DIRITTO PENALE - gbv.de · 5.3. La legislazione penale speciale 112 6. La giustizia penale in...

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DOMENICO PULITANÒ

DIRITTO PENALE

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1 • • : • - . % , ;

G. GIAPPICHELLI EDITORE - TORINO

INDICE

PARTE I

IL PROBLEMA PENALE

CAPITOLO l

INTRODUZIONE 3

1. Il diritto penale come oggetto di studio 31.1. Il problema dei delitti e delle pene 31.2. Scienza e politica del diritto 5

2. Il diritto penale come modo di disciplina 73. La sanzione penale a raffronto con altri tipi di sanzione 8

3.1. Sanzione penale e sanzioni risarcitone 83.2. Sistema penale e sistema dell'illecito amministrativo 9

4. Le definizioni formali di 'norma penale' e di 'reato' 105. Il problema della legittimazione del diritto penale 12

CAPITOLO 2

TEORIE DELLA PENA 15

Sezione 1L'IDEA DELLA PENA RETRIBUTIVA 15

1. La pena retributiva come valore in sé 152. Le radici affettive della pena 163. Tendenze eticizzanti e implicazioni garantiste dell'idea retributiva 18

Sezione 2

L'IDEA DELLA PREVENZIONE GENERALE 21

1. Il modello della deterrenza 212. La ed. prevenzione generale positiva 243. La prevenzione generale come problema 25

VI Indice

pag.

Sezione 3

CONVERGENZE E TENSIONI FRA IDEA RETRIBUTIVA E CON-CEZIONI FINALISTICHE 29

Sezione 4

LA PREVENZIONE SPECIALE 33

1. Il problema 332. L'idea della 'rieducazione' 343. L'idea della 'sicurezza' 37

CAPITOLO 3

DIRITTO PENALE E SISTEMA POLITICO 39

1. Il modello liberale del diritto di punire 391.1. Il criterio della necessità di difesa dei diritti 391.2. Il diritto penale, strumento e limite della politica criminale 40

2. Tendenze autoritarie nel diritto penale del XX secolo 433. La legge penale fra volontà politica e vincoli di ragione 464. Sistema penale e separazione dei poteri 485. Diritto penale e processo penale 49

5.1. Le connessioni fra diritto sostanziale e processo: la tensione fra legaranzie e il finalismo repressivo 49

5.2. Riflessi processuali del principio di legalità 526. Diritto penale ed etica 53

6.1. La separazione fra diritto e morale 536.2. Quali relazioni fra diritto penale e morale? 55

7. Rapporti fra il diritto penale e altri settori dell'ordinamento giuridico 578. Sul carattere frammentario e sussidiario del diritto penale 59

CAPITOLO 4

LA SCIENZA DEL DIRITTO PENALE 61

Sezione 1LA COSTRUZIONE DI TEORIE GENERALI 61

1. Il reato come oggetto di studio 612. La ed. dogmatica giuridica 633. La costruzione di un linguaggio scientifico 644. La possibilità di modelli teorici diversi 67

Indice VII

Sezione 2

IL MODELLO ANALITICO DEL REATO 69

1. Il fatto 692. Il problema della giustificazione 713. Il problema della colpevolezza 724. Reato e punibilità 735. Le ragioni del modello tripartito 746. I principi della teoria del reato 77

6.1. Principi immanenti e trascendenti il sistema 776.2. I principi costituzionali 79

7. La teoria del reato come costruzione razionale 808. Problemi per una teoria della pena 81

Sezione 3

IL DIBATTITO DELLE SCUOLE PENALISTICHE 83

1. Scuola classica e scuola positiva 832. Il ed. indirizzo tecnico-giuridico 853. Orientamenti attuali nella scienza penalistica italiana 86

