DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5D Liceo Scientifico ... · Fisica Pasquariello Pasquariello...

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1/10 Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” via Paleologi 22 - Chivasso Mod. D04 Rev. 4 10.03.2016 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5D Liceo Scientifico delle Scienze Applicate ESAME DI STATO 2017-2018 INDICE La classe Quadro orario Insegnanti del triennio Storia della classe Profilo della classe Materiali prodotti da presentare al colloquio Attività didattiche programmate Attività realizzate con la classe nell’anno scolastico Esami/certificazioni in lingue straniere Simulazioni di prove scritte Prima prova Seconda prova Terza prova Valutazione delle simulazioni 1. Valutazione degli apprendimenti e della condotta 2. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo 3. Fascicolo allegati 3.1. Modelli simulazioni prove scritte (allegato) 3.2. Proposta griglie di valutazione (allegato) 3.3. Relazioni conclusive per ogni materia con programma svolto (allegato) Documento del 15 maggio

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Liceo Classico Scientifico“Isaac NEWTON”

via Paleologi 22 - Chivasso

Mod. D04

Rev. 410.03.2016

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

5D Liceo Scientifico delle Scienze Applicate

ESAME DI STATO 2017-2018

INDICE

La classeQuadro orarioInsegnanti del triennioStoria della classeProfilo della classe

Materiali prodotti da presentare al colloquio

Attività didattiche programmateAttività realizzate con la classe nell’anno scolasticoEsami/certificazioni in lingue straniere

Simulazioni di prove scrittePrima provaSeconda provaTerza provaValutazione delle simulazioni

1. Valutazione degli apprendimenti e della condotta

2. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo

3. Fascicolo allegati 3.1. Modelli simulazioni prove scritte (allegato) 3.2. Proposta griglie di valutazione (allegato)3.3. Relazioni conclusive per ogni materia con programma svolto (allegato)

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1. La Classe

1.1 Quadro orario della classe

Materia Ore

Lingua e letteratura italiana 4

Lingua e cultura straniera 3

Informatica 2

Storia 2

Filosofia 2

Matematica 4

Fisica 3

Scienze naturali 5

Disegno e storia dell’arte 2

Scienze motorie e sportive 2

Religione o attività alternativa 1

totale 30

1.2 Insegnanti del triennio

Materia Classe III Classe IV Classe V

Lingua e letteratura italiana Mistero Mistero Mistero

Informatica Guma Messina Sabato

Lingua e cultura straniera Orlarei Orlarei Orlarei

Storia Bonadies Bonadies Bonadies

Filosofia Bonadies Del Mastro Bonadies

Matematica Bertinetti Piovano Piovano

Fisica Pasquariello Pasquariello Pasquariello

Scienze naturali Laurano Laurano Nepote

Disegno e storia dell’arte Gianfiglio Gianfiglio Gianfiglio

Scienze motorie e sportive Rinaldi Rinaldi Rinaldi

Religione o attività alternativa

Fontanella Fontanella Fontanella

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I docenti della 5D sono stati in genere stabili nel corso del triennio; unica eccezione purtroppo per la materia di Informatica, che ha visto l’avvicendarsi di tre docenti differenti in tre anni. Ovviamente la classe ha risentito negativamente di questa situazione; gli allievi hanno più volte manifestato disagio per i metodi e l’approccio diverso di ogni docente.

1.3 Storia della Classe

Studenti

Inizio anno Fine anno

Da classeprecedente

Da altrocorso

Totale

Promossi

Nonpromossi

RitiratiSenzagiudiziosospeso

Congiudiziosospeso

Classe III 19 7 26 15 10 1 /

Classe IV 25 / 25 13 10 2 /

Classe V 23 2 25 1

1.4 Profilo della classe

La classe è composta da 24 studenti ed ha mantenuto nel corso del triennio una fisionomianel complesso costante; le variazioni più rilevanti sono infatti avvenute all’inizio del terzoanno quando al gruppo classe originario è stato accorpata una parte di una classe terza cheera stata smembrata.

E’ stato necessario un intero anno scolastico per permettere alla classe di adeguarsi allanuova composizione, ma nel quarto anno il cambiamento avvenuto non era più rilevabile;la classe aveva acquisito una fisionomia definitiva e gli allievi che erano stati immessiapparivano perfettamente integrati.

Gli allievi della 5D costituiscono un gruppo-classe disciplinato e corretto, anche piacevole,più propenso a farsi guidare che a prendere iniziative che, nel corso del triennio haacquisito la capacità di affrontare con senso di responsabilità gli impegni derivanti dallavita scolastica e di condividere il processo educativo e di crescita culturale, partecipandocon interesse alle varie iniziative proposte dalla scuola.

Nel corso del triennio gli allievi hanno in genere lavorato con responsabilità e diligenzacrescenti ma in modo piuttosto scolastico, con atteggiamento non sempre propositivo ecritico, realizzando uno studio che per alcuni risulta orientato più al superamento dellaverifica che all’acquisizione consapevole di un sapere organico e stratificato.

Nel complesso gli obiettivi generali sono stati raggiunti anche se ad un esame più attento laclasse mostra diversi livelli di consapevolezza e di rielaborazione dei contenuti.

La maggior parte degli allievi nel corso del triennio ha messo a punto un metodo di studioefficace ed autonomo; altri studenti invece, più fragili e meno assidui nello studio, ancoramanifestano criticità nell’acquisizione puntuale dei contenuti e nella loro utilizzazionepertinente nei lavori di produzione personale.

Le difficoltà più gravi sono via via emerse soprattutto nelle materie di indirizzo, ma sono ingenere state colmate grazie al recupero svolto in itinere dai vari docenti o ai corsi direcupero attivati dalla scuola.

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Relazione CLIL Materia: Scienze

Considerato che le indicazioni ministeriali sui contenuti relativi al quinto anno del Liceo Scientificoprevedevano tra i moduli di biologia il seguente: (si riporta per estratto parte del programma)

Genetica di batteri e virus.- Batteri: struttura cellulare, modalità riproduttive, patogenicità- Virus batteriofagi: struttura subcellulare, ciclo litico e ciclo lisogeno- Retrovirus: HIVLa tecnologia del DNA ricombinante:-importanza dei vettori: plasmidi e batteriofagi

Il Consiglio di Classe della classe V D SA ha elaborato, un percorso, da svolgere secondo la metodologia Clil ( in lingua inglese) così articolato:

MODULO 1 visione del film “Philadelphia” di J Dumme (in inglese con sottotitoli in inglese)MODULO 2 presentazione ppt “Virus structure, classification and diseases” MODULO 3 presentazione ppt “Bacteria: structure, classification and diseases” MODULO 4 presentazione ppt “ HIVVirus ” MODULO 5 Test di fine percorso, consegna e rielaborazione dei risultati

1.6 – Alternanza scuola – lavoro

La classe ha svolto regolarmente le attività connesse all’alternanza scuola lavoro e tutti gli allievihanno seguito corsi ed effettuato esperienze che li hanno impegnati per un tempo complessivo di200 ore.

Il progetto che era stato scelto durante il terzo anno si intitolava “Al lavoro” ed ha coinvolto unaditta di informatica di Ivrea; la tutor era la professoressa Guma, insegnante di Informatica dellaclasse il terzo anno.

Il quarto anno il progetto si intitolava invece “La voce che cura” ed è stato svolto con lacollaborazione dell’ASL di Chivasso; tutor del progetto la professoressa Spera, che non è docentedella classe e la professoressa Gianfiglio, che fungeva da tutor interno.

Entrambi i progetti sono stati graditi dalla classe.

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2. Materiali prodotti da presentare al colloquio (art.5 comma 7 del D.P.R. n.323/98)

Il colloquio ha inizio con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e diprogetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato.Si indica di seguito l’argomento scelto da ogni candidato:

n. Candidato Argomento / Titolo della ricerca

1 Bassolino Isabel La felicità: utopia o realtà

2 Bergantin Luana Topolino: pensa, credi, sogna, osa

3 Berlen Fabio Prospettive: diversi punti di vista

4 Bersano Gregorio La resilienza

5 Bertetti Valerio Il progresso

6 Bifulco Mario Intelligenza artificiale: l’incontro tra uomo e macchina

7 Dellamula Simone Protezione dati personali

8 Dimartino Mattia L’eccesso come stile di vita

9 Forno Andrea I droni: uno sguardo dall’alto verso gli orizzonti del nostro futuro

10 Ilardi Edoardo L’istinto

11 Loprete Manuela Deumanizzazione

12 Mehja Melda “Niente”

13 Oliveri Lorenzo Il cubo di Rubik

14 Piarulli Flavio La condizione e come l’individuo si rapporta ad essa

15 Rosignoli Sylvain Nuovi orizzonti per la vita nello spazio: la luna

16 Sanino Giulia Il ruolo della donna nella società

17 Scarfone Federica Essere o non essere

18 Tanase Elena Il crollo della mente bicamerale

19 Tione Enrico La trazione ferroviaria

20 Vana Simonetta Ruolo dell’intellettuale/musicista nell’800/900

21 Visetti Stefania Unicità dell’individuo

22 Voster Niccolò Apparenza e realtà

23 Yevsyienko Olena Bulimia e anoressia

24 Zanirato Matteo Elon Musk

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3. Attività didattiche programmate

3.1 Attività realizzate con la classe nell’anno scolastico in corso

data

30/10/2017 Conferenza sulle onde gravitazionali

30/10/2017 Incontro con Lilt (tumore al seno)

10/11/2017 Conferenza sui neuroni a specchio

04/12/2017 Lettura da “The Rime of the Ancient Mariner” di S.T.Coleridge

24/01/2018 Conferenza sulla donazione degli organi

25/01/2018 Conferenza sull’immigrazione

29/01/2018 Visione film “La masseria delle allodole”

02/02/2018 Corso Krav Maga (4 lezioni: 16/02 – 23/02 – 01/03)

28/02/2018 Visita GAM a Torino

12/03/2018 Incontro con Medici senza Frontiere

* è in programma un’uscita didattica di un giorno alle Cinque Terre che dovrebbe avere luogo il 6 giugno 2018, la cui fattibilità è però legata alle condizioni meteo.

Ogni singolo allievo ha partecipato a incontri pomeridiani di orientamento post diploma presso le diverse università.

3.2 Esami/Certificazioni in lingue straniere

Negli anni precedenti e in quello in corso, gli allievi indicati di seguito hanno ottenuto i certificati:

Studente Esame/Certificazione

Berlen Fabio Pet

Bertetti Valerio Pet, First

Bifulco Mario First

Dellamula Simone Pet

Forno Andrea Pet, First

Loprete Manuela Pet

Piarulli Flavio Pet

Rosignoli Sylvain Pet

Sanino Giulia First

Scarfone Federica First

Tione Enrico Pet

Visetti Stefania Pet

Voster Niccolò Pet, Advanced

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. Simulazioni di prove scritte

Nel corso dell’anno al fine di ottimizzare la preparazione degli allievi sono stati predisposti gliinterventi qui di seguito riportati.

4.1 Prima prova

Nel corso dell’anno scolastico, oltre al normale svolgimento degli elaborati in classe, sonostate effettuate simulazioni di prova d’esame secondo le seguenti tipologie:

• tipologia A: analisi di testi poetici e narrativi dell’800 e 900;• tipologia B: saggio breve e articolo di giornale, come scrittura vincolata e

documentata di vari ambiti (artistico - letterario, socio - economico, storico –politico, tecnico – scientifico);

• tipologia C: tema storico;• tipologia D: tema di ordine generale.

Date Prima prova durata6 aprile 2018 6 ore

La prova è stata comune a tutte le quinte.

4.2 Seconda prova

Nel corso del corrente anno scolastico la classe ha svolto prove di simulazione secondo lenuove direttive ministeriali della durata di 4 o 5 moduli, strutturati con un problema ascelta fra due e 5 quesiti a scelta fra 10 e una prova comune di istituto, della stessa tipologia,oltre al normale svolgimento di test e verifiche monotematiche della durata di due moduli.

Date Seconda prova durata26 aprile 2018 6 ore

La prova è comune a tutte le quinte.

4.3 Terza prova

Sono state svolte due simulazioni di Terza Prova:

Data Tipologia Tempo Materie06/12/2017 B 2.30 Arte Storia Matematica Scienze

12/04/2018 B 2.30 Inglese Filosofia Fisica Informatica

Si allegano i modelli delle prove sostenute dagli studenti. Entrambe le prove sono statesvolte con tipologia B, che sembra essere la più adatta al ciclo di studi; tale tipologiapermette infatti di sondare le conoscenze in differenti argomenti relativi a quattrodiscipline.

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4.4 Valutazione delle simulazioni

I criteri di valutazione sono stati costantemente fondati sulle conoscenze, competenze ecapacità manifestate dai singoli allievi, secondo descrittori o indicatori dei relativi livelli.La valutazione di tutte le prove, in ogni disciplina, è stata espressa mediante appositegriglie che si allegano al presente documento di seguito evidenziate:

• griglia valida per la prova scritta d’italiano;• griglia valida per la prova scritta di matematica, che si rifà alla griglia ministeriale,

utilizzando il foglio elettronico MatEasy (delibera del CD del 15 maggio 2012);• griglie di correzione della terza prova utilizzando il foglio elettronico TerzaP

(delibera del CD del 15 maggio 2012).

5. Valutazione degli apprendimenti e della condotta

Il Collegio Docenti annualmente revisiona e delibera i criteri di valutazione adottati per gli scritti egli orali delle varie occasioni di verifica, nonché i criteri per l’attribuzione del voto di condotta.

Il documento aggiornato che raccoglie tutti i criteri viene pubblicato sul sito web della scuola,sezione Sistema Gestione Qualità, ed è recuperabile al seguente link:

http://www.sgqnewton.it/documenti/criteri-didattici/

6. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo

Criterio per l’ammissione all’esame di StatoPer gli studenti delle classi quinte si fa riferimento all’art.6 del D.P.R. n° 122, il quale prevede chesiano valutati positivamente e quindi ammessi all’Esame di Stato gli alunni che abbiano conseguitoalmeno la valutazione di sei in ciascuna disciplina e nel voto di condotta.

TABELLA MINISTERIALE del D.M. del 16.12.2009, n. 99

Candidati interni

Media dei voti Credito scolastico (Punti)

classe terza classe quarta classe quinta

M = 6 3 - 4 3 - 4 4 - 5

6 < M ≤ 7 4 - 5 4 - 5 5 - 6

7 < M ≤ 8 5 - 6 5 - 6 6 - 7

8 < M ≤ 9 6 - 7 6 - 7 7 - 8

9 < M ≤ 10 7 - 8 7 - 8 8 - 9

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda dioscillazione corrispondente alla media M dei voti.

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I criteri per l’assegnazione del credito scolastico sono stati definiti e deliberati in Collegio Docenti.Il documento che raccoglie questi criteri è un’informativa del Responsabile Qualità (RQ.Informan.4) ed è pubblicato sul sito web della scuola, sezione Sistema Gestione Qualità, al seguente link:

http://www.sgqnewton.it/documenti/rq-informa/4-crediti-scolastici/

7. Fascicolo allegati

Si allega un fascicolo, fuori numerazione delle pagine, che contempla:

7.1 Modelli simulazioni prove scritte

Sono allegati i modelli di simulazione della prima prova scritta (allegato 1), della secondaprova scritta (allegato 2), della terza prova scritta (allegato 3).

7.2 Proposta griglie di valutazione

Sono allegate le griglie di valutazione usate per le simulazioni delle prove d’esame (allegato4) e una proposta per la valutazione del colloquio (allegato 5).

Per quanto riguarda la griglia di valutazione di matematica, i punteggi assegnati aidescrittori dei problemi e dei quesiti possono variare in funzione dei pesi indicati nellagriglia ministeriale a cui MatEasy (foglio elettronico per la correzione della seconda prova)si rifà.

7.3 Relazioni conclusive e programma svolto

Sono allegate le relazioni conclusive redatte dai docenti delle singole discipline in cui sonoriportate le indicazioni didattiche, le finalità e gli obiettivi specifici, i metodi e gli strumentididattici, i criteri di valutazione e verifica, il programma svolto. (allegato 6).

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Il Consiglio di Classe

MATERIA DOCENTE FIRMA

Lingua e letteratura italiana MISTERO STEFANIA

Lingua e cultura straniera ORLAREI MARIA PIA

Storia BONADIES MANUELA

Filosofia BONADIES MANUELA

Matematica PIOVANO NICOLETTA

Fisica PASQUARIELLO ROSSELLA

Informatica SABATO DARIO

Scienze naturali NEPOTE SILVIA

Disegno e storia dell’arte GIANFIGLIO PATRIZIA

Scienze motorie e sportive RINALDI LETIZIA

Religione FONTANELLA GUIDO

STUDENTE

Rappresentante di classe SANINO GIULIA

Rappresentante di classe FORNO ANDREA

Il Dirigente ScolasticoChivasso 11/05/2018 dott. Doriano Felletti

……………………………………

Si firma il presente documento per presa visione e accettazione nella sua interezza,comprensivo di allegati.

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ALLEGATI AL

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

ESAME DI STATO 2017-2018

INDICE

Allegato 1 Modello di simulazione della prima prova scritta

Allegato 2 Modello di simulazione della seconda prova scritta

Allegato 3 Modelli di simulazione della terza prova scritta

Allegato 4 Proposta griglie di valutazione prima, seconda e terza prova

Allegato 5 Proposta di valutazione del colloquio

Allegato 6 Relazioni conclusive delle varie discipline

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ALLEGATO 1

MODELLO DI SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Carlo Levi, Le parole sono pietre. Tre giornate in Sicilia (prima edizione, Einaudi, Torino 1955).

«Salvatore Carnevale io l’ho conosciuto, l’ho visto molte volte quando era vivo, qui a Sciara, e nelleriunioni contadine. […] Fu lui a fondare la sezione socialista di Sciara nel ’51, e a mettere in piedila Camera del lavoro. […] un paese poverissimo, naturalmente (ti diranno che non è vero) inmano alla mafia. Non è un grosso centro di mafia […]. Ma quei pochi mafiosi sono i padroni e

5 fanno la legge. È la condizione elementare dei paesi del feudo. Carnevale fu il primo, e mosse ognicosa con l’esempio e il coraggio. Perché aveva una mente chiara, e capì che non si può venire apatti, che i contadini dovevano muoversi con le loro forze, che il contadino per vivere deverompere con la vecchia struttura feudale, non può fare le cose a mezzo, non può accettareneppure il minimo compromesso. Capì che l’intransigenza è, prima che un dovere morale, una

10 necessità di vita […]. Per questo poteva apparire talvolta eccessivo, estremista. Aveva capito chein queste condizioni primitive e tese, di fronte a un potere organizzato e ramificato che arrivadappertutto, che controlla tutto con la sua legge, l’essenziale è non lasciarsi sedurre, nécorrompere; né accettare mai, come cosa reale, la paura, l’omertà, la legge del terrore. L’ha pagatocon la vita. […]. L’assassinio era, per così dire, firmato con la simbologia delle uccisioni di mafia

15 […]. Ma tutto sarebbe finito nel silenzio, come tutte le altre volte. […] Ma questa volta, per la primavolta nella storia della Sicilia, non è stato così. La madre di Salvatore ha parlato, ha denunciatoesplicitamente la mafia al tribunale di Palermo. È un grande fatto, perché rompe il peso di unalegge, di un costume il cui potere era sacro. Qualche cosa è davvero cambiata. […] In una di quellestrade in discesa, di quelle specie di scoscendimenti sassosi che dirupano a valle, è la casa di

20 Salvatore Carnevale e di sua madre, Francesca Serio. […] Vicino al letto, seduta su una sedia,coperto il capo di uno scialle nero, sta, sola, Francesca, la madre. Parla della morte e della vita delfiglio […]. Parla, racconta, ragiona, discute, accusa, rapidissima e precisa, alternando il dialetto el’italiano, la narrazione distesa e la logica dell’interpretazione, ed è tutta e soltanto in quelcontinuo discorso senza fine, tutta intera […]. Niente altro esiste di lei e per lei, se non questo

25 processo che essa istruisce e svolge da sola, seduta sulla sua sedia di fianco al letto: il processo delfeudo, della condizione servile contadina, il processo della mafia e dello Stato. Ella stessa siidentifica totalmente con il suo processo e ha le sue qualità: acuta, attenta, diffidente, astuta, abile,imperiosa, implacabile. Così questa donna si è fatta, in un giorno: le lacrime non sono più lacrimema parole, e le parole sono pietre. Parla con la durezza e la precisione di un processo verbale, con

30 una profonda assoluta sicurezza, come di chi ha raggiunto d’improvviso un punto fermo su cuipuò poggiare, una certezza: questa certezza che le asciuga il pianto e la fa spietata, è la Giustizia.La giustizia vera, la giustizia come realtà della propria azione, come decisione presa una volta pertutte e da cui non si torna indietro.»

Carlo Levi (Torino 1902 - Roma 1975), laureato in medicina, fu pittore e scrittore. La sua opera più celebre è ilromanzo Cristo si è fermato a Eboli del 1945, ispirato all’esperienza del confino in Lucania nel biennio 1935-36cui fu condannato per la sua attività antifascista. Il romanzo Le parole sono pietre, da cui il brano è tratto, fuinvece il frutto di un viaggio in Sicilia in tre tempi, nel 1951, nel 1952 e nel 1955, anno di pubblicazione del libro.Nell’estratto è presentata la vicenda del sindacalista Salvatore Carnevale, assassinato dalla mafia il 16 maggio1955 a Sciara, nei pressi di Palermo, cui seguì la coraggiosa denuncia da parte di sua madre, Francesca Serio.

Liceo Classico Scientifico“Isaac NEWTON”

via Paleologi 22 – ChivassoSIMULAZIONE PRIMA PROVA

Classi quinte

06 aprile 2018

1. Comprensione del testoRiassumi il contenuto del testo.

2. Analisi del testo

Individua e presenta le principali caratteristiche linguistiche, lessicali e stilistiche del brano.

Spiega il significato del concetto di ‘intransigenza’ come ‘necessità di vita’ attribuito a Salvatore Carnevale.

Spiega il significato dell’espressione “ed è tutta e soltanto in quel continuo discorso senza fine, tuttaintera” riferita alla madre di Salvatore Carnevale, Francesca Serio, dopo la sua denuncia dellamafia al tribunale. In che senso Francesca Serio “si identifica totalmente con il suo processo”?

Spiega il significato dell’espressione “le lacrime non sono più lacrime ma parole, e le parole sono pietre”.

Esponi le tue osservazioni attraverso un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimentiA partire dall’analisi condotta, proponi una tua interpretazione del brano, approfondendola con opportunicollegamenti ad altri testi, di Carlo Levi o di altri autori da te conosciuti, in cui sono affrontati temi analoghi.Alternativamente, puoi approfondire la tua interpretazione con una riflessione sul ruolo della coscienza civilecontro ogni forma di corruzione.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, intutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alletue conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul

quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Arte e tecnologia.DOCUMENTI

«Come l’acqua, il gas, la corrente elettrica giungono da lontano nelle nostre case per rispondere ai nostri bisognicon uno sforzo quasi nullo, così saremo alimentati da immagini visive o uditive, che appariranno e spariranno alminimo gesto, quasi a un cenno.»

P. VALÉRY, La conquista dell’ubiquità, in Scritti sull’arte, TEA, Milano 1996

«Anche nel caso di una riproduzione altamente perfezionata, manca un elemento: l’hic et nunc dell’opera d’arte –la sua esistenza unica è irripetibile nel luogo in cui si trova. […] L’hic et nunc dell’originale costituisce il concettodella sua autenticità. […] L’intero ambito dell’autenticità si sottrae alla riproducibilità tecnica – e naturalmente nondi quella tecnica soltanto.Ma mentre l’autentico mantiene la sua piena autorità di fronte alla riproduzione manuale, che di regola viene daesso bollata come falso, ciò non accade nel caso della riproduzione tecnica. […] Essa può inoltre introdurre lariproduzione dell’originale in situazioni che all’originale stesso non sono accessibili. In particolare, gli permette diandare incontro al fruitore, nella forma della fotografia oppure del disco. La cattedrale abbandona la sua ubicazioneper essere accolta nello studio di un amatore d’arte; il coro che è stato eseguito in un auditorio oppure all’ariaaperta può venire ascoltato in una camera».

W. BENJAMIN, Piccola storia della fotografia, in L’opera d’arte nell’epoca della suariproducibilità tecnica, Einaudi, Torino 1966

«Non si può capire la musica senza capire la società; ma soprattutto, non si può capire la società senza capirne lamusica, senza una musicologia della cultura. Non è ora di provarci?»

F. FABBRI, Il suono in cui viviamo. Inventare, produrre e diffondere musica, Feltrinelli, Milano 1996

«[…] il nesso tra arte e tecnologie di comunicazione di massa è divenuto l’asse centrale di gran parte dellasperimentazione artistica. […] il concetto di opera d’arte si è ulteriormente desacralizzato, integrando al suo internouna serie di attività e fenomeni comunicativi sempre più vasta, e di conseguenza rendendo sempre più labili iconfini tra arte “colta” e cultura della comunicazione di massa (intesa sia come comunicazione che si rivolge ad unpubblico di massa sia come comunicazione che proviene da un numero sempre più esteso di emittenti). […] ogninuovo strumento tecnico di produzione e riproduzione è stato assunto nell’ambito dell’attività artistica, portandocon sé nuove capacità espressive e nuovi modi di vedere e rappresentare, così come la fotografia ed il cinemaavevano fatto a suo tempo. […] infine tutti questi processi, intersecandosi con il mutare delle condizioni storicopolitiche hanno portato ad una socializzazione (oggi non diremmo più massificazione per via dei connotati negativiassunti da questo termine) dell’attività estetica, sia sul versante della fruizione sia su quello della produzione».

