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1 EDITORIALE Mario Lanzarini EDITORIALE 1 Marco Lanzarini Calcolo ad Alte Prestazioni mediante FPGA su CrayXD1 3 Giovanni Erbacci, Roberto Gori, Andrea Tarsi Progetti Europei e Trasferimento tecnologico 6 Alessandro Chiarini, Paolo Quadrani, Debora Testi, Cinzia Zannoni Il Progetto DEISA al lavoro 10 Marco Voli Carriere e Stipendi di Ateneo: un portale di servizi 12 Maria Vittoria Rossi È attivo il Portale della Didattica on line su ESSE3 15 Alessandro Furlati La Ricerca a porte aperte: www.ricercaitaliana.it 18 Maria Gervasio, Antonella Longo, Sabina Parmeggiani, Salvatore Rago, Antonio Storino La certificazione BS 7799 nel Dipartimento Sistemi Informativi e Servizi per la Sanità 23 Elisa Rinieri, Marisa De Rosa Microstrategy e Oracle Portal 25 Nicola Bertazzoni, Stefano Corsi, Massimiliano Giannuzzi L’Hosting dei sistemi gestionali per le Università 28 Paolo Sardo ERIS Managed Hosting 30 Roberto Benedetti, Stefania Lusardi, Nico Tranquilli, Marcello Turchetti Gestione centralizzata e ottimizzata delle risorse dell’infrastruttura di Calcolo ad Alte Prestazioni e di Visualizzazione del CINECA 34 Fabio Capannini RUBRICHE 33 GESTIONE E ANALISI DELL INFORMAZIONE EINS: EUROPEAN INFORMATION NETWORK SERVICES COMUNICAZIONI E SISTEMI DISTRIBUITI GESTIONE SISTEMI NEWS E APPUNTAMENTI a cura dell’Ufficio stampa In copertina: Simulazione dei flussi di calore nella sala mac- chine del CINECA, una delle tante possibili applicazioni della piattaforma di visualizzazione OpenMAF descritta nell’articolo di pagina 6. Il nuovo Statuto del CINECA Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il 30 gennaio 2006 sono uffi- cialmente entrate in vigore le modifiche dello statuto del CINECA, approva- te dal Consiglio di Amministrazione lo scorso anno. Le novità introdotte dal nuovo statuto riguardano in primo luogo la natura del Consorzio, che acqui- sisce personalità giuridica privata pur mantenendo la propria natura non pro- fit. Importante è anche il cambiamento del ruolo ricoperto dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito della compagine consortile. Il Ministero, infatti, da ente supervisore entra a pieno titolo tra gli enti consor- ziati con compiti di vigilanza. Infine, viene esplicitamente indicata la tipolo- gia dei membri che, anche in futuro, potranno entrare a far parte del CINECA: solamente Università ed Enti pubblici di Ricerca, a ribadire il carattere istituzionale del Consorzio e delle sue attività principali. La diffusione dei sistemi per la gestione della didattica e dei servizi agli studenti del CINECA La diffusione dei sistemi applicativi del CINECA per la gestione della didat- tica e dei servizi agli studenti è affidata fino dal 2001 alla controllata KION, che ha sviluppato ex-novo il sistema ESSE3 (in linea con la normativa per la riforma dell’Università DM 509/99) a cui nel 2003 si è poi affiancato il siste- ma GISS, presente sul mercato già da diversi anni. A fine 2005, la diffusione dei sistemi CINECA (ESSE3 e GISS) supera il 60% delle università ed è in continua espansione: la presenza è su 48 università su un totale di 77, che cor- risponde ad una popolazione di circa 1.000.000 di studenti amministrati, su un totale di circa 1.800.000. I sistemi sono apprezzati dagli atenei per diversi motivi: garantiscono una elevata copertura di tutto il percorso dello studente nell’università; consento- no un aggiornamento quotidiano con un impegno minimo; vengono costante- mente adeguati alla mutevole normativa, e offrono un forte potenziamento n° 55

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EDITORIALE Mario Lanzarini

EDITORIALE 1Marco Lanzarini

Calcolo ad Alte Prestazioni mediante FPGA su CrayXD1 3Giovanni Erbacci, Roberto Gori, Andrea Tarsi

Progetti Europei e Trasferimento tecnologico 6Alessandro Chiarini, Paolo Quadrani, Debora Testi, Cinzia Zannoni

Il Progetto DEISA al lavoro 10Marco Voli

Carriere e Stipendi di Ateneo: un portale di servizi 12Maria Vittoria Rossi

È attivo il Portale della Didattica on line su ESSE3 15Alessandro Furlati

La Ricerca a porte aperte: www.ricercaitaliana.it 18Maria Gervasio, Antonella Longo, SabinaParmeggiani, Salvatore Rago, Antonio Storino

La certificazione BS 7799 nel Dipartimento Sistemi Informativi e Servizi per la Sanità 23Elisa Rinieri, Marisa De Rosa

Microstrategy e Oracle Portal 25Nicola Bertazzoni, Stefano Corsi, Massimiliano Giannuzzi

L’Hosting dei sistemi gestionali per le Università 28Paolo Sardo

ERIS Managed Hosting 30Roberto Benedetti, Stefania Lusardi, Nico Tranquilli, Marcello Turchetti

Gestione centralizzata e ottimizzata dellerisorse dell’infrastruttura di Calcolo ad AltePrestazioni e di Visualizzazione del CINECA 34Fabio Capannini

RUBRICHE 33

GESTIONE E ANALISI DELL’INFORMAZIONE

EINS: EUROPEAN INFORMATION NETWORKSERVICES

COMUNICAZIONI E SISTEMI DISTRIBUITI

GESTIONE SISTEMI

NEWS E APPUNTAMENTIa cura dell’Ufficio stampa

In copertina:Simulazione dei flussi di calore nella sala mac-chine del CINECA, una delle tante possibiliapplicazioni della piattaforma di visualizzazioneOpenMAF descritta nell’articolo di pagina 6.

Il nuovo Statuto del CINECACon la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il 30 gennaio 2006 sono uffi-cialmente entrate in vigore le modifiche dello statuto del CINECA, approva-te dal Consiglio di Amministrazione lo scorso anno. Le novità introdotte dalnuovo statuto riguardano in primo luogo la natura del Consorzio, che acqui-sisce personalità giuridica privata pur mantenendo la propria natura non pro-fit. Importante è anche il cambiamento del ruolo ricoperto dal Ministerodell’Università e della Ricerca nell’ambito della compagine consortile. IlMinistero, infatti, da ente supervisore entra a pieno titolo tra gli enti consor-ziati con compiti di vigilanza. Infine, viene esplicitamente indicata la tipolo-gia dei membri che, anche in futuro, potranno entrare a far parte delCINECA: solamente Università ed Enti pubblici di Ricerca, a ribadire ilcarattere istituzionale del Consorzio e delle sue attività principali.

La diffusione dei sistemi per la gestione della didattica edei servizi agli studenti del CINECA

La diffusione dei sistemi applicativi del CINECA per la gestione della didat-tica e dei servizi agli studenti è affidata fino dal 2001 alla controllata KION,che ha sviluppato ex-novo il sistema ESSE3 (in linea con la normativa per lariforma dell’Università DM 509/99) a cui nel 2003 si è poi affiancato il siste-ma GISS, presente sul mercato già da diversi anni. A fine 2005, la diffusionedei sistemi CINECA (ESSE3 e GISS) supera il 60% delle università ed è incontinua espansione: la presenza è su 48 università su un totale di 77, che cor-risponde ad una popolazione di circa 1.000.000 di studenti amministrati, suun totale di circa 1.800.000.I sistemi sono apprezzati dagli atenei per diversi motivi: garantiscono unaelevata copertura di tutto il percorso dello studente nell’università; consento-no un aggiornamento quotidiano con un impegno minimo; vengono costante-mente adeguati alla mutevole normativa, e offrono un forte potenziamento

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dei servizi web agli studenti. I sistemi delCINECA, dunque, costituiscono ormai unostandard de facto per la gestione della didatti-ca e delle segreterie: la misura di questa affer-mazione è data dal fatto che non esistono altrisistemi, oltre a quelli CINECA, che siano uti-lizzati da più di una università.

Il portale della Ricerca ItalianaIl Portale della Ricerca è nato da un progettodel Ministero dell’Università e della Ricercacon l’obiettivo di creare un punto di riferi-mento unitario per le strategie e le azioni dellaricerca nazionale. Una finestra divulgativa e difacile consultazione aperta all’intera opinionepubblica, ma anche uno strumento di promo-zione della Ricerca italiana a livello interna-zionale. L’intento del progetto è quello di rea-lizzare un canale di dialogo tra le università, ipiù importanti enti di ricerca nazionali e i cit-tadini, la scuola, le imprese. Il CINECA si èoccupato del coordinamento del progetto e harealizzato il portale (dalla progettazione,all’implementazione fino alla gestione dell’in-frastruttura tecnologica) utilizzando le proprietecnologie per la costruzione di portali webcomplessi e per la gestione in sicurezza deicontenuti lungo tutte le fasi del lavoro delleredazioni: dalla raccolta del materiale alla suapubblicazione. Inoltre, il Portale è stato pro-gettato e realizzato tenendo conto degli aspet-

ti di accessibilità e usabilità richiesti dallaLegge Stanca, n. 4 del 2004. Il Portale RicercaItaliana viene descritto nell’articolo di pagina18 del Notiziario.

Il portale Scuola e ServiziOffrire servizi evoluti alle famiglie, agli stu-denti e in generale a tutta la comunità degliutenti del sistema scolastico nazionale attra-verso un “sito di accoglienza”, ovvero ilPortale Nazionale delle Scuole, aiutando nelcontempo le scuole a realizzare il propriosito. È questo l’obiettivo di Scuola e Servizi,progetto sperimentale promosso dalMinistero dell’Istruzione in collaborazionecon il CINECA.Alla base del progetto c’è il portale unificatodi accesso http://www.scuolaeservizi.it/, giàoperativo dallo scorso febbraio, che verràaffiancato dai siti dei singoli istituti scolasticiche aderiranno all’iniziativa: il sistema nel suocomplesso è rappresentato da una vera e pro-pria piattaforma operativa che consentirà allescuole di erogare on line servizi di tipo infor-mativo, comunicativo e anche transazionale. Per la costruzione del portale è stato utilizzatoun nutrito insieme di elementi applicativo-strutturali messi a disposizione dalla tecnolo-gia e dalle competenze del CINECA, come adesempio il sistema di gestione dei contenuti,un motore di ricerca, una web farm per ospita-re i siti delle scuole, ecc., il tutto nel rispetto diquanto previsto in materia di sicurezza, acces-sibilità e usabilità.Il progetto ha una durata complessiva di dueanni, almeno nella prima fase, e si propone diraggiungere il 15% dei circa 10.800 istitutiscolastici italiani. Per queste scuole ilCINECA si sta occupando anche della forma-zione di adeguate figure professionali chesiano in grado di curare le sezioni di propriapertinenza (i siti scolastici): il progetto, infat-ti, offre alle scuole la possibilità di formaretale personale mediante corsi erogati dalConsorzio in modalità e-learning con l’affian-camento di un tutor. Scuola e Servizi saràargomento di un articolo nel prossimo numerodi Notizie dal CINECA.

notizie dal CINECA

doi:10.1388/notizie-55-editoriale

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Nell’intento di proporre nuovi e ulteriori stru-menti di calcolo ai propri utenti, il CINECAha dotato il proprio calcolatore Cray XD1 dialcuni Field Programmable Gate Array(FPGA), sui quali sta conducendo un’attivitàdi sperimentazione e acquisendo competenzespecifiche.

Cos’è un FPGA?Un FPGA è un circuito integrato general-pur-pose che può essere riprogrammato, anchedopo essere stato inserito in un sistema. La programmazione consiste nel caricare unprogramma di configurazione chiamato bit-stream in un’apposita memoria statica. Comeil codice binario per un processore, il bit-stream è prodotto da strumenti di compilazio-ne che traducono le astrazioni di alto livellodefinite dal progettista. Un FPGA si presenta come un array bi-dimensionale e configurabile di risorse utili adimplementare una vasta gamma di funzioniaritmetiche e logiche: moltiplicatori 18x18dedicati, memorie dual port, lookup tables(LUTs), registri, buffers tristate, multiplexerse generatori di clock. In particolare, gli FPGAdi Xilinx contengono sofisticati meccanismidi I/O che sono in grado di soddisfare diversirequisiti di banda e tensione per l’interfaccia-mento con i vari dispositivi. La famigliaVirtex-II Pro incorpora microcontrollori (IBMPowerPC 405) e multi-gigabit serial transcei-vers. Le risorse di calcolo ed I/O sono colle-gate da una rete d’interconnessione internacontrollata anch’essa attraverso il bitstream.

Diversamente dai microprocessori e dai DSP(Digital Signal Processors), la cui performan-ce è determinata dall’elevata frequenza diclock, gli FPGA possono essere utilizzaticome dispositivi ad alte prestazioni per la lorocapacità di realizzare architetture ad elevatogrado di parallelismo. Per questioni tecnologi-che, l’attuale frequenza di clock di un FPGA èin genere inferiore di un ordine di grandezza(circa 200 MHz). Un FPGA è in grado di svolgere diverse fun-zioni: ricerca, ordinamento, elaborazione disegnali, manipolazione di audio/immagini/video, crittografia, correzione degli errori,codifica/decodifica, gestione di pacchetti,generazione di numeri casuali, ecc.L’idea di usare un FPGA come coprocessoreper accelerare le applicazioni o parte di essenon è nuova ma è limitata da alcuni fattori:

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Calcolo ad Alte Prestazionimediante FPGA su CrayXD1di Giovanni Erbacci, Roberto Gori, Andrea Tarsi

CrayXD1, cassetto completo

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• la banda di comunicazione con il processo-re (ad esempio quella di un bus PCI) risul-ta insufficiente per sostenere le prestazionidi calcolo dell’FPGA;

• in alcune architetture, il coprocessore costi-tuisce un elemento addizionale che si integradebolmente con il sistema operativo lascian-do al programmatore l’onere di gestire jobscheduling e memory mapping;

• gli ambienti di sviluppo sono orientati aidisegnatori di hardware piuttosto che agliingegneri del software, per cui sussiste unacerta carenza di strumenti di programmazio-ne ad alto livello;

• il calcolo in virgola mobile costituisce anco-ra un problema notevole.

La soluzione di CrayUno dei dodici chassis del Cray XD1 delCINECA è completo delle sei schede accesso-rie contenenti ciascuna un ulteriore RapidArray Processor (RAP), un FPGA (Xilinx,Virtex-II Pro) e quattro banchi di memoria sta-tica (QDR). Su Cray XD1, Rapid Array connette diretta-mente l’FPGA ai processori AMD Opteronattraverso un bus bidirezionale, con una bandadi 3.2 GB/sec (1.6 GB/sec per ciascuna dire-zione) e una latenza pari a 1/1000 rispetto a unbus PCI. Cray mette a disposizione un’API C all’FPGAper caricare il bitstream, accedere ai registriinterni, creare una memoria virtuale per acce-

dere direttamente alle memorie dell’FPGA,riservare uno spazio di memoria (FTR) a cuil’FPGA può accedere direttamente. Il generatore di numeri casuali Mersenne-Twister (spesso usato nei metodi Monte Carlo)è stato scelto da Cray per fornire un esempiodi come l’FPGA possa velocizzare unasubroutine. L’FPGA trasferisce autonoma-mente i numeri in due buffer di memoria delprocessore, che li legge alternativamente,marcandoli poi come vuoti in attesa che ven-gano riempiti nuovamente. L’incremento di performance è di circa il 35%.Recentemente Cray ha rilasciato la versioneFPGA di Smith-Waterman, l’algoritmo piùpreciso in bioinformatica per la comparazionedi sequenze di geni e proteine. In linea conaltre implementazioni su FPGA, l’incrementodi performance è di circa 28 volte.

