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DigiTouch Bilancio intermedio consolidato del Gruppo al 30 giugno 2016

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DigiTouch Bilancio intermedio consolidato del Gruppo

al 30 giugno 2016

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Indice

1. Introduzione Principali dati economico-finanziari consolidati del Gruppo DigiTouch Azionariato Organi Sociali DigiTouch in Borsa

2. Relazione sulla Gestione Premessa Andamento economico-finanziario consolidato del Gruppo DigiTouch Andamento economico-gestionale delle società del Gruppo DigiTouch Rapporti con parti correlate Eventi significativi del primo semestre 2016 e avvenuti dopo la chiusura del semestre Altre informazioni Obiettivi e politiche di gestione del rischio e relativa esposizione Evoluzione prevedibile della gestione

3. Bilancio intermedio consolidato: prospetti contabili e nota integrativa del Gruppo DigiTouch

4. Relazione Relazione della Società di revisione

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1. Introduzione

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Principali dati economico-finanziari consolidati del Gruppo DigiTouch

[1] EBITDA calcolato come differenza tra valore e costi della produzione, più ammortamenti, più svalutazioni, accantonamenti per rischi e oneri diversi di gestione [2] Calcolato assumendo il numero delle azioni in circolazione alla fine dell'esercizio [3] Calcolato assumendo il numero delle azioni in circolazione alla fine dell'esercizio maggiorato del numero delle azioni risultante in caso di conversione integrale del prestito obbligazionario n.a. non applicabile in virtù della posizione finanziaria netta positiva

(unità di euro) 1°Semestre 1°Semestre

2016 (Reported) 2015 (Reported)

Ricavi totali 13.541.497 10.454.877

Margine operativo lordo (EBITDA) [1] 1.847.187 1.509.615

in % dei ricavi 13,64 14,44

Risultato operativo (EBIT) 525.173 1.026.357

in % dei ricavi 3,9 9,8

Utile (consolidato) 1.035.491 816.864

in % dei ricavi 7,6 7,8

Utile (quota del Gruppo) 1.037.679 595.123

Utile (quota di terzi) (2.188) 221.741

Utile base per azione [2] 0,07 0,04

Utile diluito per azione [3] 0,07 0,04

30/06/2016 31/12/2015

Reported Reported

Patrimonio netto 13.691.274 12.655.783

Indebitamento finanziario netto (204.650) 1.392.507

Leverage n.a. 0,11

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Azionariato e organigramma

Situazione al 30 giugno 2016 e progress al 30 settembre 2016

* Il 22 luglio 2016 è stato firmato un aumento di capitale di Back Office Srl che ha permesso di consolidare

la quota direttamente controllata da DigiTouch al 100%.

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Organi sociali

Consiglio di Amministrazione1 Presidente Simone Ranucci Brandimarte

Consigliere Delegato Paolo Mardegan

Consigliere Marco Trombetti

Consigliere non esecutivo Daniele Meini

Consigliere indipendente Mauro Del Rio

Collegio Sindacale1 Presidente Paolo Flaminio Storti

Sindaco effettivo Alberto Carlo Magrì

Sindaco effettivo Roberto Colarusso

Sindaco supplente Stefano Vittadini

Sindaco supplente Luca Santaroni

Società di revisione2 BDO Italia S.p.A.

1 Con nomina da parte dell’Assemblea dell’11 febbraio 2015 e in carica per gli esercizi dal 2015 al 2017.

Il 29 aprile 2016 l’Assemblea dei Soci di DigiTouch SpA si è riunita per deliberare tra i vari punti all'ordine del giorno anche la

nomina del Sig. Marco Trombetti come amministratore di DigiTouch S.p.A. in sostituzione del Sig. Matteo Antonelli, su richiesta

del socio sig. Daniele Meini, pervenuta in data 14 aprile 2016 e corredata da Relazione illustrativa depositata agli atti della

società.

Il 25 luglio 2016 si è tenuta l’Assemblea Ordinaria dei Soci di DigiTouch SpA per deliberare sull’Integrazione del collegio

sindacale in seguito alle dimissioni del Presidente Dott. Sergio Gemma, del Sindaco Effettivo Dott. Domenico Antonio Italiano e

del Sindaco Supplente Dott. Paolo Castellano. L'Assemblea ha approvato la lista unitaria dei candidati presentata dall’azionista

Daniele Meini, titolare di n. 1.650.500 azioni, pari al 11,88% del capitale sociale di DigiTouch S.p.A.

2In data 24 luglio 2015 per effetto della cessione del ramo di azienda audit da Mazars S.p.A., revisore legale nominato da parte

dell’Assemblea dei Soci dell’11 febbraio 2015(in carica per gli esercizi dal 2015 al 2017), a BDO Italia S.p.A , ai sensi e per gli

effetti di legge, l’incarico di revisione legale prosegue senza soluzione di continuità con la Società cessionaria , alle medesime

condizioni e termini già previsti.

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Il Consiglio di Amministrazione: una squadra giovane e di comprovata

esperienza

Simone Ranucci Brandimarte

Paolo Mardegan

Marco Trombetti

Daniele Meini

Mauro Del Rio

Simone Ranucci Brandimarte è nato a Roma il 24 marzo 1973 e ha un’esperienza di 18 anni nel settore del business

digitale e mobile. È stato tra i fondatori di Buongiorno, società leader nel mobile marketing e nel digital entertainment,

presso cui ha svolto il ruolo di managing director, svolgendo inoltre gli incarichi di CEO e COO presso Buongiorno Hong

Kong fino al 2010, joint venture tra Mitsui e Buongiorno. Nel 2010 ha fondato Glamoo, società attiva nel settore del

c.d. “mobile SoLo” (social & location) e del mobile couponing. Simone Ranucci Brandimarte è inoltre co-fondatore,

business angel e advisor di diverse start-up attive in Europa e Asia, tra cui WithFounders. Collabora con DigiTouch dal

2007, di cui è diventato presidente del Consiglio di Amministrazione nel marzo 2014.

Mauro Del Rio è nato a Sant’Ilario d’Enza (RE), 20 febbraio 1964. E’ fondatore e Presidente di Buongiorno, fondata nel

1999, quotata in Borsa Italiana nel 2003 ed acquistata per circa 300 milioni di dollari da NTT Docomo nel 2012.Mauro

Del Rio è anche amministratore di Docomo Deutschland (la società europea holding di NTT Docomo) e Consigliere

indipendente in Seat Pagine Gialle (Directories) e Gazzetta di Parma. Prima di fondare Buongiorno Mauro ha

collaborato con Andersen Consulting (ora Accenture) dove ha lavorato sulla strategia di internet e Ote

Telecomunicazioni S.p.A.(società del Gruppo Marconi) occupandosi di R&S e progettazione hardware. Mauro Del Rio è

in possesso di una laurea in ingegneria presso Università di Bologna e di un master in IT da Cefriel-Politecnico di

Milano.

(società del Gruppo Marconi) occupandosi di R&S e progettazione hardware. Mauro Del Rio è in possesso di una

laurea in ingegneria presso Università di Bologna e di un master in IT da Cefriel-Politecnico di Milano.

Paolo Mardegan è nato a Milano il 20 agosto 1971 ed è laureato in Scienze politiche presso l’Università Cattolica Sacro

Cuore nel 1995. Dal 1995 al 1996line producer per Mediaset. Dal 1997 al 1998 editor presso Bancalavoro, lanciando il

primo sito web di ricerca e offerta di lavoro. Tra il 1998 e il 1999 producer per Tv Net, seguendo la realizzazione del

canale televisione per il sito “mediasetonline.com”. Dal 1999 al 2000 con Think come product & content manager,

curando la gestione del Sito “Hot.it” e lo sviluppo di CanaleSport.com e, tra il 2000 e il 2001, business development

manager. Dal 2001 al 2002 responsabile marketing & business development presso IN3. Dal 2002 al 2006 director

content development, responsabile della creazione, sviluppo e fornitura per i paesi in cui operava Buongiorno

Vitaminic. Dal 2006 al 2009 premium business director, responsabile dell’area “sms premium” per NeoNetwork,

società del gruppo Magnolia. Nel 2009 entra in DigiTouch, assumendo nel 2010 il ruolo di Direttore Generale e

Amministratore Delegato. E’ oggi anche Membro del Consiglio Direttivo 2014/2017 di IAB Italia

Marco Trombetti è nato a Roma il 14/03/1976. È fondatore e Amministratore Delegato di Translated, azienda leader

mondiale nelle traduzioni online. Recentemente ha fondato Pi Campus un fondo di venture capital per la fase seed.

Precedentemente ha fondato Memopal, uno dei primi sistemi di cloud storage.

Daniele Meini è nato a Roma il giorno 8 agosto 1970. Ha conseguito una laurea in Economia e Commercio, cum laude,

presso l’università La Sapienza nel 1994 e un MBA presso la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido

Carli – Luiss nel 1996. Daniele Meini ha lavorato dal 1996 al 2000 come consulente aziendale nella divisione Strategic

Services di Andersen Consulting e successivamente presso Buongiorno Group, come financial e administrative

manager fino al 2004 e come CFO fino al 2007; in seguito, dal 2007 al 2011 è stato business development manager per

Autostrade per l’Italia S.p.A. e dal 2011 è CEO di Ecomouv. È inoltre attivo in qualità di business angel su

diversiprogetti.

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DigiTouch in Borsa

Fonte dati: Borsa Italiana

Principali dati di mercato 30/06/2016

Capitale sociale (€) 1 694.835

Numero azioni 1 13.896.695

Capitalizzazione di borsa al 30 giugno 2016 (€) 25.806.163

Utile per azione (€) 2 0,07

FFO per azione (€) 3 0,13

Prezzo al 30 giugno 2016 (€) 3 1,86

Prezzo massimo (€) 4 2,30

Prezzo minimo (€) 4 1,80

Prezzo per azione/Utile per azione (P/E) 5

24,92

Prezzo per azione/FFO per azione 7

14,21

Market to book value 6

1,88

1 Dato risultante post ammissione alla negoziazione presso AIM Italia2 Calcolato in base all'utile di Consolidato di Gruppo del primo semestre 2016 e al numero di azioni di cui alla nota 13 Prezzo di chiusura4 Range di prezzo registrato nel periodo dal 1 gennaio al 30 giugno 2016

5 Calcolato in base al prezzo di chiusura al 30 giugno 2016 e sull'utile di Gruppo consolidato del primo semestre 20166 Calcolato in base alla capitalizzazione di chiusura e al patrimonio netto di Gruppo al 30 giugno 20167 Calcolato in base alla capitalizzazione di chiusura e al FFO di Gruppo al 30 giugno 2016

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2. Relazione sulla gestione

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Premessa Evoluzione della struttura del Gruppo

Nel corso del 2016 il Gruppo DigiTouch ha proseguito nel suo percorso di crescita e sviluppo del Piano

Industriale sia attraverso la crescita organica che attraverso operazioni di merger&acquisition che hanno

permesso di ampliare il portafoglio di prodotti e servizi offerti alla clientela e rendere più chiara e lineare

la value proposition (in quest’ottica si deve interpretare la cessione della maggioranza della

concessionaria interna MediaMob).

Relativamente al perimetro di consolidamento del primo semestre questo comprende il 100% di

Performedia S.r.l., E3 S.r.l., Audiens S.r.l. e Automotive Digital Solutions S.r.l. e l’80,96% di Back Office

S.r.l.. Non rientrano nel consolidamento in quanto partecipazioni di minoranza il 10% di Opengate S.r.l. e

il 42% di Mediamob S.r.l..

Nei mesi immediatamente successivi si sono perfezionate altre operazioni importanti e in particolare il:

13 luglio: acquisto del 100% di Optimized Group S.r.l. società di Milano attiva nella gestione e pianificazione di campagne di SEO e SEM che integra l’offerta performance del Gruppo;

22 luglio: aumento di capitale di Audiens S.r.l. attraverso il conferimento in natura della piattaforma tecnologica che è stata sviluppata nel corso degli ultimi 15 mesi e di cui si è avviata la commercializzazione ad inizio 2016;

22 luglio: aumento di capitale di Back Office che ha permesso di consolidare la quota direttamente controllata da DigiTouch al 100%

22 luglio: delibera del progetto di fusione inversa di CRM S.r.l. in E3 S.r.l. che permetterà di accorciare la filiera di controllo in una logica di semplificazione e razionalizzazione della struttura societaria.

Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo DigiTouch ha anche deciso di avviare un progetto di

aumento di capitale della controllata Audiens Srl per un ammontare compreso tra 1,0 e 1,5 milioni di Euro.

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La struttura del Gruppo DigiTouch al 30 giugno 2016 risulta quindi come segue:

Variazioni nel perimetro di consolidamento:

1. Acquisto del 10% in Open Gate Italia Srl

2. Cessione della partecipazione di maggioranza (51%) in MediaMob Srl

3. Fusione mediante incorporazione della società CRM Srl in E3 Srl per semplificare la catena

societaria

4. Acquisto del 100% di Optimized Group Srl perfezionato a luglio 2016

*Nota con riferimento a Back Office Srl: il 22 luglio 2016 è stato firmato un aumento di capitale di Back

Office Srl che ha permesso di consolidare la quota direttamente controllata da DigiTouch al 100%.

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Sviluppo del Gruppo nel corso del primo semestre 2016

Nel corso del primo semestre 2016 il Gruppo DigiTouch ha consolidato le acquisizioni completate l’anno precedente e aperto nuovi rapporti con primari clienti. Questo si è tradotto in una crescita dei ricavi molto significativa pari a 32% sulle due principali linee di business di DigiTouch: Mobile&Social Advertising e Performance Advertising.

I risultati sono riportati nel grafico seguente, dal quale si evince che la unit Mobile&Social cresce più velocemente di quella Performance:

Divisione: Mobile&Social Media Marketing

La divisione Mobile&Social Media ha realizzato ricavi complessivi per 10,4 milioni di Euro (l’incidenza di

MediaMob è stata pari a 1 milione di Euro nel periodo di consolidamento compreso tra il 1 gennaio e

l’31 maggio).

Il trend di crescita della Vostra società è stato molto positivo, in particolare con riferimento ad un

contesto di mercato che ha mostrato un trend di crescita importante. L’Osservatorio Internet Media del

Politecnico di Milano, ha riportato che il mercato italiano degli Internet Media – determinato da

pubblicità online (per il 95%) e da acquisti degli utenti di notizie, video e musica – nel 2016 registra un

forte incremento (11%), in linea con la tendenza del 2015. Un dato molto significativo, se lo si confronta

con quello della Tv che rimane stabile, e quello in flessione della carta stampata.

Marta Valsecchi, direttore dell’Osservatorio, ha affermato che “il mercato pubblicitario complessivo nel

2015 vale 7,4 miliardi di euro, in leggera crescita (+3%) rispetto al 2014. L’Internet advertising ha

rafforzato la sua posizione di secondo mezzo pubblicitario italiano con una quota del 29% (rispetto al

27% nel 2014), alle spalle della televisione, che continua a valere il 49% (50% nel 2014) ma sempre

davanti alla stampa che scende al 17% (18% nel 2014) e alla radio (stabile al 5%).”

Divisione: Performance Marketing

La divisione performance ha generato ricavi per complessivi 2,7 milioni di Euro. Per la prima volta si

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raccolgono i primi dati in Italia sul performance marketing. Ancora Marta Valsecchi, direttore

Osservatori Internet Media e Mobile Strategy degli Osservatori Digital Innovation Polimi afferma: “Se si

considera che il search rappresenta un terzo di tutto il digital advertising e che parte di esso fa parte del

performance marketing, ci si rende conto di quanto pesi sul settore il performance. Attualmente il

performance marketing rappresenta circa il 50-55% del digital advertising”.

Un dato di mercato inferiore rispetto alle stime fornite da IAB US che registrano circa il 65% di

performance marketing sul totale mercato della pubblicità digitale.

La strategia del Gruppo DigiTouch è stata quella di presidiare direttamente questi segmento di mercato

attraverso assets e una offerta proprietaria. In questo, senso nel corso del primo semestre 2016 si è

rilanciato il portale “mutuiperlacasa.com” per potenziare l’offerta nel settore performance per banche

ed istituti finanziari e si è rafforzata l’offerta nel crescente mercato del SEM (search engine marketing) e

del SEO (search engine optimization) tramite l’acquisizione di Optimized Group.

Il portale verticale sulla comparazione di auto nuove denominato “autoandplus” è stato mantenuto

ancora in fase di test, in prospettiva di lanciarlo in modo importante in chiave commerciale nel 2017.

Divisione: Mobile Data Profiling & Analytics

Per quanto riguarda la divisione “big data” questo business costituisce l’attività che Audiens s.r.l. si

propone di offrire sul mercato. Nata come divisione di business di DigiTouch, quest’ultima ha

sostanzialmente svolto un ruolo di incubatore tecnologico di Audiens, mettendo a disposizione risorse

finanziarie e umane, che hanno consentito di mettere a punto una piattaforma tecnologica di gestione

di cluster anonimi e autorizzati (Audiens), raccolti da operatori telefonici per la loro valorizzazione nel

planning di campagne di advertising su device mobili.

L’attività di incubatore ha consentito di sviluppare un servizio di mobile analytics per editori e brand che

hanno mobile sites o mobile apps per la conoscenza dei profili socio-demografici dei visitatori. Pertanto,

Audiens di fatto rappresenta una Data Monetization Platform (DMP), cioè una piattaforma tecnologica

che consente di profilare dati che hanno un valore pubblicitario, che è basata su due moduli tecnologici:

un modulo di mobile analytics, cioè di analisi dei dati degli utenti di device mobili, e un modulo di mobile

profiling, cioè funzionale alla pubblicità automatizzata su dati profilati.

Gli elementi di profilazione alla base del servizio di mobile analytics e di profiling sono dati certificati, in

quanto provenienti da contratti sottoscritti tra gli operatori telefonici e gli utenti di device mobili, e di

qualità elevata, in quanto i contenuti informativi sono più ampi e dettagliati rispetto a quelli ottenibili da

tecnologia cookie-based.

Inoltre, il software Audiens non consente solamente di ottenere più informazioni rispetto alla tecnologia

cookie-based, ma anche di ottenere più dati rispetto allo standard del mobile profiling e di elaborare in

misura più approfondita i dati degli utenti di device mobili resi disponibili dagli operatori telefonici.

Infine, Audiens rende disponibile agli operatori di telefonia mobile con i quali ha sottoscritto e

sottoscriverà accordi tecnologico-commerciali, un software di reportistica e analisi dei comportamenti

dei loro utenti, e ai digital brand ed editori un software per le analisi di comportamenti e di efficacia di

campagne pubblicitarie effettuabili autonomamente.

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Dalla costituzione della società (febbraio 2015), lo sviluppo della piattaforma tecnologica Audiens è

continuato con il supporto di DigiTouch, sia dal punto di vista finanziario che di risorse umane (attività di

sviluppo tecnologico), ma a breve, anche in funzione della operazione di aumento di capitale previsto,

finalizzato all’ingresso nel capitale sociale di potenziali investitori, DigiTouch ha perfezionato il

conferimento di tutta la piattaforma tecnologica e gli assets a questa collegata per un valore pari a circa

1,3 milioni di Euro il 22 luglio u.s..

La piattaforma Audiens, in sintesi, consente di ottimizzare il processo di compravendita di spazi

pubblicitari online ed è caratterizzata dai seguenti punti di forza:

individuazione di potenziali utenti destinatari di inserzioni pubblicitarie (target) elaborando i dati trasmessi dagli operatori telefonici;

capacità di raggiungere i potenziali utenti target attraverso differenti canali di comunicazione;

capacità di misurare l’efficienza e i risultati delle campagne pubblicitarie anche in termini di segmento di utenti target e non solo per canale pubblicitario utilizzato.

