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    I

    LA TESTIMONIANZA POLITICA

    I. Antiche domande per problemi nuovi.

    Quanto a te, che sei situato sulla vetta pi alta del genere umano, che possiedi in sommogrado eloquenza e cultura, so che persino chi viene a salutarti si accosta a te con religioso

    rispetto, ed ha perci cura che quanto ti dice sia degno di te1

    . Cos scriveva Plinio il ecchioall!imperatore "ito nell!anno ## $ #% d.C., a lui dedicando con legittimo orgoglio laNaturalisHistoria. &n verit' il giovane principe ancora non aveva avuto occasione di mani(estareparticolari doti di eloquenza e cultura, n) l!autore da parte sua * uomo peraltro eccezionaleper la+oriosit', erudizione, curiositasinstanca+ile * rivela nell!unica opera sua pervenutaspeci(iche doti di ela+orazione (ormale e di ricercatezza letteraria. e parole che a++iamocitato sono per importanti, come tutta intera l!epistola dedicatoria a "ito, perch) rivelano unmodo caratteristico di intendere la cultura nell!impero romano del & secolo, e specialmenteindicano il rapporto esistente (ra cultura e principato, a prescindere dai personaggicontingenti che ne rappresentano di volta in volta rincarnazione."emistio, maestro di (iloso(ia e senatore di Costantinopoli, visse tre secoli dopo, quando "ito

    era gi' diventato una (igura mitica -il nostro autore lo ricorda pi volte come exemplumvirtutisaccanto a "raiano e agli ntonini, dei quali si serve nelle sue argomentazioni come dilessandro /agno, di icurgo, degli eroi omerici0, ma le relazioni (ra il letterato e il potere

    politico erano ancora quelle sottintese dalle parole di Plinio. Con una sola, (ondamentalenovit' nel 234, realizzando un progetto che maturava da tempo e rispondeva ad esigenzemilitari, commerciali e di prestigio, Costantino aveva iniziato la costruzione di una nuovacapitale sul 5os(oro, accelerando la rottura di antichi equili+ri (ra oriente e occidente e(avorendo l6instaurazione di un rapporto nuovo. 7opo l!inaugurazione della citt' nel 22$ perla prima volta erano state create le premesse per un reale tras(erimento dell!eredit' romana inoriente e per una modi(ica dei rapporti (ra romanit' ed ellenismo * cio8, in altre parole, (ra

    potere politico ed eredit' culturale, (ra basilea e (iloso(a . a pars orientale dell!impero

    avr' proprio in "emistio il suo primo teorizzatore. 9sprimendo in numerose occasionipu++liche e nelle sedi pi prestigiose la necessit' di un!integrazione politica dell!ellenismonella romanit' egli (inir' per sollevare pro+lemi non soltanto politici ammettendo che ormaila paidea non pu pi consistere soltanto in una (ormazione culturale disinteressata, ma deverispecchiare il mutamento delle condizioni politiche dell!ellenismo del tempo, egli

    provocher' aspre reazioni (ra gli esponenti della cultura e delle municipalit' orientali3. agestione dell!eredit' di Costantino richiedeva che i suoi successori a((rontassero una serie diquestioni connesse col riconoscimento del nuovo +aricentro spostato a oriente anzitutto il

    pro+lema dello sviluppo della nuova capitale e della sua classe dirigente, quindi ilconsolidamento dell!apparato amministrativo centralizzato, e in(ine la ricerca di una (orma dicoesistenza con i +ar+ari che potesse dare respiro al +ilancio dello stato e spazio all!iniziativa

    privata. "emistio dov) assumersi l!incarico di dare al programma politico degli eredi diCostantino una (orma letteraria adeguata e (avorirne la divulgazione presso l!opinione

    pu++lica orientale. 9ra quindi necessario vincere le prevedi+ili resistenze degli am+ientiellenici tradizionalisti dimostrando che l!accettazione di modelli e direttive di governoappartenenti alla civilizzazione romana non solo non implicava la rinuncia alla propria

    1 Te quidem in excelsissimo generis humani fastigio positum, summa eloquentia, summa eruditione

    praeditum, religiose adiri etiam a salutantibus scio, et ideo curant, quae tibi dicantur ut digna sint (trad.it. di . !"N#$$%in& "%')%N%'*+$'N', :toria;aturale,%, Torino, -/0, pp. / s.1.

    2

    7;, 2)3empire romain4, p. 050. )e indica6ioni in forma abbreviata degli studi moderni, usate nellenote all3introdu6ione e alle tradu6ioni, rinviano alla Nota bibliografica.

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    tradizione, ma anzi era in armonia con essa e si (ondava sui princpi dottrinali propri diquesta. 7al 2?$ al 2%% "emistio si impegn da un lato come +anditore delle scelte politichedegli imperatori romani presso una classe senatoria (ormata ormai in gran parte da greci eorientali, dall!altro come portavoce delle esigenze e delle richieste dello stesso ordinesenatorio * o almeno di alcuni settori di esso * presso i personaggi di tanto diversa levaturae spessore politico che si susseguirono sul trono orientale.

    Per adempiere a questa di((icile (unzione "emistio doveva scegliere una serie di punti diri(erimento ideologici universalmente accettati sui quali impostare i propri componimenti@ einoltre, pur adornando incessantemente il suo dire con una serie di riconosci+ili citazioniomeriche e platoniche, doveva tener presenti nella sostanza * pur evitando di citarlidirettamente * alcuni autori come 7ione Crisostomo o 9lio ristide, (ioriti in epoca a lui pivicina nelle province orientali, i quali avevano a((rontato pro+lemi in parte simili. questimodelli egli a((iancava il richiamo a una consolidata tradizione trattatistica che, attraversouna serie ininterrotta di scritti :ulla regalit' -er 7asileas0 con alcuni autori oggi per noi

    presso che perduti, come ad esempio 9c(anto, 7iotogene e :tenida, dalla (ine dell!et' classicagiungeva (in quasi ai suoi tempi2. 9 utilizzava inoltre come repertorio di materiali diri(erimento (lorilegi, raccolte +iogra(iche e altri testi di divulgazione che possiamo tuttora, se

    non identi(icare materialmente con le opere di Plutarco, pollodoro o 7iogene aerzio giunte(ino a noi, almeno considerare alla +ase di tradizioni comuni ancora riconosci+ili.!ideale dello stato universale, che 8 presente (in dall!inizio nei discorsi politici di "emistio,deriva in parte, oltre che dagli stoici, soprattutto da 7ione Crisostomo4. &n questo autore egli

    poteva trovare espressi concetti che a lui apparivano di grande attualit' ed e((icacia inparticolare, che l!addestramento all!esercizio della retorica 8 da a++inare all!esercizio della(iloso(ia, che esiste la possi+ilit' di colla+orazione (ra imperatore e classi elevate della

    provincia, che c!8 un rapporto sta+ile (ra monarchia e governo di 7io sulla terra e che+isogna nutrire (iducia nell!evoluzione del principato romano e nella sua capacit' di adattarsiai tempi che mutano?. questo modello risale dunque gran parte dell!impostazione culturaledi "emistio. >++edendo alla prassi, propria della :econda :o(istica, di avere un auctor, egli

    ha scelto di ispirarsi a 7ioneA. /a, dopo aver ereditato da lui il concetto dell!universalit'imperiale, "emistio tras(erisce sul piano politico la sintesi morale del suo modello, quellasintesi secondo la quale 8 grande sovrano soltanto colui che sa dominare se stesso, per cuil!universalit' dell!impero dipende dalla per(ezione del sovrano. Per "emistio, pi realista,l!ecumenismo * che 8 irrinuncia+ile * richiede duttilit' e coerenza da parte dell!imperatore

    per evitare i contraccolpi delle inadempienze politiche#. Perci l!interiorizzazione e la moralizzazione dei pro+lemi politici, che costituisconol!eredit' dionea originaria, si rilevano in maniera massiccia soltanto nelle or. 1 e 3, che

    precedono l!ingresso de(initivo di "emistio nella vita politica nel 22? da questo momento inpoi l!in(lusso culturale di 7ione 8 sopravanzato da quello politico dell!imperatore Costanzo,

    38ed. . 79""9, 2)es trait9s4. er l3uso materiale e 2 strumentale 4 di queste e anche altre fonti in unaprospettiva pi: strettamente culturale e didattica ved. infra, %%, ; -.