Strumenti di programmazione Per tentare di fornire soluzioni consistenti allosviluppo di applicazioni basate su FPGA,Cray ha stretto accordi con alcuni partner:Xilinx, DSPLogic, Celoxica, Impulse,Mitrionics e OpenFPGA.Xilinx, oltre a produrre gli FPGA montati daCray fornisce diversi strumenti software. IlCINECA dispone di un ambiente di sviluppo(ISE Foundation) in grado di gestire tutte le

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Figura in alto: allineamento

Smith-Waterman

Figura in basso: schema logico di una

generica applicazione

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Figura a sinistra: schedaaccessoria

Figura a destra: esempiodi generazione di numericasuali

fasi di programmazione (disegno, sintesi,implementazione, verifica e configurazione) edi uno strumento di debugging (ChipScopeProv) compatibile con l’interfaccia JTAG pre-sente su una delle schede accessorie.Oltre al suddetto Mersenne-Twister, Craymette a disposizione un modello di progettoper ISE: mentre i cores di comunicazione conil RAP e la SRAM e il controllo del clock sonoprecostituiti, lo sviluppatore è tenuto a fornirela logica-utente con tanto di segnali d’interfac-ciamento ai suddetti cores. DSPLogic fornisce un’implementazione diFFT (Fast Fourier Transform) caratterizzatada una lunghezza massima di 65536 ele-menti e da un errore di 10-5 rispetto al cal-colo in singola precisione. Sull’XD1 delCINECA è risultata essere più veloce rispet-tivamente di circa 3 e 4 volte rispetto allelibrerie FFT e ACML (AMD Core MathLibrary).Celoxica, Impulse, Mitrionics realizzano stru-menti di sviluppo basati su linguaggi di pro-grammazione di alto livello simili al C: rispet-tivamente Handel C, Impulse C e Mitrion C.Tra questi Celoxica è al momento l’unico pro-duttore a fornire una soluzione per XD1 (CrayXD1 PSL per DK4.0) che, pur essendo moltopratica, non supporta una funzionalità crucia-le come la possibilità di sfruttare l’FTR.OpenFPGA è una comunità di sviluppatori, diproduttori di hardware e di diverse organizza-zioni commerciali, accademiche e governative.Nata recentemente per iniziativa dell’OhioSupercomputer Center (OSC), si occupa diportabilità, interoperabilità e comunicazione

intra-applicazione per FPGA in sistemi di cal-colo ad alte prestazioni o distribuiti.Le linee guida sono stabilite da uno “steeringgroup” a cui partecipano, oltre a Cray e OSC:SGI, HPTi, SRC, Sandia National Lab,University of Cincinnati, University of Toledo,ZIB, Mitrion e altri.

Per ulteriori informazioni:[email protected]

http://www.CINECA.it/pagine/cray_xd1.htmhttp://www.cray.com/products/xd1/http://www.xilinx.com/http://www.xilinx.com/products/silicon_solu-tions/fpgas/virtex/virtex_ii_pro_fpgas/http://www.xilinx.com/ise/logic_design_prod/foundation.htm http://www.xilinx.com/ise/optional_prod/cspro.htmhttp://www.dsplogic.com/prod_rcdspcore.htmhttp://www.fftw.org/http://developer.amd.com/acml.aspxhttp://www.celoxica.com/http://www.impulsec.com/http://www.mitrion.com

doi:10.1388/notizie-55-01

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Le attività di ricerca e sviluppo condotte all’in-terno dei progetti finanziati dalla UnioneEuropea e intitolati “Simulation of multiplemedical-imaging modalities: a new paradigmfor virtual representation of musculo-skeletalstructures: Multimod” (EU-5thFP: 2000-2003)e “Multimodal and Multisensory Interfaces forInteraction with muscolo-skeletal Models:Multisense” EU-5thFP: (2002-2005) sono stateconsolidate da parte del dipartimento Sistemiad Alte Prestazioni del CINECA in un fra-mework per lo sviluppo di applicazione divisualizzazione e interazione 3D. Durante losvolgimento dei progetti, il frameworkOpenMAF ha rappresentato, e costituisce tutto-ra, una piattaforma tecnologica su cui far con-vergere le attività di sviluppo di software appli-cativo nell’ambito medicale e della visualizza-zione scientifica sfruttando la base esistente,riutilizzando il lavoro svolto e creando unamassa critica di sviluppatori ed utilizzatori checonsente di raggiungere una qualità del softwa-re sviluppato stato dell’arte (del MAF -Multimod Application Framework - abbiamoparlato in un articolo pubblicato sul numero 49del Notiziario). Il framework poggia su librerie open sourcemultipiattaforma e leader nell’ambito dellavisualizzazione scientifica - VisualizationToolkit: Kitware Inc. - e dello sviluppo di inter-facce - wxWidgets - e realizza uno stratosoftware in C++ che consente lo sviluppo rapi-do di applicazioni senza dover conoscere indettaglio le librerie sottostanti e avendo adisposizione delle interfacce predefinite.All’interno di entrambi i progetti, il CINECA

ha avuto un ruolo di integratore tecnologico, el’idea di capitalizzare il lavoro svolto all’inter-no di un framework ci ha consentito di condur-re a termine i progetti con un buon risultato e diarrivare al termine dei progetti con un’ereditàriconoscibile e spendibile in altri progetti euro-pei o in attività di trasferimento tecnologico.

SCS-B3CPer meglio sfruttare le potenzialità della piat-taforma OpenMAF per lo sviluppo di appli-cazioni medicali è stata creata, in collabora-zione con gli Istituti Ortopedici Rizzoli (part-ner fondamentale in ciascuno dei progettisopra menzionati e contributore significativodel framework), la divisione B3C –BioComputing Competence Centre – all’in-terno della società SuperComputing Solutionsche già svolge attività promozionali a suppor-to dei servizi di calcolo per dare respiro allosviluppo e alla commercializzazione di pro-dotti software per il settore medicale.

B3C attualmente ha in corso lo sviluppo didiverse applicazioni medicali e partecipa aprogetti finanziati dall’Unione Europea. Iprincipali prodotti sono in fase di completa-mento e riguardano un software per la pianifi-cazione pre-operatoria di protesti d’anca(HipOp) e un software per il training nella vir-tual palpation (VPalp).

HipOp©Il progetto HipOp nasce nel 2000, quando gliIstituti Ortopedici Rizzoli incominciano unaproficua collaborazione con il CINECA allo

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L’idea di capitalizzare il

lavoro svoltoall’interno

di un frameworkci ha consentito

di condurre atermine i progetti

con un buonrisultato, e con

un’eredità riconoscibile e

spendibile in altri progetti

europei o in attività di

trasferimentotecnologico

Progetti Europei eTrasferimento Tecnologicodi Alessandro Chiarini*, Paolo Quadrani, Debora Testi*, Cinzia Zannoni*SCS Supercomputing Solutions/B3C BioComputing Competence Center

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scopo di sviluppare uno strumento informati-co per la pianificazione pre-operatoria dell’in-tervento di artroprotesi d’anca.L’artroprotesi d’anca è uno degli interventichirurgici più diffusi e ad esso si ricorre aseguito di talune patologie quali la coxartrosio la displasia dell’anca, patologie che cambia-no la morfologia dell’articolazione per cui ilchirurgo ricorre a strumenti come la TAC perla diagnosi e la pianificazione pre-operatoria. HipOp è un ambiente di pianificazione pre-operatoria basato su una ricostruzione tridi-mensionale dell’anatomia del paziente, possi-bile a partire dalle immagini TAC del pazien-te e su modelli tridimensionali di protesi com-merciali. All’utente clinico, l’anatomia delpaziente è presentata attraverso un’interfacciaintuitiva che consente di visualizzare in ognimomento il posizionamento della protesirispetto all’anatomia del paziente sia su imma-gini di tipo radiografico (DRR, digitallyreconstructed radiography) che sulle immagi-ni (slice) TAC. Dopo una prima fase di validazione clinica,il programma è stato rilasciato come softwa-re freeware e sono stati raggiunti accordi dicollaborazione con i maggiori player delmercato mondiale di protesi d’anca peraggiungere nel database HipOp modelli diprotesi commerciali. Attualmente, il programma è pensato per esse-re un servizio di supporto al marketing per i

produttori di protesi d’anca, che attraverso ilprogramma pubblicizzano i propri prodotti,forniscono uno strumento a valore aggiuntoper i clienti ed al tempo stesso hanno a dispo-sizione uno strumento per monitorare l’usodei propri prodotti. Alla luce di queste oppor-tunità, SCS-B3C sta stringendo diversi accor-di commerciali con alcune tra le aziende pro-duttrici di protesi ortopediche.

VPalpVPalp è uno strumento software per la visua-lizzazione interattiva e l’identificazione distrutture anatomiche. Interamente basato sul-l’ultima versione del framework OpenMAF ilsoftware è uno strumento progettato permigliorare lo studio dell’anatomia fornendosia un’interfaccia avanzata di visualizzazionetridimensionale, sia uno strumento di identifi-cazione di punti di repere, attività estrema-mente importante nell’ambito della ricercabiomeccanica. Inoltre VPalp è uno strumentodi visualizzazione di dati di Motion Capture edi animazione di tali dati.

Nuovi Progetti Grazie al lavoro che è stato fatto sul frameworkin termini di qualità del software e cura dei det-tagli, il Framework OpenMAF è stato apprez-zato dalla comunità scientifica e SCS-B3C èstato coinvolto in nuovi progetti proprio graziealla presenza di questo contributo:

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Dopo una prima fase divalidazione clinica, il programma èstato rilasciatocome softwarefreeware e sonostati raggiuntiaccordi di collaborazionecon i maggioriplayer del mercato mondiale di protesi d’anca

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CARDITIS: progetto che prevede lo sviluppodi software per la visualizzazione di dati car-diologici per il supporto alla diagnosi e allapianificazione pre-operatoria.

ANEURIST: progetto che prevede lo svilup-po di software per la visualizzazione e datafusion di immagini mediche per la diagnosi edil trattamento degli aneurismi cerebrali.

CEFLA DENTALE: una delle maggioriaziende italiane che opera nel settore medicalee nello specifico nella progettazione e produ-zione di attrezzature per dentisti ha commissio-nato a SCS-B3C, nell’ambito di un progetto diricerca industriale finalizzato alle realizzazionedi una Tomografia Computerizzata (TC) perdentisti, la realizzazione dell’interfaccia divisualizzazione delle immagini della TC e larealizzazione di un’interfaccia per la pianifica-zione di interventi di implantologia dentale.

Oltre a SCS/B3C, che fa di OpenMAF il suostrumento principale per lo sviluppo di appli-cazioni medicali, il framework offre potenzia-lità anche a chi sviluppa applicazioni di visua-lizzazione in ambito scientifico. La comunitàastrofisica utilizza il framework OpenMAF perlo sviluppo di un visualizzatore di dati:VisIVO (si veda a tale proposito l’articolosulla visualizzazione di dati astrofisici pubbli-

cato sul numero 52 del Notiziario). TramiteOpenMaf è possibile visualizzare i risultatidelle simulazioni realizzate nell’ambito dellafluidodinamica, come ad esempio la visualiz-zazione tridimensionale dei flussi d’aria e delladistribuzione della temperatura nell’ambientedella sala macchine del CINECA, risultato del-l’analisi del sistema di condizionamento. Queste sono solo alcune delle possibili appli-cazioni del framework: OpenMaf è utilizzatoin alcuni centri di ricerca europei dove i part-ner di progetti afferenti a diversi ambiti diricerca hanno avuto modo di non solo diapprezzarlo, ma anche di portare essi stessila propria esperienza.

ConclusioniIn questo ambito, CINECA svolge un’attivitàdi servizio a supporto di tutti coloro che svol-gono attività di sviluppo sulla piattaformaOpenMAF, garantendo la manutenzione delframework ed il suo adeguamento alle nuoveesigenze che emergeranno da B3C e da chisviluppa su di esso. Cogliamo inoltre l’occa-sione per ringraziare tutte le persone chehanno lavorato a vario titolo nei progetti e checontinuano a contribuire al buon esito delleattività: Silvano Imboden, Marco Petrone,Claudio Gheller, per il CINECA e MarcoViceconti degli Istituti Ortopedici Rizzoli.L’analisi fluidodinamica della sala macchinedel CINECA, da cui è tratta l’immagine dicopertina, è stata realizzata in collaborazionecon la società I.eS. srl.

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Per ulteriori informazioni:[email protected]; [email protected]

Multisense: http://sirio.cineca.it/B3C/multi-sense/ Multimod: http://www.tecno.ior.it/multimod/ VisIVO: http://visivo.cineca.it/.OpenMAF: http://www.openmaf.org/ Kitware Inc.: http://www.vtk.org/ - wxWidgets: http://www.wxwindows.org/

doi:10.1388/notizie-55-02

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Calcolo ad Alte Prestazioni e Visualizzazione Scientifica: un percorso di studio completo

Scuole Estive, Scuole Specialistiche, Formazione on line, Stage, Borse di dottorato

Con l’organizzazione delle Scuole Estive, il CINECA intende fornire un prezioso contributo allaformazione di laureati, laureandi e giovani ricercatori nell’ambito delle tematiche del calcolo adalte prestazioni e della computer grafica. Il progetto formativo, avviato 15 anni fa, è statoampliato lo scorso anno con l’obiettivo di fornire ai giovani ricercatori un percorso di studio spe-cialistico completo, unico in Italia.

Le Scuole EstiveLe Scuole Estive di Calcolo Parallelo e di Visualizzazione Scientifica vengono proposte entram-be in due edizioni: giugno/luglio e settembre/ottobre. Sono oltre 100 gli studenti che, nelle duesettimane di corso, possono affrontare le più avanzate problematiche delle nuove tecnologieassieme al personale del CINECA, acquisendo nozioni indispensabili per poter condurre con suc-cesso le proprie ricerche tramite i supercomputer e gli strumenti della visualizzazione.

Formazione on lineGrazie al successo della sperimentazione avviata lo scorso anno, anche quest’anno 40 studenti(10 per ogni edizione delle due scuole) potranno seguire i corsi on line tramite le tecnologie del-l’e-learning.

Le Scuole SpecialisticheAlle scuole estive si aggiungono due scuole specialistiche, che rispondono a una forte richiestadi affrontare in modo ancora più specifico e approfondito i temi del calcolo parallelo e della visua-lizzazione scientifica. Si tratta di corsi avanzati, con specifici obiettivi: completare e approfondiregli aspetti fomativi nel settore del calcolo parallelo e della grafica, e al tempo stesso presentar-ne gli aspetti più innovativi e le metodologie più avanzate. Per partecipare, i candidati devonodimostrare di avere già acquisito elevate conoscenze in merito agli argomenti trattati.

StageSei partecipanti, tre per ognuno dei due corsi specialistici, potranno seguire al CINECA un perio-do di stage retribuito nel corso del quale verranno coinvolti nello sviluppo di progetti computa-zionali e di grafica condotti dal Consorzio in collaborazione con università e enti di ricerca.

Borse di dottoratoA ulteriore integrazione e completamento del percorso formativo, anche per l’anno accademico2006/2007 è prevista l’attivazione di due borse di dottorato sugli argomenti trattati dalle scuole.

http://scuolaestiva.cineca.it

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Come i lettori del Notiziario ricorderanno, ilCINECA è uno dei centri europei di Calcoload Alte Prestazioni che hanno proposto e pro-mosso il progetto DEISA. Il progetto è stato finan-ziato nell’ambito delFrame Programme 6I n t e g r a t e dI n f r a s t r u c t u r eIniziative, con il con-tratto n° 508803 ed èstato avviato nel mag-gio del 2004 per unadurata di quattro anni.L’obiettivo è realizzare e gestire congiunta-mente una infrastruttura europea per calcoloscientifico capace di performance a livello dicentinaia di TeraFLOPS di potenza di calcolo.

Stato attualeA questo scopo è stata ormai realizzata unainterconnessione di rete tra i vari partner, for-nita da GEANT e da NRN, che consente col-legamenti che oggi sono a 1 Gb/s e arriveran-

no a 10Gb/s. Su questa base, tramite tecnolo-gie di Grid computing, si è ottenuta l’integra-zione delle varie facility di calcolo in un’uni-ca infrastruttura. Si può pensare all’infrastrut-

tura ottenuta come adun’unica macchina vir-tuale con un unico filesystem distribuito (IBMGPFS) ed un unicobatch manager per lasottomissione dei jobs(trasparente all’utente)che offre la possibilitàdi migrazione dei job

su site diversi per l’ottimizzazione dell’usodelle risorse disponibili. La potenza globaledisponibile tramite tale infrastruttura è cre-sciuta man mano che nuovi partner aderivanoe venivano aggiornati i sistemi resi disponibi-li da ciascun partner. Così si è passati dai 30TFLOPS della fine del 2004 ai 134 TFLOPSdi maggio 2005.Va inoltre considerato che l’infrastruttura diDEISA avviata come un supercluster distri-buito ma architetturalmente omogeneo, haormai accolto architetture diverse nel suoambito includendo sistemi IBM AIX, Linux eSP, NEC Vector Supercomputing e SGI Linux.Tramite una simile infrastruttura l’utenzascientifica e industriale può beneficiare di unthroughput globale altrimenti indisponibile,che ottiene minimi tempi di turn-around per ijob sottomessi. La definizioni di politiche discheduling su un’infrastruttura così larga per-mettono l’effettiva esecuzione di job di grandidimensioni, senza inibire la produzione perjob di dimensioni normali. Con l’introduzione

Il Progetto DEISAal lavorodi Marco Voli

• IDRIS-CNRS, Orsay France• Forschungszentrum Jülich Germany• Rechenzentrum Garching of the Max Planck Society Germany• Edinburgh Parallel Computing Centre UK• Finnish Information Technology Centre for Science, Espoo Finland• SARA Computing and Networking Services, Amsterdam The Netherlands• ECMWF, Reading UK• Leibniz Computing Centre of the Bavarian Academy of Sciences and Humanities, München Germany• Barcelona Supercomputing Center (BSC) Spain• High Performance Computing Center Stuttgart Germany• CINECA, Consorzio Interuniversitario Italy

Partecipano al Progetto DEISA

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della rete a 10Gb/s, diventerà realistico anchel’uso dell’infrastruttura per eseguire simula-zioni di frontiera, particolarmente bisognosedi capacità di memoria centrale oltre che dipotenza di calcolo.

