Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli...

48
Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo PIANO PLURIENNALE 2009-2011 - 6 NOV. 2008 PREMESSA Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo e vigilanza nel mese di maggio 2008 e sono contenuti nella “Relazione programmatica 2009-2011” (delibera n. 8 del 28 maggio 2008). Con tale documento il CIV ha inteso dare corso alla nuova articolazione del processo di pianificazione strategica, nell’ambito del più complessivo adeguamento del sistema di pianificazione, programmazione e controllo dell’Istituto ai principi fissati dal DPR n. 97/2003 (delibera CIV 22/2007). In vista della realizzazione di una sempre maggiore complementarietà tra indirizzi strategici e piani operativi, la Relazione programmatica costituisce sia una delle basi di partenza del processo di pianificazione e programmazione, sia uno degli allegati al bilancio di previsione, secondo i principi del citato DPR 97/2003. Nella medesima prospettiva, il Piano pluriennale 2009-2011- nel fornire la visione sintetica dei possibili sviluppi degli obiettivi strategici nell’arco del triennio di riferimento - viene presentato contestualmente al bilancio di previsione 2009, completando, sul versante pianificatorio, il quadro previsionale complessivo dell’Istituto. LE SCELTE STRATEGICHE DEL CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA In una linea di continuità rispetto al precedente anno, viene confermato l’approccio metodologico introdotto dallo stesso CIV in occasione della pianificazione 2007-2009 (delibera n. 18/2006). La declinazione delle strategie e degli obiettivi è stata infatti effettuata in modo funzionale alla valenza “interna” od “esterna” delle singole tematiche, distinguendo quelle realizzabili attraverso decisioni degli Organi da quelle che, invece, 1

Transcript of Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli...

Page 1: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo

PIANO PLURIENNALE 2009-2011 - 6 NOV. 2008

PREMESSA

Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo e vigilanza nel mese di maggio 2008 e sono contenuti nella “Relazione programmatica 2009-2011” (delibera n. 8 del 28 maggio 2008).

Con tale documento il CIV ha inteso dare corso alla nuova articolazione del processo di pianificazione strategica, nell’ambito del più complessivo adeguamento del sistema di pianificazione, programmazione e controllo dell’Istituto ai principi fissati dal DPR n. 97/2003 (delibera CIV 22/2007).

In vista della realizzazione di una sempre maggiore complementarietà tra indirizzi strategici e piani operativi, la Relazione programmatica costituisce sia una delle basi di partenza del processo di pianificazione e programmazione, sia uno degli allegati al bilancio di previsione, secondo i principi del citato DPR 97/2003.

Nella medesima prospettiva, il Piano pluriennale 2009-2011- nel fornire la visione sintetica dei possibili sviluppi degli obiettivi strategici nell’arco del triennio di riferimento - viene presentato contestualmente al bilancio di previsione 2009, completando, sul versante pianificatorio, il quadro previsionale complessivo dell’Istituto.

LE SCELTE STRATEGICHE DEL CONSIGLIO DI INDIRIZZO E VIGILANZA

In una linea di continuità rispetto al precedente anno, viene confermato l’approccio metodologico introdotto dallo stesso CIV in occasione della pianificazione 2007-2009 (delibera n. 18/2006). La declinazione delle strategie e degli obiettivi è stata infatti effettuata in modo funzionale alla valenza “interna” od “esterna” delle singole tematiche, distinguendo quelle realizzabili attraverso decisioni degli Organi da quelle che, invece,

1

Page 2: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

presuppongono modifiche legislative o, comunque, apporti di soggetti esterni.

Con riferimento agli scenari in cui era stata definita la pianificazione per il triennio 2008-2010, il CIV ha attualizzato le linee di intervento sulla base di una “analisi di contesto” tesa a verificare gli elementi di novità, con particolare riferimento a quelli introdotti dalle leggi finanziarie per il 2007 e per il 2008 , dal Testo unico sulla sicurezza (decreto legislativo n. 81/2008) e dalla normativa in materia di riordino degli Enti previdenziali.

Alla luce delle richiamate analisi, il CIV ha individuato le linee di intervento nell’ambito delle macro-aree concernenti l’autonomia, la mission e la governance dell’Istituto confermando, sostanzialmente, quelle già individuate con la citata delibera n. 18/2006, di seguito sintetizzate:

a) superamento dei fattori di squilibrio del sistema economico finanziario (vincoli normativi in materia di investimenti immobiliari– esposizione debitoria della gestione agricoltura);

b) recupero, da parte dell’Istituto, del ruolo di garante della “tutela privilegiata” dei lavoratori assicurati nelle diverse fasi della prevenzione, cura, indennizzo, riabilitazione e reinserimento, anche mediante il completamento del processo di riforma avviato con il decreto legislativo n. 38/2000 (adeguamento del sistema indennitario introdotto dall’articolo 13, aggiornamento delle vigenti tariffe dei premi, istituzionalizzazione degli incentivi economici e dei meccanismi premiali per la prevenzione);

c) definizione del ruolo dell’Inail in campo sanitario, in funzione, soprattutto, della continuità assistenziale e della effettività della tutela nei confronti dei soggetti assicurati;

d) riordino complessivo della normativa in materia di assicurazione infortuni;

e) riassetto ordinamentale;

f) rafforzamento del sistema duale.

Il Consiglio di indirizzo e vigilanza ha ribadito che sul versante delle tematiche “a valenza esterna” l’unico approccio possibile sia quello “del confronto ai massimi livelli tra Governo e forze sociali”: in tal senso ha impegnato le Strutture per l’individuazione di proposte e soluzioni

2

Page 3: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

condivise con le Parti Sociali, nonché per la predisposizione dei necessari supporti tecnici in relazione ai rispettivi ambiti di competenza.

Le predette linee di azione e gli impegni da assumere, specie sul versante delle tematiche a “valenza esterna”, saranno ulteriormente precisati e si arricchiranno di contenuti alla luce dei più recenti elementi di novità.

Ci si riferisce, in particolare, al Piano industriale varato dal Governo nel maggio scorso contenente le linee programmatiche sulla riforma della Pubblica amministrazione ed alle disposizioni di legge introdotte con il decreto 112/2008, convertito nella legge 133/2008, in materia di razionalizzazione degli assetti organizzativi e contenimento della spesa pubblica, che caratterizzeranno ed orienteranno numerose scelte operative di breve e medio periodo.

GLI OBIETTIVI STRATEGICI PLURIENNALI

Sul versante delle tematiche “a valenza interna” il Consiglio di indirizzo e vigilanza, ha declinato, nell’ambito di macro-aree di intervento, gli obiettivi strategici che costituiscono la base della pianificazione operativa per il triennio 2009-2011.

Le aree di intervento sono state ridefinite in “assicurazione”, “prevenzione”, “sanitaria” e “strumentale” ed esprimono una linea di tendenza verso una diversa classificazione dei documenti di pianificazione strategica ed operativa con gli atti ed i documenti contabili e di previsione finanziaria e, in primo luogo, con il bilancio di previsione.

L’area “Assicurazione” comprende gli obiettivi riferibili sia alle prestazioni che ai premi assicurativi.

Riguardo alle prime, il CIV conferma l’esigenza di intraprendere azioni di miglioramento, da programmare in stretta correlazione con le criticità residue che saranno rilevate nei diversi ambiti territoriali.

Sul versante dei “rischi” le direttive si muovono sui due filoni delle tariffe e della vigilanza. Gli obiettivi si concentrano quindi sulla rideterminazione delle tariffe dei premi nell’ambito delle quattro gestioni, secondo il dettato del decreto n. 38/2000, e sulla semplificazione e velocizzazione degli adempimenti per i datori di lavoro, che conferma l’attenzione verso l’informatizzazione diffusa dei servizi.

Il tema della vigilanza viene riproposto tra quelli a valenza strategica sia per evidenziare la costante attualità della lotta all’evasione ed all’elusione

3

Page 4: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

contributiva, e di potenziamento del corpo ispettivo e per sostenere e promuovere le sinergie con altri soggetti istituzionali.

Le linee di intervento prospettate in materia di prevenzione e sanità presentano, complessivamente, elementi di notevole impatto innovativo, prefigurando una ulteriore evoluzione degli scenari.

In tal senso gli obiettivi declinati dal CIV nell’ambito di queste aree, pur collocandosi tra le tematiche c.d. a valenza interna, presuppongono o richiamano aspetti normativi o regolamentari esterni, sia perché direttamente incidenti sugli sviluppi all’interno, sia perché determinanti per lo sviluppo delle scelte operative connesse e conseguenti ai predetti obiettivi.

In particolare si richiamano, per la prevenzione, il decreto legislativo 81/2008 - che ha di recente sancito le funzioni dell’Istituto nel contesto dei soggetti istituzionali – e, per la sanità, gli scenari che potranno delinearsi in relazione all’evoluzione in senso federalista dello Stato.

L’area strumentale, infine, raggruppa le politiche patrimoniali, organizzative, gestionali, del personale e per la comunicazione ed investe una serie di tematiche che, pur nella eterogeneità che le contraddistingue, risultano caratterizzate da un forte orientamento all’efficienza, attestato dalla reingegnerizzazione dei processi e dalla ottimizzazione delle risorse disponibili.

Anche con riferimento all’area strumentale l’evoluzione del contesto interno ed esterno, in particolare gli sviluppi del Piano industriale varato dal Governo ed il riordino degli enti previdenziali, sarà determinante ai fini della più puntuale definizione degli obiettivi di medio periodo contenuti nel piano pluriennale.

Sarà opportuno, quindi, riconsiderare gli sviluppi gestionali di tali obiettivi in sede di programmazione annuale delle Strutture, anche alla luce di eventuali modifiche della normativa in materia di pubblica amministrazione.

IL PIANO PLURIENNALE 2009-2011

Il piano pluriennale viene predisposto ai sensi dell’articolo 7 delle “Norme sull’ordinamento amministrativo/contabile in attuazione dell’articolo 43 del

4

Page 5: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

Regolamento di organizzazione” di cui alla delibera del Consiglio di amministrazione 409/2006.

Con questo documento vengono definiti gli obiettivi operativi da perseguire nel triennio, in stretta coerenza con gli obiettivi strategici declinati dal Consiglio di indirizzo e vigilanza. Secondo la tempistica vigente, ridefinita dallo stesso CIV con la citata deliberazione n 22/2007, il piano pluriennale viene predisposto contestualmente al bilancio di previsione, completando il quadro entro il quale, annualmente, devono essere ridefinite le politiche gestionali dell’Ente.

Gli obiettivi operativi 2009-2011 contenuti nel presente piano pluriennale sono stati elaborati, quindi, sulla base degli obiettivi strategici declinati dal CIV e delle politiche generali definite dallo stesso Organo, le cui linee portanti sono espresse nella Relazione programmatica 2009-2011.

Nei paragrafi che seguono sono evidenziati gli aspetti di maggiore rilievo che, nell’ambito di ciascuna delle aree individuate dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, caratterizzano la pianificazione di medio periodo.

Le schede contengono invece la declinazione degli obiettivi strategici in obiettivi operativi e forniscono, per ciascuno di essi, la descrizione delle linee d’azione ed i risultati attesi per ciascun anno del triennio di riferimento, indicando la struttura centrale di riferimento per la realizzazione delle connesse e conseguenti fasi realizzative.

Al riguardo si precisa che l’indicazione della struttura di riferimento costituisce una innovazione metodologica volta a favorire lo sviluppo coerente del piano anche mediante l’individuazione chiara delle competenze rispetto alle diverse aree di intervento e delle strutture coinvolte, da leggere anche in relazione alle previsioni finanziarie poste a base delle politiche di bilancio.

