Dipinti Antichi e del XIX secolo Una Collezione di Figure da...

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Dipinti Antichi e del XIX secolo Una Collezione di Figure da Presepe Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo Asta 67 Milano, via Santa Maria Valle, 2 martedì, 22 maggio 2012 ore 16,00

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Dipinti Antichi e del XIX secolo

Una Collezione diFigure da Presepe

Una Raccolta diMaioliche dal

XV al XVIII secolo

Asta 67

Milano, via Santa Maria Valle, 2

martedì, 22 maggio 2012

ore 16,00

Sede degli uffici

Piazza Sant’Ambrogio 1020123 MilanoTel. 02 72094708 Fax 02 [email protected]

Sede delle esposizioniMilano, Via Santa Maria Valle 2Tel. 02 80505759 (attivo nelle giornate di esposizione e asta)

Dipartimenti

Dipinti antichiAlessandro [email protected]

Dipinti del XIX secoloUmberto [email protected]

Arte Moderna e ContemporaneaKimiko [email protected]

Rudi [email protected]

Mobili e Oggetti d’arteIsabella [email protected]

Gioielli e PreziosiGiovanni Bossi

Responsabile delle Aste

Alessandro [email protected]

Sede dell’esposizione e dell’astaMilano

Palazzo Durinivia Santa Maria Valle, 2

Tel. 02 80505759(attivo nelle giornate di esposizione e asta)

giovedì 17 maggio ore 10.00 – 18.30venerdì 18 maggio ore 10.00 – 18.30sabato 19 maggio ore 10.00 – 18.30

domenica 20 maggio ore 10.00 – 18.30lunedì 21 maggio ore 10.00 – 18.30

martedì 22 maggio ore 10.00 – 13.00

AstaMilano

Palazzo Durinivia Santa Maria Valle, 2

martedì 22 maggio 2012

Orario dell’Astaore 16,00

Per informazioniPorro & C.

Piazza Sant’Ambrogio 10 – 20123 MilanoTel. 02 72094708 – Fax 02 862440

[email protected]

Catalogo a cura diAlessandro PorroUmberto SavoiaIsabella Balzarini

Si ringraziano il Professor Daniele Benati, il Professor Fernando Mazzocca,il Professor Mauro Natale e il Professor Nicola Spinosa per l’assistenza in fase dischedatura dei dipinti

Si ringraziano la Dottoressa Angela Caròla–Perrotti per la schedatura delle figure dapresepe e Cristina Campanella per la schedatura delle ceramiche

Una Raccolta diMaioliche dal

XV al XVIII secolo

6 7Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo

La caduta di Costantinopoli nel 1453 e la conseguente presa di poteredella capitale dell’impero di Bisanzio da parte della Corte ottomanafavoriscono un radicale rinnovamento in diverse aree di produzioneartistica locale. Il totale coinvolgimento della Corte, le cui direttivesembrano aver fortemente influenzato lo stile nelle molteplici espressionidell’arte applicata, dalle mattonelle ed i vasellami ceramici, ai tessuti, aimetalli e alla carta, è teso a soddisfare le esigenze di una nuova élitedesiderosa di oggetti preziosi e di estremo lusso che raggiungono inbreve tempo livelli di perfezione ed eccellenza apprezzati in tutto ilbacino del Mediterraneo. Nei tessuti e nelle ceramiche si attua una propensione alla decorazionenon figurativa, mentre il tema floreale è grandemente amato e si basa suun ampio repertorio che include tulipani, garofani, boccioli di rosa, giacintie palmette con foglie seghettate di Saz, la cui opulenza è manifestanella decorazione parietale degli interni di moschee, hammams e harem.La realizzazione di mattonelle registra un forte sviluppo già nella primametà del Cinquecento e Iznik si attesta quale centro produttivo principale:la qualità si mantiene altissima durante tutto il XVI secolo, per poi subireun lento e progressivo decadimento da quello successivo in avanti.Sotto il regno di Solimano il Magnifico, salito al trono nel 1520, Iznik sirese protagonista di un’evoluzione stilistica straordinaria, che prese il viacon l’ampliamento della tavolozza cromatica. Dalla consueta monocromiablu cobalto si passò alla bicromia blu e turchese, un azzurro luminosoottenuto dall’ossido di rame. Un particolare tono di verde muschio-salviaed il manganese, nelle sue molteplici nuances dal bruno al viola, furonointrodotti intorno al 1530-40 per arrivare dopo la metà del secolo allabrillante policromia per la quale Iznik è comunemente nota e checontempla l’adozione del cosiddetto bolo armeno, un rosso intenso ecorposo, spesso associato a blu, turchese e ad un acceso verde smeraldo(in sostituzione di quello a tinte pastello precedentemente in uso). Contemporaneamente, nel XVI secolo anche Damasco divenne unimportante distaccamento dell’impero ottomano e molti artigiani vi sitrasferirono dal centro di Iznik per attendere alla decorazione parietaledei nuovi edifici. Qui poterono esprimersi in composizioni nonstrettamente vincolate ai formali modelli imposti dalla Corte:generalmente la policromia ricalca quella in uso a Iznik nella prima metàdel secolo ma nel complesso l’impianto ornamentale risulta più libero espontaneo. Una delle principali costruzioni fu la moschea di Solimano ilMagnifico, eretta intorno al 1550-54, che evidenzia una variantecromatica distintiva di alcune produzioni di Damasco: blu e turchese sonoassociati a manganese e ad un caratteristico verde mela, mentre per icontorni la scelta predilige sempre il nero.

1Due piastrelle, Turchia o Siria, XVII/XVIII secolo, dipinte in bicromiacobalto e turchese con tocchi di manganese–viola. Appartengonoentrambe a composizioni parietali ed una, in particolare, evidenzia ilfinale di una lampada da moschea a sospensione, cm 22x22; difetti.

Stima: € 2.000/2.500

2Piastrella, Iznik (Turchia), fine del XVI/XVII secolo, dipinta in bicromiablu e turchese con motivo a girali vegetali e infiorescenze desinenti afoglie di Saz, affiancati da composite palmette di fiori di loto, cm 25x25;difetti.

Stima: € 2.500/3.000

3Due piastrelle, probabilmente Siria, XVII/XVIII secolo, decorate conelementi compositi a motivi vegetali stilizzati, dipinte in policromia neitoni di blu cobalto, verde–grigio e manganese–nero con tocchi di giallo,cm 23x23; un esemplare restaurato.

Stima: € 1.500/1.800

4Piastrella, Damasco (Siria), XVII secolo, decorata con motivi vegetali efloreali stilizzati profilati in nero e dipinti in blu, turchese, verde emanganese. Presenta sul lato maggiore una bordura che suggerisce lasua funzione a cornice di un pannello composito, cm 19,5x23

Stima: € 1.500/2.000

5Piastrella, Damasco (Siria), fine del XVI/inizi del XVII secolo, dipintain blu, turchese e manganese–viola con racemi vegetali e florealiintersecati da medaglioni e completata da una bordura laterale concorolle fiorite aperte, cm 21,5x21

Stima: € 1.500/2.000

6Piastrella, Iznik (Turchia), 1575–1600, dipinta in blu, turchese, verdee rosso (bolo armeno) su fondo bianco con motivo composito a temafloreale e arabeschi entro elementi a ogiva, profilati in verde–nero, cm 31x31; restauri.

Stima: € 3.000/3.500

7Tre piastrelle, Iznik (Turchia) o Damasco (Siria), inizio del XVIIsecolo, decorate su fondo bianco con motivi vegetali e floreali delineati innero e dipinti in blu e verde salvia, con tocchi di turchese e manganese.Parte di un’ampia composizione, l’impianto ornamentale richiama iprototipi Iznik pur evidenziando una maggiore scioltezza compositiva, cm 22x23,5; cm 24x24 (due); difetti.

Stima: € 5.000/5.500

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Le ceramiche a sgraffio che compongono la raccolta di pezzi a seguire sonorappresentative di una passione collezionistica rivolta al colto gustoquattrocentesco gotico–cortese e al pieno Rinascimento in ambitoemiliano–veneto. Gli esemplari sono stati ricercati e raccolti con sapiente attenzione,indulgendo sulle loro condizioni conservative, per condensare in una visioned’insieme la gamma tipologico–iconografica di un genere produttivo cheabbraccia filoni di grande fascino, intrisi di magia e mistero. Le forme aperte ben si prestano a rappresentare scene cariche di significatisimbolici in un microcosmo tridimensionale, così che agli essenziali motivivegetali o geometrici si contrappongono eleganti raffigurazioni di bustimuliebri e virili, per lo più rigorosamente proposti con profilo rivolto asinistra, secondo la credenza che in tale posizione si sarebbero trovati iGiusti nel giorno del Giudizio. I soggetti possono essere racchiusi inelaborate cornici ad archi acuti, talvolta ritratti contro siepi a graticcio susfondi puntinati che presentano non di rado rosette sparse di contorno convalenza benaugurante.A questi si uniscono vari temi allegorici espressi da raffigurazioniantropomorfe, quali la Giustizia, o derivati dal mondo animale, come illeone (forza) a riposo entro hortus conclusus, indicato dalla coppia di“alberi del bene e del male” presenti sullo sfondo. Troviamo ancora rari soggetti zoomorfi ispirati ai bestiari medievali edhanno spesso una lettura ambivalente: il cervo è simbolo di longevità eprudenza, o il richiamo ad un corretto comportamento cristiano, così comeall’unicorno sono associati i significati cristologici e di purezza. L’interpretazione religiosa è infine rappresentata su alcuni manufatti dalnoto trigramma bernardiniano IHS, che la pietà popolare dalle origini avevasciolto in J[esus] H[ominum] S[alvator], ma che è più verosimilmenteriferibile alla trascrizione nell’alfabeto latino delle prime tre lettere delnome greco di Gesù, esclusa l’aspirazione. Bibliografia: M. Munarini, “Graffita Rinascimentale” e “Graffita Tarda” in,G. Ericani e P. Marini (a cura di), La ceramica nel Veneto – La Terrafermadal XIII al XVIII secolo, 1990, p. 67–176; G.L. Reggi, La ceramica graffitain Emilia–Romagna dal secolo XIV al secolo XIX, 1971; A. AlveràBortolotto, Storia della ceramica a Venezia dagli albori alla fine dellaRepubblica, 1981.

8Sei scodelle in terracotta ingobbiata, graffita, dipinta e invetriata,Padova, metà del XV/inizi del XVI secolo, diametro cm 13,5; restauri.

Stima: € 1.600/2.000

9Sei scodelle in terracotta ingobbiata, graffita, dipinta e invetriata,Padova, metà del XV/inizi del XVI secolo, diametro cm 13,5; restauri.En suite con il lotto precedente.

Stima: € 1.600/2.000

10Piatto in terracotta ingobbiata, graffita, dipinta e invetriata, ambitoemiliano–veneto, fine del XV/inizi del XVI secolo (?), decorato inpolicromia con busto di gentiluomo, diametro cm 36

Stima: € 2.000/2.500

Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo

11Quattro piatti in terracotta ingobbiata, graffita, dipinta e invetriata,ambito veneto, Padova e Venezia, metà del XV/inizi del XVI secolo.Lotto composto da un piatto con medaglione centrale raffigurante un leonea riposo entro hortus conclusus, diametro cm 23,5; una ciotola con bustomuliebre, diametro cm 20,5; un piatto con testa di cherubino al centro,diametro cm 21,5 ed un raro scodellone con figura alata e liuto, diametrocm 25. Restauri.

Stima: € 1.800/2.200

12Due boccali e quattro piatti in terracotta ingobbiata, graffita, dipinta einvetriata, ambito veneto, fine del XV/XVI secolo. I boccalirispettivamente a soggetto zoomorfo e trigramma di S. Bernardino (IHS).Due piatti con la medesima simbologia cristologica al centro; un piattopolicromo a motivi vegetali e un piatto non dipinto, con elementigeometrici. Altezza cm 16 e diametri cm 21,5; cm 19,5; cm 21,5 e cm 23. Restauri.

Stima: € 1.600/2.000

13Grande piatto in terracotta ingobbiata, graffita, dipinta e invetriata,ambito emiliano, probabilmente Ferrara, XV secolo, raffigurantel’allegoria della Giustizia, dipinto in policromia verde, giallo ocra e bruno,diametro cm 34,5; restauri.

Stima: € 1.200/1.800

14Grande piatto in terracotta ingobbiata, graffita, dipinta e invetriata,ambito emiliano, probabilmente Parma, fine del XVI secolo, decorato atutto campo con grossi petali o foglie stilizzate. Dipinto in policromia a tinteintense di blu–grigio e giallo ferraccia, con prevalenza di viola dimanganese per il fondo. Diametro cm 36; ampi restauri. Un boccale concaratteristiche simili è pubblicato in G.L. Reggi 1971, n.258.

Stima: € 1.000/1.500

10 11Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo

15Gruppo composto da quattro piatti in maiolica policroma con ornatialla turchesca, probabilmente Bassano (manifattura Manardi), oPadova, fine del XVII secolo. Diametri: cm 19,5; cm 23; cm 26,5; cm 30,5; difetti e restauro alla tesa di un piatto.

Stima: € 2.000/2.500

Questa tipologia produttiva, altrimenti nota col termine maiolica“Candiana” e a lungo considerata esclusivamente padovana, ha assuntoin tempi relativamente recenti anche la paternità bassanese, identificabilenella manifattura Manardi di Bassano del Grappa a partire dal 1669(anno di concessione delle relative privative), grazie alle pazienti ricerchearchivistiche di Nadir Stringa. Le Civiche Raccolte d’Arte del CastelloSforzesco a Milano contemplano un esemplare simile (AA.VV. 2000),mentre per una più vasta gamma di oggetti di confronto si rimanda a G. Ericani e P. Marini (1990). Bibliografia: AA.VV, Museo d’Arti Applicate – Le ceramiche I, 2000, n. 328, p. 298–299. G. Ericani e P. Marini (a cura di), La ceramica nelVeneto – La Terraferma dal XIII al XVIII secolo, 1990, p. 233–243.

16Coppa su basso piede in maiolica con ornato alla turchesca, Padova,metà del XVII secolo, diametro cm 33,5

Stima: € 1.200/1.800

La decorazione policroma riprende gli stilemi della produzioneturco–ottomana di inizio XVII secolo, anche se è da sempre nota coltermine improprio di “Candiana”, da un pezzo al museo di Sèvres checontempla al verso un’appartenenza conventuale per l’iscrizione S.[uor]Candiana 1633. Taluni manufatti di questa tipologia riportano nomimonacali iscritti sul fronte, così come è anche nel nostro caso conl’indicazione “MS. DANI” dipinta in manganese entro il cartigliorisparmiato al centro della raffinata composizione floreale che si sviluppaa tutto campo sulla superficie ceramica. Per un esemplare analogo di confronto ed una disamina riassuntivasull’argomento, che prevede un’attestata produzione similare nel vicinocentro ceramico di Bassano del Grappa a partire dal tardo XVII secolo, sirimanda a G. Ericani e P. Marini (1990). Bibliografia: G. Ericani e P. Marini (a cura di), La ceramica nel Veneto – La Terraferma dal XIII alXVIII secolo, 1990, p. 233–243.

17Boccale in maiolica policroma, Faenza, fine del XV/inizi del XVIsecolo, decorato sul fronte con un motivo a foglia gotica entromedaglione; unito ad un orcio in maiolica policroma, Montelupo, fineXVI secolo, con corpo dipinto a foglie di vite in monocromo di cobalto ecartiglio anepigrafo in giallo e verde, altezze cm 16,5 e cm 17; restauri,difetti e mancanze.

Stima: € 1.500/2.000

18Due alzate in maiolica policroma, Deruta, prima metà XVII secolo.Una su basso piede sagomato, dipinta in policromia a gran fuoco conmotivi a grottesche e medaglione centrale con amorino. L’altra concaratteristiche similari, diametri: cm 26 e cm 25; difetti e restauri.

Stima: € 1.600/2.000

19Gruppo composto da tre piatti in maiolica policroma, Venezia,1540–1550. Due taglieri a fondo berettino, uno decorato inmonocromo di cobalto e tocchi di bianco con un motivo a foglie di vite,

l’altro a fiori e frutti dipinti in vivace policromia. Un piatto, forse di epocaposteriore, ornato con un grosso frutto entro riserva centrale. Diametri:cm 15; cm 20 e cm 21; ampi restauri.

Stima: € 2.200/2.800

20Coppa su basso piede ed un piatto in maiolica con ornati a vaghezzee gentilezze, Faenza, 1520–1540. Diametri: cm 20 e 26.5; ampirestauri.

Stima: € 2.200/2.800

La foggia è tipica delle produzioni cinquecentesche e la superficieceramica risulta integralmente smaltata a fondo azzurro berettino,eccetto l’appoggio del piede. L’espressione vaghezze e gentilezze, cheidentifica questo genere di ornati nei documenti faentini, prevede inentrambi i casi una bordura composta da un festone di foglie e fruttilegati da nastri, ricorrente motivo di matrice robbiana. Il verso della coppa presenta al centro le lettere AT accorpate, mentre unacroce è presente sul fondo del piatto, dipinte in blu con motivi dicontorno risolti a pennellate veloci.

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12 Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo 13

21Piatto in maiolica con ornato alla porcellana in monocromo dicobalto, Venezia, 1540 circa, diametro cm 23,5; difetti.

Stima: € 4.000/5.000

La delicata raffinatezza di questo genere di decorazioni trae ispirazionedalle produzioni in porcellana cinese ed Iznik, che all’inizio del XVI secoloapprodavano in quantità a Venezia grazie ai vivaci scambi commercialidella Serenissima con l’Oriente. Anche il verso propone una ghirlandavegetale velocemente risolta con elementi stilizzati alla porcellana. Peresemplari di confronto si rimanda ad A. Alverà Bortolotto, Storia dellaCeramica a Venezia dagli albori alla fine della Repubblica, 1981, Tav.XLVI-XLVII

23Tondino in maiolica con ornato a trofei, Venezia, 1535–1545.Diametro cm 24; restauri.

Stima: € 6.000/7.000

L’impianto decorativo propone una raffinata ornamentazione a trofeirisparmiata su fondo cobalto che interessa la riserva centrale sul fondo el’ampia tesa, da cui si rilevano le lettere SI V dipinte nell’elementocomposito con scudo, strumento musicale, cartiglio e testa di putto. Ilverso ospita una ghirlanda vegetale alla porcellana risolta con tratto

Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo

22Piatto in maiolica con ornato a grottesche, Faenza, 1510 –1530,fascia a grottesche dipinta in vivace policromia su fondo blu intenso emedaglione centrale con amorino. Il verso presenta una fitta decorazionecon elementi a petalo e linee in bicromia arancio–blu ed un cerchiocrociato sul fondo. Diametro cm 23; ampi restauri.

Stima: € 4.000/5.000

Questa tipologia ornamentale si sviluppò con ampio successo da Faenzaagli inizi del XVI secolo, così che il suo stile compare in diverse variabilisu esemplari che datano tra il 1507 ed il 1538. Esemplari di confronto,nel caso specifico, sono riscontrabili nelle raccolte del Fitzwilliam Museumdi Cambridge (J. E. Poole 1995), a cui può essere aggiunto anche unpiatto delle collezioni del British Museum di Londra (D. Thornton and T. Wilson 2009). Bibliografia: J.E. Poole, Italian maiolica and incisedslipware in the Fitzwilliam Museum, 1995, n. 330–331, p. 251–253.D. Thornton and T. Wilson, Italian Renaissance Ceramics – A catalogue ofthe British Museum Collection – I, 2009, n. 85, p. 137–138.

vibrante. Questa maiolica denota caratteristiche pittoriche pressochéidentiche ad un analogo tondino discusso da Timothy Wilson (1996); un pezzo simile appartiene alle collezioni di arti decorative custodite aSchloss Pillnitz, nei pressi di Dresda (AA.VV. 2006), mentre per variesemplari di confronto si rimanda ad A. Alverà Bortolotto (1981).Bibliografia: T. Wilson, Italian Maiolica of the Renaissance, 1996, n. 163, p. 422–423. AA.VV., Das goldene Zeitalter der Majoilika –Götter, Helden und Grotesken, 2006, n. 151, p. 195. A. AlveràBortolotto, Storia della ceramica a Venezia dagli albori alla fine dellaRepubblica, 1981, Tav. LXVII–LXVIII.

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24Alzata in maiolica policroma istoriata con la “deposizione di Cristo”,Urbania, ambito di Ippolito Rombaldoni, 1660–1670,diametro cm 27; restauri.

Stima: € 4.000/5.000

Il soggetto raffigura la “deposizione di Cristo” ed è dipinto a gran fuocooccupando l’intera superficie ceramica del piatto, profilato in giallo conpiccoli segmenti che ne evidenziando il bordo. Il verso presenta una sequenza di cerchi concentrici in giallo e blu.L’impianto grafico nel suo complesso rivela nei contorni e nei chiaroscuri

Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo

a tratteggio in manganese moduli disegnativi caratteristici della pittura,più che della decorazione su maiolica, secondo un ductus pittorico cherichiama molto da vicino la produzione di Ippolito Rombaldoni, o di altroartista del suo ambito. Per esemplari di confronto si vedano le placche eseguite da Rombaldoni eraffiguranti rispettivamente “Sansone” (donazione C. Leonardi n. 85) e“Madonna della Neve”, custodite al Museo Diocesano di Urbania, cosìcome alcuni pezzi illustrati nel catalogo delle collezioni del Museo CivicoMedievale di Bologna (C. Ravanelli Guidotti 1981). Bibliografia: C.Ravanelli Guidotti, Ceramiche occidentali nel Museo Civico Medievale diBologna, 1981, n. 187–191, p. 228–235.

