alternativo a quello di Marx del

“furto” di una parte del lavoro svolto attraverso il salario.

.Liberalismo anti-statale e pensiero economico favorevole all’intervento

dello stato: una “battaglia ideologica” giunta fino ad oggi.

Materiali di riferimento su Youtube:

“Storia dell'economia Liberismo contro Keynesismo 1 / 2”

(I primi anni del secolo 900 e i giganteschi cambiamenti delle tecnologie e

della globalizzazione. Von Hayek e Keynes, un confronto che è durato fino agli

anni ’80)

“Margaret Thatcher - Capitalism and a Free Society”

“…the Lady's not for turning” (M.Thatcher)

Modulo V

“Il rigetto della globalizzazione”, di Gianni Toniolo, Il Sole 24 ore 16 luglio

2016, un articolo che confronta la “prima globalizzazione” della seconda metà

del ‘800 con l’attuale. Gli effetti simili della globalizzazione: compressione dei

salari minimi, aumento della concorrenza per i posti di lavoro. La modificazione

tecnologica del tempo passato spostava lavoratori dall’agricoltura all’industria,

mentre oggi a trarre beneficio dell’avanzamento tecnologico sono le fasce più

istruite della popolazione, con effetti di esclusione, piuttosto che di inclusione

sociale. La Grande Recessione fu il punto di arrivo, così come il protezionismo

invocato al suo comparire. Non si dovrebbe compiere lo stesso errore

“nazionalistico”. Siamo “condannati” alla globalizzazione. Bisogna innalzare i

livelli dell’istruzione per affrontare la disuguaglianza dei paesi occidentali.

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L’impresa SpA

Come si finanzia? Autofinanziamento, credito bancario, attraverso una

emissione di nuove azioni.

Minoranza e maggioranza di una Spa, la “scalata”.

Rapporto ISTAT sull’economia italiana, un articolo di Ferdinando Giugliano:

“Quei segnali dalle famiglie”, La repubblica, 22 maggio 2016. Crisi

manifatturiera e lenta ripresa; scelte di consumo delle famiglie. Mercato

interno, competitività all’estero, 80% produzione italiana ristretta in 1/5 delle

aziende; situazione del Mercato del lavoro; leggera ripresa occupazionale/Job’s

Act; situazione occupazione giovanile, calo demografico.

“China’s waking up from the Harmonious dream”, di Guido santa vecchi,

Corriere della sera / Expo 1 maggio 2015. Analisi e commento in lingua inglese

della situazione di crisi alimentare in Cina.

“La globalizzazione ha fatto dietrofront”, di Antimo Verde (univ. Tuscia), La

repubblica 20/9/2017: “Il ripiegamento” della globalizzazione ed il riflesso sulle

classi sociali medie in occidente anche in termini occupazionali e di diminuzione

salariale; migrazioni e terrorismo; la sovrapopolazione; la sterzata verso

nazionalismo e politiche di destra anti-immigrazione in Europa e negli USA. Le

potenzialità positive per la crescita degli immigrati. Le possibili politiche di

investimento pubblico.

“La fuga verso un’economia più equa” di Agus Deaton, Premio Nobel economia

2013, Princeton Un., da “Il Sole 24 ore” 20/9/2016. il miglioramento delle

condizioni di vita rispetto al lontano passato. L’irruzione delle nuove economia

mondiali e il rimbalzo sul tenore di vita nel mondo occidentale, dove stanno

presentandosi disuguaglianze in misura maggiore che non nei paesi emergenti.

Il nostro mondo occidentale nasce dalla “grande divergenza” della rivoluzione

industriale, che salvò la vita a milioni di persone, magari costrette ad emigrare,

ma creò delle forti disuguaglianze. Le differenti disuguaglianze: da merito per

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innovazione e capacità o da rendita improduttiva. Le lobbies che orientano le

leggi a proprio favore. Disuguaglianza: esiste anche quella derivante

dall’influenza della lobbies sulla politica.

Modulo VI

“Senza la domanda la produttività resta al palo” di Marco Ruffolo, Repubblica

3/11/16. E’ la produttività a sostenere la domanda o viceversa? Tema classico

della letteratura economica affrontata attraverso la lettura e l’esercitazione su

di un articolo.

“La disuguaglianza è sempre un bene?” di Sabatino Truppi, da www.reset.it ,

15/1/2016. Pensiero liberale e problema della disuguaglianza, non tanto se sia

un ben o un male, ma “quanta”. La disuguaglianza, keynesianamente, riduce la

domanda conseguentemente anche il PIL. Alti indici di disuguaglianza sono

correlati con bassa mobilità sociale, riducendo l’efficienza del sistema

economico. Lo studio McKinsey Global Institute citato da Martin Wolf sul

reddito dei figli inferiore a quello dei genitori. Il concetto di “privazione

relativa”. Il voto antigoverno. Le risposte politiche necessarie e in quali campi.

Giuseppe Berta, “L’ombra lunga di protezionismo e recessione”, Il Secolo XIX

9/11/2016. Il professore della Bocconi commenta la vittoria di Trump in chiave

di neo-protezionismo, una ricetta già sperimentata con poco successo dopo la

recessione del 1929.

“Global elites must heed the warning of populist rage”, di Martin Wolf, Finacial

Times 19 luglio 2016

Il risultato della stagnazione prolungata, dei fallimenti politici e dei

cambiamenti radicali delle opinioni pubbliche: le élite devono fare attenzione al

populismo, dall’articolo L’autore presenta il rischio di affrontare in modo

affrettato e superficiale i problemi complessi.

.I finti rimedi proposti dal populismo e dai suoi esponenti internazionali:

quando fu scritto l’articolo e a quali di essi si riferiva.

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.Uno studio McKinsey Global Institute segnala un calo dei redditi

significativo.

.Lo studio dimostra un fatto insospettabile: ha analizzato un campione di

cittadini di varie nazioni e ha scoperto che per quanto riguarda la

percezione dello stato del proprio benessere, le persone si confrontano

piuttosto con quelli che erano nella loro condizione di reddito nel passato,

piuttosto che con chi sta meglio di loro oggi. In pratica, soffrono di più la

stagnazione del reddito che la percezione della diseguaglianza.

.La stagnazione e la diminuzione relativa dei salari sta cronicizzandosi in

Italia, in particolare, ma anche in altri paesi europei.

.Questa stagnazione dei redditi è la più grave dal dopoguerra.

.Ma questo non può essere l’unica causa dello scontento.

.La middle class, nel pieno di tutto ciò, soffre anche di cambiamenti culturali

profondi indotti dalla globalizzazione e dall’immigrazione.

.L’articolo propone alcune vie d’uscita.

Alberto Alesina e Pietro Ichino, “Spinta al lavoro (dal fisco)” , Corriere della

sera 7 marzo 2017

La disuguaglianza che riguarda i numeri dell’occupazione femminile in Italia fa

male a tutta la nostra economia

Il fenomeno riguarda tutti i livelli dell’occupazione femminile.

.Gli equilibri familiari tradizionali non sono più popolari fra i giovani europei.

.“Affirmative actions” per riequilibrare i numeri dell’occupazione femminile”:

quali misure per quali possibili risultati?

Modulo VII

Nascita, sviluppo, crisi del Welfare state:

.il primo modello di Bismarck

.il debole intervento degli stati fra le due guerre

.il modello del New Deal

.Il piano Beveridge ed i contesto storico-politico inglese

Il modello di “stretta creditizia” del primo dopoguerra in Italia

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CRITERI E MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE

Gli obiettivi a cui ci si è riferiti per l’attività in questa classe hanno riguardato:

.il raggiungimento di una soddisfacente autonomia nell’organzizzare lo

studio e nel riconosce ed elaborare gli argomenti oggetto dello studio;

.la capacità di osservare i fenomeni da un punto di vista multidisciplinare;

.la capacità di rielaborare i temi in modo rispondente alle richieste, sapendo

riconoscere le parti e sapendole presentare all’interno del contesto di

appartenenza.

Per raggiungere tali obiettivi si sono utilizzate

.lezioni frontali

.esercitazioni di rielaborazione e di schematizzazione anche attraverso la

realizzazione di mappe concettuali

.lezioni con dialogo e confronto guidati e sostenuti da materiali preparatori.

Le forme delle verifiche sono state adeguate alle prove che si sarebbero

affrontate in sede di esame. Inizialmente si sono svolte prove di verifica su

elaborati lunghi ed articolati. Successivamente ci si è concentrati su forme

elaborative sintetiche e sull’orale.

.PROVE DI VERIFICA

Sono state svolte due prove simili alla seconda prova, cinque prove legate ad

una tipologia che mira a forme sintetiche di espressione ed elaborazione, oltre

ad almeno cinque verifiche orali (dividendo il programma svolto in parti

proporzionate e coerenti nel loro contenuto), tutte concentrate nell’ultimo

mese e mezzo di lezione. Le ultime prove orali sono state pensate concentrate

in modo da spingere ad uno studio accurato del programma e per sollecitare la

concentrazione sulla tipologia di valutazione che troveranno all’Esame di Stato.

.CRITERI DI VALUTAZIONE

A seconda delle prove assegnate sono stati tenuti in conto criteri diversi. In linea di massima, comunque, i criteri fondamentali sono stati quelli della pertinenza, della chiarezza e dell’organicità della presentazione dei contenuti,

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della qualità del linguaggio specifico utilizzato, della capacità di offrire spunti e collegamenti e di rielaborare con originalità.

.NOTE CONCLUSIVE SUL LAVORO SVOLTO

Purtroppo la classe non ha risposto in modo coerente all’offerta di un

programma coerente e approfondito di contenuti. Questi ultimi sono stati

caratterizzati da una notevole coerenza interna e sono sempre stati

accompagnati da materiali di spiegazione, approfondimento e articolazione. Le

prove di verifica sono state condotte con una apprezzata serietà e con quel

rigore interno dell’impostazione che è sempre stato coerente con quello del

lavoro in classe e dell’organizzazione complessiva che è stata offerta alla classe

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6.5. DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA

Prof.ssa Anna Wrubl

1 LIBRO DI TESTO

”I fondamenti di diritto ed economia 3A ” volume per il quinto anno

Redazione giuridica Edizioni Simone Scuola

2 ORE DI LEZIONE SVOLTE al 15.05.2017

I PERIODO II PERIODO TOTALE

33 moduli 45 moduli 78 moduli

3 FINALITÀ E OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE

DISCIPLINARE

Le diverse competenze che lo studente liceale deve acquisire durante il corso di

studi sono quelle digitali, quelle linguistiche,trasversali tra tutte le discipline e

quelle del linguaggio specifico di ogni settore.

Inoltre nell'ottica della circolarità del sapere, va sottolineata ai ragazzi

l'unitarietà della conoscenza , pur precisando con chiarezza ed esplicitando ai

ragazzi i nuclei fondanti delle discipline. Per ciò che concerne poi la parte

dedicata al tema di "Cittadinanza e Costituzione si sottolinea come tale

tematica sia il filo conduttore di tutti i programmi curriculari.

Si definiscono le seguenti competenze che lo studente deve aquisire : Buona

conoscenza della lingua , Capacità di interpretare un testo , Capacità di

comprendere le consegne, Capacità di cogliere i rapporti di causa ed effetto.

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OBIETTIVI.

Gli obiettivi minimi per il triennio sono i seguenti:

- Approfondimento della conoscenza del linguaggio specifico

- Acquisizione di una corretta coscienza civica per l'inserimento nel contesto

sociale politico ed economico.

- Impostazione dello studio della disciplina partendo dal concetto che il diritto

in questo indizzo di scuola non è una materia profesionalizzante ,ma diventa

una integrazione culturale,che richiede maggiore spazio per la storia del diritto

per le trasformazioni istituzionali e i cambiamenti dei sistemi economi

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati

di apprendimento comuni, dovranno:

• conoscere i significati, i metodi e le categorie interpretative messe a

disposizione delle scienze economiche, giuridiche e sociologiche;

• comprendere i caratteri dell’economia come scienza delle scelte

responsabili sulle risorse di cui l’uomo dispone (fisiche, temporali,

territoriali, finanziarie) e del diritto come scienza delle regole di natura

giuridica che disciplinano la convivenza sociale;

• individuare le categorie antropologiche e sociali utili per la comprensione

e classificazione dei fenomeni culturali;

• sviluppare la capacità di misurare, con l’ausilio di adeguati strumenti

matematici, statistici e informatici, i fenomeni economici e sociali

indispensabili alla verifica empirica dei princìpi teorici;

• utilizzare le prospettive filosofiche, storico-geografiche e scientifiche nello

studio delle interdipendenze tra i fenomeni internazionali, nazionali, locali

e personali;

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• saper identificare il legame esistente fra i fenomeni culturali, economici e

sociali e le istituzioni politiche sia in relazione alla dimensione nazionale

ed europea sia a quella globale.

4 ARGOMENTI E TEMATICHE SVOLTE ESPRESSE IN FORMA

ANALITICA.

LA TEORIA DELLO STATO

Stato moderno

Stato assoluto

Stato di diritto

Stato liberale

Stato totalitario

Stato Costituzionale

I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE E I DIRITTI E

DOVERI DEI CITTADINI

Origine e struttura e principi della Costituzione

I diritti di libertà

I diritti socio-economici e i doveri

ORGANIZZAZIONE COSTITUZIONALE

Parlamento

Governo

Presidente della Repubblica

Magistratura

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AMMINISTRAZIONE DELLO STATO

Principi e organizzazione della P.A:

Cenni sull’attività Amministrativa

STATO AUTONOMISTICO EUROPA E ORGANISMI

INTERNAZIONALI

Regioni ed enti locali

Unione europea ed organismi internazionali

IL DIRITTO GLOBALE

Il diritto nell’età della globalizzazione

Lo sviluppo sostenibile e il patto intergenerazionale

STATO E MERCATO

I FALLIMENTI DEL MERCATO E IL TERZO SETTORE

SPESA PUBBLICA E SISTEMA TRIBUTARIO

Redistribuzione del reddito e spesa pubblica

Il sistema tributario

Il bilancio dello stato e la politica di bilancio

ECONOMIA E AMBIENTE

5 CRITERI E MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA

PROGRAMMAZIONE

La metodologia utilizzata è la seguente:

- Lo studio di questa disciplina deve essere motivato evidenziando i

problemi della vita associata e del vivere quotidiano, che coinvolgendo

l'adolescente lo portano a ricercare soluzioni;

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- Si prende spunto da situazioni concrete e contingenti proprie

dell'esperienza individuale, familiare e sociale degli studenti;

- Descritto il fenomeno, con la tecnica delle approsimazioni

successive, si passa a progressive concettualizzazioni e

generalizzazioni;

- Si individuano categorie generali e principi generali,risalendo dal

concreto all'astratto;

- Si applicano i principi ricavati a situazioni nuove ,diverse da quelle di

partenza;

- Si utilizzano il più possibile i documenti e i testi originali.

- L'ultimo passaggio consiste nel mettere in luce l'aspetto

problematico e il dibattito socio-culturale e politico sempre in atto

rispetto alle discipline trattate.

