Dio della storia

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7/26/2019 Dio della storia http://slidepdf.com/reader/full/dio-della-storia 1/1 Dio della storia Come non c’è unione più grande dell’amore, che congiunge anche i più diversi, così non c’è separazione più grande dell’egoismo, che divide in se stessa perfino la medesima persona. Da quando la genealogia di Gesù, che ci ha generato alla grazia, si è staccata da quella precedente della tradizione ebraica, assumendo nuovi e più profondi significati, ogni genealogia deve riferirsi e innestarsi! ad essa. "ccorrono nuovi criteri, criteri più veri, nel considerare le genealogie. Del resto chi ci dice che un nostro antenato diretto non possa essere illegittimo# " adottato# $o spirito comprende la carne e lo %pirito di Dio comprende lo spirito umano senza annullarlo, senza confondersi, ma assimilandolo nell’amore& la comunione d’amore rende più uniti dell’unit'. $a %toria della %alvezza e, perci(, la %toria della Chiesa, è la mia storia. $e storie particolari& nazionali, regionali, famigliari, personali in certo modo sono dentro! la grande storia, su cui si innesta la %toria della salvezza, come l’innesto di un buon albero da frutto sul tronco di un albero selvatico. )utto il bene viene da Dio ed il male viene da chi ha scelto di esserne nemico. *er questo se un nostro antenato si fosse dannato all’inferno noi, almeno a livello essenziale, non ne saremmo menomati& la sua genitorialit' è supplita da Dio. + quello che di buono abbiamo ricevuto dai nostri antenati, buoni o cattivi che siano stati, è sempre dono di Dio. %i possono pensare cose nuove o pensare cose vecchie, vedere cose nuove, o cose gi' viste. n ogni caso, per(, occorre sempre un approccio nuovo. Cosicch- il pensare a cose conosciute possa diventare un ripensare e un vedere cose viste un rivedere, nel senso di pensarle e vederle in modo nuovo ed originale. )utto deve diventare esperienza autentica. n questo senso il ricordare non pu( essere fine a se stesso, ma deve in qualche modo farci rivivere ci( che si ricorda, donandoci a livello interiore qualcosa di nuovo. + il pensare la storia deve essere un fare memoria nel /emoriale della %toria della %alvezza, cioè un rivivere la storia, in cui è inserita la nostra storia, vivendo di ci( che lo spirito umano ha espresso di autentico, ma inserendolo nella %toria della %alvezza, che è la storia dell’umanit' rinnovata e che si rinnova, attraverso cui opera lo %pirito di Dio, che pu( sanare ogni ferita, sia a livello generale, che personale.  0ella storia di ognuno è come inscritta tutta la storia, con tutte le sue possibilit' non concretizzate,  perch- vi è inscritta la storia di Gesù. Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio !, proclama l’1postolo *aolo. $a storia, e le singole storie in cui si manifesta, è una storia di dolore, meschinit', piccolezze, mediocrit', squallore, affanni. /a in mezzo a questa melma c’è una pepita d’oro& la salvezza di Gesù. 2uesta pepita non disdegna di toccare la melma& la melma, infatti, non pu( sporcare o rendere meno  preziosa una pepita, ma, anzi, anche un torrente fangoso diviene prezioso se contiene un filone d’oro.

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7/26/2019 Dio della storia

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Dio della storia

Come non c’è unione più grande dell’amore, che congiunge anche i più diversi, così non c’è

separazione più grande dell’egoismo, che divide in se stessa perfino la medesima persona.

Da quando la genealogia di Gesù, che ci ha generato alla grazia, si è staccata da quella precedentedella tradizione ebraica, assumendo nuovi e più profondi significati, ogni genealogia deve riferirsi e

innestarsi! ad essa.

"ccorrono nuovi criteri, criteri più veri, nel considerare le genealogie.

Del resto chi ci dice che un nostro antenato diretto non possa essere illegittimo# " adottato# $o

spirito comprende la carne e lo %pirito di Dio comprende lo spirito umano senza annullarlo, senza

confondersi, ma assimilandolo nell’amore& la comunione d’amore rende più uniti dell’unit'.

$a %toria della %alvezza e, perci(, la %toria della Chiesa, è la mia storia. $e storie particolari&

nazionali, regionali, famigliari, personali in certo modo sono dentro! la grande storia, su cui si

innesta la %toria della salvezza, come l’innesto di un buon albero da frutto sul tronco di un alberoselvatico.

)utto il bene viene da Dio ed il male viene da chi ha scelto di esserne nemico. *er questo se un

nostro antenato si fosse dannato all’inferno noi, almeno a livello essenziale, non ne saremmo

menomati& la sua genitorialit' è supplita da Dio. + quello che di buono abbiamo ricevuto dai nostri

antenati, buoni o cattivi che siano stati, è sempre dono di Dio.

%i possono pensare cose nuove o pensare cose vecchie, vedere cose nuove, o cose gi' viste. n ogni

caso, per(, occorre sempre un approccio nuovo. Cosicch- il pensare a cose conosciute possa

diventare un ripensare e un vedere cose viste un rivedere, nel senso di pensarle e vederle in modo

nuovo ed originale. )utto deve diventare esperienza autentica.

n questo senso il ricordare non pu( essere fine a se stesso, ma deve in qualche modo farci rivivere

ci( che si ricorda, donandoci a livello interiore qualcosa di nuovo. + il pensare la storia deve essere

un fare memoria nel /emoriale della %toria della %alvezza, cioè un rivivere la storia, in cui è

inserita la nostra storia, vivendo di ci( che lo spirito umano ha espresso di autentico, ma inserendolo

nella %toria della %alvezza, che è la storia dell’umanit' rinnovata e che si rinnova, attraverso cui

opera lo %pirito di Dio, che pu( sanare ogni ferita, sia a livello generale, che personale.

 0ella storia di ognuno è come inscritta tutta la storia, con tutte le sue possibilit' non concretizzate,

 perch- vi è inscritta la storia di Gesù.Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio!, proclama l’1postolo *aolo.

$a storia, e le singole storie in cui si manifesta, è una storia di dolore, meschinit', piccolezze,

mediocrit', squallore, affanni. /a in mezzo a questa melma c’è una pepita d’oro& la salvezza di

Gesù.

2uesta pepita non disdegna di toccare la melma& la melma, infatti, non pu( sporcare o rendere meno

 preziosa una pepita, ma, anzi, anche un torrente fangoso diviene prezioso se contiene un filone

d’oro.