Grazie a tali caratteristiche, il servizio che Audiens è in grado di offrire rappresenta un punto di contatto

tra gli inserzionisti e gli editori, rispettivamente nell’acquisto e nella vendita degli spazi pubblicitari, con

riferimento ai circuiti di programmatic buying (acquisto di spazi pubblicitari selezionati in base a criteri

qualitativi quali abitudini e interessi dei target delle campagne) e real time bidding (acquisto di spazi

pubblicitari online in tempo reale attraverso un sistema ad asta).

Riguardo alla fornitura dei dati, Audiens ha sottoscritto il primo accordo con un operatore telefonico per

l’utilizzo ed elaborazione di dati di utenti di device mobili con H3G il 20 marzo 2015, cui ha fatto seguito

la sottoscrizione il 2 maggio 2016 di un accordo con Vodafone. L’obiettivo di Audiens è la sottoscrizione

di analoghi accordi con altri operatori telefonici per disporre di un database di utenti sempre più ampio,

che ad oggi (settembre 2016) conta su oltre 10 milioni di utenti già profilati.

Sul versante distributivo dei servizi erogati, Audiens ha sottoscritto accordi con tre importanti operatori (Demand-Side Platform): Adform, DoubleClick e, di recente, AppNexus. Questi ultimi rappresentano gli intermediari attraverso i quali Audiens offre i propri dati ai centri media, e ai quali sono resi disponibili i suoi dati profilati ai fini della implementazione delle campagne pubblicitarie. Gli accordi sottoscritti hanno consentito una integrazione completa del software Audiens con le piattaforme utilizzate da Adform, DoubleClick e da AppNexus.

*******

Sempre nel primo semestre, nel mese di giugno, si è perfezionata la cessione del 51% di MediaMob a

Mobyt. Quest’operazione s’inserisce nell’ambito del piano strategico di focalizzazione di DigiTouch sulle

proprie attività core e nella ricerca di massimizzare la marginalità aziendale. Il prezzo totale

dell’operazione è stato definito in Euro 1,275 milioni e ha permesso di realizzare una plusvalenza pari a

1,158 Euro. Allo stesso tempo DigiTouch esce dal segmento delle concessionarie indipendenti per

seguire la sua strategia di consolidamento nel business delle agenzie/centri media mobile e social da un

lato e performance dall’altro.

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Nel mese di aprile è stato acquistato il 10% di Open Gate Italia S.r.l., si tratta di una partecipazione di minoranza in una delle società di consulenza specializzata in Public Affairs, Media Relations, Strategy & Regulation più dinamiche in Italia con il quale si inoltre è definita una partnership commerciale.

Il Piano di acquisto azioni proprie

Al 30 giugno la Capogruppo DigiTouch detiene in portafoglio 38.500 azioni proprie.

Il piano di buy back in conformità con le previsioni assembleari è stato deliberato dal Consiglio di

Amministrazione di DigiTouch Spa in data 10 giugno 2015 di cui si riportano i presupposti ed i principali

obiettivi che la Società intende perseguire:

- utilizzare le proprie azioni come oggetto di investimento per un efficiente impiego della liquidità

generata dall'attività caratteristica della Società;

- procedere ad acquisti di azioni proprie dai beneficiari di eventuali piani di stock option deliberati

dai competenti organi sociali;

- consentire l'utilizzo delle azioni proprie nell'ambito di operazioni connesse alla gestione

caratteristica ovvero di progetti coerenti con le linee strategiche che la Società intende

perseguire, in relazione ai quali si concretizzi l'opportunità di scambi azionari.

L'assemblea nel febbraio 2015 aveva stabilito che l’acquisto di azioni proprie:

- potrà avvenire nei limiti degli utili distribuibili e/o delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio approvato, assicurando la parità di trattamento degli azionisti;

- interesserà solo azioni interamente liberate e, in qualunque momento, il numero massimo delle azioni proprie possedute dalla Società, non potrà superare il limite del 5% del capitale sociale della stessa, tenendo anche conto delle azioni che eventualmente dovessero essere possedute da società controllate;

- sia effettuato ad un corrispettivo non inferiore nel minimo del 20% e non superiore nel massimo del 20% (venti per cento) al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente ogni singola operazione e comunque per un controvalore massimo in ogni momento di complessivi euro 500.000;

- sia consentito per un periodo pari al periodo massimo consentito dalla legislazione vigente, mentre l'autorizzazione alla disposizione delle azioni proprie è senza limiti temporali;

- avvenga, in considerazione delle diverse finalità perseguibili mediante le operazioni sulle azioni proprie, secondo le modalità, da individuarsi di volta in volta a discrezione del Consiglio di Amministrazione;

- che i successivi atti di disposizione e l'esercizio del diritto di opzione spettante in relazione alle azioni proprie acquistate in portafoglio della Società, purché alle condizioni e nei limiti di legge, ai sensi dell'art.2357-ter c.c., in qualsiasi momento, in tutto o in parte, siano attuati mediante alienazione delle stesse sul mercato, ai blocchi o altrimenti fuori mercato, ovvero cessione di eventuali diritti reali e/o personali relativi alle stesse, attribuendo al Consiglio di Amministrazione, il potere di stabilire, nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari, i termini, le modalità e le condizioni dell'atto di disposizione delle azioni proprie ritenuti più opportuni nell'interesse della Società, fermo restando che (a)il corrispettivo della cessione del diritto di proprietà e di ogni altro diritto reale e/o personale non dovrà essere inferiore del 20% (venti per cento) rispetto al valore di mercato del diritto ceduto nel giorno precedente ogni singola cessione; (b) gli atti di disposizione effettuati nell'ambito di progetti industriali o di operazioni di finanza straordinaria, mediante operazioni di scambio, permuta o conferimento o altre modalità che implichino il trasferimento

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delle azioni proprie potranno avvenire al prezzo o al valore che risulterà congruo e in linea con l'operazione, tenuto anche conto dell'andamento del mercato.

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Andamento economico-finanziario del Gruppo DigiTouch

Gestione economica consolidata del Gruppo DigiTouch

I “Ricavi Totali” consolidati del primo semestre 2016 del Gruppo DigiTouch sono pari a euro 13.541.497,

in aumento del 29,5% rispetto al corrispondente periodo del 2015. I “Ricavi Operativi” ammontano ad

euro 13.113.995 in incremento del 32,0% rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio a

dimostrazione che il Gruppo continua a crescere anche se in un contesto competitivo molto acceso e in

un mercato che complessivamente come detto cresce di circa il 10%.

I “Costi Capitalizzati”, pari a Euro 300.821, sono diminuiti del 37% in quanto diversi progetti portati

avanti negli scorsi mesi sono venuti a compimento e in particolare il progetto Audiens.

I “Costi Operativi” consolidati del primo semestre 2016 del Gruppo DigiTouch ammontano ad euro

9.982.411 in aumento del 25,6% rispetto al primo semestre 2016 che registrava per la medesima voce

contabile costi pari a 7.950.246. La crescita importante è in linea con la crescita dei ricavi con l’obiettivo

di acquisire nuovi clienti e allargare i servizi proposti. Tra i costi operativi sono stati contabilizzati anche

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO CONSOLIDATO DEL GRUPPO DIGITOUCH

(unità di euro)

% [A] % [B] [A]-[B] %

Ricavi operativi 96,8 13.113.995 95,1 9.937.947 3.176.048 32,0

Altri ricavi 0,9 126.681 0,4 41.419 85.262 205,9

Costi capitalizzati 2,2 300.821 4,5 475.511 (174.690) (36,7)

Totale ricavi 100 13.541.497 100 10.454.877 3.086.620 29,5

Costi operativi 73,7 9.982.411 76,0 7.950.246 2.032.165 25,6

Costo del lavoro 12,6 1.711.899 9,5 995.016 716.883 72,0

EBITDA 13,6 1.847.187 14,4 1.509.615 337.572 22,4

Ammortamenti, svalutazioni,

accantonamenti e oneri diversi 9,8 1.322.014 4,6 483.258 838.756 173,6

EBIT 3,9 525.173 9,8 1.026.357 (501.184) (48,8)

Proventi/(oneri) finanziari 9,0 1.214.764 1,0 102.172 1.112.592 1.088,9

Rettifiche su attività finanziarie 0,0 (3.590) (0,1) (5.894) 2.304 (39,1)

Proventi/(oneri) straordinari 0,0 89 0,0 (5) 94 n.a.

Utile ante imposte 12,8 1.736.436 10,7 1.122.630 613.806 54,7

Imposte dell'esercizio 5,2 700.945 2,9 305.766 395.179 129,2

Utile netto consolidato 7,6 1.035.491 7,8 816.864 218.627 26,8

di competenza:

Gruppo 7,7 1.037.679 5,7 595.123 442.556 74,4

Interessenze di terzi 0,0 (2.188) 2,1 221.741 (223.929) (101,0)

n.a. non applicabile

Variazione

1° Semestre

2016

1° Semestre

2015

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euro 89mila relativi alle cause promosse da DigiTouch SpA su controversie relative all’applicazione ed

esecuzione del contratto di acquisto della Società Performedia.

Il “Costo del Lavoro” consolidato del primo semestre 2016 del Gruppo DigiTouch è pari a euro 1.711.899

in aumento del 72% rispetto al corrispondente periodo del 2015; tale dinamica è principalmente

collegata all’allargamento del perimetro di consolidamento con l’acquisizione della Società E3 e al

rafforzamento della struttura di governo centrale del Gruppo.

Il “Margine Operativo Lordo” (EBITDA) consolidato del primo semestre 2016 del Gruppo DigiTouch

ammonta ad euro 1.847.187 in aumento del 22,4% rispetto al corrispondente valore del primo semestre

2015 che riportava un dato pari a 1.509.615. Si constata una leggera flessione della marginalità relativa

che passa dal 14,4% del 2015 al 13,6% del 2016. Il Management ritiene che questo lieve decremento sia

attribuibile alla contabilizzazione degli extra costi giudiziali e sulla gestione non ancora pienamente

ottimizzata delle campagne pubblicitarie (per esempio il processo di migrazione delle campagne

advertising verso la piattaforma programmatic di Gruppo è in corso) e delle sinergie di post acquisizione.

Il “Risultato Operativo” (EBIT) consolidato del primo semestre 2016 è pari a euro 525.173 in forte

flessione rispetto al corrispondente periodo del 2015, laddove si attestava a euro 1.026.357; tale

flessione di circa il 48,8% sconta principalmente l’accresciuto peso degli ammortamenti delle

immobilizzazioni immateriali relative agli investimenti sostenuti per la quotazione e per le acquisizioni

condotte negli ultimi anni e la perdita su una posizione creditoria di euro 250mila.

I “Proventi e oneri finanziari” consolidati del primo semestre 2016 del Gruppo DigiTouch evidenziano un

saldo netto positivo di euro 1.214.764 rispetto al saldo positivo di euro 102.172 del primo semestre

2015. La forte crescita del periodo in esame è principalmente determinata dalla plusvalenza (pari a euro

1.158.716) generata dalla cessione del 51% della concessionaria MediaMob S.r.l. al Gruppo Mobyt. In

parte residuale ulteriori benefici si sono ottenuti dalla cessione di Titoli di Stato in portafoglio per

complessivi euro 129mila.

Per effetto di quanto sopra riportato l’utile ante imposte (EBT) del primo semestre 2016 del Gruppo

DigiTouch chiude con un saldo positivo euro 1.736.436.

Le “Imposte del periodo” consolidate relative al primo semestre 2016 del Gruppo DigiTouch presentano

un saldo pari a euro 700.945, in aumento del 129,2% rispetto al corrispondente dato consolidato del

primo semestre 2015 che ammontava a euro 305.766, soprattutto per il grosso impatto della

plusvalenza generata dalla cessione del 51% della concessionaria Mediamob S.r.l. completamente

tassata e dalla non deducibilità dell’ammortamento del Goodwill per complessivi euro 547.806 rispetto

al corrispondente dato consolidato del primo semestre 2015 che ammontava a euro 144.366.

L’“Utile netto consolidato del periodo” relativo al primo semestre 2016 risulta conseguentemente pari a

euro 1.035.491, in crescita del 26,8% rispetto al corrispondente dato consolidato del primo semestre

2015 che ammontava a euro 816.864.

L’“Utile netto del periodo di competenza del Gruppo” per il primo semestre 2016 si attesta ad euro

1.037.679, in aumento del 74,4% rispetto al corrispondente dato consolidato del primo semestre 2015

che ammontava a euro 595.123.

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Infine, l’”Utile netto del periodo di competenza di terzi” per il primo semestre 2016 è pari a euro (2.188),

rispetto al corrispondente dato consolidato del primo semestre 2015 che ammonta a euro 221.741.

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Struttura patrimoniale consolidata del Gruppo DigiTouch

Il capitale investito netto consolidato al 30 giugno 2016 ammonta a euro 13.486.624, sostanzialmente

stabile (incremento del 4,0%) rispetto al valore corrispondente (pari a euro 14.048.291) al 31 dicembre

2015. Infatti il capitale immobilizzato nel periodo in esame è rimasto invariato e pari a euro 14.095.473

di cui la maggior parte relativa all’avviamento (goodwill) derivante dalle partecipazioni acquisite nel

corso degli ultimi anni attraverso la crescita per linee esterne che il Gruppo ha perseguito.

Il capitale di esercizio è invece diminuito da euro 425.772 al 31 dicembre 2015 a euro 277.536 negativi

principalmente per effetto dei debiti tributari netti che ammontano, incluse le imposte anticipate, ad

euro 1.553.220 al 30 giugno 2016. In linea invece il Capitale Circolante Netto che si incrementa del solo

del 3,1% nel semestre.

La copertura del capitale investito netto consolidato al 30 giugno 2016 è assicurata dal patrimonio netto

per euro 13.691.274 e una posizione finanziaria netta consolidata positiva per euro 204.650.

La posizione finanziaria di Gruppo consolidata si compone di cassa, crediti finanziari (derivanti

dall’operazione di cessione della maggioranza di MediaMob al Gruppo Mobyt per euro 956mila) e azioni

proprie (per euro 69mila) per complessivi euro 9.578.129 e debiti finanziari consolidati per euro

9.373.479. La struttura debitoria è così composta:

STRUTTURA PATRIMONIALE CONSOLIDATA RICLASSIFICATA DEL GRUPPO DIGITOUCH

(unità di euro)

% [A] % [B] [A]-[B] %

Capitale immobilizzato 104,5 14.095.473 99,6 13.987.687 107.786 0,8

Avviamento 72,4 9.763.129 73,6 10.339.051 (575.922) (5,6)

Costi di sviluppo 1,4 182.334 2,1 298.755 (116.421) (39,0)

Altre attività immateriali 26,7 3.598.897 21,9 3.075.941 522.956 17,0

Immobilizzazioni materiali 2,1 280.264 1,9 273.640 6.624 2,4

Immobilizzazioni finanziarie 2,0 270.849 0,0 300 270.549 90.183

Capitale di esercizio (2,1) (277.536) 3,0 425.772 (703.308) (165,2)

Crediti commerciali 91,5 12.339.384 70,6 9.925.037 2.414.347 24,3

Debiti commerciali (78,3) (10.563.183) (50,9) (7.157.382) (3.405.801) 47,6

Ratei e risconti attivi e passivi (0,9) (125.870) (8,3) (1.166.309) 1.040.439 (89,2)

Altre attività e passività (14,3) (1.927.867) (8,4) (1.175.574) (752.293) 64,0

Trattamento di fine rapporto (2,5) (331.313) (2,6) (365.168) 33.855 (9,3)

CAPITALE INVESTITO NETTO 100 13.486.624 100 14.048.291 (561.667) (4,0)

Patrimonio netto del Gruppo 101,6 13.702.930 90,2 12.665.252 1.037.678 8,2

Patrimonio netto di terzi (0,1) (11.656) (0,1) (9.469) (2.187) 23,1

Patrimonio netto 101,5 13.691.274 90,1 12.655.783 1.035.491 8,2

Debiti finanziari e obbligazionari

- a breve termine 19,9 2.685.403 19,1 2.688.703 (3.300) (0,1)

- a lungo termine 49,6 6.688.076 48,8 6.856.675 (168.599) (2,5)

Disponibilità liquide ed equivalenti (62,0) (8.357.547) (53,5) (7.511.479) (846.068) 11,3

Titoli non strumentali all'attività operativa (1,6) (214.332) (4,6) (641.392) 427.060 (66,6)

Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (7,5) (1.006.250) - - (1.006.250) n.a.

Indebitamento finanziario netto (1,5) (204.650) 9,9 1.392.507 (1.597.157) (114,7)

COPERTURE 100,0 13.486.624 100 14.048.291 (561.667) (4,0)

LEVERAGE n.a. 0,11

Variazione

30 Giugno 31 Dicembre

2016 2015

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Gestione finanziaria consolidata del Gruppo DigiTouch

Il flusso di cassa netto consolidato del primo semestre in chiusura al 30 giugno 2016 generato dal

Gruppo DigiTouch risulta pari a euro 846.088 in diminuzione del 91,9% rispetto al corrispondente dato

consolidato del primo semestre 2015 che ammontava a euro 10.484.384.

I Funds From Operations consolidati (FFO), dopo un utile consolidato del Gruppo DigiTouch del primo

semestre 2016 di euro 1.035.491 e rettifiche da ammortamenti e altri componenti non monetari

imposte e interessi consolidati per complessivi euro 781.066, ammontano a euro 1.816.557 in aumento

del 19,0% rispetto al corrispondente dato consolidato del primo semestre 2015 che ammontava a euro

1.526.734.

Considerando il decremento nel capitale di esercizio consolidato per euro 192.273, nonché i flussi

finanziari consolidati generati connessi a dividendi, interessi e imposte incassati e pagati di euro

(24.885), il flusso di cassa netto consolidato da attività operativa del primo semestre 2016 del Gruppo

DigiTouch è positivo e si attesta a euro 1.599.399 in diminuzione del 17,7% rispetto al corrispondente

dato consolidato del primo semestre 2015 che ammontava a euro 1.943.960.

Dopo gli investimenti tecnici del primo semestre 2016 del Gruppo DigiTouch di euro 459.793, il Free

Cash Flow consolidato generato nel primo semestre 2016 dal Gruppo DigiTouch ammonta a euro

1.139.606 rispetto al corrispondente dato consolidato del primo semestre 2015 che ammontava a euro

(656.840).

A valle dei flussi finanziari consolidati generati dal decremento dei debiti finanziari a medio e lungo

termine che, al lordo degli investimenti in attività finanziarie non strumentali, ammontano in totale a

euro 293.514, il flusso di cassa netto consolidato del periodo risulta pertanto di euro 846.088.

Infine, la variazione della posizione finanziaria netta positiva consolidata di euro 1.597.157, si riconcilia il

Free Cash Flow consolidato generato di euro 1.139.606 mediante il flusso di cassa di altre variazioni di

euro 457.551.

Finanziamenti in essere Gruppo DigiTouch Valore Nominale Scadenza

in Euro/000

Prestito Obbligazionario a 5 anni 3.000 15-mar-20

Vendor Loans Azionisti Performedia 1.775 Vedi sezione contenziosi

Vendor Loan seconda tranche azionisti E3 1.550 08-gen-17

Earn Out azionisti E3 1.380 08-gen-18

Finanziamento Unicredit 1.581 Finanziamento a 5 anni

Totale Finanziamenti Gruppo DigiTouch 9.286

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RENDICONTO FINANZIARIO RICLASSIFICATO CONSOLIDATO DEL GRUPPO DIGITOUCH

(unità di euro)

% [A] % [B] [A]-[B] %

Utile consolidato del periodo 64,7 1.035.491 42,0 816.864 218.627 26,8

Rettifiche per ricondurre l'utile al flusso di cassa operativo:

- ammortamenti e altri componenti non monetari 81,7 1.306.846 26,6 517.704 789.142 152,4

- imposte, interessi e dividendi (32,9) (525.780) 9,9 192.166 (717.946) n.a.

