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I N D I C E DELLE RUBRICHE

TOMO I

I. INIZIANO LE CRONACHE DI PARTE DEI FATTI DI LUCCA. I 37

II. COME L'IMPERATORE FECE GUERRA AI ROMANI. I 38

III. COME FU FATTA ALESSANDRIA E COME FURONO DISTRUTTE LE MURA

DI MILANO. I 38

IV. COME COMINCIÒ LA GUERRA FRA LUCCA E PISA.

V. COME I LUCCHESI SCONFISSERO I PISANI.

VI. COME LUCCA SACCHEGGIÒ MOLTI CASTELLI DEI CATTANI.

VII. COME ALCUNE TERRE SI RIBELLARONO A LUCCA, E FURONO DA LUCCA

MESSE A FUOCO.

Vili. COME LUCCA MISE A FUOCO FOSCIANA.

IX. COME I LUCCHESI, ASSIEME AI FIORENTINI, SCONFISSERO I PISANI.

X. COME I FIORENTINI SCONFISSERO SIENA.

XI. COME SI STABILÌ CHEVIAREGGIO FOSSE DISTRUTTO.

XII. L'IMPERATORE SENTENZIÒ CHE PISA NON POTESSE BATTERE MONETA

LUCCHESE.

XIII. COME IL PAPA FECE PACE CON L'IMPERATORE.

XIV. COME ROVINÒ IL PONTE VECCHIO DI FIRENZE.

XV. COME L'ESTATE FU cosi PIOVOSA CHE NON SI EBBERO I RACCOLTI DELLA

BIADA.

XVI. COME VI FU MORÌA E FAME.

XVII COME L'IMPERATORE TOLSE IL CONTADO ALLE CITTÀ TOSCANE, CON

LA SOLA ECCEZIONE DI PlSA E PlSTOIA. I 42

XVIII. COME LUCCA MISE A FUOCO MONTRAVENTE E FORNORI. I 42

XIX. COME IL SEPOLCRO DI GERUSALEMME FU CONQUISTATO DAL SULTANO. I 42

XX. COME LUCCA PRESE IL BORGO DI SAN GINIGIO A SAN MINIATO EMORÌ L'IMPERATORE. I 42XXI. COME FU FATTO IMPERATORE ARRIGO, FIGLIO DELL'IMPERATOREFEDERIGO BARBAROSSA. I 43XXII. COME L'IMPERATORE ARRIGO FU FATTO RE DI SICILIA. I 43XXIII. COME A LUCCA SI FECE FESTA PER LA NASCITA DI FEDERICO, FIGLIODELL'IMPERATORE. I 43

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346 INDICE DELLE RUBRICHE

XXIV. COME IN LUCCA NACQUE DISCORDIA. I 43

XXV. COME MORÌ L'IMPERATORE ARRIGO. I 44

XXVI. COME LUCCA SACCHEGGIO BOZZANO. I 44

XXVII. COME I LUCCHESI FURONO SCONFITTI DAI FUORIUSCITI DI LUCCA

E DA QUELLI DI MONTECATINI. I 44

XXVIII COME I LUCCHESI SI RIBELLARONO. I 46

XXIX. COME I PORCARESI UCCISERO IL PODESTÀ DI LUCCA. I 46

XXX. COME I CAVALIEIU DI LUCCA COMBATTERONO CONTRO I MARCHESI

DI MASSA. I 46

XXXI. COME IN LUCCA NACQUE DISCORDIA. I 47

XXXII. COME A FIRENZE SI COSTITUIRONO LA PARTE GUELFA E QUELLA

GHIBELLINA. I 48

XXXIII. COME FIRENZE COMPRÒ IL CASTELLO DI TOIANO I 48

XXXIV. COME MORÌ OTTONE, IMPERATORE, E FU ELETTO FEDERIGO IL I 48

XXXV. COME I FIORENTINI FECERO IL PONTE NUOVO. I 49

XXXVI. COME I SARACENI RICONQUISTARONO DAMIATA. I 49

XXXVII. COME RICOMINCIÒ LA GUERRA CON PISA. I 49

XXXVIII. COME I LUCCHESI MANDARONO A PISA UNA AMBASCIATA PERTROVARE UN ACCORDO. I 50

XXXIX. COME I LUCCHESI COSTRUIRONO CASTIGLIONCELLO.

XL. COME I PISANI COSTRUIRONO CASTELLO DEL BOSCO.

XLI. COME I PISANI COSTRUIRONO PLANECTORO.

XLII. COME LUCCA SI RICONCILIÒ CON LA CHIESA.XLIII. COME I PISANI ED I LUCCHESI SI COMBATTERONO E LUCCA RESTÒVINCITRICE.

XLIV. COME I LUCCHESI CONQUISTARONO IL CASTELLO DEL BOSCO.

XLV. COME I PISANI ABBANDONARONO LA FORTEZZA DI PLANECTORO.

XLVI. COME LUCCA COSTRUÌ IL CASTELLO DI ROTAIO.

XLVII. COME I LUCCHESI BRUCIARONO CASTIGLIONE DI GARFAGNANA.

XLVIII. COME FU DISTRUTTO CARMIGNANO.

XLIX. COME I FIORENTINI DISTRUSSERO MONTE LISCA DI SIENA.

L. COME I FIORENTINI, ASSIEME AI LUCCHESI, DISTRUSSERO IL CASTELLO DISELVONE DI SIENA.

LI. COME I FIORENTINI DISTRUSSERO QUERCIA GROSSA DI SIENA.

LII. COME I FIORENTINI CONDUSSERO UN ASINO IN SIENA.

LUI. COME I FIORENTINI DISTRUSSERO DICIOTTO CASTELLI DI SIENA.

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INDICE DELLE RUBRICHE 347

LIV COME FIRENZE E SIENA FECERO PACE E FIRENZE ACQUISTÒ MONTALCINO. I 58

LV. COME L'IMPERATORE MOSSE GUERRA IN LOMBARDIA.

LVI COME I LUCCHESI DISTRUSSERO MOLTI CASTELLI IN VERSILIA.

LVII. COME I LUCCHESI RICOSTRUIRONO IL BORGO DI SAN GINIGIO.

LVIII. COME FIRENZE FU CONQUISTATA DALL'IMPERATORE.

LIX. COME LUCCA FECE COSTRUIRE PIETRASANTA.

LX. COME L'IMPERATORE COMBATTÈ CONTRO ROMA E VI FURONO CINQUE

MESI SENZA PIOGGIA.

LXI. COME VI FURONO TRE TERREMOTI IN UNA NOTTE.

LXII. COME LUCCA DISTRUSSE CORSENA.

LXIII. COME LUCCA BRUCIÒ MOLTE TERRE IN GARFAGNANA.

LXIV. COME I GUELFI DI FIRENZE FURONO CACCIATI E VENNERO A LUCCA.

LXV. COME L'IMPERATORE FU SCONFITTO A PARMA.

LXVI. COME RE ENZO MORÌ A BOLOGNA, IN PRIGIONE.

LXVII. COME I CRISTIANI FURONO SCONFITTI DAI SARACENI ED I GUELFI

RIENTRARONO IN FIRENZE.

LXVIII. COME RE CORBJVDO CONQUISTÒ NAPOLI.

LXIX. COME MORÌ IL RE CORRADO.

LXX. COME FIRENZE FECE UNA CAVALCATA SUL TERRENO DI PISTOIA.

LXXI. COME FIRENZE CONQUISTÒ VOLTERRA, E SIENA DOVETTE UBBIDIRE

A FIRENZE. I 62

LXXII. COME I FIORENTINI PRESERO AREZZO. I 62

LXXIII. COME I LLJCCHESI SCONFISSERO I PISANI. I 63

LXXIV. COME LE MURA DI PISTOIA FURONO DISTRUTTE. I 63

LXXV. COME GLI ARETINI DISTRUSSERO CORTONA, E COME IN FIRENZE

NACQUE LA DISCORDIA. I 63LXXVI. COME I SENESI SCONFISSERO FIRENZE, LUCCA E PISTOIA E VI

MORIRONO 6000 LUCCHESI. I 63

LXXVII. COME TUTTE LE TERRE DI TOSCANA ASSALIRONO LUCCA CON

L'AIUTO DELL'IMPERATORE, E LEVARONO AI LUCCHESI MOLTI CASTELLI. I 63

LXXVIII COME CASTIGLIONCELLO FU TOLTO E DATO AI PISANI E I LUCCHESILO RICONQUISTARONO. I 64

LXXIX. COME LUCCA CONCESSE MOTRONE A FIRENZE, E FIRENZE LODIEDE A PISA. I 64

LXXX. COME I GUELFI RIENTRARONO IN FIRENZE. I 65

LXXXI. COME FIRENZE SI DIEDE AL RE CARLO E QUESTI RESTITUÌ A LUCCAMOTRONE ED ALTRE TERRE. I 65

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LXXXII. COME RE CORRADINO MISE A FUOCO MOLTE TERRE DI LUCCA. I 65

LXXXIII. COME IL COMUNE DI LUCCA FECE BATTERE I FIORINI SUL TERRENODI PISA, CON L'IMPRONTA DEL LUCCHESE ARMATO A CAVALLO. I 66

LXXXIV. COME IL RE DI FRANCIA, QUELLO DI NAVARRA E D'INGHILTERRA

ASSALIRONO IL RE DI TuNISI DI BAPVBERIA. I 66

LXXXV DELLA ELEZIONE DI PAPA GREGORIO X. I 66

LXXXVI. COME LUCCA COSTRUÌ SANTA MARIA DEL GIUDICE. I 66

LXXXVII. COME IL CONTE UGOLINO DI PISA VENNE A LUCCA. I 67

LXXXVIII. COME I PISANI FURONO SCONFITTI DA LUCCA E DA FIRENZE,

E 1 PISANI DEFINIRONO I CONFINI CON LUCCA. I 67

LXXXIX. COME FU FATTA SENTENZA FRA GUELFI E GHIBELLINI.

XC. COME LUCCA VINSE E MISE A FUOCO PESCIA ED ALTRI CASTELLI.

XCI. COME TRA I FRANCESI E RE CARLO SI AFFIDÒ LA SOLUZIONE DELLE

LORO QUESTIONI ALLA SFIDA FRA CENTO CAVALIERI PER PARTE.

