M E F P Giugno 20001 Il D.Lgs.47/00: la riforma fiscale della previdenza complementare.
Divisione Economica e Sociale Ufficio politiche fiscali Rovigo, 24 settembre 2012 La riforma fiscale...
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Divisione Economica e Sociale Ufficio politiche fiscali
Rovigo, 24 settembre 2012
La riforma fiscale Analisi e proposte migliorative della
riforma fiscale presentata dal Governo
L’evasione fiscale come elemento generatore di un sistema fiscale squilibrato e sempre più ingestibile.
Un economia sommersa costante pari a 16-18 punti di PIL (nel 2008 tra 255 e 279 mld di euro), negli anni, ha generato un sistema
fiscale iniquo ed estremamente farraginoso
Iniquo
Farraginoso
Perché
Perché
per tener conto della base imponibile “potenzialmente” evasa, la tendenza è stata quella di appesantire
la tassazione nominale sul reddito delle imprese personali e alleggerire quella sul reddito da lavoro
dipendente e della grande impresa.
al fine di premiare in modo capillare coloro che hanno particolari esigenze e, anche, per evitare
di dare agevolazioni ai c.d. evasori, si sono generati ben 720, regimi diversi di agevolazione (tax-expenditures)
che costano al sistema oltre 250 mld di euro
Oltre ai costosi adempimenti connessi alla lotta all’evasione. Nell’ultima legislatura
sono nati 9 ulteriori adempimenti 2Rovigo, 24 settembre 2012
Gli effetti sull’economia causati dalla concorrenza sleale dovuta all’evasione fiscale.
L’evasione fiscale dilagante, in alcuni mercati che operano con consumatori finali,
genera una selezione inversa delle imprese, negativa per lo sviluppo
L’impresa che emerge e che ha successo, non è quella che punta ad abbassare i prezzi Incrementando la produttività, ma quella che riesce a farlo evadendo
Occorre invertire questa tendenza, concedendo dei vantaggi a chi è fedele al fisco.
ad essere espulso dal mercato deve essere l’evasore, a cominciare da quello totale.
Questo effetto è tanto più intenso, quanto più è alta
la pressione del fisco sulle imprese
Rovigo, 24 settembre 2012
3
4
Andamento della pressione fiscale nominale e della pressione fiscale effettiva
40,40%
42,6% 42,7%
45,1%
48,63%
51,40%
54,25%
45,7%
45,9%
43,1%
42,9%
43,1%
42,0%40,60%
41,40%
40,80%
41,30%41,60%
55,21%
55,06%
51,28%
51,88%51,63%51,66%
50,43%
48,98%
50,28%49,72%
51,06%51,14%
40%
42%
44%
46%
48%
50%
52%
54%
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009* 2010* 2011 2012 2013 2014
Pressione fiscale ISTAT Pressione fiscale effettiva
Stime CNA dati ISTAT e relazioni tecniche ai provvedimenti
Le analisi si basano sul PIL stimato dall’ISTAT, senza cioè includere eventuali revisioni a causa di recessione o degli
ulteriori effetti depressivi dovuti alle manovre. 4Rovigo, 24 settembre 2012
Il diverso peso delle imposte dirette dichiarate sui diversi comparti di imposizione nel 2007 (stime)
Elaborazioni CNA- Ufficio politiche fiscali su dati MEF anno 2007 – Valori espressi in migliaia di euro
Le detrazioni da lavoro, pari a circa 32 miliardi,
pareggerebbero il conto.
5Rovigo, 24 settembre 2012
La pressione fiscale sulle società di capitali si è ridotta nel tempo
Nelle società di capitali la pressione fiscale nel tempo si è ridotta su
due grandi tributi
L’aliquota IRPEG/IRES è passata dal 37% al 33%, all’attuale 27,5%
La quota di IRAP pagata dalle società di capitali
si è ridotta
Aliquota dal 4,25%al 3,90%
le deduzioni per ridurre Il cuneo fiscale
La prevista compensazione con le indeducibilità, non
sempre ha determinato un aumento definitivo di
base imponibile
Rovigo, 24 settembre 2012 6
L’andamento relativo dell’IRES dovuta dalle società di capitali e l’IRPEF relativa alle imprese individuali
La differenza nelle quote di contribuzione relativasui versamenti diretti è passata da 26,4 punti
a 18,8 punti, ossia di 7,6 punti base
Il diverso impatto della crisi sui diversi comparti può spiegare solo in parte la distanza.