F. CIOTTI-G. RONCAGLIA, Il mondo digitale. Introduzione ai nuovi media, Laterza, Roma-Bari 2000

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: Cultura d’impresa, responsabilità sociale e Made in Italy.

DOCUMENTI

Cultura d’impresa: se ne parla, ma pochi sanno che cosa sia.«Cosa vuole dire cultura d’impresa nel nostro Paese? A che punto è diffusa tra i principali attori economici, nellaclasse dirigente, nella società civile? Quali i vantaggi e gli ostacoli per una corretta e proficua cultura d’impresanell’Italia di oggi? Capire quale sia la percezione e la considerazione che gli imprenditori hanno del fare impresa,del suo valore e del suo ruolo nella società e conoscere come l’azienda e la sua cultura vengano percepitedall’opinione pubblica sono stati gli obiettivi di una ricerca Gfk Eurisko presentata a Milano nel corso di una tavolarotonda presso la sede del Sole 24 Ore. L’indagine, commissionata da Confindustria e articolata su un campione diassociati, di piccoli e medi imprenditori e di cittadini non operanti nel settore, ha evidenziato come la culturad’impresa sia ritenuta fondamentale per la maggioranza della classe dirigente industriale, anche se non moltopresente nell’immaginario dei cittadini (solo il 38% sa di cosa si parla, e il 43% dei piccoli e medi imprenditori).[...] Ma cosa si intende esattamente con questo termine? Per la maggior parte degli imprenditori significa creatività,innovazione e responsabilità, capacità di integrarsi in modo consapevole nel sistema economico-sociale, capacità difarsi carico di obiettivi altri oltre al profitto; per la maggior parte della società civile, invece, cultura d’impresa hasoprattutto un rapporto con l’onestà, la trasparenza, la responsabilità. Le risorse che fanno crescere questa culturasono le persone, la ricerca e l’innovazione (per gli imprenditori), la passione e le motivazioni per la maggior partedei cittadini. [...]Dall’analisi Eurisko emerge la convinzione che la cultura d’impresa debba concentrarsi sullo sviluppo dell’azienda,del territorio in cui opera e del Paese più in generale, contribuendo a stimolare il mercato del lavoro e le risorseumane, creando un circolo virtuoso al servizio di clienti e consumatori. Un’impresa rivolta al futuro quindi, quellache emerge nelle aspirazioni degli intervistati, rivolta verso il massimo risultato, verso una nuova mentalità e nuovepolitiche culturali per le imprese. Il ruolo del “made in Italy”, in questo senso, viene [...] ridimensionato: non puòservire più come alibi per non confrontarsi con una corretta cultura d’impresa e con le sfide che provengono daimercati internazionali.In sintesi, comunicare meglio e valorizzare al massimo l’identità delle imprese e i suoi valori; fare al meglio ilproprio lavoro quotidiano, puntare su giovani, università e coinvolgimento all’interno della società civile. Sembraquesta la ricetta per le aziende di nuova generazione.»

MASSIMO DONADDIO, 9/03/2007da http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2007/03/cultura-impresa.shtml?uuid=

«Nello sconsolato mondo moderno, insidiato dal disordinato contrasto di massicci e spesso accecati interessi, corrottodalla disumana volontà e vanità del potere, dal dominio dell’uomo sull’uomo minacciato di perdere il senso e la lucedei valori dello spirito, il posto dei lavoratori è uno, segnato in modo inequivocabile. Noi crediamo che, sul pianosociale e politico, spetti a voi un compito insostituibile, e di fondamentale importanza. Le classi lavoratrici, più cheogni altro ceto sociale, sono i rappresentanti autentici di un insopprimibile valore: la giustizia, e incarnano questosentimento con slancio talora drammatico e sempre generoso; d’altro lato gli uomini di cultura, gli esperti di ogniattività scientifica e tecnica, esprimono attraverso la loro tenace ricerca, valori ugualmente universali, nell’ordine dellaverità e della scienza. Siete voi lavoratori delle fabbriche e dei campi ed ingegneri ed architetti che, dando vita almondo moderno, al mondo del lavoro dell’uomo e della sua città, plasmate nella viva realtà gli ideali che ognunoporta nel cuore: armonia, ordine, bellezza, pace; [...].»

DISCORSO DI ADRIANO OLIVETTI ALLE MAESTRANZE DELLA SOCIETÀ, Ivrea, 24 dicembre 1955 (cit. da W. Passerini -M. Rotondi, Wellness organizzativo. Bene ssere e capitale umano nella Nice Company, Franco Angeli, Milano 2011

Al via la Settimana della cultura d’impresa: viaggio nella creatività industriale del made in Italy.«Dalla Vespa Piaggio al cappello di Borsalino, dalla Giulia Alfa Romeo alla “rossa” Ferrari di Maranello. Sonosolo alcuni dei tanti oggetti e prodotti del made in Italy che sono entrati nel nostro immaginario collettivo: simbolidella quotidianità e del fare, ormai assurti nell’alveo della memoria storica. Come ad esempio, la bottigliettaCampari, disegnata nel 1932 da Fortunato Depero, oppure la Cupola, la celebre caffettiera che Aldo Rossi, nel1988, progettò per Alessi. Un patrimonio unico di cultura industriale, custodito nei numerosi musei e negli archivistorici delle aziende, che a partire da lunedì 19 novembre potrà essere visitato, riletto e ripercorso. È dunque unafull-immersion nella creatività imprenditoriale italiana, quella proposta dalla “Settimana della cultura d’impresa”,che si apre domani in dieci città italiane. Si tratta della undicesima edizione, dedicata quest’anno alla "cultura delcambiamento". E sarà un vero e proprio viaggio nel patrimonio culturale delle imprese, che prevede mostre, lettureteatrali, visite guidate, rassegne cinematografiche, workshop, convegni e dibattiti sul territorio. I capoluoghicoinvolti sono Milano, Torino, Venezia, Verona, Firenze, Roma, Napoli, accanto a città storiche e distrettidell’impresa italiana come Bergamo, Biella e Pontedera.»

S. SPERANDIO da “Il Sole 24 Ore” del 17.11.2012

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Utilità della Storia.DOCUMENTI

«Questo soprattutto v’è di salutare e di utile nella conoscenza della storia, che tu hai sotto gli occhi gliinsegnamenti d’ogni genere che sono riposti nelle illustri memorie, e puoi prenderne ciò che sia da imitare per te eper il tuo Stato, ciò che sia da evitare perché turpe nel principio e turpe alla fine.»

T. LIVIO, AB URBE CONDITA - Praefatio, I, 10, BUR Classici, Milano 1982

«La storia non si snoda / come una catena / di anelli ininterrotta. / In ogni caso / molti anelli non tengono. / Lastoria non contiene / il prima e il dopo, / nulla che in lei borbotti / a lento fuoco. / La storia non è prodotta / da chi lapensa e neppure / da chi l’ignora. La storia / non si fa strada, si ostina, / detesta il poco a poco, non procede / nérecede, si sposta di binario / e la sua direzione / non è nell'orario. / La storia non giustifica / e non deplora, / la storianon è intrinseca / perché è fuori. / La storia non somministra carezze o colpi di frusta. / La storia non è magistra / diniente che ci riguardi. / Accorgersene non serve / a farla più vera e più giusta. / La storia non è poi / la devastanteruspa che si dice. / Lascia sottopassaggi, cripte, buche / e nascondigli. C'è chi sopravvive. / La storia è anchebenevola: distrugge / quanto più può: se esagerasse, certo / sarebbe meglio, ma la storia è a corto / di notizie, noncompie tutte le sue vendette. / La storia gratta il fondo / come una rete a strascico / con qualche strappo e più di unpesce sfugge. / Qualche volta s’incontra l’ectoplasma / d’uno scampato e non sembra particolarmente felice. /Ignora di essere fuori, nessuno glie n’ha parlato. / Gli altri, nel sacco, si credono / più liberi di lui.»

E. MONTALE, da Satura in Tutte le poesie, a cura di G. Zampa, Mondadori, Milano 1984

«Dal favorevole punto di osservazione degli anni ’90 sembra che il Secolo breve sia passato attraverso una breve Etàdell’oro, nel suo cammino da un’epoca di crisi a un’altra epoca di crisi, verso un futuro sconosciuto e problematico,ma non necessariamente apocalittico. Comunque un futuro ci sarà, e gli storici farebbero bene a ricordarlo ai pensatoriche speculano sulla “fine della storia”. La sola generalizzazione del tutto certa riguardo alla storia è che, fin quandoc’è una razza umana, la storia continuerà».

E. J. HOBSBAWM, IL SECOLO BREVE. 1914-1991, Rizzoli, Milano 1995

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello.

«“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste parole il presidenteamericano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain” ovvero una “ricerca che punta arivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di 100 milioni di dollari nelbilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Research through Advancing Innovative Neurotechnologies” è diaiutare i ricercatori a trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer,l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come lesingole cellule cerebrali e i complessi circuiti neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiegaun documento pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione delle informazioni contenute edusate dal cervello, gettando nuova luce sui collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”.L’iniziativa “Brain” (cervello) è una delle “Grandi Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere“ambiziosi ma realistici obiettivi per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziendeprivate, centri di ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti laleadership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.» Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013

«Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio elettronico.Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer superintelligenti. È l’iniziativa Humanbrain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future and emerging technologies).Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Ilfinanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durataprevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19 miliardi. Al progetto, coordinato dalneuroscienziato Henry Markram dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna - partecipano 87 istituti di ricercaeuropei e internazionali, di cui 5 italiani […]. Il progetto […] prevede di raccogliere tutte le conoscenze scientifichedisponibili sul cervello umano su un solo supercomputer. Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hannoacquisito sul funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potentidatabase sviluppati grazie alle tecnologie Ict, l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello umano.Una specie di clone hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti - permetterebbe di studiarepossibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il patrimonio di dati,messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il mondo. L’intenzione di Human BrainProject, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cervello.» “Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com)

«Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni che nei precedenticinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento attuale è estremamentefavorevole. Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di tre linee di ricerca sperimentaliilluminate da una linea di ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di studi eche ha prodotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca è rappresentata dalla cosiddettapsicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere umano, è necessario porgere delle domande e ascoltare le relativerisposte, dobbiamo insomma metterlo alla prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che lapsicologia sperimentale è molto lenta: per arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosserimasta l’unica linea di ricerca, ci avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare.Per fortuna, contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica e della biologiamolecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in particolare, del cervello sonod’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In un caso comenell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece, non era assolutamente attesa. È unalinea relativamente nuova e come sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglesequesto campo di ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano non

ha ancora un nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la più incisivadelle tre linee, quella che ha dato un vero e proprio scossone all’intero settore di indagine e gli ha impartitoun’accelerazione inusitata. Parliamo della visualizzazione dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nomeè oggi a tutti familiare: tomografia ad emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN efMRI). Queste tecniche strumentali permettono di guardare dentro la testa di un essere umano vivo e vegeto, mentreesegue un compito.» Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011

«Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno dalla seconda metà del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamento della ricerca scientifica, caratterizzatodall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica in funzione delle esigenze nazionali e dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel periodo a cavallo delle guerre mondiali, per trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi decenni, la complessità crescente dei bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno comportato una ridefinizione del modello organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le associazioni dei pazienti.»Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecento. La grande storia della civiltà europea, Federico Motta Editore, Milano 2008

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Il campo di concentramento come elemento della storia del Novecento.

DOCUMENTI

«Il XX secolo potrebbe essere raccontato attraverso la storia del sistema concentrazionario. La guerra diliberazione cubana e quella algerina, la repressione coloniale in Africa, la rivoluzione bolscevica, la secondaguerra mondiale - dall’Indonesia agli Stati Uniti, passando per la Francia e Vichy -, la disgregazione dellaIugoslavia, la repressione in Cecenia sono infatti accomunate dalla presenza dei campi detti “diconcentramento”, nonostante dietro tale definizione si nascondano realtà non del tutto omogenee tra loro.»

Joël Kotek e Pierre Rigoulot, Il secolo dei campi. Detenzione, concentramento e sterminio: la tragedia del Novecento, tr. it. Mondadori, Milano 2002

«Le vittime di Stalin e di Hitler non furono uccise per conquistare e colonizzare il territorio da esse occupato.Spesso furono assassinate in modo ottuso e automatico, non animato da nessuna emozione umana, ivicompreso l’odio. Esse furono uccise perché non rientravano, per una ragione o per un’altra, nel progetto di unasocietà perfetta. Furono eliminate affinché fosse possibile fondare un mondo umano obiettivamente migliore:più efficiente, più morale, più bello. Un mondo comunista. O un mondo ariano, puro dal punto di vista razziale.In entrambi i casi, un mondo armonioso, libero da conflitti, docile nelle mani dei propri governanti, ordinato,controllato. Gli individui macchiati dall’ineliminabile tara del proprio passato o della propria origine nonpotevano entrare a far parte di un tale mondo immacolato, sano, splendente.»

Zygmunt Bauman, Modernità e Olocausto, tr. it. Il Mulino, Bologna, 1992

«Ci viene chiesto dai giovani, tanto piú spesso e tanto piú insistentemente quanto piú quel tempo si allontana,chi erano, di che stoffa erano fatti, i nostri “aguzzini”. Il termine allude ai nostri ex custodi, alle SS, e a mioparere è improprio: fa pensare a individui distorti, nati male, sadici, affetti da un vizio d’origine. Invece eranofatti della nostra stessa stoffa, erano esseri umani medi, mediamente intelligenti, mediamente malvagi: salvoeccezioni, non erano mostri, avevano il nostro viso, ma erano stati educati male. Erano, in massima parte,gregari e funzionari rozzi e diligenti: alcuni fanaticamente convinti del verbo nazista, molti indifferenti, opaurosi di punizioni, o desiderosi di fare carriera, o troppo obbedienti. Tutti avevano subito la terrificantediseducazione fornita ed imposta dalla scuola quale era stata voluta da Hitler e dai suoi collaboratori, ecompletata poi dal Drill1 delle SS. A questa milizia parecchi avevano aderito per il prestigio che conferiva, perla sua onnipotenza, o anche solo per sfuggire a difficoltà famigliari.»

1 Addestramento

Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, Torino, 1986

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

«Essere pessimisti è più saggio: si dimenticano le delusioni e non si viene ridicolizzati davanti a tutti. Perciò pressole persone sagge l’ottimismo è bandito. L’essenza dell’ottimista non è guardare al di là della situazione presente,ma è una forza vitale, la forza di sperare quando gli altri si rassegnano, la forza di tenere alta la testa quando sembrache tutto fallisca, la forza di sopportare gli insuccessi, una forza che non lascia mai il futuro agli avversari, ma lorivendica per sé. Esiste certamente anche un ottimismo stupido, vile, che deve essere bandito. Ma nessuno devedisprezzare l’ottimismo inteso come volontà di futuro, anche quando dovesse condurre cento volte all’errore;perché esso è la salute della vita, che non deve essere compromessa da chi è malato.»

Dietrich BONHOEFFER, Resistenza e resa. Lettere e scritti dal carcere, Edizioni Paoline, Milano 1988

Il candidato rifletta sulla citazione tratta da un testo di Bonhoeffer e, sulla base delle sue conoscenze e dei suoi studisul mondo contemporaneo, esprima le sue considerazioni su un duplice modo di guardare al futuro, quello cheprivilegia una visione apocalittica e negativa – distruzioni ambientali, crescita demografica incontrollata,espansione dei conflitti e altro – e quello che, facendo leva sull’etica della responsabilità e dell’impegno, sceglie dicredere e operare per contribuire a cambiare e migliorare la realtà.

Durata massima della prova: 6 ore.È consentito l’uso del dizionario italiano.Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

Documento del 15 maggio

ALLEGATO 2

MODELLO DI SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA

Liceo Classico Scientifico Statale “ISAAC NEWTON”www.liceonewton.gov.it

Via Paleologi, 22 -10034 CHIVASSO - tel. 011/9109663 E-mail: [email protected] - PEC: [email protected]

C.M. TOPS190009 - C.F. e P.IVA 82506520012

SIMULAZIONE ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIASUPERIORE

Indirizzi: LI02, EA02 – SCIENTIFICOLI03, EA09 - SCIENTIFICO - OPZIONE SCIENZE APPLICATE

Tema di: MATEMATICA

Il candidato risolva uno dei due problemi e risponda a 5 quesiti del questionario

PROBLEMA 1

Un’azienda automobilistica ha commissionato allostudio IDEA2000 la campagna di lancio di unanuova berlina. Lo studio propone di realizzaredelle sagome del profilo dell’auto, in scala ridottaal 45% delle dimensioni reali, da collocare lungo leprincipali arterie stradali e autostradali.Fissato un opportuno riferimento cartesiano, con leunità di misura in dm, il profilo della sagoma puòessere descritto dalla funzione:

( )4

32

0 55

5 5 20250

xa se x

f xx

bx cx se x

ì£ £ïï= í

ï + + - < £ïî con a, b, c RÎ

1. Determina a, b, e c in modo che ( )f x risulti continua in 5x = e il suo grafico passi per i

punti A e B.

2. Dopo aver dimostrato che i valori dei parametri sono i seguenti: 3a = ,

9

50b = -

e

12

5c =

,determina il punto di massimo della funzione e stima (in cm) la lunghezza dell’automobile e

la sua altezza rispetto al piano stradale, rappresentato dalla retta di equazione

3

2y = -

.Dopo che è stato realizzato il prototipo della sagoma, ti viene chiesto di analizzarne i costi diproduzione, ipotizzando che la scala della sagoma, e quindi la sua superficie, possa variare; leprincipali voci di spesa sono:

costo dei materiali: direttamente proporzionale alla superficie x della sagoma, per una spesa complessiva di 8 €/m2;

costo di lavorazione: espresso, in euro, dalla relazione

450

5

xæ ö×ç ÷è ø .

3. La superficie minima che è possibile produrre è di 0,5 m2 mentre la massima è di 4 m2.Determina la superficie che ottimizza i costi di produzione.

4. Trova l’area sottesa alla curva, che rappresenta il profilo dell’autovettura, fino al pianostradale.

Dipartimento di matematica Liceo Scientifico “Isaac Newton” – data della prova: 26 aprile 2018 – pag. 1

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Dipartimento di matematica Liceo Scientifico “Isaac Newton” – data della prova: 26 aprile 2018 – pag. 2

Liceo Classico Scientifico Statale “ISAAC NEWTON”www.liceonewton.gov.it

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PROBLEMA 2

Nel riferimento cartesiano xOy si consideri la funzione ( )f x definita e continua in ]−4 ;+¥ [ , e

con la derivata seconda ( )''f x avente il grafico riportato nella figura:

È noto che la retta di equazione 4x = - è un asintoto per ( )f xe che la tangente al grafico di ( )f x

nel punto di ascissa x = 0 è parallela alla bisettrice del I e del III quadrante, mentre la tangente nelpunto di ascissa –3 ha equazione 4x – y + 14 = 0.

1. Si determini l’area della parte di piano delimitata dal grafico di ( )''f x e dall’asse x

nell’intervallo [–3; 0].

2. Si tracci un grafico probabile per ( )'f x.

3. Sapendo che

( )( )2

4''

4f x

x= -

+ e utilizzando tutte le informazioni già assegnate, si

determini l’espressione analitica di ( )f x e, dopo averne completato lo studio, si rappresenti

il suo grafico G . 4. Si calcoli l’area della parte di piano compresa tra G e l’asse x nell’intervallo [–3; 0].

5. Si calcoli il volume del solido ottenuto dalla rotazione completa intorno alla retta diequazione y = 2 del tratto di G compreso nell’intervallo [–3; 0].

Dipartimento di matematica Liceo Scientifico “Isaac Newton” – data della prova: 26 aprile 2018 – pag. 3

Liceo Classico Scientifico Statale “ISAAC NEWTON”www.liceonewton.gov.it

Via Paleologi, 22 -10034 CHIVASSO - tel. 011/9109663 E-mail: [email protected] - PEC: [email protected]

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QUESTIONARIO

1. Determina gli intervalli in cui la funzione ( )

22

20

1

1

x tF x dt

t

-=

+ò, con 0x ³ , è crescente o

decrescente e scrivi le coordinate degli eventuali punti di massimo e minimo relativi di ( )F x.

2. Data la funzione

( )( )2cos 1

ln1 1

x se xf x x

se xx

pì £ï= í- >ïî , studiarne la continuità e la derivabilità.

3. Dimostra, sia graficamente che analiticamente, che l’equazione

3 12 0

2x x- - =

ha una sola

radice nell’intervallo [ ]1;2.

4. Data la parola ANAGRAMMA, quanti anagrammi è possibile creare? Quanti di essi iniziano perA? Quanti iniziano con quattro A consecutive?

5. Il signor Mario afferma di aver percorso in automobile il tratto autostradale tra Torino e Milano(che supponiamo di 120 km) in un’ora e un quarto. Il signor Armando afferma a sua volta che,almeno in un istante, l’auto del signor Mario deve avere avuto una velocità di 96 km/h. Il signorMario è scettico in merito a quanto dice l’amico. Quale teorema potrebbe convincerlo del fattoche il signor Armando dice il vero? Perché?

6. Sono date due curve di equazioni 2y x= e

2x y= . Calcolare il volume del solido generato dauna rotazione completa attorno a uno degli assi cartesiani della regione finita di piano che essedelimitano.

7. Si divida un filo di ferro di lunghezza l in due parti e si costruisca con la prima parte unacirconferenza e con la seconda un quadrato. Dimostrare che la somma delle aree delle figure

ottenute è minima quando le parti del filo sono nel rapporto / 4p .

8. Se consideriamo un cubo e un punto ad esso appartenente, scelto a caso, qual è la probabilità chetale punto appartenga anche alla sfera inscritta nel cubo?

9. Dato il punto ( )4;2P, determinare, tra le rette del fascio in esso centrato, quella che, nel primo

quadrante, forma con gli assi cartesiani il triangolo di area minima.

10. Trova il valore medio della funzione ( ) 1f x x= - nell’intervallo [ ]2;5

e determina il punto z in cui la funzione assume tale valore.

Dipartimento di matematica Liceo Scientifico “Isaac Newton” – data della prova: 26 aprile 2018 – pag. 4

Documento del 15 maggio

ALLEGATO 3

MODELLO DI SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA

Cognome ………………………….……… Nome …………………………………Classe …....

Quesiti tipologia B (Max 10 righe)

1) Le Esposizioni Universali, a partire dal 1851, furono protagoniste dell'espressione

più manifesta della nuova architettura del ferro. Il candidato esprima quali

caratteristiche fondamentali avrebbero dovuto avere i padiglioni espositivi, quali

nuove tipologie costruttive, citando anche alcuni esempi.

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2) Il Candidato illustri e motivi quali furono le influenze reciproche tra pittura e fotografia, la neo-arte visiva di fine ‘800.

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Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”

SIMULAZIONE TERZA PROVA STORIA DELL’ARTE

A. S. 2017/2018

Data 6/12/2017

3) Il candidato, dopo aver osservato il dipinto riprodotto, definisca l’autore e il titolo e illustri e motivi le peculiarità dell’opera che diventeranno poi proprie della pittura impressionista, di cui l’autore viene definito precursore.

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LICEO SCIENTIFICO STATALE

“ISAAC NEWTON”CHIVASSO

SIMULAZIONE TERZA PROVASTORIA

06/12/2017

ALLIEVO/A: CLASSE: 5DSA

1. Il candidato esponga le ragioni di politica interna ed estera che spinsero Giolitti a riprendere la politica

coloniale nel 1911.

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2. Il candidato illustri il processo di dissoluzione dell’imperialismo britannico alla conclusione della Prima

Guerra Mondiale.

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3. Il candidato chiarisca i contenuti del progetto politico che Mussolini voleva perseguire con la fondazione dei

Fasci di Combattimento.

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LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE“ISAAC NEWTON”

CHIVASSO

SIMULAZIONE TERZA PROVA

CLASSE 5 D S.A.

6 dicembre 2017

COGNOME NOME

1 2 3 Punteggio /15 Valutazione indecimi

Punti 5 5 5 15

1. Si scriva l’equazione della tangente al diagramma della funzione f (x )=x2

3 (2+sen2(1x ))

nel punto di ascissa x=1π

.

2. Si stabilisca per quali valori reali di a,b si ha limx→0

√a+bx−2x

=1 .

3. Studiare i punti di discontinuità della funzione f (x )=

1

(e1x−1)

2 , classificandoli.

Indicare poi un grafico probabile della funzione.

C:\Users\Maria Pia ORLAREI\Documents\LaPilla\orlarei\Documento 15Maggio\Simulazioni\SIM_Matematica.odt

LICEO SCIENTIFICO STATALE“ISAAC NEWTON”

CHIVASSO

SIMULAZIONE TERZA PROVASCIENZE

06/12/2017

ALLIEVO/A: CLASSE: 5DSA

1) Descrivi l’origine e la struttura dei fondali oceanici, giustificandola alla luce della teoria della “tettonica a zolle” (o placche)

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2) Struttura e funzione dell’RNA

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3) Dopo aver specificato il significato biologico dei termini eucromatina ed eterocromatina, spiega i

meccanismi che permettono il passaggio da una forma all’altra all’interno della molecola di DNA.

