Diventare Naturopati PDF

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Scrivi per inserire testo Giuseppe Bertagna e Guido A. Morina DIVENTARE NATUROPATI O TERAPISTI “ALTERNATIVI”: CAMBIARE VITA E LAVORO Tutto ciò che bisogna sapere prima di iscriversi a scuole o corsi e intraprendere una attività professionale nel settore. Ebook Morina Editore

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Naturopatia

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    Giuseppe Bertagna e Guido A. Morina

    DIVENTARE NATUROPATIO TERAPISTI ALTERNATIVI:CAMBIARE VITA E LAVORO

    Tutto ci che bisogna sapere prima di iscriversi a scuole o corsi e intraprendere una attivit professionale nel settore.

    Ebook Morina Editore

  • Propriet letteraria riservata.Qualsiasi parte di questo Ebook pu essere riprodotta con ogni mezzo purch a scopo di ricerca o divulgazione, ma con il consenso degli autori.Qualsiasi riferimento a persone, enti, societ e situazioni non casuale ed stato rigorosamente accertato e documentato nella sua correttezza e veridicit. Lautore naturalmente disponibile a rettificare immediatamente qualunque dato possa essere dimostrato contrario alla realt dei fatti e ingiustamente lesivo dellimmagine e della dignit altrui, riservandosi il diritto di difendere la propria.

    Ebook Morina EditoreCorso Einaudi 39 bis, 10129 Torinowww.ebookcounselingnaturopatia.it

    Per ogni informazione, per segnalare errori, imprecisioni o per comunicare con noi, scrivere a :[email protected]

    Prima edizione: maggio 2002Seconda edizione: febbraio 2004Terza edizione: luglio 2005Quarta edizione, riveduta e corretta: giugno 2009

  • Nulla pi facile che illudersi. Perch luomo crede vero ci che desidera.Demostene, Olintiche

  • Indice

    Introduzione.! 1CAPITOLO 1. Lavorare nel settore della naturopatia e delle medicine alternative. Che cosa sono, chi le pu praticare, quali titoli o requisiti sono richiesti dalla legge.! 6

    Cosa si intende per medicine alternative! 6

    Diventare naturopata o terapeuta alternativo nel rispetto della legge! 9

    Linganno degli squilibri energetici.! 12

    Cosa dice la legge sullargomento.! 14

    Validit dei titoli e dei diplomi in naturopatia e medicine alternative.! 17

    Patrocini fasulli, diplomi, lauree e scuole riconosciute e altre bufale in naturopatia e medicine alternative! 24

    Breve approfondimento: la pubblicit ingannevole relativa a titoli o percorsi di formazione accreditati! 26

    Breve approfondimento: ciarlatani, falsi dottori e altri inganni nel mondo delle medicine alternative.! 28

    Una legge per le medicine alternative?! 31

    CAPITOLO 2. Lavorare come naturopata.! 35Tutto ci che bisogna sapere prima di iscriversi a scuole o corsi di naturopatia o discipline bionaturali.! 36

    Le Scuole di naturopatia! 37

    La ricerca ossessiva di scuole, titoli e diplomi legalmente riconosciuti in naturopatia.! 43

    Il problema della liceit della prescrizione di cure e rimedi naturali.! 52

    Come riconoscere le Scuole di naturopatia per ciarlatani e guaritori improvvisati.! 55

    La naturopatia tradizionale, come ogni medicina alternativa, si fonda sullignoranza e sulla disinformazione. Altrimenti, sarebbe ricerca scientifica.! 56

  • Ignoranza e naturopatia commerciale. Il naturopata tradizionale: esperto consulente, oppure ignorante ciarlatano?! 57

    Perch i corsi di naturopatia tradizionale, pur essendo costruiti su poche centinaia di ore di lezione, hanno sempre una durata triennale?! 60

    Diventare naturopati ed esperti di alimentazione: sfatiamo alcune credenze e luoghi comuni.! 63

    La posizione dei biologi nutrizionisti rispetto allesercizio dellattivit di prescrizione dietetica e di rimedi naturali.! 67

    Diventare naturopata nel rispetto della legge, del prossimo e della propria coscienza.! 70

    Diventare naturopata: molto, molto pi difficile di quanto vi facciano credere.! 73

    Opinioni e consigli per diventare naturopata legalmente.! 75

    CAPITOLO 3. Diventare massaggiatori o operatori di tecniche corporee.! 80

    Le varie forme di ginnastica e le tecniche di rilassamento e di meditazione.! 80

    Breve introduzione alle tecniche di manipolazione! 81

    Le tecniche corporee non manipolative.! 86

    CAPITOLO 4. Lavorare come guaritori o terapeuti alternativi.! 90

    Ascesa e declino delle tecniche inutili e di quelle da ciarlatani! 91

    Labuso di esercizio della professione di psicologo o di psicoterapeuta! 92

    CAPITOLO 5. Accorgimenti, avvertenze, sbocchi concreti, suggerimenti conclusivi.! 95

    Quali scelte concrete si prospettano a chi vuole operare nel campo delle medicine alternative.! 96

    Gli adempimenti in materia fiscale per lo svolgimento dellattivit di libero professionista nel settore.! 99

    Una legge per il riconoscimento delle discipline non convenzionali?! 100

    Il Counseling in naturopatia come alternativa alla naturopatia tradizionale! 104

    La scelta del Counseling! 106

    Chi il Counselor ad indirizzo naturopatico! 107

  • Perch il Counseling in naturopatia.! 108

    Conclusione.! 111Appendice! 112

    1: LEIBNIZ CAMPUS PUBBLICITA INGANNEVOLE! 112

    2: Universit La Sapienza: la naturopatia come insieme di principi salutistici, e non come sistema di cure.! 115

    3: Lettera di un ex naturopata in risposta allinvito alla partecipazione a un corso di magia organizzato da unazienda spagirico-alchemica.! 117

    4: Il tentativo dei naturopati italiani di contarsi e di contare.! 118

    5: Una lettera per riflettere.! 119

    BIBLIOGRAFIA! 121

  • Introduzione. Questo Ebook un manuale pratico a tutti gli effetti. nato per mettere a disposizione del pubblico pi vasto possibile lesperienza accumulata in oltre quindici anni di studio e di lavoro nel campo delle medicine alternative, del counseling e della naturopatia, e non ha quindi lo scopo di illustrare e pubblicizzare benefici, effetti, caratteristiche terapeutiche delle diverse forme di cura alternativa. Chi fosse interessato agli aspetti teorici e di contenuto delle medicine alternative, per comprendere meglio sotto quali aspetti esse si distinguano dai sistemi di cura tradizionali, pu consultare gli altri Ebook di questa stessa collana editoriale, e in particolare il nostro Basi fondamentali di Counseling ad indirizzo naturopatico, Introduzione al Counseling Psicobiologico, Manuale di naturopatia scientifica, e, soprattutto, Il libro nero delle medicine alternative e Lillusione delle medicine alternative.Gli autori del presente manuale sono i fondatori di alcune Scuole di formazione nel settore di cui ci stiamo occupando, ed inevitabile che essi portino nelle loro affermazioni la loro esperienza personale e professionale, insieme alle idee che hanno elaborato nel corso di tanti anni di insegnamento e di pratica professionale. La critica da essi costantemente portata alla maggior parte delle Scuole e del mondo della medicina alternativa, non vuole, lo precisiamo subito, costituire un facile strumento per pubblicizzare lattivit delle Scuole in cui operano. Si consideri, infatti, che le Scuole fondate e dirette dagli autori di questo manuale sono le uniche ad essere effettivamente a numero chiuso, perlopi molto ristretto (massimo quindici allievi per corso, a differenza delle centinaia di allievi accolti nelle altre scuole), per cui non la ricerca di nuovi clienti la motivazione che sta dietro le nostre affermazioni.Piuttosto, sappia il lettore che gli autori di questo manuale sono tutti persone che, molti anni or sono, trovatisi nelle condizioni storiche ed emozionali per cambiare radicalmente la propria vita e il proprio lavoro, hanno scelto di operare nel settore delle cure naturali, senza purtroppo che nessuno avesse fornito loro indicazioni, avvertenze e suggerimenti come quelli che troverete in questo manuale. Anche se pu sembrare insolito, esistono ancora persone consapevoli di avere una coscienza, e che prendersi cura del prossimo pu cominciare proprio di qui, indicando ad altri la strada che si percorsa, con tutti i suoi errori e le avversit, sgombrando il campo da facili illusioni, e mettendo sullavviso circa quelli che riteniamo siano veri e propri inganni. Questo manuale nasce da qui.Personalmente, abbiamo sempre provato una spontanea avversione per i manuali che ancora oggi si trovano nelle edicole delle stazioni ferroviarie, i quali pretendono di insegnare larte di combattere a mani nude, come imparare un nuovo mestiere, o le poche semplici regole per vivere felici in quattro lezioni. Oggi che molti Ebook, tra laltro, sembrano essere orientati in questa squallida direzione, ci sembrato corretto precisare che questo manuale, pur essendo definibile tale a tutti gli effetti, non vuole illudere nessuno circa le possibilit che la societ attuale offre, sotto il profilo professionale e culturale, a chi intenda lavorare nel mondo della naturopatia e delle medicine alternative o complementari in genere.

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  • Chiariamo subito, quindi, che il settore dellasalute naturale e delle discipline bionaturali o delle cure alternative non affatto un mondo facile, redditizio, ricco di innumerevoli e affascinanti sbocchi lavorativi, e tantomeno privo di concorrenza e di difficolt di accesso e di permanenza.Questo manuale vuole innanzitutto sgombrare il campo dalle facili illusioni, costruite ad arte da personaggi e organizzazioni che sulle promesse di facili risultati, sullingenuit e la disinformazione hanno costruito la loro fortuna. Se, per, la vostra passione per naturopatia e le cure naturali non vi fa sentire ragioni, se non volete prendere in considerazione fatti e opinioni che potrebbero scoraggiarvi e deludervi, vi suggeriamo, perlomeno, di leggere il primo e lultimo capitolo di questo libro. In quanto Counselors, il nostro compito di chiarire la situazione a chi chiede la nostra consulenza, illustrando realisticamente tutti gli aspetti e le possibili prospettive legate al problema in questione. Se poi il nostro cliente preferisce non tenerne conto, libero di farlo. Sulla base della nostra esperienza e dei nostri studi e ricerche nel mondo della medicina alternativa, ci sentiamo come assistenti balneari che viste le condizioni e quelle del mare, si sentono in obbligo di issare la bandiera rossa e di scoraggiare chi non sa nuotare dallimmergersi in acqua. Se poi qualcuno vuole a tutti i costi rischiare, senza preparazione e senza precauzioni, purtroppo libero di farlo.Per tutti gli altri, i quali, come gli autori di questo manuale, hanno subto il fascino delle medicine alternative e di una modalit diversa di intendere la salute del corpo, della mente e dello spirito, ma vogliono ponderare bene la loro scelta, confrontando diverse opinioni e raccogliendo quante pi informazioni possibili, pensiamo possa essere utile leggere attentamente, senza pregiudizi e con serenit danimo e di giudizio, tutto questo manuale.

