DINAMICA DELLE RELAZIONI OGGETTUALI Gli autori: Anna Freud Prof.ssa Barbara Lucchesi.

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DINAMICA DELLE RELAZIONI OGGETTUALI Gli autori: Anna Freud Prof.ssa Barbara Lucchesi

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DINAMICA DELLE RELAZIONI OGGETTUALI

Gli autori:

Anna Freud

Prof.ssa Barbara Lucchesi

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Anna FreudLa vita

►Nasce a Vienna nel 1895► l'unica della famiglia a continuare la

tradizione scientifica del fondatore della psicoanalisi.

►Tra Anna e il padre Sigmund vi è un legame inscindibile, oltre ad essere padre e figlia li accomuna l'interesse viscerale per la psicoanalisi.

► Fin dall'adolescenza Anna è desiderosa di occuparsi del padre, nonostante lui ami anche gli altri figli, il rapporto con Anna risulta unico, caratterizzato da consigli e discorsi a sfondo psicoanalitico; Anna è per Freud "la cara e unica figlia".

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Anna FreudLa vita

►Terminati gli studi magistrali diventa insegnante, ma sempre più interessata e affascinata dagli studi psicoanalitici (legge le opere del padre e ne rimane colpita), il suo futuro sarà la psicoanalisi.

►Entra nel 1922, a far parte della società Psicoanalitica di Vienna, dedicandosi alla psicoanalisi infantile.

►Nel 1937 assieme a Dorothy Burlingham, organizza a Vienna il primo asilo per bambini poveri sempre con una conduzione psicoanalitica.

►Nel 1938, si trasferisce a Londra con il padre.

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Anna FreudLa vita

►E' il 1926 e le condizioni di Freud mostrano alti e bassi, egli spera comunque di continuare il suo lavoro, anche dopo le operazioni alla gola avvenute nel 1923;

►nel gennaio del 1924 riprende a rivedere i suoi pazienti tra cui una particolarissima: Anna, con tutto ciò che ne consegue.

► I due, ormai diventati inseparabili sia sul piano intellettuale che su quello affettivo, rimarranno uniti fino alla fine.

►Anna Freud muore a Londra nel 1982

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Anna FreudLa vita

►Nel 1937 assieme a Dorothy Burlingham, organizzò a Vienna il primo asilo per bambini poveri sempre con una conduzione psicoanalitica.

►Nel 1938, dovette trasferirsi a Londra con il padre

►Muore a Londra nel 1982

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Anna FreudI contributi originali

►Importanza data all’Io e ai Meccanismi di Difesa;

►L’attenzione rivolta al soggetto in età evolutiva: Osservazione infantile; Interesse alla prevenzione;

►Attenzione al punto di vista evolutivo nel bambino e nell’adulto: Modello di comprensione della normalità e

patologia; Teoria della tecnica della psicoanalisi

infantile.

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Importanza data all’Io e ai Meccanismi di DifesaPsicoanalisi = psicologia dell’inconscio

“si pensava: che il termine psicoanalisi dovesse essere riservato

esclusivamente a nuove scoperte concernenti la vita psichica inconscia;

che il valore scientifico e terapeutico del trattamento fosse direttamente proporzionale alla profondità degli strati psichici presi in esame” A. freud

“ogni qual volta l’interesse si trasferiva da un livello più profondo ad uno più superficiale, dall’Es all’Io, si correva il rischio di essere accusati di apostasia nei confronti della

psicoanalisi” A. Freud

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Importanza data all’Io e ai Meccanismi di Difesa“oggi il fine della psicoanalisi è acquisire conoscenze complete di tutte le istanze e

chiarirne i rapporti reciproci”. A. Freud►I contenuti dell’ Es non possono essere

conosciuti direttamente ma soltanto attraverso i derivati dell’Io: Se Es ed Io sono in armonia -> il processo di

liberazione della tensione non richiede la partecipazione dell’Io e può essere osservato;

Se Es ed io non sono in armonia -> il passaggio di impulsi da luogo a conflitti, l’osservazione viene interrotta, l’Es viene considerato un intruso dall’Io, l’Io mette in atto meccanismi di difesa per proteggere i propri confini.

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Importanza data all’Io e ai Meccanismi di Difesa

Se Es ed io non sono in armonia

Quello che attraverso l’Io si rivela è una pulsione dell’Es non più genuina ma

modificata: dalle misure difensive dell’Io, dall’azione della terza istanza, il Super-io.