XCII. COME I PISANI FURONO SCONFITTI DAI GENOVESI ALLA MELORIA.

XCIII. COME LUCCA CONQUISTÒ RIPAFRATTA ED ALTRI CASTELLI.

XCIV. COME IL CONTE UGOLINO FU MESSO, CON I FIGLI, NELLA TORRE

DELLA FAME. I 70

XCV. COME FIRENZE, LUCCA E PISTOIA FECERO GUERRA A PISA. I 70

XCVI. COME FIRENZE CONQUISTÒ CASTIGLIONE ARETINO PER TRADIMENTO. I 71

XCVII. COME FU UCCISO IL VESCOVO DI AREZZO ED I GHIBELLINI FURONO

SCONFITTI. I 71

XCVIII. COME I GUELFI DI TOSCANA FECERO PACE CON I GHIBELLINI. I 71

XCIX. COME VI FU GUERRA FRA IL R E DI FRANCIA E QUELLO D'INGHILTERRA. I 71

C. COME IL PAPA CELESTINO RIFIUTÒ IL PAPATO. I 72

CI. COME VI FU BATTAGLIA FRA IL R E DI FRANCIA E QUELLO D'INGHILTERRA

E VINSE IL R E DI FRANCIA. I 72

CII. COME I COLONNA SI ARRESERO AL PAPA. I 72

CHI. COME LUCCA CONQUISTÒ L'AGULA DI LUNIGIANA. I 72

CIV. COME NELL'ANNO 1300 vi FU IL PERDONO DI ROMA. I 73

CV COME I PISANI CERCARONO DI FAR SORGERE DISCORDIA IN LUCCA E

COME VI RIUSCIRONO. I 74CVI. COME LUCCA SCONFISSE PISTOIA, ED I GHIBELLINI FURONO CACCIATIDA LUCCA. I 75

CVII. COME MORÌ PAPA BONIFACIO E FU ELETTO PAPA BENEDETTO DATREVISO. I 75

CVIII. COME I LUCCHESI ANDARONO IN AIUTO A FIRENZE CON 700 CAVALIERIE 20.000 PEDONI. I 76


CIX. COME LUCCA E FIRENZE ASSEDIARONO PISTOIA. I 76

CX. COME LUCCA E FIRENZE EBBERO PISTOIA PER FAME. I 77

CXI. COME LUCCA CONQUISTÒ FOSDINOVO DI LUNIGIANA. I 78

CXII. COME FIRENZE EBBE PRATO PER INGANNO, E PISTOIA SI RIBELLÒ AL

COMUNE DI LUCCA SU RICHIESTA DEL COMUNE DI FIRENZE. I 79

CXIII. COME IL POPOLO MINUTO PRIVÒ DELLA SIGNORIA I NOBILI DI LUCCA. I 80

CXIV. COME ARRIGO, RE DELLA MAGNA, FU INCORONATO IMPERATORE. I 80

CXV. COME I LUCCHESI FURONO SCONFITTI DA UGUCCIONE E DAI PISANI. I 81

CXVI. COME UGUCCIONE ED IL COMUNE DI PISA CONQUISTARONO LA

CITTÀ DI LUCCA E IL SUO CONTADO. I 83

CXVII. COME UGUCCIONE FU CACCIATO DA PISA E DA LUCCA. I 84

CXVIII. RACCONTATA LA PRIMA PARTE DELLE CRONACHE ANTICHE DI LUCCA,

E BREVEMENTE ALQUANTE COSE DI ALCUNE TERRE, ORA RACCONTERÒ LA

SECONDA PARTE DELLE SUDDETTE CRONACHE, LE QUALI EGUALMENTE NARRERÒ

BREVEMENTE, E COMINCIO. I 85

CXIX. COME SI FECE SUPPLICA AL SANTO PADRE A NOME DI LUCCA. EPRIMA DELL'ELEZIONE DEL PAPA. I 87

CXX. COME NUMEROSI CITTADINI DI LUCCA, QUALI PROCURATORI DELLA

CITTÀ, PREGARONO IL SANTO PADRE DI DARE IL PERDONO A LUCCA. I 88

CXXI. COME IL PAPA MANDÒ UNA LETTERA AL VESCOVO DI LUCCA. I 98

CXXII. COME IL SANTO PAPA RICOMUNICÒ LA CITTÀ ED IL CONTADO DI

LUCCA. I 100

CXXIII. COME LUCCA PERSE LA SUA LIBERTÀ ED I GOVERNI CHE CAMBIÒ. I 101

CXXIV. COME MESSER MASTINO DIEDE NUMEROSE TERRE DI LUCCA AL

COMUNE DI FIRENZE. I 103

CXXV COME IL COMUNE DI FIRENZE COMPERÒ LUCCA DA MESSER MASTINO. I 104

CXXVI. COME IL COMUNE DI PISA ASSEDIÒ LUCCA E LA CONQUISTÒ. I 105

CXX VII. COME I FIGLI DI MESSER CASTRUCCIO VENNERO A CAVALLO EDARSERO IL CONTADO DI PlSA. I 106CXXVIII. COME MESSER LUCHINO DA MILANO VENDETTE A PISA PIETRA-

SANTA ED ALTRE TERRE DI LUCCA. I 107

CXXIX. COME FU IN TOSCANA UNA GRANDE CARESTIA. I 107

CXXX. COME, MORTO IL CONTE FAZIO, IL CONTE RANIERI DI DONORATICO

RIMASE SIGNORE E GOVERNATORE DI PlSA E DI LuCCA. I 108

CXXXI. COME MORÌ IL CONTE RANIERI. I 108

CXXXII. COME IN PISA SI INCENDIARONO MOLTE CASE. I 109

CXXXIII. COME VI FU UNA GRANDE EPIDEMIA. I HO

CXXXIV. COME DA ROMA FU FATTO IL PERDONO. I i n

350 ' INDICE DELLE RUBRICHE

CXXXV. COME L'ARCIVESCOVO DI MILANO CONQUISTÒ BOLOGNA. I 112

CXXXVI. COME MORÌ L'IMPERATORE E COME MESSER CARLO VENNE INITALIA PER PRENDERE LA CORONA DELL'IMPERO. I 113

CXXXVII. COME L'IMPERATORE FU INCORONATO CON LA CORONA DIFERRO IN MILANO. I 115

CXXXVIII. COME L'IMPERATORE VENNE A LUCCA, E POI ANDÒ A PISA ECREÒ MOLTI CAVALIERI. I II5

CXXXIX. COME L'IMPERATRICE VENNE A LUCCA CON NUMEROSA COM-PAGNIA E POI ANDÒ A CAVALLO A PlSA. I Il6

CXL. COME L'IMPERATORE ANDÒ A ROMA E QUI FU INCORONATO CON LACORONA D'ORO DELL'IMPERO. I 117

CXLI. COME CERTI NEMICI DI LUCCA PRESERO IL CASTELLO SU RICHIESTADEI PISANI. I 118

CXLII. COME I LUCCHESI COMBATTERONO IN LUCCA CONTRO I PISANI. I 119

CXLIII. COME FU TAGLIATA LA TESTA A SETTE NOTABILI CITTADINI NELLACITTÀ DI PISA. I 121

CXLIV. COME 1 LUCCHESI SI ERANO ASSERRAGLIATI A SEGROMIGNO ECOME 1 PISANI VI VENNERO CON UOMINI A CAVALLO E SI ACCORDARONOSENZA COMBATTERE. I 122

CXLV. COME MESSER FRANCESCO CASTRACANI ED I FIGLI DI MESSERCASTRUCCIO ABBANDONARONO PISA. I 122

CXLVI. COME MESSER FRANCESCO FU UCCISO E SUO FIGLIO FERITO. I 123

CXLVII. COME FU TAGLIATA LA TESTA AD ALTINO CASTRACANE. I 123

CXLVIII. COME L'IMPERATORE PARTÌ DA PISA E DA LUCCA E TORNÒNELLA MAGNA. I 124

CXLIX. COME FU TAGLIATA LA TESTA A MESSER ARRIGO CASTRACANI. I 124

CL. COME IL COMUNE DI FIRENZE CONQUISTÒ PIETRABUONA E COME LASI RIEBBE CON LA FORZA. I 125

CLI. COME I FIORENTINI INVASERO IL CONTADO DI PISA SACCHEGGIANDO

E BRUCIANDO. I 126

CLII. COME DIO MANDÒ UN'EPIDEMIA PER TUTTA L'ITALIA. I 128

CLIII. COME FU TAGLIATA LA TESTA AD UNDICI CITTADINI DI LUCCA. I 129

CLIV. COME LE GENTI DI FIRENZE VENNERO NEL CONTADO DI PISA E VI

RECARONO GRAN DANNO. I 129

CLV. COME IL COMUNE DI PISA E IL COMUNE DI LUCCA I 130

FECERO UNA CAVALCATA A FIRENZE CON 4 0 0 0 BANDIERE E CON DUE PALII. I 130

CLVI. COME FURONO CREATI DIVERSI CAVALIERI, SI CORSERO I PALII, SIBATTERONO MONETE, E PER MAGGIORE SCORNO SI IMPICCARONO ASINI. I 131CLVII. COME I PISANI CAVALCARONO SUL FIORENTINO E MISERO A FUOCONUMEROSI CASTELLI. I 132


CLVIII. COME I FIORENTINI CAVALCARONO SUL TERRITORIO DI PISA E LEGENTI DI PISA FURONO SCONFITTE. I 133

CLIX. COME LE GENTI DI FIRENZE FECERO BATTERE MONETA E CORRERE

IL PALIO ED IMPICCARONO ASINI, CANI E MONTONI. I I34

CLX. COME MESSER GIOVANNI DELL'AGNELLO FU FATTO DOGE. I 135

CLXI. COME LE GENTI DI FIRENZE MISERO A FUOCO IL CONTADO DI LUCCA,E POI VI FU PACE FRA FIRENZE E PlSA. I 136

CLXII. COME MESSER GIOVANNI DELL'AGNELLO MANDÒ A LUCCA, COMEGOVERNATORE, IL NIPOTE GHERARDO. I 136

CLXIII. COME MESSER GIOVANNI DELL'AGNELLO VENNE A LUCCA PERPARLAMENTARE. I 137

CLXIV. COME IL SIGNORE DI PISA ANDANDO A CAVALLO FECE UCCIDEREUN CITTADINO. I 138

CLXV. COME IL SIGNORE DI PISA CREÒ SIGNORI I PROPRI FIGLI PICCOLI. I 139

CLX VI. COME MESSER GIOVANNI DELL'AGNELLO CHIESE DENARI A FRAN-CESCO GUINIGI, E FU MAL SERVITO. I I4I

CLXVII. COME MESSER GIOVANNI DELL'AGNELLO ANDÒ A CAVALLO ALlVOlWO PER PARLARE CON IL PAPA, E COME IL PAPA SI RITIRÒ SULLE NAVIIN MARE. I I42

CLXVIII. COME MESSER GIOVANNI DELL'AGNELLO SI SPOSÒ E PORTÒ LASPOSA A PISA. I 142

CLX IX. COME MESSER GIOVANNI DELL'AGNELLO PORTÒ LA SUA SPOSA ALUCCA. I 143

CLXX. COME IL R E DI CIPRO VENNE A LUCCA CON IL SUO FIGLIOLO. I 144

CLXXI. COME L'IMPERATORE VENNE IN LOMBARDIA PER PASSARE IN TOSCANA. I 144

CLXXII. COME MESSER GIOVANNI DELL'AGNELLO MANDÒ AMBASCIATORIALL'IMPERATORE. I 145

CLXXIII. IN NOME DI DIO ONNIPOTENTE, DELLA SUA SANTA MADRE, LAMADONNA MARIA E DI TUTTA LA CORTE CELESTE... I 147

CLXXIV COME MESSER GIOVANNI DELL'AGNELLO ANDÒ A PISA. I 149

CLX XV. COME GLI ANZIANI DI LUCCA INVIARONO LETTERE ALL'IMPERATORE,CHE ERA A PARMA QUANDO IL PATRIARCA ERA A LUCCA. I 149

CLXXVI. COME L'IMPERATORE VENNE A LUCCA E FU INCONTRATO DAMESSER GIOVANNI DELL'AGNELLO. I 150

CLXXVII. COME IN LUCCA SI COMINCIÒ A GRIDARE «VIVA L'IMPERATORE». I 151

CLXXVIII. COME MESSER GIOVANNI DELL'AGNELLO CADDE E SI RUPPEIL FEMORE. I 151

CLXXIX. COME MESSER GIOVANNI DELL'AGNELLO MANDÒ A PISA MESSERGHERARDO, SUO NIPOTE. I 152

CLXXX. COME MESSER IL PATRIARCA ANDÒ A PISA PER PRENDERLA ANOMH DELL'IMPERATORE. I 153


CLXXXI. COME IL PATRIARCA DELL'IMPERATORE VENNE A PISA PERPRENDERE LA SIGNORIA IN SUO NOME. I I53

CLXXXII. COME GLI ANZIANI ED IL POPOLO DI PISA GIURARONO NELLEMANI DEL PATRIARCA DELL'IMPERATORE. I I54

CLXXXIII. COME MESSER GHERARDO DELL'AGNELLO TORNÒ A LUCCA. I 155

CLXXXIV. COME I PISANI FERIRONO NUMEROSI LUCCHESI E COME ALDE-

RIGO DEGLI ANTELMINELLI PAGÒ AI PISANI, PER IL COMUNE DI LUCCA, 4OOOFIORINI D'ORO. I 156

CLXXXV. C O M E L'IMPERATORE SI DIRESSE VERSO LA CITTÀ DI R O M A . I 156

C L X X X V I . C O M E L'IMPERATORE RITORNÒ A LUCCA DA R O M A ASSIEME

AL CARDINALE. I 157

C L X X X V I I . C O M E FU PRESENTATA ALL'IMPERATORE UNA PETIZIONE ANOME DI LUCCA. I 158

C L X X X V I I I . C O M E SER M O C C I O , CALZOLAIO, ANDÒ A PARLARE CON IPISANI PER L'ARRIVO DEL CARDINALE VENUTO DA R O M A . I 158

C L X X X I X . C O M E I RASPANTI DI PISA E MESSER G U I D O SARDO VENNEROA LUCCA DALL'IMPERATORE, E COME I RASPANTI FURONO IMPRIGIONATI EMESSER G U I D O TORNÒ A PISA. I 160

C X C . C O M E FU BRUCIATO UN SODOMITA. I 161

C X C I . C O M E L'IMPERATORE MISE IL CONTE BERNARDO A FAR LA GUARDIA

DELLA LOGGIA IN PIAZZA. I 162

CXCII. COME MESSER PIETRO GAMBACORTA CAVALCÒ VERSO PISA. I 163

CXCIII. COME LA GENTE DELL'IMPERATORE ED IL POPOLO DI LUCCACAVALCARONO CONTRO PlSA. I 164

CXCIV. COME LA GENTE DELL'IMPERATORE ED IL POPOLO DI LUCCACAVALCARONO CONTRO RlPAFRATTA DI PlSA. I 165

CXCV COME IL COMUNE DI LUCCA PRESE PONTETETTO. I 166

CXCVI. COME LA GENTE DELL'IMPERATORE E QUELLA DEL COMUNE DILUCCA CAVALCÒ VERSO ASCIANO E CALCI, NEL CONTADO DI PISA. I 167