DECI: DEISA ExtremeComputing Initiative

Proprio per promuovere queste potenzialità edincrementarne l’impatto scientifico e tecnolo-gico, nel maggio del 2005 DEISA ha promos-so una iniziativa per il cosiddetto ExtremeComputing: DECI. Con tale iniziativa si inten-de dare l’opportunità di accedere alla infra-struttura di calcolo di DEISA ad applicazionidi tipo “Grand Challenge” nelle diverse disci-pline scientifiche, che propongano simulazio-ni particolarmente pesanti o innovative e chenon avrebbero possibilità di trovare risorsesufficienti presso le singole facility nazionali.Una prima chiamata per simili progetti si èchiusa con grande successo il 30 maggio2005. Sono pervenute 52 proposte suddivisein diverse discipline. Nel settembre 2005 iprogetti sono stati valutati, e 27 di essi sonostati accolti per il periodo 2005-2006. Si trattadi temi impegnativi e di frontiera nelle disci-pline scientifiche e tecnologiche più disparatee interessanti: Astronomia, Astrofisica,Cosmologia, Scienze Spaziali, Biologia,Bioinformatica, Biofisica, Chimica, Dinamicamolecolare, Scienza dei Materiali, MeccanicaQuantistica, Fluidodinamica, Climatologia eScienze Ambientali, Fisica dei Plasmi.La prossima chiamata è attualmente in corso.

Il Simposio annualeDal 9 al 10 maggio del 2005 si è svolto aParigi il primo DEISA Symposium. È stato ilprimo momento dove circa 130 ricercatori datutta Europa hanno discusso sull’uso dellepotenzialità della infrastruttura DEISA, dandomateria e spunti per le proposte poi pervenutealla chiamate della DECI. Per l’occasione diquesto primo Symposium il CINECA ha rea-

lizzato il video di presentazione di DEISA,che ha raccolto gli apprezzamenti di tutti ipartner. L’appuntamento del 2006 ha visto ilCINECA ospite del Symposium che si è tenu-to il 4-5 maggio a Bologna.L’occasione è stata particolarmente importan-te per l’Italia e anche per il Consorzio, perchèha consentito una verifica in corso d’opera deiprogetti avviati e della risposta operativa ditutta l’infrastruttura di DEISA. Il resocontodel convegno sarà argomento di un articolonei prossimi numeri del Notiziario.

Per ulteriori informazioni:[email protected]://www.deisa.orghttp://www.deisa.org/symposiumhttp://www.deisa.org/applicationshttp://www.deisa.org/news_events/newsletter.php

doi:10.1388/notizie-55-03

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Figura 1: pagina di apertura del portale

L’applicativo CSA (Carriere e Stipendi diAteneo) è stato sviluppato al CINECA ed èdedicato alla gestione giuridica ed economicadel personale universitario. Ben 62 sono glienti (università, policlinici, politecnici, osser-vatori, scuole universitarie) che hanno adotta-to questo pacchetto che mensilmente elabora eproduce circa 140.000 cedolini. Il bacino diutenza è quindi piuttosto vasto e le crescentirichieste di informazioni e ausilio hanno

imposto di rivedere le modalità di erogazionedei servizi al fine di migliorarne la qualità.

Il contatto diretto è sempre la forma preferitae generalmente più efficace di interazione, mala tecnologia può rispondere altrettanto bene acerte categorie di richieste e in alcuni casiaddirittura migliorare la comunicazione. Datale convinzione è nata l’idea di realizzare unportale riservato agli utenti di CSA per racco-gliere e presentare in modo organico e facile iservizi di supporto all’uso dell’applicativo.L’assistenza al cliente si articola nelle attivitàdi informazione, assistenza operativa, consu-lenza specialistica e formazione, basate fon-damentalmente sulla richiesta, raccolta e dif-fusione di informazioni e quindi particolar-mente adatte alla rappresentazione su portale.

Il portale è stato implementato sul sito delCINECA, http://www.cineca.it/csa/index.htm,come sottoarea riservata ai clienti dell’appli-cativo, pertanto a chi accede dal sito delCINECA verranno richiesti username e pas-sword. Gli utenti CSA però hanno un acces-so diretto dall’applicativo (Aiuto > PortaleCSA) che non richiede la digitazione dellecredenziali.La pagina di apertura del portale (vedi figura1) presenta, sulla parte sinistra dello schermoun menù con le rubriche e i servizi disponibi-li, e nella restante parte della pagina le

Carriere e Stipendi diAteneo: un portale di servizidi Maria Vittoria Rossi

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Le Ultime Notizie riguardano aspetti normativi e aggiornamentiprocedurali, forniscono indicazioni operative e pongono anchel’attenzione suquestioni controverse, sollecitando l’invio di pareriper dirimerle

novità/comunicazioni relative all’applicativo.Le Ultime Notizie, ordinate cronologicamentea partire dalla più recente, riguardano aspettinormativi e aggiornamenti procedurali, forni-scono indicazioni operative e pongono anchel’attenzione su questioni controverse, solleci-tando l’invio di pareri per dirimerle.

Le notizie pubblicate sono classificate per argo-menti e possono essere consultate anche secon-do le aree di appartenenza elencate a sinistra,aree che a propria volta sono ripartite in sottoa-ree/rubriche (vedi figura in alto, in questa pagi-na) per facilitare il ritrovamento. A tal scopo èprevista a breve l’implementazione di un moto-re di ricerca sul contenuto dell’archivio.In ogni area è presente la rubrica Documentiche contiene appunto i documenti (in formatopdf) disponibili sugli argomenti affrontati; sitratta di manuali operativi o note di approfon-dimento sugli argomenti più rilevanti che pos-sono essere consultati, stampati o scaricatisulla propria stazione di lavoro.L’adozione della medesima classificazioneper ‘notizie spicciole’ e ‘documenti estesi’ èvolta a facilitare l’individuazione da parte del-l’utente di tutte le informazioni disponibili suuno specifico argomento e a verificare imme-diatamente, a fronte di una notizia breve, seesiste una trattazione più ampia.Le prime sei voci del menù Area Riservata

agli Utenti costituiscono quindi un accessounico, guidato e completo alle informazioni eai documenti di CSA. Per rendere più regolare la lettura delle noti-zie, che spesso risente dei carichi di attivitàdegli utilizzatori e quindi può non essere tem-pestiva, si è offerta l’opportunità di iscriversia una lista di distribuzione tramite la voce delmenù Mailing List. Il modulo consente l’iscri-zione a livello di rubrica così da poter selezio-nare gli argomenti di reale interesse; l’invioautomatico, per posta elettronica, è program-mato per il giorno successivo alla pubblica-zione delle notizie sul sito. Solo in caso disegnalazione urgente si procede all’invioimmediato.

L’ultima voce del menù, Help Desk, offreall’utente dei modelli per inviare, tramiteposta elettronica, le proprie segnalazioni/richieste al servizio di consulenza di CSA.Uno degli inconvenienti dell’interazione scrit-ta, legato alla sua natura sequenziale, è che,soprattutto per casi articolati, può capitare ditralasciare di fornire dati utili o addiritturaindispensabili per avere una risposta esaurien-te. Per ridurre questo problema sono stateindividuate alcune categorie diproblemi/richieste che ricorrono frequente-mente e per le quali è ben definito l’insiemedelle informazioni necessarie al loro espleta-

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mento. Per esse è stato predisposto un model-lo con l’obiettivo di facilitarne la segnalazionecompleta e di conseguenza di ridurre i tempidi risposta.Sono a disposizione anche due modelli gene-rici per la richiesta di informazioni e la segna-lazione di veri/supposti malfunzionamenti: ilvantaggio dato dal loro utilizzo è di poterusare il portale come unico punto di primocontatto per il Servizio di Assistenza, le cuirisposte sono indirizzate automaticamente allacasella di posta dell’operatore.

Tra i moduli è disponibile anche la scheda diiscrizione agli incontri di formazione organiz-zati dal CINECA per gli operatori della proce-dura CSA. I corsi, completi di programma, pre-requisiti e/o vincoli logistici, sono segnalati trale notizie del sito circa un mese prima dellaloro edizione e sono raccolti nella rubricaCorsi dell’area Informazioni di Servizio. Nellarubrica è presente un collegamento diretto allascheda di iscrizione che, una volta compilata, ètrasmessa al Servizio di Assistenza, che prov-vederà a darne conferma. Il materiale distribui-to ai corsi viene a propria volta inserito sul por-

tale nella sezione Documenti dell’Area diServizio, così da poter essere visionato ancheda chi non ha potuto partecipare.

È in fase di implementazione un ulterioreservizio che riguarda la distribuzione degliaggiornamenti della procedura CSA, che hacadenza settimanale, causa le molteplicirichieste dell’utenza e le frequenti novitànormative. Per le installazioni in hosting alCINECA l’operazione è effettuata dagli spe-cialisti del centro, per le installazioni locali ilsoftware è attualmente distribuito in rete(sito ftp). Nell’ottica di accentrare sul porta-le tutti i servizi per l’applicativo, anche gliaggiornamenti saranno resi disponibili su diesso, con un accesso riservato ai sistemistidelle università.

Il portale, attivato lo scorso novembre, assol-ve attualmente a tutte le funzioni informativelegate all’assistenza dell’utenza per la proce-dura CSA; le ha raccolte e integrate corredan-dole di nuovi particolari per un utilizzo piùefficacie. Sarà il riscontro con gli utilizzatori econ i loro suggerimenti a confermare la vali-dità della scelta e a indicare le linee evolutive,per fare in modo che il sito risponda sempremeglio alle esigenze dei nostri utenti.

Per ulteriori informazioni:[email protected]

doi:10.1388/notizie-55-04

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Uno dei maggioricontributi è statoquello di crearesinergie di collaborazionefra la segreteriastudenti e le presidenze difacoltà o lesegreterie didattiche.Spesso, le potenzialità delsistema hannoinnescato processi virtuosi dalpunto di vistadell’innovazionetecnologica

La diffusione di ESSE3 nel panorama univer-sitario italiano ha raggiunto nuovi traguardi.Alla fine del 2005 gli atenei che utilizzano ilsistema CINECA per la segreteria e i serviziagli studenti sono una ventina, con la previ-sione di start up di dieci nuove installazioniper il 2006, e altre due nel 2007. Possiamo dire con fierezza e soddisfazioneche questo prodotto, oramai nella sua fasematura, risponde pienamente a tutte le esigen-ze operative e gestionali che gli atenei, nellaloro diversità, hanno manifestato in questianni. Non solo, possiamo dire anche cheESSE3 è stato per molte università uno stru-mento che di fatto ha agevolato la crescitanella competenza e nella conoscenza dei pro-cessi interni. Nei progetti di avvio del sistema,ha consentito agli atenei anche di analizzare ipropri processi organizzativi, proponendo inmodo flessibile modelli organizzativi alterna-tivi. Certamente uno dei maggiori contributi èstato quello di creare sinergie di collaborazio-ne fra la segreteria studenti e le presidenze difacoltà o le segreterie didattiche. Spesso, lepotenzialità del sistema hanno innescato pro-cessi virtuosi dal punto di vista dell’innova-zione tecnologica. ESSE3 ha senz’altro porta-to una maggiore attenzione all’integrazionedei servizi e anche ad una maggiore diffusio-ne dell’interfaccia web ai servizi stessi.L’idea che gli aspetti gestionali sono stretta-mente collegati alla presentazione e alla frui-zione di pagine web, in un unico ambientecoerente e facilmente accessibile, è uno degliasset principali e “nativi” del sistema ESSE3.Oggi può sembrare scontato che sia così, manel cammino di informatizzazione degli ate-nei con cui abbiamo lavorato, è stata davvero

una conquista anche “culturale” non di pococonto. Per esempio, l’idea che i dati relativi adun insegnamento inseriti da un operatore dellasegreteria didattica o dalla facoltà, siano glistessi che automaticamente una funzione webvisualizza sul sito pubblico di presentazione diun corso di laurea, gli stessi con cui la segre-teria studenti opera i riconoscimenti o le con-valide di esami, gli stessi che lo studentevisualizza sul “libretto virtuale” nella sua areaweb riservata, rappresenta per certi versi unavera e propria rivoluzione all’interno di unarealtà dove spesso questi dati venivano - nelmigliore dei casi - travasati più volte da unsistema all’altro, oppure circolavano su fileexcel, o addirittura solo su carta.Questo esempio chiarisce molto bene, a nostroavviso, il senso dell’integrazione dei sistemi edelle procedure che vantiamo come uno deimaggiori punti di forza di ESSE3. È chiaro pernoi che il dominio dove questo vantaggio simanifesta in modo più esplicito e immediato èil web, tanto che possiamo ormai concepireESSE3 non tanto o non solo come un gestio-nale, ma letteralmente come un portale per ladidattica on line per gli atenei. Un portale perché, come avviene corrente-mente ad esempio nei prodotti cosiddetti diweb content management, ciascun utente delsistema concorre, secondo il proprio ruolo,direttamente o indirettamente alla redazionedel sito di ateneo o di facoltà. Per noi questiutenti sono: le facoltà (che normalmente inse-riscono tutti i dati dell’offerta didattica), leSegreterie (che inseriscono per esempio ilcalendario delle sessioni e degli appelli di lau-rea), i docenti (che inseriscono i dati relativi aipropri insegnamenti), e anche gli studenti, che

È attivo il Portale dellaDidattica on line su ESSE3di Alessandro Furlati Kion S.p.A

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interagiscono in consultazione o più attiva-mente con i servizi che il portale offre. Unportale per la didattica perché ESSE3 gestiscetutti i processi che ruotano attorno all’attivitàdidattica nel suo complesso, da quelli di natu-ra strettamente amministrativa (immatricola-zione, iscrizione, trasferimenti, ecc..) a quellipiù generali di supporto all’erogazione-frui-zione della didattica stessa (piano degli studion line, pubblicazione di materiali dei corsi,forum di discussione fra studenti, prenotazio-ne esami, ecc..).Proprio per rendere le funzionalità di ESSE3più simili a quelle di uno strumento per la

gestione di siti web, stiamo infatti rendendoancora più flessibile il programma per con-sentire un maggior grado di personalizzazio-ne sia nella grafica sia nella navigazione frale pagine. Da poco è disponibile anche la ver-sione multilingua del portale, che rende difatto il web di ESSE3 definitivamente com-patibile con tutti i criteri stabiliti per l’accre-ditamento del marchio ECTS (EuropeanCredit Transfer and Accumulation System).Ad oggi, questo è senz’altro uno dei vantag-gi competitivi maggiori per chi sceglieESSE3, perché semplicemente attivando iservizi web del sistema si dispone già gratui-

Il supporto on line alla didattica: l’esperienza DOL all’Università di Trento

Il progetto DOL Didattica On Line dell’Università di Trento è nato nel 2001 come “progetto inter-no speciale”, e da ottobre 2004 è divenuto una struttura di servizio dedicata alla diffusionedelle pratiche e-Learning in ateneo (Divisione Didattica On Line). La finalità principale che sipone è quella di supportare i docenti nell’avvicinarsi a metodologie didattiche innovative. Lapresenza di un centro preposto garantisce al docente di avvicinarsi all’e-Learning assicurandoun minor investimento di tempi e risorse nell’apprendimento di nuovi software didattici, una pro-gressiva revisione delle modalità di insegnamento, una consulenza alla gestione di variabili nonsempre conosciute (ad esempio la gestione dei contenuti protetti da diritto d’autore). Alla lucedi tutto ciò, l’ateneo trentino ha scelto di mettere al servizio delle facoltà un team di profes-sionalità e competenze dedicate alla progettazione di percorsi didattici che si avvalgono perl’appunto delle nuove tecnologie. Questa attività è stata svolta tramite l’utilizzo di un sistemasviluppato internamente, che nel tempo ha permesso di raccogliere i requisiti minimi per l’ela-borazione di una proposta standard di servizi on line che consentissero di avvicinare il docen-te a nuove metodologie e opportunità di “didattica in rete”. Sono stati quindi presi in esame esviluppati strumenti a garanzia dei servizi essenziali più richiesti e comuni a tutti gli ambiti disci-plinari: dall’utilizzo, quindi, di aree documentali per lo scambio di documenti ed elaborati frastudenti e docenti, forum di discussione, bacheche... Con il tempo, quindi, è emersa sempredi più la necessità di una piattaforma non solo comune, ma anche integrata con i principali ser-vizi on line per gli studenti (già gestiti in ESSE3) e con la struttura dell’offerta didattica (gli inse-gnamenti). Si è così scientemente optato per un approccio user centered anziché service cen-tered: orientato non tanto a offrire una serie di servizi decentralizzati e distribuiti sulle facoltà,

ma costruiti attorno alla figura dell’utente quale fruitore di servizi traloro integrati e ordinatamente strutturati. Oggi le web communitiespermettono a studenti e docenti di usufruire degli stessi servizi all’in-terno del web di ESSE3. Secondo le esigenze dettate dalla facoltà odal singolo docente si possono gestire comunità di apprendimentopubbliche o riservate, alle quali lo studente può accedere perchéregolarmente iscritto alla facoltà o a un determinato corso di studioo perché ha in piano quel preciso modulo didattico. Questo è uno deiprincipali vantaggi della gestione di servizi web a supporto della didat-tica in ESSE3: la possibilità di organizzare la comunità in base a cri-teri definiti dalla carriera dello studente. La base dati degli utenti (stu-denti e docenti), infatti, rispecchia uno a uno lo stato “amministrati-vo” dell’utente. Per esempio, nel caso in cui uno studente completi ilpassaggio da un corso di studio a un altro, in base alle politiche diaccesso definite dal docente, può avere automaticamente accessoalle comunità degli insegnamenti del nuovo corso. Parallelamente, ildocente può vedere la propria comunità virtuale “popolarsi” dinami-camente di nuovi utenti, a seconda della loro posizione amministrati-va (ad esempio, i nuovi trasferiti in ingresso).