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Importanza data all’Io e ai Meccanismi di Difesa

►Descrive numerose “manovre” che l’Io può usare per proteggere se stesso dal pericolo che può sorgere sia dall’interno che dall’esterno dell’individuo;

►Distingue tra difese “primitive” e difese “evolute”, mostrando il suo crescente interesse per la costruzione di un punto di vista sistematico evolutivo nella psicopatologia.

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L’attenzione rivolta al soggetto in età evolutiva

Osservazione infantile; Interesse alla prevenzione;

►Cominciò l’osservazione infantile prima nella Jackson Nursery a Vienna poi nella War Nurseries a Londra.

►Successivamente concentrò la sua attenzione sui bambini sopravvissuti ai campi di concentramento e con l’apertura della Hampsted Clinic (attualmente Anna Freud Centre), sugli aspetti educativi.

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L’attenzione rivolta al soggetto in età evolutiva Osservazione infantile; Interesse alla prevenzione;

►Cercò di mettere l’ “educazione” su basi analitiche al servizio della prevenzione delle nevrosi nell’infanzia;

Educazione = non riguardava aspetti pedagogici, ma “traduceva” le concezioni psicoanalitiche in possibilità di aiutare il bambino a progredire nello sviluppo normale.

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L’attenzione rivolta al soggetto in età evolutiva Osservazione infantile; Interesse alla prevenzione;

Col passare del tempo divenne meno ottimista riguardo la possibilità che una educazione psicoanalitica potesse prevenire la psicopatologia.

► La divisione di personalità in Es, Io, Super-io ci pone dinanzi ad una struttura psichica in cui ogni parte ha origini, scopi e funzionamenti specifici. “per definizione le diverse istanze psichiche interferiscono l’una con l’altra, e ciò dà luogo

alle discordie e agli scontri interni che raggiungono la coscienza sotto forma di

conflitti psichici” A. Freud

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L’attenzione rivolta al soggetto in età evolutivaInfluenza della realtà genitoriale e dell’ambiente

“l’analista infantile che interpreta solo in termini di realtà interna rischia di trascurare resoconti sulle

circostanze ambientali non meno importanti”MA

ciò non indica che la sola alterazione della realtà esterna possa produrre un effetto curativo

“i fattori esterni dannosi acquistano significato patologico attraverso l’interazione con le predisposizioni innate e gli atteggiamenti

interiorizzati acquisiti”

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Approccio evolutivo alla normalità e patologia nel bambino, adolescente ed adulto

Modello: Elabora il concetto di Armonia e Disarmonia

interna; Il processo evolutivo si basa su 3 componenti:

►Dotazione naturale, patrimonio congenito;►Ambiente (apporti parentali, scolastici,

educativi);►Grado di strutturazione e maturazione

raggiunto all’interno della personalità.

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Approccio evolutivo

L’accertamento diagnostico nel bambinoLimiti: valutazione di una situazione interna di un

individuo in evoluzione

Sintomi, Inibizioni, Ansie non hanno lo stesso significato che assumeranno in seguito

nell’adulto.Possono indicare:

Stress evolutivi che non lasciano traccia una volta superata la fase o che lasciano il posto ad altri segni o ad un’area di maggiore vulnerabilità;

Segni iniziale di disturbi che permarranno

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Approccio evolutivo

L’accertamento diagnostico nel bambinoLimiti: per l’adulto criterio di normalità è:

saper gestire compiti vitali (lavoro, vita sessuale-affettiva)

Nel bambino il successo o fallimento nella gestione di compiti appropriati all’età non ha lo stesso

significato di criterio discriminante di normalità come nell’adulto.

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Approccio evolutivo

L’accertamento diagnostico nel bambino

Non può essere effettuato sulla base di criteri sintomatologici (inibizioni e ansie), né

d’adattamento nei compiti vitali.

A. Freud propone la valutazione delle capacità:

a) di progredire lungo le sequenze evolutive;b) di danno relativo a tali capacità di

evolvere;

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Approccio evolutivo

L’accertamento diagnostico nel bambino

Premessa di approccio evolutivo: considerazioni di natura evolutiva sono prioritarie

rispetto alla sintomatologia o ai comportamenti anomali presenti nel bambino al momento della valutazione.

