Diocesi di Padova III domenica di Pasqua (anno B) n° 1256...

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Don Guanella ci esorta Gesù Cristo scese negli inferi a consolare le anime dei santi Padri. Allo spuntare del ter- zo giorno risorse trionfante e ritornò a ralle- grare il mondo. Così tu devi morire moral- mente nelle afflizioni, per poi risorgere e consolare i cuori di molte persone che vor- ranno accostarsi a te. CONTATTI Casa Canonica: Tel. e fax 049620213 Centro Parrocchiale: Tel. 049620677 E-mail: [email protected] Redazione: [email protected] LITURGIA DELLA PAROLA Prima lettura: At 3,13-15.17-19 Salmo responsoriale: Sal 4 Seconda lettura: 1Gv 2,1-5 Vangelo: Lc 24,35-48 ORARIO CELEBRAZIONI LITURGICHE Ss. Messe feriali: ore 8.30, 18.00; S. Messa vigiliare: ore 18.30; Ss. Messe festive: ore 8.30, 10.00, 11.30, 18.30. S. Rosario: feriali ore 17.30, pre-festivo e festivo ore 18.00. Confessioni: tutti i giorni dalle 17.30 in poi; sabato dalle 17.00 in poi; domenica sempre disponibili, preferibilmente non durante le celebrazioni liturgiche. Gemellata con la Parrocchia di Sant’Anna in Esztergom (Ungheria) n° 1256 anno XXX Orientamenti Pastorali 2014 - 2015 19 aprile 2015, III domenica di Pasqua (anno B) Diocesi di Padova «Toccatemi e guardate» (Lc 24,39) Nelle Scritture si parlava tantissimo di Gesù. Si era espressamente detto, anche se non esplicitamen- te e in modo velato, che egli avrebbe sofferto, che sarebbe stato provato, perseguitato e vilipeso e che tutto questo era necessario perché poi en- trasse nella gloria. Ma allora i discepoli non ave- vano scrutato a fondo le Scritture? Perché adesso stentavano nel credere alla presenza del loro Maestro, al punto che questi deve anche consu- mare una porzione di pesce arrostito per rendersi credibile? Gesù deve dimostrare loro, attraverso le ferite delle mani e dei piedi, che è proprio Lui e non un fantasma. I discepoli altro non fanno che rappresentarci. Anche noi abbiamo un po’ di Fe- de, anche noi conosciamo abbastanza i testi sacri, anche noi sappiamo che Cristo è risorto. Ciò no- nostante, ci si ostina a essere scettici dinanzi ad un evento così straordinario: mostriamo panico e stupore, perché si vorrebbero prove inconfutabili ed elementi incontrovertibili, certezze e dimostrazioni logiche e scientifiche che ci delineino l'evidenza dei fatti che Gesù è risorto e vive per sempre. In realtà non c'è consolazione più grande se non quella di aprire il cuore alle parole della Rivelazione e alle Scritture, le quali, uniche, possono garantire la certezza della Risurrezione. Un fatto straordinario che ha le sue ripercussioni an- che ai nostri tempi. La fede non è un provare per credere, ma piuttosto un crede- re per provare, un provare a vivere. Certamente la fede non esclude possibilità di razionalità e di speculazione astratta, tuttavia essa è caratterizzata dalla gratuità e dalla fiducia dell’”Io credo”. Al di là di disquisizioni teologiche, penso abbia senso questa domenica riflettere sulle apparizioni come prolungamento dell’evento delle donne al sepolcro spoglio: la presentazione di Cristo del suo stesso corpo glorioso ci sproni sempre ad aver chiaro che la risurrezione non è – non vuole e non può essere – un mero fatto iso- lato avvenuto una volta per sempre nella storia, ma qualcosa che costantemente rinnova i nostri cuori e le nostre vite. Enrico

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Don Guanella ci esorta

Gesù Cristo scese negli inferi a consolare le anime dei santi Padri. Allo spuntare del ter-zo giorno risorse trionfante e ritornò a ralle-grare il mondo. Così tu devi morire moral-mente nelle afflizioni, per poi risorgere e consolare i cuori di molte persone che vor-ranno accostarsi a te.

CONTATTI

Casa Canonica: Tel. e fax 049620213

Centro Parrocchiale: Tel. 049620677

E-mail: [email protected]

Redazione: [email protected]

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima lettura: At 3,13-15.17-19

Salmo responsoriale: Sal 4

Seconda lettura: 1Gv 2,1-5

Vangelo: Lc 24,35-48

ORARIO CELEBRAZIONI

LITURGICHE

Ss. Messe feriali: ore 8.30, 18.00;

S. Messa vigiliare: ore 18.30;

Ss. Messe festive: ore 8.30, 10.00, 11.30, 18.30.

