DIOCESI DI IVREA – Foglietto n.04 /2016 Parrocchia San ......consiglia di perfezionare gli studi...

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Giovanni B famiglia d due anni, Giuseppe confini, M domestica diventare s gli rivelò una donna questi lupi farò da ma Fin da ragazzo Giovanni comin imparati con duro allenamento iniziò agli studi sacerdotali, che l’opposizione del fratello Anton Seminarista a Chieri, ideò la So Nel giugno del 1841 venne ord consiglia di perfezionare gli st intorno a sé i primi ragazzi, e stabile a Valdocco. Margherita diventa per i ragazzi ”mamma M senza tetto. Insegna loro un lavo Dai primi ragazzi arrivano anch educativo, chiamato Sistema Pr “State con i ragazzi, preve Diventate santi, educatori I primi collaboratori diventano Congregazione che mira alla facendo proprio il motto: Damm è il primo frutto del sistema prev nella sua opera, gli ottenne num per tutte le sue imprese. Lo aiutò di santa Maria Domenica Ma Insieme ai benefattori e ai laici morì logorato dal lavoro a 72 an in tutto il mondo. Il Papa Giovan Maestro della gioventù. BEATIFICATO IL 2 GIUGNO 19 S V Par DIOCESI Bosco nasce a Castelnuovo d’Asti il 1 di contadini. Il padre, Francesco Bosco e Margherita Occhiena si trova da sol e Giovannino. Con dolce fermezza, u Margherita, saggia educatrice, fa della s a. Giovanni comincia a sentire sin da sacerdote. Raccontò di aver fatto un so la sua missione: ”Renditi umile, forte a splendente come il sole, ”e quello i che si trasformano in agnelli, tu lo far aestra. A suo tempo tutto comprendera nciò a intrattenere i suoi compagni co o, alternati a lavoro e preghiera. L’an e dovette affrontare con fatica, fino a l nio. Egli voleva che Giovanni lavorasse ocietà dell’Allegria, che raccoglieva i dinato sacerdote. Il suo direttore spirit tudi nel convitto ecclesiastico. Intanto organizza un oratorio festivo, inizial a, ormai anziana, accetta di venire a Margherita”. Don Bosco comincia a da oro e ad amare il Signore, canta, gioca e he i primi collaboratori. Si sviluppa cos reventivo: enite il peccato con ragione, religione di santi. I nostri ragazzi si accorgano o col tempo, grazie anche all’aiuto d a salvezza della gioventù, combatten mi le anime, e tieniti tutto il resto. Il gio ventivo. Maria Ausiliatrice, che semp merosissime grazie, anche straordinarie, ò anche nella costruzione dell’omonim azzarello fondò l’Istituto delle Figlie d i impegnati diede vita ai Cooperatori nni, il 31 gennaio 1888. Oggi la famig nni Paolo II nel centenario della morte 929 DA PIO XI - CANONIZZATO IL 1° A Parrocchia San Giovanni Battista e San Rocco Via San Rocco n.2 – 10034 - Castelrosso tel.011/911.39.22 _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ rrocchiaMadonnadel Santo Rosario Corso Galileo Ferraris n.223 – Chivasso tel. 011/911.25.91 I DI IVREA Foglietto n.04/20 16 agosto 1815 da una o, lo lascia orfano a soli la ad allevare Antonio, unita a una fede senza sua famiglia una chiesa piccolo il desiderio di ogno a nove anni, che e e robusto”, gli disse che vedi succedere di rai per i miei figli. Io ti ai”. on giochi di prestigio, nziano don Calosso lo lasciare la sua casa per e i campi. giovani della cittadina. tuale, don Cafasso, gli o don Bosco raccoglie lmente itinerante e poi Torino ad aiutarlo, e are ricovero agli orfani e prega con loro. sì quel famoso metodo e e amorevolezza. o di essere amati.” del Papa Pio IX, una ndo tutte le povertà e ovane Domenico Savio pre sostenne don Bosco , e il denaro necessario ma Basilica. Con l’aiuto di Maria Ausiliatrice. Salesiani. Don Bosco glia salesiana è presente l’ha dichiarato Padre e APRILE 1934 DA PIO XI 016