Sezione 4

SCIENZA GIURIDICA, SAPERE SCIENTIFICO, POLITICA DELDIRITTO 88

1. Sapere scientifico e scienza giuridica 882. La criminologia 893. La politica del diritto penale 90

PARTE II

U N O SGUARDO SULL'EVOLUZIONE STORICA DELDIRITO PENALE ITALIANO

CAPITOLO 1

IL CODICE ROCCO 95

1. Il codice Zanardelli 952. II codice Rocco 96

2.1. I lavori preparatori 96

Vili Indice

2.2. Caratteristiche del codice Rocco 962.3. Continuità o rottura rispetto alla tradizione liberale? 99

CAPITOLO 2

DIRITTO PENALE E GIUSTIZIA PENALE NEI DECENNIDELLA REPUBBLICA 101

1. Il problema del superamento della legislazione penale fascista 1012. Principi costituzionali di rilevanza penalistica. Un quadro d'insieme 1023. L'apporto della giurisprudenza costituzionale 103.4. Riforme di sistema 105

4.1. La novella del 1974 1054.2. La riforma penitenziaria 1064.3. La legge di depenalizzazione del 1981 1074.4. Nuove articolazioni del sistema sanzionatorio 108

5. Interventi sulla parte speciale del sistema penale 1095.1. Restrizioni dell'area d'intervento penale 1095.2. Emergenze criminali e nuovi strumenti di risposta 1105.3. La legislazione penale speciale 112

6. La giustizia penale in azione 1147. I progetti di riforma degli anni'90 e 2000 116

PARTE III

LA LEGGE PENALE

PREMESSA

I SIGNIFICATI DEL PRINCIPIO DI LEGALITÀ 121

CAPITOLO l

LA RISERVA DI LEGGE IN MATERIA PENALE 124

1. Fonti del diritto penale. La legge dello Stato e gli atti aventi forza di legge 1242. Le fonti escluse. Le leggi regionali 1263. Normativa delle Comunità europee 1274. Ambito della riserva di legge 1295. Natura della riserva di legge: riserva assoluta o relativa? 1306. La tutela penale di provvedimenti individuali e concreti 1327. Le sentenze 'manipolative' della Corte costituzionale 134

Indice IX

CAPITOLO 2

OGGETTI E LIMITI DELLA TUTELA PENALE 135

1. La teoria del bene giuridico 1351.1. Uno sguardo alla storia 1351.2. Il bene giuridico come problema di tutela 1371.3. La dimensione normativa dell'idea del bene giuridico 13 91.4. La teoria dei beni giuridici costituzionali 139

2. I limiti all'intervento penale nella giurisprudenza della Corte costitu-zionale 1412.1. I diritti e le libertà costituzionali 1412.2. H principio d'uguaglianza 142

3. Sistema dei beni giuridici e scelte di incriminazione 1443.1. Gerarchla dei beni giuridici e Costituzione aperta 1443.2. Il problema delle soglie di tutela 1463.3. Beni giuridici finali e strumentali 1473.4. La ed. tutela di funzioni 148

4. La questione degli obblighi di penalizzazione 1504.1. L'inammissibilità di questioni di legittimità costituzionale volte

alla estensione dell'area dell'illecito penale 1504.2. I diritti fondamentali come problema ineludibile di tutela 1514.3. Obblighi specifici di penalizzazione nella Costituzione italiana 1534.4. Obblighi di penalizzazione e normativa europea 153

5. Il bene giuridico come criterio di legittimazione negativa dell'interventopenale 155

6. Il controllo di costituzionalità su norme di favore 1567. Gli interessi protetti come criterio di organizzazione del sistema dei

reati 157

CAPITOLO 3

LTNTERPRETAZIONE DELLA LEGGE PENALE 159

1. L'interpretazione della legge. Profili generali 1591.1. Il problema 1591.2. La legge come messaggio linguistico 1611.3. Intenzione del legislatore e intenzione dell'ordinamento 163

2. Profili specifici dell'interpretazione della legge penale 1662.1. Riferimento al bene giuridico e interprelazione teleologica 1662.2. Coerenza del sistema, principio d'uguaglianza, interprelazione

sistematica 1673. Uno sguardo alla prassi 1684. Il divieto d'analogia e il problema dell'interpretazione estensiva 171