25Piatto in maiolica istoriato con l’episodio della “Creazione di Adamoed Eva”, Venezia, Domenico da Venezia (o bottega), 1560–1570;diametro cm 31; restauri.

Stima: € 5.000/6.000

La scena istoriata della creazione ad opera di Dio di Adamo ed Eva èchiaramente indicata dall’iscrizione in blu al centro sul verso, posta inevidenza da cinque anelli concentrici dipinti in giallo: . perche . Luomo .non / vivese sollo . dono eva / dilui nata esser siuede / dover Comeusita dal / sollato . eser sempre con / ela aCompagnito.

Lo stile e la composizione della raffigurazione istoriata sono caratteristicidel sapiente ductus pittorico di Domenico da Venezia. Per esemplari di confronto ed un’analisi delle problematiche attributiveriferite a Domenico e alla sua bottega si rimanda rispettivamente alcatalogo di un’interessante mostra presso lo Schloss Pillnitz, nei pressi diDresda (AA.VV. 2006) ed a T. Wilson e E.P. Sani (2006). Bibliografia: AA.VV., Das goldene Zeitalter der Majoilika – Götter, Heldenund Grotesken, 2006, n. 183–192, p. 218–223.T. Wilson, E.P. Sani, Le maioliche rinascimentali nelle collezioni dellaFondazione Cassa di Risparmio di Perugia – I, 2006, n. 76–77, p. 232–236.

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Dipinti Antichi e del XIX secolo 1716

26Tondino in maiolica, Apollo e Dafne, Urbino, forse bottega di GuidoDurantino (Fontana), 1540–1550; diametro cm 22,6

Stima: € 8.000/10.000

Il piatto reca istoriato il mito di Dafne (Ovidio, Metamorfosi, I, vv.452–507). Il verso presenta quattro anelli concentrici dipinti in giallo eal centro è tracciata l’iscrizione in blu: Appollo e Daph / ne. Il tema simboleggia la vittoria della castità sull’amore generato da uncapriccio di Eros, che fa invaghire Apollo di passione per Dafne, figlia deldio fluviale Peneo. Per sottrarsi a lui la ninfa chiede aiuto al padre, cheesaudisce la preghiera trasformandola in albero di alloro.

Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo

27Coppa su basso piede in maiolica istoriata a soggetto mitologico,Pesaro, o Urbino (probabilmente bottega di Guido di Merlino), 1540circa. Diametro cm 29; restauri.

Stima: € 8.000/10.000

Guido di Benedetto Merlini, o Guido di Merlino, era proprietario di una dellepiù prestigiose botteghe cinquecentesche urbinate ed è opinione di TimothyWilson che il suo laboratorio potesse forse essere secondo per importanzasolo a quello di Guido Durantino, alias Fontana, in tema di elaborateproduzioni istoriate. Entrambi erano siti a S. Polo (Paolo), vicino a PortaSanta Maria ed in particolare i documenti attestano l’operatività di Guidotra il 1523 ed il 1564. La mobilità dei pittori all’epoca rende tuttaviadifficile identificare gli artisti che possono aver lavorato nella sua bottega,

ma nel nostro caso crediamo di avere individuato forti analogie formali conun esemplare del British Museum, proposto in catalogo (cfr. D. Thorntonand T. Wilson 2009) con probabile paternità al cosiddetto “Pittore delbacile di Orfeo” (tale denominazione da J.V.G. Mallet 1996), alla cuimano sembrano comunque assegnabili anche pezzi prodotti a Pesaro. Come ben si evince dal raffronto della coppa con il pezzo londinese,l’impianto grafico risulta accomunato dal medesimo tratto sia per il cavalloche per le figure antropomorfe, con particolare accento alla personalissimaresa pittorica delle masse muscolari, pur in pieno accordo con il gustomanierista del momento. Bibliografia: D. Thornton and T. Wilson, ItalianRenaissance Ceramics – A catalogue of the British Museum Collection – I,2009, n. 186, p. 316–317. J.V.G. Mallet, “Au Musée de Céramique deSèvres: majoliques historiées provenant de deux ateliers de la renaissance”,La revue du Louvre et des Musées de France, 1996, n. 1, pp. 45–61.

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28Piatto da pompa, Urbino, probabilmente bottega di Guido Durantino(Fontana), 1545–1565. Il distico sul rovescio legge: .53. / Annibale à Maharbale comanda /Fuor ch’à Galli, dar guasto in ogni banda. Diametro cm 41; restauri.

Stima: € 40.000/50.000

Così come descritta nella grande opera storica in 142 libri di Tito Livio AbUrbe condita libri (storia di Roma dalla fondazione alla morte di Drusonel 9 d.C.), la scena istoriata (libro XXI, capitolo 45, 1–4) è tratta dallanarrazione della famosa “Battaglia del Ticino” che rappresentò, nellaseconda Guerra Punica, lo scontro diretto e la prima vittoria di Annibalecontro Roma (218 a.C). L’appartenenza di questa maiolica ad uno dei corredi istoriati piùambiziosi ed interessanti realizzati ad Urbino intorno alla metà delCinquecento è dettagliatamente discussa da Timothy Wilson riguardo adun esemplare analogo pubblicato nel 1996 in Italian Maiolica of theRenaissance, riproposto nel 2006 nel primo volume delle collezioni dellaFondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Del servizio, che è interamente incentrato su episodi della seconda GuerraPunica tra Roma e Cartagine (219–217 a.C.), si distinguono duecategorie: i primi episodi della guerra illustrati riportano iscrizioni in rimasul verso e sono caratterizzati sul fronte da un’area originariamentepredisposta per ospitare uno stemma mai eseguito (cfr. D. Thornton andT. Wilson 2009); i pezzi istoriati con episodi successivi della guerrahanno simili distici preceduti da numerali arabi. Tra questi ultimi siregistrano i tre bacili trilobati custoditi al Bargello, numerati 41, 43 e 44,unitamente ad un’ampia serie di piatti numerati dal 47 al 114, di cuisolo 25 esemplari sono attualmente noti ed ai quali va ora adaggiungersi il presente esemplare.Non essendo emerso alcun prototipo iconografico per l’intero corredo, cheWilson definisce essere il più eccezionale resoconto sistematico di storiaclassica dipinto ad Urbino, maggiormente affascinante è la suacommittenza che, seppure non documentata con precisione, sembrarimandare alla prestigiosa collezione cinquecentesca dei Medici,Granduchi di Toscana. Nel presentare tale ipotesi lo studioso cita sia

Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo

l’inventario mediceo del 1588 in merito ai tre bacili oggi al Bargello, chequello del 1784 riguardo ad alcuni di questi piatti, ma soprattuttopropone una preziosa trascrizione del 1735 che descrive come una parteimportante del servizio fosse stata trasferita tempo addietro da Firenze aLocarno. Poiché nel testo si menziona l’incompleta sequenza degliesemplari giacenti in Svizzera, da cui scaturì la rinuncia del Granduca diFirenze all’epoca a chiederne la restituzione, se ne deduce che la serieera numerata e siccome non esiste un altro corredo istoriato dedicato adAnnibale, appare credibile che tali pezzi appartenessero al medesimoservizio del piatto in esame.Bibliografia: T. Wilson, Italian Maiolica of the Renaissance, 1996, n. 122, p. 290–292.T. Wilson, E.P. Sani, Le maioliche rinascimentali nelle collezioni dellaFondazione Cassa di Risparmio di Perugia – I, 2006, n. 54, p. 162–165.D. Thornton and T. Wilson, Italian Renaissance Ceramics – A catalogue ofthe British Museum Collection – I, 2009, n. 192–193, p. 326–328.

21Dipinti Antichi e del XIX secolo20

29Piatto da pompa, Urbino, probabilmente bottega di Guido diMerlino, pittore del servizio “Petrobelli”, 1545–1550.Il distico sul rovescio legge: Come Scipione fe posar / larme de marte alsuo padiglione. Diametro cm 43; restauri.

Stima: € 18.000/22.000

La tipologia narrativa a cui appartiene la nostra maiolica sembraprecedere quella del più vasto corredo istoriato con le vicende di Annibaleal tempo della seconda Guerra Punica, di cui al lotto precedente. Il pezzo è pubblicato nel catalogo di una mostra tenutasi a Brescia nel2006 e Carmen Ravanelli Guidotti lo attribuisce alla mano di un artistaoperante nella bottega di Guido di Merlino intorno alla metà del XVIsecolo. Il pittore viene identificato in associazione ad un esemplareistoriato datato 1549, caricato dell’arme del notabile casato padovanoPetrobelli. Intorno a questo pezzo è stato riunito un gruppo di altreopere, tra cui un nucleo di un unico servizio conservato nelle CivicheCollezioni bresciane.La tematica del soggetto rappresentato rientra in una nota serie istoriatacon episodi tratti dalla “Storia Romana” di Livio, incentrata sulle vicendedi Scipione durante le Guerre Puniche ed eseguita da Francesco Durantinoad Urbino, forse nella bottega di Guido di Merlino tra il 1543 ed il 1545(cfr. D. Thornton and T. Wilson 2009, n. 185, p. 314–316: la schedaoffre l’intera casistica dei pezzi attualmente noti, affiancati per analogiadi tema ad opere di diversi pittori, tra cui il cosiddetto Petrobelli).Bibliografia: C. Ravanelli Guidotti (a cura di), Maioliche della più bellafabbrica – Selezioni dalle Civiche Collezioni bresciane e da collezioniprivate, 2006, fig. 2d, p. 10. D. Thornton and T. Wilson, ItalianRenaissance Ceramics – A catalogue of the British Museum Collection –I, 2009.

Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo

23

3GIANNI DOVA

Roma 1925 - Pisa 1991

Senza Titolotecnica mista cm 15x21

Stima€ 1.500/1.800

Dipinti Antichi e del XIX secolo22

30Giovane contadino addormentato, con giacca azzurra e pantaloniin tela rustica.Altezza cm 34; Napoli, fine secolo XVIII/inizi XIX Accessori: una zampogna

Stima: € 2.500/3.500

31Vecchia contadina con bambino su asino, indossa una giacca in vellutoblu e un corpetto verde, gonna con ricca passamaneria; bambino in fasce.L’asino è in legno. La donna altezza cm 33; l’asino cm 31x34; Napoli,fine secolo XVIII/inizi XIX

Stima: € 5.000/6.000

32Moro indossa una camicia gialla e gilet azzurro e pantaloni a righe.Altezza cm 38; Napoli, fine secolo XVIII/inizi XIX

Stima: € 2.000/2.500

33Moro su portantina, indossa una giacca, camicia e copricapo con riccapassamaneria. La portantina è in lamierino e tessuto verde. Moroaltezza cm 38; portantina cm 46x46; Napoli, fine secolo XVIII/inizi XIX Accessori: un ventaglio e una borsa in metallo

Stima: € 3.500/4.000

34Moro con camicia a righe rosse, gilet azzurro e pantaloni a righe beige.Altezza cm 38; fine secolo XVIII/inizi XIX

Stima: € 2.500/3.000

24 25

3GIANNI DOVA

Roma 1925 - Pisa 1991

Senza Titolotecnica mista cm 15x21

Stima€ 1.500/1.800

3 3

Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo

35Orientale con gilet rosso, camicia a quadri azzurri e pantaloni nei tonidel marrone con turbante.Altezza cm 39, Napoli, fine secolo XVIII/inizi XIX

Stima: € 2.500/3.500

36Gruppo di animali composto da: un asinello in terracotta, una pecoraseduta in terracotta e due pecorelle.Asinello altezza cm 20; pecore: cm 6x12 e cm 3x4 e cm 3x5; Napoli,secolo XIX

Stima: € 800/1.200

37Orientale con tromba, indossa un gilet lungo con bordura e pantaloni arighe, con turbante.Altezza cm 42; Napoli, fine secolo XVIII/inizi XIXAccessori: tromba e scimitarra

Stima: € 2.500/3.500

38Orientale con gilet giallo, camicia e pantaloni azzurri, con turbante.Altezza cm 42; Napoli, fine secolo del XVIII/inizi XIX Accessori: uno stendardo e una scimitarra

Stima: € 2.500/3.500

39Orientale indossa un gilet ricamato e camicia marrone e pantaloni blu,con turbante.Altezza cm 40; Napoli, fine secolo XVIII/inizi XIX Accessori: un’alabarda e una scimitarra

Stima: € 3.000/4.000

40Orientale seduto indossa un gilet e una camicia a righe, pantaloni beige,con turbante.Altezza cm 31; Napoli, fine secolo XVIII/inizi XIXAccessori: un pugnale, due alabarde che tengono un telo a righe, unbaule in tessuto ricamato, tre forchette, tre piatti e due cestini in metallo

Stima: € 4.000/4.500

26 Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo 27

3GIANNI DOVA

Roma 1925 - Pisa 1991

Senza Titolotecnica mista cm 15x21

Stima€ 1.500/1.800

3

Dipinti Antichi e del XIX secolo

41La Natività, gruppo composto da: Madonna, indossa la veste in seta beige e il manto in seta azzurro,altezza cm 37San Giuseppe, con pastrano e pantaloni marroni e azzurri, drappo gialloe bastone fiorito, altezza cm 42Gesù Bambino, figura in terracotta, altezza cm 14 Tre angeli, uno con veste verde e manto bordeaux mancante di ali e conincensiere, altezza cm 34; il secondo con veste beige e manto azzurrrocon incensiere, altezza cm 33; il terzo con veste azzurra e manto rosa,mancante di ali, altezza cm 34 Lo scoglio e gli accessori: una testa di putto, una gabbia, un cestino conuva e due anfore in metallo

Napoli, fine secolo XVIII/inizi XIX

Stima: € 18.000/22.000

28 29

42Contadina a cavallo con fanciullo, con abito azzurro e grembiule verde,bambino con cappello e giacca azzurra; cavallo in legno Altezze cm 36; cm 19 e cm 45x50; Napoli, fine secolo XVIII/inizi XIX Accessori: orecchini e una collana in metallo; un violino; un ombrello edue galline appese

Stima: € 5.000/6.000

43Contadino, indossa una giacca blu con gilet verde e pantaloni bordeaux.Altezza cm 43; Napoli, fine secolo XVIII/inizi XIX Accessori: cestino di cocomeri

Stima: € 2.500/3.500

44Contadina su asino con fanciullo, con copricapo indossa una giacca eun grembiule bordeaux, gonna beige e ricca passamaneria; il bambinoindossa una giacca verde; l’asino è in legno.Altezze cm 35; cm 17 e cm 40x45. Napoli, fine secolo XVIII/inizi XIXAccessori: un cestino di uva

Stima: € 5.500/6.500

45Borghese con fanciullo a cavallo, indossa una giacca verde e un giletrosso, copricapo in pelle; il bambino ha un copricapo e una giacca gialla;il cavallo è in legno.Altezze cm 35; cm 17 e cm 46x47. Napoli, fine secolo XVIII/ inizi XIXAccessori: un sacchetto in stoffa

Stima: € 5.500/6.500

46Gruppo di animali composto da: una pecora in legno, una pecora interracotta con gambe in piombo e una pecora in legno.Misure: cm 19x21; cm 15x17 e cm 20x21,5. Napoli, secolo XIX

Stima: € 500/600

Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo

30 31Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo

47Albarello in maiolica probabilmente Imola, XVIII secolo, dipinto inmonocromo di cobalto con la raffigurazione centrale di S. MicheleArcangelo e il cartiglio con la scritta del contenuto farmaceuticoEMP^DI^CICVTA..; unito a due bottiglie Emilia-Romagna, XVIII secolocon ornati floreali stilizzati e cartiglio anepigrafo, dipinte in blu, altezzecm 19,5 e cm 24

Stima: € 1.200/1.800

48Tre orcioli ed una bottiglia in maiolica Bassano, fine XVII/inizio XVIIIsecolo, decorati con motivi a baccellature in monocromo di cobalto e scritte a caratteri gotici in manganese entro cartiglio, altezze cm 20 ecm 24; restauri.

Stima: € 800/1.200

49Tre albarelli grandi e due piccoli in maiolica, Nove o Bassano, fineXVIII secolo, con scritte farmaceutiche a caratteri gotici in manganese,centrate da bande vegetali stilizzate in monocromo blu, altezze cm 13 ecm 17; restauri agli albarelli piccoli.

Stima: € 1.000/1.500

50Serie di vasi apotecari in porcellana con coperchio, otto grandi edodici piccoli, Ginori, inizio XX secolo, centrati da un cartiglio mistilineocon scritte a caratteri capitali in nero e profilati in rosso e oro. Altezze cm 20 e cm 12,5; mancanze e restauri. Uniti ad un gruppo di ottoflaconi con tappo in vetro blu.

Stima: € 1.000/1.500

51Albarello in maiolica della Farmacia S. Paolo a Bologna, manifatturadi Colle Ameno, 1766-1767; la decorazione è interamente realizzata inblu di cobalto con motivo a foglie d’acanto alternate a tralci fioriti,direttamente ispirato ai prototipi olandesi di Delft. Altezza cm 20,5; lievicadute di smalto.

Stima: € 4.000/5.000

La maiolica costituisce un raro esempio del documentato corredoapotecario realizzato per la Farmacia di San Paolo (Antica Spezieriaall’insegna della Pigna) a Bologna, di cui sono noti anche alcuni albarellidi dimensioni più ridotte, bottiglie e orcioli. Tutti i pezzi sonoperfettamente coerenti per forma a quelli dei corredi apotecari siglatiEBM (Eredi Beretti Marzi) e dell’antica Spezieria di Pietro Galli (oggiFarmacia Toschi) a Bologna, realizzati qualche anno più tardi nella

manifattura Finck e decorati a terzo fuoco con ornati “alla rosa”. Alcuniesemplari analoghi sono stati esposti nella recente mostra Le più bellemaioliche – Capolavori di Colle Ameno, Rolandi e Finck nella Bologna delSettecento, realizzata presso il Museo Medievale della città e da pococonclusasi, e sono pubblicati nell’ultima pagina del catalogo. Bibliografia: L. Foschini (a cura di), Le più belle maioliche – Capolavori diColle Ameno, Rolandi e Finck nella Bologna del Settecento, catalogodella mostra tenutasi presso il Museo Civico Medievale di Bologna dal26-11-2011 al 4-3-2012.

5147, 48, 49

33Dipinti Antichi e del XIX secolo32

3GIANNI DOVARoma 1925 - Pisa 1991

Senza Titolotecnica mista cm 15x21

Stima€ 1.500/1.800

53Due albarelli in maiolica, Napoli, fine del XVIII/inizi del XIX secolo,con scene figurate policrome, altezza cm 21,5; restauri. Uniti ad unalbarello Laterza, XVIII secolo, con soggetto zoomorfo in contestonaturalistico, dipinto in cobalto e tocchi di manganese, altezza cm 13;restauri. Uniti a una coppia di grandi vasi apotecari in maiolicapolicroma imitazione di Castelli, XX secolo, ornati con ritratto entrocartiglio ed elementi floreali di contorno. Firmati sul retro FVINA 1790FO.., altezza cm 32. Questi ultimi esemplari sono pubblicati ed oggettodi un saggio di G. Donatone, che conferma la loro realizzazione ad operadi Gesualdo Fuina su influenza del maestro Saverio Grue, presso il qualeè accertato che egli svolse pratica di lavorante per apprendere la tecnicadel terzo fuoco (cfr. G. Donatone, Una nota su Gesualdo Fuina in “CentroStudi per la storia della ceramica medievale – Quaderno 1988, p. 75–79).

Stima: € 1.000/1.500

54Orciolo in maiolica Urbania o Pesaro, XVIII secolo, decorato inpolicromia con scene paesistiche entro comparti e cartiglio anepigrafo,altezza cm 20; lievi cadute di smalto. Unito ad una coppia di pilloliericon coperchio in maiolica policroma, Urbania, XVIII secolo, altezzacm 14; restauri a un coperchio.

Stima: € 800/1.200

55Orciolo in maiolica Liguria, XVIII secolo, dipinto in monocromo dicobalto con motivi “calligrafico-naturalistici” e cartiglio centrale con ladicitura Syr^de^donior, altezza cm 22; minime cadute di smalto. Unitoad due piccoli albarelli Liguria, XVIII secolo, ornati in blu cobalto confasce a girali vegetali e scritte in antimonio: Conser. Rosarit ed Extr.Bardanae, altezza cm 11,5; lievi mancanze.