6 PROVE DI VERIFICA

Le verifiche sono state condotte attraverso forme e prove differenti,

che hanno dato la possibilità allo studente di superare le oggettive

difficoltà che singolarmente l’alunno può incontrare nello svolgimento

di una particolare tipologia di prova.Si sono quindi alternate, verifiche

scritte e verifiche orali e prove con domande aperte.Nella seconda

parte dell’anno ci si è concentrati sulla trattazione di argomenti e

quesiti , così come proposto nella tipologia A e sulla tipologia B si è

descritto il metodo di lavoro e si sono effettuate esercitazioni.

7 CRITERI DI VALUTAZIONE

Si è stabilita una scala comune di definizione del profitto usata dal

dipartimento di discipline giuridico economiche :

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VOTO 2 Foglio bianco o rifiuto interrogazione orale

VOTO 3 Conoscenze quasi inesistenti, forma scorretta

VOTO 4 Lacune diffuse e forma poco corretta

VOTO 5 Alcune lacune, errori non gravi, linguaggio settoriale poco

accurato

VOTO 6 Conoscenze minime, forma accettabile

VOTO 7 Conoscenze adeguate, forma accettabile

VOTO 8 Conoscenze complete ed esaurienti, forma scorrevole e corretta

VOTO 9 Conoscenze approfondite, forma scorrevole e corretta che

evidenzi proprietà del linguaggio settoriale

VOTO 10 Conoscenze approfondite, forma scorrevole e corretta ,capacità

di sintesi e di rielaborazione

8 NOTE CONCLUSIVE SUL LAVORO SVOLTO

La classe ha maturato un atteggiamento scolastico consapevole. Permangono

ancora alcune fragilità che si è cercato di rinforzare durante l’anno. Non sono

stati introdotti alunni nuovi e la fisionomia del gruppo è praticamente rimasta

invariata rispetto all’anno precedente.

Il lavoro è stato concentrato sul far acquisire ai ragazzi un metodo di studio più

autonomo e critico. Si è lavorato nella seconda parte dell’anno sulla prova

scritta di tipologia A e tipologia B e si è dato uno schema di lavoro valido per

entrambe le tipologie.

Il lavoro è stato svolto tenendo conto degli interessi emergenti nella classe e

dalle situazioni contingenti che nella disciplina in esame consigliano di non

calendarizzare in precedenza gli argomenti quanto piuttosto di sfruttare la

cronaca come spunto di discussione e dibattito.

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6.6. LINGUA E CULTURA STRANIERA INGLESE

Prof.ssa Isabella Rudmann

LIBRI DI TESTO

A Window on the Universe Short Stories by Ray Bradbury,Bill

Brown,Philip Dick

D. Ellis “Literature for Life” vol 2A Loescher

D.Ardu, R.Palmer “Life Reflections” Edisco

2.ORE DI LEZIONE SVOLTE al 15.05.2017

I PERIODO II PERIODO TOTALE

44 44 88

3.FINALITÀ E OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

Finalità:

Acquisire strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti al

Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento; - Saper comunicare in

vari contesti sociali e in situazioni professionali utilizzando diverse forme

testuali; - Riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali

caratterizzanti la lingua inglese ed essere in grado di passare agevolmente da

un sistema linguistico all’altro; - Essere in grado di affrontare in lingua inglese

specifici contenuti disciplinari.

Al termine dell’anno scolastico sono stati raggiunti i seguenti obiettivi minimi:

1) L'acquisizione, da parte degli studenti, di una competenza comunicativa che

li rende capaci di affrontare situazioni gradatamente più complesse e varie in

relazione al contesto.

2) La conoscenza della dimensione culturale della civiltà di cui si studia la

lingua.

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3) Lo sviluppo negli allievi, tramite il confronto con realtà socio-culturali

diverse, di sentimenti di rispetto e di apprezzamento per stili di vita diversi.

4) La capacità di comprendere una varietà di testi e documenti attinenti alla

vita contemporanea, articoli tratti dalla stampa, testi letterari e di civiltà,

cogliendone i tratti essenziali ed i dettagli più significativi.

Gli alunni sono in grado di interagire partecipando ad una conversazione

producendo enunciati sufficientemente chiari ed efficaci, esprimendo opinioni

personali e riportando fatti oggettivi nelle linee essenziali in forma il più

possibile corretta con l'uso di lessico e strutture morfosintattiche previste

perlomeno da un livello B1/B2.

.4.ARGOMENTI E TEMATICHE SVOLTE ESPRESSE IN FORMA SINTETICA

E ANALITICA.

Programma in sintesi. Studio dei periodi letterari più significativi dal periodo

Vittoriano fino al Modernismo e l’età contemporanea con riferimento al

contesto storico– culturale, e individuazione delle linee generali di evoluzione

del sistema letterario del XIX e XX secolo, con un approccio del testo di autori

significativi. Sono stati inoltre svolti approfondimenti riguardo alla sociologia e

al diritto con lessico relativo alle tematiche oggetto di studio ed è stata

affrontata la lettura di vari racconti di fantascienza.

READING from “A Window on the Universe” Oxford Bookworms Collection

3) Ray Bradbury ‘s “Zero Hour”

4) Bill Brown’s “The Star Ducks”

5) Philip K. Dick’s “Human is”

HISTORICAL BACKGROUND from Literature for Life

1. The 1800s : Chronological Table of the Main Historical Facts p 358-9

2. Victoria and her Government p 360

3. Factors of Disruptions p 360-1

4. Conflicts

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5. Victoria’s Death

6. The Origin of the British Empire

7. The 19th Century Imperial Myth

8. Ireland: British Imperialism p 361-2

9. India

10. Africa p 362-3

11. Urbanisation p 367

12. Economic Boom

13. Social Unrest

14. Reforms p 368

15. The Edwardian Era (notes)

LITERATURE

The Victorian Age: social, economical and technological innovations

.The Theme of mechanization of human beings in Victorian society in

Charles Dickens’s “ Hard Times” Mister Gradgrind (photocopy)

Coketown T 65 p 223 Literature for Life vol 2A (Lines 2-20)

.The Themes of the value of beauty and youth and art as a mirror in

Oscar Wilde’s “The Picture of Dorian Gray” T 81 p 255,

T 82 p 258 Literature for Life vol 2A

XXth Century Literature

The Theme of Paralysis in

Joyce’s “Dubliners”: Eveline (Photocopy) p 274,275 Life Reflections

“Ulysses” p 262, 263 T 43

.The Themes of change and death in

William Butler Yeats’s “Easter 1916” (photocopy)

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.The Themes of grief, love, death and mourning in

Wystan Hugh Auden ‘s “Funeral Blues” p 234, 236 Life Reflections

.The theme of totalitarianism and propaganda in

George Orwell’s “Nineteen Eighty-Four” (photocopy)

SOCIOLOGY,SOCIETY AND THE MEDIA from “Life Reflections”

4. What is Sociology? P 140-141

5. Technology and Social Change p 142-143

6. The Role and Influence of the Mass Media p 144

7. The Impact of Social Networks p 146

RIGHTS AND LAW

A. HUMAN RIGHTS, CIVIL RIGHTS p 172

5.CRITERI E MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE

I principi teorici e didattici del programma hanno seguito il metodo

dell'approccio comunicativo basato sulle categorie nozionali/funzionali del

linguaggio. Per lo sviluppo dell'abilità di ascolto e comprensione, si sono

presentate molteplici varietà di lingua e di registri, facendo uso del registratore

e talvolta dell’aula LIM. L'abilità di parlato/scritto è stata stimolata attraverso

prove di comprensione, dialoghi tra docente e alunni, tra coppie, prove di

lettura globale/estensiva prima, intensiva poi.

Obiettivo primario è stato il raggiungimento di una competenza linguistica di

base, che consenta agli alunni di assumere comportamenti verbalmente

adeguati in diverse situazioni di vita quotidiana e nei vari argomenti di tipo

letterario e socio-economico presentati in classe.

6.PROVE DI VERIFICA

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La valutazione è avvenuta tramite le apposite griglie elaborate dai docenti del

dipartimento. Le verifiche sono state mirate ad accertare le acquisizioni degli

elementi linguistici e uno sviluppo armonico delle quattro abilità integrate, al

fine di sapersi esprimere in maniera semplice, ma sostanzialmente corretta, su

argomenti di tipo letterario e socio-economico, dimostrando capacità di analisi,

di collegamento e di rielaborazione dei testi presi in esame e riuscendo ad

inquadrarne le tematiche principali, anche se talora in via essenziale. Sono

state effettuate una verifica scritta e due orali nel trimestre, tre verifiche

scritte e una orale nel pentamestre.

7.CRITERI DI VALUTAZIONE

I criteri di valutazione sono stati direttamente legati alle griglie di valutazione

concordate dal dipartimento di lingue e in particolare hanno tenuto conto per

l’orale non solo della correttezza formale e dell’uso del lessico specifico ma

della capacità di trasmettere i contenuti in maniera sintetica ed efficace e

soprattutto di interagire. Questa capacità è stata raggiunta solo da una parte

degli allievi in maniera soddisfacente.

La valutazione in decimi è la sintesi data dai descrittori esplicitati nelle griglie

di valutazione, tuttavia, nella valutazione delle simulazioni, è stata utilizzata la

griglia comune per la valutazione della terza prova di esame.

.8. NOTE CONCLUSIVE SUL LAVORO SVOLTO

Alla fine del percorso la classe si presenta con una fisionomia disomogenea per

competenza linguistica e conoscenza dei contenuti. Gran parte della classe

mostra una preparazione di livello B1. Alcuni allievi, invece, hanno raggiunto

pienamente il livello B2.

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6.7. LINGUA E CULTURA STRANIERA FRANCESE

Prof. Jean frncois Boudard

1. LIBRO DI TESTO

ISBN: 978 - 88 - 416 – 4258 – 0 PARCOURS Textes littéraires et civilisation. Outils pour la préparation de l’ESABAC 360 p. Simonetta DOVERI – Régine JEANNINE Casa Editrice G. Principato S.p.A. www.europassedizioni.it 2. ORE DI LEZIONE SVOLTE al 15.05.2017

I PERIODO II PERIODO TOTALE 5 35 40

FINALITÀ E OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

3.Finalità:

Lo studente acquisisce competenze linguistico- comunicative corrispondenti

almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.

In particolare consolida il proprio metodo di studio, trasferendo nella lingua

abilità e strategie acquisite studiando altre lingue; produce testi orali e scritti

(per riferire, descrivere, argomentare) e riflette sulle caratteristiche formali dei

testi prodotti al fine di pervenire ad un’accettabile competenza linguistica.

4.Obiettivi:

Lo studente approfondisce gli aspetti della cultura relativi alla lingua di studio; comprende ed elabora brevi testi su temi di interesse personale (letteratura, attualità, cinema, musica, arte); comprende ed analizza documenti in ambito socioeconomico, anche con il ricorso alle nuove tecnologie; utilizza la lingua straniera per lo studio e l’apprendimento di argomenti inerenti le discipline non linguistiche.

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5.ARGOMENTI E TEMATICHE SVOLTE ESPRESSE IN FORMA ANALITICA. Les Interviews (Les Choses, 1965)

"Que pensez-vous de votre machine à laver ?"

Georges PEREC (1936 – 1982)

Dans la littérature

12. La France et la mondialisation.

p. 180

� Insegnamento di un metodo di studio.

� Lavoro sistematico su:

• accentazione; • andamento; • articolazione; • cadenza; • cinesica; • comunicazione; • costrutto; • dizione; • domande chiuse; • domande aperte; • elocuzione; • eloquio; • espressione; • fonematica; • fonemica; • fonetica; • fonologia; • idioletto; • inflessione; • interazione; • interferenza linguistica; • interpretariato; • intonazione; • italianismo; • lessico;

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Documento_del_Consiglio_di_Classe_5F_Liceo_Economico_Sociale_2016-2017 53

• lingua; • linguaggio; • loquela; • modo di dire; • modo di parlare; • modulazione; • musicalità; • parlata; • parola; • pronuncia; • prossemica; • riassunto; • "sottotesto"; • stile; • suono; • timbro; • tonalità; • tono; • traduzione; • voce;

6. CRITERI E MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE

Il docente predisponeva obiettivi chiari per ciascuna lezione, nel contesto del

curricolo e di una programmazione di più lungo termine. Il suo approccio alla

lezione era strutturato.

La lezione cominciava con il riepilogo di ciò che era stato fatto in quelle

precedenti e con una veloce panoramica dei nuovi obiettivi.

In questo grippo classe in cui si danno compiti a casa, l'insegnante dedicava 5-

10 minuti per controllare ciò che le / gli apprendenti avevano appreso anche

attraverso i compiti.

I contenuti della nuova lezione erano presentati in modo graduato, lasciando

alle insegnate / agli insegnati il tempo di esercitarsi e / o di riflettere dopo

ciascun passaggio, aiutandole-i con indicazioni chiare e prestando particolare

attenzione a chi aveva difficoltà di apprendimento

La lezione si concludeva con il riepilogo degli obiettivi perseguiti e la revisione

di quanto era stato appreso.

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La programmazione teneva conto dei diversi bisogni delle studentesse e degli

studenti, e non trascurava mai quelle / quelli che avevano particolari difficoltà.

• All'inizio della lezione, l'insegnante ne comunicava con chiarezza l'impianto e gli obiettivi.

• L'insegnante predisponeva le risorse ed i materiali necessari. • L'insegnante collegava gli obiettivi della lezione al Curricolo Nazionale. • Alla fine della lezione l'insegnante faceva un riepilogo e verificava quello

che gli alunni avevano imparato"

7. PROVE DI VERIFICA La verifica, parte integrante del processo didattico-educativo, si effettuava in modo sistematico nell’arco dell’anno scolastico per valutare il raggiungimento degli obiettivi. Si attuavano verifiche formative e sommative. Le verifiche formative erano di tipo diagnostico. Le verifiche sommative, erano somministrate a conclusione di un percorso didattico. Le verifiche consistevano in prove contemporaneamente fattoriali (riguardanti contenuti limitati e riferiti a singole abilità) ed integrate (riguardanti contenuti più complessi e/o più abilità). Nel corso del primo trimestre erano somministrate due prove scritte soggettive e prove orali formali ed informali senza soglia minima. Nel pentamestre le prove scritte erano di pari numero e le prove orali (in)formali sempre maggiori. Il era unico sia alla fine del primo periodo sia alla fine dell’Anno Scolastico. La durata delle prove scritte era stabilita in ore due dal docente di classe che dopo aver sentito i legittimi rappresentanti di classe la fissava. Si utilizzavano varie tipologie di verifica. Per l’orale: interrogazione tradizionale, presentazione di argomenti a tema ed a squadra, osservazione delle relative interazione tra studenti nel lavoro sinergico. Nell’ambito del “contrôle continu” al fine di continuare ad allenarsi allo scritto, venivano svolti esercizi prima oralmente e poi per iscritto sia nel quaderno che trascritti da esso alla lavagna. Si trattava in effetti di abituare le allieve e gli allievi a lavorare a coppia, in squadra di tre per svolgere esercizi a risposta chiusa e / o aperta, composizioni su traccia, di scrittura autonoma e di sintesi con la costante preoccupazione di argomentare / giustificare anche il proprio punto di

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vista. Si attuavano inoltre due verifiche propedeutiche alla terza prova dell’Esame di Stato nel corso della seconda ed ultima parte del corrente Anno Scolastico. La correzione della produzione scritta era trasparente, semplice ed utile. Inoltre l’analisi sistematica degli errori, fatta assieme agli alunni, contribuiva a renderli consapevoli delle proprie capacità come utenti della Lingua 2 ed andava in direzione dell’autocorrezione e autovalutazione giacché dovevano formulare delle ipotesi di lavoro correttivo. A questo proposito, la correzione della produzione orale, in particolare incoraggiava l’alunna / l’alunno a giungere da sola / solo alla formulazione corretta, incentivando ogni forma di autocorrezione. 8. CRITERI DI VALUTAZIONE I criteri di valutazione sono stati direttamente legati alle griglie di valutazione concordate dal dipartimento di lingue e in particolare hanno tenuto conto per l’orale non solo della correttezza formale e dell’uso del lessico specifico ma della capacità di trasmettere i contenuti in maniera sintetica ed efficace e soprattutto di interagire. Questa capacità è stata raggiunta solo da una parte degli allievi in maniera soddisfacente. La valutazione in decimi è la sintesi data dai descrittori esplicitati nelle griglie di valutazione.