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Simulazione di TERZA PROVAClasse 5D Scienze Applicate

A.s. 2017/2018INGLESE

L.C.S.NEWTON

Via Paleologi, 22/ACHIVASSO

05/04/2018

CANDIDATO........................................................................................................................................

1. In his poem The Love Song of J. Alfred Prufrock . Thomas Stearns Eliot describes the loss of the

common values in the first decades of the 20 th century. The protagonist of the poem is an anti-hero

who is condemned to isolation and frustration. Provide a comment to the statement.

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2. We have talked at length about William Butler Yeats’ Irishness and all the controversies and

moral debates that this belonging created in the great poet. Provide your own comment to this

making reference to his life, the troubled history of his country, his poetical production.

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1

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3. In the humorous and bitter passage The definition of a horse Charles Dickens introduces the theme

of education in the Victorian Age. He strongly believed in universal education and strongly

objected to the education that was imposed on him and on many children of his age. Provide a

comment.

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2

LICEO SCIENTIFICO STATALE

“ISAAC NEWTON”CHIVASSO

SIMULAZIONE TERZA PROVAFILOSOFIA

12/04/2018

ALLIEVO/A: CLASSE: 5DSA

1. Il candidato descriva il ruolo assegnato alla filosofia nel sistema hegeliano, sottolineando il particolare

rapporto che intercorre tra filosofia e storia della filosofia.

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2. Il candidato espliciti il significato che Schopenhauer attribuisce all’etica della pietà e individui i punti di

contatto e di contrasto con Kant rispetto alla morale.

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3. Il candidato illustri la concezione materialistica della storia nel pensiero di Marx

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LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE“ISAAC NEWTON”

CHIVASSO

TERZA PROVA Simulazione 2Tipologia B

Classe: 5 D.SA

Chivasso, 12 aprile 2018

Disciplina: FISICA

CANDIDATO __________________________________

1. Spiega la potenza media dissipata in circuito CA ( corrente alternata)

2. Descrivi il fenomeno della contrazione delle lunghezze

3. Descrivi l’ipotesi di de Broglie e il dualismo onda-particella.

TERZA PROVA SIMULATA DI INFORMATICA

COGNOME ........................................................... CLASSE ........................ DATA ....................

1. Si scriva in linguaggio c++ il seguente testo:

Fare l’input di una matrice 3x3 denominata A. Sostituire ai valori pari il valore 5. Successivamente aggiungere ai coefficienti dispari il valore 2. Si stampi la matrice risultante.

2. Risolvere il seguente automatismo: a) Rappresentare il diagramma degli stati (automatismo proprio o di Moore). b) Rappresentare la tabella di transizione stati/ingressi e stati/uscite

Si consideri una cassaforte, che ha come combinazione di apertura "1234

3. Si risolva la seguente Macchina di Turing.

Si considerino le seguenti quintuple:

Si riportino le modifiche eseguendo le quintuple.

Documento del 15 maggio

ALLEGATO 4

GRIGLIE DI VALUTAZIONE PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA

ARTE Griglia di valutazione per le prove scritte, tipologia B.

In linea con quanto stabilito e esplicitato nel Piano di Lavoro del dipartimento Disciplinare di

Storia dell’Arte, per la correzione dei quesiti di terza prova -tipologia B- ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in esame 3 indicatori con i rispettivi livelli di valutazione:

INDICATORI LIVELLI DI VALUTAZIONE Punti 1° domanda

2° domanda

3° domanda

Correttezza formale, uso del linguaggio specifico della disciplina

Gravemente insufficiente

Insufficiente

Sufficiente

Buona

Ottima

0,5

1

2

2,5

3

Conoscenza dei contenuti

Nulla

Gravemente insufficiente

Insufficiente

Sufficiente

Più che sufficiente

Buona

Distinta

Ottima

3

4

5

6

6,5

7

7,5

8

Capacità di rielaborazione, completezza e aderenza alla traccia

Nulla

Insufficiente

Sufficiente

Più che sufficiente

Buona

Distinta

Ottima

0,5

1

2

2,5

3

3,5

4

Punteggi parziali

/15 /15 /15

Punteggio finale (media aritmetica) /15

La prova è costituita da 3 quesiti di tipologia B e 0 quesiti di tipologia C.

Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori:

Domanda TIPOLOGIA B

INDICATORE 1 Conoscenza dei contenuti LIVELLO DI VALUTAZIONE %

gravemente insufficiente 0%

gravemente insufficiente 10%

decisamente insufficiente 20%

insufficiente 30%

quas i sufficiente 40%

sufficiente 50%

più che sufficiente 60%

discreto 70%

più che discreto 80%

buono 90%

ottimo 100%

INDICATORE 2 Capacità di analisi, sintesi e rielaborazione LIVELLO DI VALUTAZIONE %

gravemente insufficiente 0%

decisamente insufficiente 20%

insufficiente 40%

sufficiente 60%

discreto 80%

buono/ottimo 100%

INDICATORE 3 Competenze linguistiche LIVELLO DI VALUTAZIONE %

gravemente insufficiente 0%

decisamente insufficiente 20%

insufficiente 40%

sufficiente 60%

discreto 80%

buono/ottimo 100%

Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.

Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.

Il punteggio massimo della domanda 3 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.

Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando

5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata.

QUESITO Cgravemente insufficiente 0%

decisamente insufficiente 0%

sufficiente 100%

Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%).

A = 0,833

B = 11,17

(il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri)

Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.

prof. Vincenzo MAIORINO

nessuna risposta

risposta errata

risposta esatta

Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e

B sono determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la

sufficienza.

La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda

per ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.

linguaggio corretto e tecnico

linguaggio tecnico ed efficace

corretta e organica

linguaggio inadeguato

linguaggio accettabile, ma non tecnico

linguaggio corretto con alcuni termini tecnici

organica, originale ed efficace

Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito,

prende in esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori:

nessuna risposta (foglio bianco)

risposta non pertinente

risposta parzialmente fuori tema

FILOSOFIA

conoscenze pressoché nulle

conoscenze frammentarie

conoscenze complete, corrette, organicamente strutturate

scarsa o nulla

parziale

superficiale e mnemonica

corretta, ma superficiale

conoscenze incomplete e/o superficiali

conoscenze non del tutto corrette

conoscenze discrete con lievi imprecisioni

conoscenze corrette, ma superficiali

conoscenze complete, corrette

linguaggio tecnico, appropriato e rielaborato

ITALIANO

Per la correzione della prova ci si attiene al seguente schema che prende in esame al massimo 4 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori:

Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori:

INDICATORE 1Correttezza ortografica, morfologica, lessicale e sintattica

LIVELLO DI VALUTAZIONE

%

Gli errori presenti sono tanti e tali da inficiare la prova.gravemente insufficiente 0%

Vi sono gravi e ripetuti errori di morfologia e sintassi; si evidenzianomolti errori di l…

gravemente insufficiente 10%

Sono presenti gravi improprietà di morfologia e sintassi; si evidenziano errori di ortogra…

decisamente insufficiente 20%

Sono presenti improprietà di morfologia e sintassi; si evidenziano errori di ortografia e/…

insufficiente30%

La morfologia e la sintassi sono quasi corrette; si rilevano diverse imprecisioni nell’ort…

quasi sufficiente40%

La morfologia e la sintassi sono accettabili; si rilevano alcune imprecisioni nell’ortogra…

sufficiente50%

La morfologia e la sintassi sono nel complesso corrette, il lessico è sempre o quasi sempr…

più che sufficiente60%

La morfologia e la sintassi sono discretamente corrette, il lessico è inbuona parte appr…

discreto70%

La morfologia e la sintassi sono adeguate, il lessico è appropriato; la forma è corretta. …

più che discreto80%

La morfologia e la sintassi sono corrette, il lessico è appropriato; la forma risulta inci…

buono90%

La morfologia, la sintassi e il lessico sono ineccepibili; la forma risulta incisiva e ori…

ottimo100%

INDICATORE 2Rispetto nelle consegne e completezza

dei contenutiLIVELLO DI VALUTAZIONE

%

L'elaborato è fortemente incompleto o completamente fuori traccia.gravemente insufficiente 0%

L’elaborato non è pertinente alla traccia; mancano i pertinenti riferimenti culturali e le…

gravemente insufficiente 10%

L’elaborato non è pertinente alla traccia; i riferimenti culturali e le conoscenze sull’ar…

decisamente insufficiente 20%

L’elaborato è pertinente alla traccia; la trattazione di alcuni aspetti risulta superficia…

insufficiente30%

L’elaborato è pertinente alla traccia; la trattazione di alcuni aspetti risulta troppo sup…

quasi sufficiente40%

L’elaborato è pertinente alla traccia; talune tematiche sono trattate in modo corretto ma …

sufficiente50%

L’elaborato è pertinente alla traccia; le tematiche sono sviluppate in modo sufficiente. S…

più che sufficiente60%

L’elaborato è pienamente aderente alla traccia; quasi tutti gli aspetti sono trattati corr…

discreto70%

L’elaborato è pienamente aderente alla traccia; tutti gli aspetti sono trattati correttame…

più che discreto80%

L’elaborato è pienamente rispondente alle richieste della traccia e della tipologia testua…

buono90%

L’elaborato risponde completamente alle richieste della traccia e della tipologia testuale…

ottimo100%

INDICATORE 3 Organizzazione del testoLIVELLO DI VALUTAZIONE

%

Testo fortemente disorganizzato.gravemente insufficiente 0%

Testo privo di una razionale organizzazione degli argomenti.gravemente insufficiente 10%

Il testo è strutturato in modo disorganico e senza alcuna coesione. decisamente insufficiente 20%

Il testo, talvolta, manca di coesione. Il discorso tende a diventare frammentario. Non se…

insufficiente30%

Il testo è strutturato in modo schematico; qualche ripetizione. quasi sufficiente 40%Il testo è sviluppato in modo semplice ma chiaro; le argomentazioni sono sufficientemente …

sufficiente50%

Il testo è organizzato in modo semplice e lineare; le argomentazioni sono chiaramente moti…

più che sufficiente60%

Il testo è sviluppato in modo coerente, le argomentazioni sono discretamente motivate.

discreto70%

Il testo è organizzato in modo coerente e ben definito, le argomentazioni sono ben motivat…

più che discreto80%

Il testo evidenzia un’elaborazione organica ed è strutturato in modo coerente.

buono90%

Il testo evidenzia un’elaborazione organica, rigorosa e complessa edè strutturato in mod…

ottimo100%

INDICATORE 4Comprensione, capacità di riflessione

critica, originalitàLIVELLO DI VALUTAZIONE

%

Non si evidenzia comprensione della traccia.gravemente insufficiente 0%

Non presenta spunti critici e non argomenta.gravemente insufficiente 10%

Presenta scarsi spunti critici e argomenta in modo inefficace.decisamente insufficiente 20%

Presenta pochi spunti critici e argomenta in modo insufficiente. insufficiente 30%Presenta i contenuti in modo quasi corretto e senza rielaborazione.. quasi sufficiente 40%Dimostra di saper esporre i contenuti in modo sufficientemente corretto, ma senza rielabor…

sufficiente50%

Sa esporre i contenuti in modo chiaro e corretto, con una parziale rielaborazione critica.

più che sufficiente60%

Dimostra discrete capacità critiche e argomentative. discreto 70%Dimostra più che discrete capacità di riflessione critica e argomentativa.

più che discreto80%

Dimostra buone capacità critiche e argomentative e rivela una buona capacità di rielaboraz…

buono90%

Dimostra ottime capacità critiche e argomentative e rivela originalità ottimo 100%

della rielaborazion…

Il punteggio grezzo complessivo della prova è 130 e viene suddiviso tra gli indicatori in: 50 + 40 + 20 + 20.La sufficienza della prova si ottiene con 78 punti (60%).

Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la seguente formula, dove i coefficienti Ae B sono determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza. Il valore dei coefficienti, per i parametri scelti, è rilevabile dalla scheda Criteri.

A = 0B = 11,16667

Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.

La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “Cicero” in modo che venga generata una scheda per ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.

GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA SECONDA PROVA

MATEMATICA

Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso

La griglia si rifà alla rubrica prevista dal Ministero per la correzione della prova di matematica. Si

compone di due parti, una relativa alla valutazione del problema e una relativa alla valutazione dei

quesiti.

Sezione "Problema"

Gli indicatori della griglia della sezione "Problema" sono descritti in quattro livelli; a ciascun livello sono

assegnati dei punteggi, il valor massimo del punteggio di questa sezione è 75. Nel problema è richiesto

allo studente di rispondere a 4 quesiti che rappresentano le evidenze rispetto alle quali si applicano i

quattro indicatori di valutazione:

1. lo studente comprende il problema e ne identifica ed interpreta i dati significativi; riesce, inoltre,

ad effettuare collegamenti e ad adoperare i codici grafico-simbolici necessari, secondo 4 livelli di

prestazione (L1, L2, L3, L4 in ordine crescente) ai quali è assegnato un punteggio all’interno della

fascia;

2. lo studente individua le strategie risolutive più adatte alle richieste secondo 4 livelli di prestazione

(L1, L2, L3, L4 in ordine crescente) ai quali è assegnato un punteggio all’interno della fascia;

3. lo studente porta a termine i processi risolutivi ed i calcoli per ottenere il risultato di ogni singola

richiesta secondo 4 livelli di prestazione (L1, L2, L3, L4 in ordine crescente) ai quali è assegnato un

punteggio all’interno della fascia;

4. lo studente giustifica le scelte che ha adottato secondo 4 livelli di prestazione (L1, L2, L3, L4 in

ordine crescente) ai quali è assegnato un punteggio all’interno della fascia.

Sezione "Quesiti"

La griglia della sezione "Quesiti" ha indicatori che afferiscono alla sfera della conoscenza, dell’abilità di

applicazione e di calcolo e permette di valutare i quesiti.

Per ciascuno dei dieci quesiti è stabilita la fascia di punteggio per ogni indicatore. Il totale del punteggio

per ogni quesito è 15, e dovendone lo studente risolvere cinque su dieci, il punteggio massimo relativo ai

quesiti è 75.

Il passaggio dal punteggio grezzo (max 150) al voto (max 15/15) avviene attraverso la seguente formula:

dove i coefficienti A e B sono determinati in funzione del voto minimo, del punteggio massimo (150) e

della percentuale (50%) stabilita per la sufficienza (10/15); il valore dei coefficienti, per i parametri scelti,

è rilevabile dalla scheda Criteri.

La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “MatEasy Rubrik” in modo che venga generata una scheda per ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.

2

min

max max

punti puntiVOTO V B A

P P

Simulazioni di matematica a.s. 2015-2016- Rubrica di valutazione

CLASSE 5 sez. _______________Candidato: _________________________________________________________________Data: __ / __ /____

1

ISTRUZIONI per la compilazione

La griglia si compone di due parti, una (sezione A) relativa alla valutazione dei problemi, e una

(sezione B) relativa alla valutazione dei dieci quesiti.

Gli indicatori della griglia della sezione A sono descritti in quattro livelli; a ciascun livello sono assegnati

dei punteggi, il valor massimo del punteggio della sezione A è 75. Nel problema è richiesto allo

studente di rispondere a 4 quesiti che rappresentano le evidenze rispetto alle quali si applicano i

quattro indicatori di valutazione:

1. lo studente comprende il problema e ne identifica ed interpreta i dati significativi; riesce, inoltre, ad

effettuare collegamenti e ad adoperare i codici grafico-simbolici necessari, secondo 4 livelli di

prestazione (L1, L2, L3, L4 in ordine crescente) ai quali è assegnato un punteggio all’interno della fascia;

2. lo studente individua le strategie risolutive più adatte alle richieste secondo 4 livelli di prestazione

(L1, L2, L3, L4 in ordine crescente) ai quali è assegnato un punteggio all’interno della fascia;

3. lo studente porta a termine i processi risolutivi ed i calcoli per ottenere il risultato di ogni singola

richiesta secondo 4 livelli di prestazione (L1, L2, L3, L4 in ordine crescente) ai quali è assegnato un

punteggio all’interno della fascia;

4. lo studente giustifica le scelte che ha adottato secondo 4 livelli di prestazione (L1, L2, L3, L4 in ordine

crescente) ai quali è assegnato un punteggio all’interno della fascia.

La colonna evidenze individua quale/i dei 4 quesiti del problema sia/siano direttamente connesso/i

all’indicatore; un quesito può afferire a più indicatori.

La griglia della sezione B ha indicatori che afferiscono alla sfera della conoscenza, dell’abilità di

applicazione e di calcolo e permette di valutare i dieci quesiti.

Per ciascuno dei dieci quesiti è stabilita la fascia di punteggio per ogni indicatore. Il totale del punteggio

per ogni quesito è 15, e dovendone lo studente risolvere cinque su dieci, il punteggio massimo relativo

ai quesiti è 75.

Infine è fornita la scala di conversione dal punteggio (max 150) al voto in quindicesimi (max 15/15).

Sezione A: Valutazione PROBLEMA

INDICATORI LIVELLO DESCRITTORI Evidenze Punti

Simulazioni di matematica a.s. 2015-2016- Rubrica di valutazione

CLASSE 5 sez. _______________Candidato: _________________________________________________________________Data: __ / __ /____

2

Comprendere

Analizzare la situazione problematica,

identificare i dati ed interpretarli.

L1 (0-4)

Non comprende le richieste o le recepisce in maniera inesatta o parziale, non riuscendo a riconoscere i concetti chiave e le informazioni essenziali, o, pur avendone individuati alcuni, non li interpreta correttamente. Non stabilisce gli opportuni collegamenti tra le informazioni. Non utilizza i codici matematici grafico-simbolici.

L2 (5-9)

Analizza ed interpreta le richieste in maniera parziale, riuscendo a selezionare solo alcuni dei concetti chiave e delle informazioni essenziali, o, pur avendoli individuati tutti, commette qualche errore nell’interpretarne alcuni e nello stabilire i collegamenti. Utilizza parzialmente i codici matematici grafico-simbolici, nonostante lievi inesattezze e/o errori.

L3 (10-15)

Analizza in modo adeguato la situazione problematica, individuando e interpretando correttamente i concetti chiave, le informazioni e le relazioni tra queste; utilizza con adeguata padronanza i codici matematici grafico-simbolici, nonostante lievi inesattezze.

L4 (16-18)

Analizza ed interpreta in modo completo e pertinente i concetti chiave, le informazioni essenziali e le relazioni tra queste; utilizza i codici matematici grafico–simbolici con buona padronanza e precisione.

Individuare

Mettere in campo strategie risolutive e individuare la strategia più adatta.

L1 (0-4)

Non individua strategie di lavoro o ne individua di non adeguate Non è in grado di individuare relazioni tra le variabili in gioco. Non si coglie alcuno spunto nell'individuare il procedimento risolutivo. Non individua gli strumenti formali opportuni.

L2 (5-10)

Individua strategie di lavoro poco efficaci, talora sviluppandole in modo poco coerente; ed usa con una certa difficoltà le relazioni tra le variabili. Non riesce ad impostare correttamente le varie fasi del lavoro. Individua con difficoltà e qualche errore gli strumenti formali opportuni.

L3 (11-16)

Sa individuare delle strategie risolutive, anche se non sempre le più adeguate ed efficienti. Dimostra di conoscere le procedure consuete ed le possibili relazioni tra le variabili e le utilizza in modo adeguato. Individua gli strumenti di lavoro formali opportuni anche se con qualche incertezza.

L4 (17-21)

Attraverso congetture effettua, con padronanza, chiari collegamenti logici. Individua strategie di lavoro adeguate ed efficienti. Utilizza nel modo migliore le relazioni matematiche note. Dimostra padronanza nell'impostare le varie fasi di lavoro. Individua con cura e precisione le procedure ottimali anche non standard.

Sviluppare il processo risolutivo Risolvere la situazione problematica in maniera coerente, completa e corretta, applicando le regole ed eseguendo i calcoli necessari.

L1 (0-4)

Non applica le strategie scelte o le applica in maniera non corretta. Non sviluppa il processo risolutivo o lo sviluppa in modo incompleto e/o errato. Non è in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o li applica in modo errato e/o con numerosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta non è coerente con il problema.

L2 (5-10)

Applica le strategie scelte in maniera parziale e non sempre appropriata. Sviluppa il processo risolutivo in modo incompleto. Non sempre è in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o li applica in modo parzialmente corretto e/o con numerosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta è coerente solo in parte con il problema.

L3 (11-16)

Applica le strategie scelte in maniera corretta pur con qualche imprecisione. Sviluppa il processo risolutivo quasi completamente. È in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o regole e li applica quasi sempre in modo corretto e appropriato. Commette qualche errore nei calcoli. La soluzione ottenuta è generalmente coerente con il problema.

L4 (17-21)

Applica le strategie scelte in maniera corretta supportandole anche con l’uso di modelli e/o diagrammi e/o simboli. Sviluppa il processo risolutivo in modo analitico, completo, chiaro e corretto. Applica procedure e/o teoremi o regole in modo corretto e appropriato, con abilità e con spunti di originalità. Esegue i calcoli in modo accurato, la soluzione è ragionevole e coerente con il problema.

Argomentare Commentare e giustificare opportunamente la scelta della strategia applicata, i passaggi fondamentali del processo esecutivo e la coerenza dei risultati.

L1 (0-3)

Non argomenta o argomenta in modo errato la strategia/procedura risolutiva e la fase di verifica, utilizzando un linguaggio matematico non appropriato o molto impreciso.

L2 (4-7)

Argomenta in maniera frammentaria e/o non sempre coerente la strategia/procedura esecutiva o la fase di verifica. Utilizza un linguaggio matematico per lo più appropriato, ma non sempre rigoroso.

L3 (8-11)

Argomenta in modo coerente ma incompleto la procedura esecutiva e la fase di verifica. Spiega la risposta, ma non le strategie risolutive adottate (o viceversa). Utilizza un linguaggio matematico pertinente ma con qualche incertezza.

L4 (12-15)

Argomenta in modo coerente, preciso e accurato, approfondito ed esaustivo tanto le strategie adottate quanto la soluzione ottenuta. Mostra un’ottima padronanza nell’utilizzo del linguaggio scientifico.

TOTALE

Sezione B: QUESITI

Simulazioni di matematica a.s. 2015-2016- Rubrica di valutazione

CLASSE 5 sez. _______________Candidato: _________________________________________________________________Data: __ / __ /____

3

Calcolo del punteggio Totale

PUNTEGGIO SEZIONE A (PROBLEMA)

PUNTEGGIO SEZIONE B (QUESITI)

PUNTEGGIO TOTALE

Tabella di conversione dal punteggio grezzo al voto in quindicesimi

Punti 0-4 5-10 11-18 19-26 27-34 35-43 44-53 54-63 64-74 75-85 86-97 98-109 110-123 124-137 138-150

Voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

Voto assegnato ____ /15

CRITERI

Quesiti

(Valore massimo attribuibile 75/150 = 15x5)

P.T.

Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 Q6 Q7 Q8 Q9 Q10

COMPRENSIONE e CONOSCENZA

Comprensione della richiesta.

Conoscenza dei contenuti matematici.

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-5)

___

(0-5)

___

(0-4)

___

(0-3)

___

(0-3)

___

(0-5)

___

(0-4)

___

ABILITA' LOGICHE e RISOLUTIVE

Abilità di analisi.

Uso di linguaggio appropriato.

Scelta di strategie risolutive adeguate.

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-3)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-5)

___

(0-4)

___

(0-5)

___

CORRETTEZZA dello SVOLGIMENTO

Correttezza nei calcoli.

Correttezza nell'applicazione di Tecniche e Procedure

anche grafiche.

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-5)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

ARGOMENTAZIONE

Giustificazione e Commento delle scelte effettuate.

(0-3)

___

(0-3)

___

(0-4)

___

(0-2)

___

(0-2)

___

(0-2)

___

(0-4)

___

(0-2)

___

(0-2)

___

(0-2)

___

Punteggio totale quesiti

Il docente

___________________________

La prova è costituita da 3 quesiti di tipologia B e 0 quesiti di tipologia C.

Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori:

Domanda TIPOLOGIA B

INDICATORE 1 Conoscenza dei contenuti LIVELLO DI VALUTAZIONE %

gravemente insufficiente 0%

gravemente insufficiente 10%

decisamente insufficiente 20%

insufficiente 30%

quas i sufficiente 40%

sufficiente 50%

più che sufficiente 60%

discreto 70%

più che discreto 80%

buono 90%

ottimo 100%

INDICATORE 2 Capacità di analisi, sintesi e rielaborazione LIVELLO DI VALUTAZIONE %

gravemente insufficiente 0%

decisamente insufficiente 20%

insufficiente 40%

sufficiente 60%

discreto 80%

buono/ottimo 100%

INDICATORE 3 Competenze linguistiche LIVELLO DI VALUTAZIONE %

gravemente insufficiente 0%

decisamente insufficiente 20%

insufficiente 40%

sufficiente 60%

discreto 80%

buono/ottimo 100%

Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.

Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.

Il punteggio massimo della domanda 3 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.

Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando

5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata.

QUESITO Cgravemente insufficiente 0%

decisamente insufficiente 0%

sufficiente 100%

Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%).