Area assicurazione

“La prima missione dell’Istituto è quella assicurativa, che garantisce l’indennizzo al lavoratore per il danno subito e l’esonero dalla responsabilità civile - seppure entro precisi limiti di legge – al datore di lavoro”……….ferma restando l’esigenza di un intervento a livello normativo teso al miglioramento delle prestazioni, sul versante interno è da osservare che i relativi tempi di erogazione, sebbene abbiano ormai raggiunto livelli complessivamente più che soddisfacenti, vanno comunque

5

Page 6: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

migliorati in quelle realtà territoriali dove persistono ancora sacche di criticità…”

Come anticipato nel precedente paragrafo, il CIV ha sottolineato fortemente l’esigenza che siano superate le criticità residue sul versante delle prestazioni, avuto particolare riguardo ai tempi per l’erogazione delle stesse.

In tale prospettiva saranno sviluppate o implementate le analisi per la conoscenza dei fenomeni e per l’attivazione di iniziative volte al miglioramento dei livelli delle prestazioni, funzionali anche alla progressiva omogeneizzazione dei comportamenti sul territorio.

Deve precisarsi, tuttavia, che gli andamenti della spesa per prestazioni osservati negli ultimi anni permettono di valutare positivamente i risultati raggiunti grazie all’azione combinata di più fattori quali la rivalutazione annuale delle rendite, l'incremento dei livelli retributivi per rendite e temporanee, la riduzione del numero delle rendite e degli indennizzi in capitale a seguito dell'attenuazione del fenomeno infortunistico.

L’approvazione delle nuove tabelle delle malattie professionali nell’industria e nell’agricoltura (decreto ministeriale 9 aprile 2008) e dell’emanazione della relativa Circolare (n. 47 del 24 luglio 2008) che regola l’applicazione del nuovo sistema tabellare produrrà, inoltre, un riequilibrio tra malattie tabellate e non tabellate, invertendo il rapporto preesistente, grazie all’ampliamento della operatività della presunzione legale di origine lavorativa.

Ciò semplificherà l’iter procedurale di riconoscimento e migliorerà la qualità del servizio, con effetti anche in termini di contenimento del contenzioso amministrativo e giudiziario.

Potranno determinarsi, inoltre, miglioramenti sui tempi di erogazione delle rendite per malattie professionali, già in costante riduzione in conseguenza dell’attenzione da tempo rivolta ai vari aspetti del fenomeno (nuovo flusso procedurale, interventi per il miglioramento dell'istruttoria).

Per l’anno 2009 si prevede, infine, l’avvio dell’erogazione delle prestazioni del “Fondo di sostegno per le vittime di gravi infortuni sul lavoro nazionale” istituito presso il Ministero del Lavoro ai sensi dell’articolo 1 comma 1187 della legge 296/2006 (Finanziaria 2007). Per tale fondo l’articolo 9 comma d) del decreto legislativo n. 81/2008 ha attribuito all’INAIL il compito di erogare le prestazioni previo trasferimento delle

6

Page 7: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

risorse da parte del Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali.

Sul versante dei premi, coerentemente alle indicazioni fornite dal CIV, si prevede di avviare specifici studi – con l’apporto delle competenti strutture consulenziali (Contarp e CSA) - per la formulazione di ipotesi di adeguamento del nomenclatore tariffario. Precisando che l’obiettivo non rientra nella sfera di totale autonomia dell’Ente, e che quindi deve ricondursi, almeno in parte, alle tematiche c.d. a valenza esterna, se ne delinea comunque il possibile sviluppo fino al 2011, anno per il quale si ipotizza la formulazione della proposta per il decreto ministeriale sulle nuove nomenclature e sui relativi tassi.

L’impegno per la semplificazione degli adempimenti viene confermato come attività costante: l’obiettivo di ottimizzare le procedure informatiche – anche mediante l’attivazione di sinergie con altre pubbliche amministrazioni – in vista del miglioramento continuo dei servizi, viene infatti riproposto per l’intero triennio.

Le specifiche azioni saranno dettagliate in occasione della programmazione annuale anche alla luce dei contenuti del piano per l’informatica, soggetto ad approvazione da parte del CNIPA.

Per migliorare il sistema di vigilanza ed ottenere risultati più positivi in termini di lotta al lavoro irregolare e maggiori riscossioni, proseguiranno le azioni, già avviate, volte al rafforzamento del corpo ispettivo ed all’implementazione delle risorse informatiche dedicate, in vista della predisposizione di strumenti di Business intelligence.

Al riguardo il Consiglio di amministrazione, nell’approvare le linee guida dell’ordinamento delle Strutture centrali e territoriali (delibera 500/2007), base di partenza dell’intera manovra organizzativa in corso di realizzazione, ha infatti previsto specifici interventi organizzativi, quali:

il potenziamento della funzione di vigilanza ed il coordinamento della stessa a livello di Direzione regionale;

l’incremento del personale dedicato direttamente all’esercizio delle attività di vigilanza ispettiva;

l’istituzione dell’Ufficio di vigilanza presso la Direzione centrale Rischi, con compiti di indirizzo e coordinamento;

7

Page 8: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

l’introduzione di attività di intelligence e di supporto istruttorio, da effettuare mediante l’utilizzo di banche dati, la creazione di mappe di rischio e l’allocazione di specifiche risorse amministrative.

Area “Prevenzione”

Il Testo unico in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, di cui al decreto legislativo 81/2008, approvato in attuazione della legge delega n. 123/2007, tocca molti aspetti dell’attività dell’Istituto e rende sistematico il rapporto di complementarietà dei programmi di intervento e delle modalità operative tra INAIL, ISPESL ed IPSEMA .

Alla luce delle innovazioni introdotte dal Testo unico, Il Piano di settore 2008-2010 per la prevenzione, predisposto dal Consiglio di amministrazione nel giugno scorso ed approvato dal Consiglio di indirizzo e vigilanza con deliberazione n. 16 del 28 luglio 2008, definisce le politiche e gli specifici programmi che l’Istituto intende perseguire nel predetto triennio.

Si richiama, inoltre, la citata delibera 500/2007, con la quale è stato previsto, tra l’altro, lo sviluppo della funzione prevenzionale attraverso il consolidamento del ruolo delle strutture territoriali e l’attivazione di uno specifico processo a livello di Sede.

In tale contesto gli obiettivi operativi contenuti nel piano pluriennale costituiscono l’ulteriore traduzione delle scelte operate in campo prevenzionale, rese coerenti con l’attuale assetto normativo.

Al riguardo si evidenziano:

le iniziative per l’attuazione del citato Testo unico, con particolare riferimento alle disposizioni in tema di consulenza alle imprese, elaborazione, raccolta e diffusione di “Buone prassi”, Fondo di sostegno e attività promozionali (articoli 9, 11 e 52 del d.lgs. 81/2008);

il graduale avvio del Sistema informativo nazionale per la prevenzione (Sinp), previsto dall’articolo 8 del Testo unico per l’utilizzo integrato delle risorse disponibili e la creazione di specifiche banche dati unificate;

le iniziative per lo sviluppo delle sinergie con Istituzioni e parti sociali, anche in vista dell’insediamento degli Osservatori

8

Page 9: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

la diffusione della funzione prevenzione a livello provinciale, il relativo incremento di risorse dedicate e la loro riqualificazione professionale;

l’avvio dell’informatizzazione della funzione prevenzione, in vista dell’introduzione di uno specifico sistema di pianificazione e monitoraggio delle iniziative a livello territoriale e nazionale;

le azioni di sostegno rivolte alla scuola sia per la promozione della cultura della salute e sicurezza attraverso percorsi formativi, sia per l’innalzamento degli standard di sicurezza degli ambienti, mediante finanziamenti agli Enti locali proprietari degli immobili.

Area “sanitaria”

“In attesa che il legislatore chiarisca, definitivamente, il ruolo dell’INAIL nel settore sanitario, è certo che, in assenza di tale funzione, l’Istituto non sarebbe in grado di garantire la tutela globale dell’infortunato……Tale funzione, fatte salve le competenze esclusive in tema di prestazioni protesiche ed attività medico legali, dovrà, necessariamente, essere esercitata in un quadro di forti sinergie con gli altri soggetti istituzionali………”.

Sulla base di questa premessa il CIV ha posto l’obiettivo strategico di sostenere la funzione sanitaria dell’Ente in tutte le sue articolazioni ed assicurare livelli di assistenza adeguati ed omogenei su tutto il territorio nazionale, finalizzati al tempestivo ed efficace recupero dell’assicurato.

Il tema della sanità, oggetto di costante attenzione da parte del CIV, risulta oggi ancor più attuale in vista dell’ulteriore evoluzione dello Stato verso il federalismo: i nuovi assetti potrebbero, infatti, aprire nuovi scenari e permettere di rafforzare il ruolo dell’Istituto in campo sanitario.

E’ auspicabile infatti che in tale contesto si determinino le condizioni più favorevoli per ripensare l’attuale quadro di sinergie e per ridisegnare il quadro complessivo delle competenze al fine di favorire le iniziative per garantire l’omogeneità dei livelli di assistenza sul territorio.

9

Page 10: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

In questa prospettiva proseguiranno le iniziative per favorire l’evoluzione del modello organizzativo della funzione sanitaria anche in relazione all’obiettivo di dare piena attuazione al principio della tutela integrata del lavoratore secondo il ciclo prevenzione, indennizzo, cura, riabilitazione e reinserimento sociale e lavorativo, sancito dal decreto legislativo 38/2000.

Sulla base dell’attuale quadro normativo, le competenti Strutture agiranno per mettere a punto specifici piani di azione per l’ampliamento dell’offerta riabilitativa e per sostenere lo sviluppo delle competenze dell’Istituto in materia sanitaria.

In questa prospettiva l’impegno riguarderà le diverse aree in cui si articola la funzione sanitaria (medicina del lavoro e legale, cura, riabilitazione, reinserimento e ricerca) e si concentrerà sulla definizione dei ruoli e delle competenze di tutti gli attori che intervengono nel sistema, anche nella prospettiva di rafforzare l’integrazione con le altre funzioni (amministrativa e tecnica).

Peraltro, i nuovi compiti attribuiti all’Inail dal decreto 81/2008 accentuano il coinvolgimento sul territorio delle diverse funzioni, compresa quella sanitaria, in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, evidenziando l’esigenza di incrementare la conoscenza del fenomeno infortunistico e tecnopatico, a partire dalle informazioni acquisite nello svolgimento delle attività di valutazione medico-legale e di cura.

Nel quadro delle sinergie e dei rapporti che dovranno essere ridefiniti con le altre istituzioni in materia di cure, l’Inail dovrà tenere conto dell’esigenza di continuare a garantire ai propri assicurati la tutela privilegiata prevista dall’articolo 38 della Costituzione.

La rilevazione dei livelli minimi di assistenza, la conoscenza delle specificità territoriali e le diverse opportunità di operare in regime di convenzione costituiscono i presupposti fondamentali per rivisitare e migliorare l’erogazione delle prestazioni sanitarie.

Lo sviluppo e la valorizzazione della funzione sanitaria saranno rafforzati, infine, dalla prosecuzione delle attività di ricerca nei diversi settori di interesse in collaborazione con gli Istituti universitari e con le altre istituzioni che operano nel settore.

Saranno inoltre effettuate analisi per l’individuazione dei margini di miglioramento in campo protesico e per l’ampliamento della relativa

10

Page 11: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

offerta, anche mediante interventi di ottimizzazione delle strutture deputate all’erogazione delle prestazioni.