CXCVII. COME LA GENTE DELL'IMPERATORE ED IL POPOLO DI LUCCAPRESERO MOTRONE. I 168

CXCVIII. COME FU SCRITTA UNA CANZONE PER LA PRESA DI MOTRONE

DA DAVINO CASTELLANI, CITTADINO DI LUCCA. I 170

CXCIX. COME ANASI E MESSER FRACHE SI RIBELLARONO ALL'IMPERATORE,SI ASSERRAGLIARONO NEL PALAZZO DI SAN MICHELE, E COME QUELLO FUASSALTATO E PRESO. I 171

CC. COME L'IMPERATORE FECE INIZIARE LA COSTRUZIONE IN LUCCA DI UNCASTELLO, CHE FU CHIAMATO CASTELLO CESAREO. I 172

CCI. COME L'IMPERATORE LIBERÒ LUCCA E COME FECE CAVALIERE MESSERCARLO RONGHI. I 173

CCII. COME L'IMPERATORE PARTÌ DA LUCCA E VI LASCIÒ IL CARDINALE. I 174


CCIII. COME LA GENTE DI MESSER BERNABÒ VENNE A LUCCA DA MILANO. I 175

CCIV. COME ALDERIGO DEGLI ANTELMINELLI VENNE A LUCCA CON LAGENTE DELLA LUNIGIANA. I 175

CCV. COME FU IMPICCATO AGOSTINO VIVORI. I 177

CCVI. COME LA GENTE DI MESSER BERNABÒ ENTRÒ IN LUCCA. I 178

CCVII. COME LA GENTE LOMBARDA ED IL POPOLO DI LUCCA SI ARMARONO. I 179

CCVIII. COME ALDERIGO DEGLI ANTELMINELLI VENNE IN PIAZZACON LA

SUA BANDIERA. I 179

CCIX. COME ALDERIGO ANTELMINELLI FU MESSO IN PRIGIONE. I 180

CCX. COME IL COMUNE DI FIRENZE TOLSE SAN MINIATO AL CARDINALEED ALLA GENTE DI MESSER BERNABÒ. I l 8 lCCXI. COME IL CARDINALE PARTÌ DA LUCCA E MESSER GIOVANNI BOLCIONI

DA PlETRASANTA. I 182

CCXII. COME LA CITTÀ DI LUCCA FU DIVISA IN TRE TERZIERI. I 183

CCXIII. COME IN LUCCA FURONO CREATI I PRIMI GONFALONI E PENNONI. I 184

CCXIV COME SI INIZIÒ A DEMOLIRE PARTE DELLE FORTEZZE E DEL CASTELLO

DI LUCCA. I 184

CCXV COME I FRATI DI SAN ROMANO DEMOLIRONO LA PORTA DEL CASTELLOCHE ERA DIRIMPETTO ALLA CHIESA DI SAN ROMANO. I 185

CCXVI. COME SI DISTRUSSE IL CASTELLO DI LUCCA E VENNE DONATO UN

PALIO AI MAESTRI FIORENTINI. I l 86

C C X V I I . C O M E MOLTI CITTADINI TORNARONO A LUCCA. I 186

CCXVII I . C O M E FU PRESENTATO, A TUTTI I CITTADINI DI LUCCA, UN

«ROMANZO». I 187C C X I X . COME LUCCA FU SIGNOREGGIATA DA UGUCCIONE DELLA FAGGIUOLAIN NOME DI PISA. I 187

C C X X . C O M E LUCCA FU SIGNOREGGIATA DAL CONTE G A D D O DELLAMAREMMA DI PISA. I 188

C C X X I . COME MESSER CASTRUCCIO ANTELMINELLI DI LUCCA SIGNOREGGIÒLUCCA. I 189

C C X X I I . COMI; I FIGLI DI MESSER CASTRUCCIO SIGNOREGGIARONO LUCCA. I 189

C C X X I I I . C O M E MESSER M A R C O VISCONTI DI M I L A N O SIGNOREGGIÒLUCCA. I 190

CCXXIV. C O M E MESSER GHERARDINO SPINOLA DI GENOVA SIGNOREGGIÒLUCCA. I 190

CCXXV. C O M E IL RE GIOVANNI DI BOEMIA SIGNOREGGIÒ LUCCA. I 191

C C X X V I . COME I FIGLI DI MESSER CASTRUCCIO SIGNOREGGIARONO LUCCA,E COME IL RE GIOVANNI E CARLO, IMPERATORE, SIGNOREGGIARONO LUCCA. I 192

CCXXVII. COME I ROSSI DI PARMA SIGNOREGGIARONO LA CITTÀ DILUCCA. I 192


CCXXVIII. COME MESSER MASTINO DELLA SCALA E IL COMUNE DIFIRENZE SIGNOREGGIARONO LUCCA. I 193

CCXXIX. COME IL COMUNE DI PISA SIGNOREGGIÒ LUCCA. I 193

CCXXX. COME MESSER GIOVANNI DELL'AGNELLO DI PISA SIGNOREGGIÒLUCCA I 194

CCXXXI. COME L'IMPERATORE CARLO SIGNOREGGIÒ LUCCA. I 195

CCXXXII. COME LUCCA FU SIGNOREGGIATA DA MESSER GUIDONE,

CARDINALE. I 195

CCXXXIII. COME LUCCA RIMASE LIBERA. I 196

CCXXXIV. COME SI RACCONTA DELLE CASE DISTRUTTE E BRUCIATE E LAMORTE DEI CITTADINI E DEI CONTADINI. I 196

CCXXXV. Qui RACCONTO COME SANTA CROCE E GLI ALTRI SANTIPROTEGGONO LUCCA. I 197

CCXXXVI. COME ALCUNE TERRE DELLA GARFAGNANA SI CONSEGNARONOAD ALDERIGO ANTELMINELLI. I 198

CCXXXVII. COME IL CASTELLO DI SASSI FU PERSO DA LUCCA E COME FURICONQUISTATO E DISTRUTTO. I 198

CCXXXVIII. COME IN LUCCA NACQUERO DIVISIONI FRA IL POPOLO E ILCOMUNE, E PER QUESTO FU TAGLIATA LA TESTA AD ALCUNI CITTADINI. I 199

CCXXXIX. COME GALLICANO SI RIBELLÒ. I 200

CCXL. COME LA PESTILENZA COMINCIÒ IN LUCCA E NEL CONTADO. I 201

CCXLI. COME FU TAGLIATA LA TESTA AD ALCUNI DI MONSAGRATI PER

TRADIMENTO. I 201

CCXLII. COME FIRENZE CONQUISTÒ PISTOIA. I 202

CCXLIII. COME MESSER GIOVANNI DEGLI OPIZI VENNE NELLE VICINANZE

DI LUCCA CON GENTE ARMATA. I 202

CCXLIV. COME GENTE ARMATA VENNE IN SOCCORSO DI LUCCA. I 203

CCXLV. COME SI DISTRUSSE IL CASTELLO DI MORIANO. I 203

CCXLVI. COME LA FORTEZZA DEL BARGIGLIO FU DISTRUTTA. I 203

CCXLVII. COME IL CASTELLO DI CAMAIORE FU FONDATO E CIRCONDATODI MURA AD OPERA DEL COMUNE DI LUCCA. I 204

CCXLVIII. COME PAPA URBANO V MORÌ E COME FU ELETTO PAPA GREGORIO XI. I 204

CCXLIX. COME PAPA GREGORIO ANDÒ A ROMA. I 205CCL. COME MESSER GIOVANNI ACUTO CAVALCÒ SUL TERRENO E SUL CON-TADO DI FIRENZE. I 205

CCLI. COME FIRENZE ISTITUÌ GLI OTTO SULLA GUERRA CHE FURONOCHIAMATI GLI OTTO SANTI. I 206

CCLII. COME FII^ENZE FECE LEGA CON MESSER BERNABÒ E COME FECEROUN GONFALONE ROSSO CON LETTERE BIANCHE E LA PAROLA 'LIBERTÀ', EDUN ALTRO CON IL GIGLIO. I 207


CCLIII. COME LA GENTE DI FIRENZE CAVALCÒ SOPRA LE TERRE DEL PAPA. I 207

CCLIV. COME IL PAPA SCOMUNICÒ LA CITTÀ DI FIRENZE ED I FIORENTINI. I 208

CCLV. COME MORÌ PAPA GREGORIO E COME FU ELETTO PAPA URBANO SESTO. I 209

CCLVI. COME NELLA CHIESA DI ROMA NACQUE LA DISCORDIA. I 210

CCLVII. COME MOLTE TERRE SI DETTERO A LUCCA. I 210

CCLVIII. COME SI CONQUISTÒ CASOLI OLTRE GIOGO. I 211

CCLIX. COME MOLTE COMPAGNIE VENNERO A CAVALLO E DANNEGGIARONO

LUCCA. I 211

CCLX. COME LUCCA RICORSE A PISA PER AVERE GENTE D'ARMI. I 212

C'CLXI. COME LUCCA INVIÒ CHELLO DI CORRADO DI POGGIO ALLA

COMPAGNIA DI VENTURA. I 212

CCLXII. COME SI MURARONO I BORGHI DI LUCCA. I 213

CCLXIII. COME MESSER OTTO DI BRUNSWICH ED IL CARDINALE DI GINEVRA

VENNERO A LUCCA. I 2T3

CCLXIV. COME IN PUGLIA NACQUE LA DISCORDIA. I 214

CCLXV. COME MORÌ LA REGINA GIOVANNA DI NAPOLI. I 214

CCLXVI. COME AREZZO FU PROMESSO AL CONTE ALBERIGO. I 215

CCLXVII. COME LA COMPAGNIA DEL CONTE PRESE AREZZO. I 215

CCLXVIII. COME LUCCA INVIÒ UNA AMBASCERIA AD AREZZO. I 216

CCLXIX. COME IL COMUNE DI LUCCA PAGÒ ALLA COMPAGNIA DEL CONTE

ALBERIGO 5000 FIORINI. I 217CCLXX. COME IL SIRE DI COUCY DI FRANCIA ENTRÒ NELLA CITTÀ DIAREZZO. I 217

CCLXXI. COME RE CARLO DELLA PACE ANDÒ A PRENDERE LA CORONA

DEL REGNO D'UNGHERIA. I 2 l 8

CCLXXII. COME RE CARLO MORÌ IN UNGHERIA. I 218

CCLXXIII. COME I BARONI DI NAPOLI ELESSERO RE IL DUCA D'ANGIÒ

DI FRANCIA. I 219

CCLXXIV. COME IL DUCA D'ANGIÒ VENNE DALLA FRANCIA PER ASSUME-

RE LA CORONA DEL REGNO DI NAPOLI. I 219

CCLXXV. COME MORÌ IL DUCA D'ANGIÒ. I 220

CCLXXVI. COME NACQUE DISCORDIA FRA GENOVA E VENEZIA. I 220

CCLXXVH. COME I GENOVESI PRESERO CHIOGGIA. I 221

CCLXXVIII. COME I VENEZIANI RIEBBERO LA CITTÀ DI CHIOCCIA. I 222

CCLXXIX. COME NACQUE DISCORDIA FRA IL CONTE DELLE FIANDRE E I

SUOI SOTTOPOSTI. I 223

CCLXXX. COME MORÌ GIOVANNI ANTELMINELLI DA LUCCA. I 223


CCLXXXI. COME IL RE DI FRANCIA VENNE IN SOCCORSO DEL CONTE DIFIANDRA. I 224

CCLXXXII. COME IL CASTELLO DI PALLEROSO FU TOLTO AL COMUNE

DI LUCCA. I 224

CCLXXXIII. COME SI RIEBBE PALLEROSO. I 225

CCLXXXIV. COME A SEGUITO DEI FATTI DI PALLEROSO ALCUNI FURONOGIUSTIZIATI, IMPICCATI DOPO ESSERE STATI TORTURATI CON LE TENAGLIE. I 225

CCLXXXV. COME MORÌ L'ECCELLENTISSIMO MERCANTE FRANCESCO DILAZZARO GUINIGI. I 226

CCLXXXVI. COME PER LA MORTE DEL DETTO FRANCESCO FURONOCOMPOSTE ALCUNE STROFE, CHE PARLANO DELLA CITTÀ DI LUCCA, E QUESTAÈ LA PRIMA. I 227