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Giovanni Bosco nasce a

famiglia di contadini. Il padre, Francesco Bosco, lo lascia orfano a soli

due anni, e Margherita Occhiena si trova da sola ad allevare Antonio,

Giuseppe e Giovannino. Con dolce fermezza, unita a una fede senza

confini, Margherita, saggia educatrice, fa della sua famiglia una chiesa

domestica. Giovanni comincia a sentire sin da p

diventare sacerdote. Raccontò di aver fatto

gli rivelò la sua missione:

una donna splendente come il sole,

questi lupi che si

farò da maestra. A suo tempo tutto comprenderai”

Fin da ragazzo Giovanni cominciò a intrattenere i suoi compagni con giochi di prestigio,

imparati con duro allenamento, alternati a lavoro e pregh

iniziò agli studi sacerdotali, che dovette affrontare con fatica, fino a lasciare la sua casa per

l’opposizione del fratello Antonio. Egli voleva che Giovanni lavorasse i campi.

Seminarista a Chieri, ideò la Società dell’AlleNel giugno del 1841 venne ordinato sacerdoteconsiglia di perfezionare gli studi nel convitto ecclesiastico. Intanto don Bosco raccoglie

intorno a sé i primi ragazzi, e organizza un oratorio festivo, inizialmente itinerante e poi

stabile a Valdocco. Margherita, ormai anziana, accetta di venire a Torino ad aiutarlo, e

diventa per i ragazzi ”mamma Margherita”. Don Bosco comincia a dare ricovero agli orfani

senza tetto. Insegna loro un lavoro e ad amare il Signore, canta, gioca e prega con loro.

Dai primi ragazzi arrivano anche i primi collaboratori. Si sviluppa così quel famoso metodo

educativo, chiamato Sistema Preventivo“State con i ragazzi, prevenite il peccat

Diventate santi, educatori di santi. I nostri ragazzi si accorgano di essere amati.”

I primi collaboratori diventano col tempo, grazie anche all’aiuto del

Congregazione che mira alla salvezza dellafacendo proprio il motto: Dammi le anime, e tieniti tutto il resto. Il giovane

è il primo frutto del sistema preventivo.

nella sua opera, gli ottenne numerosissime grazie, anche straordinarie, e il denaro necessario

per tutte le sue imprese. Lo aiutò anche nella costruzione dell’omonima Basilica. Con l’aiuto

di santa Maria Domenica MazzarelloInsieme ai benefattori e ai laici impegnati diede vita ai

morì logorato dal lavoro a 72 anni, il

in tutto il mondo. Il Papa Giovanni Paolo II nel centenario della morte l’ha d

Maestro della gioventù. BEATIFICATO IL 2 GIUGNO 1929 DA PIO XI

San Giovanni Battista e San Rocco

Via San Rocco n.2

ParrocchiaMadonnadel

DIOCESI DI IVREA

Giovanni Bosco nasce a Castelnuovo d’Asti il 16 agosto 1815famiglia di contadini. Il padre, Francesco Bosco, lo lascia orfano a soli

due anni, e Margherita Occhiena si trova da sola ad allevare Antonio,

Giuseppe e Giovannino. Con dolce fermezza, unita a una fede senza

confini, Margherita, saggia educatrice, fa della sua famiglia una chiesa

domestica. Giovanni comincia a sentire sin da p

diventare sacerdote. Raccontò di aver fatto un sogno a nove annigli rivelò la sua missione: ”Renditi umile, forte e robusto”

una donna splendente come il sole, ”e quello che vedi succedere di

questi lupi che si trasformano in agnelli, tu lo farai per i miei figli. Io ti

farò da maestra. A suo tempo tutto comprenderai”

Fin da ragazzo Giovanni cominciò a intrattenere i suoi compagni con giochi di prestigio,

imparati con duro allenamento, alternati a lavoro e preghiera. L’anziano don Calosso lo

iniziò agli studi sacerdotali, che dovette affrontare con fatica, fino a lasciare la sua casa per

l’opposizione del fratello Antonio. Egli voleva che Giovanni lavorasse i campi.

Società dell’Allegria, che raccoglieva i giovani della cittadina.

Nel giugno del 1841 venne ordinato sacerdote. Il suo direttore spirituale,

consiglia di perfezionare gli studi nel convitto ecclesiastico. Intanto don Bosco raccoglie

gazzi, e organizza un oratorio festivo, inizialmente itinerante e poi

. Margherita, ormai anziana, accetta di venire a Torino ad aiutarlo, e

diventa per i ragazzi ”mamma Margherita”. Don Bosco comincia a dare ricovero agli orfani

tto. Insegna loro un lavoro e ad amare il Signore, canta, gioca e prega con loro.

