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DIREZIONE DIDATTICA STATALE 2° CIRCOLO Via A. De Gasperi - 70016 NOICÀTTARO (BA) - Tel. e Fax 080 4793318 C.F. 80034260721 - C.M. BAEE145008 www.degasperinoicattaro.it [email protected] 0 aa.ss. 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019 EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 Aggiornamento a.s.2016/2017 Prot.4465 del 14/10/2016 ANNUALITA’ 2015 – 2018 LA NOSTRA MISSION è “IMPARARE AD APPRENDERE IN UNA DIMENSIONE EUROPEA DELL’EDUCAZIONEIL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa DOMENICA CAMPOSEO

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aa.ss. 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015

Aggiornamento a.s.2016/2017

Prot.4465 del 14/10/2016

ANNUALITA’ 2015 – 2018

LA NOSTRA MISSION

è

“IMPARARE AD APPRENDERE IN UNA DIMENSIONE

EUROPEA DELL’EDUCAZIONE”

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Dott.ssa DOMENICA CAMPOSEO

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PREMESSA

Uno dei più importanti cambiamenti introdotti dalla Legge 107 del 2015, è l’elaborazione del PTOF

(Piano Triennale dell’Offerta Formativa)di durata triennale che, al comma 14 , ha dato una nuova

formulazione al vecchio P.O.F . Si tratta della programmazione triennale dell’offerta formativa per

il potenziamento dei saperi e delle competenze degli alunni e per l’apertura della comunità scolastica

al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali. La nuova offerta

formativa così come delineata dalla legge 107 è integrata da iniziative di potenziamento e da attività

progettuali per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati dalla Scuola, tenendo conto di

quelli forniti nel comma 7. Il Piano contiene anche la programmazione delle attività formative rivolte

al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, nonché la definizione delle risorse

occorrenti e assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni

ordine e grado l’educazione alla parità dei sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le

discriminazioni. Il Piano promuove anche azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali

degli studenti attraverso il Piano nazionale per la scuola digitale. Lo sviluppo delle competenze

digitali riguarda anche il personale docente e il personale tecnico e amministrativo. Il PTOF viene

ad agganciarsi con il procedimento di valutazione ex art.6 del D.P.R. n.80 del 2013, con il RAV e il

relativo Piano di Miglioramento definito dalla nostra scuola.

Il presente Piano è stato elaborato a partire dagli indirizzi che il Dirigente scolastico, Domenica

Camposeo, ha presentato al Collegio dei docenti.

PRIORITA’ STRATEGICHE

Con l’entrata in vigore della Legge del 13 luglio 2015 n.107 la programmazione del POF (piano

dell’offerta formativa) diventa triennale secondo un piano strategico che integra PdM (piano di

moglioramento), Curricolo e POF. La finalità di questo nuovo orientamento organizzativo e

didattico, è quella di creare un unico piano coerente con le priorità emerse dal RAV (rapporto di

autovalutazione) e indicate nel PdM.

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Le INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

E DEL I CICLO DI ISTRUZIONE – 2012 rimangono punto di riferimento per i traguardi di

competenza che le scuole sono chiamate a seguire per garantire a tutti i cittadini pari condizioni di

accesso all’istruzione.

Quindi il PTOF partendo da questi traguardi imprescindibili integra e si pone come anello di

congiunzione tra Indicazioni nazionali, Ob. Formativi al comma 7 della L. 107 e PdM. Quest’ultimo

definisce gli Indicatori, gli Ob. Operativi e gli indicatori di Valutazione per il raggiungimento delle

competenze.

Il nostro C. D. ha elaborato un PdM già da qualche anno, in quanto scuola VALES, quest’anno è

stato aggiornato in relazione alle criticità emerse con il nuovo RAV.

Qui di seguito elenchiamo gli obiettivi formativi prioritari individuati dalla scuola, (comma 7 della

legge 107), prendendo in considerazione quanto emerso dal Rapporto di Autovalutazione e dal

Piano di Miglioramento:

a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento

all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo

della metodologia Content language integrated learning (CLIL);

b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

c) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero

computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla

produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

d) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

e) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli

studenti;

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f) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito

degli alunni e degli studenti;

g) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la

valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le

culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni

comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia

giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità.

ANALISI DEL CONTESTO SOCIO- CULTURALE- ECONOMICO

Il nostro paese è basato su un’economia prevalentemente commerciale: la principale risorsa

economica è collegata alla produzione di uva da tavola, che viene esportata anche all’estero. Una

zona di insediamenti produttivi è attiva alla periferia di Noicàttaro.

Il tessuto sociale si presenta molto variegato a causa della presenza di nuclei familiari provenienti

dal capoluogo e di extracomunitari in cerca di lavoro, la cui integrazione richiede, da parte di tutte le

istituzioni, un notevole impegno dal punto di vista assistenziale, culturale ed educativo. Si evidenzia,

dunque, una diversificazione delle fasce socio – economiche, dalle più agiate alle più deprivate. Nel

territorio sono presenti 2 Istituti Comprensivi, un Circolo Didattico Statale ed uno Parificato, 5

Scuole dell’Infanzia non statali.

Il centro psico-pedagogico “ F. M. Divella ” accoglie ragazzi portatori di gravi handicap provenienti

anche da paesi vicini.

I cittadini possono usufruire di una Biblioteca Comunale bene attrezzata, dotata di sala conferenze e

di spazi strutturati per gli utenti; presso la stessa si trova la biblioteca per ragazzi nella quale bambini

e ragazzi usufruiscono di guida e animazione nella consultazione. Sono presenti nel territorio anche

una galleria civica di arte moderna e contemporanea; uno sportello “Informa - giovani” presso il

Palazzo della Cultura; un’ampia Sala Consigliare all’interno del Palazzo Comunale, utilizzata per

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varie manifestazioni culturali; un Poliambulatorio; un Centro Ascolto per tossicodipendenti; un

Consultorio Familiare. Per l’assistenza ospedaliera, i cittadini devono rivolgersi alle strutture dei

paesi limitrofi.

Cresce l’esigenza dell’introduzione di asili nido comunali, poiché quelli esistenti sono privati.

Risultano incrementate le aree creative: il Parco è dotato di belle strutture sportive per il tempo libero,

di una ludoteca e di un’arena che funziona nel periodo estivo; la Villa Comunale, ultimamente

attrezzata a parco giochi per i più piccoli; il campo sportivo, ritenuto tra i più importanti della

Provincia; il Palazzetto dello sport; altri spazi verdi attrezzati, come Piazza Dossetti presso il

Municipio; una sala cinematografica e teatrale EXVIRI.

Va evidenziato, altresì, che presso la Scuola “A. De Gasperi” la “Libera Università della Terza Età”,

che vede l’adesione di un gran numero di iscritti, realizza numerose attività culturali.

La Scuola per le famiglie è la più importante “agenzia” educativo -formativa, cui è affidato anche il

ruolo di recuperare quei valori che il rapido modificarsi dei costumi non ha sempre salvaguardato e/o

consolidato. Emerge negli scambi comunicativi( dialoghi, conversazioni, discussioni …) il bisogno

di incentivare e/o potenziare la capacità di ascolto e il rispetto delle regole.

Dal monitoraggio effettuato su tutti gli “attori” che collaborano al processo educativo e didattico (

genitori, alunni, docenti), effettuato per mezzo di questionari, per la valutazione dell’Offerta

Formativa e dagli incontri programmati, è emerso che tutti si sentono coinvolti nelle iniziative

proposte, si dichiarano soddisfatti delle attività svolte nei laboratori (di informatica, multimediale,

scientifico e di lingua straniera) allestiti nel nostro edificio scolastico, dei progetti realizzati in corso

d’anno, apprezzano il clima sociale positivo che gli alunni vivono nell’ambiente scolastico. La

Scuola, d’altronde, continuerà a tenere in considerazione le proposte di ampliamento dell’Offerta

Formativa formulate dalle famiglie con la progettazione dei Laboratori e dei Progetti da realizzare in

orario curricolare e/o aggiuntivo.

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Il Circolo Didattico “De Gasperi”- Noicattaro (BA) è costituito dal plesso scolastico “Caldarazzo-

Scarola”, Scuola dell’Infanzia Statale (via Di Vagno), dal plesso scolastico “De Gasperi”, Scula

Primaria (via De Gasperi, n.13).

La scuola dell’infanzia “Caldarazzo-Scarola” è un luogo in cui i bambini si conoscono, inventano,

scoprono, giocano, ascoltano, comunicano, sognano, condividono con gli altri idee ed esperienza ed

imparano il piacere di stare insieme. È una scuola che pone al centro dell’azione il benessere e lo

sviluppo dei bambini e delle bambine.

La nostra scuola si propone come contesto di relazione,di cura e di apprendimento:

La RELAZIONE: si manifesta nella capacità delle insegnanti di dare ascolto e attenzione a ciascun

bambino;

La CURA: si traduce nell’attenzione all’ambiente, ai gesti e alle cose in modo che ogni bambino si

senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato;

L’APPRENDIMENTO: avviene attraverso l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti tra i bambini con

la natura, gli oggetti, l’arte, il territorio e le sue

tradizioni.

La scuola dell’infanzia “Caldarazzo-Scarola” è ATTENTA ai ritmi, ai tempi della giornata educativa

del bambino e della bambina, alla loro alimentazione, alla strutturazione di ambienti dinamici, ludici

e stimolanti, agli interventi educativi che sostengono la loro crescita personale e globale.

È una scuola ACCOGLIENTE dove tutti i bambini, possano intraprendere un percorso di crescita in

un contesto di relazioni significative.

È una scuola COLLABORATIVA che sa instaurare rapporti costruttivi di collaborazione con le

famiglie, con enti e associazioni operanti sul territorio, per migliorare la vita scolastica ed innescare

processi innovativi.

È una scuola che valorizza l’INCLUSIONE delle persone e l’integrazione delle culture,

considerando l’accoglienza delle diversità un valore irrinunciabile. Una scuola DIALOGANTE e

cooperante con altre agenzie educative per costruire un sistema formativo allargato.

Una scuola MODERNA al passo con i tempi.

La concreta realizzazione di tale MISSION si traduce in azioni ed iniziative che configurano la

VISION della SCUOLA DELL’Infanzia “Caldarazzo-Scarola Di Noicattaro come:

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Scuola del Rispetto e del benessere...

- perché è orientata all’integrazione affettiva della personalità, per la maturazione di abilità sociali

che portano l’alunno a superare l’egocentrismo personale e ad orientarsi alla pratica dei valori del

reciproco rispetto, della partecipazione, della collaborazione, dell’impegno competente e

responsabile, della cooperazione, della solidarietà, della pace.

- perché promuove l’accoglienza nel rispetto delle diversità.

Scuola delle Opportunità e dell'inclusione

- perché promuove il potenziamento delle energie di ciascuno attraverso un processo di crescita

umana, culturale e sociale;

- perché educa all’assunzione di comportamenti autonomi e responsabili;

- perché accoglie ciascun bambino “così come è”, aiutandolo nel suo percorso di crescita

Scuola delle Competenze

- perché favorisce il raggiungimento delle competenze chiave per l’apprendimento permanente come

raccomandato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea (18-12-2006) necessarie

per la realizzazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e

l’occupazione.

Scuola della Comunicazione e del Dialogo

- perché stimola tutti i canali della comunicazione, in un contesto multidimensionale, e favorisce lo

sviluppo ed il potenziamento di competenze comunicative efficaci sia tra il personale scolastico, tra

alunni ed insegnanti, tra docenti e famiglie, e tra scuola e territorio attraverso una metodologia di

scambio e cooperazione.

PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA ED

ORGANIZZATIVA SCUOLA dell’INFANZIA

La Scuola dell’Infanzia “Caldarazzo-Scarola” fa parte del Circolo Didattico “A. De Gasperi”, essa è

ubicata in viale Di Vagno, zona quasi centrale del comune di Noicattaro.

La Scuola è stata intitolata ai coniugi Pasquale Caldarazzo (maestro di scuola elementare) ed Emilia

Scarola, in ricordo della costruzione nel 1974, su suolo privato, della Scuola Materna Statale.

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Nel 2006 sono stati eseguiti lavori di ristrutturazione dell’edificio scolastico che ne hanno migliorato

la funzionalità

Gli spazi

L’attenzione al bambino implica la cura nel preparare lo spazio in cui questo viene accolto; lo spazio

non può essere considerato un elemento di sfondo accessorio e secondario ad una serie di attività, ma

soggetto protagonista e fondante del progetto pedagogico, ed è così strutturato:

10 sezioni ampie e luminose, strutturate ad angoli (ad esempio l’angolo della casetta, del morbido,

delle costruzioni, della lettura ed eventuali altri angoli costituiti in itinere) per stimolare l’iniziativa

di ogni bambino e per permettergli, nello stesso tempo, di sentirsi contenuto, rassicurato e protetto

Refettorio, un luogo spazioso, molto luminoso, che permette ai bambini delle sezioni di pranzare

insieme e di condividere il pasto anche con le maestre.

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I servizi igienici ben strutturati e funzionali alle esigenze degli alunni.

L'edificio dispone di un ampio giardino attrezzato per attività all'aperto.

La Scuola dell'Infanzia presenta una popolazione scolastica composta

prevalentemente da bambini nojani, affiancata da una sempre più crescente

presenza di bambini extracomunitari (albanesi, cinesi ecc).

Da osservazioni mirate, colloqui formali ed informali, è emerso che i bambini del

territorio, generalmente, trascorrono il proprio tempo libero guardando programmi

televisivi oppure giocando presso le zone verdi del paese quali il parco e la villa

comunale.

Dati della popolazione della Scuola dell'Infanzia

N.° Sezioni N.° Alunni

Anni 3 4 103

Anni 4 3 81

Anni 5 3 87

Totale 10 271

Le sezioni

La sezione è l'ambiente quotidiano in cui i bambini si muovono, costruiscono,

manipolano, trasformano oggetti, apprendono e nello stesso tempo è il luogo in cui

instaurano relazioni significative, provano emozioni, affrontano sentimenti positivi

e negativi.

Per tale motivo, la progettazione intenzionale dell’ambiente sezione è un aspetto

fondamentale dell’azione educativa dell’insegnante, essa mette in condizione ogni

bambino ed ogni bambina di sentirsi protagonista attivo degli apprendimenti,

ricercando, esplorando in libertà e serenità il mondo circostante.

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Nella nostra scuola dell'infanzia si possono osservare all'interno delle sezioni diversi “angoli-laboratori”

ricchi di materiali e di oggetti, facilmente identificabili e fruibili dai bambini, come ad esempio l'angolo

dei travestimenti, l'angolo della cucina, l'angolo del disegno/scrittura, l'angolo biblioteca, l'angolo delle

attività scientifiche, l'angolo della musica, l'angolo delle costruzioni/manipolazioni ognuno costruito ed

organizzato per soddisfare le esigenze di tutti i bambini della sezione.

L'angolo...dei travestimenti Descrizione

In questo angolo, allestito con contenitori ricchi di abiti,

giacche, gilet, accessori (cappelli, foulards, sciarpe,

borse...)ed uno specchio, i bambini imitano e fanno

propri i gesti quotidiani degli adulti, inventano e

raccontano delle storie, imparano, elaborano e

sperimentano i ruoli sociali e le varie identità.

E' un'occasione “magica” per superare le incertezze e le

paure, identificandosi con i personaggi interpretati per

imparare a stare con gli altri.

...della cucina

Il gioco simbolico permette al bambino di agire "come

se", simulando azioni realmente osservate e vissute,

diventandone protagonista attivo, e sviluppando

un'emergente capacità di rappresentazione mentale. Il

bambino, in questo angolo, impara a riprodurre

situazioni di vita familiare sia per imitarne le attività sia

per interpretarne i ruoli. Questo angolo è caratterizzato

dalla presenza di una piccola casetta di legno o di

plastica, o dalla ricostruzione di uno o più ambienti

familiari (come la cucina, la camera, con oggetti

domestici relativi, a disposizione dei bambini).

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..dell’ascolto e lettura

Creato in uno spazio protetto, corrisponde anche

all'angolo morbido, con tappeto, cuscini, e con uno

scaffale con libri di vario genere e diverse dimensioni.

Il bambino autonomamente, sfoglia, legge immagini,

interpreta trame, inventa storie, da solo o in coppia con

i pari.

...delle costruzioni.

E' un piccolo spazio in cui sono a disposizione dei

bambini contenitori con costruzioni di plastica, di

legno, di piccole e grandi dimensioni, giochi strutturati

a tavolino, per giocare da soli o in gruppo, inventando,

costruendo e assemblando, per scoprire le

caratteristiche degli oggetti e realizzare strutture,

sviluppando la motricità fine, la creatività e il pensiero

logico. Questo ambiente strutturato permette di

sviluppare attività motorie quali montare, smontare,

inserire, estrarre, aggiungere, eliminare, facendo

continue scoperte logico-spaziali.

Pur mantenendo la loro stabilità funzionale, gli angoli si modificano e si adattano alle diverse situazioni,

alle proposte, alle attività, alle scelte di gioco e di aggregazione, per consentire ai bambini di:

sviluppare l'identità personale,

affermare l'autonomia,

esplorare e dare senso a ciò che li circonda,

sperimentare e padroneggiare il linguaggio verbale.

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Sez. Numero

alunni Livello di età Tipologia Insegnanti

A 29 Conclusiva Omogenea Fanelli - Liturri

B 23 Intermedia Omogenea

Saponaro – Didonna

Ins. Sostegno

Boccuzzi

C 29 Iniziale Omogenea Buono –Fortunato

Ins.Sostegno Nardulli

D 21 Iniziale Omogenea Faraone– Lasalandra

E 29 Intermedio Omogenea Porrelli M. – Salatino

F 29 Conclusiva Omogenea Porrelli F. – Stanisci

G 29 Intermedio Omogenea Madio -Laudadio

H 29 Conclusiva Omogenea D'amico – Nicolì

I 29 Iniziale Omogenea Dipinto – Monopoli

L 25 Iniziale Omogenea Decaro -Favuzzi

Docenti

Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed sostengono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei

bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno

scoprendo. All'interno del plesso Caldarazzo-Scarola operano 23 docenti, di cui:

20 unità curriculari

1 unità I.R.C.

2 unità di sostegno ad alunni diversamente abili

Orario di funzionamento della Scuola dell'Infanzia

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Dal lunedì al venerdì → dalle ore 8:30 alle ore 16:30

sabato → dalle ore 8:30 alle ore 12:30

Organizzazione dei tempi

L'orario giornaliero di funzionamento della Scuola dell'Infanzia è di otto ore, dalle 8.30 alle 16.30

dal lunedì al venerdì ed il sabato dalle 8.30 alle 12.30, ovvero 44 ore settimanali, comprensive del

tempo dedicato alla mensa.

L'orario flessibile di ingresso/uscita dei piccoli alunni, permette ai genitori una migliore

organizzazione personale/familiare. In particolare:

al mattino l'ingresso è previsto dalle ore 08:30 alle ore 09:00

al pomeriggio l'uscita è prevista dalle ore 16:00 alle ore 16,30

La scansione dei tempi della giornata scolastica:

rispetta i bisogni educativi;

rispetta ritmi biologici dei bambini;

permette un ordinato svolgimento delle attività scolastiche

con una articolazione flessibile.

Tempi della giornata scolastica

La durata delle attività è adatta sia all’età dei piccoli alunni che alla difficoltà delle situazioni

proposte, pertanto ai momenti che esigono una attenzione sostenuta, si alternano momenti più

distesi.

8:30 - 9:15 Accoglienza dei bambini

9:15 - 9:30 Riordino della sezione

9:30 - 9:50 Attività di routine quotidiana

9:50 - 11:00 Attività educativo-didattiche

12:00 - 12:15 Uso dei servizi igienici

12:30 - 13:30 Pranzo

13:30 - 14:00 Giochi e canti collettivi

14:00 - 15:30 Attività didattica

15:30 - 16:00 Riordino della sezione

16:00 - 16:30 Uscita

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Servizi Offerti alle famiglie

Il servizio mensa gestito dal Comune di Noicattaro con l’appalto della ditta “Ferrara”

Il servizio scuolabus gestito dal Comune di Noicattaro.

La Scuola dell’Infanzia Caldarazzo-Scarola, per soddisfare le esigenze organizzative delle

famiglie in cui entrambi i genitori lavorano, garantisce la presenza di personale educativo

dalle ore 8,00 alle ore 8,30.

Rapporto Scuola-Famiglia

La Famiglia e la Scuola sono corresponsabili del progetto educativo del bambino. La sua realizzazione

dipenderà quindi dall’assunzione di specifici impegni, quali la partecipazione, il confronto e il dialogo

costruttivo da parte di tutte le componenti della comunità scolastica.

La Famiglia con la Scuola si impegna in un rapporto di:

CORRESPONSABILITÀ (condividendo le finalità educative)

COLLABORAZIONE (con dialoghi e confronti),

PARTECIPAZIONE ATTIVA (in manifestazioni e giornate di “didattica aperta”)

Il Circolo Didattico realizza iniziative di coinvolgimento e di partecipazione diretta alla vita scolastica

al fine di:

incrementare la conoscenza reciproca tra Scuola e Famiglia,

sviluppare una maggiore collaborazione,

approfondire l’analisi di tematiche educative e psicologiche con manifestazioni e giornate di “didattica

aperta” ai genitori.

