Disegni di legge AA.SS. nn. 2768, 2283, 2636 e 2641 fileXVI legislatura Disegni di legge AA.SS. nn....
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XVI legislatura
Disegni di leggeAA.SS. nn. 2768, 2283,2636 e 2641
Intervento legislativo sullarete di distribuzione deicarburanti (articolo 28 deldecreto-legge 6 luglio 2011,n. 98) e suo impatto sulleattività parlamentari in itinere
luglio 2011n. 304
ufficio ricerche nel settoredelle attività produttive e in quellodell'agricoltura
Servizio StudiDirettore: Daniele Ravenna
Segreteria tel. 6706_2451
Uffici ricerche e incarichi Documentazione
Settori economico e finanziario Documentazione economica
Reggente ufficio: S. Moroni _3627 Emanuela Catalucci _2581
Silvia Ferrari _2103
Questioni del lavoro e della salute Simone Bonanni _2932
Capo ufficio: M. Bracco _2104 Luciana Stendardi _2928
Michela Mercuri _3481
Attività produttive e agricoltura Beatrice Gatta _5563
Capo ufficio: G. Buonomo _3613
Documentazione giuridica
Ambiente e territorio Vladimiro Satta _2057
Capo ufficio: R. Ravazzi _3476 Letizia Formosa _2135
Anna Henrici _3696
Infrastrutture e trasporti Gianluca Polverari _3567
Capo ufficio: F. Colucci _2988
Questioni istituzionali, giustizia e
cultura
Capo ufficio: F. Cavallucci _3443
S. Marci _3788
Politica estera e di difesa
Reggente ufficio: A. Mattiello _2180
Reggente ufficio: A. Sanso' _2451
Questioni regionali e delle autonomie
locali, incaricato dei rapporti con il
CERDP
Capo ufficio: F. Marcelli _2114
Legislazione comparata
Reggente ufficio: S. Marci _3788
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Disegni di leggeAA.SS. nn. 2768, 2283,2636 e 2641
Intervento legislativo sullarete di distribuzione deicarburanti (articolo 28 deldecreto-legge 6 luglio 2011,n. 98) e suo impatto sulleattività parlamentari in itinere
luglio 2011
n. 304Classificazione Teseo: Prodotti petroliferi. Concorrenza.Prezzi.
a cura di: G. Buonomohanno collaborato: A. Henrici, S. Bonanni
AVVERTENZA
L'articolo 28 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito conmodificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111 (Disposizioni urgenti perla stabilizzazione finanziaria, pubblicato nella GU n. 164 del 16 luglio2011) reca misure che si sovrappongono parzialmente al contenuto dialcuni disegni di legge in esame in Parlamento.
Per quanto riguarda il Senato, ciò concerne i disegni di legge nn. 2768(CURSI ed altri. - Misure di liberalizzazione, per la concorrenza, latrasparenza e l'efficienza del mercato dei prodotti petroliferi), 2283(DIVINA ed altri. - Modifiche al decreto legislativo 11 febbraio 1998, n.32, in materia di razionalizzazione del sistema di distribuzione deicarburanti), 2636 (BUBBICO ed altri. - Misure per la riorganizzazione el'efficienza del mercato petrolifero e per il contenimento dei prezzi deicarburanti per uso di autotrazione e dei prodotti petroliferi in generale) e2641 (LANNUTTI ed altri. - Misure per la riorganizzazione e l'efficienzadel mercato petrolifero e per il contenimento dei prezzi dei carburanti peruso di autotrazione e dei prodotti petroliferi).
Per comodità di lettura, si ripropone perciò la scheda di lettura redattadall'Ufficio relativamente all'intervento decretizio del Governo in materiadi rete di carburanti, facendovi seguire un testo a fronte con il disegno dilegge parlamentare ad esso cronologicamente più vicino.
Conclude il testo a fronte tra tutti i disegni di legge in materia, all'esamecongiunto della decima Commissione.