Per i soggetti IRES anni 2007-2011 le imposte versate si sono ridotte del 29,13%, mentre
i redditi ‘08 –’09 sono scesi di circa il 10% con una differenza di 19,13%
I soggetti IRPEF anni 2007-2011 le imposte versate si
sono ridotte del 13,24%, mentre i redditi dal ‘08 al ‘09 sono scesi di circa il 5%,
con una differenza di 8,4%
% DI UTILIZZO DELLE DEDUZIONI IRAP CONNESSE
AL CUNEO FISCALE PER CLASSI DI VALORE DELLA
PRODUZIONE
Rovigo, 24 settembre 2012 7
I nuovi adempimenti nati dalla nascita della legislatura, per fronteggiare l’evasione
1) comunicazioni dei rapporti con imprese residenti in Paesi individuati nella c.d. black list;
2) novità sugli elenchi intra-UE nei servizi intracomunitari;
3) richiesta e all'autorizzazione per poter essere inscritti nell'elenco di coloro ammessi ad effettuare operazioni intracomunitarie (elenco Vies);
4) limitazioni alla compensazione per ruoli superiori a 1.500 euro;
5) limiti alle compensazioni di crediti Iva per importi superiori a 10/15 mila euro;
6) obbligo di comunicare le operazioni Iva, di importo superiore a 3.600 euro se effettuate nei confronti di consumatori finali (c.d. spesometro);
7) alla comunicazione dei contratti di leasing e noleggio;
8) alla comunicazione dei beni dati in godimento ai soci;
9) alla comunicazione dei contratti di rete oggetto di asseverazione;
10) le comunicazioni delle operazioni eseguite dai proprio clienti, cui sono tenute le banche
Sono tutti obblighi che pesano sulle imprese e frenano l’economia.
8Rovigo, 24 settembre 2012
ANALISI E PROPOSTE MIGLIORATIVE
La riforma fiscale Monti
9Rovigo, 24 settembre 2012
La riforma del catasto degli immobili (articolo 2)
Revisione del catasto degli immobili
Valore patrimoniale Rendita media ordinaria
Rilevanza al metro quadro
Riferimento al valore di mercato
Valutazione in base a costo per gli immobili strumentali
Funzioni statistiche basate sul valore delle locazioni
Per gli immobili strumentali stima diretta o costo Dalla riforma non può emergere un
aggravio fiscale medio. A tal fine sono modifiche delle aliquote, deduzioni,
detrazioni e franchigie di imposizione. Tuttavia qualcuno pagherà di più altri meno
Superamento della logica dei coefficienti
moltiplicativi per arrivare al valore catastale
10
Rovigo, 24 settembre 2012
Stima dell’evasione (articolo 3)
Stima annuale dell’evasione
Riferita a tutti i principali tributi
Su confronto contabilitànazionale anagrafe tributaria
Pubblicizzazione annuale dfei risultanti
L’analisi dovrebbe distinguere per tipologia di contribuente
Dalla prima versione del ddl è stato eliminato il fondo per la redistribuzione
ai cittadini delle maggiori entrate derivanti dalla lotta all’evasione
Costituiva l’unica norma della riforma che poteva
agevolare lo sviluppo.
Rovigo, 24 settembre 2012 11
Introduzione dell’IRI (articolo 11)
Viene unificata la tassazione del reddito d’impresa e
lavoro autonomo
Imprese individuali
Società di persone
Professionisti
Società di capitali
Tassano il reddito che resta in azienda ad aliquota
proporzionale ( 27,5%?)
La parte distribuita a soci persone fisiche o prelevata
dall’imprenditore,ad IRPEF sulla base delle aliquote attuali
Si perde completamente sia la riforma delle aliquote
IRPEF a 20%, 30%, 40% e la progressiva eliminazione dell’IRAP.
12Rovigo, 24 settembre 2012
Riforma IRI: alcuni esempi di confronto sulle vecchie regole (il caso di imprese personali)
Impresa individuale con reddito di impresa di € 40.000 e prelevamento di € 28.000
Imposta dovuta secondo le attuali disposizioni
Imposta dovuta in applicazione della futura IRI
ad aliquote attuali
Differenza
€ 6.960,00 € 7.700,00 € 740,00
Impresa individuale con reddito di impresa di € 28.000 senza prelevamento
E’ evidente che con l’IRI al 27,5% e le attuali aliquote IRPEF, ad entro il
reddito di 28 mila euro, conviene distribuire tutto il reddito, per non pagare di più
*Per aliquote attuali si intende 27,5% aliquota IRI e aliquote IRPEF del: 23% sino a 15 mila euro; 27% sino a 28 mila euro; 38% sino a 55 mila euro; 41% sino a 75 mila euro; 43% oltre i 75 mila euro. 13
Riforma IRI: alcuni esempi di confronto sulle vecchie regole (il caso di società di capitali)
Tavola n. 3 - Società di capitali con reddito di impresa di € 40.000 e distribuzione di € 28.000 di utili (partecipazione qualificata)
Tavola n. 4 - Società di capitali con reddito di impresa di € 40.000 e distribuzione di € 28.000 di utili (partecipazione non qualificata)
*Per aliquote attuali si intende 27,5% aliquota IRI e aliquote IRPEF del: 23% sino a 15 mila euro; 27% sino a 28 mila euro; 38% sino a 55 mila euro; 41% sino a 75 mila euro; 43% oltre i 75 mila euro.