    48ed. 79;59=/&, io $hrAsostomus, rist. in 2Buarto contributo alla storia degli studi classici e delmondo antico4, !oma, -C, pp. 0

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    che ha deciso di (are dell!a+ile retore il proprio strumento di propaganda politica in senato%."emistio si di((erenzia anche per altri aspetti importanti da quelli che pure sono i suoi

    modelli impliciti. ;ella sua ri(lessione (iloso(ica e politica egli d' un rilievo particolareall!entit' dello stato romano in s), un tema che i suoi predecessori non erano soliti trattarealtrettanto esplicitamente. &n questo egli era pro+a+ilmente (avorito anche dalla mutata(isionomia dello stato romano, non pi (ondamentalmente militaristico ma tendente ormaialla +urocratizzazione. :entendosi parte dell!apparato statale e corresponsa+ile di molte scelte

    politiche del governo centrale, al (ianco del quale egli viveva e operava, "emistio non potevari(ugiarsi * come avevano (atto i letterati e i retori delle province greche del && e del &&&secolo * negli ideali umanistici della tradizione, ma doveva impegnarsi a ricercare glielementi costruttivi o((erti dall!analisi della storia del suo tempo, (ino a enunciare il concettosecondo il quale il principe 8 tale per grazia di 7io D. Per tre volte -%D7. 14#C. 33D0 eglicita, nominandone la (onte, un versetto tratto dal li+ro dei Prover+i -31, 10 del ecchio"estamento &l cuore del re 8 nelle mani di 7io. !accostamento che egli e((ettua (ra questasentenza e+raica e la tradizione ellenica risalente ad >mero, le conseguenze che ne trae, ilrichiamo reiterato al patrimonio ideologico che egli sa essere riconosciuto universalmente dal

    pu++lico al quale si rivolge sono indizi eloquenti del ruolo centrale assegnato a tale concettonella speculazione del nostro autore. Pu essere interessante ricordare a tal proposito che,

    ancora mille e cinquecento anni dopo, lo stesso versetto +i+lico rivela intatta la sua valenzapregnante * in una prospettiva e con una (unzione sorprendentemente identiche a quelle di"emistio * nelle ri(lessioni sulla storia, sulla politica, sulla (igura dell!imperatore a((idate daeone "olstoE alle pagine del suo maggiore romanzo1$.ltri elementi che (urono utili al nostroautore per a((rontare i pro+lemi cui a++iamo accennato sono presenti anche in 9use+io diCesarea. Come 9use+io e come molti altri panegiristi greci * e a di((erenza dei coevi

    panegiristi latini, ai quali egli allude talvolta con toni tanto polemici quanto discreti *,"emistio rileva la divinit' dell!u((icio imperiale, non il governante stesso11. & due autoriinoltre sono assimilati dall!idea secondo la quale l!origine del potere imperiale, emancipatodalla tutela delle leggi, non 8 pi la sovranit' popolare ma 8 direttamente 7io, un 7io -da luiovviamente indicato spesso anche con il nome tradizionale di FBeusG0 che regge l!universo

    secondo giustizia e +ont' e ispira l!imperatorefilEnthropos, Famico del genere umanoG13.Come si inseriscono allora in questo quadro di ri(erimento i numerosi richiami a Platone ead ristotele, che pure dal punto di vista (ormale e strutturale condizionano tanto

    pesantemente l!opera del nostro autoreH I indispensa+ile notare su+ito, a tal proposito, chesotto l!aspetto teoretico quei richiami a Platone e ad ristotele sono vani, perch) nessuno dei

    87;, 2)3empire romain4, p. /.

    9$fr. /BB=&;>, 2)a fine del mondo antico4, p. -0=.

    10uerra e pace, %%%, %, i.

    11:"9="B, Themistius, pp. FGDF -F, -=571 sono inseriti in contestiparticolarmente condi6ionati dall3impronta retorica e non sono perci indicativi (agron, )Iempireromain, p. -FC e nota1.

    12 Non era codesta una dottrina originale di +usebio n9 di Temistio, an6i era stata diffusa dagli scrittidei neopitagorici in epoca romana. $i troviamo quindi di fronte ad uno dei molti casi in cui due autorigiunti fino a noi, pur mostrando numerosi e importanti punti di contatto, non permettono di supporrel3esisten6a di influssi diretti. "nche se la 8ita $onstantini e le )audes $onstantini eusebiane hannoelementi in comune con le ora6ioni di Temistio, ci non basta a nascondere una differen6a di fondo frale teorie politiche dei due autori proprio riguardo alla persona dell3imperatore& mentre +usebio vede il

    principe essen6ialmente nel suo rapporto con io filtheos, Temistio lo vede soprattutto nel suorapporto con gli uomini filEnthropos& cfr. "!'N, )3empire romain, spec. pp. -FC s.

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    due (iloso(i concep mai e((ettivamente strutture politiche pi ampie di quelle in cui vissero12.&n realt' "emistio, come molti suoi predecessori dell!et' imperiale e dell!epoca tardoantica,anche se non va messa in du++io la sua +uona (ede, si ri(' non a Platone e ad ristoteledirettamente, +ens alle tradizioni ellenistiche che avevano rimeditato il platonismo el!aristotelismo originario14. I super(luo ripetere a tal proposito che il rapporto (ra uomo e

    potere instauratosi nell!impero romano dopo 7iocleziano e Costantino * e per(ezionato datempo nei regimi dispotici del icino >riente, dove si era a+ituati ormai a esercitare uncomportamento morale in condizione di radicale mancanza di li+ert' politica * sare++eapparso per lo meno insolito al mondo greco antico, in un!epoca in cui la citt'Jstato negaval!esistenza di una categoria di persone in possesso del diritto di agire direttamente in nomedegli d8i1?. Perci le teorie politiche di "emistio si +asano su un tacito equivoco, e i suoiinsistiti e talora ostinati richiami platonici si con(igurano piuttosto, a somiglianza di altriscrittori tardoantichi, come un mezzo per en(atizzare il contrasto tra (iloso(ia eretorica1A.Quanto alla sua posizione (iloso(ica, 8 anch!essa da valutare non sulla +ase dellea((ermazioni dell!autore, ma tenendo conto dell!evoluzione del terminephilosophae delvalore che esso aveva nel & secolo d.C. -e gi' dall!epoca degli ntonini0 ad indicare

    principalmente un!esperienza culturale e una ricerca di conciliazione (ra teoria e prassi. 9d 8necessario altres tenere adeguatamente conto della collocazione storica e cronologica del

    nostro autore. ;on +isogna meravigliarsi che proprio "emistio, autore in anni giovanili dicele+rate para(rasi aristoteliche, rechi tracce non grandi della dottrina peripatetica nelle altresue opere. >ccorre in(atti ricordare che dopo lessandro di (rodisia il peripatetismodecadde, e appunto dalla met' del s. & non si pu pi parlare di una scuola aristotelicaindipendente. vendo il neoplatonismo assimilato l!eredit' di altre scuole (iloso(iche, aquesto noi siamo de+itori per una grande quantit' di esegesi, anche importanti, all!opera dello:tagirita. Kurono proprio questi commentari neoplatonici ad eliminare i pi antichi e originali

    predecessori1#.