X Indice

4.1. Il divieto d'analogia e la questione dell'analogia in bonam par-tem 171

4.2. La questione dell'interpretazione estensiva 171

CAPITOLO 4

IL PRINCIPIO DI DETERMINATEZZA E PRECISIONE DEL-LA LEGGE PENALE 174

1. Il problema 1742. La giurisprudenza costituzionale 1753. L'indeterminatezza del precetto come non riferibilità al mondo del-

l'esperienza 1764. Precisione del precetto e tecniche di formulazione della fattispecie 177

4.1. Il problema 1774.2. Gli elementi normativi della fattispecie 1784.3. In particolare, sugli elementi di valutazione culturale 1804.4. Il rinvio della legge penale a regole tecniche 1824.5. Gli elementi quantitativi 183

5. Sentenze costituzionali di accoglimento 184

CAPITOLO 5

PRINCIPI COSTITUZIONALI SULLE SANZIONI PENALI 186

1. Il sistema delle pene fra legalità e discrezionalità 1862. Principio di legalità e misure di sicurezza 1873. Funzioni della pena. L'idea della rieducazione del condannato 1884. La misura delle pene. Problemi di legittimità costituzionale 1905. L'illegittimità costituzionale di pene discriminatorie e di cornici edittali

eccessivamente dilatate 1926. Pene fisse e pene proporzionali 193

PARTE IV

IL REATO

CAPITOLO l

IL FATTO DI REATO 197

1. Il ed. principio di materialità 197

Indice XI

2. Delitti e contravvenzioni 1983. Le modalità di tipizzazione del fatto di reato 199

3.1. I problemi 1993.2. La condotta 2003.3. L'evento (naturalistico) 2013.4. Illeciti di lesione e di modalità di lesione 202

4. Il problema dell'offesa 2054.1. La ed. concezione realistica del reato 2054.2. Proposte di codificare il principio di offensività 207

5. Consumazione del reato e tipologie di reati 2086. I soggetti 210

6.1. Reati comuni e reati propri 2106.2. Qualifiche formali e svolgimento di fatto di date attività 2116.3. Qualifiche soggettive, persone giuridiche, organizzazioni com-

plesse 2137. Le articolazioni del sistema 215

7.1. Norme generali e speciali 2157.2. Fatti di reato e circostanze 216

8. Reato putativo 217

CAPITOLO 2

IL PROBLEMA DELLA CAUSALITÀ 218

1. Il problema 2182. Il concetto di causa come condizione necessaria 221

2.1. La struttura logica del giudizio sulla causalità 2212.2. Infondate obiezioni alla teoria della condizione necessaria 222

3. Il modello della sussunzione sotto leggi scientifiche 2233.1. Il sapere scientifico come base del giudizio sulla causalità 2233.2. L'esigenza di leggi'corroborate' 2263.3. La struttura della spiegazione causale 2273.4. La questione delle leggi probabilistiche 228

4. Alternative alla teoria della condizione necessaria? 2304.1. Alla ricerca di criteri di restrizione dell'imputazione causale 2304.2. La teoria della causalità adeguata 2304.3. Teorie dell'imputazione obiettiva dell'evento 232

5. Il problema delle concause e l'art. 41 2326. Slittamenti giurisprudenziali: l'idoneità generale o l'aumento del rischio

come surrogato della causalità? 2347. Il problema dell'incertezza scientifica e i limiti di funzionalità del para-

digma causale 236

XII Indice

Pag-

CAPITOLO 3

L'ANTICIPAZIONE DELLA TUTELA.I REATI DI PERICOLO 238

1. I problemi 2381.1. Esigenze di tutela nella società del rischio 2381.2. Il problema del pericolo: aspetti soggettivi e oggettivi 2401.3. La rilevanza del pericolo nel sistema penale 240

2. Le categorie dottrinali: pericolo concreto e astratto 2422.1. Modalità di tipizzazione e soglie di pericolosità 2422.2. La graduabilità del pericolo 245