I N D I C E
NOTA SULL'ARTICOLO 28 DEL DECRETO-LEGGE 6 LUGLIO 2011, N. 98,CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE 15 LUGLIO 2011, N. 111.............9
TESTO A FRONTE TRA L'A.S. N. 2768 E L'ART. 28 DEL DL N. 98/2011..................15
TESTO A FRONTE IN MATERIA DI RETE DI DISTRIBUZIONE DEI CARBURANTI ........23
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Nota sull'articolo 28 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertitocon modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111
La clausola di salvaguardia che apre il comma 1 dell'articolo 28 si riferisceall'articolo 6 del decreto legislativo 11 febbraio 1998, n. 32, che costituì presso lacassa conguaglio GPL il Fondo per la razionalizzazione della rete didistribuzione dei carburanti1. Tali disponibilità sono utilizzate per la concessionedi indennizzi, per la chiusura di impianti, ai gestori e ai titolari di autorizzazioneo concessione, secondo le condizioni, le modalità e i termini stabiliti dalMinistero dello sviluppo economico (che, quando era delle “attività produttive”,provvide con decreto 31 ottobre 2001, recante il Piano nazionale contenente lelinee-guida per l’ammodernamento del sistema distributivo di carburante).
La norma del decreto integra questa destinazione, in misura non eccedente il25% dell'ammontare complessivo del fondo annualmente consolidato, conl’ulteriore finalizzazione all'erogazione di contributi sia per la chiusura diimpianti di soggetti titolari di non più di 10 impianti, sia per i costi ambientali diripristino dei luoghi a seguito di chiusura di impianti di distribuzione. Talispecifiche destinazioni sono ammesse:
- per le chiusure, al fatto che i 10 impianti comunque non siano integrativerticalmente nel settore della raffinazione. Non si prevede che debbano anchenon essere convenzionate con le società petrolifere e, pertanto, non si trattanecessariamente di quelli che vengono definiti “impianti indipendenti”2;
- in ogni caso, ad una durata per un periodo non eccedente i due eserciziannuali successivi alla data di entrata in vigore della legge di conversione.
Il comma 2 disciplina le procedure in base alle quali il Ministro dello sviluppoeconomico determina l'entità dei contributi di cui al comma 1. Con le stesseforme e tempi (90 giorni per emanare il decreto) egli può rideterminare lacontribuzione al fondo, rispetto a quanto già previsto dal proprio decreto 7 agosto
1 In esso si prevedeva che confluissero i fondi residui disponibili nel conto economico avente lamedesima denominazione, istituito ai sensi del provvedimento CIP n. 18 del 12 settembre 1989 esuccessive integrazioni e modificazioni. Tale Fondo sarebbe stato integrato, per gli anni 1998, 1999 e2000, attraverso un contributo calcolato su ogni litro di carburante per autotrazione (benzine, gasolio,GPL e metano) venduto negli impianti di distribuzione, pari a lire tre a carico dei titolari di concessione oautorizzazione e una lira carico dei gestori.
2 Come tali si indicano gli “impianti di distribuzione, di proprietà di soggetti diversi dalle societàpetrolifere verticalmente integrate nelle attività di raffinazione (o nella logistica primaria), che non sonoconvenzionate con tali società e, pertanto, non ne espongono i marchi. Negli ultimi anni la diffusione e ilpeso di tali imprese sono cresciuti in maniera significativa e da più parti esse vengono indicate come unelemento fortemente innovativo nel panorama della distribuzione di carburanti in rete”: così ilProvvedimento 2 marzo 2011 n. 22187 dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (IC44 -impianti di distribuzione carburanti indipendenti).
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2003: si tratterebbe di una sua diversa articolazione (in una componente fissa perciascun tipo di impianto e in una variabile in funzione dei litri erogati), daadottare solo “ove necessaria ai fini del presente decreto”. Se c’è la valutazionedi necessità e scatta l’esercizio della potestà ministeriale, però, appare difficileche si “consumi” dopo un intervallo temporale, coeteris paribus: è piùverosimile, perciò, che il termine “per un periodo non superiore a due anni” siriferisca all’obbligo secondo cui la rideterminazione debba essere in misuracomplessivamente non superiore a quella prevista dall'articolo 1 del citatodecreto 7 agosto 2003.
