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8 in se gn are DIRITTO ® Focus: Alcune riflessioni sulla riforma costituzionale La privacy ai tempi dei social network Il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso Tempi duri per i “furbetti del cartellino” La responsabilità in ambito sanitario Dal Protocollo di Kyoto all’Accordo di Parigi Le barriere doganali come ostacolo all’internazionalizzazione delle imprese Spazio docenti: Quale futuro per il Diritto e l’Economia nella scuola italiana? La formazione obbligatoria degli insegnanti Rivista di aggiornamento e approfondimento per l’insegnamento del diritto nella scuola secondaria di II grado

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insegnarediritto

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• Focus: Alcune riflessioni sulla riforma costituzionale La privacy ai tempi dei social network

• Il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso

• Tempi duri per i “furbetti del cartellino”

• La responsabilità in ambito sanitario

• Dal Protocollo di Kyoto all’Accordo di Parigi

• Le barriere doganali come ostacolo all’internazionalizzazione delle imprese

• Spazio docenti: Quale futuro per il Diritto e l’Economia nella scuola italiana? La formazione obbligatoria degli insegnanti

Rivista di aggiornamento e approfondimento per l’insegnamento del diritto nella scuola secondaria di II grado

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insegnarediritto

Rivista di aggiornamento e approfondimento per l’insegnamento del diritto nella scuola secondaria di II grado

Edizioni Scolastiche SimoneSimone S.p.A.

Napolisede legale:Via F. Russo, 33/D80123 Napolitel. 081 57 57 255/081 57 57 293 fax 081 57 57 944

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Coordinamento redazionale: Dario di Majo

Impaginazione grafica: Angelo Parrella

Copyright © 2016 Simone S.p.A.Via F. Russo 33/D80123 Napoli

Tutti i diritti riservatiÈ consentita la riproduzioneda parte dei docenti ai soli fini didattici

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Nomi e marchi citati sono generalmente depositati o registrati dalle rispettive case produttrici.

La riproduzione di marchi o prodotti presenti sul mercato è a scopo puramente didattico.

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N.­8:­novembre­2016

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Pozzuoli (Napoli)direzione generale e commerciale; redazioni, amministrazione e magazzino:Via Montenuovo Licola Patria, 131/C80078 Pozzuoli, Napoli tel. 081 80 43 920 pbxfax uffici 081 80 43 918fax magazzino 081 80 43 [email protected]

Grafica:

Stampa: Arti Grafiche Italo Cernia — Casoria (Na)

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in questonumero

Focus

pillole diaggiornamenti

Approfondimento

docentispazio

3

4

5

1

2

alcune riflessioni sulla riforma costituzionale 6La privacy ai tempi dei social network 8

Libertà di stampa: l’italia nella parte bassa della classifica 10europa e america: leggi antitrust a confronto 11Le tasse che sponsorizzano musei e teatri 12oms: troppa pressione scolastica, gli studenti italiani sono tra i più stressati d’europa 12obbligo al mantenimento anche nei matrimoni di breve durata 13non è responsabile il datore di lavoro se il dipendente cade per propria colpa 13diritti dei passeggeri aerei: le autorità nazionali non sono obbligate ad agire in seguito a reclami individuali 14il divorzio “breve” diventa “lungo” 15La scuola italiana secondo l’ocse 15

il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso 16

test ESERCIZI­ 20

tempi duri per i “furbetti del cartellino” 22

test ESERCIZI­ 24

La responsabilità in ambito sanitario 26

test ESERCIZI­ 30

dal Protocollo di Kyoto all’accordo di Parigi: la strategia globale contro i cambiamenti climatici 32

test ESERCIZI­ 36

Le barriere doganali come ostacolo all’internaziona- lizzazione delle imprese 38

test ESERCIZI­ 40

Quale futuro per il diritto e l’economia nella scuola italiana? 42

La formazione obbligatoria degli insegnanti 44

soluzioni ESERCIZI­ 48

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Insegnare diritto è la nuova rivista di Simone per la Scuola per l’ag-giornamento e l’appro-fondimento dedicata ai docenti di diritto ed eco-nomia nel secondo bien-nio e quinto anno della nuova scuola superiore.Insegnare diritto ha cadenza quadrimestrale e con-tiene articoli di approfondimento, attualità, nuove proposte esercitative e notizie utili per l’insegna-mento nell’area giuri-economica della nuova scuola riformata.Simone per la Scuola si è sempre distinta per aver garantito in questi anni libri di diritto ed economia aggiornati e al passo con i tempi: come è noto l’art. 5 del D.L. 137/2008 aveva stabilito l’obbligo per i docenti di non modificare la scelta dei libri di te-sto per i sei anni successivi all’adozione, nonché il vincolo per le case editrici di mantenere invariato il contenuto dei libri scolastici nei cinque anni suc-cessivi alla loro pubblicazione.Proprio per questo era nata l’iniziativa “6OK aggior-namenti garantiti” con cui – nei sei anni di blocco

adozionale – Simone per la Scuola ha inteso garantire a docenti e stu-denti tutti quei materiali che si rendessero neces-sari perché l’evoluzione della disciplina li impone.Il Decreto sviluppo bis ap-provato con D.L. 18 otto-

bre 2012, n. 179 conv. in L. 17 dicembre 2012, n. 221 ha di fatto abrogato tale blocco sdoganando nuova-mente – a far data dal 1 settembre 2013 – l’adozione dei testi da qualsivoglia vincolo temporale. Insegnare diritto però, continua: la costante me-tamorfosi della disciplina giuridica rende indi-spensabile per il docente aggiornarsi di continuo. Con questa rivista intendiamo dare il nostro contri-buto a tale lavoro di ricerca per tutti quei docenti che – condividendo la nostra metodologia didat-tica nell’insegnamento del diritto e dell’economia – avranno in adozione i nostri testi.Ogni suggerimento e contributo finalizzato al mi-glioramento di Insegnare diritto sarà gradito: per-tanto, mettiamo a disposizione un indirizzo mail per poterci inviare tutte le vostre osservazioni.

I LIBRI CHE ADERISCONO ALL’INIZIATIVAEcco le nostre proposte editoriali per il diritto nella scuola riformata, alla cui adozione è abbinato in omaggio per il docente Insegnare diritto. Riceverete copia della rivista direttamente dal nostro Agente di zona.

S321 • S322 • S323 – Le pagine del diritto

Collaudata proposta in tre volumi destinata agli Istituti tecnici economici ad indirizzo Amministrazione, fi-nanza e marketing. I primi due tomi sono comuni a tutte le articolazioni (AFM, RIM e SIA): eventuali lezioni destinate a singole articolazioni sono appositamente indicate nell’indice in modo da facilitare il lavoro del do-cente nell’individuazione di eventuali differenze nelle indicazioni nazionali. Il corso si completa poi con i vo-lumi specifici destinati alle singole articolazioni nel quinto anno.

S369 • S370 • S371 – Diritto.it

È la nuova proposta di diritto per gli Istituti Tecnici economici articolazioni AFM e SIA ed è strutturata in sei tomi monografici (due per ogni anno). La struttura modulare in fascicoli permette al docente ampia flessibilità nei tempi e nei modi di utilizzo dei testi.

S338 • S338/1 – Nuovo progetto turismo

È la nuova proposta di diritto e legislazione turistica per gli Isti-tuti tecnici economici ad indirizzo Turismo. I due volumi sono organizzati in Percorsi ricchi di approfondimenti e materiali didat-tici il più rispondente possibile alle future professionalità per sti-molare una creatività ed uno spirito d’impresa che caratterizzano il fine ultimo di questo progetto editoriale.

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ritto nella scuola secondaria superiore

Insegnarediritto

Cos’è

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S327 • S328 • S329 – Fondamenti di diritto ed economia

Corso di diritto ed economia per i nuovi Licei delle scienze umane ad opzione economico-sociale. Si ca-ratterizza per una trattazione lineare e un continuo confronto fra il diritto, l’economia e le discipline storiche e sociologiche.

S364/1 – Trasporti nautici, leggi e mercati

Una grande novità dedicata ai nuovi Istituti tecnologici ad indirizzo Trasporti e logistica. Un unico volume per i tre anni che, dopo aver offerto i contenuti di base della disciplina giuridica, passa in rassegna i principali istituti del diritto della navigazione marittima per creare i futuri professionisti di un settore in continua ascesa.

S364/2 – Trasporti aeronautici, leggi e mercati

Proposta specifica per il secondo biennio e il quinto anno degli Istituti tecnologici ad indirizzo Trasporti, settore aeronautico.

S332 • S334 – Nuovi percorsi di diritto ed economia

La nostra proposta per i nuovi Istituti professionali per il commercio che offre tutti i contenuti disciplinari previsti dalle Linee guida, parte generale e i tre ambiti di appro-fondimento: servizi commerciali, servizi turistici e servizi della comunicazione.

S359 • S360 – Diritto e Legislazione socio-sanitaria

Corso in due volumi (secondo biennio e quinto anno) destinato agli Istituti profes-sionali ad indirizzo Socio-sanitario, si caratterizza per la linearità dei contenuti e la spiccata vocazione alla formazione professionale.

S366 • S367 • S368 – Oltreconfine

Il corso di diritto per gli I.T.C. specificatamente dedicato all’articolazione Relazioni internazionali per il marketing. Tutti gli argomenti del programma sono trattati pre-stando particolare attenzione agli aspetti internazionalistici ed europeistici.

S365 – Diritto, pratica commerciale e legislazione socio-sanitaria

Volume destinato al quinto anno degli Istituti professionali, servizi socio-sanitari, per le Articolazioni Ottico e Odontotecnico.

S374 – Il diritto per le biotecnologie sanitarie

La nostra proposta in volume unico per il quinto anno degli Istituti Tecnologici, indirizzo Chimica, Articola-zione Biotecnologie sanitarie.

S376 – Sport, diritto ed economia

La grande novità per il 2016 dedicata ai nuovi Licei ad indirizzo sportivo.

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Per­spiegare­a­uno­studente­perché­sta­cambiando­la­no-stra­Costituzione­e­perché­ il­Governo,­ di­ sua­ iniziativa­ e­senza­lasciare­all’Assemblea­legislativa­ tale­ incombenza,­ha­proposto­una­riforma­così­importante,­ il­ docente­ deve­cercare­ di­ partire­ nella­ ma-niera­ più­ semplice,­ senza­dare­ per­ scontati­ tanti­ con-cetti­che,­non­facendo­parte­del­ patrimonio­ culturale­ dei­più­ giovani,­ finiscono­ per­confondere­le­idee.In primis,­occorre­partire­dal­fatto­che­questa­riforma­(come­la­precedente­del­2005-2006­caduta­dopo­il­referendum­confermativo)­tocca­solamente­la­Parte­Seconda­della­Costituzione.­I­Principi fondamentali­e­la­Parte Prima,­infatti,­san-ciscono­principi intangibili,­ i­cui­contenuti­risalgono­alla­Costituzione­francese­e­americana­del­XVIII­se-colo,­relativi­a­sovranità popolare,­libertà,­uguaglianza­e­solidarietà,­che­rappresentano­i­cardini­indefettibili­su­cui­si­fondano­oggi­tutti­i­Paesi­democratici.Ciò­premesso,­va­ricordato­che­quando­venne­pen-sata­ la­ Costituzione­ italiana­ (entrata­ in­ vigore­ nel­1948)­si­intese­evitare,­a­partire­dalla­sua­“rigidità”,­che­si­potessero­ ricreare­ le­premesse­per­ l’instau-razione­di­un­regime­autoritario­come­accadde,­vi-gendo­lo­Statuto­Albertino,­con­la­presa­del­potere­del­fascismo­a­seguito­della­marcia­su­Roma­(1922).­Il­Costituente­repubblicano­cercò­una­soluzione­ga-rantista­ per­ allontanare­ lo­ spauracchio­ del­ “com-plesso del tiranno”,­ dedicando­ alla­ disciplina­ del­Governo­ solo­ pochi­ e­ generici­ articoli­ della­ Costi-tuzione­ (artt.­ 92-96)­ e­ scegliendo­ il­ bicameralismo

perfetto­ per­ assicurare­ una­maggiore­ meditazione­ sulle­leggi­da­approvare.Malgrado­ ciò,­ la­ Parte Se-conda­ della­ Costituzione­ va­comunque­ aggiornata­ con­un­ripensamento­di­istituzioni­non­più­attuali,­come­ le­Pro-vince­e­ il­CNEL,­e­più­ in­ge-nerale­è­necessario­ ridurre­ i­costi­ della­ politica,­ non­ più­sostenibili.Da­tempo,­però,­i­rapporti­tra­i­partiti­sono­cambiati:­venuta­meno­la­contrapposizione­ide-

ologica­destra-sinistra,­ha­prevalso­l’interesse di ca-sta che­ha­messo­in­secondo­piano­le­esigenze­dei­cittadini­e­del­bene­pubblico.I­ cittadini,­ da­ organo-motore­ del­ sistema­ costitu-zionale­ (art.­ 1­ Cost.),­ dopo­ l’approvazione­ della­legge­elettorale­270/2005­(cd.­Porcellum),­sono­stati­esclusi­dalla­scelta­diretta­dei­loro­rappresentanti­in­Parlamento,­scelta­effettuata,­in­ordine­preferenziale,­dalle­segreterie­dei­partiti­che,­così,­hanno­inserito­nelle­liste­elettorali­i­candidati­che­ritenevano­più­fe-deli­al­partito.­Tale­sistema­è­stato­quindi­dichiarato­dalla­Corte­costituzionale­contrario­alla­nostra­Co-stituzione.Da­questa­sentenza­sarebbero­dovute­scaturire­ le­dimissioni­dei­parlamentari­eletti­con­una­legge­di-chiarata­“incostituzionale”­e­quindi­non­legittimati­a­sedere­ in­Parlamento.­Questa­ logica­conseguenza­non­ è­ stata,­ tuttavia,­ presa­ in­ considerazione­ dai­partiti­ politici,­ troppo­ affezionati­ alle­ “poltrone­ del­potere”.­Ciò­ha­permesso­l’approvazione­di­una­nuova­legge­elettorale­(Italicum)­che­riproduce­per­100­capolista­(quanti­sono­i­collegi­elettorali)­ il­meccanismo­della­nomina­da­parte­delle­segreterie­di­partito­ in­ luogo­della­libera­elezione­da­parte­dei­cittadini.­In­conclusione,­per­dare­un­corretto­giudizio­sulla­ri-forma­in­atto­bisogna­tener­presente­il­dettato­dell’art.­1­ della­ Costituzione­ in­ base­ al­ quale­ la sovranità popolare è la fonte primaria ed esclusiva dell’in-tero ordinamento della Repubblica.­Questo­princi-pio­rappresenta­un­limite­invalicabile­per­qualunque­maggioranza­politica,­che­è­vincolata­a­garantire­a­tutti­i­cittadini­un­governo­democratico­del­Paese­e­in-dirizzato­sempre­al­benessere­della­collettività­e­non­al­particolarismo­di­casta.

alcune riflessionisulla riformacostituzionale

di Federico del Giudice(già Docente universitario di “Diritto pubblico comparato” )

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Cittadinanza e costituzione

Gianluca De Nicola

I diritti delle donne | Verso l’educazione di genere

Proposta didatticaÈ­possibile­oggi­affermare­che­le­donne,­nel­mondo,­ godono­ degli­ stessi­ diritti­ e­ delle­stesse­ libertà­ degli­ uomini?­ Purtroppo­ non­soltanto­la­risposta­è­“no”,­ma­–­fatto­ancora­più­grave­–­gli­episodi di violenza contro le donne­dilagano­e­si­moltiplicano­in­maniera­preoccupante,­soprattutto­nel­nostro­paese.­Trovare­ soluzioni efficaci alla discrimina-zione e alla violenza di genere,­non­solo­sul­piano­ delle­ leggi,­ ma­ soprattutto­ su­ quello­

della­cultura­e­dell’educazione,­è­dunque­una­delle­questioni­più­urgenti­del­nostro­tempo­e,­an-cora­una­volta,­la­strada­da­percorrere­non­può­che­essere­quella­della­conoscenza,­dell’educa-zione,­della­cultura,­e­dunque­della­scuola.Questo­volume,­che­non­ha­pretese­di­esaustività­rispetto­a­una­tematica­vasta­e­complessa­come­quella­dei­diritti­(violati)­delle­donne,­si­propone­tuttavia­come­efficace­strumento­di­ap-proccio­al­problema,­la­cui­gravità­non­può­più­essere­ignorata,­specie­in­un­paese­come­l’Ita-lia,­dove­la­violenza­di­genere­è­molto­diffusa­e­il­numero­dei­femminicidi­in­costante­aumento.La­conoscenza­della­condizione­femminile­è­quindi­il­primo­passo­da­compiere­per­prendere­atto­della­necessità­di­avviare nelle nuove generazioni un processo di educazione e forma-zione,­capace­di­ridefinire­i­rapporti­tra­uomini­e­donne­e­di­instaurare­tra­i­due­sessi­relazioni­di­reciproca­comprensione­e­rispetto.

Scelte metodologicheGli­argomenti­proposti­nel­testo­(tra­cui­la­violenza­di­genere­e­il­reato­di­stalking,­il­fenomeno­del­femminicidio,­la­condizione­femminile­nei­paesi­poveri­e­in­guerra,­gli­strumenti­di­tutela­inter-nazionale­delle­donne)­sono­articolati­in­una­Introduzione­iniziale­e­quattro­brevi­percorsi,­che­si­arricchiscono­di­ulteriori­materiali­di­approfondimento­(contenuti­nelle­rubriche­Vai a… e Donne speciali),­di­collegamenti­interdisciplinari­con­il­cinema­(Il film)­e­la­narrativa­(Il libro),­e­di­una­raccolta­di­articoli­giornalistici­dedicati­(nella­sezione­Rassegna stampa).L’apparato­didattico­mira­a­verificare­le­conoscenze­acquisite­attraverso­quesiti­ formulati­se-condo­il­modello­Invalsi­(Adesso lo so…)­e­a­sviluppare­la­competenza­digitale­e­di­apprendi-mento­autonomo­(Imparare… navigando).

S355/2

pp. 128

ISBN 978-88-914-0448-0 7 6,00

Disponibile anche in formato DIGIT@LEISBN 978-88-244-2260-4 7 4,90

Novità2016

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FLe­moderne­tecnologie­infor-matiche­ espongono­ le­ per-sone­a­rischi­anche­molto­seri­in­ ordine­ alla­ propria­ riser-vatezza­ e­ sicurezza,­ le­ cui­conseguenze­ sono­ spesso­sottovalutate­dagli­utenti,­so-prattutto­ i­ più­ giovani­ che­considerano­tali­strumenti­un­elemento­naturale­del­proprio­vivere­quotidiano.I­rischi­e­i­pericoli­non­sem-pre­ricevono­una­adeguata­tutela­giuridica­e­ciò­ac-cade­per­diversi­motivi,­spesso­ignorati.Innanzitutto­le­tecnologie­utilizzate­ricorrono­ad­infra-strutture­che­anche­se­ localizzabili­all’interno­di­un­territorio,­ad­esempio,­non­sono­sul­territorio­italiano,­con­problemi­evidenti­riguardanti,­in­tal­caso,­la­legge­applicabile­e­la­concreta­possibilità­che­un­intervento­giudiziario­cada­nel­vuoto­o­che­sia­intempestivo.­Altrettanto­spesso­la­stessa­identificazione­delle­per-sone­e­delle­loro­condotte­è­resa­molto­complessa­dal­fatto­che­si­tratta­di­strumenti­utilizzabili­anche­in­com-pleto­ed­invincibile­anonimato.Gli­strumenti­di­messaggistica­o­le­reti­sociali,­ormai­diffusissimi,­non­impediscono­che­messaggi,­video­o­foto­personali­vengano­divulgati­in­modo­incontrolla-bile­anche­su­piattaforme­diverse,­come­i­fatti­di­cro-naca­ hanno­ recentemente­ dimostrato.­ Anzi,­ molto­

spesso­è­proprio­ lo­ strumento­che­invita­ad­una­condivisione­anche­ indiscriminata­ delle­ in-formazioni­ creando­ i­ presup-posti­ non­solo­ tecnici­per­una­costante­violazione­della­ riser-vatezza.Una­volta­divulgata­un’informa-zione­all’interno­di­una­rete­so-ciale­o­attraverso­un­qualsiasi­servizio­ di­ messaggistica­ di-venta­praticamente­impossibile­

prevedere­chi­sarà­in­grado­di­conoscerla­e­che­cir-colazione­la­stessa­avrà.­Per­ informazione­ci­si­ riferisce­non­solo­alle­notizie­pubbliche­del­profilo­o­ai­semplici­aggiornamenti­di­stato­o­messaggi­mandati­ad­un­proprio­contatto,­ma­anche­alle­foto,­ai­video,­ai­commenti­ad­elementi­di­altri­utenti­o­a­qualsiasi­indicazione­specifica­su­gusti­personali,­opinioni­o­iscrizioni­a­servizi.Fidarsi­dei­propri­contatti­ai­quali,­ad­esempio,­si­in-via­una­foto,­può­essere­rischioso:­bastano­due­clic (o­due­tap sul­cellulare)­per­divulgare­qualcosa,­magari­anche­tra­pochi­fidati­amici­che­poi­potranno,­sem-pre­tra­pochi­fidati­amici,­diffondere­ulteriormente.­Il­rischio­è­che­da­pochi­amici­a­pochi­amici­la­circola-zione­diventi­incontrollabile­in­pochissimo­tempo­con­la­conseguenza­di­trovare­una­propria­foto­utilizzata­in­modo­improprio­e­non­previsto­e,­soprattutto,­non­voluto.Qualsiasi­attività­all’interno­di­una­rete­sociale,­qual-siasi­ informazione­ veicolata­ anche­ attraverso­ ser-vizi­ di­ messaggistica­ è­ un’informazione­ relativa­ a­quell’utente.­Tutto­ciò­che­si­condivide­su­un­social­network,­ tutto­ciò­che­si­comunica­all’interno­di­un­servizio­di­messaggistica,­anche­l’azione­più­banale,­può­essere­utilizzato­da­altri­diventando,­ad­esem-pio,­un­ tassello­per­completare­un­ furto­di­ identità.­­Per­questi­motivi­è­necessario­che­ogni­utente­abbia­un­approccio prudente­nell’utilizzare­tali­strumenti­e­non­metta­in­circolazione­dati,­ immagini,­video,­foto­o­informazioni­che­è­preferibile­abbiano­una­divulga-zione­limitata.Facciamo­alcuni­esempi­di­condotte comuni ma­“ri-schiose”.È­molto­bello­che­i­nostri­amici­su­Facebook,­la­rete­sociale­per­eccellenza,­ci­facciano­gli­auguri­di­buon­compleanno.­ Però­ pubblicare­ sul­ nostro­ profilo­ il­nome,­il­cognome,­la­data­e­il­luogo­di­nascita­è­già­pericoloso.­I­dati­indicati­possono,­infatti,­essere­ela-borati­da­un­software­(disponibile­anche­su­Internet),­in­modo­da­raggiungere­un­altro­dato­molto­ impor-tante:­il­codice­fiscale­che,­insieme­agli­altri­dati­ana-