Rientra nell’area “sanitaria” l’obiettivo strategico volto ad agevolare il reinserimento dei lavoratori infortunati o tecnopatici, a fronte del quale si prevede di rafforzare e di estendere le sinergie con Enti e organismi operanti sul territorio per favorire il reinserimento lavorativo dei disabili, massimizzando l’utilizzo dei fondi disponibili in base all’articolo 24 del decreto legislativo 38/2000.

Area “strumentale”

L’area strumentale racchiude tutti i temi non riconducibili ad ambiti di natura istituzionale, con particolare riferimento alle politiche patrimoniali, organizzative e gestionali.

Sul versante delle politiche patrimoniali, ribadita l’esigenza di recuperare margini di autonomia negli investimenti, il CIV ha posto l’obiettivo di valorizzare il patrimonio immobiliare e di realizzare una maggiore capacità di spesa, ottimizzando i rendimenti.

Complessivamente le politiche patrimoniali continuano ad essere fortemente condizionate dalla normativa che, nel corso degli ultimi anni, ha inciso in maniera crescente in materia di investimenti.

Al riguardo si richiamano in particolare le disposizioni contenute nella legge finanziaria per il 2008 che ha stabilito, tra l’altro, che gli Enti previdenziali pubblici:

possono effettuare investimenti immobiliari esclusivamente in forma indiretta e nel limite del 7 per cento dei fondi disponibili (articolo 2, comma 488 e ss. della legge n. 244/2007);

debbono rispettare specifici limiti per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili di proprietà, fissati in misura percentuale rispetto al valore dell’immobile utilizzato (articolo 2, comma 618 legge 244/2007).

In tale contesto saranno attivate iniziative per la ridefinizione del processo di realizzazione degli investimenti immobiliari a reddito nelle forme consentite dalla normativa vigente.

Tenuto conto dei richiamati limiti di spesa in materia di manutenzione e nella prospettiva di una ulteriore evoluzione del quadro di riferimento, per

11

Page 12: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

il 2009 sono stati programmati soltanto gli interventi strettamente necessari alla conservazione dei beni.

Le politiche organizzative continueranno ad essere fortemente orientate al miglioramento continuo ed agli obiettivi di efficacia e di efficienza che hanno già determinato profonde trasformazioni degli assetti.

A partire dal 2005 sono stati adottati provvedimenti in linea con l’obiettivo introdotto dalla normativa statale (leggi finanziarie 2005 e 2007…..) di rivisitare i processi della Pubblica amministrazione per razionalizzare l’utilizzo delle risorse e conseguire risparmi.

E’ stata così ridotta la spesa complessiva (rideterminazione della dotazione organica – delibere del Consiglio di amministrazione 231/2005, 123/2006, 172/2007) ed è stato avviato il percorso per ottenere miglioramenti in termini di efficienza, razionale allocazione delle risorse, potenziamento quali/quantitativo delle attività istituzionali (linee guida del nuovo Ordinamento delle strutture centrali e territoriali - delibera 500/2007).

Tra le norme che hanno maggiormente inciso sulla manovra organizzativa deve essere citato l’articolo 1, comma 440, della legge finanziaria per il 2007, che ha stabilito che gli Enti pubblici non possono adibire ad attività di supporto più del 15% del personale in forza.

A seguito dell’approvazione della legge 133/2008, di conversione del decreto legge 112/2008, si è reso necessario riesaminare il modello, tenuto conto, in particolare, delle disposizioni relative alle ulteriori riduzioni degli assetti organizzativi, al turn over ed alla contrattazione integrativa.

La richiamata normativa, la tendenziale diminuzione delle risorse umane ed il contenimento della spesa pubblica - che ha assunto ormai il carattere di misura strutturale - fanno sì che i principali strumenti atti a garantire livelli quali/quantitativi crescenti dei servizi si identifichino con la reingegnerizzazione dei processi e con l’adeguamento dei modelli organizzativi.

Si conferma, quindi, la centralità della manovra organizzativa, che dovrà permettere di conseguire gli ulteriori obiettivi di risparmio posti dal legislatore mediante la razionale allocazione delle risorse, avviando anche percorsi innovativi che prevedano l’utilizzo di nuove opportunità offerte dallo sviluppo tecnologico.

12

Page 13: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

Si pensi, al riguardo, alla virtualizzazione multicanale dei servizi ed all’applicazione della telemedicina nel settore degli accertamenti medico-legali che, anche mediante una adeguata politica di sinergie con le amministrazioni locali, potrebbero determinare le condizioni per ottimizzare il presidio del territorio, ridurre i costi di gestione e semplificare gli adempimenti a carico degli assicurati e dei datori di lavoro.

La virtualizzazione dei servizi, nella dimensione di medio periodo del piano pluriennale, viene, infatti, finalizzata al risultato atteso dell’incremento del livello dei servizi in termini di efficacia, efficienza e completezza, in un’ottica costante di soddisfazione dell’utenza.

Nella medesima prospettiva di medio periodo, e quindi in una visione dinamica che permette di percepire la continua evoluzione dei sistemi, si prevede l’avvio della riprogettazione dell’assetto organizzativo proprio alla luce degli effetti che saranno determinati dall’ulteriore estensione dei servizi on-line e dalla conseguente maggiore partecipazione dei cittadini ai processi produttivi, che determinerà – presumibilmente - l’innalzamento dei livelli attesi di servizio.

La funzione di internal audit – introdotta con la richiamata deliberazione n. 500/2007 – sarà ulteriormente implementata per permettere, una volta a regime, di razionalizzare i controlli interni e di presidiare i rischi di mancato o parziale conseguimento degli obiettivi aziendali.

Sulla base dell’attuale pianificazione, le attività di internal audit saranno sviluppate progressivamente mediante sperimentazione su specifici processi presso alcune strutture, per pervenire alla definitiva collocazione organizzativa della funzione entro il 2009.

Al termine del triennio si prevede di aver consolidato le metodologie di audit e di coordinare l’estensione della funzione sul territorio, prevedendo, se necessario, l’adeguamento dell’assetto organizzativo e la messa a punto di adeguati supporti informatici.

In stretta relazione con l’attuazione del nuovo modello organizzativo, le politiche per il personale saranno caratterizzate da un ulteriore impulso alle iniziative connesse alla reingegnerizzazione, con particolare riferimento alla riallocazione e riqualificazione delle risorse liberate sui processi “core”.

13

Page 14: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

Sulla base della nuova dotazione organica, quale sarà rivisitata, da ultimo, in attuazione della citata legge 133/2008, sarà predisposto il nuovo accordo di programma 2009-2011 per lo sviluppo ed il reclutamento del personale, che dovrà diventare operativo nei primi mesi del 2009, previo accordo sindacale.

Sul versante della formazione, oltre agli interventi per la riconversione professionale delle risorse e la riallocazione nei processi “core”, si evidenziano:

il completamento della gestione degli interventi a sostegno dell’assunzione di nuovi ruoli (neo dirigenti, vicari, responsabili di processo e sub-processo, personale con posizione economica C1);

l’aggiornamento obbligatorio per il personale medico e di collaborazione sanitaria (ECM) nonché per i professionisti.

il completamento dei percorsi per l’avvio alla funzione ispettiva, nell’ambito delle iniziative adottate per potenziare la funzione di vigilanza e per sviluppare una attività di intelligence mirata a migliorarne l’efficacia.

Nel contesto di evoluzione normativa e dei sistemi che si sta sempre più delineando, l’analisi e lo studio per l’ulteriore semplificazione del sistema programmatorio terrà conto, in armonia con le innovazioni introdotte dal Consiglio di indirizzo e vigilanza in tema di pianificazione strategica, dello sviluppo del modello organizzativo, dei sistemi previsionali e dei sistemi di analisi dei costi, nell’ambito del controllo di gestione.

Tra i sistemi a supporto di un efficace sistema programmatorio, il modello econometrico – ModInail - si pone l’obiettivo di formulare previsioni di breve/medio periodo sulle variabili macroeconomiche esterne che influenzano l’attività dell’Inail, per stimarne l’impatto sull’andamento dei premi e delle prestazioni e per valutare eventuali scenari alternativi mediante simulazioni personalizzate.

Il ModInail, che si compone di un modello macroeconomico generale e di tre sottomodelli “satellite” (rischio infortunistico, entrate e prestazioni) in fase di affinamento, ha posto le basi di un percorso innovativo suscettibile di ulteriori sviluppi in materia di analisi dei fattori di rischio socio-economici e ambientali.

14

Page 15: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

Il miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza saranno fortemente supportati dall’ICT (tecnologia dell’informazione e comunicazione), che si pone, da un lato, come fattore abilitante per la trasformazione, dall’altro, come elemento di impulso e di traino per l’innovazione dei procedimenti e la razionalizzazione della spesa pubblica.

In coerenza con gli obiettivi di innovazione individuati dal CNIPA relativamente al miglioramento delle performance della PA, all’innovazione dei servizi per cittadini e imprese e delle tecnologie sulle informazioni e sulle telecomunicazioni, saranno perseguite le seguenti linee di azione per :

realizzare applicazioni e servizi nel settore della dematerializzazione e della gestione dei flussi documentali;

realizzare soluzioni per l’interoperabilità e l’integrazione tra banche dati e servizi;

adottare sistemi di gestione della conoscenza e delle piattaforme di formazione in rete (e-learning);

sviluppare servizi in rete per l’interazione efficace di cittadini e imprese con la PA;

sviluppare e razionalizzare sistemi di connettività in rete e diffondere il “riuso” del software e dei servizi;

adottare soluzioni tecniche e organizzative per il miglioramento della sicurezza ICT e della continuità operativa.

Tra le funzioni di supporto, infine, la Comunicazione continuerà a svolgere una azione di “sostegno” e di valorizzazione del ruolo dell’Inail attraverso progetti mirati alla promozione della mission aziendale.

Saranno supportate costantemente la politica di promozione della sicurezza, con particolare attenzione ai rischi emergenti ed ai comportamenti sicuri, e le iniziative finalizzate a sostenere le politiche riabilitative e di reinserimento socio-lavorativo, assicurando una costante e qualificata offerta informativa.

In prospettiva, saranno sviluppate iniziative di comunicazione che prevedano l’utilizzo della multicanalità (giornali on-line, web radio, podcasting ..) per realizzare una interazione crescente con i destinatari dell’informazione.

15

Page 16: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

16

Conclusioni

Il Piano pluriennale 2009-2011, in una linea di coerenza con la pianificazione operativa 2008/2010 (della quale costituisce in massima parte l’attualizzazione e la prosecuzione) è stato elaborato privilegiando la massima sinteticità degli obiettivi mantenendo forti elementi di concretezza che si rinvengono, in particolare, nelle correlazioni ed interdipendenze tra le azioni da intraprendere nelle diverse aree di intervento.

Sullo specifico versante dei processi di pianificazione, programmazione e controllo di gestione, gli ulteriori interventi di razionalizzazione e semplificazione saranno sviluppati in stretta coerenza con il progetto di reingegnerizzazione, nell’intento di introdurre sistemi e criteri adeguati alle innovazioni, anche sotto il profilo degli impatti organizzativi.

Nel campo della tutela, il piano delinea, in particolare, azioni e relazioni con gli altri soggetti istituzionali e le Parti sociali, accentua le iniziative di sinergia ed è mirato a tessere una rete di rapporti ispirati alla reciprocità degli apporti nei settori della sanità e della ricerca.