Stima: € 700/900

52Coppia di grandi albarelli in maiolica, Emilia, XVIII secolo, dipinti intoni di blu con motivi a graticcio arcuati e corolle fiorite, ampio cartigliocentrale anepigrafo, altezza cm 28. Uniti ad un piatto ovale in maiolicaPavia, XVIII secolo, con bordo mistilineo, decorato a tralci vegetali inbicromia verde-manganese, cm 37x20; lievi sbeccature. Uniti ad unacoppia di tazzine a litron con piattini in porcellana di Limoges, finedel XIX secolo, decorate in policromia e dorature, altezza cm 6 ediametro cm 11,5

Stima: € 2.400/2.800

52

53, 54, 55

35Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo34 Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo

56Alzata in maiolica con ornati alla Bérain

Pavia, manifattura Rampini, 1730 circa.Marca: ancora a tre marre dipinta in blu al verso. Diametro: cm 22,5;

altezza cm 4; lievi cadute di smalto sul bordo

Stima: € 3.000/3.500

Alzata circolare su basso piede ad anello, decorata in monocromo di cobalto con una raffinata bordura a merletto“rayonnant” e composizione centrale alla Bérain.

Il particolare interesse per questo raro esemplare marcato risiede nella sua perfetta concordanza con un’altra alzata, puremarcata con il simbolo del rampino (ancora a tre marre) che identifica la manifattura Rampini a Pavia. Entrambi i pezzi sono

pubblicati nel volume sulle fornaci lombarde di E.Pellizzoni - M.Forni - S.Nepoti (1997). E’ documentato che nel 1731 Giovan Battista Rossetti abbia operato nella fabbrica Rampini con un contratto di lavoro per 6 anni.

Gli accordi furono disattesi e a distanza di un solo anno questi si trasferì a Lodi dal fratello Giorgio Giacinto. E’ stata conseguentemente avanzata l’ipotesi che le maioliche di questa tipologia ornamentale siano una testimonianza materiale delsuo breve periodo di attività a Pavia. L’origine pavese di questa singolare interpretazione dei modelli alla Bérain, caratterizzati dacomposizioni con architettoniche finestre su piani sospesi, arricchiti da decorazioni capricciose e fantastiche che si raccordano e incornicianoil motivo centrale in un perfetto equilibrio formale, è confermata dal rinvenimento di frammenti similmente decorati nel recupero delcollettore, sul Lungoticino, nei pressi dell’antica fornace Imbres (1976). Bibliografia: E. Pellizzoni-M. Forni-S. Nepoti, La Maiolica di Pavia tra Seicento e Settecento, 1997, n. 167-168, p. 180.

58Coppia di ovali in maiolica, Milano, manifatturaPasquale Rubati, 1770 circa, modellati a canestro e decorati in policromia a piccolo fuoco con mazzi di fiorigettati di gusto naturalistico, cm 27,5x22

Stima: € 2.000/2.500

59Coppia di piatti in maiolica Lodi o Pavia, XVIII secolo, con orlomistilineo dipinti in policromia a gran fuoco: l’uno con motivi adarchitetture e l’altro con soggetto zoomorfo, diametro cm 24.5. Uniti adun piatto con orlo liscio ed ornato di gusto Imari. Imitazione diMilano, XX secolo, diametro cm 24,5

Stima: € 850/1.000

60Serie di ventiquattro vasi apotecari in terraglia, Francia, inizio XIXsecolo, con coperchi in metallo, decorati in monocromo di manganesecon un cartiglio centrale a scudo e contenuto farmaceutico. Altezza cm 20; difetti.

Stima: € 2.400/2.800

61Caffettiera con coperchio in maiolica decorata a terzo fuoco conmotivi floreali naturalistici. Probabilmente Bologna, manifatturaFinck, 1764-1797.Altezza cm 22; lievi mancanze al coperchio.

Stima: € 2.500/3.000

L’accurata stesura pittorica e la tipologia naturalistica dell’ornato florealesono facilmente riconducibili alla manifattura bolognese Finck, mentre raraè la forma, riscontrabile in un solo esemplare noto appartenente alle CivicheRaccolte d’Arti Applicate del Castello Sforzesco a Milano (AA.VV. 2001).La formulazione minuta dei mazzetti floreali, qui associati a semis ed

insetti sparsi presenti in altre varianti della vasta gamma produttivabolognese, trova forti affinità con due raffinati vasetti del Museo

Internazionale delle Ceramiche in Faenza (Inv. n. 24227-24228), recentemente esposti al Museo Civico Medievale diBologna e pubblicati nel catalogo relativo.Bibliografia: AA.VV, Museo d’Arti Applicate – Le ceramiche II,2001, n. 537, p. 563-564.L. Foschini (a cura di), Le più belle maioliche – Capolavori diColle Ameno, Rolandi e Finck nella Bologna del Settecento,catalogo della mostra tenutasi presso il Museo Civico Medievaledi Bologna dal 26-11-2011 al 4-3-2012.

36 37Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo

57Gruppo composto da tredici piatti e una ciotola inmaiolica policroma a gran fuoco, Pavia e Lodi, primametà XVIII secolo, con soggetti zoomorfi o architetture incontesto vegetale naturalistico, accomunati da unrivestimento stannifero del biscotto leggermente azzurrato.Alcuni presentano una decorazione con ciuffi vegetalistilizzati sul verso. Misure diverse; lievi danni.

Stima: € 3.500/4.000

58

61

57

38 39Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo

stemmati realizzati dalla manifattura. Le collezioni delMuseo Internazionale delle Ceramiche a Faenza offronol’eccezionale testimonianza di un coperchio di salsiera (Inv. n.2142), purtroppo orfano del corpo di appartenenza, caricatodell’arme araldica presente sul nostro rinfrescatoio, a cui possiamoaggiungere solo la recente comparsa di una coppia di piatti dacoltello con identico emblema, pubblicati nel catalogo dellamostra Le più belle maioliche – Capolavori di Colle Ameno,Rolandi e Finck nella Bologna del Settecento, realizzatapresso il Museo Medievale della città e da poco conclusasi(26–11–2011/4–3–2012). Benché non si sia ancora riusciti a sciogliere il nomedella proprietà che si cela dietro questo emblemanobiliare, la sua formulazione ci permette di asserirecon certezza che il servito fosse destinato ad unalto prelato e precisamente un abate mitratodell’ordine dei Domenicani.

62Rinfrescatoio per bottiglia in maiolica con emblemaaraldico, Bologna, manifattura Giuseppe Finck,1767-1789. Marca: F. dipinta in azzurro sotto la base.

Altezza cm 14,5; lieve sbeccatura alla base ed una félureconsolidata in restauro.

Stima: € 8.000/10.000

Sciò da bottiglia o botiglia è il termine designato adindicare questi manufatti negli inventari di fabbrica e lasua morfologia è quella tradizionalmente nota delrepertorio bolognese. L’ornato policromo è realizzato a terzo fuoco conaggiunta di dorature e propone da un lato unelaborato emblema araldico e dall’altro unacomposizione floreale di gusto naturalistico con lacaratteristica rosa porpora come protagonista del

mazzo.Se il mazzetto floreale evidenzia tutte le

connotazioni botaniche tipiche di questaproduzione, il motivo araldico è fonte

di sicuro interesse per la sporadicapresenza che a tutt’oggi si

registra di corredi

40 Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo 41Una Raccolta di Maioliche dal XV al XVIII secolo

bordure a merletto in giallo brillante e profilate di rosso. I fondamentali studi di Bertocchi e Liverani (1982), che per primi hannodato luce ai manufatti bolognesi per decenni scambiati come faentini,pubblicano parzialmente l’unico inventario di fabbrica rinvenuto erisalente al 1796, al tempo della gestione del fratello Leopoldo, in cui èfacile riconoscere questo decoro nel motivo indicato a penne d’oro.L’intensa attività della manifattura bolognese non è tuttavia supportatada documentazioni archivistiche esaustive per una disamina completadell’intero ciclo produttivo e della metodologia applicata alle marcature.Seppure il nostro esemplare sia sprovvisto di marca, alcuni pezzi dellastessa gamma ornamentale sono siglati F. in azzurro, tra cui unoappartiene alle Civiche Raccolte d’Arti Applicate del Castello Sforzesco diMilano ed è pubblicato in catalogo (AA.VV. 2001).Gli esemplari di questa tipologia sono piuttosto rari e per quanto riguardala maiolica in esame si tratta di una delle due sole zuppiere ad oggi notee precisamente quella pubblicata da Saul Levy nel 1964, un tempo incollezione Tullio Silva a Milano. L’altra, anch’essa sprovvista di marca, èriprodotta nella monografia sulle ceramiche bolognesi di Bertocchi eLiverani (1982).Bibliografia: AA.VV., Museo d’Arti Applicate – Ceramiche II, Milano2001, Tav. 553, pp. 559-560.S. Levy, Maioliche Settecentesche piemontesi, liguri, romagnole,marchigiane, toscane e abruzzesi, 1964,Tav. 200. G. Bertocchi, F. Liverani, Ceramiche bolognesi del Settecento, 1982, Tav. 66.

63Zuppiera con coperchio in maiolica a penne d’oro. Bologna,manifattura Giuseppe Finck, 1767–1789. Cm 35x26; altezza cm 22.5; rotture alla base del corpo ricomposte in restauro, a vista.

Stima: € 18.000/22.000

La decorazione è eseguita in policromia a terzo fuoco con uno dei piùraffinati motivi ornamentali della gamma produttiva di maiolicabolognese nella manifattura Finck: la composizione prevede due penneincrociate e divergenti, unite a rametti fogliati ed un lungo stelo fiorito alinee spezzate che svetta dal mazzo, trattenuti da un nastro annodatoalla base. La cromia contrappone l’impiego contrastato di rosso ferroacceso e porpora, uniti ad un bel verde brillante per le foglie; il tuttoimpreziosito da dorature di ottima qualità. Un filetto bruno delimita gli orli di corpo e coperchio, evidenziati da

42 43Dipinti Antichi e del XIX secolo Una Collezione di Figure da Presepe

Il Presepe Napoletano “Riccardo Papale”

Nel 1990, in occasione della riapertura al pubblico del Presepe Cuciniello riallestito nel MuseoNazionale di S.Martino, l’allora direttore di quel museo napoletano Teodoro Fittipaldi, nelcatalogo edito per l’occasione pose in risalto l’importanza che aveva assunto nel 1879 l’averritenuto degna di essere inserita in una struttura museale quella raccolta di figure presepiali (1). Lagrande rivalutazione delle “arti applicate“ aveva preso ufficialmente l’avvio nel 1852 in Inghilterracon l’apertura del museo londinese di South Kensington, il futuro Victoria and Albert Museum, sortocome conseguenza della prima delle grandi Esposizioni Universali tenutasi sempre a Londra nel1851 e che successivamente, con cadenza biennale, avrebbero idealmente collegato le maggioricittà sia europee che americane con lo scopo di far conoscere quelle manifestazioni artisticherappresentative del movimento “Arts and Crafts” prodotte nei vari paesi del mondo. A Napoli lapromozione delle cosiddette “arti minori” ad opere d’arte degne di apparire a fianco di dipinti esculture venne sancita nel 1877 quando con l’ “Esposizione dell’Arte Antica napoletana” le piùimportanti famiglie cittadine, prestando le loro raccolte, permisero al grosso pubblico diconoscerne la valenza. Già nove anni prima nel 1866 l’archeologo Giuseppe Fiorelli avevafondato nella Certosa di S. Martino un museo con l’intento di dare visibilità e nuovo valore artisticoproprio alle arti decorative e due anni dopo l’esposizione napoletana, nel 1879 come giàaccennato, egli riusciva ad acquisire per il suo museo il “Presepe Cuciniello”, ancora oggi visibilenel suo prestigioso allestimento che così profondamente avrebbe condizionato fino ai nostri giornila scenografia degli “scogli” presepiali.Il bisnonno dell’attuale proprietario della collezione che noi oggi abbiamo il piacere di presentare,un affermato professionista napoletano, iniziò la sua raccolta di pastori durante la seconda metàdel XIX secolo proprio in quel periodo particolarmente felice per la riscoperta dei prodotti artisticisettecenteschi apprezzati e raccolti fino a quel momento quasi esclusivamente dai Borbone, dallemaggiori famiglie della aristocrazia cittadina, e da pochi appassionati ed esperti particolarmenteabbienti. La creazione di questa raccolta iniziata con competenza dal bisnonno Alessio, non si èconclusa con la sua morte ma ha continuato ad arricchirsi di esemplari pregevoli fino agli anni ’50del secolo scorso grazie alla passione da lui trasmessa al figlio Riccardo e ai nipoti che hannocontribuito attivamente alla acquisizione di figure eseguite dai più noti artisti come GiuseppeSanmartino, de Luca, Gori, Trillocco e Gallo solo per citarne alcuni. Le inevitabili successivedivisioni ereditarie, se ne hanno ridotto il numero degli esemplari non hanno però privatoquest’ultimo importante nucleo di alcune opere ben note nel mondo dei collezionisti come “l’Angelonudo” proveniente dalla prestigiosa collezione di Leopoldo di Borbone principe di Salerno, o il

44 45Una Collezione di Figure da Presepe Una Collezione di Figure da Presepe

“Cavallo bardato”. Il catalogo di famiglia oltre a tramandarci le storiche attribuzioni, documentainfatti le provenienze di tutti gli acquisti consentendoci di risalire alle precedenti storiche raccoltepuntigliosamente annotate: “la baronessina Statella”, il principe di Bugnano, l’avvocato Perrone –ildonatore dell’importante secondo nucleo di pastori giunto grazie al suo generoso lascito alMuseo di S. Martino nel 1971– oltre ai nomi di alcuni fra i maggiori collezionisti-antiquaricome Vincenzo e Eugenio Catello e il conosciutissimo “mercante gentiluomo” napoletanoOderisio Menna.Per la stesura del presente catalogo mi sono presa la libertà di riportare il più possibile leantiche descrizioni e le relative attribuzioni (da tenere sempre in giusta considerazione inquanto espressione di quella tradizione orale così spesso confermata dai documenti diarchivio) riportando anche alcune colorite definizioni di gergo che a mio avviso ciconsentono di restare in perfetta sintonia con il mondo esclusivo dei “pastorari” (2) .Mondo che tuttavia ha subito profonde mutazioni. Il presepe napoletano fino agli anni ’40 –’50del secolo scorso camminava in due direzioni parallele: da un lato la ricerca senza sostada parte del collezionista del pezzo importante, artisticamente sempre più raro ericercato, e dall’altro la costruzione della scena mistica che di anno in anno venivaallestita secondo canoni ricorrenti ma vivificati da varianti condizionate dai nuoviacquisti. Il nuovo pastore non appena comprato veniva esaminato, studiato, ripulito,restaurato se necessario, e riposto in vetrina a fianco degli altri esemplari in attesadel mese di novembre quando si iniziava a concepire la nuova scena natalizia,uguale e allo stesso tempo diversa di anno in anno. Il nuovo arrivo avrebbetrovato il suo posto in una di quelle scene basilari come l’osteria, il gruppo deipastori con gli armenti, il ruscello, la casa con gli anziani affacciati albalcone, scene che venivano spostate ora a destra ora a sinistra. E al centro,ma sempre in posizione rialzata e leggermente dislocata, “la Natività”. Vi sisentiva ancora una forte simbologia religiosa che l’arte del fare, delcostruire materialmente con le proprie mani lo “scoglio” con legno,muschio, sughero, chiodi e martello rinsaldava negli animi deicomponenti della famiglia, tutti attivamente partecipi. Oggi le nuovecondizioni di vita non consentono più tanta dedizione e anche nellecase dove il presepe è allestito secondo tradizione, la scena è fissa,immutevole, e non viene più smontata. Trasformata in una vetrina, dàcertamente maggiore risalto al valore artistico del pastore con unallestimento più curato e meno artigianalmente improvvisatosebbene si debba riconoscere con un po’ di nostalgia chel’antico aspetto devozionale che lo contraddistingueva siaandato disperso quasi del tutto.

A chiusura di questa breve introduzione riportiamo una paginada “La casa dei sogni” (3) , uno guardo sul presepe d’antan,che ritengo non abbia bisogno di commento:

“Il grande Presepe appariva come in trasparenza, illuminato inazzurro, che qua e là passava dal pallido all’intenso, in contrasticromatici lievi e sfumati. L’idea era che il naturalismo descrittivo

della rappresentazione presepiale di tradizione napoletana, di cui Riccardovolentieri teorizzava, apparisse solo dopo che fosse ben impresso il

complessivo gusto barocco dell’insieme. “Il Mistero e l’umanità che lo circondavanno scoperti un po’ alla volta!” spiegava. Sulla destra la cascata veniva giùcon un vago scintillio, riflesso dai fasci di filo di vetro che la disegnavano lungoil dirupo di sughero. Più avanti, verso la cornice dorata che faceva da ribalta,

pascolavano gli armenti e la sapiente dosatura delle luci metteva in risalto glianimali dormienti, il Benino disteso sulla paglia e più in là l’angelodell’Annunzio, che era uno dei pezzi-capolavoro della collezione, una“accademia” di nudo modellata con una pasta assai vicina allaporcellana da un autore famoso, Giuseppe Sanmartino, quello del CristoVelato della Cappella Sansevero. I cosiddetti “pastori della meraviglia”avevano ben ragione di guardarlo incantati, gli occhi in su e la boccasocchiusa a disegnare un “oh!...” di stupore. Il caseggiato dellaTaverna lasciava intravedere dalla porta e dalle finestre qualche luce,l’oste stava fuori con una lanterna in mano, a seguire la partita di

due nottambuli, che giocavano a scopa sul tondo di una botte. Poia sinistra il mercato, ancora in ombra, e pure le spaselle con

pesce davano schizzi luccicanti, e indietro l’abbeveratoio, lafontana, le case “di lontananza”. Al centro, il rudere delTempio e la mangiatoia apparivano quasi del tutto al buio. Lìdavanti era il posto di Riccardo, che aveva preceduto laprocessione: varcata la porta, i ragazzi con le candeleguidati da Anna e Maria si disponevano di fianco, lungola cornice, mentre chi portava il Bambin Gesù si fermava

al centro, dinnanzi a Riccardo. ... …Il canto natalizio, che arrivava a tutto volume, era alle ultime battutequando Riccardo prese culletta e Bimbo e sporgendosi oltre la cornice,allungando al massimo le braccia, li mise al loro posto. Un piccolo faronascosto chi sa dove, lanciò il suo fascio di luce chiara e crescente sulBimbo, e il Mistero della Natività s’intese compiuto.”

Angela Caròla-Perrotti

Note1. cfr. Teodoro Fittipaldi, “Il Presepe Cuciniello storia diuna raccolta, di una sezione espositiva, di un restauro”, in“Il Presepe Cuciniello”,Electa Napoli, 19902. Le descrizioni e le attribuzioni riprese dall’inventario diRiccardo Papale figurano in corsivo3. cfr. Francesco Canessa, “La casa dei sogni”, pp. 44-45,ed. La Conchiglia, 2006

46 47Dipinti Antichi e del XIX secolo Una Collezione di Figure da Presepe

La parte scritta in caratteri corsivi è stata ripresa fedelmente dall’anticoinventario comprese tutte le attribuzioni. Per ogni pastore se non si faesplicito riferimento ad altro materiale si intendono con le teste modellatein terracotta con occhi in vetro e la struttura del corpo in fili di ferroricoperti di stoppa. La descrizione riportata “mirante a destra” o “mirantea sinistra” è di ambigua interpretazione; nella maggioranza dei casi siriferisce “a destra di chi guarda”, ossia con il capo volto verso la spallasinistra del soggetto, ma in altri casi corrisponde al capo volto verso laspalla destra. L’identificazione con l’antico elenco di inventario si è potutarealizzare grazie al complesso delle descrizioni.