A = 0,833

B = 11,17

(il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri)

Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.

conoscenze pressoché nulle

conoscenze frammentarie

conoscenze complete, corrette, organicamente strutturate

scarsa o nulla

parziale

superficiale e mnemonica

corretta, ma superficiale

conoscenze incomplete e/o superficiali

conoscenze solo parzialmente corrette

conoscenze discrete con lievi imprecisioni

conoscenze corrette, ma superficiali

conoscenze complete, corrette

linguaggio tecnico, appropriato e rielaborato

Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito,

prende in esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori:

nessuna risposta (foglio bianco)

risposta non pertinente

risposta parzialmente fuori tema

STORIA

linguaggio corretto e tecnico

linguaggio tecnico ed efficace

corretta e organica

linguaggio inadeguato

linguaggio accettabile, ma non tecnico

linguaggio corretto con alcuni termini tecnici

organica, originale ed efficace

nessuna risposta

risposta errata

risposta esatta

Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e

B sono determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la

sufficienza.

La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda

per ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.

Documento del 15 maggio

ALLEGATO 5

PROPOSTA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

Griglia di valutazione della prova orale

CRITERI di SVOLGIMENTO del COLLOQUIO

- impostare il colloquio tenendo conto degli interessi e delle potenzialità del candidato - condurre il colloquio cercando di far emergere la capacità di orientamento nei diversi ambiti disciplinari - proporre "argomenti di carattere multidisciplinare “, in modo da garantire l’organicità dello sviluppo del

colloquio ed evitare che si riduca a una interrogazione - valorizzare, quando possibile, la correzione e discussione degli elaborati.

FASI e TEMPI del COLLOQUIO

- la durata del colloquio di ogni candidato non dovrebbe di massima essere superiore ai 50-60 minuti, indicativamente così suddivisi:

I fase (argomento a scelta): 15-20 minuti II fase(argomenti di carattere pluridisciplinare) + III fase (correzione e discussione elaborati): 30-35 min

Candidato _________________________ classe _______________ data _________

Descrittori

Fascia di punteggio

Punteggio assegnato

Argomento proposto dal candidato

(max 7 punti)

Aderenza al tema 0-2

Rielaborazione e approfondimento contenuti 1-3

Efficacia globale 1-2

Colloquio (max 20 punti)

Conoscenze

(max 12 punti)

Nulle / scarse 0-2

Parziali e superficiali 2-6

Complete, ma superficiali 6-10

Complete e approfondite 10-12

Competenze argomentative di rielaborazione e di collegamento

(max 4 punti)

livello basso 0-1

livello medio 2-3

livello alto 4

Competenze espositive

(max 4 punti)

livello basso 0-1

livello medio 2-3

livello alto 4

Discussione degli elaborati

(max 3 punti)

Superficiale 1

Meditata 2

Approfondita e critica 3

Totale dei punti assegnati /30

La Commissione

Documento del 15 maggio

ALLEGATO 6

RELAZIONI CONCLUSIVE DELLE VARIE DISCIPLINE

1/9

Liceo Classico Scientifico“Isaac NEWTON”

via Paleologi 22 - Chivasso

Mod. D05

Rev. 010.04.2013

Documento RELAZIONE CONCLUSIVA

Disciplina STORIA

Libro adottatoDE BERNARDI / GUARRACINOLA REALTA’ DEL PASSATO 3 - B. MONDADORI

Docente BONADIES Manuela

Classe 5 D Liceo Scientifico Scienze Applicate

Data 15 maggio 2018

1. INDICAZIONI DIDATTICHE

La classe, composta da ventiquattro allievi, nel corso del triennio ha potuto giovarsi di

una piena continuità didattica nella disciplina storica. Buona parte degli allievi si è

impegnata a costruire impalcature strumentali e concettuali adeguate ad un

raggiungimento sufficiente degli obiettivi prefissati.

Una porzione di studenti ha mostrato interesse vivo e partecipazione in classe e ha

lavorato con continuità ed impegno regolari, manifestando una discreta autonomia

organizzativa.

La maggioranza degli allievi ha raggiunto gli obiettivi programmati: un livello buono

nell’acquisizione delle conoscenze e nella padronanza del lessico specifico della disciplina

storica. Alcuni studenti hanno mostrato capacità di rielaborazione personale ed hanno

sviluppato maggiore senso critico nell’approccio alla complessità delle tematiche

proposte.

2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Relazione Finale del Docente

2/9

L’ultimo anno è dedicato allo studio dell’epoca contemporanea, dall’analisi delle premesse

della I guerra mondiale fino ai giorni nostri. Da un punto di vista metodologico, ferma

restando l’opportunità che lo studente conosca e sappia discutere criticamente anche i

principali eventi contemporanei, è tuttavia necessario che ciò avvenga nella chiara

consapevolezza della differenza che sussiste tra storia e cronaca, tra eventi sui quali esiste

una storiografia consolidata e altri sui quali invece il dibattito storiografico è ancora

aperto.

Alcuni temi del mondo contemporaneo andranno esaminati tenendo conto della loro

natura “geografica” (ad esempio, la distribuzione delle risorse naturali ed energetiche, le

dinamiche migratorie, le caratteristiche demografiche delle diverse aree del pianeta, le

relazioni tra clima ed economia). Particolare cura sarà dedicata a trattare in maniera

interdisciplinare, in relazione agli altri insegnamenti, temi cruciali per la cultura europea

(a titolo di esempio: l’esperienza della guerra, società e cultura nell’epoca del totalitarismo,

il rapporto fra intellettuali e potere politico).

Obiettivi operativi specifici:

* saper analizzare un documento, una fonte o un testo storiografico, con particolare

attenzione alla distinzione tra elementi fattuali e giudizi di valore;

* saper effettuare una lettura selettiva di testi geostorico-sociali (manuali, fonti, testi

divulgativi o disciplinari) in base a criteri espliciti relativi alla specificità dell’unità

didattica oggetto di studio;

* saper riconoscere, tradurre, concettualizzare il linguaggio specifico e saper individuare i

macroconcetti fondativi (fatti, fenomeni, processi, forze sociali, spazialità, temporalità,

variabili di civiltà);

* saper tematizzare, ossia ricostruire operativamente fatti e fenomeni con relativa

contestualizzazione sociale, spaziale e temporale;

* saper classificare, datare, periodizzare e correlare i fenomeni storico-sociali;

* saper analizzare, elaborare, porre a confronto le fonti storiche;

* saper comparare diversi quadri di civiltà, società, culture, sistemi economici, giuridici e

politici.

3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI

Relazione Finale del Docente

3/9

Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento: lezioni frontali realizzate

coinvolgendo attivamente gli studenti in un costante dialogo educativo. Lettura guidata e

commentata dei testi filosofici e della letteratura critica sugli argomenti. Utilizzo di

materiale filmico e digitale di contenuto filosofico.

Riepilogando, le modalità di lavoro che sono state utilizzare sono:

lezione frontale

lezione interattiva

problem solving

lavoro di gruppo

discussione guidata

attività di recupero/sostegno

Nello specifico sono stati adottati i seguenti strumenti didattici:

Libro di testo

Dispense o fotocopie

Sussidi audiovisivi

Sussidi informatici

Atlanti storici

Quaderno di appunti ed esercitazioni

Articoli tratti da giornali e riviste

Opere letterarie e saggi

Spettacoli teatrali e cinematografici

Conferenze, dibattiti, ecc.

Viaggio di istruzione (Salisburgo e Vienna)

4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA

In accordo con quanto riportato nel Piano di Lavoro, sono stati adottati i criteri di

valutazione stabiliti in sede di Dipartimento e cioè quelli riportati di seguito.

Relazione Finale del Docente

4/9

Per la valutazione delle prove scritte:

Nel caso di test a risposta multipla predefinita si stabilisce che la sufficienza verrà

assegnata col 60% delle risposte esatte.

Per le tipologie quali la trattazione sintetica o la risposta singola aperta, saranno adottati al

massimo 3 indicatori ed, al massimo, 6 indicatori:

1. CONOSCENZA DEI CONTENUTI

nulle gravemente insufficiente 0%frammentarie decisamente insufficiente 20%incomplete o superficiali insufficiente 40%complete, ma superficialicon qualche imprecisione

sufficiente 60%

complete e solide discreto 80%complete ed approfondite buono/ottimo 100%

2. CAPACITÀ DI ANALISI, SINTESI E RIELABORAZIONE

scarse o nulle gravemente insufficiente 0%parziale o poco approfondita decisamente insufficiente 20%mnemonica con qualcheinsicurezza

insufficiente 40%

corretta ma superficiale sufficiente 60%corretta e organica discreto 80%corretta, originale, personale buono/ottimo 100%

3. COMPETENZE LINGUISTICHE

assolutamente inadeguate gravemente insufficiente 0%inadeguate decisamente insufficiente 20%accettabili ma imprecise insufficiente 40%corretto sufficiente 60%corretto e specifico discreto 80%ricco e pienamente appropriato

buono/ottimo 100%

Il Dipartimento in questo genere di prova prevede l’assegnazione del voto minimo 1 nel

caso di compito consegnato in bianco, e del voto minimo 2 in ogni altro caso. Poiché sarà

possibile somministrare agli allievi test di verifica a tipologia mista, e variare, a seconda

delle finalità e delle necessità, il grado di difficoltà delle domande, nonché delle righe a

Relazione Finale del Docente

5/9

disposizione per la risposta, sarà possibile per il docente avvalersi dei criteri sovraelencati

(e dei corrispondenti livelli) in modo selettivo, purchè sia sempre rispettata la

graduazione da 0% al 100%.

Per la valutazione delle interrogazioni:

Per la valutazione delle interrogazioni, ci si atterrà alla tabella della pagina seguente, che

ha la funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori ed indicatori.

Livello Descrittore Voto/10Nullo Non risponde 2

Gravementeinsufficiente

Conoscenze estremamente frammentarie; gravi erroriconcettuali; palese incapacità di condurre un ragionamentocoerente; linguaggio ed esposizione inadeguati.

3

Decisamenteinsufficiente

Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsacapacità di ragionamento; incapacità di stabilirecollegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato.

4

Insufficiente

Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluiditànell’esposizione; esposizione in forma mnemonica,insicurezza nei collegamenti; linguaggio accettabile, ma nonsempre adeguato.

5

SufficienteConoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacitàdi condurre un ragionamento con qualche lentezza e seopportunamente guidato; linguaggio accettabile.

6

Discreto

Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità dipensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomianell’ambito di semplici ragionamenti; linguaggio specificocorretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione edall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza unatesi o una argomentazione.

7

Buono

Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità diesposizione; autonomia di ragionamento; capacità dicogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi;disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contestostorico; buona proprietà di linguaggio.

8

Ottimo/Eccellente

Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi erielaborazione personale; fluidità nell’esposizione;disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi,eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o unevento storico complesso; linguaggio pienamenteappropriato; capacità di individuare nessi con altrediscipline.

9/10

Relazione Finale del Docente

6/9

In sede di Consiglio di Classe, si sono valutati positivamente l’impegno e l’interesse

dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente

partecipe al lavoro scolastico. Si è tenuto conto del miglioramento mostrato dall’allievo

nel corso dell’anno scolastico.

5. PROGRAMMA SVOLTOSi riportano di seguito gli argomenti trattati:

Verso la società di massaMasse, individui e relazioni sociali Sviluppo industriale e razionalizzazione produttiva I nuovi cetiIstruzione e informazione Gli eserciti di massa Suffragio universale, partiti di massa, sindacati La questione femminile Riforme e legislazione sociale I partiti socialisti e la Seconda Internazionale I cattolici e la Rerum novarum Il nuovo nazionalismo

L’Europa nella belle époqueUn quadro contraddittorio Le nuove alleanze La Francia tra democrazia e reazione Imperialismo e riforme in Gran Bretagna La Germania guglielmina I conflitti di nazionalità in Austria-Ungheria La Russia e la rivoluzione del 1905 Verso la guerra

Le nuove sfide all’egemonia europeaIl ridimensionamento dell’Europa La guerra russo-giapponese La rivoluzione in Cina Imperialismo e riforme negli Stati Uniti

L’Italia giolittianaLa crisi di fine secolo La svolta liberale Decollo industriale e progresso civile La questione meridionale I governi Giolitti e le riforme Il giolittismo e i suoi critici La politica estera, il nazionalismo, la guerra di Libia Relazione Finale del Docente

7/9

Socialisti e cattolici La crisi del sistema giolittiano

La prima guerra mondialeDall’attentato di Sarajevo alla guerra europea 1914-15: dalla guerra di movimento alla guerra di usura L’intervento dell’Italia 1915-16: la grande strage La guerra nelle trincee La nuova tecnologia militare La mobilitazione totale e il «fronte interno» 1917: la svolta del conflitto L’Italia e il disastro di Caporetto 1917-18: l’ultimo anno di guerra I trattati di pace e la nuova carta d’Europa

La rivoluzione russaDa febbraio a ottobre La rivoluzione d’ottobre Dittatura e guerra civile La Terza Internazionale Dal «comunismo di guerra» alla Nep La nascita dell’Urss: costituzione e società Da Lenin a Stalin: il socialismo in un solo paese

L’eredità della grande guerraMutamenti sociali e nuove attese Il ruolo della donna Le conseguenze economiche Il «biennio rosso» in Europa Rivoluzione e reazione in Germania La stabilizzazione moderata in Francia e in Gran Bretagna La Repubblica di Weimar fra crisi e stabilizzazione La ricerca della distensione in Europa

Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismoI problemi del dopoguerra Il «biennio rosso» in Italia Un nuovo protagonista: il fascismo La conquista del potere Verso lo Stato autoritario

La grande crisi: economia e società negli anni ’30Crisi e trasformazione Gli Stati Uniti e il crollo del 1929 La crisi in Europa Roosevelt e il New Deal

Relazione Finale del Docente

8/9

Il nuovo ruolo dello Stato I nuovi consumi Le comunicazioni di massa La scienza e la guerra La cultura della crisi

Totalitarismi e democrazieL’eclissi della democrazia L’avvento del nazismo Il Terzo Reich Il contagio autoritario L’Unione Sovietica e l’industrializzazione forzata Lo stalinismo La crisi della sicurezza collettiva e i fronti popolari La guerra di Spagna L’Europa verso la catastrofe

L’Italia fascistaIl totalitarismo imperfetto Il regime e il paese Cultura e comunicazioni di massa La politica economicaLa politica estera e l’Impero L’Italia antifascista Apogeo e declino del regime

Il tramonto del colonialismoIl declino degli imperi coloniali Il Medio Oriente: nazionalismo arabo e sionismo Rivoluzione e modernizzazione in Turchia L’Impero britannico e l’India Nazionalisti e comunisti in Cina

La seconda guerra mondialeLe origini La distruzione della Polonia e l’offensiva al Nord La caduta della Francia L’Italia in guerra La battaglia d’Inghilterra e il fallimento della guerra italiana L’attacco all’Unione Sovietica e l’intervento degli Stati Uniti Il «nuovo ordine». Resistenza e collaborazionismo 1942-43: la svolta della guerra L’Italia: la caduta del fascismo e l’armistizio L’Italia: guerra civile, Resistenza, liberazione La sconfitta della Germania La sconfitta del Giappone e la bomba atomica

Relazione Finale del Docente

9/9

Guerra fredda e ricostruzioneLe conseguenze della seconda guerra mondiale Le Nazioni Unite e il nuovo ordine economico La divisione dell’Europa La rivoluzione comunista in Cina e la guerra di Corea Guerra fredda e coesistenza pacifica

L’Italia repubblicanaDalla liberazione alla repubblica La crisi dell’unità antifascista La Costituzione repubblicana Le elezioni del ’48 e la sconfitta delle sinistre La ricostruzione economica Gli anni del centrismo

IL DOCENTE GLI ALLIEVI

_________________________ ______________________________

______________________________

Relazione Finale del Docente

1/7

Liceo Classico Scientifico“Isaac NEWTON”

via Paleologi 22 - Chivasso

Mod. D05

Rev. 010.04.2013

Documento RELAZIONE CONCLUSIVA

Disciplina DISEGNO E STORIA DELL’ARTE

Libro adottato “Il Cricco Di Teodoro Itinerario nell’arte” - versione gialla – vol. 4 e 5 - Zanichelli

Docente GIANFIGLIO PATRIZIA

Classe 5D Liceo scientifico Scienze Applicate

Data 15 maggio 2018

1. INDICAZIONI DIDATTICHEIn accordo con le indicazioni curriculari ministeriali, contenute nel Piano di Lavoro diDipartimento, le lezioni del corso di Disegno e Storia dell’Arte si sono articolate in due oresettimanali, (4^ ora del mercoledì e 4^ ora del giovedì) e hanno previsto l’abbandono del corso diDisegno, per dare più spazio allo studio della Storia dell’Arte, in previsione dell’Esame di Stato.

Il gruppo classe, con il quale vi è stata continuità didattica nel corso del quinquennio dal secondoanno, è composto da 24 allievi di cui solo 10 ragazze, con l’inserimento di un allievo ripetente.La classe omogenea, vivace ma sempre disciplinata, curiosa e stimolante, ha mostrato buonavolontà e impegno verso l’attività didattica, con adeguata partecipazione e interesse verso ladisciplina. La maggioranza di allievi ha raggiunto una buona preparazione di base ecomplessivamente si attestata su un livello di preparazione medio-alto. Nel pentamestre è stata effettuata l’uscita didattica a Torino per la visita alla Galleria di ArteModerna con visita alla mostra temporanea su Renato Guttuso, come consolidamento del percorsoartistico dell’arte Moderna e contemporanea e stimolo alla comprensione dei nuovi linguaggiespressivi.

2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI

Verificati, quindi i mezzi espressivi usati precedentemente e osservate le capacità diconcentrazione, d'ascolto, nonché l’interesse, la curiosità e le conoscenze in relazione allinguaggio visuale, si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro diDipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di Scienze Applicate:

2.1 FINALITA’L’insegnamento della storia dell’arte si propone di fornire agli studenti un’ampia edessenziale cultura di base attraverso:

Relazione conclusiva

2/7

l’acquisizione di strumenti e i metodi per la lettura, la comprensione e la valutazione deiprodotti artistici;

lo sviluppo di un atteggiamento critico nei confronti di ogni forma di comunicazione visiva,anche quella divulgativa e di massa;

lo sviluppo di una sensibilità estetica-critica congiunta alla creatività e alla capacità dicomunicare con le immagini, attraverso l’uso corretto di strumenti e metodologie adeguate,opportunamente indicate.

l’interesse profondo e responsabile verso il patrimonio artistico locale, nazionale edinternazionale, fondato sulla consapevolezza del suo valore estetico, storico-culturale.

2.2 OBIETTIVI SPECIFICI

Relativamente agli Obiettivi Specifici da conseguire per la Quinta Liceo ScientificoScienze Applicate si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavorodi Dipartimento:

- Sapere utilizzare in modo proprio e adeguato il linguaggio specifico della disciplina

- Essere capaci a rielaborare in modo originale e critico i contenuti degli argomenti proposti

- Saper cogliere i nessi pluridisciplinari

- Operare collegamenti interdisciplinari in modo autonomo

3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI

Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, in accordo con il Piano di Lavoro diDipartimento, si conviene che:

• Lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata, nel corsodi tutto l’anno scolastico, per evitare eccessivi carichi di lavoro e adeguarsi allo stiledi apprendimento di ogni allievo, offrendo opportuni tempi di recupero echiarimento.

• Le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni tradizionali frontalie/o dialogate , ma anche attraverso la visione di filmati per raggiungere megliol’obiettivo del rigore espositivo e del corretto uso della terminologia specifica delladisciplina.

• Quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sultesto con adeguati approfondimenti

• Si sono affiancati al libro di testo l’utilizzo di presentazioni multimediali, schede ealtro materiale bibliografico fornito dall’insegnante.

Nel predisporre l’ itinerario didattico si è avuto cura di mettere in luce analogie econnessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi e/o interdisciplinari, inoltre si ètenuto conto delle specifiche esigenze della classe e del feed-back ottenuto in itinere alloscopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.

Relazione conclusiva

3/7

Per stimolare lo studente all’apprendimento, alla rielaborazione personale, alla capacitàcritica e alle abilità sociali, sono stati proposti lavori di approfondimento individuale attialla preparazione ed esposizione di tematiche di studio. La trattazione tali tematiche sono state integrate con schede e/o mappe, anche in relazione all’ uscitadidattica effettuata a Torino. Sono stati inoltre sviluppati e/o approfonditi individualmente dagli allievi temi e autori, anche in relazione al proprio percorso multidisciplinare per la tesina d’esame.

Riepilogando, le modalità di lavoro che si sono utilizzare sono:

lezione frontale lezione interattiva problem solving lavoro di gruppo discussione guidata attività di laboratorio attività di recupero/sostegno

Gli strumenti di lavoro sono:

libro di testo schede, fotocopie, mappe e schemi sussidi audiovisivi sussidi informatici laboratorio

4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA

La valutazione è un processo che deve attestare il livello di acquisizione delle competenzepreviste per la disciplina, pertanto affinché sia appropriata ai contenuti e allecaratteristiche degli allievi, è stata effettuata attraverso la somministrazione di prove didiversa tipologia e durata. Sono state dunque previste prove scritte con test a rispostamultipla e/o aperta, quali simulazioni di terza prova per l’Esame di stato), relazioni eschede di lettura e analisi dell’opera d’arte, prove orali con esposizione e presentazione(anche multimediale) di lavori di approfondimento.

In particolare, in accordo con quanto riportato nel Piano di Lavoro del Dipartimento, sonostati effettuati i seguenti momenti di verifica sommativa:

‐ nel trimestre, due verifiche scritte, di cui una simulazione di terza prova (tipologiaB) e 1 verifica orale;

‐ nel pentamestre, due verifiche scritte, e una verifica orale

‐ Si evidenzia inoltre che:

nelle valutazioni in itinere, sia scritte che orali, sono stati previsti l’adozione deielementi aggiuntivi (+) o sottrattivi (-) , secondo la seguente tabella dicorrispondenza numerica:

Relazione conclusiva

4/7

elemento valore esempio

+ + 0.25 6 + = 6.25

½ + 0.50 6 ½ = 6.50

- - 0.25 6 - = 5.75

nella valutazione complessiva finale, si è considera anche l’impegno, l’ordine el’attenzione verso la disciplina che ha ponderato la media matematica verso unarrotondamento per eccesso o per difetto, qualora tale elementi siano stati negativi(dimenticanze, scarsa puntualità, ecc);

4.1Valutazione delle prove scritte

I criteri di attribuzione del punteggio nelle verifiche scritte hanno tenuto conto dellacorrettezza e completezza nella trattazione dei vari quesiti, nonché delle caratteristicheespositive (chiarezza, ordine, struttura) come riportato nella tabella sottostante:

Livello Descrittore Voto/10

NulloNon manifesta interesse e non partecipa alle attività. Prova noneseguita 2

Gravementeinsufficiente Prova del tutto inadeguata con gravi errori concettuali 3

Decisamenteinsufficiente Imprecisioni lessicali diffuse e scarsa conoscenza dei contenuti 4

Insufficiente Conoscenze modeste con lacune 5

Sufficiente Conoscenze minime e comprensione dei concetti fondamentali. 6

Discreto Conoscenze discrete e autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti 7

BuonoAutonomia nella elaborazione e adeguata applicazione dei principiesposti 8

Ottimo Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate 9

EccellentePerfezione nella esecuzione degli elaborati. Rielaborazione personale edautonoma dei problemi proposti. 10

Nello specifico alla classe è stata somministrata una simulazione di terza prova conl’attribuzione del punteggio in quindicesimi ( poi opportunamente convertito in decimi),secondo la griglia di valutazione adottata dal dipartimento, come riportato negli allegatidel documento del 15 maggio, a cui si rimanda.

Relazione conclusiva

5/7

4.2Valutazione delle prove oraliPer la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza voto-giudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti come nella tabellaseguente, che ha la funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori:

Livello Descrittore Voto/10

Nullo Non risponde 2

Gravemente insufficiente

Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un discorso coerente; assenza di collegamenti; linguaggio ed esposizione inadeguati

3

Decisamente insufficiente

Conoscenze frammentarie; non strutturate , confuse; difficoltà nello stabilire collegamenti tra i contenuti ; linguaggio inadeguato

4

InsufficienteConoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione effettuata in forma mnemonica; insicurezza nei collegamenti; linguaggio non sempre adeguato

5

SufficienteConoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza, solo se opportunamente guidato; linguaggio accettabile.

6

Discreto

Conoscenze essenziali, ma consolidate; discreta capacità di effettuare collegamenti e di condurre in modo autonomo semplici ragionamenti, esprimendo con chiarezza una tesi o un’argomentazione; linguaggio adeguato

7

Buono

Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di espressione; autonomia di ragionamento ; capacità di analisi e di cogliere analogie e differenze tra autori e tematiche artistiche; linguaggio appropriato e capacità di contestualizzazione.

8

Ottimo

Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità nella esposizione, sapendo cogliere analogie e differenze tra autori e tematiche artistiche; linguaggio pienamente appropriato, capacità di individuare nessi con altre discipline .

9

Eccellente

Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da ricerca e riflessione personale; padronanza e eleganza nella esposizione; disinvoltura nel costruire ampie periodizzazioni; lettura critica di un’opera d’arte, capacità di sviluppare e comunicare risultati di una analisi in forma originale e convincente, capacità di effettuare autonomamente ampi collegamenti multidisciplinari.

10

.