    2. Il retaggio difficile

    a pi complessa da a((rontare tra le questioni ereditate dalla tradizione imperiale romanarimaneva quella dell!unit' dello stato. 7opo la morte di Costantino essa non si era pirealizzata se non per +revi periodi. Perci il pro+lema delle due =ome e dell6armonicacoesistenza delle due autorit' imperiali ricorre pi volte nella speculazione di "emistio1%.

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    universale ed espressione terrena del regno celeste. /a durante i quarant!anni in cui "emistio(u consigliere, oratore u((iciale e magistrato al servizio degli imperatori costantinopolitani il

    pro+lema rimase vivo e sentito, e il nostro autore (u tra quelli che maggiormentecontri+uirono a discuterlo e a chiarirlo1D.

    ;el tentativo di precisare la natura del potere imperiale "emistio dov8 anche superare dueulteriori di((icolt' innanzi tutto la conciliazione della teoria della legittimit' dinastica conquella del consenso civile e militare inteso come segno della volont' divina, e in secondoluogo la de(inizione del rapporto (ra il sovrano e la legge. nticipando i tempi egli a((rontquesti nodi da un lato * come a++iamo gi' accennato * con il richiamo a idee presenti sianella tradizione (iloso(ica pagana, sia in quella cristiana, dall6altra con il ricorso allade(inizione del principe come Flegge animataG -nmos 9mpsAchos0, in grado di rimediare alleinsu((icienze della legge scritta di (ronte alla complessit' dei casi umani -or. 1, 147 s.0.

    "emistio non o((re perci nei suoi discorsi una dottrina organizzata coerentemente edesposta con (inalit' pratica immediata. a sua e((icacia consiste invece nel proporre agliascoltatori e ai lettori un approccio pi razionale e critico ai pro+lemi politici e culturali delsuo tempo. 9gli riesce in(atti a (avorire, nei circoli della capitale ai quali si rivolge, la presa dicoscienza di un dato di (atto importante, e cio8 che idee e istituzioni sono il prodotto di un

    processo storico in perenne evoluzione, per quanto antico e lento, e che quindi la lotta politica

    va demitizzata. :otto l!apparato retorico e culturale della sua prosa "emistio, vero uomo Fchesi 8 (atto da s)G e che +en poco ha a che (are con l!austero tradizionalismo dei curiali diprovincia, tende costanteJ mente a proporre soluzioni concrete, che siano realmentecompati+ili con la complessit' delle situazioni. Posto dinanzi al mutare dei tempi e alcontrasto che si veniva creando (ra questo mutamento e le irrinuncia+ili costanti o((ertedall!eredit' del passato, "emistio propone le scelte da lui considerate adeguate parlando eagendo come un (iloso(o politico e non soltanto come un panegirista. Questo spiega quantosia (uori strada, ad esempio, /elchiorre Cesarotti * che pure (u un traduttore penetrante ecos a+ile nel rendere con e((icacia lo stile del nostro autore *, il quale nelle note esprime adogni pi8 sospinto il suo sdegno per la piaggeria che "emistio, smentendo dinanzi al nuovoimperatore le parole rivolte al vecchio, dimostra verso tutti i sovrani dei quali (u servitore. &l

    dotto a+ate non si accorge che l!oratore in realt' mani(esta una (edelt' di (ondo non ai singoliimperatori ma all!idea di impero che egli ha nel suo intimo.a prova, tanto evidente quanto super(lua, di questa silenziosa coerenza sta nel (atto -gi' datempo osservato3$0 che egli ha l!a+ilit' e la perseveranza di lodare davanti ad ogni principe

    proprio le virt che a lui mancano la mansuetudine di Costanzo, la tolleranza di

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    philanthropavirtualmente un sinonimo di paidea. Col & secolo da un lato l!a((ermarsi delcristianesimo mette in pericolo il monopolio del concetto, mentre dall!altro la politicizzazionedi esso mette in discussione la norma tradizionale. "emistio si adoper per tras(erire la moralenella politica e per impedire che la (iloso(ia si tras(ormasse in pura erudizione (ilologica. 9glicomprese che la (ilantropia molto pi che per gli uomini di scuola era importante per gliuomini di stato3#, e che il richiamo ad essa doveva servire a incoraggiare laresponsa+ilizzazione del comportamento morale di questi. ttraverso la (ilantropia "emistioriesce a collegare l!ideale di amministrazione dello stato con quello di emulazione delladivinit', en(atizzando in modo nuovo e originale l6interazione tra +uon governo eassimilazione a 7io, l!esserephilanthroptatosproprio perch) dnattatos -or. D, 13AC0.:ta+ilendo nella sua concezione dellaphilanthropauna relazione reciproca (ra virt e potereegli d' un supporto ideologico al riconoscimento della tras(ormazione della citt'Jstatoellenica nello stato universale romano come la civilt' mediterranea si 8 estesa, cos deveestendersi la responsa+ilit' morale di chi ne 8 a capo. !unico strumento per questaespansione -resa di((icile dalla tenuit' dei legami (ra le varie parti dell!impero e dalla

    pro(onda di((erenza (ra le razze e le civilt'0 8 laphilanthropa. &l sovrano 8 creatura celeste sed' prova di e((icacia nel governare, mostrandosi veramente provvido e universale. a suavirt morale deve avere come (ine non la conoscenza ma l!azione -ved. l!or. 3, 21C, dove 8

    citata l69tica ;icomachea di ristotele0, e dunque il sovrano deve sottoporsi a un processo diapprendimento possedere conoscenze 8 una condicio sine qua non per esercitare il potere3%.9cco perch) al principe 8 necessaria la colla+orazione della (iloso(ia, l!unica legittimatestimone della virt. &struito nei canoni della paidea, l!uomo di stato sar' in grado digovernare con saggezza ed e((icacia nel campo cultuale, legale e +ellico3D.

    Costanzo && colse immediatamente la valenza pratica del messaggio e decise di (are diquell!a+ile parlatore il suo uomo di (iducia e il suo principale colla+oratore nella delicataopera di promozione della nuova classe senatoria costantinopolitana e di +urocratizzazionedell!apparato amministrativo attraverso l!impiego dei migliori elementi delle provinceorientali. Questo principe (u per le (ortune di "emistio, come (a capire egli stesso -or. 24, 120,una (igura decisiva i suoi progetti trovavano in quel pro(essore di provincia singolarmente

    clto e spregiudicato il portavoce ideale per l!opera di romanizzazione dell!oriente che egliintendeva realizzare. Mn uomo che parlava greco in quel modo e sapeva strumentalizzare contanta e((icacia il suo patrimonio culturale avre++e potuto garantire una migliore penetrazionedelle sue innovazioni presso il pu++lico. ;on a caso Costanzo && nella 7emegoria -ilmessaggio inviato al senato di Costantinopoli per la nomina di "emistio a senatore0 loda ilsuo uomo appunto perch) ha saputo FrinnovareG le antiche dottrine rendendole accessi+ili atutti e (acendo di esse lo stimolo per un (attivo impegno politico2$. gli ordini di Costanzo"emistio port da trecento a duemila il numero dei senatori della nuova capitale, sottraendoalle citt' delle province gli elementi migliori e creando a Costantinopoli una vera e propriaclasse politica, di cui divenne il naturale rappresentante21.)MMM--, -C-, pp. -CGD-=

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    []esempio in un passo del discorso che lo storico Cassio 7ione (a pronunciare a/ecenate di (ronte ad ugusto per illustrargli il miglior modo di governare -&&, 2A, 2 s.023.Con(rontando questo passo con l6or. ? di "emistio si nota la vitalit' di un tale atteggiamentomentale.

    a stessa or. 2 8 in molti altri luoghi, e certo non soltanto nell!eloquente esordio,apertamente critica nei con(ronti delle scelte perdenti da parte del principe appena scomparso,colpevole di aver messo da parte il (iloso(o prediletto da Costanzo &&. ' dove richiamal!attenzione sull!esistenza di molteplici nazioni, "emistio vuol (are proprie, con (inalit'naturalmente opposte, alcune istanze messe in luce dalle iniziative controcorrentedell!imperatore ;">, 7rescia, -5//, pp. --D-FF. 8ed. inoltre 9.P9"9=:>;, %l monoteismo come problema politico, traci it. 7rescia, -/F.