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tamente di una guida multilingua completa atutta l’offerta didattica dell’ateneo. Oltre aquesto, per chi invece già utilizza prodottispecifici per la gestione di portali web,ESSE3 è in grado di esporre tramite web ser-vices i dati necessari per poter gestire inmodo autonomo la presentazione web.Nei box sono presentate due esperienzesignificative di utilizzo del web di ESSE3 inquesta direzione: quelle dell’ateneo diModena e Reggio Emilia e dell’Universitàdegli Studi di Trento. In entrambi ci soffer-miamo in particolare sull’implementazionedel modulo innovativo ESSE3 web commu-nity, del quale abbiamo già parlato nelnumero 50 di questa rivista, e che è statointrodotto “in produzione” in questi atenei apartire da settembre 2005.Queste esperienze, che ci auguriamo sianosolo le prime di una positiva serie, mettono inluce quelli che sono i vantaggi concreti che ilsistema attualmente offre agli atenei che inten-dono investire su un approccio al web in una

prospettiva di integrazione dei servizi e deiprocessi, prospettiva che è alla base della filo-sofia di ESSE3. Da questo punto di vista, ilportale della didattica on line su ESSE3, nonsi pone come la solita veste di superficie checopre una varietà spesso disomogenea di pro-cedure e di dati di diversa provenienza, macome “risultante” di processi organizzativi egestionali interni, che concorrono ciascunoper la propria parte alla sua definizione.

È disponibileanche la versione multilingua delportale

ESSE3 come portale di Facoltà: l’esperienza di Biotecnologie all’Università di Modena e Reggio Emilia

La neonata facoltà di Biotecnologie dell’ateneo modenese ha scelto di utilizzare ESSE3 come portale di facoltà. La deci-sione è maturata dopo l’esperienza della gestione in proprio di un sistema flessibile e assai performante dal punto di vistadei servizi web, ma che aveva l’onere di una gestione abbastanzapesante soprattutto per la necessità di un allineamento frequentedei dati. La scelta è maturata proprio grazie alla consapevolezza delvalore aggiunto di porsi nell’ottica di un sistema integrato comeESSE3. L’Università di Modena e Reggio Emilia, infatti, ha già daqualche anno avviato i servizi web di ESSE3, dapprima rivolti soloagli studenti e progressivamente anche ai docenti. L’utilizzo quoti-diano e l’allargamento della copertura funzionale del sistema delCINECA ha portato in modo naturale a pensare a un utilizzo piùintensivo del sistema fino all’idea di gestire direttamente il sito diuna facoltà, che di fatto si presenta proprio come una web com-munity di studenti, docenti e personale amministrativo.Attualmente, infatti, il portale ESSE3 di Modena si presenta come“vetrina” dell’offerta didattica di tutto l’ateneo. Proseguendo lanavigazione e scegliendo la facoltà di Biotecnologie, si arriva allahome page della facoltà, dalla cui homepage, oltre i dati descrittiviminimali della struttura (sede, ubicazione, preside, ecc..), è possi-bile consultare l’offerta di tutti i corsi di laurea della facoltà, ricer-care insegnamenti nell’anno di offerta corrente o in anni accade-mici precedenti. Sono poi visibili gli ultimi avvisi della bacheca gene-rale di facoltà, consultabili per intero. Esiste poi un’area documen-tale in cui sono pubblicati, a seconda della tipologia, vari materialidi interesse pubblico: i verbali del consiglio di facoltà, le commis-sioni di facoltà, i regolamenti della facoltà e dei corsi di studio, gliorari delle lezioni e di ricevimento dei docenti, ecc…

Per ulteriori informazioni:[email protected]

doi:10.1388/notizie-55-05

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Enti di ricerca vigilati dal Ministero dell’Università e

della Ricerca che partecipano al progetto assieme alle

università italiane

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La Ricerca a porte aperte:www.ricercaitaliana.itdi Maria Gervasio*, Antonella Longo, Sabina Parmeggiani**, Salvatore Rago, AntonioStorino* Italian Team, ** Interactive Marketing

Il portale della Ricerca Italiana è nato adicembre 2005 su iniziativa del Ministerodell’Università e Ricerca, delle Università edegli Enti di ricerca vigilati dal Ministero stes-so (vedi tabella), come strumento per cono-scere le ricerche condotte dal nostro Paesedirettamente dalla voce dei protagonisti, arri-vando senza mediazioni fino all’interno deilaboratori. Rigoroso nei contenuti e semplice nel lin-guaggio, il portale ha l’obiettivo di dare acces-so all’articolato “Sistema della Ricerca”nazionale, e funzionare sia da riferimentounico nella comunicazione delle strategie diricerca pubblica, sia da raccordo con i sistemidella formazione e delle imprese. Per questa sua natura, il portale costituisceuno strumento di comunicazione a disposizio-ne di università, enti di ricerca, enti locali,imprese, e quindi del Paese, per rafforzarel’immagine della ricerca italiana in Italia eall’estero, esprimendo il valore e la pluralità divoci di cui è composta.

Caratteristiche distintiveIl portale è pensato per diverse tipologie diutenti: cittadini e scuole, imprese, enti locali eistituzioni comunitarie, e tutte le istituzioniimpegnate nella ricerca di base e applicata. Per

una tipologia di utenti così eterogenea, è neces-sario selezionare e costruire adeguatamenteinformazioni e servizi, aggiornando le informa-zioni con il costante coinvolgimento dellacomunità della ricerca nazionale e l’impiego dimetodi e tecnologie indispensabili alla costru-zione di portali complessi.

Il rapporto con i ricercatori e leorganizzazioni della ricerca

Si può affermare che la redazione del portale ei ricercatori italiani formano una grande squa-dra. A due mesi dall’apertura si registra unacontinua e crescente offerta di collaborazioneda parte della comunità scientifica e delle isti-tuzioni. Il risultato delle prime sinergie è adisposizione dei lettori in Speciali divulgativimultidisciplinari, nelle sezioni che trattano deiluoghi, degli strumenti e dei progetti di ricer-ca, e nelle ultime notizie su ricerche, scoperte,manifestazioni ed eventi che arrivano intempo reale al portale dagli uffici stampa di unprimo gruppo di fornitori pilota di informazio-ni (Ministero dell’Università e della Ricerca,CNR, INFN, INGV e Area Science Park).

Redazioni distribuite e gestionedelle informazioni

Il portale è attualmente alimentato da unasquadra di giornalisti distribuita tra ilMinistero e Bologna, che costituisce solo ilcuore di un più ampio sistema editoriale cheinclude i fornitori e validatori di informazioni:i dipartimenti del Ministero, gli uffici stampae i gruppi di ricerca degli enti di ricerca e delleuniversità che hanno iniziato a collaborare alportale. Quotidianamente, giornalisti, scien-ziati, funzionari e dirigenti delle istituzionilavorano dalle loro sedi per rendere disponibi-li nuove informazioni certificate agli utenti.

Agenzia Spaziale Italiana, Centro Italiano Ricerca Aerospaziale, ConsiglioNazionale delle Ricerche, Istituto Nazionale di Ricerca metrologica, IstitutoNazionale di Alta Matematica, Istituto Nazionale di Astrofisica, IstitutoNazionale di Fisica Nucleare, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia,Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, IstitutoNazionale della Montagna, Istituto Italiano di Studi Germanici, Centro Italianodi Studi sull’Alto Medioevo, Consorzio per l’Area di Ricerca Scientifica eTecnologica di Trieste, Museo Storico della Fisica e Centro Studi e RicercheEnrico Fermi, Stazione Zoologica Anton Dohrn.

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Tutto avviene tramite Internet, usando gli stru-menti di web content management e di gestio-ne sicura delle risorse web del CINECA. In particolare sono impiegate le tecnologieIANUS per:

• garantire l’accesso all’area riservata aredazioni distribuite sul territorio, condiritto di amministrazione, redazione, pub-blicazione sul sito su insiemi distinti dicontenuti;

• rendere possibile un modello produttivocollaborativo basato su tipologie distinte diattori;

• garantire l’identità delle parti e la riserva-tezza delle comunicazioni.

A IANUS è affiancato BackStage Director, ilsistema di web content management che rende

possibile produrre, pubblicare e tenere aggior-nati siti web complessi, sia statici che dinami-ci in modo semplice, seguendo gli standarddel W3C e la normativa nazionale per la pro-duzione di siti web accessibili, integrando datistrutturati in banche dati relazionali.

CoordinamentoCome indicato in apertura di articolo, il pro-getto è voluto dal Comitato di ComunicazioneStrategica della Ricerca Italiana istituito pres-so il Ministero. Per snellire il processo decisio-nale e operativo, vista la molteplicità degli enticoinvolti (elencati nella tabella di pagina 18) èstata istituita una cabina di regia con i loro rap-presentanti, coordinata dal Ministero, che col-labora attivamente con la redazione nella revi-sione dei contenuti così come nella ricerca enella selezione delle fonti.

Il Portale dalla Ricerca Italiana nasce dalla esigenza, evidenziata dal Ministero dell’Università edella Ricerca, di avere uno strumento di comunicazione che costituisca un riferimento unico sullastrategia scientifica del Paese, che raccordi e coordini la comunicazione dei canali virtuali deglienti di ricerca vigilati dal Ministero e del Ministero stesso. I principali obiettivi di divulgazione, informazione e rafforzamento dell’immagine del sistemadella ricerca sia in Italia che all’estero si incardinano su quattro parole chiave:• Trasversalità: intesa come interdisciplinarietà e multiculturalità. Non esistono più conoscen-

ze scientifiche a compartimenti stagni.• Sociale: in accordo con il Programma Nazionale della Ricerca 2005-2007 e con il Position

Paper del Ministero sulla Comunicazione degli Enti di Ricerca, il portale è focalizzato sui risul-tati ottenuti in Italia nella ricerca sui temi del miglioramento della qualità della vita, con par-ticolare accento alla salute e l’ambiente, allo sviluppo sostenibile e all’accrescimento dellacompetitività delle imprese. I contenuti hanno un taglio divulgativo, al fine di promuovere efar conoscere la ricerca italiana ai cittadini e alle imprese. La divulgazione è finalizzata a fararrivare in ogni forma il messaggio che ricerca, innovazione e competitività devono crescerein armonia con i bisogni sociali e collettivi del Paese.

• Integrazione: come descritto nel piano di comunicazione, il portale vuole attivare sia link “tra-sversali” tra i diversi enti proponenti, sia fra attori della ricerca pubblica e privata, creandoanche un ponte tra il mondo della ricerca e quello dell’istruzione ai diversi livelli – scolasti-ca, universitaria, post-universitaria.

• Internazionalizzazione: in accordo con il PNR e con Lisbona 2, il portale intende superare ladimensione nazionale “autoreferenziale”, collocandosi e confrontandosi da subito con espe-rienze omologhe e analoghe di eccellenza, europee ed extraeuropee. Il portale, inoltre, inten-de promuovere la diffusione dei risultati della ricerca italiana presso i cittadini, le imprese ele amministrazioni pubbliche europee ed extra europee, mettendo in evidenza gli effetti deltrasferimento tecnologico di progetti, accordi, partnership, studi, brevetti, spin - off, collabo-razioni, in grado di generare processi sinergici e di moltiplicazione. Perciò si localizzeranno icontenuti per gli utenti stranieri, individuando gli argomenti più interessanti in relazione allacultura e gli accordi.

Il progetto complessivo ha rispecchiato appieno questi assi portanti e fin dall’apertura si èriscontrato un notevole e confortante interesse della comunità (tramite il crescente numero diaccessi e i commenti positivi pervenuti in redazione), segnale che erano stati centrati sia leaspettative che la realizzazione.

Alessandro MusumeciDirettore Generale per i Sistemi Informativi del Ministero dell’Istruzione

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Interfaccia utente e AccessibilitàRicerca Italiana rappresenta un esempio diintegrazione dei più attuali criteri di progetta-zione e tecnologie per portali web complessi.Il portale è stato progettato e realizzato tenen-do conto degli aspetti di accessibilità e usabi-lità richiesti dalla Legge Stanca, n.4 del 2004,garantendo la completa separazione tra conte-nuto e presentazione, e favorendo il facileaggiornamento da parte di redattori senza spe-cifiche competenze nelle tecnologie web.La connotazione grafica esprime la dignità ela forza degli argomenti della Ricerca Italiana;la sua gamma cromatica è racchiusa tra blu‘istituzionale’ e gradazioni di arancio che,come tinta complementare, evidenzia ed esal-ta strumenti e sezioni.

La gradevolezza del suo insieme è dovuta pro-prio a un equilibrio di colori e forme, di ele-menti plastici come il logo, nonché elementiformali come linee, curve, armoniosamentedistribuite nello spazio della pagina. Gli elementi che compongono la pagina, cometestata, menù, rubriche, speciali, hanno una

connotazione grafica estremamente chiara ericonoscibile anche all’approfondirsi dellanavigazione, mantenendo inalterata la cogni-zione dell’ambiente nel quale l’utente si trova.Per le sue qualità di comprensibilità, leggibi-lità, trasparenza, gradevolezza, il sito si distin-gue sicuramente come uno strumento usabileda un ampio bacino di utenza. Inoltre si distin-gue per avere implementato tre livelli differen-ti di grafica, da una grafica piena, a una più leg-gera, alla versione solo testo. Questo consentel’eliminazione di ogni barriera alla fruizionedei contenuti del sito, per qualunque utente.

Più valore alle informazioni:uso, riuso, collegamenti e

Text MiningIl portale fa ampio uso dei dati relativi a pro-getti, programmi e centri di ricerca inseritidelle banche dati del Ministero (partendo daquelle gestite dal CINECA, relative aiProgrammi di ricerca di Rilevante InteresseNazionale - PRIN, al Fondo per gliInvestimenti della Ricerca di Base - FIRB, e aiCentri universitari di eccellenza, con la pro-spettiva di aumentarne presto il numero eampliarne la tipologia). Grazie alle tecnologiedel Text Mining è stato possibile classificareautomaticamente le informazioni già raccoltee renderle facilmente navigabili, raccordando-le con il materiale preparato dai ricercatori.L’integrazione di diverse fonti in modo sem-plice e rapido,e soprattutto in gran parte auto-matizzato, non sarebbe stata possibile senzal’utilizzo delle nuove tecnologie per la gestio-ne delle informazioni, che consentono lacostruzione di nuovi servizi e permettono difornire gradualmente un quadro organico enavigabile del sistema della ricerca nazionale. Anche per realizzare gli Speciali (approfondi-menti divulgativi multidisciplinari) vengonoutilizzate le tecnologie del Text Mining, perindividuare i temi maggiormente rilevantiall’interno dei progetti finanziati. Una sempli-ce lettura dei titoli per disciplina, infatti, nonconsente, in particolare al redattore non esper-to in materia, di fare emergere i reali temi sot-tostanti e, soprattutto, di individuare i legamiinterdisciplinari. Per fare ciò è necessario ana-lizzare l’intero testo. In questo caso, le tecni-che di text mining, in particolare le tecniche diclustering (raggruppamento automatico),

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notizie dal CINECA

costituiscono un valido aiuto al redattore inquanto consentono di individuare i principaligruppi tematici. L’informazione disponibileviene automaticamente organizzata in temi edè così possibile individuare gli argomenti piùrilevanti in termini numerici. Una serie direlazioni, inoltre, mette in evidenza legami traargomenti apparentemente separati ma chehanno una terminologia comune. Le tecniche di Text Mining saranno oggetto diun articolo specifico in uno dei prossiminumeri di Notizie dal CINECA.