Relazione conclusiva

6/7

5. PROGRAMMA SVOLTOSi riportano di seguito gli argomenti trattati nell’ambito dei contenuti teorici della disciplina, che sono stati affrontati con la lettura di relative opere significative, operando confronto tra opere di periodi coevi, precedenti e successivi, talvolta sviluppati e/o approfonditi individualmente dagli allievi, anche in relazione al proprio percorso multidisciplinare per la tesina d’esame

Il NeoclassicismoRipresa dei concetti estetici del neoclassicismo e analisi di alcune opere di Canova, David e Ingres,come confronto con il Romanticismo Il Romanticismo

Il contesto e i temi del romanticismo: La rappresentazione della natura e del sublime nelle opere più significative di

Friedrich, Constable e Turner Il realismo e l’impeto nelle opere di Géricault in particolare “La zattera della

Medusa”, “L’alienata”; il patriottismo nelle opere di Delacroix in particolare “La Libertà che guida il

popolo” e di Hayez in particolare “Il bacio”.

Il Realismo La poetica del vero di Courbet L’esperienza italiana dei macchiaioli (cenni)

L’Architettura nell’Ottocento l’Urbanistica e le nuove architetture di fine ottocento:

nuovi materiali e nuove tipologie costruttive nelle opere di Eiffel, Antonelli, Paxton

l’Eclettismo storicistico l’esperienza di Violet-le-Duc e la questione del Restauro

L’Impressionismo Eduard Manet il precursore, in particolare “Colazione sull’erba” la rivoluzione pittorica degli impressionisti:

Claude Monet, Auguste Renoir , Edgar Degas Fotografia e Pittura

Il Postimpressionismo Il Puntinismo e la teoria del colore: Gorge Seurat, Paul Signac La tecnica italiana -Il Divisionismo - : Segantini e Pellizza da Volpedo (cenni)

L’innovazione della tecnica grafica: Toulouse-Lautrec (cenni) Tre artisti rivoluzionari:

Paul Gauguin come precursore del Simbolismo e dei Fauves Paul Cézanne come precursore del Cubismo Vincent Van Gogh come precursore dell’Espressionismo

Verso il Primo NovecentoRelazione conclusiva

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I presuppostidell’Art Nouveau: le “Arts and Crafts” di Morris e RuskinL’Art Nouveau: il nuovo gusto borghese e lo sviluppo delle arti applicate; l’architettura innovativa di Gaudì, Guimard, Hoffmann; l’arte nuova e il decorativismo di Klimt in particolare “Il bacio”; la Secessione Viennese: Olbrich e Loos

Il Novecento delle Avanguardie Storiche IFauves e Matisse, in particolare “La danza”

L’Espressionismo: il gruppo Die Brücke; Edvard Munch; Egon Schiele; Kirkener e Nolde

Il Cubismo: l’esperienza di Pablo Picasso in particolare “Les demoiselles d’Avignon” e

“Guernica”; Il Futurismo un fenomeno italiano:

Boccioni in particolare “La città che sale” , “Stati d’animo: gli addii”, “Forme uniche della continuità nello spazio”;

Balla, in particolare “Dinamismo di un cane al guinzaglio”e “Velocità astratta” “Velocità astratta +rumore” ;

le architetture di Sant’Elia; dall’Arte meccanica all’Aeropittura: il Futurismo di Depero e Severini (cenni)

Il Dadaismo:la provocazione nelle opere di Arp, Duchamp, Man Ray. Il Surrealismo: la rappresentazione dell’inconscio attraverso le opere di Ernst

(opere a scelta individuale), Magritte (opere a scelta individuale) , di Dalì (opere a scelta individuale), di Mirò in particolare “Il carnevale di Arlecchino”, .

L’Astrattismo: da “DerBlaueReiter” a “De Stijl” attraverso le opere (a scelta individuale) di Marc, Kandinskij, Klee, Mondrian.

La Metafisica: De Chirico (opere a scelta individuale) - il richiamo all’ordine e il Novecento Italiano-

la Scuola di Parigi : Chagall e Modigliani (cenni).L’Architettura Razionalista

Dal Deutcher Werkbund all’International Style; Il Bauhaus:

Sede di Weimar e di Dessau; la progettazione per l’ industria: la poltrona Barcellona e Vasilij

I grandi Maestri: LudwingMies van der Rohe, Alvar Aalto, Le Corbusier , Frank Lloyd Wright”

L’architettura razionalista in ItaliaIl secondo Novecento (cenni)

Dalla ricostruzione al sessantotto Le nuove tendenze e le sperimentazioni dell’arte contemporanea La tendenze dell’Architettura del XXI secolo

Le ultime tematiche del secondo novecento sono state trattate come confronto e proiezione degli argomenti su citati e in relazione alle visite d’istruzione effettuate, nonché in relazione agli approfondimenti individuali degli allievi

Relazione conclusiva

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Liceo Classico Scientifico“Isaac NEWTON”

via Paleologi 22 - Chivasso

Mod. D05

Rev. 010.04.2013

Documento RELAZIONE CONCLUSIVA

Disciplina FILOSOFIA

Libro adottatoN.Abbagnano-G.ForneroLa ricerca del pensiero - PARAVIA- vol.3

Docente BONADIES Manuela

Classe 5 D Liceo Scientifico Scienze Applicate

Data 15 maggio 2018

1. INDICAZIONI DIDATTICHE

La classe, composta da ventiquattro allievi, nel corso del triennio non ha potuto giovarsi

di una piena continuità didattica nella disciplina filosofica, avendo cambiato docente nella

classe quarta. Ciononostante buona parte degli allievi si è impegnata a costruire

impalcature strumentali e concettuali adeguate ad un raggiungimento sufficiente degli

obiettivi prefissati.

Una porzione di studenti ha mostrato interesse vivo e partecipazione in classe e ha

lavorato con continuità ed impegno regolari, manifestando una discreta autonomia

organizzativa.

La maggioranza degli allievi ha raggiunto gli obiettivi programmati: un livello buono

nell’acquisizione delle conoscenze e nella padronanza del lessico specifico della disciplina

filosofica. Alcuni studenti hanno mostrato una capacità di rielaborazione personale, senza

però sviluppare un vero senso critico nell’approccio alla complessità delle tematiche

proposte.

Relazione Finale del Docente

2/9

2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI

Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la

classe in questione relativamente alle seguente disciplina: Filosofia.

Le finalità dell'insegnamento della filosofia sono:

1. La formazione culturale completa di tutti gli studenti del triennio attraverso la presa di

coscienza dei problemi connessi alle scelte di studio, di lavoro e di vita, ed un approccio

ad essi di tipo storico-critico-problematico.

2. La maturazione di soggetti consapevoli della loro autonomia e del loro situarsi in una

pluralità di rapporti naturali ed umani, implicante una nuova responsabilità verso se

stessi, la natura e la società, un'apertura interpersonale ed una disponibilità alla feconda e

tollerante conversazione umana.

3. La capacità di esercitare la riflessione critica sulle diverse forme del sapere, sulle loro

condizioni di possibilità e sul loro «senso», cioè sul loro rapporto con la totalità

dell'esperienza umana.

4. L'attitudine a problematizzare conoscenze, idee e credenze, mediante il riconoscimento

della loro storicità.

5. L'esercizio del controllo del discorso, attraverso l'uso di strategie argomentative e di

procedure logiche.

6. La capacità di pensare per modelli diversi e di individuare alternative possibili, anche in

rapporto alla richiesta di flessibilità nel pensare, che nasce dalla rapidità delle attuali

trasformazioni scientifiche e tecnologiche.

Gli obiettivi di apprendimento alla fine del triennio:

– Riconoscere e utilizzare il lessico e le categorie essenziali della tradizione filosofica (ad

es. natura, spirito, causa, ragione, principio, fondamento, idea, materia, essere, divenire,

esperienza, scienza, diritto, dovere, individuo, persona, società, Stato).

– Analizzare testi di autori filosoficamente rilevanti, anche di diversa tipologia e differenti

registri linguistici (dal dialogo al trattato scientifico, agli aforismi etc).

– Compiere, nella lettura del testo, le seguenti operazioni:

– definire e comprendere termini e concetti;

– enucleare le idee centrali;Relazione Finale del Docente

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– ricostruire la strategia argomentativa e rintracciarne gli scopi;

– saper valutare la qualità di un'argomentazione sulla base della sua coerenza interna;

– saper distinguere le tesi argomentate e documentate da quelle solo enunciate;

– riassumere, in forma sia orale che scritta, le tesi fondamentali;

– ricondurre le tesi individuate nel testo al pensiero complessivo dell'autore;

– individuare i rapporti che collegano il testo sia al contesto storico di cui è documento, sia

alla tradizione storica nel suo complesso;

– dati due testi di argomento affine, individuarne analogie e differenze;

– Individuare analogie e differenze tra concetti, modelli e metodi dei diversi campi

conoscitivi, a partire dalle discipline che caratterizzano i diversi indirizzi di studio;

– Confrontare e contestualizzare le differenti risposte dei filosofi allo stesso problema.

– Individuare e analizzare problemi significativi della realtà contemporanea, considerati

nella loro complessità.

3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI

Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento: lezioni frontali realizzate

coinvolgendo attivamente gli studenti in un costante dialogo educativo. Lettura guidata e

commentata dei testi filosofici e della letteratura critica sugli argomenti. Utilizzo di

materiale filmico e digitale di contenuto filosofico.

Riepilogando, le modalità di lavoro utilizzate sono:

lezione frontale

lezione interattiva

problem solving

lavoro di gruppo

discussione guidata

attività di recupero/sostegno

Nello specifico sono stati adottati i seguenti strumenti didattici:

Libro di testo

Dispense o fotocopie

Dizionario filosofico

Quaderno di appunti ed esercitazioni

Articoli tratti da giornali e rivisteRelazione Finale del Docente

4/9

Opere letterarie e saggi

Spettacoli teatrali e cinematografici

Conferenze, dibattiti, ecc.

4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA

In accordo con quanto riportato nel Piano di Lavoro, sono stati adottati i criteri di

valutazione stabiliti in sede di Dipartimento e cioè quelli riportati di seguito.

Per la valutazione delle prove scritte:

Nel caso di test a risposta multipla predefinita si stabilisce che la sufficienza verrà

assegnata col 60% delle risposte esatte.

Per le tipologie quali la trattazione sintetica o la risposta singola aperta, saranno adottati al

massimo 3 indicatori ed, al massimo, 6 indicatori:

1. CONOSCENZA DEI CONTENUTI

nulle gravemente insufficiente 0%frammentarie decisamente insufficiente 20%incomplete o superficiali insufficiente 40%complete, ma superficialicon qualche imprecisione

sufficiente 60%

complete e solide discreto 80%complete ed approfondite buono/ottimo 100%

2. CAPACITÀ DI ANALISI, SINTESI E RIELABORAZIONE

scarse o nulle gravemente insufficiente 0%parziale o poco approfondita decisamente insufficiente 20%mnemonica con qualcheinsicurezza

insufficiente 40%

corretta ma superficiale sufficiente 60%corretta e organica discreto 80%corretta, originale, personale buono/ottimo 100%

3. COMPETENZE LINGUISTICHE

assolutamente inadeguate gravemente insufficiente 0%inadeguate decisamente insufficiente 20%accettabili ma imprecise insufficiente 40%corretto sufficiente 60%

Relazione Finale del Docente

5/9

corretto e specifico discreto 80%ricco e pienamente appropriato

buono/ottimo 100%

Il Dipartimento in questo genere di prova prevede l’assegnazione del voto minimo 1 nel

caso di compito consegnato in bianco, e del voto minimo 2 in ogni altro caso. Poiché sarà

possibile somministrare agli allievi test di verifica a tipologia mista, e variare, a seconda

delle finalità e delle necessità, il grado di difficoltà delle domande, nonché delle righe a

disposizione per la risposta, sarà possibile per il docente avvalersi dei criteri sovraelencati

(e dei corrispondenti livelli) in modo selettivo, purchè sia sempre rispettata la

graduazione da 0% al 100%.

Per la valutazione delle interrogazioni:

Per la valutazione delle interrogazioni, ci si atterrà alla tabella della pagina seguente, che

ha la funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori ed indicatori.

Livello Descrittore Voto/10Nullo Non risponde 2

Gravementeinsufficiente

Conoscenze estremamente frammentarie; gravi erroriconcettuali; palese incapacità di condurre un ragionamentocoerente; linguaggio ed esposizione inadeguati.

3

Decisamenteinsufficiente

Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsacapacità di ragionamento; incapacità di stabilirecollegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato.

4

Insufficiente

Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluiditànell’esposizione; esposizione in forma mnemonica,insicurezza nei collegamenti; linguaggio accettabile, ma nonsempre adeguato.

5

SufficienteConoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacitàdi condurre un ragionamento con qualche lentezza e seopportunamente guidato; linguaggio accettabile.

6

Discreto

Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità dipensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomianell’ambito di semplici ragionamenti; linguaggio specificocorretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione edall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza unatesi o una argomentazione.

7

Buono

Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità diesposizione; autonomia di ragionamento; capacità dicogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi;disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contestostorico; buona proprietà di linguaggio.

8

Ottimo/ Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e 9/10

Relazione Finale del Docente

6/9

Eccellente

rielaborazione personale; fluidità nell’esposizione;disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi,eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o unevento storico complesso; linguaggio pienamenteappropriato; capacità di individuare nessi con altrediscipline.

In sede di Consiglio di Classe, si sono stati valutati positivamente l’impegno e l’interesse

dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente

partecipe al lavoro scolastico. Si è tenuto conto del miglioramento mostrato dall’allievo nel

corso dell’anno scolastico.

5. PROGRAMMA SVOLTO

DA KANT AL ROMANTICISMO

Kant e il punto di vista trascendentale

Critica della Ragion Pura

Critica della Ragion Pratica

Critica del Giudizio

Temi del romanticismo tedesco

L’idealismo romantico tedesco

HEGEL

Tesi di fondo del sistema

La dialettica

La Fenomenologia dello Spirito

Coscienza, autocoscienza, ragione

Le figure dell’autocoscienza (servo/signore – la coscienza infelice)

L’Enciclopedia delle scienze filosofiche

La filosofia dello spirito soggettivo

La filosofia dello spirito oggettivo (diritto, morale, eticità e sue istituzioni)

Lo spirito assoluto (arte, religione, filosofia)

SCHOPENHAUERRelazione Finale del Docente

7/9

Le radici culturali del sistema

Il mondo come mia rappresentazione

La volontà

Il pessimismo

Le vie di liberazione dal dolore

L’arte

L’etica della pietà

L’ascesi

KIERKEGAARD

Le vicende biografiche

L’esistenza come possibilità

La critica all’hegelismo

Gli stadi dell’esistenza

L’angoscia, la disperazione, la fede

FEUERBACH

Destra e sinistra hegeliana

Critica all’Idealismo

La critica a Hegel

La critica alla religione

Umanismo

MARX

Vita e opere

Critica a Hegel e alla società borghese

La religione - Confronto con Feuerbach

Il materialismo storico

Il Manifesto

Il Capitale

La società comunista

Relazione Finale del Docente

8/9

NIETZSCHE

Il periodo giovanile

La nascita della tragedia

Apollineo e dionisiaco

Il periodo illuministico

La filosofia del mattino

La morte di Dio e la fine della metafisica

Gli scritti del meriggio

Il superuomo

L’eterno ritorno

L’ultimo Nietzsche

La trasvalutazione dei valori

La volontà di potenza

Il nichilismo

FREUD

La rivoluzione psicoanalitica

L’inconscio e le pulsioni

I sogni, gli atti mancati, le nevrosi

La teoria della sessualità

Il complesso edipico

Gli sviluppi della psicanalisi

HEIDEGGER (cenni)

L’esistenzialismo

Essere e tempo

IL DOCENTE GLI ALLIEVI

Relazione Finale del Docente

9/9

_________________________ ______________________________

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Relazione Finale del Docente

Liceo Classico Scientifico“Isaac NEWTON”

via Paleologi 22 - Chivasso

Mod. D05

Rev. 010.04.2013

Documento RELAZIONE CONCLUSIVA

Disciplina FISICA

Libro adottato Linx, FISICA modelli teorici e problem solving, vol. 2, vol.3

Docente Rosa Pasquariello

Classe 5D scienze applicate

Data 10 maggio 2018

1. INDICAZIONI DIDATTICHELa maggior parte degli allievi della classe 5D.SA ha partecipato alle lezioni di fisica con vivointeresse mostrandosi sempre curiosa e desiderosa di apprendere; con domande pertinenti gliallievi hanno spesso offerto occasioni di riflessione e di approfondimento sui contenutidisciplinari. Il comportamento è stato sempre irreprensibile, sia in classe, sia in laboratorio.Corretti e disponibili la maggior parte ha studiato in maniera abbastanza regolareraggiungendo un profitto in alcuni casi eccellenti.Alle lezioni svolte in classe si sono affiancati numerosi esperimenti svolti nel laboratorio difisica, allo scopo di dare agli studenti una conoscenza di prima mano delle realtà fisiche; illaboratorio li ha messi nella condizione di misurarsi da soli con le principali leggi studiate e dipoter indagare i fenomeni fisici piuttosto che limitarsi a conclusioni note.

2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI

OBIETTIVI GENERALIL'insegnamento della fisica si è proposto di raggiungere le seguenti finalità:

far comprendere il modo di procedere nella ricerca scientifica; far acquisire una serie di informazioni per interpretare in modo corretto i fenomeni

naturali; far capire come fenomeni di natura apparentemente diversa possono essere riferiti a

dei principi unitari; formare e sviluppare le capacità di analisi e schematizzazione di situazioni reali;

rendere consapevoli gli allievi dell'importanza a livello economico e sociale della fisica.

OBIETTIVI SPECIFICI

conoscenza dei fatti specifici, termini scientifici, concetti, convenzioni, principi eleggi scientifiche; spiegazione e identificazione degli stessi in contesti diversi.

saper comunicare e confrontare ipotesi e risultati, manifestare un atteggiamento positivo nei confronti della fisica.

sviluppo di attitudini nella manipolazione del materiale di laboratorio.

Lo studio dei circuiti elettrici in corrente continua e alternata ha reso lo studente in grado diriconoscere le più comuni applicazioni tecnologiche. Lo studio dell’elettromagnetismo è statocompletato giungendo alla sintesi costituita dalle equazioni di Maxwell.

Il percorso didattico ha compreso anche approfondimenti di fisica classica (per esempiopotenziando gli strumenti matematici o mostrandone le applicazioni tecnologiche) e percorsi difisica moderna, accostando le problematiche che storicamente hanno portato ai nuovi concetti dispazio, tempo, materia, energia; questi percorsi avranno avuto lo scopo sia di una presa dicoscienza, nell'esperienza storica, delle potenzialità e dei limiti del sapere fisico sul pianoconoscitivo, sia di un orientamento agli studi universitari e a quelli di formazione superiore.

Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per laclasse quinta del liceo scientifico delle scienze applicate.

3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI

Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, si è convenuto che:

• lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corsodell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempidi recupero e chiarimento agli studenti

• le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate perraggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo, del corretto uso del simbolismoquale specifico mezzo del linguaggio scientifico

• quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul testo,con adeguati esercizi

• sono state affiancare al libro di testo fotocopie preparate dal docente ed altri testi perpoter confrontare le varie trattazioni, per poter approfondire argomenti e per abituare glialunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati.

L’insegnante ha avuto cura di predisporre il suo itinerario didattico in modo da mettere in luceanalogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarnel'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.

Ove necessario ha apportato modifiche e correzioni all'attività didattica in base ai feed-backottenuti in itinere che hanno tenuto conto delle specifiche esigenze della classe.

Il docente ha insistito sull'opportunità di condurre un insegnamento per problemi: a partire cioèda una situazione problematica gli studenti sono stati stimolati dapprima a formulare ipotesi disoluzione ricorrendo a conoscenze già possedute ed anche all'intuizione per giungere infine,mediante raffinamenti successivi, alla generalizzazione e formalizzazione del risultatoconseguito e al suo collegamento con altre nozioni teoriche già apprese. Ciò non ha escluso chel'insegnante ricorresse anche ad esercizi di tipo applicativo per consolidare le nozioni appresedagli allievi e per far acquisire loro una sicura padronanza del calcolo.

Alle lezioni frontali interattive si sono alternate esercitazioni di gruppo in classe e in laboratoriodi fisica ed anche proiezioni di audiovisivi didattici.

Riepilogando, le modalità di lavoro utilizzate sono:

lezione frontale lezione interattiva problem solving lavoro di gruppo discussione guidata attività di laboratorio attività di recupero in itinere

Gli strumenti di lavoro sono stati:

libro di testo fotocopie sussidi audiovisivi laboratorio di fisica

E’, inoltre, stata svolta un’attività di approfondimento: olimpiadi di Fisica.

4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA

Premessa

La valutazione è un processo che ha tenuto conto di tutti gli obiettivi presenti nellaprogrammazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agliobiettivi enunciati per i singoli argomenti, si è osservata la capacità dell'allievo di:

• conoscere i contenuti dei diversi nuclei• applicare in modo corretto le varie tecniche di calcolo• analizzare un quesito e rispondere in forma sintetica• prospettare soluzioni, verificarle e formalizzarle

nonché l’aderenza ad alcuni obiettivi trasversali, fra i quali:• leggere e interpretare un testo di carattere scientifico• comunicare e formalizzare procedure• rappresentare e convertire oggetti matematici• rielaborare in modo personale e originale i contenuti• partecipare in modo costruttivo e critico alle lezioni

Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazioneai contenuti proposti

Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento èstato opportuno diversificare il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diversotipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione deicontenuti. Si sono previsti perciò test a risposta multipla, relazioni scritte, compiti scrittitradizionali e prove orali.

Sono state svolte due verifiche scritte e due orali nel trimestre; nel semestre sono statesvolte due verifiche scritte e tre orali.

Al termine del primo periodo didattico l'insegnante ha assegnato come valutazione dariportare sulla scheda dello studente un VOTO UNICO: tale voto rappresenta una sintesidelle prove scritte, delle verifiche orali e di una valutazione sulle eventuali esperienzepratiche svolte in laboratorio (CM n.89 del 18 ottobre 2012).

Valutazione delle prove scritte

I criteri di attribuzione del punteggio in ogni verifica scritta hanno tenuto conto di correttezza ecompletezza nella risoluzione dei vari quesiti e problemi, oltre che dell’esposizione (chiarezza,ordine, struttura). Il punteggio è poi stato trasformato in un voto da 2 a 10.

Valutazione delle prove orali

Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza voto-giudiziodefinita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti.

5. PROGRAMMA SVOLTO

Sono stati condotti numerosi esperimenti di laboratorio su gran parte degli argomenti svolti.

PROGRAMMA DI FISICA

Nucleo tematico e Contenuti Finalità e Obiettivi di apprendimento

Dalle forze ai campi- Il concetto di campo.

- Definizione operativa di campo elettrico.

- Campo elettrico di una carica puntiforme e di più cariche puntiformi.

- Rappresentazione dei campi elettrici mediante le linee di forza.

Flusso del campo elettrico e teorema di Gauss.

- Determinare (in modulo, direzione e verso) il campo elettrico generato da una carica puntiforme.

- Determinare il campo elettrico generato da più sorgenti puntiformi.

- Ricavare informazioni sul campo elettrico esaminando mappe di linee di forza.

- Calcolare il flusso del campo elettrico attraverso una superficie assegnata.

- Applicare il teorema di Gauss per ricavare l'espressione del campo elettrico generato da particolari distribuzioni di cariche.

II potenziale elettrico e la capacità elettrica- Il carattere conservativo della forza

elettrostatica.

- L'energia potenziale elettrica e il potenziale elettrico.

- La relazione tra campo elettrico e potenziale.

- La differenza di potenziale elettrico. Il moto delle cariche nei campi elettrici.

- La circuitazione del campo elettrostatico.

- Campo elettrico e potenziale di un conduttore carico in equilibrio elettrostatico.

- Capacità elettrica. Il condensatore.

- Il collegamento dei condensatori.

L'energia di un condensatore

- Definire l'energia potenziale elettrica e il potenziale elettrico.

- Calcolare l'energia potenziale di un sistema formato da due o più cariche puntiformi.

- Calcolare l'energia potenziale elettrica associata a particolari campi elettrici uniformi.

- Ricavare la relazione tra campo elettrico e potenziale (caso del campo uniforme).

- Scrivere le equazioni di moto di una carica elettrica all'interno di campi elettrici uniformi.

- Applicare il teorema di Coulomb.

- Calcolare la capacità elettrica di un conduttore.

- Risolvere problemi sui condensatori.

Nucleo tematico e Contenuti Finalità e Obiettivi di apprendimento

La corrente elettrica nei metalli- Il circuito elettrico e la corrente elettrica.

- L'intensità della corrente.

- Gli strumenti di misura elettrici: voltmetro e amperometro

- La corrente elettrica nei metalli: interpretazione microscopica.

- La resistenza di un conduttore.

- Le leggi di Ohm.

- La potenza elettrica.

- Il collegamento in serie e in parallelo delle resistenze.

-Il circuito RC alimentato in tensione continua.

- Rappresentare un circuito elettrico elementare indicando i suoi componenti.

- Calcolare l'intensità di una corrente elettrica.

- Risolvere esercizi semplici circuiti elettrici applicando le leggi di Ohm.

- Calcolare la resistenza equivalente di un circuito.

- Fornire un'interpretazione microscopica del passaggiodella corrente in un conduttore metallico.

- Calcolare la resistenza di un filo conduttore in funzione dellasua temperatura.