    Il fatto che la prospettiva di lavorare come liberi professionisti nel settore delle cure naturali non comporti particolari investimenti di denaro, di tempo e di altre risorse, ha portato in questi ultimi decenni migliaia di persone a lanciarsi senza preparazione e senza una adeguata pianificazione a frequentare centinaia di differenti corsi o Scuole, allo scopo di conseguire un Diploma che potesse schiudere le porte di un lavoro autonomo, libero, affascinante e sereno. Se le promesse fossero state fondate su contenuti seri, oggi assisteremmo alla diffusione, in tutto il mondo, di figure alternative a quella medica e psicologica, la cui attivit regolamentata da specifiche disposizioni di legge, e magari appartenenti a specifici Ordini professionali, e le condizioni di salute dellumanit dovrebbero essere sensibilmente migliorate. Se ci che le medicine alternative promettevano fosse stato vero, oggi migliaia di persone, solo in Italia, svolgerebbero nelle strutture sanitarie pubbliche e private, in tutti i centri sportivi, estetici o di benessere o nei loro studi privati, lattivit di terapeuta, avendo abbandonato definitivamente la precedente occupazione. Le cose, purtroppo, non stanno cos.Il bisogno e il desiderio di cambiare vita e lavoro talmente forte che la maggior parte delle persone si ostina a non voler vedere la realt dei fatti. Eppure, si considerino i seguenti dati.

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  • Oggi, per fare solo un esempio, decine di migliaia di giovani, quasi tutti meritevoli, intelligenti e pieni di buona volont, non riescono a iscriversi alle facolt universitarie a numero chiuso, come quelle che ruotano nelluniverso della Medicina, e sono costretti a ripiegare su percorsi di studio, carriere e prospettive diverse da quelle che si aspettavano. Altre migliaia di laureati, magari col massimo dei voti, sono respinti senza appello e senza speranze dalle carriere che sognavano, come magistrati, docenti universitari, oppure come liberi professionisti, siano essi notai, commercialisti, avvocati, psicologi e cos via.Perch mai le porte del lavoro dovrebbero essere spalancate e accoglienti per coloro che vorrebbero intraprendere lattivit di terapeuta o di consulente della salute, senza essere n medici, n avendo alle spalle una preparazione e una esperienza nel settore?Guardiamo in faccia la realt, quindi, e sgombriamo subito il campo dalle facili illusioni. Se si vuole prendere seriamente in considerazione lidea di lavorare professionalmente nel settore delle medicine alternative, le domande che bisogna porsi, innanzitutto, sono le seguenti: ferma restando lesigenza, oggi sempre pi diffusa, di cure pi umane,

    personalizzate, attente alla persona nella sua globalit, non invasive e naturali, quali sono le competenze, il bagaglio culturale, le capacit, che, al di l dellaspetto formale del possesso di un diploma, pensate di offrire alla vostra potenziale clientela?

    E sotto quale aspetto pensate di poter offrire qualcosa di pi, e di diverso, di ci che un medico, di un biologo, un farmacista, un erborista, un fisioterapeuta, uno psicologo, esperti in cure naturali, possono proporre ai loro clienti, avendo alle spalle una preparazione e una esperienza che voi non avete?

    Siete davvero convinti di poter acquisire le conoscenze che vi permettono di curare la salute del prossimo facendo affidamento su nozioni apprese in scuole di medicine alternative o di naturopatia, e che queste stesse nozioni non siano perfettamente conosciute anche dalla medicina scientifica (la quale non le utilizza perch si sono dimostrate inutili e inefficaci)?

    Non basta, in altre parole, per prendersi cura del prossimo, la sola buona volont di farlo, la passione per le cure naturali, la convinzione di essere particolarmente sensibili e di essere portati per la comunicazione empatica. Si tratta di qualit che, se pur possedute davvero, sono utili, ma non certo sufficienti. E poi, siete assolutamente sicuri di possedere competenze e capacit che giustifichino il compenso che richiedete? Quando si pretende che i clienti paghino per la nostra consulenza in materia di salute, necessario avere le idee molto chiare su quali benefici concreti siamo in grado di offrire realisticamente.

    Tutte queste precisazioni non devono portare alla conclusione che, per chi non sia medico o non abbia comunque una qualche competenza in tema di salute, il mondo della naturopatia e delle cure naturali sia irrimediabilmente precluso. Al contrario, molte persone (poche per la verit) hanno potuto davvero cambiare vita e lavoro grazie alla naturopatia e alle medicine alternative. Il fatto che il risultato non solo non assicurato da nessun percorso formativo, ma neppure cos facile e scontato come sembra. Sulla base della nostra esperienza, possiamo affermare senza ombra di dubbio

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  • che solo una percentuale non superiore al 10% riesce nellintento di lavorare, a vario titolo, nel settore della salute naturale, e tra questi, pochi sono in regola con la legge e la normativa fiscale.Il fatto che, come tutte le professioni, anche quelle che operano nel settore delle medicine alternative, proprio perch non regolamentate per legge, richiedono, per definizione, professionalit e non dilettantismo. Prendersi cura della salute del prossimo lattivit pi seria del mondo, quella che richiede un senso di responsabilit maggiore e un impegno a tempo pieno. Quindi, ricordate innanzitutto che se volete lavorare in questo settore dovete mettere in conto di cambiare davvero il vostro stile di vita (e probabilmente quello delle persone con cui vivete). Non si pu neppure pensare di svolgere lattivit di terapeuti alternativi nel tempo lasciato libero dagli impegni lavorativi, dalla famiglia e da altre occupazioni. I vostri clienti si meritano terapeuti che abbiano dedicato e continuino a dedicare la loro vita alla cura del prossimo, e che, di conseguenza, dedichino il loro tempo dedicato al lavoro (al di fuori di quello delle viste e delle consulenze) allaggiornamento, allo studio, allinsegnamento. Essi non si aspettano di certo di trovarsi di fronte un dilettante il quale, nel tempo lasciatogli libero dagli impegni del suo vero lavoro e della famiglia, cerca di barcamenarsi come terapeuta improvvisato. Se avete deciso di occuparvi davvero del prossimo e della sua sofferenza, ricordate che il vostro cliente non accetta, e non deve accettare scuse: dovete essere disponibili, con tutto voi stessi, quando lui ha bisogno di voi, e non quando vi fa pi comodo. Tutto il vostro tempo deve essere dedicato alla cura del prossimo, direttamente o indirettamente, attraverso lo studio, la ricerca, limpegno costante e pieno a migliorarsi. Lunica eccezione, come vedremo, quella che vale per coloro che concepiscono la pratica amatoriale delle cure naturali come semplice massaggio. Solo in questo caso possibile praticare questa attivit amatorialmente, nel tempo libero ed occasionalmente, ma sia chiaro che, cos concepita, non si tratta certo di pratica di cura della salute del prossimo, quanto di semplice applicazione di tecnica di rilassamento.

    Unultima precisazione: i suggerimenti contenuti in questo manuale sono destinati a coloro che vogliano svolgere una attivit professionale fondata sul rispetto della legge, innanzitutto, ma anche dei principi, dei metodi e delle evidenze scientificamente condivise in tema di salute naturale. Non si rivolge, in altre parole, a coloro che intendano la loro attivit come quella di guaritori e ciarlatani. Illudere le persone circa le qualit mai dimostrate di qualche apparecchiatura o rimedio, pubblicizzare proprie abilit soprannaturali, affermare di poter curare sulla base dei suggerimenti di spiriti guida, di angeli custodi o di temi astrali una modalit di cura molto diffusa nellambito delle medicine alternative perch pi facile, meno impegnativa e, specialmente, molto redditizia. Approfittare della credulit popolare, specialmente ingannando circa pretese caratteristiche scientificamente dimostrate di strumenti di cura o dei rimedi utilizzati, una attivit contro la quale cerchiamo di combattere quotidianamente, da decenni, ma una battaglia che impossibile vincere perch ci sar sempre chi, per debolezza o per circostanze contingenti, pu cadere facile vittima di questi astuti imbonitori.

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  • Fatte queste prime, necessarie precisazioni, il piano dellopera si articola nel modo seguente.Il primo capitolo dedicato a una breve introduzione e descrizione delle medicine alternative in genere (per il cui approfondimento rinviamo ai titoli elencati in bibliografia), e a chiarire, sotto il profilo rigorosamente tecnico, legale e deontologico, quali siano le condizioni, i presupposti, i limiti e le competenze che occorre conoscere prima di dedicarsi a una attivit che potrebbe non corrispondere, nei fatti, a quella che si intende svolgere (la cura della malattie, per esempio, per chi non medico), o che la legge stessa non consente di praticare se non rispettando determinate, precise condizioni. In altre parole, non basta apprendere una serie di nozioni e di tecniche, per poter operare legittimamente nellambito della cura della salute delle persone, ma occorre conoscere bene i contenuti e i limiti delle competenze proprie e altrui.A questo proposito, nel secondo capitolo, illustreremo tutti gli accorgimenti e i suggerimenti utili per coloro che volessero intraprendere lattivit di naturopata, la pi diffusa tra quelle di consulenza in tema di salute naturale, la quale ingloba in s quasi tutte le altre discipline, dal cosiddetto nutrizionismo alliridologia, dalla medicina tradizionale cinese alla fitoterapia, fino alle tecniche di massaggio. Queste ultime, bench abitualmente insegnate nelle scuole di naturopatia o in migliaia di scuole e corsi con varie denominazioni, meritano un discorso a parte, che affronteremo nel terzo capitolo.Nel quarto, illustreremo le infinite pratiche e tecniche di cura alternative che si stanno diffondendo a macchia dolio in questi ultimi anni, approfittando della moda del naturale, della crisi delle Scuole di naturopatia, e del vantaggio promesso di assicurare il loro apprendimento e la possibilit di applicazione immediata in poche ore di corso.Il capitolo conclusivo raccoglie le avvertenze, gli accorgimenti, gli sbocchi concreti e i suggerimenti per intraprendere seriamente una attivit nel campo delle medicine alternative, e una parte sar interamente dedicata a quello che, a nostro parere, lunico sbocco e il futuro delle medicine alternative (che non siano, cio, e non rientrino, nellambito di competenza della medicina scientifica), e cio la professione di Consulente della salute, la quale costituisce levoluzione professionale della naturopatia, cos come era originariamente concepita.