Tra i contenuti originali: gliSpeciali e il Sistema della ricercaAttualità, conoscenza, divulgazione: sotto l’e-gida di queste tre parole chiave il portaleRicerca Italiana ospita in home page un’ampiasezione centrale chiamata “Speciali”, dedicataall’approfondimento di progetti, iniziative,fatti che coinvolgono enti, università e ricer-catori italiani.Gli speciali proposti, realizzati con uno stilegiornalistico-scientifico si prefiggono dueobiettivi: innanzitutto quello di offrire ai citta-dini la possibilità di conoscere e comprenderepiù da vicino il lavoro degli scienziati e lostato della ricerca in Italia; poi di garantireinformazioni autorevoli su temi di ricerca digrande rilevanza nazionale (ad esempio l’in-fluenza Aviaria o gli studi sul potenziale erut-tivo del Vesuvio).Ogni speciale è costruito raccogliendo attornoa un tema contributi, interviste, e materialemultimediale che consentono una visionemultidisciplinare e a 360 gradi dell’argomen-to trattato, con la possibilità coinvolgere il let-tore, con gallerie multimediali, approfondi-menti e ricerche collegate, schede biografichedei ricercatori, schede dei progetti finanziatidalle banche dati del Ministero.Gli speciali si articoleranno idealmente incollane:Speciali sui progetti del Ministero: per comu-nicare e valorizzare agli occhi del grande pub-blico progetti, programmi, laboratori, centri dieccellenza universitari e distretti tecnologici;Speciali Ricerca in diretta: il Diario dei ricer-catori, scritto di loro pugno dai teatri dellegrandi ricerche internazionali e nazionalicome l’Antartide e il Medio Oriente;Speciali Innovare per competere: casi di stu-

dio su distretti tecnologici, spin-off e impreseper comprendere gli obiettivi, le competenze ei modelli di business;Speciali di contesto e terminologia, che dannoal lettore un quadro dello stato dell’arte dellediscipline classiche, costruiscono il contesto eintroducono la terminologia e il linguaggiocon cui capire gli altri Speciali e i contenutidivulgativi del portale.Oltre agli Speciali, la redazione del portale èquotidianamente impegnata insieme allediverse Direzioni del Ministero, agli ufficistampa degli Enti coinvolti e ai gruppi diricerca a spiegare agli utenti del portale, comefunziona il Sistema della ricerca nazionale.

Questo significa spiegare al lettore i processidi finanziamento e valutazione dei program-mi, dei laboratori e degli accordi per la ricer-ca, ma anche di introdurre distretti tecnologi-ci, gli spin-off, i laboratori e gli altri luoghidella ricerca, i risultati ottenuti, i protagonistieccellenti della ricerca, gli accordi bilaterali ele collaborazioni in grado di generare proces-si sinergici e di moltiplicazione.

La struttura del PortaleLa struttura del portale raggruppa idealmentequattro tipologie di contenuti, che a grandilinee possono essere rintracciate nella attualeorganizzazione della home page.

La prima riguarda le utilità e gli strumenti diaccesso trasversale ai contenuti. Nella parte inalto dello schermo sono, infatti, raccolti pre-valentemente gli strumenti e le opzioni relati-vi alla navigazione del portale: le opzioni divisualizzazione (Grafica, Alta Leggibilità,Solo Testo), il menù degli strumenti con lediverse utilità (Mappa, Cerca, Guida) e iPercorsi Guidati, che permettono un accessodiretto ai contenuti per discipline scientifiche,per territorio, e presto per università e orga-nizzazione.Un secondo gruppo, riguarda l’area istituzio-nale, ovvero politiche, strategie e strumenti.Situato nella parte sinistra della home page,presenta le voci relative all’informazione isti-tuzionale, all’organizzazione, ai laboratori,agli strumenti, a progetti e programmi di ricer-ca, accordi pubblico-privato e di trasferimen-to tecnologico, accordi bilaterali, valorizza-

Attualità, conoscenza, divulgazione:sotto l’egida di queste treparole chiaveil portale Ricerca Italianaospita in home pageun’ampia sezione centralechiamata“Speciali”, dedicata all’approfondimento di progetti, iniziative, fattiche coinvolgonoenti, università ericercatori italiani

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Il CINECA haprogettato, realizzato e

gestito il progettocomplessivo del

portale dellaRicerca Italiana.In poco più di tre

mesi ha coordinato

gruppi di specialisti in

tecnologie, creativi e

giornalisti, e ha collaborato

costantementecon interlocutori

istituzionali, presentando la

prima edizione lo

scorso dicembre

zione del capitale umano. Include in sostanzail menù di navigazione, che sviluppa la strut-tura principale del portale. Un terzo gruppo riguarda invece l’informazionee la comunicazione: la parte centrale della homepage ospita la sezione dedicata agli Speciali, ele news inviate dagli enti di ricerca, dalle uni-versità e dal Ministero. Nella colonna di sini-stra, in basso, è posta l’area relativa a Stampa eComunicazione, mentre in alto, nella colonna didestra, vi è la sezione In Primo Piano, che rac-coglie le comunicazioni del Ministero e le noti-zie rilevanti provenienti dal mondo dellaRicerca trattate in brevi redazionali. Infine vi è l’area riservata alla divulgazione eai servizi in home page nella colonna a destra,mentre nelle pagine interne, per lasciar postoai contenuti, il menù slitta sotto la testata.Questa ospita per lo più sezioni divulgative einterattive, come Manifestazioni ed Eventi eFare e Vedere, o relative ai servizi dedicati allaScuola.

Il ruolo del CINECAIl CINECA ha progettato, realizzato e gestitoil progetto complessivo del portale dellaRicerca Italiana. In poco più di tre mesi hacoordinato gruppi di specialisti in tecnologie,creativi e giornalisti, e ha collaborato costan-temente con interlocutori istituzionali, arri-vando ad una prima edizione presentata il 14dicembre 2005, gettando le basi per quellasuccessiva.Il portale è ospitato nel data center delCINECA. La web farm che gli è stata dedica-ta è costituita da una piattaforma “multi-servera file system condiviso” basata su cluster diserver facilmente scalabili. Un’architetturatrasparente all’utente finale che interagiscecon il sistema come un unico “grande” servervirtuale. La web farm è collocata all’internodel data center del CINECA, realizzatoponendo particolare attenzione alla sicurezzafisica, alla rete, alla business-continuity. Tutti i servizi forniti dal CINECA sono quindierogati usando sistemi fault-tolerant con com-ponenti ridondate, senza single-point of failu-re, ed infrastrutture di cluster ad elevata dispo-nibilità che consentono di garantire la massi-ma continuità di servizio anche in caso di gua-

sti hardware o malfunzionamenti del softwaree consentono altresì di minimizzare i tempi difermo dei servizi dovuti alle attività di manu-tenzione.

In Ricerca Italiana il CINECA ha messoancora una volta a frutto il proprio know-how e gli strumenti per l’ideazione, la pro-gettazione, la realizzazione e la gestione diservizi web complessi. Ha curato gli aspetti grafici, di usabilità eaccessibilità per ogni categoria d’utente, eusato tecnologie per il trattamento di grandiquantità di dati, strutturati e non strutturati.Project management e gestione dei processi disoftware e system engineering hanno invecegarantito l’integrazione di dati e sistemi, unbasso costo di gestione (TCO), la predisposi-zione all’evoluzione dei servizi, e la robustez-za complessiva della soluzione.In particolare, sono state fondamentali le com-petenze trasversali del CINECA e la capacitàdi fare squadra tra i suoi diversi Dipartimenti:dalla gestione delle reti al multimedia, daisistemi alle banche dati del Ministero, finoalla raccolta dei contenuti multimediali per gliSpeciali divulgativi in parte curati dal diparti-mento di Calcolo ad alte prestazioni, con leuniversità e enti di ricerca partner di progettidi ricerca nazionali ed internazionali.

Con il portale della Ricerca Italiana, ilCINECA conferma la sua capacità di realizza-re e gestire portali di organizzazioni comples-se, maturata negli anni con i portali universi-tari e della pubblica amministrazione, tra cuiBiblioscuole (Portale delle Biblioteche scola-stiche italiane), Giustizia.it e Norme in Rete.

Per ulteriori informazioni:[email protected]

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Il CINECA hadeciso di intraprendere il cammino della certificazioneBritish Standard 7799iniziando dalDipartimento che tratta le informazioni più delicate:Sistemi Informativi e Servizi per la Sanità

La certificazione BS 7799nel Dipartimento Sistemi Informativi e Serviziper la Sanitàdi Elisa Rinieri, Marisa De Rosa

La peculiarità delle informazioni sanitarie

L’impatto delle nuove tecnologie informatichee telematiche, e in particolare la diffusione diInternet, ha dato un enorme impulso alla ricer-ca in ambito biomedico e sanitario grazie allapossibilità di raccogliere e condividere leinformazioni in modo semplice e rapido. Inquesto ambito vengono trattate informazionirelative allo stato di salute dei cittadini; per laloro natura, tali informazioni sono classificatecome sensibili: è dunque indispensabile mette-re in atto opportuni meccanismi per garantirnela sicurezza, implementando tutte le misureidonee, e non solo quelle minime, previstedalla vigente normativa in materia di privacy. Il CINECA, molto attento a tutti gli aspettilegati alla sicurezza delle informazioni, haquindi deciso di intraprendere il camminodella certificazione BS (ne abbiamo parlatonello scorso numero del Notiziario), iniziandodal Dipartimento che tratta le informazioni piùdelicate; a titolo di esempio citiamo gli studiclinici e registri epidemiologici dell’IstitutoSuperiore di Sanità, i registri internazionali inoncologia pediatrica e la Banca Biologicadell’Istituto Regina Elena di Roma.Nel settore sanitario, infatti, la perdita o ildanneggiamento di informazioni possonoessere correlati alla perdita di vite umane, ecomunque costituiscono un’inadempienza alcodice della privacy. È sufficiente considerarela tipologia delle informazioni trattate, percapire l’importanza della certificazione BS

come ulteriore garanzia della sicurezza e del-l’affidabilità dei servizi AMR: cartelle clini-che, referti/analisi; protocolli sanitari, studi ericerche.I progetti AMR realizzati nel DipartimentoSistemi Informativi e Servizi per la Sanità(SISS), sono stati i primi al CINECA ad ottene-re la certificazione BS 7799 a settembre 2005.

British Standard 7799 Lo standard inglese BS 7799 è stato sviluppa-to in risposta ad una precisa domanda dei set-tori dell’industria, del commercio e dellaPubblica Amministrazione, alla ricerca di unframework comune per sviluppare e imple-mentare un sistema di gestione della sicurezzadelle informazioni.La filosofia che sta alla base dello standard BS7799 è la seguente: per implementare unSistema di Gestione della Sicurezza delleInformazioni (SGSI) non è sufficiente focaliz-zare l’attenzione sugli aspetti tecnologici;occorre anche prendere in considerazione gliaspetti di tipo organizzativo e procedurale, conil coinvolgimento e l’integrazione di tutti glielementi che costituiscono il valore di un’im-presa: le persone, i processi e le tecnologie. Di fatto, si enfatizza il concetto di “Sistema diGestione”, generalmente estraneo al mondodegli standard per la sicurezza informatica,permettendo così di tenere sotto controllo inmodo sistematico e continuativo tutti i proces-si ritenuti critici per la continuità del businesse la protezione delle informazioni come asset

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Al fine di consentire una

corretta gestionedelle informazioni

e ridurre il rischio di

danneggiamenti, furti e accessi non

autorizzati, si individuano i tre

aspetti fondamentalida tenere sotto

controllo lungo l’intero ciclo

di vita dell’informazione,

dall’acquisizione alla sua

eliminazione:Confidenzialità,

Integrità,Disponibilità

aziendale. A questo scopo, al fine di consenti-re una corretta gestione delle informazioni eridurre il rischio di danneggiamenti, furti eaccessi non autorizzati, si individuano i treaspetti fondamentali da tenere sotto controllolungo l’intero ciclo di vita dell’informazione,dall’acquisizione alla eliminazione:

• Confidenzialità: solo gli utenti autorizzatipossono accedere alle informazioni neces-sarie;

• Integrità: protezione contro alterazioni odanneggiamenti; tutela dell’accuratezza ecompletezza dei dati;

• Disponibilità: le informazioni vengonorese disponibili quando occorre e nell’am-bito di un contesto pertinente.

Lo standard è composto da due parti:BS 7799 – Prima ParteÈ nata per fornire una base comune per lo svi-luppo di uno standard di sicurezza delle infor-mazioni per le organizzazione di qualsiasinatura. Fornisce raccomandazioni o un insie-me di best practices e linee guida (code ofpractice) per la gestione della sicurezza delleinformazioni. È stata recepita completamentedalla ISO (International Organization forStandardization), diventando uno standard diriferimento internazionale (ISO/IEC17799:2000).BS 7799 – Seconda ParteFornisce l’insieme di requisiti per implemen-tare un efficace SGSI. È utilizzata come stan-dard di certificazione; è quindi possibilerichiedere la verifica ispettiva del proprioSGSI da parte di un ente accreditato al rilasciodel certificato di conformità (compliance) airequisiti della BS 7799-2-2002. Da ottobre2005 è uno standard di riferimento internazio-nale (ISO/IEC 27001:2005).

L’impatto sulle modalità operative nel Dipartimento SISSIl processo di certificazione, rapportato alleattività del Dipartimento ha reso necessaria unaformalizzazione delle procedure relative agliaspetti puramente applicativi, ovvero allagestione della sicurezza delle applicazioni edelle informazioni, e alla sicurezza nello scam-bio delle informazioni con altre organizzazioni. Nello specifico, questa formalizzazione

risponde a molteplici scopi, previsti dallostandard inglese:

• garantire la definizione dei requisiti disicurezza di ogni progetto;

• prevenire perdite, modifiche non autoriz-zate o utilizzi impropri delle informazioniregistrate attraverso i sistemi applicativi;

• garantire il corretto e sicuro funzionamen-to dei sistemi in produzione;

• proteggere adeguatamente i dati personalio sensibili;

• prevenire l’accesso di utenti non autorizza-ti ai servizi applicativi;

• prevenire perdite, modifiche non autorizza-te o uso illecito di informazioni riservate;

• prevenire la comunicazione di informazio-ni riservate a personale non autorizzato.

I servizi applicativi AMR utilizzano appienol’infrastruttura tecnologica del CINECA: larete, l’hardware e il middleware. È evidente,quindi, che il processo di certificazione non hariguardato solo le attività del DipartimentoSISS, ma ha coinvolto molti Dipartimenti delCINECA sia come fornitori di servizi, maanche perché per creare un buon SGSI è statonecessario prendere in considerazione moltiaspetti procedurali e organizzativi trasversali(si consideri, ad esempio, la gestione degliaccessi al CINECA).

ConclusioniI punti di forza principali dello standard ingle-se sono essenzialmente relativi all’infrastrut-tura organizzativa, che si rende responsabiledella sicurezza delle informazioni in tutti isuoi aspetti, e alla continuità nella gestionedella sicurezza delle informazioni. Questipunti di forza costituiscono la ragione princi-pale che ha spinto il Dipartimento SISS adottenere la certificazione BS 7799, così daaumentare ulteriormente la competitività deiservizi offerti.

Per ulteriori informazioni:[email protected]

doi:10.1388/notizie-55-07

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I portali aziendali nascono per mettere a frutto tutte le potenzialità inespresse di un’infrastruttura IT già esistente, riorganizzando il flusso informativo internoad un impresa

Una delle recenti sperimentazioni condotte nelDLab (il Laboratorio di sperimentazione sullenuove tecnologie di Data Warehouse eBusiness Intelligence) riguarda la valutazionedelle possibili soluzioni per integrare tutte lefunzionalità di uno strumento di BusinessIntelligence in un moderno portale di applica-zioni aziendali. Da una parte la suite diBusiness Intelligence di MicroStrategy, in par-ticolare nella sua interfaccia web, dall’altra lapiattaforma di sviluppo di portali OraclePortal.

