DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE · 2018. 6. 14. · METODOLOGIA DIDATTICA UTILIZZATA: (barrare...

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ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE GUIDO CARLIDOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (Art. 2, O.M. N. 40, del 08 Aprile 2009) CLASSE QUINTA SEZ C INDIRIZZO A.F.M. ANNO SCOLASTICO 2017/2018

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ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE “GUIDO CARLI”

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO

DI CLASSE (Art. 2, O.M. N. 40, del 08 Aprile 2009)

CLASSE QUINTA SEZ C

INDIRIZZO A.F.M.

ANNO SCOLASTICO 2017/2018

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PARTE PRIMA – NOTIZIE SULLA CLASSE

Alunni: totale degli alunni;

provenienza scolastica degli alunni.

Docenti: composizione del Consiglio di classe e continuità didattica.

PARTE SECONDA – GLI OBIETTIVI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

PARTE TERZA – I PROGRAMMI D’ESAME

1. Il programma di Italiano; 2. Il programma di Storia; 3. Il programma di Lingua straniera: Francese; 4. Il programma di Lingua straniera: Inglese; 5. Il programma di Matematica e laboratorio; 6. Il programma di Economia aziendale e laboratorio; 7. Il programma di Diritto; 8. Il programma di Economia Politica 9. Il programma di Educazione fisica; 10. Il programma di Religione

PARTE QUARTA – PROPOSTE GRIGLIE DI CORREZIONE:

1. Griglia di correzione per la prova scritta d’Italiano

2.Griglia di correzione per la prova scritta di Economia Aziendale 3.Griglia di correzione per la terza prova.

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PARTE PRIMA

NOTIZIE SULLA CLASSE

La classe VC risulta essere composta da 16 elementi, di cui 10 femmine e 6 maschi; fin dall’inizio di quest’ anno scolastico un’alunna, Corvino Alessia, si ritirava dalla frequenza. Inoltre si evidenzia la presenza in classe di tre alunni diversamente abili, di cui due seguono la programmazione di classe con obiettivi minimi ed uno la programmazione differenziata, i suindicati alunni sono seguiti dai professori Corvino Enrico e D’Angelo Antonio ed hanno sempre proficuamente partecipato a tutte le attività che gli venivano proposte, mostrandosi sempre ricettivi e collaborativi, registrando notevoli progressi sia relazionali che didattici.

Il gruppo-classe, si è mostrato nel corso dell’anno scolastico alquanto omogeneo e coeso sotto il profilo emotivo-affettivo-relazionale, ma non altrettanto riguardo a quello cognitivo, laddove in alcuni allievi sono emerse carenze espressive, comunicative, ideative e rielaborative, unite ad un radicato metodo di studio disorganico-mnemonico e poco produttivo. Pertanto, circa l’area linguistico-espressiva, il conseguimento dei risultati di apprendimento, in termini di competenze e abilità, è apparso buono e talora ottimo in un primo e ristretto gruppo, “abituato” a studiare con spiccato senso critico e personale; discreto o sufficiente in un secondo gruppo; insufficiente nei casi rimanenti, nonostante le molteplici e diversificate strategie di coinvolgimento adottate dal Consiglio di classe nella sua interezza.

Circa gli obiettivi educativi, il primo gruppo ha denotato spiccate capacità logico-espressive; apprezzabili abilità di apprendimento delle conoscenze attraverso riflessioni critiche e personali; buon grado di maturità. Il secondo gruppo ha denotato impegno saltuario e opportunistico; mentre l’ultimo ha denotato la persistenza di carenze nella piena interiorizzazione dei contenuti.

La valutazione si è avvalsa di verifiche formative e sommative. Con le prime, si sono analizzati l’impegno e la produttività in itinere; le seconde, periodiche e sistematiche, hanno consentito l’aggiustamento della programmazione, con attività di riepilogo e di rinforzo. Sono stati proposti elaborati scritti, trattazioni sintetiche di argomenti (“saggio breve”), nonché interrogazioni lunghe e brevi. Si è valutato l’acquisizione di abilità operative e di capacità, nonché il possesso effettivo dei contenuti.

Gli alunni hanno comunque mostrato un generale interesse per le varie attività proposte sia come orientamento che come approfondimenti didattici in occasione di alcuni corsi di potenziamento messi a loro disposizione, come stabilito dal POF.

In conclusione, il consiglio di classe è concorde nell’affermare che in quasi tutti i casi sono stati raggiunti gli obiettivi minimi, pur considerando il diverso grado di maturazione di ciascuno.

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Alunni:

Totale alunni Maschi Femmine

n.16 n.6 n.10

Diversamente abili n. n.2 n.1

Provenienza scolastica degli alunni:

dalla stessa classe Da altre classi o istituti

n.16 n. 0

Docenti: Composizione del Consiglio di classe e continuità didattica

Docente Materia Continuità didattica nella classe

RAFFAELE DONCIGLIO Italiano Da n. 2 anni

RAFFAELE DONCIGLIO Storia Da n. 2 anni

MARIA MAGLIOCCA Lingua Francese Da n. 4 anni

ANNA FERRANDINO Lingua Inglese Da n. 4 anni

GIOVANNI CIRIELLO Matematica e laboratorio Da n. 1 anni

ANTONIETTA GOGLIA Economia aziendale Da n. 1 anni

ANNA CACCAVALE Diritto Da n. 4 anni

ANNA CACCAVALE Economia Politica Da n. 4 anni

GIUSEPPINA GRIFFO Educazione fisica Da n. 5 anni

ANTONIO CRESCENZO Religione Da n. 1 anni

ENRICO CORVINO Sostegno Da n. 2 anni

ANTONIO D’ANGELO Sostegno Da n. 2 anni

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PARTE SECONDA

Gli obiettivi del Consiglio di classe

A - OBIETTIVI TRASVERSALI:

Acquisizione dei contenuti con metodologia adeguata alle esigenze di ciascuna disciplina. Uso corretto e adeguato del linguaggio, sia nelle formulazioni verbali (orali e scritte) sia in quelle matematiche e tecnico-professionali, per affrontare, analizzare e risolvere i problemi delle singole discipline.