CCLXXXVII. SEGUE ORA LA SECONDA ALLO STESSO MODO. I 227

CCLXXXVIII. SEGUE ORA LA TERZA ALLO STESSO MODO. I 228

CCLXXXIX. SEGUE LA QUARTA ALLA STESSA MANIERA. I 229

CCXC. SEGUE LA QUINTA ALLO STESSO MODO. I 229

CCXCI. SEGUE LA SESTA ED ULTIMA, ALLO STESSO MODO. I 230

CCXCII. COME INIZIÒ IL CONTAGIO IN LUCCA E NEL CONTADO. I 231

CCXCIII. COME SI DECISE SUI DODICI DELLA BALÌA DI LUCCA. I 231

CCXCIV. Di COME... I 232

CCXCV. COME IL CONTE DI VIRTÙ PRESE MESSER BERNABÓ VISCONTI. I 232

CCXCVI. COME MESSER BERNABÒ FU MESSO IN PRIGIONE NEL CASTELLO

DI TRESSI. I 233

CCXCVII. COME MORÌ MESSER BERNABÒ E COME FU SEPPELLITO. I 234

CCXCVIII. COME PAPA URBANO SESTO VENNE ASSEDIATO NEL CASTELLO

DI NOCERA. I 235

CCXCIX. COME IL PAPA PARTÌ DA NOCERA ANDANDO ALLA VENTURA. I 236

CCC. COME IL PAPA SI DIRESSE A ROMA. I 236

CCCI. COME I ROMANI CORSERO, ARMATI, CONTRO IL PAPA. I 237

CCCII. COME IL PAPA PARLÒ ARDITAMENTE AI ROMANI. I 237

CCCIII. COME IL PAPA ANDÒ A GENOVA. I 238

CCCIV. COME I GENOVESI VOLLERO UCCIDERE IL PAPA. I 238

CCCV. COME IL PAPA PARTÌ DA GENOVA PER VENIRE A LUCCA. I 239

CCCVI. COME IL PAPA ENTRÒ, CON I CARDINALI, IN LUCCA. I 239

CCCVII. COME IL PAPA CANTÒ DI NOTTE LA MESSA. I 240

CCCVIII. COME IL PAPA CANTÒ LA MESSA DELLA MATTINA DELLAPASQUA DI NATALE, E DONÒ IL CAPPELLO E UNA CINTURA D'ARGENTO ALGONFALONIERE. I 240


CCCIX COME IL PAPA CANTÒ LA MESSA LA MATTINA DI PASQUA. I 241

CCCX. COME MORÌ IN LUCCA LA SORELLA DEL PAPA. I 241

CCCXI. COME IL PAPA DONÒ LA ROSA LA DOMENICA DI LAZZARO. I 241

CCCXII. COME IL PAPA DIEDE L'ULIVO BENEDETTO. I 242

CCCXIII. COME IL PAPA TENNE CONCISTORO NELLA CHIESA DI SAN MARTINO. I 242

CCCXIV. COME IL PAPA CONCEDEVA LE INDULGENZE. I 243

CCCXV. COME IN LUCCA FURONO BATTUTI I FIORINI E I GROSSI. I 243

CCCXVI. COME IL PAPA LASCIÒ ALLE CHIESE DI LUCCA MOLTE INDULGENZE. I 244

CCCXVII. COME IL PAPA PARTÌ DA LUCCA ED ANDÒ A PERUGIA. I 244

CCCXVIII . COME PAPA URBANO VI MORÌ, E COME FU ELETTO PAPA

BONIFACIO IX. I 244

CCCXIX. COME VENNE FATTA LA TASCA DEGLI ANZIANI E COME MESSER

BARTOLOMEO FORTEGUERRA FU ESCLUSO. I 244

CCCXX. COME È NATA LA DISCORDIA FRA I GUINIGI, I RAPONDI E I

FORTEGUERRA ED ALTRI DI LUCCA. I 245

CCCXXI. COME IL CONTAGIO SCOPPIÒ IN LUCCA E NEL CONTADO ED ALTRO. I 246

CCCXXII . COME GLI ANZIANI DI LUCCA FECERO, A VOCE, UNA TASCA

VALEVOLE PER TRE ANNI. I 247

CCCXXIII. COME NUMEROSI CITTADINI ENTRARONO IN CONSIGLIO. I 248

CCCXXIV. COME SI ARMÒ IL CAPITANO DELLA GUARDIA. I 249

CCCXXV. COME IL PARTITO DEI GUINIGI E QUELLO DEI RAPONDI E DEI

FORTEGUERRA RICORSERO ALLE ARMI. I 250CCCXXVI. COME COMINCIÒ LA GUERRA FRA IL CONTE DI VIRTÙ E ILCOMUNE DI FIRENZE. I 251

CCCXXVII. COME LA GENTE DEL CONTE VENNE A CAVALLO SUL TERRENO

FIORENTINO. I 251

CCCXXVIII COME MESSER GIOVANNI ACUTO CAVALCÒ CONTRO LE GENTI

DEL CONTE. I 252

CCCXXIX. COME LE BRIGATE DI FIRENZE COMBATTERONO CONTRO

QUELLE DEL CONTE DlVlRTÙ. I 252

CCCXXX. COME MOLTI DELLA GENTE DEL CONTE DI VIRTÙ, CHE SACCHEG-

GIAVANO IL NOSTRO CONTADO, FURONO UCCISI. I 253

CCCXXXI. COME TUTTI IN LUCCA GIURARONO DI VIVERE IN PACE. I 254

CCCXXXII . COME SI FECE UNA INVOCAZIONE A NOSTRA SIGNORA, DI

TRE STANZE. I 255

CCCXXXIII . SIMILE COSA. I 255

CCCXXXIV. SIMILE COSA. I 256

CCCXXXV. COME MESSER BARTOLOMEO FORTEGUERRA APRÌ UNA NUOVA

QUESTIONE. I 256


CCCXXXVI. COME IL DEMONIO MISE DISCORDIA IN LUCCA FRA PADRE EFIGLIO, FRATELLO E FRATELLO. I, 257

CCCXXXVII. COME I CITTADINI DI LUCCA, PER PAURA, NASCOSERO ILORO BENI, E LE MERCANZIE, PER NON ESSERE DERUBATI, E COME IL DEMONIO

ACCESE NEGLI ANIMI DEI CITTADINI LA VOLONTÀ DI FARE DEL MALE. I 258

CCCXXXVIH. COME A PALAZZO SI FECE UN COLLOQUIO CHE NON VALSE

A NULLA PERCHÉ IL DEMONIO NON LO VOLLE. I 258

CCCXXXIX. COME IL GONFALONIERE FECE UNA PROPOSTA. I 259

CCCXL. COME LUCCA SI RIVOLTÒ. I 260

CCCXLI. COME FU DATO IL GONFALONE A LAZZARO ED IL PALAZZO FUINCENDIATO. I 2Ó1

CCCXLII. COME IL GONFALONIERE FU UCCISO E GETTATO GIÙ DALLE

FINESTRE. ' I 26l

CCCXLIII. COME I SOLDATI GIURARONO E FURONO CONFERMATI. I 262

CCCXLIV. COME ARRIVARONO A LUCCA LE BRIGATE DEL CONTADO. I 262

CCCXLV. COME IL BARBIERE DI CONTRONE, ASSIEME AD UN COMPAGNO,SI GETTÒ DALLA FINESTRA DI UNA CASA. I 263

CCCXLVI. COME FU TAGLIATA LA TESTA A MESSER BARTOLOMEO FORTE-G U E R R A E A SER IACOPO E FRANCESCO S E R A N G E L I . I 263

CCCXLVII. COME IN LUCCA VI FURONO DISORDINI. I 264

CCCXLVIII. COME I SOLDATI ANDARONO DAI SIGNORI. I 265

CCCXLIX. COME VENNE FATTO IL CONSIGLIO GENERALE IN LUCCA E FU

CREATA LA BALIA DEI X X I I I I CITTADINI. I 266

CCCL. COME MOLTI CITTADINI DI LUCCA FURONO INVIATI AL CONFINO. I 266

CCCLI. COME MESSER PIERO GAMBACORTA DI PISA INVIÒ UNA AMBASCERIA

A LUCCA. I 267

CCCLII. COME GIUNSERO AI GUINIGI LETTERE DA PIETRASANTA. I 268

CCCLIII. COME A PISA FU TAGLIATA LA TESTA AD UNO. I 269

CCCLIV. COME SER GIOVANNI DA CASTIGLIONE ED ANDREA STORNELLIMOSSERO A CAVALLO VERSO PlSA CON GENTE D'ARMI. I 269

CCCLV COME MESSER GIOVANNI ROSSO E SUO FIGLIO FURONO UCCISIA PISA. I 270CCCLVI. COME MESSER PIERO GAMBACORTA DI PISA FU UCCISO ED I SUOIFIGLI CATTURATI. I 272

CCCLVII. COME LA GENTE DI MESSER IACOPO D'APPIANO COMBATTÈ ECONQUISTÒ LA PIAZZA DI PlSA. I 273

CCCLVIII. COMI: MESSER IACOPO D'APPIANO FU FATTO CAVALIERE. I 273

CCCLIX. COME MESSER IACOPO D'APPIANO FECE DIPINGERE A PISAL'AQUILA CON IL FUOCO IN BOCCA, RIVOLTA VERSO FIRENZE, CON UNASCRITTA SOPRA LA TESTA CHE DICE: «HO RIMESSO LE PENNE». I 274