NOTE CONCLUSIVE SUL LAVORO SVOLTO

Obiettivi realizzati in termini di

CONOSCENZE

� Capacità di interagire in modo efficace, anche se non totalmente accurato, in lingua francese su qualsiasi argomento non specialistico.

� Conoscenza delle strutture fondamentali del testo poetico e del romanzo � Conoscenza delle principali caratteristiche di un testo letterario del

periodi che vanno di norma dal diciannovesimo e ventesimo secolo. � Conoscenza delle principali tematiche degli autori studiati attraverso la

lettura, analisi in modo profondo di testi precipui. COMPETENZE

� In considerazione del fatto che il programma di quinta è prevalentemente dedicato all’ambito testuale letterario, la discente / il discente deve

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sapersi esprimere, in maniera sostanzialmente corretta, sia all’orale che allo scritto su tali argomenti;

� Dove altresì dimostrare sufficienti capacità di analisi, di collegamento e di rielaborazione dei testi presi in esame, riuscendo ad affrontare adeguatamente le loro tematiche principali, anche se talora solo in via essenziale.

� Deve inoltre dimostrare di aver acquisito analoghe competenze relative alla comprensione e produzione di testi di ambito non letterario.

CAPACITA’

� Capacità di comprendere ed analizzare un testo specifico e di saper relazionare su di esso.

� Capacità di produrre testi sia scritti che orali e di operare il collegamento tra i contenuti e i nodi concettuali.

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.6.8. STORIA DELL'ARTE

.Prof.ssa Rossella Pozzi

.Cricco- Di Teodoro “ITINERARIO NELL'ARTE” Dall'età dei Lumi ai

giorni nostri 3° edizione- versione verde ed. Zanichelli

.ORE DI LEZIONE SVOLTE al 15.05.2017

I PERIODO II PERIODO TOTALE

25 moduli 33 moduli 58 moduli

.FINALITÀ E OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

Finalità:

Al termine del percorso liceale lo studente deve avere una chiara comprensione

del rapporto tra le opere d'arte e la situazione storica in cui sono state

prodotte, quindi deve essere in grado di cogliere i legami con la letteratura, il

pensiero filosofico e scientifico, la politica e la religione.

Analizzando opere dei diversi ambiti artistici (pittura, scultura, architettura,

fotografia, ecc.) deve acquisire il linguaggio specifico ed essere in grado di

coglierne le valenze estetiche.

Deve, inoltre riconoscere le tecniche di realizzazione dei manufatti, la loro

funzione, i loro aspetti iconografici e simbolici e i caratteri stilistici propri di un

artista o di un movimento.

La finalità principale è quella di sviluppare una consapevolezza del valore

culturale del patrimonio architettonico, artistico e archeologico nazionale e

quindi conoscere gli aspetti essenziali relativi alla legislazione di tutela e

conservazione dei beni e del paesaggio.

Obiettivi:

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In particolare, poiché la classe mostrava, all'inizio della classe quinta, difficoltà

nella sistematizzazione storica dei fenomeni artistici analizzati, si è provveduto

ad integrare la lezione frontale con schemi e mappe concettuali illustrate in

classe. Inoltre, è stato necessario un lavoro di chiarimento sulle modalità di

lettura dell'immagine proposte dalle differenti scuole critiche: quella

“formalista” della “pura visibilità” di H. Wollflin, quella “iconologica” di A.

Warburg e E. Panofsky, quella “storico-sociologica” di F. Antal e A. Hauser e

quella “scientifica” in cui i diversi approcci metodologici convergono e si

fondono.

.ARGOMENTI E TEMATICHE SVOLTE ESPRESSE IN FORMA

ANALITICA.

Programma in sintesi:

MODULO 1 Dalla rivoluzione industriale alla rivoluzione francese (Illuminismo e

Neoclassicismo)

MODULO2 L'Europa della Restaurazione (Romanticismo, Realismo e

architettura del ferro)

MODULO 3 La stagione dell'Impressionismo e le tendenze Post-impressioniste

MODULO 4 Verso il crollo degli imperi centrali (Art Nouveau, Sezession ed

Espressionismo)

MODULO 5 L'inizio dell'arte contemporanea (Cubismo)e la nascita del

Funzionalismo.

Di seguito il programma, esplicitato in forma analitica:

Itinerario nella storia Alle origini dell'Europa moderna

L'Illuminismo

E.L. BOULLEE Progetto ampliamento Biblioteca Nazionale di Parigi e Cenotafio

di Newton

Il Neoclassicismo

A.CANOVA Teseo sul Minotauro (1781-83); Amore e Psiche (1788-93); Paolina

Borghese (1804); Monumento funebre a Maria Cristina d'Austria (1798-1805)

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J.L. DAVID Il giuramento degli Orazi (1784); La morte di Marat (1793)

G. PIERMARINI Teatro alla Scala (1776-78)

Itinerario nella storia Dalla sconfitta di Waterloo agli Stati nazionali

Il Romanticismo: genio e sregolatezza

J. CONSTABLE Studio di nuvole a cirro (1822)

JM.W. TURNER La sera del diluvio (1843)

T. GERICAULT La zattera della Medusa (1819)

E. DELACROIX La Libertà che guida il popolo (1830)

F. HAYEZ Pensiero malinconico (1842); Il bacio (1859)

Itinerario nella storia Il Realismo: la poetica del vero

G. COURBET Gli spaccapietre (1849); L'atelier del pittore (1855); Fanciulle

sulla riva della Senna (1857)

Itinerario nella storia La seconda rivoluzione industriale e il mutamento

urbanistico a Parigi

(il piano urbanistico di Haussman nella 2° metà dell'800)

L'architettura del ferro e le esposizioni universali

J. PAXTON Palazzo di Cristallo per l'Expo di Londra del 1851

G.A. EIFFEL Torre Eiffel a Parigi (1887-89)

G. MENGONI Galleria Vittorio Emanuele II a Milano (1865-78)

Itinerario nella storia La Terza Repubblica

L'Impressionismo (colore locale, luce, le influenze della

pittura giapponese,

la scoperta della fotografia)

E. MANET Colazione sull'erba (1863); Il bar delle Folies Bergere (1881-82)

C. MONET Impressione sole nascente (1872); La cattedrale di Rouen: al sole

(1894)

E. DEGAS La lezione di danza (1873)

P.A. RENOIR Colazione dei canottieri (1881)

Tendenze post-impressioniste: corrente analitica

(Cezanne);

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neoimpressionismo

(Seurat)

corrente simbolica e pre-

espressionista

(Gauguin e Van Gogh)

P. CEZANNE La casa dell'impiccato (1872); La montagna Sainte-Victoire

(1904)

G. SEURAT Una domenica pomeriggio all'isola della Grande Jatte (1883-85)

P. GAUGUIN Il Cristo giallo (1889); Aha oe feii? (1892)

V.VAN GOGH Studio di albero (1882); I mangiatori di patate (1885);

Autoritratti (1887-89); Notte stellata (1889); Campo di grano con volo di corvi

(1890)

Itinerario nella storia Dalla Belle époque alla Prima guerra mondiale

I presupposti dell'Art Nouveau

W. MORRIS Morris,Marshall, Faulkner & Co (produttrice di arredamenti dal

1861); Arts & Crafts Exhibition Society (associazione di arti e mestieri dal

1888)

L'Art Nouveau: un nuovo gusto borghese

V.HORTA Ringhiera per l'Hotel Solvay (1894)

A.GAUDI' Casa Milà (1906); Sagrada Familia (1883) a Barcellona

L'esperienza delle arti applicate a Vienna (Kunstgewerbeschule e Sezession)

G. KLIMT Giuditta I (1901); Ritratto di Adele Bloch-Bauer (1907); Danae

(1908)

J.M. OLBRICH Palazzo della Secessione a Vienna (1898-99); Casa Scheu

(1912)

L'Espressionismo:confronto con l'impressionismo; le due

correnti france-

se e tedesca

I Fauves in Francia: H. MATISSE La danza (1909)

Die Bruecke in Germania: E.L. KIRCHNER Due donne per strada (1914)

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Un'esperienza espressionista esemplare: E. MUNCH La fanciulla malata (1885);

Sera nel corso Karl Johann (1892); Il grido (1893)

Itinerario nella storia Il 900 delle Avanguardie storiche e del Funzionalismo

Il Cubismo

P. PICASSO Bevitrice di assenzio (1901); Poveri in riva al mare (1903);

Famiglia di saltimbanchi (1905); Les demoiselles d'Avignon (1907); Ritratto di

A. Vollard (1909); Natura morta con sedia impagliata (1912); I tre musici

(1921); Ritratto di Dora Maar (1937); Guernica (1937); Nobiluomo con pipa

(1968).

Il Razionalismo in architettura: International Style

L'esperienza del Bauhaus

M.BREUER Poltrona Vasilij (1926)

L. MIES VAN DER ROHE Poltrona Barcellona (1929)

W. GROPIUS Nuova sede del Bauhaus a Dessau (1925-26)

Nell'ultima parte dell'anno si prevede la trattazione dei movimenti storici:

Futurismo, Surrealismo, Astrattismo, Informale.

Si faranno cenni alla legislazione di tutela dei beni culturali.

.CRITERI E MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE

Lo svolgimento del programma si è basato sull'uso delle seguenti modalità:

.lezione frontale, condotta, in alcuni casi, in modo dialogico e ragionato,

per favorire

un coinvolgimento degli studenti e una partecipazione attiva;

.lettura e comprensione del testo seguita dall'elaborazione di una breve

trattazione svolta in classe, per sviluppare negli studenti

un'autonomia critica e organizzativa;

.utilizzo flessibile del tempo scolastico attraverso uscite sul territorio

(visita al teatro Carlo Felice) e percorsi museali (mostra “Andy

Warhol. Pop Society)

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La classe mostrava, all'inizio della classe quinta, difficoltà nella

sistematizzazione storica dei fenomeni artistici analizzati, si è quindi

provveduto ad integrare la lezione frontale con schemi e mappe concettuali

illustrate in classe.

Inoltre, è stato necessario un lavoro di chiarimento sulle modalità di lettura

dell'immagine proposte dalle differenti scuole critiche: quella “formalista” della

“pura visibilità” di H. Wollflin, quella “iconologica” di A. Warburg e E. Panofsky,

quella “storico-sociologica” di F. Antal e A. Hauser e quella “scientifica” in cui i

diversi approcci metodologici convergono e si fondono.

Le forme di verifica sono state prevalentemente proposte in forma scritta per

consentire agli studenti una riflessione e una rielaborazione dei contenuti

proposti, in quanto la classe ha evidenziato, già dall'inizio dell'anno scolastico,

notevoli lacune nell'uso del linguaggio specifico.

.PROVE DI VERIFICA

Nel primo trimestre sono state svolte tre verifiche scritte di tipologia mista

(quesiti a risposta aperta, semi-strutturati e strutturati). La scelta è stata

determinata da diversi fattori: la classe è composta da molti alunni ed era

necessario conciliare i tempi di svolgimento dei contenuti programmati con i

tempi di verifica, inoltre era necessario abituare gli alunni ad una corretta

trattazione scritta con l'uso del linguaggio specifico disciplinare.

Nel pentamestre gli alunni hanno svolto due temi (tip. A) in 20 righe e in 15

righe, preparandosi alla terza prova dell'esame di stato; successivamente,

hanno svolto una verifica scritta con quesiti a risposta aperta e infine, una

verifica orale per testare le competenze espositive e le capacità di

rielaborazione dei contenuti proposti.

Per coloro che non erano riusciti a conseguire una valutazione sufficiente al

termine del primo trimestre sono state effettuate prove di recupero concordate

in forma scritta.

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.CRITERI DI VALUTAZIONE

Per valutare sia le verifiche in itinere è stata usata la seguente tabella:

Livello di CONOSCENZA COMPETENZA CAPACITA'

Voto Giudizio Possiede una

conoscenza

Sa utilizzare e

applicare

E' capace di:

rielaborare

organizzare

collegare

confrontare

10 Eccellente Ricca, approfondita, acquisita anche con ricerca personale dell'argomento

In modo efficace, personale e originale, pertinente e autonomo

In modo completo, approfondito e critico

9 Ottimo Completa e approfondita dell'argomento

Correttamente le conoscenze in modo appropriato

In modo completo, approfondito e autonomo

8 Buono Completa e talvolta approfondita dell'argomento

Correttamente le conoscenze in diversi tipi di compiti complessi

In modo completo, approfondito ma non sempre autonomo

7 Discreto Completa dell'argomento

Correttamente le conoscenze in compiti articolati

In modo completo ma non sempre autonomo

6 Sufficiente Essenziale dell'argomento

Incerta, anche se guidata in compiti semplici

In modo essenziale, anche se guidata

5 Insufficiente Parziale e incerta dei contenuti

In modo parziale impreciso e

Analisi parziale,

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essenziali incompleto, in compiti semplici

incerta e non autonoma dei contenuti essenziali

4 Gravemente insufficiente

Parziale e disorganica con errori gravi

In modo decisamente errato in compiti semplici

Analisi completamente errata dei contenuti minimi

3 Scarso Scarsa e/o con errori gravissimi e diffusi

Non ha competenze Capacità scarse e/o poco utilizzate

2 Negativo Conoscenze quasi nulle

Non ha competenze Non ha abilità

1 Nullo Rifiuta lo studio Non ha competenze Non ha abilità

.NOTE CONCLUSIVE SUL LAVORO SVOLTO

Gli obiettivi iniziali sono stati solo parzialmente raggiunti. Infatti, la classe ha

lavorato con fatica e scarso interesse nella disciplina in oggetto. E' mancato

uno studio costante e coerente dei contenuti e la preparazione delle verifiche e'

stata spesso superficiale.

In particolare, hanno influito negativamente le lacune diffuse sulla terminologia

disciplinare e la non acquisita metodologia di analisi dei manufatti. Si segnala

un lieve miglioramento nel corso del pentamestre e il conseguimento, per un

ristretto gruppo, di alcune competenze fondamentali (ad es. l'analisi completa

delle opere usando una corretta terminologia) che li ha condotti anche a

sviluppare capacità di critica autonoma e originale.