64Giovane pastore dai capelli ricci e dall’espressione sorridente a boccaschiusa, il capo volto a destra e verso l’alto, indossante il tradizionalegilet imitante la pelle di agnello su pantaloni e giacca in tela rusticabeige, i piedi nudi calzati con cioce. Nel vecchio inventario attribuito aMichele TrilloccoAltezza cm 22; fine secolo XVIIIAccessori: ciaramella

Stima: € 3.000/4.000

65Giovane mirante a desta, semicalvo, bocca schiusa mostrante i dentisuperiori al numero di quattro, di Matteo Bottiglieri (prov. collezioneScuotto). Vestito in abiti da festa di colore blu gallonato di giallo,panciotto avorio e fusciacca in vita gialla rigata. Altezza cm 37; metá secolo XVIIIAccessori: bastone con puntale e pomo in avorio

Stima: € 7.000/8.000

66Capo-palafreniere barbuto, di Giuseppe Gori e “Paggetto diBaldassarre” di Lorenzo Mosca o di Genzano (prov. di entrambicollezione Rivelli), il palafreniere con bella vestitura costituita da un lungocopriabito in seta a fasce giallo chiaro e giallo scuro su pantaloni di setaverde oliva e giacca in damasco avorio e giallo; il paggetto con copriabitorosso, pantaloni verdi e corpetto giallo. Altezza cm 38 e cm 27; fine secolo XVIIIAccessori: pipa, scimitarra, pugnale e due cappelli

Stima: € 7.000/8.000

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3GIANNI DOVA

Roma 1925 - Pisa 1991

Senza Titolotecnica mista cm 15x21

Stima€ 1.500/1.800

Una Collezione di Figure da Presepe Dipinti Antichi e del XIX secolo

67Zampognaro mirante a destra gli occhi rivolti in alto secondo il prototipodel pastore della meraviglia che guarda la stella cometa trasformatosuccessivamente in zampognaro, vestito con giacca color ruggine e giletimitante la pelle di agnello il volto barbuto fortemente espressivo,attribuibile a Giuseppe Gori. Altezza cm 37; fine secolo XVIIIAccessori: bisaccia in pelle e zampogna

Stima: € 6.000/8.000

68Pastore (guardiano delle capre) mirante a destra, di Nicola Somma(prov. collezione Catello), rustico trasformato successivamente inzampognaro, indossante un gilet imitante la pelle di agnello sopra unagiacca blu.Altezza cm 36, fine secolo XVIIIAccessori: bisaccia in pelle, zampogna

Stima: € 7.000/9.000

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69Zampognaro con pipa, di Lorenzo Mosca, (prov. collezione Agresti),pastore abruzzese di mezza età, calzato con ciocie, con al collo doppiabisaccia dalle quali fuoriescono le teste di un agnello e di un capretto. Altezza cm 33; fine secolo XVIIIAccessori: Zampogna, doppia bisaccia

Stima: € 9.000/12.000

3GIANNI DOVA

Roma 1925 - Pisa 1991

Senza Titolotecnica mista cm 15x21

Stima€ 1.500/1.800

Una Collezione di Figure da Presepe Dipinti Antichi e del XIX secolo

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71Georgiana di Giuseppe Gori, (provenienza collezione Scuotto), conmantello turchino su pantaloni in seta gialla dalla bella acconciaturatrattenuta da un nastro celeste Altezza cm 37; fine secolo XVIIIAccessori: collana e orecchini in metallo dorato; cestino in metallocon frutta

Stima: € 6.000/8.000

52 53Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo

70Rustico addormentato testa inclinata a destra, di Nicola Somma, (prov.collezione Vincenzo Catello), raffigura il personaggio della “Cantata deipastori” denominato Benino, vestito secondo la tradizioni dei pastoriabruzzesi con gilet imitante la pelle d’agnello.Altezza cm 36; fine secolo XVIIIAccessori: giaciglio di paglia su base in legno, bastone nodoso in legno

Stima: € 4.500/6.000

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72Coppia di Georgiani, attribuita a Giuseppe Gori (prov. collezioneRivelli) in terracotta con occhi in vetro. La donna mirante a destra ericcamente vestita con un mantello in seta operata celeste su deipantaloni rosa porta orecchini di corallo e una collana a tre fili di perle; ilgiovane uomo con barba e baffi che indossa un mantello di seta rossochiaro su pantaloni gialli, trattiene per una catena un cane levriero in

Una Collezione di Figure da Presepe Dipinti Antichi e del XIX secolo

terracotta, collare in argento, di Carlo Amatucci (provenienza nonleggibile).la donna altezza cm 37; l’uomo altezza cm 37,5; il cane altezza cm 13,5; fine secolo XVIIIAccessori: scimitarra e cestino in metallo con frutta

Stima: € 14.000/18.000

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Una Collezione di Figure da Presepe56 57

73“Natività”, bella composizione di figure presepiali napoletane, finesecolo XVIII comprendente:

a. La S.S. Vergine, mirante in basso verso la sua destra, capelli biondiaggruppati a nudo sull’occipide, dolce modestia verginale, capolavoro diGiuseppe Gori (prov. Antonio Perrone), vestita secondo tradizione conabito rosa, manto celeste e un merletto antico in grembo a mo’ digrembiule coprente la base della stalla. Altezza cm 38

b. San Giuseppe, capolavoro di Giuseppe Sammartino (prov. AntichitàAffaitati), con bella tonaca color ruggine e manto giallo. Altezza cm 38

c. S. Bambino Gesù benedicente con il braccio destro, di GiuseppeSammartino (prov. Alvarez de Toledo), sdraiato su di una culla rustica inlegno scurito coperta da un piccolo centro antico bordato di merletto.Altezza cm 12

d. Angelo in azzurro rivolto a destra con incensiere, di Giuseppe Gori(prov. collezione Scuotto). Altezza cm 27

e. Il bue e l’asino, teste in legno, di Nicola Vassallo (prov. ContessaStatella), montate in modo da fuoriuscire dalla mangiatoia.

f. Coppia di testine (di angioletti), di Giuseppe Gori (prov. collezioneScuotto), una con il capo reclinato all’indietro, l’altra mirante a destra.

g. Angioletto con festone, di Salvatore Franco (antica collezione diAlessio Papale)

h. Gruppo di tre puttini con “Gloria”, di Giuseppe Gori (prov.collezione Scuotto)

Accessori: le tre aureole della Vergine, di San Giuseppe e del Bambinoin argento, il pastorale di San Giuseppe in legno e argento (?) e l’incensiere in argento

Stima: € 45.000/55.000

Una Collezione di Figure da Presepe

58 59Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo

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74Angelo in bianco con sciarpa gialla rivolto a destra, con incensiere, diTrilloque – Michele Trillocco –(prov. collezione Scuotto), il caporeclinato all’indietro, di splendida fattura.Altezza cm 38; fine secolo XVIII

Stima: € 6.000/8.000

75Angelo in bianco rivolto a sinistra di Nicola Ingaldi (prov. AntichitàAffaitati), dalla bella chioma mossa dal vento. Altezza cm 38; fine secolo XVIII

Stima: € 6.000/8.000

Una Collezione di Figure da Presepe Una Collezione di Figure da Presepe

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76Contadino in abiti da festa definito nel vecchio inventario “Uomo dellegalline, testa volta a sinistra inclinata sul collo, capelli grigi, porro difianco alla bocca sulla guancia sinistra, di Giuseppe Sammartino (prov.collezione Scuotto). Abito in seta azzurra, panciotto a disegni gialli surosso in fasce verticali e grande strofinaccio rigato, le calze ricadentimodellate.Altezza cm 33; fine secolo XVIII

3GIANNI DOVA

Roma 1925 - Pisa 1991

Senza Titolotecnica mista cm 15x21

Stima€ 1.500/1.800

Una Collezione di Figure da Presepe Dipinti Antichi e del XIX secolo

Accessori: gallina svolazzante e testa di un’altra gallina fuoriscente dallabisaccia, di Tommaso Schettino, cappello e bastone con pomo e puntalein avorio

Stima: € 12.000/16.000

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77Zingara stanca con straccio modellato sulla testa, di Giuseppe Gori,(prov. Oderisio Menna), la bella figura di mendicante a piedi nudi,dall’espressione triste finalizzata a commuovere i passanti, con bellavestitura dalla gonna a fasce verde e avorio, camicia e grembiulestracciati e rammendati e una lunga fascia sulla spalla destra a righeverdi su fondo bianco.Altezza cm 29; fine secolo XVIIIAccessori: spiedino per arrosto

Stima: € 7.000/9.000

64 65Dipinti Antichi e del XIX secolo

78Zingara con sciarpa modellata intorno al viso, di Giuseppe Sammartino,(prov. presepe di Alessio Papale), bellissima figura a piedi nudi vestita inseta a quadri azzurri e bianchi e avvolta in un panno di tela bianca.Altezza cm 27; fine secolo XVIIIAccessori: paletta in ferro

Stima: € 8.000/10.000

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80Ragazzetto testa volta destra, bocca aperta mostrante quattro incisivisuperiori, colorito adusto (abbrustolito), capelli biondo fulvi, di CamilloCelebrano (prov. dono del cavaliere Catello 30 –VI -1946); a piedinudi, indossante pantaloni verdi, camicia di tessuto rustico bianco e unafusciacca in vita a piccole fasce verdi e ocra. Altezza cm 24; fine secolo XVIIIAccessori: vari attrezzi in ferro per il fuoco

Stima: € 3.000/5.000

81Contadino in abiti da festa, di mezza età con giacca in seta operataverde, pantaloni e corpetto rosso, fusciacca in vita di seta avorio a fasceverdi, nel vecchio catalogo così descritto: “Uomo che conduce il cavallosul quale è la giovane contadina, mirante a sinistra, sorridente, diGiuseppe Gori, (prov. collezione Scuotto)”Altezza cm 36; fine secolo XVIIIAccessori: cappello

Stima: € 6.000/8.000

Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo

79Giocatore mirante a sinistra, bocca aperta mostrante i denti superiori alnumero di quattro, fedine a capo calvo, porro sulla gota sinistra in basso,di Salvatore di Franco (prov. collezione Agresti); indossa pantaloni verdechiaro, giacca in seta operata rossa su corpetto avorio. Altezza cm 36; fine secolo XVIIIAccessori: carta da gioco e berretto bianco da pescatore

Stima: € 4.000/5.000

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82Scrofa in piedi mirante a destra con setole vere sul dorso, bianca e nera,terracotta pelo rilevato, di Nicola Vassallo (prov. collezione di Donato), cm 15x28e un Porcellino in terracotta, pelo rilevato bianco e nero, di NicolaVassallo, (stessa provenienza) cm 6x10

Stima: € 2.800/3.500

83Capra bianco (?) marrone seduta, testa a destra, bocca chiusa, diParente (?),( prov. collezione Scuotto).cm 8x18; secolo XVIII – XIX

Stima: € 1.500/2.000

84Capra bianco e marrone, testa a sinistra, arti anteriori ciascuno a ciascunlato sporgenti dal pellame, arti posteriori raggruppati a destra,movimento singolare di Francesco Gallo (prov. collezione Scuotto) .cm 7x10; fine secolo XVIII

Stima: € 1.500/2.000

85Cane da pastore accosciato testa a destra posata sulle due zampeanteriori, marrone oscuro, collare modellato, di Francesco Gallo (prov.non specificata)cm 6x20; fine secolo XVIII

Stima: € 1.500/2.000

86Cane mastino, bocca aperta, lingua protesa, testa a sinistra, collare condoppio ordine di punte in ferro bordato in pelo, di Francesco Gallo (prov.Principe di Bugnano) cm 18x25; fine secolo XVIII (coda riattaccata)Accessori: catena in metallo

Stima: € 4.000/5.000

87Gruppo di animali, modellati in terracotta raffigurante una pecora, unagnellino e una capretta accosciati in atteggiamento di riposo su di unabase di forma irregolare, attribuibile a Francesco Gallo, (prov. collezioneScuotto)

Stima: € 3.500/5.000

88Montone, presentatesi sul suo lato sinistro (dono di Fortunato Perrone il9 marzo 1949).Altezza cm 17; fine secolo XVIII

Stima: € 2.300/2.800

89Cane da pastore seduto, zampe anteriori incrociate, testa voltata in altoa sinistra, bocca aperta, lingua protesa, bianco (?) e marrone chiaro, diFrancesco Gallo (prov. collezione Garcia Alvarez)cm 11x20; fine secolo XVIII

Stima: € 1.500/1.800

90Vacca dormiente così catalogata da Antonio Perrone: Vacca di corpobella misura, dormiente, manto bianco con rara positura. Capolavoro diFrancesco Gallo. Giacitura di abbandono del sonno, testaa sinistra, arti posteriori abbondonati sulla destra. La coda passa tra i duearti e poggia il fiocco terminale sul posteriore destro. (dono di FrancescoPerrone 2 marzo 1949).Completa di una propria base sagomata. cm 13x30; fine secolo XVIII

Stima: € 8.000/10.000

Una Collezione di Figure da Presepe Una Collezione di Figure da Presepe

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Una Collezione di Figure da Presepe72 73

91Famiglia di contadini in abiti da festa comprendente un giovane uomocon la moglie, un ragazzino e un neonato in fasce così descritti nelvecchio catalogo:

a.“Contadino agiato, testa volta a destra, bocca schiusa a compiacentesorriso mostrante quattro incisivi superiori, chioma castana a largheciocche ricciute, semi calvo nella parte frontale, colorito acceso, porro sulbasso della guancia destra, simpaticissimo, di Lorenzo Mosca (prov.collezione Vincenzo Catello);

b. Contadina benestante mirante a destra orecchini e ciondolo di perlealla collana, capelli biondo oscuro con nastro rosso modellata, boccachiusa, di Giuseppe Gori (prov. collezione di Donato)

c. Piccolo benestante mirante alla sua sinistra ciuffetti biondi accantoalle orecchie, boccuccia schiusa mostrante due incisivi superiori e lalingua, di Giuseppe Gori (prov. dono di Eugenio Catello per le mie nozzed’oro 25 –V -1949);

d. Bambino in fasce nelle braccia della madre cui somiglia di GiuseppeGori (prov. presepe di Alessio Papale)

L’uomo vestito in verde con berretto a calza bianca, la donna con bellavestitura dalla gonna azzurra gallonata e il corpetto con le manicheannodate sulle spalle e grembiule a fiori.L’uomo altezza cm 36; la donna altezza cm 37; il ragazzo altezza cm 18; fine secolo XVIIIAccessori: cappello, orecchini e collana

Stima: € 15.000/18.000

Una Collezione di Figure da Presepe

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3GIANNI DOVA

Roma 1925 - Pisa 1991

Senza Titolotecnica mista cm 15x21

Stima€ 1.500/1.800

Dipinti Antichi e del XIX secolo

93Vecchia contadina mirante a destra naso “ngriccato”, sorridente, capelligrigi raggruppati sulla nuca, di Giuseppe Sammartino, (prov. collezioneGiusso) seduta su Cavallo Rustico baio scuro al passo, in legno, diNicola Vassallo (prov. collezione Catello). La contadina con bellavestitura da festa indossa una gonna in seta azzurro carico, un corpetto inseta operata e un grembiule in seta damascata gallonato.Il cavallo è bardato in cuoio ed è sellato con basto alla contadina. La donna altezza cm 35; il cavallo altezza cm 31; fine secolo XVIIIAccessori: orecchini e collana a catena in oro (?) a due giri

Stima: € 12.000/15.000

92Cavallo nobile storno (manto) pomellato, al trotto, in legno, bardaturacon morso staffa e fibbie in argento finissimamente cesellati, di NicolaVassallo, (prov. contessina Statella); la sella appoggiata su copertinaazzurra con gallone e frangia gialla. Altezza cm 46; fine secolo XVIII

Stima: € 8.000/10.000

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94I tre Re Magi, fine secolo XVIII, solo elencati nel vecchio inventario perl’attribuzione e la provenienza:

a. Gaspare, il re giovane, di Giuseppe Gori, (prov. Antichità Affaitati)con bel lungo copriabito d’epoca interamente ricamato, su pantaloni diseta verde, corpetto anch’esso ricamato e un mantello rosso (di epocaposteriore) con ricco ricamo lungo i bordi. Altezza cm 39

b. Baldassarre, il re moro, di Giuseppe Gori, (prov. collezione EugenioCatello) indossante pantaloni di seta grigio-verde, copriabito rosso conricamo ai bordi e mantello giallo della medesima fattura di quello diGaspare. Altezza cm 38,5

c. Melchiorre, il re anziano, di Giuseppe Gori (prov. Eugenio Catello),vestito con un bel copriabito avorio ricamato su di un corpetto anch’essoricamato e pantaloni di seta verdastra, il mantello rosso della medesimafattura dei precedenti. Altezza cm 39

Dopo la Natività i Re Magi (o Maghi) sono i personaggi più importantinella coreografia del presepe napoletano. Figure mitiche sulla cui identitàsi discute da tempo cercando riferimenti nei Vangeli. Matteo non dà loroun nome, secondo alcuni sono due, tre o anche dodici. La tradizione li haconfigurati in tre e noi così li abbiamo assunti. Gaspare sarebbe partito daAlessandria, Melchiorre che rappresenta l’uomo saggio sarebbe partitocon una figlia di nome Melissa e incontratosi con gli altri due uominisaggi insieme avrebbero seguito la Stella Cometa. Baldassarre, con iltempo si sarebbe trasformato in moro anche per rappresentare tre etniediverse: Gaspare è rosso di capelli come i celtici, Melchiorre è ariano eBaldassarre rappresenta la razza africana. Per altri studiosiraffigurerebbero le tre età dell’uomo. I Magi sarebbero morti in Persia, ma Costante, il figlio di Costantino,avrebbe deciso di inviare quelle che si ritenevano fossero le loro salme daCostantinopoli a Colonia. Il carro che le trasportava si sarebbe rotto vicinoMilano e interpretando l’avvenimento come un segno del volere divinofece costruire una chiesa in quel luogo. Da questo momento la leggendadiventa realtà e si materializza in avvenimenti più concreti con la discesain Italia di Federico Barbarossa che, nel 1164, ordina che le spoglieconservate in questa chiesa vengano trasferite a Colonia dove, solo inparte, sono ancora oggi conservate. Infatti, in epoca a noi molto vicina,nel 1924, su intercessione dell’Arcivescovo di Milano la metà di questereliquie è rientrata in Italia.

Accessori: tre vassoi e una brocca in argento, un cestino in metallo confrutti, i tre cappelli a turbante sormontati da corona

Stima: € 25.000/35.000

Una Collezione di Figure da Presepe Dipinti Antichi e del XIX secolo

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3GIANNI DOVA

Roma 1925 - Pisa 1991

Senza Titolotecnica mista cm 15x21

Stima€ 1.500/1.800

Dipinti Antichi e del XIX secolo

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95Bella Coppia di ricchi Contadini in abiti da festa, fine secolo XVIII, cosìdescritti nel vecchio inventario:

a. Giovane contadino, mirante a destra, bocca chiusa, semicalvo,chioma bruna ondulata, porro sulla parte bassa della guancia destra,piedi con calzari scolpiti, starebbe bene accoppiata con il 105 (a cui èstato effettivamente unito per formare questa coppia), di Giuseppe Gori(dono di mio figlio Gennaro per San Riccardo 1946, prov. CollezioneEugenio Catello) indossante una giacca di seta blu, pantaloni rossi, giletavorio e fusciacca in vita di seta rossa a fasce. Altezza cm 35

b. Ricca Contadina, tipo Principessa Borbone, mirante a destra, boccachiusa, sorridente, naso diritto, di Giuseppe Gori (prov. Agresti) dallaelegante acconciatura con nastro azzurro modellato che trattiene unochignon, con bella vestitura dalla gonna di seta blu, corpetto rossofragola dagli alti polsini di velluto e grembiule in tessuto operato. Altezza cm 34

Accessori: bastone con pomo in avorio, collana di corallo

Stima: € 12.000/15.000

96Ragazzo, figlio della precedente coppia somigliantissimo alla madre,mirante a destra, di Giuseppe Gori (prov. collezione Scuotto), nell’anticopresepe era abbinato alla coppia di contadini della scheda precedente,con chioma riccioluta e belle mani espressive, vestito con giacca in setaoperata azzurro acceso su corpetto avorio a piccoli disegni e pantaloni intessuto operato giallo. Altezza cm 24; fine secolo XVIII

Stima: € 2.500/3.000

Una Collezione di Figure da Presepe Una Collezione di Figure da Presepe

97Giorgianello, di Giuseppe Gori, (prov. collezione Rivelli), dallafisionomia e dalla pettinatura con codino all’orientale, vestito con lungocopriabito azzurro dai bordi riccamente ricamati e con pantaloni di setacelesti. Altezza cm 28; fine secolo XVIIIAccessori: Scimitarra e cappello

Stima: € 3.500/4.500

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82 83Una Collezione di Figure da Presepe Dipinti Antichi e del XIX secolo

98Angelo nudo, capolavoro di Giuseppe Sammartino. Questa celebre “Accademia”, ben notanell’ambiente dei collezionisti napoletani, unisce alla perfezione anatomica uno straordinario sensodel movimento di torsione. I capelli piuttosto lunghi e ondulati lasciano scoperto il volto, spinti inalto e all’indietro, dando l’impressione che il nostro Angelo stia velocemente scendendo verso lascena della Natività. Alla oggettiva bellezza dell’opera scultorea, va considerato l’ulteriore pregioaggiunto della prestigiosa provenienza, il Presepe di Leopoldo di Borbone principe di Salerno.Altezza cm 35; seconda metà secolo XVIIIAccessori: bacheca con cappuccio in cristallo dei primi anni del Novecento

Stima: € 35.000/40.000

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99Giovanetto moro, mirante a destra, bocca schiusa, di Lorenzo Mosca,(prov. dono del cav. Vincenzo Catello) con pantaloni a righe avorio erosso, gilet rosso con ricami gialli su camicia turchina, fusciacca a fasce invita.Altezza cm 38; fine secolo XVIIIAccessori: alabarda e berretto a fez

Stima: € 4.000/5.000

100Paggetto moro, di Camillo Celebrano (prov. collezione Catello), vestitocome il paggetto del lotto successivo con pantaloni a quadretti rossi eavorio, gilet di tessuto operato su camicia di raso rosso chiaro.Altezza cm 28; fine secolo XVIIIAccessori: cappello a turbante

Stima: € 2.500/3.000

101Maggiordomo moro, di Giuseppe Gori e Paggetto moro, di CamilloCelebrano, (prov. collezione Vincenzo Catello); le due figure nelpresepe Papale costituivano il seguito del re moro Baldassarre; finesecolo XVIII:

a. Il Maggiordomo, con indosso un bel cappotto di seta rossa conbellissimo ricamo al bordo e alle maniche, su corpetto avorio ricamatocon bottoni imitanti il corallo e cintura sagomata in tessuto verdone, epantaloni grigio-azzurro. Altezza cm 38

Una Collezione di Figure da Presepe Una Collezione di Figure da Presepe

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b. Il Paggetto con pantaloni a quadretti beige e rossi, gilet di tessuto operatorosso chiaro arricchito da ricami. Altezza cm. 27