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  • CAPITOLO 1. Lavorare nel settore della naturopatia e delle medicine alternative. Che cosa sono, chi le pu praticare, quali titoli o requisiti sono richiesti dalla legge. Cosa si intende per medicine alternative

    Rinviando per un pi ampio approfondimento del tema agli specifici testi indicati in bibliografia, ci limitiamo qui a fornire le informazioni che permettono anche a chi non conosce questo settore di attivit professionale di costruirsi unidea chiara, corretta e oggettiva del mondo nel quale intende iniziare ad operare.Che cosa si intende per medicine alternative? A partire dalla stessa definizione, come noto, non esiste alcuna intesa tra i sostenitori della loro diffusione e riconoscimento, su quali siano gli elementi che le accomunano e che le distinguono dai sistemi di cura ufficiali e legalmente riconosciuti. Per semplificare al massimo il problema senza falsarne il significato e le sue implicazioni, occorrer innanzitutto chiarire che tutto ci che viene denominato come medicina (o medicine) alternative o complementari, medicina naturale, dolce, biologica, olistica o integrata, discipline bionaturali, arti per la salute, e altre denominazioni di pura fantasia, non appartiene allambito della medicina scientifica, cio quella che, nel mondo occidentale e ormai in quasi tutto il resto del mondo, disciplinata e regolamentata nelle sue possibilit di pratica e di utilizzo attraverso leggi dei singoli Stati nazionali, ma sostanzialmente fondate sugli stessi principi e regole condivise. Ma cosa distingue, concretamente, la medicina scientifica da quella che, dora in poi, per brevit, chiameremo medicina alternativa?La risposta semplicissima e inequivocabile: laderenza ai principi, ai metodi, ai criteri, alle evidenze sperimentali e cliniche che derivano dallapplicazione del pensiero e del metodo scientifico.Per questo motivo, oltre che ber brevit, preferiamo riferirci a questo insieme di discipline per la salute come a medicine alternative. Non perch esse si pongano necessariamente in alternativa alla pratica medica ufficiale, quanto per il fatto che esse rifiutano ladesione e il rispetto delle norme e dei principi che, in tutto il mondo, regolano e disciplinano lattivit di coloro che si occupano della salute del prossimo professionalmente. Questa accezione del termine esclude quindi dal novero delle medicine alternative tutte quelle forme e quei sistemi di cura della salute, e non delle malattie, i quali non si pongano, metodologicamente e in termini di principio, in unottica alternativa alla scienza, e non si pongano lobiettivo del miglioramento o del mantenimento della salute intesa nel senso di assenza di alterazioni strutturali e funzionali organiche, quanto quello di salute in senso biopsicosociale, cio come condizione di

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  • benessere fisico, psichico e sociale. In questo caso pi corretto, a nostro parere, riferirsi ad esse come terapie per la salute, genericamente intesa, e cio non rivolte alla riabilitazione o alla cura preventiva o di mantenimento legata a una condizione patologica specifica. Si tratta, in pratica, di tutte quelle discipline e terapie che, per interessi commerciali delle aziende che ricavano uno specifico vantaggio della diffusione delle medicine alternative vengono fatte rientrare in esse, spesso con la denominazione di complementari, ma che, invece, non agiscono sulla base di una condizione patologica preesistente o da prevenire, quanto sulla salute globale della persona: per esempio, il counseling e parte della psicoterapia, tutte le forme di ginnastica o di cura del corpo e della mente, dai massaggi alla meditazione, fino alle filosofie dietetiche o alla pet therapy, art therapy, e cos via. Queste terapie meritano un discorso a parte, che affronteremo nel 3 capitolo.

    In breve, e rinviando il lettore agli approfondimenti della bibliografia, perch si possa parlare di medicina (scientifica), indispensabile che i sistemi e metodi di cura applicati siano stati e siano oggetto di sperimentazione clinica, secondo le regole relative, ormai universalmente riconosciute e praticate, in modo da garantire che il risultato positivo per la salute, che stato osservato in determinati casi correttamente controllati, possa essere riprodotto in casi analoghi, indipendentemente dalla persona del terapeuta, ma solo utilizzando cure e metodi di somministrazione delle medesime secondo regole ricavate non dalla semplice esperienza, ma dalla sperimentazione condotta secondo il metodo scientifico. Ci significa, molto semplicemente, che tutto ci che non si adegua, per qualsiasi motivo, alle regole stabilite e condivise dalla comunit scientifica internazionale, pu essere oggetto di ricerca e di sperimentazione, ma non pu essere ancora definito medicina, cio cura delle malattie. In realt, la celeberrima definizione dellOMS (Organizzazione Mondiale della Sanit), fin dagli anni 50 dello scorso secolo aveva proposto di allargare il concetto di salute da quello riduttivo di assenza di malattia e di infermit, a quello di benessere fisico, psichico e sociale. Linvito era rivolto alla scienza medica, naturalmente, la quale avrebbe dovuto prendere in considerazione gli eventuali aspetti, fino a quel momento mai indagati, in forza dei quali le medicine popolari dei paesi meno avanzati scientificamente curavano i loro malati da tempo immemorabile. Il risultato ottenuto, contrariamente a ci che sostengono i cultori delle medicine alternative, stato notevole: la scienza medica ha compiuto passi da gigante in tutti i suoi campi di applicazione, dalla chirurgia alla terapia del dolore, dalla cura delle malattie infettive alla formulazione di rimedi estratti dal mondo vegetale, e cos via. La richiesta di una maggiore attenzione per il significato delle cure alternative ha portato a notevoli acquisizioni anche nel settore psicologico, mettendo in evidenza limportanza straordinaria dellatteggiamento mentale nella guarigione, e dando il via a studi (ancora oggi solo agli inizi) in tema di placebo, di malattie psicosomatiche, di effetti degli eventi psichici sulla salute del corpo, e cos via. Quello che la scienza ha fatto, e continua a fare, in altre parole, stato cercare di cogliere quegli aspetti delle medicine alternative che

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  • potessero fornire garanzie di efficacia e di innocuit, scartando quelli legati a false credenze o a pratiche inutili quando non addirittura dannose. Molto rimane da conoscere, naturalmente, e contrariamente a quello che si pensa, la scienza non ha affatto (non potrebbe , per sua natura) un atteggiamento pregiudiziale nei confronti di ci che non in grado di dimostrare la sua efficacia in termini rigorosamente scientifici; semplicemente, essa si limita a dirottare verso la ricerca, in attesa di conferme, tutti quegli spunti e quei suggerimenti che, al contrario, le medicine alternative considerano come certezze e pretendono di poter governare, come gli effetti dei nostri pensieri sulla salute del corpo (nessuno li nega, ma non sono ancora manipolabili) o quelli di forze legate a particelle subatomiche, che molti ciarlatani sostengono di poter controllare e canalizzare.

    Quindi, possiamo sostenere senza tema di smentita che tutto ci che, pur essendo rivolto, nelle intenzioni, alla cura della salute o delle malattie, non risponde ai severi requisiti imposti dalla scienza e non supera le prove di efficacia che farmaci e cure mediche scientifiche devono superare con successo, non pu essere considerato medicina e prende quindi il nome, a mo' di ripiego, di medicina alternativa o complementare. facile osservare, infatti, che se un qualsiasi rimedio o sistema di cura offrisse le stesse garanzie di efficacia e di innocuit di un farmaco, esso sarebbe immediatamente fatto rientrare tra le cure mediche vere e proprie. Se gode dellappellativo di alternativo o complementare solo e semplicemente perch non ha mai potuto dimostrare la sua efficacia in termini oggettivi. Per fare un esempio banale quanto efficace, si consideri che, da sempre, la medicina scientifica suggerisce la terapia complementare del riposo (o convalescenza), a seguito di malattia o intervento chirurgico. Il riposo, per quanto universalmente considerato una forma di cura efficace, non pu essere prescritto in dosi e neppure in precise e misurabili modalit di somministrazione, per cui esso svolge una funzione complementare alle cure farmacologiche, chirurgiche o riabilitative, ma senza poter essere considerato un sistema di cura complementare. Ci perch, a differenza di quanto accade per le medicine complementari come la floriterapia di Bach, per esempio, esistono innumerevoli e concordanti ricerche scientifiche che ne testimoniano lefficacia. Quella complementare dei fiori di Bach, invece, si fonda soltanto su false credenze, placebo, e suggestione. Si consideri, infatti, per rispondere alle obiezioni che qualche lettore sar portato ad avanzare a questo proposito, che nessuna, ripetiamo, nessuna di quelle che sono considerate medicine alternative, ha mai potuto fornire tale dimostrazione di utilit ed efficacia. Le medicine alternative (o quelle che i seguaci di esse continuano a voler definire complementari), a differenza della medicina scientifica, fondano la loro diffusione su credenze e non su fatti, su aneddoti e sul sentito dire, e mai su ricerche e studi controllati e validati scientificamente. Se ci fosse avvenuto, infatti, e giova ripeterlo, esse sarebbero gi entrate a far parte della medicina ufficiale. Ci vale, a maggior ragione, anche per quelle medicine, come lagopuntura e l'omeopatia, per esempio, che sono ormai praticate solo da medici (una minoranza esigua, e non certo in crescita): anchesse non hanno mai potuto dimostrare n di essere pi utili di terapie

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  • mediche scientifiche, n del placebo, e infatti non sono insegnate in nessuna universit e facolt di medicina del mondo, n i loro adepti hanno mai goduto del riconoscimento legislativo o della istituzione di un Albo di diritto pubblico.Purtroppo, utilizzando abilmente larma dellignoranza e della disinformazione, queste medicine hanno saputo diffondere, in parte del mondo occidentale, una serie di false credenze, a cominciare da quella in cui, probabilmente, credono molti dei nostri lettori: per fare solo un esempio tra mille, il fatto che i medici omeopati abbiano conseguito questo titolo come specializzazione medica presso qualche facolt di medicina, e che lomeopatia sia appunto insegnata alluniversit. Niente di pi falso, naturalmente, ma per verificarlo, lasciamo al lettore scettico la libert di informarsi presso le fonti che preferisce.Perch ci soffermiamo su questo punto? Perch solo comprendendo il motivo per cui le medicine alternative non hanno nulla a che vedere con la cura scientifica della salute, possibile spiegarsi il perch di questa straordinaria fioritura di migliaia di tecniche, rimedi, apparecchiature, sistemi di cura, tutti rigorosamente privi di efficacia dimostrata, e tutti rientranti nella categoria delle medicine alternative. E poich, lo ripetiamo, questo manuale scritto da persone serie, che non hanno la minima intenzione di istigare i lettori alla pratica abusiva della professione medica, o allabuso della credulit popolare, esso si rivolge solo a coloro che vogliano intraprendere una attivit professionale nel campo della salute, ma che siano ben consapevoli di voler agire nel rispetto della legge, del prossimo e della loro coscienza. Naturalmente, nessuno pu impedire che, ignorando secoli di progresso scientifico e di sviluppo della coscienza umana, molti preferiscano credere nella efficacia di medicine prive di ogni fondamento, di prove cliniche e di utilit pratica, e che ritengano che la salute possa essere salvaguardata con uno o pi di questi sistemi alternativi. Ma a questo punto, se si compreso il significato di quanto sostenuto nelle pagine precedenti, entra in gioco il fattore giuridico e legale. La domanda cui vogliamo rispondere in proposito, infatti, la seguente: pur ammettendo che queste medicine non siano accettate dalla scienza e regolamentate dalla legge, a quali condizioni esse possono essere praticate?