3. Il pericolo concreto 2464. Il pericolo astratto 249

4.1. Legittimità di principio della tecnica di tipizzazione del comporta-mento vietato 249

4.2. Condizioni e limiti di legittimità dell'anticipazione della tutela pe-nale 251

4.3. La tecnica dei valori soglia 2534.4. Lo svolgimento di attività senza la prescritta autorizzazione 255

5. Il principio di precauzione 257

CAPITOLO 4

REATI OMISSIVI 260

Sezione 1LA RESPONSABILITÀ PER OMISSIONE: FONDAMENTO EPROBLEMI 260

1. L'omissione come modalità di offesa di beni giuridici 2602. I doveri di solidarietà come fondamento della responsabilità per omis-

sione 2623. Le categorie di reati omissivi 2634. Reati di pura omissione 264

Sezione 2

REATI COMMISSIVI MEDIANTE OMISSIONE 267

1. I problemi. L'obbligo giuridico di impedire l'evento come condizionedi tipicità dell'omissione causale 267

2. La causalità dell'omissione 2682.1. L'applicabilità del modello della condizione necessaria 2682.2. L'impedimento dell'evento: probabilità o certezza? 269

Indice XIII

pag.

La tipicità dell'omissione causale 2713.1. Le posizioni di garanzia 2713.2. Fonti e presupposti delle posizioni di garanzia 271II sistema delle posizioni di garanzia 2734.1. Classificazione delle posizioni di garanzia 2734.2. Posizioni di protezione 2744.3. Posizioni di controllo. Rinvio 2764.4. Doveri di impedimento di reati commessi da terzi 277Limiti strutturali alla configurabilità di reati omissivi impropri? 280

PARTEV

CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE

CAPITOLO 1

GIUSTIFICAZIONE E NON PUNIBILITÀ 285

1. Il problema della giustificazione 2852. Le cause di non punibilità in senso stretto 2863. Le fonti della giustificazione o della non punibilità 2874. La rilevanza oggettiva delle cause di giustificazione 2895. Cause di giustificazione non codificate? 289

CAPITOLO 2

ESERCIZIO DI UN DIRITTO EADEMPIMENTO DI UN DOVERE 292

1. Fondamento e contenuto della scriminante 2922. Le fonti del diritto o del dovere scriminante 2933. L'adempimento di un dovere 294

CAPITOLO 3

IL CONSENSO DELL'AVENTE DIRITTO 298

1. Il consenso fra esclusione del fatto tipico ed esclusione dell'antigiuri-dicità 298

2. I limiti al consenso scriminante. Diritti disponibili e indisponibili 2993. I requisiti del consenso 3014. Consenso e tutela dell'integrità fisica 3025. Consenso e tutela della vita 3046. Il consenso all'esposizione a pericolo 307

XTV Indic

CAPITOLO 4

REAZIONI GIUSTIFICATE INSITUAZIONI DI NECESSITÀ 309

Premessa 309

Sezione 1

LEGITTIMA DIFESA 311

1. Il fondamento della causa di liceità: diritto di difendere i diritti, ofunzione pubblica? 311

2. I presupposti della legittima difesa: il pericolo attuale di un'offesa in-giusta 312

3. I requisiti della difesa legittima: a) la necessità di difendere un diritto 3144. I requisiti della difesa legittima: b) la proporzione fra difesa e offesa 3165. La legittima difesa di beni patrimoniali 3186. I ed . offendicula 319

Sezione 2

STATO DI NECESSITÀ 321

1. Il problema: azioni di salvataggio a scapito di terzi innocenti 3212. Analogie e differenze fra stato di necessità e legittima difesa 3223. Stato di necessità determinato dall'altrui minaccia 3244. Stato di necessità e stato di bisogno 3255. Il soccorso di necessità 326