Accessori: scimitarra e due cappelli a turbante

Stima: € 7.000/8.000

103Moro a piedi nudi, di Giuseppe Gori (prov. collezione di GiacintoGigante), di bella fattura, a bocca semiaperta in modo da lasciar vederegli incisivi superiori, vestito con pantaloni a fasce rosso su rosso, camiciaa sottili righe rosse e gialle e gilet rosso.Altezza cm 39; fine secolo XVIIIAccessori: alabarda, tromba e cappello a turbante

Stima: € 3.500/4.000

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102Giorgianello, di Giuseppe Gori, (prov. collezione Scuotto), dal lungocappotto rosso gallonato che copre i pantaloni a sottili fasce rosse eavorio, il capo rasato salvo il codino all’orientale.Altezza cm 25; fine secolo XVIIIAccessori: cappello a turbante

Stima: € 1.500/1.800

104Moro, coppia col n. 8 (lotto precedente) di Giuseppe Gori, (prov.collezione Giacinto Gigante), con orecchini di metallo dorato e indossanteun gilet azzurro su pantaloni e camicia fondo giallino con righe azzurre. Altezza cm 38; fine secolo XVIIIAccessori: alabarda, tromba e cappello a turbante

Stima: € 3.000/4.000

Una Collezione di Figure da Presepe Una Collezione di Figure da Presepe

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105Coppia di contadini anziani in abiti da festa, inizio secolo XIX,comprendente:

a. Vecchia filante, (prov. Graniello), seduta su di una sedia impagliatacon fuso fra le mani e con accanto uno svolgi-matassa, con vestiturasciupata ma antica. Altezza cm 23

b. Vecchietto calvo mirante a destra, gruppo dell’asinello (prov.Graniello), con pantaloni e giacca nei toni del ruggine e fusciacca in vita.Altezza cm 29

Accessori: collana di perle, sedia rustica, fuso e svolgi-matassa in legno

Stima: € 1.200/1.600

107Gruppo di tre nudini addormentati, due maschietti e una femminuccia,mirabilmente modellati in artistico intreccio, uno dei maschietti a boccachiusa poggia il capo sul petto dell’altro che dorme a bocca aperta etiene il braccio destro piegato con la mano sulla testa che gli posa sulpetto. La piccolina ha la testina reclinata a destra con la boccuccia aperta,di Salvatore di Franco (prov. Oderisio Menna) cm 17x15; fine secolo XVIII

Stima: € 9.000/10.000

Una Collezione di Figure da Presepe Una Collezione di Figure da Presepe

106Contadinello, del gruppo dell’asinello –originariamente- (prov. collezioneAlessio Papale), dalla chioma riccioluta vestitura molto rovinata.Altezza cm 22; inizio secolo XIX

Stima: € 1.200/1.600

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91Dipinti Antichi e del XIX secolo90 Una Collezione di Figure da Presepe

108Coniglio bianco accovacciato abbracciante una mezza zucca, testa voltaa destra, di Tommaso Schettino (dono del cavaliere Vincenzo Catello),dal pelo ben disegnato. Altezza cm 8; fine secolo XVIII

Stima: € 800/1.000

109Gallo nero con tuppo bianco, di Francesco Gallo, dal bellissimopiumaggio, montato su di una piccola base in legno. Altezza cm 11,5; fine secolo XVIII

Stima: € 1.000/1.200

110Gattino nero e bianco, testa volta a destra, di Tommaso Schettino(prov. dono del cavaliere Vincenzo Catello) accovacciato ma in atteggiamento vigile. Altezza cm 5; fine secolo XVIII, inizio secolo XIX

Stima: € 600/800

111Gruppo di tre pecore, una seduta, testa rivolta a sinistra, due dormienti,una riversa con la testa verso gli arti posteriori sul destro dei quali posanole mammelle, l’altra pezzata in nero col petto e la testa posante sulcorpo della prima e la zampa destra sul corpo di quella seduta, diSalvatore Vassallo (prov. collezione Scuotto).cm 21x16; fine secolo XVIII

Stima: € 2.800/3.200

112Lotto di animali dell’inizio del secolo XIX comprendente:

a. Chioccia marrone con tuppo nero, giacente sul fianco sinistro,diEduardo Ingaldi (prov. collezione Scarfoglio). Altezza cm 5 con accanto Sette pulcini, due bianchi, due neri, due marroni, unobianco e marrone di Francesco Gallo (prov. collezione di Donato)e una Gallinella bianco-nocciola e nera, cresta pendente, a testa volta adestra, di Francesco Gallo, montati a formare un gruppo su di una baserettangolare in legno di cm 10x18.

b. Piccionaia a tetto, sul lato di fronte ricovero ad archetto con duepiccioni e sopra due finestrelle in una delle quali sono deposte due uova.Sul lato destro due finestrelle, in una delle quali un piccioncino. Sul latosinistro due finestrelle vuote. Terracotta di Peppe de Luca (prov. presepedi Alessio Papale). Altezza cm 8

Stima: € 1.200/1.600

113Caprone in piedi, bianco e marrone, testa a sinistra, bocca chiusa,fattura eccezionale del ciuffo sulla fronte, pezzo strafino di FrancescoSaverio Vassallo (prov. collezione Tobia Vollano); altezza cm 10; finesecolo XVIII e una Pecora accosciata il capo volto a sinistra, diFrancesco Gallo (prov. collezione Scuotto); altezza cm 6; fine secolo XVIII

Stima: € 1.800/2.500

114Lotto di cinque elementi di macellato e cacciagione inizio secolo XIXcomprendente:

a. Tacchino inciso, spiumato, sospeso per la gola, di Peppe De Luca(collezione de Petris Fraggianni) in terracottab. Coppia di starne dorso a dorso, di Ciccio Gallo in terracottac. Quattro anatre intrecciate, posate su un piano, di TommasoSchettino (prov. collezione Scuotto) in terracottad. Muso di vitella scaldata (dono del cavaliere Catello 13/6/1948,proviene dalla collezione Giusso) e. Piatto in maiolica di Vietri con due piedini di vitello bolliti

Stima: € 2.000/2.400

115Mazzo di due capponi, attaccati per i piedi, teste penzoloni, pezzomovimentatissimo, di Francesco Gallo (prov. collezione Padre Agresti)cm 16x10; fine secolo XVIII

Stima: € 1.200/1.800

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93Dipinti Antichi e del XIX secolo92

116Lotto di cinque cesti di frutta in cera, fine secolo XVIII e inizio secoloXIX, comprendente:

a. Cesto ovale con spighe di granone e uva bianca b. Grande cesto, con meloni, limoni, melograni, uva bianca e uva nera c. Grande cesto rettangolare con uva e fichi d. Cestino rotondo, con pesche e. Cestino quadrato con manico contenente uva bianca, rossa e nera

Stima: € 1.800/2.500

117Lotto di sei pietanze, fine secolo XVIII e inizio secolo XIX, comprendente:

a. Piatto ovale di maiolica decorato con pesce b. Teglia da forno con taralli e ciambellonec. Caciottellad. Forma di formaggio tagliata di un quarto e. Pila di formaggi (dono di Vincenzo Catello sett. 47) f. Spiedino in ferro con infilata di pezzi di anguilla arrostog. Pezzo di lardo con spago per appendere

Stima: € 1.200/1.500

118Lotto di quattro cestini con frutta in cera, fine secolo XVIII e iniziosecolo XIX, comprendente:

a. Grande cesto rotondo con uva bianca, limoni, mele cotogne e uncarciofo b. Cestino rotondo con frutta seccac. Cestino rotondo con pere, mele e altra frutta assortita d. Cestino rustico con uva bianca e uva nera

Stima: € 1.200/1.500

Una Collezione di Figure da Presepe

119Lotto di nove nature morte di verdure modellate in terracotta, finesecolo XVIII e inizio secolo XIX, comprendente:

a. Mazzo di sedani posate su un fianco, capolavoro di Giuseppe DeLucab. Grossa zucca costoluta, tondeggiante di Farenariello (prov.collezione Scuotto)c. Mazzo di rape posato su un piano, foglie movimentate, capolavoro diFrancesco Gallo (prov. collezione Scuotto) d. Cavolo cappuccio, foglie chiare capolavoro di Giuseppe De Luca(prov. collezione Scuotto) e. Cavolo cappuccio, foglie scure, capolavoro di Giuseppe De Luca(provenienza collezione Scuotto) f. Tre fasci di verdure diverseg. Fascio con due carciofi

Stima: € 2.000/2.500

120Lotto di otto ceramiche, secolo XIX, comprendente:

a. Tre piccoli piatti decorati in verde, ocra e manganese b. Coppia di piatti da portata decorati con un uccello e casolarec. Piatto più grande decorato con fiored. Anforetta decorata in bianco e blu e. “Cantero” di fattura siciliana

Stima: € 800/1.000

121Arciliuto o Calascione, tartaruga, madreperla, avorio, filettato argento,di Vinaccia (prov. Presepe di Alessio Papale, già del Presepe di Leopoldodi Borbone, Principe di Salerno), bellissimo e accurato lavoro.Altezza cm 38; fine secolo XVIII

Stima: € 3.000/3.500

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94 Una Collezione di Figure da Presepe

122Testa di cherubino volta a sinistra, bocca schiusa di Salvatore Franco,(prov. contessina Statella); fine secolo XVIII

Stima: € 700/900

200Bernardino Lanino (attribuito)Mortara 1512 – Vercelli 1583

Madonna con Bambinografite su carta, cm 51x37,5

Stima: € 5.000/6.000

200

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Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo 9796

201Scuola Emiliana del XVII secolo

Trasfigurazionematita con buchi da riporto su carta, cm 25,5x20

Stima: € 1.000/1.200

202Antonio Baratti

Belluno 1724 – Venezia 1787

Crocifissione di S. Andreapenna, acquerello e biacca su carta, cm 29x44

Stima: € 1.000/1.200

202

201

203Scuola Veneta del XVIII secolo

Scena Pastoralepenna e acquerello su carta, cm 18x24

Stima: € 700/900

Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo 9998

204Scuola Italiana del XIX secolo

Alessandro e Rossanapenna e acquerello su carta, cm 22,5x30

Stima: € 800/1.000

205Falsario del GuercinoAttivo in Emilia nel XVII secolo

Paesaggio con figurechina su carta, cm 38x51

Stima: € 1.800/2.200

206Giovanni Battista Dell’EraTreviglio 1765 – Firenze 1799

Scena mitologicapenna e acquerello bruno, cm 37x27

Stima: € 1.500/1.800

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Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo 101100

207Scuola Francese metà del XVIII secolo

Figurasanguigna su carta, diametro cm 20

Stima: € 1.100/ 1.300

208Giacomo PregliascoTorino 1755 – 1828

Fregio preparatorio per scenografiaRegio Teatro della Scalapenna e acquerello su carta, cm 11x13.Firmato in basso a destra: Pregliasco.

Stima: € 1.200/ 1.500

210Scuola di Felice Giani

Coppia di Studi di Sculture e fregi dall’anticopenna e acquerello bruno, cm 29x21,5, cm 39x25,5.

Stima: € 800/1.000

211Luigi SabatelliFirenze 1772 – Milano 1850

Nudo maschilegrafite su carta, cm 36x24,5.Al retro dichiarazione di autenticità firmata da Rosa Carasso in data 16settembre 1956.

Stima: € 1.500/1.800

209Lotto di tre disegni

Alessandro SanquiricoMilano, 1777 – 1849

Studio di vaso anticopenna e acquerello bruno, cm 20x11,5.Firmato in basso a destra: Sanquirico.

Domenico Ferri1797 – 1869

Studio di scenografiapenna e acquerello grigio, cm 16,5x23

Scuola Neoclassica di ambito genovese

Studio d’altareinchiostro grigio, cm 15,5x14,5.

Stima: € 1.000/1.500

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Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo 103102

212Anonimo fine XVI secolo

Ritratto virileolio su ardesia, cm 48x37

Stima: € 4.000/5.000

213Scuola Veneta fine del XV secolo

Madonna con Bambinotavola, cm 47x37.

Stima: € 5.000/6.000

214Scuola Spagnola fine XVI/inizio XVII secolo

Cristo porta Croce (da un modello di S. del Piombo)olio su tavola, cm 100x77

Stima: € 15.000/18.000

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Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo 105104

215Scuola Cremonese del XVI secolo

Ritratto femminileolio su tela, cm 116x96

Stima: € 10.000/12.000

216Scuola Lombarda del XVI secolo

Madonna con Bambino e S. Giovanniolio su tavola, cm 50x45

Stima: € 10.000/12.000

215 216

Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo 107106

217Scuola Ispano-Fiamminga del XVI secolo

San Bernardoolio su tavola, cm 139x68

Stima: € 12.000/15.000

218Gandolfino da Roretodocumentato in Piemonte dal 1493 al 1518

Cristo di Pietà tra la Vergine e San Giovannitavola, cm 27x80

Provenienza:Torino, Antichi Maestri Pittori di Giancarlo GallinoCollezione Privata

Esposizioni:Milano, Settima Mostra Nazionale dell’Antiquariato, 6 – 20 maggio 1984;

Bibliografia:AA. VV., Settima Mostra Nazionale dell’Antiquariato, Milano, Expo Ct 1984,S 214 (ill.);S. Baiocchi in G. Romano (a cura di), Gandolfino da Roreto e il Rinascimentonel Piemonte Meridionale, Torino, Banca CRT 1998, n. 57, p. 325 (ill.);

217

218

La tavola presentata, con ogni probabilità appartenuta ad una predella, èstata esposta alla Settima mostra nazionale dell’Antiquariato (1984), conil riferimento al catalogo di Gandolfino da Roreto. L’opera è confrontabiledal punto di vista stilistico con il polittico Pelletta del Duomo di Asti(1501), e con il polittico di San Pietro a Savigliano (cfr. G. Romano, op.cit, n. 7, n. 39), per il medesimo schema compositivo della narrazione,che vede le due figure a fianco del Cristo che si erge dal sarcofago, conl’inserimento nell’opera presentata dei simboli della Passione, che, nel casodel polittico di Savigliano, erano portati da due angeli. Analogie sono altresìriscontrabili con la Presentazione Pallavicini ovvero con la pala di SantaMaria Nuova (cfr. G. Romano, op. cit., n. 37, n. 13) per la resa deipanneggi, caratteristica vicina soprattutto al polittico Pelletta del 1501.

Stima: € 30.000/40.000

Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo 109108

219Imperiale GramaticaRoma 1599 – 1634

Maddalena oranteolio su tela, cm 58,5x44.

Stima: € 4.000/5.000

220Domenico Crespi detto il Passignano (attribuito)

Tavarnelle Val di Pesa 1559 – Firenze 1638

Sacra Famigliaolio su tela, cm 73x97

Stima: € 18.000/20.000

219

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221Giuseppe Ghislandi, Fra Vittore, detto Fra GalgarioBergamo 1655 – 1743

Ritratto di giovane, 1730 circaolio su tela, cm 76x58.

Provenienza:Collezione privata

L’opera è stata assegnata al pittore bergamasco da Giovanni Valagussa, inuna comunicazione scritta ai proprietari in data 1 ottobre 2009, esuccessivamente da Francesco Frangi, in una comunicazione scritta del 23 dicembre 2010.La tela costituisce un significativo ritrovamento in relazione con il celebreRitratto di giovane di Fra Galgario, conservato a Bergamo pressol’Accademia Carrara (cm 71x56, n. inv. 671). Le due tele differiscono per alcune varianti nelle vesti del giovaneraffigurato, e nelle cromie utilizzate nel mantello. L’opera è databile alperiodo più avanzato dell’attività del pittore bergamasco, per l’uso matericodel colore, teso a donare maggiore intensità al soggetto raffigurato. Tale fase pittorica è caratterizzata dalla ricerca di una particolare tensioneemotiva dei personaggi, resa mediante una tavolozza dalle tonalità scure,abilmente accostate per evidenziare i volti lambiti dalla luce. Gli intenti pittorici che animano questa serie di dipinti culmineranno poi nelcelebre Autoritratto, datato 1732, in cui la particolare resa del contrasto traluce e ombra appare in una fase ancor più avanzata.

Stima: € 140.000/160.000

Dipinti Antichi e del XIX secolo110

224Bartolomeo Pedon

Venezia 1665 – 1732

Paesaggio con rovineolio su tela, cm 78x52

Stima: € 12.000/15.000

Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo 113112

222Domenico PecchioCasaleone 1687 – Verona 1760

Paesaggio con veduta fluviale, pastori e armentigrisaille ad olio su tela, cm 73x81

Stima: € 4.000/5.000

223Anonimo del XVIII secolo

a) b) Trompe l’oeil con un acquarello, lettere e pettineolio su tela, cm 52x41

Stima: € 7.000/8.000222

224

223 a) 223 b)

Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo 115114

226Pietro Novelli detto il Monrealese

Monreale 1603 – Palermo 1647

Testa di Santoolio su tela, cm 53x40

Stima: € 5.000/6.000

225SebastianoneAttivo in Lombardia alla fine del XVII secolo

Autoritrattoolio su tela, cm 119x79

Esposizioni:Brescia, Da Caravaggio a Ceruti. La scena di genere e l’immagine deipitocchi nella pittura italiana, Musei di Santa Giulia, 1998 – 1999, n. 123;

Bibliografia:G. Gruber in Da Caravaggio a Ceruti. La scena di genere e l’immagine deipitocchi nella pittura italiana, catalogo della mostra a cura di F. Porzio,Milano 1998, p. 447.

Stima: € 15.000/18.000

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Dipinti Antichi e del XIX secolo 117116

227Luca ForteNapoli 1600 circa – 1670

Albero di pesche con tulipani e pappagalliolio su tela, cm 124x100

Provenienza:Napoli, Collezione D’AvalosFinarte, Napoli, 12 novembre 1996, lotto 414

Bibliografia:I tesori dei D’Avalos, catalogo della mostra, Napoli, 1994, pp. 31, 162,165, 219;A. della Ragione, Collezione della Ragione, Napoli, 1997, pp. 22-23;A. Della Ragione, Repertorio della Pittura Napoletana Seicentesca, Napoli 2011;

Il dipinto presentato proviene da una celebre collezione privata napoletana,ed è stato definitivamente assegnato a Luca Forte in occasione della Mostratenutasi a Napoli nel 1994 sui tesori dei D’Avalos, ed è stato accostato aidue ottagoni di eguali dimensioni e formati conservati a Capodimonte(Natura morta con tralci di uva bianca in un vaso, e Natura morta con tralcidi uva nera in un vaso), frutto di una donazione risalente al 1862, mariscoperte soltanto in occasione della Mostra del 1994. La tela rappresenta un albero di pesche, dei tulipani bianchi e dei pappagalli;gli inserti in natura sono rappresentati con un sapiente uso di luce ed ombra,di derivazione caravaggesca, esaltandone la rotondità in concerto con gliintenti naturalistici.L’opera è confrontabile con altre tele conservate in importanti raccoltespagnole – come quella di Alfonso Enriquez De Cabrera, viceré di Napoli dal1644 al 1646, un periodo in cui è possibile collocare ragionevolmentel’opera presentata – oltre alla complessa composizione conservata presso ilRingling Museum of Art di Sarasota, in cui figura il medesimo tema degliuccelli attirati dalla frutta, ascrivibile tuttavia ad una fase più avanzata delXVII secolo.

Opera notificata ai sensi del Dlgs. 42/2004

Stima: € 70.000/80.000

227

228Frans Franken II (attribuito)Anversa 1581 – 1642

Mosè fa scaturire le acque dalla rocciaolio su rame, cm 27,5x59

Stima: € 6.000/7.000

229Agostino BeltranoNapoli 1607 – 1656

Il martirio di San Sebastianoolio su tela, cm 138x184

Provenienza:Roma, Semenzato, 12 Ottobre 1992, lotto n. 29;

Bibliografia:A. Della Ragione, Agostino Beltrano, uno stanzionesco falconiano, Napoli 2009;A. Della ragione, Repertorio della Pittura Napoletana Seicentesca, Napoli 2011.

Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo 119118

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L’opera proviene da una vendita in cui fu presentata con un’attribuzione aMicco Spadaro da parte di Giuliano Briganti, che sottolineava alcune affinitàcon il Martirio di San Lorenzo conservato presso la Banca sannitica diBenevento, sigliato DG. Il dipinto in seguito fu assegnato a Beltrano, dalprofessor Spinosa; tale attribuzione è suffragata dal panorama presente sullaparte sinistra del dipinto, confrontabile con la nota tela raffigurante Lot e leFiglie della Collezione Molinari Pradelli, e con due pendant raffigurantil’Adorazione del vitello d’oro e il Ritorno alla terra di Canaan, conservatinella Collezione Baratta a Napoli ed esposti presso la mostra Civiltà delSeicento, nei quali si evincono affinità formali con i piccoli paesaggispadariani, contraddistinti dalla tipica vegetazione folta e rigogliosa.

Stima: € 30.000/40.000

Dipinti Antichi e del XIX secolo 121120

230Giuseppe RuoppoloNapoli 1630? – 1710

Meloni, anguria, uva, mele, melograno, cestino di fichi, cesto di pesche,cesto d’uva, anfora in maiolica e conigli in un paesaggioolio su tela, cm 116x171,5.