    Diventare naturopata o terapeuta alternativo nel rispetto della legge

    Le legislazioni di tutti i paesi del mondo, e quindi anche dellItalia, non pretendono, ai fini dellesercizio di una qualunque attivit professionale, che questa sia disciplinata e regolamentata da una legge del Paese in cui essa viene praticata, tant vero che centinaia di figure professionali, compresi i medici omeopati o agopuntori, i counselor e anche alcuninaturopati, operano da decenni legittimamente e alla luce del sole senza che la loro professione sia mai stata riconosciuta per legge. Quindi, lossessione con cui migliaia di persone navigano sul web alla ricerca di informazioni affidabili circa lesistenza di titoli, diplomi, accreditamenti, certificazioni, scuole e corsi legalmente riconosciuti, dimostra come lapproccio a queste nuove professioni sia ingenuamente tradizionale, e non tenga conto che, se si pretende di operare in un

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  • settore alternativo in quanto non riconosciuto (come sopra abbiamo accennato), non si pu anche esigere che questo sia regolamentato dalla legge. quindi di fondamentale importanza rendersi conto che, se le medicine di cui ci stiamo occupando non sono insegnate da Universit Statali, ma da scuole private che non rilasciano titoli legalmente validi, ci non dipende dalle lungaggini legislative, dalla pigrizia o dallignoranza dei legislatori di tutto il mondo, ma solo perch la scienza (sui cui principi e metodi si fonda, piaccia o no, lorganizzazione politica, economica e sociale del mondo intero), che impedisce di affiancare ai diversi strumenti utilizzati dalla medicina scientifica che hanno superato le severe verifiche imposte ad ogni sistema di cura che ambisca essere somministrato sulla popolazione, altre pratiche che, a seguito delle stesse verifiche, si siano dimostrati inutili e inefficaci.La medicina una sola. Vi siete mai chiesti perch non esiste altro settore del sapere umano nel quale esista una scienza alternativa, se non in medicina? Perch non esiste una ingegneria alternativa, una contabilit aziendale alternativa, una biologia o una chimica alternativa? Semplicemente perch tutte le forme codificate di conoscenza devono rispondere a requisiti di utilit, di validit, di affidabilit, di efficacia, che sono molto pi facili da identificare e riconoscere nelle scienze che non si occupano direttamente dellessere umano. Un ponte o un grattacielo costruito secondo principi, criteri e regole alternative alla matematica e alla geometria euclidea, ma sulla base di teorie che postulano lesistenza di altre dimensioni oltre a quelle per ora conosciute, non potr, per ora, essere neppure progettato. Quando la nostra conoscenza sar progredita al punto di consentirci di padroneggiare concetti e dimensioni attualmente solo teorici, potremo allora applicarli in pratica. Ma, fino a quel momento, non esiste e non esister mai, una ingegneria legalmente riconosciuta a fianco di una alternativa, che preme per il riconoscimento dellalbo degli ingegneri quantistici alternativi. Questo non significa, naturalmente, che accanto alla matematica o allarchitettura o alla fisica, come oggi le conosciamo, non esista un settore vastissimo e importantissimo di ricerca, che si occupa proprio di scoprire e chiarire ci che oggi sappiamo solo immaginare. Ma anche questa scienza, e si chiama ricerca scientifica. Quando per la scienza ha per oggetto la persona stessa che la pratica e la studia, cio lo scienziato, e quindi, in definitiva, luomo, il problema si complica spaventosamente. Perch gli esseri umani, per la loro intrinseca complessit, sono molto pi difficili da maneggiare, da modificare, e quindi da conoscere, della materia inanimata, ma anche delle altre forme di vita. La differenza la fa una mente, evolutasi in milioni di anni, che in grado di concepire nessi e collegamenti tra i fenomeni tali da metterla in grado di svilupparsi ed evolvere al punto da progettare radicali modificazioni della realt circostante, fino, in teoria, allautodistruzione. Questa capacit creativa, intuitiva, di previsione e progettazione, tipica solo degli esseri umani, presenta per linconveniente proprio di ogni sistema troppo raffinato e complesso: essa soggetta ad errori, illusioni, false credenze, tendenze irrazionali. Per questo motivo le cure che vengono applicate sullessere umano presentano una variabilit di effetti che non si riscontra sulle cellule o sugli animali di laboratorio; ed per questo motivo che, volendo guarire con tutte le nostre forze, alcuni riescono ad accedere, per ora

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  • misteriosamente, a risorse nascoste dentro ognuno di noi che possono condurre alle cosiddette guarigioni straordinarie; per questo motivo, pur di sfuggire la malattia e il dolore, siamo disponibili, se necessario e come ultima risorsa, a rivolgerci anche a pratiche illusorie e prive di fondamento razionale e scientifico (si veda in proposito, per esempio, il punto 5 in Appendice). Ed per lo stesso motivo, la complessit della mente umana, che talvolta anche queste pratiche funzionano. Il che non avviene, come i guaritori di turno tendono a farci credere, in forza di propriet presenti in qualche pianta esotica, in fiori benedetti da Dio, o in qualche capacit soprannaturale del guaritore. Se cos fosse, leffetto positivo che producono talvolta si produrrebbe sempre, in condizioni controllate. Se, qualche volta, anche pratiche assurde e ridicole funzionano solo perch si venuto a creare un complesso di circostanze e una combinazione di variabili che non conosciamo, e che quindi non siamo in grado di riprodurre quando vogliamo. Ma, per concludere, ricordiamo che sempre a causa della complessit della mente umana che, in determinate circostanze, noi riusciamo a convincerci di stare meglio di prima, e questa profonda convinzione aiuta spesso in maniera determinante la guarigione. Quindi, si consideri che quando si tratta di valutare una condizione di ritrovato benessere soggettivo, siamo in un campo che la scienza non riesce ad indagare con i suoi strumenti, ed quindi relativamente facile, per le medicine alternative, attribuirsi il merito di miglioramenti che sono dovuti ai naturali processi biologici di autoriparazione, o a variabili che non conosciamo (ma che non hanno certamente a che fare con le propriet magiche dei rimedi alternativi). Quando invece la medicina alternativa deve provare oggettivamente la sua efficacia, ecco che essa mostra tutta la sua inefficacia. Non esiste, per fare un esempio, nessun rimedio alternativo alla carenza di insulina nei diabetici, o allipercolesterolemia. In altre parole, quando si tratta di dimostrare la capacit di un rimedio di modificare oggettivamente un parametro clinico, come la percentuale di colesterolo nel sangue, nessun rimedio alternativo al mondo mostra di essere pi efficace di un sorso dacqua. Per questo motivo, tra coloro che non possono vantare una preparazione culturale specifica, le medicine alternative vanno tanto di moda: fondare la propria professione sulla capacit di risolvere malattie gravi, o di modificare in positivo certi parametri, difficile e rischioso per la propria reputazione; diagnosticare squilibri a livello di qualche meridiano energetico, o la predisposizione a patologie che potrebbero, per, non manifestarsi mai, una tecnica che, in mano ad abili ciarlatani, funziona benissimo ed pure redditizia.

    Questa precisazione si rendeva necessaria per chiarire come, in linea di principio, ma anche nella pratica quotidiana, non esiste nulla che impedisca la ricerca scientifica intorno a ci che non conosciamo, per cui nulla e nessuno al mondo pu impedire di sperimentare un nuovo sistema di cure (fatte salve, naturalmente, le debite precauzioni). Questo il motivo, ripetiamo, per cui da quando esiste il mondo, esistono sistemi di cura che sono praticati, con le dovute cautele e le necessarie competenze, oltre che nel rispetto della legge, da moltissimi terapeuti, senza che le relative terapie siano mai state riconosciute o regolamentate da nessuna legge al mondo.

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  • Quello che tutte le legislazioni pretendono che lesercizio di questa attivit professionale non sconfini nellambito dicompetenza di altre attivit professionali regolamentate per legge.Questo significa che il problema, ai fini dellesercizio dellattivit di naturopata o terapeuta alternativo non tanto quello che questa attivit sia riconosciuta dalla legge Italiana, dal momento che questo, se avverr, potrebbe (forse) avvenire nella migliore delle ipotesi solo tra qualche decennio, e tramite listituzione, ex novo, di una apposita Facolt universitaria. Il problema quello di esercitare unattivit che non costituisca, nella sua applicazione pratica, esercizio abusivo della professione medica o psicologica.Limpostazione data da tutte le scuole commerciali di naturopatia e medicine alternative in genere tutta centrata su un attivit diagnostica e terapeutica che, pur sotto altre forme o denominazioni (perlopi ingannevoli), costituisce sempre esercizio abusivo della professione medica o psicoterapeutica, in quanto direttamente rivolta alla cura di disturbi, malattie, alterazioni dello stato di salute (nonostante la ridicola strategia di definirli squilibri energetici).Il problema dellossessiva ricerca del titolo di terapeuta riconosciuto nasce dal fatto che coloro che lo ricercano pretenderebbero, senza seguire liter formativo universitario in medicina o in psicologia, di occuparsi della salute del prossimo utilizzando tecniche che, appunto, nessuna istituzione scientifica e universitaria al mondo ha mai considerato n utili n efficaci. Essi pretenderebbero, in pratica, che la legge riconoscesse ugualmente tale efficacia, in forza della sola considerazione della loro diffusione. Questo il motivo, per cui, se osservate attentamente, le medicine alternative non sono mai pubblicizzate per gli effetti che producono, a seguito di studi clinici obiettivi sulla cura di specifiche patologie, ma solo perch molto o sempre pi diffuse. Come se quello della diffusione di una certa pseudoscienza fosse un criterio valido per trasformarla in scienza e riconoscerne la relativa possibilit di pratica per legge! Se cos fosse, per esempio, dovremmo allora riconoscere come scienza degna di regolamentazione professionale anche la cartomanzia, lastrologia e la chiromanzia.

    Linganno degli squilibri energetici.

    Squilibri energetici: astuta quanto infantile trovata dei cultori delle medicine alternative per eludere le disposizioni di legge in materia di reato di esercizio abusivo della professione medica. Con questo termine, infatti, i terapeuti alternativi si riferiscono evidentemente a un fenomeno non definibile, non misurabile e non diagnosticabile oggettivamente, in quanto basato su una condizioneche di per s non significa nulla, cio quella energetica. Il riferimento teorico-filosofico-religioso allantica tradizione delle medicine orientali non ha naturalmente alcun significato, in quanto, se per squilibrio si intende malattia o alterazione dello stato di salute, in Occidente lunica figura autorizzata legalmente ad occuparsene solo il medico, sia che lo si chiami squilibrio, sia che lo si chiami per quello che realmente , e cio malattia.