► Il compito del valutatore è accertare: dove il bambino si colloca lungo la scala evolutiva; se la sua posizione è adeguata all’età, precoce o

ritardata; in che modo e misura circostanze interne ed

esterne osservabili e i sintomi esistenti, interferiscono con la possibilità di crescita futura.

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Approccio evolutivo

L’accertamento diagnostico nel bambino

DUE tipi di strumenti:

► Linee evolutive;

► Profilo Metapsicologico.

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Approccio evolutivo

L’accertamento diagnostico nel bambino

► Le Linee evolutive individuano: Relazioni tra Es, Io e Super-io; Livelli di evoluzione; La loro reazione alle influenze ambientali; Le loro sequenze collegate.

► Un prototipo di linea evolutiva è la sequenza che conduce dalla dipendenza dalle cure materne all’autonomia.

Dall’egocentrismo alla socievolezza; Dal gioco autoerotico all’oggetto transizionale, all’oggetto; Dall’attività di gioco all’impegno lavorativo …

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Approccio evolutivo

L’accertamento diagnostico nel bambino► Il Profilo Metapsicologico : Si prefigge una diagnosi psicoanalitica del

bambino, che consiste appunto nel comprenderlo all’interno del quadro psicoanalitico di riferimento.

Prima consultazione

Profilo iniziale

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Anna FreudI contributi originaliApproccio evolutivo

L’accertamento diagnostico nel bambinoIl Profilo Metapsicologico

Profilo iniziale

Ipotesi sulla organizzazione mentale e sull’intervento appropriato da adottare.

Parent Guidance Trattamento Psicoanalitico

Intensivo

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Approccio evolutivo

L’accertamento diagnostico nel bambinoIl Profilo Metapsicologico

Profilo inizialeParent Guidance

Nelle situazioni ancore reattive e/o quando l’ambiente è suscettibile di modificazioni facilitanti lo sviluppo.In presenza di risposte temporanee tra il bambino ed il modo esterno o conflitti relativi alla fase evolutiva.Es: Ritardi nello sviluppo del linguaggio, nel controllo sfinterico, nel controllo dell’aggressività.

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Approccio evolutivo

L’accertamento diagnostico nel bambinoIl Profilo Metapsicologico

Profilo inizialeTrattamento intensivo psicoanalitico

Disturbo interiorizzato, basso grado di strutturazione dell’Io, difficoltà a distinguere realtà e fantasia, assenza di relazioni oggettuali adeguate all’età, difficoltà di raggiungimento di senso stabile del sé, gravi disarmonie evolutive o arresto evolutivo

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Approccio evolutivo

L’accertamento diagnostico nel bambinoIl Profilo Metapsicologico

Ideato inizialmente per i quadri nevrotici sarà esteso

Ad altre categorie A diverse età.

nosografiche. “baby profile”

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Approccio evolutivo

L’accertamento diagnostico nel bambino► Il Profilo Metapsicologico individua:

Aspetti del funzionamento mentale e reciproche interconnessioni;

Adattamento interno alla realtà esterna o fallimento dell’adattamento;

Il procedere dello sviluppo psicologico in rapporto all’età: quanto è internamente strutturato o ancora in funzione degli apporti esterni?

► Il profilo non è composto di un elenco di item, ma diviso in 2parti:

Elementi esterni; Elementi interni: stato mentale suddiviso in descrizioni

strutturale e organizzazione patologica.

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Approccio evolutivo

L’accertamento diagnostico nel bambinoIl Profilo Metapsicologico

Importante è l’aver dato spazio sia agli elementi di funzionamento sano che

patologicodistinguendo:

Difficoltà derivate dallo stadio di sviluppo, transitorie e “normali”

Conflitti con una soluzione permanente e duratura che comporta l’esistenza di una

psicopatologia.

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Bibliografia

► Jay R. Greenberg, Stephen A. Mitchell, Le Relazioni oggettuali nella teoria psicanalitica, Il Mulino, Bologna 1986

►Adriana Lis, Silvio Stella, Giulio Cesare Zavattini, Manuale di psicologia dinamica, Il Mulino, Bologna 1999

►A. Freud, L’ Io e i mecccanismi di difesa, Psycho, Firenze 1967

► J. De Ajuriaguerra, D. Marcelli, Psicopatologia del Bambino, Masson, Milano 1986