La centralità delle tematiche relative, da un lato, alla reingegnerizzazione dei processi, dall’altro, alla qualità della tutela, da perseguire sempre più attraverso sinergie e collaborazioni tendenti a correlare le politiche sanitarie dell’Ente con quelle nazionali e regionali, trova il suo naturale sviluppo negli obiettivi gestionali che saranno declinati nell’ambito della programmazione annuale 2009 delle Strutture centrali.

f.to IL DIRETTORE CENTRALE REGGENTE

f.to IL DIRETTORE GENERALE

Page 17: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA A –ASSICURAZIONE

“La prima missione dell’Istituto è quella assicurativa, che garantisce l’indennizzo al lavoratore per il danno subito e l’esonero dalla responsabilità civile seppure entro precisi limiti di legge – al datore di lavoro”

OBIETTIVO STRATEGICO A.1

PRESTAZIONI

SUPERAMENTO DELLE RESIDUE CRITICITÀ NELL’EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI

“ferma restando l’esigenza di un intervento a livello normativo teso al miglioramento delle prestazioni, sul versante interno è da osservare che i relativi tempi di erogazione, sebbene abbiano ormai raggiunto livelli complessivamente più che soddisfacenti, vanno comunque migliorati in quelle realtà territoriali dove persistono ancora sacche di criticità…”

2009 Sviluppare e/o implementare analisi e studi per la conoscenza dei fenomeni per l’attivazione di iniziative per il miglioramento delle prestazioni, anche al fine di individuare strumenti di supporto agli interventi locali per una tendenziale omogeneizzazione dei comportamenti sul territorio. Risultato atteso: Miglioramento delle prestazioni e dell’omogeneità territoriale.

2010 Prosecuzione delle attività intraprese. Risultato atteso: Miglioramento delle prestazioni e dell’omogeneità territoriale.

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

A.1.1

Struttura di riferimento:

DC PRESTAZIONI

Prosecuzione delle attività intraprese. Risultato atteso: Miglioramento delle prestazioni e dell’omogeneità territoriale.

1/32

Page 18: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA A –ASSICURAZIONE

“La prima missione dell’istituto è quella assicurativa, che garantisce l’indennizzo al lavoratore per il danno subito e l’esonero dalla responsabilità civile-seppure entro precisi limiti di legge – al datore di lavoro”

OBIETTIVO STRATEGICO A.2

TARIFFE

SEMPLIFICAZIONE DEGLI ADEMPIMENTI E ULTERIORE INFORMATIZZAZIONE DEI RAPPORTI CON LE IMPRESE

2009 Studio, in collaborazione con CONTARP e CSA, di ipotesi di adeguamento del nomenclatore tariffario e dei relativi tassi (trattasi di obiettivo a valenza esterna). Risultato atteso: Ipotesi di nuova tariffa dei premi.

2010 Condivisione con le Parti sociali dell’ipotesi elaborata. Risultato atteso: Ipotesi condivisa di nuova tariffa dei premi.

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

A.2.1

Struttura di riferimento:

DC RISCHI

Predisposizione dell’ipotesi della nuova Tariffa dei premi e della relativa relazione per il Consiglio di Amministrazione. Risultato atteso: Delibera del CdA. Proposta per il Decreto Ministeriale sulle nuove nomenclature tariffarie e relativi tassi.

2/32

Page 19: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA A –ASSICURAZIONE

“La prima missione dell’istituto è quella assicurativa, che garantisce l’indennizzo al lavoratore per il danno subito e l’esonero dalla responsabilità civile-seppure entro precisi limiti di legge – al datore di lavoro”

OBIETTIVO STRATEGICO A. 2

TARIFFE

SEMPLIFICAZIONE DEGLI ADEMPIMENTI E ULTERIORE INFORMATIZZAZIONE DEI RAPPORTI CON LE IMPRESE

2009

Ottimizzazione delle procedure informatiche esistenti con particolare riferimento al miglioramento dei servizi telematici per le aziende, in coerenza con il Piano triennale per l’informatica, anche in sinergia con altri Enti/Amministrazioni. Risultato atteso: Miglioramento dei servizi e maggiore automazione dei processi di gestione.

2010

Ottimizzazione delle procedure informatiche esistenti con particolare riferimento al miglioramento dei servizi telematici per le aziende, in coerenza con il Piano triennale per l’informatica, anche in sinergia con altri Enti/Amministrazioni. Risultato atteso: Miglioramento dei servizi e maggiore automazione dei processi di gestione.

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

A.2.2

Struttura di riferimento:

DC RISCHI Ottimizzazione delle procedure informatiche esistenti con particolare riferimento al miglioramento dei servizi

telematici per le aziende, in coerenza con il Piano triennale per l’informatica, anche in sinergia con altri Enti/Amministrazioni. Risultato atteso: Miglioramento dei servizi e maggiore automazione dei processi di gestione.

3/32

Page 20: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA A –ASSICURAZIONE

“La prima missione dell’istituto è quella assicurativa, che garantisce l’indennizzo al lavoratore per il danno subito e l’esonero dalla responsabilità civile-seppure entro precisi limiti di legge – al datore di lavoro”

OBIETTIVO STRATEGICO A.3

VIGILANZA

MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI VIGILANZA ANCHE ATTRAVERSO LA VALORIZZAZIONE DELLA PROFESSIONALITA’ED IL RAFFORZAMENTO DEL CORPO ISPETTIVO SVILUPPANDO ALTRESI’ LE NECESSARIE SINERGIE INTERNE E CON ALTRE AMMINISTRAZIONI

2009 Rafforzamento del corpo ispettivo che verrà implementato nel numero di risorse, nonché formato ed aggiornato. Implementazione delle risorse informatiche al fine della predisposizione di strumenti di Business Intelligence. Risultato atteso: Incremento dei Funzionari di Vigilanza.Potenziamento della Funzione Vigilanza.

2010 Predisposizione di criteri per un aggiornamento periodico dei Funzionari di Vigilanza. Utilizzo degli strumenti di Business Intelligence anche attraverso l’interazione con banche dati esterne, al fine di un miglioramento della lotta al lavoro irregolare. Risultato atteso: Miglioramento dell’attività di lotta al lavoro irregolare.

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

A.3.1

Struttura di riferimento:

DC RISCHI

Ottimizzazione degli strumenti di Business Intelligence al fine di un’incisiva ed efficace lotta al lavoro irregolare. Risultato atteso: Incremento del risultato dell’attività di Vigilanza soprattutto in termini di maggiori importi effettivamente riscossi.

4/32

Page 21: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA B –PREVENZIONE

“In tale specifico ambito il cammino verso la tutela integrata trova ampie conferme e spazio per prospettive evolutive a seguito dell’emanazione del Decreto legislativo n. 81/2008….. Il CIV ritiene che l’attività dell’Istituto nella prevenzione debba con maggiore impulso e decisione indirizzarsi,come da tempo indicato e da ultimo ribadito con le linee di indirizzo per il 2008, secondo una logica di valorizzazione delle attuali competenze, di pianificazione mirata delle risorse disponibili, di capacità di indirizzo e di attuazione decentrata e, soprattutto, di massima condivisione con le Parti sociali.”

OBIETTIVO STRATEGICO B.1

PIANO DI SETTORE DELLA

PREVENZIONE

SOSTENERE L’ATTIVITÀ DI PREVENZIONE ATTRAVERSO LA PREDISPOSIZIONE DI UN PIANO ARMONICO CON LE DIRETTIVE DEL CIV, CON CONGRUE RISORSE ECONOMICHE E PROFESSIONALI E FINALIZZATO AD UNA EFFETTIVA RIDUZIONE DEL FENOMENO INFORTUNISTICO E TECNOPATICO

2009 Sviluppare sinergie con Istituzioni e parti sociali per :

• promuovere l’impostazione territoriale dei piani di attività dei Comitati Misti tra INAIL e Organismi paritetici in coerenza con l’Accordo Nazionale;

• porre le basi per l’insediamento degli Osservatori nazionali e regionali con le Parti Sociali e con gli Organismi paritetici sugli infortuni mortali e sulle malattie professionali.

Risultato atteso: Realizzazione di iniziative condivise

2010 Supportare il governo dei piani di attività elaborati a livello nazionale e territoriale con i Comitati misti ed attraverso gli Osservatori. Risultato atteso: Sviluppo omogeneo delle relazioni tra Istituzioni e Parti Sociali

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

B.1.1

Struttura di riferimento:

DC PREVENZIONE

A seguito delle esperienze maturate, realizzare un sistema ciclico di programmazione e realizzazione di interventi. Risultato atteso: Consolidamento del sistema di relazioni finalizzato alla realizzazione di azioni comuni.

5/32

Page 22: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA B –PREVENZIONE

“In tale specifico ambito il cammino verso la tutela integrata trova ampie conferme e spazio per prospettive evolutive a seguito dell’emanazione del Decreto legislativo n. 81/2008….. Il CIV ritiene che l’attività dell’Istituto nella prevenzione debba con maggiore impulso e decisione indirizzarsi,come da tempo indicato e da ultimo ribadito con le linee di indirizzo per il 2008, secondo una logica di valorizzazione delle attuali competenze, di pianificazione mirata delle risorse disponibili, di capacità di indirizzo e di attuazione decentrata e, soprattutto, di massima condivisione con le Parti sociali.”

OBIETTIVO STRATEGICO B.1

PIANO DI SETTORE DELLA

PREVENZIONE

SOSTENERE L’ATTIVITÀ DI PREVENZIONE ATTRAVERSO LA PREDISPOSIZIONE DI UN PIANO ARMONICO CON LE DIRETTIVE DEL CIV, CON CONGRUE RISORSE ECONOMICHE E PROFESSIONALI E FINALIZZATO AD UNA EFFETTIVA RIDUZIONE DEL FENOMENO INFORTUNISTICO E TECNOPATICO

2009 Prima attuazione del Testo Unico sulla sicurezza (D.Lgs 81/2008) in particolare nelle parti relative all’art. 9, comma 2, lettere c) ed i) (consulenza alle imprese ed elaborazione, raccolta e diffusione delle “Buone prassi”), art. 52 (Fondo di sostegno), art. 11, commi 1, 5, 6 e 7 (Attività promozionali). Risultato atteso: Realizzazione delle prime disposizioni attuative.

2010 Implementazione delle attività necessarie a sviluppare le nuove competenze attribuite all’Istituto dal Testo Unico, in materia di consulenza, Buone prassi, Fondo di sostegno e Attività promozionali. Risultato atteso: Sviluppo azioni attuative.

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

B.1.2

Struttura di riferimento:

DC PREVENZIONE Consolidamento attività di attuazione delle nuove norme.

Risultato atteso: Consolidamento azioni attuative.

6/32

Page 23: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA B –PREVENZIONE

“In tale specifico ambito il cammino verso la tutela integrata trova ampie conferme e spazio per prospettive evolutive a seguito dell’emanazione del Decreto legislativo n. 81/2008….. Il CIV ritiene che l’attività dell’Istituto nella prevenzione debba con maggiore impulso e decisione indirizzarsi,come da tempo indicato e da ultimo ribadito con le linee di indirizzo per il 2008, secondo una logica di valorizzazione delle attuali competenze, di pianificazione mirata delle risorse disponibili, di capacità di indirizzo e di attuazione decentrata e, soprattutto, di massima condivisione con le Parti sociali.”