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  • Altrimenti, per evitare laccusa di esercizio abusivo della professione medica, sarebbe necessario che si dimostrasse che tale squilibrio non solo un modo diverso di definire la malattia, ma anche una condizione diversa e non assimilabile ad essa. Il fatto che, anche se si potesse dare tale dimostrazione, occorrerebbe anche dimostrare che tale squilibrio non ha nulla a che vedere con la condizione di salute psicofisica della persona, e cio che tale squilibrio non ha nessuna possibilit di alterare lo stato di salute, perch se cos non fosse, si ritornerebbe alla constatazione che tramite il riequilibrio si agisce sulla salute, attivit che solo il medico pu effettuare. possibile, quindi, definire lo squilibrio energetico, il campo di disturbo, o qualsiasi altra definizione pittoresca dellalterazione dello stato di salute, come qualcosa di ontologicamente, fisiologicamente e terapeuticamente diverso da una qualunque patologia? Oppure, in altri termini: per quale motivo, se non per migliorare lo stato di salute della persona affetta da squilibrio, si dovrebbe intervenire su di esso? Infatti, a rigor di logica, se lo squilibrio non causa problemi di salute, di malessere, di alterazione a livello psicofisico, non si vede allora in cosa mai possa consistere, e quindi per quale motivo ci si dovrebbe rivolgere a un terapeuta alternativo per riequilibrarlo.Se invece esso produce una alterazione dello stato di salute, allora la sua diagnosi coincide con quella medica, e la cura, prestata da chi non medico, esercizio abusivo della professione medica.Sorvoliamo sul fatto che, in mancanza di dimostrazione oggettiva e ripetibile, la diagnosi relativa a squilibri localizzati in entit di fantasia come i chakra, i meridiani, i punti neurolinfatici e neurovascolari della chinesiologia applicata, e cos via, un atto di ciarlataneria pura. Se cos non fosse, infatti, dovremmo logicamente riconoscere credibilit e dignit di terapeuti anche ad astrologi e cartomanti, o acoloro che effettuano diagnosi col pendolino da radioestesista o con fondi di caff. In tutti questi casi, infatti, gli strumenti e i metodi diagnostici hanno lo stesso fondamento scientifico di quelli utilizzati dai terapeuti alternativi.Sempre sotto il profilo diagnostico, si osservi come, nel consueto e patetico tentativo di sgusciare tra le larghe maglie della legge, la medicina alternativa ha ripescato dal bidone dellimmondizia della storia tutti i metodi diagnostici e di classificazione umana che potessero darle unaura di scientificit. Si osservi come la classificazione degli esseri umani in diatesi, tipi o costituzioni (cos come ideate in innumerevoli classificazioni da centinaia di ideatori di nuove terapie alternative), ottenibile tramite una osservazione ingenua e superficiale, integri comunque la fattispecie di esercizio abusivo della professione medica o psicologica, in quanto non costituisce altro che il grottesco tentativo di definire lo stato di salute del soggetto attuale, quello costituzionale o quello tendenziale, senza alcuna base empirica n dimostrazione scientifica, ma invadendo, comunque, lambito di esclusiva competenza del medico.

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  • Cosa dice la legge sullargomento.

    Si osservi in proposito come a qualificare latto terapeutico di tipo medico o psicologico non la effettiva e documentata efficacia della cura, quanto lintenzione del terapeuta di mettere in atto un comportamento rivolto, tramite diagnosi e terapia, alla cura del disturbo lamentato dal paziente. A dimostrazione di quanto affermato, si consideri che la sentenza della Corte di Cassazione n. 29961 del 30-07-2001 ha attribuito ai soli medici la competenza a prescrivere e somministrare farmaci omeopatici sulla base della sola considerazione che essi siano rivolti, nelle intenzioni del medico, alla cura della malattia, maindipendentemente da ogni valutazione sulla loro efficacia effettiva.Ci significa che, trasferendo il principio suddetto in ambito naturopatico o medico alternativo, non lintenzione del cliente a qualificare come atto psicoterapeutico quello posto in essere dal terapeuta (per esempio, la sua richiesta di risolvere un disturbo somatico, una fobia, uno stato di alterazione dellumore), ma la sola intenzione del terapeuta stesso, il quale agisce consapevolmente allo scopo di curare tale disturbo.Ben diversa invece lintenzione posta in essere dal Counselor, il quale non ha mai lo scopo di agire direttamente sulla sfera psichica o fisica del cliente, ma solo quella di rendere pi chiari, tramite il colloquio e lanalisi che ne deriva da parte di entrambi i protagonisti della relazione, i termini del problema del cliente.Lunico modo di prendersi cura del prossimo professionalmente, senza integrare la fattispecie penale di esercizio abusivo della professione medica o psicoterapeutica, quello di fornire al cliente una consulenza in tema di salute, anzich operare direttamente sulla sua sfera fisica o psichica con tecniche, apparecchiature, rimedi, ancorch naturali. Ma questa consulenza richiede una cultura generale e specifica in tema di salute che presuppone alcuni anni di studio intensivo e molta esperienza, e non pu quindi essere insegnata attraverso alcune conferenze della durata di un weekend, come abitualmente avviene nelle scuole di medicine alternative. Come illustreremo meglio nel capitolo relativo, anni di studio, di pratica professionale e di esperienza nel settore ci hanno convinto che quello che manca, nella societ attuale, non certo una figura che imiti lattivit del medico o dello psicoterapeuta, somministrando erbe e rimedi naturali al posto di farmaci per curare disturbi cui assegna una diversa denominazione. Lesigenza attuale in tema di salute di poter disporre della consulenza professionale di chi sia in grado di chiarire i termini del problema che ci crea disagio e malessere, acquisendone conoscenza e consapevolezza, e lasciando eventualmente ad altre figure professionali il compito di agire direttamente sul disturbo stesso. Quello che, a nostro parere, deve fornire una scuola seria che si occupi di salute con approccio diverso da quello medico, garantire una formazione che per la sua impostazione, i suoi contenuti, la sua metodica, i suoi principi e il suo codice deontologico, permetta lesercizio di unattivit di consulenza professionale di altissimo livello, informativa e non diagnostico-terapeutica, che non abbia per oggetto la cura di malattie o lo scopo della modificazione dello stato di salute del cliente, e che, a differenza di quanto avviene per la maggior parte delle scuole di naturopatia e medicine alternative, non pu

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  • essere, in nessun caso, considerata esercizio abusivo della professione medica o psicologica.Se il vostro interesse puramente culturale, potete frequentare tutte le Scuole che riterrete idonee al vostro scopo, sapendo che, se non siete medici o psicoterapeuti non potrete mai praticare, se non privatamente, e solo su familiari o amici, le nozioni e le eventuali tecniche mediche o psicologiche insegnate nelle scuole di naturopatia e medicine alternative (anche se presentate sotto forma di fantasiose tecniche energetiche). Altrimenti, vi esponete al rischio di una denuncia per esercizio abusivo della professione medica, in quanto la vostra attivit, se svolta secondo lapproccio della naturopatia tradizionale e della maggior parte delle medicine alternative, rivolta direttamente alla cura della salute, e questa unattivit di competenza esclusiva di categorie professionali riconosciute per legge.

    Ricordiamo che non basta, per essere in regola con le disposizioni di legge in materia, laffermazione secondo cui il naturopata agirebbe solo ai fini del recupero, del mantenimento o del miglioramento dello stato di salute e di benessere della persona. Neppure vale la giustificazione di operare in senso olistico sulla persona nella sua globalit, o di svolgere semplicemente unopera di educazione alla salute, di suggerire anzich prescrivere rimedi naturali, o di effettuare diagnosi relative a squilibri o volte allindividuazione di predisposizioni a eventuali patologie. Tutte queste attivit, a norma di legge, sono infatti riservate alla sola categoria dei medici e degli psicoterapeuti, gli unici abilitati ad operare non solo sulle malattie, ma anche sulla salute dei pazienti. Si legga con attenzione, per esempio, quanto riporta in proposito ilCodice di deontologia professionale medico nel definire i compiti, cio le competenze riservate esclusivamente alla classe medica: il titolo II, capo I, art. 3, recita testualmente che compito del medico la difesa e il rispetto della vita, della salute fisica e psichica delluomo e il sollievo della sofferenza (). Come si nota, non si parla solo di malattia, ma anche e specialmente di salute fisica e psichica, cio proprio quelle condizioni sulle quali, ingenuamente, le medicine alternative (almeno quelle che non violino sfacciatamente la legge, insegnando a personale non abilitato a curare patologie) pretenderebbero di agire senza incorrere in una violazione di legge.Ancora, si legga ladefinizione di atto medico (e se ne deducano tutte le implicazioni per lesercizio dellattivit di terapeuta alternativo o di naturopata) approvata dal Consiglio dellUnione dei Medici Specialisti a Budapest nel mese di novembre 2006, che facilmente reperibile sul Web (per esempio, si veda: http://www.fisiatria.it/atto_medico.htm):Latto medico include tutta lazione professionale, quella scientifica, quella dinsegnamento, desercizio ed educativa, i livelli clinici e medico tecnici attuali per promuovere la salute e funzionalit, prevenire disturbi, fornire ai pazienti cure diagnostiche o terapeutiche e riabilitative, individuali o di gruppo o cumulative, nel contesto del rispetto delletica e del valore deontologico.La responsabilit dellatto ed il suo esercizio devono sempre essere esercitate da un medico registrato (iscritto allOrdine, n.d.r.), o sotto la sua diretta supervisione e/o

