DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica...

35
DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO

Transcript of DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica...

Page 1: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO

DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO

Page 2: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

DEFINIZIONE

• “La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dell’apprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata dalla difficoltà di effettuare una lettura accurata e/o fluente e da abilità scadenti nella scrittura e nella decodifica. Queste difficoltà tipicamente derivano da un deficit nella componente fonologica del linguaggio che è spesso inattesa in rapporto alle altre abilità cognitive e alla garanzia di un’adeguata istruzione scolastica. Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una ridotta pratica della lettura che può impedire la crescita del vocabolario e delle conoscenze generali.”

• Da International Dyslexia Association 2003

• “La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dell’apprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata dalla difficoltà di effettuare una lettura accurata e/o fluente e da abilità scadenti nella scrittura e nella decodifica. Queste difficoltà tipicamente derivano da un deficit nella componente fonologica del linguaggio che è spesso inattesa in rapporto alle altre abilità cognitive e alla garanzia di un’adeguata istruzione scolastica. Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una ridotta pratica della lettura che può impedire la crescita del vocabolario e delle conoscenze generali.”

• Da International Dyslexia Association 2003

Page 3: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

CARATTERISTICHE

I DSA presentano due caratteristiche:SPECIFICITA’: Il disturbo interessa uno

specifico dominio di abilità circoscritto lasciando intatto il funzionamento dell’intelletto;

DISCREPANZA: Vi è una corrispondenza inversamente proporzionale tra le abilità nel dominio interessato e l’intelligenza generale.

I DSA presentano due caratteristiche:SPECIFICITA’: Il disturbo interessa uno

specifico dominio di abilità circoscritto lasciando intatto il funzionamento dell’intelletto;

DISCREPANZA: Vi è una corrispondenza inversamente proporzionale tra le abilità nel dominio interessato e l’intelligenza generale.

Page 4: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

CARATTERISTICHE (2)

Ne deriva la necessità di:USARE TEST STANDARDIZZATI;ESCLUDERE la presenza di CONDIZIONI che

potrebbero influenzare i test: fattori esterni (ambiente, famiglia, ecc..); fattori interni (motivazione, distraibilità sociale, stati d’animo, ecc…); deficit sensoriali (uditivi, visivi, ecc..); deficit neurologici (traumi che abbiano provocato lesioni nel sistema neurologico legato al processo di lettura, scrittura e calcolo)

Ne deriva la necessità di:USARE TEST STANDARDIZZATI;ESCLUDERE la presenza di CONDIZIONI che

potrebbero influenzare i test: fattori esterni (ambiente, famiglia, ecc..); fattori interni (motivazione, distraibilità sociale, stati d’animo, ecc…); deficit sensoriali (uditivi, visivi, ecc..); deficit neurologici (traumi che abbiano provocato lesioni nel sistema neurologico legato al processo di lettura, scrittura e calcolo)

Page 5: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

CARATTERISTICHE (3)

In presenza di situazioni socio-culturali particolari, derivanti da immigrazione, adozione, ecc…, bisognerà stare particolarmente attenti e cauti nel considerare il rischio sia dei FALSI POSITIVI (soggetti ritenuti a rischio di DSA le cui difficoltà sarebbero meglio spiegabili in relazione alla loro condizione etnico-culturale di svantaggio) sia dei FALSI NEGATIVI (soggetti ai quali, in virtù della loro condizione etnico-culturale, non viene diagnosticato un DSA ma che ne possiedono le caratteristiche).

In presenza di situazioni socio-culturali particolari, derivanti da immigrazione, adozione, ecc…, bisognerà stare particolarmente attenti e cauti nel considerare il rischio sia dei FALSI POSITIVI (soggetti ritenuti a rischio di DSA le cui difficoltà sarebbero meglio spiegabili in relazione alla loro condizione etnico-culturale di svantaggio) sia dei FALSI NEGATIVI (soggetti ai quali, in virtù della loro condizione etnico-culturale, non viene diagnosticato un DSA ma che ne possiedono le caratteristiche).

Page 6: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

CARATTERISTICHE (4)

Nonostante le difformità nell’applicare il criterio della discrepanza c’è accordo sul fatto che:

la compromissione dell’abilità specifica deve essere significativa (inferiore a – 2 DS, cioè deviazione standard, dai valori normativi attesi per l’età o la classe frequentata);

il livello intellettivo deve essere nei limiti della norma (QI non inferiore a 81).