Inoltre si segnala un'attenzione da parte di tutto il gruppo classe nei confronti

del patrimonio storico-artistico del territorio cittadino.

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6.9. MATEMATICA

Prof.ssa Emma De Matteis

1.LIBRO DI TESTO :

Bergamini M., Trifone A., Barozzi G., “Matematica azzurro con Maths in

English”, Vol.5S + “volume λ” Ed. Zanichelli

ORE DI LEZIONE SVOLTE al 15.05.2016

I PERIODO II PERIODO TOTALE

43 55 98

FINALITÀ E OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

Finalità:

L’insegnamento della matematica deve concorrere, insieme alle altre

discipline, alla formazione intellettuale dello studente, sviluppando:

un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre

ricerche e approfondimenti personali

la capacità di utilizzare consapevolmente i contenuti fondamentali della

disciplina, padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine

la capacità di compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e

i contenuti

l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i

problemi e a individuare possibili soluzioni.

Obiettivi:

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Nello svolgimento del programma si è cercato di raggiungere i seguenti

obiettivi formativi:

1) sviluppare capacità intuitive e logiche

2) utilizzare consapevolmente i concetti matematici studiati

3) sviluppare le attitudini analitiche e sintetiche

4) migliorare l’esposizione e la precisione di linguaggio;

5) migliorare le capacità di autonomia e critica nel lavoro individuale

6) abituare all'utilizzo di metodi, strumenti, modelli matematici in situazioni

diverse in modo consapevole

e cognitivi:

- conoscere il concetto di funzione,

- il significato di limite di una funzione nelle varie tipologie

e i teoremi collegati al calcolo dei limiti finiti ed infiniti;

- la definizione di continuità di una funzione e le tre specie di

discontinuità;

- conoscere i principali teoremi sulle funzioni continue e sulle

funzioni derivabili e i metodi per la loro determinazione;

- saper utilizzare consapevolmente e correttamente le

tecniche di calcolo e le procedure apprese;

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- sapere determinare di una funzione : dominio,

comportamento agli estremi del campo, continuità, segno,

intervalli di crescenza, punti stazionari e concavità;

- saper tracciare il grafico completo di semplici funzioni razionali

fratte e intere con individuazione degli intervalli di crescenza e di

decrescenza, dei punti massimo e di minimo assoluti e relativi,

degli asintoti e dei relativi punti di flesso;

- saper dedurre dall’analisi del grafico di una funzione informazioni su di essa

- conoscere le principali funzioni economiche studiate, saperle

- Rappresentare graficamente (modello lineare e parabolico);

- saper applicare il calcolo delle derivate nello studio della ricerca

dei massimi e minimi delle funzioni costo, ricavo e profitto.

ARGOMENTI E TEMATICHE SVOLTE ESPRESSE IN FORMA ANALITICA.

Programma in sintesi:

- Funzioni numeriche reali

- Limiti, continuità e discontinuità di una funzione

- Derivate di funzioni in una variabile

- Applicazioni del calcolo differenziale

- Funzioni in una variabile in economia

Di seguito il programma, esplicitato in forma analitica:

• Funzioni reali di variabili reali. Dominio e codominio di una funzione.

Funzioni crescenti e decrescenti; concetto di funzione composta e funzione

inversa. Funzioni pari, dispari e periodiche.

• Intervalli limitati ed illimitati

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• Intorno di un punto: definizione e scrittura, intorno destro e sinistro, intorno

di infinito.

• Limite di una funzione: limite finito, definizione di limite per x che tende ad

un valore finito o infinito e sua verifica in casi semplici. Limite destro e sinistro.

• Limite infinito per x che tende ad un valore finito o infinito e sua verifica in

casi semplici.

• Enunciati dei teoremi di unicità del limite, della permanenza del segno e del

confronto ( con dimostrazione).

• Proprietà dei limiti. Enunciati dei teoremi della somma, della sottrazione, del

prodotto, del quoziente e della costante; conseguenze sul calcolo di limiti finiti

di funzioni continue, di limiti infiniti e forme di indecisione.Limiti fondamentali:

• Continuità di una funzione in un punto e in un intervallo. Continuità di alcune

funzioni particolari nel loro campo di esistenza.

• Enunciati del teorema di Weierstrass, del teorema dei valori intermedi, del

teorema degli zeri.

• Punti di discontinuità di una funzione: discontinuità di prima, seconda e terza

specie.

• Rapporto incrementale e significato geometrico della derivata di una funzione

in un punto.

• Funzione derivata. Derivata di alcune funzioni elementari. Regole di

derivazione: derivata della somma, del prodotto, del quoziente di due funzioni.

Derivata delle funzioni composte. Derivata prima e successive.

1. Continuità e derivabilità ( con dimostrazione)

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• Applicazioni delle derivate : equazione della tangente e della normale ad una

curva in un punto.

• Enunciati dei teoremi di Rolle, Lagrange, Cauchy e De L’Hospital. Calcolo di

limiti che portano a forme di indecisione. Teorema sulle funzioni crescenti o

decrescenti (con dimostrazione)

• Determinazione dei massimi e dei minimi di una funzione con il metodo della

derivata prima.

2. Determinazione della concavità e dei punti di flesso con il metodo della

derivata seconda.

• Ricerca degli asintoti orizzontali, verticali e obliqui di una funzione.

• Studio e rappresentazione grafica di una funzione razionale intera e fratta.

- Funzioni di una variabile in economia: funzione domanda (modello

lineare, parabolico), funzione dell’offerta, prezzo di equilibrio, funzione

del costo (costo totale, medio ), funzione del ricavo e funzione del

profitto; ricerca del minimo della funzione costo medio, ricerca del

massimo della funzione profitto .

CRITERI E MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE

Le attività didattiche, sono state realizzate tramite differenti approcci

metodologi:

- attività sistematica-espositiva (lezione frontale)

- attività di scoperta guidata (lezione per problemi), che predilige il

coinvolgimento attivo e cooperativo di studenti e docente

I vari argomenti, oggetto di studio,sono stati trattati in classe secondo

un’impostazione unitaria così articolata:

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- esame di una situazione problematica

- ricerca di una descrizione grafica

- schematizzazione della situazione in termini matematici

- ricerca della soluzione del problema matematizzato e di eventuali soluzioni

diverse da confrontarsi da un punto di vista della semplicità e della generalità

- sistemazione teorica dei concetti e procedimenti usati

- generalizzazione in termini di modello

Ogni attività è stata preceduta oltre che dalla sistematica correzione dei

compiti assegnati anche da un ripasso dei concetti utili alla comprensione di

quanto si andava a svolgere.

Gli errori degli studenti ,evidenziati sia negli interventi che nelle prove scritte,

sono stati

utilizzati per ridefinire i metodi e i tempi della programmazione per consentire

ai ragazzi ,attraverso la ricostruzione del percorso, l’apprendimento

consapevole di quanto veniva studiato.

I tempi di realizzazione del programma sono stati vincolati e dipendenti dalla

risposta della classe.

Nel primo periodo sono stati trattati i seguenti temi disciplinari: funzioni

numeriche reali , limiti, continuità e discontinuità di una funzione dando

grande rilevanza non solo ai concetti espressi in modo formale ,ma anche alla

loro rappresentazione grafica per facilitarne la comprensione e per sottolineare

l’utilità dei modelli grafici.

Nel secondo periodo , sono stati trattati gli ulteriori temi necessari alla

rappresentazione di funzioni razionali intere e fratte così come è richiesto dai

programmi. La parte di economia ,trattata lo scorso anno è stata ripresa per

determinare ,in modo specifico,problemi di ottimizzazione delle funzioni

costo,ricavo,guadagno e loro valori medi.

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PROVE DI VERIFICA

Nel primo periodo sono state svolte n.2 prove scritte e almeno n. 2 prove orali

Nel secondo periodo ,le prove scritte sono state in n.3 e le prove orali almeno

in n.2

Le verifiche ,somministrate agli allievi sono state di due tipi:

7 Verifiche formative svolte “in itinere” per saggiare i livelli di

apprendimento, impostare rettifiche alla programmazione, stabilire attività

di recupero e/o di

approfondimento . Tali verifiche ,a volte, sono state strutturate come

simulazione

di terza prova

8 Verifiche sommative per la valutazione finale degli obiettivi della

programmazione.

Queste a loro volta sono state:

6) prove strutturate: test e questionari;

7) prove semistrutturate: domande a risposta aperta, trattazione

sintetica di argomenti;

8) prove non strutturate: interrogazioni, esercizi, problemi

CRITERI DI VALUTAZIONE

La verifica e la valutazione dell’apprendimento sono state strettamente

correlate con tutte le attività svolte in classe.

Le verifiche orali sono state volte soprattutto a valutare ,oltre alle

conoscenze ,le capacità di ragionamento e i progressi raggiunti nella chiarezza

e nella proprietà di espressione degli allievi.

Al fine di ottenere una valutazione quanto più completa e oggettiva delle

processo di apprendimento e del conseguimento delle competenze, conoscenze

e abilità da parte dello studente, si è tenuto conto (a vario grado e non in

ordine di importanza) di:

risultati di verifiche scritte e/o di interrogazioni orali, test e questionari;

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grado di partecipazione e appropriatezza degli interventi durante le

attività scolastiche;

impegno profuso nel processo di apprendimento

Nella valutazione delle prove scritte come in quella delle prove orali, ci si è

riferiti alla seguente griglia concordata in sede di riunione del dipartimento di

matematica e fisica, che stabilisce i parametri tra i voti e i livelli di

conoscenza,competenza e capacità :

Voto/10 CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’

2 Non pertinenti Nessuna Nessuna

3 Non pertinenti Non adeguate Nessuna

4 Lacunose e

frammentarie

Anche se guidato,

non sa applicare le

conoscenze minime

Compie analisi errate (non

capisce)

5

Conoscenze non

complete

Applica conoscenze

minime solo se

guidato e talvolta

con difficoltà

Errori di analisi e di sintesi

6 Conoscenze superficiali Se guidato, si

orienta

nell’applicazione

delle conoscenze

minime

Impreciso, tuttavia sa

analizzare la situazione in

modo sostanzialmente

corretto

7 Conoscenze complete,

poco approfondite,

esposizione quasi

corretta

Sa applicare con

autonomia le

conoscenze minime

Sa cogliere il significato e

interpreta correttamente

semplici informazioni

8 Conoscenze complete, se

guidato si orienta con

Applica in modo

autonomo le

Interpretazione corretta di

un testo, sa ridefinire un

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sicurezza; esposizione

corretta

conoscenze anche

se con improprietà

concetto

9 Conoscenze complete,

qualche

approfondimento

autonomo. Esposizione

corretta, proprietà

linguistica

Applica

autonomamente e

in modo corretto le

conoscenze anche

in ambiti più

complessi

Rielaborazione corretta,

completa e autonoma

10 Conoscenza completa

approfondita e ampliata.

Esposizione corretta ed

appropriata.

Applica in modo

autonomo e

corretto le

conoscenze anche a

problemi complessi

Sa rielaborare

autonomamente e

approfondisce in modo

critico situazioni

complesse

Le prove scritte sono state valutate in termini di raggiungimento degli obiettivi

previsti e tenendo conto anche dell’andamento complessivo della classe.

In relazione alla tabella,nello specifico delle prove scritte, nella valutazione si è

tenuto conto dei seguenti parametri:

1) Comprensione del testo: attuata attraverso l’individuazione e

la corretta interpretazione dei dati e delle richieste.

2) Pianificazione di un’adeguata strategia risolutiva.

3 ) Correttezza esecutiva.

4) Controllo dell’attendibilità dei risultati ottenuti attraverso anche il

confronto tra risultati algebrici e riscontri grafici e geometrici.

Nella valutazione delle prove orali ,sempre utilizzando la tabella sopra

indicata, si è tenuto conto dei seguenti elementi:

1) Conoscenza degli argomenti.

2) Comprensione degli argomenti.

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3) Capacità d’esposizione in modo corretto e terminologicamente

appropriato.

4) Grado di approfondimento delle questioni affrontate.

5) Capacità di applicazione delle conoscenze apprese.

6) Costanza nell’impegno scolastico, partecipazione al dialogo

educativo

7) progressi rispetto alla situazione di partenza.

NOTE CONCLUSIVE SUL LAVORO SVOLTO

La classe risulta di capacità modeste e con poca predisposizione ad uno studio

accurato.

Una piccola parte degli studenti, si è sempre dimostrata abbastanza

interessata alla disciplina e ha studiato con discreta diligenza ,cercando di

consolidare conoscenze e capacità.

Un’altra parte , più numerosa ,si è limitata ad un’acquisizione delle nozioni

senza preoccuparsi di una loro strutturazione che mirasse ad una migliore

comprensione capace di sviluppare competenze più significative. Tra questi vi

sono alcuni alunni con lacune pregresse non colmate che hanno raggiunto una

preparazione piuttosto fragile.

Alla fine del primo periodo la classe è risultata mediamente sufficiente ,nel

secondo periodo , pur migliorando un po’ l’impegno e l’applicazione anche da

parte di coloro meno disposti verso la disciplina ,il profitto è risultato

complessivamente ancora sufficiente

Gli studenti risolvono,attualmente,in modo adeguato, esercizi con procedure

ripetitive.

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6.10. FISICA

Prof.ssa Emma De Matteis

1. LIBRO DI TESTO :

Stefania Mandolini, “Le parole della fisica. Elettromagnetismo e

Relatività e quanti” Vol. 3, editrice Zanichelli, libro azzurro.

2.ORE DI LEZIONE SVOLTE al 15.05.2016

I PERIODO II PERIODO TOTALE

30 33 63

3.FINALITÀ E OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

Finalità:

L’insegnamento della Fisica deve concorrere all’acquisizione della

consapevolezza del valore culturale della disciplina e della sua evoluzione

storica ed epistemologica. In particolare, lo studente dovrà acquisire le

seguenti competenze:

• Osservare e identificare i fenomeni

• far apprendere i concetti fondamentali della fisica;

• far acquisire consapevolezza del valore culturale della disciplina e della sua

evoluzione storica ed epistemologica.

• Comprendere i fenomeni e saperli descrivere utilizzando un linguaggio

adeguato

Obiettivi:

obiettivi formativi:

• Affrontare e risolvere semplici problemi di fisica usando gli strumenti

matematici adeguati al percorso didattico;

• Avere consapevolezza dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove

l’esperimento è inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni

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naturali, analisi critica dei dati e dell'affidabilità di un processo di misura,

costruzione e/o validazione di modelli;

• saper relazionare utilizzando il linguaggio specifico della disciplina per una

esposizione sempre più rigorosa ed essenziale.