- Fare il bilancio energetico di un circuito attraversato dacorrente: eorema dei nodi e delle maglie

- Descrivere il processo di carica e di scarica di un condensatore.

.

Nucleo tematico e Contenuti Finalità e Obiettivi di apprendimento

Il campo magnetico- Fenomeni magnetici.- Definizione operativa di campo magnetico: il

vettore induzione magnetica.- Campi magnetici prodotti dalla corrente

elettrica continua: filo, spira circolare,solenoide.

- La forza che un campo magnetico esercita su un circuito percorso da corrente.

- La forza tra fili percorsi da corrente.- Il momento magnetico.- II flusso e la circuitazione del campo

magnetico.

- Descrivere fenomeni magnetici e interpretarliin termini di campo.

- Definire, mediante il circuito esploratore, il campomagnetico in una regione dello spazio.

- Calcolare e rappresentare vettorialmente il campo magnetico di particolari distribuzioni di correnti continue: filo rettilineo, spira circolare e solenoide.

- Calcolare la forza su un tratto di conduttore percorso da corrente e immerso in un campomagnetico.

- Calcolare la forza tra fili percorsi da corrente.

- Determinare il momento meccanico su una spirapercorsa da corrente e immersa in un campo magnetico.

- Calcolare il flusso e la circuitazione di un campo magnetico.

II moto delle cariche elettriche neicampi magnetici- La forza di Lorentz.- II moto delle cariche in un campo magnetico

uniforme.- L'effetto Hall.- II campo magnetico nella materia.- Esperimento di Thompson

- Calcolare la forza di Lorentz su una carica in moto in un campo magnetico.

- Calcolare il raggio della traiettoria circolare descritta da una carica in un campo magnetico.

- Descrivere l'effetto Hall.

- Descrivere il comportamento di una sostanza diamagnetica, ferromagnetica e paramagnetica e darneun'interpretazione microscopica.

L’induzione elettromagnetica- La legge di Faraday-Neumann- Lenz.- L’autoinduzione.- Le extracorrenti di apertura e di chiusura di un

circuito.- La produzione e il trasporto della corrente alternata.

- Descrivere esperimenti in cui si produconocorrenti indotte.

- Calcolare la forza elettromotrice indotta e la corrente indotta.

- Stabilire il verso di circolazione della correnteindotta.

- Ricavare l’induttanza di un solenoide.

- Spiegare il principio di funzionamento di un alternatore e di un trasformatore.

- Rappresentare l’andamento di una

- corrente alternata.

Nucleo tematico e Contenuti Finalità e Obiettivi di apprendimento

La sintesi dell’elettromagnetismo- Le quattro equazioni di Maxwell.- La corrente di spostamento.- Le onde elettromagnetiche.- Lo spettro delle onde elettromagnetiche.

- Scrivere, enunciare e spiegare correttamente lequattro equazioni di Maxwell.

- Mostrare come le equazioni di Maxwell prevedono l’esistenza delle onde elettromagnetiche.

- Descrivere lo spettro delle ondeelettromagnetiche.

La teoria della relatività- L’esperimento di Michelson e Morley e il

problema dell’etere (senza dimostrazione)- Gli assiomi della relatività ristretta.- La dilatazione degli intervalli di tempo.- La contrazione delle lunghezze.- Le equazioni di trasformazione di Lorentz.- L’equazione di trasformazione delle velocità.- Il principio di equivalenza.

- Esporre le problematiche da cui ha preso l’avvio la teoria della relatività ristretta.

- Descrivere l’esperimento di Michelson eMorley e la sua importanza storica.

- Enunciare gli assiomi della relatività ristretta e mostrare come da essi discendano la dilatazione deitempi e la contrazione delle distanze.

- Scrivere correttamente le equazioni di trasformazione di Lorentz e spiegarle.

- Applicare le formule relativistiche per lacomposizione delle velocità.

- Enunciare il principio di equivalenza e il principiodi relatività generale, illustrando alcune implicazioni.

La dinamica relativistica- La massa relativistica.- L’energia relativistica.- L’equivalenza massa-energia.- La relazione tra energia e quantità di moto.

- Scrivere le formule relativistiche della massa,dell’energia totale e dell’energia cinetica e interpretarle.

- Definire l’energia di massa a riposo ecalcolarla.

- Calcolare l’energia in joule e inelettronvolt.

- Ricavare la relazione tra energia e quantità dimoto.

- Discutere il principio di equivalenza massa- energia, anche mediante esempi.

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Nucleo tematico e Contenuti Finalità e Obiettivi di apprendimento

La crisi della fisica classica- La radiazione del corpo nero e la sua

interpretazione classica.- Le ipotesi di Planck.- L’effetto fotoelettrico.- Gli spettri atomici.- Il modello planetario di atomo.- L’atomo di Bohr.

- Descrivere le problematiche inerenti la distribuzione di energia di un corpo nero e la sua interpretazione classica.

- Descrivere la soluzione proposta da Planck per il corpo nero.

- Descrivere l’effetto fotoelettrico el’interpretazione di Einstein.

- Stabilire se una data radiazione è in grado diprovocare effetto fotoelettrico in unmateriale assegnato.

- Descrivere i primi modelli atomici finoa quello all’atomo di Bohr.

- Mostrare come il modello di Bohr rende ragione degli spettri di emissione e di assorbimento degli atomi.

Fisica quantistica- L’effetto Compton.- Il dualismo onda-corpuscolo per le particelle

materiali.- La lunghezza d’onda di de Broglie.- Il principio di indeterminazione di Heisenberg.

- Descrivere l’effetto Compton e spiegare la relazione di Compton per la lunghezza d’onda dei fotoni diffusi.

- Calcolare la quantità di moto associata a un fotone dideterminata lunghezza d’onda o frequenza.

- Calcolare la lunghezza d’onda di de Broglie di una particella materiale.

- Valutare, a partire dal principio di indeterminazione, le incertezze sulla posizione o sulla quantità di moto di una particella.

Fisica atomica- La conducibilità elettrica.- Il modello a bande di energia.- Semiconduttori intrinseci e drogati.- La giunzione p-n .

- Descrivere la conducibilità elettrica di un conduttore, di un isolante e di un semiconduttorein termini di bande di energia.

- Descrivere la differenza tra un semiconduttore puro e drogato.

Sono stati inoltre condotti numerosi esperimenti di laboratorio su gran parte degli argomenti svolti.

Relazione conclusiva

Relazione conclusiva

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Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON” via Paleologi 22 - Chivasso

Mod. D05 Rev. 0 10.04.2013

Documento RELAZIONE CONCLUSIVA

Disciplina INFORMATICA

Libro adottato Informatica 3- Minerva Scuola

Docente SABATO Dario

Classe 5D Liceo scientifico Scienze Applicate

Data 14 maggio 2018

INDICAZIONI DIDATTICHE Nel corso degli anni scolastici gli allievi hanno cambiato il docente di informatica ogni anno, questo ha comportato delle difficoltà per consolidare delle basi di informatica ben definite. E' stato trattato come primo argomento il "Calcolo numerico" che consiste di svolgere calcoli sulle matrici. Si è utilizzata la programmazione in linguaggio c++ per il calcolo delle matrici. E’ stato ripassato l’argomento della programmazione linguaggio c++. E’ stata riscontrata poca produttività in laboratorio: un gruppo che lavorava in modo continuo e un altro gruppo che produceva poco. Come ulteriore argomento ho cercato di svolgere l'argomento del "Calcolo numerico" usando la programmazione in Visual Basic, ma dopo un paio di lezioni ho riscontrato enormi difficoltà da parte degli allievi per svolgere gli esercizi. Per le difficoltà riscontrate per la programmazione in Visual Basic, si è abbandonato l'argomento non inserendolo come programma svolto. Anche per la programmazione con Octave (versione opensource di Matlab) usata per far calcoli tra matrici non è stata inserita nel programma svolto perché il PC del laboratorio non consentivano l'utilizzo di tale programma. Come secondo argomento si è affrontato l'argomento "Sistemi e modelli" che affronta gli automatismi con l'uso di rappresentazione grafiche. Questo argomento ha avuto un taglio più pratico usando il microcontrollore Arduino. Il microcontrollore Arduino si programma con il linguaggio c++ e consente di realizzare gli automatismi. Gli altri argomenti sono stati argomenti prettamente teorico come la Macchina di Turing, l'intelligenza artificiale ecc. Lo sviluppo degli argomenti ha avuto un taglio più pratico che teorico, cercando di far capire il principio di funzionamento delle tecnologie che si usano, riducendo al minimo le parti più teoriche che sono necessarie per la comprensione dei problemi. Le diverse attività scolastiche che si sono succedute durante l’anno hanno sottratto ore alle lezioni, pertanto sia per questo motivo sia per il livello mediobasso della classe, non sono

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stati svolti altri argomenti.

FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento: Al termine del quinto anno l’allievo dovrà aver acquisito le competenze necessarie per risolvere semplici programmazione in linguaggio c++ e comprensione del funzionamento di un sistema di automazione. Per ciascun argomento, dovrà acquisire le seguenti conoscenze e abilità ritenute obiettivi minimi: - applicare in contesti diversi le conoscenze acquisite; - collegare le conoscenze acquisite con le implicazioni della realtà quotidiana;

METODI E STRUMENTI DIDATTICI Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento utilizzata: ● lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrato nel corso

dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimenti agli studenti

● le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate con l’eventuale ausilio di prodotti multimediali (quando teoriche) e tramite lezioni interattive (per il laboratorio) per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo

● quanto spiegato in classe è stato rinforzato dal lavoro a casa e dalle esercitazioni svolte in laboratorio

Si è cercato, per quanto possibile, di mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi. Ove è stato necessario si sono apportate modifiche e correzioni all'attività didattica in base ai feed-back ottenuti in itinere tenendo conto delle specifiche esigenze della classe. Quando possibile è stato svolto un insegnamento per problemi: a partire cioè da un problema risolto sulla "carta", con ausilio di diagrammi o listati di programmi. Successivamente risolti in laboratorio per consolidare le nozioni apprese. Alle lezioni frontali interattive si sono alternate esercitazioni di gruppo in classe e in laboratorio di informatica ed anche proiezioni di audiovisivi didattici. Riepilogando, le modalità di lavoro utilizzate sono:

✓ lezione frontale

✓ lezione interattiva

✓ problem solving

✓ lavoro di gruppo

✓ discussione guidata

✓ attività di laboratorio

✓ attività di recupero/sostegno Gli strumenti di lavoro sono:

✓ libro di testo

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✓ dispense o fotocopie (eventualmente)

✓ sussidi audiovisivi

✓ sussidi informatici

✓ laboratorio

✓ ricerca in Internet In particolare, per l’attività di recupero è stato previsto:

✓ corsi di recupero in itinere

CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si è osservata la capacità dell'allievo di: a) Conoscere i diversi nuclei degli argomenti trattati b) Esprimere quanto appreso in modo chiaro c) Adottare proprietà di linguaggio e correttezza formale d) Saper analizzare un testo o un problema e) Capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari f) Capacità di applicare in laboratorio quanto appreso g) Affrontare adeguatamente il problem solving h) Operare e condurre un ragionamento in autonomia. L'elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti. A tal proposito è stato importante che gli alunni abbiano compreso in modo chiaro e comprensibile le richieste dei docenti. Sono state previsti prove scritte e prove orali realizzate mediante test scritti a risposta aperta e soluzione di problemi. In particolare i docenti concordano quanto segue: La valutazione di ciascun allievo è stata scaturita da due prove, pratiche e orali, opportunamente distribuite nel tempo per il trimestre e due prove, tra pratiche e orali, per il semestre.

Valutazione delle prove scritte Per le tipologie quali la trattazione sintetica o la risposta singola aperta, sono adottati 3 indicatori: CONOSCENZA DEI CONTENUTI conoscenze pressochè nulle gravemente insufficiente 0%

conoscenze molto frammentarie decisamente insufficiente 20%

conoscenze incomplete e/o superficiali insufficiente 40%

complete ma superficiali con qualche imprecisione sufficiente 60%

conoscenze complete e solide discreto 80%

conoscenze complete e approfondite buono/ottimo 100%

• CAPACITÀ DI ANALISI, SINTESI E RIELABORAZIONE scarsa o nulla gravemente insufficiente 0%

parziale e poco approfondita decisamente insufficiente 20%

Relazione conclusiva

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mnemonica con qualche insicurezza insufficiente 40%

corretta, ma superficiale sufficiente 60%

corretta e organica discreto 80%

organica, originale, personale buono/ottimo 100%

• COMPETENZE LINGUISTICHE linguaggio assolutamente inadeguato gravemente insufficiente 0%

linguaggio inadeguato decisamente insufficiente 20%

linguaggio accettabile, ma impreciso insufficiente 40%

linguaggio corretto sufficiente 60%

linguaggio corretto e specifico discreto 80%

linguaggio ricco e pienamente appropriato buono/ottimo 100%

Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza voto-giudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 23 ottobre 2012.

PROGRAMMA SVOLTO 1 Calcolo numerico L

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- Serie di esercizi di calcolo numerico per l'introduzione alle definizioni, reperibili dal sito del docente - Programmazione in c++ sulle matrici, uso delle definizioni: determinante, diagonale principale e secondaria, triangolo superiore e inferiore. - Determinazione del determinante con il "metodo di Sarrus" - Soluzione sistemi lineari: - soluzione sistema lineari con matrice triangolare superiore. 2 Sistemi e modelli - Definizione di sistema - Caratteristiche e comportamento di un sistema - Rappresentazione dei sistemi: i modelli - Classificazione dei modelli - Introduzione agli automi - Rappresentazione di automi - Il diagramma degli stati, concetto di stato - Le tabelle di transizione - Gli automi riconoscitori - Automi propri o di Moore e senza uscite - Realizzazione degli automi di Moore con il microcontrollore Arduino, uso della programmazione con linguaggio c, dei seguenti automatismi: - Distributore di bevanda; - Contatore numerico con due pulsanti per il conteggio avanti PA e indietro PI; - Parcheggio con 5 posti auto; - Display per il conteggio dei valori da 0 a 4. Si usa un pulsante avanti PA, un

pulsante indietro PI e un pulsante per il reset PR; - Automazione di una "cassaforte"; - Realizzi un riconoscitore di sequenza; 3 Problemi e modelli computazionali - Problemi, algoritmi e modelli computazionali - La macchina di Turing e suo comportamento - Rappresentazione della funzione di transizione - Macchina di Turing universale e tesi di Church - Macchine astratte - Qualità di un algoritmo - Costo di un algoritmo - Complessità computazionale - Complessità e valori dei dati di ingresso - Efficienza di un algoritmo 4 L’intelligenza artificiale - Che cos’è l’intelligenza artificiale - Aree di applicazione dell’intelligenza artificiale - Percorso storico - Test di Turing

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- Informatica e robotica - Le reti neurali: generalità e approccio operativo Docente Allievi ………………….. ………………………….. …………………………..

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Liceo Classico Scientifico

“Isaac NEWTON”

via Paleologi 22 - Chivasso

Mod. D05

Rev. 0

10.04.2013

Documento RELAZIONE CONCLUSIVA

Disciplina INGLESE

Libro adottato Performer Culture and Literature vol. 1+2 e 3

Docente ORLAREI Maria Pia

Classe 5D Liceo scientifico delle Scienze Applicate

Data 08/05/18

1. INDICAZIONI DIDATTICHE

Ho lavorato con questa classe per cinque anni, ed è stato un percorso piuttosto soddisfacente. Il gruppo classe è cambiato notevolmente rispetto a quello iniziale, si è assottigliato ed evoluto in modo inaspettato. La classe è diventata col tempo una classe piacevole e corretta, che però non si distingue per curiosità intellettuale o grande vivacità. Le lezioni sono comunque momenti fecondi e costruttivi; ovviamente il gruppo è formato da personalità differenti, e l’apporto che ogni studente fornisce alla lezione è diverso, ma nel complesso sono attenti e partecipi. Alcuni studenti si sono via via appassionati alla lingua inglese, e di conseguenza alla letteratura, hanno seguito i corsi di preparazione alle certificazioni ed hanno superato gli esami con facilità; il livello di conoscenza della lingua straniera si può definire assai soddisfacente. Le lezioni nel triennio sono state tenute sempre in lingua inglese, gli studenti erano invitati a prendere appunti che andavano completati con i contenuti presenti sul libro di testo. E’ necessario comunque rilevare che l’interesse manifestato in classe non sempre corrisponde ad un adeguato lavoro domestico, per cui i risultati sono talvolta inferiori alle reali potenzialità degli allievi.

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2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI

Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico delle Scienze Applicate:

Lingua Lo studente dovrà acquisire strutture, abilità e competenze linguistico-comunicative corrispondenti al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento al fine di raggiungerne la padronanza. In particolare dovrà consolidare il proprio metodo di studio nell’uso della lingua straniera per l’apprendimento di contenuti non linguistici, coerentemente con l’asse culturale caratterizzante ciascun liceo e con il proseguimento degli studi e/o con l’ambito di attività professionale di interesse personale.

Cultura

Lo studente approfondirà gli aspetti della cultura relativi alla lingua di studio (ambiti storico-sociale, artistico e letterario) con particolare riferimento alle problematiche e ai linguaggi propri dell’epoca moderna e contemporanea. Lo studente sarà guidato all’elaborazione di prodotti culturali di diverse tipologie e generi, su temi di attualità, cinema, musica, arte e letteratura a seconda della caratterizzazione culturale propria di ciascun liceo. In particolare, utilizzerà le nuove tecnologie per fare ricerche, approfondire argomenti, esprimersi creativamente e comunicare con interlocutori stranieri. Obiettivi minimi

• Conoscenze: conoscere il contesto storico-sociale del periodo trattato, i generi letterari predominanti nel periodo e le relative aree semantiche; conoscere il lessico, le strutture grammaticali, le funzioni, la pronuncia inerenti a testi stilisticamente anche complessi. Conoscere il linguaggio letterario/scientifico.

• Capacità: saper applicare le conoscenze ed esercitare le abilità acquisite in modo pertinente e con un lessico appropriato. saper comprendere, analizzare e commentare il più autonomamente possibile i testi scritti, di varia natura; saper parlare del periodo storico/letterario e degli autori trattati; saper usare le tecniche necessarie per elaborare un riassunto e commento scritto e orale; saper scrivere un CV e una Cover Letter. padroneggiare i punti grammaticali di cui al punto 3.

• Competenze: Essere in grado di interagire con scioltezza e spontaneità in situazioni di vita quotidiana, usando sia il linguaggio informale che formale; sostenere una conversazione su argomenti storico-letterari inerenti al programma.

Obiettivi di eccellenza

Essere in grado di interagire fluentemente in situazioni di vita quotidiana e di sostenere una conversazione su argomenti storico-letterari inerenti al programma. Essere in grado di sostenere una conversazione inerente a possibili situazioni legate al mondo accademico e del lavoro.

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Essere in grado di comprendere programmi e film in lingua originale.

3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI

Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, il Dipartimento ha convenuto a suo tempo che:

- lo svolgimento del programma sarà distribuito in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti.

- quanto spiegato in classe dovrà poi essere rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul testo, con adeguati esercizi.

- si potranno affiancare al libro di testo fotocopie preparate dal docente ed eventuali altri testi per poter confrontare le varie trattazioni, per poter approfondire argomenti e per abituare gli alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati.

Il docente avrà cura di predisporre il suo itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.

Ove necessario apporterà modifiche e correzioni all'attività didattica in base ai feed-back ottenuti in itinere che terranno conto delle specifiche esigenze della classe.

Riepilogando, le modalità di lavoro che si intendono utilizzare sono:

• lezione frontale

• lezione interattiva

• problem solving

• lavoro di gruppo

• discussione guidata

• attività di laboratorio

• attività di recupero/sostegno

Gli strumenti di lavoro sono:

• libro di testo

• dizionario bilingue e monolingue

• dispense o fotocopie (eventualmente) • sussidi audiovisivi • sussidi informatici • laboratorio

In particolare, per l’attività di recupero sono previsti:

• corsi di recupero in itinere

• sportello

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Sono inoltre previste attività di approfondimento:

• utilizzo della posta elettronica e web

• visione e commento di film in lingua originale

• lettura di testi classici

• eventuale lettorato in lingua straniera

• eventuale corso monografico di letteratura in Powerpoint

• corsi per le certificazioni europee

• spettacoli teatrali in lingua straniera

• scambio culturale e/o stage all’estero

• partecipazione a concorsi di lingua straniera.

4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA Premessa La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento.

Elemento essenziale sarà il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti. A tal proposito è importante che gli alunni conoscano in modo chiaro e comprensibile le richieste dei docenti.

Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento è opportuno diversificare il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti. Saranno previsti perciò test a risposta multipla, dialoghi da ricomporre, completare e creare, questionari di verifica della comprensione orale e scritta, redazione di testi (lettere, descrizioni, racconti, relazioni…) dettati, esercizi strutturali, prove di lettura (pronuncia e intonazione), colloqui su strutture di conversazioni, esposizioni orali,prove pluridisciplinari. Per la valutazione delle prove scritte: In ogni verifica scritta verranno indicati i criteri di attribuzione del punteggio (in genere collegato a correttezza e completezza nella produzione orale e scritta, nonché alle caratteristiche dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura). Il punteggio verrà poi trasferito in un voto in decimi in base ad una articolazione che assegna la sufficienza nel caso di raggiungimento degli obiettivi minimi e in ogni caso viene comunicato e formalizzato alla riconsegna della prova. Si stabilisce, in accordo con gli altri Dipartimenti, che la sufficienza verrà assegnata col 60% delle risposte esatte; per gli scritti delle varie materie ( quindi anche di lingua straniera ) si stabilisce che il punteggio vari dal 2 al 10 con l’assegnazione del voto minimo 1 solo nel caso di compito consegnato in bianco; per quanto riguarda gli elaborati che prevedano un testo argomentativo o una analisi testuale dell’ambito umanistico sia mono che multidisciplinari si adotta la griglia del dipartimento di lettere che prevede un intervallo di valutazione dal 3 al 10.

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Tabella di corrispondenza punteggio, espresso in centesimi, e voto

Punteggio/100 Voto/10

0-20 2

25 2.5

30 3

35 3.5

40 4

45 4.5

50 5

55 5.5

60 6

65 6.5

70 7

75 7.5

80 8

85 8.5

90 9

95 9.5

100 10

Sarà possibile riempire gli intervalli (es. da 35 a 40) con voti del tipo 4- oppure (es. tra 40 e

45) con voti del tipo 4+. Per la valutazione delle interrogazioni: Tutti i Dipartimenti decidono di adottare la griglia del dipartimento di Storia e Filosofia, sulla quale i singoli dipartimenti hanno effettuato minime integrazioni o variazioni per adeguarla alle esigenze della proprie discipline. L’intervallo di valutazione previsto va dal 3 al 10 riservando la valutazione del 2 alla sola scena muta. Gli allievi che non si presentano alle prove programmate scritte o orali verranno verificati anche senza preavviso, in ordine alle necessità ed opportunità individuate dal docente. Per la valutazione delle interrogazioni ci si atterrà allo schema seguente, che ha la funzione

di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori. Tabella di corrispondenza voto giudizio

Livello Descrittore Voto/10

Nullo Non risponde 2

Gravemente insufficiente

Conoscenze estremamente frammentarie o nulle; gravi errori strutturali; lessico inadeguato, povero e ripetitivo.

3

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Decisamente insufficiente

Conoscenze frammentarie, non strutturate, confuse; esposizione mediocre con varie imprecisioni ed errori ripetuti nel lessico e nella pronuncia.

4

Insufficiente

Conoscenze modeste; esposizione non sempre corretta; scelta lessicale non sempre appropriata; presenza di errori nella pronuncia ed intonazione.

5

Sufficiente

Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; esposizione generalmente corretta; lessico essenziale; presenza di alcuni errori nella pronuncia ed intonazione.

6

Discreto

Conoscenze abbastanza sicura; esposizione corretta; scelta lessicale non sempre appropriata;presenza di alcuni errori non gravi nella pronuncia e nell’intonazione.

7

Buono Conoscenze sicure; padronanza nell’esposizione; scelta lessicale appropriata; pronuncia generalmente corretta.

8

Ottimo

Conoscenze ampie e approfondite; padronanza nell’esposizione; scelta lessicale ampia; correttezza nella pronuncia e intonazione.

9

Eccellente

Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da ricerca e riflessione personale; padronanza e disinvoltura nell’ esposizione; scelta lessicale ricca ed approfondita; correttezza nella pronuncia ed intonazione.

10

In sede di Consiglio di Classe, si valuteranno positivamente l’impegno e l’interesse dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente

partecipe al lavoro scolastico. Si terrà conto del miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico. Valutazioni comuni Il Dipartimento di Lingue si riserva di effettuare test di lingua per classi parallele soprattutto nei primi tre anni. Si ipotizzano test di simulazione della terza prova comuni nelle classi quinte ed eventuali scambi di insegnanti/classi in simulazioni di colloquio in lingua in vista dell’Esame di Stato.

7/10 Relazione conclusiva

5. PROGRAMMA SVOLTO

Si riportano di seguito gli argomenti trattati nel corso dell'anno. Vorrei a tale proposito precisare che nello svolgimento del programma mi sono soffermata sull'inquadramento storico dei movimenti letterari e dei singoli autori, di cui ho approfondito le caratteristiche principali ed i temi affrontati, mentre scarsa rilevanza è stata data alla vita dei singoli autori, se non in casi particolari.