Nonostante le difformità nell’applicare il criterio della discrepanza c’è accordo sul fatto che:

la compromissione dell’abilità specifica deve essere significativa (inferiore a – 2 DS, cioè deviazione standard, dai valori normativi attesi per l’età o la classe frequentata);

il livello intellettivo deve essere nei limiti della norma (QI non inferiore a 81).

Page 7: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

CARATTERISTICHE (5)

Altri caratteri utili per la definizione di DSA sono: Il carattere evolutivo; La diversa espressività del disturbo, nelle diverse

fasi evolutive, dell’abilità in questione; La quasi costante associazione ad altri disturbi

(comorbilità); Il carattere neurobiologico; Il disturbo specifico deve comportare una

compromissione significativa e negativa per l’adattamento scolastico e /o per l’attività nella vita quotidiana.

Altri caratteri utili per la definizione di DSA sono: Il carattere evolutivo; La diversa espressività del disturbo, nelle diverse

fasi evolutive, dell’abilità in questione; La quasi costante associazione ad altri disturbi

(comorbilità); Il carattere neurobiologico; Il disturbo specifico deve comportare una

compromissione significativa e negativa per l’adattamento scolastico e /o per l’attività nella vita quotidiana.

Page 8: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

INDICATORI PER GLI INSEGNANTI

Elementi da osservare nella Scuola dell’Infanzia: Disturbo del linguaggio; Inadeguatezza nei giochi metafonologici; Difficoltà a memorizzare filastrocche; Difficoltà nella manualità fine; Goffagine nel vestirsi, allacciarsi le scarpe, ecc..; Inadeguato riconoscimento destra / sinistra

Elementi da osservare nella Scuola dell’Infanzia: Disturbo del linguaggio; Inadeguatezza nei giochi metafonologici; Difficoltà a memorizzare filastrocche; Difficoltà nella manualità fine; Goffagine nel vestirsi, allacciarsi le scarpe, ecc..; Inadeguato riconoscimento destra / sinistra

Page 9: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

INDICATORI PER GLI INSEGNANTI

Elementi da osservare nella Scuola Primaria:• Difficoltà a memorizzare sequenze ( mesi, giorni, ordine alfabetico,

…);• Difficoltà a copiare dalla lavagna;• Utilizzo difficoltoso dello spazio-pagina;• Lentezza nell’acquisizione del codice alfabetico e della

corrispondenza grafema/fonema;• Scrittura speculare di grafemi e numeri;• Errori fonologici nella fase alfabetica della scrittura (inversioni,

sostituzioni, omissioni, intrusioni);• Difficoltà con i digrammi e trigrammi;• Scarsa competenza metafonologica ;• Difficoltà grafo-motorie;

Elementi da osservare nella Scuola Primaria:• Difficoltà a memorizzare sequenze ( mesi, giorni, ordine alfabetico,

…);• Difficoltà a copiare dalla lavagna;• Utilizzo difficoltoso dello spazio-pagina;• Lentezza nell’acquisizione del codice alfabetico e della

corrispondenza grafema/fonema;• Scrittura speculare di grafemi e numeri;• Errori fonologici nella fase alfabetica della scrittura (inversioni,

sostituzioni, omissioni, intrusioni);• Difficoltà con i digrammi e trigrammi;• Scarsa competenza metafonologica ;• Difficoltà grafo-motorie;

Page 10: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

INDICATORI PER GLI INSEGNANTI

• Lettura lenta con errori (salti di riga, ripetizione di riga, confusione tra grafemi p/b/d; a/e/o; u/n; m/n);

• Difficoltà di calcolo a mente entro il 10;• Lentezza ed errori nella enumerazione all’indietro da 20 a 0;• Difficoltà nella lettura e scrittura dei numeri ad una cifra;• Difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni aritmetiche;• Difficoltà di attenzione;• Racconta i fatti quotidiani con occhi particolari e in tempi lunghi

perdendo spesso l’uso di termini anche di uso quotidiano (disnomia);

• Difficoltà nella lettura dell’orologio;

• Lettura lenta con errori (salti di riga, ripetizione di riga, confusione tra grafemi p/b/d; a/e/o; u/n; m/n);

• Difficoltà di calcolo a mente entro il 10;• Lentezza ed errori nella enumerazione all’indietro da 20 a 0;• Difficoltà nella lettura e scrittura dei numeri ad una cifra;• Difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni aritmetiche;• Difficoltà di attenzione;• Racconta i fatti quotidiani con occhi particolari e in tempi lunghi

perdendo spesso l’uso di termini anche di uso quotidiano (disnomia);

• Difficoltà nella lettura dell’orologio;

Page 11: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

INDICATORI PER GLI INSEGNANTI

• Difficoltà nel ricordare le date importanti o il proprio numero di telefono;

• Difficoltà nel pianificare ed organizzare le proprie attività;• Difficoltà nella gestione del tempo;• Ha poca autostima e sicurezza di sé.