• potenziare la capacità di analizzare e schematizzare situazioni reali

e cognitivi :

• conoscere le nozioni fondamentali relative alle cariche elettriche e ai

fenomeni elettrostatici

• Conoscere il concetto di potenziale elettrico e la sua relazione con

l’energia potenziale elettrica e il campo elettrico;

• Conoscere le proprietà dei condensatori e saper esprimere la capacità di

un condensatore piano;

• Conoscere ed applicare le leggi di Ohm;

• Saper calcolare la resistenza equivalente di semplici collegamenti di

resistori in serie e parallelo;

• Saper risolvere semplici circuiti elettrici

• Conoscere le proprietà del campo magnetico;

• Conoscere il comportamento dei materiali ferromagnetici, paramagnetici

e diamagnetici

• Conoscere le interazioni magnetiche tra fili percorsi da corrente;

• Saper descrivere la forza magnetica agente su un filo percorso da corrente;

• Saper descrivere il campo magnetico generato da un filo percorso da

corrente e la legge di Biot-Savart;

• Saper descrivere il campo magnetico generato da una spira e da un

solenoide

• Conoscere il fenomeno dell’induzione elettromagnetica e le leggi di

Faraday - Neumann e di Lenz

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ARGOMENTI E TEMATICHE SVOLTE ESPRESSE IN FORMA

ANALITICA.

Programma in sintesi:

- Cariche elettriche e campo elettrico;

- Elettrostatica

- Corrente elettrica e circuiti elettrici in corrente continua

- Il magnetismo e l’induzione elettromagnetica

- Equazioni di Maxwell e onde elettromagnetiche (cenni)

Di seguito il programma, esplicitato in forma analitica:

- L’elettricità:

Elettrizzazione per strofinio e contatto , la carica elettrica, corpi conduttori e

isolanti, induzione elettrica e polarizzazione; legge di Coulomb, principio

sovrapposizione, confronto tra forza elettrica e forza gravitazionale; campo

elettrico e linee di forza, campo elettrico generato da una carica puntiforme,

definizione di potenziale elettrico e di energia potenziale, conduttori in

equilibrio elettrostatico (densità superficiale di carica, campo elettrico e

potenziale), definizione di flusso del campo elettrico, teorema di Gauss:

enunciato e dimostrazione; definizione di circuitazione del campo elettrico,

campo elettrico generato da una distribuzione piana di carica; il condensatore,

capacità e campo elettrico di un condensatore piano; definizione di corrente

elettrica e di intensità di corrente, conduzione nei solidi ,liquidi e

gas(cenni),estrazione di elettroni da un metallo ,i circuiti elettrici, generatori e

f.e.m.,I e II legge di Ohm e resistività, definizione di potenza elettrica, l’effetto

Joule e la potenza dissipata; definizione di nodo, maglia e ramo di un circuito,

leggi di Kirchhoff, resistori in serie e parallelo e calcolo della loro resistenza

equivalente, semplici esercizi sul calcolo di resistenze equivalenti di

collegamenti di resistori.

- Il magnetismo:

confronto tra campo magnetico e campo elettrico, forza magnetica su un filo

percorso da corrente, Legge di Ampere per due fili paralleli percorsi da

corrente, Campo magnetico generato da un filo percorso da corrente e legge di

Biot-Savart, Forza di Lorentz, moto di una particella carica in un campo

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magnetico con velocità perpendicolare al campo e calcolo del raggio della

traiettoria, spira circolare e campo magnetico nel suo centro, solenoide e suo

campo magnetico, proprietà magnetica della materia: materiali ferromagnetici,

paramagnetici e diamagnetici, teorema di Gauss per il campo magnetico,

teorema di Ampere per la circuitazione del campo magnetico, induzione

elettromagnetica, legge di Faraday-Neumann e legge di Lenz, autoinduzione,

equazioni di Maxwell , onde elettromagnetiche (cenni).

CRITERI E MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA

PROGRAMMAZIONE

L'attività didattica, ha cercato di far emergere e potenziare le capacità e le

specifiche risorse dell'allievo al fine di avere coscienza di sé e di acquisire la

capacità di autovalutarsi.

Le attività didattiche sono state realizzate tramite i seguenti differenti approcci

metodologici:

- attività sistematica-espositiva (lezione frontale), che predilige la sistematicità

dell’esposizione e la chiarezza circa gli argomenti effettivamente trattati a

lezione;

- attività di scoperta guidata (lezione per problemi), che predilige il

coinvolgimento attivo e cooperativo di studenti e docente alla risoluzione

di situazioni problematiche;

- attività di laboratorio

Nell’ambito del rapporto didattico si è ritenuto importante coinvolgere gli

studenti in modo responsabile nel processo di apprendimento, stimolando la

loro collaborazione (anche in attività laboratoriali),intervenendo per porre

domande e fare esempi in modo che fossero stimolati a mettere in relazione

quello che si stava facendo con argomenti già affrontati.

Si è cercato di stimolare numerosi interventi da parte degli alunni per

valorizzare quelli positivi e trarre spunto da quelli negativi per una revisione

della progettazione del lavoro al fine di migliorare l’apprendimento. Gli studenti

sono stati guidati all’uso del linguaggio fisico formalmente corretto .I tempi di

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realizzazione del programma sono stati vincolati e dipendenti dalla risposta

della classe.

Nel primo periodo dell’anno scolastico sono stati svolti i temi relativi

all’elettrostatica,mentre nel secondo periodo sono stati trattati quelli inerenti la

corrente elettrica e le leggi ad essa relative per poi trattare la fenomenologia e

le leggi del magnetismo. Il programma si è concluso con l’elettromagnetismo e

le leggi unificatrici di Maxwell.

Durante il corso dell’anno è stata intensa anche l’attività di ripasso e recupero.

L’attività di laboratorio ha riguardato in particolare le leggi di Ohm e si è

conclusa con la redazione di una relazione.

PROVE DI VERIFICA

Le prove di verifica sono state almeno due in entrambe i periodi e soprattutto

nel secondo periodo alcune sono state presentate come simulazioni di terze

prove. Sia la verifica che la valutazione dell’apprendimento sono state

strettamente correlate con tutte le attività svolte in classe.La preparazione

raggiunta è stata valutata attraverso: prove scritte contenenti esercizi

applicativi e quesiti. Le verifiche orali sono state utilizzate soprattutto per

valutare le conoscenze, i progressi raggiunti nella chiarezza e nella proprietà di

espressione degli allievi e sono state articolate anche sotto forma di prove

strutturate o semistrutturate. Verifiche di questo tipo sono state proposte non

solo perché permettono un controllo più frequente e completo di quello che il

poco tempo a disposizione consentirebbe di fare,ma anche perché consentono

di controllare il livello di preparazione degli studenti in modo più oggettivo

rispetto all’interrogazione o agli interventi orali.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Sono stati oggetto di valutazione ,oltre alle prove scritte e orali anche gli

interventi , l’autonomia nel lavoro, la puntualità nella consegna dei compiti

assegnati, il miglioramento rispetto ai livelli di partenza,le proprietà di

linguaggio, l’interesse e l’impegno. La seguente tabella indica la corrispondenza

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tra voti e livelli di conoscenza e di abilità ed è stata utilizzata nell’attribuzione

del punteggio di ciascuna prova.

Voto/10 CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ

1 Nessuna Nessuna Nessuna

2 Non pertinenti Nessuna Nessuna

3 Non pertinenti Non adeguate Nessuna

4 Lacunose e

frammentarie

Anche se guidato, non

sa applicare le

conoscenze minime

Compie analisi errate

(non capisce)

5 Conoscenze non

complete

Applica conoscenze

minime solo se guidato

e talvolta con difficoltà

Errori di analisi e di

sintesi

6 Conoscenze

superficiali

Se guidato, si orienta

nell’applicazione delle

conoscenze minime

Impreciso, tuttavia sa

analizzare la

situazione in modo

sostanzialmente

corretto

7 Conoscenze complete,

poco approfondite,

esposizione quasi

corretta

Sa applicare con

autonomia le

conoscenze minime

Sa cogliere il

significato e interpreta

correttamente semplici

informazioni

8 Conoscenze complete,

se guidato si orienta

con sicurezza;

esposizione corretta

Applica in modo

autonomo le

conoscenze anche se

con improprietà

Interpretazione

corretta di un testo, sa

ridefinire un concetto

9 Conoscenze complete,

qualche

Applica

autonomamente e in

Rielaborazione

corretta, completa e

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approfondimento

autonomo. Esposizione

corretta, proprietà

linguistica

modo corretto le

conoscenze anche in

ambiti più complessi

autonoma

10 Conoscenza completa

approfondita e

ampliata. Esposizione

corretta ed

appropriata.

Applica in modo

autonomo e corretto le

conoscenze anche a

problemi complessi

Sa rielaborare

autonomamente e

approfondisce in modo

critico situazioni

complesse

NOTE CONCLUSIVE SUL LAVORO SVOLTO

La classe, nel corso dell’anno, ha seguito in modo differenziato il programma di fisica, pochi studenti si sono impegnati nello studio in modo adeguato nonostante in classe abbiano dimostrato sufficiente interesse per quanto veniva proposto. Per questi motivi la loro preparazione finale è un po’ superficiale. Alcuni alunni, meno portati alla formalizzazione e alle sintesi logiche, hanno incontrato qualche difficoltà sul piano concettuale, altri non sempre sono riusciti a valorizzare con un’esposizione fluida e corretta i contenuti appresi.

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6.11. SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Prof. Guido Scarantino

LIBRO DI TESTO

ORE DI LEZIONE SVOLTE al 15.05.2016

Calcolare in moduli e trasporre in ore da 60’

I PERIODO II PERIODO TOTALE

27 29 56

.FINALITÀ E OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

Sono stato docente di Educazione fisica in questa classe solo in quest’ultimo anno. La classe 5 F ha partecipato con interesse alle proposte motorie offertegli, prediligendo il gioco di squadra e le attività agonistiche.

Il comportamento è sempre stato corretto e in molti momenti anche condiviso: la classe ha collaborato in gruppo alla preparazione tecnica e tattica della propria squadra di pallavolo nel torneo di Istituto piazzandosi al primo posto, realizzando un percorso di crescita positivo.

L’impegno e il profitto raggiunto nel complesso è buono, talvolta discreto ma con delle punte di eccellenza che non si riferiscono solo alle capacità motorie, ma anche alla presenza costante, alla puntualità, al rispetto delle regole e alla partecipazione al dialogo educativo.

OBIETTIVI SPECIFICI DI SCIENZE MOTORIE

Conoscenze:

Rielaborare schemi motori di base con particolare attenzione al camminare, correre, saltare, rotolare e arrampicarsi. Conoscenza della terminologia relativa agli ordinativi ed alle azioni motorie.

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Conoscenza dei fondamentali e degli schemi di gioco della pallavolo. Conoscenza del regolamento della pallavolo.

Conoscenza del regolamento dell’atletica leggera: corse, salti e lanci. Conoscenza dei preatletici di base. Conoscenza di alcuni fondamentali della ginnastica artistica e loro applicazione: verticale, ponte, candela. Conoscenza dei fondamentali del Basket Conoscenza dei grandi (cavallo e quadro svedese) e piccoli attrezzi. Conoscenza degli esercizi di potenziamento dei muscoli addominali e dorsali Conoscenza degli esercizi di mobilità articolare Conoscenza dell’apparato respiratorio e del cuore. Conoscenza del concetto di educazione permanente. Conoscenza del Panathlon e sua importanza.

Abilità:

- Saper compiere attività di resistenza, velocità, forza e flessibilità. - Saper coordinare azioni efficaci in situazioni complesse. - Sapere applicare gli apprendimenti in modo adeguato alle diverse

situazioni. - Saper praticare almeno due sport programmati e in ruoli congeniali alle

proprie attitudini e propensioni e conoscerne le caratteristiche tecnico-tattiche e metodologiche (basket e pallavolo)

- Saper praticare in modo consapevole attività motorie tipiche dell’ambiente naturale.

- Saper muoversi con disinvoltura su un grande attrezzo. - Sapersi muovere con la base musicale - Saper compiere azioni di espressione corporea

Competenze:

Saper arbitrare Saper fare assistenza Saper condurre un riscaldamento Saper utilizzare piccoli attrezzi Sapersi muovere su un grande attrezzo

Saper partecipare alla dinamica del gioco di squadra Saper creare progressioni di movimenti con la musica

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CRITERI E MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE

Ho adeguato le mie proposte agli alunni, orientando, guidando, controllando le risposte intellettivo-motorie, differenziando il tipo di proposta, riducendo e semplificando laddove l’apprendimento non era soddisfacente.

Le attività sono state svolte principalmente in gruppo e/o in piccoli gruppi, al fine di favorire la socializzazione e la collaborazione fra gli alunni.

Gli esercizi sono stati proposti in modo variato, ma facilmente sperimentabili, con gradualità di intensità e sforzo, ricercando sia l’efficacia del gesto globale, sia la specificità del movimento. L’attività è stata presentata per unità didattiche specifiche con prove ripetute e correzione degli errori prima della verifica. La gestualità è stata spiegata verbalmente e fatta vedere (imitazione).

Sono state utilizzate griglie per i test d’entrata e per le verifiche, piccoli e grandi attrezzi convenzionali e non convenzionali. Gli alunni sono stati seguiti individualmente laddove hanno mostrato difficoltà e sostenuti anche psicologicamente per facilitare l’apprendimento.

PROVE DI VERIFICA

Al termine dell’unità didattica si sono svolte le verifiche, a volte con l’utilizzo di griglie di riferimento (suddivise per sesso ed età) a volte con griglie di osservazione.

In particolare nel primo periodo hanno riguardato:

Capacità condizionali (salto in lungo da fermo per la forza degli arti inferiori e lancio della palla medica per la forza degli arti superiori), fondamentali del basket, esercizi di coordinazione con la funicella, gioco di squadra (pallavolo)

Nel secondo periodo:

Fondamentali della pallavolo, percorso ginnico mirato alla destrezza, evoluzioni al quadro svedese, capovolte, torneo di pallavolo.

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CRITERI DI VALUTAZIONE

Per ogni obiettivo è stato valutato il miglioramento significativo di ogni studente facendo ricorso ove possibile a prove oggettivamente valutabili, ma soprattutto non perdendo mai di vista le caratteristiche individuali degli alunni.

Ad ogni verifica sono state stabilite specificatamente le azioni motorie ed i gesti tecnici richiesti, ma il voto finale ha tenuto conto anche dell’impegno, della volontà di riuscire e del sapere di ogni allievo.

LIVELLI RAGGIUNTI E TEMPI Nell'arco dell’anno tutti gli alunni hanno imparato a:

Progettare una lezione di Ed. Fisica con le sue tre fasi (riscaldamento, parte centrale, defaticamento).

Eseguire esercizi per incrementare l'allenamento aerobico.

Eseguire esercizi per incrementare l'allenamento anaerobico.

Eseguire esercizi a corpo libero con grandi e piccoli attrezzi per incrementare la scioltezza articolare.

Eseguire esercizi di potenziamento per arti superiori ed inferiori, muscoli addominali, muscoli dorsali.

Eseguire esercizi di equilibrio statico e dinamico.

Sapersi muovere con gli altri in attività di gruppo.

Eseguire esercizi di respirazione toracica e diaframmatica.

Eseguire i gesti tecnici della pallacanestro e più precisamente: palleggi, passaggi, ball-handling, cambio di direzione, giro in palleggio, arresto e tiro e terzo tempo.