Giornate di didattica aperta ai genitori

In queste giornate, i genitori sono accolti nelle sezioni dove assistono e partecipano allo svolgimento di

una attività didattica insieme ai bambini, alle bambine ed alle insegnanti. In queste occasioni i genitori

conoscono meglio l'offerta formativa completa della scuola dell'Infanzia “Caldarazzo-Scarola”, le

docenti e le strategie di insegnamento/apprendimento utilizzate per i diversi livelli d'età, si rendono

conto della gestione degli spazi e della loro utilizzazione.

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14

La Scuola predispone modalità di comunicazione e di informazione a più livelli che si concretizzano in

incontri periodici con le famiglie.

All’inizio dell’anno scolastico sono convocate le Assemblee dei Genitori degli alunni di ogni sezione

per eleggere il Rappresentante di Sezione e per rendere trasparente e condivisa la proposta formativa

della Scuola.

1. INCONTRI D’ INTERSEZIONE con i rappresentanti dei genitori

È composto da tutti gli insegnanti di sezione e dai genitori rappresentanti. È presieduto dal Dirigente

Scolastico o da un insegnante delegato.

Definisce e organizza i progetti che coinvolgono tutte le sezioni; affronta problematiche di rilevanza

generale e discute sull’andamento complessivo dell’attività didattica.

Spetta comunque alla sola componente docente la verifica – valutazione dei percorsi stabiliti e l’esame

di eventuali situazioni problematiche. Si riunisce con cadenza bimestrale.

LUNEDÌ 07 novembre 2016 (ore 16:45-17:45)

LUNEDÌ 06 febbraio 2017 (ore 16:45-17:45)

LUNEDÌ 08 maggio 2017 (ore 16:45-17:45)

2. INCONTRI SCUOLA-FAMIGLIA

LUNEDÌ 03 ottobre 2016 (ore 16.45-17.45)

LUNEDÌ 28 novembre 2016 (ore 16:45-17:45)

LUNEDÌ 06 febbraio 2017 (ore 18:00-19:00)

LUNEDÌ 08 maggio 2017 (ore 18.00-19.00)

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15

Risorse Materiali

All’interno del plesso “Caldarazzo-Scarola” sono presenti le seguenti attrezzature e sussidi

didattici:

Televisori

Videoregistratore

Lettore dvd

Stereo

Episcopio

Libri, riviste

Lim

Cd, dvd, cassette audio e video

Carrello con attrezzatura sportiva

Giostrine nel cortile esterno

Giochi vari

ATTIVITÁ, INIZIATIVE E

PROGETTI

Progetto musicale:

“Ascoltando…

Progetto musicale:

sulle note della fantasia”

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Progetto di alimentazione:

“Arte e cibo”

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PROGETTO EDUCAZIONE ALL’ASCOLTO

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18

PROGETTO REGIONE IN MOVIMENTO

COMPUTER IN GIOCO

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19

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20

PROGETTO LINGUA INGLESE

STEP TO STEP TO ENGLISH

Progetto

“Erasmus Plus our story…true

story”

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0

II° CIRCOLO DIDATTICO

ALCIDE DE GASPERI

Noicattaro (BA)

SCUOLA PRIMARIA STATALE

“DE GASPERI”

PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA

2016-2019 (aggiornamento a.s.2016/2017)

Prot.4465 del 14/10/2016

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1

Collaboratori

DS

Referente

plesso

S.Infanzia

Gruppi docenti Commissioni Interclasse

Docenti

Tecnostruttura Vertice strategico Staff di supporto

Linea Intermedia

Nucleo Operativo

Consulenti tecnici

Addetti alla

sicurezza

RSU

Giunta

esecutiva

Funzioni

strumentali/

referenti

progetti

Comitato

valutazione Consigli di

Intersezione /

Interclasse /

Classe

Collaboratori scolastici

ORGANIGRAMMA DELLA SCUOLA

DSGA

Personale di

segreteria

Fornitori di beni e

servizi

Consigliod

i Istituto

Dirigente

Scolastico

Collegio

Docenti

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2

FUNZIONIGRAMMA

Dirigente Scolastico

Dott.ssa

DOMENICA CAMPOSEO

Dirige la scuola nella sua organizzazione complessiva;

Assicura:

il funzionamento dell’unità scolastica secondo criteri di efficienza ed efficacia

formativa

la gestione unitaria

la direzione, il coordinamento, la valorizzazione delle risorse umane

Promuove:

l’autonomia sul piano gestionale e didattico

l’esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati

E’ responsabile:

della gestione delle risorse finanziarie, strumentali e dei risultati del servizio

della sicurezza nei luoghi di lavoro.

emana l’atto di indirizzo

Direttore Serv. Amministrativi

Boccuzzi Domenica Responsabile del settore amministrativo.

Ins.

Vicario

Anelli Angela Maria

Collabora con il Dirigente nella gestione e organizzazione funzionale ed è segretario del

Collegio dei Docenti.

Sostituzione del D.S.. in caso di assenza per impegni istituzionali

Supporto alla gestione dei flussi comunicativi interni ed esterni

Coordinamento di commissioni e gruppi di lavoro e raccordo con le funzioni

strumentali e con i Referenti di incarichi specifici

Contatti con le famiglie

Supporto al lavoro del D.S. e partecipazione alle riunioni periodiche di staff.

Inss. Collaboratori

Abbruzzese Maria Isa

Collabora con il Dirigente :

Per il controllo del rispetto del regolamento della Scuola da parte di alunni e

famiglie

Supporto alla gestione dei flussi comunicativi interni ed esterni

Coordinamento delle attività di documentazione educativa e organizzativa

Supporto al lavoro del D.S. e partecipazione alle riunioni periodiche di staff.

Presidenti Consigli

d’interclasse/Intersezione

Fanno da ponte fra il Dirigente e i docenti delle classi parallele, hanno la

delega a presiedere i consigli d’interclasse.

Referente di plesso Scuola

dell’Infanzia Narracci Anna R.

Responsabile del plesso Scuola dell’Infanzia

Gruppo di Valutazione (Giv)

Si interessa delle attività relative all’Autovalutazione d’Istituto

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3

Funzioni

strumentali

I^ Area:

Curricolo,PTOF,Progetti

speciali d’Istituto

II^ Area :Valutazione,

Inclusione

D’addabbo Rubina

Troise Carmela

Favuzzi M. Carmela

Stanisci A.Lucia

Aggiorna il P.T.O.F triennale.

Coordina le attività del piano dell’offerta formativa.

Coordina la progettazione curriculare.

Coordina i rapporti Scuola-Famiglia.

Gestisce gli spazi per i progetti extracurriculari

e per i laboratori.

Stimola la partecipazione a concorsi nazionali e non.

Raccoglie materiali progettuali per una proficua trasferibilità interna.

Analizza i bisogni formativi e gestisce il piano di formazione e di aggiornamento.

Accoglie i nuovi docenti e cura il coordinamento dei tirocinanti presso la nostra scuola.

Coordina le attività extracurriculari.

Coordina e gestisce le attività di continuità.

Coordina le attività di compensazione, integrazione e recupero.

Coordina le attività di doposcuola fornite dal territorio.

Coordina le attività di raccordo tra insegnanti di sostegno

Gestione dell’aula Magna.

Gestione dei sussidi didattici e del laboratorio scientifico, multimediale1- 2 e

Linguistico.

Coordinamento delle attività di sostegno.

Coordinamento delle attività relative al servizio civile volontario, di tirocinio.

Coordinamento delle attività relative al Presidio del Libro.

Coordinamento delle attività relative alla partecipazione ai giochi studenteschi.

Coordinamento delle attività relative alla partecipazione delle scolaresche ai vari

concorsi/iniziative.

Referente per le attività di

sostegno Campione C.

Svolge la funzione di coordinamento del gruppo delle docenti di sostegno

Consiglio

di Circolo

Definisce gli indirizzi generali per le attività della scuola e le scelte di gestione

e amministrazione.

Adotta il PTOF elaborato su indicazioni del Collegio dei Docenti.

Animatore Digitale e

Team per l’Innovazione Digitale

Gruppo di Lavoro per

L’Integrazione e Inclusione

Comitato per la valutazione

dei Docenti

Aggiornamento del sito web della scuola

Svolge attività di divulgazione delle attività del PNSD

Organizza l’Integrazione e l’Inclusione

Individua i criteri per valorizzazione dei Docenti; esprime parere sul

superamento del periodo di formazione di prova del Personale Docente.

PIANO DI MIGLIORAMENTO

(si allega file) Piano di Miglioramento PDF

PROGETTAZIONE CURRICOLARE

EXTRACURRICOLARE EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA

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4

Nella Scuola Primaria Statale “ De Gasperi” operano:

CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI E ALLE DISCIPLINE

I criteri adottati per l’assegnazione dei docenti alle classi e alle discipline sono i seguenti: i docenti uscenti dalle classi

quinte sono prioritariamente assegnati alle classi prime, tenendo presente eventuali richieste avanzate dagli stessi; sono

utilizzate le competenze acquisite da ogni insegnante cercando di rendere equilibrati i gruppi docenti per evitare

concentrazione positive/negative negli stessi; si cerca di valorizzare per quanto più possibile gli insegnanti giovani per

dare loro la possibilità di acquisire esperienze nell’insegnamento delle varie discipline; si garantisce la copertura di tutte

le classi per tutte le ore di attività didattica, impiegando tutte le risorse umane presenti con l’utilizzo delle ore di servizio

anche per la copertura delle supplenze brevi. Per quanto riguarda la classe prima a tempo pieno, sono state valutate le

qualità individuali dei docenti, le loro competenze riconosciute e la continuità che gli stessi si prevede potranno garantire

per tutti i cinque anni, tenendo presente le eventuali disponibilità degli insegnanti.

RIPARTIZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE

Le Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012 prevedono le discipline aggregate in aree, volendo rafforzare

trasversalità e interconnessioni più ampie e assicurare l’unitarietà del loro insegnamento.

N.29 classi adottano l’orario di 27 ore settimanali antimeridiane, mentre n.3 classi a tempo pieno effettuano 40 ore

settimanali. Si veda in proposito la deliberazione del collegio dei docenti in data 02/09/2015, riportate nell’apposito

registro depositato agli atti della scuola e la deliberazione del Consiglio di Circolo del 03/09/2015.

Sono state fissate le seguenti soglie orarie per ciascuna disciplina prevista dall’ I.N.

Classi

Docenti

Curricolari

Docenti

di Sostegno

Docenti

specializzati

in L 2

Docenti

specializzati

in I R. C.

31

53

7

17

7

Docenti

Specialisti

di I.R.C.

Totale

Docenti

Alunni in

situazione

handicap

Alunni

Stranieri

Totale

Alunni

3

55

13

44

664

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5

Discipline Ore

Italiano Min.7 ore

Lingua inglese Classe 1^:1 ora;Classe 2^: 2 ore;Classi 3^-4^-5^:3 ore

Storia Min. 3 ore

Geografia Min. 2 ore

Matematica Min.6 ore

Scienze Min.2 ore

Musica Min.1 ora

Arte e immagine Min.1 ora

Educazione fisica Min.1 ora

Tecnologia Min.1 ora

IRC 2 ore

Considerando che 29 classi effettuano 27 ore settimanali antimeridiane dal lunedì al sabato, nel rispetto della soglia oraria

minima di ogni disciplina, i docenti operano in diverse classi, con orari diversi, al fine di garantire la copertura oraria

totale delle stesse, nello specifico:

- alcuni docenti operano con più ore e più discipline in una classe, completando l’orario di servizio con l’insegnamento di

altre discipline in classi parallele e non;

- altri docenti operano con meno ore in ogni classe, quindi su più classi, parallele e non;

le eventuali compresenze vengono utilizzate per la sostituzione dei colleghi nelle assenze brevi.

INSEGNAMENTO DELLA IRC E LINGUA INGLESE Nelle classi delle quali non vi è la presenza di docenti idonei all’insegnamento della Religione

Cattolica è utilizzato un docente esterno.

Per quanto riguarda gli alunni i cui genitori non intendono avvalersi dell’insegnamento della Religione

Cattolica, il Collegio dei docenti ha deliberato i seguenti criteri:

Gli alunni permarranno nelle classi di appartenenza nel caso in cui i genitori dovessero essere

consenzienti.

Gli alunni saranno impegnati con i compagni di un’altra classe parallela.

Gli alunni potranno essere prelevati da scuola per la durata della lezione dai propri genitori

Nel Circolo Didattico è impartito in tutte le classi l’insegnamento della lingua inglese da docenti specializzati.

RISORSE DIDATTICO-ORGANIZZATIVE Nell’ambito delle 22 ore di insegnamento settimanale, oltre al tradizionale “orario frontale” ogni docente

realizza:

- Classi aperte

- Attività di recupero/di rinforzo/ di sviluppo.

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6

- Compresenza utilizzata per le supplenze brevi

L’organizzazione delle risorse strutturali in senso funzionale ai bisogni educativi costituisce la base portante

del nostro curricolo. La gestione degli ambienti, laboratori e altri spazi interni ed esterni sono finalizzati ad

attività promozionali ed arricchenti la formazione del fanciullo, utilizzando i diversi linguaggi.

La gestione dei sussidi è affidata a un docente funzione strumentale al P.O.F. .

L’uso degli spazi comuni: locali, aule, aula mensa, aula telematica docenti, aula magna, palestra coperta,

cortili, laboratorio multimediale, laboratorio linguistico, laboratorio scientifico è disciplinato da un quadro-orario

appositamente predisposto.

PIANO DELLE ORE DI NON INSEGNAMENTO

Per quanto concerne i Collegi dei Docenti si prevedono, in linea di massima, due riunioni: una a febbraio

e l’altra a giugno per la verifica della programmazione dell’azione educativa e dell’attività didattica e del

POF e/o quando lo si riterrà opportuno.

Interclasse con presenza dei genitori 4 ore

Incontri scuola – famiglia 6 ore

Incontri con èquipe 2 ore per bimestre

Incontri per gruppi di insegnanti 4 ore quindicinali

Art.42 CCNL/95 attività funzionali all’insegnamento comma 5 “Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli

alunni, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni ed assistere

all’uscita degli alunni medesimi”.

COMMISSIONI ESAMI Esami di Idoneità alla classe seconda – le commissioni sono costituite prioritariamente da docenti delle classi

prima o seconda designate dal Collegio dei Docenti. Sulla base di tale criterio, il dirigente scolastico nomina i

membri della suddetta commissione e comunica, prima del termine delle lezioni, i nominativi dei docenti.

FORMAZIONE IN SERVIZIO La formazione in servizio diventa obbligatoria e coerente con il Piano triennale dell’offerta formativa della

Scuola (comma 124 Legge 107/2015).

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L’aggiornamento professionale dei docenti si configura come un importante elemento di qualità del servizio

scolastico. ( L. 107/2015) poiché tende a valorizzare il lavoro collegiale degli insegnanti sul piano della formazione,

promuove la cultura dell’innovazione e sostiene i progetti di ricerca – azione e di sperimentazione che la scuola

mette in atto.

Viene riconosciuto il diritto degli insegnanti a partecipare alle attività di aggiornamento, di studio, ricerca e

produzione di materiale. I docenti possono scegliere di aderire ad uno o più corsi che saranno svolti nel corso

del corrente anno scolastico.

Questo nuovo modo di impostare e realizzare il lavoro scolastico è ormai acquisito dai docenti della scuola De

Gasperi, i quali si impegnano conseguentemente in una “formazione continua” con dovere e pieno senso di

responsabilità.

La Scuola Primaria A. De Gasperi, infatti, si qualifica come un vero e proprio laboratorio didattico per lo sviluppo e l’

arricchimento professionale attraverso la promozione di attività di formazione in servizio, curando l’effettiva

ricaduta di quanto è oggetto di esperienza di aggiornamento interno–esterno, nella progettualità di Circolo e di

classe. In quest’ottica di continua innovazione e condivisione, dei processi messi in atto dalla nuova

normativa,in particolare nel corso di questo anno scolastico 2016/17 , grazie al Progetto “Diritti a

Scuola” finanziato dalla regione Puglia, tutti i docenti del circolo potranno migliorare le proprie

competenze partecipando ai tre corsi di formazione: “Ambienti di Apprendimento per la

didattica digitale integrata” n° 20 ore; “Scenari e processi didattici per l’integrazione del

mobile, gli ambienti digitali e l’uso di dispositivi individuali a scuola( BYOD) n° 15 ore;

“Introduzione al coding”n° 15 ore. Inoltre molti docenti hanno dato la disponibilità per

partecipare al PON 6 - 6076 del 04/04/2016 - FSE -Iscrizioni alla Formazione - Anno Sc.

2016/2017.

I corsi di formazione, organizzati, sempre dopo un’attenta indagine sui bisogni formativi dei

docenti, tengono conto delle priorità emerse dal RAV. Senza trascurare la lingua straniera, le

competenze digitali e per l’innovazione metotologica, in relazione con la creazione di competenze

di cittadinanza globale, inclusione, coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile.

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Nuovi modelli di didattica:

CLIL

Il CLIL (Content language integrated learning) è un approccio diverso all’insegnamento della

lingua straniera, che diventa un mezzo per imparare i contenuti di altre discipline in modo chiaro,

diretto ed esperienziale.

Nella nostra scuola, molti docenti hanno conseguito la certificazione in inglese ( livello B1 in L2)

e lo scorso anno, hanno partecipato al P.O.N. VALeS ”Competenze e Metodologie della Lingua

Straniera” nel corso del quale hanno avuto la possibilità di sperimentare direttamente le

opportunità strategiche di questa nuova metodologia che da quest’anno viene applicata in tutte le

classi dell’Istituto. Tale metodologia promuove e sviluppa strategie di apprendimento collaborativo

con una maggiore esposizione alla L2 in un contesto naturale e reale nel quale si pone più

attenzione al significato piuttosto che agli errori linguistici o alle strutture grammaticali.

PROGETTO D’ISTITUTO

Il progetto, “INSIEME.. FACCIAMO LA DIFFERENZA”, strategicamente si sviluppa intorno ad una

tematica comune, Ed. Ambientale e alla Salute, prende spunto da un avvenimento importante e

molto sentito sul territorio, “ LA RACCOLTA DIFFERENZIATA”, pur mirando allo sviluppo di

competenze comuni, il Progetto è stato differenziato per contenuti.

I campi di potenziamento individuati ed elencati in ordine di preferenza sono:

Potenziamento Linguistico: con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese anche mediante l’utilizzo della metodologia CLIL.

potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la

valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;

sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;

sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni

educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto

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e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore;

valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di

sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le

organizzazioni del terzo settore e le imprese;

apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe

o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o

rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto

del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;

valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni;

individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del

merito degli alunni;

alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e

laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in

collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine,

delle famiglie e dei mediatori culturali;

Creazione di un curricolo verticale;

il progetto mira allo potenziamento delle seguenti competenze:

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA

COMUNICAZIONE IN UNA LINGUA EUROPEA

COMPETENZE DI MATEMATICA

COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA

COMPETENZA DIGITALE

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

Il pensiero Computazionale a Scuola con il progetto

“Programma il Futuro”

Anche quest’anno la nostra scuola partecipa all’iniziativa “Programma il Futuro”- “Il pensiero

computazionale a scuola” promossa dal MIUR in collaborazione con il CINI – Consorzio

Interuniversitario Nazionale per l’Informatica, che fornisce alle scuole una serie di strumenti

semplici , divertenti e facilmente accessibili per formare gli alunni ai concetti base dell’informatica.

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Grazie al sito del Progetto molti docenti hanno inserito questa iniziativa nel piano delle attività

didattiche della scuola per favorire l’introduzione strutturale dei concetti di base dell’informatica

attraverso la programmazione (coding), con strumenti di facile utilizzo e che non richiedono

un’abilità avanzata nell’uso del computer. Infatti per essere culturalmente preparato a qualunque

lavoro che uno studente vorrà fare da grande è indispensabile una comprensione dei concetti di

base dell’informatica.

Il lato scientifico- culturale dell’informatica, definito anche “pensiero computazionale”, aiuta a

sviluppare competenze logiche e capacità di risolvere problemi in modo creativo ed efficiente,

qualità che sono importanti per tutti i futuri cittadini.

Inoltre un’appropriata “educazione al pensiero computazionale” è essenziale affinché le nuove

generazioni siano in grado di affrontare la società del futuro non da consumatori passivi ed ignari di

tecnologie e servizi, ma da soggetti consapevoli di tutti gli aspetti in gioco e come attori

attivamente partecipi del loro sviluppo.

Il modo più semplice e divertente di sviluppare “il pensiero computazionale” è attraverso la

programmazione (coding) in un contesto di gioco.

Progetto ERASMUS PLUS OUR STORY… TRUE STORY

L’ adesione al progetto nasce dalla esigenza di arricchire e qualificare l’offerta formativa della nostra scuola. Il filo conduttore del progetto sarà quello di sviluppare una coscienza interculturale attraverso lo studio della storia e delle tradizioni dei Paesi partecipanti, per scoprirne differenze e affinità. La conoscenza delle “culture altre” permette di coinvolgere gli alunni tutti, nonché stranieri, svantaggiati e disabili. Di qui nasce la necessità di creare situazioni didattiche, capaci di stimolare e sviluppare la creatività dei bambini, anche attraverso la condivisione delle personali potenzialità. In particolare tale progetto ha lo scopo di migliorare le capacità di alunni portatori di handicap e con bisogni formativi speciali, dal momento che le scuole che vi aderiscono al progetto sono scuole con alunni problematici. La nostra scuola partecipa in partenariato con le seguenti Istituzioni scolastiche europee: Polonia, Germania, Repubblica Ceca, Romania, Portogallo, Macedonia, Lettonia e Turchia. Il progetto mira a:

1. Promuovere la consapevolezza interculturale in una prospettiva di pace e tolleranza

attraverso la conoscenza reciproca.