    34$fr. anche &5;&>, 'r., G, -C0> :&//C>, +p., %%, -F.

    35C=CC>=M

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    "emistio, s(ruttando la propria posizione di prestigio negli am+ienti palatini accresciutadall6emarginazione su+ita durante il regno di

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    Per comprendere come (osse articolata e spesso s(umata la posizione non soltanto di"emistio, ma in genere di +uona parte degli intellettuali pi attenti al mutare delle situazioni,8 necessario li+erarsi del preconcetto moderno che vede concentrarsi nel & secolo tutto ilcon(litto tra paganesimo e cristianesimo. &n realt' l!incontro -e lo scontro0 avevano avutoinizio assai prima, almeno dai tempi di Plutarco4$."emistio rimase pagano per tutta la vita,ma ci non gli imped di avere proprio in alcuni am+ienti pagani i suoi maggiori avversari, diricevere due lettere di tono ammirativo da , 'r., FC, --> @ citatainoltre da "tenagora, "tanasio, %reneo, ecc.1. "ltre cita6ioni, come ad es. - $or., n, => 0 $or., G, G> $ol., -,

    -< per l3espressione etxtbv then nell3or. -, "7 o nell3or. --, -GF", non sono altro che riecheggiamenti diespressioni ben note anche alla tradi6ione ellenistica (cos pure l3immagine del buon pastore nell3or. -,D -57 non presuppone affatto +v. lo., -51. roblematica @ anche l3identifica6ione nell3or, i, G di un3ecopaolinica (0 $or., -5, -1. L;9in uno studio dedicato a questo problema (."llusioni io $hristianitA1ha voluto considerare or. 0-, 0F/" come un riecheggiamento di +x., 05, F e ha voluto riconoscere echi dirov., -C,-F> 05, 0/ nelle or. -, C"> G, F-> /, -507> --, -GC> -F, -/. er spiegare questaconoscen6a delle *critture da pane di Temistio oQneA ipoti66a un suo esame per dovere 2 professionale4dello scritto indiri66ato da "tanasio all3imperatore ioviano nel FCF (ma le or. - e G sono ben anteriori1.oQneA vuol riconoscere inoltre una traccia del sermone sul monte nell3or. =, F", ma @ pi: probabile lareminiscen6a platonica da !esp., FF0" ss.> $rii., G" ss. ossibile @ invece una tacita opposi6ione allapubblicistica cristiana ad es. nell3or. 0, F0 (filosofia come homoosis theo:1, da P">;9, Theaet., -=C7,in risposta a en., -, 0C> +p. lac., F, 1. %n realtE @ indispensabile tener presente che alcuni ben noti temi

    neoD testamentari (il buon pastore, il bisogno dell3uomo di credere solo in quello che pu vedere o toccare,io come padre comune dell3umanitE, l3uomo creato a immagine e somiglian6a di io, il precetto diamare il prossimo e anche i nemici rendendo bene per male, e cos via1 appartengono anche allatradi6ione filosofica ellenica, di cui Temistio aveva una conoscen6a sicuramente approfondita (C=CC>=M

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    sua di un collega al quale a((idare la porzione orientale. 9gli nomin quindi suo (ratelloalente, rivestendolo della porpora nel so++orgo costantinopolitano di 9+domo. & due sispartirono i comites e le unit' dell6esercito, poi alentiniano si tras(er a /ilano, dove assunseil consolato, mentre alente andava ad assumere la stessa carica a Costantinopoli.

    a divisione de (acto dell!impero e la nomina di alente, avvenuta a poche miglia daCostantinopoli, costituirono due (atti importanti per la speculazione politica di "emistio, ilquale nei discorsi rivolti a questo imperatore non manc di ritornare pi volte sui nuoviaspetti della situazione. 7a un lato egli vedeva un!occasione (avorevole alla de(initivaa((ermazione della citt' sul 5os(oro, ora che nel suo ruolo di capitale non doveva pirealisticamente con(rontarsi con le concorrenti italicheJ dall6altro avvertiva che la distinzione(ra i due poteri, mentre esigeva la rituale anzi liturgica ria((ermazione della spirituale unit'dell6impero -Ul che egli (ece a varie riprese, e nelle pi solenni circostanze0, poteva (avorirel6a((ermazione di orientamenti politici diversi da quelli che, nel tentativo di conservare unacerta unit' d6intenti con la parte occidentale, erano stati seguiti (ino ad allora.

    Kra i pro+lemi che con maggiore urgenza richiedevano un approccio di((erente rispettoagli am+ienti occidentali vi era quello del rapporto con i +ar+ari. "emistio rimase (ino alla(ine convinto assertore di una politica realisticamente conciliativa nei con(ronti dei

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    Questo gruppo, che e++e (orse proprio nel & secolo il suo momento di maggiore (ortuna,8 stato opportunamente de(inito come un aristocrazia di Fmandarini G4D.iene spontaneo ine((etti sta+ilire un con(ronto con quei dotti (unzionari cinesi del tempo della dinastia Oan, chegovernarono per secoli la Cina (ondandosi sulla dottrina di Con(ucio e sul rapporto tra culturae politica?$.& mem+ri del senato costantinopolitano rappresentavano un vero e proprio ceto,(ormato da mem+ri delle provenienze pi varie * vecchie (amiglie aristocratiche, militari dicarriera, avvocati reduci da impieghi prestigiosi, notai?1.Ci (avor la nascita in oriente di unanuova aristocrazia, pi docile all6imperatore. Poich) in questa parte dell!impero vi era unnumero assai piccolo di nota+ili veramente ricchi, all!inizio si dov8 (are ricorso a personemeno evolute rispetto ai colleghi occidentali?3. "uttavia, anche se i senatori di Costantinopolirimasero per qualche tempo degli homines novi agli occhi dell!opinione pu++licacontemporanea, tanto che la loro assem+lea sar' de(inita nell!nonimo alesiano senatussecundi ordinis, 8 comunque evidente che gi' al tempo di "eodosio una notevole in(luenza eun grande prestigio si trovavano nelle loro mani?2.

    a rapidit' nell!accrescimento del numero dei senatori della nuova =oma (ra il 2?# e il2%# -da trecento a duemila mem+ri, come ci in(orma lo stesso "emistio0 (u dovuta senzadu++io, (ra le altre cause, soprattutto al desiderio di gareggiare anche nella quantit' con isenatori della vecchia =oma. /a si doveva venire incontro anche alla necessit' di assor+ire

    un numero sempre maggiore di dignitari che, per le cariche che avevano ricoperto -spessosolo per un anno0, avevano diritto di accedere all!ordine senatorio?4.lcuni discorsi di "emistio rappresentano la (ormulazione ideologica dell!incremento

    dell!ordine senatorio costantinopolitano. Personalmente egli reclut (orse solo poche decinedi uomini appartenenti alle classi alte 8 verisimile che i duemila uomini di cui parla (ossero ilrisultato di una successiva apertura alle classi in(eriori e della sempre maggiore data al censo.I possi+ile individuare dagli accenni temistiani e da quelli riconosci+ili nell epistolario dii+anio le tracce della volont', da parte del governo, di creare a Costantinopoli un polo dimo+ilit' sociale, costruendo una nuova aristocrazia imperiale residente nella capitale??.&curiali, gli uomini clti educati nelle scuole di retorica e provvisti di denaro e di relazionisociali importanti poterono (ornire in tal modo la materia prima al senato costantinopolitano,

    altrimenti privo di una propria tradizione e di un retroterra aristocratico dal quale attingere?A.&l senato cos (ormato non era chiamato spesso a prendere decisioni e nemmeno adi+attere questioni politiche importanti@ era per richiesto il suo sostegno morale alle49=. P&CO>;, 2Wtudes sur lIhistoire de la litt9rature latine dans les aules4, aris, -5C, p. =& taledefini6ione @ stata ripresa e sviluppata da 7, 2The Kandarin and the 7arbarians4.

