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Diritto delle nuove tecnologie - Introduzione
VERA DIFFERENZA tra le due materie sta nel fine.
Il diritto ha bisogno di stabilire regole che DEBBONO essere «statiche» ---
> perché debbono regolamentare i rapporti tra soggetti. Se non fossero
regole «ferme» (o comunque «tendenzialmente statiche»=l’evoluzione è
ammessa e necessaria per adeguarsi all’evolversi del contesto che ha
bisogno d’essere regolamentato) --- ha bisogno di «digerirle»
Il mondo dell’informatica è per sua natura un ambiente dinamico. Mai
fermo. Fluido …
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E questo è solo una parte dell’aspetto.
Si potrebbe aggiungere il discorso sui Codici Etici che un informatico
dovrebbe darsi ed al quale adattarsi …
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Arpanet=Progetto di Licklider
Differenze:
Nascono una nel 1957
L’altra nel ‘62
Una in ambiente militare
L’altra in quello Universitario (=di ricerca)
In comune, però, hanno alcuni element essenziali i:
a) Interconnessione globale;
b) Possibilità di accesso veloce ai dati informativi da qualsiasi luogo;
c) Possibilità di scambiarsi dati informativi da ogni luogo
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Arpanet=Progetto di Licklider
Differenze:
Nascono una nel 1957
L’altra nel ‘62
Una in ambiente militare
L’altra in quello Universitario (=di ricerca)
In comune, però, hanno alcuni element essenziali i:
a) Interconnessione globale;
b) Possibilità di accesso veloce ai dati informativi da qualsiasi luogo;
c) Possibilità di scambiarsi dati informativi da ogni luogo
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Arpanet=Progetto di Licklider
Differenze:
Nascono una nel 1957
L’altra nel ‘62
Una in ambiente militare
L’altra in quello Universitario (=di ricerca)
In comune, però, hanno alcuni element essenziali i:
a) Interconnessione globale;
b) Possibilità di accesso veloce ai dati informativi da qualsiasi luogo;
c) Possibilità di scambiarsi dati informativi da ogni luogo
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Arpanet=Progetto di Licklider
Differenze:
Nascono una nel 1957
L’altra nel ‘62
Una in ambiente militare
L’altra in quello Universitario (=di ricerca)
In comune, però, hanno alcuni element essenziali i:
a) Interconnessione globale;
b) Possibilità di accesso veloce ai dati informativi da qualsiasi luogo;
c) Possibilità di scambiarsi dati informativi da ogni luogo
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Licklider è uno psicologo specializzato in psicoacustica e non un
informatico-puro. Segnalazione, questa, che fa riflettere su di un’altra natura
tipica dell’informatica e cioè sul fatto che l’informatica è (per sua natura,
appunto) una materia «interdisciplinare». E lo è perché serve all’uomo per
«risolvere» dei problemi» (=anche principio dell’etica informatica/hacker).
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N.B.: Paese Ue: 27.
N.B.: sono: L’Unione Europea (UE) comprende attualmente 27 Paesi:
- Austria - Belgio - Bulgaria - Cipro - Danimarca - Estonia - Finlandia -
Francia - Germania - Grecia - Irlanda - Italia - Lettonia - Lituania -
Lussemburgo - Malta - Paesi Bassi - Polonia - Portogallo - Regno Unito -
Repubblica ceca - Romania - Slovacchia - Slovenia - Spagna - Svezia
- Ungheria.
(1) La Commissione europea - La Commissione europea è l'organo
esecutivo dell'UE. Essa redige le proposte di nuove leggi europee e
gestisce il lavoro quotidiano per l'attuazione delle politiche e
l'erogazione dei fondi europei. La Commissione difende gli interessi
dell'Europa nel suo complesso e vigila affinchè tutti i Paesi dell’Ue
rispettino la legislazione dell’Ue.
(2) L’agenda digitale presentata dalla Commissione europea è una delle sette
iniziative faro della strategia Europa 2020, che fissa obiettivi per la
crescita nell’Unione europea (UE) da raggiungere entro il 2020. Questa
agenda digitale propone di sfruttare al meglio il potenziale delle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) per favorire
l’innovazione, la crescita economica e il progresso.
(3) Potere legislativo (Parlamento, fare le leggi)-esecutivo (Governo,
eseguire/gestire politica di una Nazione)-Giudiziario (Magistratura,
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applicare e controllare violazione leggi dirimere contrasti/controversie).
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Parentesi.
Strettamente legato al discorso «cos’è internet» c’è il fenomeno dei Nomi a
Dominio … che non è solo un problema informatico ma anche giuridico.