• Difficoltà nel ricordare le date importanti o il proprio numero di telefono;

• Difficoltà nel pianificare ed organizzare le proprie attività;• Difficoltà nella gestione del tempo;• Ha poca autostima e sicurezza di sé.

Page 12: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

DISLESSIA, DISGRAFIA, DISORTOGRAFIA, DISCALCULIA– DISLESSIA: Difficoltà specifica nella lettura. In genere

il bambino ha difficoltà a riconoscere e a comprendere i segni associati alla parola;

– DISGRAFIA: Difficoltà a livello grafo-esecutivo. Il disturbo della scrittura riguarda la riproduzione dei segni alfabetici e numerici con tracciato incerto, irregolare. Riguarda la forma e non il contenuto;

– DISORTOGRAFIA: Difficoltà ortografica. In genere si riscontrano difficoltà nello scrivere le parole usando tutti i segni alfabetici e a collocarli al posto giusto e/o a rispettare le regole ortografiche (accenti, apostrofi, ecc..)

– DISLESSIA: Difficoltà specifica nella lettura. In genere il bambino ha difficoltà a riconoscere e a comprendere i segni associati alla parola;

– DISGRAFIA: Difficoltà a livello grafo-esecutivo. Il disturbo della scrittura riguarda la riproduzione dei segni alfabetici e numerici con tracciato incerto, irregolare. Riguarda la forma e non il contenuto;

– DISORTOGRAFIA: Difficoltà ortografica. In genere si riscontrano difficoltà nello scrivere le parole usando tutti i segni alfabetici e a collocarli al posto giusto e/o a rispettare le regole ortografiche (accenti, apostrofi, ecc..)

Page 13: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

DISLESSIA, DISGRAFIA, DISORTOGRAFIA, DISCALCULIA

- DISCALCULIA: Difficoltà nelle abilità di calcolo e di scrittura e lettura del numero.

POSSONO MANIFESTARSI TUTTE INSIEME (ed è il caso più frequente) O COMPARIRE ISOLATAMENTE.

- DISCALCULIA: Difficoltà nelle abilità di calcolo e di scrittura e lettura del numero.

POSSONO MANIFESTARSI TUTTE INSIEME (ed è il caso più frequente) O COMPARIRE ISOLATAMENTE.

Page 14: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

INDIVIDUAZIONE PRECOCE

La dislessia in Italia riguarda il 4% della popolazione scolastica. La diagnosi, però, avviene spesso troppo tardi. I bambini dislessici perciò vengono considerati dai loro genitori e dagli insegnanti come svogliati e pigri. Da qui ne conseguono: l’abbassamento dell’autostima da parte del dislessico, problemi comportamentali e spesso l’abbandono della scuola. E’ importante quindi individuare il problema il prima possibile.

Gli SCREENING per l’individuazione precoce dei DSA e per le difficoltà di apprendimento, andrebbero condotti all’inizio dell’ultimo anno della scuola dell’Infanzia con l’obiettivo di realizzare attività didattico-pedagogiche mirate.

La dislessia in Italia riguarda il 4% della popolazione scolastica. La diagnosi, però, avviene spesso troppo tardi. I bambini dislessici perciò vengono considerati dai loro genitori e dagli insegnanti come svogliati e pigri. Da qui ne conseguono: l’abbassamento dell’autostima da parte del dislessico, problemi comportamentali e spesso l’abbandono della scuola. E’ importante quindi individuare il problema il prima possibile.

Gli SCREENING per l’individuazione precoce dei DSA e per le difficoltà di apprendimento, andrebbero condotti all’inizio dell’ultimo anno della scuola dell’Infanzia con l’obiettivo di realizzare attività didattico-pedagogiche mirate.