Il comma 3 prevede un rafforzamento dei poteri di indirizzo di regioni eprovince autonome verso i comuni per la chiusura effettiva degli impiantidichiarati incompatibili ai sensi del decreto del Ministro delle attività produttivein data 31 ottobre 2001, nonché ai sensi dei criteri di incompatibilitàsuccessivamente individuati dalle normative regionali di settore. Il potere vaesercitato entro 90 giorni ma si rammenta che varie proposte di legge di iniziativaregionale richiedono che, ad integrazione del piano nazionale contenente le lineeguida per l'ammodernamento del sistema distributivo dei carburanti, le regioni,sentiti anche i comuni e le comunità montane, di intesa con le associazioni degliesercenti gli impianti di distribuzione dei carburanti, possano determinare lecondizioni per assicurare, nei territori comprendenti comuni montani, la presenzadel servizio di erogazione quale servizio fondamentale3.
Il comma 4 obbliga i Comuni inadempienti all'individuazione ed alla chiusuradegli impianti incompatibili ai sensi del citato decreto o dei criteri diincompatibilità successivamente individuati dalle normative regionali di settore,dandone comunicazione alla regione ed al Ministero dello sviluppo economico.La norma, poi, prescrive che fino alla effettiva chiusura, per tali impianti vaeffettuata comunque la contribuzione al fondo per la razionalizzazione della retedi distribuzione dei carburanti; ciò avviene in misura determinata col decreto dicui al comma 2, ma non si specifica se tale misura coincide con quella delcontributo a carico degli impianti di pari caratteristiche (o se potrà assumere unavalenza disincentivante della prosecuzione dell’impianto).
Il comma 5 è volto a conseguire il fine di incrementare l'efficienza delmercato, la qualità dei servizi, il corretto ed uniforme funzionamento della retedistributiva: ciò con misure che sono state sollecitate in sede parlamentare invarie occasioni e sin dal 2003 (cfr. mozione 1-00140, presentata in Senato l’8aprile 2003 a prima firma Tofani)4. Si tratta anzitutto di un obbligo, per gli
3 V. Consiglio regionale della Valle d’Aosta, N. 2932/XII – Proposta di legge statale: "Disposizioniper la tutela e la valorizzazione della montagna". Alla copertura dei maggiori costi del servizio siprovvederebbe, secondo la proposta, mediante corrispondente riduzione del Fondo per larazionalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti, di cui all'articolo 6 del decreto legislativo 11febbraio 1998, n. 32.
4 Vi si premetteva che il 25 marzo 2003 le federazioni FAIB/AISA, FEGICA-CISL e FIGISC/ANIS,rappresentanti della categoria dei gestori di impianti stradali e autostradali di distribuzione carburanti,avevano rappresentato al Ministro delle attività produttive la questione relativa all'eccessivo peso deglioneri bancari gravanti sulle transazioni bancomat e carte di credito presso gli impianti di distribuzione di
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impianti di distribuzione dei carburanti, di essere dotati di apparecchiature per lamodalità di rifornimento senza servizio con pagamento anticipato.
Per gli impianti già esistenti, l'adeguamento ha luogo entro un anno (comma6) e, in caso di mancato adeguamento, prescrive l’applicazione di una sanzioneamministrativa pecuniaria: essa si determina – nel silenzio della norma, con leprocedure di cui alla legge n. 689 del 1981 - in rapporto all' erogato dell'annoprecedente, da un minimo di mille euro a un massimo di cinquemila euro perogni mese di ritardo nell'adeguamento. Fuori dalla parte assistita da questasanzione resta l’ulteriore prescrizione in tema, introdotta dal comma 7: si vietano“specifici vincoli” all'utilizzo di apparecchiature per la modalità di rifornimentosenza servizio con pagamento anticipato, durante le ore in cui è contestualmenteassicurata la possibilità di rifornimento assistito dal personale; la prescrizione èperò subordinata al fatto che venga effettivamente mantenuta e garantita lapresenza del titolare della licenza di esercizio dell'impianto rilasciata dall'ufficiotecnico di finanza o di suoi dipendenti.