Meriterà un approfondimento a parte: una lezione.
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Restando in tema di ambiente Internet e quindi di ambiente web vediamo di analizzare la “piattaforma” informatica attraverso la quale e grazie alla quale è possibile impiantare e svolgere un’attività di commercio elettronico.
Vediamo cioè cos’è un sito web.
Prima di vedere cos’è un sito web facciamo un ulteriore passo indietro ed andiamo a vedere cosa si deve fare per avere un sito web.
Per avere un sito web occorre fare richiesta di un INDIRIZZO telematico in cui poter posizionare la NOSTRA RISORSA web (=cioè il nostro sito web).
Com si chiama questo indirizzo telematico? Si chiama correttamente Domain Names.
Cos’è un DN per il diritto?
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Vediamo il DN da un punto di vista dapprima tecnico e poi giuridico.
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Potrà rappresentare una tesine di gruppo di fine corso per i frequentanti.
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Una altro approfondimento conseguenziale al discorso «Internet» è quello
del «comportamento da tenere in Rete. E dunque il passaggio da una
semplice correttezza di comportamento in rete alle regole di Diritto per
giungere ad uno studio di fattibilità di Codici Etici da applicare al mondo
informatico (non è un far west!) … --- > L’importanza del ruolo
dell’informatico nell’ICT.
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Non si può definire un informatico «buono» oppure «non buono» bensì un
informatico che rispetterà il diritto oppure che non rispetterà il diritto.
Negli ultimi tempi si è molto parlato della esigenza di formare gli
Informatici che siano pienamente coscienti della propria professionalità.
L’informatico è un professionista. E come quasi tutti i professionisti ha
bisogno di un Codice etico (che DEVE nascere dall’ambiente informatico)
che offra dignità e vincoli al professionista nel rispetto di regole autodefinite
che diano sicurezza (sulla professionalità e serietà dell’informatico)
all’esterno. --- > Il giuramento del «buon informatico»!
n.b.:
L’informatico, oggi, è inserito nell’albo degli ingegneri (informatici).
Ciò di cui si vuol discutere, dunque, è la opportunità di un ordine
professionale autonomo e di un autonomo codice etico. Per quanto difficile
questo potrà mai essere.
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Potrebbe rappresentare una tesina di gruppo di fine corso per i frequentanti.
L’intento è di cercare di creare una bozza di Codice etico dell’Informatico-
professionista.
In tal senso si rivnia alla relativa lezione ed alle relative slides commentate.
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Ci si è mai posta la domanda «perché ogni volta che si parla di Internet viene spontaneo parlare degli hacker?
perché quando si parla di internet si parla anche di hacker?
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Ma la storia e quindi l’analisi di questo interessantissimo fenomeno che
comunque è stato determinante per la crescita delle tecnologie informatiche
e della stessa rete, è leggermente diversa.
Il legame tra Internet e gli hacker risale indietro nel tempo. Alla nascita di
un altro fenomeno intimamente connesso ad Internet che è quello delle c.dd.
«free net».
La contaminazione è avvenuta perché agli albori di Internet c’è stata una
forte impostazione politica del fenomeno.
Non è un caso che le prime «applicazioni» di internet sono state le c.dd. Free
net.
Cosa sono l free net?
Dati: Cleveland - 1984 –
Tom Grunder – Medico presso il Dipartimento di Medicina della Case
Western Reserve University denominata da allora St. Silicon
Hospital=Ospedale di
San Silicio --- > Bbs – servire studenti
e cittadini – risolvere dubbi medici
attraverso: a) consultazione archivi
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on-line; b) consultazione gruppo
esperti on line …
Si ricorda la definizione di
• «BBS - Bullettin Board System ( … ) è un sistema che,
solitamente, veicola dati ed informazioni per un particolare
gruppo con interessi specifici. Le BBS sono spesso usate da
venditori di software o da gruppi di utenti» (Fonte:
http://www.manuali.it/glossario/Informatica-e-
Internet/BBS/749.htm)
«Freenet - Rete gratis per tutti. Questo termine si riferisce ad un host di
Internet che può essere utilizzato gratuitamente per collegarsi alla rete.