5.1. Soccorso di necessità e doveri di soccorso 3265.2. L'autonomia della persona come limite al soccorso di necessità 3275.3. Stato di necessità e poteri dell'autorità 3285.4. Il particolare dovere giuridico di esporsi al pericolo 330

Sezione 3

USO LEGITTIMO DELLA COAZIONE 331

1. Il problema 3312. I titolari della potestà di coazione fisica 3323. I presupposi della coazione legittima: violenza e resistenza all'au-

torità 3334. I mezzi usati e la proporzione 3345. Il "soccorso difensivo" ad opera della forza pubblica 336

Indice X V

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PARTE VI

LA COLPEVOLEZZA

CAPITOLO 1

IL PRINCIPIO DI COLPEVOLEZZA 341

Sezione 1

LE TEORIE SULLA COLPEVOLEZZA 341

1. Il problema 3412. Concezione psicologica e concezione normativa della colpevolezza 3433. La colpevolezza come presupposto della responsabilità e come criterio

di graduazione della sanzione 3444. Colpevolezza penale e colpevolezza morale 3455. Colpevolezza e funzioni della pena 3466. Il principio di colpevolezza fra concezioni 'funzionali' e concezioni 'ga-

rantiste' 349

Sezione 2

I CRITERI D'IMPUTAZIONE SOGGETTIVA NELL'ORDINA-MENTO ITALIANO 351

1. Il sistema dell'imputazione soggettiva nel codice Rocco 3512. La rilevanza della distinzione fra dolo e colpa 3533. Le definizioni dell'art. 43 ep. 355

Sezione 3

LA DIMENSIONE COSTITUZIONALE DEL PRINCIPIO DICOLPEVOLEZZA 356

1. Gli orientamenti della dottrina 3562. La giurisprudenza costituzionale meno recente 3573. La svolta verso la rilevanza costituzionale del principio di colpevolezza 359

3.1. La storica sentenza della Corte costituzionale n. 364 del 1988 3593.2. Una conferma della svolta: Corte cost. n. 1085 del 1988 3613.3. Principio di colpevolezza e modello d'ordinamento 361

CAPITOLO 2

IL DOLO 363

1. Generalità 3632. L'oggetto del dolo: il fatto costitutivo di reato 365

XVI India

3. Il contenuto psicologico del dolo. Volontà e rappresentazione 3664. Dolo intenzionale, diretto, alternativo 367

4.1. Dolo intenzionale 3674.2. Dolo diretto 3684.3. Dolo alternativo 369

5. Il problema del dolo eventuale 3695.1. Accettazione del rischio o accettazione dell'evento? 3695.2. Aspetti emozionali, contenuto rappresentativo e contenuto voliti-

vo del dolo eventuale . 3716. Il contenuto di coscienza necessario al dolo 3757. Dolo e coscienza dell'offesa agli interessi tutelati 3768. Dolo specifico 3789. Accertamento del dolo 379

9.1. L'esigenza di una prova certa 3799.2. La questione dei ed. segnali d'allarme 379

10. Il dolo nei reati omissivi 38110.1. Il dolo nei reati omissivi puri 38110.2. Il dolo nei reati commissivi mediante omissione 382

CAPITOLO 3

LA COLPA 383

1. Il problema 3831.1. La condotta colposa come inosservanza di regole cautelari 3831.2. Doveri di sapere e doveri di comportamento 3861.3. Regole cautelari e attività illecite 387

2. L'individuazione delle regole cautelari 3882.1. I criteri della prevedibilità e prevenibilità 3882.2. L'agente modello 389

3. La colpa specifica 3913.1. La formalizzazione di regole cautelari 3913.2. Norme rigide e norme elastiche 393

4. Svolgimento di attività pericolose. Il problema del 'rischio consentito' 3945. Regole cautelari in forma di clausola generale. Problemi di determinatez-

za 3966. Doveri di sicurezza e costo economico 3997. Il ed. principio d'affidamento 4008. Il nesso fra colpa ed evento 402