Il comma 8 regola la possibilità di allargare l'offerta merceologica (fatti salvi ivincoli connessi a procedure competitive nelle aree autostradali in concessione).Se un gestore ha come unica fonte di reddito la benzina, la ricaduta sul prezzoalla pompa è piuttosto prevedibile: esso perché la norma prevede che sia sempreconsentito in tali impianti l'esercizio dell'attività di somministrazione di alimentie bevande (fermo restando il rispetto delle prescrizioni di cui all'articolo 64,commi 5 e 6, della legge 25 agosto 1991, n. 287 e il possesso dei requisiti dionorabilità e professionali di cui all'articolo 71 del decreto legislativo 26 marzo2010, n. 59), quella di punto di vendita non esclusivo di quotidiani e periodici (inderoga ai limiti di ampiezza della superficie dell'impianto ) e quella di vendita dipastigliaggi5.
Mentre finora, a margine della distribuzione di carburante, è possibile soltantol'attività di lavaggio, con la norma per ristorazione, bar e giornali nonoccorreranno al gestore licenze separate: anzi, per il comma 10 le attività dinuova realizzazione, anche se installate su impianti esistenti, sono esercitabili: -sia dai soggetti titolari della licenza di esercizio dell'impianto di distribuzione dicarburanti (rilasciata dall'ufficio tecnico di finanza); la sede del rilascio èpresumibilmente quella in cui può aver luogo l’esercizio della facoltà di rinuncia;
carburanti. Lo strumento proposto impegnava il Governo ad assumere iniziative volte a definirecondizioni agevolate per favorire il pagamento del servizio di rifornimento mediante carta di credito,bancomat, scheda di pagamento prepagata o altro mezzo di pagamento elettronico, ivi comprese carte dipagamento carburante emesse da società petrolifere o da società autostradali, al fine di evitare ulteriori,gravi disagi sia agli utenti sia ai commercianti e la eccessiva penalizzazione dei citati sistemi dipagamento, ormai ampiamente diffusi, nonché i rischi suddetti.
5 Per le Associazioni Commercianti la categoria “pastigliaggi” trova la sua definizione nelle vecchietabelle merceologiche. L’elenco di prodotti compresi è caramelle, confetti, cioccolatini, gommeamericane, biscotti preconfezionati, merendine preconfezionate e simili. Si sottolinea in particolarel’importanza dell’essere confezionati per essere inclusi fra i “pastigliaggi”. In effetti le caramelle, icioccolatini, le gomme da masticare hanno questa caratteristica come i biscotti e le merendinepreconfezionate: cfr. URL ((http://www.aziendaedicola.com/2002/05_02/articoli05_02/pastaggi.html)).
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sia da parte di altri soggetti, ma ciò solo nel caso tali attività si svolgano in localidiversi da quelli affidati al titolare della licenza di esercizio.
Il comma 9 sopprime il limite di superficie minima pari a metri quadrati 1500per le rivendite di carburanti e di oli minerali che richiedano di essere incluse nelsistema di vendita della stampa quotidiana e periodica quali punti vendita nonesclusivi. Per il comma 11 c’è un obbligo di adeguamento di regioni, provinceautonome ed enti locali alle disposizioni così dettate dai commi 8, 9 e 10.
Fermo restando il contratto di gestione principale come attualmente regolato(decreto legislativo 11 febbraio 1998, n. 32), il comma 12 ed i due seguentihanno lo scopo di introdurre elementi di flessibilità contrattuale rispetto allanormativa vigente, prevedendo la possibilità di utilizzare differenti tipologiecontrattuali per l'approvvigionamento degli impianti di distribuzione carburanti,per i rapporti tra proprietario e gestore discendenti dal principale, con il limiteche le nuove tipologie possono essere alternative ai soli contratti di fornituraovvero somministrazione6. La sola prescrizione è quella che obbliga a tipizzare isuddetti contratti negli ambiti definiti dalla contrattazione collettiva a livello dirappresentanze associative con le modalità di cui all'articolo 19, comma 3, dellalegge 5 marzo 2001, n. 57.
Per il comma 13 tali tipizzazioni contrattuali possono essere adottatesuccessivamente al loro deposito presso il Ministero dello sviluppo economico,che ne cura la pubblicizzazione. I modelli contrattuali in questione, per ilcomma 14, debbono assicurare al gestore condizioni contrattuali eque e nondiscriminatorie per competere nel mercato di riferimento.