Solitamente è fornito da scuole, biblioteche o comunità per consentire
l'accesso ai vari servizi offerti da Internet» (Fonte:
http://www.manuali.it/glossario/Informatica-e-Internet/Freenet/856.htm)
Per approfondimenti :
«2. Caratterizzazione di rete civica
Sotto il termine italiano di "reti civiche" si denotano esperienze significativamente
diverse da loro, per obiettivi e tecnologie. Le free nets , cioè reti libere e gratuite
(dette anche community networks) nascono dall'esperienza iniziata a Cleveland
(1984) da Tom Grunder, medico presso il Dipartimento di Medicina della Case
Western Reserve Univerity, che attiva una Bbs, divenuta famosa sotto il nome di
"St. Silicon Hospital". La Bbs inizialmente doveva servire a studenti e cittadini per
risolvere dubbi di carattere medico, anche attraverso la consultazioni di archivi on-
line. Ma subito ci si accorge che ciò che davvero interessa e serve è la possibilità di
interagire da una parte con i medici e dall'altra tra persone, pazienti e loro parenti,
che vivono situazioni analoghe. Il successo è tale che gruppi di cittadini ci si
impegnano direttamente su base volontaria affinchè la Bbs si estenda a tematiche
non solamente medico-sanitarie: nasce così (1986) la Freenet di Cleveland ed il
software utilizzato, Free Port, diviene rapidamente lo standard per il movimento
delle Freenets, molte delle quali, collegate in rete tra loro, danno luogo alla NPTN
(National Public Telecomputing Network).
Le civic nets sono invece promosse dalle Amministrazioni per fornire per via
telematica informazioni e servizi di pubblica utilità, ma soprattutto (in un Paese
meno oberato del nostro da adempimenti burocratici e certificazioni) per
migliorare il dialogo tra amministratori e cittadini e consentire a questi di
comunicare all'Amministrazione bisogni, opinioni, richieste. Ne è prototipo il PEN
(Public Electronic Network) di Santa Monica, California.
Con l'affermarsi del Web si fa avanti la volontà delle città di "mettersi in vetrina"
per farsi conoscere. Le informazioni rese disponibili hanno dunque inizialmente
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una connotazione a carattere turistico (alberghi, fiere, mostre), incluse le risorse
culturali (musei, congressi). Nascono così i city web, collegati tra loro nel circuito
delle City Nets. Mentre le esperienze del primo e secondo tipo assumono
comunicazione bidirezionale e utenti attivi come loro tratti caratterizzanti, questa
prevede in genere livelli di interattività più bassi. Inoltre le prime due sono
fortemente indirizzate ai membri di una comunità locale, mentre i city web offrono
informazioni e servizi utili soprattutto ai non-residenti.
Queste tre tipologie di reti "centrate" intorno ad una città, o in una ben definita area
geografica, non sono in effetti in alternativa reciproca, ma si possono, e forse
devono, proficuamente integrare ed estendere.
Integrarsi perchè si completano a vicenda e hanno l'una bisogno dell'altra. A cosa
servono gli sforzi e gli investimenti di una Amministrazione per sviluppare servizi
"on line" se poi questi sono scarsamente utilizzati dai cittadini? Ma questi
difficilmente trovano stimolante, forse perchè troppo simile ad altri media, un
ambiente (ancora una volta) costruito e gestito da chi amministra la città, senza (o
con ridottissime) possibilità, per i cittadini, di immettere essi stessi notizie, di
proporre spazi autonomi di discussione, che sovente divengono luoghi di
socializzazione (che dal virtuale si sposta al reale, dall'incontro in rete a quelle "de
visu"), aggregazione per affinità e interessi condivisi (e che potrebbero essere, per
politici accorti, occasioni preziose per "ascoltare" - discreti - la città).
Estendersi ad integrare anche la componente "business", superando l'approccio
"politically correct" delle esperienze nord americane. Una opportunità dovuta alla
minor forza delle reti commerciali, ma anche un'esigenza se si tien conto che il
tessuto produttivo del nostro Paese non è fatto (solo) dai grandi gruppi, ma dalla
miriade di piccole e medie imprese, da artigiani e professionisti che finora sono
rimasti estranei da esperienze di innovazione derivanti dal networking e dal
groupware.
Ed in effetti, a ben guardare, non è molto diverso l'utilizzo della rete, specie se su
scala locale, per un'Associazione, un Ente Pubblico o un'impresa privata, perchè
tutte possono usarla per:
(a) per farsi conoscere, diffondendo informazioni su prodotti e servizi; disporre di
una ricca base di informazioni on-line è infatti utile, perchè lo strumento
telematico fornisce, come valore aggiunto rispetto ad altri canali distributivi
maggiori possibilità di ricerca (non solo per parole-chiave predefinite, ma anche
con più sofisticate tecniche di trattamento del linguaggio naturale) e di riuso
(l'informazione trovata può essere utilizzata nel contesto di un attività che si sta
svolgendo).