S. Rosario: feriali ore 17.30,

pre-festivo e festivo ore 18.00.

Confessioni: tutti i giorni dalle 17.30 in poi; sabato dalle 17.00 in

poi; domenica sempre disponibili, preferibilmente non durante le celebrazioni

liturgiche.

Gemellata con la Parrocchia di Sant’Anna in Esztergom (Ungheria)

n° 1256 anno XXX

Orientamenti Pastorali 2014 - 2015

19 aprile 2015, III domenica di Pasqua (anno B) Diocesi di Padova

«Toccatemi e guardate» (Lc 24,39)

Nelle Scritture si parlava tantissimo di Gesù. Si era espressamente detto, anche se non esplicitamen-te e in modo velato, che egli avrebbe sofferto, che sarebbe stato provato, perseguitato e vilipeso e che tutto questo era necessario perché poi en-trasse nella gloria. Ma allora i discepoli non ave-vano scrutato a fondo le Scritture? Perché adesso stentavano nel credere alla presenza del loro Maestro, al punto che questi deve anche consu-mare una porzione di pesce arrostito per rendersi credibile? Gesù deve dimostrare loro, attraverso le ferite delle mani e dei piedi, che è proprio Lui e non un fantasma. I discepoli altro non fanno che rappresentarci. Anche noi abbiamo un po’ di Fe-de, anche noi conosciamo abbastanza i testi sacri, anche noi sappiamo che Cristo è risorto. Ciò no-nostante, ci si ostina a essere scettici dinanzi ad un evento così straordinario: mostriamo panico e stupore, perché si vorrebbero prove inconfutabili ed elementi incontrovertibili, certezze e dimostrazioni logiche e scientifiche che ci delineino l'evidenza dei fatti che Gesù è risorto e vive per sempre. In realtà non c'è consolazione più grande se non quella di aprire il cuore alle parole della Rivelazione e alle Scritture, le quali, uniche, possono garantire la certezza della Risurrezione. Un fatto straordinario che ha le sue ripercussioni an-che ai nostri tempi. La fede non è un provare per credere, ma piuttosto un crede-re per provare, un provare a vivere. Certamente la fede non esclude possibilità di razionalità e di speculazione astratta, tuttavia essa è caratterizzata dalla gratuità e dalla fiducia dell’”Io credo”. Al di là di disquisizioni teologiche, penso abbia senso questa domenica riflettere sulle apparizioni come prolungamento dell’evento delle donne al sepolcro spoglio: la presentazione di Cristo del suo stesso corpo glorioso ci sproni sempre ad aver chiaro che la risurrezione non è – non vuole e non può essere – un mero fatto iso-lato avvenuto una volta per sempre nella storia, ma qualcosa che costantemente rinnova i nostri cuori e le nostre vite.

Enrico

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2 Il Foglio Parrocchiale 19 aprile 2015

Le Collaboratrici Apostoliche

Diocesane Domenica 23 mar-zo, durante la ce-lebrazione eucari-stica in Cattedrale, il Padre Vescovo Antonio, consoli-dando una tradi-zione presente nella nostra Dioce-si, accoglieva la “dedizione” definitiva di due Collaboratri-ci Apostoliche Diocesane (CAD), che si impegnavano a «Servire Dio e i fratelli in questo grembo che ci ha generate: la no-stra amata Chiesa di Padova». È stato il vescovo Filippo Franceschi ad avere l’intuizione di una forma di servizio consacrato alla missione pastorale dioce-sana, ma l’incoraggiamento è venuto da monsignor Mattiazzo. Nel 1990 egli invi-tava a ricercare «un progetto nuovo e originale di vita evangelica ed apostolica» per «valorizzare l'identità e il ruolo della donna, come soggetto originale e attivo di vita ecclesiale e missione apostolica». Le Collaboratrici Apostoliche Diocesane sono donne che hanno fatto la scelta di seguire Cristo attraverso i voti di obbe-dienza, povertà e castità, per collaborare, con la testimonianza di vita e il servizio apostolico, al progetto di salvezza per tutta l’umanità, che Dio sta realizzando attraverso la Chiesa. Esse vivono del loro lavoro, provvedono alle necessità della vita comune e devol-vono mensilmente una percentuale del loro stipendio per le spese comuni. Svol-gono volontariamente e gratuitamente l’attività pastorale e il loro servizio di col-laborazione si esprime nei vari ambiti: iniziazione cristiana, catechesi, liturgia, attività caritative, formazione, educazio-ne, insegnamento, missione, collabora-zione negli uffici diocesani, pastorale vo-cazionale. Per essere ammesse a questa forma di dedizione alla Chiesa diocesana, le aspi-ranti sono invitate a un tempo di discer-nimento spirituale e a un cammino qua-driennale di formazione umana, spiritua-le, teologica e pastorale, al termine del quale vengono ammesse alla dedizione temporanea per un triennio, con rinnovo annuale degli impegni, e quindi a quella definitiva.