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  • prescrizione. (Fonte: Bollettino dellordine Provinciale di Roma dei medici Chirurghi e degli odontoiatri Anno 58 nov. dic. 2006). Che si tratti di attivit direttamente rivolta alla prevenzione, alla promozione, allaeducazione, allinsegnamento o allinformazione relativa alla salute, tutte le forme di diagnosi e di cura, con qualsiasi strumento utilizzato, con qualsiasi denominazione, scientificamente supportate o di derivazione orientale e alternativa, e quindi anche tutte quelle praticate in naturopatia tradizionale, sono da considerarsi a tutti gli effetti atti medici.Naturalmente, quella esposta lopinione della sola classe medica, ma ad essa che fa riferimento la legge e lautorit giudiziaria, quando deve valutare la liceit di una attivit di cura della salute. Nulla impedisce che, sostenendo unopinione contraria, i terapeuti alternativi non medici sfidino la classe medica, nella convinzione di essere dalla parte della ragione e della legge. Ma se solo avete unidea vaga di quale sia linfluenza della classe medica sulla nostra societ, siamo convinti che manterrete un atteggiamento molto, molto prudente (si veda in proposito Morina, 2009)In definitiva, le opinioni fin qui espresse, per quanto largamente condivise e fondate, come si vede, su dati e fatti oggettivi e verificabili, sono opinioni, e non fatti incontestabili, in quanto nessuna norma di legge vieta espressamente lattivit professionale svolta dal terapeuta alternativo, e la giurisprudenza, eventualmente chiamata a giudicare la sussistenza del reato di esercizio abusivo della professione medica o psicoterapeutica, potrebbe esprimersi, a seconda dei casi, in maniera pi o meno favorevole alla nostra interpretazione. In altre parole, lo stato disastroso in cui versa la politica economica del mondo occidentale, e dellItalia in particolare, e specialmente quello della Sanit, rende poco probabile che, con tutti i problemi pi urgenti e drammatici che devono essere affrontati quotidianamente, il governo o la magistratura si attivino per stroncare definitivamente il fenomeno, peraltro marginale, dellesercizio abusivo della professione medica o psicoterapeutica da parte di tanti terapeuti improvvisati. Espresso in termini ancora pi semplici, se volete praticare tecniche e somministrare cure prive di ogni fondamento per curare le malattie o i disturbi di competenza medica o psicoterapeutica, il rischio che correte sul piano strettamente legale e giudiziario (salvo che violiate la legge e il buon senso in maniera lampante e scandalosa), solo quello di dare fastidio a qualche medico o psicoterapeuta che vi denunci a titolo personale, o tramite lOrdine cui appartiene. I casi di denuncia e di condanna di naturopati o altri terapeuti non mancano, e personalmente ne conosciamo parecchi, ma sono relativamente rari e non comportano particolari conseguenze, risolvendosi, al massimo, in una sanzione pecuniaria. Se il vostro problema non etico e deontologico, ma solo quello di sfuggire alle sanzioni di legge, evitate, se non siete medici, di diagnosticare malattie tramite apparecchiature di biorisonanza, specialmente se il vostro studio si trova sullo stesso pianerottolo di quello di un medico allergologo, o di praticare massaggi con la dizione di terapeutico e riabilitativo se non siete fisioterapisti. Ma, chiaramente, non questa la strada che

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  • intendiamo indicare con questo manuale, cio quella di come sfuggire alle larghe maglie della legge in materia di pratica di medicina alternativa. Quello su cui vogliamo richiamare lattenzione del lettore, infatti, non il piano opinabile della sanzione penale, quanto quello della coscienza individuale e professionale. E prima di tutto nella propria coscienza che deve essere cercata la reale intenzione di occuparsi della salute del prossimo: se si intende la cura della salute come noi la intendiamo, e cio come attivit di consulenza informativa, e non direttiva, si cercher un percorso di studi che consenta di acquisire conoscenze e competenze utili a fornire la migliore informazione possibile. Se invece la reale intenzione consiste nella ricerca di una professione che permetta di curare la salute e di promuovere attivamente e direttamente il benessere psicofisico, si cercher una scuola tradizionale che consideri la diagnosi e la terapia medico-psicologica (ancorch alternativa) come perno dellattivit formativa. Ma in questo caso, come dicevamo, ognuno dovr fare i conti non tanto con lAutorit giudiziaria (la quale ha ben altro di cui occuparsi) ma, ripetiamo, con la propria coscienza, chiedendosi se lattivit che si vuole svolgere non richieda un tipo di formazione diversa e superiore, di competenza di altre figure professionali. La soluzione, prima di intraprendere corsi di studi costosi e spesso dai contenuti superficiali, pu essere quella di formarsi professionalmente tramite il conseguimento di una laurea nel settore medico, psicologico o pedagogico, ma, tenuto conto della difficolt oggettiva insita in questa soluzione, cercheremo, nel corso di queste pagine, di illustrare, perlomeno non tanto come acquisire conoscenze e competenze di base utili per esercitare in tempi brevi lattivit di terapeuta, quanto piuttosto quali siano i percorsi e le alternative praticabili, specialmente alla luce del rispetto per il prossimo e per la propria coscienza.

    Validit dei titoli e dei diplomi in naturopatia e medicine alternative.

    La legge italiana stabilisce il riconoscimento giuridico dei titoli di studio che si adeguano ai profili da essa definiti, e segnatamente quelli previsti dallo schema nazionale degli ordinamenti didattici, precisato attraverso regolamenti ministeriali. Ad essi, e solo ad essi, viene accordata una specifica protezione legale. Inoltre in Italia il titolo di studio un vero e proprio certificato pubblico, rilasciato in nome della legge dal Ministero competente (per le scuole) o da unautorit accademica nellesercizio di una potest pubblica; in effetti lattribuzione della qualifica di scuola o universit disposta dal competente ministro, a norma di legge. Per altri versi, il possesso di un titolo di studio riconosciuto legalmente una condizione necessaria per lammissione ad esami di Stato finalizzati alliscrizione ad albi professionali e altri pubblici registri (tenuti presso il ministero o da ordini o collegi) e per la partecipazione a concorsi banditi dalla pubblica amministrazione.Nessun titolo, nessun corso e nessuna scuola di discipline alternative, nonostante molti loro ingannevoli proclami, soddisfa questi requisiti. Esse possono legittimamente impartire lezioni in qualunque materia, ma non abilitare allesercizio di alcuna professione: infatti, nel Testo unico delle leggi sullistruzione superiore (R.D. 31.8.1933, n.1592, art. 167) si afferma che: le Universit e gli Istituti superiori conferiscono, in nome della Legge, le

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  • lauree e i diplomi determinati dallordinamento didattico e che (art.172): i titoli di studio r i l asc ia t i da l l e un ive rs i t hanno esc lus i vamente va lo re d i qua l i fiche accademiche.Labilitazione allesercizio professionale conferita a seguito di esami di Stato, cui sono ammessi soltanto coloro che abbiano conseguito presso universit i titoli accademici [...].Qualsiasi scuola, nel rispetto delle disposizioni di legge in materia, pu rilasciare diplomi o certificazioni e attestati, purch dichiari espressamente che essi comprovano soltanto la formazione e linsegnamento impartiti secondo i programmi della scuola stessa, ma senza abilitare a nulla e senza poter essere parificati in alcun modo a titoli aventi valore legale.Riconoscimenti legislativi regionali in materia di medicine alternative o complementari, in quanto tali, non hanno alcun valore legale di titolo di studio o di abilitazione professionale, in quanto, come ovvio, non esistono professioni regionali.Le qualifiche di corsiparauniversitari non hanno alcun valore legale quando non siano riconosciuti come tali da una legge nazionale. Nessuna disciplina alternativa gode di questo riconoscimento. Lunica scuola, a quanto ci risulta, tal Mirdad di Torino, che alcuni anni fa aveva tentato la strada di attirare gli aspiranti naturopati con la bufala del rilascio di titoli parauniversitari in naturopatia, ha dovuto riconoscere immediatamente, di fronte alle richieste degli allievi, che la qualifica di parauniversitario non abilitava assolutamente a niente, e rinunciare a questo tipo di pubblicit, a nostro parere e di molti, chiaramente ingannevole.Ladenominazione Universit riservata, per legge, ai sensi dellarticolo 10, comma 1, del D.L. 1 ottobre 1973, n. 580, recante Misure urgenti per lUniversit, convertito con modificazioni nella legge 30 novembre 1973, n. 766, alle universit statali ed a quelle non statali riconosciute per rilasciare titoli aventi valore legale. Larticolo in esame dispone, infatti, che le denominazioni di universit, ateneo, politecnico, istituto di istruzione universitaria, possono essere usate soltanto dalle universit statali e da quelle non statali riconosciute per rilasciare titoli aventi valore legale a norma delle disposizioni di legge. Allo stesso modo i titoli di studio universitari e le qualifiche accademiche sono soltanto quelli previsti per legge (individuati, in via primaria, dalla legge 13 marzo 1958, n. 262, recante Conferimento ed uso di titoli accademici, professionali e simili, e, in particolare, dallarticolo 1, volto a disporre che le qualifiche accademiche di dottore, compresa quella honoris causa, le qualifiche di carattere professionale, la qualifica di libero docente possono essere conferite soltanto con le modalit e nei casi indicati dalla legge e dallarticolo 1 della legge, recante Riforma degli ordinamenti didattici universitari, 19 novembre 1990, n. 341) e possono essere conferiti, con le modalit e nei casi indicati dalla legge stessa, esclusivamente dalle istituzioni universitarie statali e non statali autorizzate a rilasciare titoli aventi valore legale (articolo 2 della legge n. 262/58 e articolo 1 punti 1. e 2. del R.D., recante Testo unico delle leggi sullistruzione superiore, 31 dicembre 1933, n. 1592).E superfluo ricordare che lutilizzo e la pubblicit relativa a istituzioni denominate Accademie, Libere Universit o Universit popolari configura una precisa violazione di legge e un inganno nei confronti dei consumatori quando si tratta di istituzioni private prive delle necessarie autorizzazioni di legge, le quali non possono

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  • rilasciare Diplomi di laurea n altri titoli che in qualunque modo abilitino allesercizio di una nuova professione. Non ci risulta che nessuna Scuola di naturopatia o medicine non convenzionali possieda la necessaria autorizzazione per rilasciare titoli universitari e tantomeno per riconoscere nuove professioni. Ricordiamo che una cosa il riconoscimento formale o ilPatrocinio di un Ente pubblico, che pu essere concesso a enti o associazioni private e che consente luso del termine, per esempio, di Universit popolare, altra cosa, completamente differente, la regolamentazione di una nuova professione e labilitazione al suo esercizio, la quale pu essere data solo da una legge dello Stato Italiano, e che non esiste, sia ben chiaro, per nessuna medicina non convenzionale. Inoltre, secondo laLegge 5 Febbraio 1992 n. 175 Norme in materia di pubblicit sanitaria e di repressione dellesercizio abusivo delle professioni sanitarie, Art.1 comma 3. Luso della qualifica di specialista consentito soltanto a coloro che abbiano conseguito il relativo diploma ai sensi della normativa vigente. E vietato luso di titoli, compresi quelli di specializzazione conseguiti allestero, se non riconosciuto dallo Stato.Nessuna professione nel campo delle medicine non convenzionali (omeopata, naturopata, agopuntore, osteopata ecc.) riconosciuta da questa legge.Diffidate, poi, dai trucchi con cui molte scuole si pubblicizzano su Internet: una scuola di Torino, per esempio, pone come prima intestazione allinterno del suo sito le seguenti parole: Iscritta all'ANAGRAFE NAZIONALE DELLE RICERCHE del MINISTERO DELL'ISTRUZIONE DELL'UNIVERSIT E DELLA RICERCA. Che cosa questa qualifica significhi concretamente e quali vantaggi o autorevolezza possa conferire a una semplice scuola di naturopatia, non lo capiamo. Quello che certo che, con questo stratagemma, chiunque, navigando sul web, cerchi una scuola che sembri garantire un titolo riconosciuto, attirato e facilmente ingannato da questo ingannevole riferimento, tanto altisonante quanto privo di qualsiasi significato reale. Quanto alla qualifica di heilpraktiker utilizzata da alcuni naturopati e da una Federazione che fa capo a una Scuola di naturopatia, non sembrano esserci dubbi circa il fatto che la legge proibisce luso di questa qualifica in Italia, tanto pi se essa solo un titolo privo di valore legale anche in Germania, in quanto non ufficialmente formalizzato attraverso il superamento del relativo esame di Stato. In ogni caso lutilizzo del titolo di heilpraktiker da parte di chi non sia medico o eserciti in Italia una pratica oltremodo scorretta, in quanto induce in inganno il consumatore, illudendolo circa il fatto che chi si fregia di questo titolo possa anche praticare tecniche e metodi di cura che in Italia sono riservati solo ai medici.