Verso una nuova idea di integrazione

La progressiva espansione del ruolo delleapplicazioni IT all’interno delle aziende haprodotto in molte realtà un panorama di solu-zioni eterogenee, svincolate dagli standard,sviluppate con differenti tecnologie e concepi-te in tempi e con modalità molto diverse.Per arginare questo processo di frammentazio-ne, le organizzazioni stanno compiendo moltisforzi, soprattutto per coordinare dati e appli-cazioni fra i diversi elementi che compongonoil sistema informativo.Ciò nonostante, i risultati offerti dalle varieapplicazioni spesso rimangono accessibiliancora solo attraverso differenti interfacce, enon sempre sul web. Il compito di raccogliere

e ricollegare le informazioni è lasciato così incarico agli utenti finali del sistema, incidendonegativamente sulla user experience.La frammentazione delle interfacce è senzadubbio uno dei problemi che maggiormentelimita l’efficienza degli strumenti IT e ne osta-cola la diffusione all’interno dell’organizza-zione, mettendo a rischio il successo stesso delsistema informativo.In questo scenario le imprese si stanno con-vincendo dell’importanza di curare il coordi-namento e la distribuzione delle informazioniaziendali attraverso i portali, riconosciutifinalmente come strumenti determinanti perpromuovere con successo le innovazioni tec-nologiche tra il personale.

I portali enterpriseI portali aziendali nascono per mettere a fruttotutte le potenzialità inespresse di un’infrastrut-tura informativa già esistente, riorganizzandoil flusso informativo interno ad un impresa. Unportale enterprise è un raccoglitore unico ditutti i contenuti provenienti dalle più disparatefonti aziendali: dai sistemi ERP ai mainframe,dai database ai documenti creati con softwaredi produttività individuale come Word e Excel.Esso è concepito per diventare la principalefonte per accedere, attraverso un’interfacciaweb semplice e personalizzabile, a tutte le

Microstrategy e Oracle PortalIntegrazione di uno strumento di Business Intelligence in un portale diapplicazioni aziendalidi Nicola Bertazzoni, Stefano Corsi, Massimiliano Giannuzzi

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Garantire l’accesso a tuttele informazioni

desiderate da un’unica

interfaccia e con una

singola procedura di

autenticazione porta

inevitabilmentebenefici alla

user experience

informazioni (strutturate e non) dell’azienda.Il compito di un portale non è solo limitato allaraccolta di contenuti e informazioni prove-nienti da differenti applicazioni. Il portale devegarantire ad ogni utente l’accesso a tutte que-ste risorse in single sign-on (SSO), mediantecioè un’unica autenticazione. Un vantaggionon certo secondario se considerato anche nel-l’ottica degli aspetti relativi alla “messa insicurezza” del patrimonio informativo e deiflussi operativi di un’organizzazione.Il single sign-on prevede che la richiesta d’ac-cesso a una risorsa web venga intercettata dal-l’infrastruttura del portale in modo da ridire-zionare gli utenti su un servizio di autentica-zione. Dal momento in cui l’utente viene rico-nosciuto, ogni successiva richiesta dell’utentea una risorsa è accompagnata dalle credenzia-li fornite al momento della prima autentica-zione. Il single sign-on trova terreno fertilenelle organizzazioni che utilizzano sistemi ditipo Directory Services con protocollo LDAP(Lightweight Directory Access Protocol). Garantire l’accesso a tutte le informazionidesiderate da un’unica interfaccia e con unasingola procedura di autenticazione porta ine-vitabilmente benefici alla user experience.L’utente si identifica una sola volta tramiteusername/password e accede alla sua applica-zione, operando in un ambiente web armonico,in cui tutte le informazioni sono organizzate alivello percettivo dalla struttura del portale.

Integrazione di MicroStrategy eOracle Portal

Le applicazioni di business intelligence nonfanno eccezione alla necessità di essere integra-te all’interno di un portale enterprise. Il proget-to realizzato dal CINECA è nato con l’obiettivodi rendere disponibile il rendering dell’applica-zione MicroStrategy all’interno di una portlet(ovvero la componente riusabile di un portale,visualizzata come una “zona” di una paginaweb) di Oracle Portal, in modo da renderedisponibili report, scorecard, e dashboardinsieme agli strumenti OLAP forniti dall’appli-cazione stessa.

La navigazione deve avvenire secondo lamodalità single sign-on fornita da OraclePortal; in particolare deve essere possibileautenticare gli utenti di MicroStrategy secon-do le regole definite nell’OID (OracleInternet Directory), un servizio di directoryfornito da Oracle Application Server cheopera a stretto contatto con Oracle Portal.MicroStrategy incorpora le funzionalità di unclient LDAP, grazie alle quali è possibile veri-ficare sull’OID le credenziali di un utente chefa una richiesta ed eventualmente applicare lepolicy definite a livello di utente o di gruppo.In questo modo la gestione degli utenti rima-ne centralizzata sul directory e non è necessa-ria alcuna replicazione di dati dal latoMicroStrategy.

Le strade da percorrere per l’integrazione pos-sono essere riassunte in due tipologie:

• Visualizzazione di MicroStrategy Web inun frame inline HTML (iframe) all’internodi una portlet: secondo questa soluzione laportlet opera come intermediario tra le dueapplicazioni memorizzando e passando aMicroStrategy Web parametri di autentica-zione e/o personalizzazione in modalitàsicura via HTTPS. Questa soluzione sidistingue per la facilità di implementazioneed inoltre permette di conservare tutte lefunzionalità OLAP di Microstrategy (suidati visualizzati nella portlet si possono ese-guire drilling, pivoting, sorting e page-by) .

• Visualizzazione di una portlet realizzatatramite Oracle JPDK (Java PortletDevelopment Kit) e le runtime libraries diMicroStrategy: secondo questo tipo diintegrazione, la portlet è costruita sullabase delle API Java di entrambe le appli-cazioni. La portlet può essere sviluppatasulle specifiche JSR 168 (JavaSpecification Request) ed essere potenzial-mente portabile su altri portali che suppor-tano lo standard. Questo approccio puòseguire due strade: integrare

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Questo progetto vuolestimolare enti e aziende adallargare la propria “visione” ed aspingersi versoun effettivomiglioramentodell’organizzazionedelle informazioniinterne

MicroStrategy via PIK (Portal IntegrationKit) e fare direttamente dalla portlet dellerichieste ai beans di MicroStrategy, oppu-re utilizzare i web services per la descri-zione dei servizi e lo scambio dei dati. Inquest’ultimo caso, per mantenere l’intero-perabilità tra i portali è possibile utilizzarelo standard WSRP (Web Services forRemote Portlets) nella specifica delleinterfacce e delle operazioni.

Il messaggio lanciato da questo progetto disperimentazione vuole stimolare enti e azien-de ad allargare la propria “visione” ed a spin-gersi verso un effettivo miglioramento dell’or-ganizzazione delle informazioni interne, cheoggi rappresenta una delle principali fonti divalore per le aziende.Per questo, anche un’applicazione di BusinessIntelligence deve essere gestita in sinergia congli altri elementi del sistema informativo, persfruttare i vantaggi di un ambiente integrato.In questo senso l’adozione di standard apertiquali i web services non potrà che favorire

questo processo di integrazione.Il lavoro sviluppato in questo progetto, cosìcome molte altre demo, studi comparativi esoftware evaluation relativi al mondo della BIsono disponibili presso il Dlab. Proprio graziea queste attività di analisi e sperimentazione,il Laboratorio di Data Warehouse delCINECA è a tutti gli effetti un attivo e indi-pendente osservatorio per la valutazione e laselezione delle metodologie e degli strumenti,e offre tutte le conoscenze accessorie per com-piere la migliore scelta tecnologica.

Visualizzazione di una portlet realizzata tramite Oracle JPDK (Java Portlet Development Kit) e le runtime libraries di MicroStrategy

Visualizzazione di MicroStrategy Web in un frame inline HTML (iframe) all’interno di una portlet

Pro • massimo controllo a livello di API • se sviluppata secondo gli standard, la portlet può essere potenzialmente messa in opera su qualsiasi portale basato su Java

Contro • richiede molto tempo e scrittura di codice per lo sviluppo della portlet

Pro • facile da implementare • si possono utilizzare tutte le funzionalità OLAP di MSTR (drilling, pivoting, page-by e sorting) • molto performante Contro • poco controllo a livello di API sulla visualizzazione del contenuto della portlet

Per ulteriori informazioni:[email protected]

doi:10.1388/notizie-55-08

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L’offerta di CINECA nell’ambito delle appli-cazioni gestionali per l’ateneo comprende unservizio di hosting dei sistemi che, dall’ottobre2004, copre l’intera suite applicativa: Carrieree Stipendi di Ateneo, (CSA), il Sistema diarchiviazione dei documenti, con la possibilitàper i dipendenti diconsultare i propricedolini on line ovia mail,C o n t a b i l i t àIntegrata di Ateneo(CIA), Segreteria eServizi agliStudenti (ESSE3),Risorse e Personedi Ateneo (RPA),A s s e m b l a t o r emodello 770(A770). Il servizio di hosting consente agli ate-nei di utilizzare le applicazioni gestionaliappoggiandosi al data center di CINECA per lamessa in opera e la conduzione di tutti i siste-mi informatici necessari. Gli atenei risultanocosì sollevati dall’onere di gestire “in casa”

una infrastruttura tecnologica che può rivelarsianche molto complessa.I servizi di hosting utilizzati dalle università,per una o più applicazioni, sono cresciuti note-volmente negli ultimi due anni (vedi tabella) esempre più atenei mostrano interesse per que-

sto tipo di soluzio-ne. I punti di forzadell’offerta dihosting possonoriassumersi in:

• un bassoimpatto tecnico-organizzativo nel-l ’ in f ra s t ru t tu rainformatica d’ate-neo;• la garanzia

di un servizio con alti standard di sicurez-za, alta disponibilità ed alte prestazioni;

• un servizio di supporto tecnico dedicato;• la flessibilità e la rapidità di attivazione del

servizio.

I servizi applicativi forniti in hosting costitui-scono spesso il cuore delle attività gestionaliper l’ateneo e sono quindi utilizzati da unaplatea di utenti con diverse esigenze operati-ve: Studenti, Docenti, Personale Tecnico-Amministrativo, Dirigenza, Analisti eSviluppatori, oltre ovviamente ai sistemiinformatici esistenti nell’ateneo.L’infrastruttura di hosting è stata organizzatain modo da poter soddisfare le molteplici esi-genze di gruppi di utenza così diversi. Tutti glistrati infrastrutturali possono essere residisponibili separatamente, con modalità diaccesso ed autorizzazione diversificate aseconda dell’attività svolta.

SISTEMI IN HOSTING

UTENTI

ESSE3 8 Università 55.000 Studenti 2.600 Docenti 300 Utenti (segreterie, back office, ecc...)

CIA 3 Università/Enti 700 Utenti (back office)

CSA 22 Università/Enti 600 Utenti (back office) 40.000 Cedolini stipendiali mensili

A770 12 Università/Enti 40 Utenti (back office)

RPA 2 Università/Enti 12 Utenti (back office)

L’Hosting dei sistemigestionali per le Universitàdi Paolo Sardo

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Durante la fase di attivazione del servizio dihosting, vengono pianificati tutti i livelli diaccesso destinati all’utenza finale e tutte leesigenze di integrazione, per le quali è neces-sario creare flussi di dati in ingresso o in usci-ta. Le tecniche adottate per implementare taliflussi possono essere di varia tipologia:

• trasmissione/ricezione file (es. distinte dipagamento con la Banca per CIA);

• aggiornamento automatico di sistemidirectory (es. LDAP per ESSE3);

• replica di una parte del database (es.Datawarehouse CSA ed ESSE3);

• accesso diretto (in lettura) al database (es.Integrazione ESSE3-CSA, GISS-CSA).

Per garantire un buon servizio di hosting, ildata center CINECA ha implementato neltempo una infrastruttura notevolmente com-plessa, per software e tecnologie impiegate epiuttosto estesa dal punto di vista della poten-za di calcolo e dello storage.Le piattaforme software utilizzate sono tipica-mente quelle derivate dall’architettura delleapplicazioni CINECA, unite a tecnologie spe-cifiche per l’hosting:

• database Oracle in cluster;• application Server Sybase EaServer;• terminal Server Citrix;• web Server Apache (con applicazioni java-

Tomcat e PHP);• sistemi operativi Aix, Linux, Windows.

L’infrastruttura di base comprende:• tre Farm Terminal Server Citrix (per un

totale di 20 server);• una Farm Application Server Sybase (per

un totale di 9 server);• un Farm Web Server (4 server);• due Cluster Database Server (4 server);• un Database server stand-alone (test/svi-

luppo);• dieci istanze Oracle (con più di 215 GByte

di tablespaces on line).

Non sono da dimenticare tutti i servizi e leulteriori infrastrutture “di base”, necessarie alfunzionamento delle Farm Applicative e deiDatabase, tra i quali vanno citati i sistemi peril monitoraggio e la gestione, i sistemi dibackup e disaster recovery.La suite applicativa del CINECA, nel suocomplesso, può coprire le principali esigenzegestionali dell’università e costituisce il luogonaturale dove nasce ed è gestito il suo patri-monio informativo, diventando anche unaimportante fonte di alimentazione per gli altrisistemi ed applicazioni già presenti ed utiliz-zati nell’ateneo. L’hosting CINECA si propo-ne quindi come una soluzione semplice perfornire all’utenza finale (studenti e personaledi ateneo) una buona fruizione delle applica-zioni, senza sacrificare la possibilità di unaefficace integrazione con l’infrastrutturainformatica esistente.

Per ulteriori informazioni:[email protected]

doi:10.1388/notizie-55-09

La suite applicativa delCINECA, nel suo complesso, può coprire le principali esigenze gestionali dell’università ecostituisce illuogo naturaledove nasce ed è gestito il suopatrimonio informativo

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notizie dal CINECA

Il servizio è pensato per

organizzazioni in cui l’accesso

agli strumenti dicomunicazione ha una valenza

strategica e dove l’alta

affidabilità e disponibilità

dei sistemi informativi

costituisce un requisito

fondamentale

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ERIS, la piattaforma CINECA per il managedhosting, ha l’obiettivo di uniformare e allostesso tempo semplificare l’accesso e l’utiliz-zo dei servizi applicativi di rete.Il sistema è protetto da single sign-on e pertutti i servizi erogati trae beneficio da unagestione unificata su DBMS e directory servi-ce delle credenziali di accesso, dei profili diautorizzazione e dei contratti dell’utenza ester-na (università e clienti privati), e infine delleanagrafiche di quella interna (dipendenti).Questa integrazione è stata realizzata operan-do su più fronti, adeguando gli application ser-ver e le configurazioni dei servizi di rete inte-ressati. In particolare, i meccanismi di autenti-cazione sono stati adattati in modo da utilizza-re le modalità previste dalla piattaforma, ilprovisioning (ovvero la procedura di attiva-zione e di gestione del servizio) è stato auto-matizzato e le interfacce per l’utenza sonostate standardizzate. Di conseguenza, questiaspetti sono ora verticali rispetto alle variefunzionalità e l’impostazione ottenuta è quelladi un portale di servizi di comunicazione.

La piattaforma ha un sistema di gestione ditipo gerarchico che diversifica su più livelli lefunzionalità e i diritti di accesso e self-provi-sioning. Più esattamente gli utilizzatori delsistema vengono classificati in quattro figure:

• customer end-user: utente finale vero eproprio, per esempio il dipendente dell’a-zienda cliente;

• customer tech-staff: account con permessitecnico/amministrativi, riservato ai contat-ti tecnici dell’azienda;

• reseller/var: utente particolare per i riven-ditori, con visibilità sui moduli acquistatidai propri clienti e con accesso alle funzio-nalità di provisioning ad esso riservate;

• staff: personale CINECA, il cui interventoè richiesto solo in caso di problemi infra-strutturali.

L’interfaccia di gestione a più livelli consenteal cliente di gestire autonomamente la confi-gurazione e la gestione delle utenze finali e alreseller CINECA la commercializzazione,l’attivazione e l’eventuale gestione dei servizi,in completa autonomia.Il servizio è pensato per organizzazioni in cuil’accesso agli strumenti di comunicazione hauna valenza strategica e dove l’alta affidabilitàe disponibilità dei sistemi informativi costitui-sce un requisito fondamentale. A tal propositotutti i componenti dell’intera infrastrutturasono ridondati e in configurazione HA (HighAvailability).

Gateway SMS, Fax, PostelLa multicanalità e l’accessibilità mediantelibrerie applicative (API) oltre che interfacciaweb e client di posta è il punto di forza dellapiattaforma. Attualmente è presente ungateway per l’invio e la ricezione di FAX, dibrevi messaggi di testo (SMS), di posta tradi-zionale ordinaria e prioritaria (POSTEL).