2. Creare la consapevolezza storica e culturale del proprio paese e di altri paesi europei

attraverso la conoscenza delle tradizioni locali e nazionali.

3. Sviluppare l’identità di ogni paese e confrontare le diversità di ciascuno.

4. Migliorare il legame con nuovi stati, affinché si diventi consapevoli del rispetto di altre

culture diverse dalla nostra.

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Obiettivi

Conoscere la storia del proprio paese e dei paesi partner attraverso racconti e leggende.

Usare correttamente le lingue conosciute( italiano e inglese),per comunicare.

Creare cittadini europei consapevoli, responsabili che abbiano una idea di Europa concreta

e vissuta.

Motivare gli alunni ad apprezzare, rispettare e preservare la cultura locale e presentarla

agli altri paesi.

Migliorare le competenze professionali e relazionali, attraverso la collaborazione e il

confronto.

Incrementare la competenza della tecnologia informatica.

Metodologia Per ottimizzare la realizzazione del progetto verranno organizzati lavori di gruppo in

presenza di insegnanti curriculari e di potenziamento. Nei diversi luoghi d’ apprendimento verranno letti racconti della storia locale e tradizione

popolare e il lavoro di manipolazione che ne seguirà verrà poi raccolto in un libro unico. I lavori da svolgersi in laboratori multimediali, in biblioteche di classe e bookshop, una volta

ultimati, verranno socializzati tra le classi partecipanti e Paesi-partner, con l’ausilio della LIM e del computer.

Gli alunni produrranno il logo, la copertina, i disegni relativi al racconto, i fumetti, semplici dialoghi in lingua italiana e inglese, scenografie e coreografie per la drammatizzazione, nonché semplici articoli da pubblicare sul blog relativi all’esperienza vissuta.

Il prodotto finale sarà presentato ai Paesi Partner.

“ Sport di Classe ”

Anche il progetto “ Sport di classe “ mira allo sviluppo della cittadinanza attiva, ha la finalità di

indurre la modifica del comportamento nei bambini sostenendo e promuovendo, nel contesto

“scuola”, scelte alimentari corrette e uno stile di vita attivo. Inoltre si prevede un’integrazione

sinergica di vari attori per realizzare un percorso progettuale mirato alla Promozione della Salute e

caratterizzato dalla metodologia partecipativa. I concetti di “Sport, Benessere, Alimentazione,

Mobilità e Scuola” costituiscono un “patto” che ha dato vita ad un luogo istituzionale per la

programmazione di politiche e azioni educative per la salute, valorizzando la cooperazione tra

ambiti, saperi e competenze differenti in un regime di uso ottimale di mezzi e risorse per un

obiettivo comune. Per la realizzazione di questo Progetto alla Scuola, il CONI assegna n°2 docenti

laureati in Scienze Motorie.

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Organizzazione dell’azione educativo-didattica delle attività di

sostegno

L’organizzazione del servizio scuola è finalizzata alla formazione completa attraverso attività di insegnamento

– apprendimento di tutti gli alunni, affinché vengano accolti ed aiutati nella piena realizzazione del

potenziamento educativo di ciascuno.

L’istituzione scolastica, dunque, che sceglie come finalità sociale l’etica dell’uguaglianza, perseguita mediante

la valorizzazione delle diversità, si fa essa stessa modello di vita democratica e di educazione alla convivenza

nella democrazia

L’integrazione dell’alunno in situazione di handicap non si esaurisce nella semplice trasmissione di conoscere

in un normale contesto scolastico, ma comprende una gamma più vasta di relazioni umane e sociali idonee a

favorire lo sviluppo armonioso e globale della sua personalità.

La funzione della Scuola, pertanto, è quella di promuovere “l’apprendimento in dimensione educativa a

vantaggio di ogni soggetto, qualunque sia la sua storia e la sua diversità”.

Essa, pertanto, assume la connotazione di “ambiente educativo e di apprendimento”, come afferma Brunner,

cioè spazio vitale, complesso di condizioni idonee alla crescita e allo sviluppo della persona, luogo di

educazione attraverso l’istituzione adeguatamente commisurato alle esigenze formative da “diversi” soggetti.

L’azione educativa di sostegno pertanto sarà progettata in vista dell’inserimento e dell’integrazione degli

alunni disabili all’interno di ogni gruppo classe, per favorire e promuovere oltre che i processi di

apprendimento strumentale e lo sviluppo della personalità.

La prima fase dell’iter educativo consiste nell’osservazione sistematica dei comportamenti degli alunni per

giungere ad una valutazione globale. Si procede quindi secondo le seguenti tappe:

Analizzare le certificazioni diagnostiche e le diagnosi funzionali

Individuare i fattori che favoriscono e ritardano i processi di apprendimento

Valutare la capacità di organizzazione spontanea e le potenzialità di base

Effettuare prove di ingresso adeguate

Elaborare i P.E.I.

L’aspetto socio-culturale e quello diagnostico costituiscono i dati indispensabili per la stesura del Profilo

Dinamico Funzionale, e per l’organizzazione di un’adeguata azione didattica individualizzata. Il piano P.E.I., è

frutto di una pluralità di interventi, resi possibili da un’organizzazione scolastica sistematica, è flessibile in

modo da consentire ad ogni alunno, mediante il conseguimento stadi minimi a breve scadenza il risultato del

proprio lavoro, ricevendo una gratificazione immediata

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L’azione didattico- educativa si estrinseca anche attraverso la fruizione degli spazi alternativi offerti dalla

Scuola: laboratori multimediali, motorio, scientifico, linguistico- espressivo, nel pieno rispetto della congruenza

psicologica e della correttezza epistemologica.

I laboratori sono spazi opportunamente, scientificamente e pedagogicamente per lo sviluppo integrale della

personalità dei bambini.

In essi gli educandi imparano “facendo” in un clima di attiva collaborazione.

La Scuola, in tal modo, si qualifica come territori di risposta esaustiva a tutte le esperienze degli alunni.

In questo modo si favorisce il possesso di basilari strumenti linguistici e matematici, in base ai reali bisogni e

alle effettive potenzialità del singolo alunno, utilizzando tutti i canali della comunicazione.

L’attività di sostegno deve prevedere con tempi, modalità e scelte affidate ai singoli, quanto segue:

Interventi individuali con alunni in situazione di handicap

Interventi individualizzati nel gruppo classe

Ore della classe in piccoli gruppi

Trasformazione degli spazi fisici, esistenti nella scuola, in spazi agibili.

METODOLOGIA

Le attività di insegnamento specializzato si realizzano attraverso la metodologia dell’esperienza e della

comunicazione, per consentire agli alunni la sperimentazione delle proprie possibilità, e la partecipazione

diretta alla vita scolastica.

Dal metodo dell’osservazione attiva si passa, gradualmente, a quello della sollecitazione e dell’intervento, con

una finalizzazione a tempi brevi e/o brevissimi.

Le stimolazioni degli insegnanti, nella loro modalità, intensità e durata, devono essere organizzate in maniera

tale da creare spazi operativi, in cui gli alunni si sentano protagonisti e stabiliscano situazioni di feed-back

positive e costruttive.

La fase operativa dell’integrazione si realizza attraverso l’utilizzazione di sussidi didattici speciali, strutturati e

non, scelti secondo le potenzialità di ciascuno.

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TEMPI E MODALITA’ DI INTERVENTI

Per quanto attiene alle attività curricolari, gli alunni seguono percorsi individualizzati e quando è possibile si

realizzano raccordi con le attività del gruppo classe con ritmi e modalità di apprendimento rapportati alle

difficoltà di ognuno.

Gli interventi individualizzati, sono caratterizzati da flessibilità, secondo le necessità che la situazione e le

verifiche precedenti di volta in volta suggeriscono.

Si prevede quanto segue:

A. Un incontro durante il primo mese di scuola del gruppo di lavoro di Circolo con funzione

organizzativa.

B. Un incontro al termine del primo bimestre per la stesura del Profilo Dinamico Funzionale e

l’impostazione del P.E.I.

Si programmano, inoltre, incontri di verifica per valutare la funzionalità del P.E.I. onde poterlo confermare,

perfezionare e modificare.

La verifica è condotta attraverso prove individuali e individualizzate, al fine di accertare l’acquisizione degli

obiettivi proposti.

La valutazione quadrimestrale è tesa ad accertare i risultati raggiunti in ogni ambito di apprendimento.

ORARIO DI SERVIZIO

Anche per il corrente anno scolastico le insegnanti di sostegno, svolgono 22 ore frontali su 5 giorni settimanali

e 2 ore di programmazione settimanale. Le ore di progettazione vengono svolte ogni 15 giorni (4h) al fine di

rendere meglio integrato il lavoro del docente di sostegno e nello stesso tempo per realizzare la

partecipazione di tutti i contitolari di ogni classe per una piena attuazione dell’integrazione dell’alunno in

situazione di handicap.

Si tende a conseguire uno scopo ben preciso, che è quello di aiutare quei bambini, le cui capacità intellettive

sono limitate, a raggiungere almeno obiettivi educativi minimi, attraverso gli interventi didattici differenziati e

individualizzati. In caso di assenza dell’alunno in situazione di handicap l’insegnante di sostegno viene

utilizzata per la sostituzione di docenti assenti per brevi periodi.

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ORARIO DI RICEVIMENTO DEL PUBBLICO DA PARTE

DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

E ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI (SEGRETERIA)

L’ufficio della direzione è situato al piano rialzato; il Dirigente riceve per appuntamento, oppure secondo il seguente

orario:

LUNEDI’ MERCOLEDI’ VENERDI’

11,00 – 12,00 11,00 – 12,00 11,00 – 12,00

L’orario di lavoro del personale amministrativo è finalizzato a soddisfare le esigenze dell’utenza utilizzando tutte le

risorse disponibili. Gli uffici operano pertanto :

Ubicati al piano rialzato ricevono il pubblico :

LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ SABATO

8,00-14,00

8,00-14,00

8,00-14,00

8,00-14,00

8,00-14,00

8,00-14,00

15,00-18,00

15,00-18,00

15,00-18,00

15,00-18,00

15,00-18,00

LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ SABATO

11,30-12,30

11,30-12,30

11,30-12,30

11,30-12,30

11,30-12,30

11,30-12,30

17,00-18,00

17,00-18,00

17,00-18,00

17,00-18,00

17,00-18,00

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Progetti didattici e curriculari ed extracurriculari

I docenti del Circolo Didattico “A. De Gasperi” inseriscono all’interno del curricolo percorsi didattici quali

strumenti di prevenzione della dispersione, valori propri dell’Autonomia Scolastica, contenitori di idee e attività

da coltivarsi e da svolgersi sia nell’ambito del normale insegnamento curricolare sia nei tempi aggiuntivi. La

scelta di questi percorsi è scaturita da un’analisi accurata del contesto territoriale, dalle esigenze e attese

delle famiglie, dai bisogni formativi degli alunni. Le attività di ampliamento dell’Offerta Formativa in linea con il

PdM consentono all’utenza di soddisfare particolari interessi di formazione, di vivere momenti culturali diversi

da quelli tradizionali, di vivere un tempo-scuola in modo interessante e creativo, di fruire di maggiori e diverse

opportunità educative. Nonché di recuperare, consolidare ed ampliare conoscenze, competenze ed abilità.

ATTIVITA’, INIZIATIVE E PROGETTI

Progetto accoglienza

Progetti continuità

NewsPaperGame (progetto sponsorizzato dalla Gazzetta del Mezzogiorno)

Olimpiadi d’informatica

Kangourou (olimpiadi di matematica)

Progetto “Programma il futuro”

Scuola senza zaino (inviata richiesta adesione alla rete)

Progetto recupero-consolidamento- potenziamento

Progetto SPORT di CLASSE

Progetto scacchi a scuola

Progetto staffetta di scrittura creativa BIMED

Filosofia coi bambini

Bibliotecando - Libroscopio, settimana scientifica (Presidio del libro)

Progetto Erasmus Plus : OUR STORY…TRUE STORY

Progetto “Frutta e verdure nelle Scuole”

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Progetto accoglienza

La scuola Primaria, mediante forme di raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativo con la scuola

dell’infanzia, contribuisce a realizzare la continuità del processo educativo.

E’ il clima che rende facile la vita scolastica, sono i bisogni e le risposte le prime forme di comunicazione ed

interazione.

L’accoglienza e l’attenzione alla dimensione affettivo - emotiva degli alunni sono i primi obiettivi che i docenti

si pongono.

Questi ultimi si impegnano da subito a creare attorno ai nuovi arrivati un clima sereno ed accogliente, nel

quale i bambini possano trovare stimoli ed incentivi per socializzare e comunicare, verbalmente e non, in un

clima che faciliti l’inserimento e il superamento delle ansie.

Per creare un ambiente accogliente non bastano soltanto le scritte di benvenuto o i cartellini che vengono

collocati in posizioni strategiche per aiutare gli alunni ad orientarsi in un nuovo spazio scolastico, così come

non bastano le conversazioni per enunciare le regole richieste dalla vita scolastica.

Per fare accoglienza è necessario predisporre una esperienza concreta attraverso la quale stabilire relazioni

empatiche che sicuramente hanno bisogno anche di parole.

Una risposta concreta al problema dell’accoglienza e dell’inserimento dei nuovi arrivati è sicuramente un’

attività ludico-motoria strutturata e programmata.

Il gioco e il movimento, se considerati non solo come elementi tecnici e funzionali, ma anche nel loro valore

culturale, sono le esperienze scolastiche da far vivere a chi entra in prima.

Il movimento implica relazione, è espressione dell’identità, dell’autonomia e delle competenze maturate ed

acquisite dal bambino, è “momento unitario predisciplinare”, occasione di espressione e comunicazione,

opportunità per creare reciprocità, raccontandosi agli altri ed invitando gli altri a raccontarsi. Con il corpo si

raccontano storie, si costruiscono messaggi e si ascoltano gli altri in una prospettiva interculturale.

Il gioco crea un incontro tra gli individui, rivela la disponibilità alla relazione ed alla comprensione e consente

di costruire insieme storie, affermando se stessi e la propria creatività.

L’attività motoria consente al bambino di vivere in una situazione di esperienza interattiva, di apprendimento

collaborativo, di approccio alla pluralità dei punti di vista, di costruzione e decostruzione di schemi e modelli.

Proponendo all’alunno un’ attività ludica, il gruppo d’insegnamento fa in modo che egli percepisca che la

nuova scuola lo stava aspettando e progressivamente scompaiono l’ansia e la paura di essere rifiutati: i

bambini entrano in comunicazione con insegnanti e compagni.

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Osservando gli alunni durante le attività motorie e di gioco si possono rilevare le abilità e le competenze

trasversali (di memoria, di logica, di organizzazione) e le competenze e le abilità di base (ascoltare comandi,

eseguire consegne, rielaborare informazioni, produrre messaggi, esprimere emozioni).

Seconda lingua (INGLESE)

“Per un’educazione sempre più Europea”

L’insegnamento della seconda lingua è rivolto a tutte le classi della Scuola Primaria, a cominciare già dalla

prima classe ed è svolto dagli insegnanti specializzati. Lo scopo di ampliare l’offerta formativa attraverso

l’insegnamento e la conoscenza della lingua inglese è uno degli obiettivi contemplati nelle Indicazioni

Nazionali .

L’insegnamento - apprendimento della L2 in un’ottica di continuità educativa è attuato anche nelle sezioni dei

bambini di cinque anni frequentanti la scuola dell’infanzia “Caldarazzo”; le attività di tipo prevalentemente

ludico spalancano il bambino al gusto per l’avventura linguistica aprendolo a forme di esperienza

comunicativa da esplorare gradualmente. Negli anni successivi, il metodo prescelto garantisce lo sviluppo

integrato di tutte le abilità portando l’alunno ad esprimersi con naturalezza all’interno di contesti comunicativi

autentici.

Scacchi a scuola

L’attività del gioco degli scacchi è un’attività ormai consolidata nella nostra scuola, poichè il gioco degli

scacchi potenzia le competenze di logica e matematica .

Essa è rivolta ad alunni provenienti da varie classi, in base alla libera scelta e all’interesse degli stessi alunni e

in continuità con quanto è stato realizzato durante gli scorsi anni scolastici .

Quest’anno, inoltre, presso la nostra scuola si effettua anche un Corso di Formazione per docenti di Scuola

Primaria e Secondaria di 1 e 2 grado con il titolo ” Scacchi a scuola: un gioco per allenare la mente”

promosso dal Ministero dell’istruzione , dell’Università e della Ricerca della Regione Puglia e coordinata dai

servizi di Educazione Motoria, Fisica e Sportiva (Coni e Federazione Scacchistica italiana) . Molti sono i

docenti che hanno aderito a questa formazione per l’approfondimento delle strategie e della tattica del gioco.

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Olimpiadi di Informatica

E’ diventata ormai consuetudine la partecipazione della nostra scuola alle Olimpiadi di Informatica Problem

Solving cioè delle gare on-line che potenziano le competenze: matematico-scientifico tecnologico; linguistico-

artistico-espressivo; storico-geografico.

Alle gare partecipano gli alunni delle classi V divisi in squadre ben definite che effettuano allenamenti on-line

per prepararsi alle prove d’Istituto, alle prove Regionali e Nazionali.

Questa iniziativa è finalizzata a favorire la formazione e lo sviluppo delle competenze degli alunni , anche

nella prospettiva di valorizzare le eccellenze in ogni disciplina. Ottimi sono stati i risultati conseguiti negli

scorsi anni scolastici : nella graduatoria regionale della Puglia la squadra “Leotigrijolly”, con il punteggio di

91,667 in centesimi si è classificata al 1° posto.

Ha partecipato alla finalissima a Roma il 19/05/2012 classificandosi al 10°posto a livello nazionale. Nell’

anno scolastico 2012/ 2013 gli alunni delle classi V sezz. F- G si sono posizionati al 26^ posto a livello

regionale.

.“Kangaurou della matematica”

La nostra scuola intende partecipare a competizioni di matematica di rilevanza nazionale e internazionale,

così come è avvenuto negli anni scorsi, in virtù del potenziamento delle competenze matematiche. In

particolare, gli alunni di quarta e quinta classe potranno prendere parte a queste importanti iniziative.

Rispettivamente, la prima è una prova che si svolge in forma individuale, mentre la seconda si effettua in

forma collettiva e collaborativa all’interno della classe al completo. Tali competizioni hanno l’obiettivo di

favorire:

la curiosità e l'interesse per la matematica,

il lavoro di gruppo e la capacità organizzativa,

la partecipazione di tutti,

l’assunzione di responsabilità comune nel raggiungere il risultato

l'iniziativa degli alunni,

la fantasia e l’iniziativa dei singoli

l’emergere di conoscenze e competenze favorendone la consapevolezza

la possibilità d’imparare pur divertendosi

il coinvolgimento anche di chi non si reputa “portato per la matematica”.

Buoni sono stati i risultati raggiunti nei precedenti anni scolastici.

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LA STAFFETTA DI SCRITTURA CREATIVA BIMED

Numerose classi terze e quarte della nostra Scuola quest’anno partecipano al Progetto “La Staffetta di scrittura creativa BIMED”. Si tratta della produzione di un racconto creativo che parte da un INCIPIT scritto da un autore di libri per ragazzi e poi ogni classe scriverà un capitolo che sarà inviato attraverso una piattaforma digitale ad un’altra classe di un’altra scuola e così via; alla fine si otterrà “un racconto a più mani”, cioè una storia collettiva. La Staffetta è un nuovo modo di educare in grado di determinare la qualità della vita e della scuola in quanto:

scaturisce da una visione inclusiva in cui gli studenti sono i protagonisti del fare e del come fare; ci consente di entrare in una classe e promuovere una sfida comune; ci permette di tornare alla costruzione di un pensiero evoluto attraverso la relazione con le parole; attiva la stimolazione e la costruzione di una forma di pensiero che diventa confronto ed elaborazione

comune in un alveo di cittadinanza; la Staffetta è in linea – da anni – con la strategia del problem-solving connesso all’evoluzione di una storia

che è, poi, metafora di come bisogna porsi rispetto alla vita, accettandone gli ostacoli per giungere a sentirli come una grande occasione per il proprio divenire;

perché immette nella scuola la passione, il desiderio e la soddisfazione: gli studenti si sentono parte integrante di un processo che coinvolge la scuola e li pone in diretta relazione con studenti di tante altre scuole italiane; i docenti assurgono al ruolo di protagonisti di un processo che accomuna e rende tangibile il lavoro che insieme ha determinato una produzione intellettuale;

perché, infine, trasferisce ai docenti tecniche specifiche di storytelling (p. e. il foreshadowing, il flashback, il cliffhanger...) necessarie per rendere la narrazione strumento di qualificazione dell’offerta per la scuola e il fare scuola nel suo insieme.

NEWSPAPERGAME

Il progetto NewspaperGame è un progetto ideato per portare il giornale in classe e la Scuola in prima

pagina. Rappresenta un'occasione per studenti e docenti delle scuole elementari, medie inferiori e superiori

per confrontarsi con il linguaggio giornalistico, migliorando le competenze linguistiche e risponde agli

indicatori del PdM.

Introducendo il quotidiano a scuola i ragazzi disporranno di un ulteriore strumento didattico utile a stimolare il

dibattito e la riflessione su temi di particolare attualità. Gli studenti potranno redigere una pagina che sarà

pubblicata su «La Gazzetta del Mezzogiorno» .

Con NewspaperGame gli studenti, riuniti in gruppi di lavoro, diventano protagonisti del mondo dell'editoria con

i seguenti obiettivi: Realizzare pagine da pubblicare sul quotidiano.

Partecipare alle iniziative proposte dagli sponsor .