    50 !iguardo a quest3ultimo elemento giova ricordare che, come sappiamo anche da ripetuti accenni dellostesso Temistio, il senato di $ostantinopoli era adorno di statue, e fra queste erano quelle delle noveKuse (da ci deriva anche l3appellativo di 2 tempio delle Kuse4 che egli usa pi: volte1. "ll3oratorenon sfugge il valore simbolico di esse per indicare il ruolo di consacra6ione e di conserva6ione che ilsenato @ chiamato ad assolvere e che lo trasforma a poco a poco in un 2 museo4. 7;(Naissance,p. -G51, richiamando a tal proposito l3or. -F, -==D-=/$, nota che da parte dell3autore si tratta unavolta di pi: dell3individua6ione di una fun6ione politica.

    518ed. &5;&>, 'r., 0, GF ss.> G0, 0FD0

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    decisioni dell6imperatore. 7opo aver ascoltato il messaggio del principe, letto a+itualmente daun questore $ dal proconsole -ved. or. 3, 3AC0, i padri coscritti lo (acevano proprio nel senatusconsultum?#. I un senato che non ha ancora soppiantato l!esercito nel suo potere decisionale,ad esempio riguardo all!elezione dell!imperatore, ma che mostra chiari segni di unevoluzione che lo porter' a diventare nel secolo successivo una componente essenziale del

    palazzo, con(igurandosi sempre pi come un vero e proprio Rconsiglio della coronaR?%.7i questo processo "emistio enuncia i princpi (ondamentali, e in un passo della sua opera

    -1, 1#570 ne a++ozza il mani(esto teorico. &l motivo degli Famici del principeG ritorner'molte volte nei discorsi politici di "emistio, e sar' signi(icativamente presente anche in quelleche sem+rere++ero semplici esercitazioni retoriche e nei discorsi d!occasione -si veda adesempio l6or. 330. !autore insiste sulla necessit' della colla+orazione dei senatori al governodello stato e sul legame privilegiato che, per il +ene dei sudditi e dello stesso principe, deveunire il sovrano ai (unzionari che sono i suoi (edeli rappresentanti.

    &n questo consesso "emistio si trov ad operare. Perci, oltre a in(luenzare in molti casi lesorti del senato di Costantinopoli, egli ne (u a sua volta in(luenzato, tanto 8 vero che non soloil suo impegno politico, ma per(ino quello culturale (urono determinati da quell!am+iente cheegli stesso aveva contri+uito a (ormare. 9 quando le sue (ortune cominciarono a vacillare pervolgere poi rapidamente al tramonto, ci non accadde per il venir meno dell!appoggio

    imperiale * ch) anzi (u proprio "eodosio il principe dal quale e++e i maggioririconoscimenti *, ma per il crescere progressivo dell!opposizione da parte dei colleghi.

    II

    LA TESTIMONIANZA CULTURALE

    &l nutrimento culturale di "emistio 8 (ondamentalmente li+resco. nche se nonpossediamo notizie di prima mano circa la (isionomia e la consistenza della sua +i+lioteca,dopo una rassegna dei testi utilizzati dal nostro autore possiamo renderci conto che essa nondoveva essere molto diversa dalla +i+lioteca di un i+anio o di un :inesio, sulle quali siamoinvece in(ormati direttamente?D. nch!egli, come :inesio -il quale tra l!altro, come 8

    dimostrato dai suoi riecheggiamenti diretti dal nostro autore, disponeva di una copia dialmeno alcuni discorsi politici dello stesso "emistio0, non aveva preclusioni nei con(ronti diautori pi F recenti G, quali 9lio ristide o 7ione Crisostomo. Presso i letterati tardoantichi laconservazione di testi non compresi nella categoria dei FclassiciG -cio8 non ancora consacratidalla tradizione soprattutto scolastica0 (u a++astanza (ortunosa e casualeA$,ma (u in ogni caso(avorita dagli orientamenti di politica culturale da parte del governo. & provvedimenti di

    57%d. , ibid. , %, pp. G5< s.

    58$fr. 59CT, %l millennio, pp. C/ ss. /5D/F.59&5;&>, +p., -5FC> 'r., -, -G/D- :&;9:&>, io, -< s.

    60C>, $onserva6ione e perdita, p. -5G.

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    Costanzo && a (avore del patrimonio li+rario di Costantinopoli, quali sono descritti da"emistio nell!or. 4, ?DC ss., dimostrano che non esistevano preclusioni di carattere selettivo oclassicisticoA1. &l canale vivo di trasmissione culturale che "emistio sottintende 8 quello della scuola. 9(acile individuare in essa l!elemento che permise anzi determin la persistenza della civilt'greca letteraria e linguistica. !aristocrazia del +asso impero, a causa delle rivoluzioni dal 32?in poi, aveva assunto una (isionomia precaria, e in mancanza di una tradizione (amiliare sullaquale (ondarsi era naturale rivolgersi alla scuola per ottenere uno status aristocratico. :equesto 8 evidente, meno (acile 8 conoscere a (ondo gli strumenti utilizzati dalla scuola perassolvere al proprio compito. nche se sono noti molti dati relativi ai metodi diinsegnamento, ai manuali e ai (lorilegi usati per la (ormazione degli studenti, non tutte leallusioni a tale argomento riconosci+ili nell!opera di "emistio possono essere inserite consicurezza in un quadro compiuto di ri(erimento. I certo in ogni caso che nella vita di "emistioil ruolo dell!insegnamento ha un peso almeno uguale a quello dell!impegno politico lacomposizione e la trasmissione dei suoi discorsi sono condizionate in modo determinantedalla sua attivit' pro(essorale. a sua opera -insieme con l!uso che si (ece di essa nei secolimedioevali0 si con(igura dunque essa stessa come una testimonianza e((icace della (unzionedella scuola nell!oriente grecoA3.

    a prova pi eloquente della continuit' della civilt' letteraria greca 8 o((erta da "emistioattraverso il suo patrimonio di citazioni, riecheggiaJ menti e allusioni agli autori precedenti,alle (avole mitologiche antiche e alle meno antiche interpretazioni di queste * oltre che,ovviamente, attraverso la sua adesione alla lingua che di tale patrimonio era espressione. &

    procedimenti retorici adottati da "emistio, oltre a con(ermare anche sotto l!aspetto (ormale lasua appartenenza alla tradizione culturale propria dei suoi modelli antichi e recenti, mostranodi essere stati utilizzati essi stessi come strumenti per la rappresentazione di un!ideologiamorale e politica. Con la sua sintesi tra (orma e contenuto "emistio intese porre la tradizioneclassica alla portata di tutti coloro che erano in grado di intenderla e di apprezzarla, ma volleser+arne nello stesso tempo l!integrit' dei contenuti consiste essenzialmente in questo ilcontrasto con i so(isti e i retori che vengono da lui ra((igurati come avversari e concorrenti

    nell!esercizio della pro(essione, e che si preoccupavano di salvaguardare solo la tecnica e la(orma esterioreA2. ;ella pluralit' di indirizzi ormai da tempo individuati nell!ellenismo tardoanticoA4* quellodi 7ionigi di licarnasso e 7ione Crisostomo, realista e (autore della (iloso(ia attiva, per ilquale riallacciarsi al passato signi(icava inserirsi nella politica del presente@ quello esotericodei (iloso(i, tendente ad escludere l!impegno pratico per quello teoretico, rappresentato nel &secolo dai circoli neoplatonici delle scuole ateniesi@ quello proprio delle scuole di 5erito e dilessandria, incentrato esclusivamente sull!arte della parola, che si serve della (ormaletteraria per ottenere successi economici e mondani * "emistio 8 evidentemente (avorevole