Valorizzazione delle capacità di rielaborazione autonoma, intesa sia come capacità di collegare le conoscenze acquisite sulla base delle competenze assimilate, sia come capacità di costruire percorsi interdisciplinari anche recuperando le conoscenze fondamentali degli anni precedenti.

Gli obiettivi didattici di ciascuna materia sono stati coerenti con quelli trasversali individuati dal consiglio di classe. Gli obiettivi disciplinari sono elencati nel piano di programmazione annuale dei singoli docenti. Per alcune discipline sono stati utilizzati anche strumenti didattici informatici oltre quelli a disposizione della classe.

STRATEGIE ADOTTATE PER IL LORO CONSEGUIMENTO

La metodologia e l’uso degli strumenti di verifica vengono sintetizzati e raccolti nelle due tabelle sottostanti:

Metodologia (barrare con una x la metodologia utilizzata)

Materia

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Italiano X x x

Storia X x X

Lingua Francese X x x X

Lingua Inglese X x x x

Matematica e laboratorio X x x

Economia aziendale e laboratorio X x x x

Diritto X x x x x

Economia Politica X x x x

Educazione fisica X x x

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Religione X x x

Strumenti di verifica (barrare con una x la metodologia utilizzata)

Materia

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Questionari

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Italiano X x x x X

Storia X x X

Lingua Francese X x x x X

Lingua Inglese X x x x X

Matematica e laboratorio X x x X

Economia Aziendale e laboratorio X x x x x

Diritto X x x x

Economia Politica X x x x

Educazione fisica x x X

Religione

Nella valutazione, il Consiglio di classe ha tenuto conto della distinzione in conoscenze, competenze e capacità. In particolare per la valutazione delle prove scritte, si è accettato il principio dell’analisi frazionata dell’elaborato. Gli studenti sono stati regolarmente informati circa le temporalità e le modalità di esecuzione delle prove. Per quanto riguarda, invece, la valutazione delle verifiche orali, il Consiglio di classe si è basato sul principio della valutazione sintetica che tenga presente anch’essa delle stesse categorie generali e, cioè, conoscenze, competenze, capacità.

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ATTIVITA’ INTEGRATIVE:

Nel corso dell’anno scolastico, gli allievi hanno partecipato a diverse attività (didattiche, di orientamento e seminari), finalizzate a produrre negli studenti un utile confronto tra le loro esperienze e sistema di vita, con quelle di altre realtà, nonché per dare maggiore concretezza al programma di studio.

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO In riferimento all’Alternanza Scuola Lavoro si fa presente che la classe durante il triennio 2015/2018 ha svolto attività di alternanza, così come meglio specificato nel progetto allegato.

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CORSI DI POTENZIAMENTO E/0 INTERVENTI DI RECUPERO E DI SOSTEGNO IN ITINERE CON PAUSA DIDATTICA:

Il Collegio Docenti in attuazione del POF ha ritenuto didatticamente efficace istituire un corso di potenziamento nella parte finale dell’anno scolastico interessando alcune discipline oggetto degli Esami di Stato.

Gli interventi di recupero hanno seguito la metodologia dello studio assistito in itinere con pausa didattica ed hanno coinvolto le seguenti discipline

Materia Italiano X

Storia x

Lingua Francese X

Lingua Inglese X

Matematica e laboratorio X

Economia Aziendale e Laboratorio X

Diritto X

Economia Politica X

Educazione fisica

Religione

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Relativamente all’attivazione dell’insegnamento di una disciplina non linguistica nell’ultimo anno del corso di studi, come previsto dalla normativa vigente, si fa presente che non è stato possibile attivare tale insegnamento, per mancanza di docenti disponibili, con le competenze previste dalla normativa.

PROVE SIMULATE:

Su delibera del Consiglio di classe sono state effettuate n.2 prove di simulazione della terza prova nelle date 23 marzo e 27 aprile c.a. Le prove somministrate sono state di diverse tipologie, la prima tipologia C a risposta multipla e la seconda tipologia B + C. Entrambe sono state multidisciplinari e hanno coinvolto, le seguenti discipline: Storia, Inglese, Economia Politica, Scienze Motorie e Matematica. Le domande proposte sono state 6 per n. 5 discipline, per un totale di 30 domande, per la prima tipologia. La seconda simulazione è stata strutturata con 6 domande a scelta multipla, per n. 4 discipline: Storia, Economia Politica, Matematica e Scienze motorie; con 4 domande a risposta multipla e n.2 domande a risposta aperta, per la disciplina Inglese. La risposta doveva essere fornita per un massimo di n.5 righe, in modo tale che esprimesse la capacità di sintesi sui vari argomenti proposti. Relativamente alla prima prova somministrata, per ogni risposta esatta il punteggio attribuito è stato di p. 0,50, mentre per la seconda si allega griglia di correzione.