Approfondire la lettura del quotidiano in classe con le copie omaggio che «La Gazzetta del

Mezzogiorno» distribuirà in tempi e modi da concordarsi.

Ulteriori approfondimenti si possono ottenere consultando il sito web della Gazzetta

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21

FILOSOFIA COI BAMBINI

In seguito ad un percorso di formazione intrapreso da alcune insegnanti curricolari sui nuovi approcci educativi, si è pensato di cogliere l’opportunità di adottare nella nostra scuola IL PROGETTO DI SPERIMENTAZIONE FILOSOFICA FILOSOFIA COI BAMBINI è un approccio educativo originale per lo sviluppo del pensiero critico rivolto ai bambini dai 4 ai 10 anni, nato nel 2008 ad opera del filosofo Mario Cirino e diventato nel 2013 progetto di dottorato universitario dell’università di Urbino. Ora coinvolge 37 scuole in Italia. Tale progetto prevede l’inserimento all’interno dell’orario scolastico di un’ora di filosofia alla settimana tenuta da un esperto filosofo (esterno) che condurrà dei laboratori chiamati “Allenamenti mentali”, in compresenza con il docente curricolare. Le ripercussioni positive del metodo riguardano: la concentrazione, la memoria, arricchimento del lessico, potenziamento delle capacità cognitive trasversali, attentive ed immaginative. La durata del progetto sarà di 10 settimane ad iniziare dal mese di gennaio. Le classi che aderiranno al progetto saranno 4 classi seconde e 5 classi terze.

BIBLIOTECANDO

“Bibliotecando” è un’iniziativa promossa ed organizzata dal Presidio del Libro di Noicattaro, sostenuta

dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Noicattaro ormai da diversi anni e a cui la nostra scuola ha

sempre aderito con una presenza massiccia. Ogni anno infatti, fatta esclusione solo per alcune classi, tutte le

scolaresche partecipano a questo importante evento.

FESTA DEL LETTORE

La “Festa del Lettore” è un evento, a cui la nostra scuola aderisce ormai da anni. L’iniziativa è promossa dal

MIUR, al cui sito predisposto viene fatta ogni anno, da parte della nostra scuola, richiesta di partecipazione.

La Festa promuove l’invito alla lettura e vi aderiscono anche alcune scuole del territorio e dei paesi vicini.

Partendo dalla propria scuola con striscioni e cartelloni che pubblicizzano il libro letto, il corteo sfila per le vie

principali del paese fino a raggiungere Piazza Umberto I. Qui dopo un primo momento comune ogni

scolaresca con i propri insegnanti raggiungerà il luogo prefisso dove verrà composto un puzzle con le

copertine dei libri letti dai bambini.

PROGETTI CONTINUITA’

Il tema della continuità educativa, nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno a un percorso

formativo completo che miri a promuovere uno sviluppo articolato della personalità, a costruire una identità in

evoluzione e integrazione con i vari contesti educativi. Per garantire ciò occorre realizzare forme di raccordo

pedagogico curricolare e organizzativo tra la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria.

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Incontri tra docenti precedono l’inserimento degli alunni da un grado scolastico all’altro, griglie di

osservazione in ingresso ed in uscita aiutano gli insegnanti a guidare gli alunni verso un ingresso positivo,

al successivo grado d’istruzione, che tenga conto delle situazioni di partenza, ed eventuali problemi sia questi

legati alla socializzazione che all’apprendimento. Vengono anche organizzate periodiche attività didattiche

con scambio di docenti, dove gli alunni possono confrontarsi con nuovi approcci metodologici didattici e

organizzativi. Un’effettiva continuità poggia sulle idee di un percorso unitario e coerente di formazione

culturale per tutti, di uguaglianza delle opportunità formative, esprimibili con il concetto di “diritto al successo

scolastico”. L’idea vincente di continuità risiede proprio in questa comune convergenza a lavorare non tanto

sulla base di schematici prerequisiti, bensì sulla predisposizione di quelle condizioni cognitive, emotive e

affettive tali a costruire un apprendimento significativo, che è quello che innesti nuovi concetti, conoscenze e

abilità su quelli già padroneggiati in un clima di sicurezza, di autostima e di fiducia nei propri mezzi. Già negli

anni scorsi la nostra scuola ha realizzato attività didattiche ispirate al principio della continuità. Per questo

anno scolastico si intende procedere attraverso l’attivazione di iniziative formative che saranno oggetto di

programmazione specifica. Inoltre il Consiglio di Circolo delibera la partecipazione, nel rispetto della libertà dei

docenti, degli alunni del Circolo Didattico alle iniziative che in corso d’anno il territorio organizza. Il Collegio dei

Docenti per l’a. s. 2016/2017 progetta visite guidate sul territorio, viaggi di istruzione, scambi scolastici allo

scopo di consentire agli alunni una diretta conoscenza delle risorse e delle istituzioni operanti sul territorio.

In particolare entro l’9 maggio 2017 saranno possibili per le Classi V e IV libere adesioni a visite guidate nel

territorio, viaggi di istruzione della durata di un giorno da definire secondo le richieste del Consiglio di

Interclasse, in sintonia con le attività curricolari programmate. Per le classi V il Consiglio di Circolo potrà

approvare deroghe. Le Classi III^, II^ e I^ possono partecipare a visite guidate nel territorio regionale, di

Noicattaro e dintorni, secondo le richieste avanzate dai diversi gruppi di insegnamento.

Per le visite guidate nel territorio si chiederà all’Amministrazione Comunale di fornire i pullman e/o si

effettueranno con finanziamenti a carico dei genitori come per le altre. Gli alunni, inoltre, parteciperanno a

Concorsi con particolari finalità educative.

PROGETTO “FRUTTA E VERDURE NELLE SCUOLE”

Anche quest’anno la nostra Scuola ha aderito al programma europeo “Frutta e verdure nelle scuole”,

introdotto dal regolamento (CE) n.1234 del Consiglio del 22 ottobre 2007 e dal regolamento (CE) n. 288 della

Commissione del 7 aprile 2009 . Questo Progetto è finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdura da

parte dei bambini e ad attuare iniziative che supportino più corrette abitudini alimentari e una nutrizione

maggiormente equilibrata, nella fase in cui si formano le loro abitudini alimentari.

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TRAGUARDI DI COMPETENZE E INDICATORI DI VALUTAZIONE

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TRAGUARDI DI COMPETENZA CLASSE PRIMA

ITALIANO INGLESE STORIA GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE

COMPETENZE: Partecipa a scambi linguistici con i compagni e gli insegnanti. Ascolta e comprende testi di vario tipo individuandone il senso globale e le informazioni principali. Legge e comprende brevi e facili testi dimostrando di averne

compreso gli elementi

essenziali. Scrive frasi

semplici e compiute.

Espande il lessico

personale. Applica le

conoscenze ortografiche.

COMPETENZE: Ascolta e comprende semplici messaggi orali, vocaboli e frasi relativi ad ambiti familiari. Interagisce con i

compagni e gli

insegnanti

utilizzando

parole e semplici

frasi. Legge e

scrive semplici

parole e frasi

COMPETENZE: Ricostruisce fatti ed esperienze seguendo appropriati indicatori temporali. Ordina in successione azioni, eventi accaduti, storie ascoltate. Riconosce i rapporti di successione, di contemporaneità e di durata in relazione al vissuto personale. Intuisce che il tempo ha una dimensione lineare e ciclica

COMPETENZE: Si orienta nello spazio circostante, utilizzando i riferimenti topologici. Riconosce nel proprio ambiente di vita le funzioni dei vari spazi. Rappresenta lo

spazio.

COMPETENZE: Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica anche grazie a molti esperienze in contesti significativi. Si muove nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali entro il venti. Risolve facili situazioni problematiche che richiedono l’uso dell’addizione e della sottrazione. Descrive e classifica figure in base a

caratteristiche

geometriche.

Organizza e

rappresenta

raccolte di dati.

Individua ed

esprime relazioni.

COMPETENZE: Esplora i fenomeni e formula ipotesi e previsioni; osserva., registra, classifica, coglie relazioni. Assume atteggiamenti di

curiosità e di

rispetto nei

confronti del

mondo animale e

vegetale. Ha cura

del proprio corpo

e assume

comportamenti

adeguati e

corrette abitudini

alimentari.

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25

TECNOLOGIE MUSICA ARTE E IMM. ED. FISICA COMPORTAMENTO RELIGIONE

COMPETENZE: Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura. E’ in grado di usare le nuove tecnologie.

COMPETENZE: Esplora e

discrimina eventi

sonori. Articola

combinazioni

ritmiche

applicando

schemi

elementari,è in

grado di

eseguirle con la

voce e con il

corpo. Esegue da

solo e in gruppo

semplici brani

vocali.

COMPETENZE: Elabora

creativamente

produzioni

personali e

autentiche per

esprimere

sensazioni ed

emozioni.

Osserva e

descrive

immagini, forme

e oggetti presenti

nell’ambiente

utilizzando le

capacità visive,

uditive, olfattive,

gestuali e tattili.

COMPETENZE: Acquisisce

consapevolezza

di sè attraverso

la percezione del

proprio corpo e

la padronanza

degli schemi

motori. Conosce

e applica

correttamente

diverse proposte

di gioco-sport..

Rispetta le regole

di un gioco

Partecipa alla

comunità

educativa della

classe e della

scuola rispettando

le regole e

interagendo con

gli altri.

Competenza: :

Conoscere i

principali

riferimenti storici e

dottrinali del

Cristianesimo

attraverso lo studio

della Bibbia e delle

altre fonti.

Riconoscere il

linguaggio

religioso. Cogliere

i valori etici e

religiosi per la

crescita del senso

morale e per lo

sviluppo di una

convivenza civile,

responsabile e

solidale.

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26

VALUTAZIONE IN RIFERIMENTO AI TRAGUARDI DI COMPETENZA classe 1a

5 6 7

Una valutazione insufficiente indica una

immaturità dell’alunno nel sostenere il carico di

lavoro e che non sono stati raggiunti i traguardi

minimi in nessuna disciplina.

Rispetta regole e ruoli della vita comunitaria generalmente su

sollecitazione degli adulti. Si relaziona preferibilmente con un

piccolo gruppo o si isola. Nell’interagire con l’insegnante,

qualche volta ha rapporti di dipendenza oppure oppositivi. Ha

spesso bisogno di essere sollecitato all’attenzione per

comprendere globalmente i messaggi. Non tiene quasi mai

conto di ciò che è stato già detto. Sa ritenere un’informazione

ascoltata e la espone attraverso domande guida o schemi di

riferimento usando termini generici e frasi semplici. Individua i

significati espliciti di un documento letto e ne comprende il

senso generale supportato da domande guida. Ha bisogno

costante di aiuto per ipotizzare soluzioni.

Rispetta regole e ruoli della vita comunitaria generalmente su sollecitazione degli adulti. Si relaziona preferibilmente con un piccolo gruppo. Nell’interagire con l’insegnante, qualche volta ha rapporti di dipendenza. Ha spesso bisogno di essere sollecitato all’attenzione per comprendere globalmente i messaggi. Sa ritenere un’informazione ascoltata e la espone attraverso domande guida o schemi di riferimento usando termini generici e frasi semplici. Individua i significati espliciti di un documento letto e ne comprende il senso generale supportato da domande guida. Sceglie risorse, metodi, strumenti per pianificare la soluzione scelta solo con l’aiuto dell’insegnante o del gruppo di lavoro.

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27

8 9 10

Ha buoni rapporti con tutti i coetanei, ma preferisce relazionarsi con un piccolo gruppo. E’ quasi sempre attento; rispetto al lavoro è quasi sempre responsabile portando a termine le consegne nei tempi stabiliti. Ha tempi di attenzione quasi sempre adeguati alle richieste e spesso comprende anche i messaggi impliciti. Espone il senso globale dei discorsi ascoltati con un linguaggio semplice e corretto. Comprende globalmente il documento e lo traduce quasi sempre autonomamente nelle sue parti costitutive secondo i modelli appresi. Scrive autonomamente con pertinenza di forma testuale e registro. Gli elaborati, semplici nel contenuto e con qualche stereotipo sono organici sia dal punto di vista strutturale che sintattico. Comprende una situazione problematica articolata e la risolve correttamente individuandone le informazioni. Analizza e riconosce spesso in modo autonomo relazioni causali/ temporali e proprietà invarianti di fatti e fenomeni. Ipotizza soluzioni e raramente ha bisogno di aiuto per integrare i dati registrati con le conoscenze pregresse. Sceglie, valuta e pianifica la soluzione generalmente in modo autonomo. Spesso chiede all’insegnante conferme delle proprie decisioni.

Con i coetanei e gli adulti interagisce sempre nel rispetto di

ruoli e regole. Ha tempi di attenzione adeguati, argomenta con

pertinenza. Scrive in modo autonomo. Analizza la situazione

problematica e l’obiettivo da raggiungere: comprende un

problema e lo risolve utilizzando la strategia più opportuna.

Ipotizza soluzioni, utilizza linguaggi specifici. Sa sempre

motivare i propri ragionamenti e le proprie decisioni.

Con i coetanei e gli adulti

interagisce sempre nel rispetto

di ruoli e regole. Ha tempi di

attenzione sempre adeguati,

argomenta con pertinenza,

completezza di idee e proprietà

linguistica. Analizza la

situazione problematica e

l’obiettivo da raggiungere

sempre in modo autonomo.

Ipotizza soluzioni, utilizza

linguaggi specifici sa sempre

motivare i propri ragionamenti e

le proprie decisioni. Sceglie,

valuta e pianifica con sicurezza

una soluzione efficace e sempre

in modo autonomo.

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TRAGUARDI DI COMPETENZA CLASSE SECONDA

ITALIANO INGLESE STORIA GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE COMPETENZE: Esercitare l’interazione verbale mediante scambi comunicativi corretti, chiari, pertinenti agli argomenti di conversazione. Leggere, comprendere e interpretare testi di

genere letterario e non,

utilizzando i diversi modi

di lettura. Scrivere testi

coerenti con gli scopi

comunicativi, coesi sul

piano dell’organizzazione

morfo-sintattica e corretti

a livello ortografico.

Ampliare e utilizzare in

modo consapevole il

patrimonio lessicale.

COMPETENZE: Ascoltare comprendere brevi messaggi orali scritti relativi ambiti familiari. Descrivere oralmente e iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. Interagire nel gioco, comunicando modo comprensibile scambiando informazioni semplici

e

routine.

e

e ad

per

in

di

COMPETENZE: Organizzare e interpretare fatti ed eventi nel tempo, anche sulla base di fonti e documenti. Conoscere e utilizzare gli strumenti

convenzionali per

la misurazione del

tempo.

COMPETENZE: :

Riconoscere la

propria posizione e

quella degli oggetti

nello spazio vissuto

rispetto a diversi

punti di

riferimento.

Riconoscere

elementi fisici e

antropici di

ambienti naturali

diversi. Tracciare e

individuare percorsi

COMPETENZE: Muoversi con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. Risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrivere, denominare e classificare figure in base a caratteristiche geometriche; progettare e costruire modelli concreti di vario tipo. Ricercare dati per ricavare informazioni e costruire rappresentazioni (tabelle e grafici).

COMPETENZE: Esplorare i fenomeni con un approccio scientifico: osservare e descrivere lo svolgersi dei fatti, formulare domande, anche sulla base di ipotesi personali, proporre e realizzare semplici esperimenti. Conoscere le principali caratteristiche del mondo minerale e vegetale. Saper cogliere i rapporti fondamentali tra gli esseri viventi e l’ambiente

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TECNOLOGIE MUSICA ARTE E IMM. ED. FISICA COMPORTAMENTO RELIGIONE

COMPETENZE: Conoscere e utilizzare

semplici oggetti e

strumenti di uso

quotidiano,

descrivendone la

funzione principale e la

struttura. Orientarsi tra i

diversi mezzi di

comunicazione ed essere

in grado di farne un uso

adeguato a seconda delle

diverse situazioni.

COMPETENZE: Discriminare gli

elementi costitutivi

del linguaggio

musicale. Eseguire

semplici brani

vocali e/o

strumentali.

Apprezzare aspetti

funzionali ed

estetici in brani

musicali ascoltati

COMPETENZE: Elabora

creativamente

produzioni

personali e

autentiche per

esprimere

sensazioni ed

emozioni. Osserva

e descrive

immagini, forme e

oggetti presenti

nell’ambiente

utilizzando le

capacità visive,

uditive, olfattive,

gestuali e tattili

COMPETENZE:

Acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori. Conosce e applica correttamente diverse proposte di gioco-sport. Rispetta le regole di

un gioco.

COMPETENZE:

Partecipa alla comunità

educativa della classe e

della scuola rispettando

le regole e interagendo

con gli altri.

Competenza: : Conoscere i principali riferimenti storici e dottrinali del Cristianesimo attraverso lo studio della Bibbia e delle altre fonti. Riconoscere il linguaggio religioso. Cogliere i valori etici e

religiosi per la

crescita del senso

morale e per lo

sviluppo di una

convivenza civile,

responsabile e

solidale.

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VALUTAZIONE IN RIFERIMENTO AI TRAGUARDI DI COMPETENZA classe 2a

5 6 7

Una valutazione insufficiente indica una

immaturità dell’alunno nel sostenere il

carico di lavoro e che non sono stati

raggiunti i traguardi minimi in nessuna

disciplina.

Rispetta regole e ruoli della vita comunitaria

generalmente su sollecitazione degli adulti.

Si relaziona preferibilmente con un piccolo

gruppo o si isola. Nell’interagire con

l’insegnante, qualche volta ha rapporti di

dipendenza oppure oppositivi. Ha spesso

bisogno di essere sollecitato all’attenzione

per comprendere globalmente i messaggi.

Non tiene quasi mai conto di ciò che è

stato già detto. Sa ritenere un’informazione

ascoltata e la espone attraverso domande

guida o schemi di riferimento usando

termini generici e frasi semplici. Individua i

significati espliciti di un documento letto e

ne comprende il senso generale supportato

da domande guida. Ha bisogno costante di

aiuto per ipotizzare soluzioni.

Rispetta regole e ruoli della vita comunitaria generalmente su sollecitazione degli adulti. Si relaziona preferibilmente con un piccolo gruppo. Nell’interagire con l’insegnante, qualche volta ha rapporti di dipendenza. Ha spesso bisogno di essere sollecitato all’attenzione per comprendere globalmente i messaggi. Sa ritenere un’informazione ascoltata e la espone attraverso domande guida o schemi di riferimento usando termini generici e frasi semplici. Individua i significati espliciti di un documento letto e ne comprende il senso generale supportato da domande guida. Sceglie risorse, metodi, strumenti per pianificare la soluzione scelta solo con l’aiuto dell’insegnante o del gruppo di lavoro.

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8 9 10

Ha buoni rapporti con tutti i coetanei, ma preferisce relazionarsi con un piccolo gruppo. E’ quasi sempre attento; rispetto al lavoro è quasi sempre responsabile portando a termine le consegne nei tempi stabiliti. Ha tempi di attenzione quasi sempre adeguati alle richieste e spesso comprende anche i messaggi impliciti. Espone il senso globale dei discorsi ascoltati con un linguaggio semplice e corretto. Comprende globalmente il documento e lo traduce quasi sempre autonomamente nelle sue parti costitutive secondo i modelli appresi. Scrive autonomamente con pertinenza di forma testuale e registro. Gli elaborati, semplici nel contenuto e con qualche stereotipo sono organici sia dal punto di vista strutturale che sintattico. Comprende una situazione problematica articolata e la risolve correttamente individuandone le informazioni. Analizza e riconosce spesso in modo autonomo relazioni causali/ temporali e proprietà invarianti di fatti e fenomeni. Ipotizza soluzioni e raramente ha bisogno di aiuto per integrare i dati registrati con le conoscenze pregresse. Sceglie, valuta e pianifica la soluzione generalmente in modo autonomo. Spesso chiede all’insegnante conferme delle proprie decisioni.

Con i coetanei e gli adulti interagisce

sempre nel rispetto di ruoli e regole. Ha

tempi di attenzione adeguati, argomenta

con pertinenza. Scrive in modo autonomo.

Analizza la situazione problematica e

l’obiettivo da raggiungere: comprende un

problema e lo risolve utilizzando la strategia

più opportuna. Ipotizza soluzioni, utilizza

linguaggi specifici. Sa sempre motivare i

propri ragionamenti e le proprie decisioni

Con i coetanei e gli adulti interagisce

sempre nel rispetto di ruoli e regole. Ha

tempi di attenzione sempre adeguati,

argomenta con pertinenza, completezza di

idee e proprietà linguistica. Analizza la

situazione problematica e l’obiettivo da

raggiungere sempre in modo autonomo.

Ipotizza soluzioni, utilizza linguaggi

specifici sa sempre motivare i propri

ragionamenti e le proprie decisioni.

Sceglie, valuta e pianifica con sicurezza

una soluzione efficace e sempre in modo

autonomo

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TRAGUARDI DI COMPETENZA CLASSE TERZA

ITALIANO INGLESE STORIA GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE

COMPETENZE:

ascolta attivamente e partecipa agli scambi comunicativi in modo pertinente.

Esprime idee, di vista in maniera articolata coerente. Legge comprende testi scritti. Produce testi per scopi versi, rispettando le convenzioni lnguistiche.

COMPETENZE: Ascolta

attivamente

cogliendo il

significato di

quanto detto.

Partecipa agli

scambi

comunicativi in

modo pertinente.

Legge e

comprendere

semplici testi

scritti. Scrive

parole e brevi

frasi di uso

quotidiano.

COMPETENZE: Colloca nel tempo

fatti e

avvenimenti.