    61%., ibid., pp. 5 s. Testimonian6e ulteriori della politica di promo6ione della cultura da parte di

    $ostan6o sono contenute nel $od. Theod., M%8, i, i, oltre che in //&;>(MM%, -C1 e &5;&>('r., L;9, +ducation and olitic roblems, porta queste e altre osserva6ioni alle estremeconseguen6e, giungendo ad attribuire a Temistio un ruolo di divulgatore di cultura. )3eviden6a offerta daitesti non permette di riconoscere in lui siffatta inten6ione, ma piuttosto X come nel caso di altri autoridello stesso periodo e cultori dello stesso genere letterario X la ricerca di uno strumento dicomunica6ione in grado di far presa efficacemente sui destinatari che giE erano in grado di intenderlo.Tranne che per alcuni testi appartenenti al primo periodo della sua attivitE, dove si incontranoafferma6ioni topiche in tal senso, l3intento di un3indifferen6iata volgari66a6ione della cultura non @ daTemistio nemmeno accennato.

    64C=CC>=M

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    alla scelta dell!impegno attivo. 9gli si presenta come l!epigono di un (ilone culturale cheaveva trovato la sua compiuta (ormulazione nella :econda :o(istica A?, da quando cio8 gliintellettuali avevano cominciato a prender parte alla vita politica dell!impero durante l!et'degli ntonini non a caso questa FsvoltaG 8 ricordata spesso da "emistio nei suoi discorsi.

    ;ell!or. 3A giunge al punto di utilizzare spunti antichi di sette secoli per rievocare la polemica(ra i di(ensori della retorica socratica, che dovre++e condurre al governo della societ'secondo (iloso(ia -ntistene0, e quelli della retorica platonica del Kedro, che richiede al(iloso(o l!esclusione di ogni rapporto con la collettivit'0 AA. & di+attiti politici del tempo *relativi al pro+lema della partecipazione o astensione dalla vita pu++lica, alla scelta (racolla+orazione col governo centrale o (edelt' alle tradizioni municipali, (ra la lotta o laconvivenza con i +ar+ari * si sono spostati dal terreno ideologicoJreligioso a quelloculturale.

    :e andiamo alla ricerca dei materiali utilizzati da "emistio per costruire il suo sistema diri(erimenti culturali, notiamo che pi volte nei suoi discorsi, accanto ai rituali richiami aPlatone e ad ristotele, come modelli di (iloso(i politicamente attivi egli nomina autori diopere dottrinali perdute per noi ma pro+a+ilmente ancora accessi+ili a lui. I il caso adesempio di rio 7idimo e di /usonio =u(o. Quest!ultimo in particolare, che scrisse uncomponimento dal titolo nche i re devono dedicarsi alla (iloso(ia, giunto a noi in

    (rammentiA#

    , dov8 essere uno degli strumenti che "emistio e++e a disposizione specialmenteper la teorizzazione del basile:scome nmos @mpsAchosA%.:ono inoltre da considerareelementi costitutivi delle enunciazioni di teoria politica del nostro anche gli altri autori discrittiper basileas(ioriti in et' ellenistica o imperiale, come i gi' ricordati 9c(anto,7iotogene, :tenida, giunti a noi attraverso il (lorilegio di :to+eo, e quindi ancora esistenti altempo di "emistioAD.

    7opo una lettura sinottica dei panegirici di :">/>, =/, F/. G- s.

    66C=CC>=M

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    /ediata e in parte antologica si con(igura in ogni caso la cultura di "emistio comegostino e tanti altri letterati tardoantichi#1, egli attingeva largamente alle antologie. aricorrenza di alcune citazioni a pre(erenza di altre e la coincidenza (ra queste scelte e quelledi altri autori a lui coevi stanno a dimostrare che non di rado egli (aceva ricorso a talistrumenti#3.

    a stessa Xoin8 (iloso(ica di cui "emistio 8 uno dei presentanti pi cospicui 8 il risultatodi una plurisecolare tendenza all!eclettismo nutrita di una letteratura che aveva appunto neimanuali e nei (lorilegi i suoi principali strumenti#2.

    Che i meccanismi collaudati della tradizione scolastica della grecit' ellenistica eimperiale (ossero per(ettamente (unzionanti nella (ormazione personale e nella prassididattica di "emistio 8 testimoniato in maniera evidente dal modo in cui gli autori vengonocitati e dal ruolo che tali citazioni hanno nell!economia compositiva. nche se teniamo contounicamente della presenza di >mero e di Platone, che sono i soli autori citati in manieraestensiva e (ino a un certo punto sistematica, non a++iamo di((icolt' a riconoscere in questoinsieme di richiami il risultato dello s(orzo di ritrovare nell!uno e nell!altro tutto un sistema disapere, anche a costo di prescindere in parte dall!essenza del loro patrimonio originario diidee#4.

    Chi legga con attenzione il testo originale senza essere completamente digiuno del

    patrimonio culturale classico, avverte su+ito che il testo 8 arricchito da uno spessore disigni(icati nascosti, la scoperta dei quali non di rado 8 a((idata all!individuazione e alladecodi(icazione di una serie di ri(erimenti a persone e cose, a li+ri, leggende e (attiappartenenti a un mondo scomparso, ma proprio per questo strumenti pi e((icaci diespressione e di incontro culturale o ideologico. "emistio riesce a collocarsi in tal modo sianella posizione di chi parla, sia in quella di chi legge o ascolta, perch) la (itta rete delleallusioni serve a trascinare storia epaideain una dimensione diversa, superando le antitesi.

    =icostruendo almeno in parte la trama culturale propria del letterato del & secolo e delsuo pu++lico, possiamo riconoscere alcune delle numerose FspieG che l!autore dissemin neisuoi scritti per dare ai contemporanei la possi+ilit' di essere deci(rato autentico modelloanticipatore, in questo, di tanta parte della retorica +izantina e di quella che sar' la (orma

    universale del pensiero e della sensi+ilit' medioevale#?,cio8 l!utilizzazione di sim+oli chenon con(ondono pi * come nel paganesimo classico * oggetto e signi(icato. !et'tardoantica rappresenta il momento del ripensamento delle (orme della cultura greca e

    a Traiano di linio& ved. ;, % principi cit., p. --0.

    718ed. /==>M, "gostino, p. F=.

    72 "bbiamo cercato di fornire una documenta6ione esemplificativa di ci nelle note alle tradu6ioni (ved.ad es. la cita6ione di P&;7=>, Nem., C, - s. nell3or. C, =/", che @ molto improbabile sia frutto di unalettura diretta, tenuto conto del fatto che essa ricorre identica anche in C9/9;"99::;7=&;>, *trom., 8, -G, -50, 0 e in :">59>, %%, =,-F1. O superfluo ricordare che anche i

    cristiani dei primi secoli dell3impero prendevano conoscen6a di molte opere antiche attraverso iflorilegi. "d esempio $lemente "lessandrino conosceva direttamente solo 'mero e latone& il resto eraper lui cosa giE ImortaI ()emerle, remier humanisme, p. GG e nota 0.1.

    73/==>M, "gostino, pp. -0= s. --. )a fun6ione particolare (letteraria oltre che ideologica1 deirichiami a latone da parte del nostro autore @ esaminata in& /&:;>, )a fun6ione dei richiamiplatonici1.