Eseguire correttamente i gesti tecnici della pallavolo e più precisamente: palleggio, bagher, battuta dal basso e dall’alto, schiacciata, muro, schemi di gioco con cambi di posizione, difesa ed attacco. Conoscenza del regolamento e regole di arbitraggio.

Eseguire compiti di assistenza.

Eseguire compiti di arbitraggio.

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6.13. RELIGIONE

Prof.ssa Maria Ida Costa

.LIBRO DI TESTO

S.Solinas,Tutti i colori della vita,SEI

.ORE DI LEZIONE SVOLTE al 15.05.2017

I PERIODO II PERIODO TOTALE

11 16 27

.FINALITÀ E OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

Finalità:

Riconoscere il ruolo avuto dalla diffusione del Cristianesimo nell'evoluzione della cultura e della vita sociale italiana e occidentale.

Obiettivi:

Contribuire alla formazione della persona e del cittadino; aiutare l'alunno a comprendere se stesso e la realtà socio-culturale in cui vive; aiutare l'alunno a prendere coscienza della sua appartenenza a una comunità.

.ARGOMENTI E TEMATICHE SVOLTE ESPRESSE IN FORMA

ANALITICA.

Programma in sintesi:

Approfondimento dei principi e dei valori del Cristianesimo in ordine alla loro incidenza sulla cultura e sulla vita individuale e sociale.

Di seguito il programma, esplicitato in forma analitica:

Dignità della persona umana;

Il rispetto della vita in tutte le sue forme;

Libertà e responsabilità (Veritatis Splendor);

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Il valore della vita;

Il significato dell’amore umano;

Il senso del matrimonio cristiano;

La vita come progetto;

Rapporti tra nord e sud del mondo alla luce di alcune Encicliche:“Rerum Novarum”,

“Sollecitudo rei socialis”, “Centesimus annus”.

.CRITERI E MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE

Gli argomenti e le attività proposte sono stati organizzati in unità didattiche affrontate,per quanto possibile, in modo operativo. In questa prospettiva sono stati perseguiti, oltre agli obiettivi specifici della disciplina, lo sviluppo delle capacità di comunicazione, comprensione, analisi, sintesi e rielaborazione.

.CRITERI DI VALUTAZIONE

Gli elementi di valutazione di cui si è tenuto conto sono stati i seguenti:comportamento in classe, soprattutto in relazione ai compagni; attenzione e partecipazione attiva al dialogo educativo; capacità critica e disponibilità al confronto.

.NOTE CONCLUSIVE SUL LAVORO SVOLTO

Il gruppo classe ha raggiunto in modo diversificato sia gli obiettivi

socio-affettivi, sia quelli cognitivi. Gli obiettivi generali della disciplina

sono stati perseguiti giungendo a risultati in positiva evoluzione, in

relazione ai diversi livelli di partenza e alle capacità individuali.

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7. SIMULAZIONE DELLE PROVE DI ESAME

7.1. Testi delle prove

Classe VF - SIMULAZIONE DI PRIMA PROVA - 22 marzo 2017

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923 Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599.

1 5 10

Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica. Di psico-analisi non parlerò perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste memorie. Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch’egli ha qui accumulate!... Dottor S.

Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di

Livenza, Treviso, 1928), fece studi commerciali e si impiegò presto in una

banca. Nel 1892 pubblicò il suo primo romanzo, Una vita. Risale al 1898 la

pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entrò nella

azienda del suocero. Nel 1923 pubblicò il romanzo La coscienza di Zeno.

Uscirono postumi altri scritti (racconti, commedie, scritti autobiografici, ecc.).

Svevo si formò sui classici delle letterature europee. Aperto al pensiero

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filosofico e scientifico, utilizzò la conoscenza delle teorie freudiane nella

elaborazione del suo terzo romanzo.

1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe. 2. Analisi del testo 2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli? 2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo? 2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.? 2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché? 2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 4), “memorie” (r. 9). 2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e studiato. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Amore, odio, passione.

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G. KLIMT, Il bacio, 1907 G. DE CHIRICO, Ettore e Andromaca, 1917

P. PICASSO, Gli amanti, 1923

«Tra l’altre distinzioni e privilegi che le erano stati concessi, per compensarla di non poter esser badessa, c’era anche quello di stare in un quartiere a parte. Quel lato del monastero era contiguo a una casa abitata da un giovine, scellerato di professione, uno de’ tanti, che, in que’ tempi, e co’ loro sgherri, e con l’alleanze d’altri scellerati, potevano, fino a un certo segno, ridersi della forza pubblica e delle leggi. Il nostro manoscritto lo nomina Egidio, senza parlar del casato. Costui, da una sua finestrina che dominava un cortiletto di quel quartiere, avendo veduta Gertrude qualche volta passare o girandolar lì, per ozio, allettato anzi che atterrito dai pericoli e dall’empietà dell’impresa, un giorno osò rivolgerle il discorso. La sventurata rispose.» Alessandro MANZONI, I promessi sposi, 1840-42 Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca «Ed avrebbe voluto strapparsi gli occhi per non vedere quelli della Lupa, che quando gli si ficcavano ne’ suoi gli facevano perdere l’anima ed il corpo. Non sapeva più che fare per svincolarsi dall’incantesimo. Pagò delle messe alle anime del Purgatorio e andò a chiedere aiuto al parroco e al brigadiere. A Pasqua andò a confessarsi, e fece pubblicamente sei palmi di lingua a strasciconi sui ciottoli del sacrato innanzi alla chiesa, in penitenza, e poi, come la Lupa tornava a tentarlo: - Sentite! le disse, non ci venite più nell’aia, perché se tornate a cercarmi, com’è vero Iddio, vi ammazzo! - Ammazzami, rispose la Lupa, ché non me ne importa; ma senza di te non voglio starci. Ei come la scorse da lontano, in mezzo a’ seminati verdi, lasciò di zappare la vigna, e andò a staccare la scure dall’olmo. La Lupa lo vide venire, pallido e stralunato, colla scure che luccicava al sole, e non si arretrò di un sol passo, non chinò gli occhi, seguitò ad andargli incontro, con le mani piene di manipoli di papaveri rossi, e mangiandoselo con gli occhi neri. - Ah! malanno all’anima vostra! balbettò Nanni.» Giovanni VERGA, La Lupa, in Vita dei campi, 1880 «Ella pareva colpita dal suono insolito della voce di Giorgio; e un vago sbigottimento cominciava a invaderla. – Ma vieni! Ed egli le si appressò con le mani tese. Rapidamente l’afferrò per i polsi, la trascinò per un piccolo tratto; poi la strinse tra le braccia, con un balzo, tentando di piegarla verso l’abisso. –

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No, no, no... Con uno sforzo rabbioso ella resistette, si divincolò, riuscì a liberarsi, saltò indietro anelando e tremando. – Sei pazzo? – gridò con l’ira nella gola. – Sei pazzo? Ma, come se lo vide venire di nuovo addosso senza parlare, come si sentì afferrata con una violenza più acre e trascinata ancóra verso il pericolo, ella comprese tutto in un gran lampo sinistro che le folgorò l’anima di terrore. – No, no, Giorgio! Lasciami! Lasciami! Ancóra un minuto! Ascolta! Ascolta! Un minuto! Voglio dirti... Ella supplicava, folle di terrore, divincolandosi. Sperava di trattenerlo, d’impietosirlo. – Un minuto! Ascolta! Ti amo! Perdonami! Perdonami! Ella balbettava parole incoerenti, disperata, sentendosi vincere, perdendo terreno, vedendo la morte. – Assassino! – urlò allora furibonda. E si difese con le unghie, con i morsi, come una fiera. – Assassino! – urlò sentendosi afferrare per i capelli, stramazzando al suolo su l’orlo dell’abisso, perduta. Il cane latrava contro il viluppo. Fu una lotta breve e feroce come tra nemici implacabili che avessero covato fino a quell’ora nel profondo dell’anima un odio supremo. E precipitarono nella morte avvinti.» Gabriele D’ANNUNZIO, Il trionfo della morte, 1894 «Emilio poté esperimentare quanto importante sia il possesso di una donna lungamente desiderata. In quella memorabile sera egli poteva credere d’essersi mutato ben due volte nell’intima sua natura. Era sparita la sconsolata inerzia che l’aveva spinto a ricercare Angiolina, ma erasi anche annullato l’entusiasmo che lo aveva fatto singhiozzare di felicità e di tristezza. Il maschio era oramai soddisfatto ma, all’infuori di quella soddisfazione, egli veramente non ne aveva sentita altra. Aveva posseduto la donna che odiava, non quella ch’egli amava. Oh, ingannatrice! Non era né la prima, né – come voleva dargli ad intendere – la seconda volta ch’ella passava per un letto d’amore. Non valeva la pena di adirarsene perché l’aveva saputo da lungo tempo. Ma il possesso gli aveva data una grande libertà di giudizio sulla donna che gli si era sottomessa. – Non sognerò mai più – pensò uscendo da quella casa. E poco dopo, guardandola, illuminata da pallidi riflessi lunari: – Forse non ci ritornerò mai più. – Non era una decisione. Perché l’avrebbe dovuta prendere? Il tutto mancava d’importanza.» Italo SVEVO, Senilità, 19272 (1a ed. 1898) 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO Argomento: Il dibattito sulla evoluzione del concetto di stato sociale "Il termine Welfare State venne usato per la prima volta in Gran Bretagna dopo la prima Guerra mondiale, per descrive il tipo di stato "ricostruito" dal governo laburista col più ampio consenso. Il termine è sopravvissuto alla caduta di quel governo (1951). (...) Il potere politico, nel Welfare State, poteva essere impiegato per modificare, con mezzi legislativi e amministrativi, il gioco delle forze del mercato in tre possibili direzioni. 1) Garantire ai singoli e alle famiglie un minimo reddito indipendente dal valore di mercato del loro lavoro o dal loro patrimonio; 2) Ridurre l'insicurezza sociale mettendo chiunque in grado di far fronte a difficili congiunture: malattia, vechiaia, disoccupazione; 3) Garantire a tutti, senza distinzione di classe e di reddito le miglori prestazioni possibili (l'ottimo non il minimo) relativamente a un complesso di servizi predeterminati".

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A. Briggs "Welfare State: passato, presente, futuro". Mondo Operaio II, 1985

"Lo stato-provvidenza realizzato in Europa a partire dal 1945-46 ha cambiato natura e funzione. Ancora tra le due guerre, il suo scopo era quello dell'assistenza, di un riequilibrio precario delle disfunzioni sociali più evidenti, nel quadro di una preoccupazione politica che consisteva nel neutralizzare la lotta di classe nel momento di sviluppo della grande industria (...) Dopo il 1945, l'incremento molto sensibile delle spese sociali per il canale dello stato-provvidenza, appare come uno dei motori necessari per dare impulso alla crescita economica, mediante lo sviluppo della produttività del lavoro (...) Il progresso sociale è una componente indispensabile dello sviluppo, perché partecipa all'ampliamento del mercato interno, al miglioramento della produttività lavorativa, contribuendo a una ripresa degli investimenti, delle opportunità di lavoro e di impiego". F. Demier, "Lo stato sociale", in "Storia e dossier", febbraio 1989

"L'attuale dibattito sulla crisi dello Stato sociale e assistenziale non riguarda solo l'aumento degli oneri finanziari. La critica è rivolta anche alla crescente burocratizzazione, centralizzazione, professionalizzazione, monetarizzazione e giuridificazione, collegate allo sviluppo dello Stato sociale. E' difficilmente contestabile il fatto che lo Stato sociale sia stato un forte motore di trasformazione della società ma che, ampliando le funzioni pubbliche nel campo della sicurezza sociale, abbia anche distrutto l'ambiente sociale, indebolito il potenziale di iniziativa personale e limitato l'autonomia dei singoli. L'individuo è stato assoggetato alle rgole disciplinatorie dello Stato sociale ed ha perso la libera disponibilità su un'ampia parte dei propri beni. Molti chiedono perciò di risolvere i problemi sociali in modo più deciso, attaverso il mercato o riando slancio alla funzione sociale dei gruppi, come le organizzazioni di autotutela ed in particolare la famiglia. Quest'ultimo punto appare tanto più necessario, in quanto, ad esempio, alcolizzati, tossicodipendenti, malati di Aids o malati cronici necessitano non solo di aiuto materiale ma anche, soprattutto, di dedizione umana". G. A. Ritter, "Storia dello Stato sociale", Roma-Bari 1996

"In realtà, si profila l'esigenza di ripartire dal basso poiché, se è vero che la crescente articolazione e sofisticazione della domanda dei cittadini ha rappresentato l'aspetto veramente dirompente rispetto alla rottura del modello di welfare tradizionale, statocentrico e monopolista, di fatto, nei processi di ridefinizione organizzativa e funzionale del nostro modello di politiche sociali gli utenti hanno svolto finora un ruolo del tutto residuale (...) Invece, laddove i soggetti di offerta hanno operato "sporcandosi le mani" con i bisogni sociali emergenti, anche estremi, si sono registrati i risultati più importanti in termini di innovazione dei modelli di intervento e qualità delle prestazioni (emblematica sotto questo aspetto è tutta la vicenda del Terzo settore nel campo dell'assistenza ai tossicodipendenti ed ai malati di Aids, oppure negli interventi a favore dei minori, ecc.)". Trentaquattresimo rapporto annuale sulla situazione sociale del Paese 2000 - Sintesi, Censis.

3. AMBITO STORICO POLITICO

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ARGOMENTO: L'Unità europea: un cammino di idee e di realizzazioni

DOCUMENTI

"Uno Stato europeo stabilito sulla base del governo rappresentativo, che garantisca la libertà politica e il suffragio universale, fornirebbe il meccanismo in grado di portare a quella libertà politica ed economica desiderata da tutti i popoli d'Europa. Vi prenderebbero, inoltre, parte paesi in numero sufficiente da assicurare stabilità per la democrazia, in modo tale che, nel caso in cui in una parte della Federazione si manifestassero tendenze a sopraffare le sue basi democratiche, la stabilità degli altri membri sarebbe sufficiente per resistere all'attacco". R. W. Mackay, Federal Europe, London, 1940 (L'autore era un giurista australiano trasferitosi in Europa dove divenne presidente del gruppo della Federal Union).

"Il problema che in primo luogo va risolto, e fallendo il quale qualsiasi altro progresso non è che apparenza, è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa in Stati nazionali sovrani. Il crollo della maggior parte degli Stati del continente sotto il rullo compressore tedesco ha già accomunato la sorte dei popoli europei, che o tutti insieme soggiaceranno al dominio hitleriano, o tutti insieme entreranno, con la caduta di questo, in una crisi rivoluzionaria in cui non si troveranno irrigiditi e distinti in solide strutture statali". A. Spinelli, Il manifesto di Ventotene, 1941 (L'autore, uno dei promotori della Federazione europea, divenne commissario della CEE ed europarlamentare).