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PARTE TERZA

I PROGRAMMI D’ESAME

MATERIA: ITALIANO PROF. RAFFAELE DONCIGLIO

OBIETTIVI DIDATTICI:

●Analisi e contestualizzazione di testi letterari

●Riflessione sulla letteratura e sue prospettive

storiche ●Competenze e conoscenze linguistiche

ARGOMENTI SVOLTI:(ELENCARE A PARTIRE DAL MESE DI SETTEMBRE)

EDUCAZIONE LETTERARIA

1. IL ROMANTICISMO

Giacomo Leopardi: poetica e pessimismo Il sabato

2. IL SECONDO OTTOCENTO Positivismo e Realismo Naturalismo e Verismo Giovanni Verga: biografia, pensiero e opere

3. LA LETTERATURA DELLA CRISI Decadentismo- Simbolismo – Estetismo Letteratura decadente Giovanni Pascoli: poetica del “Fanciullino”

“X agosto”

Gabriele D’Annunzio: Superomismo e Sperimentalismo “La pioggia nel pineto”

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4. ETA’ DELLE AVANGUARDIE

Giuseppe Ungaretti: biografia, poetica, opere “Veglia e fiumi”

Eugenio Montale: poetica e “Male di vivere”

“Meriggiare pallido e assorto”

Luigi Pirandello: la coscienza della crisi; poetica; narrativa; teatro

“Il sentimento del contrario” “Vita e forma”

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PARTE TERZA

I PROGRAMMI D’ESAME

MATERIA: STORIA PROF. RAFFAELE DONCIGLIO

OBIETTIVI DIDATTICI:

●Utilizzare conoscenze e competenze per orientarsi nel reale

●Possedere i sottocodici specifici

●Utilizzare gli strumenti del lavoro storico.

ARGOMENTI SVOLTI:(ELENCARE A PARTIRE DAL MESE DI SETTEMBRE)

STORIA, CITTADINANZA E COSTITUZION

• L’ETA’ DELL’IMPERIALISMO

Le relazioni internazionali dal 1870 al 1914

L’Italia di Giolitti Crisi del sistema politico liberale

• L’EUROPA E IL MONDO Prima guerra mondiale Nascita dell’URSS Totalitarismo e democrazia nel mondo Grande crisi del 1929 Affermazione del Fascismo e del Nazismo • IL MONDO CONTEMPORANEO Seconda guerra mondiale

Divisione del mondo in blocchi: bipolarismo

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PARTE TERZA

I PROGRAMMI D’ESAME

MATERIA: FRANCESE PROF.SSA MARIA MAGLIOCCA

OBIETTIVI DIDATTICI: Durante il corso dell’anno scolastico gli studenti hanno affrontato lo studio e la comprensione di testi in lingua francese su argomenti di commercio per una parte dell’anno scolastico, approfondendo successivamente lo studio della civiltà della Francia. Per la produzione scritta hanno lavorato su testi di carattere tecnico e generale. Hanno dovuto dimostrare di possedere una sufficiente conoscenza e padronanza della lingua e della cultura francese.

ARGOMENTI SVOLTI:

1) COMMERCE

- Les entreprises:

- publiques et privées

- individuelles et sociétaires Les sociétés:

- de personnes

- de capitaux

- intérieur et extérieur

- de gros,de demi-gros et au detail

- Les 3 secteurs économiques

- La Bourse

- Les commerçants: définition et obligations

- La TVA

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Le marché et le marketing

La publicité La facture

Les banques

2)CIVILISATION

L’organisation des pouvoirs

Le travail

Le organization administrative

La francophonie

METODOLOGIA DIDATTICA UTILIZZATA: (barrare con una x la metodologia utilizzata)

Lezione Lezione Ricerca Attività di Altro

Frontale guidata individuale Laboratorio

X X X

PROVE DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE:

La valutazione degli studenti si è basata sostanzialmente su n.02 prove scritte e su n. 02 interrogazioni orali per ogni quadrimestre.

I criteri di valutazione seguiti hanno rispettato i seguenti indicatori sia per le prove scritte che per le interrogazioni orali:

Conoscenza, pertinenza e completezza dei contenuti Correttezza formale, proprietà di linguaggio, fluidità e adesione alla forma testuale richiesta;

Capacità logico-critiche; Conoscenza dei contenuti.

Le valutazioni sono state espresse in decimi a partire da tre e

utilizzando l’intera scala decimale.

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PROFITTO DELLA CLASSE:

Il profitto medio raggiunto dagli studenti della classe relativamente all’acquisizione dei contenuti disciplinari è stato complessivamente soddisfacente. Tuttavia alcuni allievi si sono distinti per la volontà tenace nel migliorare le proprie competenze e per la partecipazione al dialogo educativo.

Nel complesso la classe è stata sostanzialmente costruttiva nei rapporti interpersonali.

Rispetto ai livelli di partenza gli allievi hanno raggiunto un livello complessivamente buono per alcuni, soddisfacente per altri, accettabile per la restante parte. Anche chi mostrava incertezze nella preparazione di base ha cercato, compatibilmente con le sue possibilità, di partecipare alle attività di classe con un certo impegno individuale, migliorando, almeno in parte, la lacunosa preparazione di base attraverso l’acquisizione dei saperi minimi disciplinari. In tal senso essi hanno dimostrato una maturità globale idonea a sostenere gli Esami di Stato.

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PARTE TERZA

PROGRAMMI D’ESAME

MATERIA: INGLESE PROF.ANNA FERRANDINO

OBIETTIVI DIDATTICI: Durante il corso dell’anno scolastico gli studenti hanno affrontato lo studio e la comprensione di testi in lingua inglese su argomenti di commercio per una parte dell’anno scolastico, approfondendo successivamente lo studio della civiltà della Gran Bretagna. Per la produzione scritta hanno lavorato su testi di carattere tecnico e generale. Hanno dovuto dimostrare di possedere una sufficiente conoscenza e padronanza della lingua e della cultura dei paesi anglosassoni.