THE EARLY ROMANTIC AGE: AN AGE OF REVOLUTIONS

The Sublime: a new sensibility

New Trends in Poetry

William Blake and the victims of industrialization London

The Lamb

The Tyger

The Chimney Sweeper 1 and 2

The Gothic Novel

Mary Shelley and a new interest in science Frankenstein or the Modern Prometheus:

The Creation of the Monster

Frankenstein and the Monster

THE ROMANTIC SPIRIT

Romantic Poetry

William Wordsworth and nature Daffodils

Composed upon Westminster Bridge

The Solitary Reaper

Samuel Taylor Coleridge and sublime nature The Rime of the Ancient Mariner

The Killing of the Albatross (Part I)

John Keats and unchanging nature Ode on a Grecian Urn

Vision of the film “Bright Star” and comment

8/10 Relazione conclusiva

The Novel of Manners

Jane Austen and the theme of love Pride and Prejudice

Chapter 1 and 3

Skipped vision of the film “Pride and Prejudice”

THE VICTORIAN AGE: COMING OF AGE

The early Victorian Period: The first half of Queen Victoria's reign – Life in the Victorian town

The Victorian Compromise

The Victorian Novel

Charles Dickens and children Oliver Twist Oliver wants some more

Hard Times The definition of a horse

The Late Victorians

Thomas Hardy and insensible chance Tess of the D'Ubervilles

Alec and Tess in the Chase

Angel and Tess in the Garden

Aestheticism and Decadence

New Aesthetic Theories

Oscar Wilde: the brilliant artist and the dandy The Picture of Dorian Gray

Basil's Studio

I would give my soul

Dorian’s Death

*(the last two excerpts have just been read and not commented, due to the absence of the teacher)

THE MODERN AGE - THE DRUMS OF WAR

The Edwardian Age

Britain and World War I

The Twenties and the Thirties

The Second World War

9/10 Relazione conclusiva

William Butler Yeats and Irish nationalism

Easter 1916

The Second Coming

The Lake Isle of Innisfree

Thomas Stearns Eliot and the alienation of modern man

The Love Song of J. Alfred Prufrock

The Waste Land The Burial of the Dead (I and II)

The Fire Sermon

The Journey of the Magi

THE GREAT WATERSHED

The Modernist spirit

The Modern Novel

The Stream of consciousness and the interior monologue

James Joyce: a modernist writer - lettura integrale di quattro racconti dalla raccolta

Dubliners: Eveline

Clay

The Dead

Ulysses : Stephen’s Monologue (A point live dog grew into sight across the sand…)

Molly’s Monologue

The Funeral

FROM BOOM TO BUST

The Usa in the first decades of the 20th century

Francis Scott Fitzgerald: the writer of the Jazz Age The Great Gatsby Nick meets Gatsby

The Funeral

10/10 Relazione conclusiva

John Steinbeck: writing about the Great Depression

The Grapes of Wrath No work. No money. No food. (Chapter 29)

A NEW WORLD ORDER

Britain between the Wars

World War II and after

The dystopian novel

George Orwell and political dystopia Animal Farm Old Major’s Speech

The Execution

1984 Big Brother is watching you

Newspeak

How can you control memory?

William Golding and dystopian allegory Lord of the Flies A View to a Death

Imagining the future Cormac McCarthy The Road You have to carry the Fire

The Theatre of the Absurd and Samuel Beckett

The Theatre of the Absurd

Samuel Beckett Waiting for Godot Nothing to be done

ROADS TO FREEDOM

Turbulent times in Britain

Mid-century America

MOVING FORWARD

Britain: the Thatcher years and beyond

Ian McEwan and Thatcher’s England

The Child in Time A Sense of Loss

Chivasso, 11 Maggio 2018 La docente

Maria Pia Orlarei

1/10

Liceo Classico Scientifico“Isaac NEWTON”

via Paleologi 22 - Chivasso

Mod. D05

Rev. 010.04.2013

Documento RELAZIONE CONCLUSIVA

Disciplina ITALIANO

Libro adottato Il piacere dei testi Vol. 4, 5, 6 , vol. Leopardi. Baldi- Paravia

Docente MISTERO Stefania

Classe 5D Liceo scienze applicate

Data 10 maggio 2018

1. INDICAZIONI DIDATTICHEHo assunto l’insegnamento di lettere dell’attuale 5D in seconda liceo. Inizialmente laclasse presentava oltre a notevoli lacune contenutistiche anche una scarsa propensione adun lavoro sistematico e continuativo.In terza si è avuto un accorpamento con un’altra classe di uguale indirizzo che era statasmembrata. Le lacune, di cui si è fatta menzione prima, e l’elevato numero di allievi hareso ulteriormente difficile il proseguo dell’iter scolastico, soprattutto in terminiqualitativi.Ad inizio anno gli allievi hanno mostrato un atteggiamento più interessato e consapevoleche ha consentito lo svolgimento delle lezioni in un clima più sereno e favorevoleall’apprendimento ed ha , in parte , consentito a qualcuno di colmare lacune pregresse.Tuttavia solo pochi allievi hanno raggiunto un grado di preparazione pienamentesoddisfacente sia nello scritto che nell’esposizione orale.

2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI

Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per laclasse quinta del liceo scientifico di scienze applicate.Le principali competenze interdisciplinari che l’allievo deve acquisire sono:

saper ricostruire il quadro culturale di un’epoca; saper analizzare i contenuti e i temi visti nella loro rilevanza simbolica

per l’immaginario collettivo delle diverse epoche; saper analizzare le caratteristiche formali e strutturali del testo, nella

prospettiva di affinare e perfezionare gli strumenti di analisi dei testiletterari;

saper ripercorrere il sistema dei generi e la sua evoluzione;

Relazione conclusiva

2/10

saper promuovere una maggiore consapevolezza criticanell’interpretazione dei testi (comprendere la lingua, storicizzare ilsignificato di termini o concetti, relazionare sempre il testo al contestostorico culturale).

Le principali competenze nella produzione linguistica sono:

A) Acquisizione della padronanza nell'impiego dello strumento linguistico, curando in particolare:

proprietà lessicale; ricchezza ed articolazione del patrimonio espressivo controllo dei diversi livelli espressivi e stilistici del linguaggio; correttezza morfo-sintattica; uso "critico" della lingua.

B) Capacità di elaborare un testo scritto secondo le diverse tipologie previste dall’Esame diStato:

analisi testuale (con l’obiettivo di organizzare le risposte alle domande della traccia,così da elaborare un discorso organico, arricchito anche da notazioni personali);

saggio breve (scegliere una tesi nell’ambito scelto tra quelli proposti; dare un titolo alla propria trattazione; indicare la destinazione editoriale se richiesta dal documento ministeriale; citare il maggior numero possibile di documenti evidenziando le citazioni con adeguati segni grafici; sviluppare le argomentazioni attraverso un’elaborazione critica; citare con note a fondo pagina o al fondo del saggio le indicazioni bibliografiche);

articolo di giornale; tema di ordine storico; tema di ordine generale.

C) Sviluppo e affinamento della sensibilità culturale, in generale, e di quella letteraria inparticolare, attraverso l’acquisizione di un'effettiva capacità di lettura, cioè:

di individuazione e comprensione di tutti i messaggi contenuti in un testo; di valutazione critica della loro diversa importanza; di restituzione razionale e corretta del contenuto del testo stesso; di rielaborazione personale e critica dei significati di cui il testo è espressione.

D) La conoscenza precisa dei contenuti culturali e dei messaggi ideali della tradizioneletteraria, attraverso lo studio delle linee di sviluppo generale della storia della letteraturaitaliana e dei suoi testi fondamentali.

E) Per quanto riguarda la classe quinta si insisterà particolarmente sulla capacità dirielaborare in modo critico e autonomo i contenuti proposti durante le lezioni frontali esull’acquisizione di un metodo di studio autonomo.

Relazione conclusiva

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3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI

Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, si conviene che:

• lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corsodell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportunitempi di recupero e chiarimento agli studenti;

le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate perraggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo;

• quanto spiegato in classe è stato rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sultesto, con adeguati esercizi;

Il docente ha avuto cura di predisporre il suo itinerario didattico in modo da mettere inluce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo direalizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.

4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA

PREMESSALa valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nellaprogrammazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agliobiettivi enunciati per i singoli argomenti, si valuteranno positivamente:

l’impegno e l’interesse dimostrati; l’applicazione costante; l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro

scolastico; il miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico.

Elemento essenziale sarà il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati inrelazione ai contenuti proposti. A tal proposito è importante che gli alunni conoscano inmodo chiaro e comprensibile le richieste dei docenti.

Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimentoè opportuno diversificare il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diversotipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione deicontenuti. Saranno previsti perciò test a risposta multipla, relazioni scritte, compiti scrittitradizionali, prove orali, prove pluridisciplinari.

Relazione conclusiva

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA

A) CORRETTEZZA ORTOGRAFICA, MORFOLOGICA, LESSICALE E SINTATTICA Valutazione in quindicesimi

La morfologia e la sintassi sono corrette, il lessico è appropriato/molto appropriato ; la forma risulta incisiva e originale. Non vi sono errori di ortografia

14-15

La morfologia e la sintassi sono nel complesso corrette, il lessico è sempre o quasi sempre appropriato.

12-13

La morfologia e la sintassi sono sostanzialmente corrette;si rilevano talune imprecisioni nell’ortografia e/o nel lessico (lessico limitato).

11

Sono presenti talune improprietà di morfologia e sintassi; si evidenziano imprecisioni nel lessico e/o nell’ortografia, ma la forma è sostanzialmente corretta.

10

Sono presenti improprietà di morfologia e sintassi;si evidenziano alcuni errori di ortografia e/o di lessico.

8-9

Vi sono gravi errori di morfologia e sintassi;si evidenziano parecchi errori di lessico e di ortografia.

5-6-7

Vi sono gravi e ripetuti errori di morfologia e sintassi;si evidenziano moltissimi errori di lessico e di ortografia.

4

B) RISPETTO NELLE CONSEGNE E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI Valutazione in quindicesimi

L’elaborato è pienamente rispondente alle richieste della traccia e della tipologia testuale.Saggio breve: l’elaborato dimostra ottime capacità di analisi e confronto dei documenti. Il contenuto è approfondito e sviluppato in ogni aspetto.

14-15

L’elaborato è pienamente aderente alla traccia.Saggio breve: dimostra buone capacità di analisi e confronto dei documentiTutti gli aspetti sono trattati correttamente.

12-13

L’elaborato è pertinente alla traccia.Saggio breve: dimostra discrete capacità di analisi e confronto dei documentiTalune tematiche sono trattate in modo corretto ma troppo sintetico.

11

L’elaborato è pertinente alla traccia.Saggio breve: dimostra sufficienti capacità di analisi e confronto dei documenti.

10

La trattazione di alcuni aspetti risulta superficiale;il contenuto è solo parzialmente attinente alla traccia.Saggio breve: dimostra limitate capacità di analisi e confronto

8-9

Gli argomenti sono trattati in modo approssimativo e con scarsi riferimenti culturali.Saggio breve: enumera i dati senza analizzarli e confrontarli.

5-6-7

L’elaborato non è pertinente alla traccia.Saggio breve: non è in grado di utilizzare i documenti per sostenere la tesi esposta.Mancano i pertinenti riferimenti culturali e le conoscenze inerenti all’argomento.

4

Relazione conclusiva

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C) ORGANIZZAZIONE DEL TESTO Valutazione in quindicesimi

Il testo evidenzia un’elaborazione organica, rigorosa e complessa ed è strutturato in modo coerente e coeso

14-15

Il testo è sviluppato in modo coerente. 12-13Il testo è sviluppato in modo semplice ma chiaro; le argomentazioni sono motivate. 11Il testo è strutturato in modo equilibrato; qualche ripetizione. 10Il testo, talvolta, manca di coesione e/o di chiarezza. Non sempre c’è equilibrio fra le diverse parti dell’elaborato.

8-9

Il discorso manca di coesione e tende ad essere frammentario e/o nebuloso. 5-6-7Il testo è strutturato in modo disorganico e senza alcuna coesione. 4

D) COMPRENSIONE, CAPACITA’ DI RIFLESSIONE CRITICA, ORIGINALITA’ Valutazione in quindicesimi

Dimostra ottime capacità critiche e argomentative e rivela originalità della rielaborazione. 14-15Dimostra buone capacità critiche e argomentative e rielabora in modo personale. 12-13Dimostra discrete capacità critiche e argomentative. 11Dimostra di saper esporre i contenuti in modo corretto, ma senza rielaborarli criticamente. 10Presenta pochi spunti critici e argomenta in modo non sempre efficace. 8-9Presenta scarsi spunti critici e argomenta in modo inefficace. 5-6-7Non presenta spunti critici e non argomenta. 4

Punteggio ottenuto: ………../15

Valutazione delle prove oraliPer la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza voto-giudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 23 ottobre 2012.

5. PROGRAMMA SVOLTO

NOTA PRELIMINARE.

Tutti gli autori della letteratura italiana di seguito riportati sono stati affrontati nelseguente modo: presentazione del contesto storico- culturale in cui hanno operato, analisidel contesto biografico- famigliare e formativo, presentazione delle opere, della poetica edegli aspetti di volta in volta più significativi, analisi dei testi presenti nell’apparatoantologico.

La lettura integrale dei testi presenti nel programma è stata svolta in autonomia dagliallievi e comunque ricondotta, in classe, al contesto di riferimento.

Gli autori delle letterature straniere, anche quelli le cui opere sono state letteintegralmente, sono stati variamente proposti: quasi mai è stato affrontato uno studiosistematico, generalmente sono stati presentati per poter avere dei riferimenti più precisi a

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livello europeo e dei termini di confronto (in ptc. le poetiche) per gli autori italiani presentiin programma.

Non riporterò in elenco i vari movimenti culturali (Neoclassicismo, Preromanticismo,Decadentismo, Crepuscolarismo ecc…) ritenendo sottointeso che per ogni autoreaffrontato sono state spiegate le coordinate e i movimenti culturali in cui si è mosso e chesono stati determinanti per la sua produzione.

Si riporta di seguito il programma effettivamente svolto:

UGO FOSCOLO

Ultime lettere di Jacopo Ortis (lettura integrale)

“All’amica risanata” dalle Odi

“Alla sera” dai Sonetti

“In morte del fratello Giovanni” dai Sonetti

“A Zacinto” dai Sonetti

Dei Sepolcri

Madame de Stäel

“Sulla maniera e utilità delle traduzioni” dalla “Biblioteca Italiana”

Pietro Giordani

“Un italiano risponde al discorso della de Stäel” dalla “Biblioteca Italiana”

Giovanni Berchet

“La poesia popolare” dalla Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliolo (fino riga 37).

ALESSANDRO MANZONI

“La funzione della letteratura” dall’Epistolario

“Il romanzesco e il reale” (brani) dalla Lettre à M. Chauvet

“Storia e invenzione poetica” dalla Lettre à M. Chauvet

“L’utile, il vero, l’interessante” dalla Lettera sul Romanticismo

Il cinque maggio

“Il dissidio romantico di Adelchi” dall’Adelchi, atto III, scena I (vv.59/90)

“Morte di Adelchi” dall’Adelchi, atto V, scene VIII- X

“ Coro dall’atto III” dall’Adelchi, atto III

“L’amor tremendo di Ermengarda” dall’ Adelchi, atto IV, scena I

“Morte di Ermengarda” dall’Adelchi coro atto IV

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GIACOMO LEOPARDI

“La teoria del piacere” dallo Zibaldone (fino riga 35)

“Il vago l’indefinito e le rimembranze della fanciullezza” dallo Zibaldone

“Teoria della visione” dallo Zibaldone

“La doppia visione” dallo Zibaldone”

“L’Infinito “ dai Canti

“La sera del dì di festa” dai Canti

“A Silvia” dai Canti

“La quiete dopo la tempesta” dai Canti

“Il sabato del villaggio” dai Canti

“Il passero solitario” dai Canti

“A se stesso” dai Canti

“La ginestra o il fiore del deserto” dai Canti (vv.1/16- 37/51- 111/117- 135/144- 158/166-202/230- 289/317).

“Dialogo della natura e di un Islandese” dalle Operette morali

“Dialogo di Plotino e di Porfirio” dalle Operette morali

“Dialogo di Tristano e di un amico” dalle Operette morali

“Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere” dalle Operette morali

Emilio Praga

“Preludio” da Penombre

Gustave Flaubert

Madame Bovary (lettura integrale)

Edmond e Jules de Goncourt

“Un manifesto del naturalismo” da Germinie Lacertaux, Prefazione

Emile Zola

Cenni sulla poetica del Naturalismo

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Luigi Capuana

Cenni sulla poetica del Verismo

GIOSUE’ CARDUCCI

“Alla stazione in una mattina d’autunno” da Odi barbare

GIOVANNI VERGA

“Arte , Banche e Imprese industriali” da Eva, Prefazione

“Impersonalità e regressione” da L’amante di Gramigna, Prefazione

“L’eclisse dell’autore e la regressione nel mondo rappresentato” da una Lettera a Capuana(passi)

“Rosso Malpelo” da Vita dei campi

“La roba” da Novelle rusticane

“La lupa” da Vita nei campi

I Malavoglia (lettura integrale)

“La morte di mastro- don Gesualdo” da Mastro- don Gesuaaldo

Charles Baudelaire

“L’albatro” da I fiori del male

“Perdita d’aureola” da Lo spleen di Parigi

Paul Verlaine

“Languore” da Poesie

GABRIELE D’ANNUNZIO

Il piacere (lettura integrale)

“Il parracidio di Aligi” da La figlia di Iorio, atto II, scene VII- VIII

“La pioggia nel pineto” da Alcyone

“I pastori” da Alcyone

“La prosa nottura” p. 500 dal Notturno

GIOVANNI PASCOLI

Pensiero: la poetica del fanciullino

“Arano” da Myricae

Relazione conclusiva

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“Lavandare” da Myricae

“X Agosto” da Myricae

“L’assiuolo” da Myricae

“Temporale” da Myricae

“Novembre” da Myricae

“Il lampo” da Myricae

“Digitale purpurea” da Poemetti

“Il gelsomino notturno” da Canti di Castelvecchio

Ricostruzione del clima culturale delle avanguardie

Filippo Tommaso Marinetti

Manifesto del futurismo p. 661

Manifesto tecnico della letteratura futurista p. 664

Corrado Govoni

“Il palombaro” da Rarefazioni e parole in libertà

GUIDO GOZZANO

“La signorina Felicita ovvero la felicità” dai Colloqui (scelta di versi))

ITALO SVEVO

Introduzione sulla Psicoanalisi e suo rapporto con il romanzo “La coscienza di Zeno”

“Le ali del gabbiano” da Una vita, cap. VIII

“Il ritratto dell’inetto” da Senilità, cap. I

La coscienza di Zeno (lettura integrale)

LUIGI PIRANDELLO

“Ciaula scopre la luna” da Novelle per un anno

“Il treno ha fischiato” da Novelle per un anno

Il fu Mattia Pascal (lettura integrale)

“Nessun nome” da Uno, nessuno e centomila

Sei personaggi in cerca d’autore (lettura integrale)

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UMBERTO SABA

Il rapporto con la psicoanalisi

“A mia moglie “ dal Canzoniere

“La capra” dal Canzoniere

“Mia figlia” dal Canzoniere

Ricostruzione del clima culturale tra le due guerre

GIUSEPPE UNGARETTI

“I fiumi” da L’allegria

“San Martino del Carso” da L’allegria

“Soldati” da L’allegria

EUGENIO MONTALE

“I limoni” da Ossi di seppia

“Non chiederci la parola” da Ossi di Seppia

“Meriggiare pallido e assorto” da Ossi di Seppia

“Spesso il male di vivere ho incontrato” da Ossi di Seppia

“La casa dei doganieri” da Le occasioni

CESARE PAVESE

La casa in collina (lettura integrale)

PRIMO LEVI

Se questo è un uomo (lettura brani))

DANTE ALIGHIERI

IL Paradiso

Canti: I – III – VI – XI – XV – XVII – XXXIII (vv. 46/145).

Chivasso Il Docente

Gli allievi

Relazione conclusiva

Relazione conclusiva

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Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”

via Paleologi 22 - Chivasso

Mod. D05

Rev. 0 10.04.2013

Documento RELAZIONE CONCLUSIVA

Disciplina MATEMATICA

Libro adottato Lamberti,Mereu Lezioni di matematica, ETAS

Docente PIOVANO Nicoletta

Classe 5D Liceo scientifico scienze applicate

Data 9 maggio 2018

1. INDICAZIONI DIDATTICHE

Ho lavorato con una parte della classe in prima, poi ho avuto in assegnazione la classe attuale (che è stata accorpata in terza ad altra classe) in quarta. Gli allievi hanno seguito con attenzione le lezioni sebbene si siano evidenziati due modi di interagire durante il dialogo educativo differenti: da un lato una componente, prevalentemente maschile, che ha partecipato in modo attivo alle lezioni con frequenti interventi durante il lavoro in classe, dall’altro una componente sempre attenta ma spesso silenziosa e poco propositiva.

Si è utilizzato il lavoro in gruppi (cooperative Learning) soprattutto per sviluppare problemi e quesiti tratti da Esami di Stato degli anni precedenti. La rielaborazione dei concetti sviluppati in classe è stata svolta, per la maggior parte degli studenti, in modo adeguato, anche se, in alcuni casi, risulta ancora difficoltoso l’utilizzo delle conoscenze acquisite in contesti differenti. Nella classe si sono distinti alcuni studenti che hanno raggiunto una preparazione approfondita, anche grazie al metodo di lavoro utilizzato e allo studio costante. Molti allievi hanno lavorato con metodo di lavoro adeguato ed hanno raggiunto una preparazione più che sufficiente. Alcuni allievi hanno però raggiunto con fatica gli obiettivi minimi: per essi la preparazione è sufficiente anche se permangono ancora difficoltà nell’elaborazione autonoma di problemi in contesti non prettamente matematici.

Relazione conclusiva

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2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI

Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico scienze applicate

Nell'anno finale sarà approfondita la comprensione del metodo assiomatico e la sua utilità concettuale e metodologica anche dal punto di vista della modellizzazione matematica. È consigliabile sviluppare esempi nel contesto dell'aritmetica, della geometria euclidea o della probabilità ma è lasciato alla scelta dell'insegnante la decisione di quale settore disciplinare privilegiare allo scopo.

Geometria

L'introduzione delle coordinate cartesiane nello spazio permetterà di studiare dal punto di vista analitico rette, piani e sfere.

Relazioni e funzioni

Lo studente proseguirà lo studio delle funzioni fondamentali dell’analisi anche attraverso esempi tratti dalla fisica o da altre discipline.

Sarà introdotto il concetto di limite.

Saranno introdotti i principali concetti del calcolo infinitesimale – e, in particolare la continuità, la derivabilità e l’integrabilità – anche in relazione con le problematiche in cui è nato (velocità istantanea in meccanica, tangente di una curva, calcolo di aree e volumi). Non bisognerà restringersi agli aspetti tecnici del calcolo, che saranno limitati alla derivazione delle funzioni razionali, delle funzioni notevoli già studiate, di semplici prodotti, quozienti e composizioni di funzioni, e all’integrazione delle funzioni polinomiali intere e di altre funzioni elementari, nonché alla determinazione di aree e volumi in casi semplici. Si tratterà soprattutto di approfondirne il ruolo di strumento concettuale fondamentale nella descrizione e nella modellizzazione di fenomeni fisici o di altra natura. In particolare, saranno introdotte l’idea generale di ottimizzazione e le sue applicazioni in numerosi contesti.

Dati e previsioni

Saranno studiate le caratteristiche di alcune distribuzioni discrete e continue di probabilità (come la distribuzione binomiale, la distribuzione normale, la distribuzione di Poisson).

Sarà ulteriormente approfondito il concetto di modello matematico in relazione con le nuove nozioni acquisite.

3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI

Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento si è prestato attenzione a sviluppare il programma in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti.

Le unità didattiche sono state sviluppate tramite lezioni in cui erano presenti momenti di lavoro di problem solving, analisi dei problemi, elaborazione collettiva e lezioni frontali dialogate per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo, del corretto uso del simbolismo quale specifico mezzo del linguaggio scientifico. I concetti sviluppati in classe sono poi stati applicati a diverse problematiche. Al libro di testo si sono affiancate fotocopie

Relazione conclusiva

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(soprattutto per i problemi contestualizzati) per abituare gli alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati. Si sono messi in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.

Si sono effettuate delle pause in itinere che hanno permesso agli studenti in difficoltà di revisionare i concetti fondamentali e, in contemporanea, agli studenti più brillanti di affrontare problemi di approfondimento.

4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si osserverà la capacità dell'allievo di:

conoscere i contenuti dei diversi nuclei

applicare in modo corretto le varie tecniche di calcolo

analizzare un quesito e rispondere in forma sintetica

prospettare soluzioni, verificarle e formalizzarle

nonché l’aderenza ad alcuni obiettivi trasversali, fra i quali:

leggere e interpretare un testo di carattere scientifico

comunicare e formalizzare procedure

rappresentare e convertire oggetti matematici

rielaborare in modo personale e originale i contenuti

partecipare in modo costruttivo e critico alle lezioni

Elemento essenziale sarà il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti.

Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento si sono diversificati il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti. Sono state proposte diverse tipologie di prove: test a risposta multipla, compiti scritti ( sia classici che organizzati con problema e quesiti), prove orali.