CCCLX. COME OPIZZO DA MONTECARUGLI PRESE MOLTE TERRE AL MAR-

CHESE DI FERRARA. I 275

CCCLXI. COME IL MARCHESE DI FERRARA INVIÒ LETTERE A LUCCA. I 276

CCCLXII. COME IL COMUNE DI LUCCA INVIÒ L'ESERCITO CONTRO OPIZ-ZO DA MONTECARULLI. I 276

CCCLXIII. COME LA GENTE DI LUCCA ANDÒ A SAN PELLEGRINO IN ALPE. I 277

CCCLXIV. COME LA GENTE DI LUCCA, ORDINATE LE SCHIERE, MOSSE

VERSO LA ROCCA A PELAGO. I 278

CCCLXV. COME LA BRIGATA DI LUCCA GIUNSE ALLA ROCCA A PELAGO. I 278

CCCLXVI. COME LUCCA CONQUISTÒ IL CASTELLO DELLA PIEVE A PELAGO. I 279

CCCLXVII. COME LUCCA CONQUISTÒ SANT'ANDREA. I 279

CCCLXVIII. COME LUCCA CONQUISTÒ FIUMIGNATICO. I 279

CCCLXIX. COME MORÌ IL VESCOVO GIOVANNI A LUCCA E COME FU ELETTO

VESCOVO NlCOLAO DI LAZZARO GUINIGI. I 280

CCCLXX. COME SI CONQUISTÒ LA ROCCA A PELAGO. I 280

CCCLXXI. COME LUCCA PRESE IL CASTELLO DI VAGLI. I 281

CCCLXXII. COME ALCUNI DI LUCCA FURONO CATTURATI. I 282

CCCLXXIII. COME FU TAGLIATA LA TESTA AD ALCUNI CITTADINI DI LUCCA. I 283

CCCLXXI V. COME GIUNSERO A LUCCA ED A PISA LETTERE CON LA NOTIZIA

DELLA CATTURA DI GASPARE DA MONTECUCCOLI. I 283

C C C L X X V . C O M E GASPARE DA MONTECUCCOLI FU FATTO USCIRE DALLA

PRIGIONE. I 284

C C C L X X V I . C O M E SUL TERRENO DI LUCCA FU CATTURATO UNO DA

GONZAGA, SU RICHIESTA DI MESSER IACOPO D'APPIANO. I 285

CCCLXXVII. COME FU TAGLIATA LA TESTA AD ANDREA STORNELLI. I 286

CCCLXXVIII. COME MESSER IACOPO D'APPIANO INVIÒ CONTRO LUCCA

MESSER BROILA E BRANDOLINO. I 287

CCCLXXIX. COME I COMUNI DI FIRENZE E DI BOLOGNA MANDARONOGENTE A LUCCA. I 288

CCCLXXX. COME IL COMUNE DI LUCCA FECE NOZZANO E CASTIGLION-

CELLO. I 289

CCCLXXXI. COME IL CONTE DI VIRTÙ SI DIEDE IL TITOLO E SI FECE DUCA

DI MILANO. I 290

CCCLXXXII. COME IL COMUNE DI LUCCA FECE LEGA CON QUELLO DIFIRENZE. I 291

CCCLXXXIH. COME MESSER BARTOLOMEO RAPONDI, MAESTRO DI A L -

TOPASCIO, MORÌ. • I 292

CCCLXXXIV. COME CIASCUN LUCCHESE EBBE, CON EQUITÀ, UN UFFICIO

A LUCCA. I 293


CCCLXXXV. COME OPIZZO DA MONTECARUGLI PRESE A LUCCA LAROCCA A PELAGO. I 294

CCCLXXXVI. COME FU TAGLIATA LA TESTA AD UNO DA SORAGGIO. I 295

CCCLXXXVII. COME LA GENTE DEL COMUNE DI FIRENZE CAVALCÒ SULTERRITORIO DI PlSA. I 296

CCCLXXXVIII. COME MORÌ L'ANTIPAPA DI AVIGNONE E COME FU ELETTOUN ALTRO ANTIPAPA. I 297

CCCLXXXIX. COME FRA IL RE DI FRANCIA E QUELLO D'INGHILTERRA SIFECE LA PACE E CI SI IMPARENTÒ. I 297

CCCLXXXX. COME FRANCESI,TEDESCHI, INGLESI ED UNGHERESI MOSSEROGUERRA AI TURCHI. I 298

CCCLXXXXI. COME L'ESERCITO CRISTIANO COMBATTÈ E COME IL RE DIUNGHERIA PARTÌ DA BUDA. I 299

CCCLXXXXII. COME I CRISTIANI COMBATTERONO CON IL TURCOCHIAMATO BAIZZETTO AD UN CASTELLO CHIAMATO NlCOPOLI. I 299

CCCLXXXXIII. COME I CRISTIANI SCESERO IN BATTAGLIA CONTRO ILTURCO. I 300

CCCLXXXXIV. COME I CRISTIANI FURONO UCCISI DAI TURCHI E COMEIL RE D'UNGHERIA FUGGÌ PER IL FIUME. I 300

CCCLXXXXV. COME IL COMUNE DI LUCCA INVIÒ L'ESERCITO CONTROOPIZZO DA MONTECARUGLI E LANCILLOTTO DA MONTECUCCOLI. I 301

CCCLXXXXVI. COME IL COMUNE DI LUCCA CONQUISTÒ IL CASTELLO

DI SANT'ANDREA DEL FRIGNANO. I 302

CCCLXXXXVII. COME LUCCA CONQUISTÒ IL CASTELLO DI FIUMIGNATICO. I 303

CCCLXXXXVIII. COME DUE FURONO IMPICCATI. I 303

CCCLXXXXIX. COME IL COMUNE DI LUCCA CONQUISTÒ BARAGASSO

E LA ROCCHICCIOLA. I 304

CCCC. COME LUCCA CONQUISTÒ MONTE CASTAGNARO. I 304

CCCCI. COME LA GENTE DI LUCCA E QUELLA DEI FUORIUSCITI E DI PISASCESERO IN CAMPO. I 305CCCCII. COME FURONO PORTATE A LUCCA LE BANDIERE CHE I FUORIUSCITIAVEVANO PREPARATO PER METTERLE A LUCCA MEDIANTE LA COMPAGNIA DELCONTE GIOVANNI DA BARBIANO. I 306

CCCCIII. COME MORÌ MESSER BERNABÒ. I 307

CCCCIV. COME SER GIOVANNI DA CASTIGLIONE, ASSIEME AD ALCUNICITTADINI DI LUCCA E CON LE BRIGATE DEL DUCA DI MILANO, VENNE INGARFAGNANA PER ARRECARE DANNI A LUCCA. I 319

CCCCV. COME DALLO FU PERDUTO E COME PER QUESTO FU TAGLIATA LATESTA A SER BuOZO DA SlLLANO. I 319

CCCCVI. COME IL COMUNE DI LUCCA RICONQUISTÒ DALLO E DISTRUSSELA FORTEZZA, E COME FU DATO ALLE FIAMME SlLLANO E PARTE DI DALLOE DI SORAGGIO. I 320


CCCCVII. COME IL COMUNE DI PISA MISE A FUOCO L'ESTERNO DELBORGO DI RUOTA. I 321

CCCCVIII. COME I LUCCHESI MISERO A FUOCO CALCI. I 321

CCCCIX. COME IL CONTE NICCOLO DA MONTESCUDAIO, I 322

CON L'AIUTO DELLA BRIGATA DELLA ROSA . . . FACENDO MOLTO DANNO. I 322

CCCCX. COME IL RE DI FRANCIA FECE LEGA CON IL COMUNE DI FIRENZE. I 323

CCCCXI. COME MOLTI SIGNORI SI RIUNIRONO IN BOLOGNA. I 324

CCCCXII. COME MESSER BARTOLOMEO DA PRATO ED ANTONIO DEGLIOPIZI CAVALCARONO A PISA E VI FECERO GRANDI DANNI. I 325

CCCCXIII. COME IL CONTE GIOVANNI DA BAPPIANO VENNE SUL TERRENODI LUCCA CON LE SUE BRIGATE E SI ACCAMPÒ A MASSA PISANA FACENDOMOLTI DANNI. I 326

CCCCXIV. COME LE GENTI DI PISA ASSIEME AI FUORIUSCITI DI LUCCA

MISERO A FUOCO, SACCHEGGIARONO E FECERO PRIGIONIERI E SI ACCAMPARONOA MARLIA. I 328

CCCCXV. COME LE GENTI DI PISA FECERO SCARAMUCCE CON QUELLE DILUCCA IN PROSSIMITÀ DELLE MURA. I 329

CCCCXVI. COME LE GENTI DI PISA GUADARONO IL FIUME PER ACCAMPARSIA MORIANO, E QUELLE DI LuCCA LE INSEGUIRONO FINO AL FIUME E MOLTIDEI PISANI AFFOGARONO. I 329

CCCCXVII. COME LE BRIGATE DI PISA PRESERO MORIANO, SESTO, LACAPPELLA SAN LOIUÌNZO, TORRE, AQUILEA, MONTECATINELLI, VALDOTTAVO,FACENDO MOLTI PRIGIONIERI, PRENDENDO ARMI E BESTIAME; ED AL MOMENTODI PARTIRE MISERO A FUOCO NUMEROSE ABITAZIONI. I 330

CCCCXVIII. COME BENEDETTO MANGIADORI ENTRÒ IN SAN MINIATO

ED UCCISE IL VICARIO ED IL FIGLIOLO. I 331

CCCCXIX. COME IL DETTO BENEDETTO GETTÒ DALLA FINESTRA IL VICA-RIO E SUO FIGLIO, UCCISI. I 332

CCCCXX. COME LE GENTI DI PISA CONQUISTARONO LA TORRE DI SAN

GIULIANO E COME LUCCA INVIÒ LETTERE A MESSER IACOPO D'APPIANO. I 333

CCCCXXI. COME IL COMUNE DI LUCCA FECE FORTIFICARE CASTELPASSERINO. I 334

C C C C X X H . C O M E LA GENTE DEL D U C A DI MILANO CAVALCÒ SUL TER-RENO FIORENTINO, METTENDO A FUOCO, PRENDENDO PRIGIONIERA BESTIA-ME IN GRAN NUMERO. I 334

CCCCXXIII. COME IL COMUNE DI LUCCA INVIÒ FANTI ALLA GUARDIA

DI SAN MINIATO. I 335

CCCCXXIV COME LA GENTE DEL DUCA DI MILANO CAVALCÒ SUL TERRENODI CORTONA, BRUCIANDO E DERUBANDO. I 336

CCCCXXV. COME LA GENTE DI FIRENZE CAVALCÒ SUL SENESE E PRESE UNCASTELLO DEI SENESI. I 336


CCCCXXVI COME LE GENTI DI PISA ASSALIRONO CASTELVECCHIO DICOMPITO, LO CONQUISTARONO, LO SACCHEGGIARONO E LO RINFORZARONO. I 337

CCCCXXVII. COME LE GENTI DI PISA ASSALIRONO IL CAMPANILE DELLABADIA DI SESTO E LO CONQUISTARONO. I 338

CCCCXXVIII. COME TRA I GUELFI E I GHIBELLINI DI GENOVA E DELCONTADO AVVENNE UNA GRANDISSIMA GUERP^A CON MOLTI MORTI FRA DILORO, CON L'INCENDIO DI VILLE E IL TAGLIO DELLE VIGNE. I 339

CCCCXXIX. COME GENOVA SI DIEDE AL R E DI FRANCIA. I 340

CCCCXXX. COME LE GENTI DI LUCCA CAVALCARONO IN DUE LUOGHISUL TERRENO DI PlSA, ED UNA BRIGATA ANDÒ A FlLETTOLE E L'ALTRA, ACAVALLO, ANDÒ LUNGO IL LITORALE A SANTA MARIA DI CASTELLO. I 34I

CCCCXXXI. COME LE GENTI DI PISA VENNERO FINO A PONTETETTO EQUELLI DI LUCCA GLI ANDARONO CONTRO. I 342

CCCCXXXII. COME IL COMUNE DI LUCCA CAVALCÒ CON DUE BRIGATEDI CIRCA 800 FANTI AD ASCIANO E A MONTEMAGNO DI PlSA, E QUI BRUCIA-RONO, SACCHEGGIARONO E PRESERO MOLTI PRIGIONIERI. I 343

CCCCXXXIII. COME IL COMUNE DI LUCCA ENTRÒ IN BUTI E TUTTO LOBRUCIÒ, SACCHEGGIANDO E PRENDENDO MOLTI PRIGIONIERI. I 344

CCCCXXXIV. COME GLI UOMINI DI PISA BRUCIARONO TUTTO CASTEL-VECCHIO DI COMPITO E SE NE ANDARONO. I 344

CCCCXXXV. COME PAOLO SAVELLI CAVALCÒ PER LA MARINA VERSOMASSA DEL MARCHESE E PRESE NUMEROSI PRIGIONIERI E BESTIAME GROSSOE SE NE TORNÒ A PlSA. I 345

CCCCXXXVI. COME LE GENTI A PIEDI DI LUCCA ANDARONO A RIPA-FRATTA E QUI MISERO A FUOCO TUTTO IL BORGO, FACENDO PRIGIONIERI EPREDE E SCARAMUCCIANDO CON I FANTI DI PlSA CHE ERANO ALLA GUARDIADI RlPAFRATTA. I 346

CCCCXXXVH. COME VANNI D'APPIANO CON 250 CAVALLI INSEGUÌ LEGENTI DI LUCCA FINO AL PRATO DI LUCCA, FACENDO PRIGIONIERI, E LEGENTI DA CAVALLO DI LUCCA GLI SI FECERO INCONTRO. I 347

CCCCXXXVIII. COME FU SCRITTO UN COMPONIMENTO POETICO CONTROTUTTE LE CITTÀ DELLA TOSCANA. I 348

CCCCXXXIX. QUANDO FU BRUCIATO IL CASTELLO DI CASTELVECCHIO, GLIANZIANI ED IL CONSIGLIO MANDARONO A VEDERE SE ERA DA FORTIFICARSI, EVI ANDARONO ALCUNI CITTADINI CON LA BRIGATA A CAVALLO. I 350

CCCCXL. COME LE GENTI DI LUCCA INSEGUIRONO QUELLE DI PISA. I 351

CCCCXLI. COME NUMEROSI FANTI DI LUCCA ANDARONO DI NOTTE ALLAPORTA DEL PARLAMENTO DI PlSA E CON IL CULO PERCOSSERO LA PORTA EPOI PRESERO CINQUE BUOI DA ALCUNE CASE. I 352

CCCCXLII. COME IL COMUNE DI LUCCA INVIÒ MOLTI FANTI PER PRENDERELA TORRE DI SAN GIULIANO E NIENTE SI FECE. I 352

CCCCXLIII. COME I FANTI DI PISA COMBATTERONO CONTRO I FANTI DILUCCA. I 353


CCCCXLIV. C O M E LA FANTERIA DI LUCCA ANDÒ A RIPAFRATTA E BRU-CIARONO IL RESTO DELLE CASE E PRESERO ALCUNI PRIGIONIERI. I 353