Dai primi ragazzi arrivano anche i primi collaboratori. Si sviluppa così quel famoso metodo

Sistema Preventivo:

“State con i ragazzi, prevenite il peccato con ragione, religione e amorevolezza.

Diventate santi, educatori di santi. I nostri ragazzi si accorgano di essere amati.”

I primi collaboratori diventano col tempo, grazie anche all’aiuto del

Congregazione che mira alla salvezza della gioventù, combattendo tutte le povertà e

facendo proprio il motto: Dammi le anime, e tieniti tutto il resto. Il giovane

è il primo frutto del sistema preventivo. Maria Ausiliatrice, che sempre sostenne don Bosco

numerosissime grazie, anche straordinarie, e il denaro necessario

per tutte le sue imprese. Lo aiutò anche nella costruzione dell’omonima Basilica. Con l’aiuto

santa Maria Domenica Mazzarello fondò l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatriceai benefattori e ai laici impegnati diede vita ai Cooperatori Salesiani

morì logorato dal lavoro a 72 anni, il 31 gennaio 1888. Oggi la famiglia salesiana è presente

in tutto il mondo. Il Papa Giovanni Paolo II nel centenario della morte l’ha d

BEATIFICATO IL 2 GIUGNO 1929 DA PIO XI - CANONIZZATO IL 1° APRILE 1934 DA PIO XI

Parrocchia

San Giovanni Battista e San Rocco

Via San Rocco n.2 – 10034 - Castelrosso

tel.011/911.39.22 _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

ParrocchiaMadonnadel Santo Rosario

Corso Galileo Ferraris n.223 – Chivasso

tel. 011/911.25.91

IOCESI DI IVREA – Foglietto n.04/2016

16 agosto 1815 da una

famiglia di contadini. Il padre, Francesco Bosco, lo lascia orfano a soli

due anni, e Margherita Occhiena si trova da sola ad allevare Antonio,

Giuseppe e Giovannino. Con dolce fermezza, unita a una fede senza

confini, Margherita, saggia educatrice, fa della sua famiglia una chiesa

domestica. Giovanni comincia a sentire sin da piccolo il desiderio di

un sogno a nove anni, che

”Renditi umile, forte e robusto”, gli disse

”e quello che vedi succedere di

trasformano in agnelli, tu lo farai per i miei figli. Io ti

farò da maestra. A suo tempo tutto comprenderai”.

Fin da ragazzo Giovanni cominciò a intrattenere i suoi compagni con giochi di prestigio,

iera. L’anziano don Calosso lo

iniziò agli studi sacerdotali, che dovette affrontare con fatica, fino a lasciare la sua casa per

l’opposizione del fratello Antonio. Egli voleva che Giovanni lavorasse i campi.

, che raccoglieva i giovani della cittadina.

. Il suo direttore spirituale, don Cafasso, gli

consiglia di perfezionare gli studi nel convitto ecclesiastico. Intanto don Bosco raccoglie

gazzi, e organizza un oratorio festivo, inizialmente itinerante e poi

. Margherita, ormai anziana, accetta di venire a Torino ad aiutarlo, e

diventa per i ragazzi ”mamma Margherita”. Don Bosco comincia a dare ricovero agli orfani

tto. Insegna loro un lavoro e ad amare il Signore, canta, gioca e prega con loro.

Dai primi ragazzi arrivano anche i primi collaboratori. Si sviluppa così quel famoso metodo

o con ragione, religione e amorevolezza.

Diventate santi, educatori di santi. I nostri ragazzi si accorgano di essere amati.” I primi collaboratori diventano col tempo, grazie anche all’aiuto del Papa Pio IX, una

, combattendo tutte le povertà e

facendo proprio il motto: Dammi le anime, e tieniti tutto il resto. Il giovane Domenico Savio

, che sempre sostenne don Bosco

numerosissime grazie, anche straordinarie, e il denaro necessario

per tutte le sue imprese. Lo aiutò anche nella costruzione dell’omonima Basilica. Con l’aiuto

Figlie di Maria Ausiliatrice.