Valutazione delle prove scritte I criteri di attribuzione del punteggio in ogni verifica scritta terranno conto di correttezza e completezza nella risoluzione dei vari quesiti e problemi, oltre che dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura). Il punteggio verrà poi trasformato in un voto da 2 a 10.

La sufficienza è stata attribuita con il 50% del punteggio. Per le simulazioni di seconda prova si è adottato il foglio di correzione MatEasy che si rifà alla griglia di correzione nazionale; quest’ultima prevede la sufficienza con il 50% del punteggio previsto.

Valutazione delle prove orali Per la valutazione delle verifiche orali ci si attiene allo schema seguente, che ha la funzione

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di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori.

Tabella di corrispondenza voto-giudizio (estratta dai Criteri di valutazione del CD 15.10.2013)

Livello Descrittore Voto/10

Nullo Non risponde 2

Gravemente insufficiente

Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento coerente; capacità di problem solving: palesemente inadeguata; linguaggio ed esposizione inadeguati.

3

Decisamente insufficiente

Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di ragionamento; capacità di problem solving: scarse; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato.

4

Insufficiente

Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; capacità di problem solving: pur dando qualche contributo non raggiunge l’obiettivo; linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato.

5

Sufficiente

Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se opportunamente guidato; capacità di problem solving: se guidato applica i concetti acquisiti trovando almeno una soluzione; linguaggio accettabile.

6

Discreto

Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti; capacità di problem solving: applica i concetti acquisiti trovando almeno una soluzione; linguaggio specifico corretto; capacità di distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione; individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una argomentazione.

7

Buono

Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi semplici; disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto storico; buona proprietà di linguaggio.

8

Ottimo

Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità nell’esposizione; disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento storico complesso; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi complessi; linguaggio pienamente appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline.

9

Eccellente

Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da ricerca e riflessione personale; capacità di problem solving: sa trovare più soluzioni, anche originali, a problemi complessi, riuscendo a metterle a confronto padronanza ed eleganza nell’esposizione; disinvoltura nel compiere ampie periodizzazioni; lettura critica di

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Relazione conclusiva

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un documento, di un’opera, di un saggio; capacità di sviluppare e comunicare risultati di una analisi o una propria tesi in forma originale e convincente; capacità di effettuare autonomamente ampi collegamenti multidiscipinari.

In sede di Consiglio di Classe, si valuteranno positivamente l’impegno e l’interesse dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico. Si terrà conto del miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico.

5. PROGRAMMA SVOLTO

Si riportano di seguito gli argomenti trattati:

Le funzioni e le loro proprietà

Individuare le principali proprietà di una funzione

- Individuare dominio, segno, iniettività, suriettività, biettività, (dis)parità, (de)crescenza, periodicità, funzione inversa di una funzione

- Determinare la funzione composta di due o più funzioni

- Trasformare geometricamente il grafico di una funzione

I limiti delle funzioni e il calcolo dei limiti

Apprendere il concetto di limite di una funzione

- Calcolare il limite di somme, prodotti, quozienti e potenze di funzioni (ripasso)

- Calcolare limiti che si presentano sotto forma indeterminata (ripasso)

- Calcolare limiti ricorrendo ai limiti notevoli (ripasso)

- Studiare la continuità o discontinuità di una funzione in un punto

- Determinare gli asintoti di una funzione

- Disegnare il grafico probabile di una funzione

La derivata di una funzione

Calcolare la derivata di una funzione

- Calcolare la derivata di una funzione mediante la definizione

- Determinare l’equazione della retta tangente al grafico di una funzione

- Calcolare la derivata di una funzione mediante le derivate fondamentali e le regole di derivazione

- Applicare le derivate alla fisica

I teoremi del calcolo differenziale

Applicare i teoremi sulle funzioni derivabili

- Applicare il teorema di Rolle

- Applicare il teorema di Lagrange

- Applicare il teorema di De L’Hospital

I massimi, i minimi e i flessi

Studiare i massimi, i minimi e i flessi di una funzione

- Determinare i massimi, i minimi e i flessi orizzontali mediante la derivata prima

- Determinare i flessi mediante la derivata seconda

- Risolvere i problemi di massimo e di minimo

- Applicazione a problemi reali

Relazione conclusiva

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Lo studio delle funzioni

Studiare il comportamento di una funzione reale di variabile reale

Applicare lo studio di funzioni

Risolvere un’equazione in modo approssimato

- Studiare una funzione e tracciare il suo grafico

- Passare dal grafico di una funzione a quello della sua derivata e viceversa

- Risolvere equazioni e disequazioni per via grafica

- Risolvere problemi con le funzioni

- Separare le radici di un’equazione

- Risolvere in modo approssimato un’equazione con metodo di bisezione e delle tangenti

Gli integrali indefiniti

Apprendere il concetto di integrazione di una funzione

Calcolare gli integrali indefiniti di funzioni anche non elementari

- Calcolare gli integrali indefiniti di funzioni mediante gli integrali immediati e le proprietà di linearità

- Calcolare un integrale indefinito con il metodo di sostituzione e con la formula di integrazione per parti

- Calcolare l’integrale indefinito di funzioni razionali fratte

Gli integrali definiti

Calcolare gli integrali definiti di funzioni anche non elementari

Usare gli integrali per calcolare aree e volumi di elementi geometrici

Calcolare il valore approssimato di un integrale

- Calcolare gli integrali definiti mediante il teorema fondamentale del calcolo integrale

- Calcolare il valor medio di una funzione

- Operare con la funzione integrale e la sua derivata

- Calcolare l’area di superfici piane e il volume di solidi

- Calcolare gli integrali impropri

- Applicare gli integrali alla fisica

- Calcolare il valore approssimato di un integrale definito mediante metodi dei rettangoli e dei trapezi

Le equazioni differenziali

Apprendere il concetto di equazione differenziale

Risolvere alcuni tipi di equazioni differenziali

- Risolvere le equazioni differenziali del primo ordine del tipo y’ = f(x), a variabili separabili, lineari

- Risolvere problemi di Cauchy del primo ordine

- Applicare le equazioni differenziali alla fisica

La geometria analitica dello spazio

Lavorare in un sistema di riferimento cartesiano ortogonale nello spazio

Operare con piani e con rette

- Calcolare la distanza tra due punti.

- Determinare le coordinate del punto medio di un segmento.

- Operare con i vettori nello spazio per determinarne parallelismo e perpendicolarità.

- Ricavare l’equazione di un piano e di una retta nelle forme parametrica e cartesiana.

- Calcolare la distanza di un punto da un piano e da una retta.

- Ricavare l’equazione di una superficie sferica e di una sfera

Firma dei rappresentanti di classe

Relazione conclusiva

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Firma del docente

Relazione conclusiva

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Liceo Classico Scientifico “Isaac NEWTON”

via Paleologi 22 - Chivasso

Mod. D05

Rev. 0 10.04.2013

Documento RELAZIONE CONCLUSIVA

Disciplina Scienze

Libro adottato Sadava et alii CHIMICA ORGANICA, BIOCHIMICA E BIOTECNOLOGIE vol Unico Zanichelli

Docente Nepote Silvia

Classe 5D Liceo scientifico opzione Scienze Applicate

Data 10 maggio 2018

1. INDICAZIONI DIDATTICHE

La classe è composta da 24 studenti di cui 10 ragazze. Gli alunni sono ben integrati tra loro dal punto di vista relazionale.

Nonostante il fatto che la sottoscritta abbia lavorato all’interno della classe solo nel corrente anno scolastico, a causa del pensionamento del docente che aveva seguito il gruppo negli anni precedenti, gli studenti sono sempre stati disponibili e collaborativi, creando un ambiente armonico e favorevole all’apprendimento. Tuttavia all’interno del gruppo si sono distinti pochi allievi molto seri, capaci di assimilazione strutturata dei contenuti e di rielaborazione organica degli stessi, mentre la maggior parte della classe si è rivelata più fragile e meno assidua nello studio, manifestando diffuse criticità nell’acquisizione rigorosa dei contenuti e nella loro utilizzazione pertinente all’interno dei lavori di produzione personale.

2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI

Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento:

Nel quinto anno è previsto l’approfondimento della chimica organica. Il percorso di

chimica e quello di biologia si intrecciano poi nella biochimica, relativamente alla struttura

e alla funzione di molecole di interesse biologico, ponendo l’accento sui processi

biologici/biochimici nelle situazioni della realtà odierna e in relazione a temi di attualità in

particolare quelli legati all’ingegneria genetica e alle sue applicazioni.

Scienze della Terra

Si studiano i complessi fenomeni meteorologici e i modelli della tettonica globale, con

particolare attenzione a identificare le interrelazioni tra i fenomeni che avvengono a livello

Relazione conclusiva

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delle diverse organizzazioni del pianeta (litosfera, atmosfera, idrosfera).

Si potranno svolgere inoltre approfondimenti sui contenuti precedenti e/o su temi scelti

ad esempio tra quelli legati all’ecologia, alle risorse energetiche, alle fonti rinnovabili, alle

condizioni di equilibrio dei sistemi ambientali (cicli biogeochimici), o su altri temi, anche

legati ai contenuti disciplinari svolti negli anni precedenti.

Tali approfondimenti saranno svolti, quando possibile, in raccordo con i corsi di fisica,

matematica, storia e filosofia. Il raccordo con il corso di fisica, in particolare, favorirà

l’acquisizione da parte dello studente di linguaggi e strumenti complementari che gli

consentiranno di affrontare con maggiore dimestichezza problemi complessi e

interdisciplinari.

La dimensione sperimentale, infine, potrà essere ulteriormente approfondita con attività

da svolgersi non solo nei laboratori didattici della scuola, ma anche presso laboratori di

università ed enti di ricerca, aderendo anche a progetti di orientamento.

3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI

Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, in dipartimento si è convenuto che:

• lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti.

• le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo, del corretto uso del simbolismo quale specifico mezzo del linguaggio scientifico.

• quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul testo, con adeguati esercizi.

• Riepilogando, le modalità di lavoro che sono state utilizzate sono:

• lezione frontale • lezione interattiva • problem solving • lavoro di gruppo • discussione guidata • attività di laboratorio • attività di recupero e sostegno in itinere • • Gli strumenti di lavoro sono stati i seguenti:

• libro di testo • dispense o fotocopie (eventualmente) • sussidi audiovisivi • sussidi informatici • laboratorio • • In particolare, per l’attività di recupero sono state svolte:

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• attività di recupero in itinere nelle ore curricolari

4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, sono stati valutati negli allievi:

la conoscenza degli argomenti trattati

l’uso del lessico specifico e l’esposizione

l’applicazione delle conoscenze

la comprensione e la rielaborazione delle conoscenze

Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti.

Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento si è provveduto a diversificare il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti. Sono stati svolti perciò test a risposta multipla, corrispondenze, vero o falso (con motivazione), compiti scritti con domande aperte, prove orali.

Si è garantito lo svolgimento delle prove orali per tutti quegli studenti che hanno evidenziato un profitto insufficiente nelle prove scritte.

Per la valutazione delle prove scritte: In ogni verifica scritta sono stati indicati i criteri di attribuzione del punteggio (in genere collegato a correttezza e completezza nella risoluzione dei vari quesiti e problemi, nonché alle caratteristiche dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura)). Il punteggio è stato poi trasferito in un voto in decimi in base ad una articolazione che assegna la sufficienza nel caso di raggiungimento degli obiettivi minimi e in ogni caso è stato comunicato e formalizzato alla riconsegna della prova. E’ stata assegnata la sufficienza ai compiti correttamente svolti al 60%. Sono state svolte almeno due prove scritte per ogni periodo didattico (trimestre e/o semestre).

Per la valutazione delle interrogazioni: Per la valutazione delle interrogazioni ci si è attenuti allo schema seguente, che ha la funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori.

Tabella di corrispondenza voto giudizio

Livello Descrittore Voto/10

Gravemente insufficiente

Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; palese incapacità di avviare procedure; linguaggio ed esposizione inadeguati.

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Decisamente insufficiente

Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di gestire procedure; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato.

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Relazione conclusiva

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Insufficiente Conoscenze frammentarie, non strutturate, confuse; modesta capacità di gestire procedure; difficoltà nello stabilire collegamenti fra contenuti; linguaggio non del tutto adeguato.

4-5

Non del tutto sufficiente

Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nello sviluppo del ragionamento; applicazione di regole in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; linguaggio accettabile, non sempre adeguato.

5-6

Sufficiente

Conoscenze adeguate, pur con qualche imprecisione; padronanza del ragionamento, anche con qualche lentezza e capacità di gestire e

organizzare procedure se opportunamente guidato; linguaggio

accettabile.

6

Discreto Conoscenze omogenee e ben consolidate; capacità di previsione e controllo; capacità di collegamenti e di applicazione delle regole; linguaggio adeguato e preciso.

6-7

Buono

Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; autonomia di collegamenti e di ragionamento e capacità di analisi; riconoscimento di schemi, adeguamento di procedure esistenti; individuazione di semplici strategie di risoluzione e loro formalizzazione; buona proprietà di linguaggio.

7-8

Ottimo

Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; possesso di dispositivi di controllo e di adeguamento delle procedure; capacità di costruire proprie strategie di risoluzione; linguaggio rigoroso, sintetico ed essenziale.

8-9

Eccellente

Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da ricerca e riflessione personale; disinvoltura nel costruire proprie strategie di risoluzione, capacità di sviluppare e comunicare risultati di una analisi in forma originale e convincente.

9-10

Sia per quanto riguarda le prove scritte che per quanto riguarda le prove orali, eventuali valutazioni intermedie tra due interi (mezzi voti e/o +/-) sono stati calcolati attraverso la proporzione aritmetica tra il totale del punteggio conseguito dall’alunno con le sue risposte corrette e il punteggio totale previsto dalla prova, ovviamente rapportando il tutto in decimi. In sede di Consiglio di Classe, sono stati valutati positivamente l’impegno e l’interesse dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro scolastico. Si è tenuto conto del miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico.

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5. PROGRAMMA SVOLTO

BIOLOGIA Genetica di batteri e virus. Trasformazione, coniugazione e trasduzione Batteriofagi: ciclo litico e ciclo lisogeno Retrovirus e AIDS La tecnologia del DNA ricombinante: importanza dei vettori: plasmidi e batteriofagi enzimi e siti di restrizione. La tecnica della PCR quale strumento per le indagini genetiche Le cellule staminali La clonazione e clonaggio . Gli OGM Le biotecnologie e la loro applicazione in campo medico e sociale Un capitolo del programma di biologia è stato svolto con la metodologia CLIL (vedi relazione allegata) CHIMICA Chimica organica (ripasso generale) Biochimica: glucidi, lipidi, proteine ed acidi nucleici (composizione chimica, formule di struttura, reazioni di sintesi, classificazione, ruolo biologico strutturale e metabolico) Il metabolismo dei carboidrati: glicolisi, respirazione aerobica Ciclo di Krebs, fosforilazione ossidativa e sintesi di ATP La fermentazione alcolica e lattica. La fotosintesi SCIENZE della TERRA Composizione, suddivisione e limite dell'atmosfera. L'atmosfera nel tempo geologico. Il bilancio termico del Pianeta Terra La pressione atmosferica e i venti. La circolazione atmosferica generale: circolazione nella bassa e nell'alta troposfera. L'umidità atmosferica e le precipitazioni. Le perturbazioni atmosferiche. Masse d'aria e fronti. Dalla meteorologia alla climatologia. Distribuzione geografica dei diversi climi Il riscaldamento globale (interazione atmosfera-idrosfera - biosfera). I fenomeni endogeni (ripasso generale) I modelli della tettonica globale Teorie interpretative: Deriva dei continenti (Wegener 1913) Tettonica a zolle Principali processi geologici ai margini delle placche. Struttura dei fondali oceanici. Verifica del modello globale: il paleomagnetismo, i punti caldi. Strutture geografiche: continentali (tavolati, cratoni, orogeni, rift), oceaniche (piattaforma continentale, scarpata, archi insulari, dorsali)

L’insegnante Gli studenti Silvia Nepote A. Forno G. Sanino

Relazione conclusiva

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Liceo Classico Scientifico“Isaac NEWTON”

via Paleologi 22 - Chivasso

Mod. D05

Rev. 010.04.2013

Documento RELAZIONE CONCLUSIVA

Disciplina SCIENZE MOTORIE

Libro adottato Più che sportivo-Del Nista,Parker.D’Anna

Docente RINALDI Letizia

Classe 5D Liceo scientifico opzione scienze applicate

Data 14 maggio 2018

1. INDICAZIONI DIDATTICHEApplicando test attitudinali sulla classe è stato possibile impostare un metodo di lavoro che ha portato gli allievi a una buona autonomia durante le attività proposte anche perché sostenute da un vivace interesse per la materia, nonostante invece le capacità motorie siano eterogenee .

2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento: Liceo Scientifico Normale.

In questa fascia d'età, tenendo conto non solo delle modalità del lavoro svolto nel precedentebiennio, ma soprattutto delle caratteristiche psicosomatiche e del bagaglio motorio acquisito, ci siprefigge di stimolare le funzioni organiche e muscolari e le capacità coordinative e condizionaliattraverso esercitazioni globali e/o specifiche e/o analitiche. Visto l’inserimento dell’EducazioneFisica nelle materie dell’esame di Stato, è stato necessario, soprattutto nel triennio, organizzareadeguatamente la parte teorica perché gli allievi possano avere parecchio materiale per la loropreparazione e proseguire l’utilizzo del libro di testo adottato. I percorsi e le unità didattiche sonostate impostati in maniera più mirata e specifica: sono state richieste perciò esecuzioni più precise etecniche , il rispetto assoluto delle regole nei giochi sportivi, l’autoregolamentazione,laconsapevolezza dei propri livelli e miglioramenti.

Gli obiettivi disciplinari rimangono quelli del biennio, ma i contenuti sono stati sviluppati eorientati verso un'interiorizzazione del movimento:

Relazione conclusiva

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sviluppo fisiologico e potenziamento muscolare generalesviluppo delle qualità personali, del carattere e della socialitàconsuetudine alle attività motorie e sportive.

3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI

Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento:

In sintesi, le modalità di lavoro che sono state utilizzate sono:

lezione frontale lezione interattiva problem solving lavoro di gruppo discussione guidata attività di laboratorio attività di recupero/sostegno

Gli strumenti di lavoro sono stati:

libro di testo dispense o fotocopie sussidi audiovisivi sussidi informatici laboratorio lavagna LIM

4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICAOltre all'osservazione sistematica dei processi d'apprendimento, in modo episodico sono stateutilizzate prove oggettive di profitto e momenti di controllo durante lo svolgimento delle lezionitramite vari procedimenti di osservazione e di verifica. Per gli alunni con elevato numero diassenze, esonerati o impossibilitati ad essere presenti è stato concordato un argomento teoricoattinente al programma sul quale scrivere una relazione o due per ogni quadrimestre. Per la valutazione finale sono stati tenuti in considerazione oltre alle varie verifiche in itinere, lafrequenza, la partecipazione e l'interesse dimostrati per le varie attività. Sono stati altresì consideratila disponibilità e la collaborazione verso i compagni e verso l'insegnante, la puntualità, lacorrettezza, il comportamento educato ed il rispetto del materiale e delle norme di convivenza civile

Valutazione delle prove scritte e praticheI criteri di attribuzione del punteggio ci si è attenuti ad una tabella di voti dicorrispondenza voto-giudizio dall’1 al 10.

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Valutazione delle prove oraliPer la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza voto-giudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 23 ottobre 2012.

5. PROGRAMMA SVOLTO

Si riportano di seguito gli argomenti trattati…..Obiettivi conseguiti Conoscenze

Incremento delle qualità fisiologiche di base Movimenti fondamentali e loro espressioni tecnico-sportive Giochi di squadra: pallavolo, basket Tecniche relative ai fondamentali individuali e tattiche di

squadra Regole fondamentali di gioco Avvicinamento alla disciplina sportiva di Krav Maga,

sistema di combattimento ravvicinato e autodifesa di origine israeliana

Atletica leggera:Corse su pista,corsa campestre,concorsi(tecnica e dadattica salto in alto).

Competenze Metodologie di allenamento alle qualità motorie Strategie di gioco Consolidamento del carattere, sviluppo della socialità

Capacità Prestazione e controllo del movimento Autocontrollo e rispetto delle regole, responsabilità Collaborazione per un fine comune Acquisizione abitudine allo sport come costume di vita

Contenuti Esercizi di locomozione e riscaldamento Esercizi elementari alle varie stazioni di potenziamento,

generale e specifico, a carico naturale e con piccoli attrezzi

Esercizi correttivi e respiratori per l’apprendimento di una corretta postura

Giochi sportivi: pallavolo, basket. Sport individuali :Atletica Leggera e Krav Maga

Relazione conclusiva

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Liceo Classico Scientifico“Isaac NEWTON”

via Paleologi 22 - Chivasso

Mod. D05

Rev. 010.04.2013

Documento RELAZIONE CONCLUSIVA

Disciplina RELIGIONE

Libro adottato

Docente FONTANELLA Guy

Classe 5D Liceo scientifico

Data 20/04/18

INDICAZIONI DIDATTICHE

Gli 11 studenti che si sono avvalsi dell'insegnamento della Religione hanno espresso unabuona disponibilita' al dialogo educativo che ha visto crescere la capacita' di riflessione eapprofondimento.

L'offerta formativa e culturale della disciplina ha dato occasione a tutti di far crescereuna capacità di interrogare ed elaborare personalmente la realtà, le opinioni, il vivere, ladiversità, la disponibilità a percepire l’inatteso e il senso profondo di gesti, scelte e idee,nella realtà globale e in particolare quella religiosa ed etica, a prescindere dallacondivisione o meno dei vari contenuti emergenti. Ruolo della disciplina e dell'insegnanteè stato quello di moltiplicatore di domande.

FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI

Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per laclasse quinta del liceo scientifico di ordinamento:Conoscenze N ella fase conclusiva del percorso di studi, lo studente ha avuto opportunità di: - riconoscere il ruolo della religione nella società e comprenderne la natura in prospettiva di un dialogo costruttivo fondato sul principio della libertà religiosa; - conoscere l'identità della religione cattolica in riferimento ai suoi documentifondanti, all'evento centrale della nascita, morte e risurrezione di Gesù Cristo e alla prassidi vita che essa propone; - studiare il rapporto della Chiesa con il mondo contemporaneo, con riferimento ai totalitarismi del Novecento e al loro crollo, ai nuovi scenari religiosi, alla globalizzazionee migrazione dei popoli, alle nuove forme di comunicazione; - conoscere le principali novità del Concilio ecumenico Vaticano II, la concezione

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cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia, le linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa.Abilità Lo studente: - motiva le proprie scelte di vita, confrontandole con la visione cristiana, e dialoga in modo aperto, libero e costruttivo; - si confronta con gli aspetti più significativi delle grandi verità della fede cristiano-cattolica. - individua, sul piano etico-religioso, le potenzialità e i rischi legati allo sviluppo economico, sociale e ambientale, alla globalizzazione e alla multiculturalità, alle nuove tecnologie e modalità di accesso al sapere; - considera la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia, nel contesto culturale attuale.

METODI E STRUMENTI DIDATTICI

Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento,

lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corsodell’anno scolastico.

le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate perraggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo.

Sono state utilizzate fotocopie preparate dal docente ed altri testi per poterconfrontare le varie trattazioni, per poter approfondire argomenti e per abituare glialunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati.

Il docente ha avuto cura di predisporre il suo itinerario didattico in modo da mettere inluce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo direalizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.

L'attività didattica è stata continuamente calibrata in base ai feed-back ottenuti in itinere,tenendo conto delle specifiche esigenze della classe.

CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICALa valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nellaprogrammazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che i criteri divalutazione rispecchiano la strategia educativa dell'insegnante, che mira non tanto a farcrescere in pochi allievi una dotta erudizione sull'argomento, quanto piuttosto a suscitarein tutti una disponibilità a considerare in modo intelligente, con rispetto e attenzione, la“via religiosa”, quella cristiana in particolare, come occasione di maturazione piena per lavita dell'individuo e della società, avendo constatato con i propri strumenti culturali ecritici la ragionevolezza del credere.La verifica è stata continua, soprattutto attraverso gli sviluppi del confronto aperto inclasse.

PROGRAMMA SVOLTO:Il programma svolto si e' sviluppato attorno ai seguenti punti:

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I fondamenti: occasioni di rielaborazione e confronto sulle risposte che ilcristianesimo ha dato e da' alle domande dell'uomo su se stesso, sulla vita, sul mondo.

Etica : alla ricerca del bene e del male, relativismo etico, le fonti dell'etica, confrontodialettico su alcune tematiche etiche specifiche, il contributo delle religioni.

La maturità personale. Esercizi di dinamica e confronto: le qualita' della maturita'personale, evoluzione dell'autostima, del rapporto con la scuola e l'apprendimento, dellecapacità relazionali, della responsabilità, del senso di appartenenza sociale, del rapportocon la fede e con la religione.

Temi monografici: La donazione di sangue, una solidarietà accessibile: esperienza diretta. Un “sogno di solidarietà”: un anno da impiegare per sé, a servizio degli altri: in

quale settore…? Giornata della memoria: etica di una memoria globale: i gulag , i laogai, la

Cambogia di Pol Pot, la memoria armena. Testimonianza di apertura alla solidarieta' con volontaria dalla Guinea Bissau.

Relazione conclusiva