Funds consolidati From Operations (FFO) 113,6 1.816.557 78,5 1.526.734 289.823 19,0

Variazione del capitale di esercizio (12,0) (192.273) 14,7 286.284 (478.557) n.a.

Imposte pagate, interessi (pagati) incassati n.a. (24.885) 6,7 130.942 (155.827) n.a.

Flusso di Cassa Netto consolidato da Attività Operativa 102 1.599.399 100 1.943.960 (344.561) (17,7)

Investimenti tecnici consolidati

Investimenti e disinv. in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda 19,9 318.750 (21,1) (409.261) 728.011 n.a.

Investimenti in immobilizzazioni immateriali (45,5) (727.205) (109,2) (2.123.681) 1.396.476 (65,8)

Altre variazioni relative all'attività di investimento (3,2) (51.338) (3,5) (67.858) 16.520 (24,3)

Free Cash Flow consolidato (FCF) 71,3 1.139.606 (33,8) (656.840) 1.796.446 n.a.

Flusso di cassa del capitale proprio n.a. - 459,5 8.931.601 (8.931.601) n.a.

Variazione debiti finanziari a breve e lungo termine (10,7) (171.839) 128,0 2.487.673 (2.659.512) n.a.

Variazioni area di consolidamento e altre (0,0) (4) (16,6) (323.050) 323.046 (100,0)

Investimenti e disinvestimenti attività finanziarie non strumentali (7,6) (121.675) 2,3 45.000 (166.675) n.a.

FLUSSO DI CASSA NETTO CONSOLIDATO DEL PERIODO 52,9 846.088 539,3 10.484.384 (9.638.296) (91,9)

VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO CONSOLIDATO

Free Cash Flow (FCF) consolidato 71,4 1.139.606 (8,2) (656.840) 1.796.446 n.a.

Flusso di cassa del capitale proprio n.a. - 111,9 8.931.601 (8.931.601) n.a.

Debiti e crediti finanziari società acquisite - (0,2) (16.864) 16.864 n.a.

Altre variazioni 28,6 457.551 (3,5) (278.398) 735.949 n.a.

VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO CONSOLIDATO 100 1.597.157 100 (7.979.499) 9.576.656 n.a.

Variazione

1° Semestre

2016

1° Semestre

2015

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Andamento economico-gestionale delle società del Gruppo DigiTouch

In seguito si riportano i commenti sull’andamento economico gestionale delle tre principali linee di

business del Gruppo DigiTouch nel primo semestre 2016.

I tre segmenti di business del Gruppo DigiTouch si identificano come segue:

Mobile e Social: nel perimetro in questione rientra la Concessionaria Mediamob solo fino alla data di cessione della partecipazione di maggioranze, mentre costituiscono il perno principale di attività il business agenziale di DigiTouch e la società social E3;

Performance e Vertical Comparables: comprende il business relativo alle campagne di marketing pubblicitario performance based della controllata Performedia e delle due società attive nei verticals finanziari con il sito mutuiperlacasa.com e automotive con auto+

Big data & analytics: comprende il business della controllata Audiens S.r.l.

Con riferimento ai principali indicatori economici (segnatamente ricavi lordi, inclusivi dalle

capitalizzazioni, EBITDA e EBIT) nella tabella di seguito riportata si evidenziano i valori conseguiti dalla

Capogruppo e dalla nei primi semestri 2016 e 2015 e le rispettive variazioni assolute.

Rapporti con parti correlate

Con riferimento ai rapporti con parti correlate, si rinvia al corrispondente paragrafo incluso nella nota

integrativa al bilancio consolidato intermedio al 30 giugno 2016 del Gruppo DigiTouch.

Si segnala che in data 9 marzo 2015, Il Consiglio di Amministrazione di DigiTouch ha approvato, il

“Regolamento per le operazioni con parti correlate e soggetti collegati”, che disciplina le regole relative

all’identificazione, all’approvazione e all’esecuzione delle operazioni con parti correlate poste in essere

dalla Società al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle stesse.

Contenziosi

Deposito contenzioso contro Marketing Multimedia e Matteo Antonelli (Performedia)

Il 29 luglio 2016 DigiTouch S.p.A. ha citato avanti il Tribunale di Milano il sig. Matteo Antonelli e

Marketing Multimedia S.r.l., chiedendo: (a) l’accertamento della responsabilità del sig. Matteo Antonelli

e di Marketing Multimedia S.r.l. ai sensi degli artt. 1440 e/o 1337 c.c., in relazione a una serie di

comportamenti ritenuti decettivi e illeciti assunti dai convenuti in occasione della stipula dell’accordo in

data 1 luglio 2014 avente ad oggetto il trasferimento a DigiTouch S.p.A. delle quote di Performedia S.r.l.

e del relativo atto modificativo in data 17 settembre 2015, e/o per violazione delle rappresentazioni e

garanzie contenute nel medesimo accordo in data 1 luglio 2014; (b) l’accertamento del diritto di

DigiTouch S.p.A. di ottenere un risarcimento dei danni per Euro 1.890.608,95, ovvero, in subordine, un

Ricavi lordi EBITDA EBIT

2016 2015 Variazione 2016 2015 Variazione 2016 2015 Variazione

Mobile e Social 10.829.698 6.168.693 4.661.005 1.432.479 765.689 666.790 1.019.857 510.100 509.757

Performance e Vertical Comparables 2.669.762 4.437.268 (1.767.506) 459.042 741.380 (282.338) (449.086) 661.795 (1.110.881)

Big Data & analytics 42.037 0 42.037 (44.334) 0 (44.334) (45.598) 0 (45.598)

Totale 13.541.497 10.605.961 2.935.536 1.847.187 1.507.069 340.118 525.173 1.171.895 (646.722)

1° Semestre1° Semestre

Business Unit

1° Semestre

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indennizzo per Euro 1.880.608,95, oltre interessi; (c) il ristoro del danno a mezzo della rideterminazione

in minus del prezzo, con conseguente accertamento della non debenza da parte di DigiTouch S.p.A. delle

residue tranches di prezzo contrattuale, salva la condanna dei convenuti al risarcimento del maggior

danno.

Il giudizio pende avanti il Tribunale di Milano e la prima udienza è fissata per il 7 marzo 2017.

Deposito contenzioso Term Sheet Matteo Antonelli

Il 3 dicembre 2015 DigiTouch S.p.A., Performedia S.r.l. e alcuni azionisti della prima hanno citato avanti il

Tribunale di Milano il sig. Matteo Antonelli, contestando la violazione da parte di quest’ultimo di alcuni

suoi obblighi ai sensi del Term Sheet (contenente la disciplina di alcuni profili del rapporto di

amministrazione tra il sig. Antonelli e DigiTouch S.p.A./Performedia S.r.l.) e del Patto Parasociale

stipulati in data 1 agosto 2014 e chiedendo: (i) la risoluzione del Term Sheet per fatto e colpa del sig.

Antonelli; (ii) la condanna del sig. Antonelli al pagamento, a favore di Performedia S.r.l., della penale da

Euro 1.000.000 prevista dal Term Sheet e, a favore di DigiTouch S.p.A., della penale da Euro 1.000.000

prevista dal Patto Parasociale, oltre interessi; (iii) la condanna del sig. Antonelli al rispetto del patto di

non concorrenza previsto dal Term Sheet fino al 31 dicembre 2018, ovvero, in subordine, fino al 31

ottobre 2016.

Il sig. Antonelli si è costituito in giudizio con comparsa di risposta in data 31 maggio 2016, opponendosi

alle domande attoree e formulando domande riconvenzionali a vario titolo (presunti compensi e altri

asseriti danni) per una somma allegata di oltre Euro 2,8 milioni.

Il giudizio pende avanti il Tribunale di Milano e la prossima udienza, all’esito dello scambio delle memorie ex art. 183 comma 6, c.p.c., è fissata per il 22 novembre 2016.

Eventi significativi del primo semestre 2016 e avvenuti dopo la chiusura del semestre

Acquisto del 10% di Open Gate Italia Srl

Il 22 aprile 2016 DigiTouch SpA ha acquisito il 10% di Open Gate Italia Srl, società di consulenza

specializzata in Public Affairs, Media Relations, Strategy & Regulation e Digital PR.

L’operazione è stata formalizzata mediante la sottoscrizione di un aumento di capitale interamente

riservato a DigiTouch, che vi ha provveduto parte per cassa e parte mediante il conferimento di azioni

proprie.

L’operazione è volta al rafforzamento dell’offerta commerciale grazie alla complementarietà dei

portafogli e alle relazioni di business.

Open Gate Italia mette a disposizione di DigiTouch le proprie competenze e specializzazioni nei mercati

di rete fortemente regolati (TLC, media, trasporti, energia) e con riguardo alle dinamiche decisionali e di

comunicazione ad essi connesse.

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DigiTouch mette a disposizione di Open Gate Italia la sua expertise nel digital marketing e nella

progettazione di campagne di comunicazione cross-media, gestite con le più innovative soluzioni

tecnologiche, per consentire a Open Gate Italia di offrire ai propri clienti un servizio ad alto valore

aggiunto.

Con il perfezionamento di questa operazione DigiTouch Spa entra di fatto nel capitale sociale di Open

Gate Italia Srl (ripartito ora in: 57,60% Laura Rovizzi; 17,98% Franco Spicciariello, 14,42% Tullio

Camiglieri, 10% DigiTouch SpA) e acquisisce il diritto di nominare un rappresentante nel Consiglio di

Amministrazione, cui ha designato Paolo Mardegan.

Cessione della partecipazione di controllo in MediaMob

Con l'obiettivo di dare alla unit MediaMob una sua identità societaria, in data 22 aprile 2016 è stata

costituita MediaMob Srl.

MediaMob, concessionaria di pubblicità nel campo digitale, è specializzata nelle pianificazioni su

piattaforme programmatiche, con formati disply, sms, dem, lead enrichment, notifiche push.

DigiTouch SpA, con delibera di assemblea dei soci in data 12 maggio 2016, ha deciso di aumentare a

pagamento il capitale sociale di MediaMob Srl da euro 10.000 ad euro 11.000, con un sovrapprezzo di

euro 167.000.

Nella stessa sede DigiTouch SpA ha conferito a MediaMob S.r.l. il Ramo d'Azienda di propria titolarità

quale precisato e quale, comunque, risultante dalla relazione del Dottor Antonio Ioele. Il conferimento è

avvenuto per il complessivo valore di euro 168.000, di cui euro 1.000 imputati a capitale, ed i restanti

euro 167.000 a sovrapprezzo.

L’8 giugno 2016 è avvenuta la cessione a Mobyt SpA (società attiva nel settore mobile

marketing&services e anch’essa quotata sul mercato AIM Italia) del 51% di MediaMob Srl, che ha

registrato nel FY 2015 un fatturato di circa Euro 3 milioni e un EBITDA di Euro 0,5 milioni.

Il prezzo totale per l’acquisizione del 51% di MediaMob srl è stato pari a Euro 1,275 milioni e corrisposto

per Euro 300 mila alla data del closing e in ulteriori distinte tranches nei successivi tre anni.

L’operazione ha permesso al Gruppo DigiTouch di rendere più lineare e chiara la propria value

proposition e di gestire in modo attivo il suo portafoglio di attività, in una ricerca costante di

massimizzazione del valore. A MediaMob Srl ha dato l’opportunità di diventare la prima concessionaria

indipendente leader sui nuovi media, attraverso: la valorizzazione della sua leadership nella relazione e

valorizzazione degli asset media con le Telco, il suo impegno nella creazione e nella valorizzazione di

soluzioni di digital marketing applicate ai nuovi media (connected tv, Internet of Things, wearable

devices, etc.) e infine il porsi come il punto di aggregazione per le piccole concessionarie indipendenti.

Acquisto del controllo di Optimized Group Srl

Il 13 luglio 2016 DigiTouch ha completato l’operazione di acquisizione del 100% di Optimized Group Srl

(web agency specializzata nel SEO - Search Engine Optimization – e che ha registrato nel FY 2015 un

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fatturato di circa Euro 1 milione e un EBITDA di circa Euro 270mila1), annunciata il 30 giugno 2016,

essendosi realizzate le condizioni sospensive al perfezionamento dell’operazione.

Il Controvalore Fisso dell’Operazione, pari a Euro 1,350 milioni, è stato corrisposto il 13 luglio stesso

quanto a Euro 1,035 milioni per cassa e quanto a Euro 75mila in azioni DigiTouch. La restante quota del

Controvalore Fisso, pari a Euro 240mila, verrà corrisposta in azioni DigiTouch a 24 mesi dal closing, a

condizione che il fondatore di Optimized Group sia ancora impiegato nel Gruppo DigiTouch.

L’operazione ha avuto un duplice obiettivo. In primo luogo ha permesso al Gruppo DigiTouch di ampliare

il portafoglio prodotti, internalizzando un servizio (il SEO) che precedentemente erogava per lo più

tramite terze parti e crescendo in uno dei segmenti di offerta a maggior richiesta sul mercato del digital

marketing, anche internazionale. Optimized Group ha inoltre portato in dote al Gruppo circa 50 nuovi

clienti di media grandezza di cui circa la metà nei settori retail, finance, travel e abbigliamento, in modo

da diversificare la composizione per industry del fatturato.

In secondo luogo l’operazione ha consentito al Gruppo DigiTouch di potenziare il proprio management

team con una figura che vanta una solida expertise nel settore digital marketing a livello internazionale.

A Niklas Lindahl, il socio di maggioranza e amministratore delegato di Optimized Group, il Gruppo

DigiTouch ha affidato il ruolo di Head of International Development del Gruppo per avviare la fase di

internazionalizzazione la quale prevede l’acquisizione di budget pubblicitari di inserzionisti che

intendono investire in Italia ma dalle proprie sedi operative estere.

Ottenimento controllo 100% Back Office Srl

In data 15 settembre 2016, DigiTouch SpA ha ottenuto il 100% di Back Office Srl, la società proprietaria del portale comparatore mutuiperlacasa.com e che è stata acquisita da DigiTouch SpA per l’80,96% a maggio 2015, con facoltà di acquisto del restante 18,14% entro il 30 giugno 2016 in caso di raggiungimento di prefissati obiettivi di budget.

A fronte del mancato raggiungimento di suddetti obiettivi, il 22 luglio 2016 in sede notarile è stato fatto

un atto per ripianare le perdite. In questa sede è stato cambiato l’oggetto sociale di Back Office Srl

passando da “società di intermediazione creditizia” a “società che di vendita di spazi pubblicitari” ed è

stato azzerato dalle perdite il patrimonio netto, grazie al versamento da parte di DigiTouch SpA di Euro

10.000,00, volto a rifondare il capitale sociale (che originariamente era di 120.000€ visto il diverso

oggetto sociale). DigiTouch ha quindi rinunciato a parte del finanziamento che aveva nei confronti di

Back Office Srl, girandone il capitale sociale a patrimonio netto.

Altre informazioni

Attività di ricerca e sviluppo e produzione interna di software tutelabile

Nell’ordinario svolgimento delle sue attività di business, il Gruppo svolge attività di ricerca e sviluppo,

oltre a produzione interna di diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno, indirizzate alla messa a

punto di soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate, volte a:

1 L’EBITDA è stimabile in Euro 320mila a regime dopo le sinergie di costo a livello centrale riguardanti affitti, consulenze amministrative-fiscali, etc.

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- rafforzare il proprio posizionamento soprattutto dal lato dell’offerta dedicata al presidio del

mercato interno e acquisire traffico advertising proveniente da realtà internazionali;

- migliorare la profilazione degli utenti Mobile in modo che gli Advertisers possano personalizzare i

messaggi pubblicitari.

Fra le principali attività svolte nel primo semestre del 2016 dal Gruppo DigiTouch si segnalano quelle

per:

- Audiens – Mobile Data Provider Platform: prosecuzione del progetto partito nel corso del 2014,

finalizzato alla creazione di una piattaforma di gestione dati che raccoglie, gestisce e profila i dati

dei consumatori di rete dati Mobile che riceve da diversi operatori di rete mobile. Attraverso

diverse integrazioni (JavaScript, SDK, API), Audiens mette tali informazioni a disposizione dei suoi

diversi partner. La piattaforma in oggetto è costituita da un software a cui gli advertiser e i

publisher potranno accedere, rispettivamente per profilare le campagne e analizzare le statistiche

di visualizzazione, tramite un’interfaccia web.

- Dashboard: prevede la creazione di una piattaforma di gestione reportistica che permetterà ai

clienti, tramite un’interfaccia web, di visualizzare l’andamento delle campagne pubblicitarie in

tempo reale.

Nel primo semestre 2016 il totale degli investimenti sostenuti dal Gruppo per le attività di ricerca e

sviluppo e di produzione in economia di software tutelabile ammonta complessivamente a euro

786.540.

Tale importo è costituito da euro 300.821 per la somma delle risorse complessivamente dedicate dal

Gruppo alle attività di ricerca e sviluppo e produzione in economia di software tutelabile e si riferisce

quindi al costo del personale coinvolto, senza inclusione di eventuali ulteriori costi interni diretti e

indiretti e da euro 485.719 per acquisti esterni direttamente allocabili sugli stessi progetti.

Azioni proprie

La Società, alla chiusura del semestre e alla data di approvazione del presente bilancio intermedio, non

possiede azioni o quote di società controllanti, neanche per tramite di società fiduciaria o di interposta

persona, né nel corso del 2015 ha effettuato operazioni di acquisto o di alienazione di tali strumenti.

Fino alla trasformazione in società per azioni, occorsa in data 11 febbraio 2015 in base a conforme

delibera dell’Assemblea, in considerazione della precedente tipologia societaria a responsabilità limitata

che connotava DigiTouch, in virtù del divieto di acquisto di quote proprie contenuto nell’articolo 2474

del Codice civile, la Società non ha effettuato operazioni di acquisto o di alienazione di dette quote.

Con riferimento al programma di acquisto di azioni proprie deliberato dall’Assemblea in data 11

febbraio 2015, si segnala che lo stesso alla data del 30 giugno 2016 risulta eseguito per n. 38.500 azioni

per un controvalore complessivo di euro 69.079 (valore medio di carico euro 1,79 per azione), mentre

alla data del 30 settembre 2016 le azioni proprie in portafoglio sono 55.500 per un controvalore

complessivo di euro 81986 (valore medio di carico euro 1,48 per azione).

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Risorse umane

Tutte le aziende del Gruppo operano a livello nazionale e internazionale nel pieno rispetto dei diritti

sanciti dalle norme di legge e dai contratti di lavoro senza alcuna discriminazione di sesso, razza,

nazionalità o credenza religiosa.

Al 30 giugno 2016 il Gruppo DigiTouch in termini puntuali impiega 87 risorse tra contratti a tempo

indeterminato e contratti a tempo determinato rispetto alle 49 risorse impiegate al 30 giugno 2015.

Il Gruppo DigiTouch al 30 giugno 2016 registra un organico medio di 85 risorse, incluse le posizioni a

tempo indeterminato e determinato; il corrispondente dato del primo semestre 2015 si attesta a 44.

Il Gruppo DigiTouch ritiene che il vantaggio competitivo di un’organizzazione risieda nel valore dei

singoli che in essa operano. È questa la ragione che ci spinge ad attrarre, accogliere e sviluppare talenti

capaci e competenti, ricchi di passione e potenzialità.

L’articolazione dei settori in cui il Gruppo opera consente di dare spazio al talento delle persone e

gratifica coloro che si dimostrano pronti ad investire competenze ed energie per il successo comune.

Il processo di selezione per il Gruppo viene gestito con l’obiettivo di mettere a fattor comune risorse di

elevate potenzialità, offrendo l’opportunità di omogeneizzare i requisiti di assunzione, le policy di

gestione del processo, i sistemi di valutazione delle competenze.