ERIS Managed HostingLa piattaforma CINECA perl’erogazione di servizi di rete eComunicazione Multicanaledi Roberto Benedetti, Stefania Lusardi, Nico Tranquilli, Marcello Turchetti

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CINECA si fa carico di gestire tutte le proble-matiche di scalabilità e disponibilità dell’in-frastruttura: l’unico requisito richiesto alcliente è la disponibilità di una connessione aInternet. I limiti imposti dalle varie tipologiedi servizio, quali ad esempio la stampa deidocumenti, l’affrancatura per la posta tradizio-nale, la linea telefonica per l’invio e la rice-zione di fax, vengono abbattuti e il servizioviene reso accessibile in qualunque momentoe da qualsiasi luogo. Il sistema mantiene uno storico dei documen-ti inviati e ricevuti e, per le spedizioni incorso, lo stato di avanzamento dei singoli pro-cessi di trasmissione. Queste informazionipossono essere recuperate attraverso l’inter-faccia web o le relative librerie applicative. Adesempio, l’accesso mediante API (fornite dalCINECA) torna utile per la spedizione deicedolini delle buste paga dei dipendenti di unaazienda o la comunicazione agli studenti diuna facoltà del rinvio di un esame attraversoSMS. L’integrazione di questi servizi con ipropri applicativi software mediante API pre-scinde dal canale utilizzato: il cliente può cosìseguire l’evoluzione della piattaforma concosti di sviluppo molto contenuti.Il servizio di Fax Gateway consente di tra-smettere o ricevere fax su numeri personali earchiviare sul sistema i documenti in ingressoe in uscita. Vengono supportati tutti i formatipiù diffusi, compresi documenti MicrosoftWord e PDF. La possibilità di gestire spedi-zioni su larga scala (campagne marketing,etc.) è sicuramente una caratteristica impor-tante che consente, tra l’altro, di programmarele spedizioni in determinate fasce orarie peruna maggiore consapevolezza dei costi.Il gateway Postel permette l’invio di docu-menti Word, PDF o testo, ad una lista di desti-natari: il sistema elabora, converte e si inter-faccia con il servizio di Poste Italiane per lefasi di stampa e imbustamento dei documentiche verranno poi recapitati tramite PostaOrdinaria o Posta Prioritaria.Il gateway SMS consente di effettuare spedi-zioni in tempo reale o programmate versograndi quantità di abbonati. È prevista, in viaopzionale, anche la modalità Pull per la gestio-ne di SMS in ingresso verso numeri dedicati. Èpossibile realizzare facilmente servizi d’infor-

mazione basati sullo scambio di brevi messag-gi di testo fornendo al sistema l’informazione,le relative chiavi di ricerca per accedervi e lalogica di interazione con l’utenza finale.Queste funzionalità aumentano il valoreaggiunto del servizio in quanto lo rendonofacilmente integrabile con sistemi informativigià esistenti con il minimo impatto economicoe di implementazione di infrastrutture hw/sw. Per facilitare l’accesso dalle stazioni di pro-duttività personale, le funzionalità multicana-le sono rese fruibili anche da client di postamediante una rubrica personale che il sistemacondivide tra tutti i servizi. L’utente può popo-lare la propria rubrica per gestire liste di indi-rizzi e inviare contemporaneamente documen-ti via posta elettronica, posta tradizionale fax esms, scrivendo semplicemente per esempio aindirizzi e-mail del tipo:

• <nome>@sms.cineca.it, • <nome>@fax.cineca.it,• <nome>@postel.cineca.it.

Il servizio si rivolge così anche a professio-nisti e aziende che vogliono ottimizzaretempi e costi di gestione della propria corri-spondenza, sia che si tratti di campagne dimarketing che di semplici comunicazioni faxe posta tradizionale.

MailhostingIl servizio di hosting di caselle e-mail su bandacommerciale è nato dall’esperienza CINECAnella gestione di un servizio analogo offertoalle università, in produzione per oltre 250.000

La possibilità di gestire spedizioni sularga scala è sicuramenteuna caratteristicaimportante che consente,tra l’altro, diprogrammare le spedizioni in determinatefasce orarie per una maggiore consapevolezzadei costi

• Username e Password di accesso unificati per tutti i servizi;• Single Login per tutti i servizi per cui l’utente è abilitato;• Autenticazione, Autorizzazione, Accounting centralizzati;• Logging centralizzato;• Gestione “gerarchica” dell’utenza (end user, azienda, reseller/var, CINECA) a prescindere dal servizio erogato;• Funzionalità presentate all’utenza sempre in maniera uniforme e integrata, anche se erogate da componenti diverse (Login server/Control Panel/ Application servers);• Server ridondati e in configurazione HA;• Regole, Specifiche tecniche e Strumenti per l’integrazione di nuovi servizi (application server) da parte di altri gruppi/dipartimenti CINECA.

Caratteristiche della piattaforma

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Nello sviluppodella piattaforma

si è cercato di andare

incontro a un’esigenza sempre più diffusa nelmondo del

lavoro e cioè quella di

avere un ufficio mobile.

Infatti, l’accesso alla

casella di posta può

avvenire anche attraverso dispositivi

wap-compatibili,tipicamente

i telefoni GSM

utenze. Le caselle sono protette opzionalmen-te da filtri antivirus e antispam che l’utentefinale, in completa autonomia, può personaliz-zare (si veda, più avanti, le descrizione del ser-vizio Mailfilter). L’accesso per tutti i protocol-li (web, pop3, imap, smtp/auth) avviene inmodalità criptata SSL/TLS.L’interfaccia web mette a disposizione le prin-cipali operazioni per la gestione della casella econsente all’utente di comporre nuovi mes-saggi, visualizzare sia il contenuto delle pro-prie cartelle IMAP che lo spazio disco residuoe utilizzato. L’utente può salvare sul sistema leproprie preferenze quali, ad esempio, il nume-ro di messaggi per pagina, il nome della car-tella per la collezione dei messaggi inviati, lasignature personalizzata.Un componente importante del servizio diMailhosting è il sistema di definizione dei fil-tri. Direttamente sul server di posta si possonoimpostare azioni legate alla ricezione di mes-saggi con determinate caratteristiche. È possi-bile infatti decidere se archiviare i messaggi inuna specifica cartella, ridirigerli verso unsecondo indirizzo o rispondere automatica-mente al mittente con un messaggio persona-lizzato, notificando ad esempio eventualiassenze prolungate. I filtri risiedono fisica-mente sul server: in questo modo le politicheapplicate ai messaggi prescindono dal softwa-re di volta in volta utilizzato dall’utente perleggere la posta.Nello sviluppo della piattaforma si è cercatodi andare incontro a un’esigenza sempre piùdiffusa nel mondo del lavoro e cioè quella diavere un “ufficio mobile”. Per questa ragionel’accesso alla casella di posta può avvenireanche attraverso dispositivi wap-compatibili,tipicamente i telefoni GSM: la piattaformacomprende un’interfaccia web semplificata(wap.cineca.it) raggiungibile attraverso questamodalità.

Il servizio di mailhosting è in continua evolu-zione. Col crescere delle esigenze dell’utenzasono state aggiunte funzioni che rendono ilservizio sempre attuale. Ad esempio, poiché imessaggi che transitano sui server di posta nonpossono superare una dimensione massima,solitamente configurata in una decina di

megabytes, abbiamo compensato a questi limi-ti con due strumenti: “GigaMail” e “DiscoRemoto”. GigaMail consente di inviare ai pro-pri corrispondenti e-mail di grosse dimensioni,indipendentemente da quanto consentito daiserver di posta del destinatario. Il servizioviene implementato depositando il file ricevu-to in un’area protetta accessibile via web enotificando al destinatario di posta le necessa-rie credenziali di accesso per il download.Disco Remoto è, in un certo senso, il servizioantitetico: l’utente, “proprietario” del disco,notifica a terzi - non necessariamente utenzedel sistema - l’esistenza di una cartella a lorodedicata. Questi potranno liberamente aggiun-gere file di dati; per ogni operazione di scrittu-ra il proprietario riceve una mail di notifica epuò prelevare o cancellare quanto depositato.

MailfilterIl servizio di mailhosting comprende unpotente filtro Antivirus e Antispam che inter-cetta e rimuove le mail non desiderate. Lospam (messaggi di posta elettronica distribui-ti massivamente a numerosi destinatari chenon hanno chiesto di riceverli) costituisceuno dei più grossi problemi che oggigiornoaffliggono Internet: spazzatura di ogni sortainvade le mailbox di ignari destinatari perpromuovere prodotti o servizi causando ungrosso spreco di risorse (banda, spazio disco,tempo per scaricare, selezionare e cancellarei messaggi indesiderati). Le due componenti Antivirus e Antispamassicurano che ogni singolo messaggio diposta in ingresso e in uscita sia testato per lapresenza di eventuale codice pericoloso o dicontenuti sgraditi.Il sottosistema Antivirus è composto da più diun motore, al fine di aumentare il numero divirus rilevati e rendere minimo il tempo diriconoscimento appena un nuovo virus è incircolazione. Le impronte virali vengono sem-pre aggiornate in tempo reale non appena rila-sciate dai produttori.Il sottosistema Antispam è basato su filtri pro-babilistici che fanno uso di un motore baye-siano, di parole chiave e blacklist di relayaperti aggiornati continuamente: ciascunadelle regole utilizzate per il filtraggio ha un

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In caso di attacco di tipo Denial ofService, il sistema utilizzerà deimeccanismiauto-adattativiper consentirealle mail “valide” di essere consegnate regolarmentesenza subire un“eccessivo” rallentamento

peso calcolato in modo da ridurre al minimo lapossibilità di falsi positivi.Più precisamente, alcune delle tecniche utiliz-zate comprendono:

• Realtime Black Lists (RBL): database diterze parti che individuano servers openrelay, range ip dial-up, siti e sorgenti dispam note;

• Hash Sharing Systems: database collabora-tivi utilizzati per marcare come spam mes-saggi di posta identici transitati più volte inpunti strategici;

• Statistical Token Analysis (STA): analisidei token mediante algoritmi bayesiani.L’utilizzo di questo tipo di filtri permetteun adattamento costante ed automatico perdistinguere nuovi tipi di spam da messaggidi posta validi;

• Controllo degli header alla ricerca di firmecaratteristiche.

La configurabilità del servizio è molto granu-lare: per ciascuna casella di posta si può infat-ti decidere se disattivare il filtro accettandotutti i messaggi-spazzatura in ingresso oppurese scartarli o marcarli in modo opportuno alfine di per raccoglierli in una sottocartella per-sonale della propria mailbox. Vi sono anche altre funzionalità del motoreche possono essere controllate dall’utenza

finale del servizio di MailHosting. Ad esem-pio è consentito accedere a funzioni di repor-tistica sui messaggi ricevuti sui propri dominidi posta e gestire in maniera autonoma white-list e blacklist personali.Grazie alle estensioni che CINECA sta perfe-zionando, in caso di attacco di tipo Denial ofService (attacchi massicci al servizio per bloc-carne/rallentarne il funzionamento) il sistemautilizzerà dei meccanismi auto-adattativi perconsentire alle mail “valide” di essere conse-gnate regolarmente senza subire un “eccessi-vo” rallentamento.

Attualmente CINECA gestisce, per i propriclienti, un carico di circa mezzo milione dimessaggi filtrati al giorno di cui il 30% èvirus, il 40% è spam ed il restante 30% è costi-tuito da mail da recapitare.A breve, la piattaforma di Hosting sarà arric-chita con servizi per il managed web hosting ela gestione dei domini.

Per ulteriori informazioni:[email protected]://hosting.cineca.com/

doi:10.1388/notizie-55-10

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L’obiettivo perseguito è

quello di ottimizzare lagestione dell’infrastruttura

di supercalcolo del CINECA

nel suo complesso, in

un’ottica di centralizzazione

Gestione centralizzata e ottimizzata delle risorse dell’infrastruttura di Calcolo adAlte Prestazioni e di Visualizzazione del CINECAdi Fabio Capannini

Già dalla primavera 2005, i DipartimentiGestione Sistemi e Sistemi ad Alte prestazionidel CINECA hanno cominciato a prendere inconsiderazione l’opportunità di adottare unmodello di gestione dell’infrastruttura di cal-colo ad alte prestazioni centralizzato ed otti-mizzato. L’idea si è nel tempo consolidatanella volontà di individuare un gestore/sche-dulatore (resource manager & scheduler)unico delle risorse dei sistemi di supercalcolodel CINECA che potesse migliorarne sia lagestione che la fruibilità. La proposta era, tra l’altro, in linea con altriprogetti che muovevano nella direzione diottimizzare la gestione dell’infrastruttura disupercalcolo del CINECA nel suo comples-so in un’ottica di centralizzazione: la gestio-ne degli username e l’autenticazione degliutenti; la fruizione dello spazio di archivia-zione e la gestione delle relative quote; lagestione centralizzata dei budget e dell’ac-counting (in corso di realizzazione) e l’im-plementazione di un filesystem unico pertutti i sistemi di supercalcolo. Il contesto da cui l’esigenza del progetto èscaturita vedeva ciascuno dei supercalcolato-ri del CINECA dotato di un software (sw)differente per lo sfruttamento/schedulazionedelle risorse di calcolo. La presenza di sw dischedulazione diversi era dovuta principal-mente alle differenti offerte dei vendor deisistemi, che proponevano ciascuno la propria

soluzione per lo sfruttamento e schedulazio-ne del sistema.

Tale eterogeneità complicava considerevol-mente la gestione e la fruizione dei sistemi nelloro complesso, in particolare:

• aumentava il carico di lavoro del persona-le sistemistico del CINECA poiché richie-deva un’elevata specializzazione deisystem administrator sui differenti prodot-ti dei vari sistemi, limitandone l’inter-scambiabilità;

• complicava il compito del personale delCINECA addetto al supporto all’utenzaesterna nello sforzo di acquisire e trasferi-re la conoscenza necessaria sulle modalitàdi utilizzo dei sistemi;

• causava difficoltà e disagio all’utenzaesterna nella fruizione delle risorse di cal-colo appartenenti a sistemi diversi.

L’implementazione di un sw (gestore/schedu-latore) unico delle risorse di calcolo e divisualizzazione avrebbe portato notevoli van-taggi, sia interni che esterni al CINECA, cheavrebbero permesso di ridurre le complicazio-ni summenzionate, in particolare:

• rendendo più efficiente il compito del per-sonale del CINECA grazie all’uniformitàdelle modalità di gestione delle risorse dei

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La possibilità diavere un singlepoint of submission deijob consenteall’utenza esterna di usufruire di tutte le risorse di calcolo ad alteprestazioni delCINECAattraverso un’unica interfaccia

sistemi di supercalcolo;• semplificando all’utenza esterna la fruizione

delle risorse di calcolo ad alte prestazionimediante un’unica modalità di utilizzo.

Al tempo dell’avvio del progetto, presso ilCINECA erano presenti i seguenti sistemi disupercalcolo:

• IBM Cluster Linux (CLX), con SistemaOperativo Linux (SuSE) e ResourceManager OpenPBS (Portable BatchSystem, versione open source), con sche-duler Maui (scelto);

• IBM Power 4 (SP4) (poi aggiornato aPower 5), con Sistema Operativo Unix(AIX) e Resource Manager LoadlLevelercon scheduler nativo;

• Cray XD1 Cluster Linux (XD1), conSistema Operativo Linux (SuSE) eResource Manager SGE (Sun GridEngine) con scheduler nativo;

• SGI Altix ccNUMA (A3K), con SistemaOperativo Linux (RedHat) e ResourceManager PBS Professional (PortableBatch System non open source);

• HP XC Cluster Linux (XC), con SistemaOperativo Linux (RHEL) e ResourceManager LSF (Load Sharing Facility) conscheduler nativo.

Dall’elenco si evince che ciascun sistemadisponeva di un proprio resource manager e

relativo scheduler, le componenti sw in gradodi garantire, sulla base di regole opportuna-mente definite, la programmazione della tem-pistica e della modalità di fruizione dellerisorse richieste dagli utenti, mantenendo ilcarico del sistema ad un livello ottimale.La figura in basso riassume in modo schema-tico la situazione precedentemente descrittadei sistemi per il calcolo ad alte prestazionicon le indicazioni dei relativi sistemi operati-vi, resource manager e scheduler.