Ricava semplici

informazioni da

fonti e testi storici.

Riconosce

cambiamenti

avvenuti nel

tempo. Utilizza

categorie

concettuali per

definire e

distinguere le

epoche storiche.

COMPETENZE: : Riconosce la propria posizione e quella degli oggetti nello spazio vissuto rispetto a diversi punti di riferimento. Riconosce elementi fisici e antropici di ambienti naturali diversi. Traccia e individua percorsi. Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Individua i

caratteri che

connotano i

paesaggi.

COMPETENZE: Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. Risolve facili problemi, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche; Riconosce e

utilizza rappresentazioni

diverse di oggetti

matematici. Ricerca dati

per ricavare informazioni

e costruisce

rappresentazioni (tabelle e

grafici).

COMPETENZE: Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Conosce le principali

caratteristiche del

mondo minerale,

animale

e

vegetale. Sa

cogliere i rapporti

fondamentali

tra gli

esseri viventi e

l’ambiente.

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TECNOLOGIE MUSICA ARTE E IMM. ED. FISICA COMPORTAMENTO RELIGIONE

COMPETENZE: Sa analizzare semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano e descriverne la funzione principale e la

struttura. Usa la tecnologia informatica per

scopi espressivi

e formativi.

COMPETENZE: Ascolta, analizza

e interpreta brani

musicali di vario

genere. Utilizza la

voce e semplici

strumenti per

l’espressione

musicale.

COMPETENZE: :

Osserva, descrive

e interpreta le

immagini.

Utilizza

conoscenze,

abilità e tecniche

per esprimersi

attraverso

realizzazioni

graficoespressive,

pittoriche e

plastiche.

COMPETENZE:

Padroneggia gli

schemi motori e

posturali di base.

Utilizza il

linguaggio

gestuale e motorio

per esprimersi e

comunicare

COMPETENZE: : Rispetta

le regole concordate.

Adotta atteggiamenti di

ascolto e di relazione

positiva .Coopera

costruttivamente nel

gruppo. Affronta gli

impegni scolastici con

senso di responsabilità.

Competenza: : Conoscere i principali riferimenti storici e dottrinali del Cristianesimo attraverso lo studio della Bibbia e delle altre fonti. Riconoscere il linguaggio religioso. Cogliere i valori etici e religiosi per la crescita del senso morale e per lo sviluppo di una convivenza civile,

responsabile e

solidale.

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34

VALUTAZIONE IN RIFERIMENTO AI TRAGUARDI DI COMPETENZA classe 3a

5 6 7

Una valutazione insufficiente indica una

immaturità dell’alunno nel sostenere il

carico di lavoro e che non sono stati

raggiunti i traguardi minimi in nessuna

disciplina.

Rispetta regole e ruoli della vita comunitaria generalmente su sollecitazione degli adulti. Si relaziona preferibilmente con un piccolo gruppo o si isola. Nell’interagire con l’insegnante, qualche volta ha rapporti di dipendenza oppure oppositivi. Ha spesso bisogno di essere sollecitato all’attenzione per comprendere globalmente i messaggi. Non tiene quasi mai conto di ciò che è stato già detto. Sa ritenere un’informazione ascoltata e la espone attraverso domande guida o schemi di riferimento usando termini generici e frasi semplici. Individua i significati espliciti di un documento letto e ne comprende il senso generale supportato da domande guida. Con il supporto dell’insegnante e di schemi e/o di domande- guida, elabora testi, brevi e semplici. Comprende una situazione problematica semplice, individua le informazioni utili e la risolve ricorrendo a strategie note. Ha bisogno costante di aiuto per ipotizzare soluzioni. Sceglie risorse, metodi, strumenti per pianificare la soluzione scelta solo con l’aiuto dell’insegnante o del gruppo di lavoro.

Rispetta regole e ruoli della vita comunitaria generalmente su sollecitazione degli adulti. Si relaziona preferibilmente con un piccolo gruppo. Nell’interagire con l’insegnante, qualche volta ha rapporti di dipendenza. Ha spesso bisogno di essere sollecitato all’attenzione per comprendere globalmente i messaggi. Sa ritenere un’informazione ascoltata e la espone attraverso domande guida o schemi di riferimento usando termini generici e frasi semplici. Individua i significati espliciti di un documento letto e ne comprende il senso generale supportato da domande guida. Con il supporto di schemi e/o di domande- guida, elabora testi pertinenti, brevi e semplici. Comprende una situazione problematica semplice, individua le informazioni utili e la risolve ricorrendo a strategie note. Ha bisogno di aiuto per ipotizzare soluzioni. Sceglie risorse, metodi, strumenti per pianificare la soluzione scelta con l’aiuto dell’insegnante o del gruppo di lavoro.

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35

8 9 10

Ha buoni rapporti con tutti i coetanei, ma preferisce relazionarsi con un piccolo gruppo. E’ quasi sempre attento; rispetto al lavoro è quasi sempre responsabile portando a termine le consegne nei tempi stabiliti. Ha tempi di attenzione quasi sempre adeguati alle richieste e spesso comprende anche i messaggi impliciti. Espone il senso globale dei discorsi ascoltati con un linguaggio semplice e corretto. Comprende globalmente il documento e lo traduce quasi sempre autonomamente nelle sue parti costitutive secondo i modelli appresi. Scrive autonomamente con pertinenza di forma testuale e registro. Gli elaborati, semplici nel contenuto e con qualche stereotipo sono organici sia dal punto di vista strutturale che sintattico. Comprende una situazione problematica e la risolve correttamente individuandone le informazioni. Analizza e riconosce relazioni causali/ temporali e proprietà invarianti di fatti e fenomeni. Sceglie, valuta e pianifica la soluzione non sempre in modo autonomo. Spesso chiede all’insegnante conferme delle proprie decisioni.

Ha buoni rapporti con tutti i coetanei. E’ quasi sempre attento; rispetto al lavoro è quasi sempre responsabile portando a termine le consegne nei tempi stabiliti. Ha tempi di attenzione quasi sempre adeguati alle richieste e spesso comprende anche i messaggi impliciti. Espone il senso globale dei discorsi ascoltati con un linguaggio semplice e corretto. Comprende globalmente il documento e lo traduce quasi sempre autonomamente nelle sue parti costitutive secondo i modelli appresi. Scrive autonomamente con pertinenza di forma testuale e registro. Gli elaborati, semplici nel contenuto sono organici sia dal punto di vista strutturale che sintattico. Comprende una situazione problematica articolata e la risolve correttamente individuandone le informazioni. Analizza e riconosce spesso in modo autonomo relazioni causali/ temporali e proprietà invarianti di fatti e fenomeni. Ipotizza soluzioni e raramente ha bisogno di aiuto per integrare i dati registrati con le conoscenze pregresse. Sceglie, valuta e pianifica la soluzione generalmente in modo autonomo.

Con i coetanei e gli adulti interagisce sempre nel rispetto di ruoli e regole. Ha tempi di attenzione sempre adeguati, argomenta con pertinenza, completezza di idee e proprietà linguistica. Traduce e interpreta testi di varie tipologie e ne estrapola significati .Scrive sempre in modo autonomo con competenza ideativa e testuale. Analizza la situazione problematica e l’obiettivo da raggiungere sempre in modo autonomo: comprende un problema e lo risolve utilizzando la strategia più opportuna. Ipotizza soluzioni e utilizza linguaggi specific,i sa sempre motivare i propri ragionamenti e le proprie decisioni. Sceglie, valuta e pianifica con sicurezza una soluzione efficace. Nell’esecuzione risolutiva, sa sempre valutare autonomamente le risorse logiche.

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TRAGUARDI DI COMPETENZA CLASSE QUARTA

ITALIANO INGLESE STORIA GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE

COMPETENZE: Partecipare a scambi comunicativi formulando messaggi chiari e pertinenti. Leggere e comprendere testi di vario tipo. Scrivere testi chiari e coerenti e rielaborarli utilizzando il lessico appropriato. Padroneggiare e applicare in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione

logico-sintattica e

morfosintattica.

COMPETENZE:

Comprendere

brevi messaggi

orali e scritti

relativi ad ambiti

familiari.

Produrre

oralmente e per

iscritto, in modo

semplice, aspetti

del proprio

vissuto e del

proprio ambiente.

Individuare alcuni

elementi culturali

e cogliere rapporti

tra forme

linguistiche e usi

della lingua

straniera.

COMPETENZE: Usare la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze e periodi. Organizzare le informazioni e le conoscenze pertinenti. Raccontare i fatti

studiati e saper

produrre semplici

testi storici.

COMPETENZE: : Sapersi orientare

nello spazio

circostante e sulle

carte geografiche

utilizzando i punti

cardinali. Ricavare

informazioni

geografiche da

una pluralità di

fonti.

COMPETENZE: Operare con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali. Riconoscere e utilizzare numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ecc.. Descrivere, denominare e classificare figure in base a caratteristiche geometriche. Ricercare dati per ricavare informazioni e costruire rappresentazioni. Risolvere problemi in tutti

gli ambiti di contenuto

descrivendo il

procedimento adeguato

COMPETENZE: Esplorare i fenomeni con un approccio scientifico: osservare e descrivere lo svolgersi dei fatti, formulare domande, anche sulla base di ipotesi personali, proporre e realizzare semplici esperimenti. Riconoscere le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. Esporre in forma

chiara ciò che ha

sperimentato,

utilizzando un

linguaggio

appropriato.

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TECNOLOGIE MUSICA ARTE E IMM. ED. FISICA COMPORTAMENTO RELIGIONE

COMPETENZE: Riconoscere e identificare nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. Conoscere ed utilizzare semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano. Utilizzare le tecnologie della Informazione e della Comunicazione nel

proprio lavoro.

COMPETENZE: Esplorare diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali. Eseguire semplici

brani vocali o

strumentali.

Ascoltare,

interpretare e

descrivere brani

musicali di

diverso genere.

COMPETENZE : Utilizzare le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi. Saper osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini. Individuare i principali aspetti dell’opera d’arte.

COMPETENZE: Acquisire consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali. Comprendere, all’interno delle

varie occasioni di

gioco e di sport, il

valore delle regole

e l’importanza di

rispettarle.

COMPETENZE: : Partecipare alla comunità

educativa della classe e

della scuola nel rispetto

delle regole. Cooperare

nel gruppo. Esercitare

consapevolmente diritti e

doveri.

Competenza: : Conoscere i principali riferimenti storici e dottrinali del Cristianesimo attraverso lo studio della Bibbia e delle altre fonti. Riconoscere il linguaggio religioso. Cogliere i valori etici e religiosi per la crescita del senso morale e per lo sviluppo di una convivenza civile,

responsabile e

solidale.

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38

VALUTAZIONE IN RIFERIMENTO AI TRAGUARDI DI COMPETENZA classe 4a

5 6 7

Una valutazione insufficiente indica una

immaturità dell’alunno nel sostenere il carico

di lavoro e che non sono stati raggiunti i

traguardi minimi in nessuna disciplina.

Rispetta regole e ruoli della vita comunitaria generalmente su sollecitazione degli adulti. Si relaziona preferibilmente con un piccolo gruppo o si isola. Nell’interagire con l’insegnante, qualche volta ha rapporti di dipendenza oppure oppositivi. Ha spesso bisogno di essere sollecitato all’attenzione per comprendere globalmente i messaggi. Non tiene quasi mai conto di ciò che è stato già detto. Sa ritenere un’informazione ascoltata e la espone attraverso domande guida o schemi di riferimento usando termini generici e frasi semplici. Individua i significati espliciti di un documento letto e ne comprende il senso generale supportato da domande guida. Traduce i documenti in parafrasi e li trasforma solo attraverso schemi di riferimento e/o aiuto dell’insegnante. Con il supporto di schemi e/o di domande- guida, elabora testi pertinenti, brevi e semplici. Comprende una situazione problematica semplice, individua le informazioni utili e la risolve ricorrendo a strategie note. Ha bisogno costante di aiuto per ipotizzare soluzioni. Sceglie risorse, metodi, strumenti per pianificare la soluzione scelta solo con l’aiuto dell’insegnante o del gruppo di lavoro.

Rispetta regole e ruoli della vita comunitaria generalmente su sollecitazione degli adulti. Si relaziona preferibilmente con un piccolo gruppo. Nell’interagire con l’insegnante, qualche volta ha rapporti di dipendenza. Ha bisogno di essere sollecitato all’attenzione per comprendere globalmente i messaggi. Sa ritenere un’informazione ascoltata e la espone attraverso domande guida o schemi di riferimento usando termini generici e frasi semplici. Individua i significati espliciti di un documento letto e ne comprende il senso generale supportato da domande guida. Traduce i documenti in parafrasi e li trasforma solo attraverso schemi di riferimento e/o aiuto dell’insegnante. Con il supporto di schemi e/o di domande- guida, elabora testi pertinenti, brevi e semplici. Comprende una situazione problematica semplice, individua le informazioni utili e la risolve ricorrendo a strategie note. Ha bisogno di aiuto per ipotizzare soluzioni. Sceglie risorse, metodi, strumenti per pianificare la soluzione scelta con l’aiuto dell’insegnante o del gruppo di lavoro.

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39

8 9 10

Ha buoni rapporti con tutti i coetanei, ma preferisce relazionarsi con un piccolo gruppo. E’ quasi sempre attento; rispetto al lavoro è quasi sempre responsabile portando a termine le consegne nei tempi stabiliti. Ha tempi di attenzione quasi sempre adeguati alle richieste e spesso comprende anche i messaggi impliciti. Espone il senso globale dei discorsi ascoltati con un linguaggio semplice. Comprende globalmente il documento e lo traduce quasi sempre autonomamente nelle sue parti costitutive secondo i modelli appresi. Scrive autonomamente con pertinenza di forma testuale e registro. Gli elaborati, semplici nel contenuto e con qualche stereotipo sono organici sia dal punto di vista strutturale che sintattico. Analizza e riconosce spesso in modo autonomo relazioni causali/ temporali e proprietà invarianti di fatti e fenomeni. Ipotizza soluzioni e raramente ha bisogno di aiuto per integrare i dati registrati con le conoscenze pregresse. Sceglie, valuta e pianifica la soluzione generalmente in modo autonomo. Spesso chiede all’insegnante conferme delle proprie decisioni.

Ha buoni rapporti con tutti i coetanei. E’ sempre attento; rispetto al lavoro è i sempre responsabile portando a termine le consegne nei tempi stabiliti. Ha tempi di attenzione quasi sempre adeguati alle richieste e comprende anche i messaggi impliciti. Espone il senso globale dei discorsi ascoltati con un linguaggio corretto. Comprende globalmente il documento e lo traduce quasi sempre autonomamente nelle sue parti costitutive secondo i modelli appresi. Scrive autonomamente con pertinenza di forma testuale e registro. Gli elaborati, semplici nel contenuto sono organici sia dal punto di vista strutturale che sintattico. Comprende una situazione problematica articolata e la risolve correttamente individuandone le informazioni. Analizza e riconosce spesso in modo autonomo relazioni causali/ temporali e proprietà invarianti di fatti e fenomeni. Ipotizza soluzioni e raramente ha bisogno di aiuto per integrare i dati registrati con le conoscenze pregresse. Sceglie, valuta e pianifica la soluzione

generalmente in modo autonomo.

Con i coetanei e gli adulti interagisce sempre nel rispetto di ruoli e regole. Ha tempi di attenzione sempre adeguati, argomenta con pertinenza, completezza di idee e proprietà linguistica. Traduce e interpreta testi di varie tipologie e ne estrapola significati. Scrive sempre in modo autonomo con competenza ideativa e testuale con ricchezza di considerazioni. Analizza la situazione problematica e l’obiettivo da raggiungere sempre in modo autonomo: comprende un problema anche complesso e lo risolve utilizzando la strategia più opportuna. Ipotizza soluzioni, utilizza linguaggi specifici e adatta schemi logici utilizzati in altri contesti; sa sempre motivare i propri ragionamenti e le proprie decisioni. Sceglie, valuta e pianifica con sicurezza una soluzione efficace e sempre in modo autonomo.

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40

TRAGUARDI DI COMPETENZA CLASSE QUINTA

ITALIANO INGLESE STORIA GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE

COMPETENZE: Ascoltare e comprendere informazioni a scopo di messaggio. Cogliere il significato generale dei testi ascoltati. Comunicare oralmente in modo chiaro e pertinente, usando registri linguistici adeguati al contesto. Leggere e comprendere testi di diverso tipo. Rielaborare e produrre testi scritti di vario genere. Arricchire il lessico. Individuare le

fondamentali

strutture sintattiche

e morfologiche

COMPETENZE: Ascoltare e

comprendere il

significato globale

di un discorso su

argomenti

conosciuti.

Leggere e

comprendere

semplici testi

scritti. Esprimersi

oralmente e per

iscritto, usando

espressioni già

memorizzate.

COMPETENZE: Usare la linea del

tempo per

collocare un fatto

o un periodo

storico. Conoscere

le società studiate

e individuare le

relazioni tra gruppi

umani e contesti

spaziali.

Organizzare le

proprie

conoscenze,

raccontare gli

eventi storici

studiati. Usare

termini specifici

del linguaggio

disciplinare.

COMPETENZE: : Orientarsi nello spazio e sulle carte, utilizzando i punti cardinali e le coordinate geografiche. Utilizzare termini del linguaggio geografico specifico. Conoscere lo spazio geografico come sistema

territoriale

costituito da

elementi fisici ed

antropici legati da

rapporti di

connessione e/o

interdipendenza.

Individuare,

conoscere e

descrivere gli

elementi

caratterizzanti le

regioni italiane

COMPETENZE: Conoscere i numeri naturali e decimali ed operare con essi. Disegnare e descrivere figure geometriche individuando gli elementi che le caratterizzano. Operare con grandezze e misure. Confrontare, classificare e rappresentare oggetti e figure. Analizzare e interpretare i dati di

problemi, proponendo

adeguate strategie

risolutive.

COMPETENZE: Osservare

fenomeni fisici e

chimici,, porre

domande, fare

ipotesi e

verificarle.

Conoscere e

rispettare

l’ambiente.

Riconoscere le

principali

caratteristiche

degli organismi

viventi. Conoscere

il proprio corpo e

averne cura

adottando

comportamenti

adeguati.

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41

TECNOLOGIE MUSICA ARTE E IMM. ED. FISICA COMPORTAMENTO RELIGIONE

COMPETENZE: Usare le nuove

tecnologie e i

linguaggi

multimediali per

sviluppare il

proprio lavoro in

più discipline per

presentarne i

risultati e anche per

potenziare le

proprie capacità

comunicative

COMPETENZE: Riconoscere e classificare gli strumenti musicali. Ascoltare e analizzare un brano musicale. Intonare un canto da solo e in gruppo. Riprodurre un ritmo utilizzando la voce, il corpo e semplici

strumenti.

COMPETENZE: Osservare, leggere

e descrivere

immagini

cogliendone gli

elementi specifici.

Dare forma

all’esperienza

attraverso

modalità

graficopittoriche e

plastiche.

Riconoscere e

apprezzare nel

proprio ambiente i

principali beni

artistici.

COMPETENZE:

Padroneggiare

schemi motori e

posturali.

Utilizzare il

linguaggio

corporeo e motorio

per comunicare ed

esprimersi.

Comprendere il

valore delle regole

e rispettarle nelle

diverse situazioni

di gioco-sport.

COMPETENZE: : Partecipare alla comunità

educativa della classe e

della scuola nel rispetto

delle regole. Collaborare

nel gruppo interagendo e

realizzando attività

collettive.

Competenza: :

Conoscere i

principali

riferimenti storici e

dottrinali del

Cristianesimo

attraverso lo studio

della Bibbia e delle

altre fonti.

Riconoscere il

linguaggio

religioso. Cogliere

i valori etici e

religiosi per la

crescita del senso

morale e per lo

sviluppo di una

convivenza civile,

responsabile e

solidale.

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42

VALUTAZIONE IN RIFERIMENTO AI TRAGUARDI DI COMPETENZA classe 5a

5 6 7

Una

valutazione

insufficiente

indica una

immaturità

Dell’alunno

nel

sostenere il

carico di

lavoro e

che non

sono stati

raggiunti i

traguardi

minimi in

nessuna

disciplina

Rispetta regole e ruoli della vita comunitaria generalmente su sollecitazione degli adulti. Si relaziona preferibilmente con un piccolo gruppo o si isola. Nell’interagire con l’insegnante, qualche volta ha rapporti di dipendenza oppure oppositivi. Ha spesso bisogno di essere sollecitato all’attenzione per comprendere globalmente i messaggi. Non tiene quasi mai conto di ciò che è stato già detto. Sa ritenere un’informazione ascoltata e la espone attraverso domande guida o schemi di riferimento usando termini generici e frasi semplici. Individua i significati espliciti di un documento letto e ne comprende il senso generale supportato da domande guida. Traduce i documenti in parafrasi e li trasforma solo attraverso schemi di riferimento e/o aiuto dell’insegnante. Con il supporto di schemi e/o di domande- guida, elabora testi pertinenti, brevi e semplici. Comprende una situazione problematica semplice, individua le informazioni utili e la risolve ricorrendo a strategie note. Ha bisogno costante di aiuto per ipotizzare soluzioni. Sceglie risorse, metodi, strumenti per pianificare la soluzione scelta solo con l’aiuto dell’insegnante o del gruppo di lavoro.