PROGRAMMA SVOLTO

Economic activity: The production process

The factors of production Commerce and trade

Economic system: free market

planned economy mixed economy

Business organization: Sole trader Partnership

Limited company Cooperatives

Franchising Marketing

- What is marketing? - Market research

- Advertising

Banking : the British banking system methods of payment

The Stock Exchange

Politics and Government

- The United Kingdom - The Systems of Government

- The Monarchy - The Parliament

Programma da svolgere

Geography

- The United Kingdom - Physical features

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METODOLOGIA DIDATTICA UTILIZZATA: (barrare con una x la metodologia utilizzata)

Lezione Lezione Ricerca Attività di Altro

Frontale guidata individuale Laboratorio

X X X

PROVE DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE:

La valutazione degli studenti si è basata sostanzialmente su n.02 prove scritte e su n. 02 interrogazioni orali per ogni quadrimestre.

I criteri di valutazione seguiti hanno rispettato i seguenti indicatori sia per le prove scritte che per le interrogazioni orali:

Conoscenza, pertinenza e completezza dei contenuti Correttezza formale, proprietà di linguaggio, fluidità e adesione alla forma testuale richiesta; Capacità logico-critiche; Conoscenza dei contenuti.

Le valutazioni sono state espresse in decimi a partire da tre e

utilizzando l’intera scala decimale.

PROFITTO DELLA CLASSE:

Il profitto medio raggiunto dagli studenti della classe relativamente all’acquisizione dei contenuti disciplinari è stato complessivamente soddisfacente. Tuttavia alcuni allievi si sono distinti per la volontà tenace nel migliorare le proprie competenze e per la partecipazione al dialogo educativo.

Nel complesso la classe è stata sostanzialmente costruttiva nei rapporti interpersonali.

Rispetto ai livelli di partenza gli allievi hanno raggiunto un livello complessivamente buono per alcuni, soddisfacente per altri, accettabile per la restante parte. Anche chi mostrava incertezze nella preparazione di base ha cercato, compatibilmente con le sue possibilità, di partecipare alle attività di classe con un certo impegno individuale, migliorando, almeno in parte, la lacunosa preparazione di base attraverso l’acquisizione dei saperi minimi disciplinari. In tal senso essi hanno dimostrato una maturità globale idonea a sostenere gli Esami di Stato.

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PARTE TERZA

I PROGRAMMI D’ESAME

MATERIA: MATEMATICA PROF.GIOVANNI CIRIELLO

OBIETTIVI DIDATTICI:

Possedere le nozioni ed i procedimenti di base Avere assimilato il metodo deduttivo e recepito il significato Avere compreso il valore strumentale

1) MODULO 1: MATEMATICA GENERALE

U.D. 1 : RIPETIZIONE: DISEQUAZIONI

a) Disequazioni di primo grado intere e frazionarie b) Disequazioni di secondo grado intere ad una incognita

c) Disequazioni di secondo grado frazionarie

U.D. 2: LO STUDIO DI UNA FUNZIONE RAZIONALE INTERA E FRAZIONARIA AD UNA VARIABILE

a) Concetto di funzione b) Ricerca del dominio

c) Lo studio del segno d) L'intersezione con gli assi cartesiani

e) Concetto di limite

f) Gli asintoti verticali, orizzontali e obliqui g) Concetto di derivata

h) Punti di massimi e minimi i) Rappresentazione grafica

U.D.3: FUNZIONI REALI DI DUE VARIABILI REALI.

a) Funzioni in R2 b) Definizione di funzione reali di due variabili reali

c) Insieme di esistenza delle funzioni di due variabili reali d) Rappresentazione geometrica delle funzioni di due variabili

e) Derivate parziali delle funzioni di due variabili f) Massimi e minimi delle funzioni di due variabili reali

g) Massimi e minimi con l'uso dell'analisi (Hessiano) 2) MODULO 2: LA RICERCA OPERATIVA

U.D.1: Sistemi reali. Modelli e problemi di decisione

a) Scopi e metodi della ricerca operativa b) Problemi di decisione

c) Scelte in condizioni di certezza: il calcolo del punto di equilibrio economico di una funzione lineare di primo grado

d) Il diagramma di redditività

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PARTE TERZA

I PROGRAMMI D’ESAME

MATERIA: ECONOMIA AZIENDALE PROF. ANTONIETTA GOGLIA

OBIETTIVI DIDATTICI:

-Conoscenza approfondita dei vari fatti di gestione

-Conoscenza del bilancio d’esercizio e sua formazione

-Conoscenza delle varie analisi di bilancio

- Conoscenza della contabilità analitica

-Conoscenza della strategia di Marketing

ARGOMENTI SVOLTI;

Le imprese industriali: aspetti strutturali, gestionali e contabili.

La contabilità analitica: le varie classificazioni di costi.

La strategia aziendale ed il Marketing.

Il make or buy.

La break even analysis.

La contabilità generale con le sue tipiche scritture d’esercizio:

Acquisizione e dismissione di beni strumentali.

Le scritture di assestamento, epilogo e chiusura.

La formazione del bilancio d’esercizio.

Gli schemi obbligatori di bilancio.

Interpretazione del bilancio

La riclassificazione dello Stato Patrimoniale e la rielaborazione

del Conto Economico ( in forma abbreviata).

Le analisi di bilancio per indici: gli indici patrimoniali, di liquidità ed

economici.

Esercitazioni guidate e con dati opportunamente scelti.

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Il coordinamento degli indici.

Il rendiconto finanziario.

Il sistema dei rendiconti: preventivi e consuntivi.