L’ingresso nel Gruppo è caratterizzato da percorsi professionali che favoriscono l’apprendimento

attraverso una molteplicità di esperienze e interventi formativi individuali e di gruppo.

Le politiche di mobilità infragruppo sono finalizzate alla valorizzazione delle risorse interne e delle loro

competenze. Con questo obiettivo, la mobilità professionale, sia verticale che orizzontale, è il canale

preferenziale per la copertura delle job vacancies, permettendo di valorizzare il know-how, le capacità

distintive delle risorse e sviluppare nei fatti i talenti.

L’eterogeneità del business del Gruppo favorisce la mobilità interfunzionale, rendendo l’esperienza di

mobilità un’occasione unica di arricchimento professionale, di know-how e di crescita “individuale”.

Nel corso del 2015 e del primo semestre 2016 è stata implementata una nuova struttura organizzativa.

Al 30 giugno 2016 il Gruppo DigiTouch è strutturato come segue:

- DigiTouch S.p.A., con funzione sia operative sia di holding capogruppo, responsabile di indirizzare e

coordinare le attività strategiche per il Gruppo;

- E3 S.r.l., Performedia S.r.l., Audiens S.r.l. e Back-office S.r.l., Digital Automotive Solutions S.r.l. a

presidio dei segmenti di mercato di riferimento.

Il sistema retributivo del Gruppo valorizza competenze ed esperienze e remunera le risorse in funzione

del ruolo organizzativo, delle responsabilità ad esso connesse nonché premia le eccellenze garantendo

una creazione di valore sostenibile nel tempo attraverso il riconoscimento dei contributi individuali.

L’offerta retributiva è articolata su remunerazione fissa, variabile di breve e medio/lungo termine e

benefit addizionali.

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I principali strumenti di incentivazione utilizzati a supporto delle politiche retributive aziendali sono

costituiti da elementi di retribuzione variabile a breve termine (MBO), che perseguono il raggiungimento

degli obiettivi di business garantendo una correlazione tra performance aziendali e prestazioni

individuali.

Obiettivi e politiche di gestione del rischio e relativa esposizione

Nell’ambito dei rischi d’impresa, i principali rischi identificati, monitorati, e, per quanto di seguito

specificato, gestiti dal Gruppo DigiTouch, sono i seguenti: (i) i rischi operativi; (ii) il rischio di variazione

dei flussi finanziari, (iii) il rischio di variazione dei tassi di interesse; (iv) il rischio di credito derivante dalla

possibilità di default di una controparte; (v) il rischio liquidità derivante dalla mancanza di risorse

finanziarie per far fronte agli impegni a breve termine.

Rischi operativi

Il Gruppo DigiTouch è impegnato ad assicurare che i rischi operativi, di prodotto, nonché le perdite che

possono emergere per il Gruppo o per i propri clienti siano costantemente monitorati, gestiti o

assicurati.

A tal fine il Gruppo DigiTouch ha predisposto a seconda dei diversi asset da monitorare e proteggere

degli strumenti operativi di controllo e di supervisione, in particolare con riferimento ai sistemi

informativi in termini di asset e di hardware.

Rischio di variazione dei flussi finanziari

Le priorità del Gruppo DigiTouch sono la creazione di valore, la crescita sostenibile, la redditività e la

minimizzazione del rischio. Pertanto le strutture finanziarie del Gruppo sono focalizzate a garantire la

massima efficienza nell’utilizzo di linee di credito per lo sviluppo del business commerciale e nel

contenimento dei rischi finanziari legati alla gestione operativa. La Direzione Finanziaria del Gruppo,

situata a Milano, gestisce il rischio di tasso, il rischio di credito e il rischio di liquidità.

Rischio di variazione dei tassi di interesse

Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e delle passività

finanziarie dell’impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L’obiettivo di gestione del rischio di

DigiTouch è l’ottimizzazione del rischio di tasso d’interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura

finanziaria.

Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione dei tassi di interesse in quanto il proprio indebitamento

finanziario nei confronti delle Istituzioni finanziarie in essere al 30 giugno 2016 è composto da formule a

tasso fisso e a tasso variabile. La componente dell’indebitamento finanziario lordo a tasso fisso è

costituita dal Prestito Obbligazionario Convertibile per complessivi Euro 3 milioni e remunerato al 6%

annuo e dal vendor loan verso i Venditori della società CRM/E3 per complessivi Euro 1.550mila.

DigiTouch, al fine di reperire le risorse finanziarie per l’acquisizione di Performedia, ha sottoscritto in

data 20 ottobre 2015 per un importo complessivo residuale di Euro 1.581mila un contratto di

finanziamento a 5 anni a tasso variabile indicizzato all’Euribor 3 mesi. La restante parte del debito per

l’acquisizione di Performedia è rappresentata da un vendor loan verso i Venditori per un ammontare

residuale di 1.775.000 euro sul quale non è prevista remunerazione.

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Quindi del debito lordo complessivo la composizione al 31 dicembre 2015 risulta la seguente: 49% a

tasso fisso, 17% a tasso variabile e 34% non remunerato.

Qualora in futuro si verificassero aumenti nei corsi dei tassi d’interesse, questi potrebbero comportare

un incremento degli oneri finanziari relativi all’indebitamento a tasso variabile con conseguenze

sull’attività e sulle prospettive di crescita della Società e del Gruppo DigiTouch, nonché sulla sua

situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Rischio credito

Il rischio credito rappresenta l’esposizione del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal

mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti. Il mancato o ritardato

pagamento dei corrispettivi dovuti potrebbe incidere negativamente sui risultati economici e

sull’equilibrio finanziario del Gruppo DigiTouch.

Relativamente al rischio di inadempienza della controparte in contratti di natura commerciale,

la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle unità di business e alle funzioni

accentrate di DigiTouch dedicate, ivi comprese le attività connesse al recupero crediti e

all’eventuale gestione del contenzioso. A livello Corporate sono definiti gli indirizzi e le

metodologie per la quantificazione e il controllo della rischiosità del cliente.

Rischio liquidità

Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi o di

liquidare attività sul mercato, il Gruppo non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento

determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui il Gruppo sia costretto a

sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una

situazione di insolvibilità che pone a rischio l’attività aziendale.

L’obiettivo di gestione del rischio di DigiTouch è quello di porre in essere una struttura

finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business, garantisca un livello di liquidità

adeguato per il Gruppo, minimizzando il relativo costo opportunità e mantenendo un equilibrio

in termini di durata e di composizione del debito.

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Evoluzione prevedibile della gestione

L’andamento del primo semestre 2016 è stato molto positivo in chiave di business e di consolidamento

del Gruppo sia per il rafforzamento della proposition commerciale attraverso l’acquisizione di nuovi

clienti sia attraverso il consolidamento delle relazioni con alcuni clienti strategici. Il processo di

consolidamento in atto nel settore è sempre in evoluzione e in questo contesto il Gruppo ha ancora una

volta giocato un ruolo attivo attraverso l’acquisizione di Optimized Group, società SEO/SEM che

permette di completare il ventaglio di prodotti e servizi digitali.

I prossimi mesi saranno dedicati ad un nuovo processo di integrazione e razionalizzazione e costante

ottimizzazione della macchina operativa e della specializzazione delle “fabbriche interne” di Gruppo con

l’obiettivo di continuare il percorso di marginalità che è stato tracciato negli ultimi anni.

In parallelo la cessione della maggioranza di MediaMob e l’avvio dell’aumento di capitale di Audiens

hanno permesso di rendere il Gruppo più lineare e chiaro nel suo posizionamento rispetto al mercato.

DigiTouch non svolge quindi più il ruolo di concessionaria e ha avviato la ricerca di risorse per

permettere al progetto Audiens, ormai attivo sul piano commerciale, di finanziare la crescita in

autonomia.

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3. Bilancio intermedio consolidato: schemi contabili e

nota integrativa del Gruppo DigiTouch

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NOTE 30/06/2016 31/12/2015

B) Immobilizzazioni

I – Immobilizzazioni immateriali:

1) costi di impianto e di ampliamento 954.419 1.090.706

2) costi di ricerca, sviluppoe pubblicità 182.334 298.755

3) diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell’ingegno 404.964 542.727

4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili 7.844 8.247

5) avviamento 9.763.129 10.339.051

6) immobilizzazioni in corso e acconti 2.006.370 1.178.347

7) altre 225.300 255.914

Totale (I) 6.1 13.544.360 13.713.747

II – Immobilizzazioni materiali:

2) impianti e macchinario 13.096 17.095

3) attrezzature industriali e commerciali 1.765 2.497

4) altri beni 265.403 254.048

Totale (II) 6.2 280.264 273.640

III – Immobilizzazioni finanziarie:

1) partecipazioni in:

b) imprese collegate 118.049

d) altre imprese 152.800 300

Totale (III) 6.3 270.849 300

Totale immobilizzazioni (B) 14.095.473 13.987.687

C) Attivo circolante

II – Crediti:

1) verso clienti

Importi esigibili entro l'esercizio 12.339.384 9.917.652

Importi esigibili oltre l'esercizio - 7.385

3) verso imprese collegate

Importi esigibili entro l'esercizio 25.177

4-bis) crediti tributari

Importi esigibili entro l'esercizio 32.756 41.840

Importi esigibili oltre l'esercizio 13.268 13.268

4-ter) imposte anticipate

Importi esigibili entro l'esercizio 30.695 24.038

Importi esigibili oltre l'esercizio 11.754

5) verso altri

Importi esigibili entro l'esercizio 349.791 51.794

Importi esigibili oltre l'esercizio 736.267 83.123

Totale (II) 6.4 13.539.092 10.139.100

III – Attivita finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni :

4) altre partecipazioni 15.192 20.700

5) azioni proprie 69.079 99.904

6) altri titoli 130.061 520.788

Totale (III) 6.5 214.332 641.392

IV – Disponibilita liquide:

1) depositi bancari e postali 8.356.548 7.509.891

3) danaro e valori in cassa 999 1.588

Totale (IV) 6.6 8.357.547 7.511.479

Totale attivo circolante (C) 22.110.971 18.291.971

D) Ratei e risconti 6.7 498.314 369.653

TOTALE ATTIVO (B+C+D) 36.704.758 32.649.311

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO - ATTIVO

(UNITA' DI EURO)

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NOTE 30/06/2016 31/12/2015

A) Patrimonio netto:

A1) Patrimonio netto di Gruppo: 13.702.930 12.665.252

I - Capitale 694.835 694.835

II - Riserva da sopraprezzo delle azioni 8.789.814 8.789.814

IV - Riserva legale 116.321 59.836

VI - Riserva per azioni proprie in portafoglio 69.079 99.904

VI-bis – Riserva di consolidamento 4.921 (5.295)

VII - Altre riserve distintamente indicate:

1) straordinaria 834.173 1.467.912

2) altre riserve 2.156.108 418.321

IX - Utile del periodo di Gruppo 1.037.679 1.139.925

A2) Patrimonio netto di Terzi: (11.656) (9.469)

I - Capitale e riserve di terzi (9.468) 15.628

II - Utile del periodo di Terzi (2.188) (25.097)

Totale Patrimonio netto (A) 6.8 13.691.274 12.655.783

B) Fondi per rischi e oneri:

1) per trattamento di quiescenza e obblighi simili 21.461 21.461

2) per imposte, anche differite 72.355 68.630

Totale Fondi per rischi e oneri (B) 6.9 93.816 90.091

C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 6.10 331.313 365.168

D) Debiti:

2) obbligazioni convertibili

Importi esigibili oltre l'esercizio 3.000.000 3.000.000

4) verso banche

Importi esigibili entro l'esercizio 352.070 355.370

Importi esigibili oltre l'esercizio 1.246.709 1.415.248

5) verso altri finanziatori

Importi esigibili entro l'esercizio 2.333.333 2.333.333

Importi esigibili oltre l'esercizio 2.441.367 2.441.427

6) acconti -

Importi esigibili entro l'esercizio 846

7) verso fornitori

Importi esigibili entro l'esercizio 10.563.183 7.157.382

10) verso imprese collegate

Importi esigibili entro l'esercizio 33.066

12) debiti tributari

Importi esigibili entro l'esercizio 1.641.693 846.790

Importi esigibili oltre l'esercizio - 31.182

13) verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

Importi esigibili entro l'esercizio 227.730 201.495

14) altri debiti

Importi esigibili entro l'esercizio 124.174 220.080

Totale Debiti (D) 6.11 21.964.171 18.002.307

E) Ratei e risconti 6.12 624.184 1.535.962

TOTALE PASSIVO (A+B+C+D+E) 36.704.758 32.649.311

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO - PASSIVO

(UNITA' DI EURO)

NOTE 30/06/2016 31/12/2015

Garanzie - -

Impegni - -

Altri - -

Totale conti d'ordine 7 - -

CONTI D'ORDINE CONSOLIDATI

(UNITA' DI EURO)

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NOTE

A) Valore della produzione

1) ricavi delle vendite e delle prestazioni 13.113.995 9.937.947

4) incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 300.821 475.511

5) altri ricavi e proventi

- altri ricavi 126.681 41.419

Totale valore della produzione (A) 8.1 13.541.497 10.454.877

B) Costi della produzione

6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 24.366 10.641

7) per servizi 9.802.138 7.847.667

8) per godimento di beni di terzi 155.907 91.938

9) per il personale:

a) salari e stipendi 1.341.149 766.996

b) oneri sociali 282.262 170.561

c) trattamento di fine rapporto 87.363 49.996

e) altri costi 1.125 7.463

1.711.899 995.016

10) ammortamenti e svalutazioni:

a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 896.592 428.997

b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali 44.714 21.389

d) svalutazione dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilita liquide 28.177

969.483 450.386

14) oneri diversi di gestione 352.531 32.872

Totale costi della produzione (B) 8.2 13.016.324 9.428.520

Differenza tra valore e costi della produzione (A - B) 525.173 1.026.357

C) Proventi e oneri finanziari:

15) proventi da partecipazioni:

a) in controllate 1.158.716

b) in collegate -

c) in controllanti -

d) in altre imprese 25.359 131.812

16) altri proventi finanziari:

a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni:

- verso imprese collegate -

- verso imprese controllanti -

- verso altre imprese -

b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni - 23.379

c) da titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni 128.537 1.438

d) proventi diversi dai precedenti:

- da imprese collegate -

- da imprese controllanti -

- da altri 6.432 2.126

134.969 26.943

17) interessi e altri oneri finanziari:

- verso imprese collegate -

- verso imprese controllanti -

- verso altri 117.678 45.155

17-bis) Utile e perdite su cambi 13.398 (11.428)

T otale proventi e oneri finanziari (C) 8.3 1.214.764 102.172

D) Rettifiche di valore di attivita e passivita finanziarie:

18) rivalutazioni:

a) di partecipazioni 1.918 2.599

b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni -

c) di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni -

19) svalutazioni:

a) di partecipazioni -

b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni -

c) di titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni 5.508 8.493

Totale delle rettifiche di valore (D) 8.4 (3.590) (5.894)

E) Proventi e oneri straordinari:

20) proventi:

- plusvalenze da alienazione -

- altri 92

21) oneri

- minusvalenze da alienazione -

- imposte di esercizi precedenti -

- altri 3 5

Totale dei proventi e oneri straordinari (E) 8.5 89 (5)

Risultato prima delle imposte (A - B +/- C +/- D +/- E) 1.736.436 1.122.630

22) imposte sul reddito dell’esercizio: 8.6

- correnti 690.882 303.075

- differite 10.063 2.691

22) Utile consolidato del periodo: 1.035.491 816.864

Utile del periodo di pertinenza del Gruppo 1.037.679 595.123

Utile del periodo di pertinenza di Terzi (2.188) 221.741

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(UNITA' DI EURO)

1° Semestre

2016

1° Semestre

2015

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36

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(UNITA' DI EURO)NOTE

1° Semestre

2016

1° Semestre

2015

A. Flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale

Utile del periodo 1.035.491 816.864

Imposte sul reddito 700.945 305.766

Interessi passivi/(interessi attivi) 111.246 18.212

(Dividendi) (25.359) (131.812)

(Plusvalenze)/Minusvalenze da cessione attività (1.312.612) -

1. Utile dell'esercizio prima d'imposte sul reddito, interessi, 509.711 1.009.030

dividendi e plus/minusvalenze da cessione

Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto

contropartita nel capitale circolante netto:

- Accantonamenti ai fondi 87.363 49.996

- Ammortamenti delle immobilizzazioni 941.306 450.386

- Svalutazioni per perdite durevoli di valore 28.177 -

- Altre rettifiche per elementi non monetari 250.000 17.322

2. Flusso finanziario prima delle variazioni del ccn 1.816.557 1.526.734

Variazioni del capitale circolante netto:

- Decremento (incremento) dei crediti verso clienti (2.692.524) (162.737)

- Incremento (decremento) dei debiti verso fornitori 3.405.801 971.236

- Decremento (incremento) dei ratei e risconti attivi (128.661) (135.943)

- Incremento (decremento) dei ratei e risconti passivi (911.778) (490.627)

- Altre variazioni del capitale circolante netto 188.397 118.110

3. Flusso finanziario dopo le variazioni del ccn 1.677.792 1.826.773

Altre rettifiche:

- Interessi incassati/(pagati) (24.885) (870)

- (Imposte sul reddito pagate) 131.812

- (Utilizzo dei fondi) (53.508) (13.755)

Flusso finanziario della gestione reddituale [A] 9.1 1.599.399 1.943.960

B. Flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento

(Investimenti) in immobilizzazioni materiali (51.338) (67.858)

(Investimenti) in immobilizzazioni immateriali (727.205) (2.123.681)

(Investimenti) in immobilizzazioni finanziarie (152.500) -

Prezzo di realizzo disinvestimenti immobilizzazioni finanziarie 45.000

(Acquisizione) Cessione di società controllate o rami di azienda al 318.750 (409.261)

netto delle disponibilità liquide

Flusso finanziario dell'attività di investimento [B] 9.2 (612.293) (2.555.800)

C. Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento [C]

Mezzi di terzi:

Incremento (decremento) dei debiti a breve verso banche (7.857) 192.117

Accensione finanziamenti 4.100.000

Rimborso finanziamenti (163.982) (1.804.444)

Mezzi propri:

Aumento di capitale 8.962.399

Cessione (Acquisto) di azioni proprie 30.825 (30.798)

Altre variazioni (4) (323.050)

Flusso finanziario dell'attività di finanziamento [C] 9.3 (141.018) 11.096.224

Incremento (decremento delle disponibilità liquide) 9.4 846.088 10.484.384

Disponibilità liquide all'inizio del periodo 7.511.459 1.883.996

Disponibilità liquide alla fine del periodo 8.357.547 12.368.380

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Nota integrativa consolidata del Gruppo DigiTouch

1. Informazioni generali

DigiTouch è uno dei principali player digitali indipendenti in Italia, che opera come agenzia di marketing digitale mobile e new media.

Con le operazioni di finanza straordinaria degli ultimi due anni, il Gruppo sta proseguendo nell’attuazione della strategia di consolidamento sul mercato italiano anche per linee esterne a cui si affianca altresì una strategia di crescita per via organica.

Il Gruppo DigiTouch risulta operante nei servizi di mobile advertising, nella pianificazione media strategica con un approccio legato alla performance, nei servizi di mobile data profiling and analytics e infine nei comparatori verticali.

La Capogruppo DigiTouch S.p.A., le cui azioni a partire dal 16 marzo 2015, sono quotate presso il Mercato Alternativo del Capitale organizzato e gestito da Borsa Italiana (“AIM Italia”), per effetto della citata acquisizione ha assunto anche un ruolo di holding di partecipazioni di società operanti nell’advertising digitale. La sede legale della Capogruppo è variata in corso d’anno e risulta in Milano, Viale Vittorio Veneto 22; inoltre sempre in corso d’anno è stata istituita una sede secondaria in Roma, Viale Africa 28.