La privacyai tempi

dei social network

ocus

di Francesco Landolfi

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grafici,­ già­ permette­ di­ sostituirsi­ ad­ una­ persona­nelle­registrazioni­dei­siti­di­commercio­elettronico.Informare­i­vostri­contatti­Facebook,­o­quelli­relativi­a­un­gruppo­di­servizi­di­messaggistica,­sul­luogo­in­cui­state­trascorrendo­una­vacanza­e­con­chi,­magari­at-traverso­una­foto,­è­un­altro­comportamento­rischioso.­Infatti­non­si­è­mai­veramente­sicuri­che­quella­foto­non­sia­vista­da­qualcuno­al­quale­non­si­desideri­far­sapere­che­si­è­in­ferie.­E­poi,­se­qualcuno­scarica­la­foto­sul­proprio­pc­e­la­ripubblica­su­un’altra­rete­so-ciale­o­la­invia­per­posta­elettronica­a­qualcun­altro?­Diffondere­ la­notizia­che­siete­ in­vacanza,­peraltro,­può­mettere­qualcuno,­che­magari­controlla­il­vostro­profilo,­sull’avviso­che­siete­lontani­da­casa­e­che­ci­rimarrete­per­un­pò.­Siete­sicuri­che­solo­i­vostri­amici­possono­sapere­dove­siete?Oltre­ad­una­generale­prudenza­è­bene­ricordare­che­al-meno­i­social­network­offrono­la­possibilità­di­selezionare­delle­opzioni di privacy­che­ in­qualche­modo­restrin-gono­l’area­di­condivisione­di­determinate­informazioni.Innanzitutto,­ed­è­già­una­misura­che­assicura­un­ot-timo­grado­di­protezione,­si­può­fare­in­modo­che­il­proprio­profilo­non­sia­indicizzato­nei­motori­di­ricerca­esterni­e,­in­aggiunta,­selezionare­opzioni­tali­da­ren-derci­irreperibili­per­determinate­categorie­di­persone­anche­dal­motore­di­ricerca­interno­della­rete­sociale.­Inoltre­è­possibile­rendere­un­singolo­aggiornamento­di­stato­o­una­foto­visibili­solo­ed­esclusivamente­ai­propri­contatti,­escludendo­gli­estranei.Altre­ impostazioni­ possono­ riguardare­ la­ privacy­dell’intero­profilo­o­di­alcuni­dati­ in­esso­contenuti,­così­che­questi­siano­accessibili­ad­un­numero­ridotto­di­ persone.­ Queste­ precauzioni­ non­ impediscono­però­che­utenti­autorizzati­conoscano­le­nostre­infor-mazioni­e­le­diffondano­ad­altri­soggetti.Qualsiasi­ rete­sociale,­ infine,­predispone­opzioni di blocco di utenti determinati­ in­modo­che­questi­non­possano­interagire­con­l’utente­che­li­ha­bloccati:­nes-suno­dei­due­vede­e­può­reperire­l’altro.La­funzione­di­blocco­può­tornare­utile,­oltre­che­per­una­generica­protezione­della­privacy­del­nostro­ac-count,­ anche­ come­ forma­ estrema­ di­ protezione­quando,­all’interno­di­reti­sociali,­si­diventa­bersaglio­di­attacchi­o­si­intuiscono­rischi­potenziali­provenienti­da­account­sospetti.La­rete­sociale­è,­infatti,­popolata­da­persone­e,­come­nel­mondo­«reale»,­possono­essercene­alcune­ani-mate­da­intenti­poco­leciti,­rafforzati­dalla­circostanza­che,­come­detto,­in­un­social­network­è­molto­facile­creare­una­falsa­identità­o­apparire­diversi­da­quello­che­si­è,­magari­mostrando­informazioni­ingannevoli­nel­proprio­profilo.­Anche­in­questo­caso­la­migliore­protezione­è­la­prudenza­e­verificare­che­le­persone­

con­cui­si­ interagisce­sulla­rete­sociale­siano­effetti-vamente­coloro­che­dicono­di­essere.­E­ovviamente­mai­fidarsi­del­fatto­che­si­“rimane­sempre­tra­amici”.Da­un­punto­di­vista­giuridico­ la­situazione­diventa­complessa,­non­perchè­ le­norme­non­ci­ siano,­ma­perchè­ è­ difficile­ applicarle­ e,­ soprattutto,­ perché­qualsiasi­ forma­di­ tutela­è­molto­meno­rapida­della­circolazione­di­una­informazione­e­potrebbe­arrivare­quando­il­danno­è­già­stato­fatto.­È­la­stessa­architettura­della­rete­e­degli­strumenti­che­impedisce­un­blocco­immediato­e­soprattutto­la­indi-viduazione­dei­responsabili­perchè,­ad­esempio,­que-sti­strumenti­usano­tecniche­di­crittografia­per­rendere­non­individuabili­i­diversi­punti­di­divulgazione­delle­in-formazioni.Inoltre­un­altro­ostacolo­alla­piena­ tutela­deriva­dal­fatto­che­molto­spesso­è­proprio­la­persona­interes-sata­ad­aver­divulgato­le­informazioni,­rinunciando­di­fatto­ad­una­fetta­della­propria­riservatezza.­­Per­questo,­ lo­ ripetiamo,­ l’unica­vera­regola­da­se-guire­è­la­prudenza.Anche­il­diritto all’oblio,­cioè­il­diritto­–­di­elabora-zione­giurisprudenziale­–­­di­ciascuno­di­noi­a­non­ve-dere­diffuse­notizie­pregiudizievoli­che­ci­riguardano,­il­cd.­diritto ad essere­dimenticati,­non­è­applicabile­a­casi­di­diffusione­indiscriminata­di­informazioni­per-ché­tale­diritto­può­essere­ invocato­solo­per­quelle­informazioni­ che­ hanno­ origine­ in­ episodi­ sorti­ nel­passato­e­la­cui­ulteriore­diffusione­e­riproposizione­è­divenuta­irrilevante.­Inoltre­il­diritto­all’oblio,­qualora­venga­riconosciuto­in­tempo,­riguarda­fatti­che­furono­comunque­pubblici.­È­un­diritto­ad­essere­dimenticati,­non­il­diritto­a­che­nessuno­parli­di­noi.Infine,­ammesso­che­venga­riconosciuto,­una­even-tuale­ rimozione­ dell’informazione­ non­ è­ una­ pro-cedura­che­assicura­ la­sua­ totale­sparizione.­Anzi,­esisterà­ sempre­ un­ posto­ nella­ rete,­ o­ su­ qualche­piattaforma­di­messaggistica­in­cui­quella­foto,­quel­video,­quel­commento­possono­riemergere.

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di Roberta Orsini

Tra i Paesi in cui c’è meno li-bertà di espressione – secondo i dati del rapporto annuale sullo stato dell’informazione stilato da Reporter senza frontiere – rientra anche l’Italia, scesa al 77° posto e in costante peggioramento dal 2002 (anno in cui l’organizza-zione non governativa ha comin-ciato a elaborare il suo rapporto). Più giù di noi in classifica com-paiono solo Cipro, Grecia e Bulgaria, meglio fanno invece Moldova, Nicaragua, Armenia e Lesotho. I reporter italiani più a rischio sono coloro che fanno in-chieste sul crimine organizzato e sulla corruzione. Di contro, per la

prima volta l’Africa si colloca su-bito dietro l’Europa e fa meglio dell’America, grazie a una popo-lazione molto giovane che inizia a lottare per i suoi diritti. Resta invece drammatica la situazione dei paesi dell’Asia, primi fra tutti la Corea del Nord e la Cina. In testa alla classifica, dal 2010, vi è la Finlandia, seguita nel 2015 dall’Olanda, che guadagna due posti, e dalla Norvegia, che ha perso la seconda posizione. Rus-sia, Turchia ed Egitto sono rispet-tivamente al 48°, 151° e al 159° posto. Fanalini di coda sono il Turkmenistan (178°), la Corea del Nord (179°) e l’Eritrea (180°).

Nel rapporto 2015 di Rsf si ri-leva anche il miglioramento della Tunisia, che guadagna 30 posizioni, e dell’Ucraina, che sale di 22 posti grazie alla stabi-lizzazione del conflitto.Ma quali sono i parametri sui quali si basa la ricerca? Il World Press Freedom Index misura il livello di libertà dei giornalisti usando i seguenti criteri: pluralismo, indi-pendenza dei media, ambiente in cui si opera e autocensura, prov-vedimenti di legge in materia, tra-sparenza, infrastrutture e abusi. Purtroppo Rsf ha registrato una di-minuzione costante di tutti i para-metri dal 2013 fino a oggi.

Libertà di stampa: l’Italia nella parte bassa della classifica

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L’avvocato Mark Leddy è uno dei maggiori esperti mondiali di antitrust e concorrenza. «L’Ame-rica ha più fiducia nel mercato, e questa fiducia si riflette nell’ap-plicazione delle nostre leggi an-titrust. I capitali confluiscono naturalmente verso le opportu-nità di mercato. E forse questa è una delle ragioni per cui una Google o un’Apple non nascono in Europa. Inoltre, le leggi sulla concorrenza dell’Unione euro-pea sono maggiormente intru-sive, soprattutto quando si tratta di valutare un abuso di posizione dominante di un’azienda», so-stiene. In America prevale il laissez-faire in tema di concorrenza ri-spetto all’Europa, soprattutto riguardo alla posizione di mo-nopolista. E aggiunge – riferen-dosi al caso IBM, che dopo 13 anni di battaglie legali il Dipar-timento di Giustizia ha chiuso – che quando si prova a regolare un’azienda innovativa, lo si fa in uno scenario statico, ma dopo 3-5 anni tutto potrebbe essere diverso. Perciò l’autorità Anti-trust non deve agire se gli ope-ratori del mercato continuano ad essere innovativi, mentre do-vrebbe correggere subito com-portamenti che creano barriere all’innovazione. Secondo Leddy il controllo delle concentrazioni tra imprese è un difficile eserci-zio di preveggenza: si deve an-ticipare che cosa succederà al mercato dopo una transazione. Ma la verità è che nessuno sa come andranno davvero le cose.

La legge antitrust americana ri-sale al 1890, e nasceva come re-azione ai grandi monopoli. La scuola di Chicago ha cambiato il trend: suggeriva di non interve-nire, perché il mercato avrebbe deciso nel modo migliore. La re-azione a quella visione troppo liberista è stata opposta: un in-tervento eccessivo. «Il grande cambiamento è arrivato con l’elezione di Ronald Reagan alla Casa Bianca», ricorda Leddy. In-vece l’amministrazione Obama è più aggressiva rispetto a quella guidata da George W. Bush. In Europa, invece, non essendoci alternanza né un vero cambia-mento politico, le regole fanno fatica a cambiare. Anche se, so-stiene Leddy, una svolta c’è stata durante e dopo il periodo di Mario Monti alla guida dell’An-titrust Ue: con lui la Commis-sione fu molto interventista nel campo delle concentrazioni, ma

in tre famosi casi è stata smentita dalla Corte di Giustizia Ue.Riguardo il caso Apple-Fbi, ri-tiene impossibile dire in astratto dove finisce la privacy e inizia la sicurezza. Negli Stati Uniti, i cit-tadini sono protetti da un diritto costituzionale contro “perquisi-zioni e sequestri irragionevoli”. I pubblici ministeri devono ot-tenere, da parte di un Giudice, un decreto di perquisizione che viene emesso quando ci sono fondati motivi di ritenere che sia stato commesso un reato. Ri-guardo alla situazione in Europa, l’avvocato sostiene che il nostro è un continente pieno di talento, con un sistema scolastico eccel-lente. Ma c’è bisogno di riforme, soprattutto di quelle per rendere flessibile il mercato del lavoro: leggi sul lavoro troppo rigide rendono le persone meno ambi-ziose e scoraggiano investimenti e innovazione.

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Europa e America: leggi Antitrust a confronto

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L’Artbonus, presente nel “Qua-dro G” della denuncia dei red-diti, è il credito d’imposta del 65 per cento sulle donazioni de-stinate a specifiche iniziative di restauro di monumenti o indiriz-zate a musei e fondazioni liriche. Questo significa che quando si deve pagare il netto delle tasse, è

possibile scontare il 65 per cento di quanto si è liberamente elar-gito al nostro patrimonio cultu-rale.L’Artbonus ha riscosso un grande successo: a gennaio sono stati raccolti 62 milioni di euro e coloro che decidono di contribuire (i cosiddetti “me-cenati”) sono arrivati a quota 2.496. Il fenomeno è in crescita e il ministro dei Beni Cultu-rali è convinto che il prossimo anno andrà ancora meglio. Chi decide di dare del denaro può seguire con trasparenza – sul sito Artbonus – lo sviluppo dei lavori e ciò fidelizza e ras-sicura i donatori. Naturalmente sono i “grandi” a raccogliere

fondi maggiori: la Scala, l’Arena di Verona, il Regio di Torino. Ma non solo: la corsa tra i micro co-muni e le istituzioni minori ad accaparrarsi l’Artbonus è in pieno svolgimento. Antiche bi-blioteche, portali, pregiati organi sono in attesa di nuovi mecenati. Anche le imprese riscoprono la cultura: il credito d’imposta del 65 per cento vale anche ai fini Ires e ha un tetto del 5 per mille dei ricavi. Lo strumento piace e tra i sostenitori ci sono aziende come Brembo, Ferragamo ecc.Un vero boom si è avuto nelle Marche. Per esempio, a Reca-nati, c’è stata una vera e propria corsa per contribuire alla ristrut-turazione della Torre del Borgo immortalata dai versi di Leo-pardi.

Dal rapporto quadriennale sulla salute e il benessere dei giovani – pubblicato dall’ufficio euro-peo dell’Oms – che contiene dati raccolti nel 2013-2014 su ragazze e ragazzi di 11, 13 e 15 anni, risulta che gli adolescenti italiani sono stressati dal carico di lavoro degli studi e hanno un pessimo rapporto con la scuola. Secondo lo studio solo il 26% delle undicenni e il 17% dei colle-ghi maschi dichiara che la scuola “piace un sacco”, un dato che scende a 15 anni rispettivamente al 10% e 8%. Meno entusiasti degli italiani sono solo estoni, greci e belgi, mentre al primo posto ci sono gli adolescenti ar-meni (68% e 48%). Ugualmente a 15 anni metà delle ragazze e

il 39% dei ragazzi riporta per-formance ‘buone o eccellenti’, anche in questo caso valori molto sotto la media europea, supe-riori solo a Belgio, Portogallo e Ungheria. Anche dal punto di vista della pressione percepita da parte del sistema scolastico i dati sono poco incoraggianti: lo stress colpisce il 72% delle quin-dicenni e il 51% dei ragazzi. Questi dati, secondo Franco Ca-vallo, ordinario di epidemiologia dell’Università di Torino e cu-ratore della parte italiana, sono un segnale preoccupante. Non è da sottovalutare, a suo parere, la pressione che viene sentita dal ragazzo. La sensazione è che sia legata soprattutto alla richiesta in termini di impegno, di ore di la-

voro, all’ottenimento di determi-nati voti. Probabilmente vanno ritarati i programmi, che sono ancora legati alle superiori di una volta che selezionavano molto. La pressione, conclude il do-cente, viene condizionata sia dal rapporto con gli insegnanti sia dal rapporto che i genitori hanno con i docenti e la scuola stessa.

Le tasse che sponsorizzano musei e teatri

Oms: troppa pressione scolastica, gli studenti italiani sono tra i più stressati d’Europa

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Secondo la Corte di Cassazione l’assegno di mantenimento va corrisposto all’ex coniuge anche se il matrimonio è di breve du-rata. A presentare ricorso in Cas-sazione – poi accolto – è stata una donna che chiedeva il riconosci-mento dell’assegno divorzile a carico dell’ex coniuge. In primo grado il Tribunale aveva riget-tato la sua richiesta a causa della “brevissima durata (tre mesi) del matrimonio”. Tale pronuncia era stata confermata dalla Corte d’Appello, la quale aveva sottoli-neato che il rapporto coniugale era stato breve “per effetto dell’imme-diata constatazione dell’impossi-bilità di una unione duratura tale da giustificare aspettative e affi-damento del coniuge che ha su-bito la separazione nelle sostanze dell’altro”. Di diversa idea la Su-prema Corte di Cassazione, la quale invece ha accolto le motiva-zioni della donna nel ricorso, con-

statando la mancata applicazione dei principi giurisprudenziali in materia di assegno divorzile, ri-badendo che “l’accertamento del diritto all’assegno divorzile si ar-ticola in due fasi, nella prima delle quali il giudice verifica l’esistenza del diritto in astratto, in relazione all’inadeguatezza dei mezzi del coniuge richiedente, raffrontati ad un tenore di vita analogo a quello avuto in costanza di matrimonio e che sarebbe presumibilmente pro-seguito in caso di continuazione dello stesso o quale poteva legitti-mamente e ragionevolmente con-figurarsi sulla base di aspettative maturate nel corso del rapporto, mentre nella seconda procede alla determinazione in concreto dell’ammontare dell’assegno, che va compiuta tenendo conto delle condizioni dei coniugi, delle ra-gioni della decisione e del con-tributo personale ed economico dato da ciascuno alla conduzione

familiare e alla formazione del patrimonio di ognuno e di quello comune, nonché del reddito di en-trambi, valutandosi tali elementi anche in rapporto alla durata del matrimonio”.I Giudici della Suprema Corte aggiungono che la durata del ma-trimonio influisce sulla determi-nazione della misura dell’assegno (art. 5 della legge n. 898/70), ma non sul riconoscimento dell’as-segno stesso, poiché esso ha la finalità di tutelare il coniuge eco-nomicamente più debole.

Obbligo al mantenimento anche nei matrimoni di breve durata

Secondo la Corte di Cassazione (sentenza n. 8883/16) il lavoratore deve diventare sempre più autore-sponsabile e il datore non è sempre responsabile per gli infortuni avve-nuti sul luogo di lavoro. Ma andiamo con ordine: il lavora-tore in questione è un elettricista, il quale si era accordato con i pro-pri superiori per posizionare dei fa-retti e relativi fili servendosi di un elevatore guidato da apposita per-sona. Il lavoratore, però, invece di seguire le modalità concordate, era salito autonomamente sul tetto di

eternit dell’edificio che, non reg-gendo, aveva procurato la rovinosa caduta dell’uomo. Di qui i giudici della Suprema Corte hanno concluso che se il di-pendente avesse agito con dili-genza e prudenza senza trovarsi in una situazione pericolosa probabil-mente non sarebbe accaduto nulla. Ciò – si legge nella decisione – deve essere letto come una sorta di revisione della responsabilità a 360 gradi del datore per an-dare verso una maggiore consi-derazione della responsabilità

dei lavoratori (cosiddetto “prin-cipio di autoresponsabilità del lavoratore”). Ciò significa che al datore di la-voro non va chiesto l’obbligo di vigilanza assoluta rispetto al lavo-ratore, come accadeva in passato, ma una volta che esso abbia for-nito tutti i mezzi idonei alla pre-venzione e ha adempiuto a tutte le obbligazioni proprie della sua po-sizione di garanzia, non risponderà dell’evento derivante da una con-dotta imprevedibilmente colposa del lavoratore.