OBIETTIVO STRATEGICO B.1

PIANO DI SETTORE DELLA

PREVENZIONE

SOSTENERE L’ATTIVITÀ DI PREVENZIONE ATTRAVERSO LA PREDISPOSIZIONE DI UN PIANO ARMONICO CON LE DIRETTIVE DEL CIV, CON CONGRUE RISORSE ECONOMICHE E PROFESSIONALI E FINALIZZATO AD UNA EFFETTIVA RIDUZIONE DEL FENOMENO INFORTUNISTICO E TECNOPATICO

2009 Proseguire nella realizzazione del piano di formazione/aggiornamento professionale del personale dell’Istituto impegnato nella funzione prevenzione, con interventi di potenziamento mirati a qualificare le professionalità, sulla base dei tre capisaldi: la logica della rete interna, le interazioni istituzionali e con le Parti Sociali, il patrimonio informativo per la prevenzione. Risultato atteso: Riqualificazione professionale delle nuove risorse dedicate alla funzione prevenzione. Riposizionamento delle altre professionalità.

2010 Programmare iniziative di formazione/aggiornamento professionale di approfondimento anche in correlazione con l’evoluzione normativa. Risultato atteso: Consolidamento delle professionalità. Analisi delle nuove esigenze.

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

B.1.3

Struttura di riferimento:

DC PREVENZIONE Sulla base delle nuove esigenze rilevate programmare interventi di formazione e di aggiornamento professionale delle

risorse operanti nella funzione prevenzione. Risultato atteso: Manutenzione evolutiva delle risorse.

7/32

Page 24: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA B –PREVENZIONE

“In tale specifico ambito il cammino verso la tutela integrata trova ampie conferme e spazio per prospettive evolutive a seguito dell’emanazione del Decreto legislativo n. 81/2008….. Il CIV ritiene che l’attività dell’Istituto nella prevenzione debba con maggiore impulso e decisione indirizzarsi,come da tempo indicato e da ultimo ribadito con le linee di indirizzo per il 2008, secondo una logica di valorizzazione delle attuali competenze, di pianificazione mirata delle risorse disponibili, di capacità di indirizzo e di attuazione decentrata e, soprattutto, di massima condivisione con le Parti sociali.”

OBIETTIVO STRATEGICO B.1

PIANO DI SETTORE DELLA

PREVENZIONE

SOSTENERE L’ATTIVITÀ DI PREVENZIONE ATTRAVERSO LA PREDISPOSIZIONE DI UN PIANO ARMONICO CON LE DIRETTIVE DEL CIV, CON CONGRUE RISORSE ECONOMICHE E PROFESSIONALI E FINALIZZATO AD UNA EFFETTIVA RIDUZIONE DEL FENOMENO INFORTUNISTICO E TECNOPATICO

2009 Fornire report periodici di monitoraggio che consentano una valutazione di efficacia – in termini di risorse impegnate, risultati conseguiti e soddisfazione dei destinatari finali – delle attività svolte ai vari livelli per meglio orientare le politiche dell’Ente in materia Risultato atteso: Avvio dell’informatizzazione delle attività di prevenzione e monitoraggio.

2010 Realizzare un efficace sistema di pianificazione e monitoraggio delle iniziative a livello nazionale e territoriale. Risultato atteso:Consolidamento dell’informatizzazione avviata.

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

B.1.4

Struttura di riferimento:

DC PREVENZIONE Realizzare un efficace sistema di pianificazione e monitoraggio delle iniziative a livello nazionale e territoriale.

Risultato atteso: Manutenzione del sistema in linea con l’evoluzione dell’attività dell’Ente.

8/32

Page 25: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA B –PREVENZIONE

“In tale specifico ambito il cammino verso la tutela integrata trova ampie conferme e spazio per prospettive evolutive a seguito dell’emanazione del Decreto legislativo n. 81/2008….. Il CIV ritiene che l’attività dell’Istituto nella prevenzione debba con maggiore impulso e decisione indirizzarsi,come da tempo indicato e da ultimo ribadito con le linee di indirizzo per il 2008, secondo una logica di valorizzazione delle attuali competenze, di pianificazione mirata delle risorse disponibili, di capacità di indirizzo e di attuazione decentrata e, soprattutto, di massima condivisione con le Parti sociali.”

OBIETTIVO STRATEGICO B.1

PIANO DI SETTORE DELLA

PREVENZIONE

SOSTENERE L’ATTIVITÀ DI PREVENZIONE ATTRAVERSO LA PREDISPOSIZIONE DI UN PIANO ARMONICO CON LE DIRETTIVE DEL CIV, CON CONGRUE RISORSE ECONOMICHE E PROFESSIONALI E FINALIZZATO AD UNA EFFETTIVA RIDUZIONE DEL FENOMENO INFORTUNISTICO E TECNOPATICO

2009

Valorizzare il patrimonio statistico ed informativo dell’INAIL, nell’ottica del Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione (SINP) ed agevolarne la fruizione agli utenti finali (aziende, lavoratori, organismi territoriali dell’Istituto, altre Istituzioni). Risultato atteso: Migliore conoscenza del fenomeno infortunistico e tecnopatico letto in chiave prevenzionale. Avvio per fasi del SINP.

2010

Approfondire l’utilizzo del patrimonio informativo in relazione alle esigenze manifestate dagli utenti a livello nazionale e territoriale. Risultato atteso: Costituzione della rete di relazioni necessarie per il funzionamento del SINP.

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

B.1.5

Struttura di riferimento:

DC PREVENZIONE

Portare a regime il SINP. Risultato atteso: Consolidamento del sistema.

9/32

Page 26: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA B –PREVENZIONE

“In tale specifico ambito il cammino verso la tutela integrata trova ampie conferme e spazio per prospettive evolutive a seguito dell’emanazione del Decreto legislativo n. 81/2008….. Il CIV ritiene che l’attività dell’Istituto nella prevenzione debba con maggiore impulso e decisione indirizzarsi,come da tempo indicato e da ultimo ribadito con le linee di indirizzo per il 2008, secondo una logica di valorizzazione delle attuali competenze, di pianificazione mirata delle risorse disponibili, di capacità di indirizzo e di attuazione decentrata e, soprattutto, di massima condivisione con le Parti sociali.”

OBIETTIVO STRATEGICO B.1

PIANO DI SETTORE DELLA

PREVENZIONE

SOSTENERE L’ATTIVITÀ DI PREVENZIONE ATTRAVERSO LA PREDISPOSIZIONE DI UN PIANO ARMONICO CON LE DIRETTIVE DEL CIV, CON CONGRUE RISORSE ECONOMICHE E PROFESSIONALI E FINALIZZATO AD UNA EFFETTIVA RIDUZIONE DEL FENOMENO INFORTUNISTICO E TECNOPATICO

2009

Promuovere la cultura della salute e sicurezza del lavoro nei percorsi formativi scolastici, universitari e delle Istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. Risultato atteso: Definizione delle caratteristiche del servizio di assistenza alle scuole per la realizzazione in autonomia da parte di queste ultime di percorsi formativi in tema di salute e sicurezza.

2010 Promuovere la cultura della salute e sicurezza del lavoro nei percorsi formativi scolastici, universitari e delle Istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. Risultato atteso: Analisi dei risultati di percorsi formativi elaborati nell’ambito delle convenzioni sottoscritte secondo lo schema tipo.

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

B.1.6

Struttura di riferimento:

DC PREVENZIONE Promuovere la cultura della salute e sicurezza del lavoro nei percorsi formativi scolastici, universitari e delle

Istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. Risultato atteso: Potenziamento del servizio di assistenza.

10/32

Page 27: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA B –PREVENZIONE

“In tale specifico ambito il cammino verso la tutela integrata trova ampie conferme e spazio per prospettive evolutive a seguito dell’emanazione del Decreto legislativo n. 81/2008….. Il CIV ritiene che l’attività dell’Istituto nella prevenzione debba con maggiore impulso e decisione indirizzarsi,come da tempo indicato e da ultimo ribadito con le linee di indirizzo per il 2008, secondo una logica di valorizzazione delle attuali competenze, di pianificazione mirata delle risorse disponibili, di capacità di indirizzo e di attuazione decentrata e, soprattutto, di massima condivisione con le Parti sociali.”

OBIETTIVO STRATEGICO B.1

PIANO DI SETTORE DELLA

PREVENZIONE

SOSTENERE L’ATTIVITÀ DI PREVENZIONE ATTRAVERSO LA PREDISPOSIZIONE DI UN PIANO ARMONICO CON LE DIRETTIVE DEL CIV, CON CONGRUE RISORSE ECONOMICHE E PROFESSIONALI E FINALIZZATO AD UNA EFFETTIVA RIDUZIONE DEL FENOMENO INFORTUNISTICO E TECNOPATICO

2009 Sostenere l’innalzamento degli standard di sicurezza dell’edilizia scolastica attraverso finanziamenti agli Enti locali proprietari degli immobili. Risultato atteso: Miglioramento qualitativo degli ambienti della scuola dal punto di vista della sicurezza.

2010 Sostenere l’innalzamento degli standard di sicurezza dell’edilizia scolastica attraverso finanziamenti agli Enti locali proprietari degli immobili. Risultato atteso: Miglioramento qualitativo degli ambienti della scuola dal punto di vista della sicurezza

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

B.1.7

Struttura di riferimento:

DC PREVENZIONE

Veicolare all’interno delle scuole contenuti prevenzionali in concomitanza con i lavori finanziati. Risultato atteso: Innalzamento del livello di informazione agli studenti.

11/32

Page 28: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA C –SANITARIA

“In attesa che il legislatore chiarisca, definitivamente, il ruolo dell’INAIL nel settore sanitario, è certo che, in assenza di tale funzione, l’Istituto non sarebbe in grado di garantire la tutela globale dell’infortunato……Tale funzione, fatte salve le competenze esclusive in tema di prestazioni protesiche ed attività medico legali, dovrà, necessariamente, essere esercitata in un quadro di forti sinergie con gli altri soggetti istituzionali………”

OBIETTIVO STRATEGICO C.1

FUNZIONE SANITARIA

SOSTENERE LA FUNZIONE SANITARIA DELL’ENTE IN TUTTE LE SUE ARTICOLAZIONI ED ASSICURARE LIVELLI DI ASSISTENZA ADEGUATI ED OMOGENEI SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE, FINALIZZATI AL TEMPESTIVO ED EFFICACE RECUPERO DELL’ASSICURATO.

2009 Analisi e verifica delle possibilità di ampliamento in termini di efficacia e di efficienza dell’offerta riabilitativa in sintonia con le competenti strutture regionali del Servizio Sanitario Nazionale. Risultato atteso: Piano di azione per l’ampliamento dell’offerta riabilitativa.

2010 Attuazione delle iniziative progettate a seguito delle fasi di analisi e verifica delle possibilità di ampliamento in termini di efficacia ed efficienza dell’offerta riabilitativa. Risultato atteso: Attuazione delle iniziative progettate.

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

C.1.1

Struttura di riferimento:

DC PRESTAZIONI/

RIABILITAZIONE E PROTESI

Monitoraggio delle iniziative intraprese, verifica delle sinergie attivate e messa a punto delle azioni di miglioramento necessarie per ottimizzare gli interventi posti in essere. Risultato atteso: Miglioramento continuo dell’offerta riabilitativa.

12/32

Page 29: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA C –SANITARIA

“In attesa che il legislatore chiarisca, definitivamente, il ruolo dell’INAIL nel settore sanitario, è certo che, in assenza di tale funzione, l’Istituto non sarebbe in grado di garantire la tutela globale dell’infortunato……Tale funzione, fatte salve le competenze esclusive in tema di prestazioni protesiche ed attività medico legali, dovrà, necessariamente, essere esercitata in un quadro di forti sinergie con gli altri soggetti istituzionali………”

OBIETTIVO STRATEGICO C.1

FUNZIONE SANITARIA

SOSTENERE LA FUNZIONE SANITARIA DELL’ENTE IN TUTTE LE SUE ARTICOLAZIONI ED ASSICURARE LIVELLI DI ASSISTENZA ADEGUATI ED OMOGENEI SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE, FINALIZZATI AL TEMPESTIVO ED EFFICACE RECUPERO DELL’ASSICURATO.