Nella proposta di un’indagine avente ad oggetto l’organizzazione dell’interafiliera di attività degli impianti di carburanti indipendenti in Italia - al fine, oltreche di quantificare tale fenomeno, di individuare i meccanismi di stimoloconcorrenziale sull’attività dei punti vendita che espongono i marchi dellesocietà petrolifere verticalmente integrate, di evidenziarne le possibilità didiffusione ed indagare la presenza di eventuali ostacoli allo sviluppo - il relatoreall’AGCOM Rebecchini notava, in proposito, che: “Sulla base delle attualiconoscenze è possibile ipotizzare che le condizioni di fornitura riconosciute dairaffinatori ai proprietari degli impianti indipendenti siano legate alle quotazioni
6 Si tratta di un limite che, tra le proposte di legge di iniziativa parlamentare pendenti in Parlamento, ècontenuto nell’Atto Camera n. 4200 (proposta di legge d'iniziativa dei deputati Scilipoti, Barani, CalearoCiman, Carlucci, Castiello, Di Virgilio, Distaso, Girlanda, Golfo, Lisi, Lo Monte, Pagano, Razzi,Sammarco, Traversa, Zacchera, recante “Disposizioni per la riorganizzazione e l'efficienza del mercatodei prodotti petroliferi e per il contenimento dei prezzi dei carburanti per uso di autotrazione”). Essoinvece non si rinviene nell’Atto Camera n. 4325, proposta di legge d'iniziativa del deputatoALESSANDRI, recante “Disposizioni per la riorganizzazione e l'efficienza del mercato nonché per ilcontenimento dei prezzi dei carburanti per uso di autotrazione”. In ogni caso, il franchising parrebbeintegrare tale requisito e pertanto essere tra le fattispecie suscettibili della tipizzazione in questione,secondo le dichiarazioni rese alla stampa dal competente sottosegretario di Stato: cfr. intervista all'on.Saglia su Bresciaoggi del 6 luglio 2011, consultabile alla URL((http://www.bresciaoggi.it/stories/Cronaca/267599__cos_ridurremo_il_prezzo_della_benzina/)).
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internazionali dei prodotti finiti maggiorate di un margine di guadagno (c.d.metodo Platt’s plus). È noto che anche la valorizzazione dei prodotti tra la fasedella raffinazione e la fase della distribuzione al dettaglio – all’interno dellesocietà verticalmente integrate – avvenga servendosi delle quotazioni Platt’s. Ladifferenza nei prezzi alla pompa che si potrà rinvenire tra gli impianti colorati egli impianti indipendenti non sembrerebbe pertanto ascrivibile ad una diversavalorizzazione della materia prima (in entrambi i casi valorizzata all’andamentodelle quotazioni Platt’s), quanto a fattori individuabili nelle fasi a valle dellaraffinazione, e dunque nella logistica e nella distribuzione”. Ecco perché laproposta prevedeva che oggetto dell’analisi fosse anche “il più generale assettodel sistema distributivo dei carburanti in Italia, in particolare con riferimento adun attento esame di quegli elementi, ora in nuce, che in prospettiva potrebberofavorirne una evoluzione più concorrenziale, nonché l’utilizzo della quotazionePlatt’s come riferimento, al fine di verificarne congruità, adeguatezza etrasparenza”7.
7 Delibera avviso dell’IC 44 adottata dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato nelleadunanze del 2 e 23 marzo 2011.
TESTO A FRONTE TRA L'A.S. N. 2768 E L'ART. 28 DEL
DL N. 98/2011
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1. Fermo restando quanto previstodall'articolo 6 del decreto legislativo 11febbraio 1998, n. 32, il fondo per larazionalizzazione della rete didistribuzione dei carburanti è altresìdestinato, in misura non eccedente ilventicinque per cento dell'ammontarecomplessivo del fondo annualmenteconsolidato, all'erogazione di contributisia per la chiusura di impianti di soggettititolari di non più di dieci impianti,comunque non integrati verticalmentenel settore della raffinazione, sia per icosti ambientali di ripristino dei luoghi aseguito di chiusura di impianti didistribuzione. Tali specifichedestinazioni sono ammesse per unperiodo non eccedente i due eserciziannuali successivi alla data di entrata invigore della legge di conversione delpresente decreto.