Non è responsabile il datore di lavoro se il dipendente cade per propria colpa

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In caso di cancellazione di un volo, il vettore aereo è tenuto, in forza di un regolamento dell’Unione, a fornire ai pas-seggeri interessati la necessaria assistenza, nonché una compen-sazione pecuniaria (tra 250 e 600 euro, in funzione della distanza). Inoltre, ogni Stato membro è te-nuto a designare un organismo responsabile dell’applicazione di tale normativa. Ciascun pas-

seggero può presentare reclamo presso tale organismo in caso di presunta violazione del rego-lamento. Le sanzioni in caso di violazione devono essere effet-tive, proporzionate e dissuasive. Nei Paesi Bassi, ad esempio, è stato designato quale organismo nazionale competente il segre-tario di Stato. Quest’ultimo di-spone, nell’ambito in questione, di una competenza generale ad adottare misure coercitive, in particolare se il vettore aereo ri-fiuti abitualmente di compen-

sare i passeggeri. Tuttavia, tale organismo non può adottare mi-sure coercitive su richiesta di un passeggero che gli sottoponga il proprio caso individuale. In tale contesto, sono state sotto-poste al Raad van State (Consi-glio di Stato dei Paesi Bassi) due controversie riguardanti passeg-geri aerei, ai quali è stato negato il versamento di una compen-sazione. Essi hanno chiesto al

segretario di Stato di adottare misure coercitive nei confronti della compagnia aerea interes-sata, cosa che questi ha rifiutato di fare. Il Consiglio di Stato du-bita che il segretario di Stato sia competente ad adottare, nei sin-goli casi, misure coercitive su richiesta dei passeggeri e sotto-pone tale questione alla Corte. Questa, nella sua sentenza, prima di tutto interpreta la no-zione di «reclamo» che può es-sere presentato all’organismo da ciascun passeggero. Secondo la

Corte, tale nozione deve essere considerata come comprensiva delle segnalazioni volte a contri-buire alla corretta applicazione del regolamento in generale, ma l’organismo responsabile a li-vello nazionale non è tenuto ad agire, in seguito ai reclami, per garantire il diritto di ciascun sin-golo passeggero ad una compen-sazione pecuniaria. Invece, per quanto riguarda la nozione di «sanzione», si deve intendere per essa qualsiasi mi-sura adottata in risposta alle vio-lazioni rilevate dall’organismo nell’esercizio della sorveglianza di carattere generale, e non la misura coercitiva amministra-tiva che deve essere adottata nel singolo caso. Di conseguenza, la Corte ritiene che l’organismo nazionale competente, in linea di principio, non sia obbligato ad adottare misure coercitive nei confronti dei vettori aerei, volte ad imporre loro di versare le in-dennità previste dal regolamento n. 261/2004. Peraltro la Corte sottolinea che, tenuto conto degli obiettivi del regolamento, nonché del mar-gine di discrezionalità di cui dispongono gli Stati membri nell’attribuzione delle compe-tenze che intendono assegnare agli organismi, gli Stati mem-bri possono, per riparare la in-sufficiente tutela dei diritti dei passeggeri aerei, autorizzare l’organismo ad adottare misure che facciano seguito a reclami individuali.

Diritti dei passeggeri aerei: le autorità nazionali non sono obbligate ad agire in seguito a reclami individuali

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La legge 55 del 2015 ha portato i tempi di attesa tra la separazione e il divorzio da tre anni a sei mesi. E sono cambiati anche i luoghi e i modi per lasciarsi: non più sol-tanto in tribunale, ma anche nei Comuni (con o senza avvocati). Del tutto nuovi i costi: dirsi addio costa solo 16 euro. Ma se il divor-zio breve costa poco (16 euro), è anche vero che ormai non è più tanto “breve”: un anno a Genova, 7 mesi a Torino.“Non ci aspettavamo una tale af-fluenza”, dicono nelle anagrafi dei Comuni, “le richieste aumen-tano ogni giorno”. È la contraddi-zione delle cose che funzionano: partita in sordina all’inizio dello scorso anno, la rivoluzione del di-

vorzio senza giudici né avvocati, necessaria per snellire gli arre-trati della giustizia civile, sta di-ventando sempre più importante.Centinaia di coppie in fila nei nuovi uffici “Divorzi e Separa-zioni” dei Comuni italiani, per concludere il proprio matrimo-nio fuori dalle aule della giusti-zia. Con il risultato che questa formula sta diventando invece lunga tanto quando un addio da-vanti al giudice. “Non ce la fac-ciamo – ammette l’assessore ai Servizi demografici di Bari – . Da noi l’ufficio è composto da una sola unità”. Non va me-glio a Milano nè a Roma, dove sono necessari 60 giorni per es-sere convocati, mentre più veloci

sono Napoli, con 30 giorni di lista d’attesa, e Firenze, dove il divor-zio è davvero “fast” visto che per comparire davanti all’ufficiale di stato civile ci vogliono “soltanto” 25 giorni.

Il divorzio “breve” diventa “lungo”

L’Organizzazione per la coope-razione e lo sviluppo economico (Ocse) nel suo annuale rapporto “Sguardo sull’educazione” (Edu-cation at a glance 2016) mette a confronto i sistemi educativi dei 35 paesi più industrializzati al mondo e sottolinea i problemi del sistema d’istruzione – sco-lastico e universitario – italiano colpevolizzando le politiche che hanno portato la scuola del no-stro paese agli ultimi posti. Secondo il parere degli esperti, un’istruzione di qualità ha biso-gno di un finanziamento sosteni-bile il quale in Italia, negli ultimi anni, è diminuito enormemente. Secondo il rapporto, la spesa pub-blica per l’istruzione in Italia è di-minuita del 14% tra il 2008 e il

2013. Una diminuzione che “ri-flette non solo una riduzione della spesa pubblica complessiva in termini reali, ma anche un cam-biamento nella distribuzione della spesa pubblica tra le diverse prio-rità”, spiegano da Parigi. Perché in Italia, “per altri servizi pubblici la contrazione della spesa è stata inferiore al 2%”. Ciò significa che la spesa pubblica è stata indiriz-zata verso altri comparti, mortifi-cando l’istruzione, a prescindere dalle emergenze di bilancio. Inoltre dal 2010 al 2014, quindi in soli 4 anni, gli sti-pendi degli insegnanti sono diminuiti del 7 per cento e l’in-cremento degli alunni per classe ha poi prodotto un calo del sala-rio per studente del 13 per cento.

Ancora, secondo il rapporto i gio-vani fra i 25 e i 34 anni in pos-sesso di un titolo universitario che riescono a trovare un impiego è in Italia di oltre venti punti infe-riore alla media dei paesi Ocse: il 62% contro l’83%. Viceversa, ri-sulta eccessivamente alto il nu-meri di giovani (20/24enni) Neet (giovani che non studiano e non lavorano): un terzo del totale. Va-lore, questo, che in Italia nel de-cennio 2005/2015 è cresciuto più che in qualsiasi paese Ocse: più 10 per cento. Spiegano dall’Ocse che per correre ai ripari bisognerebbe attrarre gli studenti verso l’istru-zione terziaria, aumentando le op-zioni di studio a tempo parziale, offrendo maggiori possibilità per gli studenti che desiderano conci-liare gli studi con l’attività lavora-tiva e le esigenze di famiglia.

La scuola italiana secondo l’Ocse

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Approfondimento

Le unioni civili: i requisiti

Dopo­un­ lungo­dibattito­ sul­ riconoscimento­delle­unioni­tra­persone­dello­stesso­sesso­anche­l’Italia­ha­provveduto­con­ la­L.­20-5-2016­con­un­ istituto­che­è­molto­simile­al­matrimonio,­di­cui­ richiama­molte­ norme,­ ma­ non­ è­ del­ tutto­ equiparato.­ Va­sottolineato­che­la­legge­istituisce­l’unione­civile­tra­

persone­dello­stesso­sesso,­considerandola­una­for-mazione­sociale­ai­sensi­degli­artt.­2­e­3­Cost.­Di­conseguenza­ il­ nuovo­ istituto­ è­ considerato­ fuori dall’ambito della famiglia intesa come società na-turale fondata­sul­matrimonio,­ai­sensi­dell’art.­29­Cost.,­pur­avendo­il­legislatore­ad­esso­esteso­i­di-ritti­derivanti­dai­rapporti­familiari­che­caratterizzano­il­diritto­di­famiglia.

il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso

Le unioni civili e le convivenze di fatto nella L. 20 maggio 2016, n. 76 (Legge cirinnà, Regolamentazione delle unioni civili

tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze)di Emma Cosentino

Le unioni civili e la CostituzioneLa­legge­muove­da­due­esigenze­contrapposte: per un verso, quella di accordare alle coppie omosessuali uno schema giuridico assimilabile al matrimonio;­per­l’altro,­quella­di­evitare­che­la­nuova­regolamentazione­giuridica­possa­far­coincidere,­sul­piano­degli­effetti­giuridici,­l’unione­civile­e­il­matrimonio­tradizionale.La­preoccupazione­di­differenziare­l’istituto­dell’unione­civile­da­quello­del­matrimonio­emerge­laddove­af-ferma­che­viene­istituita­l’unione­civile­tra­persone­dello­stesso­sesso­quale­specifica­formazione­sociale­ai sensi degli artt. 2 e 3 Cost.Si­ricorda­che­l’art.­2­della­Costituzione­riconosce­e­garantisce­i­diritti­inviolabili­dell’uomo­sia­come­sin-golo­sia­nelle­formazioni­sociali­e­che­l’art.­3­sancisce­il­principio­di­ugualianza.­L’individuazione­dell’art.­2­Cost.­quale­fondamento­dell’unione­civile­evidenzia­chiaramente­che­il­ legi-slatore­si­è­uniformato­alla­tesi­che­impedisce­di­estendere­il­matrimonio­alle­coppie­dello­stesso­sesso­senza­una­modifica­dell’art.­29­Cost.­che­riconosce­i­diritti­della­famiglia­come­società­naturale­fondata­sul­matrimonio.­Secondo­tale­impostazione,­anche­il­conferimento­del­medesimo­trattamento­giuridico­alle­coppie­same-sex­e­coniugate,­nel­quadro­di­istituti­giuridici­diversi­(matrimonio­e­unioni­civili),­sarebbe­il-legittimo,­poiché­intaccherebbe­il­favor nei­confronti­del­matrimonio­e­della­famiglia­tradizionale­desumi-bile­dall’art.­29­Cost.La­legge­Cirinnà­si­è­mantenuta­lungo­i­binari­tracciati­dalla­Corte­costituzionale,­ritenendo­di­non­superare­il­pa-radigma­eterosessuale­del­matrimonio­e­optando,­invece,­per­un­sistema­in­cui­il­riconoscimento­dei­diritti­delle­coppie­omosessuali­è­affidato­a­una­forma­giuridica­specifica,­alternativa­al­matrimonio,­qual­è­l’unione­civile.

Le­unioni­civili­sono­costituite­da­due­persone­mag-giorenni­dello­stesso­sesso­mediante­una­dichiara-zione­all’ufficiale­di­stato­civile­alla­presenza­di­due­testimoni;­l’ufficiale­di­stato­civile­provvede­alla­regi-strazione­degli­atti­di­unione­civile­tra­persone­dello­stesso­sesso­nell’archivio­dello­stato­civile.­L’unione­civile­è­certificata­dal­relativo­documento­attestante­la­costituzione­dell’unione,­che­deve­contenere­i­dati­anagrafici­ delle­ parti,­ l’indicazione­ del­ loro­ regime­patrimoniale­e­della­loro­residenza,­oltre­ai­dati­ana-

grafici­e­alla­residenza­dei­testimoni.­Mediante­la­di-chiarazione­all’ufficiale­di­stato­civile­le­parti­possono­stabilire­di­assumere,­per­la­durata­dell’unione­civile,­un­cognome­comune­scegliendolo­tra­i­loro­cognomi;­la­parte­può­anteporre­o­posporre­al­cognome­co-mune­il­proprio­cognome,­se­diverso.­Sono­cause­impeditive­dell’unione­civile­tra­persone­dello­stesso­sesso:­la­sussistenza,­per­una­delle­parti,­di­un­vincolo­matrimoniale­o­di­altra­unione­civile;­l’in-terdizione­di­una­delle­parti­per­ infermità­di­mente;­

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Approfondimento il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso

la­sussistenza­tra­le­parti­di­rapporti­di­parentela,­af-finità­o­adozione­di­cui­all’art.­87,­co.­1,­c.c.­(inoltre,­non­possono­contrarre­unione­civile­lo­zio­e­il­nipote­e­la­zia­e­la­nipote).­

Diritti e doveri che scaturiscono dalla unione civile

Con­ la­costituzione­dell’unione­civile­ le­parti­acqui-stano­ diritti­ e­ assumono­ doveri,­ analogamente­ a­quanto­previsto­in­ambito­matrimoniale­dall’art.­143,­co.­1,­c.c.­(“con­il­matrimonio­il­marito­e­la­moglie­ac-quistano­gli­stessi­diritti­e­assumono­i­medesimi­do-veri”);­dall’unione­civile­deriva­ l’obbligo reciproco all’assistenza morale e materiale e alla coabita-zione.­Non­è­previsto­il­dovere­di­fedeltà­nè­l’obbligo­di­collaborazione­nell’interesse­della­famiglia.Entrambe­le­parti­sono­tenute,­ciascuna­in­relazione­alle­proprie­sostanze­e­alla­propria­capacità­di­lavoro­profes-

sionale­e­casalingo,­a­contribuire ai bisogni comuni.­Le parti concordano tra loro l’indirizzo della vita familiare e fissano la residenza comune; a ciascuna delle parti spetta il potere di attuare l’indirizzo concordato.Analogamente­a­quanto­previsto­in­caso­di­matrimonio,­il­ regime patrimoniale­dell’unione­civile­ tra­persone­dello­stesso­sesso,­ in­mancanza­di­diversa­conven-zione­ patrimoniale,­ è­ costituito­ dalla­ comunione­ dei­beni.­La­legge­76/2016­prevede,­inoltre,­che­«al­solo­fine­di­assicurare­l’effettività­della­tutela­dei­diritti­e­il­pieno­adempimento­degli­obblighi­derivanti­dall’unione­ci-vile­ tra­ persone­ dello­ stesso­ sesso,­ le­ disposizioni­che­si­riferiscono­al­matrimonio­e­le­disposizioni­con-tenenti­ le­parole­“coniuge”,­“coniugi”­o­termini­equi-valenti,­ovunque­ricorrono­nelle­leggi,­negli­atti­aventi­forza­di­legge,­nei­regolamenti­nonché­negli­atti­am-ministrativi­e­nei­contratti­collettivi,­si­applicano­anche­ad­ognuna­delle­parti­dell’unione­civile­ tra­persone­dello­stesso­sesso.­La­disposizione­di­cui­al­periodo­precedente­non­si­applica­alle­norme­del­codice­civile­non­richiamate­espressamente­nella­presente­legge».È­ la­clausola­di­equivalenza­ rivolta­ai­giudici­e­alla­pubblica­amministrazione,­che,­al­fine­di­evitare­discri-minazioni,­assicura,­almeno­tendenzialmente,­ l’equi-parazione­tra­matrimonio­e­unioni­civili.­Dalla­clausola­di­equivalenza­deriva,­ad­esempio,­che­alle­unioni­civili­si­applica­la­disciplina­in­materia­di:­congedo matri-moniale;­permessi per l’assistenza­in­caso­di­disa-bilità­del­coniuge­(art.­33­L.­142/1990);­pensione ai superstiti­ex­art.­13­R.D.L.­636/1939,­nella­forma­della­pensione di reversibilità­(in­caso­di­morte­del­pen-sionato)­e­della­pensione­indiretta­(in­caso­di­morte­dell’assicurato­non­titolare­di­pensione);­trattamenti di famiglia (art.­2­D.L.­69/1988)­e­detrazioni previ-ste per i familiari a carico­(art.­12­D.P.R.­917/1986).

L’unione­civile­si­scioglie:

—­automaticamente­in­caso­di­morte­o­di­dichiara-zione di morte presunta­di­una­delle­parti;

—­in­quasi­tutte­le­ipotesi­nelle­quali­può­essere­chie-sto­il­divorzio;­il­legislatore­non­ha­richiamato­l’art.­1­L.­898/1970,­ovvero­l’accertamento­l’obbligato-rio,­da­parte­del­giudice,­del­venir­meno­della­co-munione­spirituale­e­materiale­tra­i­coniugi;

—­per­ volontà dei partner manifestata, anche di-sgiuntamente, davanti all’ufficiale di stato civile;­si­tratta­di­dichiarazioni­che­non­richiedono­alcuna­mo-tivazione­e­sono­sottratte­a­ogni­controllo­giudiziario;­

—­a­seguito­della­sentenza­di­rettificazione di sesso­di­una­delle­parti.­

Per­ciò­che­ riguarda­ la­successione ereditaria,­ la­legge­precisa­che­alle­unioni­civili­si­applicano­le­di-

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sposizioni­ del­ codice­ civile­ sull’indegnità­ a­ succe-dere,­sui­legittimari,­sulla­successione­legittima,­sulla­collazione­e­sul­patto­di­famiglia.­

Le convivenze di fatto

Dalle­unioni­civili­vanno­tenute­distinte­le­convivenze­che­pure­sono­state­disciplinate­dalla­legge­Cirinnà.Va­ricordato­che­già­da­tempo,­nel­costume­e­nella­pratica­di­vita­del­nostro,­come­degli­altri­paesi­euro-pei,­l’identificazione­assoluta­ed­inderogabile­tra­fami-glia­e­matrimonio­è­stata­posta­in­discussione.Sempre­più­frequenti,­infatti,­sono­le­convivenze,­an-che­durature,­monogame­e­con­figli,­caratterizzate­da­reciproche­prestazioni­di­assistenza­e­solidarietà­ma-teriale­e­morale,­che­non­vengono­vissute­come­pre-parazione­ al­ matrimonio­ ovvero­ come­ situazioni­ di­contingente­necessità­(ad­es.­in­attesa­di­un­divorzio)­ma­come­scelte­di­vita­tendenzialmente­stabili.Queste­ opzioni­ assicurano­ maggiore­ libertà­ nella­gestione­ delle­ relazioni­ e­ nella­ decisione­ di­ (even-tualmente)­porre­fine­al­legame,­tuttavia­sorgono­ine-vitabili­problemi­attinenti­alla­tutela­dei­soggetti­che­si­sono­accordati­per­la­convivenza­e­dei­soggetti­terzi­come­i­figli­e­i­creditori­(si­pensi,­ad­es.,­ad­un’impresa­familiare­di­fatto,­al­convivente­superstite­rispetto­ad­un­atto­di­assegnazione­di­un­alloggio­di­edilizia­po-polare­in­favore­di­quello­premorto,­etc.).È­da­tempo­pertanto­che­si­richiede­una­regolamen-tazione­giuridica­e­sono­stati­avanzati­diversi­progetti­e­disegni­di­legge­(il­più­famoso­dei­quali,­nella­legi-

slatura­2006­-2008,­fu­quello­sui­cd.­Di.Co)­mentre­nel­frattempo­molte­questioni­sono­state­risolte­dalla­giu-risprudenza.La­legge­Cirinnà,­infine,­ha­provveduto­a­disciplinare­anche­le­convivenza di fatto.Per­aversi­convivenza­di­ fatto­(che­può­riguardare­sia­coppie­eterosessuali­che­omosessuali)­occorre,­oltre­alla­coabitazione,­ la­sussistenza­di­una­serie­di­requisiti­ulteriori­come­ad­es.­la­maggiore­età­dei­conviventi;­la­sussistenza­di­legami­affettivi­e­di­re-ciproca­assistenza­morale­e­materiale;­l’assenza­di­vincoli­di­parentela,­ affinità­o­adozione,­ovvero­di­legami­matrimoniali­o­derivanti­da­un’unione­civile.Ai­ fini­ dell’accertamento­ della­ stabile­ convivenza­trovano­ applicazione­ le­ disposizioni­ sulla­ famiglia­anagrafica­e­ i­certificati­anagrafici­del­ regolamento­anagrafico­della­popolazione­residente­di­cui­al­de-creto­ del­ Presidente­ della­ Repubblica­ 30­ maggio­1989,­n.­223.La­legge­prevede­che­dal­rapporto­di­convivenza­così­accertato­derivino­alcuni­reciproci diritti e obblighi (più­limitati­rispetto­a­quelli­che­derivano­dall’unione­civile­che,­invece,­è­affine­al­matrimonio)­come­ad­es.­diritti­di­visita­e­assistenza­in­caso­di­malattia­o­rico-vero,­ la­successione­nel­contratto­di­ locazione­della­casa­ di­ comune­ residenza,­ i­ diritti­ del­ convivente­nell’attività­di­impresa.È­prevista,­inoltre,­la­possibilità­per­i­conviventi­di­sti-pulare­un­contratto di convivenza con­cui­le­parti­di-sciplinano­i­rapporti­patrimoniali­relativi­alla­loro­vita­in­comune­e­fissano­la­comune­residenza.