Fiscalità d’impresa: Le imposte dirette ed indirette

I principi su cui si fonda il reddito fiscale

ARGOMENTI DA SVOLGERE Il Business Plan

METODOLOGIA DIDATTICA UTILIZZATA: Lezione frontale, lezione guidata, lavoro di gruppo, analisi dei casi, ricerche individuali . PROVE DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE: La valutazione degli studenti si è basata sostanzialmente su n.02 prove scritte e su n. 02 interrogazioni orali per ogni quadrimestre, I criteri di valutazione seguiti hanno rispettato i seguenti indicatori, sia per le prove scritte che per le interrogazioni orali: Conoscenza, pertinenza e completezza dei contenuti; Correttezza formale, proprietà di linguaggio tecnico; Capacità logico-critiche; Conoscenza dei contenuti. Le valutazioni sono state espresse in decimi a partire da tre e utilizzando l’intera scala decimale. PROFITTO DELLA CLASSE: Il profitto medio raggiunto dagli studenti della classe, relativamente all’acquisizione dei contenuti disciplinari, è stato complessivamente discreto. Tuttavia alcuni allievi si sono distinti per la volontà tenace nel migliorare le proprie competenze e per la partecipazione al dialogo educativo. Nel complesso, la classe è stata sostanzialmente costruttiva nei rapporti interpersonali.

Page 21: DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE · 2018. 6. 14. · METODOLOGIA DIDATTICA UTILIZZATA: (barrare con una x la metodologia utilizzata) Lezione Lezione Ricerca Attività di Altro Frontale

Rispetto ai livelli di partenza, gli allievi hanno raggiunto un livello complessivamente buono per alcuni, discreto per altri, accettabile per la restante parte. Anche chi mostrava incertezze nella preparazione di base ha cercato, compatibilmente con le sue possibilità, di partecipare alle attività di classe con un certo impegno individuale, migliorando, almeno in parte, la lacunosa preparazione di base attraverso l’acquisizione dei saperi minimi disciplinari. In tal senso essi hanno dimostrato una maturità globale idonea a sostenere gli Esami di Stato.

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PARTE TERZA

I PROGRAMMI D’ESAME

MATERIA: DIRITTO PROF.SSA ANNA CACCAVALE

OBIETTIVI DIDATTICI

Conoscere il substrato storico in cui nasce la Costituzione

Conoscere i caratteri, la struttura e i contenuti della Costituzione

Conoscere gli Organi costituzionali dello Stato: Parlamento,

Governo, Presidente della Repubblica, Corte Costituzionale

Conoscere gli Organi ausiliari dello Stato: la Corte dei Conti

ARGOMENTI SVOLTI Excursus storico dallo Statuto Albertino alla

Costituzione repubblicana

Lo Stato e le sue caratteristiche. Gli elementi costitutivi dello Stato: Territorio – Popolo – Sovranità

I caratteri, la struttura e i contenuti della Costituzione italiana

I principi fondamentali della Costituzione: art. 3C il principio di uguaglianza

Diritti e doveri dei cittadini: art. 13C la libertà personale,art.32C le formazioni sociali: la famiglia, art 35C la tutela del lavoro

Il Parlamento: Camera dei Deputati e Senato della Repubblica. Bicameralismo perfetto. Funzione legislativa

Il Governo: composizione, nascita e costituzione. Poteri legislativi

Il Presidente della Repubblica: elezione, requisiti, poteri, responsabilità

La Corte Costituzionale: composizione, funzioni

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L’ Unione europea: cenni

METODOLOGIA DIDATTICA UTILIZZATA: (barrare con una x la metodologia utilizzata)

Lezione Lezione Ricerca Attività di Altro

frontale guidata individuale laboratorio

X X

PROVE DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE:

La valutazione degli studenti si è basata sostanzialmente su n.2 prove scritte e su n. 2 interrogazioni orali per ogni quadrimestre.

I criteri di valutazione seguiti hanno rispettato i seguenti indicatori sia per le prove scritte che per le interrogazioni orali:

Conoscenza, pertinenza e completezza dei contenuti;

Correttezza formale, ricchezza e proprietà di linguaggio, fluidità e adesione alla forma testuale richiesta;

Capacità logico-critiche;

Conoscenza dei contenuti.

Le valutazioni sono state espresse in decimi utilizzando l’intera scala decimale.

PROFITTO DELLA CLASSE:

Il profitto medio raggiunto dagli studenti della classe relativamente all’acquisizione dei contenuti disciplinari è stato più che sufficiente.

Complessivamente la classe è stata sostanzialmente costruttiva nei rapporti interpersonali, disponibile al dialogo educativo e ad attivare un positivo clima di lavoro e di studio.

Un certo miglioramento del rendimento scolastico rispetto ai

livelli di partenza si è notato in quasi tutti gli alunni, soddisfacente per alcuni, accettabile per altri. Anche chi proveniva da un percorso scolastico discontinuo e con numerose incertezze nella preparazione di base ha cercato compatibilmente con le sue capacità di

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partecipare alle attività di classe con un certo impegno individuale, migliorando, almeno in parte, la sua lacunosa preparazione di base attraverso l’acquisizione dei saperi minimi disciplinari. In tal senso essi hanno dimostrato una maturità globale idonea a sostenere gli Esami di Stato.

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PARTE TERZA

I PROGRAMMI D’ESAME

MATERIA: ECONOMIA POLITICA PROF. ANNA CACCAVALE

OBIETTIVI DIDATTICI Conoscere contenuto, natura ed effetti dell’attività finanziaria Conoscere i caratteri generali, funzioni e requisiti del Bilancio Conoscere le caratteristiche generali della Spesa pubblica e

delle Entrate pubbliche Conoscere i principi fondamentali dell’imposizione e i

diversi tipi di imposte Conoscere le autorità amministrative indipendenti: la

Banca d’Italia

ARGOMENTI SVOLTI

UNITA’ A: LA Politica economica e di bilancio Lezione 1 La politica economica

1. Definizione di politica economica 2. Definizione di politica 3. Definizione di economia 4. I contenuti della politica economica

Lezione 2 La politica di bilancio

1. Definizione di politica di bilancio 2. Le componenti della politica di bilancio 3. La definizione di politica della spesa pubblica 4. La funzione della spesa pubblica 5. I fattori che influenzano la spesa pubblica 6. I bisogni pubblici 7. I servizi pubblici