    In conclusione, e riassumendo, al di fuori di professioni per le quali esiste un percorso didattico e formativo approvato e riconosciuto ufficialmente dal relativo Ministero, non esiste, nella maniera pi assoluta, alcuna disciplina che possa fregiarsi del titolo di disciplina o terapia ufficialmente e legalmente riconosciuta. Ci non significa che la legge vieti di praticare professioni non riconosciute, col solo fondamentale limite di non sconfinare nellesercizio abusivo di altra professione (questa s, riconosciuta legalmente).Ci significa che omeopatia, agopuntura, medicina cinese o ayurvedica, antroposofica, shiatsu, naturopatia, tecniche di massaggio di qualsiasi tipo, se non praticate da medici o

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  • fisioterapisti ed estetiste, e tutte le centinaia di discipline le quali abbiano lo scopo di intervenire sullo stato di salute o di benessere del cliente, modificandolo, non possono offrire nessuno sbocco ufficialmente riconosciuto. Ricordiamo che anche il titolo di omeopata o di agopuntore, se pur indebitamente utilizzato da medici, non un titolo riconosciuto legalmente, e nessuna legge ha mai previsto listituzione di un corso di laurea o di una specializzazione universitaria che abiliti allesercizio di queste professioni. Pi semplicemente, la giurisprudenza, e non la legge, ha stabilito che la prescrizione di farmaci omeopatici o la pratica dellagopuntura siano riservate ai medici, ma non ha mai, nella maniera pi assoluta, fatto riferimento ad alcuna legge che istituisca o riconosca queste professioni, semplicemente perch questa legge non esiste e, probabilmente, non esister mai. Quello che i medici alternativi, in primo luogo i sedicenti omeopati, cercano di fare da molti anni, specialmente in alcuni paesi dEuropa, di far riconoscere per legge che una certa disciplina, per quanto non insegnata ufficialmente allinterno di un percorso universitario, possa essere praticata (non riconosciuta, - i termini sono molto diversi, anche se questi medici mirano a far s che siano confusi nel linguaggio comune) solo da medici, in quanto rivolta alla cura di patologie, e indipendentemente dalla dimostrazione scientifica della sua efficacia. In un famoso congresso medico, tenutosi a Terni nel 2002 (si v e d a i l r e l a t i v o t e s t o i n : h t t p : / / w w w. c h i r o p r a t i c a t i . i t / i n d e x 2 . p h p ?option=com_content&do_pdf=1&id=67), per esempio, una minoranza di medici ha approvato a proprio uso e consumo una sorta di risoluzione con la quale essi stessi si autorizzavano a praticare quasi tutte le terapie e i sistemi di cura immaginabili (in quanto tutti ispirati a omeopatia, medicina cinese o ayurvedica), purch, naturalmente, il guaritore fosse regolarmente iscritto allOrdine dei medici. Il che ha fatto gridare, da parte dei pi sprovveduti, al miracolo del riconoscimento delle medicine alternative, quando invece si trattava dellennesimo squallido tentativo della minoranza di mediocri medici alternativi, di pubblicizzare, ufficializzandola, la loro inutile attivit.

    Non esiste alcun concorso, pubblico o privato, nel quale sia preso in considerazione alcun titolo rilasciato da organizzazioni private in medicine alternative, e nessuna struttura sanitaria pubblica accoglie al suo interno medici o terapisti alternativi. Naturalmente, niente e nessuno pu impedire a centri estetici e di benessere, a erboristerie o a studi privati di fisioterapia o naturopatia, di accogliere al loro interno persone che, nel rispetto dei limiti sopra evidenziati, pratichino attivit non riconosciute dalla legge. Analogamente, niente e nessuno impedisce che un medico allinterno di uno studio privato, o persino un primario allinterno di una struttura pubblica, possa accogliere terapeuti, anche non medici, per svolgere determinate attivit, purch non finalizzate alla diagnosi e alla cura, e sotto la sua completa responsabilit. Ma queste non sono concrete prospettive di lavoro nellambito delle discipline alternative: si tratta solo di opportunit legate alla intraprendenza individuale, fondate sulle capacit e competenze del singolo terapeuta, le quali non sono riconosciute n documentate da alcun titolo non legalmente riconosciuto, anche se rilasciato da una famosa organizzazione privata, come, per esempio Riza psicosomatica.

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  • Fino a quando, a livello ministeriale competente, non sar definito il percorso formativo di una disciplina, con la precisa indicazione delle materie di insegnamento, delle modalit di svolgimento dellattivit didattica, degli esami di profitto e della durata del percorso di studi, nessuna terapia o medicina alternativa potr mai essere considerata come potenziale sbocco lavorativo, se non da coloro che vivono ingannando i loro clienti. Tutto ci, se avverr, potr essere regolamentato solo allinterno di un percorso di tipo universitario o come scuola di specializzazione postuniversitaria, ma data la situazione politica economica attuale, e quella specifica dellistruzione italiana, non esistono, nella maniera pi assoluta, prospettive concrete che ci possa avvenire neppure entro il prossimo decennio. Inoltre, si consideri che, come da oltre due secoli lomeopatia non mai riuscita ad ottenere il riconoscimento della sua efficacia (nonostante la forza economica delle aziende miliardarie che la sostengono), assolutamente improbabile che la comunit scientifica internazionale possa mai accettare di regolamentare lutilizzo clinico di pratiche magiche, le quali non abbiano superato le verifiche imposte a tutte le forme di cura. Che la medicina scientifica riconosca e persino incentivi la ricerca o la pratica di terapie di supporto non mediche, come terapie psicologiche, di rilassamento, di ginnastica, di terapie generiche come la meditazione o la pet therapy, un fatto pacifico, che non neppure da mettere in discussione. Infatti, pur mancando, in molti casi, la dimostrazione scientifica delle caratteristiche e degli effetti di queste forme di terapia, esse non hanno mai lo scopo di curare una patologia, e quindi possono legittimamente ed efficacemente fungere da supporto alla terapia medica vera e propria, purch esse siano praticate sotto controllo medico. Ma che la comunit scientifica internazionale e gli Ordini dei Medici dei diversi Paesi del mondo accettino di sconfessare i principi fondamentali su cui il progresso scientifico si fondato in questi ultimi secoli, di fatto rinunciando al rispetto delle regole e del metodo scientifico nella cura delle malattie e della salute, questo un fatto improbabile come quello che Vanna Marchi divenga il prossimo Ministro di Grazia e Giustizia.In ogni caso, per tornare allesigenza tanto sentita di conseguire un titolo legalmente valido, non si comprende quali vantaggi esso potrebbe offrire. Lo ripetiamo: non essendo vietata dalla legge lattivit di terapeuta alternativo, essa stata sempre praticata legittimamente da molti terapeuti, compresi alcuni medici, a dimostrazione che non lufficialit del titolo a permetterne lesercizio. Certo, chi non si sente in grado di ricavarsi uno spazio in questo difficile settore contando solo sulle proprie capacit, pu ben sperare che lappartenenza a una categoria professionale legalmente riconosciuta possa portargli benefici in termini pi che altro di sicurezza psicologica e di fiducia della clientela nellattivit che svolge. Ma maghi e cartomanti non si sono mai posti questo problema, come non se lo sono posto i loro colleghi omeopati, e continuano da sempre a praticare le loro attivit magiche nonostante il discredito di cui godono presso parte della popolazione e di quasi tutta la scienza. Se queste terapie di cui ci stiamo occupando sono alternative per i principi, i metodi e gli scopi su cui si fondano, non ci si pu certo aspettare che una societ civile convenzionale ispirata a principi, metodi e scopi diversi e spesso incompatibili, possa davvero riconoscerle.

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  • Tutte le terapie sono state terapie non riconosciute fino a che non sono state ammesse nellambito delle cure che legittimamente possono essere prestate. Anche la radiografia o la scansione tramite risonanza magnetica sono state, prima di essere utilizzate universalmente, delle tecniche di diagnosi non riconosciute. Anche gli antibiotici, la pillola anticoncezionale o gli antistaminici sono stati, per un certo periodo della loro storia, strumenti di cura non riconosciuti. Vi siete mai chiesti perch essi hanno ottenuto in brevissimo tempo questo ambto riconoscimento, e lomeopatia, per esempio, no? Il motivo uno solo: perch, indipendentemente dalla conoscenza dei loro meccanismi di azione, essi hanno dimostrato di individuare alterazioni dello stato di salute con maggiore precisione ed efficacia degli strumenti precedenti o di produrre specifici effetti su specifiche malattie, attraverso una sperimentazione lunga, complessa e rigorosa, che ne ha messo in evidenza caratteristiche positive, ma anche effetti collaterali indesiderati. solo in forza della valutazione, universalmente condivisa, dei vantaggi che essi offrivano rispetto agli inconvenienti, che questi strumenti sono stati riconosciuti. Al contrario, le medicine alternative vorrebbero godere di tutti i benefici di un loro riconoscimento senza dimostrare la loro efficacia, ma semplicemente sulla base dellargomento secondo cui molte persone utilizzano queste terapie. Argomento talmente debole da rasentare il ridicolo, in quanto neanche un bambino potrebbe accogliere come criterio di validit e di efficacia la diffusione di un certo fenomeno. Quindi, il problema, in realt, si riduce alla seguente considerazione: quando una qualsiasi terapia Non riconosciuta sar in grado di dimostrare nei fatti (scientificamente e oggettivamente dimostrabili, e non legati allesperienza individuale e al sentito dire) di curare patologie con (almeno) la stessa efficacia delle cure convenzionali, la scienza e, di conseguenza, la legge, non avr nessun problema a riconoscerle come terapie, entrando a far parte di quella che la medicina scientifica. Ma fino a che questo non accadr, essere resteranno alternative, e potranno essere oggetto di ricerca scientifica, oppure, con le cautele cui abbiamo fatto riferimento finora, anche di cure, purch prestate da personale abilitato, indipendentemente dal conseguimento di un qualche titolo. Resta comunque ovvio che non sarebbe comunque il titolo conseguito ad aprire le porte del lavoro a chi non sia capace, serio, intraprendente e motivato a mettersi continuamente in gioco. Il comitato scientifico e i docenti della nostra associazione sono un esempio innegabile di come persone che nonsiano protette da un titolo di dottore in medicina o in fisioterapia o dietistica pratichino da molti anni, con successo e nel pieno rispetto della legge, lattivit di consulenti della salute. Ma chiunque, anche tra i nostri allievi, svolge la sua attivit nel campo delle medicine alternative, lo fa solo grazie a una formazione seria, impartita da scuole serie e specialmente in forza di un durissimo impegno di studio e di lavoro, che va protratto per tutta la vita, e non certo per il fatto di esporre nel loro studio un diploma o certificato, peraltroprivo di valore legale.