CCCCXLV, C O M E LE GENTI DI LUCCA ANDARONO A PIEDI E A CAVALLO

SUL TERRENO DI PlSA E BRUCIARONO QuOSA E QUANTO RESTAVA DI CALCI

E DI MONTEMAGNO E NELL'ASSALTO ALLA FORTEZZA DI CALCI MOLTI DI

LUCCA FURONO FERITI E TORNARONO CON PREDE E PRIGIONIERI. I 354

CCCCXLVI. COME GIULIANO GAMBACORTA TOLSE AL COMUNE DI PISA

IL CASTELLO DI SAN GERVASIO CON L'AIUTO DEL COMUNE DI FIRENZE. I 355

CCCCXLVII. COME IL COMUNE DI LUCCA MANDÒ A PRENDERE LA TORILE

DI SAN GIULIANO, CHE FU PRESA. I 355

CCCCXLVIII. COME LA GENTE DI PISA MISE IN FUGA QUELLA DI LUCCA

E COME MOLTI CITTADINI FURONO CATTURATI E MOLTI UCCISI. I 357

CCCCXLIX. COME IL COMUNE DI LUCCA INVIÒ COMMISSARI NEL CONTADO. I 358

CCCCL. COME LE GENTI DI LUCCA CAVALCARONO SUL TERRENO PISANO. I 359

CCCCLI. COME LE BRIGATE DI LUCCA CONDUSSERO ALQUANTI PORCI DAL

TERRENO DI PISA. I 359

CCCCLII. COME IL COMUNE DI LUCCA ANDÒ AD ASSALIRE SANTA VIVIANA. I 360

CCCCLIII. COME IL DUCA DI MILANO INVIÒ LA SUA GENTE PER PRENDERE

MANTOVA. I 361CCCCLIV COME LA GENTE DEL DUCA DI MILANO MISE IN FUGA QUELLA

DI MANTOVA. I 362

CCCCLV COME I FIORENTINI ASSOLDARONO MOLTI CAPORALI. I 362

CCCCLVI. COME LUCCA ASSOLDÒ MOLTI FANTI. I 364

CCCCLVII. COME MESSER SPINETTA, MARCHESE, VENNE A LUCCA ED A PISA. I 365

CCCCLVIII. COME IL DUCA DI MILANO ASSOLDÒ MOLTI CAPORALI. I 365

CCCCLIX. COME LE GENTI DI PISA VENNERO SUL TERRENO DI LUCCA. I T,66

CCCCLX. COME ALCUNI DEL CONTADO DI LUCCA RIENTRARONO IN GRAZIA. I 367

CCCCLXI. COME IL DUCA DI MILANO INVIAVA E RICEVEVA LETTERE CIFRATE. I 367

CCCCLXII. COME LA GENTE DI LUCCA CAVALCÒ A PISA. 1 369

CCCCLXIII. COME FIRENZE ASSOLDÒ ALCUNI CAPITANI. I 370

CCCCLXIV. COMI; LE GENTI DI FIRENZE CAVALCARONO SUL TERRENO

PISANO E FECERO GRANDE PREDA. I 371

CCCCLXV. COME LA GENTE DEL DUCA CAVALCÒ SUL PERUGINO. I 372

CCCCLXVI. COME LE BRIGATE DI FIRENZE SI RIUNIRONO A COLLE VAL

D'ELSA. I 372CCCCLXVII. COME LE BRIGATE DI FIRENZE SI SCONTRARONO CONQUELLE DEL DUCA. I 373CCCCLXVIII. COME FU TAGLIATA LA TESTA A MESSER BARTOLOMEO DAPRATO, CAPITANO PER I FIORENTINI. I 374


TOMO I I

CCCCLXIX. COME BIORDO DA PERUGIA FU FATTO CAPITANO DI PARTE

DELLA LEGA DI FIRENZE. II 5

CCCCLXX. COME LE TRUPPE LUCCHESI CAVALCARONO LUNGO LA COSTA

X'ERSO PISA E CATTURARONO GRANDE QUANTITÀ DI BUFALE E DI PRIGIONIERI. II 6

CCCCLXXI. COME LA CAVALLERIA PISANA RAGGIUNSE I LUCCHESI A VIA-

ItEGGIO, E QUI AVVENNE UN BELLO SCONTRO. II 6

CCCCLXXII. COME I LUCCHESI CAVALCARONO VICINO A PISA E DA LÌ

PORTARONO VIA MOLTO BESTIAME. II 7

CCCCLXXIH. COME IL BRIGANTINO LUCCHESE PRESE UNA BARCA IN MARE. II 8

CCCCLXXIV. COME LE TRUPPE PISANE VENNERO A LUCCA DI NOTTE E

BRUCIARONO ALCUNE CASE INTORNO ALLA CITTÀ. II 8

CCCCLXXV. COME IL CONTE ALBERICO, CAPITANO PER IL DUCA DI

MILANO, INVASE IL TERRITORIO FIORENTINO INCENDIANDO, SACCHEG-

GIANDO E PRENDENDO PRIGIONIERI MOLTI CITTADINI E CONTADINI. II 9

CCCCLXXVI. COME LA GENTE DEL DUCA DI MILANO BRUCIÒ IL PONTE

DELLA FORTIFICAZIONE DI MANTOVA. II II

CCCCLXXVH. COME LE FORZE LUCCHESI CAVALCARONO ALLE MURA DI

PISA E DA LÌ PORTARONO VIA PRIGIONIERI E BESTIAME. II TI

CCCCLXXVIH. COME LE FORZE LUCCHESI CAVALCARONO PER LA VIA

DEL MONTE [PISANO], E PRESERO MOLTE BESTIE GROSSE DAL PRATO PRESSO

LA CITTÀ DI PISA. II 12

CCCCLXXIX. COME LA GALEA DEL DUCA DI MILANO COMBATTÈ CON LA

GALEA GENOVESE DI SORVEGLIANZA NEL MARE FRA VlAREGGIO E MIGLIARINO. II 12

CCCCLXXX. COME LE FORZE FIORENTINE CAVALCARONO FINO A PISA E

PORTARONO VIA PIÙ DI 2200 BESTIE GROSSE E QUALCHE PRIGIONIERO. II 13

CCCCLXXXI. COME IL SIGNORE DI MANTOVA SI RIVOLSE A TUTTI I MEM-

BRI DELLA LEGA PER AIUTO E COME VENEZIA ARMÒ MOLTE GALEE E GALEONI. II 14

CCCCLXXXII. COME IL COMUNE DI LUCCA MANDÒ MOLTI FANTI E

CAVALIERI E MACCHINE DA GUERRA PER PRENDERE IL CASTELLO DI SANTA

VlVIANA E NON OTTENNERO NIENTE. II 15

CCCCLXXXIII. COME LE FORZE LUCCHESI CAVALCARONO A VICO PISANO,

BRUCIARONO IL BORGO E PRESERO ALQUANTI PRIGIONIERI E BESTIE GROSSE. II 15

CCCCLXXXIV. COME LE FORZE PISANE CAVALCARONO VICINO A LUCCA,

PRENDENDO PRIGIONIERI E SCONTRANDOSI CON I LUCCHESI. II 16

CCCCLXXXV. COME IL DUCA DI MILANO COI SUOI ALLEATI E FIRENZE

COI SUOI COLLEGATI SI INCONTRARONO A IMOLA PER TRATTARE L'ACCOR-

DO, E NON SI FECE NIENTE. II 18

CCCCLXXXVI. COME L'AMBASCERIA DELLA LEGA DEI FIORENTINI RISPOSE

ALLE SOPRADETTE RICHIESTE FATTE DAL DUCA DI MlLANOE SUOI ALLEATI. II 19


CCCCLXXXVII. COME SI POSERO E SI ESPRESSERO DA PARTE DEI COLLEGATIDI FIRENZE LE SEGUENTI RICHIESTE. II 22

CCCCLXXXVIII. COME DA PARTE DEI COLLEGATI DI FIRENZE VENNERODATE ALCUNE RISPOSTE ALLA DOMANDA DEL DUCA E DEI SUOI ALLEATI. II 23

CCCCLXXXIX. COME DA PARTE DEI COLLEGATI E DEL COMUNE DI LUCCAFURONO CHIESTI ALQUANTI CASTELLI APPARTENENTI A LUCCA. II 25

CCCCXC. COME VENNE FATTA VENDETTA DAL COMUNE DI LUCCA DIUNO DEI TRADITORI DELLA ROCCA A PELAGO E COME IL RE DI FRANCIA,QUELLO D'INGHILTERRA E QUELLO DI SPAGNA MANDARONO UN'AMBASCERIAA ROMA PER RICONCILIARE IL PAPA CON L'ANTIPAPA. II 26

CCCCXCI. COME IL BRIGANTINO DI LUCCA ANDÒ IN CORSICA E PRESEUNA IMBARCAZIONE COMMERCIALE. II 27

C C C C X C I I . C O M E CAVALCARONO LE FORZE DI FANTERIA LUCCHESE E AL-

QUANTE A CAVALLO VICINO A PlSA E DA QUI PORTARONO VIA DEL BESTIAME. II 28

CCCCXCIII. COME LE FORZE FIORENTINE SACCHEGGIARONO ALCUNEPROPRIETÀ DI ALBERGUCC1O DA MoNTECUCCOLI. II 29

CCCCXCIV. COME LE GALEE DEI VENEZIANI SCONFISSERO LE FORZE DELDUCA DI MILANO CHE ERANO PRESSO MANTOVA. II 30

CCCCXCV. COME FURONO CATTURATI I BARCONI E GALEONI DEL DUCA. II 30

CCCCXCVI. COME GLI STENDARDI DEL DUCA FURONO STRASCINATI PERVENEZIA. II 3T

CCCCXCVII. COME IL SIGNORE DI MANTOVA DECISE DI RICONQUISTARELE TERRE PERDUTE. II 32

CCCCXCVIII. COME BARLETTA SI RIBELLÒ A RE LADISLAO. II 34

CCCCXCIX. COME LE FORZE DI PISA VENNERO VICINO A LUCCA E COM-BATTERONO CON 1 LUCCHESI. II 34

D. COME IL COMUNE DI PISA CON GLI ESULI LUCCHESI VOLEVANO PRENDERECAMAIORE PER TRADIMENTO E COME PRESERO MOLTI PRIGIONIERI E BESTIAMEA MASSAROSA. II 35