Lezione 3 La politica fiscale

1. Definizione di politica fiscale 2. Le funzioni della politica fiscale 3. I fattori che determinano la tassazione 4. Gli elementi della tassazione 5. La base imponibile 6. Le tipologie di tassazione

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7. Le aliquote 8. La destinazione del gettito

UNITA 2: LA POLITICA DELLA SPESA Lezione 1 La struttura della spesa pubblica

1. La spesa pubblica 2. L’incremento della spesa pubblica 3. La classificazione delle spese pubbliche 4. La gestione amministrativa della spesa

UNITA’ 3: LA POLITICA DELL’ENTRATA Lezione 1 Le diverse forme di entrata

1.Le entrate pubbliche. Criteri di classificazione

2. I tributi (tassa, imposta, contributo)

Lezione 2: I principi e le forme del prelievo fiscale

1. L’imposta: presupposto, elementi e fonte dell’imposta 2. Le forme del prelievo fiscale (imposte dirette e indirette,

reali e personali, generali e speciali, proporzionali, progressive e regressive)

3. Teoria della capacità contributiva. Art.53 della Costituzione

UNITA’ 4: Il Bilancio Nozione di bilancio dello Stato.

Anno finanziario ed esercizio finanziario.

Diversi tipi di bilancio: preventivo e consuntivo, di competenza e di cassa.

Principi del bilancio. Il bilancio dello stato e l’attività finanziaria pubblica.

Entrate ordinarie e entrate straordinarie.

La politica di bilancio.

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METODOLOGIA DIDATTICA UTILIZZATA: (barrare con una x la metodologia utilizzata)

Lezione Lezione Ricerca Attività di Altro frontale guidata individuale laboratorio

X x

PROVE DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE:

La valutazione degli studenti si è basata sostanzialmente su n/ prove scritte e su n. 2 interrogazioni orali per ogni quadrimestre.

I criteri di valutazione seguiti hanno rispettato i seguenti indicatori sia per le prove scritte che per le interrogazioni orali:

Conoscenza, pertinenza e completezza dei contenuti;

Correttezza formale, ricchezza e proprietà di linguaggio, fluidità e adesione alla forma testuale richiesta;

Capacità logico-critiche;

Conoscenza dei contenuti.

Le valutazioni sono state espresse in decimi utilizzando l’intera scala decimale.

PROFITTO DELLA CLASSE:

Il profitto medio raggiunto dagli studenti della classe relativamente all’acquisizione dei contenuti disciplinari è stato positivo.

Complessivamente la classe è stata sostanzialmente costruttiva nei rapporti interpersonali, disponibile al dialogo educativo e ad attivare un positivo clima di lavoro e di studio.

Un certo miglioramento del rendimento scolastico rispetto ai livelli di partenza si è notato in quasi tutti gli alunni, soddisfacente per alcuni, accettabile per altri. Anche chi proveniva da un percorso scolastico discontinuo e con numerose incertezze nella preparazione di base ha cercato compatibilmente con le sue capacità di partecipare alle attività di classe con un certo impegno individuale, migliorando, almeno in parte, la sua lacunosa preparazione di base

attraverso l’acquisizione dei saperi minimi disciplinari. In tal senso essi hanno dimostrato una maturità globale idonea a sostenere gli Esami di Stato.

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PARTE TERZA

I PROGRAMMI D’ESAME

MATERIA: SCIENZE MOTORIE PROF. GIUSEPPINA GRIFFO

Programma svolto entro il 15 maggio:

Il corpo umano nel suo insieme

Apparato muscolare

Apparato cardiocircolatorio

Apparato respiratorio

Articolazioni

Il linguaggio espressivo e comunicativo

Educazione alimentare

Educazione alla salute e alla prevenzione

Doping e sostanze d’abuso

Traumatologia e primo soccorso

Pallavolo

Pallacanestro

Calcio

Attività in ambiente naturale

Sport spettacolo e sport d’èlite

Argomenti da completare dopo il 15 maggio

Consolidamento e approfondimento degli argomenti svolti

Gli studenti hanno acquisito Competenze relative alla:

Conoscenza e percezione del proprio corpo e della sua funzionalità

Conoscenza e pratica delle tecniche motorie specifiche di giochi sportivi

Assunzione di comportamenti attivi e responsabili per una corretta

pratica motoria finalizzata al benessere, alla salute ed alla sicurezza

Gli studenti hanno acquisito Conoscenze teoriche- pratiche che consentono

di:

Mettere in atto azioni adeguate ai diversi contesti (giochi di squadra e

discipline individuali) utilizzando le varie esperienze motorie

Praticare nei vari ruoli giochi sportivi di squadra (pallavolo)

Comprendere gli aspetti essenziali del fenomeno sportivo (organizzazione

di eventi sportivi, tifo ,doping)

Comprendere i principi scientifici e le modificazioni fisiologiche del

movimento per l’acquisizione di corretti stili di vita

Intervenire con le procedure del primo soccorso

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Gli studenti hanno acquisito Abilità utili a:

Affinare le tecniche e tattiche motorie per ottimizzare la prestazione

Collaborare alla realizzazione di progetti motori e sportivi

Controllare le proprie emozioni ed essere capace di leali relazioni

Orientare la propria attività motoria in relazione al consumo energetico

Pratica delle norme del primo soccorso

OBIETTIVI RAGGIUNTI

La classe ha fatto registrare impegno e partecipazione non sempre costanti.

L’organizzazione e lo svolgimento dell’ attività didattica è stata a volte

impegnativa a causa di carenze motorie pregresse, per cui l’apprendimento

è avvenuto per alcuni alunni con qualche difficoltà. Tuttavia il livello

raggiunto delle competenze di base è accettabile.