Rispetta regole e ruoli della vita comunitaria generalmente su sollecitazione degli adulti. Si relaziona preferibilmente con un piccolo gruppo. Nell’interagire con l’insegnante, qualche volta ha rapporti di dipendenza. Ha spesso bisogno di essere sollecitato all’attenzione. Sa ritenere un’informazione ascoltata e la espone attraverso domande guida o schemi di riferimento usando termini generici e frasi semplici. Individua i significati espliciti di un documento letto e ne comprende il senso generale supportato da domande guida. Traduce i documenti in parafrasi e li trasforma solo attraverso schemi di riferimento e/o aiuto dell’insegnante. Con il supporto di schemi e/o di domande- guida, elabora testi pertinenti, brevi e semplici. Comprende una situazione problematica semplice, individua le informazioni utili e la risolve ricorrendo a strategie note. Ha bisogno di aiuto per ipotizzare soluzioni. Sceglie risorse, metodi, strumenti per pianificare la soluzione scelta con l’aiuto dell’insegnante o del gruppo di lavoro.

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8 9 10

Ha buoni rapporti con tutti i coetanei, ma preferisce relazionarsi con un piccolo gruppo. E’ quasi sempre attento; rispetto al lavoro è quasi sempre responsabile portando a termine le consegne nei tempi stabiliti. Ha tempi di attenzione quasi sempre adeguati alle richieste e spesso comprende anche i messaggi impliciti. Espone il senso globale dei discorsi ascoltati con un linguaggio semplice e corretto. Comprende globalmente il documento e lo traduce quasi sempre autonomamente nelle sue parti costitutive secondo i modelli appresi. Scrive autonomamente con pertinenza di forma testuale e registro. Gli elaborati, semplici nel contenuto e con qualche stereotipo sono organici sia dal punto di vista strutturale che sintattico. Comprende una

situazione

Ha buoni rapporti con tutti i coetanei. E’ quasi sempre attento; rispetto al lavoro è quasi sempre responsabile portando a termine le consegne nei tempi stabiliti. Ha tempi di attenzione adeguati alle richieste e comprende anche i messaggi impliciti. Espone il senso globale dei discorsi ascoltati con un linguaggio corretto. Comprende globalmente il documento e lo traduce quasi sempre autonomamente nelle sue parti costitutive secondo i modelli appresi. Scrive autonomamente con pertinenza di forma testuale e registro. Gli elaborati, sono organici sia dal punto di vista strutturale che sintattico. Comprende una situazione

problematica articolata e la

risolve correttamente

individuandone le informazioni.

Analizza e riconosce spesso in

modo autonomo relazioni causali/

temporali e

Con i coetanei e gli adulti

interagisce sempre nel rispetto di

ruoli e regole. Ha tempi di

attenzione sempre adeguati,

argomenta con pertinenza,

completezza di idee e proprietà

linguistica. Traduce e interpreta

testi di varie tipologie e ne

estrapola significati .Scrive

sempre in modo autonomo con

competenza ideativa e testuale

con ricchezza di considerazioni

anche originali e critiche.

Analizza la situazione

problematica e l’obiettivo da

raggiungere sempre in modo

autonomo: comprende un

problema anche complesso e lo

risolve utilizzando la strategia più

opportuna. Ipotizza soluzioni,

utilizza linguaggi specifici e

adatta schemi logici utilizzati in

altri contesti; sa sempre motivare

i propri ragionamenti e le proprie

decisioni. Sceglie, valuta e

pianifica con sicurezza una

problematica articolata e la risolve correttamente individuandone le informazioni. Analizza e riconosce spesso in modo autonomo relazioni causali/ temporali e proprietà invarianti di fatti e fenomeni. Ipotizza soluzioni e raramente ha bisogno di aiuto per integrare i dati registrati con le conoscenze pregresse. Sceglie, valuta e pianifica la soluzione generalmente in modo autonomo. Spesso chiede all’insegnante conferme delle proprie decisioni.

proprietà invarianti di fatti e fenomeni. Ipotizza soluzioni e non ha bisogno di aiuto per integrare i dati registrati con le conoscenze pregresse. Sceglie, valuta e pianifica la

soluzione in modo autonomo.

soluzione efficace e sempre in modo autonomo. Nell’esecuzione risolutiva, sa sempre valutare autonomamente le risorse logiche, critiche e creative impiegate.

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44

ORGANICO POTENZIATO

L’organico potenziato assegnato alla nostra scuola è di 4 unità. Le docenti sono impegnate nelle supplenze brevi

e nelle classi per consentire la suddivisione delle stesse in gruppi di alunni per livelli eterogenei/omogenei.

FABBISOGNO ORGANICO

POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA

Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione: indicare il

piano delle sezioni

previste e le loro

caratteristiche (tempo

pieno e normale,

pluriclassi…) Posto

comune

Posti sostegno

Scuola dell’Infanzia a.s.2016-17 20 3 10 sezioni

a.s.2017-18 20-21 1-2 10 sezioni

a.s.2018-19 20-21 1-2 10 sezioni

Scuola Primaria a.s.2016-17 40 8 31 classi 3 classi con il

tempo pieno

a.s.2017-18 40-41 7-8 29, 30 classi con

massimo 18 alunni, 3-

4 classi con il tempo

pieno

a.s.2018-19 40-41 7-8 29, 30 classi con

massimo 18 alunni, 3-

4 classi con il tempo

pieno

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45

Posti per il potenziamento

Tipologia (posto comune, sostegno…)

n. docenti

Motivazione (con riferimento alle priorità

strategiche)

Posto comune 7 -Organizzazione per gruppi classi aperte

per attività di recupero, consolidamento e

potenziamento.

-Supplenze brevi.

-Continuità.

Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art.1

legge 107/2015

TIPOLOGIA N.

Assistenti amministrativi 5

Collaboratore scolastico 13

Altro….

PIANO TRIENNALE DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE 2016-2019

Con la legge 107/2015 è stato modificato il previgente assetto normative in merito alla formazione in servizio dei docenti della

Scuola italiana. La norma aggiorna la definizione di formazione dei docenti da diritto/dovere, così come indicato all’art. 282 del D.

Lgs. 297/1994, a obbligo permanente e strutturale, come statuito dal comma 124, art. 1 della legge 107/2015. La stessa Legge

rimanda alla emanazione di un Piano nazionale della formazione che ha il compito di specificare le priorità strategiche nazionali

inerenti la formazione del personale scolastico.

Con la CM. prot. 2915.15-09-2016 e successivamente, con il Piano nazionale della formazione dei docenti per il triennio 2016-19,

emanato dal MIUR, in applicazione della legge 107/2015, lo scorso 3 ottobre 2016, le singole scuole sono state chiamate a

delineare il proprio Piano Di Istituto.

“L'obiettivo è la creazione di un sistema di sviluppo professionale continuo, un ambiente di apprendimento "diffuso" qualificato da

un insieme di differenti opportunità culturali per la formazione: corsi, comunità di pratiche, proposte di ricerca didattica, esperienze associative, attività accademiche, riviste e pubblicazioni, ecc.”

La nostra scuola al fine di qualificare e riconoscere l'impegno di ciascun docente nelle iniziative di formazione, nel prossimo

triennio in via sperimentale, così come previsto dalla vigente normativa, ha articolato le attività in Unità Formative.

Due azioni formative per ciascun area tematica (COMPETENZE DI SISTEMA, COMPETENZE PER IL 21° SECOLO, COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA), definibili di primo e secondo livello, caratterizzate, ciascuna, da un differente obiettivo formativo

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46

strategico e funzionale al raggiungimento dei traguardi e degli obiettivi di processo presenti nel Piano di Miglioramento dell’Istituto.

L’obiettivo strategico delle azioni di primo livello di ogni area tematica è quello di garantire ai docenti un percorso di formazione comune, di base, sui temi emersi dalla rilevazione del fabbisogno formativo dei docenti, utile all’assolvimento dell’obbligo formativo e al contempo alla innovazione didattica e metodologica complessiva dell’Istituto, in modo corale e uniforme.

L’obiettivo strategico delle azione di secondo livello di ogni area tematica è quello di investire su un team di docenti che focalizzino la propri a azione formativa su dimensioni strategiche di miglioramento individuate dalla scuola e di strutturare solidi e spendibili percorsi formativi, più approfonditi e nel contempo tali da divenire utile al supporto dei colleghi. Si tratta, quindi di costituire un contingente stabile di formatori proveniente dalla base dei docenti che dovrebbe

assolvere a compiti di training, coaching, tutoring e mentoring a beneficio dell’Istituto.

CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE

La valutazione del PTOF è parte integrante del nostro Piano di Miglioramento non solo per il controllo degli

apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico/formativo, al fine di intervenire con flessibilità e tempestività sui

processi.

Le verifiche sono effettuate:

all’inizio dell’anno scolastico attraverso la somministrazione di prove d’ingresso oggettive, concordate dai docenti

di classi parallele; per rilevare i livelli di partenza degli alunni;

in itinere per controllare i percorsi relativi ai traguardi di competenza;

alla fine dell’anno scolastico per accertare il grado delle acquisizione, delle abilità e delle competenze, attraverso

prove di uscita che tengono conto dei traguardi determinati a livello nazionale.

Le prove di verifica sono articolate secondo criteri di gradualità e hanno varie tipologie: orali, scritte, grafiche, pittoriche,

pratiche, con uso integrato dei diversi linguaggi.

La valutazione e l’autovalutazione è un processo importante e continuo, finalizzato sia alla rilevazione sistematica degli

apprendimenti acquisiti degli alunni, sia al miglioramento della qualità formativa che la scuola offre per promuovere il

pieno sviluppo delle potenzialità di ciascuno.

Pertanto la valutazione è :

formativa : permette agli insegnanti di progettare strategie di recupero/potenziamento per un miglior successo formativo

orientativa : favorisce la riflessione degli alunni, sulle rispettive abilità da recuperare e sulle abitudini da sviluppare e

l’autovalutazione

trasparente : vengono comunicati e descritti gli esiti raggiunti a genitori e alunni

collegiale : richiede condivisione di finalità, criteri e metodologie educative

individualizzata : rispetta ritmi, tempi e livelli di tutti gli alunni

dinamica : prevede un punto di partenza, un percorso programmato, un punto di arrivo

globale : considera gli aspetti cognitivi e non degli alunni.

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Da anni, prima che la L. del 13 luglio n.107 del 2015 ne rendesse obbligatoria l’azione di valutazione sia del sistema

scolastico sia degli apprendimenti, la nostra scuola si è sottoposta volontariamente alla Valutazione esterna con il

progetto VALeS e già dall’anno scolastico 2014/15 era stato elaborato un PdM che mirava ad eliminare le criticità

emerse da un primo RAV compilato nell’a.s. 2013.

La valutazione di ogni alunno viene formulata secondo i criteri e i livelli del Documento Ministeriale, con indicatori

scanditi per gradi di competenza specifiche di ciascuna disciplina, in relazione al processo di

insegnamento/apprendimento.

Il giudizio globale quadrimestrale viene formulato collegialmente dai docenti secondo indicatori cognitivi, affettivi e

relazionali condivisi.

La valutazione dei soggetti in situazione di handicap viene personalizzata con indicatori adeguati alle singole

situazioni.

Le indicazioni e le azioni per un’attenta valutazione ed autovalutazione del percorso formativo e organizzativo sono

contenute nel PdM e nel Piano dell’offerta formativa che può essere aggiornato in relazione ad una periodica

valutazione sulla efficacia, sull’efficienza e sulla qualità del servizio scolastico mediante :

un monitoraggio a cui partecipano tutti gli “attori” coinvolti nel percorso formativo (alunni classi V ,genitori, docenti)

analisi collegiale dei risultati;

confronto con i risultati degli anni precedenti;

realizzazione di grafici riassuntivi accompagnati da verbali;

condivisione dei risultati con i genitori;

verifica/valutazione in sede di Collegio dei Docenti e di Consiglio di Circolo per gli aspetti di rispettiva competenza.

L’attività di monitoraggio interno implica l’individuazione di alcuni aspetti da valutare in merito alla coerenza delle

scelte rispetto alle attese e alle esigenze degli alunni e del territorio

Pertanto si auspica che il servizio della Scuola De Gasperi risulti efficace nei processi, efficiente nell’utilizzo

delle risorse e raggiunga standard di qualità nella gestione tali da soddisfare pienamente le esigenze degli

alunni, delle famiglie e del Territorio.

Il presente PTOF è stato approvato dal Collegio dei Docenti e adottato dal Consiglio di Circolo nella seduta del

14/01/2016.

E’ stato aggiornato e approvato dal Collegio dei Docenti, adottato dal Consiglio di Circolo nella seduta del

13/10/2016.

Al presente è allegato il PAI (PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE) deliberato dal Collegio dei Docenti nella

seduta del 16/06/2016 per l’a. s. 2016/2017.

Visto: f.to Il Dirigente Scolastico

Dott.ssa Domenica Camposeo

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Piano Annuale per l’Inclusione

Il piano annuale per l ‘inclusività è uno strumento che consente alle istituzioni scolastiche di progettare la propria offerta formativa in senso inclusivo. Spostando l’ attenzione dal concetto di integrazione a quello di inclusione. Il concetto di inclusione attribuisce importanza al modo di operare sul contesto, mentre col concetto di integrazione l’azione si focalizza sul singolo soggetto, cui si imputano deficit o limiti di vario genere e a cui si offre un aiuto di carattere didattico e strumentale per il superamento o il mitigamento degli stessi e per essere integrato nel sistema . Si tratta di un cambiamento di prospettiva che impone al sistema “scuola” un nuovo punto di vista che deve essere eletto a linea guida dell’attività educativo -didattica quotidiana. Il nostro Istituto ritiene che, la programmazione e l’effettuazione del percorso didattico va indirizzata verso la personalizzazione e/o individualizzazione dei percorsi educativi rispettando la peculiarità di approccio, metodo , stile e livello di apprendimento di tutti i discenti e, in particolare, dei BES; Propone, quindi, che, per quanto attiene allo specifico didattico, si ricorra a: 1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni); 2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati); 3) strumenti compensativi; 4) misure dispensative; utilizzati secondo una programmazione personalizzata con riferimento alla normativa nazionale e/o alle direttive del POF, PTOF, PDM. Inoltre si propone un congruo utilizzo e un impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali già disponibili nella scuola o da reperire con richieste esterne (es. facilitatore linguistico, psicologo, assistenti educatori o alla persona).

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

Per l’attuazione di una concreta politica di inclusione è necessario riscontrare i punti di criticità e i punti di forza attuali della scuola. Ad oggi si ritiene di dover segnalare, i seguenti punti di criticità: mancanza di facilitatori linguistici per far fronte alla presenza di alunni non di madrelingua;

scarsa disponibilità delle risorse finanziarie annuali attraverso le quali attivare opportuni interventi di sostegno/integrativi

difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti, dalla documentazione presentata, informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES per l’anno scolastico successivo Punti di forza:

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presenza di funzioni strumentali e gruppi di lavoro,

presenza di laboratori

presenza di progetti specifici

A. Rilevazione dei BES presenti:

Scuola

dell’Infanzia

Scuola

Primaria

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

minorati vista

minorati udito

Psicofisici 4 13

2. disturbi evolutivi specifici

DSA 10

ADHD/DOP

Borderline cognitivo

Altro

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

Socio-economico

Linguistico-culturale 38 45

Disagio comportamentale/relazionale

Altro

Totali

% su popolazione scolastica

N° PEI redatti dai GLHO 7 13

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di

certificazione sanitaria 2

6

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N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di

certificazione sanitaria

B. Risorse professionali specifiche

Prevalentemente

utilizzate in…

Sì / No Si/No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate

e di piccolo gruppo

SI SI

Attività laboratoriali

integrate (classi aperte,

laboratori protetti, ecc.)

SI SI

AEC Attività individualizzate

e di piccolo gruppo

SI SI

Attività laboratoriali

integrate (classi aperte,

laboratori protetti, ecc.)

SI SI

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate

e di piccolo gruppo

No

Attività laboratoriali

integrate (classi aperte,

laboratori protetti, ecc.)

No

Funzioni strumentali /

coordinamento

POF, progetti

extracurriculari

laboratori, gestione del

sito,relazioni con il

territorio,progetti

regionali.

SI SI

Referenti di Istituto (disabilità,

DSA, BES)

Funzione strumentale

Docente incaricato

SI SI

Psicopedagogisti e affini

esterni/interni

Psicopedagogisti

esterni

SI SI

Docenti tutor/mentor

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Altro:

Altro:

C. Coinvolgimento docenti curricolari

Attraverso… Sì / No Si/no

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SI SI

Rapporti con

famiglie SI

SI

Tutoraggio alunni SI SI

Progetti didattico-

educativi a

prevalente tematica

inclusiva

SI

SI

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI SI SI

Rapporti con

famiglie SI

SI

Tutoraggio alunni SI SI

Progetti didattico-

educativi a

prevalente tematica

inclusiva

SI

SI

Altro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI SI SI

Rapporti con

famiglie SI

SI

Tutoraggio alunni SI SI

Progetti didattico-

educativi a SI

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prevalente tematica

inclusiva

Altro:

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili SI SI

Progetti di inclusione /

laboratori integrati

SI

Altro:

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione

su genitorialità e

psicopedagogia dell’età

evolutiva

SI

SI

Coinvolgimento in progetti

di inclusione SI

SI

Coinvolgimento in attività

di promozione della

comunità educante

SI

SI

Altro:

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma /

protocolli di intesa

formalizzati sulla disabilità

SI

SI

Accordi di programma /

protocolli di intesa

formalizzati su disagio e

simili

SI

SI

Procedure condivise di

intervento sulla disabilità SI

SI

Procedure condivise di

intervento su disagio e

simili

SI

SI

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Progetti territoriali

integrati

SI

Progetti integrati a livello di

singola scuola

SI

Rapporti con CTS / CTI

Altro:

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali

integrati SI

SI

Progetti integrati a livello di

singola scuola

Progetti a livello di reti di

scuole

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie

educativo-didattiche /

gestione della classe

SI

SI

Didattica speciale e

progetti educativo-didattici

a prevalente tematica

inclusiva

SI

SI

Didattica interculturale /

italiano L2 SI

SI

Psicologia e psicopatologia

dell’età evolutiva (compresi

DSA, ADHD, ecc.)

SI

SI

Progetti di formazione su

specifiche disabilità

(autismo, ADHD, Dis.

Intellettive, sensoriali…)

SI

SI

Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

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Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel

cambiamento inclusivo X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di

formazione e aggiornamento degli insegnanti X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con

prassi inclusive; X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti

all’interno della scuola X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti

all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi

servizi esistenti;

X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare

supporto e nel partecipare alle decisioni che

riguardano l’organizzazione delle attività

educative;

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla

promozione di percorsi formativi inclusivi; X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive

utilizzabili per la realizzazione dei progetti di

inclusione

X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che

scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la

continuità tra i diversi ordini di scuola e il

successivo inserimento lavorativo.

X

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di

inclusività dei sistemi scolastici

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Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa,

livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

Costituzione del gruppo GLI formato da: 1 funzione strumentale, 1 insegnante per

ogni Interclasse e intersezione, 1 referente sostegno, 1 genitore gruppo H, 1 figura

specialistica.

Al gruppo GLI sarà affidato il compito di:

- Predisposizione di griglie di osservazione e monitoraggio dei dati;

- Coordinamento di soggetti esterni;

- Dare sostegno ai docenti e alle famiglie in eventuali casi in cui si renderà necessaria la richiesta di una visita specialistica.

I docenti sulla base delle osservazioni effettuate con il continuo sostegno del GLI,

elaboreranno i piani didattici personalizzati (PDP).

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli

insegnanti

I Docenti sono disponibili a frequentare o a seguire specifici percorsi formativi

gestiti da agenzie o enti esterni.

La scuola nei limiti delle disponibilità e delle risorse esistenti si impegnerà a

realizzare percorsi di autoaggiornamento sulle diverse tipologie di BES e nella

diffusione e condivisione di materiale informativo.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

I docenti si renderanno responsabili :

- della somministrazione di tests strutturati

- della compensazione con prove diverse;

- della diversificazione di tempi e di contenuti specifici;

- dell’utilizzo di molteplici canali di comunicazione e sussidi vari;

- delle osservazioni sistematiche finalizzate all’analisi delle capacità relazionali e cooperative degli alunni.

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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

- Sostegno come attività individuale e individualizzata;

- Sostegno nel piccolo gruppo e nel gruppo allargato;

- Sostegno in attività di laboratorio;

- Sostegno in attività di recupero;

- Programmazione condivisa degli alunni;

- Scambio periodico di autovalutazione degli interventi con il GLI Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in

rapporto ai diversi servizi esistenti

Sostegno agli alunni con servizi esterni alla scuola (ASL, Associazioni di

volontariato, servizi sociali, cooperative sociali)

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle

decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

Ruolo delle famiglie:

- Disponibilità a colloqui individuali e periodici;

-Partecipazione attiva ad attività mirate (laboratori, attività manuali, iniziative di

circolo);

--Condivisione nella scelta delle attività extracurriculari

Valorizzazione delle risorse esistenti

Nell’organizzazione, nella gestione e nel coordinamento saranno valorizzate tutte

le risorse esistenti sia professionali che materiali (TIC, laboratori attrezzati)

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Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione

dei progetti di inclusione

Le risorse a disposizione della scuola saranno utilizzate anche nella realizzazione

di progetti mirati all’inclusione (eventuali progetti PON, Diritti a Scuola, Progetti

in Attività Aggiuntive finanziati con il Fondo d’Istituto ed eventuali Progetti

finanziati dalla Regione, come Aree a Rischio e Aree a Forte Processo

Immigratorio)

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema

scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento

lavorativo.