Provenienza:Milano, Galleria Schettini (etichetta al retro)Collezione privata

Le notizie relative alla biografia e alla personalità di Giuseppe Ruoppolo nonsono ad oggi del tutto chiare, fattispecie peraltro comune ad una parte dei“generisti” della natura morta napoletana del XVII secolo. Svariati sono ipunti da indagare nell’intera realtà napoletana sin dai primi decenni del XVIIsecolo: dai rapporti tra i “generisti” e i pittori di “figure” – a cui la critica haascritto collaborazioni non sempre condivisibili o auspicabili riguardo agliinserti di “natura in posa” in opere di più ampio respiro, raffiguranti storiesacre o profane – alla definizione di personalità di cui ancora oggi non è bendelineato il “corpus” pittorico di riferimento – in primis Giacomo Recco –,fino alla condivisione di attribuzioni spesso avanzate sulla base della meraanalisi stilistica, che hanno portato fino ai giorni nostri problematiche apertein merito all’assegnazione di opere considerevoli, tra cui spicca sicuramentela grande composizione del Maestro di Palazzo San Gervasio, che ha vistonel corso del tempo un susseguirsi di riferimenti, ultimo fra tutti quello aLuca Forte, avanzato oggi dalla letteratura più autorevole (cfr. N. Spinosa,Natura “in posa” nella Napoli del Seicento: progressi e ritardi negli studi”, inV. Damian, L’Œil gourmand. Percorso nella natura morta napoletana del XVIIsecolo, Parigi, Gallerie Canesso, 2007).La figura di Giuseppe Ruoppolo si inserisce nel panorama della capitaleviceregnale della seconda metà del XVII secolo; le notizie circa la suabiografia sono riconducibili al contributo di Bernardo De Dominici, che cita ladata di morte del pittore, sopraggiunta nel 1710, quasi ottantenne, e lomenziona quale nipote del contemporaneo Giovanni Battista Ruoppolo,sebbene tale grado di parentela oggi non sia accertato (cfr. B. De Dominici,Vite de’ pittori, scultori ed architetti napoletani, III vol., Napoli 1742-1745).Alla penuria di notizie biografiche, tuttavia, si oppone il nutrito “corpus”pittorico di riferimento, che prende le mosse da svariate opere firmate, in cuinon è difficile delineare la personalità artistica del pittore. L’attività di Giuseppe Ruoppolo, confusa sovente con quella di GiovanniBattista, al quale tradizionalmente se ne accostavano i lavori, eredita ilnaturalismo dell’attività tarda di Luca Forte, per l’attenzione nella resa degli“inserti in natura” e per l’impaginazione degli stessi all’interno di tele digrande formato. Gli aspetti più intimisti, invece, sono da ricondursi alla primaattività di Giuseppe Recco, vuoi per la resa cromatica dei soggetti, vuoi perl’interpretazione in chiave barocca degli spazi, che iniziano a prestareattenzione ad intenti particolarmente scenografici delle composizioni. La tela presentata si inserisce in tale contesto storico culturale, e racchiudetutta la complessità iconografica degli intenti del naturalismo da un lato, ebarocchi dall’altro.La composizione è suddivisa – come sovente accade nelle pitture di talgenere – sia dall’anguria tagliata in prossimità del centro della tela, che

dall’anfora in maiolica, che divide gli agglomerati di frutta all’interno dellascena. Se l’inserimento di oggetti in maiolica non è affatto nuovo –come testimoniano altre tele coeve, tra cui Cedri, mandarini,tazza in maiolica decorata in blu e biscotto (olio su tela, cm72,5x98,2; cfr. N. Spinosa, Pittura del Seicento a Napoli.Da Mattia Preti a Luca Giordano. Natura in posa, PrismiEditrice Politecnica, Napoli 2011, n. 346, p.294) – nel caso in esame l’anforaposta al centro della composizioneassume un ruolo di maggioreimponenza rispetto al caso citato;accanto a ciò si segnala anche l’originalitàdelle decorazioni a motivi antropomorfidell’oggetto, rispetto ai più comuni motivifitomorfi, caratteristica che rimanda aduna decorazione sicuramented’invenzione. Come anched’invenzione è ilpaesaggio retrostante lacomposizione raffiguratateso a conferire ulteriorerisalto agli “inserti innatura” con la volontà distupire l’osservatore. Gli intenti ispirati alnaturalismo sonotestimoniati dallaimpaginazione dei meloniadagiati nella sezione sinistradella tela, come anche dalmucchio di mele, che campeggiaappena dietro al melograno tagliato,oltre ai grappoli d’uva ancora provvisti ditralci e pampini, contenuti della grandecesta. L’inserimento della scena in unpaesaggio trova altri lavori diGiuseppe Ruoppolo direttamenteconfrontabili con la tela presentata,tra cui Rame, cesto, frutta, giglio epappagallo in un giardino con fiori (olio su tela, cm 101x136; cfr. N.Spinosa, op.cit., n. 347, p. 295), in cui l’impaginazione e la varietà deglielementi rappresentati – che sposa, come la tela qui presentata, glielementi tardo naturalisti e i primi intenti barocchi – potrebbe suggerire, perquanto difficoltosa oggi possa risultare un’ipotesi di datazione della tela, unriferimento alla prima maturità del pittore, a cavallo tra la seconda metàdegli anni Sessanta e i primi anni Settanta.

Stima: € 50.000/60.000

Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo 123122

231Denijs Calvaert, detto Dionisio Fiammingo (attribuito)Anversa 1540 – Bologna 1619

Annunciazioneolio su tavola, cm 32x28

Stima: € 5.000/6.000

231

232Scuola Emiliana fine del XVI secolo

Paesaggioolio su tela, cm 85x117,5

Stima: € 8.000/10.000

232

Dipinti Antichi e del XIX secolo 125124

233Bartolomeo BimbiSettignano 1648 – Firenze 1730

Albicocche, baccelli di fave, e un vassoio di ciliegie su un tavoloolio su tela, cm 80,5x112.

L’opera presentata si caratterizza per una sistemazione più “composta”degli inserti in natura rispetto ad altre tele raffiguranti le stesse tipologie difrutti. Un esempio è la grande natura morta raffigurante Ciliege (olio su tela,cm 116x155; cfr. S. Meloni Trkulja, L. Tongiorgi Tomasi (a cura di),Bartolomeo Bimbi. Un pittore di piante e animali alla corte dei Medici,Firenze, Edizioni Edifir 1998, n. 76, p. 145) in cui i frutti sonocaratterizzati da una disposizione pressoché casuale, sebbene nella partebassa della tela si scorga un vassoio con i frutti disposti ordinatamente,come nella tela qui presentata. I soggetti dell’opera sono disposti su un tavolo coperto con un panno, e sullosfondo si scorgono dei bicchieri e una caraffa in vetro avvolti nellapenombra. La composizione è studiata sulla simmetria tra la cesta in viminicontenente le albicocche e i baccelli di fave, e il vassoio contenente leciliege. In primo piano risaltano tre albicocche, che dividono lacomposizione, e un nucleo di baccelli di fave in caduta libera dalla cesta divimini, che risaltano grazie alla resa prospettica che, dal fondo scuro,evidenzia gli oggetti in primo piano. Tale soluzione iconografica, con i fruttidisposti ordinatamente nella composizione, e una parte degli stessi adagiatain primo piano, riprende gli intenti di composizioni coeve tra cui Pesche ealbicocche (olio su tela, cm 116x155; cfr. S. Meloni Trkulja, L. TongiorgiTomasi (a cura di), op. cit. n. 77, p. 146), in cui gli intenti ispirati alnaturalismo vengono rivisitati in chiave barocca.

Stima: € 50.000/60.000

Dipinti Antichi e del XIX secolo

Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo 127126

234Domenico Fedeli detto il MaggiottoVenezia 1713 – Venezia 1794

Fanciulla dormienteolio su tela, cm 76x90

Stima: € 16.000/18.000

235Ubaldo Gandolfi

San Matteo della Decima 1728 – Ravenna 1781

San Giovanniolio su tela, cm 55,5x44

Stima: € 15.000/18.000

234

235

Dipinti Antichi e del XIX secolo128

236Francesco CairoMilano 1607 – 1665

Cristo nel giardino degli ulivi, 1650/1660 circaolio su tela, cm 150x98.

Bibliografia:A. Morandotti, Milano profana nell’età dei Borromeo, Milano, Electa 2005,n. 143, p. 253 (ill.), p. 233 (cit.);

La tela presentata, ritrovata in tempi relativamente recenti, riprende untema già trattato dal pittore in età giovanile, in occasione dell’ Orazionenell’orto, (olio su tela, cm 65,5x51; cfr. F. Frangi, Francesco Cairo,Umberto Allemandi & C., Torino 1998, n. 9 p. 234 (cit.), fig. 12 (ill.)),opera conservata a Milano presso i Musei Civici del Castello Sforzesco (n. inv. 1330). La grande tela qui esposta – riferita alla fase più tarda diCairo (cfr. A. Morandotti, op. cit, p. 233) – è in relazione con i modellicompositivi di Correggio, sebbene siano del tutto evidenti anche lepropensioni neovenete del pittore lombardo, testimoniate dallafrequentazione e dallo studio dei modelli cinquecenteschi di Tiziano eJacopo Bassano, ravvisabili nella generale resa luministica dell’opera,mediante una tavolozza dai toni vivaci che tendono a smussare i contornidelle figure. La predilezione di Cairo per il Cinquecento veneto ètestimoniata inoltre dalla presenza, nella raccolta di dipinti del pittore, disvariate opere di area veneziana, da Tiziano a Veronese, da Tintoretto aPalma il Giovane, come testimonia l’inventario redatto il 29 luglio del1665, due giorni dopo la morte del pittore.

Stima: € 50.000/60.000

236

Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo 131130

237Giovanni MigliaraAlessandria 1785 – Milano 1837

Interno di chiesaolio su tela, cm 30x40,5.Iscrizione al retro recante titolo e firma Migliara

Stima: € 25.000/28.000

238Angelo Inganni

Brescia 1807 – Giussago 1880

Il bevitore – 1861 olio su tela, cm 29,5x34,5.

Firmato e datato in basso a destra: Angelo Inganni 1861

Stima: € 15.000/18.000

Opere provenienti da una Collezione privata Milanese(lotti 237-244)

237 238

Dipinti Antichi e del XIX secolo 133132

239Mosè BianchiMonza 1840 – 1904

Il gioco della dama (La partita), 1870 circaolio su tela, cm 49,5x39,5.Firmato in basso a destra: M BIANCHI.

Provenienza:Milano, Galleria Correnti;Collezione Duca;Milano, Collezione privata

Esposizioni:Torino, Artisti dell’Ottocento italiano, Galleria Narciso, 10 novembre – 9 dicembre 1962, n. 2;

Bibliografia:Artisti dell’Ottocento Italiano, Torino 1961, n. 2;L. Magugliani, Pittori e pitture: taccuino di viaggio, La Prora-Santi editori, Milano 1964, p. 164;Maestri dell’Ottocento pittorico italiano, Roma 1967, n. 7;A. M. Comanducci, L. Pattuzzi, Milano 1970, p. 308;E. Piceni (a cura di), Catalogo Bolaffi della Pittura italiana dell’800, G. Bolaffi, Torino 1972, n. 4, p. 37;Asta dipinti del XIX secolo, Catalogo esposizione e vendita, Galleria Semenzato-Nuova Geri, Milano 1988, n. 3;P. Biscottini, Mosè Bianchi. Catalogo ragionato, Federico Motta Editore,Milano 1996, n. 97, p. 154 (ill.);

L’opera costituisce una variante del Passatempo di due chierici (cfr. P.Biscottini, op. cit., n. 69, p. 136), lavoro già esposto a Brera nel 1867, e a suo tempo lodato da Rovani (cfr. G. Rovani, Appendice – Esposizionedelle opere di Belle Arti nel Palazzo Nazionale di Brera. III, in “Gazzetta diMilano”, 24 settembre 1867, pp. 1-2), nonostante le resistenze cheall’epoca la critica riservava alla pittura di genere. Dal punto di vista cronologico l’opera è da ascrivere agli inizi degli anniSettanta, in concomitanza di un’altra tela dal titolo Dietro le scene (cfr. P. Biscottini, op. cit., n. 96, p. 153), in cui si riscontra l’analogointeresse da parte dell’artista nella rappresentazione del chierichetto,pretesto per l’intensa resa psicologica del soggetto, colto in momenti ludiciin luoghi non ad essi deputati.

Stima: € 60.000/80.000

239

Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo 135134

240Raffaello SorbiFirenze 1844 – 1931

Ritratto femminileolio su tavola, cm 10x10.Firmato in basso a sinistra: R. Sorbi

Stima: € 6.000/8.000

241Eleuterio Pagliano

Casale Monferrato 1826 – Milano 1903

Odaliscaolio su tavola, cm 23,2x20.

Firmato in basso a destra: Pagliano

Stima: € 6.000/8.000

240

241

Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo 137136

242Federico ZandomeneghiVenezia 1841 – Parigi 1917

Buste de femme en chemisepastelli su carta, cm 46x38.Firmato in alto a destra: Zandomeneghi.

Provenienza:Parigi, Durand-Ruel, fot. n. 6640; Collezione privata

243Antonio Rotta

Gorizia 1828 – Venezia 1903

Fiammiferaio – 1866 olio su tela, cm 47x37,5.

Firmato e datato in basso a sinistra: Ant.o Rotta Venezia 1866

Stima: € 30.000/40.000

Bibliografia:E. Piceni, Zandomeneghi, Bramante, Milano 1967, n. 493;E. Piceni, Zandomeneghi, Bramante, Milano 1991, n. 493;AA. VV., Federico Zandomeneghi. Catalogo generale, Libri Scheiwiller,Milano 2006, n. 850, p. 380 (ill.);

Stima: € 35.000/45.000

242

243

244Giovanni FattoriLivorno 1825 – Firenze 1908

Profilo di giovane rossa (Donna bionda)olio su tavola, cm 51x33.Firmato in alto a destra: Gio. Fattori

Provenienza:Firenze, Collezione Mario Galli (etichette e timbri al retro)Firenze, Collezione Giovanni Malesci (timbro al retro)Collezione Ludovico Magugliani (timbro al retro)Milano, Galleria Scopinich;Milano, Finarte, Asta 951, 25 ottobre 1995, lotto 98;Collezione privata

Esposizioni:Parigi, Mostra Retrospettiva di Giovanni Fattori, Galleria d’Arte Excelsior,1913, n. 12;Roma, Catalogo della Ia Biennale romana, Palazzo delle Esposizioni, 1921,sala 5, n. 42 (etichetta al retro);Firenze, Onoranze a Giovanni Fattori nel Io Centenario della nascita, 1925,sala H, n. 41;Milano, Le cento opere di Giovanni Fattori della collezioni Mario Galli,Galleria Scopinich, 1928, n. 87;Firenze, Mostra Fattoriana, 1929 (timbro al retro);Milano, La donna nell’arte da Hayez a Modigliani, Società di Belle Arti edEsposizione Permanente, aprile – giugno 1953 (timbro al retro);Firenze, Contributo a Fattori, 1994, pp. 183, 307, fig. 67;

Bibliografia:A. Cecconi, T. Neal, 35 riproduzioni di opere di Giovanni Fattori, della raccol-ta lasciata in eredità dall’autore a Giovanni Malesci, Firenze, Tip. L’Artedella Stampa 1914, tav. IV; G. Papini, L’Uomo Fattori, in Giovanni Fattori:(1825-1908), Firenze, Società delle Belle Arti 1926;E. Somare, Le ceno opere di Giovanni Fattori della collezione Mario Galli,Milano, Rizzoli 1928, n. 87;AA. VV., La donna nell’arte da Hayez a Modigliani, E. Bestetti, Milano 1953;G. Malesci, Catalogazione illustrata della pittura a olio di Giovanni Fattori,Novara, Istituto Geografico De Agostini 1961, p. 61; L. Bianciardi, B. Della Chiesa, L’opera completa di Fattori, Rizzoli Editore,Milano 1970, n. 257, p. 99 (ill.);

Stima: € 60.000/80.000

Dipinti Antichi e del XIX secolo 139138

244

Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo 141140

245Giovanni FattoriLivorno 1825 – Firenze 1908

Plotone d’artiglieriaolio su tavola, cm 16,4x24,8.Firmato in basso a destra: Gio FattoriAl verso dichiarazione di autenticità firmata da Mario Galli.L’opera è accompagnata da un certificato di autenticitàn. 00627 dell’Archivio Tiziano Panconi.

Provenienza:Firenze, Collezione Mario Galli

Stima: € 25.000/28.000

246Telemaco Signorini

Firenze 1835 – 1901

Paesaggio a Vinciolio su tela applicata su tavola, cm 11,5x20,5.

Firmato in basso a sinistra: T SignoriniAl retro dichiarazione di autenticità firmata da Piero Dini.

Provenienza:Montecatini Terme, Galleria Bentivegna (timbro al retro)

Stima: € 18.000/20.000

245 246

Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo 143142

248Pietro Pajetta

Serravalle Di Vittorio Veneto 1845 – Padova 1911

L’unica muccaolio su tavola, cm 17,5x27.

Firmato in basso a sinistra: P. Pajetta

Provenienza:Milano, Sotheby’s, 5 dicembre 2005, lotto n. 17;

Milano, Collezione privata.

Esposizioni:Vittorio Veneto, Museo de Cenedese, Pietro Pajetta, Cantastorie

dell’Ottocento Veneto, 1992 – 1993, pag. 42 (ill.),Premio Medaglia d’oro al V.M.

Stima: € 9.000/10.000

247Pompeo MarianiMonza 1857 – Bordighera 1927

Passeggiata a Bordigheraolio su cartone, cm 35x46.Firmato in basso a destra: P Mariani.Opera registrata presso la Fondazione Pompeo Mariani, Bordighera, 10 Gennaio 2000, con il numero 593.

Provenienza:Milano, Sotheby’s, 5 dicembre 2005, lotto n. 73.

Stima: € 13.000/15.000

247 248

Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo 145144

250Pompeo Mariani

Monza 1857 – Bordighera 1927

Marina a Bordighera, 1907olio su cartone, cm 27,5x41

Firmato e datato in basso a destra: P Mariani 907 Bordighera

Stima: € 20.000/22.000

249Pompeo MarianiMonza 1857 – Bordighera 1927

Valle della Zelata, 1894olio su carta applicata su cartone, cm 30x58.Firmato in basso a destra: P Mariani.Titolato e datato in basso a sinistra: La Valle di Zelata 16 Marzo 94

Provenienza:Milano, Sotheby’s, 5 dicembre 2005, lotto n. 72;

Stima: € 10.000/12.000

249

250

Dipinti Antichi e del XIX secolo 147146

251Federico ZandomeneghiVenezia 1841 – Parigi 1917

Jeune femme au corsage rougeolio su tela, cm 46x38.Firmato in basso a destra: F Zandomeneghi.

Provenienza:Parigi, Durand-Ruel, fot. n. 4949;Collezione privata;Milano, Associazione Edmondo Sacerdoti;

Esposizioni:Barletta, Pinacoteca Giuseppe De Nittis, Zandomeneghi, De Nittis, Renoir: i pittori della felicità, 31 marzo – 15 luglio 2007, n. 63;

Bibliografia:E. Piceni, Zandomeneghi, Bramante, Milano 1967, n. 431;E. Piceni, Zandomeneghi, Bramante, Milano 1991, n. 431;AA. VV., Federico Zandomeneghi. Catalogo generale, Libri Scheiwiller,Milano 2006, n. 647, p. 339 (ill.);T. Sparagni, E. Angiuli, Zandomeneghi, De Nittis, Renoir: i pittori della felic-ità, Skira, Milano 2007, n. 63, p. 131 (ill.).

Stima: € 60.000/80.000

251

252Giuseppe CasciaroOrtelle 1863 – Napoli 1945

Viale d’autunno, 1901pastelli su cartoncino, cm 28x40,5.Firmato e datato in basso a sinistra: G Casciaro 3 XII 901.Timbro al retro: G. Casciaro Napoli.

Provenienza:Milano, Enrico Galleria d’Arte, n. 99/117Milano, Sotheby’s, 5 dicembre 2005, lotto n. 77Milano, Collezione privata

Stima: € 7.000/8.000

253Giuseppe Casciaro

Ortelle 1863 – Napoli 1945

Lungo il viale, 1901pastelli su cartoncino, cm 28x40,5.

Firmato e datato in basso a sinistra: G Casciaro 30 Nov 901.

Provenienza:Milano, Enrico Galleria d’Arte,n. 99/116

Milano, Sotheby’s, 5 dicembre 2005, lotto n. 78Milano, Collezione privata

Stima: € 7.000/8.000

Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo 149148

252 253

255Vincenzo Caprile

Napoli 1856 – 1936

Viale assolatoolio su tela, cm 45x30,5. Firmato in basso a destra: V Caprile

Provenienza:Milano, Sotheby’s, 5 dicembre 2005,lotto n. 57

Bibliografia:G. Caprile, Vincenzo Caprile, Di Mauro, Cava dei Tirreni 1988, n. 69;

Stima: € 22.000/24.000

Dipinti Antichi e del XIX secolo 151150 Dipinti Antichi e del XIX secolo

254 255

254Vincenzo CaprileNapoli 1856 - 1936

Ritratto di fanciulla, 1898olio su tela, cm 46x67.Firmato e datato in alto a sinistra:V Caprile 1898 Napoli

Stima: € 13.000/15.000

256Carlo PittaraTorino 1835 – Rivara Canavese 1891

Butteri in maremmaolio su tavola, cm 17,5x28.Firmato in basso a destra: C Pittara Al retrocartellino con il n. 858 1933.