    Diffidate quindi dallecertificazioni apparentemente ufficiali, le affiliazioni, i riconoscimenti di enti e istituzioni di vario tipo, persino dei patentini del C.O.N.I., che non si sa che cosa abilitino a fare. Tantomeno vi suggeriamo di farvi ammaliare dalle seducenti proposte di

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  • scuole e titoli che si richiamano in qualche modo a fantomatiche universit straniere, se non volete finire a Striscia la notizia.Quanto agli Albi professionali, ricordiamo che quelli cui alcune scuole consentono di accedere sono soltanto associazioni private, enti di diritto privato e non pubblico, anche se il lettore potr essere indotto a credere che si tratti di un qualche albo dotato della stessa ufficialit di quelli che riuniscono i professionisti di determinati settori (commercialisti, medici, psicologi).Lo stesso dicasi per la ridicola possibilit, che viene offerta da alcune scuole, di iscrizione a qualche federazione. Molte scuole hanno costituito al loro interno federazioni che raccolgono le poche decine di diplomati della scuola stessa, ma non hanno alcun valore legale e non sono rappresentative di nulla, se non dellinteresse di una scuola di far credere di possedere titoli o riconoscimenti inesistenti. Tra laltro, non si capisce a cosa mai possano servire.Lo stesso dicasi per i Patrocini di qualsiasi ente pubblico, i quali non autorizzano n abilitano allesercizio di alcuna professione, ma sono solo il riconoscimento di una qualche attivit di collaborazione tra una scuola privata e un ente pubblico.In realt, quello che coloro che ambiscono a trovare una collocazione allinterno del mondo delle medicine alternative vogliono, solo la garanzia di poter esercitare la professione che intendono intraprendere senza essere considerati n ciarlatani, n professionisti abusivi. Ma una legge per le medicine alternative non ha lo scopo di fornire rassicurazioni, in quanto essa deve poter regolamentare una attivit che il legislatore stesso deve considerare utile. Se questa legge non esiste, se ne traggano le logiche conseguenze. Si ricordi, comunque che la possibilit di esercitare lattivit di terapeuta non riconosciuto gi garantita dalla legge, che non vieta lesercizio di professioni purch non configurino reati di esercizio abusivo di professione o usurpazione di titolo legale. Piuttosto, la qualifica di ciarlatano, a nostro parere, pi facilmente attribuibile a coloro che, sedotti da astute pubblicit di alcune scuole, si illudano di aver conseguito un titolo legalmente valido in Italia, o di far parte di un albo o di una federazione rappresentativa di una categoria professionale riconosciuta dalla legge.Le affermazioni fin qui riportate possono costituire, ce ne rendiamo conto, una vera e propria doccia fredda per coloro che si aspettavano che la professione di terapeuta privo di formazione accademica seria fosse in fase avanzata di riconoscimento. Sappiamo perfettamente che molti nostri lettori, a questo punto, si rifiuteranno, indignati, di credere alle nostre affermazioni. Benissimo. Non pretendiamo certo che si creda in quello che sosteniamo, ma solo che le persone si formino una opinione il pi possibile veritiera. Per questo motivo, suggerendo di non credere alle nostre affermazioni fino a che non si sia ottenuto il riscontro concreto di dati e fatti inequivocabili, suggeriamo di comportarsi allo stesso modo nei confronti di coloro che, diversamente da noi, sostengono che questo fantomatico e leggendario riconoscimento in fase avanzata (per lomeopatia, questa fase dura da oltre duecento anni!) e che il conseguimento del titolo di terapeuta presso una delle tante scuole private possa abilitare, un giorno, al legittimo esercizio della professione.

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  • Consigliamo quindi vivamente di chiedere alle innumerevoli scuole che promettono concrete prospettive di lavoro in questo settore, di illustrarle con fatti concreti, e non con facili proclami. Ma prima, suggeriamo di cominciare a farsi unidea delle caratteristiche dellambiente delle medicine alternative attraverso le considerazioni e i dati contenuti nel paragrafo seguente.

    Patrocini fasulli, diplomi, lauree e scuole riconosciute e altre bufale in naturopatia e medicine alternative

    Lignoranza che caratterizza coloro che speculano, magari persino in buona fede, su tutti coloro che si avvicinano ingenuamente al mondo della naturopatia e delle medicine alternative in genere, trova una delle sue pi ridicole manifestazioni nei Riconoscimenti ufficiali che personaggi senza alcuna coscienza spacciano nelle loro pubblicit ingannevoli, allo scopo di raggranellare soldi facili dagli aspiranti naturopati. Lelenco di queste bufale infinito, e il nostro Osservatorio sulle medicine alternative fatica a star dietro alle sempre nuove modalit di inganno perpetrate da tante organizzazioni. Tra le tante, merita una citazione una Scuola di Roma che vanta, tra i suoi titoli meritori, il seguente elenco di informazioni, tutte formulate in modo da non incorrere nelle sanzioni della legge, ma tutte ingannevoli.Si osservi che la: possibilit di operare immediatamente sia come Libero Professionista, che presso Strutture Sportive, Centri Benessere, Centri Termali, Poliambulatori, Associazioni di Promozione Sociale, offerta dai diplomi rilasciati da questa scuola, una formulazione chiaramente ingannevole, per quanto non falsa, perch induce a ritenere che tale possibilit dipenda, o sia facilitata in qualche modo, dal conseguimento del diploma e dalladesione a un sindacato. In realt, chiunque, indipendentemente da titolo di studio, da diplomi di naturopatia, da iscrizioni ad enti, associazioni, federazioni o sindacati, pu legittimamente esercitare professionalmente lattivit di naturopata, purch in regola con la normativa fiscale, in quanto tale professione non riconosciuta da nessuna legge dello Stato, unico ente abilitato al riconoscimento di nuove professioni. Il riferimento a una sorta di comunicazione di intenti effettuata a favore del Consiglio Nazionale dellEconomia e del Lavoro altrettanto ingannevole, perch questo Ente non ha nessun titolo a riconoscere lattivit del naturopata. Ma laspetto pi ridicolo della questione sta nel fatto che il patrocinio di un Sindacato, vantato da questa Scuola, chiaramente una bufala, perch il Patrocinio un riconoscimento simbolico con cui si accorda il proprio supporto ad uniniziativa culturale, scientifica, sportiva ecc.; in Italia pu essere concesso dal Consiglio dei Ministri, dalla Regione, dalla Provincia o dal Comune (non certo da un Sindacato, il quale unorganizzazione privata come unaltra ). Il Patrocinio cosa ben diversa da un accordo di collaborazione commerciale tra due enti privati, come possono essere una scuola privata e un sindacato (il quale, come un partito politico, non un ente pubblico, che, in quanto istituzione pubblica, concede un riconoscimento sulla base di unautorit conferitagli dallinvestitura popolare).

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  • Siamo di fronte allassurdit per cui si illudono i potenziali allievi delle scuole di medicine alternative circa il fatto che la loro attivit sar in qualche modo protetta non se rispetteranno la legge, ma se si iscriveranno a un sindacato. Ladesione al sindacatodi cui sopra non n utile n necessaria per praticare legalmente lattivitdi naturopata, come testimonia il fatto che molti naturopati esercitano da anni senza aver mai aderito ad alcuna associazione o sindacato. Ci che la legge richiede, trattandosi di libera professione, semmai il possesso di regolare partita IVA e lemissione di regolare ricevuta fiscale per ogni prestazione effettuata (ma non ci pare che questo fondamentale requisito sia imposto ai fini delladesione a tale sindacato).Inoltre, la possibilit di adesione al Sindacato di cui sopra chiaramente aperta a chiunque, indipendentemente dal fatto che si sia effettivamente professionisti che operano nel rispetto della legge e in regola con la normativa fiscale. In altre parole, pagando ben 260 euro di iscrizione annuale, chiunque, senza bisogno di dimostrare il possesso di alcuna competenza o requisito, pu iscriversi a tale sindacato. Dopodich, la pubblicit ingannevole di questa scuola induce a ritenere che solo gli iscritti al Sindacato potranno legalmente esercitare lattivit, il che significa che tutti gli altri, privi del diploma di questa scuola e della tessera del sindacato in questione, siano fuori legge. In questo modo, questa ingannevole pubblicit danneggia limmagine, il prestigio e lattivit di tutte quelle scuole, e sono la maggioranza, che si limitano a fornire un insegnamento serio in materia, senza prospettare illusori sbocchi lavorativi.Unaltra Scuola pubblicizza una forma diversa di fasulla protezione legale a favore dei naturopati diplomati presso di essa: la possibilit di conseguire il patentino C.O.N.I., il quale non conferisce, naturalmente, alcun riconoscimento ufficiale allattivit del naturopata, n garantisce allutente alcuna competenza del suo possessore in tema di cura della salute (la quale di esclusiva competenza medica). Si tratta ancora una volta di strategie di vendita che tendono ad accreditare un immagine di ufficialit e di protezione legale per professioni che si induce a credere possano essere praticate legittimamente solo a seguito del conseguimento di titoli (inutili) o alladesione ad associazioni o sindacati (i quali, ripetiamo, non possono attribuire a questa attivit un riconoscimento legale che pu venire solo dalla legge).Questi comportamenti, ai confini della legalit, sono conosciuti e tollerati da tutte le scuole di naturopatia, le quali sanno di operare in un ambiente dove relativamente facile arricchirsi approfittando della ingenuit degli aspiranti naturopati e dove tutti si pubblicizzano attraverso lingannevole possibilit offerta ai propri iscritti di ottenere riconoscimenti ufficiali, tutti ininfluenti per attribuire alla naturopatia o alle sue infinite discipline alcun valore legale o lappartenenza a qualsiasi Albo professionale. Ancora pi ridicolo, e francamente eticamente vergognoso, ingannare gli aspiranti naturopati vantando, per i diplomati della propria scuola, la possibilit di iscrizione ad Albi, Registri e Federazioni. Infatti, in tutti questi casi, si induce