DI. COME FURONO CONDANNATI E GIUSTIZIATI ALCUNI PER QUESTO TRADIMENTO. II 35

DII. COME LE FORZE LUCCHESI E FIORENTINE ARRIVARONO FINO A PISA E SI

SCONTRARONO CON QUELLE PISANE. II 36

DUI. COME IL PONTE SAN PIETRO CROLLÒ E MOLTI FURONO TRAVOLTI. II 36

DIV. COME LA GENTE DI PISA CAVALCÒ SULLA COSTA FINO AL TERRITORIO

DI LL/CCA. II 37

DV COME LE FORZE LUCCHESI CAVALCARONO NEL PISANO FACENDO DANNO. II 37

DVI. COME LE TRUPPE PISANE CAVALCARONO A PIETRASANTA E A MASSAFACENDO DANNO. II 37

DVII. COME LE FORZE PISANE VENNERO NEL TERRITORIO LUCCHESE E LEFORZE LUCCHESI SI SCONTRARONO CON ESSE. II 38

DVIII. COME FURONO CATTURATI ALQUANTI FIORENTINI DALLE FORZESENESI CON UN DOPPIO COMPLOTTO. II 38


DIX. COME LE FORZE FIORENTINE CAVALCARONO NEL TERRITORIO DI PISA

BRUCIANDO, SACCHEGGIANDO E PRENDENDO PRIGIONIERI. II 39

DX. COME LUCCA SCRISSE A FIRENZE. II 39

DXI. COME IL COMUNE DI LUCCA SCRISSE A BERNARDONE CAPITANO DEI

FIORENTINI. II 39

DXII. COME MESSER IACOPO D'APPIANO E IL COMUNE DI PISA FECERO

USCIRE TRUPPE PER PRENDERE LE FORZE LUCCHESI. II 41

DXIII. COME LE FORZE PISANE CAVALCARONO NEI DINTORNI DI LUCCA

BRUCIANDO E SACCHEGGIANDO. II 41

DXIV COME LE FORZE LUCCHESI CON PARTE DI QUELLE FIORENTINE INVASERO

IL TERRITORIO PISANO INCENDIANDO E SACCHEGGIANDO. II 43

DXV. COME FURONO GIUSTIZIATI MOLTI CHE AVEVANO AGITO CONTRO

LUCCA ED ALQUANTI TORTURATI CON LA FUNE. II 44

DXVI. COME MORÌ VANNI, FIGLIO DI MESSER IACOPO D'APPIANO DI PISA. II 45

DXVII. COME IL GRAN T U R C O HA ASSEDIATO COSTANTINOPOLI. II 45

DXVIII. COME LE FORZE LUCCHESI CAVALCARONO SUL TERRITORIO PISANO. II 46

DXIX. COME LE FORZE LUCCHESI CAVALCARONO NEL TERRITORIO PISANO

E LÀ FECERO UNA CERTA PREDA. II 46

DXX. COME IL COMUNE DI LUCCA DELIBERÒ DI PRENDERE LA FORTEZZA

PISANA DI BlENTINA. II 46

DXXI. COME LE FORZE PISANE CAVALCARONO SUL TERRITORIO DI LUCCA

INCENDIANDO INTORNO ALLA CITTÀ E PRENDENDO PRIGIONIERI. I I 47

DXXII. COME IL MARCHESE MESSER SPINETTA VENNE A LUCCA E A PISA

PER TENTARE UN ACCORDO, E NON SE NE FECE DI NULLA. II 47

DXXIII. COME IL DUCA DI MILANO RIENTRÒ NEL SERRAGLIO DI MANTOVA

E PRESE MOLTI GALEONI. II 48

DXXIV. COME MESSER BROILO PRESE AI FIORENTINI CIVITELLA D'AREZZO

A RICHIESTA DEL DUCA DI MlLANO. II 48

DXXV. COME BENEDETTO MANGIADORI TRJVMAVA PER TOGLIERE SAN

MINIATO AI FIORENTINI. II 49

DXXVI. COME IL COMUNE DI FIRENZE DISTRUSSE IL CASTELLO DI GELLO,

DEL CIRCONDARIO DI SAN MINIATO. II 49

DXXVII. COME MESSER NICOLAO DIVERSI E PAOLO SAVELLI VENNERO

A PISA. II 50

DXXVIII. COME ALQUANTI PISANI VENNERO NEL LUCCHESE E PRESERO

PRIGIONIERI. II 50

DXXIX. COME IL COMUNE DI LUCCA FECE FARE LA FORTIFICAZIONE DEL

PONTE SAN PIETRO E RAFFORZÒ QUELLE INTORNO A LUCCA. II 50

D X X X . COME VI FU UNA PESTILENZA IN MOLTI LUOGHI E MORIRONO

MIGLIAIA DI PERSONE. II 51

DXXXI. COME IN LUCCA SI FECE UN ESTIMO PER POTER CONTRASTARE PISA. II 52


DXXXII. COME MESSER NICOLAO DIVERSI PARTÌ DA PISA ED ANDÒ DALDUCA DI MILANO. II 53

DXXXIII. COME IL DUCA DI MILANO TOLSE DUE CASTELLI A MANTOVA. II 54

DXXXIV. COME MESSER NICOLO PALAVIGINO E MESSER NICOLAO DIVERSIE PAOLO SAVELLI PARLARONO CON MESSER IACOPO D'APPIANO. II 54

DXXXV COME MESSER IACOPO FECE ASSALIRE LE TRUPPE DI PAOLO SAVELLIE COME FECE PRENDERE PAOLO STESSO, FERITO, E MESSER NlCOLAO DIVERSI

E SUO FIGLIO. II 56

DXXXVI. COME MESSER IACOPO FECE FARE CAVALIERE IL FIGLIO E GLIDIEDE LA CARICA DI CAPITANO DEL POPOLO DI PlSA. II 57

DXXXVII. COME MESSER IACOPO FECE ARRESTARE PIERO RAPONDI DILUCCA ED ALQUANTI PISANI. II 57

DXXXVIII. COME I SLJDDETTI PRIGIONIERI FURONO CONDANNATI. II 58

DXXXIX. COME IL MARCHESE MESSER SPINETTA VENNE A LUCCA E A PISAPER TRATTARE UN ACCOIU3O FRA LE DUE CITTÀ. II 59

DXL. COME I MARCHESI DI LUNIGIANA, SENTENDO I DISORDINI DI PISA, SIVOLLERO ALLONTANARE DAL DUCA. II 6l

DXLI. COME, ESSENDO SCADUTA LA TREGUA FRA IL COMUNE DI LUCCA

ED OPIZO DA MONTEGARUGLI, QUESTA FU RINNOVATA PER UN ANNO. II 62

DXLII. COME IL CARDINALE DEL FIESCO VENNE A LUCCA E VI FU ONORATO. II 63

DXLIII. COME PER ORA NON SI PARLERÀ DELL'ACCORDO CHE SI TRATTA

A VENEZIA. II 63DXLIV. COME PER ORA NON SI PARLERÀ DELLA GUERRA TRA LA CHIESAE PERUGIA. II 63

DXLV. COME PER ORA NON SI PARLA DELLE AMBASCERIE CHE ANDARONOPER RICONCILIARE LA CHIESA. II 63

DXLVI. COME PER ORA NON SI PARLERÀ DEI PRIGIONIERI IN CARCERE A PISA. II 64

DXLVII. COME PER OP̂ A NON SI PARLA DELL'ESERCITO DEL RE DI FRANCIACONTRO IL DUCA DI MILANO. II 64

DXLVIII. COME PER ORA NON SI PARLA DEI FATTI DI PISA E DI COME[ESSA] RIMANE COL DUCA. II 64

DXLIX. COME PER ORA NON SI PARLA DI COSA FANNO LE TRUPPE DELDUCA E DI FIRENZE. II 64

DL. COME PER ORA NON SI PARLERÀ DEI MARCHESI DI LUNIGIANA. II 64

DLL COME NON SI PARLERÀ DELL'ESTIMO FATTO IN LUCCA. II 64

DLII. N O N SI PARLERÀ PER ORA DELLA GUERRA FRA LUCCA E PISA. II 64

DLIII. Qui SI DESCRIVERANNO LE QUALITÀ DI TUTTI I PAESI D'ITALIA E

LORO ANTICHITÀ. II 65

DLIV. COME L'ITALIA È FATTA NEI SUOI CONFINI. II 91

DLV. COME SI FANNO A LUCCA CERTE OSSERVAZIONI DI SALVAGUARDIA. II 94


DLVI. II 127

DLVII. C O M E LA GENTE DELLA CHIESA SCONFISSE I PERUGINI. II 128

DLVIII. C O M E B I O R D O FU UCCISO DALL'ABATE DI SAN PIETRO. II 129

DLIX. C O M E IL PADRE DELL'ABATE FU UCCISO NELLA SOMMOSSA DEL POPOLO.UCCISO B I O R D O E PASSATA LA VOCE TRA IL POPOLO, QUESTO CORSE AL SUOPALAZZO. I I 130

D L X . C O M E T O D I SI DIEDE ALLA CHIESA. II 131

DLXI. C O M E IL COMUNE DI FIRENZE RITIRÒ LE SUE FORZE DA MANTOVA. II 133

DLXII . C O M E IL D U C A DI MILANO PRESE IL CASTELLO DELLA SCALA DIMANTOVA. II 133

DLXIII . C O M E MESSER NICOLAO DIVERSI FU PORTATO ALL'ESECUTORE DIPISA E CONDANNATO. II 134

DLXIV. C O M E PARTE DELLE FORZE DUCALI RIMASE A PISA E PARTE SE NE

ANDÒ. II I38

DLXV. C O M E LE FORZE PISANE FECERO UN'INCURSIONE NELLA ZONA DIPESCIA. II 139

DLXVI . C O M E I FIORENTINI FECERO UN'INCURSIONE NEL TERRITORIO

PISANO. II 139

DLXVII . C O M E SI RINNOVÒ LA LEGA TRA VENEZIA E FIRENZE E GLI ALTRICOLLEGATI. II 140

DLXVIII. COME LE TRUPPE FIORENTINE FECERO INCURSIONE E SI ACCAM-PARONO INTORNO A PISA. II 140

DLXIX. COME LE FORZE PISANE PRESERO UN CASTELLO A FIRENZE. II 142

DLXX. COME L'IMPERATORE SI INCONTRÒ PER TRATTARE COL R E DIFRANCIA A REIMS NELLO CHAMPAGNE. II 142

DLXXI. COME IL COMUNE DI GENOVA ASSEDIÒ IL CASTELLO DELLA CORNICE. II 143

DLXXII. COME GLI ASSEDIANTI GENOVESI FURONO SCONFITTI DAI GHIBELLINI. II 144

DLXXIII. COME FURONO PRESI MOLTI PISANI A TRADIMENTO. II 146

DLXXIV. COME SI FA INVOCAZIONE A DIO. II 147

DLXXV COME IL PAPA ASSEDIÒ PERUGIA. W II 152

DLXXVI. COME SI FECE LA TREGUA FRA IL DUCA DI MILANO E LA LEGA. II 153

DLXXVII. COME SI FECERO GRANDI FUOCHI E FESTA DI FALÒ PER LA

CONCLUSIONE DELLA TREGUA. II 155

DLXXVIII. COME TRUPPE ARMATE COMPIRONO UN'INCURSIONE NEL TER-RITORIO DI ROMA E FECERO GRANDE PREDA. II 157

DLXXIX. COME PAPA BONIFACIO IX si FECE SIGNORE DI ROMA. II 158

DLXXX. Di MOLTI ESEMPI DI TALE SIGNORIA. II 158

DLXXXI. COME IN ITALIA SI LASCIANO LE VIRTÙ CON IL VOLTO COPERTO. II 168


DLXXXII . C O M E STA IN PERICOLO COLUI CHE È AL GOVERNO. II 173

D L X X X I I I . ESEMPI DI VENDETTE FATTE IN PASSATO CONTRO I NEMICI. II 174

DLXXXIV. C O M E I GHIBELLINI GENOVESI COMBATTERONO INSIEME DENTRO

GENOVA. II 176

DLXXXV. C O M E IL SIGNORE DI PADOVA DEPOSE IL CONSIGLIO DEL MAR-CHESE DI FERRARA. II 178

DLXXXVI . C O M E MESSER BROILA CON LE SUE TRUPPE VENNE DI LOMBARDIA

PER PASSARE IN TOSCANA. II I79

D L X X X V I I . C O M E MESSER BROILA VENNE SUL TERRITORIO LUCCHESE EINCENDIÒ E PRESE PRIGIONIERI E PREDA. II l 8 o

DLXXXVIII. COME MESSER IACOPO D'APPIANO, SIGNORE DELLA CITTÀ

DI PISA, MORÌ. II 181

DLXXXIX. COME MESSER GHIRARDO D'APPIANO RESTÒ IN ARMI CON LETRUPPE MENTRE SI SEPPELLIVA SUO PADRE. II l 8 l

DXC. COME MALATESTA DA RIMINI, SENATORE DI ROMA, A RICHIESTA

DI PAPA BONIFACIO I X FECE TAGLIARE LA TESTA AD ALQUANTI CITTADINI

ROMANI. II 182

DXCI. COME A ROMA VENNE UN TERRIBILE VENTO E FECE MOLTI DANNI. II 183

DXCII. COME L'ANTIPAPA DI AVIGNONE COMBATTÈ CONTRO GLI ANTI-CARDINALI E COL POPOLO DI AviGNONE ED ARSE IL PONTE SUL RODANO. II 184

DXCIII. COME MESSER BROILA PRESE LA CITTÀ DI ASSISI E NE SACCHEGGIÒ

GRAN PARTE. II 191

DXCIV. COME GUCCIO, SIGNORE DI CORTONA, VENNE A LUCCA CONMONNA TANCIA SUA MOGLIE E A LORO VENNE FATTO GRANDE ONORE. II 191

DXCV COME I FIORENTINI VOLLERO TRATTARE UN ACCORDO CON I PISANI

PER IL PORTO. II 193

DXCVI. COME MESSER GHIRARDO D'APPIANO SI IMPADRONÌ DI PISA PER

PROPRIO CONTO. II 195

DXCVII. COME MESSER GHIRARDO D'APPIANO FECE GIURARE TUTTI GLIUFFICIALI E SOLDATI DI PlSA NELLE SUE MANI. II I97

DXCVIII. COME A PISA GIUNSERO MOLTE TRUPPE DEL DUCA DI MILANO. II 198

DXCIX. COME MESSER GHIRARDO DIEDE PISA ALLE TRUPPE DEL DUCA DI

MILANO. II 199

DC. COME LE GENTI DEL DUCA OCCUPARONO PISA IN NOME DI LUI. II 199

DCI. COME IL VESCOVO LUOGOTENENTE DEL DUCA MANDÒ LETTERE A LUCCA. II 205

DCII. COME I PISANI MANDARONO AMBASCERIA AL DUCA DI MILANO. II 209

DCIII. COME LAZZARO DI FRANCESCO ANDÒ IN VISITA DAL DUCA. II 212

DCIV. COME SI FECE L'ESTRAZIONE DEGLI ANZIANI E DEL GONFALONIERE

DI LUCCA PER DUE ANNI. II 215

DCV. COME IN BOLOGNA SI SCONTRARONO IN ARMI DUE FAZIONI DICITTADINI. II 2l6


DCVI. COME I BOLOGNESI POSERO ASSEDIO ALLE FORTEZZE DEL CONTEGIOVANNI DA BARBIANO. II 218

DCVII. COME MESSER BROILA E IL CONTE DA CARRARA FECERO INCURSIONE

NEL SENESE, INCENDIANDO E FACENDO OGNI DANNO. II 221

DCVIII. COME LE TRUPPE DI FANTERIA LUCCHESI ANDARONO IN GUARDIA

DI PISA. II 223

DCIX. COME LUCCA TOLSE LE FORTIFICAZIONI DA CASTEL PASSERINO. II 225

DCX. COME IL DUCA DI MILANO MANDÒ COMPAGNIE D'ARMI A PISA PERSOCCORRERE SlENA. II 225

DCXI. COME IN SIENA SI FECE CONSIGLIO DI DARE LA CITTÀ AL DUCA DI

MILANO. II226

DCXII. COME IL RE LADISLAO, FIGLIO DEL RE CARLO DELLA PACE, RIMASESIGNORE DEL REGNO. II 227

DCXIII. COME DIO PADRE HA SEDE NEL CIELO E COME LA VERGINE MARIA

LO PREGA PER NOI. II 228

DCXIV COME CRISTO APPARVE A UNO CHE LAVORAVA LA TERRA. II 229

DCXV. COME IL CONTADINO ANDÒ PER METTERE IL PANE NELLA FONTE ECOME VI TROVÒ LA VERGINE MARIA. II 23O

DCXVI. COME LA VERGINE MARIA TOCCÒ IL CONTADINO SULLA GUANCIACON LA MANO, E COME VE NE RIMASE L'iMPRONTA. II 231

D C X V I I . C O M E IL CONTADINO VA VIA RECANDO SULLA GUANCIA IL SEGNODELLA MADONNA E MANIFESTA TUTTO ALLA GENTE. II 231