Provenienza:Milano, Galleria Enrico; Milano, Sotheby’s, 5dicembre 2005, lotto n. 4;

Stima: € 14.000/16.000

257Giuseppe CiardiVenezia 1875 – Quinto di Treviso 1932

Ragazza con cavalloolio su cartone, cm 15,5x22,5Firmato in basso a destra: Beppe Ciardi.Firmato al retro: Beppe Ciardi.Iscritto al retro: Io Emilia Ciardi/Qui dichiaroche questo/dipinto è autentico/Quinto/6Aprile 1948.

Provenienza:Raccolta d’Arte Gustavo Prestini;Milano, Sotheby’s, 5 dicembre 2005,lotto n. 7;Milano, Galleria San Barnaba;Milano, Collezione privata

Stima: € 6.000/7.000

258Carlo Fornara

Prestinone 1871 – 1968

Paesaggio olio su tavola, cm 35x40,5

Firmato in basso a destra: C. FORNARAAl verso dichiarazione di autenticità firmata dall’artista.

Stima: € 22.000/24.000

Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo 153152

256

257

258

259Pietro PajettaSerravalle Di Vittorio Veneto 1845 – Padova 1911

Ritratto del signor Chiesura, 1898olio su tela, cm 32,5x22,5.Firmato e datato in basso a destra: P Pajetta 1898

260Daniele Ranzoni

Intra 1843 – 1889

Ritratto virileolio su tela, cm 60x40.

Si ringrazia la Prof.ssa Annie Paule Quinsac per aver esaminato econfermato verbalmente l’autenticità dell’opera.

Stima: € 12.000/15.000

Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo 155154

Provenienza:Milano, Sotheby’s, 5 dicembre 2005, lotto n. 212;Milano, Collezione privata;

Esposizioni:Vittorio Veneto, Museo del Cenedese, Pietro Pajetta, 1956;

Stima: € 7.000/8.000

259 260

261Ludovico PogliaghiMilano 1857 – Sacro Monte di Varese 1950

Bozzetto per le decorazioni del Duomo di Genovaolio su tela, cm 34x58.

Stima: € 1.800/2.200

Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo 157156

262Giuseppe Pellizza da VolpedoVolpedo (AL) 1868 – 1907

Il sole, 1906carboncino su carta bianca, cm 9,3x13.Datato al verso: 18-11/1906/prato/D’annin/S. Paolo.

Provenienza:Volpedo, Collezione Nerina Pellizza;Milano, Collezione privata.

Bibliografia: A. Scotti, Pellizza da Volpedo. Catalogo generale,Electa, Milano 1986, n. 1326, p. 482 (ill.);

Stima: € 1.200/1.600

263Giuseppe Pellizza da VolpedoVolpedo (AL) 1868 – 1907

Portico con pecore in controluce, 1893penna e inchiostro nero su carta bianca, cm 11x15,6.Datato in basso a destra: Volpedo 16 settembre 1893.

Provenienza:Volpedo, Collezione Maria Pellizza;Milano, Collezione privata.

Bibliografia: A. Scotti, Pellizza da Volpedo. Catalogo generale,Electa, Milano 1986, n. 803, p. 318 (ill.);

Stima: € 3.500/4.000

264Giuseppe Pellizza da VolpedoVolpedo (AL) 1868 – 1907

Ritratto e profilopenna a inchiostro bruno e matita su carta bianca, cm 10,5x14,2.Al verso dichiarazione di autenticità di Nerina Pellizza del 31.3.45

Provenienza:Volpedo, Collezione Nerina Pellizza (fino al 1945);Milano, Collezione privata.

Bibliografia:Griseri, 1967, p. 95 (ill.); A. Scotti, Pellizza da Volpedo.Catalogo generale, Electa, Milano 1986, n. 375, p. 158 (ill.);

Stima: € 1.500/2.000

261

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264

Dipinti Antichi e del XIX secolo Dipinti Antichi e del XIX secolo 159158

265Giuseppe Aureli1858 – 1929

Al fiume, 1882acquerello su carta, cm 71x50.Firmato e datato in basso a destra: G Aureli 1882

Stima: € 1.500/1.800

266Pietro Gabrini1856 – 1926

Interno di Chiesaacquerello su carta, cm 53x36,5.Firmato in basso a destra: P Gabrini Roma

Stima: € 1.000/1.200

267Giuseppe Giardiello

Napoli 1887 – 1920

Il Ritorno dalla Pescaolio su tela, cm 49x69.

Firmato in basso a destra: G Giardiello

Stima: € 4.000/4.500

265 266

267

INDICE DEGLI ARTISTI

Anonimo del XVIII secolo 223Anonimo fine XVI secolo 212Aureli Giuseppe 265Baratti Antonio 202Beltrano Agostino 229Bianchi Mosè 239Bimbi Bartolomeo 233Cairo Francesco 236Calvaert Denijs (Attribuito) 231Caprile Vincenzo 254, 255Casciaro Giuseppe 252, 253Ciardi Giuseppe 257Crespi Domenico detto il Passignano (attribuito) 220Dell’Era Giovanni Battista 206Falsario del Guercino 205Fattori Giovanni 244, 245Fedeli Domenico detto il Maggiotto 234Ferri Domenico 209Fornara Carlo 258Forte Luca 227Frans Franken II (Attribuito) 228Gabrini Pietro 266Gandolfi Ubaldo 235Gandolfino da Roreto 218Ghislandi Giuseppe detto Fra Galgario 221Giardiello Giuseppe 267Gramatica Imperiale 219Inganni Angelo 238Lanino Bernardino (attribuito) 200Mariani Pompeo 247, 249, 250Migliara Giovanni 237Novelli Pietro il Monrealese 226Pagliano Eleuterio 241Pajetta Antonio 248, 259Pecchio Domenico 222Pedon Bartolomeo 224Pellizza da Volpedo Giuseppe 262, 263, 264Pittara Carlo 256Pogliaghi Ludovico 261Pregliasco Giacomo 208

Ranzoni Daniele 260Rotta Antonio 243Ruoppolo Giuseppe 230Sabatelli Luigi 211Sanquirico Alessandro 209 Scuola Cremonese del XVI secolo 215Scuola di Felice Giani 210Scuola Emiliana del XVII secolo 201Scuola Emiliana fine del XVI secolo 232Scuola Francese metà del XVIII secolo 207Scuola Ispano-Fiamminga del XVI secolo 217Scuola Italiana del XIX secolo 204Scuola Lombarda del XVI secolo 216Scuola Neoclassica di ambito genovese 209Scuola Spagnola fine XVI/inizio XVII secolo 214Scuola Veneta fine del XV secolo 213Scuola Veneta del XVIII secolo 203Sebastianone 225Signorini Telemaco 246Sorbi Raffaello 240Zandomeneghi Federico 242, 251

relazione di almeno un esperto indipendente e di riconosciuta competenza in cui siano spiegate le ragioni che inducono a ritenere il lotto una contraffazione.

11. Per le opere dei secoli XX e XXI la vendita avviene sulla base della documentazione e dellecertificazioni espressamente citate in catalogo nelle relative schede. Nessun altro diversocertificato, perizia od opinione, presentati a vendita avvenuta, potrà essere fatto valere quale motivo di contestazione a Porro&C.dell’autenticità di tali opere.

12. Le opere già dichiarate di importante interesse ai sensi dell’art. 6 D.L. 29/10/99 n. 490 sono indicatecome tali nel catalogo o segnalate durante la vendita. Su tali opere lo Stato Italiano puòesercitare il diritto di prelazione entro il termine di 60 giorni dalla comunicazione dell’avvenutavendita; la vendita, pertanto, avrà efficacia solo dopo che sia trascorso tale termine. Nel caso in cui il diritto di prelazione venga effettivamenteesercitato l’aggiudicatario avrà il diritto al rimborsodelle somme eventualmente già pagate.

13. L’esportazione dal territorio della Repubblica Italiana di un lotto, in particolare per le opere aventi più di cinquant’anni, è soggetta alle norme contenute nel D.L. 29/10/99 n. 490 (art. 65-72). Il rilascio dei relativi attestati di libera circolazione è a caricodell’acquirente. Il mancato rilascio o il ritardo nel rilascio di una qualsiasi licenza non costituisceuna causa di risoluzione o di annullamento dellavendita, né giustifica il ritardato pagamento daparte dell’acquirente dell’ammontare totale dovuto.

14. Il presente regolamento viene accettato tacitamente da quanti concorrono alla presentevendita all’asta.

15. Le presenti Condizioni di Vendita sono regolate dalla legge italiana. Ogni controversia che dovesse sorgere in relazione all’applicazione,interpretazione, ed esecuzione delle presenticondizioni è esclusivamente devoluta al Foro di Milano.

Diritto di Seguito

Il 9 aprile 2006 è entrato in vigore il Decreto Legislativo13 febbraio 2006, n. 118, che, in attuazione dellaDirettiva 2001/84/CE, ha introdotto nell’ordinamentogiuridico italiano il diritto degli autori di opere d’arte edi manoscritti, ed ai loro aventi causa, ad uncompenso sul prezzo di ogni vendita dell’originalesuccessiva alla prima (c.d. “diritto di seguito”).

Il “diritto di seguito” è così determinato:

4% per la parte del prezzo di vendita fino a 50.000,00 Euro;3% per la parte del prezzo di vendita compresa tra50.000,01 Euro e 200.000,00 Euro;1% per la parte del prezzo di vendita compresa tra200.000,01 Euro e 350.000,00 Euro;0,5% per la parte del prezzo di vendita compreso tra350.000,01 Euro e 500.000,00 Euro;0,25% per la parte di prezzo di vendita superiore a500.000,00 Euro.

I lotti soggetti al “diritto di seguito” saranno gravatidelle aliquote sopra riportate a carico della partevenditrice. L’importo totale del “diritto di seguito” nonpuò essere comunque superiore a 12.500,00 Euro.La Porro & C., in quanto casa d’aste, è tenuta aversare il “diritto di seguito” alla Società italiana degliautori ed editori (SIAE).

Online Bids

I potenziali acquirenti che intendono partecipareall’asta via Internet attraverso i siti www.artfact.com, o www.invaluable.com, o www.porroartconsulting.it,possono farlo dopo essersi registrati e dopo che Porro & C. avrà approvato la suddetta partecipazione.Porro & C. si riserva il diritto di declinare qualsiasiregistrazione a sua propria discrezione.

Qualsiasi potenziale acquirente dovrà fornireinformazioni scritte circa la partecipazione comedescritto al punto numero 7, almeno 24 ore primadell’asta.

La partecipazione via Internet Online Bids presupponel’accettazione integrale delle presenti condizioni divendita. La suddetta partecipazione implica ilpagamento di una commissione aggiuntiva del 3% (tre percento) oltre alle commissioni d’asta riportate alpunto numero 6.

1. I lotti sono posti in vendita in locali aperti al pubblico da Porro&C. Srl, che agisce qualemandataria in esclusiva in nome proprio e per conto di ciascun Venditore ai sensi dell’art. 1704 cod. civ.. Gli effetti della vendita influiscono sul Venditore e Porro&C. non assume nei confronti dell’aggiudicatario o di terzi in genere altra responsabilità oltre quella a essa derivantedalla propria qualità di mandataria.

2. Gli oggetti vengono aggiudicati al migliore offerente e per contanti; il banditore conduce l’asta partendo dall’offerta che considera adeguata, in funzione del valore del lotto e delle offerte concorrenti. Il banditore può fare offerte nell’interesse del Venditore fino al raggiungimento del prezzo di riserva.

3. In caso di contestazione tra più Aggiudicatari, l’oggetto disputato verrà, a insindacabile giudizio del Banditore, rimesso in vendita nel corso dell’Astastessa e nuovamente aggiudicato. Porro&C. non accetterà trasferimenti a terzi di lotti giàaggiudicati e riterrà unicamente responsabile del pagamento l’Aggiudicatario; la partecipazioneall’Asta in nome e per conto di terzi potrà essereammessa solo previo deposito di una procuraautenticata e di adeguate referenze bancarie.

4. Il Banditore, durante l’asta, ha facoltà di abbinare e separare i lotti ed eventualmente variare l’ordine di vendita. Lo stesso potrà, a proprio insindacabilegiudizio, ritirare i lotti qualora le offerte in asta non raggiungano il prezzo di riserva concordato tra Porro&C. e venditore.

5. Al fine di migliorare le procedure d’asta tutti i potenziali acquirenti sono tenuti a registrarsi e a munirsi di una paletta per le offerte primadell’inizio dell’asta. Tutti i possibili acquirenti sonopregati di portare con sé un documento di identità. È possibile pre–registrarsi anche durante i giorni di esposizione.

6. L’aggiudicatario corrisponderà a Porro&C. una commissione d’asta comprensiva di IVA, per ciascun lotto, pari al 24% sul prezzo di

aggiudicazione fino a 200.000 euro, e pari al 18%sul prezzo eccedente tale importo.

7. Le offerte scritte sono valide qualora pervengano a Porro&C. con congruo anticipo rispetto all’orariodell’asta (almeno 24 ore prima) e sianosufficientemente chiare e complete. Nel caso in cui Porro&C. riceva più offerte scritte di pariimporto per un identico lotto ed esse siano le più alte risultanti all’asta per quel lotto, quest’ultimo sarà aggiudicato al soggetto la cui offerta sia pervenuta per prima a Porro&C.

8. Le richieste di partecipazione telefoniche saranno ritenute valide purché vengano confermate per iscritto almeno 7 ore prima dell’inizio dell’asta.Porro&C. si riserva il diritto di registrare le offertetelefoniche e non assume, ad alcun titolo, alcunaresponsabilità nei confronti del richiedente inmerito alla mancata effettuazione del collegamento.

9. Tutte le aste sono precedute da un’esposizione al fine di permettere un esame approfondito circal’autenticità, lo stato di conservazione, la provenienza, il tipo e la qualità degli oggetti. Dopo l’aggiudicazione né Porro&C. né i Venditoripotranno essere ritenuti responsabili per i vizirelativi allo stato di conservazione, all’errataattribuzione, all’autenticità e alla provenienza deglioggetti.

10. Nel caso in cui dopo la vendita all’asta un lotto risulti una contraffazione, ovvero un’intenzionaleimitazione, creata a partire dal 1870, a scopod’inganno sull’epoca, sulla paternità e sull’originedel lotto, Porro&C. rimborserà all’acquirente, previa restituzione del lotto, l’ammontare totaledovuto nella valuta in cui è stato pagatodall’acquirente. L’obbligo di Porro&C. è sottopostoalla condizione che, non più tardi di 5 anni dalla data della vendita, l’acquirente comunichi a Porro&C. per iscritto i motivi per i quali ritiene che il lotto sia una contraffazione e che l’acquirentesia in grado di riconsegnare a Porro&C. il lottolibero da ogni rivendicazione e pretesa da parte di terzi, nelle stesse condizioni in cui si trovava alla data della vendita e accompagnato dalla

Condizioni di vendita

No other certificate, appraisal, or opinion,presented after the sale, can be made a validreason for contention to Porro&C. for theauthenticity of such works.

12. Works already declared of significant interestpursuant to article 6 of Legislative Decree of 29/10/99 n. 490 are indicated as such in the catalogue or announced during the sale. On such works, the Italian State can exercise the right to pre-emption within a 60-day deadline of the sale notice; the sale, therefore, will takeeffect only after the deadline has passed. In the event that the pre-emptive right is to be effectively exercised, the bidder will have the right to a refund of the amounts already paid.

13. The export of a lot from the territory of the Italian Republic, in particular for works dating more than fifty years, is subject to the rules contained in the Legislative Decree of 29/10/99 n. 490 (art. 65-72). The release of the relative proof of free circulation is theresponsibility of the purchaser. Without the releaseof, or the delay of the release of any licence doesnot constitute cause for dissolving or annulment of the sale, nor does it justify a delayed payment onthe part of the purchaser for the total amount due.

14. The present rules are tacitly accepted by all those who are participating in the present auction sale.

15. The present Sales Conditions are regulated by Italian law. Any controversy that should arisewith regard to the application, interpretation, andexecution of the present conditions is exclusivelyreferred to the Court of Milan.

Artist’s Resale Right

On 9 April 2006, the Decreto Legislativo, dated 13February 2006, n. 118 came into force implementing theDirective 2001/84/CE, thereby introducing into theItalian legal system the right for authors of works of artand manuscripts and their beneficiaries to receive aroyalty from the proceeds of each subsequent sale ofthe work following the original sale.

Artist’s Resale Right is calculated as follows:

Portion of the hammer price (in €) Royalty RateUp to 50.000,00 4%From 50.000,01 to 200.000,00 3%From 200.000,01 to 350.000,00 1%From 350.000,01 to 500.000,00 0.5%Exceeding 500.000 0.25%

Right at the percentages indicated above, subject to amaximum royalty payable of € 12.500.The seller undertakes to pay the above mentioned tax.Porro & C. is responsible for forwarding any Artist’sResale Rights to the Italian Society of Authors andEditors (SIAE).

Online Bids

Potential buyers who intend to place their bids in thecourse of an Online Auction via the Internet throughwww.artfact.com or www.invaluable.com orwww.porroartconsulting.it may participate in theauction after their registration applications wereapproved by Porro & C.

Porro & C. refuses all liability for any kind of bids aswell as advance notifications of telephone biddingwhich are not taken into consideration. Telephonebidders and persons giving written instructions arealso subject to the provisions of Clause 7 relating toproof of identity and of financial soundness.Porro & C. reserves the right to decline registrationapplications at its discretion.

Please note that Online Bids are binding and the sameauction house terms and conditions apply and have tobe accepted by buyers before placing their bids in thecourse of an Online Auction. Buyers who place theirbids in the course of an Online Auction will have to payan online transaction fee of 3% on top of the usualBuyers Premium (Clause 6).

Sales Conditions

1. Lots are placed on sale in areas open to the public by Porro&C. Srl, which acts as an exclusiverepresentative in the name of and on behalf ofeach Seller pursuant to article 1704 of the ItalianCivil Code. The results of the sale have an effect onthe Seller and Porro&C. does not assumeresponsibility with regard to the highest bidder orthird parties other than the one deriving from itsown capacity as a representative.

2. Objects are sold to the highest bidder and for cash, the auctioneer conducts the auction starting withthe offer he feels is adequate, in relation to the value of the lot and to competing offers. The auctioneer may make offers in the interest of the Seller until the reserve price is reached.

3. In case of dispute among several Bidders, the disputed object, according to theunquestionable judgement of the Auctioneer, will be put back on auction during the course of the same sale and newly assigned. Porro&C. willnot accept the transfer to third parties of lotsalready awarded and will only hold the HighestBidder responsible for payment. The participation in the Auction in the name of and on behalf of third parties can be admitted only with prior registration of a certified proxy and withadequate bank references.

4. The Auctioneer, during the auction, has the right to combine and separate lots and possibly vary the sales order. He may also, according to hisunquestionable judgement, remove lots if theauction offers do not reach the reserve priceagreed by Porro&C. and the seller.

5. In order to improve the auction procedures all potential buyers must be registered and be in possession of an offer identification plate beforethe start of the auction. All possible buyers are asked to carry identification with them. It is possible to pre-register even during the days of the exhibition.

6. The highest bidder will pay Porro&C. an auction commission, for each lot, equal to 24% of the awardprice up to 200,000 euro, and equal to 18% of theprice exceeding this amount.

7. Written offers are valid if they reach Porro&C. with suitable advance with regard to the time of the auction (at least 24 hours prior) and aresufficiently clear and complete. In the event thatPorro&C. receives more written offers of equalamounts for the same lot and these turn out to be the highest at the auction for that lot, it will be awarded according to the offer which arrived at Porro&C. first.

8. Telephone requests to participate will be held valid if they are confirmed in writing at least 7 hours prior to the start of the auction. Porro&C. reservesthe right to register telephone offers and does not assume, to any claim, any responsibilitytowards the applicant with regard to the failure to execute the connection.

9. All the auctions are preceded by an exhibition with the aim of allowing for an in depth examinationregarding the authenticity, condition, origin, type and quality of the objects. After the sale,neither Porro&C. nor the Seller can be heldresponsible for defects related to the condition, the wrong attribution, the authenticity and theorigin of the objects.

10. In the event that after the auction sale a lot is found to be counterfeit, or an intended imitation,created from 1870, with the aim of defrauding theperiod, the paternity, and the origin of the lot,Porro&C. will refund the purchaser, subject to thelot’s return, the total amount due in the currency itwas paid in by the purchaser. Porro&C.’s obligationis subject to the conditions that, not later than 5years from the sale date, the purchasercommunicates to Porro&C. in writing the reasonsfor which he believes the lot is counterfeit and thatthe purchaser is able to return the lot to Porro&C. free of any claim by third parties, in the samecondition at the time of the sale and accompaniedby at least one report by an independent expert of renowned skill in which the reasons leading to believing the lot a counterfeit are explained.

11. For works from the XX and XXI centuries, the sale will take place based on thedocumentation and certification expressly cited in the catalogue in the related entries.