Page 15: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

INDIVIDUAZIONE PRECOCE

Uno screening, preceduto dalla formazione del corpo docente, contribuisce ad aumentare la qualità dell’insegnamento fornendo quelle INFORMAZIONI SPECIFICHE sulla natura del disturbo e i suoi effetti sull’apprendimento

e offrendo la possibilità di analizzare la didattica e quindi introdurre cambiamenti e sperimentazioni adeguate alla specificità della nostra lingua.

La politica dello screening inoltre permette alla scuola di ridurre gli invii agli specialisti contribuendo a limitare l’affollamento dei Servizi e permettendo ai docenti una prima gestione del problema e un successivo ridimensionamento dell’intervento senza ogni volta dover ricorrere a specialisti esterni.

Uno screening, preceduto dalla formazione del corpo docente, contribuisce ad aumentare la qualità dell’insegnamento fornendo quelle INFORMAZIONI SPECIFICHE sulla natura del disturbo e i suoi effetti sull’apprendimento

e offrendo la possibilità di analizzare la didattica e quindi introdurre cambiamenti e sperimentazioni adeguate alla specificità della nostra lingua.

La politica dello screening inoltre permette alla scuola di ridurre gli invii agli specialisti contribuendo a limitare l’affollamento dei Servizi e permettendo ai docenti una prima gestione del problema e un successivo ridimensionamento dell’intervento senza ogni volta dover ricorrere a specialisti esterni.

Page 16: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

COSA PUO’ FARE L’INSEGNANTE

“L’insegnante con il suo metodo non può causare la dislessia ma può aggravarne gli effetti.”

Giacomo Stella

Questi sotto elencati sono consigli di buona pratica ricordando che molto spesso ciò che utilizziamo per il bambino con DSA si rivela molto utile per tutti i suoi compagni.

“L’insegnante con il suo metodo non può causare la dislessia ma può aggravarne gli effetti.”

Giacomo Stella

Questi sotto elencati sono consigli di buona pratica ricordando che molto spesso ciò che utilizziamo per il bambino con DSA si rivela molto utile per tutti i suoi compagni.

Page 17: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

PER LE CLASSE PRIME

o Nell’insegnamento della letto-scrittura preferire il METODO FONEMICO-SILLABICO a quello globale in quanto il primo agevola l’apprendimento accompagnato dal continuo riferimento all’aspetto semantico;

o Il carattere di scrittura più idoneo è la STAMPATO MAIUSCOLO da utilizzare per tutto il tempo di presentazione dei grafemi – fonemi al fine di facilitare la stabilizzazione delle rappresentazioni grafemiche. Il carattere stampato maiuscolo risulta il più facile perché tutte le lettere occupano lo stesso spazio. Non richiedono una valutazione percettiva in più;

o Sarà importante seguire un ordine di presentazione delle lettere a partire dalle vocali per poi procedere con quelle i cui suoni siano allungabili, M N S F L R V e proponendo per ultime quelle dai suoni esplosivi P T B D per poi terminare con i digrammi.

o Nell’insegnamento della letto-scrittura preferire il METODO FONEMICO-SILLABICO a quello globale in quanto il primo agevola l’apprendimento accompagnato dal continuo riferimento all’aspetto semantico;

o Il carattere di scrittura più idoneo è la STAMPATO MAIUSCOLO da utilizzare per tutto il tempo di presentazione dei grafemi – fonemi al fine di facilitare la stabilizzazione delle rappresentazioni grafemiche. Il carattere stampato maiuscolo risulta il più facile perché tutte le lettere occupano lo stesso spazio. Non richiedono una valutazione percettiva in più;

o Sarà importante seguire un ordine di presentazione delle lettere a partire dalle vocali per poi procedere con quelle i cui suoni siano allungabili, M N S F L R V e proponendo per ultime quelle dai suoni esplosivi P T B D per poi terminare con i digrammi.

Page 18: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

PER LE CLASSI PRIME

o Sarebbe opportuno progettare dei laboratori per migliorare le competenze linguistiche e percorsi di simbolizzazione che conducano alla consapevolezza delle funzioni dei segni;

o Nella correzione degli errori bisognerebbe contare il numero di parole sbagliate e non quello degli errori.

o Sarebbe opportuno progettare dei laboratori per migliorare le competenze linguistiche e percorsi di simbolizzazione che conducano alla consapevolezza delle funzioni dei segni;

o Nella correzione degli errori bisognerebbe contare il numero di parole sbagliate e non quello degli errori.