La durata della Società è fissata al 31 dicembre 2050.

Alla data di predisposizione del presente bilancio consolidato la Capogruppo non risulta assoggettata ad attività di direzione e coordinamento da parte delle imprese e delle persone fisiche che ne detengono il capitale.

Il presente bilancio consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di DigiTouch nella riunione del 30 settembre 2016.

Si segnala che il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2015 è stato assoggettato a revisione

legale da parte di BDO Italia S.p.A..

2. Forma e contenuto del bilancio consolidato

Il bilancio consolidato intermedio del Gruppo DigiTouch al 30 giugno 2016, redatto nel

presupposto della continuità aziendale della Capogruppo e delle imprese consolidate, è stato

predisposto in conformità al Principio contabile n. 30 sui bilanci intermedi, emesso

dall’Organismo Italiano di Contabilità.

Per effetto dell’acquisizione di una partecipazione di controllo in Perfomedia S.r.l., a partire dal

1 agosto 2014, a decorrere dall’esercizio 2014 DigiTouch è stata tenuta alla predisposizione del

bilancio consolidato di Gruppo, non potendosi avvalere dell’esonero dalla redazione dello

stesso per mancato superamento per due esercizi consecutivi dei limiti dimensionali previsto

dall’articolo 27 del D. Lgs. 9 aprile 1991 n. 127, avendo nel contempo richiesto l’ammissione

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alla negoziazione delle proprie azioni e obbligazioni presso il Mercato Alternativo del Capitale

organizzato e gestito da Borsa Italiana (“AIM Italia”), procedura che si è conclusa in data 16

marzo 2015.

Il bilancio consolidato intermedio è costituito dai prospetti contabili consolidati (stato

patrimoniale, conto economico e rendiconto finanziario) e dalla presente nota integrativa.

Tutti i valori sono espressi in unità di euro, salvo quando diversamente indicato. L’euro

costituisce la valuta di conto della Capogruppo e delle società controllate, nonché quella di

presentazione del bilancio consolidato intermedio.

Si segnala che nella predisposizione del presente bilancio consolidato intermedio di Gruppo

non si sono verificati casi eccezionali che abbiano richiesto il ricorso alla deroga prevista

dall’art. 29, comma 4, del D. Lgs. 9 aprile 1991 n. 127.

3. Area e criteri di consolidamento

Nella determinazione dell’area di consolidamento sono considerate società controllate quelle in

cui direttamente o indirettamente:

- si dispone, anche tramite società fiduciarie, della maggioranza dei voti esercitabili

nell’assemblea ordinaria (controllo “di diritto”);

- si dispone, anche tramite società fiduciarie, di voti sufficienti per esercitare un’influenza

dominante nell’assemblea ordinaria (controllo “di fatto”);

- si ha il diritto, in virtù di un contratto o di una clausola statutaria, di esercitare un’influenza

dominante, quando la legge applicabile consente tali contratti o clausole;

- si controlla, in base ad accordi con altri soci, la maggioranza dei diritti di voto.

Ai fini del consolidamento sono state utilizzate le situazioni contabili del primo semestre chiuso

al 30 giugno 2016 delle società facenti parte dell’area di consolidamento, predisposte in base

alle norme di legge e ai principi contabili emessi dall’Organismo Italiano di Contabilità in vigore

alla data di riferimento del bilancio.

Il procedimento di consolidamento integrale dei bilanci comporta, ove applicabili, le seguenti

fasi:

a) rettifiche per uniformarsi ai principi contabili di Gruppo nonché eventuali altre rettifiche

che si rendessero necessarie ai fini del consolidamento;

b) traduzione dei bilanci espressi in valuta estera, utilizzando il cambio a pronti alla data di

bilancio per la conversione delle attività e delle passività e il cambio medio per le voci di

conto economico; l’effetto netto della traduzione del bilancio della controllata in euro si

rileva nella “riserva da differenze di traduzione” nell’ambito del patrimonio netto

consolidato;

c) aggregazione dei bilanci da consolidare indipendentemente dalla percentuale di

partecipazione;

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d) eliminazione dei saldi e delle operazioni intercorse tra le imprese incluse nell’area di

consolidamento e degli utili e perdite interni o infragruppo;

e) eliminazione del valore d’iscrizione della partecipazione in impresa controllata, incluso nel

bilancio della società controllante e, ove presente, nel bilancio delle altre imprese del

Gruppo, in contropartita delle corrispondenti quote del patrimonio netto dell’impresa

controllata, di pertinenza del Gruppo;

f) rilevazione nel bilancio consolidato di eventuali imposte differite e/o anticipate;

g) analisi dei dividendi consolidati e loro specifico trattamento contabile, al fine di evitare la

doppia contabilizzazione degli utili delle partecipate;

h) trattamento contabile specifico per le azioni proprie della controllante possedute dalle

controllate;

i) determinazione della parte del patrimonio netto consolidato e del risultato d’esercizio

consolidato di spettanza dei soci di minoranza delle partecipate consolidate, al fine della

loro specifica evidenziazione negli schemi di bilancio consolidato;

j) valutazione nel bilancio consolidato delle partecipazioni non consolidate;

k) analisi e corretta rappresentazione in bilancio dell’acquisizione di ulteriori quote di

partecipazioni già consolidate e della cessione di partecipazioni con o senza perdite del

controllo, nonché altre variazione nell’area di consolidamento;

l) predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato, con consolidamento anche dei conti

d’ordine.

La determinazione dell’ammontare della differenza iniziale da annullamento si basa sul

confronto tra il costo originariamente sostenuto per l’acquisto della partecipazione e il valore

della corrispondente frazione di patrimonio netto contabile della controllata, alla data della sua

acquisizione. Da tale confronto può emergere una differenza iniziale positiva da annullamento,

ovvero una differenza iniziale negativa da annullamento, per le quali si segue il trattamento

contabile di seguito specificato.

In presenza di una differenza iniziale positiva da annullamento, quando il costo originariamente

sostenuto per l’acquisto della partecipazione è superiore alla corrispondente frazione di

patrimonio netto contabile della controllata, alla data di acquisto della partecipazione

medesima, la differenza è imputata, ove possibile, a ciascuna attività identificabile acquisita, nel

limite del valore corrente di tali attività, e, comunque, per valori non superiori al loro valore

recuperabile, nonché a ciascuna passività identificabile assunta, ivi incluse le imposte anticipate

e differite da iscrivere a fronte dei plusvalori o minusvalori allocati.

In ogni caso, la procedura di allocazione dei valori si interrompe nel momento in cui il valore

netto dei plusvalori iscritti coincide con l’importo della differenza positiva da annullamento o

“differenza da consolidamento”. Essa è riconducibile alla presenza di avviamento e, per sua

natura, il relativo valore è iscritto come tale nel bilancio consolidato nella voce “differenza da

consolidamento”, purché soddisfi i requisiti per la sua rilevazione, previsti per la voce

avviamento e nel seguito descritti tra i principi contabili delle immobilizzazioni immateriali.

Qualora non siano soddisfatte le condizioni per l’iscrizione di tali maggiori valori nell’attivo dello

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stato patrimoniale, in quanto l’eccedenza non corrisponde a un maggior valore della

partecipata, essa è iscritta in detrazione della riserva di consolidamento, fino a concorrenza del

relativo importo, e, per l’eventuale eccedenza, imputata a conto economico nella gestione

straordinaria.

Quando, invece, si è in presenza di una differenza iniziale negativa da annullamento, ovvero

quando il costo originariamente sostenuto per l’acquisto della partecipazione è inferiore alla

corrispondente frazione di patrimonio netto contabile della controllata, alla data di acquisto

della partecipazione medesima, la differenza iniziale negativa da annullamento è imputata, ove

possibile, alle attività iscritte per valori superiori al loro valore recuperabile e alle passività

iscritte ad un valore inferiore al loro valore di estinzione. L’eventuale eccedenza negativa, se

non è riconducibile alla previsione di perdite, ma al compimento di un buon affare, si

contabilizza per intero come riserva di consolidamento.

La differenza iniziale negativa da annullamento che residua dopo le allocazioni anzidette, se

relativa, in tutto o in parte, alla previsione di risultati economici sfavorevoli, si contabilizza in un

apposito “Fondo di consolidamento per rischi e oneri futuri”, tra le passività patrimoniali

consolidate. Il fondo è utilizzato negli esercizi successivi, separata evidenza nei proventi

straordinari, in modo da riflettere le ipotesi assunte in sede di sua stima all’atto dell’acquisto, a

prescindere dall’effettiva manifestazione delle perdite attese.

Nei casi in cui la differenza iniziale negativa da annullamento sia in parte riconducibile ad una

“Riserva di consolidamento” e in parte ad un “Fondo di consolidamento per rischi ed oneri

futuri” (ovvero quando l’entità complessiva dei risultati sfavorevoli attesi è minore

dell’ammontare complessivo della differenza negativa da annullamento), ciò che residua dopo

l’iscrizione del “Fondo di consolidamento per rischi e oneri futuri” è accreditato al patrimonio

netto consolidato, nella voce “Riserva di consolidamento”.

4. Principi contabili applicati

Nella redazione del bilancio consolidato intermedio al 30 giugno 2016 sono stati seguiti gli

stesso postulati applicati nella chiusura del bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre

2015 : comprensibilità (chiarezza), neutralità (imparzialità), periodicità della misurazione del

risultato economico e del patrimonio aziendale, comparabilità, omogeneità, competenza,

significatività e rilevanza dei fatti economici ai fini della loro presentazione in bilancio, funzione

informativa e completezza della nota integrativa al bilancio e delle altre informazioni necessarie

e verificabilità dell’informazione.

I criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato intermedio sono in linea

con quelli utilizzati dalla Capogruppo, integrati, quando necessario, con i principi contabili

adottati per specifiche voci od operazioni del bilancio consolidato.

I criteri di valutazione adottati, in osservanza del D. Lgs. 9 aprile 1991 n. 127 e dei principi

contabili emessi dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC), risultano invariati rispetto a quelli

dell'esercizio precedente.

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La valutazione delle voci è effettuata secondo prudenza e finalizzata alla rappresentazione

veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico di

periodo del Gruppo.

Inoltre, nella redazione del bilancio consolidato intermedio, si sono indicati esclusivamente gli

utili realizzati alla data di chiusura del periodo, tenendo conto dei proventi e degli oneri di

competenza, nonché dei rischi e delle perdite relativi all'esercizio anche se eventualmente

conosciuti dopo la chiusura di questo. Infine, si è tenuto conto della “funzione economica” dei

singoli elementi dell’attivo e del passivo (prevalenza della sostanza sulla forma), laddove non

sia espressamente in contrasto con norme specifiche sul bilancio.

Nel seguito sono illustrati i principi contabili applicati nella valutazione delle principali voci del

bilancio consolidato intermedio del Gruppo, che non sono cambiati rispetto a quelli applicati

nella chiusura dell’esercizio precedente.

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo storico di acquisto o di costruzione,

inclusivo degli oneri accessori di diretta imputazione.

In particolare, gli oneri pluriennali sono iscritti nelle immobilizzazioni immateriali se è

dimostrata la loro utilità futura, con una correlazione oggettiva con i relativi benefici futuri di

cui godrà il Gruppo, nonché quando è stimabile con ragionevole certezza la loro recuperabilità,

nel rispetto quindi del principio della prudenza.

L’utilità pluriennale è giustificata dal verificarsi di determinate condizioni gestionali, produttive,

di mercato che al momento della rilevazione iniziale dei costi risultano da un piano economico

del Gruppo.

Il Gruppo nell’ordinario svolgimento del suo business conduce sia ricerca applicata o finalizzata

ad uno specifico prodotto o processo produttivo, sia attività di sviluppo, applicando i risultati

della ricerca o di altre conoscenze possedute o acquisite in un piano o in un progetto per la

produzione di materiali, dispositivi, processi, sistemi o servizi, nuovi o sostanzialmente

migliorati, prima dell’inizio della produzione commerciale o dell’utilizzazione.

I costi di ricerca applicata e sviluppo capitalizzati nell’attivo patrimoniale sono composti dagli

stipendi, i salari e gli altri costi relativi al personale impegnato nelle attività di ricerca e sviluppo

e, oltre ad essere attinenti a specifici progetti di ricerca e sviluppo, rispondono positivamente

alle seguenti specifiche caratteristiche:

- essere relativi ad un prodotto o processo chiaramente definito, nonché identificabili e

misurabili;

- essere riferiti ad un progetto realizzabile, cioè tecnicamente fattibile, per il quale il Gruppo

possieda o possa disporre delle necessarie risorse;

- essere recuperabili, cioè il Gruppo deve avere prospettive di reddito in modo che i ricavi

che prevede di realizzare dal progetto siano almeno sufficienti a coprire i costi sostenuti

per lo studio dello stesso, dopo aver dedotto tutti gli altri costi di sviluppo.

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I beni immateriali, normalmente rappresentativi di diritti giuridicamente tutelati, sono iscritti

nell’attivo patrimoniale quando sono individualmente identificabili e il costo è stimabile con

sufficiente attendibilità.

L’avviamento acquisito a titolo oneroso (cioè derivante dall’acquisizione di un’azienda o ramo

d’azienda oppure da un’operazione di conferimento, di fusione o di scissione) viene iscritto tra

le immobilizzazioni immateriali quando ha un valore quantificabile in quanto incluso nel

corrispettivo pagato, è costituito all’origine da oneri e costi ad utilità differita nel tempo, che

garantiscano quindi benefici economici futuri ed è soddisfatto il principio della recuperabilità

del relativo costo (e quindi non si è in presenza di un cattivo affare).

Il valore dell'avviamento viene calcolato per differenza fra il prezzo complessivo sostenuto per

l'acquisizione dell'azienda o ramo d’azienda ed il valore corrente attribuito agli altri elementi

patrimoniali attivi e passivi che vengono trasferiti.

In presenza di costi di impianto e di ampliamento, di costi di ricerca, di sviluppo, di pubblicità e

avviamento aventi utilità pluriennale la loro iscrizione nell’attivo avviene con il consenso, ove

esistente, del Collegio Sindacale.

Le immobilizzazioni immateriali rappresentate da acconti versati ai fornitori sono rilevate

inizialmente nella voce “immobilizzazioni in corso e acconti”, alla data in cui tali importi sono

corrisposti. Le immobilizzazioni immateriali in corso di realizzazione comprendono i costi interni

ed esterni sostenuti per la realizzazione del bene e rimangono esposti al costo storico fino a

quando non sia stata acquisita la titolarità del diritto o non sia stato completato il progetto; in

quel momento, tali valori sono riclassificati alle rispettive voci di competenza delle

immobilizzazioni immateriali.

Il costo delle immobilizzazioni immateriali viene sistematicamente ammortizzato in ogni

periodo in relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione; l'ammortamento inizia nel

momento in cui l’immobilizzazione è disponibile e pronta per l'uso e viene calcolato a quote

costanti in base alle seguenti vite utili espresse in anni: 5. Categoria di Immobilizzazione Immateriale Anni

Costi di impianto e di ampliamento: 5 anni

Costi di ricerca e sviluppo: 5 anni

Licenze software di base: 5 anni o durata licenza

Software applicativo specifico: 3 anni

Brevetti e utilizzazione delle opere dell’ingegno: 5 anni

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili: 18 anni

Spese di ristrutturazione locali di terzi: 6 anni (durata contratto locazione)

Avviamento: 5-10 anni

Altri oneri pluriennali: 5 anni

Fino a che l’ammortamento dei costi di impianto ed ampliamento, costi di ricerca, sviluppo e

pubblicità, non è completato, ai sensi dell’articolo 2426 n. 5 sono distribuiti dividendi solo se

residuano riserve disponibili sufficienti a coprire l'ammontare dei costi non ammortizzati.

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Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo storico di acquisto o di costruzione, inclusivo

degli oneri accessori di diretta imputazione.

Nel caso in cui l’immobilizzazione materiale costituisca una unità economica tecnica, viene

determinato il valore dei singoli cespiti che la compongono al fine di determinare per ciascuno

di essi la corrispondente politica di ammortamento; il valore dei singoli cespiti è determinato in

base ai prezzi di mercato, tenendo conto del loro stato.

I costi sostenuti per ampliare, ammodernare o migliorare gli elementi strutturali di una

immobilizzazione materiale, incluse le modifiche apportate per aumentarne la rispondenza agli

scopi per cui essa è stata acquisita, quando producono un aumento significativo e misurabile

della capacità produttiva, sicurezza o vita utile sono capitalizzati. I costi non aventi tali

caratteristiche, e in generale le spese di manutenzione e riparazione, sono imputate a conto

economico nell’esercizio in cui sono sostenute.

Le immobilizzazioni materiali la cui utilizzazione è limitata nel tempo sono sistematicamente

ammortizzate in ogni periodo in relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione; il valore

iniziale da ammortizzare è pari alla differenza tra il costo dell’immobilizzazione, determinato

secondo i criteri dapprima enunciati e, qualora significativo e stimabile, il suo presumibile

valore residuo al termine del periodo di vita utile.

L'ammortamento delle immobilizzazioni materiali inizia nel momento in cui il cespite è

disponibile e pronto per l'uso in base alle seguenti aliquote di ammortamento (espresse in

percentuali annue): Materiale Aliquota % Impianti e macchinari 15%

Attrezzatura 20%

Arredamento 15%

Altri beni 20 %

Si segnala che per i cespiti acquistati nel periodo viene utilizzata la metà dell’aliquota normale

di ammortamento quando la quota d’ammortamento ottenuta non si discosta

significativamente dalla quota calcolata a partire dal momento in cui il cespite è disponibile e

pronto per l’uso. I cespiti di valore modico (inferiore ai 516,46 previsti dalla normativa fiscale)

sono interamente ammortizzati nell’esercizio.

Rivisitazione delle politiche di ammortamento e svalutazione per perdita durevole di valore

delle immobilizzazioni immateriali e materiali

Il piano d’ammortamento viene periodicamente rivisto per verificare se sono intervenuti

cambiamenti tali da richiedere una modifica delle stime effettuate nella determinazione della

residua possibilità di utilizzazione. Se quest’ultima è modificata, il valore contabile

dell’immobilizzazione (valore originario al netto degli ammortamenti fino a quel momento

effettuati) al tempo di tale cambiamento è ripartito sulla nuova vita utile residua del cespite.

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Anche il criterio di ammortamento prescelto viene riesaminato qualora non più rispondente

alle condizioni originarie previste nel piano di ammortamento.

Se il valore recuperabile di un’immobilizzazione è inferiore al suo valore contabile,

l’immobilizzazione viene rilevata a tale minor valore, imputando la differenza nel conto

economico come perdita durevole di valore, nella voce oneri diversi di gestione, se riconducibili

alla gestione ordinaria, o nella voce oneri straordinari, se di natura straordinaria.

Se non è possibile stimare il valore recuperabile della singola immobilizzazione (quando le

singole immobilizzazioni non generano flussi di cassa in via autonoma rispetto alle altre

immobilizzazioni), il Gruppo determina il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi di

cassa alla quale l’immobilizzazione appartiene.

Il Gruppo valuta a ogni data di riferimento del bilancio se esistono indicazioni che

un’immobilizzazione possa aver subìto una riduzione di valore, in assenza delle quali non

procede alla determinazione del valore recuperabile.

Qualora invece tali indicazioni dovessero sussistere, il Gruppo procede alla stima del valore

recuperabile dell’immobilizzazione ed effettua una svalutazione quando quest’ultimo è

inferiore al corrispondente valore netto contabile.

Se esistono indicazioni che un’immobilizzazione possa aver subìto una perdita durevole di

valore, il Gruppo ne rivede la vita utile residua, il criterio di ammortamento o il valore residuo e

li rettifica conformemente, a prescindere dal fatto che la perdita venga poi effettivamente

rilevata.