"Per me, e per coloro che condividono le mie opinioni, l'idea dell'unità europea fu sempre cara e preziosa; essa rappresentava qualcosa di naturale per il nostro pensiero e per la nostra volontà. [...] La vera Europa sarà creata da voi, con l'aiuto delle potenze libere. Sarà una federazione di liberi Stati, con eguali diritti, capaci di far fiorire la loro indipendenza spirituale e la loro cultura tradizionale, sottomessi contemporaneamente alla comune legge della ragione e della moralità". TH. Mann, Messaggio pronunciato alla radio di New York il 29 gennaio 1943

"Questo senso dell'Europa come portatrice di civiltà, e di una civiltà comune, si precisa e si definisce in senso unitario nel periodo tra le due guerre e prima della tremenda devastazione hitleriana. Ma è un culto che rifiorisce soprattutto dopo la grande delusione e dopo le terribili esperienze della seconda guerra mondiale". G. Spadolini, Prefazione a Storia dell'Europa come nazione di R. Ugolini, Firenze, 1979

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"La fine della seconda guerra mondiale segnò anche per l'Italia il ritorno ad una concezione europeista non subordinata ai rapporti di potenza. La guerra di liberazione aveva fatto sentire l'importanza della collaborazione internazionale e su questa base l'Italia sviluppò tutta una serie di iniziative volte a dare risvolti concreti all'ideale comunitario. Queste iniziative vennero a frutto nel 1957, con la creazione del Mercato Comune, il MEC ed il fatto che il trattato istitutore fosse firmato a Roma dimostra il ruolo non certo secondario che il nostro paese aveva avuto (e che del resto continuerà ad avere) sul piano dell'ideale europeista". R. Ugolini, Storia dell'Europa come nazione, Firenze, 1979

"Non sarà possibile conseguire una integrazione economica e monetaria senza procedere al tempo stesso ad una integrazione democratica e politica... Come si può concepire la creazione di una forte banca centrale indipendente che controlli una moneta usata da 340 milioni di cittadini, senza paralleli sviluppi politici e democratici e una identità politica europea?" J. Delors, in "Dal mercato unico all'Unione Europea", Documentazione Europea, Lussemburgo, 1992

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia.

DOCUMENTI

«Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla terra.» Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed. originale 1979)

«Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non

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nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.» Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997

«È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.» Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975

Pag. 6/6 Sessione ordinaria 2012 Prima prova scritta

Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca

«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.» Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001

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«La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.» Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007

TIPOLOGIA C -

Con l’ascesa al potere di Hitler, nel 1933, ha inizio il “regime del terrore” nazista che viene consolidato e gestito attraverso la creazione di un vero e proprio apparato poliziesco, quasi uno stato nello stato, comprendente Gestapo e SS. Guidate da Himmler, le SS furono lo strumento utilizzato per applicare la visione hitleriana del mondo che si manifestava nella caccia al nemico e nell’eliminazione degli “untermenschen” (i “sottouomini”). Illustra la genesi e lo sviluppo della politica del terrore nazista. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Italo Calvino a chi gli chiedeva di indicargli un orientamento di vita valido per i giovani d'oggi rispondeva: "Si dovrebbe eseguire un numero altissimo di

divisioni matematiche e, dal risultato infinito di decimali, ricavare la

consapevolezza che non esiste niente di certo, di univoco, di definitivo, ed

intuire l'importanza del relativismo e del dubbio nella costruzione delle nostre

idee; inoltre, i giovani dovrebbero memorizzare moltissimi versi poetici,

affinché la bellezza e la suggestione della letteratura fornissero loro un valido

ancoraggio spirituale per fronteggiare le frustrazioni della quotidiana esistenza.

Infine, bisognerebbe vivere come se si fosse sul punto di perdere tutto,

preparare cioè la nostra personalità all'esperienza del crollo, del fallimento,

per sviluppare una forza e un equilibrio che non dipendono da ciò che abbiamo

all'esterno, ma consistono unicamente nel nostro bagaglio interiore,

esistenziale e spirituale".

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Medita sul profondo messaggio, incentrato sul rifiuto dell'impostazione dogmatica nella costruzione del proprio pensiero, sulla funzionalità della letteratura come forza spirituale, sulla necessità di sviluppare all'interno, oltre che all'esterno, la propria esistenza.

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LES LIGURIA

SIMULAZIONE SECONDA PROVA ( A019)

TIPOLOGIA A

Argomento: Gli strumenti di politica economica per perseguire il principio costituzionale di eguaglianza.

Tendenze della spesa pubblica in Italia

Il dibattito sul ruolo dello Stato moderno può farsi risalire ad Adam Smith. Ne La Ricchezza delle Nazioni elencava le tre “funzioni” dello Stato: proteggere la società dalle violenze e dalle aggressioni esterne, proteggere gli individui dall’ingiustizia, realizzare alcuni interventi pubblici che non sono nell’interesse di un singolo cittadino, ma della collettività nel suo insieme. Mentre le prime due funzioni sono chiaramente identificate (difesa e giustizia), la terza funzione è più ampia e vaga e può in principio abbracciare qualunque tipo di intervento pubblico. Nella versione di uno stato minimale, la terza funzione elencata da Smith è estremamente limitata perchè ogni intervento che vada oltre le funzioni essenziali dello Stato viene considerato negativo per la crescita economica di lungo periodo. Viceversa, in una visione più allargata del ruolo dello Stato, la terza funzione comprende un insieme ampio di politiche che va dagli investimenti pubblici allo stato sociale. Osservando l’andamento della spesa pubblica italiana durante l’ultimo trentennio, si possono contraddistinguere tre differenti fasi. Una prima fase- dall’inizio degli anni ’80 ai primi anni ’90- è contraddistinta da una forte crescita di tutte le componenti della spesa, con un’accelerazione di quella per interessi alla fine degli anni ’80 come conseguenza del processo di accumulazione del debito pubblico (esso raddoppia in poco più di un decennio, raggiungendo il 120 per cento del PIL). Tale andamento rimane in parte un fenomeno del tutto italiano, sia per il livello di spesa raggiunto (il 56,3 per cento del PIL nel 1993), sia per la sua dinamica: confrontando gli andamenti delle spesa nei principali paesi europei, si osserva che l’esplosione della spesa negli anni ’80 (circa 10 punti di PIL in 10 anni) non si registra in nessuno dei grandi paesi europei, anzi il livello della spesa pubblica in Germania e Regno Unito viene addirittura ridotto. Il secondo è caratterizzato dal processo di consolidamento conseguente la firma del Trattato di Maastricht. La creazione del vincolo esterno e la convergenza dei tassi di interesse inducono a perseguire e favorire una riduzione della spesa pubblica in 5 anni (dal 1993 al 1998) di 7,6 punti di PIL. Di questi, poco meno di 5 punti sono dovuti alla riduzione della spesa per interessi ed il resto al contenimento

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della spesa primaria. Il terzo (dalla fine degli anni ’90 ad oggi) è contraddistinto da una ripresa della crescita della spesa corrente primaria, che ritorna nel 2005 al livello record del 1993, parzialmente bilanciata dalla continua riduzione della spesa per interessi. La letteratura economica teorica ed empirica non ha individuato in maniera univoca un livello ottimale che possa essere usato come riferimento per analizzare e valutare la spesa pubblica di un determinato paese. E confrontando i diversi paesi europei, non è possibile determinare una chiara correlazione tra livello di spesa e crescita economica. Vi sono paesi, ad esempio, con livelli di spesa superiori alla media (si pensi ai paesi scandinavi) dove la crescita economica è anch’essa superiore alla media europea; d’altra parte altri paesi come la Gran Bretagna, l’Irlanda o la Spagna, registrano una crescita sostenuta pur a fronte di bassi livelli di spesa pubblica. Ciò che sembra più rilevante ai fini della crescita economica è non tanto il livello di spesa quanto la sua composizione e l’efficienza nell’utilizzo delle risorse all’interno dei diversi comparti. Oggi l’Italia si trova con un livello di spesa che non differisce di molto da quello della media degli altri paesi europei. Dal punto di vista della composizione, però, essa presenta alcune evidenti peculiarità: in particolare, spiccano una divergenza nei valori per la spesa per interessi (circa il doppio delle principali economie europee) ed il valore elevato della spesa per pensioni. Più alto della media è anche il valore relativo all’ordine pubblico. Più basso è invece il livello delle altre prestazioni sociali, denotando un evidente sbilanciamento nei confronti della spesa pensionistica.

Ministero dell’economia e delle finanze, Libro verde sulla spesa pubblica, settembre 2007

La curva a U della disuguaglianza

Negli anni ’50 e ’60 l’Italia del miracolo economico ha saputo includere milioni di persone rimaste fino ad allora ai margini della vita economica, e quindi civile. La fabbrica, l’immigrazione, lo Stato sociale, hanno svolto assieme una funzione di riduzione dell’ineguaglianza sostanziale, della povertà assoluta e relativa e di aumento della ricchezza nazionale e individuale. Ma questo miracolo, assieme economico (crescita) ed etico (inclusione e uguaglianza), fu possibile anche e soprattutto perchè furono garantiti a tutti servizi sanitari di base, educazione, pensioni e diritti umani. Oggi, in una società postmoderna e frammentata, questi servizi e diritti di base sono sempre meno garantiti a tutti, e invece occorre iniziare ad affermare con forza che debbono diventare presto diritti umani universali. Pensiamo ai nuovi poveri, agli immigrati, ai vecchi non autosufficienti senza rete famigliare, alle famiglie giovani con bambini. Senza

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questo aumento dell’uguaglianza sostanziale tra i cittadini la crescita non può riprendere, perchè manca non solo la domanda di beni di consumo, ma anche l’entusiasmo e la gioia di vivere dei giovani, senza i quali nessun Paese è mai cresciuto. Poichè quando passa qualche tempo e la corsia del vicino continua e correre e la tua resta ferma, gli automobilisti iniziano a voler passare nell’altra corsia, il traffico si complica di nuovo, si creano nuovi luoghi, e a qualcuno viene la tentazione di passare illegalmente nella corsia d’emergenza. Infine gli studi sulla disuguaglianza e sulla povertà dovrebbero essere profondamente rivisti, tenendo conto delle conquiste fatte dalla società economica. Innanzitutto, come accennato, nelle misure della povertà e della disuguaglianza al reddito individuale e famigliare occorre aggiungere i beni pubblici, poichè avere 1.000 euro a Trento (con asilo nido, trasporti pubblici efficienti, ospedali vicini e funzionanti ecc.) è ben diverso che averli nell’interno della Basilicata. Inoltre, come ci ha insegnato soprattutto Amartya Sen, la povertà e la ricchezza non è tanto una faccenda di reddito e di beni, ma di capacità di fare, di come la gente è capace di trasformare le risorse, poche o tante che siano, in attività, libertà,sviluppo. E tutto ciò ci riporta al tema delle relazioni, dei rapporti, dei legami che tengono assieme una città e un Paese, che oggi in Italia sta diventando sempre più tenue; e senza ricreare un legame che si chiama nuovo patto sociale, nessuna riduzione della disuguaglianza ne aumento della ricchezza nazionale saranno possibili.

Luigino Bruni, Il Sole-24Ore, 25 maggio 2011

Il Candidato esponga le proprie riflessioni sull’argomento,facendo riferimento alle proprie conoscenze e ai documenti soprariportati ; descriva i principi ispiratori dell’intervento statale in economia e ne sottolinei i fondamenti costituzionali ,illustri i motivi per i quali tali principi non sono pienamente realizzati.

QUESITI DI APPROFONDIMENTO

Quale è stato l’andamento tendenziale della spesa pubblica in Italia dal dopoguerra ad oggi?

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Illustra l’art 3 Cost e soffermati in particolare sul concetto di eguaglianza sostanziale

Illustra il concetto di nuovo patto sociale e spiega le ragioni per le quali esso costituisce una componente importante del processo di crescita economica.

Perchè nell’art 53. Cost si è preferita la progressività rispetto alla proporzionalità

La prova avrà una durata di 6 ore. E’ consentito agli studenti l’uso del vocabolario italiano, della Costituzione Italiana e della calcolatrice.

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Seconda prova: Griglia di valutazione

Insuff. Medioc Suff. Più

che

suff.

Discreto

Buono Ottimo

PERTINENZA

(comprensione della

traccia; adeguatezza delle

consegne; rigore

metodologico)

CONTENUTO

(livello delle informazioni e

delle conoscenze

disciplinari; rigore della

documentazione)

SVILUPPO CONCETTUALE

(strutturazione

complessiva; proprietà e

coerenza

dell’argomentazione;

rielaborazione in chiave

pluridisciplinare)

STILE

(correttezza e chiarezza

espositiva; efficacia della

comunicazione)

<5-7 8-9 10 11-12 12-13 13-14 15

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SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA INGLESE 27/03/2017 ROW 1

A) What do you remember about the role of the mass media? B) What do you remember about technology and social change? C) Can you write a few lines about Joyce's life? Answer the following questions in no more than ten lines: ROW 2 A) What do you remember about human rights? B) Which group of tales does Eveline belong to? What technique di Joyce use in Dubliners to describe his characters? C)What is the impact of Social Networks?

Liceo Statale “S. PERTINI “ -Genova

SIMULAZIONE TERZA PROVA DI FISICA 27/3/2017

FILA A Anno scolastico 2016/17

COGNOME………………………………………………………………….. NOME………………………………….CLASSE…………………

I QUESITO Che cos’è il potenziale elettrico in un punto P nel quale è presente un campo elettrico e che relazione c’è tra il lavoro fatto dal campo elettrico per spostare una carica da un punto A ad un punto B e il potenziale elettrico? Le cariche elettriche negative , in un campo elettrico si spostano dai punti a potenziale maggiore a quelli a potenziale minore o viceversa? Perché? ( max 10 righe)

II QUESITO Che cos’è e a cosa serve un condensatore? Come si definisce la sua capacità? Come si calcola il campo elettrico all’interno del condensatore? Quanto vale la capacità di un condensatore piano? ( max 10 righe)

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III QUESITO Se due conduttori sferici con raggi R1 e R2 aventi la stessa carica Q vengono messi a contatto tra loro ,in condizione elettrostatica che relazione ci sarà tra le cariche elettriche e i raggi dei due conduttori? Perché? E che relazione c’è tra i campi elettrici dei due conduttori e i raggi?

Liceo Statale “S. PERTINI “ -Genova

SIMULAZIONE TERZA PROVA DI FISICA

FILA B Anno scolastico 2016/17

I QUESITO Che cos’è l’energia potenziale elettrica in un punto P di un campo elettrico? Qual è la sua espressione ?La funzione energia potenziale si può definire per qualsiasi forza?L’energia potenziale elettrica è sempre positiva? ( max 10 righe)

II QUESITO Quand’è che un sistema è in equilibrio elettrostatico? Com’è il campo elettrico ed il potenziale in un conduttore in equilibrio elettrostatico? Come si calcola il campo elettrico in un conduttore piano in equilibrio elettrostatico? ( max 10 righe)

III QUESITO Che cos’è il lavoro di estrazione degli elettroni da un metallo?E il potenziale di estrazione?Indica e descrivi brevemente uno dei metodi utilizzati per estrarre elettroni da un metallo.( max 10 righe)

Scienze Umane

Simulazione terza prova scritta 27/ 3 / 2017

.Il candidato parli della povertà legata allo sviluppo capitalistico.

.Il candidato affronti il tema della criticità che le imprese italiane si sono trovate ad affrontare a partire dalla crisi del 2008.

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.Il candidato affronti il tema della globalizzazione valutandone gli effetti positivi.