Page 19: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

LABORATORIO FONOLOGICO

L’obiettivo del laboratorio fonologico consiste nel facilitare la capacità di analizzare il linguaggio verbale attraverso un codice grafico condiviso.

ATTIVITA’:• Stimolare la percezione e la discriminazione uditiva;• Rappresentare l’alternanza suono – silenzio facendovi

corrispondere movimento – inattività;• Leggere e riprodurre sequenze ritmiche con materiali diversi:

blocchi logici, gettoni, cerchi, ecc…;• Riconoscere i suoni iniziali e finali delle parole;

L’obiettivo del laboratorio fonologico consiste nel facilitare la capacità di analizzare il linguaggio verbale attraverso un codice grafico condiviso.

ATTIVITA’:• Stimolare la percezione e la discriminazione uditiva;• Rappresentare l’alternanza suono – silenzio facendovi

corrispondere movimento – inattività;• Leggere e riprodurre sequenze ritmiche con materiali diversi:

blocchi logici, gettoni, cerchi, ecc…;• Riconoscere i suoni iniziali e finali delle parole;

Page 20: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

LABORATORIO FONOLOGICO

• Trovare assonanze e rime;• Giocare con le filastrocche;• Trasformare oralmente le parole da femminili a maschili e da

grandi a piccole;• Riconoscere le sillabe: battiamo le mani per ogni sillaba;• Raggruppare figure che cominciano o che finiscono allo stesso

modo;• Trovare parole e figure il cui nome comincia come … luna;• Cercare coppie di parole in rima, formando mazzi di carte con

le quali giocare;

• Trovare assonanze e rime;• Giocare con le filastrocche;• Trasformare oralmente le parole da femminili a maschili e da

grandi a piccole;• Riconoscere le sillabe: battiamo le mani per ogni sillaba;• Raggruppare figure che cominciano o che finiscono allo stesso

modo;• Trovare parole e figure il cui nome comincia come … luna;• Cercare coppie di parole in rima, formando mazzi di carte con

le quali giocare;

Page 21: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

LABORATORIO FONOLOGICO

• Rappresentare i suoni con l’attività grafica.Il segno grafico accompagna la voce:

All’interno dell’attività è utile dare importanza ai giochi con la voce attraverso i quali i bambini possono sperimentarela differenza tra suoni lunghi o brevi, continui (come la mmmmm, la ffff, la ssss) o esplosivi ( come p, t, b)

Successivamente usando materiali vari (come cubetti o palline) è possibile giocare a dividere: dalla frase alla parola, dalla parola alla sillaba per arrivare a conoscere il suono iniziale della parola. Tale attività contribuiscono ad affinare la competenze fonologiche.

• Rappresentare i suoni con l’attività grafica.Il segno grafico accompagna la voce:

All’interno dell’attività è utile dare importanza ai giochi con la voce attraverso i quali i bambini possono sperimentarela differenza tra suoni lunghi o brevi, continui (come la mmmmm, la ffff, la ssss) o esplosivi ( come p, t, b)

Successivamente usando materiali vari (come cubetti o palline) è possibile giocare a dividere: dalla frase alla parola, dalla parola alla sillaba per arrivare a conoscere il suono iniziale della parola. Tale attività contribuiscono ad affinare la competenze fonologiche.

Page 22: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

PERCORSI DI SIMBOLIZZAZIONE

Percorso della lettura:• Lettura di tracce e impronte;• Interpretazione di simboli nella sezione/classe;• Interpretazione di simboli più convenzionali (etichette e

simbologia negli elettrodomestici, ecc..);• Gioco del supermercato e lettura anticipata dei contenitori;• Riconoscimento di parole usate in sezione/classe;• Lettura per anticipazione di libri solo disegnati usati in

sezione/classe;• Ascolto della lettura dell’adulto.

Percorso della lettura:• Lettura di tracce e impronte;• Interpretazione di simboli nella sezione/classe;• Interpretazione di simboli più convenzionali (etichette e

simbologia negli elettrodomestici, ecc..);• Gioco del supermercato e lettura anticipata dei contenitori;• Riconoscimento di parole usate in sezione/classe;• Lettura per anticipazione di libri solo disegnati usati in

sezione/classe;• Ascolto della lettura dell’adulto.