2. Con decreto del Ministro dellosviluppo economico, da adottare entronovanta giorni dalla data di entrata invigore della legge di conversione delpresente decreto, è determinata l'entitàsia dei contributi di cui al comma 1, siadella contribuzione al fondo di cui allostesso comma 1, ove necessaria ai finidel presente decreto, per un periodo nonsuperiore a due anni, articolandola inuna componente fissa per ciascun tipo diimpianto e in una variabile in funzionedei litri erogati, in misuracomplessivamente non superiore a quellaprevista dall'articolo 1 del decreto delMinistro delle attività produttive in data7 agosto 2003.
3. Entro 90 giorni dalla data di entrata invigore del presente decreto, le regioni ele province autonome di Trento e diBolzano emanano indirizzi ai comuni
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per la chiusura effettiva degli impiantidichiarati incompatibili ai sensi deldecreto del Ministro delle attivitàproduttive in data 31 ottobre 2001,nonché ai sensi dei criteri diincompatibilità successivamenteindividuati dalle normative regionali disettore.
4. Comunque, i Comuni che nonabbiano già provvedutoall'individuazione ed alla chiusura degliimpianti incompatibili ai sensi deldecreto del Ministro delle attivitàproduttive in data 31 ottobre 2001 o aisensi dei criteri di incompatibilitàsuccessivamente individuati dallenormative regionali di settore,provvedono in tal senso entro 120 giornidalla data di entrata in vigore della leggedi conversione del presente decreto,dandone comunicazione alla regione edal Ministero dello sviluppo economico.Fino alla effettiva chiusura, per taliimpianti è prevista la contribuzione alfondo per la razionalizzazione della retedi distribuzione dei carburanti in misuradeterminata col decreto di cui al comma2.
Art. 4.
(Concorrenza ed efficienza nella retedistributiva dei carburanti)
1. Al fine di incrementare laconcorrenza, l’efficienza del mercato, laqualità dei servizi, il corretto e uniformefunzionamento del settore degliimpianti di distribuzione dei carburanti,ed al fine di garantire la libertà di sceltadel consumatore fra le varie modalità dierogazione dei carburanti, non possonoessere imposti vincoli:
a) all’utilizzo di apparecchiature per lamodalità di rifornimento senza serviziocon pagamento anticipato durante le ore
5. Al fine di incrementare l'efficienzadel mercato, la qualità dei servizi, ilcorretto ed uniforme funzionamentodella rete distributiva, gli impianti didistribuzione dei carburanti devonoessere dotati di apparecchiature per lamodalità di rifornimento senza serviziocon pagamento anticipato.
6. Per gli impianti già esistenti,l'adeguamento alle disposizioni di cui alcomma 5 ha luogo entro un anno adecorrere dall'entrata in vigore del
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in cui è contestualmente assicurata lafacoltà di rifornimento assistito dapersonale;
presente decreto. In caso di mancatoadeguamento entro i termini fissati siapplica una sanzione amministrativapecuniaria, da determinare in rapportoall'erogato dell'anno precedente, da unminimo di mille euro a un massimo dicinquemila euro per ogni mese di ritardonell'adeguamento.
7. Non possono essere posti specificivincoli all'utilizzo di apparecchiature perla modalità di rifornimento senzaservizio con pagamento anticipato,durante le ore in cui è contestualmenteassicurata la possibilità di rifornimentoassistito dal personale, a condizione chevenga effettivamente mantenuta egarantita la presenza del titolare dellalicenza di esercizio dell'impiantorilasciata dall'ufficio tecnico di finanza odi suoi dipendenti.
b) all’apertura di nuovi impianti, ovveroalla trasformazione di impianti esistenti,con distribuzione dei carburanti inmodalità esclusivamente automatizzata;
c) alla libera determinazione degli orarie dei turni di apertura degli impianti didistribuzione dei carburanti.