E’ evidente il maggior vantaggio che conseguirebbero le società di capitali
rispetto all’attuale tassazione.
14
Introduzione dell’imposta di esistenza (articolo 11)
E’ previsto un regime forfettario di determinazione delle imposte dovute per
le micro imprese.
Il contribuente versa una somma annuale
sostitutiva di tutti i tributi
Si applica per le imprese molto piccole
Semplifica radicalmente gli adempimenti
Si tratta di un regime che colma il vuoto lasciato
dai contribuenti minimi, obbligando il contribuente a memorizzare
solamente gli elementi utili per individuare la
somma da versare.
15Rovigo, 24 settembre 2012
Riforma delle regole per la determinazione del reddito d’impresa e della base imponibile IRAP (articolo 12)
Per la tassazione del reddito d’impresa la riforma prevede
Individuazione del momento di realizzo delle perdite su crediti coerenti con la
disciplina del bilancio d’esercizio
Nuova disciplina impositiva per operazioni transfrontaliere e delle partecipate estere
c.d CFC Controlled Foreign Company
Revisione dei regimi di deducibilità degli Ammortamenti spese generali
ed altre particolari categorie di costi
Si tratta di norme che, per la maggior parte, considerano solo i
problemi della grande impresa.
In particolare, il problema del recupero delle imposte anticipate, In relazione a proventi non ancora riscossi, rappresenta, ora più che
mai, un problema generale che non può essere risolto solo
per le società di capitali che adottano il bilancio
d’esercizio.
Per le imprese in contabilità semplificata, si deve arrivare
al criteri di cassa per la determinazione del reddito.
Tasso solo ciò che riscuoto
16Rovigo, 24 settembre 2012
VALUTAZIONE GENERALE E PROPOSTE MIGLIORATIVE
Le Riforma Monti
17Rovigo, 24 settembre 2012
Perché no a questa riforma o come si può migliorare
Non riduce la pressione fiscale.
E troppo sbilanciata verso la dimensione alta
delle imprese
Rovigo, 24 settembre 2012 18
Gli obbiettivi mancati della riforma fiscale
Nell’ambito della riforma fiscale, occorre puntare su
Tre obbiettivi centrali.
Ridurre la pressione fiscale contestualmente all’emersione dell’economia sommersa,
specialmente sulle imprese personali.
Riforma della riscossione delle imposte, al fine dei dare ancora più strumenti alle imprese
adempiere e meno vessazioni
Usare il fisco come leva per velocizzare i pagamenti tra imprese e tra imprese e pubblica amministrazione
Rovigo, 24 settembre 2012 19
Riduzione della pressione fiscale sulle imprese personali e razionalizzazione della determinazione del reddito
Per riequilibrare la pressione fiscale tra i vari comparti impositivi
nell’immediato occorre:
Applicare la nuova IRI, solamente alle imprese personali
Aumentare la franchigia IRAP ad Almeno a 30 mila euro
Introdurre il criterio di cassa per il reddito d’impresa dei contribuenti in
contabilità semplificata.
Prevedere un sistema di tassazione agevolato che premi le imprese più
fedeli ed efficienti
Sono proposte concrete che oltre a ridurre il carico
fiscale delle imprese, darebbero un senso di vicinanza dello stato ai problemi delle PMI.
20Rovigo, 24 settembre 2012
Riforma della riscossione (Equitalia), cosa serve subito
Attualmente la riscossione coattiva delle imposte e regolata da norme che
Tendono ad espellere le imprese dal mercato
Con metodi che creano disordini sociali
Con possibilità di rateizzazioni che arrivano solo dopo un incremento
altissimo del debito fiscale.