Liceo S. Pertini Prima simulazione di Terza prova STORIA Classe 5F a.s. 2016/2017 27/3/2017

Il candidato spieghi, nello spazio di dieci righe, per quale motivo, nell’Italia del 1919, si diffuse il mito della vittoria mutilata.

Si illustrino cause e conseguenze della politica economica di Lenin: dal comunismo di guerra alla NEP. Si evidenzino i motivi per i quali la guerra civile di Spagna venne considerata anticipazione della seconda guerra mondiale.

Scienze Umane

Simulazione terza prova scritta 4 / 5 / 2017

.Il candidato presenti alcuni fattori di disuguaglianza sociale.

.Il candidato presenti e commenti il concetto di finanziarizzazione dell’economia.

.Il candidato descriva le caratteristiche del cosiddetto “liberismo” per come si è manifestato negli anni ’80 sotto la spinta di politici come la Thatcher e Reagan.

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Liceo Statale “S. PERTINI “ -Genova

4/5/2017 SIMULAZIONE TERZA PROVA DI MATEMATICA

FILA A Anno scolastico 2016/17

COGNOME…………………………………………………………………..NOME………

………………………….CLASSE 5 F

1. Analizzando il grafico seguente, si deducano,le informazioni di seguito richieste:

Qual è il dominio e codominio ? ----------------------------------

Quali sono gli intervalli di positività e negatività della funzione ? ----------------

-

Quali sono le equazioni degli asintoti ? --------------------------------------------

-

Quali sono gli intervalli di crescenza e decrescenza ? -----------------------------

-

Esistono punti di non derivabilità? Quali? ------------------------------------------

-

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2. Cosa s’intende per dominio di una funzione? Si determini il dominio della

seguente funzione:

3.Quali sono le equazioni degli asintoti orizzontali e verticali della seguente funzione ?

y= x2 – 3x - 10

X2 - 4

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Liceo Statale “S. PERTINI “ -Genova

SIMULAZIONE TERZA PROVA DI MATEMATICA

FILA B

Anno scolastico 2016/17

COGNOME…………………………………………………………………..NOME………………

………………….CLASSE 5 F

1. Analizzando il grafico seguente, si deducano,le informazioni di seguito richieste:

.Qual è il dominio e codominio ? -----------------------------------------------

-----

.Quali sono gli intervalli di positività e negatività della funzione ? ------------

-----

.Quali sono le equazioni degli asintoti ? -----------------------------------------

----

.Quali sono gli intervalli di crescenza e decrescenza ? -------------------------

-----

.Esistono punti di discontinuità? Quali e di che specie? ------------------------

-----

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2. Cosa s’intende per funzione reale di variabile reale? Si consideri la

seguente funzione: Qual è il suo dominio?

3. Qual è la definizione di derivata? Qual è il significato geometrico della

derivata? Si consideri la seguente funzione : y= x2 - 3x qual è la sua derivata

nel punto c= 2 calcolata mediante la definizione?

SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA INGLESE 04/05/ 2017 ROW 1

1)Who is Mink? What is Mrs Morris's attitude to the children's games? (From a Window on the Universe)

2)England's involvement in Africa 3)How does Dorian Gray react when his portrait is finished?

ROW 2 1) Who is Jill Herrick? What do you remember about Gus? (From a Window on the Universe) 2)The Indian question in the Victorian Age 3)Can you describe Coketown from “Hard Times” by Dickens?

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LICEO SANDRO PERTINI 4/5/2017 classe 5F

Seconda simulazione di terza prova FILOSOFIA

Il candidato risponda, nello spazio di dieci righe, ai seguenti quesiti:

.Si confronti il concetto di alienazione in Hegel con quello di Feuerbach e di Marx.

.Si illustri quale ruolo investe la classificazione delle scienze nella filosofia di Comte e quale relazione si stabilisce con la legge dei tre stadi.

.Si delinei il tema della ‘coscienza infelice’ nella sezione dell ’Autocoscienza

nella Fenomenologia dello Spirito.

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7.2. Griglie e parametri di valutazione adottati

Griglia di valutazione prima prova scritta

Griglia di valutazione seconda prova scritta

Griglia di valutazione terza prova scritta

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GRIGLIA PRIMA PROVA ITALIANO

GIUDIZIO Gravemen

te

insufficie

nte

Insufficie

nte

Mediocre

Sufficient

e

Più che

suff.

Discreto/

Buono

Ottimo

Competenze linguistiche:

correttezza ortografica, morfosintattica, lessicale; punteggiatura, registro

Contenuto(tipo C-D) comprensione della traccia; pertinenza;

ricchezza e qualità delle informazioni

Conoscenze (tipo A) comprensione analitica e globale; tecniche di analisi; interpretazione

Pertinenza (tipo B)

comprensione dei testi; rispetto delle consegne date riguardo a forma testuale, destinatari, titolazione

Informazioni (tipo B) uso documenti; analisi e sintesi delle informazioni; sviluppo coerente

Organizzazione del testo (tipo A/C/D)

coerenza/coesione

(i nessi)

Livello critico-valutativo:

approfondimenti;

riferimenti al contesto;

valutazione critica;

originalità

Votazione in

quindicesimi

< 8 8 9 10 11 12 12 13 14 15

VOTO: _____/15

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GRIGLIA PRIMA PROVA ITALIANO PER DSA

GIUDIZIO Gravemente

insufficient

e

Insufficiente

Mediocre

Sufficiente

Più che

suff.

Discreto/

Buono

Ottimo

Contenuto (tipo C-D)

comprensione della traccia; pertinenza;

ricchezza e qualità delle informazioni

Conoscenze (tipo A)

comprensione analitica e globale;

tecniche di analisi;

interpretazione

Pertinenza (tipo B)

comprensione dei testi; rispetto delle consegne date riguardo a forma testuale, destinatari, titolazione

Informazioni (tipo B)

uso documenti; analisi e sintesi delle informazioni;

sviluppo coerente

Organizzazione del testo (tipo A/C/D)

coerenza/coesione

(i nessi)

Livello critico-valutativo:

approfondimenti; riferimenti al

contesto; valutazione critica;

originalità

Votazione in quindicesimi

< 8 8 9 10 11 12 12 13 14 15

VOTO: _____/15

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GRIGLIA VALUTAZIONE SECONDA PROVA DIRITTO ECONOMIA POLITICA

Conoscenza Nessuna Appena abbozzata

Quasi completa e

non approfondita

Completa, ma non approfon

dita

Completa, ben

delineata e

approfon dita

Completa, coordinata e ampliata

Comprensione Commette gravi errori

di orientamento

Frammenta ria e

superficiale

Non commette imprecisioni gravi, ma non risulta sicura

Non commette impreci sioni,

ma non appare

approfon dita

Tranne che

in qualche leggera

incertezza dimostra padronan

za

Colloca e inquadra corretta mente

singolo e comples

sivo

Analisi Non è in grado di effettuare

nessuna analisi

E’ in grado di

effettuare solo analisi

parziali

Distingue i singoli

temi, che affronta

solo seguendo la traccia

Effettua analisi

complete, ma non approfon

dite

Sa svolgere analisi

pertinenti e piuttosto complete

Sicura autonomia e capacità nel cogliere

e relazionare

tutti gli elementi

Sintesi Non sa sintetizzare

alcuna conoscenza

Sa sintetizzare

in modo molto

parziale ed elementare

Sa svolgere una sintesi elementare dei temi,

che tratta con incertezza

Sintetizza senza

incertezza gli

argomenti che tratta

In modo sicuro

sintetizza ed

organizza i temi che

tratta

Organizza in modo

autonomo e completo conoscenze e procedure

Capacità

espositiva Incerta e confusa

A tratti incerta.

Poco scorrevole

e pertinente

Poco scorrevole,

ma pertinente

Si esprime in modo

scorrevole e

pertinente

Si esprime con

chiarezza, sicurezza

e precisione

Dimostra notevole sicurezza e vivacità,

stile e

brillan tezza

Capacità critica,

di rielaborazione

e di collegamento

Nessuna, nemmeno in

modo dichiaratamente

collegato alla traccia

Riesce a rielaborare

solo in modo

confuso

Opera qualche

collegamento. Rielabora in modo

elementare

Avvia, senza

completare, dei collega

menti. Opera

qualche valutazione autonoma

Sa valutare In modo

autonomo, ma con qualche leggera

incertezza

Effettua valutazioni autonome

pertinenti e approfondite

Punti < 8 8< ->9 10 11<- >12 12 < - >14

14< - > 15

Ins. >4 Med. 4 - 5 Suff. 6 6,5 - 7 7 -8 8,5 - 10

VOTO: _____/15

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GRIGLIA VALUTAZIONE SECONDA PROVA DIRITTO ECONOMIA POLITICA ( DSA)

Conoscenza Appena

abbozzata Quasi

completa e non

approfondita

Completa, ma non approfon

dita

Completae approfon

dita

Completa, ben

delineata e

approfon dita

Completa, coordinata e ampliata

Comprensione

Commette gravi errori

di orientamento

Frammenta ria e

superficiale

Non commette imprecisioni gravi, ma non risulta sicura

Non commette impreci sioni,

ma non appare

approfon dita

Tranne che

in qualche leggera

incertezza dimostra padronan

za

Colloca e inquadra corretta mente

singolo e comples

sivo

Analisi Non è in grado di effettuare

nessuna analisi

E’ in grado di effettuare solo analisi

parziali

Distingue i singoli

temi, che affronta

solo seguendo la traccia

Effettua analisi

complete, ma non approfon

dite

Sa svolgere analisi

pertinenti e

piuttosto complete

Sicura autonomia e capacità nel cogliere

e relazionare

tutti gli elementi

Sintesi Non sa sintetizzare

alcuna conoscenza

Sa sintetizzare

in modo molto

parziale ed elementare

Sa svolgere una sintesi elementare dei temi, che tratta

con incertezza

Sintetizza senza

incertezza gli

argomenti che tratta

In modo sicuro

sintetizza ed

organizza i temi che

tratta

Organizza in modo

autonomo e completo conoscenze e procedure

Capacità

espositiva Incerta e confusa

A tratti incerta.

Poco scorrevole e pertinente

Poco scorrevole,

pertinente qualche errore

Si esprime in modo

abbastanza scorrevole

e pertinente

Si esprime con

chiarezza,

Dimostra sicurezza e vivacità,

stile e

brillan tezza

Capacità critica,

di rielaborazion

e e di

collegamento

Nessuna, nemmeno in

modo dichiaratament

e collegato alla

traccia

Riesce a rielaborare

solo in modo

confuso

Opera qualche

collegamento.

Rielabora in modo

elementare

Avvia, senza

completare,

dei collega menti. Opera

qualche valutazione autonoma

Sa valutare In modo

autonomo,

ma con qualche leggera

incertezza

Effettua valutazioni autonome

pertinenti e approfondit

e

Punti < 8 8< ->9 10 11<- >12 12 < - >14

14< - > 15

Ins. >4 Med. 4 - 5 Suff. 6 6,5 - 7 7 -8 8,5 - 10 VOTO: _____/15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA SCRITTA

CANDIDATO/A________________________________ CLASSE 5 SEZ.__

Indicatori Punti assegnabili Punti assegnati

Materia 1 Materia 2 Materia 3 Materia 4 Materia 5

Contenuto:conosce e

comprende l’argomento

proposto in modo

Diffusamente lacunoso 0

Lacunoso 1

Con alcuni errori 2

Con alcune imprecisioni o lacune

3

Corretto ma limitato 4

Corretto 5

Esauriente 6

Argomentazione:organizza

i contenuti in modo:

Nessun ordine logico 0

Talune incoerenze 1

Ripetitivo ma semplice ma povero

2

Chiaro e lineare 3

Ordinato e coerente 4

Forma:si esprime in modo

Poco comprensibile 1

Comprensibile con talune scorrettezze formali

2

Semplice con qualche imprecisione

3

Semplice ma corretto 4

Adeguato e ricco 5

TOTALE

VOTO COMPLESSIVO: _______ /15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA SCRITTA PER DSA

Materia 1

Materia 2

Materia3 Materia4 Materia5

Contenuto:conosce e

comprende l’argomento

proposto in modo

Del tutto lacunoso 0

Diffusamente lacunoso 1

Lacunoso in alcune parti 2

Con alcuni errori 3

Con alcune imprecisioni 4

Corretto ma limitato 5

Corretto 6

Esauriente 8

Argomentazione:organizza

i contenuti in modo

Nessun ordine logico 0

Talune incoerenze 1

Semplice ma povero 2

Lineare 3

Coerente 4

Forma:si esprime in modo

Comprensibile con alcune scorrettezze formali

1

Semplice ma corretto 2

Adeguato e ricco 3

TOTALE

CANDIDATO/A________________________________ CLASSE 5 SEZ.

Indicatori Punti assegnabili Punti assegnati

VOTO COMPLESSIVO: _______ /15

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8. ATTIVITÀ DI RECUPERO E POTENZIAMENTO. SITUAZIONE

CARENZE E INSUFFICIENZE PREGRESSE

Per recuperare e colmare alcune lacune pregresse, dovute alla discontinuità

didattica, sono stati attivati sportelli di consulenza per quasi tutte le discipline.

Gli alunni hanno aderito alle proposte in modo corretto. Si sono rivelate

particolarmente positive le esperienze di recupero in itinere, effettuate da tutti

i docenti, e gli sportelli pomeridiani. Per i risultati ottenuti si rimanda alle

relazioni dei singoli docenti.

9. RAGGIUGIMENTO DEGLI OBIETTIVI E VALUTAZIONE

COMPLESSIVA DEL LAVORO SVOLTO

La classe, nel complesso delle discipline ha raggiunto gli obiettivi proposti in

modo soddisfacente, pur permanendo alcune fragilità.

Il lavoro dei docenti è consistito soprattutto nel cercare di far raggiungere le

competenze di base che il profilo di questo tipo di Liceo richiede. Ci si è dunque

soffermati sui collegamenti tra le diverse discipline e sulla circolarità dei saperi.

Si sono rafforzate le competenze linguistiche di base con l’acquisizione dei

linguaggi specifici di ogni disciplina e si sono rafforzate le competenze storiche

con l’inquadramento puntuale di ogni fatto e argomento in una linea del tempo

comune che abituasse gli alunni a non isolare le singole materie ma piuttosto a

collegarle continuamente ricercando i nessi tra esse.

Ampio spazio è stato dato ai necessari approfondimenti che , partendo dagli

stimoli provenienti dalla cronaca quotidiana portano a riflessioni di più ampio

respiro.

Il lavoro è stato svolto, compatibilmente con la necessità di recupero delle

carenze relative agli anni precedenti e al periodo di conoscenza tra i nuovi

docenti e la classe, coerentemente con le indicazioni nazionali, trattando in

ogni disciplina le tematiche più rilevanti. Dove possibile il lavoro è stato

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personalizzato per evidenziare le specificità di ogni singolo alunno ,

potenziandone le qualità e cercando di supportare eventuali fragilità.

Complessivamente i docenti concordano che la preparazione globale della

classe , pur nella sua disomogeneità ha raggiunto livelli di sufficienza con

alcune punte di eccellenza.

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