Verranno attuate:

- attività mirate alla continuità tra i gradi d’istruzione inferiore e superiore con

incontri periodici e attività in comune;

- predisposizione ed utilizzazione di griglie di osservazione;

-colloqui con i docenti per una precoce individuazione dei BES e predisposizione

di un ambiente adatto all’accoglienza

Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 16 giugno 2016

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1

DIREZIONE DIDATTICA STATALE 2° CIRCOLO

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PIANO DI MIGLIORAMENTO A.S. 2016/2017

RESPONSABILE del Piano : Dir. Dott. Domenica Camposeo

Composizione del gruppo che segue la progettazione del PdM:

Nome e Cognome Ruolo nell’organizzazione scolastica Ruolo nel team di miglioramento

D’Addabbo Rubina Funzione Strumentale Referente

Anelli Angela Maria Vicaria Componente

Settanni Maria Luigia Docente Componente

Guido Roberta Docente Componente

Mariano Rosanna Docente Componente

Boccuzzi Carmela Docente Scuola Infanzia Componente

PRIMA SEZIONE Scenario di riferimento

Informazioni ritenute necessarie per la spiegazione delle scelte di miglioramento

Il contesto socio-culturale in cui la scuola è inserita (reti sul territorio, caratteristiche sociali e culturali dell’ambiente in

cui la scuola è inserita, modelli educativi di riferimento, offerte per la gestione del tempo libero)

Noicattaro è un paese con un’economia prevalentemente agricolo-commerciale: la principale risorsa economica è collegata

alla produzione di uva da tavola, che viene esportata anche all’estero. Una zona di insediamenti produttivi è attiva alla periferia di Noicattaro.

Il tessuto sociale si presenta molto variegato a causa della presenza di nuclei familiari provenienti dal capoluogo e di extracomunitari in cerca di lavoro, la cui integrazione richiede, da

parte di tutte le istituzioni, un notevole impegno dal punto di vista assistenziale, culturale ed educativo. Si evidenzia, dunque, una diversificazione delle fasce socio – economiche, dalle più agiate

alle più deprivate. Nel territorio sono presenti 2 Istituti Comprensivi, un Circolo Didattico Statale ed uno Parificato, 5 Scuole dell’Infanzia non statali. Il centro psico-pedagogico “S. Agostino” accoglie ragazzi portatori

di gravi handicap provenienti anche da paesi vicini. I cittadini possono usufruire di una Biblioteca Comunale bene attrezzata, dotata di sala conferenze e di spazi strutturati per gli

utenti; presso la stessa si trova la biblioteca per ragazzi nella quale bambini e ragazzi usufruiscono di guida e animazione nella consultazione. Sono presenti nel territorio anche una galleria

civica di arte moderna e contemporanea; uno sportello “Informa-giovani” presso il Palazzo della Cultura; un’ampia Sala Consigliare all’interno del Palazzo Comunale, utilizzata per varie

manifestazioni culturali; un Poliambulatorio; un Centro Ascolto per tossicodipendenti; un Consultorio Familiare. Per l’assistenza ospedaliera, i cittadini devono rivolgersi alle strutture dei paesi

limitrofi. Cresce l’esigenza dell’introduzione di asili nido comunali, poiché quelli esistenti sono privati.

Risultano incrementate le aree creative: il Parco è dotato di belle

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2

strutture sportive per il tempo libero, di una ludoteca e di un’arena

che funziona nel periodo estivo; la Villa Comunale, ultimamente attrezzata a parco giochi per i più piccoli; il campo sportivo, ritenuto tra i più importanti della Provincia; il Palazzetto dello

sport; altri spazi verdi attrezzati, come Piazza Dossetti presso il Municipio, Piazzetta Porcelli, il laboratorio Urbano EXVIRI, Presidio del Libro.

Va evidenziato, altresì, che presso la Scuola “A. De Gasperi” ha la sua sede la “Libera Università della Terza Età”, che vede l’adesione di un gran numero di iscritti e realizza numerose

attività culturali. La Scuola per le famiglie è la più importante “agenzia” educativo -formativa, cui è affidato anche il ruolo di recuperare quei valori

che il rapido modificarsi dei costumi non ha sempre salvaguardato e/o consolidato. Emerge negli scambi comunicativi ( dialoghi, conversazioni, discussioni …) il bisogno di incentivare

e/o potenziare la capacità di ascolto e il rispetto delle regole. La scuola primaria ha aderito al progetto in rete sulla certificazione delle competenze alla fine della classe quinta.

Inoltre sono stati presentati cinque Progetti PON FSE con accordi di rete con l’ Istituto comprensivo Gramsci-Pende e altre associazioni sportive del territorio oltre ai servizi sociali comunali.

L’organizzazione scolastica (Composizione popolazione scolastica alunni, strategie della

scuola per il coinvolgimento delle famiglie, obiettivi del POF, modalità di condivisione metodologica e didattica tra insegnanti, attenzione alle dinamiche tra pari, gestione della scuola, sistemi di comunicazione)

Gli alunni che frequentano il 2° Circolo Didattico sono 945 di estrazione sociale abbastanza variegata dalle classi sociali e

culturali più agiate a quelle più deprivate sia socialmente che culturalmente; molti genitori, giovanissimi, hanno solo la licenza elementare, molti genitori extracomunitari non parlano l’italiano. Per cui i docenti inseriscono all’interno del curricolo percorsi

didattici quali strumenti di prevenzione della dispersione, contenitori di idee e attività da coltivarsi e da svolgersi sia nell’ambito del normale insegnamento curricolare sia nei tempi

aggiuntivi. La scelta di questi percorsi è scaturita da un’analisi accurata del contesto territoriale, dalle esigenze e attese delle famiglie, dai bisogni formativi degli alunni. Le attività di

ampliamento dell’Offerta Formativa consentono all’utenza di soddisfare particolari interessi di formazione, di vivere momenti culturali diversi da quelli tradizionali, di vivere un tempo-scuola in

modo interessante e creativo, di fruire di maggiori e diverse opportunità educative. Nonché di recuperare, consolidare ed ampliare conoscenze, competenze ed abilità.

Gli insegnanti si attengono al Patto educativo di corresponsabilità(diritti e doveri di alunni, docenti, genitori) e si impegnano a favorire una varietà di comunicazioni formali e

informali al fine di sviluppare un clima costruttivo tra famiglia e scuola e creare un virtuoso circuito relazionale. La scuola si astiene da ogni forma di discriminazione nei confronti della loro

nazionalità, appartenenza etnica, livello sociale e culturale, religione, opinione politica, forme di infermità dell’utenza. Espone chiaramente ai genitori i suoi obiettivi educativi e culturali, rende

conto dei risultati, considera attentamente i problemi che si pongono favorisce il confronto, considera attentamente i problemi che gli vengono presentati, ma respinge imposizioni

attinenti alla specifica sfera di competenza tecnico-professionale della docenza. I docenti programmano di anno in anno le linee guida del percorso formativo e del processo di apprendimento

condividendo scelte metodologie, strategie organizzative; inoltre, periodicamente si confrontano sui risultati alternando la lezione frontale ad attività di gruppo, organizzati per scopi diversi. I

docenti inoltre periodicamente si confrontano sui risultati, rivedono eventualmente il percorso programmato, per adeguarlo alle nuove esigenze, nell’ottica dell’ equità degli esiti. Le Relazioni

tra pari sono dettate da un codice deontologico interno che i docenti sono tenuti a rispettare, i vari ruoli e funzioni sono riconosciuti e rispettati nella loro specificità e gestiti dal Dirigente.

Le nomine dei collaboratori e delle F.S. sono proposte e approvate nel collegio dei docenti. La leadership è esercitata dal dirigente, che viene affiancato dai collaboratori, le funzioni

strumentali che concorrono alla gestione delle attività curricolari ed extracurricolari, regolano il rapporto con il territorio partecipando e aderendo ad iniziative locali, progetti Ministeriali,

Europei e regionali. Suggeriscono la partecipazione a concorsi e corsi di aggiornamento e/o di formazione, partecipano a convegni, conferenze e iniziative varie: si occupano del

monitoraggio delle attività di valutazione e dei questionari di gradimento. La scuola infine ha un sito web dove vengono pubblicate tutte le iniziative a cui la scuola aderisce, vengono

pubblicati il POF , il Curricolo, il PTOF fruibile così da tutti.

Oltre alle competenze culturali e didattiche, l’insegnante cerca di

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3

coltivare le competenze relazionali indispensabili per instaurare

rapporti significativi ed efficaci con i bambini, nella consapevolezza che la scuola riveste un ruolo di straordinario spessore morale e determina il benessere sociale nell’età

infantile. Sono infatti curate in modo particolare le relazioni tra pari: nella convivenza quotidiana con i coetanei, i bambini sono stimolati a esercitare abilità sociali quali la collaborazione nel

lavoro di gruppo, la condivisione e l’osservanza delle regole stabilite, la disponibilità alla tolleranza e alla soluzione dei conflitti, il rifiuto della competizione fine a se stessa in favore

dell’approccio tutoriale, l’autocontrollo e la gestione delle emozioni, la pratica della pacificazione, la disponibilità all’accoglienza e all’integrazione, la partecipazione al dialogo

educativo. Anche i genitori degli alunni vengono coinvolti nel processo di interiorizzazione di poche e chiare regole anche a casa, affinché i piccoli percepiscano la continuità del dialogo

educativo; ma deve essere ancora consolidato questo atteggiamento di collaborazione da parte di molte famiglie. In diverse occasioni, comunque, i genitori dei bambini sono pronti a

collaborare alla buona riuscita delle iniziative scolastiche, dedicando tempo e mettendo a disposizione le competenze personali; proprio queste occasioni rappresentano altresì

opportunità di conoscenza, aggregazione, condivisione tra genitori.

Il lavoro in aula (attenzione alle relazioni docenti-alunni, gli ambienti di

apprendimento, progetti di recupero e potenziamento degli apprendimenti, utilizzo di nuove tecnologie per la didattica)

Nell’ambito delle ore di insegnamento settimanale, oltre al tradizionale “orario frontale” ogni docente realizza:

- Attività di recupero/di rinforzo/ di sviluppo con lavoro in

gruppi eterogenei ed omogenei, applicando metodologie come il cooperative learning e il tutoring.

- Attività di potenziamento /recupero in compresenza

con il docente dell’organico dell’autonomia. - La Compresenza dei docenti è utilizzata per le

supplenze brevi.

L’organizzazione delle risorse strutturali in senso funzionale ai bisogni educativi costituisce la base portante del nostro curricolo.

La gestione degli ambienti, laboratori e altri spazi interni ed esterni sono finalizzati ad attività promozionali ed arricchenti la formazione del fanciullo, utilizzando i diversi linguaggi.

La gestione dei sussidi è affidata a un docente funzione strumentale. L’uso degli spazi comuni: locali, aule, aula mensa, aula telematica

docenti, aula magna, palestra coperta, cortili, laboratorio multimediale, laboratorio linguistico, laboratorio scientifico è disciplinato da un quadro-orario appositamente predisposto.

L’organizzazione del servizio scuola è finalizzata alla formazione completa attraverso attività di insegnamento – apprendimento di tutti gli alunni, affinché vengano accolti ed aiutati nella piena realizzazione del potenziamento educativo di ciascuno.

L’istituzione scolastica, dunque, che sceglie come finalità sociale l’etica dell’uguaglianza, perseguita mediante la valorizzazione delle diversità, si fa essa stessa modello di vita democratica e di

educazione alla convivenza nella democrazia. L’integrazione dell’alunno non si esaurisce nella semplice trasmissione di conoscenze in un normale contesto scolastico,

ma comprende una gamma più vasta di relazioni umane e sociali idonee a favorire lo sviluppo armonioso e globale della sua personalità.

La funzione della Scuola, pertanto, è quella di promuovere “l’apprendimento in dimensione educativa a vantaggio di ogni soggetto, qualunque sia la sua storia e la sua diversità”.

Essa, pertanto, assume la connotazione di “ambiente educativo e di apprendimento”, come afferma Bruner, cioè spazio vitale, complesso di condizioni idonee alla crescita e allo sviluppo della

persona, luogo di educazione attraverso l’istituzione adeguatamente commisurato alle esigenze formative da “diversi” soggetti.

L’azione educativa pertanto sarà progettata in vista dell’inserimento e dell’integrazione di tutti gli alunni all’interno di ogni gruppo classe, per favorire e promuovere oltre che i processi

di apprendimento strumentale lo sviluppo della personalità.

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4

IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Descrizione dei processi che hanno portato alla scelta degli

obiettivi di miglioramento

Criticità individuate/piste di

miglioramento

Punti di forza della scuola/

risorse

Risultati della valutazione esterna (Prove Invalsi, valutazione di

equipe) 1) Risultati Invalsi

2)Continuità e Orientamento

3)Capacità di governo del territorio e rapporto con le famiglie

4) Attività di AutoValutazione.

1)Considerato il dato scuola

delle Prove Invalsi del 2015 si rileva che esso è leggermente

inferiore rispetto a quello della media nazionale, sia per italiano che per matematica.

Risultato in calo rispetto al 2014 anche se va precisato che non tutte le classi hanno

sostenuto le prove a causa di una manifestazione di protesta dei genitori contro la L.107.

.

- -

-

-

-

- -

-

I punti di forza sono:

- la progettazione didattica effettuata in modo condiviso per ambiti disciplinari che

coinvolge tutti i docenti; l’individuazione chiara delle competenze in entrata e in

uscita per tutte le classi; l’utilizzo di modalità didattiche differenziate;

la scelta di criteri comuni di valutazione e la messa in atto di procedure comuni mediante prove strutturate in entrata,

intermedie e finali; i momenti di incontro programmati per la

condivisione dei risultati e la relativa tabulazione dei dati; la comparazione e riflessione

dei risultati ed eventuali interventi mirati per alunni con specifiche necessità;

la diffusione dei risultati. - Curricolo verticale tra scuola

dell'infanzia, scuola primaria,scuola secondaria di primo grado, con la chiara

definizione delle competenze che l'alunno deve possedere in uscita al termine di ogni ciclo di

istruzione. Progettazione di U.d.A. condivise nelle classi "ponte” .

-La scuola primaria ha aderito al progetto in rete sulla certificazione delle

competenze alla fine della classe quinta. Inoltre sono stati presentati

cinque Progetti PON FSE con accordi di rete con l’ istituto comprensivo Gramsci-Pende e

altre associazioni sportive del territorio oltre ai servizi sociali comunali.

-Attività di valutazione e autovalutazione a cura del

GIV e GAV.

Le risorse disponibili della scuola sono quelle finanziarie, ed umane;

Le risorse finanziarie della scuola sono costituite dal FIS e da eventuali progetti approvati.

le risorse umane sono rappresentate dal Corpo Docente.

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Dal RAV 2016 non emergono criticità

Risultati dei processi autovalutazione

Positivi

Linea strategica del piano

Innalzare il livello dei risultati interni e nazionali attraverso un processo continuo di valutazione e autovalutazione mettendo in

atto una serie di azioni strutturate e condivise, per migliorare le prestazioni degli alunni con il monitoraggio dei risultati.

Definizione di Obiettivi strategici Indicatori

Innalzare il livello dei risultati attraverso un attento processo di valutazione e

autovalutazione. Indicatori di valutazione, per disciplina, e cittadinanza e

costituzione. Per le classi quinte certificazione delle

competenze.

Condivisione dei risultati in

uscita tra i diversi ordini scolastici.

Incontri programmati del GIV. Somministrazione di prove strutturate condivise,

osservazioni sistematiche cittadinanza e costituzione. Parametri di valutazione condivisi.

tabulazione dei risultati e monitoraggio.

Rilevazione delle valutazioni

attraverso tabelle predisposte e condivise da ogni ordine di scuola .

Progetti di recupero e potenziamento. Condivisione e interpretazione

dei risultati. Corsi di formazione per docenti.

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PRIORITA’ INDICATE NEL RAV A.S. 2016/17

Area da migliorare Necessità di miglioramento Grado di priorità

COMPETENZE CHIAVE CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Costruire il senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità attraverso esperienze significative che favoriscano

forme di cooperazione e di solidarietà, rispetto dell’ambiente.

1

RISULTATI SCOLASTICI

Innalzare il livello dei risultati

scolastici nelle discipline di italiano e matematica

2

RISULTATI INVALSI Innalzare il livello dei risultati

delle prove Invalsi

3

RISULTATI A DISTANZA Osservare i risultati a distanza

degli alunni per verificare il percorso formativo messo in atto dal Curricolo scuola

4

SECONDA SEZIONE

Da compilare per ciascun progetto

Indicazioni di progetto Titolo del progetto OBIETTIVO RISULTATI : Innalzare il livello di

competenze degli alunni

Data di inizio e fine GENNAIO 2015 - GIUGNO2017

La pianificazione (Plan)

Pianificazione obiettivi operativi

Obiettivi operativi Indicatori di valutazione

1)Obiettivo prioritario del

progetto è quello di garantire a tutti gli alunni un’adeguata acquisizione

delle competenze in MATEMATICA e in LINGUA ITALIANA con

riferimenti agli esiti Invalsi, al contesto socioculturale, ai punti di partenza e alle

potenzialità di ogni alunno.

1a) Rilevazione e interpretazione dei livelli di

apprendimento per individuare le aree di criticità e di eccellenza

degli alunni e adeguarvi gli interventi formativi. 1b) Analisi e

interpretazione delle prove e degli esiti Invalsi a livello di Collegio Docenti, di

gruppi di ambito e di docenti di classe; confronto con i dati degli

anni precedenti; confronto con i contenuti e i dati di valutazione dei docenti;

individuazione delle aree di criticità da migliorare. 1c) Utilizzo tra docenti di

classi parallele di prove comuni, di griglie di rilevazione in

itinere. 1d) Utilizzo comune e coerente di criteri di

valutazione. 1e) Individuazione di punti di attenzione o aree di

progettazione didattica mirata allo sviluppo di competenze base nelle

varie discipline sempre nell’ottica della

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trasversalità.

1f) Attività per livelli, nell’ambito del modulo e/o all’interno della stessa

classe, in Matematica e Italiano attraverso lavori di gruppo

1g) Utilizzo della multimedialità per l’apprendimento attivo e la

personalizzazione degli apprendimenti (LIM, E-book. Coding, T.C.I

BYOD) 1h) Utilizzo di educatori per interventi di supporto

in favore degli alunni in difficoltà. 1l) Arricchimento delle

opportunità formative: progetti, laboratori, partecipazione a iniziative

esterne, progetti europei in L2 ( progetto Erasmus) 1l)Revisione dei criteri per

la formazione delle classi. 1m) Condivisione dei risultati e dei processi,

negli incontri d’Interclasse.

Risorse umane necessarie

Dirigente, funzione strumentale, docenti, GIV, GAV rappresentanti di classe.

Destinatari del progetto (diretti ed indiretti)

Docenti, alunni, genitori.

La realizzazione (Do)

Descrizione delle principali fasi di attuazione

Il progetto, diretto ai docenti, agli alunni e ai genitori, si attuerà in diverse fasi:

Partecipazione dei docenti ai corsi di formazione sulla didattica delle competenze; Pianificazione della programmazione annuale

con selezione delle competenze, piano strategico-metodologico, trasversale e interdisciplinare; Piano strategico per la personalizzazione degli

obiettivi; Programmazione delle unità di apprendimento interdisciplinari condivise anche nelle metodologie e

strategie d’apprendimento; Somministrare in entrata, in uscita ed in itinere prove strutturate condivise, valutate con criteri di

valutazione comuni; L’azione del progetto sarà diretta e monitorata dal GIV ma sarà svolta da tutti i docenti e dai presidenti

d’Interclasse.

Descrizione delle attività per la diffusione del progetto

La diffusione dei dati relativi all’attuazione del progetto dovrà avvenire attraverso i risultati del monitoraggio

secondo i seguenti indicatori temporali: Somministrazione prove strutturate iniziali; Somministrazione prove strutturate intermedie

fine gennaio; Monitoraggio dei risultati e diffusione degli stessi alle famiglie nell’ incontro di fine quadrimestre e

nell’incontro d’interclasse; Somministrazione prove strutturate d’uscita entro fine maggio;

Condivisione dei risultati con le famiglie negli incontri d’interclasse; Raccolta dei risultati e monitoraggio degli

stessi entro fine giugno; Il monitoraggio dei risultati di fine anno costituirà il punto di partenza per programmare l’azione educativa-didattica

del nuovo anno scolastico.

Il monitoraggio e i risultati (Check)

Descrizione delle azioni di monitoraggio

Il monitoraggio, continuo in itinere del progetto, sarà una procedura di osservazione sistematica, che consentirà di

cogliere i problemi emergenti, di descrivere gli ostacoli

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che si frappongono alla realizzazione dello stesso, di

evidenziare i punti di forza e i punti di debolezza, di ripensare le attività intraprese in relazione, agli obiettivi e ai fini che si intendono perseguire.

I docenti impegnati nel monitoraggio avranno il compito di osservare e di conoscere l’andamento dei progetti e/o attività e di promuovere gli aggiustamenti necessari,

identificando i problemi e ricercando soluzioni efficaci insieme ai responsabili e ai docenti coinvolti nell’azione, anche attraverso il confronto tra le diverse esperienze che

potrebbero essere messe in rete. Gli strumenti che saranno utilizzati nel corso del monitoraggio sono: griglie di osservazione sugli alunni,

raccolta dei dati relativi alla valutazione degli studenti. Il monitoraggio si concluderà con la elaborazione di grafici dei dati raccolti e la documentazione dei risultati

ottenuti, che saranno, successivamente, oggetto di discussione e riflessione collettiva all'interno dell'istituzione scolastica.