Papa Francesco ci dice… “Per risolvere i loro problemi di relazione, l’uomo e la donna devo-no parlarsi di più, ascoltarsi di più, conoscersi di più, volersi bene di più. Devono trattarsi con rispetto e cooperare con amicizia. Con que-ste basi umane, sostenute dalla grazia di Dio, è possibile progettare l’unione matrimoniale e familia-re per tutta la vita. Il legame matrimoniale e familiare è una cosa seria, lo è per tutti, non solo per i credenti”.

Benedizioni delle famiglie: Quaresima 2015

Anche quest’anno noi sacerdoti visiteremo le famiglie per la consue-ta benedizione. Nei giorni che vanno da lunedì 20 a mercoledì 22 aprile 2015, saremo suddivisi secondo la tabella:

Trattandosi di un momento di fede, raccomandiamo vivamente che tutti i presenti siano uniti per la preghiera e che il clima di raccoglimento sia favorito dal televisore spento. Nel rispetto della privacy, vi chiediamo cortesemente di far sapere, in qualche modo, di non gradire la benedizione del sacerdote. Se la famiglia non sarà trovata in casa lasceremo un biglietto con tutti i riferi-menti per poterci ricontattare e chiedere un ritorno in base ai vari impegni.

Nell’attesa di potervi incontrare, vi salutiamo con cordialità.

don Daniele, padre Francesco e don Gabriele P.S.: La busta con l’eventuale offerta, per le necessità della parroc-chia, può essere consegnata direttamente al sacerdote.

don Daniele ore 9,30 - 12,00

don Gabriele ore 16,00 - 18,30

Lun 20

Via Sette Martiri numeri pari

dal 142 al 160

Via Newton n° 34,36,38

Mar 21

Via Sette Martiri numeri pari

dal 162 al 170/bis

Via Newton n° 41,43,45,47,49

Mer 22

_ _ _ Via Sette Martiri

n° dal 137 al 159/A

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Veglia Pasquale e Sacramenti

di Iniziazione Cristiana

3 Il Foglio Parrocchiale 19 aprile 2015

La veglia pasquale è stata per il catecumeno Roberto Laiti l’apice di un intenso percorso di prepa-razione e l'inizio di una vita nuova. Per la comunità parrocchiale di Santo Stefano Re d'Ungheria, non solo una bella e solenne cerimonia, ma un momento di vita ecclesiale unico, vissuto da tutti i presenti con grande e commossa partecipazione. E a ragione! Perché la VEGLIA PA-SQUALE è vissuta nella sua pie-nezza quando la Comunità può presentare un adulto o un bam-bino per la RINASCITA BATTESI-MALE. Cos’è infatti il Battesimo nella sua essenza se non il passaggio dalla morte del peccato alla vita, dal buio alla luce, dalla morte alla Risurrezione? Ed ecco la Pasqua di Gesù, che è anche la nostra Pasqua! È grazie all'inserimento di un nuovo cristiano nella comunità, che la stessa rivive e prende coscienza del suo rinnovamento pasquale, che richiede un mag-gior impegno nelle promesse battesimali. È stata una veglia di ascolto della Parola, di preghiere, di canti, di riti densi di simboli e significati che sono alla base della nostra fede: la chiesa buia, la benedizione del fuoco, del cero pasquale, luce di Cristo (alfa e omega) la chiesa illumina-ta solo dalle candele accese di tutta l'assemblea, la proclama-zione di Cristo Luce del Mondo e della Parola dell'antica e nuova Alleanza, l'acqua battesimale, l'olio crismale. Tutti questi momenti sono stati accompagnati da musi-che e canti di esultanza e ringraziamento proposti dalla corale che ha animato e vivacizzato la partecipazione della numerosa assemblea. Il canto delle litanie dei santi, cioè di coloro nei quali si è realizzato pienamente il mistero pasquale, ha prece-duto il rito del battesimo di Roberto. Dopo la solenne benedizione dell'acqua e l'invocazione dello Spirito Santo da parte del celebrante si è svolto il