(b) per interagire con i cittadini, cioè con la propria "clientela", usando in genere
una forma di dialogo non strutturato, che sia aperto a suggerimenti e lamentele,
proposte e critiche;
(c) per offrire servizi interattivi, il che in genere implica l'utilizzo di schemi di
dialogo in tutto o in parte predefiniti e l'integrazione con i procedimenti ed il
sistema informativo dell'Ente.
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Il benessere e la sopravvivenza della rete civica, intesa come essere punto
d'incontro e strumento per la città nel suo insieme, cioè per tutte le componenti di
una comunità locale, risulterà allora dall'armonico equilibrio di tre dimensioni che
possiamo così caratterizzare:
- la free net, cioè la rete che garantisce ai cittadini, gratuitamente (o comunque a
bassissimo costo) accesso e servizi minimi (almeno, una casella di posta elettronica
indirizzabile da Internet [ABLM95]) e spazi autonomamente definibili di
discussione;
- la civic&commerce net, cioè la rete in cui enti pubblici e privati, associazioni e
organizzazioni mettono a disposizione dei cittadini servizi informativi, interattivi e
si rendono disponibili al dialogo con la cittadinanza;
- la city net, in cui la città nel suo insieme si apre e "mette in mostra" per chi la
visita occasionalmente.» (Fonte: http://www.retecivica.milano.it/paper/probinfo.htm)
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La nuova Costituzione della Repubblica italiana 27 dicembre 1947, entra in vigore nel gennaio 1948.
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Una piccola nota in merito alla «revisione» della Costituzione.
--- > La costituzione italiana non può essere modificata da leggi ordinarie, né tanto meno attraverso eccezionali deroghe o procedure informali. Per modificare la Costituzione è necessario ricorrere all'adozione di leggi di revisione costituzionale;
--- > Il potere di revisione non può quindi essere impiegato per instaurare un nuovo ordine costituzionale, ma ha il solo fine di assestare determinati istituti e di adattare singole norme costituzionali alle nuove ed emergenti istanze della vita civile, politica e sociale della nazione.
--- > Non ogni singolo aspetto della Costituzione è però revisionabile. L'art. 139 Cost. stabilisce, infatti, che "la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale". Tale limite deve essere però inteso non solo in senso letterale (come divieto di restaurazione della forma di stato monarchica), ma estensivamente, coinvolgendo in tale definizione gran parte dei principi costituzionali che essendo coessenziali alla forma repubblicana e al suo sviluppo devono necessariamente essere ritenuti, a loro volta, irrivedibili. E la ragione è evidente: i caratteri della forma repubblicana non sono altro che i caratteri della Repubblica così come espressi nel primo articolo della nostra Costituzione ("L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al
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popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione") e in quelli immediatamente successivi. Da ciò ne deriva che sono parte integrante della forma repubblicana: il principio democratico (art. 1); la garanzia di tutela dei diritti politici, civili e sociali (art. 2); l'ispirazione sociale ed egualitaria della Repubblica che ha il compito di "rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale" (art. 3); il fondamento lavorista (art. 1 e 4); l'unità e l'indivisibilità della Repubblica (art. 5).
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Ritornando al mondo delle free net:
Gli hacker che hanno molto in comune sia con questa filosofia sia con gli
strumenti tecnologici, si sono naturalmente introdotti in questo contesto,
contribuendo al suo sviluppo.
Le Freenet nascono, dunque, da esigenze sociali (= cioè di comunicare-
interagire fra soggetti) e non da idee/principi hacker.
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Tutti questi gruppi vengono definiti «underground» e politicamente
impegnati.
Strano network --- > centro di comunicazione e cultura hacker
Avana BBS --- > centro sociale
Decoder --- > gruppo politico comunicazione
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Di nuovo si evidenzia come questi principi non sono esclusivi dell’ambiente
Informatico (etica hacker) ma sono condivisi da sempre anche nell’ambito
del diritto …
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Di nuovo si evidenzia come questi principi non sono esclusivi dell’ambiente
Informatico (etica hacker) ma sono condivisi da sempre anche nell’ambito
del diritto …
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Da sempre si è soliti affermare che l’Informatica ed il Diritto sono
diametralmente opposti.
Veloce ed in continuo movimento l’Informatica
Statico es estremamente lento il Diritto.
Cosa hanno a che fare questi due mondi tanto antitetici?
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Ma …
… Chi l’ha detto che il Diritto è statico? …
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