Approfondimento il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso

Per approfondire l’argomento:

Massimiliano Di Pirro

Lex11Unioni civili e convivenze di fattonella legge Cirinnà – L. 20 maggio 2016, n. 76• Diritti e doveri parafamiliari nell'unione civile• Il regime patrimoniale delle parti dell'unione civile• Successione ereditaria e pensione di reversibilità• Rilevanza penale delle condotte delle parti dell'unione• Convivenza di fatto e "diritti minimi"• La stepchild adoption nelle pronunce più recenti

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Dizionari e codici

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ESERCIZItest

Scelta multiplaScegli e contrassegna, tra le risposte indicate, quella esatta.1

Vero/falsoIndica se le seguenti affermazioni sono vere o false; se false spiega il perché sul tuo quaderno.2

1. Cosa si intende per unione civile?a) Le unioni tra due persone dello stesso sesso mediante una dichiarazione all’ufficiale di stato civile alla

presenza di due testimonib) Le convivenze di coppie eterosessuali o omosessuali che durano da almeno un annoc) La coabitazione di persone maggiorenni omosessuali o eterosessuali accertata secondo i criteri della fa-

miglia anagrafica

2. Il riconoscimento delle unioni civili trova il suo fondamento: a) Nell’art. 29 della Costituzione che riconosce la famiglia come società naturaleb) Nell’art. 2 della Costituzione che riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo sia come singolo sia

nelle formazioni socialic) Negli artt. 2 e 3 della Costituzione

3. Quali obblighi derivano dall’unione civile?a) L’obbligo reciproco all’assistenza morale e materiale, alla coabitazione e alla fedeltàb) L’obbligo reciproco all’assistenza morale e materiale e alla coabitazionec) L’obbligo reciproco all’assistenza morale e materiale, alla coabitazione e di contribuire ai bisogni comuni

4. Come si scioglie l’unione civile?a) Solo con il divorziob) Per volontà dei partner manifestata davanti all’ufficiale di stato civilec) In conseguenza della morte o del divorzio

5. Il convivente di fatto:a) Ha diritto a succedere nel contratto di locazione della casa di comune residenzab) Ha diritto a succedere nel patrimonio del convivente del defunto al pari di un coniugec) Non ha alcun diritto di successione

1) Le unioni civili sono totalmente equiparate al matrimonio per quanto riguarda i diritti e i doveri che ne conseguono

2) Le parti dell’unione civile sono tenute, ciascuna in relazione alle proprie sostanze e alla propria capa-cità di lavoro professionale e casalingo, a contribuire ai bisogni comuni

3) Le unioni civili si costituiscono con un contratto stipulato presso un notaio

4) Il convivente ha diritti di visita e assistenza in caso di malattia

5 Le convivenze disciplinate dalla L. 76/2016 possono riguardare solo coppie eterosessuali poiché per le coppie omosessuali sono previste le unioni civili

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il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso

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ESERCIZItest

insegnare diritto | Rivista di aggiornamento e approfondimento per l’insegnamento del diritto nella scuola secondaria superiore | 21

Unioni civili e convivenze di fattoSpiega la differenza tra unioni civili e convivenze di fatto disciplinate alla legge 20 maggio 2016, n. 76.

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il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso

Matrimonio

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Formazione sociale

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Regime patrimoniale dell’unione civile

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Convivenze di fatto

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Contratto di convivenza

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3 CompletamentoSpiega il significato dei seguenti termini o espressioni:

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Approfondimento

Non­passa­giorno,­ormai,­che­al­Tg­o­sui­giornali­non­si­rincorrano­notizie­di­dipendenti­pubblici­al­bar,­dal­parrucchiere,­a­fare­la­spesa……in­orario­di­lavoro.­Nonostante­l’assenteismo­nel­lavoro­alle­dipendenze­delle­amministrazioni­pubbliche­sia­sanzionato,­in­re-altà­da­diversi­anni,­ in­maniera­severa­da­apposite­normative,­ sembra­che­ il­ fenomeno­non­sia­ancora­del­tutto­“estirpato”.­Si­tratta­dei­famigerati­fannulloni­della­pubblica­amministrazione, detti­anche­furbetti del cartellino,­ i­ cui­ comportamenti,­purtroppo,­ fini-scono­per­gettare­una­luce­negativa­su­tutta­la­catego-ria­–­per­fortuna­la­fetta­più­consistente­–­dei­lavoratori­pubblici­che­invece­svolgono­con­onestà­e­diligenza­il­proprio­dovere.Come­ agiscono­ questi­ furbetti?­ Le­ condotte­ frau-dolente,­ in­ realtà,­ sono­ diverse:­ vi­ sono,­ infatti,­ i­dipendenti­che­falsificano­il­badge­(o­cartellino)­relati-vamente­all’orario­di­entrata­sul­posto­di­lavoro;­ci­sono­gli­impiegati­che­attestano­falsamente­proprio­la­pre-senza­stessa­in­servizio­(nel­senso­che­risultano­pre-senti­quando­magari­sono­altrove,­o­ancora­si­danno­falsamente­malati);­e­poi,­ infine,­vi­sono­i­“timbratori­seriali”,­che,­appunto,­ timbrano­non­solo­per­sé­ma­anche­per­altri­colleghi,­i­quali­poi­o­non­si­presentano­al­lavoro­o­lo­fanno­più­tardi,­rendendosi­così­complici­nella­commissione­dell’inganno­alla­pubblica­ammini-strazione­di­appartenenza.

Ma­ in­ che­ modo­ vengono­ sanzionate­ queste­ con-dotte?­A­parte­la­contrarietà­di­tali­comportamenti­ad­un­obbligo­morale­prima­ancora­che­giuridico,­è­da­sottolineare,­ in­primo­luogo,­che­i­furbetti­del­cartel-lino­sono­dei­veri­e­propri­truffatori,­quindi­punibili sul piano penale.­La­stessa­Corte­di­Cassazione­ha­più­volte­sottoline-ato­che­un­utilizzo­ indebito­del­badge­da­parte­del­pubblico­dipendente­(ad­esempio­la­timbratura­per­il­collega­assente,­o­ancora­la­falsa­attestazione­della­propria­presenza­in­servizio)­integra­gli­artifici­e­i­rag-giri­del­reato di truffa,­poiché­trae­ in­ inganno­l’am-ministrazione­di­ appartenenza,­ cagionando,­ inoltre,­all’ente­ stesso­dei­danni­ economici­ e­di­ immagine,­per­via­della­mancata­presenza­dei­lavoratori­(Cassa-zione,­sentenza­n.­45698/2015).­Tale­principio­vale­an-che­quando­non­vi­è­l’obbligo­della­timbratura.Insomma,­nessuna­via­di­scampo:­timbrare­il­cartellino­segnatempo­in­entrata­ed­uscita­e­poi­assentarsi­è­una­motivazione­che­legittima il licenziamento­(Cassa-zione, sentenza n. 17637/2016).

Oltre­ad­essere­perseguibili­penalmente,­ i­ furbetti­e­gli­assenteisti­sono­responsabili anche sul piano di-sciplinare.Posto­che­la­responsabilità­disciplinare,­in­generale,­è­quella­che­discende­dagli­obblighi­di­condotta­a­cui­l’impiegato­deve­attenersi,­vediamo­che,­nell’ambito­del­pubblico­ impiego,­ sussistono­dei­doveri­ speci-fici,­elencati­nell’apposito­Codice­di­comportamento­generale­valevole­per­tutti­i­pubblici­impiegati­(D.P.R.­62/2013)­e­a­loro­volta­derivanti­dalla­peculiare­con-notazione­del­rapporto­medesimo­di­ impiego,­ossia­dal­fatto­che,­di­base,­ i­pubblici­dipendenti­sono­al­servizio­esclusivo­della­Nazione­e­devono­svolgere­il­proprio­lavoro­con­disciplina,­onore­e­fedeltà­alla­Co-stituzione­e­alle­leggi.­Ciò­dipende­dal­carattere­democratico­della­Repub-blica­(art.­1­Cost.),­che­impone­di­favorire­rapporti­di­fiducia­tra­amministrazione­e­cittadini.­Ovviamente,­un­lavoratore­che­si­assenta­in­maniera­ingiustificata­falsificando,­per­sé­o­per­altri,­ il­cartel-lino­non­è­propriamente­degno­di­ispirare­fiducia­nella­collettività­(oltretutto­danneggia­ la­stessa­ immagine­

tempi duri per i “furbetti del cartellino”

di Alessandra Pedaci

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Approfondimento tempi duri per i “furbetti del cartellino”

della­pubblica­amministrazione);­per­questo,­le­norme­generali­che­disciplinano­il­pubblico­impiego,­conte-nute­nel­D.Lgs.­165/2001,­Testo­Unico­della­materia,­recano­una­regolamentazione­piuttosto­precisa­e­rigo-rosa­della­responsabilità­disciplinare,­soprattutto­all’in-domani­della­cd.­riforma­Brunetta­del­2009,­uno­dei­cui­capisaldi­è­proprio­il­contrasto­all’assenteismo.La­ sanzione­ disciplinare­ del­ licenziamento,­ infatti,­viene­disposta­in­determinati­casi­(art.­55quater­D.Lgs.­165/2001),­ il­primo­dei­quali­ad­essere­citato­è­pro-prio­la­“falsa attestazione della presenza in servizio, mediante l’alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, ovvero giu-stificazione dell’assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o che attesta falsamente uno stato di malattia”.­È­pertanto­evidente­l’attenzione­accordata­dal­legisla-tore­al­fenomeno­dell’assenteismo,­sia­sotto­forma­di­lotta­ai­furbetti­sia­come­contrasto­ai­certificati­medici­falsi.

In­seguito,­la­disciplina­è­stata­resa­più­rigorosa­con­il­D.Lgs. 116/2016,­di­attuazione­della­legge­delega­n.­124/2015­di­riforma­della­P.A.­(cd.­Renzi-Madia),­con­cui­il­ legislatore­è­intervenuto­nuovamente­e­massic-ciamente­sul­cit.­art.­55quater­D.Lgs.­165/2001.­

Vediamo­le­principali­novità:

—­la­fattispecie­di­ falsa­attestazione­della­presenza­in­servizio­comprende­ora­espressamente­anche­quella­realizzata­mediante­l’alterazione­dei­sistemi­di­rilevamento;

—­viene­predisposto­un­iter disciplinare­più­celere:­se il furbetto viene colto in flagranza o mediante strumenti di sorveglianza o di registrazione,­ciò­ne­determina­ l’immediata sospensione cautelare­senza­stipendio,­senza­obbligo­di­ascoltarlo­pre-ventivamente.­La­sospensione­è­disposta­dal­ re-sponsabile­della­struttura­in­cui­il­dipendente­lavora­o,­ove­ne­venga­a­conoscenza­per­primo,­dall’uf-ficio­ per­ i­ procedimenti­ disciplinari­ (UPD),­ con­provvedimento­motivato,­ in via immediata e co-munque entro 48 ore dal­momento­in­cui­i­suddetti­soggetti­ne­sono­venuti­a­conoscenza;

—­con­ il­ medesimo­ provvedimento­ di­ sospensione­cautelare­si­procede­anche­alla­contestuale­con-testazione­per­ iscritto­dell’addebito­e­alla­convo-cazione­del­dipendente­dinanzi­all’UPD,­tenuto­a­concludere­il­procedimento­entro­30­giorni­dalla­ri-cezione,­da­parte­del­dipendente,­della­contesta-zione­stessa;­

—­quando­ne­ricorrono­i­presupposti,­inoltre,­il­dipen-dente­dovrà­rispondere­anche­per il danno all’im-

magine­ subito­ dall’amministrazione:­ in­ tali­ casi,­l’ammontare­del­danno­risarcibile­è­rimesso­alla­va-lutazione­equitativa­del­giudice,­anche­in­relazione­alla­rilevanza­del­fatto­per­i mass media;

—­la­vita­diventa­più­dura­anche­per­i­dirigenti che­abbiano­acquisito­conoscenza­del­fatto:­l’omessa­attivazione­ del­ procedimento­ disciplinare­ e­ del­provvedimento­ di­ sospensione­ cautelare,­ senza­giustificato­motivo,­costituiscono­per­questi­ultimi­illecito disciplinare,­punibile­con­il­licenziamento,­e­di­esse­è­data­notizia,­da­parte­dell’UPD,­all’Auto-rità­giudiziaria­ai­fini­dell’accertamento­della­sussi-stenza­di­eventuali­reati­(nello­specifico,­omissione­di­atti­di­ufficio,­ex­art.­328­c.p.).

L’attuale­disciplina,­pertanto,­si­presenta­più­severa­ri-spetto­al­passato,­sia­per­ le­tempistiche­del­relativo­iter­disciplinare,­che­possono­più­velocemente­con-durre­alla­perdita­del­posto­di­lavoro,­sia­per­il­richiamo­all’accertamento­in­flagranza­(ad­esempio,­grazie­a­ri-prese­e­registrazioni­audiovisive)­della­condotta­frau-dolenta.

Importante­è,­ancora,­ il­ richiamo­–­nel­novellato­art.­55quater­ T.U.­ pubblico­ impiego­ –­ al­ danno all’im-magine della pubblica amministrazione:­ laddove­l’azione­di­un­pubblico­dipendente­leda­la­visione­che­i­privati­hanno­della­P.A.,­finendo­per­reputarla­un’or-ganizzazione­mal­gestita­e­confusamente­strutturata,­diventa­ possibile­ procedere­ per­ il­ risarcimento­ del­danno­all’immagine­medesima,­incidendo­tale­perdita­di­prestigio­sul­rapporto­di­fiducia­tra­amministratori­ed­amministrati.Ad­ incrinarsi­ è,­ infatti,­ il­ naturale­ senso­di­ apparte-nenza­e­di­affidamento­dei­cittadini­nei­confronti­delle­istituzioni:­ in­ tale­caso,­viene­a­configurarsi­une­ re-sponsabilità­amministrativa­cd.­erariale.­Nel­novero­del­danno­erariale­rientra­ogni tipo di pre-giudizio patrimoniale­subito­dall’amministrazione­in­con-seguenza­di­un­comportamento­ illecito­del­pubblico­funzionario,­che­altera­la­considerazione­della­P.A.­

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ESERCIZItest

Scelta multiplaScegli e contrassegna, tra le risposte indicate, quella esatta.1

Vero/falsoIndica se le seguenti affermazioni sono vere o false; se false spiega il perché sul tuo quaderno.2

1. I cd. furbetti del cartellino sono responsabili (e perseguibili):a) Solo sul piano disciplinareb) Esclusivamente per il danno all’immagine cagionato alla pubblica amministrazione di appartenenzac) Sul piano penale, disciplinare e patrimoniale

2. Se il furbetto viene colto a trarre in inganno la P.A. circa la propria presenza in servizio, in flagranza o mediante strumenti di sorveglianza o di registrazione, ciò ne determina:

a) L’immediata sospensione cautelare senza stipendiob) L’immediata sospensione cautelare ma senza decurtazione di stipendioc) L’arresto immediato e il licenziamento

3. I dirigenti che abbiano acquisito la conoscenza di una condotta fraudolenta e non si siano attivati per il procedimento disciplinare sono anch’essi responsabili?

a) Sì, l’omessa attivazione del procedimento disciplinare e del provvedimento di sospensione cautelare, senza giustificato motivo, costituiscono per questi ultimi illecito disciplinare, punibile con il licenziamento

b) No, maic) Sì, ma solo se abbiano essi stessi partecipato all’alterazione dei sistemi di rilevamento

4. Il reato in cui incorre il furbetto è:a) Il peculatob) La truffac) L’omissione di atti di ufficio

1) Il D.Lgs. 116/2016 recante la disciplina contro i furbetti della pubblica amministrazione è stato ema-nato in attuazione della cd. riforma Brunetta del 2009

2) Il nuovo procedimento disciplinare a carico del furbetto deve concludersi entro 30 giorni dalla rice-zione, da parte del dipendente, della contestazione dell’addebito

3) Timbrare il cartellino segnatempo in entrata ed uscita e poi assentarsi è una motivazione che legittima il licenziamento del dipendente

4) Il furbetto risponde solo sul piano disciplinare, mai anche per il danno all’immagine subito dall’ammi-nistrazione

5) I pubblici dipendenti sono al servizio esclusivo della Nazione e devono svolgere il proprio lavoro con disciplina, onore e fedeltà alla Costituzione e alle leggi

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tempi duri per i “furbetti del cartellino”

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ESERCIZItest

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I nuovi strumenti di lotta ai fannulloni del pubblico impiegoDescrivi quali sono le innovazioni introdotte dal D.Lgs. 116/2016 all’interno dell’art. 55quater T.U. pubblico impiego, in tema di contrasto alle condotte assenteistiche nel lavoro alle dipen-denze della pubblica amministrazione, con particolare riferimento al nuovo e più veloce pro-cedimento disciplinare.

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tempi duri per i “furbetti del cartellino”

Responsabilità disciplinare

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Falsa attestazione della presenza in servizio

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Danno all’immagine della P.A.

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Danno erariale

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3 CompletamentoSpiega il significato dei seguenti termini o espressioni:

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Approfondimento

Il­settore­della­responsabilità­professionale­sanitaria­rappresenta­una­materia­complessa­e­variabile­nel­tempo­poiché­riflette­il­dibattito­culturale­ed­etico­della­società.In­generale­per­responsabilità­si­intende­la­situazione­del­soggetto­che­è­chiamato­a­rispondere­ in­prima­persona­di­un­fatto­o­di­un­atto­compiuto­nell’eserci-zio­della­propria­attività,­eseguita­evidentemente­ in­maniera­non­corretta,­con­piena­autonomia­decisio-nale.­Ne­deriva­l’obbligo­di­svolgere­la­propria­man-sione­professionale­con­prudenza,­perizia,­diligenza,­cioè­con­l’osservanza­di­tutte­le­norme­giuridiche,­de-ontologiche­e­tecniche.Distinguiamo­in­primo­ luogo­ i­diversi­ tipi­di­ respon-sabilità­cui­possono­andare­incontro­gli­operatori­del­settore­sanitario,­medici­o­paramedici.

La responsabilità civile

Essa­riguarda­l’esigenza­di­tutela­di­colui­che­ha­su-bito­ un­ danno,­ affinché­ possa­ essere­ risarcito­ in­maniera­congrua.­Si­distinguono­due­tipi­di­respon-sabilità­civile,­contrattuale­ed­extracontrattuale,­defi-nite­da­due­diversi­articoli­del­Codice­civile:

—­la­responsabilità contrattuale­(art.­1218­c.c.):­“il­de-bitore­che­non­esegue­esattamente­la­prestazione­è­tenuto­al­risarcimento­del­danno,­se­non­prova­che­ l’inadempimento­o­ il­ ritardo­è­stato­determi-nato­da­ impossibilità­della­prestazione­derivante­da­causa­a­lui­non­imputabile”;­

—­la­responsabilità extracontrattuale­(art.­2043­c.c.):­“qualunque­fatto­doloso­o­colposo­che­cagiona­ad­altri­un­danno­ingiusto­obbliga­colui­che­ha­com-messo­il­fatto­a­risarcire­il­danno”.

Questa­specificazione­è­rilevante­perché­ha­delle­im-portanti­conseguenze­sul­piano­pratico­della­ tutela­dei­diritti.­Infatti,­nella­responsabilità contrattuale,­sarà­sufficiente­per­il­paziente­danneggiato­fornire­la­prova­del­danno­e­del­fatto­che­esso­si­è­avuto­durante­il­periodo­di­terapia.­Nella­responsabilità extracontrat-tuale,­ invece,­ il­paziente­danneggiato­è­tenuto­a­di-

mostrare­anche­gli­errori­del­sanitario­ed­il­nesso­di­causalità,­cioè­il­collegamento,­tra­questi­ed­il­danno­subito.

La responsabilità penale

Essa­è­sempre­ individuale­e­consiste­nel­ fatto­che­è­prevista­dalle­norme­penali,­dalla­violazione­delle­quali­(reato)­discende­una­sanzione.­Le­disposizioni­del­codice­penale­o­previste­da­altre­leggi­dello­Stato­sono­regole­di­comportamento­a­tutela­di­diritti­della­collettività.­

Affinché­vi­sia­reato,­con­attribuzione­della­responsa-bilità­penale,­occorrono­i­seguenti­elementi oggettivi:

—­la­condotta,­cioè­il­comportamento­commissivo­od­omissivo;

—­l’evento,­cioè­il­fatto­lesivo;—­il­nesso causale,­cioè­rapporto­di­causa­ed­effetto­

tra­la­condotta­e­l’evento.

Ancora,­il­reato­può­essere:­doloso,­quando­l’evento­è­previsto­e­voluto­dall’agente­come­conseguenza­della­propria­azione­o­omissione;­o­colposo, quando­l’evento­non­è­voluto­dall’agente­e­si­verifica­per­ne-gligenza,­imperizia­e­imprudenza­(colpa­generica)­o­per­inosservanza­di­leggi­e­regolamenti­(colpa­spe-cifica).

Altri tipi di responsabilità

Si­parla­poi­di­responsabilità amministrativa­per­chi,­operando­alle­dipendenze­di­enti­pubblici­o­privati,­non­osserva­o­viola­obblighi­di­ufficio­o­di­servizio,­causando­un­danno­pubblico­risarcibile­che­si­ponga­come­conseguenza­diretta­e­immediata­di­detta­con-dotta.­Nella­categoria­di­ responsabilità­amministra-tiva­si­ include­anche­quella­contabile, con­ la­quale­espressione­si­intende­responsabilità­di­quei­soggetti­che­avendo­avuto­a­vario­titolo­in­consegna­denaro,­beni­o­altri­valori­pubblici,­non­adempiano­all’obbligo­di­restituzione­che­a­loro­incombe.