D C X V I I I . C O M E COMINCIÒ LA DEVOZIONE DEI BIANCHI. II 237

D C X I X . IL SECONDO MIRACOLO, [QUELLO] DEL BUE CHE ARAVA. II 238

D C X X . Di UNA PROFEZIA CHE PARLA DELL'ABITO DEI BIANCHI. II 239

D C X X I . C O M E ALQUANTI BIANCHI ANDARONO A GENOVA. II 240

D C X X I I . DELLA LETTERA MANDATA DA GENOVA SUI MIRACOLI LÀ ACCADUTI. II 240

D C X X I I I . C O M E IL NOSTRO SIGNORE FECE L'UOMO E IL MONDO. II 244

D C X X I V CANZONE MORALE PER L'ESEMPIO. II 244

DCXXV. DELLE PACI FATTE IN GENOVA GRAZIE ALLA DEVOZIONE DEI BIANCHI. II 246

D C X X V I . C O M E IL FUOCO ARSE UNO CHE UCCISE UN ALTRO VESTITO DI

BIANCO. II 248

D C X X V I I . Di MOLTI MIRACOLI CHE D I O OPERÒ ATTRAVERSO QUESTIBIANCHI. I I248

D C X X V I I I . C O M E SI PREDICÒ IN LUCCA [SU] CIÒ CHE DOVEVA FARE CHI

SI VOLEVA VESTIRE DI BIANCO. II 252

DCXXIX. PROFEZIA OVVERO PAROLE DI ALCUNI SAGGI. II 273

DCXXX. COME VENNE IN ITALIA UNA LETTERA DAL MAESTRO DI RODICIRCA LA NASCITA DI UNA CREATURA CHE SI CREDE SIA L ' A N T I C R J S T O . II 273


DCXXXI. COME DA LUCCA SI MOSSERO MOLTISSIMI UOMINI E DONNEVESTITI DI BIANCO, E IL COMUNE DI LuCCA NON LI POTÉ~TRATTENEREPOICHÉ AVEVANO CON SÉ IL CROCIFISSO. II 275

DCXXXII. COME I BIANCHI DI LUCCA ENTRARONO A PISTOIA. II 278

DCXXXIII. COME IL CROCIFISSO GETTÒ SANGUE IN GRAZIA DI CERTIBIANCHI. II 278

DCXXXIV. COME L'IMMAGINE SCOLPITA DELLA MADONNA SI RIVOLSE

VERSO IL FIGLIO COME SE ATTENDESSE. II 279

DCXXXV. COME I BIANCHI DI LUCCA USCIRONO DA PRATO ED ANDA-RONO A FIRENZE. II 279

DCXXXVI. COME IL CROCIFISSO DEI BIANCHI DI LUCCA RESTITUÌ LAVISTA A UN CIECO A FIRENZE. II 279

D C X X X V I I . C O M E GLI ANZIANI DI LUCCA ORDINARONO CHE LA PRO-CESSIONE CON LE VESTI BIANCHE SI FACESSE IN LUCCA PER NOVE GIORNI. II 280

DCXXXVIII. COME IL TABERNACOLO IN CUI SI PORTAVA IL CORPO DICRISTO OPERÒ UN MIRACOLO A FIRENZE. II 281

DCXXXIX. COME QUEL TABERNACOLO OPERÒ IL SECONDO MIRACOLO

NEL PALAZZO DEI PRIORI DI FIRENZE. II 281

DCXL. COME IL CROCIFISSO DEI FIORENTINI OPERÒ IL MIRACOLO DIGETTARE SANGUE. II 281

DCXLI. COME IL CROCIFISSO DI LUCCA LIBERÒ UN INDEMONIATO ALLALASTRA [NEL TERRITORIO] DI FIRENZE. II 283

DCXLII. COME I BIANCHI TORNARONO A LUCCA. II 284

DCXLIII. COME IL CROCIFISSO, TORNATO A LUCCA, GUARÌ UNA FANCIULLAPARALITICA. II 284

DCXLIV. COME USCÌ DA LUCCA UN SECONDO GRUPPO DI BIANCHI CON

UN ALTRO CROCIFISSO. II 285

DCXLV COME I BIANCHI DI LUCCA ENTRARONO IN PISA E POI FECEROPROCESSIONE NELLA CITTÀ. II 285

DCXLVI. COME IL CROCIFISSO DI LUCCA OPERÒ IL MIRACOLO DI RENDERELA VISTA A UNA PERSONA. II 287

DCXLVII . C O M E IL CROCIFISSO OPERÒ IN CASCINA IL MIRACOLO DI GUA-RIRE UNA FANCIULLA PARALIZZATA. II 287

DCXLVIII . C O M E I BIANCHI DI LUCCA SI DIRESSERO A SAN MINIATO. II 288

D C X L I X . C O M E I BIANCHI ENTRARONO IN LUCCA. II 290

D C L . C O M E DA LUCCA PARTÌ LA TERZA MANDATA DI BIANCHI. II 290

DCLI . C O M E A PRATO SI RIUNIRONO MOLTI BIANCHI. II 291

DCLII . C O M E A LUCCA SI RIUNIRONO MOLTI BIANCHI. II 291

DCLIII . MIRACOLO CHE D I O MOSTRÒ CON IL SIGNORE DI C O R T O N A . II 292

DCLIV. C O M E A R O M A SI RIUNIRONO MOLTI BIANCHI. II 293


DCLV. C O M E IL CONTE GIOVANNI FECE PREDA NEL BOLOGNESE. II 294

DCLVI. CANZONE MORALE SUL POTERE MONDANO E SUL DISPREZZO PER

LE RICCHEZZE. II 295

DCLVII. C O M E IL CONTE GIOVANNI DA BARBIANO FU PRESO. II 297

DCLVIII . C O M E IL D U C A DI M I L A N O EBBE SIENA. II 298

D C L I X . C O M E IL LUOGOTENENTE DEL D U C A A SIENA FECE VICARI GLIANZIANI. II 300

D C L X . C A N Z O N E MORALE AD ESEMPIO PER CHI VUOLE ACQUISTARE

RICCHEZZA E POTERE E PER CHI LI VUOLE DISPREZZARE. I I 301

D C L X I . C O M E A BOLOGNA SI DECISE CHE IL CONTE GIOVANNI MORISSE. II 304

DCLXII . C O M E FU TAGLIATA LA TESTA AL CONTE GIOVANNI E AGLI ALTRIPRIGIONIERI, A BOLOGNA. II 305

DCLXII I . C O M E SI COMPORTA CHI È AMICO. II 306

DCLXIV. C O M E LA SORELLA DEL CONTE GIOVANNI FECE IMPICCARE MOLTI

BOLOGNESI AI MEIULI DEL CASTELLO, E POI FECE SACCHEGGIARE IL BOLOGNE-

SE E UCCIDERE QUANTI TROVAVANO, PER VENDETTA. II 309

DCLXV. I CASI CHE PRODUCONO PAURA. II 3 II

D C L X V I . C O M E COLORO CHE RIENTRARONO A BOLOGNA NE PRESERO

IL DOMINIO. II 313

DCLXVII. COME CI FU PESTILENZA A LUCCA E PER LA TOSCANA. II 314

DCLXVIII. COME IL CONTE ARBI DUCA DI LANCASTER PRESE LONDRA. II 315

DCLXIX. COME IL CONTE ARBI CATTURÒ IL RE EDOARDO D'INGHILTERRA. II 316

DCLXX. COME IL CONTE ARBI DIVENNE RE D'INGHILTERRA E IL REEDOARDO FU MESSO IN PRIGIONE. II 316

DCLXXI. COME IL CONTE ARBI SCONFISSE QUATTROMILA INGLESI. II 317

DCLXXII. COME IL RE NUOVO FECE TAGLIARE LA TESTA A MOLTI NOBILI. II 318

DCLXXIII. COME IL DUCA DI MILANO EBBE LA CITTÀ DI PERUGIA. II 319

DCLXXIV COME IL DUCA DI MILANO EBBE ALQUANTE TERRE DEI MARCHESIMALASPINA. II 319

DCLXXV. COME IL COMUNE DI FIRENZE, PER PAURA, ISTITUÌ I DIECI

DELLA BALÌA E DELLA GUERRA. II 319

DCLXX VI. COME I COLONNESI PROVOCARONO UN TUMULTO A ROMA

CONTRO PAPA BONIFACIO, E COME IL PAPA FECE IMPICCARE 30 PERSONE. II 320

DCLXXVH. COME LAZZARO DI FRANCESCO GUINIGI VENNE UCCISO. II 321

DCLXXVIII. COME ANTONIO GUINIGI E NICOLAO SBARRA TENTARONODI SUSCITARE UN TUMULTO IN LUCCA. II 323

DCLXXIX. COME FU TAGLIATA LA TESTA AD ANTONIO GUINIGI E A

NICOLAO SBARRA. II 324


D C L X X X . DELL'ONORE CHE VENNE FATTO AL CORPO DI LAZZARO GUINIGI. II 324

D L X X X I . ALCUNE PAROLE CONTRO LA MEMORIA DI LAZZARO. II 325

D C L X X X I I . L'AUTORE PARLA CONTRO LA MEMORIA DI NICOLAO SBARRA. II 325

DCLXXXII I . L'AUTORE PARLA CONTRO LA MEMORIA DI ANTONIO GUINIGI. II 326

DCLXXXIV. QUELLO CHE L'AMICO DEVE FARE QUANDO SE NE RICHIEDE

IL CONSIGLIO. II 327

D C L X X X V I CONSIGLI CHE SI DANNO AGLI AMICI. II 328

D C L X X X V I . L'AUTORE ATTRAVERSO IMMAGINI TRATTA DELLA PERSONA

DI LAZZARO E DI QUANTO EGLI SI POTREBBE DOLERE. II 328

D C L X X X V I I . Si PROPONE LA PRIMA IMMAGINE. II 329

D C L X X X V I I I . O R A SI PROPONE LA SECONDA IMMAGINE. II 329

D C L X X X I X . L'AUTORE PROPONE LA TERZA IMMAGINE. II 330

D C X C . QUARTA IMMAGINE DEL DOLORE DI LAZZARO. II 330

D C X C I . L'AUTORE PROPONE LA QUINTA IMMAGINE DI TALE DOLORE. II 330

D C X C I I . SESTA IMMAGINE DEL DOLORE DI LAZZARO. II 331

D C X C I I I . SETTIMA ED ULTÌMA IMMAGINE DEL DETTO DOLORE. II 331

D C X C I V RISPOSTA CHE DA L'AUTORE AI SUDDETTI ARGOMENTI. II 332

DCXCV. C O M E IL C O M U N E DI VENEZIA CONCLUSE LA PACE TRA IL D U C A

DI MILANO E FIRENZE. II 332

D C X C V I . C O M E FU CELEBRATO IL GIUBILEO A R O M A . II 333

D C X C VII. LE COSE DA CUI IL PELLEGRINO SI DEVE ASTENERE E QUELLO

CHE DEVE FARE. II 335D C X C V I I I . C O M E L'AUTORE DICE DI NON AGGIUNGERE ALTRO A QUESTOLIBRO. II 338

D C X C I X . L'AUTORE SI DISPIACE DI SE STESSO PER NON SAPER VIVERE. II 338

D C C . C O M E L'AUTORE RENDE LODE A D I O DELL'OPERA DI QUESTO LIBRO

E DI OGNI ALTRA COSA. II 341

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