battesimo: un momento partico-larmente toccante nella semplici-tà di gesti del celebrante, che versa con le mani l'acqua sul capo dicendo: “Roberto, io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. Sono seguiti i riti suggestivi della consegna della veste bianca e della candela accesa dal cero pasquale per sottolineare la nuova realtà del battezzato. Roberto rivestito di Cristo è ora una creatura nuova e, come il suo Signore, è luce del mondo. Segue la processione dal fonte battesimale al presbiterio: è qui che il celebrante don Daniele invoca con l'imposizione delle mani e conferma con l'unzione del Sacro Crisma il dono dello Spirito Santo sul neofita Roberto. Questi, con viva devozione, acco-glie la Grazia accompagnato dal padrino, che circonda con la mano destra la sua spalla, rap-presentando plasticamente l'ab-braccio di tutta la comunità. È chiaro che la fede non è un atto solitario, ma comunitario: così tutti i presenti ricevono l'asper-sione dell'acqua benedetta in memoria del proprio Battesimo. Il culmine del cammino quaresi-male e il cuore di tutta la veglia converge così nell'Eucarestia vertice dell'iniziazione cristiana. Finalmente Roberto, insieme a tutta l'assemblea, può cantare la preghiera del Padre Nostro come nuovo figlio di Dio. L'incontro con Gesù Eucarestia sotto le specie del pane e del vino è il dono immenso che darà senso e contenuto nuovo alla vita

del battezzato come di tutta la comunità cristiana. La veglia si conclude col ringraziamento davanti all'al-tare della Madonna col canto pasquale del Regina Coeli. Infine, l'augurio e l'abbraccio di tutti i presenti, parenti per primi, a Roberto che, col sorriso luminoso, ringrazia e porge a ciascuno una piccola croce di legno con la scritta: Gesù è la Vita.

Anna Bitti

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4 Il Foglio Parrocchiale 19 aprile 2015

Intenzioni Ss. Messe

Ricorrenze e attività

LUN

20

8.30.

18.00: def. Fabris Antonio e Rita.

Beata Chiara Bosatta

16.30: catechesi per la 3a,4a,5a elementare e 1a media.

MAR

21

8.30.

18.00: def. Scaglia Roberto e Giulia; def. Sasso Mario.

16.00: centro di ascolto Caritas parrocchiale.

18.00: S. Messa votiva in onore di San Luigi Guanella nel centenario della sua Nascita al Cielo.

21.00: riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale.

MER

22

8.30.

18.00.

8.30: pulizie del centro parrocchiale a cura dei volontari.

16.30: catechesi per la 2a e 3a media.

21.00: Corale Don Emilio Canosi (prove).

GIO

23

8.30.

18.00: def. Iori Giulio. 17.00: redazione Fo.Par.

VEN

24

8.30: def. Ottilia e Giovanni Zanin.

18.00. 9.00: pulizie in chiesa a cura dei volontari.

SAB

25

8.30.

16.30: S. Messa in Casa Breda.

18.30: def. Ilario e fam. Picello; def. Da Madice Enni, Elsa e Vianello Elisa-betta.

San Marco Evangelista (festa)

10.00-15.00: ritiro spirituale dei ragazzi di Prima Confessione.

16.00: prove in chiesa della Prima Confessione.

DOM

26

8.30.

10.00: S. Messa per la comunità par-rocchiale.

11.30: def. Michelon Gastone; def. Mattiazzo Vittoria.

18.30: def. Franco Adriano.

IV domenica di Pasqua

10.00: S. Messa animata dalla 3a elementare, con presentazione dei bambini.

11.00 circa: dopo la S. Messa si ritrovano in centro parrocchiale i ragazzi e i genitori del 2o anno del nuovo percorso di iniziazione cri-stiana.

11.00 circa: Centro Parrocchiale Festivo (CPF).

11.30: S. Messa con anniversario di Matrimonio di Paola e Daniele (15 anni).

Centro di ascolto

vicariale

Lunedì27 aprile alle ore 21.00, a Brusegana, si celebrerà il mandato e di apertura del CENTRO DI ASCOLTO VICARIALE, presieduta da don Luca Facco, direttore della Caritas diocesana. Sono invitati tutti i parroci, le comunità e le Ca-ritas parrocchiali.

Progetto “SOSteniamoci”

Ricordiamo che durante le Sante Messe di sabato 25 e domenica 26 aprile sarà fatta la prevista raccolta mensile di offerte per il Fondo per le Opere Straordinarie Parrocchiali (FOSPA).