Il gestore/schedulatore unico per tutti i siste-mi nel prodotto commerciale Platform LSF èstato individuato sulla base dei seguentirequisiti:

• la compatibilità con i sistemi di calcolo adalte prestazioni del CINECA;

• la possibilità di avere un single point ofsubmission dei job da parte dell’utenzaesterna, che avrebbe potuto usufruire ditutte le risorse del calcolo ad alte presta-zioni del CINECA attraverso un’unicainterfaccia;

• la presenza della funzionalitàMulticluster (ossia la possibilità di comu-nicazione e gestione delle risorse inter-cluster), migliorando in questo modo losfruttamento e l’utilizzo delle risorse alivello di infrastruttura di supercalcolodel CINECA;

• la possibilità di fornire all’utenza esterna

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una modalità di fruizione semplificataattraverso un’interfaccia user friendly (adesempio attraverso un’interfaccia web);

• la possibilità di gestire le code di produ-zione impostando degli SLA (ServiceLevel Agreements);

• la capacità di gestire in modo efficienterisorse Hardware (hw) non convenzionali,come ad esempio le pipe grafiche, in mododa permettere la coesistenza di attività gra-fica contemporanea sia da parte di utenzaesterna che interna al CINECA, sfruttandoal meglio tali risorse.

Il Software Platform LSF è già stato installa-to, ed è operativo sui seguenti sistemi:

• IBM Cluster Linux (CLX), con SistemaOperativo Linux (SuSE);

• Cray XD1 Cluster Linux (XD1), conSistema Operativo Linux (SuSE);

• SGI Altix ccNUMA (A3K), con SistemaOperativo Linux (RedHat);

• HP XC 2 Cluster Linux (XC2), conSistema Operativo Linux (RHEL).

In futuro LSF sarà in grado di interfacciarsianche al sistema IBM Power 5 (SP5). Sfruttando la componente Multicluster diLSF, la gestione uniformata degli username el’autenticazione degli utenti già realizzata esoprattutto grazie all’implementazione del

filesystem condiviso su Storage Area Network(SAN) sarà possibile convergere verso un’ar-chitettura che va oltre la semplice scelta e rea-lizzazione di uno schedulatore unico.La figura in alto rappresenta la situazione aregime che si vorrebbe realizzare utilizzandoil gestore/schedulatore unico in sinergia congli altri processi di ottimizzazione dellerisorse di calcolo e visualizzazione in corsodi realizzazione.L’architettura individuata si riferisce ad unagrid localizzata all’interno del site CINECA,che potrebbe tuttavia essere riproposta con gliopportuni adeguamenti per la gestione di unagrid distribuita geograficamente. In particolarela soluzione individuata potrà essere sfruttata evalorizzata nell’ambito del progetto europeoDEISA (Distributed European Infrastructurefor Supercomputing Applications) al quale ilCINECA partecipa in qualità di partner,descritto nell’articolo di pagina 10 di questonumero del Notiziario.

Per ulteriori informazioni:[email protected]

doi:10.1388/notizie-55-11

La soluzioneindividuata potràessere sfruttata e

valorizzata nell’ambito del

progetto europeoDEISA

(DistributedEuropean

Infrastructurefor

SupercomputingApplications) al

quale il CINECApartecipa in

qualità di partner

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GESTIONE E ANALISI DELL’INFORMAZIONE

mEDRA e Nilsen Book Data: unacollaborazione che continuadi Salvatore Rago, Gabriella Scipione

Il primo gennaio 2006 ha avuto inizio ilsecondo anno di collaborazione, dei tre previ-sti, fra Nielsen BookData (NBD - nominatanel 2004 agenzia DOI per il Regno Unito) emEDRA (la joint venture tra AIE e CINECAdescritta in un articolo del numero 51 delNotiziario - doi:10.1388/notizie-51-02).I rapporti fra le due società hanno avuto ini-zio grazie alla decisione di NBD di dare inoutsourcing tutti i servizi per la gestioneinfrastrutturale dell’agenzia DOI ad un servi-ce provider esterno, attraverso un bandointernazionale in cui diverse società sonostate invitate a partecipare. La selezione si èconclusa con l’adozione delle tecnologie svi-luppate dal CINECA per l’agenzia mEDRA.

I servizi al momento disponibili sono:• housing dei server di NBD al CINECA;• sviluppo di varie funzionalità per la crea-

zione dei DOI e dei relativi metadati;• statistiche sui DOI creati e aggiornati, sui

prefissi assegnati;• accounting;• risoluzione dei DOI;• creazione e mantenimento di un portale

esterno rivolto a editori e utenti finali(www.nielsenbookdata.co.uk) per presen-tare l’agenzia e come punto di accesso aiservizi;

• creazione e mantenimento di un portaleinterno per funzioni di tipo amministrati-vo ad uso esclusivo dello staff interno del-l’agenzia.

Tale collaborazione è di particolare impor-tanza per il CINECA e per mEDRA inquanto NBD è una società leader interna-

zionale nel mercato delle banche datibibliografiche, che offre servizi a editori,librai e biblioteche in 110 paesi nel mondo.

Nielsen BookData, nata nel 2002 dalla fusio-ne di Whitaker Information Services e Book-Data, è attualmente proprietà di VNU, unadelle compagnie editoriali di informazionepiù grandi nel mondo e con un numero didipendenti che sfiora i 38.000. NBD realizzaprodotti bibliografici su vari media, a partireda un database bibliografico costituito da piùdi 4 milioni di record di libri pubblicati odistribuiti in Inghilterra e in Irlanda. InoltreNBD ha una notevole esperienza nel campodegli standard di identificazione, essendosin dal 1969 agenzia ISBN e solo dal 2004agenzia DOI per il Regno Unito.In realtà, la collaborazione iniziata fra NBDe mEDRA è più ampia e non si limita soloall’uso delle tecnologie sviluppate inCINECA, ma si basa anche sulla definizio-ne comune degli schemi di catalogazionedei documenti digitali e nuovi progetti con-giunti di ricerca e sviluppo. Da gennaio2005 è operativo un nuovo schema XML,l’ONIX DOI Metadata Schema, che ha resolo schema di metadati mEDRA schema uffi-ciale ONIX per l’assegnazione dei DOI.

Infine la collaborazione con NBD investeanche altri ambiti, come testimonia l’avviodel progetto ELEONET finanziato dall’U-nione Europea nel programma ETEN, di cuiil CINECA è coordinatore. L’iniziativa hal’obiettivo di creare un repository europeodi Learning Object per il settore educativobasandosi sull’utilizzo del DOI come iden-tificativo standard per qualsiasi contenutosoggetto a proprietà intellettuale. Il progettoha avuto ufficialmente inizio il primo gen-naio 2006 e si concluderà nel giugno 2007.

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EINS: EUROPEAN INFORMATION NETWORK SERVICES

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Dal record bibliografico al documento originaleCome ottenere i documenti originali via EINS tramite BLDSCdi Paola Manni

L’informazione reperibile nelle banche datidi EINS, come per molti altri host, è biblio-grafica: questa scelta risponde all’esigenzadi offrire uno strumento flessibile e veloceper la ricerca, che meglio si applicaall’informazione sintetica e strutturata qualeè quella dei record bibliografici.Per il successivo reperimento dei documen-ti originali è stata messa a punto una fun-zione semi-automatica che permette all’u-tente, una volta identificati i record di pro-prio interesse, di ottenere in modo sempliceil corrispondente originale.A fianco di ogni record visualizzato appare,infatti, un bottone che segnala la possibilitàdi effettuare un ordine: cliccando su di essosi ottiene una pagina che riporta l’elenco deisuppliers disponibili, cioè: BLDSC, AUTO-DOC, INIST.In questo numero del Notiziario vediamo ilservizio BLDSC (British Library DocumentSupply Centre), della British Library, cheprevede normalmente l’accesso ai suoi ser-vizi ai soli utenti registrati, mentre attraver-so EINS è accessibile anche dagli utenti nonregistrati.Che l’utente sia registrato o meno, la proce-dura dell’ordine è la stessa: una volta sele-zionato il fornitore BLDSC si apre infattiuna finestra che richiede l’inserimento delcodice e della password per il servizio; gliutenti non registrati possono comunque pro-cedere alla pagina successiva e effettuare ilproprio ordine. Gli utenti registrati possonoinserire le informazioni direttamente nelproprio profilo (Preferences), in modo daautomatizzare l’accesso al servizio. Procedendo con l’ordine, in entrambi i casi,

apparirà una form autocompilata con i datidel documento da ordinare, così come appa-re nella banca dati EINS.Registrarsi a BLDSC è molto semplice eprivo di costi: bisogna scaricare dall’appo-sito link il modulo da compilare con i pro-pri dati. Nel giro di un giorno o due il codi-ce verrà attivato e comunicato all’utenteEINS, che potrà inserire i dati nel proprioprofilo. È da sottolineare che agli utenti regi-strati sono riservate condizioni economichedi maggior favore, in quanto ai normali costidel documento non viene aggiunto il costodel copyright, a volte sostanzioso.Agli utenti registrati sono inoltre offertemaggiori possibilità per quel che riguarda ilformato e la modalità di spedizione (fotoco-pia, fax, spedizione normale o veloce, ecc.)All’utente resta la scelta del tipo di spedi-zione, e del formato del documento.BLDSC, una volta ricevuto l’ordine, provve-de ad inviare all’utente, via e-mail, un mes-saggio di avvenuta ricezione, e provvederàpoi ad inviare il documento direttamenteall’indirizzo dell’utente.Il suo costo verrà invece fatturato al CentroNazionale, che prov-vederà a scalarne ilvalore dal budgetassegnato all’utente.Nel prossimo nume-ro del Notiziariovedremo le caratteri-stiche del servizioofferto da AUTO-DOC.

Informazioni:EINS GEM HelpDeske-mail: [email protected] 051 6171497http://www.einsgem.org/

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COMUNICAZIONI E SISTEMI DISTRIBUITI

XVI Settimana della Cultura Scientifica: Il 18 marzo 2006 il CINECA ha partecipa-to alla conferenza Fisica, Storia ed Esperi-menti Didattici promossa dal “Museo diFisica”, dal “Sistema Museale d’Ateneo” edal “Dipartimento di Fisica” dell’Univer-sità di Bologna per la Settimana della Cul-tura Scientifica e Tecnologica promossa dalMinistero dell’Università e della Ricerca

“Bambini e TV: il modello di educazionespeciale”Le immagini del convegno Bambini e TV: ilmodello di educazione speciale, organizzatodal CINECA il 16 marzo a Bologna e tra-smesso in diretta su Internet, sono disponibi-li per la consultazione.http://streaming.cineca.it/tislessia/

Streaming web del talk show “C’è bisognodi nuovo”L’8 marzo il CINECA ha curato la direttastreaming del talk show C’è bisogno dinuovo che si è tenuto presso l’Aula Magnadi Santa Lucia dell’Università di Bologna.All’evento, trasmesso sul sito del Sole 24ORE, hanno partecipato: il direttore delSole 24 Ore, Ferruccio de Bortoli, il rockerLuciano Ligabue e lo scienziato del MIT diBoston Francesco Stellacci.http://www.cineca.it/news/streaming_in_sole24ore.htm

Streaming web della Cerimonia Inauguraledell’Anno Giudiziario 2006Il 27 gennaio 2006 CINECA ha trasmesso lostreaming web dell’Inaugurazione dell’An-no Giudiziario 2006 che si è tenuto a Romapresso la Corte Suprema di Cassazione. Allapresenza del Presidente della Repubblica edelle massime Autorità dello Stato, il PrimoPresidente della Suprema Corte di Cassazio-ne ha riferito sull’Amministrazione dellaGiustizia. http://streaming.cineca.it/iag2006/

CINECA ha partecipato al Master in Televi-sione Digitale Interattiva “iDTV” Il 12 gennaio 2006 CINECA è intervenutocon una presentazione delle proprie attivitàal Master di primo livello in TelevisioneDigitale Interattiva iDTV, organizzato dal-l’Università di Milano in collaborazione conle principali aziende del settore.

Med3: al via i corsi on lineIn gennaio, Med3 ha avviato l’erogazionedei corsi on line per gli utenti registrati. Lemodalità per accedere ai corsi sono pubbli-cate sul sito http://www.med3.it/

Meeting GEANT2 (Cambridge, 12-13 gen-naio 2006)CINECA è stato invitato dal GARR a parte-cipare al Network Performance Workshoptenutosi nell’ambito del primo meeting tec-nico organizzato da GEANT2, l’infrastruttu-ra di rete pan europea per la comunità dellaricerca. http://www.geant2.net/

Consiglio Comunale di Bologna: streamingsu IperboleIl 27, 28 e 29 dicembre 2005 CINECA harealizzato lo streaming in diretta della sedu-ta del Consiglio Comunale di Bologna in cuila Giunta Comunale ha approvato la propo-sta di Bilancio per l’esercizio 2006 e diPiano Poliennale dei Lavori Pubblici e degliInvestimenti per il triennio 2006-2008.http://streaming.cineca.it/comunebobilan-cio2006/

Il CINECA partecipa a Megaconference VIIIl primo dicembre 2005, CINECA ha parte-cipato a Megaconference VII, giornata in cuisi incontrano in videoconferenza i rappre-sentanti di oltre 300 organizzazioni di tutti icontinenti, oltre 32 nazioni, per mezzo di 20server di multivideoconferenza.http://digitalunion.osu.edu/megaconference/

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GESTIONE SISTEMI

Ampliamento dell’infrastrutturaCINECA per DBMS open sourcedi Francesco Dalla Ca’, GiovannaPiscitelli

Il processo evolutivo che caratterizza le piùdiffuse soluzioni open source per la gestionedi basi di dati (DBMS) ha registrato unaserie di importanti risultati. Con il rilasciodella versione 8.0 di PostgreSQL e con quel-lo della release 5.0 di MySQL, queste piat-taforme hanno ormai acquisito molte dellefunzionalità tipiche dei dbms commerciali,raggiungendo un livello di maturità tale dasuscitare l’interesse sia dei potenziali fruito-ri di queste teconologie, sia degli stessi pro-duttori di soluzioni dbms commerciali,rispetto alle quali le soluzioni open sourcediventano progressivamente paragonabili.Nell’ottica di proseguire nella valutazione ecomparazione delle tecnologie dbms opensource, alla luce in particolare delle innova-zioni introdotte con le ultime release, si èdeciso di ampliare l’infrastruttura CINECAa supporto di applicazioni basate su dbmsopen source predisponendo un nuovo serverMySQL di release 5.0, che affianca l’am-biente in produzione di versione 4.1, un ser-ver PostgreSQL di release 8.0, e alcuni stru-menti di utilità per la gestione.La nuova versione di MySQL presentamolte novità rispetto alla precedente, fra lequali il supporto di viste (anche aggiornabi-li); stored routine (stored procedure e func-tion); triggers; cursori (a livello di storedroutine e di interfacce di programmazione).MySQL 5.0 dispone inoltre di un informa-tion_schema, ovvero un database che con-sente di accedere a informazioni (metadati)sulle strutture del server (database, ogget-ti), sui privilegi di accesso e sull’utilizzodelle risorse. Questa struttura, indicataanche come data dictionary o system cata-

log, è stata implementata seguendo lo stan-dard ANSI/ISO SQL:2003. Ai tradizionalimotori per la memorizzazione dati (storageengines), la versione 5.0 di MySQL affian-ca infine due nuovi “engine”: il federated,che permette di accedere a dati che risiedo-no su un altro server MySQL, e l’archiveengine, adatto a basi di dati che devonotrattare grossi volumi.Anche per PostgreSQL il passaggio allarelease 8.0 ha segnato una notevole evolu-zione sia in termini di funzionalità supporta-te sia relativamente all’architettura. Già dalleprecedenti versioni, PostgreSQL era dotatodi funzionalità importanti quali viste, trig-gers, Stored Procedure/Functions con sup-porto a diversi linguaggi procedurali, comeperl, python e tcl, supporto alle transazioni,supporto di tipi utente (data types) e foreignkeys. Fra le novità citiamo l’introduzione diSavepoints, Point-in-Time Recovery e Table-spaces. Sono inoltre state effettuate impor-tanti modifiche strutturali nel server relativa-mente alla gestione della memoria volte aprodurre miglioramenti nelle prestazioni.Per il nuovo server MySQL 5.0, come pergli altri dell’infrastruttura dbms MySQLCINECA, si è scelto di utilizzarePhpMyAdmin come strumento di gestio-ne. Lo strumento adottato per la gestionedel server PostgreSQL è ugualmente unprodotto open source molto diffuso:PhpPgAdmin. Le due utility sono simili:hanno entrambe un’interfaccia web svi-luppata in php e consentono la gestionecentralizzata e multilivello di più servermettendo a disposizione funzionalità perutenti amministratori (gestione degli uten-ti, dei gruppi/ruoli, delle tablespaces e deidatabase del server) e nel contempopotendo essere usate da utenti non privile-giati per la gestione dei propri dati o deipropri oggetti relazionali.

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