Il valore recuperabile di un’attività è il maggiore tra il suo fair value (inteso come l’ammontare

ottenibile dalla vendita di un’attività in una transazione ordinaria tra operatori di mercato alla

data di valutazione), detratti i costi di vendita, e il suo valore d’uso.

Quando non esiste un accordo vincolante di vendita né alcun mercato attivo per un’attività, il

Gruppo determina il fair value in base alle migliori informazioni disponibili per riflettere

l’ammontare che lo stesso potrebbe ottenere, alla data di riferimento del bilancio, dalla vendita

dell’attività in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili. Nel determinare tale

ammontare, il Gruppo considera il risultato di recenti transazioni per attività similari effettuate

all’interno dello stesso settore industriale.

Il valore d’uso invece è determinato sulla base del valore dei flussi finanziari futuri in entrata e

in uscita che deriveranno dall’uso continuativo dell’attività e dalla sua dismissione finale che si

prevede abbiano origine da un’attività, valore che viene attualizzato al tasso appropriato per

quei flussi finanziari futuri.

Nel determinare il valore d’uso, il Gruppo utilizza i piani o le previsioni pluriennali esaminati

dall’organo amministrativo più recenti a disposizione per stimare i flussi finanziari,

estrapolando le proiezioni per gli anni successivi facendo uso di un tasso di crescita stabile o in

diminuzione, salvo che possa essere giustificato un tasso crescente, in ogni caso non eccedente

il tasso medio di crescita a lungo termine del contesto in cui il bene è inserito.

I tassi di sconto usati ai fini del calcolo del valore attuale sono i tassi al lordo delle imposte che

riflettono le valutazioni correnti del mercato in termini del valore temporale del denaro e dei

rischi specifici dell’attività, per i quali le stime dei flussi finanziari futuri non sono state

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rettificate. Questo tasso è stimato attraverso il tasso implicito utilizzato per attività similari o

nelle contrattazioni correntemente presenti nel mercato o attraverso il costo medio ponderato

del capitale della unità generatrice dei flussi di cassa (UGC) o del Gruppo.

La perdita durevole di valore rilevata su una UGC viene imputata a riduzione del valore

contabile delle attività che fanno parte dell’unità in primo luogo, al valore dell’avviamento

allocato sulla UGC e poi alle altre attività proporzionalmente, sulla base del valore contabile di

ciascuna attività che fa parte dell’UGC.

Ai fini della verifica della sua recuperabilità l’avviamento viene allocato, in sede di prima

iscrizione in bilancio, a una o più UGC, che ci si aspetta generino i flussi di benefici che

giustificano l’iscrizione in bilancio dello stesso.

L’eventuale svalutazione per perdite durevoli di valore, salvo quando ha interessato

l’avviamento, viene ripristinata qualora siano venuti meno i motivi che l’avevano giustificata. Il

ripristino di valore si effettua nei limiti del valore che l’attività avrebbe avuto ove la rettifica di

valore non avesse mai avuto luogo, interessando la voce altri ricavi e proventi se la precedente

perdita di valore era riconducibile alla gestione ordinaria, o la voce proventi straordinari se la

precedente perdita di valore era di natura straordinaria.

Partecipazioni

Le partecipazioni immobilizzate in imprese non controllate e non collegate, sono rilevate al

costo di acquisto o di costituzione, comprensivo dei costi accessori, costituiti da costi

direttamente imputabili all’operazione, quali, ad esempio, costi di consulenza corrisposti a

professionisti per la predisposizione di contratti e di studi di fattibilità e/o di convenienza

all’acquisto i costi di intermediazione bancaria e finanziaria, le commissioni, le spese e le

imposte.

Il costo sostenuto all'atto dell'acquisto di tali partecipazioni immobilizzate è mantenuto nei

bilanci dei successivi esercizi, a meno che si verifichi una perdita durevole di valore,

determinata confrontando il valore di iscrizione in bilancio della partecipazione con il suo valore

recuperabile, determinato in base ai benefici futuri che si prevede affluiranno all’economia del

Gruppo.

Nel caso in cui vengano meno le ragioni che avevano indotto ad abbandonare il criterio del

costo per assumere nella valutazione delle partecipazioni immobilizzate un valore inferiore, si

incrementa il valore del titolo fino alla concorrenza, al massimo, del costo originario.

Azioni proprie Le azioni proprie sono iscritte in bilancio al costo d'acquisto e classificate tra le immobilizzazioni

finanziarie o nell'ambito dell’attivo circolante, a seconda che siano state acquistate per essere

mantenute in portafoglio, oppure per essere rivendute entro breve termine.

Nel primo caso, il prezzo di acquisto delle azioni proprie è ridotto solo nel caso in cui si sia in

presenza di perdita di valore durevole, svalutazione iscritta nel conto economico nella voce D

“Rettifiche di valore di attività finanziarie”. Nel secondo caso le azioni proprie, qualora ne

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ricorrano le condizioni, sono iscritte in bilancio anziché al costo, al valore minore espresso dal

valore di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato, con una svalutazione iscritta nel

conto economico sempre nella voce D “Rettifiche di valore di attività finanziarie”. In entrambi in

casi in corrispondenza per pari ammontare si rende disponibile la riserva azioni proprie in

portafoglio.

Qualora, in seguito, vengano meno i motivi della operata svalutazione occorre procedere al

ripristino di valore fino alla concorrenza, al massimo, del costo, ripristino iscritto nel conto

economico nella voce D “Rettifiche di valore di attività finanziarie” e, al tempo stesso,

ricostituendo, per ammontare corrispondente, la riserva azioni proprie in portafoglio.

Il successivo annullamento delle azioni proprie in portafoglio, dal confronto tra il valore al quale

sono iscritte nell'attivo dello stato patrimoniale e il valore nominale delle azioni stesse, può

comportare tre differenti situazioni:

- se il valore di bilancio delle azioni proprie è uguale, l'operazione di annullamento genera,

quale effetto, l'eliminazione del valore iscritto all'attivo e, per importo corrispondente, la

riduzione del capitale sociale; la riserva azioni proprie in portafoglio diviene libera e

interamente disponibile;

- se il valore di bilancio delle azioni proprie è maggiore del valore nominale, la differenza

deve essere coperta mediante la riduzione, per somma corrispondente, della riserva azioni

proprie in portafoglio, che – per la parte rimanente – si rende disponibile;

- se, infine, il valore di bilancio delle azioni proprie è minore del valore nominale delle azioni

annullate, la differenza genera, in aggiunta alla libera disponibilità della riserva azioni

proprie, una ulteriore riserva anch'essa disponibile.

Infine in caso di realizzo di azioni proprie, la differenza tra il valore a cui queste sono iscritte in

bilancio e il prezzo di vendita è iscritta nel conto economico nell’ambito della voce C) “Proventi

e oneri finanziari”. Nel momento in cui si verifica il realizzo la riserva per azioni proprie in

portafoglio diventa disponibile.

Crediti

I crediti sono iscritti in bilancio quando rappresentano validi diritti ad esigere importi di

disponibilità liquide da clienti o da altri terzi.

I crediti originati da ricavi per operazioni di vendita di beni o prestazione di servizi sono rilevati

in base al principio della competenza quando si verificano entrambe le seguenti condizioni:

- il processo produttivo dei beni o dei servizi è stato completato;

- lo scambio è già avvenuto, si è cioè verificato il passaggio sostanziale e non formale del

titolo di proprietà.

In caso di prestazioni di servizi lo scambio si considera avvenuto quanto il servizio è reso, cioè la

prestazione è effettuata, mentre in caso di vendita di beni tale momento è convenzionalmente

rappresentato dalla spedizione o consegna degli stessi, mentre per i beni per i quali è richiesto

l’atto pubblico dalla data della stipulazione del contratto di compravendita. I crediti che si

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originano per ragioni differenti dallo scambio di beni e servizi (ad esempio per operazioni di

finanziamento) sono iscritti in bilancio quando essi rappresentano effettivamente obbligazione

di terzi verso l'impresa, basandosi su criteri giuridici.

In presenza di crediti commerciali con scadenza oltre i 12 mesi dal momento della rilevazione

iniziale, senza corresponsione di interessi, o con interessi irragionevolmente bassi, gli stessi si

rilevano inizialmente al valore nominale e cioè in base all’effettivo diritto di credito che essi

rappresentano, in contropartita distinguendo il ricavo relativo alla vendita del bene a pronti o

alla prestazione di servizi e gli interessi attivi impliciti relativi alla dilazione di pagamento.

I crediti sono ridotti al presumibile valore di realizzo mediante la costituzione di un apposito

fondo svalutazione crediti, portato a diretta deduzione della voce di bilancio, per tenere conto

della possibilità che il debitore non adempia integralmente ai propri impegni contrattuali, sia

per situazioni di rischio di credito già manifestatesi oppure ritenute probabili sia quelle per altre

inesigibilità già manifestatesi oppure non ancora manifestatesi ma ritenute probabili, oltre che

per rettifiche di fatturazione, sconti o abbuoni.

La svalutazione dei crediti assistiti da garanzie tiene conto degli effetti relativi all’escussione

delle stesse, mentre per i crediti assicurati si limita alla quota non coperta dall’assicurazione,

quando vi è la ragionevole certezza che l’impresa di assicurazione riconoscerà l’indennizzo.

Titoli di debito

I titoli di debito sono esposti nello stato patrimoniale nell’attivo immobilizzato o nell’attivo

circolante in funzione della destinazione degli stessi: quelli destinati a permanere durevolmente

nel patrimonio aziendale sono iscritti tra le immobilizzazioni, gli altri vengono iscritti nel

circolante, considerando in particolare le caratteristiche dello strumento, la volontà della

direzione aziendale e l’effettiva capacità del Gruppo di detenere i titoli per un periodo

prolungato di tempo.

I titoli di debito sono iscritti al costo di acquisto, comprensivo dei costi accessori, costituiti da

costi di intermediazione bancaria e finanziaria, spese di consulenza di diretta imputazione,

ovvero commissioni, spese e imposte di bollo.

I titoli di debito non immobilizzati – ivi incluse le obbligazioni proprie riacquistate – sono

valutati poi in base al minor valore fra il costo d’acquisto, come sopra determinato, e il valore di

realizzazione desumibile dall'andamento del mercato.

Gli interessi che maturano sui titoli di debito sono rilevati secondo il principio della competenza

economica ed in particolare:

- il premio o scarto di sottoscrizione (negoziazione) per ragioni di praticità partecipa alla

formazione del risultato di esercizio secondo competenza economica in rate costanti per la

durata di possesso del titolo;

- in caso i titoli prevedano clausole di step-up o di step-down gli interessi sono calcolati sulla

base del rendimento medio effettivo;

- in caso i titoli prevedano per i primi anni una cedola fissa e per i restanti una cedola a tasso

variabile, gli interessi si calcolano sul tasso di volta in volta applicabile.

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La differenza tra il costo d’acquisto del titolo e il valore di rimborso finale è rilevata fra gli

interessi attivi.

La perdita durevole di valore di un titolo immobilizzato si ha quando, per ragioni legate alla

capacità di rimborso dell’emittente, il Gruppo ritenga con ragionevolezza e fondatezza di non

poter più incassare integralmente i flussi di cassa – in linea capitale o interessi – previsti dal

contratto.

La perdita di valore è determinata dalla differenza tra valore di iscrizione del titolo,

comprensivo degli eventuali ratei iscritti, ed il minor valore determinato sulla base di quanto

dapprima indicato.

La rettifica per perdita durevole di valore è interamente imputata all’esercizio in cui è rilevata

nella voce “svalutazioni di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni”.

Nel caso in cui vengano meno le ragioni che avevano indotto a rettificare il valore di libro dei

titoli immobilizzati, si procede al ripristino di valore del titolo fino a concorrenza, al massimo,

del costo originario, tenendo conto degli eventuali scarti o premi di sottoscrizione/negoziazione

maturati.

In presenza di cambiamento di destinazione dei titoli di debito, il trasferimento dei titoli è

rilevato in base al valore risultante dall’applicazione (al momento del trasferimento stesso) dei

criteri valutativi del portafoglio di provenienza e quindi:

- il trasferimento di titoli immobilizzati alle attività circolanti è rilevato in base al costo,

eventualmente rettificato per le perdite durature di valore;

- il trasferimento di titoli non immobilizzati alle immobilizzazioni finanziarie è rilevato in base

al minor valore fra il costo e il valore di mercato.

Alla fine dell’esercizio in cui avviene il cambiamento di destinazione si procede alla valutazione

del titolo con il criterio previsto per la sua nuova classificazione.

Disponibilità liquide

I depositi bancari, i depositi postali e gli assegni costituendo crediti sono valutati in base al

presumibile valore di realizzo, che, salvo situazioni di difficile esigibilità, coincide col valore

nominale.

Ratei e Risconti

I ratei e i risconti si riferiscono a ricavi e costi la cui competenza è anticipata o posticipata

rispetto alla manifestazione finanziaria. L’importo dei ratei e dei risconti è determinato

mediante la ripartizione del ricavo o del costo, al fine di attribuire all’esercizio in corso solo la

quota parte di competenza.

Qualora le prestazioni contrattuali rese o ricevute abbiano un contenuto economico costante

nel tempo, tipico dei contratti di durata, la ripartizione del provento o del costo è effettuata in

proporzione al tempo (c.d. criterio del tempo fisico).

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Qualora, invece, le prestazioni contrattuali rese o ricevute non abbiano un contenuto

economico costante nel tempo, la ripartizione del provento o del costo è effettuata in rapporto

alle condizioni di svolgimento della gestione (c.d. criterio del tempo economico).In questi casi, il

calcolo dei ratei e risconti è effettuato non in proporzione al tempo, ma correlando, in termini

economici, la prestazione e la controprestazione derivanti dall’operazione in base al principio di

correlazione tra costi e ricavi.

Alla fine di ciascun esercizio la valutazione dei ratei e dei risconti attivi viene aggiornata

rispettivamente in base al valore presumibile di realizzazione e al futuro beneficio economico

correlato a questi costi differiti che, se inferiore al valore contabile del rateo e risconto attivo,

comporta una svalutazione di pari importo nel conto economico.

Debiti I debiti commerciali originati da acquisizioni di beni e servizi sono iscritti rispettivamente

quando rischi, oneri e benefici significativi connessi alla proprietà sono stati trasferiti e quando i

servizi sono stati resi, cioè la prestazione è stata effettuata.

I debiti finanziari sorti per operazioni di finanziamento e i debiti sorti per ragioni diverse

dall’acquisizione di beni e servizi sono rilevati quando esiste l’obbligazione dell’impresa verso la

controparte. Per i debiti finanziari, generalmente, tale momento coincide con l’erogazione dei

finanziamenti.

Al momento della rilevazione iniziale di un debito commerciale, può risultare necessario

effettuare lo scorporo degli interessi passivi impliciti inclusi nel costo d’acquisto del bene o

servizio, secondo le modalità di seguito indicate.

Gli oneri accessori sostenuti per ottenere finanziamenti, quali, ad esempio, le spese di

istruttoria, l’imposta sostitutiva su finanziamenti a medio termine, e tutti gli altri costi iniziali

vengono capitalizzati nella voce altre immobilizzazioni immateriali.

I prestiti obbligazionari sono rilevati al momento della loro sottoscrizione, con riferimento sia

alle emissioni di obbligazioni ordinarie sia di obbligazioni convertibili, al loro valore nominale.

L’aggio di emissione è rilevato tra i risconti passivi ed è differito e accreditato a conto

economico tra i proventi finanziari in base alla durata del prestito secondo il metodo del tasso

di interesse effettivo.

Alla scadenza del diritto di opzione per la conversione in azioni, la parte di obbligazioni per le

quali è stato esercitato il diritto di opzione è stornata dal debito per obbligazioni convertibili e

rilevato come capitale sociale per l’ammontare corrispondente al valore nominale delle azioni

emesse. All’atto della conversione, se il valore nominale delle azioni emesse per convertire le

obbligazioni è inferiore a quello delle obbligazioni, la differenza che si determina è rilevata alla

riserva soprapprezzo delle azioni.

Se le obbligazioni convertibili sono state emesse al di sopra della pari, l’aggio di emissione, già

rilevato nel passivo dello stato patrimoniale, è accreditato alla riserva sovrapprezzo azioni. Per

le obbligazioni rimborsate, l’aggio è accreditato al conto economico fra gli altri proventi

finanziari.

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I debiti verso soci per finanziamenti, verso banche e altri finanziatori sono iscritti al momento

dell’utilizzazione della linea di credito o dell’erogazione dei fondi.

Gli acconti e i depositi ricevuti da clienti a fronte di vendite di prodotti e fornitura di servizi sono

rilevati al momento dell’incasso e iscritti tra i debiti dello stato patrimoniale alla apposita voce,

fino al momento in cui la vendita o la prestazione è effettuata e contabilizzata.

I debiti che sorgono per il pagamento di stipendi e ritenute, di contributi sociali e altri costi del

personale sono rilevati secondo la loro competenza temporale.

Quando i debiti a medio-lungo termine che originano dall’acquisizione di beni e servizi non

hanno un interesse contrattualmente esplicitato, nel rispetto dei postulati del bilancio

d’esercizio, del criterio del costo (inteso come prezzo di mercato del bene con pagamento a

breve termine), del principio della competenza e del principio della prudenza, al momento della

rilevazione iniziale del debito, si effettua lo scorporo degli interessi passivi impliciti inclusi nel

costo di acquisizione di beni o prestazione di servizi, quando sono soddisfatte entrambe le

seguenti condizioni:

- il valore nominale dei debiti eccede significativamente il prezzo di mercato del bene con

pagamento a breve termine; ciò si verifica quando il debito non ha un interesse passivo

esplicito ovvero ha un interesse irragionevolmente basso;

- la dilazione concessa è superiore ai dodici mesi.

In tal caso i debiti commerciali si rilevano al loro valore nominale e in contropartita la

componente reddituale è rilevata distintamente tra il costo relativo all’acquisto del bene o alla

prestazione del servizio e gli interessi passivi impliciti relativi alla dilazione di pagamento.

L’ammontare degli interessi passivi impliciti si ricava per differenza tra il valore nominale del

debito e l’ammontare del prezzo di mercato con pagamento a breve termine del bene/servizio;

esso è rilevato inizialmente tra i risconti attivi.

Gli interessi passivi scorporati ed il relativo tasso sono determinati al momento della rilevazione

iniziale del debito e non sono rimisurati successivamente.

L’ammontare degli interessi passivi scorporati è riconosciuto sulla durata del debito, ripartito in

modo tale che l’interesse sia riconosciuto ad un tasso costante sul debito residuo sino a quando

non risulti interamente pagato.

Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri sono stanziati per coprire perdite o debiti di esistenza certa o

probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell’esercizio non sono determinabili l’ammontare o la

data di sopravvenienza. Gli stanziamenti riflettono la migliore stima possibile sulla base degli

elementi a disposizione.

Trattamento di fine rapporto

Il TFR spettante al personale dipendente in forza di legge o di contratto (articolo 2120 codice

civile) al momento di cessazione del rapporto di lavoro subordinato, costituisce onere

retributivo certo da iscrivere in ciascun esercizio con il criterio della competenza economica.

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Il TFR è determinato in conformità al disposto dell’articolo 2120 del codice civile e dei contratti

nazionali ed integrativi in vigore alla data di bilancio per le categorie di lavoro subordinato e

considerando ogni forma di remunerazione avente carattere continuativo.

La passività relativa al trattamento di fine rapporto corrisponde al totale delle singole indennità

maturate a favore dei dipendenti alla data di chiusura del bilancio, al netto degli acconti

erogati, e cioè è pari a quanto si sarebbe dovuto corrispondere ai dipendenti nell’ipotesi in cui a

tale data fosse cessato il rapporto di lavoro.

La passività per TFR include anche le eventuali somme erogate a titolo di prestito, di cui il TFR

maturato costituisce garanzia, le quali vengono rilevate tra i crediti nella voce “verso altri” delle

immobilizzazioni finanziarie o dell’attivo circolante in relazione alla durata del prestito.