La responsabilità in ambito sanitariodi Chiara Palladino

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Esiste­poi­un­tipo­di­responsabilità­che­per­come­è­strutturato­ il­ rapporto­con­ il­ paziente­emerge­ sem-pre­più­nella­giurisprudenza,­ovvero­nelle­pronunce­dei­giudici:­ la­responsabilità solidale.­Sempre­più­spesso­infatti­in­ambito­sanitario­si­lavora­in­equipe,­in­un­gruppo­di­lavoro,­e­non­è­sempre­facile­individuare­il­momento­in­cui­il­danno­si­è­verificato­per­risalire­ad­un­unico­responsabile;­pertanto­si­ricorre­all’art.­2055­del­codice­civile:­“se­il­fatto­dannoso­è­imputabile­a­più­persone,­tutte­sono­obbligate­ in solido­al­risarci-mento­dei­danni­(...)”.­In­concreto:­il­danneggiato­può­chiedere­a­chiunque­nel­gruppo­ il­ risarcimento­del­danno,­se­c’è­stato,­il­quale­si­rivarrà­in­seguito­sugli­altri­soggetti­del­gruppo.­Infine,­ troviamo­ la­ responsabilità disciplinare­che­riguarda­chi­opera­alle­dipendenze­di­enti­pubblici­o­privati­e­si­realizza­per­inosservanza­dei­canoni­di­comportamento­inerenti­la­propria­posizione­di­dipen-dente­o­nel­momento­in­cui­non­osservi­gli­obblighi­contrattualmente­assunti­e­comporta­sanzioni­di­ca-rattere­amministrativo­erogate­con­provvedimento­in-terno­che­possono­arrivare­fino­al­licenziamento.Per­ciò­che­concerne­i­medici dipendenti del Servizio sanitario nazionale,­la­responsabilità­disciplinare­trova­applicazione­nei­confronti­di­tutti­i­dipendenti­pubblici­ed­i­dirigenti­e­si­fonda­sul­codice­civile,­oltre­che­sul­presupposto­di­sanzionare­gli­inadempimenti­contrat-tuali­del­lavoratore:­l’esercizio­del­potere­disciplinare­è­fondamentalmente­uno­strumento­diretto­a­preve-nire­e­contrastare­la­corruzione­dei­pubblici­uffici.­

La posizione di garanzia degli operatori sanitari

Oltre­al­fatto­di­essere­chiamati­a­rispondere­per­errori­od­omissioni­nel­corso­del­proprio­operato,­la­respon-sabilità,­ in­ termini­ professionali,­ riveste­ nel­ settore­sanitario­anche­un­altro­significato:­la capacità di ri-spondere ai bisogni dell’assistito.Gli­operatori­medici­o­paramedici­che­prestano­la­loro­opera­in­strutture­sanitarie­sono­portatori­di­una­po-sizione di garanzia­nei­confronti­dei­pazienti­affidati­alle­loro­cure.­In­generale,­infatti,­essi­sono­portatori­di­una­posizione­di­protezione­la­quale,­come­è­noto,­è­contrassegnata­dal­dovere­del­soggetto­di­provve-dere­alla­tutela­di­un­bene­giuridico­contro­qualsiasi­pericolo­che­ne­minacci­l’integrità.­Tali­posizioni­di­garanzia­che­sono­espressione­di­so-lidarietà­hanno­un­punto­di­riferimento­nell’art.­2­della­Costituzione­che­costituisce­la­chiave­di­lettura­di­tante­altre­norme,­tra­le­quali­quella­dell’art.­32­della­Costitu-zione­che­tutela­il­diritto­alla­salute­e­quindi­all’integrità­psicofisica­e­che­caratterizza­la­legislazione­sanitaria;­si­consideri­che­il­primo­comma­dell’art.­1­della­legge­

istitutiva­del­Servizio­sanitario­nazionale­(L.­833/1978)­non­è­altro­che­ la­ testuale­ ripetizione­del­comma­1­dell’articolo­32­della­Costituzione.Gli­orientamenti­nella­giurisprudenza­e­nella­dottrina­nel­corso­degli­anni­sono­stati­mutevoli,­ma­secondo­l’orientamento­prevalente­il­medico­risponde­a­titolo­di­responsabilità­contrattuale­secondo­l’art.­1218­del­codice­civile.In­particolare,­ il­medico­ risponde in base alla re-sponsabilità contrattuale da “contatto sociale qua-lificato”­che­si­realizza­quando­il­paziente­si­sottopone­ad­una­prestazione­medica,­come­ad­esempio,­una­visita,­una­terapia,­un­trattamento­o­un­intervento.Il­“contatto sociale qualificato”­è­un­elemento­di­fatto,­prima­che­giuridico,­che­è­in­grado­di­instaurare­una­relazione­contrattuale­tra­i­soggetti­(in­questo­caso­il­medico­che­ha­provocato­il­danno­e­il­paziente­dan-neggiato)­anche­se­gli­stessi­non­hanno­stipulato­un­vero­e­proprio­contratto.Tale­figura­nasce­proprio­in­riferimento­alla­responsa-bilità medica,­cioè­al­rapporto,­o­meglio­al­contatto,­tra­medico­e­paziente,­in­cui­si­intrecciano­il­dovere­di­prote-zione­dello­specifico­bene­giuridico­“salute”­e­l’obiettivo­“affidamento­nella­professionalità­dell’altro­soggetto”.Tuttavia,­l’obbligazione­del­medico­si­configura­come­un’obbligazione­non­di­risultato,­bensì­come­un’obbli-gazione di mezzi, nel­senso­che­il­paziente­non­può­pretendere­la­guarigione,­ma­soltanto­esigere­che­il­professionista­nello­svolgimento­della­sua­attività­pro-fessionale­si­comporti­in­modo­diligente.Il medico, dunque, risulterà responsabile qualora il suo operato non sia stato esercitato in modo diligente.­Ma­il­ livello­di­diligenza­richiesto­al­medico­non­è­quello­generale­della­diligenza­del­buon­padre­di­ famiglia­così­come­prevista­dall’art.­1176,­comma­1,­del­codice­civile,­ma­la diligenza cd. qualificata,­come­indicata­al­comma­2­dello­stesso­articolo,­richiesta­nel­caso­di­at-tività­medica­e­in­generale­in­caso­di­attività­professio-

Approfondimento La responsabilità in ambito sanitario

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nale,­data­la­particolare­natura­dell’attività­esercitata.Inoltre,­ la­responsabilità­del­medico­si estende an-che alla struttura sanitaria­nella­quale­il­professio-nista­svolge­stabilmente­la­sua­prestazione,­ in­base­all’art.­ 1228­ del­ codice­ civile,­ che­ disciplina­ una­forma­ di­ responsabilità­ indiretta,­ la­ “responsabilità per fatto degli ausiliari”;­l’articolo­dispone­che­“il­de-bitore­che­nell’adempimento­dell’obbligazione­si­av-vale­dell’opera­di­terzi,­risponde­anche­dei­fatti­dolosi­o­colposi­di­costoro”.­Quindi,­si­conclude­che­respon-sabile­con­il­medico­per­i­danni­subiti­dai­pazienti­è­solidalmente­anche­la­struttura­sanitaria­nella­cui­or-ganizzazione­il­professionista­è­inserito­(si­veda­Cass.­civ.,­sez.­III,­31-3-2015,­n.­6436).In­generale,­nel­delicato­lavoro­di­assistenza­e­cura­dei­pazienti,­oggi­si­deve­registrare­una­sempre­più­intensa­presenza­dell’infermiere,­quale­soggetto­di­responsabilità­autonome,­basate­su­principi­giuridici,­etici­e­deontologici,­professionali.La­sua­responsabilità­riguarda­essenzialmente­l’assi-stenza­infermieristica­generale­che­concerne­il­rag-giungimento­della­più­adeguata­risposta­alle­esigenze­di­assistenza­e­cura­della­persona.­Infatti,­l’infermiere­è­un­professionista­della­salute­re-sponsabile­dell’assistenza­infermieristica­che­in­auto-nomia­pianifica­l’assistenza.Il­ riferimento­ per­ individuarne­ le­ responsabilità,­ in-tese­nella­accezione­più­ legata­all’aspetto­compor-tamentale­ nello­ svolgimento­ della­ sua­ attività,­ oltre­alle­norme­giuridiche­che­abbiamo­esaminato­inizial-mente,­è­rappresentato­dal­Codice deontologico­che,­attraverso­una­precisa­declinazione,­enuncia­i­com-portamenti­che­ci­si­attende­dall’infermiere.Anche­la­formazione­continua­rappresenta­un­criterio­normativo,­diviene­obbligatoria­in­quanto­consente­l’ag-giornamento­alle­più­moderne­conquiste­dell’evoluzione­scientifiche­e­l’adeguamento­ai­cambiamenti­sociali.L’infermiere­svolge­le­seguenti­attività:­identifica­i­bi-sogni­e­formula­gli­obiettivi;­pianifica,­gestisce­e­va-luta­ l’intervento­ assistenziale­ e­ per­ lo­ svolgimento­delle­predette­funzioni­si­avvale,­ove­necessario,­del­supporto di personale­quale­ad­esempio,­gli­opera-tori­socio-sanitari.Ciascuna­delle­differenti­figure­ha­nel­complesso­per-corso­assistenziale­le­proprie­competenze,­mansioni­e­aree­di­autonomia­precisamente­definite­dal­proprio­profilo­professionale.È­in­questo­delicato­relazionarsi tra gli operatori sa-nitari,­intesi­in­senso­ampio,­nell’eseguire­il­piano­as-sistenziale­che­appare­opportuno­ fare­ luce­per­ciò­che­riguarda­le­relative­responsabilità.L’infermiere­detiene­le­facoltà­decisionali­nel­disporre­le­attribuzioni­del­lavoro­al­personale­di­supporto;­egli­

non delega le funzioni­ma­attribuisce i compiti­già­pre-visti­nel­profilo­professionale­che­rientrano­nelle­com-petenze­dell’operatore,­da­svolgersi­sia­in­autonomia­che­in­collaborazione.Una­prima­responsabilità­giuridica­attiene­proprio­tale­attribuzione­che­riguarda­la­decisione­dell’assegna-zione­ad­altri­dell’attività­e­ la­conseguente­supervi-sione­sul­lavoro­e­sul­suo­esito­da­parte­dell’infermiere.Eventuali­errori­o­omissioni­di­pianificazione­e­attribu-zione­sono­di­responsabilità dell’infermiere.Quelli­di­mera­esecuzione­dell’attività­sono­invece­at-tribuibili­all’operatore­sanitario­incaricato.Ciò­vuol­dire­che­sarà­ l’infermiere­a­dover­corretta-mente­ esplicitare­ il­ compito­ o­ l’azione­ attribuiti,­ ad­operare­una­successiva­verifica­del­ fatto­che­ci­sia­una­piena­comprensione­da­parte­del­personale­di­supporto­e­ad­intervenire­in­caso­di­necessità.Concludendo,­se­la­posizione­di­garanzia­è­espres-sione­ di­ solidarietà,­ è­ innegabile­ che­ gli­ operatori sanitari debbano­osservare­questo­dovere­di­solida-rietà­per­l’intero­tempo­del­loro­turno­di­lavoro,­con­la­conseguenza­che­non possono trasferire ai colleghi i compiti a essi affidati, qualora li possano svolgere agevolmente nel loro turno,­contribuendo­alla­tempe-stività­degli­interventi­e­a­­evitare­di­caricare­di­compiti­coloro­che,­nel­momento­in­cui­succedono­nel­turno,­assumeranno­la­loro­posizione­di­garanzia­con­pari­e,­magari,­più­gravosi­compiti­da­svolgere.Proprio­in­applicazione­dei­principi­indicati,­il medico al quale è affidato il reparto deve informarsi quanto-meno sulle situazioni di emergenza esistenti­al­mo-mento­ della­ sua­ assunzione­ di­ responsabilità­ e­ di­garanzia,­per­cui­non­ha­alcuna­rilevanza­il­fatto­che­egli­sia­tenuto,­in­base­ad­obblighi­contrattuali,­ad­in-tervenire­soltanto­su­chiamata.Non­è­una­scusante­ il­ fatto­che­gli­ infermieri­non­ri-chiedano­il­suo­intervento,­essendo­dovere­e­scrupolo­di­un­medico,­cui­è­affidato­un­reparto­(specialmente­quando­si­tratti­di­un’unità­dai­compiti­evidentemente­di­speciale­delicatezza,­ad­esempio­quella­di­terapia­intensiva)­quello­di­prendere­immediata­visione,­racco-gliendo­la­posizione­di­garanzia­che­gli­viene­trasferita­al­momento­della­sua­presa­in­carico­del­reparto,­delle­specifiche­situazioni­degli­ammalati,­a­partire­dalle­si-tuazioni­più­delicate,­ e­dunque­assicurandosi­della­corretta­instaurazione­delle­terapie­prescritte­o­ritenute­necessarie,­seguendo­di­persona­l’evolversi­della­si-tuazione­fino­al­cessare­della­condizione­di­rischio.Da­parte­loro,­gli­infermieri­sono­tenuti­a­raccogliere­an-che­le­preoccupazioni­prospettate­dal­paziente­o­dai­fa-miliari­in­ordine­a­eventuali­complicazioni­o­a­situazioni­improvvise­che­mettano­a­repentaglio­la­salute­del­pa-ziente­stesso,­e­a­chiamare,­se­necessario,­il­medico.

Approfondimento La responsabilità in ambito sanitario

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Diritto ed economia / secondo biennio e quinto anno

Redazione Giuridica Simone

Diritto, pratica commerciale e legislazione socio-sanitariaPer il quinto anno degli Istituti professionali, Settore servizi, indirizzo servizi socio-sanitari, Articolazione Professioni sanitarie, Ottico e Odontotecnico

Proposta didattica.Diritto, pratica commerciale e legislazione socio-sanitaria è­un­volume­destinato al quinto anno dei nuovi Istituti­profes-sionali­–­Settore­Servizi­–­Indirizzo­Servizi­socio-sanitari,­Arti-colazione Ottici e Odontotecnici.­

Scelte metodologiche.Il­testo­è­composto­di­Percorsi suddivisi in Lezioni autocon-sistenti,­ struttura­che­consente­ la­progressiva­acquisizione­delle­nozioni­e­degli­istituti­giuridici.­Le­scelte­metodologiche­sono­finalizzate­al­raggiungimento­di­brillanti­risultati­di­apprendimento­relativi­al­profilo­educativo,­culturale­e­professionale­richiesto­dalle­Indicazioni­ministeriali­e,­in­particolare,­in­relazione­al futuro contesto professionale­in­cui­gli­studenti­si­caleranno­al­termine­del­loro­percorso­di­studi.­Per­tale­motivo­sono­approfonditi­gli­aspetti­relativi­al­di-ritto­commerciale,­alle­obbligazioni­e­ai­contratti,­alla­ legisla-zione­sanitaria,­igienica­e­ambientale­fino­agli­aspetti­inerenti­la­certificazione­dei­manufatti­per­aggiornare­le­proprie­compe-tenze­relativamente­alle­innovazioni­scientifiche­e­tecnologiche,­nel­rispetto­della­vigente­normativa­e­redigere­relazioni­tecni-che­e­documentare­le­attività­individuali­e­di­gruppo­relative­a­situazioni­professionali.Ogni­Lezione,­dopo­la­parte­introduttiva­(Prerequisiti,­Cosa­stu-dieremo,­Conoscenze­e­abilità),­sviluppa­i­contenuti­teorici­della­disciplina­giuridica­intervallati­da­glosse,­schemi riassuntivi­nonché­materiali e documenti­esplicativi­(modulistica,­con-tratti­ecc.)­per­un­primo­approccio­ai­principali­atti­e­si­conclude­con­una­ricca­sezione­dedicata­alle­verifiche sviluppate­in­tre­differenti­livelli:­Verifiche­sommative,­Aree­di­eccellenza­e­Aree­di­recupero.

StrumentiIl­volume­è­in­linea­con­le­disposzioni­dettate­dall’Agenda­digi-tale­per­l’istruzione­e­pertanto,­oltre­che­nel­tradizionale­formato­cartaceo,­è­offerto­anche­nella­versione­e-book,­acquistabile­collegandosi­al­sito www.simonescuola.it

Al­volume­è­collegata­un’ampia­area online laboratoriale.­In­essa­sono­presenti­nuove esercitazioni e prove di verifica.È­inoltre­disponibile­per­gli­insegnanti­che­adottano­il­testo­una­Guida alla programmazione­che,­oltre­a­presentare­il­corso­di­studi­e­a­fornire­le­soluzioni­degli­esercizi­presenti­nel­manuale,­si­completa­con­ul-teriori­strumenti­di­verifica­dell’apprendimento.

S365Per il quinto anno IPSS - Articolazione Ot-tico e Odontotecnico

pp. 288

ISBN 978-88-914-0075-8 7 18,00

Disponibili anche in formato DIGIT@LEISBN 978-88-244-4955-7 7 12,99

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guida per l’insegnante

Rivista di aggiornamento “Insegnare diritto” in omaggio per il docente

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Approfondimento ?????? ?????????????Approfondimento Femminicidio: quando la violenza esplode nei confronti delle donne

ESERCIZItest

Scelta multiplaScegli e contrassegna, tra le risposte indicate, quella esatta.

1

La responsabilità in ambito sanitario

1. Quale tipo di responsabilità identifica la seguente definizione: “Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno”?

a) Responsabilità contrattualeb) Responsabilità extracontrattualec) Responsabilità contabile

2. Affinchè si configuri un reato sono necessari:a) Condotta omissiva o commissiva e nesso di causalitàb) Condotta, evento e nesso di causalitàc) Evento e nesso di causalità

3. L’infermiere è responsabile:a) Dell’attività del medicob) Della riuscita della curac) Dell’assistenza infermieristica

4. Nella responsabilità solidale:a) Il danneggiato può chiedere a chiunque nel gruppo il risarcimento del danno; questi si rivarrà in seguito

sugli altri soggetti del gruppob) Il danneggiato non può chiedere a nessuno il risarcimento del dannoc) Il danneggiato può chiedere a chiunque nel gruppo il risarcimento del danno

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2 Vero/falso Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false; se false spiega il perché sul tuo quaderno.

1) La responsabilità disciplinare non trova applicazione nei confronti dei medici dipendenti del Servizio sanitario nazionale.

2) La responsabilità del medico si estende anche alla struttura sanitaria nella quale il professionista svolge stabilmente la sua prestazione.

3) Eventuali errori o omissioni di pianificazione e attribuzione sono di responsabilità dell’operatore me-dico.

4) L’obbligazione del medico si configura come un’obbligazione di risultato.

5) Il medico risponde in base alla responsabilità contrattuale da “contatto sociale qualificato”.

6) L’infermiere detiene le facoltà decisionali nell’attribuzione del lavoro al personale di supporto.

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testESERCIZI La responsabilità in ambito sanitario

CompletamentoSpiega il significato dei seguenti termini o espressioni:

4

3

Le principali responsabilità dell’infermiere, in particolare in relazione alle at-tribuzioni delle attività del personale di supporto.

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Diligenza qualificata

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Responsabilità disciplinare

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Obbligazione di mezzi e di risultato

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Posizione di garanzia

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Approfondimentodal Protocollo di Kyoto all’accordo di Parigi:

la strategia globale contro i cambiamenti climatici

L’effetto serra e i cambiamenti climatici

Per­ effetto­ serra­ si­ intende­ un­ fenomeno naturale­consistente­ nella­ mancata­ dispersione­ dell’ener-gia­termica­trasmessa­dal­sole­alla­terra,­provocata­dall’azione­di­assorbimento­da­parte­dell’atmosfera­(il­sottile­strato­di­gas­che­circonda­il­nostro­pianeta).­Al­ fine­di­conservare­gli­equilibri­energetici­del­no-stro­pianeta,­l’energia­solare­in­parte­viene­trattenuta­dall’atmosfera­ed­in­parte­è­assorbita­dalla­superfi-cie­terrestre­che­la­rinvia­sotto­forma­di­irradiamento­nell’atmosfera­e­nello­spazio.Tuttavia,­questo­naturale­processo­di­riscaldamento­dell’atmosfera­terrestre­è­cominciato­ad­aumentare­in

maniera eccessiva­a­partire­dal­XX­secolo,­con­l’in-dustrializzazione,­allorchè­sono­state­bruciate­enormi­quantità­di­combustibili­fossili­che­hanno­generato­un­accumulo­ nell’atmosfera­ di­ enormi­ quantità­ di­ ani-dride carbonica­e­di­altri­gas cd. ad effetto serra.­Si­è­formata­così­una­cappa­sempre­più­spessa­di­gas­che­impedisce­ad­una­quantità­sempre­maggiore­di­energia­solare,­recepita­dalla­terra,­di­restituirsi­all’uni-verso,­provocando­il­surriscaldamento del pianeta,­proprio­come­avviene­in­una­serra.­Sotto­accusa­è­anche­la­deforestazione,­causata­pre-valentemente­dalla­conversione­delle­foreste­tropicali­in­terra­agricola,­che­impedisce­alle­piante­di­svolgere­il­loro­prezioso­compito­di­assorbimento,­attraverso­la­fo-

di Giovanna Basile

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Approfondimento dal Protocollo di Kyoto all’accordo di Parigi: la strategia globale contro i cambiamenti climatici

tosintesi­clorofilliana,­dell’anidride­carbonica­(che­costi-tuisce­il­75%­circa­delle­emissioni­mondiali­di­gas­serra).L’aumento­generale­e­costante­delle­temperature,­di­conseguenza,­ha­determinato­e­continua­a­determi-nare­cambiamenti al clima­terrestre­quali:­sciogli-mento­dei­ghiacciai,­innalzamento­del­livello­dei­mari,­desertificazione­e­frequenza­di­eventi­metereologici­estremi.­Le­conseguenze­dei­cambiamenti­climatici­ricade­inevitabilmente­sugli­ecosistemi­e­sull’uomo.­L’unica­soluzione­possibile­a­tale­fenomeno­degene-rativo­è­data­dalla­stabilizzazione delle concentra-zioni di gas serra in atmosfera,­attuabile­soltanto­riducendo­le­emissioni­o­aumentando­i­serbatoi­di­as-sorbimento­nelle­foreste­e­nei­mari.