Page 23: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

PERCORSI DI SIMBOLIZZAZIONE

Percorso della scrittura:• Costruzione dei simboli;• Scritture spontanee dei bambini e loro confronto;• Angolo della posta;• Visione dell’adulto che scrive cartelloni, elenchi, ecc..;• Costruzione di libri con storie inventate.

Percorso della scrittura:• Costruzione dei simboli;• Scritture spontanee dei bambini e loro confronto;• Angolo della posta;• Visione dell’adulto che scrive cartelloni, elenchi, ecc..;• Costruzione di libri con storie inventate.

Page 24: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

PER TUTTE LE CLASSI (dove si ha la presenza di un bambino con dsa)

• Scrivere alla lavagna utilizzando SEMPRE il carattere dello STAMPATO MAIUSCOLO;

• Prima di cancellare la lavagna essere sicuri che tutti abbiano copiato e capito;

• Fare verifiche programmate, strutturate e graduate;• Fare un fac-simile di verifica (non insistere con il rosso ma

marcare le cose giuste);• Nelle verifiche orali usare SOLO domande univoche cioè

essere chiari;• Non fare leggere ad alta voce il bambino con dsa ma preferire

la lettura silente;

• Scrivere alla lavagna utilizzando SEMPRE il carattere dello STAMPATO MAIUSCOLO;

• Prima di cancellare la lavagna essere sicuri che tutti abbiano copiato e capito;

• Fare verifiche programmate, strutturate e graduate;• Fare un fac-simile di verifica (non insistere con il rosso ma

marcare le cose giuste);• Nelle verifiche orali usare SOLO domande univoche cioè

essere chiari;• Non fare leggere ad alta voce il bambino con dsa ma preferire

la lettura silente;

Page 25: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

PER TUTTE LE CLASSI (dove si ha la presenza di un bambino con dsa)

• Utilizzare un programma di videoscrittura con correttore ortografico ;

• Privilegiare la valutazione degli apprendimenti in forma orale;• Non penalizzare il bambino per gli errori di ortografia e

rispettare i tempi esecutivi della scrittura;• Permettere l’uso dello stampatello qualora mostri di

preferirlo;• Somministrare questionari, appunti, spiegazioni in forma

scritta in modo da ridurre il carico cognitivo richiesto dalle operazioni grafomotorie, al fine di consentire la memorizzazione e l’apprendimento;

• Utilizzare strategie per favorire la comprensione del testo quali il metodo parola chiave;

• Utilizzare un programma di videoscrittura con correttore ortografico ;

• Privilegiare la valutazione degli apprendimenti in forma orale;• Non penalizzare il bambino per gli errori di ortografia e

rispettare i tempi esecutivi della scrittura;• Permettere l’uso dello stampatello qualora mostri di

preferirlo;• Somministrare questionari, appunti, spiegazioni in forma

scritta in modo da ridurre il carico cognitivo richiesto dalle operazioni grafomotorie, al fine di consentire la memorizzazione e l’apprendimento;

• Utilizzare strategie per favorire la comprensione del testo quali il metodo parola chiave;

Page 26: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI

Proprio per tutte le difficoltà che deve vivere un dislessico nelle varie attività scolastiche esistono degli strumenti COMPENSATIVI che lo possono rendere autonomo. Questo è un obiettivo importante perché se riesce “a far da solo” si sentirà come gli altri aumentando la sua autostima e migliorando così le prestazioni.

Proprio per tutte le difficoltà che deve vivere un dislessico nelle varie attività scolastiche esistono degli strumenti COMPENSATIVI che lo possono rendere autonomo. Questo è un obiettivo importante perché se riesce “a far da solo” si sentirà come gli altri aumentando la sua autostima e migliorando così le prestazioni.

Page 27: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

STRUMENTI COMPENSATIVI

• Computer: + controllo sintattico + controllo ortografico + sintesi vocale• tabella dei mesi, tabella dell’alfabeto e dei vari caratteri• tabella delle misure, tabella delle formule geometriche• tavola pitagorica• calcolatrice• audio registratore o lettore MP3 (con cuffia)• vocabolario multimediale

• Computer: + controllo sintattico + controllo ortografico + sintesi vocale• tabella dei mesi, tabella dell’alfabeto e dei vari caratteri• tabella delle misure, tabella delle formule geometriche• tavola pitagorica• calcolatrice• audio registratore o lettore MP3 (con cuffia)• vocabolario multimediale