8.1. La prevedibilità dell'evento 4028.2. La questione del comportamento alternativo lecito 403

9. La misura soggettiva della colpa 40510. Il grado della colpa 40611. Caso fortuito e forza maggiore 407

Indice XVII

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CAPITOLO 4

L'ERRORE SUL FATTO 409

1. L'errore sul fatto come'rovescio'del dolo 4092. L'errore su legge extrapenale 410

2.1. Il problema 4102.2. Leggi penali di origine extrapenale 4112.3. L'errore sugli elementi normativi 412

2.3.1. La teoria delle norme integratrici e la pratica disapplica-zione dell'art. 47 ultimo comma 412

2.3.2. L'errore sugli elementi normativi come errore sul fatto 4143. L'errore su elementi specializzanti 418

CAPITOLO 5

AI CONFINI FRA COLPEVOLEZZA E RESPONSABILITÀOGGETTTVA 419

1. Residui di responsabilità oggettiva nel codice Rocco 4192. L'illegittimità costituzionale della responsabilità oggettiva 4203. Il criterio del versariin re illicita 4224. Preterintenzione e delitti aggravati dall'evento 4235. Reato aberrante 425

5.1. Aberratio delieti 4265.2. Aberratio ictus Ali

6. Condizioni obiettive di punibilità 4287. Una deroga ai principi: la disciplina dell'errore sull'età della persona

offesa nei delitti sessuali 4318. L'inesigibilità come scusante generale? 432

CAPITOLO 6

L'ERRORE SULL'ILLICEITÀ DEL FATTO COMMESSO 435

1. Il principio tradizionale: l'irrilevanza dell'errore sull'illiceità (art. 5 ep.) 4352. La conoscenza della legge penale: presupposti e limiti 4373. L'ignoranza inevitabile dell'illiceità come causa di esclusione della col-

pevolezza 4383.1. La dichiarazione d'illegittimità costituzionale parziale dell'art. 5 4383.2. Le ragioni di politica del diritto a favore della disciplina vigente 439

4. I criteri dell'evitabilità dell'errore sul precetto 4404.1. Il dovere strumentale di conoscenza della legge e i doveri del legi-

slatore 4404.2. L'adempimento dei doveri di informazione come causa di esclu-

sione della colpevolezza 441

XVIII Indice

pag-

4.3. Le fonti d'errore incolpevole sull'illiceità 4424.4. Il dubbio invincibile sulla liceità o illiceità 444

5. L'ignoranza dei doveri militari 445

CAPITOLO 7

ERRORE ED ECCESSO COLPOSOIN CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE 446

1. L'errore sulla situazione scriminante come causa di esclusione del dolo 4462. L'erronea supposizione d'un diritto o dovere scriminante 4483. L'eccesso colposo 449

CAPITOLO 8

L'IMPUTABILITÀ 451

1. Il problema. Imputabilità e colpevolezza 4512. La capacità di intendere e di volere 4533. Il vizio totale di mente 4544. Il vizio parziale di mente 4565. La disciplina dell'ubriachezza e dell'azione di sostanze stupefacenti 457

5.1. L'ubriachezza o stupefazione accidentale come causa di non im-putabilità 457

5.2. L'ubriachezza o stupefazione volontaria o colposa 4595.3. L'intossicazione cronica da alcol o da sostanza stupefacente 461

6. Sordomutismo 4627. Minore età 4638. La ed. actio libera in causa 4649. Dolo e colpa in soggetti naturalisticamente incapaci 465

PARTE VII

FORME DI MANIFESTAZIONE DEL REATO

Premessa 411

CAPITOLO 1

IL REATO CIRCOSTANZIATO 472

1. Il problema. Definizione delle circostanze 4722. Le circostanze del reato nel sistema del codice 473

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2.1. Le circostanze aggravanti comuni 4752.2. Le circostanze attenuanti comuni ' 4782.3. Le circostanze attenuanti generiche 4812.4. Le circostanze inerenti alla persona del colpevole 482

3. L'imputazione delle circostanze 4843.1. I criteri generali d'imputazione 4843.2. L'errore sulla persona dell'offeso 485