La rilevanza mondiale dei cambiamenti climatici: la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambia-menti climatici

La­rilevanza­mondiale­dei­mutamenti­climatici­vanifica­l’eventuale­sforzo­unilaterale­di­un­singolo­Paese,­ri-chiedendo­una­concertazione­ed­una­simultaneità­di­

azione­da­parte­di­ogni­Stato­del­mondo.­Si­è­reso,­pertanto,­ indispensabile­ affrontare­ la­ questione­ su­scala­planetaria­e­utilizzare­strumenti di carattere giuridico internazionale.­Ed­è­così­che,­nell’intento­di­cercare­una­soluzione­unitaria­al­problema­ed­un­ tavolo­di­ trattativa­mon-diale­nel­1992,­nell’ambito­della­Conferenza­delle­Na-zioni­Unite­su­ambiente­e­sviluppo­tenutasi­a­Rio­de­Janeiro­nel­1992­(cd.­Summit­della­Terra),­è­stata­ap-provata­la­Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC),­un­trattato­in-ternazionale­che­segna­un­primo­passo­verso­la­ridu-zione­delle­emissioni­globali­di­gas­serra.­La­ Convenzione­ si­ è­ posta­ come­ obiettivo­ ultimo quello­di stabilizzare «le concentrazioni di gas ad effetto serra nell’atmosfera a un livello tale che sia esclusa qualsiasi pericolosa interferenza delle at-tività umane sul sistema climatico.­Tale­livello­deve­essere­raggiunto­entro­un­periodo­di­tempo­sufficiente­per­ permettere­ agli­ ecosistemi­ si­ adattarsi­ natural-mente­ai­cambiamenti­di­clima­e­per­garantire­che­la­produzione­alimentare­non­sia­minacciata­e­lo­svi-

Dati ISPRA, 2014

Emissioni nazionali in atmosfera dei gas serra

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luppo­economico­possa­continuare­ad­un­ritmo­soste-nibile»­(così­recita­l’art.­2).­L’accordo,­entrato­in­vigore­il­21­marzo­1994­–­avendo­ricevuto­le­ratifiche­di­ben­oltre­i­50­paesi­necessari,­tra­cui­l’Italia­che­l’ha­recepita­con­la­legge­15­gen-naio­1994,­n.­65­–,­impegnava­i­Paesi­che­l’avevano­ratificato­a­tenere­sotto­controllo­le­emissioni­e­con-temporaneamente­ ad­ elaborare­ strategie­ nazionali­per­ridurle,­senza­porre­limiti­obbligatori­alle­singole­nazioni­per­le­emissioni­di­gas­serra.­Le­concrete­modalità­per­procedere­alla­stabilizza-zione­ e­ alla­ riduzione­ dei­ gas­ serra­ nell’ambiente­sono­state,­poi,­demandate­ad­un­apposito­organo,­la­Conferenza delle Parti­(COP),­che­si­riunisce­an-nualmente­con­il­compito­di­esaminare­lo­stato­di­at-tuazione­della­Convenzione­ed­elaborare­protocolli­specifici­ nei­ quali­ sono­ determinate­ quantitativa-mente­ le­percentuali­di­riduzione­dei­gas­serra­che­ogni­Stato­si­ impegna­ad­attuare­nell’arco­di­un­pe-riodo­di­tempo­prestabilito.

Il Protocollo di Kyoto e i successivi sviluppi

Il­più­ importante­atto­ integrativo­della­Convenzione­del­1992­è­senz’altro­il­Protocollo­di Kyoto,­adottato­nella­città­giapponese­l’11­dicembre­1997,­nel­corso­della­terza­Conferenza­delle­Parti­(COP-3).Frutto­ di­ numerosi­ compromessi,­ il­ Protocollo­ si­ è­posto,­come­obiettivo­principale,­ la­riduzione delle emissioni di gas inquinanti del 5% rispetto a quelle rilevate nel 1990­(assunto­come­anno­base),­attra-verso­una­serie­di­ impegni­che­hanno­avuto­ inizial-mente­come­periodo di riferimento­ il­quinquennio­2008-2012.

L’entrata­in­vigore­del­Protocollo­di­Kyoto­era­subordi-nata­a­due­condizioni:

—­doveva­essere­ratificato­da­almeno­55­Stati­firma-tari­della­Convenzione­sui­cambiamenti­climatici­(l’Italia­ha­provveduto­con­la­legge­1­giugno­2002,­n.­120);­

—­gli­Stati­ firmatari­dovevano­ includere­un­numero­di­Paesi­che­nel­loro­complesso­producessero­al-meno­il­55%­delle­emissioni­inquinanti­del­pianeta­secondo­i­dati­del­1990.­

La­netta­opposizione­di­alcuni­paesi­ firmatari­della­Convenzione­del­1992,­in­particolare­degli­Stati­Uniti,­ha­reso­particolarmente­complessa­la­fase­di­ratifica­che­si­è­completata­soltanto­nel­2004­quando­la­Rus-sia­ ha­ depositato­ la­ sua­ adesione;­ il Protocollo è entrato in vigore il 16 febbraio 2005 senza la parte-cipazione degli USA,­paese­di­primaria­importanza­per­le­emissioni­di­gas­serra­nell’atmosfera.

Partendo­dal­presupposto­che­gli­Stati­hanno­delle­responsabilità­ diverse­ rispetto­ all’emissione­ di­ gas­serra,­a­Kyoto­sono­state­individuate­tre diverse ca-tegorie di paesi,­ad­ognuna­delle­quali­sono­stati­af-fidati­compiti­ed­obiettivi­diversi:­

—­paesi in via di sviluppo,­per­i­quali­erano­previsti­esclusivamente­obblighi­di­cooperazione­e­scambi­di­informazioni;­

—­paesi in transizione verso un’economia di mer-cato,­per­i­quali­il­Protocollo­prevedeva­obblighi­ri-dotti­in­tema­di­emissioni­di­gas­serra;­

—­paesi economicamente avanzati,­ per­ i­ quali­era­stabilita­ individualmente­ la­percentuale­di­ ri-duzione­dei­gas­serra­(es.:­Unione­europea­8%,­

Approfondimento dal Protocollo di Kyoto all’accordo di Parigi: la strategia globale contro i cambiamenti climatici

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Giappone­6%)­che,­nel­complesso,­avrebbero­do-vuto­contribuire­a­raggiungere­l’obiettivo­finale­del­5%.

Elemento­chiave­del­Protocollo­è­stato­il­meccanismo di­flessibilità­che­consentiva­alle­parti­contraenti­di­scambiare le rispettive unità di riduzione di gas,­purché­l’acquisto­e­la­vendita­di­tali­unità­avvenissero­senza­alterare­le­percentuali­stabilite.Ad­ogni­modo­i­risultati­raggiunti­nel­2012­non­sono­stati­quelli­sperati,­dal­momento­che­la­riduzione­to-tale­delle­emissioni­di­gas­serra­è­risultata­ inferiore­alle­attese.­Pertanto,­dopo­l’adozione­del­Protocollo­di­Kyoto,­hanno­avuto­luogo­altre­sessioni­della­COP­(v.­tra­le­ultime­la­Conferenza­di­Durban­del­2011,­la­Conferenza­di­Doha­del­2012,­quella­di­Varsavia­del­2013­e­quella­di­Lima­del­2014)­nelle­quali,­tuttavia,­non­si­è­riusciti­a­pervenire­alla­stipula­di­un­nuovo­ac-cordo­vincolante­che­sostituisse­quello­del­1997,­ma­soltanto­ad­un­prolungamento­dello­stesso.­

La COP 21 e l’Accordo di Parigi

È­soltanto­nella­Conferenza delle Nazioni Unite sul «climate change» tenutasi a Parigi nel dicembre 2015 (COP-21),­che­gli­Stati­di­ tutto­ il­mondo­ (195­Paesi­oltre­ l’Unione­europea),­ tra­cui­ le­due­econo-mie­più­grandi­ed­inquinanti­della­terra,­USA­e­Cina,­hanno­raggiunto­il­primo nuovo accordo globale sul clima del millennio.

L‘Accordo­ di­ Parigi­ –­ avendo­ superato­ il­ 5­ otto-bre­ le­condizioni­per­ la­ sua­entrata­ in­ vigore­ (ra-tifica­da­parte­di­almeno­55­paesi­che­producono­oltre­il­55%­delle­emissioni)­–­diventerà­automatica-mente­vincolante­dopo­trenta­giorni­dalla­suddetta­data.­ Ad­ oggi­ vi­ è­ stata­ la­ ratificazione­ collettiva­dell’Unione­europea­ma­ l’Italia,­come­Stato­mem-bro,­sta­ancora­discutendo­in­Parlamento­la­sua­ra-tificazione.Tale­ accordo­ si­ prefigge­ come­ obiettivo­ di­ lungo­periodo il mantenimento dell’incremento della temperatura media globale molto sotto i 2 gradi centigradi al di sopra dei livelli preindustriali­nonché­quello­di­perseguire­sforzi­per­limitare­l’in-cremento­ della­ temperatura­ media­ globale­ a­ 1,5­gradi­centigradi­al­di­sopra­dei­livelli­preindustriali.­A­tal­fine­ciascun­paese­sarà­tenuto­a­pianificare­e­comunicare­un­obiettivo di riduzione­delle­emis-sioni.­ Un­ primo­ bilancio­ dei­ risultati­ raggiunti­ av-verrà­nel­2023­e,­successivamente,­i­piani­nazionali­saranno­verificati­ogni 5 anni,­per­fissare­obiettivi­più­ambiziosi.­Anche­in­tal­caso­è­prevista­una­differenziazione de-gli impegni­che­graveranno­in­misura­maggiore­sui­paesi­sviluppati,­in­quanto­responsabili­storici­dell’in-quinamento­nonché,­infine,­un­meccanismo di soli-darietà­ in­base­al­quale­i­medesimi­paesi­sviluppati­forniscono­i­finanziamenti­per­il­clima­ai­paesi­in­via­di­sviluppo­per­aiutarli­a­ridurre­le­emissioni­e­ad­evol-vere­verso­un’economia­sostenibile.

Approfondimento dal Protocollo di Kyoto all’accordo di Parigi: la strategia globale contro i cambiamenti climatici

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Approfondimento Femminicidio: quando la violenza esplode nei confronti delle donne

ESERCIZItest

Scelta multiplaScegli e contrassegna, tra le risposte indicate, quella esatta.1

Vero/falsoIndica se le seguenti affermazioni sono vere o false; se false spiega il perché sul tuo quaderno.2

1. L’alterazione del naturale processo di riscaldamento dell’atmosfera terrestre (cd. effetto serra) ha cominciato a verificarsi:

a) In epoca preindustriale b) A partire dal XX secolo, con l’industrializzazionec) Negli ultimi 20 anni

2. Quale, tra le seguenti, non può essere considerata una conseguenza del riscaldamento globale?a) Scioglimento dei ghiacciaib) Deforestazionec) Desertificazione

3. Che cos’è la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC)?a) Un trattato internazionaleb) Un protocollo addizionalec) Una consuetudine

4. Qual è l’obiettivo ultimo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici?a) Stabilizzare le concentrazioni di gas ad effetto serra nell’atmosferab) Eliminare le concentrazioni di gas ad effetto serra nell’atmosferac) Aumentare le concentrazioni di gas ad effetto serra nell’atmosfera

5. Per quale categoria di paesi il Protocollo di Kyoto non ha previsto obblighi di riduzione dei gas serra?a) Paesi economicamente avanzatib) Paesi in transizione verso un’economia di mercatoc) Paesi in via di sviluppo

6. Nella Conferenza delle Nazioni Unite sul «climate change» tenutasi a Parigi nel dicembre 2015 (COP 21):a) Si è stabilito il prolungamento del Protocollo di Kyotob) Si è raggiunto un nuovo accordo globale sul clima che sostituisce quello di Kyotoc) Non si è prodotto alcun risultato di rilievo

dal Protocollo di Kyoto all’accordo di Parigi: la strategia globale contro i cambiamenti climatici

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1) L’effetto serra è un fenomeno degenerativo causato dall’uomo

2) L’anidride carbonica rappresenta il 75% delle emissioni di gas serra

3) La Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 1992 pone limiti obbligatori alle singole nazioni per le emissioni di gas serra

4) Il Protocollo di Kyoto è entrato in vigore il 16 febbraio 2005 senza la partecipazione degli USA

5) Il Protocollo di Kyoto ha fissato una serie di impegni, volti alla riduzione delle emissioni di gas inquinanti del 5% rispetto a quelle rilevate nel 1990 (assunto come anno base), da attuarsi entro la fine del secolo

6) L’Accordo di Parigi del 2015 mira al mantenimento dell’incremento della temperatura media globale molto sotto i 2 gradi centigradi al di sopra dei livelli preindustriali

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Effetto serra

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Surriscaldamento globale

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Conferenza delle Parti

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Protocollo di Kyoto

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Meccanismo di solidarietà

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CompletamentoSpiega il significato dei seguenti termini o espressioni:

testESERCIZI

dal Protocollo di Kyoto all’accordo di Parigi: la strategia globale contro i cambiamenti climatici

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4Dopo aver brevemente spiegato gli effetti prodotti dai cd. gas serra sul clima, illustra la strategia messa in atto a livello mondiale al fine di ridurre le emissioni globali.

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Approfondimento titolo dell’approfondimento

ApprofondimentoLe barriere doganali come ostacolo

all’internazionalizzazione delle imprese

Un­mercato­estero­potenzialmente­attrattivo­rappre-senta­una­condizione­necessaria­ma­non­sufficiente­a­garantire­il­successo­della­strategia­di­internaziona-lizzazione­di­un’impresa,­soprattutto­se­tale­strategia­si­basa­principalmente­sull’esportazione­del­proprio­prodotto.L’esistenza­di­barriere­doganali­può­infatti­attenuare­o­eliminare­del­tutto­i­vantaggi­legati­all’esportazione­e­rendere­così­non­conveniente­l’ingresso­in­un­mer-cato­che­altrimenti­potrebbe­garantire­ottimi­margini­di­profitto.Ciò­ è­ evidente­ nel­ caso­ delle­ barriere tariffarie,­ in­quanto­l’applicazione­di­un­dazio­alla­frontiera­rende­più­costoso­il­prodotto­per­gli­acquirenti­esteri,­avvan-taggiando­i­concorrenti­ locali,­ma­anche­le­barriere non tariffarie­possono­spesso­costituire­un­ostacolo­insormontabile,­come­nel­caso­dei­contingentamenti­che­pongono­un­limite­alla­quantità­di­prodotti­espor-tabili­in­un­certo­Paese.­Anche­il­proliferare­di­regole­tecniche­e­di­standard­di­prodotto­(cd.­barriere tec-niche al commercio)­può­rappresentare­un­ostacolo­(soprattutto­in­alcuni­settori,­come­quello­delle­appa-recchiature­elettriche),­poiché­costringe­ le­ imprese­che­ vogliono­esportare­ il­ proprio­prodotto­a­ soste-nere­costi­elevati­per­adeguarlo­alle­richieste­dettate­dai­vari­Paesi,­e­lo­stesso­discorso­vale­per­le­regole­sanitarie.Un’impresa­che­voglia­affrontare­con­successo­il­pro-prio­ processo­ di­ internazionalizzazione­ non­ deve­dunque­limitarsi­a­valutare­la­domanda­potenziale­e­l’ambiente­ competitivo­ esistente­ in­ un­ dato­ Paese,­ma­deve­anche­considerare­gli­eventuali­ostacoli­de-rivanti­dalla­politica doganale,­più­o­meno­protezioni-stica,­attuata­da­quello­stesso­Paese.

Obiettivi e strumenti della politica doganale

Per­politica doganale­si­intende­l’insieme delle mi-sure adottate dallo Stato per regolamentare il fun-zionamento delle dogane al fine di influenzare gli scambi commerciali con gli altri Stati.

Tali­misure­servono­a­proteggere­ l’industria­nazio-nale,­in­quanto­il­loro­principale­effetto­economico­è­quello­di­rendere più costosi i beni importati­(nel­caso­delle­barriere­tariffarie)­o di ridurne le quan-tità­ (nel­caso­delle­barriere­non­ tariffarie),­convo-gliando­in­entrambi­i­casi­una­quota­maggiore­della­domanda­sui­beni­dello­stesso­ tipo­prodotti­all’in-terno.Il­ luogo­in­cui­le­misure­di­politica­doganale­trovano­la­ loro­concreta­attuazione­è­la­dogana,­vale­a­dire­l’ufficio dell’amministrazione statale­ cui­ è­affidato­ il­controllo­delle merci­che­entrano­o­escono­dai­con-fini­dello­Stato­e­la­riscossione dei tributi­ad­esse­ap-plicati­(cd.­diritti doganali).

Le barriere tariffarie: i diritti doganali

Secondo­ il­ Testo unico delle disposizioni legisla-tive in materia doganale­ (D.P.R.­43/1973),­che­rap-presenta­per­il­nostro­Paese­il­principale­riferimento­normativo­ in­materia,­ insieme­al­Codice doganale dell’Unione europea,­i­diritti doganali­sono­tutti­quei­diritti che la dogana è tenuta a riscuotere in forza di una legge.­In­quest’ampia­categoria­si­suole­distinguere­i­diritti­di natura tributaria­da­quelli­di­natura non tributaria.­Fra­i­diritti di natura tributaria­rientrano,­oltre­ai­dazi,­l’IVA­sui­beni­importati,­le­accise­e­i­diritti­di­monopo-lio.­Si­tratta­di­ imposte indirette sui consumi,­cioè­di­imposte­che­colpiscono­il­reddito­solo nel momento in cui viene consumato,­quindi­quando­un­soggetto­lo­utilizza­per­effettuare­una­spesa. Il­D.P.R.­633/1972,­che­disciplina­l’imposta sul valore aggiunto­(IVA),­dispone­che­essa­si­applichi­anche­alle­importazioni­da­chiunque­effettuate.­Dal­punto­di­vista­economico,­l’applicazione­dell’IVA­ai­beni­impor-tati­si­giustifica­con­la­necessità­di­evitare­discrimina-zioni­tra­i­beni­provenienti­dall’estero­(cioè­al­di­fuori­dell’Unione­europea),­e­in­quanto­tali­non­assogget-tati­a­questa­imposta,­e­quelli­dello­stesso­tipo­pro-dotti­in­Italia.

di Giuseppe Milano

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Approfondimento Le barriere doganali come ostacolo all’internazionalizzazione delle imprese

Le­ accise sono­ imposte­ indirette­ che­ si­ applicano­sulla­produzione­o­sul­consumo­di­determinate­tipo-logie­di­prodotti­e­servizi.­Secondo­il­Testo unico sulle accise­(D.Lgs.­504/1995),­ in­Italia­sono­sottoposti­a­tale­tipo­di­imposizione­i­prodotti­energetici,­l’alcol­eti-lico­e­le­bevande­alcoliche,­l’energia­elettrica­e­i­ta-bacchi­lavorati.­Vale­anche­in­questo­caso­quanto­si­è­appena­visto­a­proposito­dell’IVA:­per­evitare­discriminazioni­con­i­medesimi­beni­prodotti­all’estero,­quando­questi­ven-gono­importati­in­Italia­devono­essere­sottoposti­allo­stesso­tipo­di­imposizione­cui­sono­assoggettati­i­beni­prodotti­nel­nostro­Paese.Stesso­discorso­si­può­ripetere,­infine,­per­i­cd.­di-ritti di monopolio,­che­gravano­sui­beni­per­i­quali­la­produzione,­ la­commercializzazione­e­ l’importa-zione­sono­riservate­allo­Stato­(cd.­monopoli fiscali);­in­alcuni­casi,­infatti,­ad­un­operatore­privato­è­con-sentito­di­importare­particolari­beni­sottoposti­a­tale­regime,­purché­egli­paghi­allo­Stato­un­diritto com-pensativo.­Da­quanto­detto­finora­emerge chiaramente come gli obiettivi della politica doganale cambino in fun-zione degli strumenti utilizzati.­Mentre­il­dazio,­ in-fatti,­rappresenta­lo­strumento­classico­della­politica­protezionistica,­ in­quanto­volto­a­ tutelare­ l’industria­nazionale­dalla­concorrenza­estera­attraverso­la­cre-scita­artificiosa­dei­prezzi­dei­beni­importati,­l’IVA,­le­accise­e­i­diritti­di­monopolio­sulle­ importazioni­ser-vono­essenzialmente­a­garantire­una­parità­di­ trat-tamento­fiscale­tra­beni­provenienti­da­Stati­diversi,­evitando­che­i­produttori­esteri,­non­essendo­assog-gettati­a­determinate­imposte,­siano­avvantaggiati­ri-spetto­ai­produttori­nazionali.­Fra­i­diritti di natura non tributaria rientrano,­invece,­tutti­quei­diritti­ che­ l’importatore­è­ tenuto­a­pagare­all’autorità­doganale­come­corrispettivo­di­una­serie­di­servizi­che­l’autorità­stessa­gli­fornisce­nello­svolgi-mento­delle­operazioni­doganali.­L’esempio­classico­è­rappresentato­dai­diritti di magazzinaggio e di fac-chinaggio,­commisurati­alle­operazioni­di­custodia­e­di­ movimentazione­ delle­ merci­ all’interno­ della­ do-gana.­Altri­diritti­di­questo­tipo­sono­quelli­dovuti­per­lo­svolgimento­di­attività di tipo amministrativo e burocratico.