� Lots must be paid immediatelyafter the auction and no later thanseven business days following itsdate.

The following forms of payment willbe accepted: 1. Bank draft, subject to cautionary

verification with the issuinginstitute. Account name: Porro & C. Srl

2. Bank check on current account, with prior agreement with themanagementAccount name: Porro & C. Srl

3. Bank transfer: Banca Popolare di Sondrio, via Santa Maria Fulcorina 1,20123 Milan Account name: Porro & C. SrlAccount number: 12906/38 IBANIT36A0569601600000012906X38

Porro&C. does not accept cashpayments .

� Purchased lots will be availableto customers for pick up the dayfollowing the sale, subject to anypayment due. As long as thepurchased lot stays at the office ofPorro&C., the latter is exonerated from anyobligation to insure. If requested in writing by the bidder, or if, by itsunquestionable choice, Porro&C.,considers insuring the lot for theaward value on behalf of and at thecost of the bidder, the lot will bedelivered to the bidder only afterthe latter has completelyreimbursed Porro&C. for all of the storage costs and possibletransport, insurance and any other expenses incurred. Starting from the deadline, pick upwill be agreed with a representativeof Porro&C. and storage costs willbe charged.

Payment, pick up and transport

� Porro&C. will see to theshipping of the purchased lot only ifrequested in writing by the bidder,subject to complete payment of thepurchased lot and followingpresentation of any necessaryexport licences. Packaging andshipping will be at the bidder’s own expense, risk, and danger. (Pursuant to Art. 1737 of the ItalianCivil Code).In no case will Porro&C. assumethe responsibility for errors on thepart of packing or transport staff. In case of complaint due to delay in shipment, shortage of or damageto the goods occurring duringtransport, the bidder shall addressthe carrier or whoever for this. Any insurance coverage of theproperty in transit shall be agreedupon among the bidder and thecarrier, without any responsibility to Porro&C. This coverage shall be at the complete charge of the bidder.

� Il pagamento dei lotti dovràessere effettuato immediatamentedopo l’asta e comunque non oltresette giorni lavorativi dalla datastessa.

Saranno accettate le seguenti formedi pagamento: 1. Assegno circolare intestato a

Porro&C Srl, soggetto a preventiva verifica con Istituto di emissione.

2. Assegno bancario di conto corrente intestato a Porro&C Srl , previo accordo con la direzione.

3. Bonifico bancario: Banca Popolare di Sondrio, via Santa Maria Fulcorina 1,20123 Milano c/c 12906/38 intestato a Porro & C. SrlIBANIT36A0569601600000012906X38

Porro&C. non accetta il pagamentoin contanti.

� I lotti acquistati saranno adisposizione dei clienti presso lasede dell’asta per il ritiro il giornosuccessivo alla vendita, previoregolamento di quanto dovuto.Fintantoché il lotto acquistatoresterà depositato presso la sededella Porro&C., quest’ultima èesonerata da qualsiasi obbligo diassicurazione. Se richiesta periscritto dall’aggiudicatario, o se, asua insindacabile scelta, Porro&C.riterrà di assicurare il lotto per ilvalore di aggiudicazione per conto e spese dell’aggiudicatario, il lottosarà consegnato all’aggiudicatariosolo dopo che quest’ultimo avràintegralmente rimborsato a Porro&C. tutte le spese dideposito, eventuale trasporto,assicurazione e qualsiasi altraspesa sostenuta. A decorrere datale termine, per ritirare i lotti sichiede cortesemente di contattaregli uffici di Milano

Pagamenti, ritiri e trasporti

� La Porro&C. provvederà allaspedizione del lotto acquistato solose richiesto per iscrittodall’aggiudicatario, previo integralepagamento del lotto acquistato edietro presentazione delle eventualilicenze di esportazione necessarie.L’imballaggio e la spedizioneavverranno a spese e a rischio e pericolo dell’aggiudicatario. (ai sensi dell’Art. 1737 segg. CodiceCivile).In nessun caso la Porro&C. si assume la responsabilità perazioni od omissioni degli addettiall’imballaggio e dei trasportatori. In caso di reclamo per ritardo dellaconsegna, ammanco o avaria dellamerce verificatasi durante iltrasporto, l’aggiudicatario dovràrivolgersi al vettore o chi per esso. La eventuale copertura assicurativadella proprietà in viaggio dovràessere concordata tral’aggiudicatario e il trasportatore,senza alcuna responsabilità perPorro&C. Tale copertura sarà aintegrale carico dell’aggiudicatario.

Cognome ................................................................................................. Nome .....................................................................................................

Indirizzo .....................................................................................................................................................................................................................

Città.................................................................................................................................................................. Cap ..................................................

Tel. ............................................................................................................. Fax..........................................................................................................

Cellulare ................................................................................................... e-mail.....................................................................................................

Documento....................................................... No......................................................................... C.F./Part. IVA .................................................

Con il presente atto autorizzo Porro&C. a effettuare offerte per mio conto per i lotti sotto indicatifino al prezzo massimo (escluso commissioni d’asta) da me indicato per ciascuno di essi

Lotto No. Descrizione Offerta Massima

1

2

3

4

5

6

7

1. Prendo atto che in caso di esito positivo il prezzo finale del mio acquisto sarà costituito dal prezzo di aggiudicazione maggiorato dalle commissionid’asta (IVA inclusa) come al punto 6 delle Condizioni di Vendita.2. Prendo altresì atto che la possibilità di partecipare all’asta tramite la sottoscrizione del presente modulo non può essere equiparata allapartecipazione personale all’asta ed è da considerarsi un servizio gratuito che Porro&C. offre ai clienti e pertanto nessun tipo di responsabilità puòessere addebitata alla stessa; conseguentemente prendo atto che Porro&C. non sarà responsabile per offerte inavvertitamente non eseguite o per errorirelativi all’esecuzione delle medesime.3. Porro&C. si impegna a effettuare per mio conto l’acquisto dei lotti indicati al prezzo più basso, considerati il prezzo di riserva e le altre offerte in sala etelefoniche.4. Nel caso di due offerte scritte identiche per il medesimo lotto, lo stesso verrà aggiudicato all’Offerente la cui offerta sia stata ricevuta per prima.5. Commercianti: il nominativo e l’indirizzo per la fatturazione dovrà corrispondere alla ragione sociale. Si prega annotare il numero di partita IVA. Lafattura, una volta emessa, non potrà essere cambiata.

Data .................................................................................Firma .............................................................................................................................................................Ai sensi e per effetti degli artt. 1341 e 1342 del codice civile dichiaro di approvare specificamente con l’ulteriore sottoscrizione che segue gli artt. 1, 2, 3, 4, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14 e15 delle Condizioni di Vendita nonché il punto 2 del presente modulo.

Firma .............................................................................................................................

Inviare il modulo offerte entro 24 ore dall’inizio dell’asta unitamente alla fotocopia di un documento d’identità e, per i clienti non conosciuti, adeguate referenze bancarie, a mezzo lettera di presentazione della propria banca.

Dipinti Antichi, Dipinti del XIX secoloUna Collezione di Figure da Presepe

Una Raccolta di Maioliche

Milano, via Santa Maria Valle, 2 22 Maggio 2012, ore 16.00

ASTA n. 67

Piazza Sant’Ambrogio 10, 20123 Milano Telefono +39 02 72094708, Fax +39 02 862440

Modulo Offerte

Surname .................................................................................................. Name .....................................................................................................

Address .....................................................................................................................................................................................................................

City ....................................................................................................................................................... postal code ................................................

Tel. ............................................................................................................ Fax. ........................................................................................................

Mobile ...................................................................................................... e-mail.....................................................................................................

Identification No. ................................................................................... tax ID/VAT No. .....................................................................................

With the present contract, I authorise Porro&C. to make offers on my behalf for the lots indicated below up to the maximum price (excluding auction commissions) indicated by me for each of these

Lot No. Description Maximun Offer

1

2

3

4

5

6

7

1. I note that in case of a positive result the final price of my purchase will consist in the adjudication price plus the auction commission as detailed atnr. 6 of the Sales Conditions page.2. I further note that the opportunity to participate in the auction by means of subscribing to the present form can not be equivalent to participatingpersonally in the auction and is to be considered a free service that Porro&C. offers its customers and therefore it can not be held responsible foranything. Consequently I take note that Porro&C. will not be held responsible for offers inadvertently not executed or for mistakes related to theexecution of the same.3. Porro&C. agrees to carry out on my behalf the purchase of lots indicated at the lowest price, considering the reserve price and the other room andtelephone offers.4. In the event of two identical written offers for the same lot, it will be up to the Seller to decide which offer was received first. 5. Dealers: the name and address for billing must correspond to the company name. The invoice, once issued, can not be changed.

Date .................................................................................Signature......................................................................................................................................................Pursuant to and in accordance with articles 1341 and 1342 of the Italian Civil Code, I declare that I approve specifically of the last line that follows articles 1, 2, 3, 4, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14,15 and 16 of the Sales Conditions as well as point 2 of the present form

Signature......................................................................................................................

Send the offer form within 24 hours of the start of the auction together with a photocopy of identification and, for unfamiliar customers, adequate bankreferences, by means of a presentation letter from your bank.

Absentee bids form

Piazza Sant’Ambrogio 10, 20123 Milano Telefono +39 02 72094708, Fax +39 02 862440

Old Master Paintings, XIX Century Paintings

Crib Figures and Maiolica

Milan, via Santa Maria Valle, 2 22 May 2012, 4.00 p.m.

SALE n. 67

Informativa ai sensi dell’art. 13 delD.Lgs. n. 196 del 30 giugno 2003

La presente nota informativacompilata e firmata deve essereinviata insieme al modulo offerte o consegnata al momento dellaregistrazione per la partecipazioneall’asta. Qualora il Cliente abbia già provveduto in passato asottoscrivere la nota non sarànecessario ripetere l’operazione.

In riferimento a quanto disposto dalD.Lgs. del 30/6/2003 n. 196 sullatutela delle persone e di altrisoggetti rispetto al trattamento deidati personali, La informiamo che

1 Il trattamento dei suoi datipersonali è necessario al fine dipoter dare piena e integraleesecuzione al contratto che andràa stipulare con la nostra società ein particolare per i seguenti punti (1) per esigenze funzionaliall’esecuzione delle proprieobbligazioni (2) per esigenzegestionali del rapporto con ivenditori e i compratori (3) perverifiche e valutazioni sul rapportodi vendita (4) per adempimenti diobblighi fiscali, contabili, legali e/odisposizioni di organi pubblici.

2 Il conferimento dei dati non èobbligatorio ma un eventuale rifiutodi fornire i medesimi per le finalità dicui al punto 1 potrebbe determinare

difficoltà nella conclusione,esecuzione e gestione della vendita.

3 Il trattamento dei suoi dati potràessere effettuato dalla nostrasocietà anche al fine di inviarLecomunicazioni commerciali emateriale informativo e/opromozionale in merito all’attivitàsvolta dalla nostra società e/o dasocietà facenti parte del medesimogruppo; di inviarle cataloghi di astee mostre; di eseguire indagini dimercato e/o rilevazioni del grado disoddisfazione della nostraclientela; di eseguire elaborazioni,studi e ricerche.

4 Il conferimento dei dati per lefinalità di cui al punto 3 non èindispensabile al finedell’esecuzione del contratto. Ilconferimento dei dati a tale scopoè dunque del tutto facoltativo maun eventuale rifiuto non Leconsentirà di conoscere nuoveattività della nostra società.

5 Il trattamento dei dati consistenella loro raccolta, registrazione,elaborazione, modificazione,utilizzazione, cancellazione,interconnessione e quant’altro utileper le finalità di cui al punto 1 e 3,ove da Lei consentito.

6 Il trattamento dei dati avvienecon procedure idonee a tutelare lariservatezza e può avvenire anchecon l’ausilio di mezzi elettronici,

automatizzati e divideoregistrazione, sempretutelando la sicurezza e lariservatezza dei dati stessi,secondo le norme di legge e diregolamento.

7 Titolare del trattamento è Porro&C. nei confronti della quale gli interessati potrannoesercitare, scrivendo alResponsabile dei Dati, presso Porro&C., Piazza Sant’Ambrogio 10,20123 Milano, i diritti di cui all’art. 7del D.Lgs. 196/03 e in particolareottenere la conferma dell’esistenzadei dati che li riguardano, la lorocomunicazione e l’indicazione della finalità del trattamento,nonché la cancellazione,rettificazione, aggiornamento e blocco dei medesimi, nonchérivolgere, per motivi legittimi, le eventuali opposizioni altrattamento.

8 Le ricordiamo che Lei potrà inogni momento far valere i diritti chele sono riconosciuti dall’art. 7 delD.Lgs. 196/03 rivolgendosi al titolaredei dati e cioè alla Porro&C., piazza Sant’Ambrogio 10,20123 Milano o al responsabile del trattamento dei dati e cioè al Signor Casimiro Porro domiciliato per tale carica pressola nostra società.

Il sottoscritto, letta l’informativa che precede e a conoscenza dei diritti riconosciutigli dall’art. 7 del D.Lgs. 196/03 autorizza, nei limitiindicati dalla informativa ricevuta, il trattamento, la comunicazione e la diffusione dei dati personali che lo riguardano:

Per gli scopi previsti dal punto 1 della presente informativa:

� do il consenso� nego il consenso, consapevole che la Vostra società non potrà dare corso all’esecuzione del contratto

Per gli scopi previsti dal punto 3 della presente informativa:

� do il consensonego il consenso

Data .................................................................................................Firma............................................................................................................................

Briefing pursuant to art. 13 ofD.Lgs. n. 196 of 30 June 2003

The present completed and signedbriefing must be sent together withthe offer form or handed in at thetime of registration for participationin the auction. If the customer hasalready signed the briefing in thepast, it will not be necessary to signa new one.

With reference to D.Lgs. 30/6/2003n. 196 on the protection of personsand others subject to the use ofpersonal information , we informyou that

1 The use of your personalinformation is necessary in order tofully and completely execute thecontract that will be stipulated withour company and in particular forthe following points (1) forfunctional requirements for theexecution of its obligations (2) formanagement requirements of therelationship with sellers and buyers (3) for controls and evaluations onthe sale report (4) for the fulfilmentof fiscal, accounting, and legalobligations and/or orders by publicemployees.

2 Conferring information is notmandatory but any refusal toprovide the same for the purpose of

point 1 could result in difficulty inconcluding, executing, andmanaging the sale.

3 The use of your personalinformation can be used by ourcompany also with the aim ofsending you businessannouncements and informationaland/or promotional material withregard to the activity carried out byour company and/or by companiesmaking up part of the same group;of sending you auction and exhibitcatalogues, of performing marketsurveys and/or customersatisfaction surveys: to carry outformulations, studies, andresearch.

4 Conferring of information for theaim of point 3 is not necessary forthe execution of the contract.Conferring of information for thatpurpose is therefore completelyoptional but any refusal will keepyou from knowing about any of ourcompany’s new activities.

5 Use of information consists in itsgathering, recording, processing,changing, use, interconnecteddeletion and anything else usefulfor the purpose of points 1 and 3 orwherever agreed by you.

6 The use of information takesplace with procedures suitable to

protecting privacy and can takeplace also with the aid ofelectronic, automatic, and videorecording means, alwaysprotecting the safety and privacy ofthe same information, according tothe laws and regulations.

7 The holder of the use is Porro&C.with regard to whom interestedpersons can exercise, by writing tothe Head of Information, atPorro&C., Piazza Sant’Ambrogio 10,20123 Milan, the rights of art. 7 ofD.Lgs. 196/03 and in particularobtain the confirmation of theexistence of the information thatpertains to them, their transmissionand the indication of the purpose ofits use, as well as the deletion,rectification, update, and theobstruction of the same, as well asaddress, for legitimate reasons, anyopposition to its use.

8 We remind you that at any timeyou can exercise your rights whichare recognised by art. 7 of D.Lgs.196/03 by addressing the holder ofinformation that is at Porro&C., Piazza Sant’Ambrogio 10,20123 Milan or the head ofinformation use and that is Signor Casimiro Porro residing for this charge at ourcompany.

The undersigned, having read the briefing that precedes and is aware of his/her rights provided by art. 7 of D.Lgs. 196/03 authorises,within the limits of the received briefing, the use, transmission, and diffusion of personal information regarding him/her:

For the purpose foreseen by point 1 of the present briefing:

� I give my consent� I do not give my consent, aware that your company will not be able to go through with the execution of the contract

For the purposes foreseen in point 3 of the present briefing:

� I give my consent� I do not give my consent

Date .................................................................................................Signature ....................................................................................................................

Porro & C. SrlPiazza Sant’Ambrogio 10 - 20123 Milano; Tel. 02 72094708 Fax. 02 862440

email: [email protected]

Opere d’Arte Moderna e Contemporanea

Palazzo Durini, via Santa Maria Valle 2

Martedì, 22 Maggio 2012 ore 19,30

Esposizione: 17 - 22 Maggio; ore 10,00 - 18,30

Emilio Vedova, Dal diario del Brasile, 1954, tempera all’uovo su tela, cm 144x190

Associazione Nazionale Case d’Aste

BLINDARTE CASA D’ASTEVia Caio Duilio 4d/10 – 80125 Napolitel. 081 2395261 – fax 081 5935042

Internet: www.blindarte.com e-mail: [email protected]

ARCHAION - BOLAFFI ASTE AMBASSADORvia Cavour 17/F – 10123 Torino

tel. 011 5576300– fax 011 5620456 Internet: www.bolaffi.it e-mail: [email protected]

CAMBI CASA D’ASTECastello Mackenzie – Mura di S. Bartolomeo 16c

16122 Genovatel. 010 8395029 – fax 010 812613 Internet: www.cambiaste.com e-mail: [email protected]

CAPITOLIUM ARTvia Carlo Cattaneo 55 – 25121 Brescia

tel. 030 48400 – fax 030 2054269Internet: www.capitoliumart.it e-mail: [email protected]

EURANTICOLoc. Centignano snc – 01039 Vignanello VT

tel. 0761 755675 – fax 0761 755676 Internet: www.eurantico.com e-mail: [email protected]

FARSETTIARTEviale della Repubblica (area Museo Pecci)

59100 Pratotel. 0574 572400 – fax 0574 574132

Internet: www.farsettiarte.it e-mail: [email protected]

FIDESARTE ITALIA S.r.l.via Padre Giuliani 7 (angolo via Einaudi)

30174 Mestre VEtel. 041 950354 – fax 041 950539 Internet: www.fidesarte.com e-mail: [email protected]

INTERNATIONAL ART SALE S.r.l.Foro Buonaparte 46 – 20121 Milanotel. 02 40042385 – fax 02 36551805

www.internationalartsale.ite-mail: [email protected]

MEETING ART CASA D’ASTEcorso Adda 11 – 13100 Vercelli

tel. 0161 2291 – fax 0161 229327-8 Internet: www.meetingart.it e-mail: [email protected]

GALLERIA PACE Piazza San Marco 1 – 20121 Milano

tel. 02 6590147 – fax 02 6592307Internet: www.galleriapace.com e-mail: [email protected]

GALLERIA PANANTI CASA D’ASTEvia Maggio 15 – 50125 Firenze

tel. 055 2741011 – fax 055 2741034 Internet: www.pananti.com e-mail: [email protected]

PANDOLFINI CASA D’ASTEBorgo degli Albizi 26 – 50122 Firenze

tel. 055 2340888-9 – fax 055 244343 Internet: www.pandolfini.com

e-mail: [email protected]

POLESCHI CASA D’ASTEForo Bonaparte 68 – 20121 Milanotel. 02 89459708 – fax 02 86913367

Internet: www.poleschicasadaste.com e-mail: [email protected]

PORRO & C. ART CONSULTINGPiazza Sant’Ambrogio 10 – 20123 Milano

tel. 02 72094708 – fax 02 862440 Internet: www.porroartconsulting.it e-mail: [email protected]

SANT’AGOSTINOcorso Tassoni 56 – 10144 Torino

tel. 011 4377770 – fax 011 4377577 Internet: www.santagostinoaste.it e-mail: [email protected]

STADION CASA D’ASTERiva Tommaso Gulli, 10/a – 34123 Trieste

tel. 040 311319 – fax 040 311122 Internet: www.stadionaste.come-mail: [email protected]

VON MORENBERG CASA D’ASTEVia Malpaga 11 – 38100 Trento

tel. 0461 263555 – fax 0461 263532 Internet: www.vonmorenberg.com e-mail: [email protected]

ASTE A COLONIA

11 maggio Mobili, Porcellane, Argento, Gioielli

12 maggio

Hendrick Avercamp (1585 – 1634). Paesaggio invernale. Firmato. Olio su tela, 31 x 52,5 cm

L E M P E R T Z

Neumarkt 3 50667 Colonia, Germania Tel. +49 ⁄ 221 ⁄ 92 57 29 - 93 Fax - 6 www.lempertz.com

Dipinti, Disegni, Sculture dal Quattrocento all’Ottocento

FotografieStefano Porro

Francesco TanasiPaolo Benedetto Manusardi

Federico Manusardi

Impostazione graficaAntonio Lettieri

FotolitoEurofotolit, Cernusco s/N

StampaGrafiche Milani, Segrate

Finito di stampareaprile 2012