2009 Studi e analisi finalizzati a sostenere lo sviluppo delle competenze dell’Istituto in materia sanitaria. Risultato atteso: Miglioramento della tutela assicurativa.

2010 Prosecuzione delle attività intraprese. Risultato atteso: Miglioramento della tutela assicurativa.

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

C.1.2

Struttura di riferimento:

DC PRESTAZIONI/

RIABILITAZIONE E PROTESI

Prosecuzione delle attività intraprese. Risultato atteso: Miglioramento della tutela assicurativa.

13/32

Page 30: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA C –SANITARIA

“In attesa che il legislatore chiarisca, definitivamente, il ruolo dell’INAIL nel settore sanitario, è certo che, in assenza di tale funzione, l’Istituto non sarebbe in grado di garantire la tutela globale dell’infortunato……Tale funzione, fatte salve le competenze esclusive in tema di prestazioni protesiche ed attività medico legali, dovrà, necessariamente, essere esercitata in un quadro di forti sinergie con gli altri soggetti istituzionali………”

OBIETTIVO STRATEGICO C.2

AGEVOLARE IL REINSERIMENTO DEI LAVORATORI INFORTUNATI E TECNOPATICI ATTRAVERSO POLITICHE MIRATE E VELOCIZZANDO IL FINANZIAMENTO DEI RELATIVI PROGETTI

2009 Analisi dei margini di miglioramento per l’ampliamento in termini di efficacia dell’offerta protesica, anche allargando ed ottimizzando le strutture specificatamente deputate all’erogazione delle prestazioni e attivazione delle prime iniziative individuate. Risultato atteso: Piano d’azione per l’ampliamento dell’offerta protesica.

2010 Realizzazione delle ulteriori iniziative emerse nel corso delle fasi di ricognizione/progettazione. Risultato atteso: Completamento delle iniziative individuate.

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

C.2.1

Struttura di riferimento:

DC RIABILITAZIONE

E PROTESI

Monitoraggio degli effetti prodotti dalle iniziative intraprese ed attuazione delle eventuali azioni correttive che si rendessero necessarie per l’ottimizzazione degli interventi posti in essere. Risultato atteso: Ottimizzazione dell’efficacia dell’offerta protesica.

14/32

Page 31: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA C –SANITARIA

“In attesa che il legislatore chiarisca, definitivamente, il ruolo dell’INAIL nel settore sanitario, è certo che in assenza di tale funzione l’Istituto non sarebbe in grado di garantire la tutela globale dell’infortunato……Tale funzione, fatte salve le competenze esclusive in tema di prestazioni protesiche ed attività medico legali, dovrà, necessariamente, essere esercitata in un quadro di forti sinergie con gli altri soggetti istituzionali………”

OBIETTIVO STRATEGICO C.2

AGEVOLARE IL REINSERIMENTO DEI LAVORATORI INFORTUNATI E TECNOPATICI ATTRAVERSO POLITICHE MIRATE E VELOCIZZANDO IL FINANZIAMENTO DEI RELATIVI PROGETTI

2009 Analisi e prima attuazione delle iniziative volte a massimizzare l’utilizzo dei fondi disponibili ai sensi dell’art. 24 del D.lgs 38/2000, estendendo e/o rafforzando le sinergie con Enti e Organismi operanti sul territorio nell’ambito del collocamento mirato. Risultato atteso: Rafforzamento del ruolo dell’Istituto in materia di reinserimento lavorativo

2010 Completamento dell’attuazione delle iniziative individuate al fine di assicurare il pieno e tempestivo utilizzo delle risorse disponibili ai sensi dell’art. 24 D.lgs 38/2000. Risultato atteso: Incremento del numero dei disabili ricollocati nel mondo del lavoro.

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

C.2.2

Struttura di riferimento:

DC RIABILITAZIONE

E PROTESI

Monitoraggio degli effetti ottenuti dalle iniziative poste in essere e attuazione di eventuali azioni correttive per rendere più incisive, in termine di efficacia, le iniziative stesse. Risultato atteso: Semplificazione del processo di reinserimento lavorativo dei disabili.

15/32

Page 32: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA D –STRUMENTALE

POLITICHE PATRIMONIALI –….Occorre considerare che l’Istituto, avendo subito nel corso degli ultimi anni un sostanziale blocco degli investimenti, dovrà porsi anche l’obiettivo di una maggiore capacità di spesa nel settore al fine di recuperare sia la redditività perduta che la sua funzione di investitore istituzionale”

POLITICHE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI – processo pianificatorio, politica degli acquisti, informatica, sinergie, assetto organizzativo, reingegnerizzazione dei processi, politiche del personale e della formazione, comunicazione.

OBIETTIVO STRATEGICO D.1

ADOTTARE POLITICHE PATRIMONIALI SUPPORTATE DAI NECESSARI NUOVI STRUMENTI TECNICI CHE CONSENTANO LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE ED UNA MAGGIORE CAPACITÀ DI SPESA, OTTIMIZZANDO I RENDIMENTI..

2009

Ridefinizione del processo di realizzazione degli investimenti immobiliari a reddito in coerenza con le nuove disposizioni normative in materia (legge finanziaria 2008 e disposizioni successive).

Risultato atteso: Proposta per l’attivazione degli investimenti immobiliari a reddito nelle forme consentite dalla nuova normativa in materia.

2010

Monitoraggio dell’attuazione delle nuove modalità per la realizzazione degli investimenti immobiliari a reddito.

Risultato atteso: Individuazione di eventuali aree di criticità e adozione di interventi correttivi. 2011

OBIETTIVO OPERATIVO

D.1.1

Struttura di riferimento:

DC PATRIMONIO

Monitoraggio dell’attuazione delle nuove modalità per la realizzazione degli investimenti immobiliari a reddito.

Risultato atteso: Individuazione di eventuali aree di criticità e adozione di interventi correttivi.

16/32

Page 33: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA D –STRUMENTALE

POLITICHE PATRIMONIALI –….Occorre considerare che l’Istituto, avendo subito nel corso degli ultimi anni un sostanziale blocco degli investimenti, dovrà porsi anche l’obiettivo di una maggiore capacità di spesa nel settore al fine di recuperare sia la redditività perduta che la sua funzione di investitore istituzionale”

POLITICHE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI – – processo pianificatorio, politica degli acquisti, informatica, sinergie, assetto organizzativo, reingegnerizzazione dei processi, politiche del personale e della formazione, comunicazione.

OBIETTIVO STRATEGICO D.2

AFFINAMENTO DEL SISTEMA PROGRAMMATORIO SUPPORTATO DALL’IMPLEMENTAZIONE DEL SISTEMA DI CONTABILITÀ ANALITICA E DA UN EFFICACE MODELLLO ECONOMETRICO.

2009 Analisi e studio per l’individuazione di ulteriori misure di semplificazione del sistema programmatorio, in armonia con le innovazioni introdotte dal CIV (delibere nn. 22 e 28 del 2007, n. 8/2008) e correlate agli sviluppi in materia di sistemi previsionali anche con riferimento all’analisi dei costi nell’ambito del controllo di gestione. Risultato atteso: Documento di analisi.

2010 Prima attuazione delle misure individuate. Risultato atteso: Affinamento del sistema programmatorio.

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

D.2.1

Struttura di riferimento:

DC PROGRAMMAZIONE ORGANIZZAZIONE E

CONTROLLO

Monitoraggio delle iniziative avviate ed adozione di eventuali ulteriori iniziative di sviluppo, anche in relazione all’innalzamento dei livelli di integrazione dei sistemi informativi e di supporto. Risultato atteso: Consolidamento e diffusione del nuovo sistema programmatorio.

17/32

Page 34: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA D –STRUMENTALE

POLITICHE PATRIMONIALI –….Occorre considerare che l’Istituto, avendo subito nel corso degli ultimi anni un sostanziale blocco degli investimenti, dovrà porsi anche l’obiettivo di una maggiore capacità di spesa nel settore al fine di recuperare sia la redditività perduta che la sua funzione di investitore istituzionale”

POLITICHE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI – processo pianificatorio, politica degli acquisti, informatica, sinergie, assetto organizzativo, reingegnerizzazione dei processi, politiche del personale e della formazione, comunicazione.

OBIETTIVO STRATEGICO D.3

OTTIMIZZAZIONE DELLA POLITICA DEGLI ACQUISTI ED ADEGUAMENTO DELLA RELATIVA STRUTTURA.

2009 Attivazione della nuova struttura della Direzione Centrale Patrimonio e del Servizio Centrale Acquisti connessa alla reingegnerizzazione dei processi di acquisizione di beni e servizi e dei lavori di manutenzione degli immobili. Risultato atteso: Razionalizzazione delle procedure di acquisizione di beni e servizi e dei lavori accentrate presso la Direzione Centrale Patrimonio e le Direzioni regionali.

2010 Monitoraggio dei processi di acquisizione e delle procedure informatiche a supporto. Risultato atteso: Individuazione delle aree di criticità e degli interventi di miglioramento.

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

D.3.1

Struttura di riferimento:

DC PATRIMONIO

Consolidamento delle strutture e dei processi connessi alla reingegnerizzazione. Risultato atteso: Ottimizzazione delle fasi di gestione dell’acquisizione di beni e servizi e degli interventi di manutenzione degli immobili.

18/32

Page 35: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA D –STRUMENTALE

POLITICHE PATRIMONIALI –….Occorre considerare che l’Istituto, avendo subito nel corso degli ultimi anni un sostanziale blocco degli investimenti, dovrà porsi anche l’obiettivo di una maggiore capacità di spesa nel settore al fine di recuperare sia la redditività perduta che la sua funzione di investitore istituzionale”

POLITICHE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI – – processo pianificatorio, politica degli acquisti, informatica, sinergie, assetto organizzativo, reingegnerizzazione dei processi, politiche del personale e della formazione, comunicazione.

OBIETTIVO STRATEGICO D.4

CONSOLIDARE UN SISTEMA INFORMATICO, EVOLUTO E SINERGICO CON LE ALTRE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI, CHE FAVORISCA IL RICORSO AI SERVIZI ON-LINE DA PARTE DELL’UTENZA.

2009 In coerenza con gli obiettivi di innovazione individuati dal CNIPA relativamente al miglioramento delle performance della PA, all’innovazione dei servizi per cittadini e imprese e delle tecnologie sulle informazioni e sulle telecomunicazioni, perseguire le linee di azione per • realizzare applicazioni e servizi nel settore della dematerializzazione e della gestione dei flussi documentali; • realizzare soluzioni per l’interoperabilità e l’integrazione tra banche dati e servizi; • adottare sistemi di gestione della conoscenza e delle piattaforme di formazione in rete (e-learning); • sviluppare servizi in rete per l’interazione efficace di cittadini e imprese con la PA; • sviluppare e razionalizzare sistemi di connettività in rete e diffondere il “riuso” del software e dei servizi; • adottare soluzioni tecniche e organizzative per il miglioramento della sicurezza ICT e della continuità

operativa. Risultato atteso: Incremento del livello di servizio in termini di efficienza, efficacia e completezza. Introduzione di nuove modalità di erogazione dei servizi per utenti interni de esterni.