Le barriere non tariffarie

Mentre­ le­barriere­tariffarie­ influiscono­direttamente­sul­ prezzo­ del­ bene­ importato,­ facendolo­ aumen-tare,­ le­barriere­non­tariffarie­raggiungono­lo­stesso­obiettivo­in­modo­indiretto,­imponendo,­o­causando­

indirettamente,­delle­ restrizioni­quantitative­alle­ im-portazioni.Oltre­ai­contingentamenti, cioè­alle­restrizioni­quan-titative­ all’importazione­ di­ un­ certo­ prodotto­ (che­rappresentano­ l’esempio­ tipico­di­misure­di­questo­genere),­rientrano­in­tale­categoria:—­le­regole tecniche sulla­sicurezza­del­prodotto:­

normalmente­ogni­Stato­fissa­per­legge­una­se-rie­di­prescrizioni­relative­alle­caratteristiche­che­i­ prodotti­ devono­ possedere­ per­ essere­ consi-derati­sicuri.­Tali­prescrizioni­si­applicano­anche­ai­beni­ importati­e­devono­essere­normalmente­comprovate­da­un­apposito­certificato,­ in­man-canza­del­quale­quei­beni­non­possono­essere­sdoganati;

—­gli­ standard di prodotto:­ non­ si­ tratta­ di­ pre-scrizioni­obbligatorie­ma­di­un’insieme­di­regole­che­occorre­rispettare­per­ottenere­una­serie­di­vantaggi­commerciali.­Nei­Paesi­dell’Unione­eu-ropea,­ad­esempio,­si­attribuisce­grande­impor-tanza­alla­certificazione ISO 9001,­che­attesta­il­possesso­da­parte­dell’impresa­di­un­sistema di gestione della qualità del processo produttivo e organizzativo­che­permette­di­massimizzarne­l’efficacia­e­l’efficienza.­Tale­certificazione­non­è­obbligatoria­ma­conferisce­all’impresa­che­la­ot-tiene­un­indubbio­vantaggio­competitivo­sui­con-correnti.­Un­altro­esempio­è­rappresentato­dalla­Russia,­il­cui­sistema­di­certificazione­è­talmente­complesso­da­costituire­un­evidente­ostacolo­alle­importazioni;

—­le­norme sanitarie:­ la­ fissazione­di­regole­parti-colarmente­ severe­ in­ ambito­ sanitario­ comporta­spesso­ un­ ostacolo­ insormontabile­ all’importa-zione­di­determinati­prodotti,­soprattutto­di­quelli­agroalimentari.­ Le­ rigide­ norme­ sanitarie­ stabi-lite­dal­Giappone­rappresentano,­ad­esempio,­un­ostacolo­all’esportazione­in­quel­Paese­di­nume-rosi­prodotti­ortofrutticoli­italiani.

Negli­ultimi­anni,­inoltre,­il­succedersi­di­eventi­che­hanno­influenzato­negativamente­il­consumo­di­al-cuni­prodotti­alimentari­(come­nel­caso­della­mucca pazza o­dell’influenza aviaria)­ha­indotto­molti­Stati­a­ rafforzare­ ulteriormente­ il­ sistema­ dei­ controlli­sanitari­per­garantire­ la­qualità­e­ la­sicurezza­dei­prodotti­stessi.­Tali­forme­di­controllo­sono­spesso­talmente­ rigide­ (come­ nel­ caso­ dell’importazione­nell’Unione­ europea­ di­ prodotti­ alimentari­ prove-nienti­dal­Nord­Africa)­da­far­sorgere­il­sospetto­che­nascondano,­ in­ realtà,­una­sorta­di­protezionismo camuffato.­

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Approfondimento Femminicidio: quando la violenza esplode nei confronti delle donne

ESERCIZItest

Scelta multiplaScegli e contrassegna, tra le risposte indicate, quella esatta.1

Vero/falsoIndica se le seguenti affermazioni sono vere o false; se false spiega il perché sul tuo quaderno.2

1. I tributi applicati alle merci che attraversano i confini dello Stato sono detti:a) Contingentamentib) Tributi doganalic) Diritti doganali

2. L’IVA sui beni importati è un esempio di:a) Diritto di monopoliob) Barriera non tariffariac) Diritto di natura tributaria

3. Fra le barriere non tariffarie rientrano:a) Le norme sanitarieb) I dazic) I contingentamenti

Le barriere doganali come ostacolo all’internazionalizzazione delle imprese

3 CompletamentoSpiega il significato dei seguenti termini o espressioni:

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1) Per politica doganale si intende l’insieme delle misure adottate da un’impresa per esportare i propri prodotti

2) I diritti di facchinaggio non rappresentano una forma di barriera doganale

3) Il dazio rappresenta lo strumento classico della politica protezionistica, in quanto volto a tutelare l’industria nazionale dalla concorrenza estera attraverso la crescita artificiosa dei prezzi dei beni im-portati

4) In Italia i prodotti energetici non sono sottoposti ad accise

5) I dazi doganali gravano sui beni per i quali la produzione, la commercializzazione e l’importazione sono riservate allo Stato (cd. monopoli fiscali)

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Standard di prodotto

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Monopoli fiscali

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Regole tecniche

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Accise

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Politica doganale

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testESERCIZI Le barriere doganali come ostacolo

all’internazionalizzazione delle imprese

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4Le barriere non tariffarieLa necessità di realizzare il giusto compromesso tra l’esigenza di garantire la salute e la sicu-rezza dei consumatori e quella di evitare politiche protezionistiche più o meno camuffate ha spinto l’Organizzazione mondiale per il commercio (OMC) a concludere due diversi accordi fra gli Stati aderenti: l’Accordo sulle barriere tecniche al commercio e l’Accordo sulle mi-sure sanitarie e fitosanitarie. Utilizzando internet cerca di capire quali sono gli obiettivi di questi due accordi e come l’OMC intende perseguirli.

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Lo stato dell’economia nelle scuoledi Rita Raucci

Ignorare­ l’economia­ è­ un­ dato­possibile:­ le­ istituzioni­ italiane­lo­testimoniano­da­anni­scegliendo­coscientemente­di­ tagliare­que-sta­ disciplina­ dai­ luoghi­ fonda-mentali­della­formazione.Improbabile­ invece­ è­ che­ si­possa­ impedire­ all’economia­di­ invadere,­ con­ tutta­ la­ sua­ ir-ruenza­e­i­suoi­pesanti­strascichi,­la­quotidianità­di­ciascuno.Ecco,­ l’incoscienza­–­o­più­spe-cificamente­ l’episodica­e­ inade-guata­offerta­formativa­in­materia­economica­ nelle­ scuole­ italiane­–­non­argina­in­alcun­modo­il­di-spiegamento­ degli­ effetti­ di­ un­sistema­ in­continuo­movimento,­ma­semmai­alimenta­confusione­e­insano­spirito­di­rivolta,­guidati­spesso­ad­arte­da­movimenti­ o­lobbies­facenti­leva­proprio­sulla­disinformazione­ e­ il­ qualunqui-smo­imperante.In­tal­modo,­dall’ambito­nazionale­a­quello­sovranazionale,­si­rami-ficano­e­s’ingarbugliano­azioni­e­relativi­esiti­rispetto­ai­quali­è­pre-cluso­–­proprio­per­ l’assenza­di­quelle­ che­ si­ definiscono­ pom-posamente­ competenze di cit-tadinanza attiva­ –­ l’esercizio­consapevole­ della­ democrazia­nelle­sue­possibili­forme.

E­così,­a­titolo­meramente­esem-plificativo,­il­sistema­pensionistico­interno­si­sbriciola­e­le­istituzioni­lo­porgono­come­fragrante­agro-dulcis in fundo­alla­flessibilità­nel­lavoro­che­si­è­stabilizzata­come­precarietà­per­tutti,­passando­at-traverso­ il­ canale­ psicologico­della­nuova­normalità.L’euro,­che­nelle­tasche­dei­citta-dini­si­rattrappisce­sempre­di­più,­viene­ bollato­ sbrigativamente­come­ l’origine­ e­ la­ causa­ co-stante­del­nostro­malessere,­ne-gando­–­anche­solo­in­termini­di­alternativa­possibile­–­ la­pratica­di­una­qualche­ forma­consape-vole­di­residua­sovranità­capace­di­ influire­ sulla­ rotta­ plasmata­dalla­ leadership­ tedesca;­ e­ giù­a­ gridare­ e­ minacciare­ –­ come­masse­trasportate­dalle­varie­cor-renti­–­“l’euroexit”­per­mettere­fine­all’agonia­del­nostro­dissesto:­ci­si­ aspetterebbe­ una­ rinascita­come­quella­seguita­alla­“brexit”­–­per­chi­crede­che­questo­stia­realmente­ accadendo­ oltrema-nica­–­o­un­futuro­disastroso­per­chi­ci­ legge,­in­quella­stessa­re-altà,­l’esatto­contrario.O­ancora­ le­banche,­altro­ tema­caldo­ cavalcato­ dalle­ folle­ dei­social,­che­non­si­sa­più­quanto­funzionino­da­intermediari­del­ri-sparmio­e­quanto­come­giocatori­d’azzardo,­che­mandano­in­fumo­

insieme­a­borse­e­altri­speculatori­finanziari­in­quei­giorni­etichettati­come­neri,­banconote­reali­e­non­solo­virtuali;­che­vengono­salvate­dagli­Stati­e­fatte­salire­ in­catte-dra­ per­ erudire­ studenti/futuri­clienti­a­comportarsi­meglio­e­ad­avere­più­fiducia.E­la­BCE­–­insieme­o­più­spesso­in­contrasto­con­il­FMI­–­procede­a­manovre­di­politica­monetaria­per­ cercare­ di­ afferrare­ quella­che­ lo­ stesso­ presidente­ Ma-rio­Draghi­definisce­ lost genera-tion:­giovani­che­–­in­4­su­10­se­ne­stanno­a­casa­senza­possibi-lità­di­lavoro­–­vengono­depistati­da­un’incomprensibile­e­vuota­al-legria­nazionale­per­uno­O+­che­si­registra­sul­PIL.E­ i­ mercati,­ sempre­ tesi­ come­sull’orlo­di­una­crisi­di­nervi,­ re-agiscono­ad­ogni­dichiarazione­o­ azione­ di­ Stato­ che­ esprime­una­direzione­ invece­che­un’al-tra;­dettano,­ in­questa­ tipologia­di­ capitalismo­ apparentemente­ingestibile,­formule­perentorie­di­competitività,­ produttività,­ ridu-zione­del­debito­pubblico,­risuc-chiando­aria­dai­bilanci­nazionali,­per­il­tramite­di­istituzioni­europee­insufflate­ da­ una­ strana­ aria­ di­neocolonialismo­avanzato.In­questa­saga­sconfinata­di­reali­accadimenti­e­false­percezioni­le­istituzioni­ italiane­pensano­bene­

Quale futuro per il diritto e l’economia nella scuola italiana?

spaziodocentiIn una fase di significativi e turbolenti cambiamenti della scuola italiana, è importante ancora una volta riflettere e sottolineare il ruolo delle discipline giuridico-economiche nel percorso for-mativo dei nostri ragazzi. In questo numero di Insegnare diritto, diamo voce al Coordinamento nazionale dei docenti di diritto ed economia, pubblicando due autorevoli contributi.

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di­ circoscrivere­ la­ scienza­eco-nomica­ a­ lezioni­ eventuali­ ed­episodiche­con­soggetti­ esterni­spesso­in­conflitto­con­l’obiettivo­della­formazione­critica,­o­interni­–­ i­ docenti­ di­ diritto­ ed­ econo-mia­–­perlopiù­riciclati­come­po-tenziatori­per­il­loro­conseguente­esubero,­che­si­prodigano­a­for-nire­pillole­concentrate­ in­classi­in­cui­fanno­da­tappabuchi,­ lad-dove­ per­ riprendere­ l’incontro­dovranno­confidare­nella­doppia­fortuna­di­una­nuova­malattia­di­un­collega­della­stessa­classe­e­il­mancato­affidamento­di­quella­stessa­ sostituzione­ ad­ altri­ do-centi­disponibili.

Non ce lo chiede solo l’Europadi Franco Labella

Non­ ce­ lo­ chiede­ più­ solo­ l’Eu-ropa,­ce­lo­chiede­la­logica.Quella­ che­ difettava­ ai­ deci-sori­ lontani­ (la­ riforma­del­ 2008­che­ eliminò­ lo­ studio­ del­ Diritto­e­dell’Economia­dai­Licei­e­lo­ri-dimensionò­ sensibilmente­ negli­Istituti­Tecnici­e­Professionali­pro-prio­nel­momento­in­cui­l’Europa­chiedeva­il­contrario­con­la­Rac-comandazione­2006/962/CE­del­Parlamento­europeo­e­del­Con-siglio­del­18­dicembre­2006)­di-fetta­anche­ai­decisori­di­oggi­(si­pensi­alla­Buona­scuola)­che­ri-escono­ ad­ immaginare­ di­ intro-durre­ l’alternanza­ scuola-lavoro­senza­reintrodurre­lo­studio­delle­discipline­giuridiche­ed­economi-che.­Che­è­come­immaginare­di­costruire­un­edificio­solo­virtuale­ma­senza­l’utilizzo­di­materiale­da­costruzione­concreto.Solo­ così­ si­ spiega,­ evidente-mente,­ perché­ si­ immagini­ che­il­ contatto­ degli­ studenti­ italiani­di­ Licei,­ Tecnici­ e­ Professionali­con­il­mondo­del­lavoro­e­dell’im-presa­ possa­ avvenire,­ come­ è­

largamente­ accaduto­ lo­ scorso­anno­scolastico,­con­i­videogio-chi­della­impresa­simulata.Ed­è­per­questo,­per­ il­costante­livello­ di­ lontananza­ dalle­ esi-genze­formative­delle­ istituzioni,­che­riaprire­una­discussione­sul­curricolo­e­sulla­importanza­che­esso­contenga­le­discipline­(evito­l’enfasi­delle­“scienze”)­giuridico-economiche,­tassello­fondamen-tale­ della­ famose­ competenze­di­ cittadinanza,­ non­ è­ agevole­stante­il­notevole­grado­di­confu-sione­alimentato­dalle­scelte­at-tuali.Qual­ è­ la­ confusione?­ Proverò­a­ raccontarla­ attraverso­ il­ rife-rimento­a­ temi­ed­occasioni­ re-centissimi­con­una­avvertenza­ai­lettori:­in­questo­contributo­si­fon-dono­esperienza,­dati,­situazioni­riferibili­ormai­ad­un­decennio­di­tentativi,­ahimè­finora­infruttuosi,­prima­ di­ evitare­ la­ eliminazione­dello­studio­del­Diritto­e­dell’Eco-nomia­ e­ poi­ di­ reintrodurlo­ nei­curricola­di­Licei,­Tecnici­e­Pro-fessionali.Quindi­ mi­ limiterò­ (ma­ solo­ per­evidenti­ragioni­di­spazio­e­di­sin-tesi)­e­mi­concentrerò­sul­Diritto­affidando­alle­riflessioni­della­col-lega­Rita­Raucci­ lo­sviluppo­del­ragionamento­ analogo­ sull’Eco-nomia­ e­ sulla­ Scienza­ delle­ Fi-nanze.Alternanza­ scuola­ lavoro,­ refe-rendum­costituzionale,­riflessioni­sul­ rapporto­ tra­ Web­ e­ giovani­generazioni:­il­campo­è­questo.Comincerei­ proprio­ dalla­ fine­ e­da­ una­ vicenda­ tragica,­ quella­di­Tiziana­Cantone,­che­ha­visto­una­unanime­riflessione­sulla­ne-cessità­che­ la­scuola­ (che­sco-priamo­ sempre­ e­ solo­ quando­la­ società­ deve­ affrontare­ nodi­complicati)­dia­una­mano­a­risol-vere­ problemi­ che­ necessitano­di­scelte­educative­e­non­solo­re-pressive.­ Perché­ pare­ che­ solo­

dopo­il­suicidio­della­giovane­ab-biamo­scoperto­che­non­solo­ la­generazione­dei­nativi­digitali­ma­anche­le­altre­che­usano­Internet,­lo­ fanno­senza­avere­ la­benché­minima­ cognizione­ su­ privacy­e­ doveri­ giuridici­ ad­ essa­ con-nessa.Evito­ di­ entrare­ nel­ dettaglio­del­ recente­ progetto­ di­ legge­all’esame­ del­ Parlamento­ sul­cyberbullismo,­dove­pure­si­con-tinua­ad­ invocare­un­ ruolo­edu-cativo­ della­ scuola,­ ma­ solo­ di­facciata,­ senza­ risorse­ e,­ an-cora­una­volta­senza­una­logica,­senza­la­benchè­minima­scelta­di­reintrodurre­lo­studio­innanzi­tutto­delle­regole­giuridiche­della­con-vivenza­civile.­Perché ancora oggi si fa strada l’idea di educare gli studenti italiani alla legalità senza che essi conoscano le leggi. Che­è­come­sperare­che­nascano­tanti­piccoli­Rubbia­senza­che­gli­si­in-segni­la­Fisica.­O­come,­sempre­per­restare­nell’attualità­di­una­re-cente­proposta­di­ legge,­preve-dere­ un­ percorso­ post­ diploma­triennale­per­quelli­che­una­volta­si­chiamavano­geometri­a­cui,­nel­frattempo,­abbiamo­tolto­la­pos-sibilità­di­sapere­cosa­è­un­Piano­regolatore­o­una­licenza­edilizia.C’è­logica­in­tutto­questo?Qualche­ tempo­ fa,­ con­ un­ in-tervento­ pubblico­ sul­ Messag-gero,­l’ex­ministro­della­Giustizia­e­ ora­ Rettrice­ della­ LUISS­ Pa-ola­Severino­aveva­provato­a­ri-cordare­che­ lo­studio­del­Diritto­(nella­versione­Educazione­civica­vera­e­non­quella­ finta­della­di-sciplina­fantasma­chiamata­fan-tasiosamente­ Cittadinanza­ e­Costituzione)­nelle­ scuole,­ vista­l’esperienza­ fatta­ in­ paesi­ con­un­ tasso­ di­ corruzione­ analogo­a­quello­italiano­(lei­citava­Singa-pore),­poteva­essere­un­tassello­importante­ nella­ costruzione­ di­

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La formazione obbligatoria­ La­for-mazione­ degli­ insegnanti­ di-viene­un­obbligo­ in­base­alla­L.­107/2015.­Il­Piano­nazionale­di­formazione,­da­ adottarsi­ con­ decreto­ Miur­ogni­ tre­ anni,­ è­ stato­ introdotto­per­ dare­ attuazione­ alla­ legge,­ma­è­stato­duramente­contestato­dalle­varie­associazioni­sindacali­poiché­la­legge­non­pone­un­nu-mero­minimo­di­ore,­ma­soprat-tutto­ non­ qualifica­ tale­ obbligo­come­ una­ prestazione­ a­ titolo­gratuito.Ma­procediamo­con­ordine.­In­ attuazione­ del­ comma­ 124,­L.­107/2015,­il­Miur­ha­emanato­la­Nota 7-1-2016, n. 35­che­ha­

ad­oggetto­“Indicazioni e orien-tamenti per la definizione del piano triennale per la formazione del personale”­e­che­delinea­ le­“coordinate”­ in­ base­ alle­ quali­le­ scuole­possono­elaborare­ le­proprie­ proposte­ per­ la­ forma-zione.Ne­ risulta­ un­ sistema­ di­ forma-zione­del­personale­docente­ar-ticolato­ su­ due­ livelli­ principali:­uno­nazionale­e­uno­a­livello­di­istituzione scolastica­o­di­reti­di­scuola.La­formazione­del­docente,­per­raggiungere­ l’obiettivo­ del­ mi-glioramento­ dell’offerta­ forma-tiva­e­del­conseguente­successo­formativo­degli­alunni,­si­avvale­

di­ nuovi­ strumenti­ e­ metodolo-gie­(laboratori,­ricerca­e­così­via)­che­realizzano­attività­articolate­in­momenti­diversi,­in­presenza,­studio­ personale,­ riflessione­ e­documentazione,­ lavoro­ in­rete,­rielaborazione­e­rendicontazione­degli­apprendimenti­realizzati.