2. Le disposizioni di cui al comma 1 delpresente articolo costituiscono princìpigenerali in materia di tutela dellaconcorrenza e di livelli essenziali delleprestazioni ai sensi dell’articolo 117della Costituzione. Le regioni, leprovince autonome di Trento eBolzano, le province e i comuniassicurano l’osservanza e la tutela degliindicati princìpi.
Art. 5.
(Liberalizzazione dei servizisupplementari nella rete distributiva dei
carburanti)
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1. Al fine di incrementare laconcorrenza, l’efficienza del mercato ela qualità dei servizi del settore degliimpianti di distribuzione dei carburanti,negli stessi sono ammessi:
8. Al fine di incrementare laconcorrenzialità, l'efficienza del mercatoe la qualità dei servizi nel settore degliimpianti di distribuzione dei carburanti,è sempre consentito in tali impianti, fattisalvi i vincoli connessi a procedurecompetitive nelle aree autostradali inconcessione:
a) l’esercizio dell’attività disomministrazione di bevande e deglialimenti di cui all’articolo 5, comma 1,lettera b), della legge 25 agosto 1991, n.287, fermo restando il rispetto delleprescrizioni di cui all’articolo 64,commi 5 e 6, del decreto legislativo 26marzo 2010, n. 59, nonché il possessodei requisiti di onorabilità eprofessionalità di cui all’articolo 71 delcitato decreto legislativo n. 59 del 2010;
a) l'esercizio dell'attività disomministrazione di alimenti e bevandedi cui all'articolo 5, comma 1, lettera b),della legge 25 agosto 1991, n. 287,fermo restando il rispetto delleprescrizioni di cui all'articolo 64, commi5 e 6, e il possesso dei requisiti dionorabilità e professionali di cuiall'articolo 71 del decreto legislativo 26marzo 2010, n. 59;
b) l’esercizio di attività di punto divendita non esclusivo di quotidiani eperiodici senza limiti di ampiezza dellasuperficie dell’impianto.
b) l'esercizio dell'attività di un punto divendita non esclusivo di quotidiani eperiodici senza limiti di ampiezza dellasuperficie dell'impianto;
c) l'esercizio della vendita dipastigliaggi.
2. All’articolo 2, comma 3, lettera b),del decreto legislativo 24 aprile 2001, n.170 le parole: «con il limite minimo disuperficie pari a metri quadrati 1.500»sono soppresse.
9. Alla lettera b) del comma 3dell'articolo 2 del decreto legislativo 24aprile 2001, n. 170, sono soppresse leseguenti parole: "con il limite minimo disuperficie pari a metri quadrati 1500".
3. Le attività di cui al comma 1 possonoessere gestite anche da soggetti diversidai titolari della licenza di eserciziodell’impianto di distribuzione dicarburanti rilasciata dall’Ufficio delledogane competente per territorio.
10. Le attività di cui al comma 8, letterea), b) e c), di nuova realizzazione, anchese installate su impianti esistenti, sonoesercitate dai soggetti titolari dellalicenza di esercizio dell'impianto didistribuzione di carburanti rilasciatadall'ufficio tecnico di finanza salvorinuncia del titolare della licenzadell'esercizio medesimo. Possono esseregestite anche da altri soggetti, nel casotali attività si svolgano in locali diversi
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da quelli affidati al titolare della licenzadi esercizio. In ogni caso sono fatti salvii vincoli connessi a procedurecompetitive nelle aree autostradali inconcessione.
11. Le regioni, le province autonome egli enti locali, adeguano la proprianormativa alle disposizioni dettate daicommi 8, 9 e 10.
Art. 3.
(Libertà di contrattazione nellagestione degli impianti di distribuzione
dei carburanti)
1. Gli impianti di distribuzione deicarburanti sono gestiti direttamente daltitolare della autorizzazione o dellaconcessione o da questi affidati a terzi.
2. I rapporti contrattuali fra il titolaredella autorizzazione alla installazione eall’esercizio di impianti di distribuzionedi carburanti ed il soggetto a cui èaffidata la gestione degli impianti sonoregolati dalle disposizioni del codicecivile.