2010

OBIETTIVO OPERATIVO

D.4.1

Struttura di riferimento:

DC SERVIZI INFORMATIVI E

TELECOMUNICAZIONI

Prosecuzione delle attività in coerenza con gli aggiornamenti del Piano triennale che sarà approvato dal CNIPA. Risultato atteso: Incremento del livello di servizio in termini di efficienza, efficacia e completezza. Introduzione di nuove modalità di erogazione dei servizi per utenti interni de esterni.

19/32

Page 36: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

2011 segue

OBIETTIVO OPERATIVO

D.4.1

Prosecuzione delle attività in coerenza con gli aggiornamenti del Piano triennale che sarà approvato dal CNIPA. Risultato atteso: Incremento del livello di servizio in termini di efficienza, efficacia e completezza. Introduzione di nuove modalità di erogazione dei servizi per utenti interni de esterni.

20/32

Page 37: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA D –STRUMENTALE

POLITICHE PATRIMONIALI –….Occorre considerare che l’Istituto, avendo subito nel corso degli ultimi anni un sostanziale blocco degli investimenti, dovrà porsi anche l’obiettivo di una maggiore capacità di spesa nel settore al fine di recuperare sia la redditività perduta che la sua funzione di investitore istituzionale”

POLITICHE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI – – processo pianificatorio, politica degli acquisti, informatica, sinergie, assetto organizzativo, reingegnerizzazione dei processi, politiche del personale e della formazione, comunicazione.

OBIETTIVO STRATEGICO D.5

ADOTTARE SCELTE GESTIONALI PER MIGLIORARE L’EFFICACIA, L’EFFICIENZA E LA QUALITÀ DEI SERVIZI

2009

Adeguamento alla normativa vigente del modello organizzativo delle Strutture Centrali e territoriali, anche in considerazione dell’attivazione, in modo strutturato, dei servizi on-line. Risultato atteso: Attuazione del nuovo assetto organizzativo e delle regole di funzionamento.

2010 Consolidamento del nuovo modello organizzativo a ciascun livello di Struttura- Direzione Generale, Direzioni regionali, Sedi. Risultato atteso: Modello a regime, con il supporto delle procedure tutte in produzione.

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

D.5.1

Struttura di riferimento:

DC PROGRAMMAZIONE ORGANIZZAZIONE E

CONTROLLO

Evoluzione del modello organizzativo delle Strutture territoriali, tenuto conto anche degli effetti che saranno determinati dall’ ulteriore estensione dei servizi on line e, quindi, di una maggiore partecipazione dei cittadini ai processi produttivi, al fine di migliorare il grado di risposta alle crescenti esigenze dell’utenza, in linea con la necessità di contenere la spesa pubblica. Risultato atteso: Progettazione del nuovo assetto organizzativo e delle regole di funzionamento.

21/32

Page 38: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA D –STRUMENTALE

POLITICHE PATRIMONIALI –….Occorre considerare che l’Istituto, avendo subito nel corso degli ultimi anni un sostanziale blocco degli investimenti, dovrà porsi anche l’obiettivo di una maggiore capacità di spesa nel settore al fine di recuperare sia la redditività perduta che la sua funzione di investitore istituzionale”

POLITICHE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI – – processo pianificatorio, politica degli acquisti, informatica, sinergie, assetto organizzativo, reingegnerizzazione dei processi, politiche del personale e della formazione, comunicazione.

OBIETTIVO STRATEGICO D.5

ADOTTARE SCELTE GESTIONALI PER MIGLIORARE L’EFFICACIA, L’EFFICIENZA E LA QUALITÀ DEI SERVIZI

2009

Sviluppo di un sistema per la gestione dei flussi documentali che, tenuto conto della normativa vigente e della flessibilità organizzativa, garantisca la certezza giuridica della documentazione, i requisiti di accesso ed interoperabilità, anche in funzione della ottimizzazione delle attività per la conservazione e lo scarto dei documenti e per la costituzione dell’archivio storico dell’Istituto. Risultato atteso: Progettazione del sistema di gestione integrato dei flussi documentali e dell’archivio storico dell’Istituto.

2010 Avvio delle iniziative per la sperimentazione del sistema per la gestione dei flussi documentali, per la costituzione dell’archivio storico dell’Istituto e per la conservazione e scarto dei documenti, tenuto conto della normativa vigente e della flessibilità organizzativa. Risultato atteso: Attuazione della sperimentazione e verifica dei risultati.

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

D.5.2

Struttura di riferimento:

DC PROGRAMMAZIONE ORGANIZZAZIONE E

CONTROLLO

Avvio a regime del sistema per la gestione dei flussi documentali, per la costituzione dell’archivio storico dell’Istituto e per la conservazione e scarto dei documenti, tenuto conto della normativa vigente e della flessibilità organizzativa. Risultato atteso: Realizzazione del sistema di gestione integrato dei flussi documentali e dell’archivio storico dell’Istituto.

22/32

Page 39: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA D –STRUMENTALE

POLITICHE PATRIMONIALI –….Occorre considerare che l’Istituto, avendo subito nel corso degli ultimi anni un sostanziale blocco degli investimenti, dovrà porsi anche l’obiettivo di una maggiore capacità di spesa nel settore al fine di recuperare sia la redditività perduta che la sua funzione di investitore istituzionale”

POLITICHE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI – – processo pianificatorio, politica degli acquisti, informatica, sinergie, assetto organizzativo, reingegnerizzazione dei processi, politiche del personale e della formazione, comunicazione.

OBIETTIVO STRATEGICO D.5

ADOTTARE SCELTE GESTIONALI PER MIGLIORARE L’EFFICACIA, L’EFFICIENZA E LA QUALITÀ DEI SERVIZI

2009

Proseguire, in conformità con l’assetto organizzativo dell’Istituto ed in linea con le esigenze manifestate dalla clientela, nello sviluppo dei servizi virtuali e nella coerente evoluzione/adeguamento del sistema di gestione aziendale basato sulle norme della qualità, in ottica di multicanalità integrata, personalizzazione della relazione, proattività, adottando soluzioni modulari che garantiscano l’economicità e la flessibilità, anche in previsione della costante contrazione delle risorse umane ed economiche. Risultato atteso: Miglioramento dei processi di erogazione dei servizi; miglioramento delle prestazioni ed incremento del grado di soddisfazione dell’utenza.

2010

OBIETTIVO OPERATIVO

D.5.3

Strutture di riferimento:

DC PROGRAMMAZIONE ORGANIZZAZIONE E

CONTROLLO

DC SERVIZI INFORMATIVI E

TELECOMUNICAZIONI

Consolidare e proseguire, garantendo la costante conformità con l’assetto organizzativo dell’Istituto ed in linea con le esigenze manifestate dalla clientela, nello sviluppo dei servizi virtuali e nella coerente evoluzione ed estensione del sistema di gestione aziendale basato sulle norme della qualità, in ottica di multicanalità integrata, personalizzazione della relazione, proattività, adottando soluzioni modulari che garantiscano l’economicità e la flessibilità, anche in previsione della costante contrazione delle risorse umane ed economiche. Risultato atteso: Miglioramento dei processi di erogazione dei servizi; miglioramento delle prestazioni ed incremento del grado di soddisfazione dell’utenza.

23/32

Page 40: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

2011 segue

OBIETTIVO OPERATIVO

D.5.3

Consolidare e/o definire, anche in linea con le esigenze manifestate dalla clientela ed in relazione a mutamenti del contesto, eventuali evoluzioni del sistema dei servizi virtuali e di gestione aziendale basato sulle norme della qualità. Risultato atteso: Miglioramento dei processi di erogazione dei servizi; miglioramento delle prestazioni ed incremento del grado di soddisfazione dell’utenza.

24/32

Page 41: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA D –STRUMENTALE

POLITICHE PATRIMONIALI –….Occorre considerare che l’Istituto, avendo subito nel corso degli ultimi anni un sostanziale blocco degli investimenti, dovrà porsi anche l’obiettivo di una maggiore capacità di spesa nel settore al fine di recuperare sia la redditività perduta che la sua funzione di investitore istituzionale”

POLITICHE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI – – processo pianificatorio, politica degli acquisti, informatica, sinergie, assetto organizzativo, reingegnerizzazione dei processi, politiche del personale e della formazione, comunicazione.

OBIETTIVO STRATEGICO D.5

ADOTTARE SCELTE GESTIONALI PER MIGLIORARE L’EFFICACIA, L’EFFICIENZA E LA QUALITÀ DEI SERVIZI

2009

Proseguire nelle attività per l’implementazione dell’internal audit, al fine di contribuire al governo dei rischi di non conseguimento degli obiettivi aziendali, attraverso verifiche sull’efficacia del sistema dei controlli interni: analisi dei processi, individuazione e prima valutazione dei rischi connessi e dei relativi controlli; sviluppo della metodologia per la valutazione dei rischi e della metodologia per la conduzione dell’internal audit e sperimentazione su specifici processi presso alcune strutture, anche in vista della definitiva collocazione organizzativa della funzione. Risultato atteso: Razionalizzazione dei controlli interni; presidio dei rischi.

2010 Proseguire nelle attività per l’implementazione dell’internal audit in altri processi e strutture; verificare la rispondenza alle esigenze dell’Istituto delle metodologie sviluppate per la valutazione dei rischi e per la conduzione dell’internal audit e sperimentazione su alcuni processi/strutture. Risultato atteso: Razionalizzazione dei controlli interni; presidio dei rischi; miglioramento operativo.

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

D.5.4

Struttura di riferimento:

DC PROGRAMMAZIONE ORGANIZZAZIONE E

CONTROLLO Consolidare le metodologie adottate per l’espletamento dell’internal audit e coordinarne l’estensione sul territorio,

anche attraverso un idoneo assetto organizzativo e con la messa a punto di adeguato supporto informatico. Risultato atteso: Razionalizzazione dei controlli interni; presidio dei rischi; miglioramento operativo.

25/32

Page 42: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA D –STRUMENTALE

POLITICHE PATRIMONIALI –….Occorre considerare che l’Istituto, avendo subito nel corso degli ultimi anni un sostanziale blocco degli investimenti, dovrà porsi anche l’obiettivo di una maggiore capacità di spesa nel settore al fine di recuperare sia la redditività perduta che la sua funzione di investitore istituzionale”

POLITICHE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI – – processo pianificatorio, politica degli acquisti, informatica, sinergie, assetto organizzativo, reingegnerizzazione dei processi, politiche del personale e della formazione, comunicazione.

OBIETTIVO STRATEGICO D.6

PERSEGUIRE UNA POLITICA DEL PERSONALE COERENTE CON LE REALI ESIGENZE ED UNA FORMAZIONE CAPACE DI SOSTENERE IL CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO, LA RIALLOCAZIONE DELLE RISORSE E L’ACCRESCIMENTO DELLE PROFESSIONALITA’

2009

In relazione alla attuazione del nuovo modello organizzativo e gestionale, completamento della reingegnerizzazione dei processi e delle applicazioni informatiche. Liberazione di ulteriori risorse verso processi “core” e riqualificazione delle risorse impegnate nel processo di gestione del personale. Risultato atteso: Processi interamente reingegnerizzati a regime. Personale riqualificato nel nuovo contesto operativo.

2010

Eventuali adeguamenti all’evoluzione del modello organizzativo e della normativa contrattuale. Risultato atteso: Modello organizzativo e gestionale attualizzato ed eventuale implementazione delle procedure di supporto informatico.

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

D.6.1

Struttura di riferimento:

DC RISORSE UMANE SERVIZIO

FORMAZIONE Eventuali adeguamenti all’evoluzione del modello organizzativo e della normativa contrattuale.