Due livelli formativi Analizziamo­i­due­diversi­livelli.La­ formazione a livello nazio-nale si­realizza­con­il­Piano­nazio-nale­di­formazione,­da­emanarsi­con­decreto­del­Miur,­e­attraverso­azioni­che­puntano­su:–­ competenze­digitali­e­per­l’in-

novazione­didattica­e­metodo-logica;­

valori­civici­della­cui­mancanza­spesso­ si­ lamentano­ gli­ stessi­decisori­ma­anche­magistrati­au-torevoli­ e­ consci­ che­ l’aspetto­educativo­ e­ quello­ repressivo­sono­fortemente­intrecciati.E­siamo­decisamente­il­paese­dei­paradossi­se,­di­recente,­invece­di­continuare­a­caldeggiare­–­come­avevano­fatto­in­passato­–­la­rein-troduzione­del­Diritto­nelle­scuole­superiori,­gli­avvocati­del­Consi-glio­Nazionale­Forense­hanno­lan-ciato­la­proposta­di­trasformare­gli­avvocati­in­insegnanti.­Dimenticavano,­gli­avvocati,­due­cose:­ la­ prima,­ essenziale,­ di­non­ avere­ alcuna­ competenza­pedagogica­ e­ la­ seconda,­ an-che­ più­ grave­ della­ prima,­ che­agli­studenti­italiani­non­servono­la­tecnica­o­peggio­il­tecnicismo­giuridici.Ma­ proprio­ nei­ giorni­ scorsi­ il­MIUR­ e­ il­ Consiglio­ Nazionale­Forense­ hanno­ inopinatamente­deciso­di­andare­avanti­e­sotto-scrivere­ un­ protocollo­ di­ intesa­

per­ consentire­ agli­ avvocati­ di­tenere­non­meglio­precisate­“le-zioni­di­legalità”.Ricordo­che­un­ referendum­co-stituzionale­ portò­ già­ nel­ 2006­a­ bocciare­ la­ riforma­ berlusco-niana.Dopo­ dieci­ anni­ si­ vota­ nuo-vamente­ e­ “riscopriamo”­ che­ i­cittadini­non­conoscono­la­Costi-tuzione.Ma­dove­avrebbero­dovuto­stu-diarla­se­non­a­scuola?E­se­veramente­ci­si­tenesse­ad­avere­cittadini­ consapevoli,­per­quale­ motivo­ non­ è­ stato­ rein-trodotto­ lo­ studio­ della­ Costitu-zione?Qual­è­ il­paradosso?­Che­sen-tiamo­geremiadi­quotidiane­an-che­ dei­ media­ sul­ fatto­ che­ i­cittadini­ potrebbero­ non­ avere­le­ conoscenze­ minime­ neces-sarie­per­valutare­nel­merito­ le­questioni­sottoposte­al­loro­giu-dizio.Ed­ allora­ passiamo­ ad­ occu-parcene­ noi­ docenti­ perché­ gli­

studenti­ la­ Costituzione­ non­ la­studiano­più.­Altro­ paradosso­ è­ l’elevato­ nu-mero­ di­ docenti­ di­ discipline­giuridiche­ ed­ economiche­ che­concorrono­ al­ c.d.­ potenzia-mento­ previsto­ dalla­ L.­ 107,­ la­c.d.­Buona­scuola.Qualcuno­dirà:­e­te­ne­lamenti?Certo­che­sì­perché­se­il­docente­di­Diritto­e­Economia­poi­ lo­ im-pieghi­ come­ tappabuchi­ per­ le­supplenze­o,­peggio,­ lo­metti­ in­servizio­in­ordini­di­scuole­come­primaria­(è­successo­anche­que-sto)­o­secondaria­di­primo­grado­o­in­istituti­superiori­(quasi­tutti­ i­Licei,­ad­esempio)­dove­queste­discipline­essenziali­non­s’inse-gnano,­ rendi­un­cattivo­servizio­trasformando­ un­ educatore­ in­un­professionista­frustrato­e­che­sarà­giudicato­dall’opinione­pub-blica­come­il­ frutto­malsano­del­welfare state.A­proposito:­ma­chi­glielo­spiega,­poi,­a­studenti­e­genitori­cos’è­il­welfare state?

La formazione obbligatoria degli insegnantidi Chiara Palladino

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–­ competenze­linguistiche;­–­ alternanza­scuola-lavoro­e­im-

prenditorialità;­–­ inclusione,­disabilità,­ integra-

zione,­competenze­di­cittadi-nanza­globale;­

–­ potenziamento­ delle­ compe-tenze­ di­ lettura­ e­ compren-sione,­ logico-argomentative­e­matematiche­degli­studenti;­

–­ valutazione.

Le­attività­di­formazione a livello di istituzione scolastica vanno­a­ confluire­ nel­ Piano­ triennale­dell’offerta­ formativa.­ Dunque,­l’organo­ preposto­ all’elabora-zione­ del­ piano­ di­ formazione­dei­docenti­ in­servizio­è­il­Colle-gio­dei­docenti­di­ogni­istituzione­scolastica.La­ formazione­ viene­ articolata­in­base­alle­priorità­stabilite­a­li-vello­ nazionale,­ come­ da­ Piano­nazionale­ di­ formazione,­ delle­esigenze­dell’istituto­emerse­dal­RAV­e­dal­Piano­di­miglioramento­e­delle­ innovazioni­che­si­ inten-dono­perseguire.Come­si­legge­nella­Nota,­il­Piano­di­ formazione­ dovrebbe­ conte-nere­la­previsione,­per­ linee­ge-nerali,­ del­ progetto­ formativo,­indicando­ anche­ i­ destinatari­delle­azioni­in­cui­il­piano­si­arti-cola,­ad­esempio:–­ i­docenti­neoassunti;­–­ i­gruppi­di­miglioramento;–­ i­docenti­ impegnati­nello­svi-

luppo­dei­processi­di­digitaliz-zazione­e­innovazione;­

–­ i­Consigli­di­classe,­ i­docenti­e­ i­ soggetti­coinvolti­nei­pro-cessi­di­ inclusione­e­ integra-zione;

–­ gli­ insegnanti­ impegnati­ in­progetti­innovativi;­

–­ le­ figure­coinvolte­nei­ temi­di­sicurezza­e­prevenzione.

Le reti di scuole Si­è­parlato­an-che­nella­Buona­scuola­dei­pro-getti­ formativi­ a­ livello­ di­ reti­

scolastiche.­ Al­ comma­ 71,­ art.­1,­L.­107/2015,­si­demanda­agli­accordi di rete­ la­possibilità­di­individuare,­ tra­ l’altro,­ i­ piani­ di­formazione­del­personale­scola-stico.Le­reti­di­scuole­si­pongono,­gra-zie­allo­scambio­continuo­e­alle­buone­ prassi­ (best practice),­l’obiettivo­della­crescita­in­termini­di­qualità­delle­istituzioni­scolasti-che­che­ne­fanno­parte.L’idea­del­legislatore,­confermata­poi­nella­sua­interpretazione­con-creta­dal­Ministero,­ sembra­dar­luogo­ ad­ attività­ formative­ con-sequenziali­ (nel­ senso­ che­ dal­livello­ nazionale­ si­ passa­ a­ ca-scata­ a­ quello­ del­ singolo­ isti-tuto),­attività­che­si­riferiscono­alle­competenze­ da­ far­ conseguire­agli­ allievi,­ indicate­ al­ comma­7,­ art.­ 1,­ L.­ 107/2015.­ Quindi­ i­docenti,­ al­ fine­ di­ realizzare­ un­sistema­ formativo­ realmente­ ef-ficiente,­dovranno­essere­formati­per­acquisire­quelle­metodologie­e­quei­contenuti­necessari­affin-ché­gli­allievi­conseguano­le­sud-dette­competenze.L’organo incaricato del rac-cordo­ tra­ le­ attività­ formative­previste­ a­ livello­ nazionale­ con­quelle­ previste­ a­ livello­ dell’isti-tuto­scolastico­è­ il­Collegio dei docenti.

La questione della retribuibilità della formazione Fin­qui­i­principi­generali­della­nuova­formazione­dei­ docenti.­ Il­ Ministero,­ in­ se-guito,­è­sceso­nel­dettaglio­stabi-lendo­che­i­docenti­nel­prossimo­triennio­si­sottoporranno­obbliga-toriamente­ad­almeno­125­ore­di­formazione­per­la­quale­però­non­è­ previsto­ alcun­ compenso­ ag-giuntivo.­ Il­primo­modulo­di­ for-mazione­è­di­25­ore,­di­cui­9­ in­presenza­e­le­restanti­via­web.È­ compito­ dei­ docenti,­ inoltre,­redigere­ un­ portfolio­ che­ sarà­

il­ presupposto­ sul­ quale­ i­ diri-genti­ effettueranno­ la­ chiamata­diretta.­ In­ concreto,­ ciascun­ in-segnante,­ oltre­ all’onere­ per­ la­formazione­(è­a­suo­carico­il­re-lativo­costo­del­collegamento­ad internet,­ per­ la­ manutenzione­ e­funzionamento­ del­ computer)­dovrà­anche­curare­ la­ tenuta­di­questo­ fascicolo­ personale,­ nel­quale­dovrà­ inserire­ le­certifica-zioni­ e­ attestazioni­ necessarie­per­documentare­ l’avvenuta­ for-mazione­con­la­partecipazione­ai­relativi­corsi.­Attraverso­ l’esame­della­detta­documentazione,­il­Di-rigente­scolastico­potrà­formarsi­un’idea­ed­eventualmente­deci-dere­se­effettuare­una­chiamata­diretta.­Il­ punto­ spinoso­ è­ l’assenza di una previsione relativa ad un qualsivoglia tipo di retribuzione,­che­potrebbe­essere­risolto­al­ta-volo­negoziale­tra­le­parti­(sinda-cati­e­Miur)­accordandosi­su­di­un­ compenso.­ Se­ invece­ la­ L.­107/2015­fosse­intesa­nel­senso­letterale,­ e­ quindi­ nel­ senso­dell’obbligatorietà­ della­ forma-zione­in­assenza­di­retribuzione,­potrebbe­risultare­in­conflitto­con­l’art.­ 36­ della­ Costituzione,­ poi-ché­tale­norma­vincola­la­retribu-zione­in­proporzione­alla­quantità­e­qualità­della­prestazione­(“Il­la-voratore­ha­diritto­ad­una­retribu-zione­proporzionata­alla­qualità­e­qualità­del­suo­ lavoro”).­Si­apri-rebbe­ in­ tal­ modo­ la­ strada­ al­contenzioso­legale.­Esclusa­la­possibilità­di­ricorrere­al­ compenso­ accessorio­ che­ è­destinato­alla­ retribuzione­di­ la-voro­straordinario­o­supplemen-tare,­cioè­lavoro­non­obbligatorio­da­svolgersi­solo­con­il­consenso­del­ lavoratore,­ resta­ la­ strada­della­ contrattualizzazione della materia con­ un­ apposito­ prov-vedimento­ legislativo­ che­ pre-veda­una­ forma­di­ retribuzione,­

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non­solo­nella­ forma­dell’intesa,­al­tavolo­sindacale,­che­può­de-rogare­così­ la­normativa­di­ set-tore­e­ sottrarsi­ anche­all’esame­del­giudice­del­lavoro­e­al­potere­di­annullamento­del­giudice­am-ministrativo.

La Nota del Miur n. 2915­ La­Nota­Miur­n.­2915­del­15-9-2016,­sulla­stessa­ linea,­ ha­ inoltre­ stabilito­che­ le­ ore­ dedicate­ alla­ forma-zione­sono­equiparabili­a­quelle­“in­ presenza”­ di­ cui­ hanno­ lo­stesso­ valore.­ Esse­ dovranno­essere­ quantificate­ nelle­ unità formative­ che­ ogni­ scuola­ do-vrà­redigere­per­poi­ inserirle­nel­Piano­ dell’offerta­ formativa.­ Le­prime­indicazioni­contenute­nella­Nota­ per­ la­ progettazione­ delle­attività­formative­da­destinare­al­personale­scolastico­non­aiutano­nella­soluzione­della­delicata­dia-triba­sull’orario­di­ lavoro­e­sulla­sua­conseguente­distribuzione.­Infatti,­ dall’analisi­ operata­ nella­Nota­ risulta­ evidente­ che­ l’ora-rio­di­lavoro,­data­l’obbligatorietà­della­ formazione­ stabilita­ nella­L.­ 107/2015,­ subisce­ un­ am-pliamento­per­ legge­senza­pre-vedere­ un­ adeguamento­ della­retribuzione:­ la­ prestazione­ di-venta­sempre­più­onerosa­(stra-ordinaria)­senza­che­sia­prevista­una­retribuzione­aggiuntiva­(art.­1,­comma­124,­L.­107/2015).Le­ore­in­più­da­svolgere­in­forma-zione­ senza­ compenso­ potreb-bero­essere,­secondo­una­prima­ipotesi,­venticinque­per­docente.Diversamente,­ la­materia­del­ la-voro­alle­dipendenze­delle­pub-bliche­ amministrazioni­ prevede­invece­che­la­formazione­sia­pos-sibile­per­tutti,­ma­in­orario­di­ser-vizio.­Come­anticipato,­la­materia­sarà­oggetto­ di­ contrattazione­ al­ ta-volo­ negoziale­ tra­ sindacati­ e­Amministrazione­centrale,­anche­

in­vista­del­rinnovo­del­contratto­di­lavoro.La­materia­della­formazione­è­un­punto­ nodale­ da­ sempre:­ i­ do-centi­ anche­ prima­ della­ riforma­della­“Buona­scuola”­hanno­usu-fruito­della­ formazione­articolata­in­percorsi,­sulla­base­delle­deli-bere­del­collegio­dei­docenti,­ in­termini­di­diritto­alla­stessa,­non­come­ obbligo­ e­ dunque­ giusta-mente­ non­ retribuito­ in­ maniera­aggiuntiva.­Qualificando­la­forma-zione­come­un­obbligo,­la­si­fa­ri-entrare­ nell’ambito­ dei­ doveri­ e­quindi­nella­materia­dell’orario­di­lavoro­e­dell’oggetto­della­presta-zione­lavorativa.­È­qui­che­si­pone­il­rischio­dell’ille-gittimità­della­L.­107­per­contrasto­con­ l’art.­ 36­ della­ Costituzione,­dato­che­aumenta­ la­quantità­di­lavoro­ma­non­ la­sua­proporzio-nale­retribuzione.­Il­modo­di­aggirare­ l’ostacolo­è­partito­proprio­dal­Ministero­che­ha­ ventilato­ la­ possibilità­ di­ fa-vorire,­ più­ che­ le­ ore­ di­ forma-zione­ in­ presenza,­ lo­ studio­ e­l’attività­di­documentazione­e­ri-cerca­personale,­ma­qui­l’idea­si­scontra­con­il­fatto­che­la­forma-zione­suddetta­ha­i­connotati­del­lavoro­straordinario,­dunque­non­retribuibile­se­non­è­elemento­es-senziale­del­contratto,­secondo­la­ sentenza­ della­ Corte­ di­ giu-stizia­ europea­ 8-2-2001.­ Il­ che­renderebbe­ illegittima­ la­L.­107­anche­ per­ non­ conformità­ alla­norma­europea.­La­prospettiva­del­Ministero­sulla­qualificazione­della­formazione­è­chiara,­ma­non­del­tutto­convin-cente,­in­quanto­rimette­alle­de-cisioni­ del­ collegio­ dei­ docenti­l’incremento­dell’orario­di­lavoro­e­ la­ sua­ quantità­ da­ destinare­alla­formazione,­poiché­si­legge­nel­provvedimento­che­ciò che è obbligatorio è indicato nel Piano triennale dell’offerta formativa.­

Dunque,­l’obbligatorietà­della­for-mazione­è­più­che­altro­collegata­all’obbligo­ generale­ di­ buona­fede­ e­ correttezza­ nell’esecu-zione­ del­ contratto.­ Il­ tallone­d’Achille­ di­ questa­ interpreta-zione­risiede­nel­fatto­che­le­de-libere­ collegiali­ vincolano­ solo­ i­docenti­ che­ hanno­ votato­ a­ fa-vore:­ chi­ ha­ votato­ esprimendo­il­ proprio­ dissenso­ è­ libero­ da-gli­obblighi­relativi­(art.­24­D.P.R.­3/1957),­poiché­non­è­la­delibera­ad­essere­obbligatoria,­ma­è­l’ob-bligo­di­buona­fede­e­correttezza­a­vincolare­e­varrà­solo­per­chi­il­contratto­lo­stipula,­cioè­chi­ha­votato­a­favore.­Infatti,­ è­ il­ Collegio­ dei­ docenti­nella­stesura­del­PTOF­ad­avere­facoltà,­per­adesso,­di­program-mare­ degli­ specifici­ percorsi­ di­formazione.­Se­saranno­inserite­attività­di­for-mazione­ richieste­ per­ i­ docenti,­queste­saranno­obbligatorie­a­par-tire­da­quest’anno,­se­invece­il­Col-legio­ha­ritenuto­di­non­richiedere­alcuna­ formazione,­ il­ Dirigente­scolastico­non­potrà­imporre,­per­l’anno­scolastico­in­corso,­una­for-mazione­obbligatoria­ai­sensi­della­L.­107/2015,­in­quanto­vincolata­al­Piano­ dei­ formazione­ nazionale­ancora­da­definire.Molti­sono­i­nodi­ancora­da­scio-gliere,­ tra­ i­ quali­ la­ decisione­circa­la­materia­(fino­ad­ora­net-tamente­ distinta­ la­ retribuzione­dall’orario­ di­ lavoro)­ da­ portare­al­tavolo­delle­trattative­negoziali­per­avviare­una­contrattazione.In­conclusione, in­attesa­della­de-finizione­ del­ decreto­ del­ Miur­ e­del­rinnovo­contrattuale,­in­questa­fase­ transitoria,­ le­ singole­ istitu-zioni­scolastiche­non­dovranno­far­altro­che­definire­le­attività­di­for-mazione,­in­coerenza­con­il­PTOF­e­con­i­risultati­emersi­dal­piano­di­miglioramento,­ in­base­a­quanto­previsto­dal­D.P.R.­80/2013.

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docenti

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Approfondimento titolo dell’approfondimento

Susanna Cotena | Roberta Ricciardi

L’altra terraPercorsi di educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile

Proposta didatticaL’educazione ambientale­e­allo­sviluppo soste-nibile­rappresenta­oggi­una­sfida­non­più­procra-stinabile­ per­ responsabilizzare­ i­ cittadini­ tutti­ ad­assumere­ comportamenti­ e­ stili­ di­ vita­ rispettosi­dell’ambiente­che­ci­circonda.­Così­come­per la scuola­costituisce­ormai­un­imperativo­categorico­farsi­strumento e veicolo di una nuova cultura della sostenibilità­in­grado­di­educare­e­formare­le­nuove­generazioni­di­studenti­perché­diventino­cit-tadini­ in­grado­di­compiere­scelte­consapevoli­ed­

etiche­nei­consumi,­negli­stili­di­vita,­nella­mobilità,­nel­risparmio­energetico,­nella­riduzione­e­differenzia-zione­dei­rifiuti,­in­una­maniera­finalmente­nuova­e­“equa”­di­alimentarsi.L’altra Terra­non­soltanto­si­propone­come­strumento­conoscitivo­dello­stato­generale­dell’ambiente­e­dei­fat-tori­di­pressione­alla­base­delle­problematiche­che­lo­riguardano,­ma­intende,­anche­e­innanzitutto,­suggerire­percorsi e attività­che­sviluppino­negli­studenti­capacità­cognitive,­operative­e­relazionali­in­grado­di­ren-derli­costruttori autonomi delle proprie conoscenze e cittadini consapevoli dei propri comportamenti.

Scelte metodologicheGli­argomenti­proposti­nel­testo­(tra­cui­la­tutela­della­fauna­e­della­biodiversità,­l’inquinamento­atmosfe-rico­e­i­cambiamenti­climatici,­le­fonti­energetiche­rinnovabili,­lo­sviluppo­urbano­e­il­concetto­di­città­so-stenibile,­il­ciclo­dei­rifiuti,­lo­spreco­alimentare)­sono­articolati­in­brevi­percorsi,­ciascuno­strutturato­in­modo­da­integrare­la­parte­“conoscitiva”,­e­la­parte­“orientativa”,­finalizzata­a­stimolare­modelli­virtuosi­e­consapevoli­di­comportamento.L’apparato­didattico­mira­a­verificare­le­conoscenze­acquisite­attraverso­quesiti­formulati­secondo­il­mo-dello­Invalsi­(Adesso lo so)­e­la­rubrica­Lessi (E) cologia­(dedicata­al­lessico­specialistico).­L’operativa­Misura la tua impronta ecologica,­invece,­è­dedicata­ai­corretti­comportamenti­da­tenere­nella­vita­quo-tidiana­per­la­tutela­dell’ambiente,­mentre­la­rubrica­L’ambiente in rete­si­propone­di­stimolare­la­cono-scenza­da­parte­dei­ragazzi­delle­principali­associazioni,­organizzazioni,­onlus­che­si­occupano­in­vario­modo­della­sostenibilità­ambientale.

S313

pp. 160

ISBN 978-88-914-0580-7 7 7,50

Disponibile anche in formato DIGIT@LEISBN 978-88-244-2327-2 7 5,49

espansione web

Educazione ambientale

Novità2016

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ESERCIZITest di fine modulo

IL REDDITO FISCALE

test

Scelta multiplaScegli e contrassegna tra le risposte indicate, quella esatta.1

Vero/falsoIndica se le seguenti affermazioni sono vere o false; se false spiega il perché sul tuo quaderno.2

ESERCIZIIl riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso

soluzioni

Scelta multipla1 a) 4 b)

2 c) 5 a)

3 c)

Scelta multipla1 c) 3 a)

2 a) 4 b)

Vero o falso1 F 4 V

2 V 5 F

3 F

Vero o falso1 F 4 F

2 V 5 V

3 V

La responsabilità in ambito sanitario

Le barriere doganali come ostacolo all’internazionalizzazione delle imprese

Scelta multipla1 b) 3 c)

2 b) 4 a)

Scelta multipla1 c)

2 c)

3 a)

Vero o falso1 F 4 F

2 V 5 V

3 V 6 V

Vero o falso1 F 4 F

2 F 5 F

3 V

Tempi duri per i “furbetti del cartellino”

Scelta multipla1 b) 4 a)

2 b) 5 c)

3 a) 6 b)

Vero o falso1 F 4 V

2 V 5 F

3 F 6 V

Dal Protocollo di Kyoto all’Accordo di Parigi: la strategia globale contro i cambiamenti climatici