Nell’affrontare ogni argomenti si è partiti da una situazione globale. Durante

questa fase l’esecuzione spontanea del percorso, dell’esercizio e soprattutto

del gioco, ha permesso di avere una prima valutazione delle capacità

motorie dei ragazzi. La ripetizione del gesto ha costituito il momento

addestrativo vero e proprio e il canale attraverso il quale si è cercato di far

acquisire il gesto motorio, in maniera da rendere i ragazzi padroni della

migliore tecnica.

VERIFICHE

Le verifiche sono state realizzate attraverso:

Osservazione sistematica durante lo svolgimento del lavoro

Questionario a risposta multipla

Verifica orale sugli argomenti trattati

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PARTE TERZA

I PROGRAMMI D’ESAME

MATERIA: RELIGIONE PROF. ANTONIO CRESCENZO

OBIETTIVI DIDATTICI:

Formare l’uomo sia sul piano personale, morale e spirituale, che culturale.

Dare agli allievi orientamenti nel campo del pensiero e delle scelte

umane.

Sollecitare il risveglio di interrogativi e attivare lo sviluppo critico del senso religioso.

Aiutare a superare ogni forma di intolleranza e di fanatismo.

ARGOMENTI SVOLTI:

I valori del cristianesimo; I

valori morali;

Le norme morali;

L’Etica;

Il discorso della montagna; La

religione ebraica;

Il Dio della rivelazione biblica; La

morale dell’Alleanza;

La morale del Regno;

Primo cristianesimo e nuovo ordine morale: Etica

ecologica;

Economia personalista;

I sacramenti della fede cristiana;

Etica alimentare; Il valore del lavoro;

Lavoro e dignità umana;

I beni economici nel giudizio di Gesù;

Rerum Novarum.

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PROPOSTE DI GRIGLIE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA: ITALIANO

Tema argomentativo

Indicatori Punteggi Punteggi Descrittori o o ai

massimo diversi

livelli

1 L’espressione presenta gravi e numerosi errori

1,5

Si esprime in modo scorretto pur se comprensibile;

usa un lessico improprio

Padronanza della 2 L’esposizione presenta solo alcuni errori; usa un

lingua, capacità 4 punti lessico ancora un po’ limitato, ma corretto

espressive 3 Si esprime con fluidità e con buona coesione

Logico-linguistiche sintattica, pur con occasionali incertezze; usa un

lessico appropriato

4

Si esprime con fluidità, con buona coesione

sintattica e correttezza formale; usa un registro linguistico appropriato

1 Non è aderente alla traccia e produce scarsa

documentazione

Conoscenza specifica 1,5 Non ha capito la consegna e mostra una limitata

degli argomenti 4 punti

conoscenza dell’argomento

richiesti (aderenza 2 Ha capito la consegna e presenta un’accettabile

alla traccia) conoscenza dell’argomento

3 Ha capito la consegna e sostiene le sue tesi con discreta conoscenza dell’argomento

4 Ha capito la consegna e sostiene le sue tesi con ottima conoscenza dell’argomento

1 Non sa organizzare il discorso e/o si contraddice

1,5 Svolge il discorso in modo frammentario o

2 incompleto

Capacità di 4 punti Svolge il discorso in modo schematico ma

organizzare un testo 3

sostanzialmente completo

Svolge il discorso in modo articolato e completo

4 Argomenta in modo ben organizzato logico e

convincente

1 Manca di originalità, creatività e capacità di

1,5 rielaborazione

Capacità

di

Riesce a rielaborare solo parzialmente e non

elaborazione critica, 3 punti 2 fornisce interpretazioni personali

originalità

e/o

Presenta un taglio personale nell’argomentazione e

creatività

2,5 rielabora in modo semplice

Affronta l’argomento con discreta originalità e 3 creatività

Rielabora l’argomento con sicurezza e fornisce interpretazioni personali valide

VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA… 15

.

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PARTE QUARTA

PROPOSTE DI GRIGLIE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA: ECONOMIA AZIENDALE

Indicatori Punteggi Punteggi Descrittori o o ai

massimo diversi

livelli

1 L’elaborato presenta gravi e numerosi errori

1,5

Si esprime in modo scorretto pur se comprensibile;

usa termini impropri

Padronanza della 2 L’elaborato presenta solo alcuni errori; i termini

disciplina, capacità 4 punti usati sono spesso impropri.

espressive 3 Si esprime con termini appropriati, pur con

logico-deduttive occasionali incertezze.

Si esprime adeguatamente, con correttezza 4

formale; usa un termini specifici quando necessario.

1 Non è aderente alla traccia e produce scarsa

documentazione

Conoscenza specifica 2 Non ha capito la consegna e mostra una limitata

degli argomenti 4 punti

conoscenza dell’argomento

richiesti (aderenza 2 Ha capito appieno il senso di quanto richiesto e

presenta un’accettabile conoscenza dell’argomento alla traccia)

3 Ha capito l’argomento richiesto e sostiene le sue tesi con discreta conoscenza dell’argomento

4 Ha capito l’argomento richiesto e sostiene le sue tesi con ottima conoscenza dell’argomento

1 Non sa organizzare i punti dell’elaborato da trattare

1,5 e/o si contraddice

Svolge l’elaborato in

modo frammentario

o 2

Capacità

di 4 punti

incompleto

sviluppare un caso o 3

Svolge l’elaborato in modo schematico ma

situazione aziendale sostanzialmente completo

4

Svolge l’elaborato in modo articolato e completo

Argomenta in modo ben organizzato, specifico e

convincente

1 Manca di applicazione dello studio al caso specifico.

1,5 Non dimostra creatività ed inventiva.