Cooperatori Salesiani. Don Bosco

. Oggi la famiglia salesiana è presente

in tutto il mondo. Il Papa Giovanni Paolo II nel centenario della morte l’ha dichiarato Padre e

CANONIZZATO IL 1° APRILE 1934 DA PIO XI

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� SANTE MESSE DELLA SETTIMANA: DAL 23 AL 31 GENNAIO 2016 SABATO 23 GENNAIO -MEMORIA DELLA B.V. MARIA ore 18,00 Santa Messa alla Madonna del Rosario: Paradiso Maria Addolorata; Amilcare e

Roberto Rivolta; Mangalaviti Vincenzo e Antonino;

ore 20,30 Santa Messa a Castelrosso: Ann. Vencia Michele, Maria e Giuseppina;

DOMENICA 24 GENNAIO - 3A DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ore 10,00 Santa Messa a Castelrosso: Trigesima Mina Marco; Viano Pierino; Ann. Tonin

Alessandro, Giuseppina e figli defunti; Ann. Gamarino Adelina; Ann. Bogetto Giovanni e

defunti famiglia; Santa Clotilde e defunti famiglia;

ore 11,30 Santa Messa alla Madonna del Rosario: Vecchiato Pietro;

ore 18,00 Santa Messa a Castelrosso: Trigesima Antonino Pietro; Avanzato Agnesina ed Ernesto;

Ann. Flecchia Luigi e Maria

LUNEDI’ 25 GENNAIO - Nessuna S. Messa

MARTEDÌ 26 GENNAIO- SANTI TIMOTEO E TITO ore 18,00 Santa Messa a Castelrosso: Gallina Maria Teresa;

MERCOLEDÌ 27 GENNAIO-S. ANGELA MERICI ore 18,00 Santa Messa alla Madonna del Rosario

GIOVEDÌ 28 GENNAIO– GIORNATA DI ADORAZIONE ore 08,30 Santa Messa a Castelrosso segue Adorazione Eucaristica (per tutta la giornata)

ore 12,00 Recita dell’Angelus e reposizione SS.Sacramento

ore 15,00 Esposizione del SS. Sacramento e Recita del Santo Rosario

ore 17,45 Benedizione Eucaristica cui segue Santa Messa: Lorigiola Bruno;

VENERDÌ 29 GENNAIO –NON C’E’ CATECHISMO ore 18,00 Santa Messa alla Madonna del Rosario SABATO 30 GENNAIO-MEMORIA DELLA B.V. MARIA– NON C’E’ CATECHISMO ore 18,00 Santa Messa alla Madonna del Rosario: Cilione Antonino;

ore 20,30 Santa Messa a Castelrosso:

Ann. Tosolini Franco; Ann. Ciminetti Carolina; Forzati Giuseppe;

DOMENICA 31 GENNAIO – INCONTRO GENITORI E FIGLI alla Coppina

FESTA DI SAN GIOVANNI BOSCOFESTA DI SAN GIOVANNI BOSCOFESTA DI SAN GIOVANNI BOSCOFESTA DI SAN GIOVANNI BOSCO ore 11 ritrovo con i bambini e ragazzi del Catechismo

ore 10,00 Santa Messa a Castelrosso: Trigesima Lusso Pietro; Pierino Viano; Ann. Cena

Giuseppina, Torrione Crescentino e Daniele Giuseppe; Ann. Prai Giacinto e Anna e figli

defunti;

ore 11,30 Santa Messa Solenne di San Giovanni Bosco - alla Madonna del Rosario: Abena Claudio

ore 18,00 Santa Messa a Castelrosso: Gallina Maria Teresa; Careggio Caterina; Bogetto Aldo;

Ann. Margarita Ottavia e defunti famiglia;

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INCONTROINCONTROINCONTROINCONTRO

PER PER PER PER GENITORI E FIGLIGENITORI E FIGLIGENITORI E FIGLIGENITORI E FIGLI DEL CATECHISMODEL CATECHISMODEL CATECHISMODEL CATECHISMO

Domenica 31 Gennaio - all’Oratorio Coppina Festa di Festa di Festa di Festa di

SAN GIOVANNI BOSCOSAN GIOVANNI BOSCOSAN GIOVANNI BOSCOSAN GIOVANNI BOSCO

ore 11 davanti alla Chiesa Parrocchiale Madonna del Santo Rosario RITROVO DEI BAMBINI e RAGAZZI DEL CATECHISMO CON LE LORO FAMIGLIE