Dalle nostre prime rivendicazioni
del problema (ottobre 2010)Molto è stato fatto,
ma non basta
Serve introdurre unversamento rateale che
Arrivi prima che il debito giunge ad Equitalia
Preveda il versamento fino a 40 rate trimestrali (10 anni)Rovigo, 24 settembre 2012
21
Come il fisco può aiutare per velocizzare i pagamenti tra imprese e nei rapporti con la PA
Nei rapporti tra imprese
Nei rapporti con la PA
Con la liquidazione Iva di cassa fino a 2 mld di fatturato
Il 95% delle imprese verserebbero l’Iva solo al momento
dell’incasso della fattura
Le imprese clienti, sono incentivare a pagare, perché potrebbero
dedurre l’Iva solo quando pagano.
Compensazione dei crediti commerciali con i debiti fiscali
Per tutti i crediti commerciali vantati verso la PA .
Per il versamento di tutti i debiti fiscali sia emergenti dalle dichiarazioni che
In riscossione presso Equitalia
Rovigo, 24 settembre 2012 22
FATTO(MANCA SOLO L’ATTUAZIONE )
(ARTICOLO 32-BIS DEL DL N. 83/2012)
INSUFFICIENTE
(ART. 28-QUATER DEL DPR N. 602/73)
Prima analisi della platea di riferimentoAnalisi statistiche - Dichiarazioni 2011 - Anno d'imposta 2010
Tipo di imposta : IVATipologia contribuente : TotaleTematica : Operazioni imponibiliClassificazione : Classi volume d'affari in euroAmmontare e media espressi in : Migliaia di euroData ultimo aggiornamento : Maggio 2012
Frequenza cumulata
Ammontare cumulato
% operFrequenza cumulata
Ammontare cumulato
% operFrequenza cumulata
Ammontare cumulato
% oper
minore di zero 2.739 0 656 0 2.530zero 26.640 678.101 0,03% 11.173 99.327 0,02% 18.236 578.775 0,03%da 0 a 2.580 152.930 935.293 0,04% 63.160 182.689 0,04% 106.982 752.605 0,04%da 2.580 a 7.000 360.367 2.029.981 0,08% 150.293 512.177 0,10% 266.363 1.517.805 0,08%da 7.000 a 10.330 518.694 3.459.272 0,14% 220.096 950.497 0,19% 390.532 2.508.775 0,13%da 10.330 a 20.660 980.882 10.409.982 0,43% 445.829 3.288.029 0,65% 753.783 7.121.953 0,38%da 20.660 a 25.890 1.197.252 15.199.333 0,63% 559.985 4.985.103 0,98% 925.056 10.214.229 0,54%da 25.890 a 61.970 2.234.312 55.814.523 2,33% 1.145.846 20.181.447 3,97% 1.758.271 35.633.074 1,89%da 61.970 a 185.920 3.336.874 164.062.783 6,85% 1.861.313 66.049.260 12,99% 2.659.751 98.013.520 5,20%da 185.920 a 309.870 3.660.503 234.975.551 9,82% 2.079.379 95.139.112 18,72% 2.944.614 139.836.436 7,42%da 309.870 a 516.460 3.888.109 316.923.302 13,24% 2.229.579 126.036.366 24,79% 3.151.737 190.886.932 10,12%da 516.460 a 1.000.000 4.088.754 443.653.656 18,53% 2.357.037 169.463.792 33,34% 3.338.639 274.189.860 14,54%da 1.000.000 a 2.700.000 4.259.620 677.546.804 28,30% 2.460.351 242.989.585 47,80% 3.500.712 434.557.214 23,05%da 2.700.000 a 5.164.570 4.312.283 833.237.044 34,81% 2.488.600 278.039.175 54,69% 3.551.531 555.197.865 29,44%da 5.164.570 a 7.000.000 4.327.418 902.809.677 37,71% 2.496.298 290.350.234 57,12% 3.566.265 612.459.439 32,48%da 7.000.000 a 15.000.000 4.350.739 1.076.295.603 44,96% 2.508.122 316.328.021 62,23% 3.589.147 759.967.578 40,30%da 15.000.000 a 40.000.000 4.363.516 1.288.419.884 53,82% 2.514.996 344.491.469 67,77% 3.601.784 943.928.411 50,06%oltre 40.000.000 4.370.494 2.393.981.700 100,00% 2.519.331 508.347.177 100,00% 3.608.738 1.885.634.518 100,00%
Operazioni imponibili verso consumatori finali
Operazioni imponibili verso titolari di partita IVA
Classi volume d'affari in euroTotale operazioni imponibili
Rispetto alla platea di riferimento il 36% delle operazioni è
con consumatori finali ed il 64% con altre imprese
Agosto 2011
I LORO SOGNI, LA NOSTRA RESPONSABILITA’
Divisione Economica e Sociale Ufficio politiche fiscali
24Rovigo, 24 settembre 2012