Capacità

di

Riesce ad applicarsi solo parzialmente e non

applicazione dei casi 3 punti 2 fornisce interpretazioni personali

aziendali

studiati

Presenta un taglio personale nell’argomentazione e

espandendo

2,5 rielabora in modo semplice

Affronta l’argomento con

discreta originalità e appropiatamente e a

3

creatività

seconda di quanto

Rielabora adeguatamente

quanto richiesto con

richiesto

sicurezza fornendo interpretazioni personali valide

Voto complessivo attribuito alla prova:…15….

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PARTE QUARTA

PROPOSTE DI GRIGLIE

Griglia di valutazione della Terza Prova degli Esami di

Stato Tipologia Mista B+C (5 materie coinvolte)

2 quesiti a risposta singola e 28 a risposta multipla

CRITERI DI VALUTAZIONE

QUESITI A SCELTA MULTIPLA

Obiettivi: accertamento della conoscenza dei contenuti e delle capacità logiche nell'individuazione della risposta esatta

Punteggio:

0,50 risposta esatta 0 risposta errata o non data.

QUESITI A RISPOSTA SINGOLA

Per la valutazione dei quesiti a risposta singola si ricorre alla seguente griglia.

Punteggio:

0,50 risposta esatta 0,25 risposta parziale

0 risposta errata o non data.

Indicazioni per la correzione

L’arrotondamento per eccesso o per difetto va eseguito unicamente sulla somma finale dei punteggi di tutte le discipline.

Nel caso in cui la prima cifra decimale sia 5, l’arrotondamento verrà effettuato per eccesso.

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IL CONSIGLIO DI CLASSE

DOCENTE MATERIA FIRMA

RAFFAELE DONCIGLIO ITALIANO

RAFFAELE DONCIGLIO STORIA

ANNA CACCAVALE DIRITTO

ANNA CACCAVALE ECONOMIA POLITICA

ANNA FERRANDINO INGLESE

MARIA MAGLIOCCA FRANCESE

ANTONIETTA GOGLIA ECONOMIA AZIENDALE

GIOVANNI CIRIELLO MATEMATICA

GIUSEPPINA GRIFFO SCIENZE MOTORIE

RELIGIONE ANTONIO CRESCENZO

SOSTEGNO ENRICO CORVINO

SOSTEGNO ANTONIO D’ANGELO

Casal di Principe, 15 maggio 2018

IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Dott. Prof. CONCETTA COSENTINO)

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ALLEGATO AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO

DELLA 5^ C corso AFM

Alternanza scuola-lavoro Attività SVOLTA per il triennio 2015/18

PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

1. TITOLO DEL PROGETTO

L’AMMINISTRAZIONE DI UN ENTE NON PROFIT

2. IMPRESE / ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, PARTNER PUBBLICI, PRIVATI E TERZO SETTORE

3. ATTIVITA’, RISULTATI E IMPATTO

La classe è stata per la maggior parte sufficientemente motivata nel partecipare ad un’esperienza

di formazione al lavoro presso una struttura legata al loro territorio.

L’attività svolta dagli allievi è stata quella di apprendimento dei modi e dei tempi di lavoro in un

ente non profit che si occupa della gestione dei beni confiscati e della creazione di eventi, a livello

locale e nazionale, contro le mafie. Gli alunni sono stati anche impiegati in attività di verifica e di

riproduzione dei lavori in aula dei vari processi lavorativi inerenti l’amministrazione dell’ente.

In relazione con le finalità espresse, considerando che il progetto deve caratterizzarsi per una forte

valenza educativa ed innestarsi in un processo di costruzione della personalità per formare un

soggetto orientato verso il futuro, gli obiettivi sono stati i seguenti:

• favorire la maturazione e l’autonomia dello studente;

• favorire l’acquisizione di capacità relazionali;

• fornire elementi di orientamento professionale:

• integrare i saperi didattici con saperi operativi;

• acquisire elementi di conoscenza critica della complessa società contemporanea.

4. STRUTTURA ORGANIZZATIVA, ORGANI E RISORSE UMANE COINVOLTI, IN PARTICOLARE DESCRIVERE IN

DETTAGLIO

Denominazione

L'APS Den Creativity Space

JAMBO 1 - CIS Meridional srl

Indirizzo

Casal di Principe (CE), via Salvo D’acquisto n. 12

Trentola Ducenta (CE)

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a) STUDENTI

Hanno partecipano tutti gli alunni del triennio 2015-18 della 5 C afm

b) DIPARTIMENTO/I COINVOLTO/I

Sono stati coinvolti i dipartimenti relativi alle materie di Economia aziendale, Matematica, Diritto,

Informatica, Francese ed Inglese. Inoltre, si verificherà in itinere se si necessita dell’intervento di

ulteriori materie.

c) TUTOR INTERNO ED ESTERNO

TUTOR INTERNO

Il tutor formativo ha avuto il compito di monitorare l'andamento del percorso ed intervenire nella

valutazione iniziale, intermedia e finale del periodo di apprendistato.

Il ruolo è stato ricoperto per tutto il triennio dalla Prof.ssa Anna Caccavale.

TUTOR ESTERNO

Il tutor aziendale dell’ultimo anno è stata l’AG del Jambo 1 dott. Scarpa.

5. VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO E DEL PROGETTO

La valutazione del percorso formativo di ASL viene espressa dal CdC sulla base delle valutazioni

espresse dal tutor interno e da quello aziendale. Al termine del percorso verrà rilasciata la

certificazione delle competenze acquisite.

12. PROFILO IN USCITA

Al termine del triennio gli allievi hanno acquisito il profilo professionale di PERITO AMMINISTRATIVO TECNICO/CONTABILE IN ENTI NON PROFIT.

Letto ed approvato all’unanimità.

Il presente allegato è parte integrante del documento del 15 maggio del CdC del