Da detta passività sono invece detratte le anticipazioni parziali del TFR maturato ed erogate

inforza di contratti collettivi o individuali o di accordi aziendali, per le quali non ne è richiesto il

rimborso.

Nel caso in cui i contratti in vigore siano scaduti prima della data di bilancio e gli effetti del loro

rinnovo sul trattamento di fine rapporto siano ragionevolmente stimabili, ancorché non

formalmente definiti alla data di formazione del bilancio, per l’eventuale accantonamento a

tale data si tiene conto di quanto previsto per la rilevazione degli effetti relativi ai fatti

intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio.

Gli importi di TFR relativi a rapporti di lavoro cessati, il cui pagamento è già scaduto o scadrà ad

una data determinata dell’esercizio successivo sono classificati nello stato patrimoniale nella

voce debiti verso il personale.

Riconoscimento di ricavi e costi

I criteri sulla base dei quali avviene la rilevazione dei ricavi relativi alla gestione caratteristica

sono i seguenti:

- i ricavi relativi alle campagne web e mobile sono rilevati quando il servizio è reso, cioè

quando la prestazione è effettuata;

- i costi sono imputati secondo il principio della prudenza e della competenza temporale;

- gli interessi e gli oneri finanziari sono riconosciuti sulla base della competenza temporale.

Le plusvalenze o le minusvalenze derivanti da alienazioni di immobilizzazioni immateriali e

materiali sono iscritte nel conto economico nella voce “altri ricavi e proventi”, o nella voce

“oneri diversi della gestione” se trattasi di alienazioni derivanti dalla fisiologica sostituzione dei

beni. Se le plusvalenze o le minusvalenze hanno natura straordinaria sono iscritte nella gestione

straordinaria nella voce “proventi” o nella voce “oneri”.

Imposte sul reddito

Le imposte correnti del periodo sono rilevate in base alla valutazione dell’onere fiscale secondo

le aliquote d’imposta vigenti alla data di bilancio nell’ambito della voce “Debiti tributari”, al

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netto degli acconti versati, ritenute d’acconto subite e crediti d’imposta, se compensabili. Se

l’importo delle imposte già pagato per l’esercizio in corso e per quelli precedenti è superiore a

quello dovuto per tali esercizi, l’eccedenza è rilevata nei “Crediti tributari”, per i quali si ha un

diritto al realizzo tramite rimborso o compensazione.

Le attività per imposte anticipate, rappresentative di imposte sul reddito recuperabili negli

esercizi futuri riferibili alle differenze temporanee deducibili e/o al riporto a nuovo di perdite

fiscali, sono rilevate alla voce “Imposte anticipate” quando sussiste la ragionevole certezza

dell’esistenza di redditi imponibili rispettivamente nel momento in cui le differenze

temporanee andranno di volta in volta a riversarsi e/o le perdite riportabili saranno utilizzate,

I fondi per imposte differite, rappresentative delle imposte sul reddito dovute negli esercizi

futuri riferibili alle differenze temporanee imponibili, sono rilevati quando è probabile

l’esistenza di redditi imponibili nel momento in cui le differenze temporanee andranno di volta

in volta a riversarsi.

Le attività per imposte anticipate e i fondi per imposte differite sono calcolati sulla base

dell'aliquota in vigore nell'esercizio in cui le differenze temporanee si riverseranno e/o le

perdite riportabili saranno utilizzate, come previsto dalla normativa fiscale alla data di

riferimento del bilancio.

Le imposte anticipate e differite sono rilevate nel conto economico (e nello stato patrimoniale)

nell’esercizio in cui emergono le differenze temporanee o le perdite fiscali riportabili, fatto

salvo le circostanze in cui le differenze temporanee sorgono a seguito di operazioni che

interessano direttamente il patrimonio netto (i cui effetti fiscali saranno quindi attribuiti alla

corrispondente voce di patrimonio netto) o neanche tale voce (nel qual caso risultano

interessate esclusivamente attività e/o passività); dopo la rilevazione iniziale delle imposte le

variazioni nelle imposte differite sono riversate al conto economico, coerentemente con

l’annullamento negli esercizi successivi delle differenze temporanee o alla perdite riportabili

alle quali si riferiscono.

In relazione alle differenze temporanee che sorgono in caso di acquisizione (di una società, di

un’azienda o ramo d’azienda, ecc.), poiché il valore riconosciuto ai fini fiscali alle attività e

passività è diverso rispetto al valore contabile attribuito in sede di allocazione del costo di

acquisto, alla data di acquisizione si rilevano le relative imposte differite o anticipate a fronte

dei maggiori o minori valori derivanti dall’operazione rispetto ai valori fiscalmente riconosciuti;

Il valore contabile di un’attività per imposte anticipate è rivisto a ciascuna data di riferimento

del bilancio e viene ridotto quando non vi è più la ragionevole certezza del loro futuro

recupero; negli esercizi successivi, il valore ridotto dell’attività è ripristinato nella misura in cui

diviene ragionevolmente la presenza di redditi imponibili atti ad assicurare il recupero

dell’attività per imposte anticipate.

Operazioni e saldi denominati in valuta estera

I crediti, i debiti e le disponibilità liquide in valuta estera sono iscritti in contabilità ai cambi in

vigore alla data in cui si effettuano le relative operazioni. Le differenze di cambio realizzate al

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momento dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte nel

conto economico.

Alla chiusura dell'esercizio le attività e le passività in valuta che non rappresentano

immobilizzazioni sono iscritte al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura dell’esercizio e

rilevato dall’Ufficio Italiano Cambi della Banca d’Italia, imputando le variazioni (utile o perdita

su cambi) al conto economico. L'eventuale differenza positiva è accantonata in apposita riserva

di patrimonio non distribuibile fino al realizzo.

Conti d’ordine

I conti d’ordine comprendono le garanzie (reali e personali) prestate, gli impegni che traggono

origine da negozi giuridici con effetti obbligatori certi ma non ancora eseguiti da nessuna delle

due parti (c.d. contratti ad esecuzione differita), nonché i beni di terzi presso il Gruppo.

Le garanzie prestate sono iscritte nei conti d’ordine per un valore pari al valore della garanzia

assunta o, se non determinato, alla migliore stima del rischio alla luce della situazione esistente

in quel momento.

Gli impegni che per loro natura e ammontare (singolarmente o cumulativamente) possono

incidere in modo rilevante sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo sono

inizialmente rilevati nei conti d’ordine al valore nominale che si desume dalla relativa

documentazione, se in tutto o in parte non quantificabili sono menzionati ed adeguatamente

commentati nella nota integrativa.

I beni di terzi presso il Gruppo sono iscritti al valore nominale, quando si tratti di titoli a reddito

fisso non quotati, al valore corrente di mercato, se disponibile, quando si tratti di beni, di azioni

o di titoli a reddito fisso, se quotati, o al valore desunto dalla documentazione esistente negli

altri casi.

Beni in leasing finanziario

I beni condotti in leasing finanziario sono contabilizzati in base alla metodologia finanziaria, che prevede

l’iscrizione del bene tra le immobilizzazioni materiali e il capitale finanziato tra i debiti finanziari,

addebitando il conto economico degli ammortamenti del cespite e degli interessi maturati nel periodo.

L’unico bene in leasing finanziario è stato riscattato in data 05 maggio 2016.

5. Le operazioni di finanza straordinaria del primo semestre 2016

Durante il primo semestre del 2016 DigiTouch SpA ha firmato in data 22 aprile 2016 l’acquisizione del 10% di Open Gate Italia Srl (società di consulenza specializzata in Public Affairs, Media Relations, Strategy & Regulation e Digital PR). L’operazione è volta al rafforzamento dell’offerta commerciale grazie alla complementarietà dei portafogli e alle relazioni di business.

Al fine di rendere più lineare e chiara la propria value proposition e di gestire in modo attivo il suo portafoglio di attività, l'8 giugno 2016 DigiTouch ha ceduto a Mobyt SpA del 51% di MediaMob Srl, la programmatic sales house.

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Il 13 luglio 2016 DigiTouch ha completato l’operazione di acquisizione del 100% di Optimized Group Srl (web agency specializzata nel SEO) annunciata a fine giugno. L’operazione ha un duplice valore strategico: da un lato internalizzare un servizio (il SEO) che precedentemente erogava per lo più tramite terze parti e che rappresenta uno dei segmenti di offerta a maggior richiesta sul mercato del digital marketing, dall’altro potenziare il proprio management team con una figura esperta sui mercati esteri e avviare la fase di internazionalizzazione la quale prevede l’acquisizione di budget pubblicitari di inserzionisti che intendono investire in Italia ma dalle proprie sedi operative estere.

Il 22 luglio 2016 DigiTouch ha firmato un aumento di capitale di Back Office Srl che gli ha permesso di consolidare al 100% la quota direttamente controllata da DigiTouch in data 15 settembre 2016.

Maggiori dettagli degli eventi qui sopra citati sono descritti del presente documento nel paragrafo dedicato alla relazione sull’andamento della gestione.

Infine si rammenta che in data 17 settembre 2015, la DigiTouch ha perfezionato il raggiungimento della partecipazione totalitaria nelle quote della Performedia S.r.l., acquistando, in base agli accordi siglati il 1 agosto 2014, il residuo 49% delle quote (c.d. “seconda tranche”) della partecipata, in base ad un prezzo da determinarsi in una forchetta da un minimo di euro 4.000.000 ad un massimo di euro 7.000.000, secondo il meccanismo di seguito meglio precisato. La regolazione finanziaria della compravendita delle quote sociali della Performedia è stata disciplinata in un articolato e temporalmente dilazionato piano di pagamento in cinque rate (teso a massimizzare il ricorso all’autofinanziamento a copertura dell’acquisizione) ed in particolare: 1. primo e secondo versamento per il 51% delle quote trasferite il 1 agosto 2014, pagati il 1 agosto

2014 e il 16 aprile 2015, per complessivi euro 3.000.000; 2. primo versamento sul residuo 49% delle quote trasferite il 17 settembre 2015, pagato

contestualmente per euro 2.225.000, con secondo e terzo versamento rispettivamente attesi il 16 settembre 2016 e il 16 settembre 2017 – ciascuno dei due pari ad un terzo di un ammontare pro-rata indicizzato al valore di borsa di DigiTouch, calcolato sulla capitalizzazione media registrata durante i sei mesi antecedenti alla data del versamento (fermo restando la forchetta di prezzo di cui sopra).

Gli accordi del 1 agosto 2014 tra l’Acquirente e i Venditori stabiliscono altresì un meccanismo di aggiustamento prezzo (“earn-out”) che opera come di seguito illustrato:

il secondo e il terzo versamento sulla “seconda tranche” saranno ridotti rispettivamente di euro 1.000.000 e di euro 500.000 qualora nel corso del 2015 e nel corso del 2016 l’Acquisita non abbia raggiunto i target commerciali prestabiliti;

in caso di applicazione dell’aggiustamento prezzo 2015 non troverà applicazione l’aggiustamento prezzo 2016, quindi senza effetto cumulativo.

Tuttavia si segnala che non è possibile escludere, in ragione della descritta meccanica di determinazione del corrispettivo complessivo dell’acquisizione, risultante quanto a massimi euro 3.000.000 in una parte variabile indicizzata alle quotazioni future del titolo DigiTouch presso il mercato AIM Italia, una effettiva e finale valorizzazione dell’operazione di acquisizione inferiore a euro 10.000.000 (e in ogni caso comunque almeno pari al minimo garantito di euro 7.000.000 contrattualmente pattuito).

Inoltre IL 29 luglio 2016 DigiTouch S.p.A. ha citato avanti il Tribunale di Milano i venditori di Performedia

in relazione a una serie di comportamenti ritenuti decettivi e illeciti assunti dai convenuti in occasione

della stipula del citato accordo per un danno calcolato per Euro 1.890.608,95. Tale fattispecie è descritta

nel dettaglio del paragrafo “Contenziosi” nella Relazione sulla Gestione.

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Nota sul trattamento contabile del debito nei confronti dei Venditori di Performedia nel bilancio

semestrale intermedio al 30 giugno 2016 del Gruppo DigiTouch

Il bilancio di esercizio di DigiTouch al 30 giugno 2016 è stato redatto ai sensi degli articoli 2423 e

seguenti del Codice Civile, nonché in conformità ai Principi Contabili emessi dall’Organismo Italiano di

Contabilità, in vigore alla data di riferimento del bilancio.

In base al Principio Contabile n. 19 “Debiti” emesso dall’Organismo Italiano di Contabilità, i debiti sono

passività di natura determinata ed esistenza certa, che rappresentano obbligazioni a pagare ammontari

determinati di solito ad una data stabilita.

Inoltre i debiti differiscono dagli impegni, che rappresentano accordi per adempiere in futuro a certe

obbligazioni assunte o a svolgere o a eseguire determinate azioni o attività (vedasi OIC 19.4-5).

Ebbene, il trasferimento del 51% delle quote di Performedia (prima tranche), occorso il 1 agosto 2014,

aveva un corrispettivo determinato in misura fissa (euro 3.000.000), che risulta interamente versato al

31 dicembre 2015; pertanto oltre agli oneri accessori sostenuti per l’acquisizione e capitalizzati nella

partecipazione, tale prima transazione è stata già riflessa per pari importo nel bilancio di DigiTouch dal

31 dicembre 2014 alla voce Immobilizzazioni Finanziarie – Partecipazioni in imprese controllate e tra i

debiti verso altri finanziatori per la quota non pagata (al 31 dicembre 2015 pertanto il prezzo della prima

tranche essendo stato interamente pagato è già riflesso come minori disponibilità liquide).

Invece, con riferimento al trasferimento del 49% delle quote di Performedia (seconda tranche), occorso

il 17 settembre 2015, questo presenta un corrispettivo determinato in una forchetta (da minimo euro

4.000.000 a massimo euro 7.000.000), che risulta stabilito in misura fissa solo per la prima porzione

(euro 2.225.000), versata contestualmente, mentre le restanti seconda e terza porzione sono da

calcolarsi in base alla ponderazione del già citato moltiplicatore del 7% per la capitalizzazione giornaliera

di borsa di DigiTouch nei 6 mesi precedenti la data di pagamento rispettivamente della seconda e della

terza porzione per la seconda tranche.

Pertanto in base al suddetto meccanismo la seconda porzione risulta di importo determinabile al 16

settembre 2016, mentre per la terza rata si conoscerà l’importo solo il prossimo 16 settembre 2017.

In base al Principio Contabile n. 29 “Cambiamenti di principi contabili, cambiamenti di stime contabili,

correzioni di errori, eventi e operazioni straordinarie, fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio”

emesso dall’Organismo Italiano di Contabilità, i fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio (ossia

quei fatti che avvengono tra la data di chiusura e la data di approvazione del bilancio di esercizio)

devono essere recepiti nei valori di bilancio quando modificano condizioni già esistenti alla data di

riferimento di bilancio, condizione che ricorre in caso di definizione, dopo la chiusura dell’esercizio, di un

maggiore/minore prezzo di acquisto di un’attività acquisita (vedasi OIC 29.59).

Conseguentemente, alla luce di quanto sopra, è da escludersi la possibilità di rilevazione nel bilancio al

30 giugno 2016 dell’importo ancora da determinarsi riferito alla terza porzione seconda tranche, mentre

la Direzione ha rilevato in tale bilancio la seconda porzione seconda tranche per euro 1.775.000, nei

limiti del prezzo minimo di euro 4.000.000, importo peraltro prossimo a quello risultante

dall’applicazione della predetta formula (che cumulato con la prima porzione risulta superiore di circa

l’1% rispetto al prezzo minimo della seconda tranche di euro 4.000.000).

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Infine, va altresì tenuto debitamente conto che, come già accennato nella premessa, la Direzione ritiene

che sussistano motivi più che fondati per una violazione da parte dei Venditori delle cosiddette

“representations & warranties” - rilasciate nell’ambito del contratto di compravendita delle quote di

Performedia del 1 agosto 2014 - sulle informazioni messe a disposizione nel processo di “due diligence”;

infatti tali rilievi sono già stati puntualmente contestati alla controparte, secondo le modalità previste

nel contratto di compravendita, e la Direzione ritiene ragionevolmente certa la determinazione di un

aggiustamento prezzo a favore della DigiTouch per un importo non trascurabile che, per questioni di

prudenza, non risulta rilevato nel bilancio al 30 giugno 2016 della Società.

Il maggior valore che riviene dal calcolo puntuale del debito legato all’acquisizione derivante dalle

previsioni contrattuali e calcolato il 16 settembre 2016, risulta comunque inferiore alla richiesta di

revisione prezzo per la tranche in questione di cui maggiori dettagli nell’apposito paragrafo della

relazione della gestione.

Nella fattispecie non ricorrono nemmeno le condizioni per iscrivere un fondo per oneri futuri, in quanto

l’eventuale differenza di prezzo, ancorché si manifesti, non rappresenta un costo di esercizio, ma un

investimento.

6. Informazioni sulle voci dello stato patrimoniale consolidato

Nel seguito sono commentate le voci dello stato patrimoniale consolidato al 30 giugno 2016 raffrontate

con le corrispondenti voci al 31 dicembre 2015 del Gruppo DigiTouch.

6.1 Immobilizzazioni immateriali – euro 13.544.360 (13.713.747)

Le immobilizzazioni immateriali al 30 giugno 2016 ammontano a 13.544.360, in diminuzione di euro

169.387, quale risultato delle variazioni nette negative da operazioni straordinarie del semestre per

euro 171.295, delle acquisizioni di euro 901.000 e degli ammortamenti del periodo di euro 896.592,

come rappresentato dal prospetto di movimentazione di seguito rappresentato.

Le variazioni nette da operazioni straordinarie per euro 171.295 riportano i saldi al 31 maggio 2016

relativi alla cessione del ramo d’azienda MediaMob e la successiva cessione della partecipazione di

controllo di MediaMob Srl a Moby Spa, iper i cui dettagli si rimanda al paragrafo sulle operazioni

straordinarie nella relazione della Gestione.

L’avviamento che al 31 dicembre 2015 ammontava a euro 10.339.051 ha scontato l’ammortamento del

periodo di euro 575.921, chiudendo quindi a euro 9.763.129 ed è costituito in particolare da:

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE Acquisizioni RiclassIfiche Amm.ti

DELLE IMMOBILIZZAZIONI Costo Amm.ti Saldo di periodo Costo Amm.ti Saldo

IMMATERIALI storico cumulati netto storico cumulati netto

Costi di impianto ed ampliamento 1.364.770 (274.064) 1.090.706 (136.286) 1.364.770 (410.350) 954.419

Costi di ricerca, sviluppo e pubblicità 474.336 (175.581) 298.755 13.636 (93.848) (36.209) 394.124 (211.790) 182.334

Diritti brev. ind. e di utilizz. opere ingegno 982.349 (439.622) 542.727 56.841 (77.447) (117.157) 961.743 (556.779) 404.964

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 10.144 (1.896) 8.248 (404) 10.144 (2.300) 7.844

Avviamento 11.174.049 (834.998) 10.339.051 (575.921) 11.174.049 (1.410.920) 9.763.129

Immobilizzazioni in corso e acconti 1.178.347 0 1.178.347 830.523 (2.500) 2.006.370 0 2.006.370

Altre 386.034 (130.120) 255.914 (30.615) 386.034 (160.735) 225.300

Saldo 15.570.029 (1.856.281) 13.713.747 901.000 (171.295) (2.500) (896.592) 16.297.234 (2.752.874) 13.544.360

31/12/2015 Variazioni da

operazioni

straordinarie

30/6/2016

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- per euro 5.496.441 al consolidamento della partecipazione di controllo del 100% nella Performedia S.r.l. (dopo l’ammortamento dell’esercizio di euro 319.946), risultante quale differenza fra il prezzo complessivo sostenuto per l’acquisizione, pari a euro 7.375.307, inclusivo degli oneri accessori, ed i valori correnti attribuito agli elementi patrimoniali attivi e passivi della società acquisita alle date di acquisizione;

- per euro 3.884.914 al consolidamento del 100% della partecipazione di controllo del 100% nella CRM S.r.l., inclusiva della sua controllata E3 (dopo l’ammortamento dell’esercizio di euro 215.828), risultante quale differenza fra il prezzo complessivo sostenuto per l’acquisizione, pari a euro 6.265.381, inclusivo degli oneri accessori, ed i valori correnti attribuito agli elementi patrimoniali attivi e passivi della società acquisita alla data di acquisizione;

- per euro 216.579 al consolidamento del 80,96% della partecipazione di controllo del 100% nella Back-Office S.r.l. (dopo l’ammortamento dell’esercizio di euro 12.032), risultante quale differenza fra il prezzo complessivo sostenuto per l’acquisizione, pari a euro 188.351, inclusivo degli oneri accessori, ed i valori correnti attribuiti agli elementi patrimoniali attivi e passivi della società acquisita alla data di acquisizione;

- per euro 86.117 alla rilevazione del ramo TheBlogTv Communities, dopo l’ammortamento dell’esercizio di euro 24.605;

- per euro 79.078 all’avviamento iscritto nella controllata E3 dopo l’ammortamento dell’esercizio di euro 15.815.