4. Circostanze e titolo autonomo di reato 4864.1. Le differenze di disciplina 4864.2. I criteri di identificazione 487

CAPITOLO 2

IL DELITTO TENTATO 490

1. Il problema 4902. Il delitto tentato come figura autonoma. Tentativo e attentato 4923. I requisiti del tentativo punibile 493

3.1. Atti esecutivi e atti preparatori. L'art. 115 c.p. 4933.2. L'univocità degli atti 4953.3. L'idoneità degli atti 498

4. L'elemento soggettivo. La questione del dolo eventuale 5005. Limiti all'ammissibilità del tentativo. Tentativo e circostanze 5026. Trattamento sanzionatorio 5037. Desistenza volontaria e recesso attivo 503

CAPITOLO 3

IL CONCORSO DI PERSONE NEL REATO 505

1. Il problema 5052. Le teorie sul concorso di persone 507

2.1. La fattispecie plurisoggettiva eventuale 5072.2. La ed. accessorietà 509

3. I requisiti del contributo concorsuale 5103.1. I modelli di disciplina unitario e differenziato. Concorso materiale

e concorso morale 5103.2. Il problema dei requisiti oggettivi minimi della condotta di

partecipazione 5113.3. Il paradigma causale 5113.4. La partecipazione all'esecuzione del reato 513

4. Forme di partecipazione al reato 5144.1. Concorso morale 5144.2. Concorso omissivo 515

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4.3. Il ed. autore mediato 5165. Il dolo di partecipazione 5166. Reato diverso da quello voluto da taluno dei concorrenti 5177. Il concorso dell'estraneo nel reato proprio 5208. Il concorso in reato plurisoggettivo necessario 5229. Concorso di persone e reati associativi 523

9.1. Il problema del ed. concorso esterno 5249.2. Il problema della responsabilità dei dirigenti dell'associazione

criminosa per delitti commessi dagli associati 52510. Desistenza e recesso attivo 52611. Il trattamento sanzionatorio. Le circostanze 52712. Concorso di persone e reato colposo 52813. Limiti alla responsabilità per concorso nel reato 530

13.1. Le norme sul concorso di persone nella legge penale tributaria 53013.2. L'agente provocatore e l'infiltrato in organizzazioni criminali 531

CAPITOLO 4

RESPONSABILITÀ PENALI NELL'AMBITODI ORGANIZZAZIONI COMPLESSE 533

1. Il soggetto apicale come garante primario 5332. Doveri non delegabili del soggetto apicale 5353. La struttura a rete delle posizioni di garanzia entro l'organizzazione 5374. La questione della delega di funzioni 539

4.1. Necessità della delega? 5404.2. Il trasferimento di poteri al delegato 541

5. La rilevanza della delega: obiettiva o soggettiva? 5436. Potere e sapere come presupposti di posizioni di garanzia 5447. Doveri non delegabili e colpevolezza del soggetto apicale 5468. Il dovere di vigilanza 547

CAPITOLO 5

UNITÀ E PLURALITÀ DI REATI 549

1. L'unità del fatto di reato come problema di qualificazione normativa 5492. Concorso apparente di norme e concorso formale di reati 551

2.1. Il concorso apparente di norme. Il principio di specialità 5512.2. Il criterio di sussidiarietà 5532.3. Criteri ed . di assorbimento 554

3. Concorso di reati 5553.1. Il principio del cumulo materiale delle pene 555

Indice XXI

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3.2. Le eccezioni al principio del cumulo materiale. Il cumulo giuridico 5564. Problemi comuni alle diverse ipotesi di cumulo giuridico 557

4.1. L'identificazione della violazione più grave 5584.2. Cumulo giuridico e reati puniti con pene eterogenee 559

5. Reato continuato 5605.1. Dal reato continuato omogeneo al reato continuato eterogeneo 5605.2. Il medesimo disegno criminoso 5615.3. Reato continuato e cosa giudicata 563