Risultato atteso: Modello organizzativo e gestionale attualizzato ed eventuale implementazione delle procedure di supporto informatico.

26/32

Page 43: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA D –STRUMENTALE

POLITICHE PATRIMONIALI –….Occorre considerare che l’Istituto, avendo subito nel corso degli ultimi anni un sostanziale blocco degli investimenti, dovrà porsi anche l’obiettivo di una maggiore capacità di spesa nel settore al fine di recuperare sia la redditività perduta che la sua funzione di investitore istituzionale”

POLITICHE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI – – processo pianificatorio, politica degli acquisti, informatica, sinergie, assetto organizzativo, reingegnerizzazione dei processi, politiche del personale e della formazione, comunicazione.

OBIETTIVO STRATEGICO D.6

PERSEGUIRE UNA POLITICA DEL PERSONALE COERENTE CON LE REALI ESIGENZE ED UNA FORMAZIONE CAPACE DI SOSTENERE IL CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO, LA RIALLOCAZIONE DELLE RISORSE E L’ACCRESCIMENTO DELLE PROFESSIONALITA’

2009 Potenziamento delle risorse impegnate direttamente o a supporto della funzione di vigilanza, mediante completamento del percorso di avviamento alla funzione ispettiva per i 32 funzionari già selezionati e ”formati”. Reclutamento di un secondo contingente di funzionari di vigilanza dai livelli economici inferiori. Attivazione di un nucleo di circa 150 funzionari da specializzare ed integrare nel processo aziendale a livello territoriale, per sviluppare l’attività di intelligence mirata a migliorare l’efficacia delle verifiche ispettive per la lotta all’elusione/evasione contributiva ed il contrasto del lavoro sommerso. Risultato atteso: Completamento del percorso di praticantato per i 32 funzionari già selezionati e formati ed immissione nella funzione a pieno titolo. Selezione di nuovi funzionari di vigilanza e percorso formativo completato. Aggiornamento professionale specifico ed attivazione in produzione dei funzionari dedicati all’attività di intelligence.

2010

OBIETTIVO OPERATIVO

D.6.2

Struttura di riferimento:

DC RISORSE UMANE SERVIZIO

FORMAZIONE

Attivazione della fase di praticantato in affiancamento a funzionari esperti (1 anno) dei funzionari di vigilanza selezionati e da formare. Ulteriore affinamento degli strumenti a supporto dell’attività di intelligence mirata a migliorare l’efficacia delle verifiche ispettive per la lotta all’elusione/evasione contributiva ed il contrasto al lavoro sommerso. Risultato atteso: Completamento del percorso di praticantato dei funzionari già selezionati e formati. Nuove funzionalità di supporto alle attività di intelligence.

27/32

Page 44: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

2011 segue

OBIETTIVO OPERATIVO

D.6.2

Potenziamento delle risorse impegnate direttamente o a supporto della funzione di vigilanza, mediante completamento del percorso di avviamento alla funzione ispettiva per i funzionari già selezionati e “formati”. Risultato atteso: Inserimento in produzione dei nuovi funzionari di vigilanza.

28/32

Page 45: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA D –STRUMENTALE

POLITICHE PATRIMONIALI –….Occorre considerare che l’Istituto, avendo subito nel corso degli ultimi anni un sostanziale blocco degli investimenti, dovrà porsi anche l’obiettivo di una maggiore capacità di spesa nel settore al fine di recuperare sia la redditività perduta che la sua funzione di investitore istituzionale”

POLITICHE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI – – processo pianificatorio, politica degli acquisti, informatica, sinergie, assetto organizzativo, reingegnerizzazione dei processi, politiche del personale e della formazione, comunicazione.

OBIETTIVO STRATEGICO D.6

PERSEGUIRE UNA POLITICA DEL PERSONALE COERENTE CON LE REALI ESIGENZE ED UNA FORMAZIONE CAPACE DI SOSTENERE IL CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO, LA RIALLOCAZIONE DELLE RISORSE E L’ACCRESCIMENTO DELLE PROFESSIONALITA’

2009 Articolazione per Strutture della nuova dotazione organica in attuazione della legge 133/2008, predisposizione del nuovo accordo di programma per lo sviluppo ed il reclutamento del personale e svolgimento delle procedure urgenti di reclutamento esterno e progressioni interne. Risultato atteso: Formalizzazione della dotazione organica per Strutture. Intesa con le OO.SS. sull’Accordo di programma. Completamento della procedura selettiva pubblica per C1 Amministrativo. Espletamento delle procedure pubbliche per medici, socio educativi ed informatici e di quelle interne per i passaggi economici tra e nelle aree.

2010 Gestione Accordo di programma 2009/2011. Risultato atteso: Assunzione nei limiti della dotazione organica e della normativa autorizzativa dei vincitori delle procedure selettive C1 Amministrativo, medici, socio educativi e informatici. Gestione delle progressioni interne.

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

D.6.3

Struttura di riferimento:

DC RISORSE UMANE SERVIZIO

FORMAZIONE Obiettivo D.6.3: Gestione Accordo di programma 2009/2011.

Risultato atteso: Assunzione nei limiti della dotazione organica e della norma autorizzativa dei vincitori delle procedure selettive C1 Amministrativo, medici, socio educativo e informatici.

29/32

Page 46: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA D –STRUMENTALE

POLITICHE PATRIMONIALI –….Occorre considerare che l’Istituto, avendo subito nel corso degli ultimi anni un sostanziale blocco degli investimenti, dovrà porsi anche l’obiettivo di una maggiore capacità di spesa nel settore al fine di recuperare sia la redditività perduta che la sua funzione di investitore istituzionale”

POLITICHE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI – – processo pianificatorio, politica degli acquisti, informatica, sinergie, assetto organizzativo, reingegnerizzazione dei processi, politiche del personale e della formazione, comunicazione.

OBIETTIVO STRATEGICO D.6.

PERSEGUIRE UNA POLITICA DEL PERSONALE COERENTE CON LE REALI ESIGENZE ED UNA FORMAZIONE CAPACE DI SOSTENERE IL CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO, LA RIALLOCAZIONE DELLE RISORSE E L’ACCRESCIMENTO DELLE PROFESSIONALITA’

2009 Partecipazione all’attività del Comitato di Settore per il rinnovo del CCNL 2006-2009 Dirigenza Area VI, contributi per la contrattazione in sede ARAN delle “code contrattuali” del CCNL del 1/10/2007 del personale delle Aree, con particolare riferimento alle “elevate professionalità”, nonché per la negoziazione relativa al secondo biennio economico 2008-2009. Risultato atteso: Contributi tecnici per la predisposizione dell’atto di indirizzo del Comitato di Settore per l’ARAN per la contrattazione quadriennio 2006-2009 Dirigenza Area VI. Attuazione “code contrattuali” anche mediante CCIE.

2010 Partecipazione in sede ARAN per i rinnovi dei CCNL del personale delle Aree e dell’Area Dirigenziale relativa al periodo 2010/2013. Attuazione contratto collettivo Dirigenza Area VI Quadriennio 2006/2009. Risultato atteso: Contributi tecnici all’ARAN su rinnovi contrattuali . Intesa con le OO.SS. per le modalità di attuazione mediante CCIE.

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

D.6.4

Struttura di riferimento:

DC RISORSE UMANE SERVIZIO

FORMAZIONE

Elaborazione, negoziazione e stipula dei Contratti Integrativi di Ente. Contratto Integrativo di Ente per il quadriennio 2010-2013. Risultato atteso: Contratti Integrativi di Ente formalizzati.

30/32

Page 47: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA D –STRUMENTALE

POLITICHE PATRIMONIALI –….Occorre considerare che l’Istituto, avendo subito nel corso degli ultimi anni un sostanziale blocco degli investimenti, dovrà porsi anche l’obiettivo di una maggiore capacità di spesa nel settore al fine di recuperare sia la redditività perduta che la sua funzione di investitore istituzionale”

POLITICHE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI – – processo pianificatorio, politica degli acquisti, informatica, sinergie, assetto organizzativo, reingegnerizzazione dei processi, politiche del personale e della formazione, comunicazione.

OBIETTIVO STRATEGICO D.6

PERSEGUIRE UNA POLITICA DEL PERSONALE COERENTE CON LE REALI ESIGENZE ED UNA FORMAZIONE CAPACE DI SOSTENERE IL CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO, LA RIALLOCAZIONE DELLE RISORSE E L’ACCRESCIMENTO DELLE PROFESSIONALITA’

2009

Continuare a realizzare gli interventi formativi volti alla riconversione ed allo sviluppo del personale connessi alla reigegnerizzazione dei processi. Risultato atteso: Contribuire a migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema produttivo.

2010

Completare gli interventi volti a sostenere il cambiamento organizzativo in atto. Risultato atteso Contribuire a migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema produttivo.

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

D.6.5

Struttura di riferimento:

DC RISORSE UMANE SERVIZIO

FORMAZIONE Rilevare gli ulteriori bisogni formativi emersi a seguito della ristrutturazione organizzativa.

Risultato atteso Contribuire a migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema produttivo.

31/32

Page 48: Direzione Centrale Programmazione Organizzazione e Controllo · Le linee di indirizzo e gli obiettivi strategici per il triennio 2009-2011 sono stati definiti dal Consiglio di indirizzo

32/32

OBIETTIVI OPERATIVI 2009-2011

AREA D –STRUMENTALE

POLITICHE PATRIMONIALI –….Occorre considerare che l’Istituto, avendo subito nel corso degli ultimi anni un sostanziale blocco degli investimenti, dovrà porsi anche l’obiettivo di una maggiore capacità di spesa nel settore al fine di recuperare sia la redditività perduta che la sua funzione di investitore istituzionale”

POLITICHE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI – – processo pianificatorio, politica degli acquisti, informatica, sinergie, assetto organizzativo, reingegnerizzazione dei processi, politiche del personale e della formazione, comunicazione

OBIETTIVO STRATEGICO D.7

REALIZZARE FORME DI COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA CHE VALORIZZINO IL RUOLO DELL’ISTITUTO NEL SISTEMA DI SICUREZZA SOCIALE NAZIONALE ED INTERNAZIONALE

2009

Supportare costantemente sia la politica di promozione della sicurezza, ponendo particolare attenzione ai rischi emergenti ed ai comportamenti sicuri, sia le iniziative di comunicazione finalizzate a sostenere le politiche riabilitative e di reinserimento socio lavorativo. Risultato atteso: Assicurare una costante, qualificata e specialistica offerta informativa a garanzia delle relazioni con gli utenti.

2010 Sviluppare iniziative di comunicazione attraverso l’utilizzo della multicanalità e di forme diversificate di interattività (giornali on-line, blog, web radio, TV via Internet, cellulari 3g, podcasting, digital signage, outdoortelevision) per ottimizzare il colloquio con l’utenza a sostegno delle politiche di sicurezza sociale. Risultato atteso: Diversificazione dell’offerta informativa, realizzando una maggiore interazione fra l’utenza e l’Istituto attraverso un sistema multipolare e multimediale di comunicazione.

2011

OBIETTIVO OPERATIVO

D.7.1

Struttura di riferimento:

DC COMUNICAZIONE

Ottimizzare i processi ed il mix di canali di comunicazione finalizzati all’individuazione della domanda sociale in termini di qualità dei servizi sia di prevenzione sia assicurativi. Risultato atteso: Consolidamento delle tecniche di comunicazione applicate ai diversi target ed in relazione alle diverse finalità istituzionali.