Page 28: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

STRUMENTI COMPENSATIVI

• enciclopedia informatica multimediale su CD ROM

• Libro parlato (centri)• Audiolibro• testi scolastici con allegati CD ROM• testi in formato PDF – Biblioteca Digitale A.I.D.• scanner - OCR• internet

• enciclopedia informatica multimediale su CD ROM

• Libro parlato (centri)• Audiolibro• testi scolastici con allegati CD ROM• testi in formato PDF – Biblioteca Digitale A.I.D.• scanner - OCR• internet

Page 29: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

STRUMENTI DISPENSATIVI

Parallelamente, in maniera commisurata alle necessità individuali e all’entità del disturbo di apprendimento, si dovrà garantire la dispensa da alcune attività:

• Lettura a voce alta;• scrittura veloce sotto dettatura;• ricopiare dalla lavagna;• uso del vocabolario;• uso mnemonico delle tabelline;

Parallelamente, in maniera commisurata alle necessità individuali e all’entità del disturbo di apprendimento, si dovrà garantire la dispensa da alcune attività:

• Lettura a voce alta;• scrittura veloce sotto dettatura;• ricopiare dalla lavagna;• uso del vocabolario;• uso mnemonico delle tabelline;

Page 30: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

STRUMENTI DISPENSATIVI

• dispensa, ove necessario, dallo studio delle lingue straniere in forma scritta;

• programmazione di tempi più lunghi per prove scritte ;

• riduzione del carico di lavoro;• interrogazioni programmate;• valutazione delle prove scritte ed orali che

tengano conto del contenuto e non della forma.

• dispensa, ove necessario, dallo studio delle lingue straniere in forma scritta;

• programmazione di tempi più lunghi per prove scritte ;

• riduzione del carico di lavoro;• interrogazioni programmate;• valutazione delle prove scritte ed orali che

tengano conto del contenuto e non della forma.

Page 31: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

PEP (Percorso Educativo Personalizzato)

Per non lasciare nulla al caso e perché la nostra didattica diventi efficace, sarebbe auspicabile preparare il PEP con la collaborazione del team docente.

Deve essere un documento unico per tutte le discipline e deve contenere:

Un carattere flessibile; Un linguaggio semplice; Un collegamento con la normativa.

Per non lasciare nulla al caso e perché la nostra didattica diventi efficace, sarebbe auspicabile preparare il PEP con la collaborazione del team docente.

Deve essere un documento unico per tutte le discipline e deve contenere:

Un carattere flessibile; Un linguaggio semplice; Un collegamento con la normativa.

Page 32: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

PEP (Percorso Educativo Personalizzato)

Le strategie metodologiche terranno conto:Tempi di elaborazione;Tempi di produzione;Quantità dei compiti;Comprensione delle consegne;Uso e scelta dei mediatori didattici che

facilitano l’apprendimento (immagini, schemi, mappe).

Le strategie metodologiche terranno conto:Tempi di elaborazione;Tempi di produzione;Quantità dei compiti;Comprensione delle consegne;Uso e scelta dei mediatori didattici che

facilitano l’apprendimento (immagini, schemi, mappe).

Page 33: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

PEP (Percorso Educativo Personalizzato)

Il documento conterrà: Strumenti compensativi; Misure dispensative; Modalità di verifica; Criteri di valutazione; Accordi con la famiglia; Firme di sottoscrizione: - Team di classe; - Dirigente; - Referente dislessia (non

obbligatorio); - Genitori (meglio anche se non obb.); - studente (in base all’età); Tecnico (non obb.)

Il documento conterrà: Strumenti compensativi; Misure dispensative; Modalità di verifica; Criteri di valutazione; Accordi con la famiglia; Firme di sottoscrizione: - Team di classe; - Dirigente; - Referente dislessia (non

obbligatorio); - Genitori (meglio anche se non obb.); - studente (in base all’età); Tecnico (non obb.)

Page 34: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

PEP (Percorso Educativo Personalizzato). Esempio

DISCIPLINE STR. COMPENSATIVI

STR. DISPENSATIVI

VERIFICHE CRITERI DI VALUTAZIONE

Page 35: DISLESSIA: UN PICCOLO RIPASSO. DEFINIZIONE La dislessia evolutiva è una disabilità specifica dellapprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata.

SITOGRAFIA

www.aiditalia.orgwww.maestrantonella.itwww.dislessia.org/forumwww.ivana.it