3. Sono abrogate le disposizioni di cuiai commi 6, 6-bis, 7, 9 e 10 dell’articolo1 e di cui all’articolo 7 del decretolegislativo 11 febbraio 1998, n. 32,nonché ogni altra disposizioneincompatibile con il principio di cui alcomma 1 del presente articolo.
12. Fermo restando quanto disposto conil decreto legislativo 11 febbraio 1998, n.32, e successive modificazioni, inalternativa al solo contratto di fornituraovvero somministrazione possono essereintrodotte differenti tipologie contrattualiper l'approvvigionamento degli impiantidi distribuzione carburanti, a condizioneche tali differenti tipologie contrattualisiano state precedentemente tipizzateattraverso la stipula di accordi conclusicon le modalità di cui all'articolo 19,comma 3, della legge 5 marzo 2001, n.57.
13. Le tipizzazioni contrattuali di cui alcomma 12 possono essere adottatesuccessivamente al loro deposito pressoil Ministero dello sviluppo economico,che ne deve curare la pubblicizzazione.
14. I modelli contrattuali di cui aicommi 12 e 13 debbono assicurare algestore condizioni contrattuali eque enon discriminatorie per competere nelmercato di riferimento.
TESTO A FRONTE IN MATERIA DI RETE DI DISTRIBUZIONE DEI CARBURANTI
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Dossier n. 304
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Dossier n. 304
Ultimi dossierdel Servizio Studi
300 Schede di lettura Atto del Governo n. 367 “Schema di decreto legislativo recante attuazione delladirettiva 2009/31/CE in materia di stoccaggio geologico di biossido di carbonio,nonché modifica delle direttive 85/337/CEE, 2000/60/CE, 2001/80/CE,2004/35/CE, 2006/12/CE, 2008/1/CE e del regolamento (CE) n. 1013/2006”
301/ITomo 1
Schede di lettura Disegno di legge A.S. n. 2814 "Conversione in legge del decreto-legge 6 luglio2011, n. 98, recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria"Titolo I Disposizioni per il controllo e la riduzione della spesa pubblica, nonchéin materia di entrate (artt. 1-25) Vol. I - Tomo 1
301/ITomo 2
Schede di lettura Disegno di legge A.S. n. 2814 "Conversione in legge del decreto-legge 6 luglio2011, n. 98, recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria"Titolo II Disposizioni per lo sviluppo (artt. 26-40) Vol. I - Tomo 2
301/IITomo 2
Testo a fronte Disegno di legge A.S. n. 2814 "Conversione in legge del decreto-legge 6 luglio2011, n. 98, recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria"Vol. II - Le novelle Tomo 1 (artt. 6-22)
301/IITomo 2
Testo a fronte Disegno di legge A.S. n. 2814 "Conversione in legge del decreto-legge 6 luglio2011, n. 98, recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria"Vol. II - Le novelle Tomo 2 (artt. 23-25)
301/IITomo 3
Testo a fronte Disegno di legge A.S. n. 2814 "Conversione in legge del decreto-legge 6 luglio2011, n. 98, recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria"Vol. II - Le novelle Tomo 3 (artt. 26-39)
301/IITomo 4
Testo a fronte Disegno di legge A.S. n. 2814 "Conversione in legge del decreto-legge 6 luglio2011, n. 98, recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria"Vol. II - Le novelle Tomo 4 - Indice delle leggi modificate
301/III Testo a fronte Disegno di legge A.S. n. 2814 “Conversione in legge del decreto-legge 6 luglio2011, n. 98, recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”Vol. III - Indice per materia
302 Schede di lettura Disegno di legge A.S. n. 2824 “Conversione in legge del decreto-legge 12 luglio2011, n. 107, recante proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e asostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioniinternazionali delle Forze armate e di polizia e disposizioni per l'attuazione delleRisoluzioni 1970 (2011) e 1973 (2011) adottate dal Consiglio di Sicurezza delleNazioni Unite. Misure urgenti antipirateria”
303 Schede di lettura Disegno di legge A.S. n. 2809 "Istituzione di un sistema di prevenzione dellefrodi nel settore dell'assicurazione della responsabilità civile derivante dallacircolazione dei veicoli a motore"
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