Ore 11.30 – Santa Messa Solenne in Onore di San Giovanni Bosco

Animata dai bambini, ragazzi

Animatori e Catechiste dell’Oratorio

Ore 12,30 – PRANZO INSIEME (OGNUNO PORTA QUALCOSA

DA CONDIVIDERE)

Ore 14 – GIOCHI ALLA DON BOSCO (corsa dei sacchi, tiro alla fune, pignatte e tanti altri giochi)

Ore 14.30 per i genitori Ore 14.30 per i genitori Ore 14.30 per i genitori Ore 14.30 per i genitori ---- in chiesa parrocchialein chiesa parrocchialein chiesa parrocchialein chiesa parrocchiale

“INCONTRO CON IL DON e LE CATECHISTE”

Ore 16.30 - GARA DI TORTE alla Don Bosco (invitiamo mamme, nonne, papà o nonni a partecipare con la propria torta originale tema “Don Bosco”)

Dopo la premiazione segue MERENDA PER TUTTI

e conclusione della festa con la preghiera a San Giovanni Bosco

N.B.: ORARIO MESSE NON CAMBIA – ore 10 e 18 a Castelrosso; ore 11.30 alla Coppina.

RICORDIAMO AI GENITORIRICORDIAMO AI GENITORIRICORDIAMO AI GENITORIRICORDIAMO AI GENITORI

CHE VENERDI’ 29 GENNAIO e SABATO 30 GENNAIOCHE VENERDI’ 29 GENNAIO e SABATO 30 GENNAIOCHE VENERDI’ 29 GENNAIO e SABATO 30 GENNAIOCHE VENERDI’ 29 GENNAIO e SABATO 30 GENNAIO

NON CI SARA’ CATECHISMONON CI SARA’ CATECHISMONON CI SARA’ CATECHISMONON CI SARA’ CATECHISMO

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Forse non tutti conoscono il vero significato della Candelora…Forse non tutti conoscono il vero significato della Candelora…Forse non tutti conoscono il vero significato della Candelora…Forse non tutti conoscono il vero significato della Candelora…

Il 2 Febbraio la Chiesa Cattolica celebra la della Presentazione di Gesù al Tempio di Gerusalemme,

nell'adempimento della Legge Giudaica riguardante i primogeniti maschi. Perché dunque il nome

Candelora? La risposta alla nostra domanda si trova tra le parole pronunciate da Simeone mentre teneva in braccio Gesù Bambino:

«Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han

visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria

del tuo popolo Israele» (Luca 2,29). Cristo è la "luce per illuminare le genti", da cui il chiaro riferimento alle candele ed al nome che ne

deriva.

In realtà la festa è anche detta della Purificazione di Maria poiché secondo l'usanza ebraica, dopo quaranta giorni dalla nascita di un maschio la madre, considerata impura, doveva recarsi al Tempio di

Gerusalemme per purificarsi: il 2 Febbraio cade quaranta giorni dopo il 25 Dicembre (giorno della nascita

di Gesù). « Quando una donna sarà rimasta incinta e darà alla luce un maschio, sarà immonda per sette

giorni; sarà immonda come nel tempo delle sue regole. L'ottavo giorno si circonciderà il bambino.

Poi essa resterà ancora trentatré giorni a purificarsi dal suo sangue; non toccherà alcuna cosa

santa e non entrerà nel santuario, finché non siano compiuti i giorni della sua

purificazione » (Levitico 12,2-4). Gesù illumina il cammino di tutti ogni giorno perciò diventa importante presentarci a Dio con le nostre

paure ed i nostri timori ma anche con la speranza di intraprendere un giusto sentiero.

A CASTELROSSO

MARTEDI’ 2 FEBBRAIO

PRESENTAZIONE DEL SIGNORE “LA CANDELORA”

Ore 20,30nel piazzale davanti alla chiesa

Benedizione delle Candele eprocessione verso la Chiesa.

Segue S. Messa Solenne (dopo la messa la CANDELA BENEDETTAsi può portare a casa)

(non c’è la Messa delle ore 18 a Castelrosso)

ALLA COPPINA

MERCOLEDI’ 3 FEBBRAIO

FESTA DI SAN BIAGIO “Benedizione della GOLA”

Ore 20,30 - S. Messa in Onore del Santo

e Benedizione della gola.

(non c’è la Messa delle ore 18 alla Coppina)