    74 /==>M("gostino, p. FF

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    romana, e in questo ripensamento "emistio, con la sua capacit' di adattarsi e di con(rontarsicon la realt' mutata -l!a++iamo gi' visto regolarsi cos in politica0 rappresenta la soluzionevincente, come dimostra il con(ronto con gli esiti della coeva reazione pagana in occidente,che invece esce dal tempo e si (ossilizza.

    2.*+esercizio letterario

    !uso delle (onti, delle citazioni letterarie che sem+rano a prima vista puramenteFeruditeG, risponde molto spesso nei lgoi politi?oa una logica individua+ile. 5astaosservare ad esempio il (requente ricorso a 9rodoto o al :eno(onte della Ciropedia neidiscorsi che toccano -specialmente se in modo soltanto implicito0 il pro+lema delle guerrecontro i Persiani@ o il richiamo sistematico alla serie di exempla virtutispropri della tradizioneromana antica ogni volta che viene a((rontato il pro+lema della romanizzazione dello stato. &modelli possono aiutare dunque a individuare una struttura nelle opere del nostro autore. /a,se si osserva con la necessaria attenzione anche l!insieme costituito da autocitazioni, riprese evariazioni, dai rinvi interni, dalle serie ricorrenti di richiami in alternanza a improvviseallusioni centri(ughe, ci si rende conto +en presto che 8 l!intero corpus oratorio di "emistio acon(igurarsi come un sistema chiuso. 9gli richiedeva perci ascoltatori linguisticaJ mente,

    politicamente e culturalmente preparati, e richiede tuttora lettori attenti#A.

    I pur vero che le caratteristiche pi immediatamente visi+ili del suo esercizio letterariorisentono ancora in parte del gusto che 8 stato una volta de(inito F+aroccoG, pi che classico,dei provinciali del & secolo##. "uttavia, come (u rilevato dal maggiore studioso modernodella prosa d!arte antica#%, "emistio aveva idee proprie e molto chiare sul pro+lema dello stilee sulle (unzioni di esso. e enunciazioni pi importanti sulla questione sono contenute nelleor. 34, 2$15@ 3A, 21?C@ 22AC@ 3%, 241C. &n questi passi l!autore contrappone al propriostile, vuol essere dignitoso e sorvegliato -semnn sdos to: l9gein0 quello ricco di giochi di

    parole e di cinguettanti ricercatezze musicali dei so(isti. :i tratta di una delle propagginiestreme -mediate anch!esse, come gi' alcune sue idee in materia politica, attraverso 9lioristide e 7ione Crisostomo0 della secolare polemica contro gli eccessi dello stile YasianoG -oF ionicoG0 usato dagli oratori troppo attenti al ritmo e alle sdolcinature della loro dizione.

    nche "emistio, come gi' ristide e altri, non pot8 n) volle de(inire in maniera esplicita lamoda che disapprovava, essendo egli stesso, nato in Pa(lagonia e (ormatosi nel Ponto, sonocerti aspetti di (ormazione FasianaG e accettandone tacitamente alcuni procedimenti stilisticiconsolidati. =imane comunque evidente, nelle enunciazioni teoriche come nella prassi da luiseguita, una sua sostanziale contrapposizione all!indirizzo rappresentato ad esempio da&merio e da altri so(isti prima e dopo di lui. nche se nel dichiarare il proprio ri(iuto allaricerca dell!e((etto il nostro autore si richiama al suo impegno di F(iloso(oG prima che diFretoreG, "emistio non tralascia di sottolineare che il suo essere seguace della archaa

    philosopha-ved. or. 32, 3D?50 comporta una identica (edelt' agli archaoianche nella lingua

    76 *ulla fun6ione epidittica dell3apparato erudito, attentamente dosato (come in *immaco e in molti altri

    letterati tardoantichi1 in vista del pubblico cui si rivolge, e dell3effetto che intende ottenere, ved. )ellia$racco !uggini, *immaco& otia et negotia di classe, fra conserva6ione e rinnovamento, in& K.P:CO>M7, ed., *Ammaque, aris, -/C, p. --= s. )3esisten6a di una precisa consapevole66aorgani66ativa della materia e la volontE di controllo di essa sono dimostrate dalle numerose traccevisibili del metodo compositivo adottato. *i nota ad esempio nell3or. F, GGDGL;, "gostino, p. /. )e ricerche di Hansen (!hAthmisches, pp. 0F=79;, pp. F/C ss.

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    -3%, 24250#D.:i rileva quindi, al di l' dell!immediata evidenza -innega+ilmente (uorviarne per il gusto

    del lettore moderno0, un uso consapevole e motivato degli arti(ici retorici, spesso adoperatinon come strumenti per adomare il testo ma come mezzi per mettere in evidenza relazionilogiche. e tecniche proprie della :econda :o(istica, delle quali egli era, come tutti i letteratidel tempo, un +uon conoscitore, non sono da lui utilizzate come chiave di accesso ai (iloni

    popolari pi noti della tradizione precedente attirare grandi cerehie di uditori e lettori, unavolta conseguito il successo pro(essionale e politico nella capitale, non (u pi il suo scopo

    primario. Piuttosto, le vere tracce della sua apertura ad alcuni elementi propri della culturapopolare, meno appariscenti, sono tuttora riconosci+ili nell6incoraggiamento da lui datoall6uso del codice al posto del rotolo di papiro in occasione dell6impresa da lui diretta in vistadella ricostituzione dei (ondi li+rari della capitale -or. 4, ?D7 ss.0, nel modo di trattare alcunitemi religiosi e morali, nel ri(iuto dell6esoterismo neoplatonico, nel ricorso episodico a temi e

    procedimenti diatri+ici e soprattutto nello spazio da lui dato ad alcune signi(icativeinnovazioni linguistiche.

    a lingua di "emistio si mostra rinnovata rispetto alle astruserie arti(iciose dellatradizione atticistica precedente ed 8 disposta ad accogliere elementi lessicali e sintattici

    propri della lingua parlata senza rinunciare ovviamente all!osservanza delle regole (ormali.

    ;ella sua prosa coesistono in(atti diversi livelli di stile, e questo 8 appunto il risultato dellaconsapevolezza, da parte dell6autore, della necessit' di graduare lo stile dei suoicomponimenti secondo la specie del messaggio e la sua (inalit'. :e necessario, egli 8 pronto aridurre l!impiego degli arti(ici retorici ed 8 disposto ad accogliere voca+oli stranieri o tecnici,adottando uno stile che riproduce alcune s(umature del sermo cotidianus ogni volta che leesigenze del componimento lo richiedano. ;ei passi dove prevale lo scopo didattico o

    propagandistico la scelta cade sui procedimenti stilistici propri della Fprosa realeG, mentre inquelli che contengono enunciazioni (iloso(iche o allusioni polemiche * e sono quindidestinati agli ascoltatori pi esperti e di orecchio (ine * il livello si innalza%$.

    3.*a retorica"emistio, nonostante la mediazione condizionante della Prima e della :econda :o(istica, sirivela ancora un erede degli antichi ideali isocratei, a++astanza (edele per capire che nella

    pratica quotidiana 8 l6arte della parola, e non la (iloso(ia pura, a dare la possi+ilit' digovernare lo stato%1. a retorica era in grado di delimitare e localizzare i punti di contatto (rail mondo visi+ile e quello invisi+ile, dando ad essi concretezza%3. :enza questa convinzione, esenza un!adeguata (iducia nello strumento della parola, di((icilmente "emistio sare++eriuscito per quarant6anni a continuare a indicare negli uomini che si succedettero sul tronoimperiale le caratteristiche irrealizza+ili del sovrano per(etto. 9 se dalla s(era pu++licaspostiamo la nostra attenzione a quella privata, notiamo che la medesima convinzione spinge"emistio a modellare alcuni passi dei lgoi idioti?o, anzi tutta intera la struttura di alcuni dei

    suoi scritti polemici e d!occasione, sui grandi modelli dei dialoghi platonici, ottenendorisultati che a noi paiono talvolta grotteschi nella loro mancanza di senso critico e diautoironia. &n realt' nell!un caso e nell!altro il ricorso al mezzo retorico rende super(lua e79 8ed.;>=79;, pp. G-G s. e note, dove Temistio @ giustamente indicato come il principale rappresentante

    della philsophos rhetori?@ nel %8 secolo.80li spunti qui accennati sono sviluppati e illustrati da L;, )a societE e il sacro, p. =.