Target

Il progetto sarà affidato ai docenti del GAV, alla referente, al dirigente, alla funzione strumentale e ai docenti; tutti

saranno responsabili delle azioni messe in atto nel progetto. Il Dirigente avrà il compito di seguire le azioni e divulgarle nel collegio dei docenti, anche i genitori

saranno informati dettagliatamente sui risultati.

Note sul monitoraggio

Il monitoraggio sarà affidato anche alla referente, responsabile della valutazione interna ed esterna.

Il riesame e il miglioramento (Act)

Modalità di revisione delle azioni

Saranno previsti incontri periodici del GAV per confrontarsi sulle eventuali criticità che potrebbero emergere nel corso dell’attuazione del progetto.

Pertanto durante gli incontri per il riesame delle attività oltre all’aggiornamento sullo stato di avanzamento delle azioni intraprese si cercherà di verificare la

corrispondenza tra gli indicatori di misurazione e il processo a cui afferiscono tentando di accompagnarli alla definizione degli obiettivi, strutturando nel tempo una

sistematica raccolta dei dati. Con lo scopo di effettuare una sistematica e sistemica registrazione delle evidenze relative all’avanzamento del

progetto sarà predisposta una scheda strutturata secondo le fasi della logica PDM in modo da raccogliere la documentazione inerente che accompagna il progetto

stesso.

Criteri di miglioramento

Il progetto durante l’attuazione, con il monitoraggio delle azioni e l’osservazione dei risultati modificherà

completamente il sistema scolastico e l’azione didattica, strutturando una serie di strategie e attività che monitorate, nel corso del progetto, diventeranno parte

integrante di tutto il sistema scolastico.

Descrizione delle attività di diffusione dei risultati

Incontri collegiali, programmazioni, pubblicazione dei grafici con i risultati del monitoraggio nel sito web della

scuola, condivisione dei risultati con i genitori negli incontri d’interclasse, pubblicazione dei risultati nel POF.

Note sulle possibilità di

implementazione del progetto

Il progetto sarà implementato da azioni di

accompagnamento come distribuzione di questionari di gradimento ai genitori, condivisione delle azioni messe in atto nel progetto e dei risultati nel Consiglio di Circolo,

sarà richiesta anche la collaborazione del personale ATA. I docenti e il personale ATA parteciperanno ai corsi di aggiornamento sulle competenze disciplinari, competenze

chiave e ai corsi di informatica PON.

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TERZA SEZIONE

Da compilare relativamente al Piano per verificare l’omogeneità delle azioni di valutazione del PdM

Progetto Obiettivi operativi Indicatori Target

OBIETTIVO RISULTATI :

innalzare il livello di competenze degli alunni

Obiettivo prioritario del progetto è quello di garantire a tutti gli alunni

un’adeguata acquisizione delle competenze in MATEMATICA e in LINGUA ITALIANA con riferimenti

agli esiti Invalsi, al contesto socioculturale, ai punti di partenza e alle potenzialità di ogni alunno.

Predisporre griglie di valutazione per rilevare i

livelli di apprendimento, individuare le aree di criticità e di eccellenza

degli alunni 1a) Analisi e interpretazione delle prove

e degli esiti Invalsi a livello di Collegio Docenti, di gruppi di ambito e di

docenti di classe; confronto con i dati degli anni precedenti; confronto

con i contenuti e i dati di valutazione dei docenti, individuazione delle aree

di criticità e delle aree di miglioramento. 1b) Utilizzo tra docenti di

classi parallele di prove comuni, di griglie di rilevazione in

itinere 1c)Utilizzo comune e coerente di criteri di

valutazione 1d) Attività per livelli nell’ambito del modulo o

all’interno della stessa classe in matematica e italiano

attraverso lavori di gruppo 1e) Utilizzo delle opportunità delle nuove

tecnologie per l’apprendimento attivo e la personalizzazione degli

apprendimenti 1f) Utilizzo di educatori per interventi di supporto

mirato agli alunni in difficoltà 1g) Arricchimento delle

opportunità formative: progetti e laboratori partecipazione a iniziative

esterne. 1h)Rivedere i criteri per la formazione delle classi.

1i) Condividere i risultati e i processi messi in atto con i genitori, negli incontri

d’interclasse.

Il progetto sarà affidato ai docenti del GAV , al dirigente, alla funzione

strumentale e ai docenti, tutti saranno responsabili delle azioni messe in atto nel progetto. Il

Dirigente avrà il compito di seguire le azioni e divulgarle nel collegio dei docenti, anche i genitori saranno

informati dettagliatamente sui risultati.

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SECONDA SEZIONE

Da compilare per ciascun progetto

Indicazioni di progetto Titolo del progetto VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE

Data di inizio e fine Settembre 2016- Giugno 2017

La pianificazione (Plan)

Pianificazione obiettivi operativi

Obiettivi operativi Indicatori di valutazione

L’obiettivo di questo progetto è quello di

continuare le attività di Valutazione e di Autovalutazione dei processi messi in atto, al

fine di fare emergere le criticità ed eventualmente di riorganizzare l’azione

educativa e didattica sia per la scuola Primaria che per la scuola dell’Infanzia.

Predisposizione di tabelle di riferimento

con indicatori di valutazione, che facciano riferimento alle competenze per

classe, da inserire nel curricolo (scuola Primaria e Infanzia)

criteri comuni di correzione e di valutazione delle

prove d’ingresso, intermedie e d’uscita, criteri da riportare nel

curricolo programmazione

incontri tra docenti

per osservare i risultati delle prove di valutazione

documentare in un verbale le eventuali variazioni al piano

programmato monitoraggio dei

risultati in ingresso e

in uscita con la realizzazione di grafici (scuola

Primaria e scuola dell’Infanzia)

analisi dei risultati

negli incontri collegiali incontri con i

rappresentanti dei

genitori di interclasse e intersezione per informarli sui nuovi

criteri di valutazione.

Risorse umane necessarie

Dirigente, funzione strumentale, docenti, presidenti d’interclasse, GAV, rappresentanti di classe, genitori.

Destinatari del progetto (diretti ed indiretti)

Docenti, alunni, genitori.

La realizzazione (Do)

Descrizione delle principali fasi di attuazione

Il progetto, diretto ai docenti, agli alunni e ai genitori si

attuerà in diverse fasi: si programmeranno incontri per stabilire i criteri di

valutazione comuni

saranno stabiliti indicatori di valutazione per competenze disciplinari per classe

i criteri di valutazione e gli indicatori di valutazione

saranno riportati nel curricolo e comunicati ai genitori

i risultati delle prove somministrate in itinere

saranno raccolti in grafici e oggetto di autovalutazione da parte dei docenti nell’interclasse e successivamente tutti i risultati di

tutte le interclasse saranno oggetto di autovalutazione del GAV e del Dirigente e divulgati al collegio dei docenti.

Descrizione delle attività per la

diffusione del progetto

La diffusione dei dati relativi all’attuazione del progetto dovrà

avvenire nel collegio docenti congiunto, dove sarà comunicata l’attuazione delle azioni progettate. Si attueranno i criteri di valutazione, si programmeranno prove strutturale e

condivise, si raccoglieranno i risultati delle valutazioni,

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saranno realizzati grafici sui risultati per competenza. Si

informeranno i genitori sulle nuove indicazioni di valutazione.

Il monitoraggio e i risultati

(Check)

Descrizione delle azioni di

monitoraggio

Le azioni di monitoraggio punteranno alla raccolta dei risultati,

per competenze, nelle interclassi e cinquenni scuola dell’Infanzia su tutto l’istituto con la realizzazione di grafici, i quali saranno oggetto di autovalutazione, sottoposti

all’attenzione dei genitori negli incontri d’interclasse per poter confrontare periodicamente l’efficacia delle azioni e gli eventuali adeguamenti.

L’azione di monitoraggio sarà affidata al GAV

Target

Il progetto sarà affidato ai docenti del GAV, al dirigente e ai docenti, tutti saranno responsabili delle azioni messe in atto

nel progetto. Il Dirigente avrà il compito di seguire le azioni e divulgarle nel collegio dei docenti, anche i genitori saranno informati dettagliatamente sui risultati.

Note sul monitoraggio

Il monitoraggio sarà affidato anche alla responsabile della valutazione interna ed esterna.

Il riesame e il

miglioramento (Act)

Modalità di revisione delle azioni

Saranno previsti incontri periodici del GAV per confrontarsi

sulle eventuali criticità che potrebbero emergere nel corso dell’attuazione del progetto. Pertanto durante gli incontri per il riesame delle attività oltre

all’aggiornamento sullo stato di avanzamento delle azioni intraprese si cercherà di verificare la corrispondenza tra gli indicatori di misurazione e il processo a cui afferiscono

tentando di accompagnarli alla definizione degli obiettivi, strutturando nel tempo una sistematica raccolta dei dati. Con lo scopo di effettuare una sistematica e sistemica

registrazione delle evidenze relative all’avanzamento del progetto sarà predisposta una scheda strutturata secondo le fasi della logica PDM in modo da raccogliere la

documentazione inerente che accompagna il progetto stesso.

Criteri di miglioramento

Confrontare gli indicatori di valutazione con i criteri di

valutazione di altre scuole.

Descrizione delle attività di diffusione

dei risultati

Incontri collegiali, incontri tra docenti d’interclasse e

d’intersezione, condivisione dei criteri di valutazione e dei risultati con i genitori negli incontri d’interclasse e d’intersezione, pubblicazione degli indicatori di valutazione

per disciplina e per campi di esperienza per classe, pubblicazione anche dei criteri di valutazione nel curricolo della scuola. Pubblicazione del curricolo sul sito web della

scuola.

Note sulle possibilità di implementazione del progetto

Il progetto sarà implementato da azioni di accompagnamento come distribuzione di questionari di gradimento, condivisione

delle azioni messe in atto nel progetto e dei risultati nel Consiglio di Circolo.

TERZA SEZIONE

Da compilare relativamente al Piano per verificare l’omogeneità delle azioni di valutazione del PdM

Progetto Obiettivi operativi Indicatori Target

VALUTAZIONE E

AUTOVALUTAZIONE

L’obiettivo di questo

progetto è quello di strutturare nella scuola attività di Valutazione e

di Autovalutazione dei processi messi in atto nel Circolo, i cui risultati

siano oggetto di un’attenta osservazione per far emergere le

criticità ed eventualmente riorganizzare l’azione

educativa e didattica.

Compilare

tabelle di riferimento con indicatori di valutazione, per competenze

disciplinari e campi di esperienza per classe e sezione, da inserire nel

curricolo trasversale e verticale.

Stabilire criteri

comuni di correzione e di valutazione delle prove d’ingresso, intermedie e

d’uscita, anche per la scuola dell’Infanzia criteri da riportare nel curricolo

Programmare incontri tra docenti per osservare i risultati delle prove di

valutazione Documentare in un

verbale le eventuali

variazioni al piano

Il progetto è affidato ai componenti del GAV- GIV, al

dirigente, alla funzione strumentale e ai docenti; tutti saranno responsabili delle azioni messe in atto nel progetto. Il Dirigente avrà il compito di seguire le

azioni e divulgarle nel collegio congiunto dei docenti, anche i genitori saranno informati dettagliatamente sui risultati.

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programmato e le

motivazioni Monitoraggio dei risultati

in ingresso e in uscita con

la realizzazione di grafici sia per la scuola Primaria che Infanzia

Commentare i risultati negli incontri collegiali

Informare

incontri con i rappresentanti dei genitori per informarli sui criteri di

valutazione.

SECONDA SEZIONE

Da compilare per ciascun progetto

Indicazioni di progetto Titolo del progetto OBIETTIVO : RISULTATI A DISTANZA

Data di inizio Anno Scolastico 2016 -2017

La pianificazione (Plan)

Pianificazione obiettivi operativi

Obiettivi operativi Indicatori di valutazione

Obiettivo del progetto è

quello di conoscere i risultati a distanza degli alunni nel passaggio al

grado d’istruzione superiore per valutare l’efficacia del percorso

formativo .

Incontri tra docenti

dei diversi gradi

d’istruzione

Osservazioni

Incrociate dei

risultati degli alunni

incontri tra docenti

dello stesso grado

d’istruzione

analisi del percorso

formativo dell’alunno

eventuali

adeguamenti

dell’azione didattica

curricolare

autovalutazione dei

docenti sul proprio

percorso formativo

progettato per

competenze,

sull’efficacia delle

strategie e

metodologie

adottate, efficacia

attività di recupero

e/o potenziamento

Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto

Il PdM mira a migliorare tutta l’azione didattica e il percorso formativo che la scuola offre a ogni studente, per cui

conoscere i risultati a distanza, nei gradi d’istruzione superiore conferma o mette in discussione il processo formativo del curricolo d’Istituto.

In quest’ottica e nella necessità di avere queste informazioni sugli alunni saranno predisposti elenchi con relativa valutazione in uscita, risultati che saranno confrontati con

quelli in uscita nei gradi d’istruzione superiore e commentati insieme ai docenti. In modo da procedere successivamente ad una attenta

autovalutazione del curricolo verticale, delle strategie e metodologie adottate.

Risorse umane necessarie Dirigente, il corpo docente, Funzioni strumentali, presidenti

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d’interclasse, gruppo interno di valutazione.

Destinatari del progetto (diretti ed indiretti)

Dirigente, funzione strumentale, docenti, genitori.

Budget previsto nessuno

La realizzazione (Do)

Descrizione delle principali fasi di attuazione

Il progetto, diretto principalmente ai docenti, si attuerà in diverse fasi:

progettazione di un curricolo verticale

condivisione dei criteri di valutazione

monitoraggio dei risultati

autovalutazione

adeguamento del curricolo

Descrizione delle attività per la diffusione del progetto

La diffusione delle attività del progetto avverrà negli incontri collegiali, negli incontri con i docenti dei diversi gradi

d’istruzione.

Il monitoraggio e i risultati (Check)

Descrizione delle azioni di monitoraggio

Il monitoraggio, continuo in itinere del progetto, sarà una procedura di osservazione sistematica, che consentirà di cogliere i problemi emergenti, di descrivere gli ostacoli che si

frappongono alla realizzazione del progetto, di evidenziare i punti di forza e i punti di debolezza, di ripensare le attività intraprese in relazione, agli obiettivi e ai fini che si intendono

perseguire. I docenti impegnati nel monitoraggio avranno il compito di osservare e di conoscere l’andamento dei progetti e/o attività

e di promuovere gli aggiustamenti necessari, identificando i problemi e ricercando soluzioni efficaci insieme ai responsabili e ai docenti coinvolti nell’azione, anche

attraverso il confronto tra le diverse esperienze che potrebbero essere messe in rete. Gli strumenti che saranno utilizzati nel corso del monitoraggio

sono: questionari sull’azione educativa, sull’organizzazione, sulla validità delle azioni didattico - educative ( questionari somministrati ai docenti e genitori), griglie di osservazione

sugli alunni, raccolta dei dati relativi alla valutazione degli studenti. Il monitoraggio si concluderà con la tabulazione dei dati

raccolti, la documentazione dei risultati ottenuti, che saranno, successivamente, oggetto di discussione e riflessione collettiva all'interno dell'istituzione scolastica.

Target

Il progetto sarà affidato ai docenti del GIV-GAV, alla funzione strumentale, al dirigente e ai docenti, tutti saranno responsabili delle azioni messe in atto nel progetto. Il

Dirigente avrà il compito di seguire le azioni e divulgarle nel collegio dei docenti, anche i genitori saranno informati dettagliatamente sui risultati.

Note sul monitoraggio

Il monitoraggio sarà affidato al Gruppo di autovalutazione.

Il riesame e il

miglioramento (Act)

Modalità di revisione delle azioni

Saranno previsti incontri periodici del GIV con i referenti di

progetto, su cui avranno forte peso il confronto tra le criticità emerse nel corso dell’attuazione delle varie attività. Fondamentali saranno le azioni di monitoraggio in itinere,

gli incontri destinati al riesame hanno una notevole valenza in quanto le decisioni si possono prendere su dati di fatto. La raccolta dei dati e la possibilità da parte della scuola di

prendere decisioni per il miglioramento è uno degli aspetti nodali del riesame. Pertanto durante gli incontri per il riesame delle attività oltre

all’aggiornamento sullo stato di avanzamento delle azioni intraprese si cercherà di verificare la corrispondenza tra gli indicatori di misurazione e il processo a cui afferiscono

tentando di accompagnarli alla definizione degli obiettivi, strutturando nel tempo una sistematica raccolta dei dati.

Criteri di miglioramento

Il progetto durante l’attuazione, con il monitoraggio delle azioni e l’osservazione dei risultati modificherà completamente l’organizzazione scolastica e l’azione

didattica, strutturando una serie di strategie e attività che monitorate, nel corso del progetto, diventeranno parte

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integrante di tutta la Scuola.

Descrizione delle attività di diffusione dei risultati

Incontri collegiali, programmazioni, pubblicazione dei grafici con i risultati del monitoraggio nel sito web della scuola,

condivisione dei risultati con i genitori negli incontri d’interclasse.

Note sulle possibilità di

implementazione del progetto

Il progetto sarà implementato da azioni di accompagnamento

come distribuzione di questionari ai genitori e ai docenti, condivisione nel Consiglio di Circolo delle azioni messe in atto nel progetto e dei risultati, sarà richiesta anche la

collaborazione del personale ATA.

Indicazioni di progetto Titolo del progetto Competenze di Cittadinanza e Costituzione

Data di inizio Anno Scolastico 2016-2017

La pianificazione (Plan)

Pianificazione obiettivi operativi

Obiettivi operativi Indicatori di valutazione

L’obiettivo di questo progetto è quello di

elaborare un Piano progettuale inserito nel Curricolo con traguardi, ,

attività, strategie. Compilare griglie di osservazione sistematiche

con scadenza quadrimestrale.

Osservazioni

periodiche

Analisi dei

risultati.

Attività mirate

Confronto tra

docenti

Analisi collegiale

sull’efficacia delle

azioni

Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto

Fondamentali e trasversali a tutte le discipline sono le Competenze di Cittadinanza e Costituzione per la

formazione dell’uomo e del cittadino. In questa ottica è stato predisposto un Piano progettuale che prevede griglie di osservazione con indicatori chiari ed espliciti,

che periodicamente secondo criteri condivisi tutti i docenti saranno chiamati a compilare. Successivamente ci sarà il confronto tra docenti sui risultati, autovalutazione delle

azioni di rilevazione dati e del progetto curricolare.

Risorse umane necessarie

Dirigente, il corpo docente, Funzioni strumentali, presidenti d’interclasse, gruppo interno di miglioramento,

rappresentanti di classe, genitori.

Destinatari del progetto (diretti ed indiretti)

Docenti, alunni, genitori.

La realizzazione (Do)

Descrizione delle principali fasi di attuazione

Il progetto, si attuerà in diverse fasi:

Analisi del contesto

Programmazione annuale

Incontri tra docenti per stabilire indicatori di

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valutazione comuni

Incontri per stabilire criteri di valutazione comuni

Autovalutazione delle azioni messe in atto

Descrizione delle attività per la diffusione del progetto

La diffusione dei dati relativi all’attuazione del progetto dovrà avvenire nel collegio dei docenti, dove sarà comunicata l’attuazione delle azioni progettate e le varie

fasi di attuazione. Negli incontri d’interclasse e di Intersezione si comunicheranno le azioni del progetto ai genitori e successivamente i risultati del monitoraggio,

accettando eventualmente suggerimenti e proposte.

Il monitoraggio e i risultati

(Check)

Descrizione delle azioni di monitoraggio

Le azioni di monitoraggio punteranno alla raccolta dei

risultati. L’azione di monitoraggio sarà affidata al GAV.

Target

Il progetto sarà affidato ai componenti del GAV ,al

dirigente e ai docenti, tutti saranno responsabili delle azioni messe in atto nel progetto. Il Dirigente avrà il compito di seguire le azioni e divulgarle nel collegio dei docenti, anche

i genitori saranno informati dettagliatamente sui risultati.

Note sul monitoraggio

Il monitoraggio sarà affidato al GIV compresa la F. S. responsabile della valutazione interna.

Il riesame e il miglioramento (Act)

Modalità di revisione delle azioni

Gli incontri destinati al riesame hanno una notevole valenza in quanto le decisioni si possono prendere su dati di fatto. La raccolta dei dati e la possibilità da parte della

scuola di prendere decisioni per il miglioramento è uno degli aspetti nodali del riesame. Dopo la prima fase di attuazione non sarà possibile rilevare opportune modifiche

poiché non vi sono dati precedenti per un possibile confronto, per cui le prime critiche al progetto potranno avere una valenza solo dopo un anno dall’attuazione dello

stesso. Negli incontri di verifica e autovalutazione delle azioni del progetto, saranno annotate le eventuali critiche e gli eventuali suggerimenti, per apportare successivamente

le dovute modifiche.

Criteri di miglioramento

Confrontare gli indicatori di valutazione con i criteri di

valutazione di altre scuole.

Descrizione delle attività di diffusione

dei risultati

Incontri collegiali, incontri tra docenti d’interclasse,di

Intersezione condivisione dei criteri di valutazione e dei risultati con i genitori negli incontri d’interclasse, pubblicazione degli indicatori di valutazione per disciplina e

per classe, pubblicazione anche dei criteri di valutazione nel curricolo della scuola. Pubblicazione del curricolo sul sito web della scuola.

Note sulle possibilità di implementazione del progetto

Il progetto sarà implementato da azioni di accompagnamento come distribuzione di questionari di gradimento ai genitori, condivisione nel Consiglio di Circolo

delle azioni messe in atto nel progetto e dei risultati.

Noicattaro, 19 dicembre 2016 Il Dirigente Il Team GIV-GAV

Il Referente

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