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    irrilevante la distinzione (ra le vicende storiche di cui "emistio era testimone o protagonistae i richiami sim+olici al passato, inizialmente assunti come tApoie come punti di ri(erimentoma non di rado dilatati (ino a consentire la de(ormazione dell!esposizione oltre i limiti del

    paradosso. Come pi tardi molti retori +izantini, primo (ra tutti /ichele Psello, "emistio 8 uninterprete del suo tempo e si rende per(ettamente conto che la sua arte oratoria rivestita di(iloso(ia deve servire a operare la delicata (usione tra immanente e trascendente. l di l' di questa posizione di principio c!8 ovviamente anche la (unzione pratica dellaretorica nel campo politico. ungo l!arco della sua carriera "emistio e++e la ventura diutilizzare tutte le diverse (unzioni della retorica di corte accrescimento dell!adesione a ciche 8 gi' ammesso -come ad esempio il rapporto (ra le due parti dell!impero, il valore dellacultura0@ allargamento dei termini del consenso -le provvidenze a (avore della nuova capitale,il programma paci(ista0@ suggerimenti di correzione a un indirizzo politico -la ristrutturazionedell!esercito, la giustizia (iscale0, e cos via%2.&n corrispondenza di questo impegno la sualingua si arricchisce ulteriormente di meta(ore e allegorie. ;elle prese di posizione politiche ilsuo linguaggio appare pi che mai regolato dal principio del (also scopo in questi casi la suaallocuzione non pu, non deve e non vuole mettere a nudo gli scopi reali * siano essi lagestione del potere, le scelte a (avore di una determinata classe, gli orientamenti per laconduzione delle guerre (uture *, ma li presenta con un rivestimento in grado di giusti(icarli.

    questo servono i ri(erimenti ai valori universalmente accettati -7io, la cultura religiosa opro(ana, la carit', l6umanitarismo, i valori etici o civili0 i senatori che lo ascoltano nella curiae i lettori che riceveranno copia dei suoi testi hanno il compito, se ne saranno capaci, diindividuare e decodi(icare i signi(icati politici. & letterati di lingua greca durante il +assoimpero erano a+ituati, in sede di ri(lessione letteraria, a trasporre le con(igurazioni della(unzione politica in con(igurazioni di (unzione didatticoJ religiosa "emistio propone conaltrettanta a+ilit' Poperazione opposta. 9ssendo egli stesso un esempio vivente dell!e((icacia della retorica come mezzo di

    promozione sociale, non desta meraviglia il (atto che e++e nella sua attivit' di insegnante unostraordinario successo. a 7emegoria di Costanzo && al senato, nonostante le iper+oli che lacaratterizzano, d' notizie precise in tal senso. /a anche le compiaciute dichiarazioni dello

    stesso autore, specialmente nell!or. 32, contri+uiscono a illustrare l!e((icacia del magistero edell!esempio di "emistio (ra i suoi contemporanei. 9 possi+ile comprendere che uno deglielementi che caratterizzavano la didattica del nostro autore era l!addestramento della mente,indissolu+ilmente legato all!arricchimento del +agaglio di conoscenze, che non dovevacomunque restare (ine a se stesso ma doveva aiutare l!allievo ad imparare (in da giovane auscire allo scoperto -or. 34, 2$450, ponendo in questo modo le premesse per un e((icaceimpegno politico. Con i suoi personali successi e la sua +rillante carriera "emistio (u un sim+olo della nuova(luidit' sociale intervenuta nell!impero del & secolo, e l!apparenza elitaria data dalla sualingua arti(iciale non trae in inganno. &n realt' la sua cultura (u lo strumento che lo port a unrapporto privilegiato con il potere. Per questo i giovani, preoccupati di conseguire il successo

    e la ricchezza, riposero in lui e nel suo esempio, ancor prima che nel suo insegnamento, una(iducia illimitata.

    ,. Il principe filosofo

    !uditorio di "emistio non era composto solo da giovani allievi am+iziosi o da colleghisenatori. 7isponiamo di indizi precisi riguardo alla presenza del sovrano in persona (ra gliascoltatori anche in occasione di con(erenze e discorsi che non erano panegirici u((iciali -sivedano ad esempio le or. 33, 3AAC@ 32, 3D35@ 32, 2$D7@ 3%, 2420. "ali indizi dimostranoche l!autore vede il rapporto (ra regalit' e cultura anche al di l' dei momenti politici83

    %bid., p. L;, "gostino, p. cfr. .C/9=>;, andering oets, HistPria, M%8, -C

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    contingenti. Ci 8 dovuto, ancora una volta, all!intenzione da parte di "emistio di trovaresoluzione a una delle molte dicotomie proprie della realt' del suo tempo. &l (atto che egli nonde(inisca mai l!imperatore come FsacerdoteG nel senso normalmente religioso, ma accetti dira((igurarlo invece come sacerdote della cultura, sta ad indicare il suo desiderio di risolvere,con questo passaggio dal cultuale al culturale, l!anomalia di un imperatore cristiano a capo diuno stato pagano%4.Mn principe che rappresenti u((icialmente la continuit' culturaledell!impero pu sim+oleggiare anche l!unit' politica di esso.

    9cco perch) vediamo che nell!or. %, 1$?7 "emistio tiene a ra((igurare l6imperatorealente, quantunque ignaro di greco, intento a seguire attentamente i suoi discorsi con l!aiutodi un interprete, indagando il signi(icato riposto delle parole straniere, mentre (reme per la

    +ellezza di un passaggio particolare e aggrotta le ciglia desideroso non solo di seguire ilsigni(icato delle espressioni, ma anche di capire la tecnica che mette in moto ognuna delleargomentazioni. 9ra indispensa+ile che anche il rozzo soldato della Pannonia ricevesse ilcrisma culturale, diventando partecipe, per(ino lui, della quali(ica di F(iloso(o G. 6oratore nonavre++e toccato questo tema se non (osse stato sicuro di trovare il consenso degli am+ientidella corte%?.

    nche in questo "emistio risente dell!in(lusso di Costanzo &&. 9ntrato a corte in un!epocanella quale lapaideanon era pi un!attivit' disinteressata ma era una delle preoccupazioni

    principali del sovrano desideroso di ridare un ner+o alla (ormazione dei (unzionarieccessivamente +urocratizzati e tecnicizzati, egli era stato (ra i primi a capire che proprio sulterreno culturale si sare++e giocato in gran parte il destino del modello imperiale romano inoriente. !importanza di questo modello era stata accettata sia dagli uomini clti che avevanole idee di "emistio, sia da quelli che invece la pensavano come i+anio. /entre per i+aniovedeva in quella istituzione soltanto una garanzia sopranazionale per la vita delle singole

    pleis, "emistio vedeva nella sim+iosi (ra amministrazione romana e cultura greca una realepossi+ilit' di successo. 9gli dunque si trovava in minoranza nei circoli dai quali proveniva,ma (u proprio il suo programma *o piuttosto il programma delineato da Costanzo erealizzato da "emistio* quello che, dopo la scomparsa di

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