L’ammortamento dei suddetti avviamenti è stato determinato come segue: - per Performedia in un periodo di 10 anni applicato in quote costanti (scadenza 31 luglio 2024); - per il ramo TheBlogTv Communities in 5 anni applicato in quote costanti (scadenza 31 dicembre

2019); - per Back-Office in un periodo di 10 anni applicato in quote costanti (scadenza 30 giugno 2025); - per CRM in un periodo di 10 anni applicato a quote costanti (scadenza 30 giugno 2025); - per E3 in un periodo di 10 anni applicato a quote costanti (scadenza 31 dicembre 2019).

Rispetto al periodo orientativo presunto dettato dal codice civile e dai principi contabili di riferimento (pari a cinque anni, con l’indicazione di un massimo di venti anni ove ne ricorrano le circostanze) nei casi di Performedia e di CRM/E3 la maggior durata è ritenuta congrua in relazione alle posizioni di vantaggio acquisite sul mercato dalle controllate, nonché confortata dai piani industriali pluriennali valutati dalla Capogruppo al momento delle acquisizioni e successivamente alle stesse.

In particolare in relazione all’avviamento di Performedia è stato effettuato l’impairment test alla luce delle performance della divisione che, seppure in linea con il ’14, sono risultate meno positive rispetto alle previsioni di budget. Per la valutazione sono state utilizzate le due metodologie alla base della perizia effettuata nel 2014 pre-acquisizione, il metodo DCF e il metodo dei multipli di società comparabili. In particolare per il metodo DCF è stato calcolato un WACC pari a 8,8%. In entrambi i casi il risultato dell’analisi non ha reso necessario procedere ad una variazione del valore dell’avviamento.

Le acquisizioni dell’esercizio ulteriori all’avviamento, pari ad euro 901.000 si riferiscono: - per euro 300.821 alla capitalizzazione di costi interni, rappresentati esclusivamente dal costo del

personale impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo o nella produzione interna di software tutelabile, attività già descritte nell’ambito dello specifico paragrafo della Relazione sulla Gestione, rilevati interamente tra le immobilizzazioni in corso e acconti, non essendo ancora disponibile il prodotto dell’attività in via di completamento;

- per euro 505.943 alla capitalizzazione dei costi sostenuti nel primo semestre 2016 per attività di ricerca e sviluppo di cui al punto precedente, rilevati anch’essi interamente tra le immobilizzazioni in corso e acconti;

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- per euro 56.841 alla capitalizzazione dei costi sostenuti nel primo semestre 2016 per lo sviluppo dei software legato al progetto "Vinci uno smartphone";

Nel corso del primo semestre 2016 non si sono verificate circostanze che abbiano reso necessaria la rivisitazione della vita utile stimata per le immobilizzazioni immateriali. Alla data di chiusura del bilancio, il Gruppo ha accertato che non sussistono indicazioni che le immobilizzazioni immateriali iscritte nell’attivo possano aver subito una riduzione di valore e, conseguentemente, ha ritenuto tali valori pienamente recuperabili.

6.2 Immobilizzazioni materiali – euro 280.264 (273.640)

Le immobilizzazioni materiali al 30 giugno 2016 ammontano a 280.264, in aumento di euro 6.625, quale

risultato delle acquisizioni per euro 51.339 e degli ammortamenti di euro 44.714, come rappresentato

dal prospetto di movimentazione di seguito rappresentato.

Nel corso del primo semestre 2016 non si sono verificate circostanze che abbiano reso necessaria la

rivisitazione delle vite utili stimate per le immobilizzazioni materiali.

Alla data di chiusura del bilancio intermedio, il Gruppo ha accertato che non sussistono indicazioni che le

immobilizzazioni materiali iscritte nell’attivo possano aver subito una riduzione di valore e,

conseguentemente, ha ritenuto tali valori pienamente recuperabili.

6.3 Immobilizzazioni finanziarie – euro 270.849 (300)

Le immobilizzazioni finanziarie al 30 giugno 2016 ammontano a euro 270.849, in aumento di euro

270.549 per effetto della costituzione della Società MediaMob Srl, di cui sono state successivamente

cedute le quote di maggioranza a Mobyt Spa per un importo netto di euro 118.049 e dell’acquisizione

del 10% delle quote di Open Gate Italia Srl per euro 152.500 (inclusi i costi accessori), come

rappresentato dal prospetto di movimentazione di seguito rappresentato.

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE Acquisizioni Decrementi Amm.ti

DELLE IMMOBILIZZAZIONI Costo Amm.ti Saldo di periodo Costo Amm.ti Saldo

MATERIALI storico cumulati netto storico cumulati netto

Impianti e macchinario 25.156 (8.062) 17.095 (3.998) 25.156 (12.060) 13.096

Attrezzature industriali e commerciali 3.416 (919) 2.497 (732) 3.416 (1.651) 1.765

Altri beni 413.796 (159.748) 254.048 51.339 (39.984) 465.135 (199.732) 265.403

Saldo 442.368 (168.729) 273.640 51.339 - (44.714) 442.368 (168.729) 280.264

31/12/2015 30/6/2016

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE 30/6/2016

DELLE IMMOBILIZZAZIONI Costo Svalutazioni Acquisizioni Costituzione Cessione Saldo

FINANZIARIE storico cumulate finale

Partecipazioni in imprese collegate

Mediamob S.r.l. 250.501 (132.452) 118.049

Partecipazioni in altre imprese

OpenGate Italia S.r.l. 152.500 152.500

Consorzio Qualità 300 300

Saldo 300 152.500 250.501 (132.452) 270.849

31/12/2015

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Le partecipazioni in altre imprese includono la quota di partecipazione al fondo consortile del Consorzio

Qualità promosso da Assolombarda, con il sostegno finanziario della Camera di Commercio di Milano,

con sede in Milano, in via Pantano 9.

6.4 Crediti dell’attivo circolante – euro 13.539.092 (10.139.100)

I crediti dell’attivo circolante al 30 giugno 2016 ammontano a 13.539.092, in aumento di euro

3.399.992, rappresentati dalle voci riportate nel prospetto di dettaglio nel seguito rappresentato.

In termini di ripartizione geografica delle controparti debitrici al 30 giugno 2016 nei confronti del

Gruppo, si segnala che tutte le altre posizioni sono riferibili all’Italia, ad eccezione di euro 361.269 verso

clienti residenti in altri paesi; non vi sono posizioni creditorie in valuta diversa dall’euro.

Crediti verso clienti – euro 12.339.384 (9.925.037)

I crediti netti verso clienti al 30 giugno 2016 ammontano a euro 12.339.384, in aumento di euro

2.414.347 rispetto al 31 dicembre 2015, rappresentati dalle voci riportate nel prospetto di dettaglio nel

seguito rappresentato.

I crediti lordi verso clienti al 30 giugno 2016 ammontano complessivamente a euro 12.457.408, prima

del fondo svalutazione crediti stanziato in relazione alle posizioni di dubbie esigibilità di complessivi euro

118.024, di cui euro 15.707 rappresenta la quota fiscalmente la cui deducibilità avverrà in futuri esercizi

ed euro 102.317 la quota fiscalmente già dedotta.

Crediti tributari – euro 46.024 (55.108)

I crediti tributari al 30 giugno 2016 ammontano a euro 46.024, in diminuzione di euro 9.084 e sono

rappresentati da crediti IRAP e IRES per euro 13.268, connesse alla mancata deduzione in precedenti

ANALISI ESIGIBILITA' DEI CREDITI

IN BASE ALLA LORO Entro Oltre l'es. ed Oltre il 5° Totale Entro Oltre l'es. ed Oltre il 5° Totale

SCADENZA l'esercizio entro il 5° succ.es. successivo l'esercizio entro il 5° succ.es. successivo

Crediti verso clienti 12.339.384 12.339.384 9.917.652 7.385 9.925.037

Crediti verso imprese collegate 25.177 25.177 -

Crediti tributari 32.756 13.268 46.024 41.840 13.268 55.108

Crediti per imposte anticipate 30.695 11.754 42.449 24.038 24.038

Crediti verso altri 349.791 736.267 1.086.058 51.794 79.123 4.000 134.917

Saldo 12.777.803 761.289 - 13.539.092 10.011.286 123.814 4.000 10.139.100

AL 30/6/2016 AL 31/12/2015

Composizione della voce Saldo al Saldo al

crediti verso clienti 31/12/2015 30/06/2016

Fatture Emesse 7.010.888 9.234.078

Fatture da emettere 3.207.638 3.229.015

Note di credito da emettere (203.641) (5.685)

Fondo Svalutazione crediti: (89.847) (118.024)

-quota tassata (15.707) (15.707)

-quota non tassata (74.140) (102.317)

Saldo 9.925.037 12.339.384

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esercizi della quota connessa al personale, da euro 300 per credito d'imposta residuo per spese di

ricerca, da crediti per ritenute subite per euro 9.464 e per la parte residuale da crediti IVA.

Crediti per imposte anticipate– euro 42.449 (24.038)

I crediti per imposte anticipate al 30 giugno 2016 ammontano a euro 42.449, in aumento di euro 18.411

rispetto al saldo del 31 dicembre 2015 e sono prevalentemente costituiti dalla valorizzazione delle

differenze temporanee deducibili negli esercizi successivi relative ai crediti verso clienti (quota tassata

del fondo svalutazione crediti), nonché dei titoli iscritti nell’attivo circolante (adeguamento al valore di

mercato di fine periodo).

Crediti verso altri – euro 1.086.058 (134.917)

I crediti verso altri al 30 giugno 2016 ammontano ad euro 1.086.058, in aumento di euro 951.141

rispetto al saldo del 31 dicembre 2015, rappresentati principalmente da crediti nei confronti di Mobyt

Spa per la cessione del 51% di MediaMob Srl per i cui dettagli si rimanda all’apposito paragrafo della

Relazione della Gestione per euro 956.250. Per euro 50.000 cessione parziale del credito commerciale

nei confronti di Poinx Srl (ora PLA Srl in liquidazione) alla controllante My Best Group Spa oltre a euro

88.783 di crediti nei confronti di Enasarco e depositi cauzionali costituiti presso terzi per euro 6.167 e da

anticipi a fornitori per euro 32.322.

6.5 Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni – euro 214.332 (641.392)

Le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni al 30 giugno 2016 ammontano ad euro

214.332, in riduzione di euro 427.060 rispetto al saldo del 31 dicembre 2015, rappresentate dalle voci

del prospetto di movimentazione nel seguito riportato.

Le azioni ordinarie Digital Magic S.r.l. in portafoglio sono quotate presso l’AIM Italia e in base al prezzo

rilevato al 30 giugno 2016 su tale mercato, organizzato e gestito da Borsa Italiana, il fair value delle

stesse risultava essere inferiore e pari a euro 15.192, per cui si è reso necessario un adeguamento al

minore valore di mercato per euro 5.508.

Nel corso del primo semestre 2016, sono stati venduti i Buoni del Tesoro Poliennali emessi dalla

Repubblica Italiana con scadenza 1 febbraio 2037, denominati in euro con un rendimento fisso annuo

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE 31/12/2015 Svalutazioni Adeguamento Alienazioni 30/6/2016

DELLE ATTIVITA' FINANZIARIE CHE NON Saldo e rivalutazioni cambio Saldo

COSTITUISCONO IMMOBILIZZAZIONI iniziale del periodo finale

Altre partecipazioni

Digital Magics S.r.l. 20.700 (5.508) 15.192

Azioni proprie 99.904 (30.825) 69.079

Altri titoli

BTP 1 febbraio 2037 4% 406.018 (406.018) -

Venezuela 9,65% 15St27 114.770 1.919 13.372 130.061

Saldo 641.392 (3.589) 13.372 (436.843) 214.332

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lordo del 4%. Tale vendita ha generato una plusvalenza di euro 132.126, rilevati negli Altri proventi

finanziari.

I bond emessi dallo Stato del Venezuela con scadenza 15 settembre 2027, denominati in dollari

statunitensi, presentano un tasso fisso annuo lordo del 9,25%, con cedola semestrale.

Il prezzo rilevato al 30 giugno 2015 sul mercato Euro Tlx per quest’ultimo titolo governativo, risultava

essere pari a euro 130.061, che ha comportato nel semestre il recupero parziale della svalutazione

operata al 31 dicembre 2014, registrando quindi una plusvalenza su titoli di euro 1.919 e di un utile su

cambi non realizzato di euro 13.372.

Infine, si segnala che gli indicatori della situazione di deterioramento duraturo della solvibilità dei

soggetti emittenti i suddetti titoli di capitale e di debito, monitorati anche successivamente alla chiusura

dell’esercizio, hanno portato il Gruppo a ritenere tali situazioni già riflesse nei valori di mercato di fine

esercizio e pertanto non si è proceduto a ulteriori rettifiche negative di valore.

Si segnala che al 30 giugno le azioni proprie in portafoglio sono 38.500 iscritte ad un valore medio per

azione pari a 1,79; il fair value di tali titoli, in base al prezzo rilevato al 30 giugno 2016 sul mercato

gestito da Borsa Italiana, risulta essere pari a euro 1,86 per azione.

Le azioni proprie in portafoglio alla data del 30 giugno 2016 sono state quasi interamente cedute al

venditore di Optimized Group Srl, operazione per i cui dettagli si rimanda all’apposito paragrafo della

Relazione sulla Gestione.

Alla data del 30 settembre 2016 le azioni proprie in portafoglio sono 55.500 per un controvalore

complessivo di euro 81.986 (valore medio di carico euro 1,48 per azione).

6.6 Disponibilità liquide – euro 8.357.547 (7.511.479)

Le disponibilità liquide al 30 giugno 2016 ammontano ad euro 8.357.547, in aumento di euro 846.068

rispetto al 31 dicembre 2015.

6.7 Ratei e risconti attivi – euro 498.314 (369.653)

I ratei e risconti attivi al 30 giugno 2016 ammontano ad euro 498.314 e risultano in aumento rispetto al

31 dicembre 2015 di euro 128.661; si riferiscono quadi esclusivamente a risconti attivi che accolgono il

differimento di costi di prestazioni di terzi e per risconti costi media e pubblicità.

6.8 Patrimonio netto – euro 13.691.274 (12.655.783)

Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2016 ammonta ad euro 13.691.274, di cui

rispettivamente euro 13.702.930 di patrimonio netto di Gruppo ed euro (11.656) di patrimonio

netto di terzi, ed aumenta di euro 1.035.490 rispetto al saldo del 31 dicembre 2015, come

riportato nel prospetto di movimentazione nel seguito rappresentato.

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L’assemblea del 29 aprile 2015 della Capogruppo ha deliberato di destinare l’utile dell’esercizio 2015,

pari a euro 1.129.709, a Riserva Legale quanto a euro 56.485, a Riserva da rivalutazione delle

partecipazioni, per applicazione del metodo del patrimonio netto ex articolo 2426, numero 4, del codice

civile, non distribuibile per euro 537.552, a Riserva vincolata per un importo pari ai costi di ricerca e

sviluppo e ai costi di impianto ed ampliamento (inclusi quelli corrispondenti che saranno riclassificati tra

tali voci dalle immobilizzazioni in corso e acconto) non ancora ammortizzati al 31 dicembre 2015 per

Euro 535.672.

La riserva per azioni proprie è stata ridotto per euro 30.825, in linea con il valore delle azioni proprie in

portafoglio alla data del 30 giugno 2016.

L’utile del primo semestre 2016 del Gruppo risulta di euro 1.037.679, mentre l’utile di spettanza di terzi

risulta pari ad euro (2.188).

Al 30 giugno 2016 il capitale sociale della Capogruppo ammonta ad euro 694.835 ed è costituito come

illustrato nel seguente prospetto.

Schema azionariato aggiornato alle date delle ultime due assemblee dei soci riunitesi al 29 aprile 2016 e

al 25 luglio 2016.

*Nel mercato sono incluse le azioni proprie, di cui si rimanda al paragrafo “Altre Informazioni” nella

Relazione sulla Gestione.

6.9 Fondi per rischi e oneri – euro 93.816 (90.091)

I fondi per rischi e oneri al 30 giugno 2016 ammontano a euro 93.816 e la loro movimentazione

nell’esercizio è rappresentata nella tabella di seguito riportata.

PROSPETTO DEI MOVIMENTI Capitale Riserva Riserva Riserva di Riserva Riserva Altre Utile Patrimonio Patrimonio Patrimonio

DEL PATRIMONIO NETTO sociale sovrapprezzo legale consolidam. straordinaria az. proprie riserve del netto di netto di netto

CONSOLIDATO in portafoglio periodo Gruppo terzi consolidato

AL 31/12/2015 694.835 8.789.814 59.836 (5.295) 1.467.912 99.904 418.321 1.139.925 12.665.252 (9.468) 12.655.783

Destinazione utile es. precedente 56.485 10.216 1.073.224 (1.139.925) - -

Aggiornamento riserve vincolate (633.739) (30.825) 664.564 - -

Altre variazioni - -

Differenza arrotondamento euro (1) (1) (1)

Utile del periodo 1.037.679 1.037.679 (2.188) 1.035.491

AL 30/6/2016 694.835 8.789.814 116.321 4.921 834.173 69.079 2.156.108 1.037.679 13.702.930 (11.656) 13.691.274

Composizione azionariato DigiTouch SpA

n. azioni % sul totale n. azioni % sul totale

Sodapao (Mardegan) 2.834.695 20,40% 2.834.695 20,40%

Digivalue Media Sarl (Ranucci Brandimarte) 2.388.000 17,18% 2.388.000 17,18%

Daniele Meini 1.650.500 11,88% 1.648.500 11,86%

Simone Ranucci Brandimarte 1.562.000 11,24% 1.562.000 11,24%

Marko Maras 791.500 5,70% 802.500 5,77%

MERCATO * 4.670.000 33,61% 4.661.000 33,54%

Totale azioni 13.896.695 100,00% 13.896.695 100,00%

29/4/201625/7/2016

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Fondo per trattamento di quiescenza ed obblighi simili – euro 21.416 (21.416)

Il fondo per trattamento di quiescenza al 30 giugno 2016 ammonta ad euro 21.416invariato rispetto alla

chiusura al 31 dicembre 2015, ed è costituito dalle indennità maturate sui contratti di agenzia in essere

alla chiusura dell’esercizio.

Fondo per imposte differite – euro 72.355 (68.630)

Il fondo per imposte differite al 30 giugno 2016 ammonta a euro 72.355, in aumento di euro 3.725

rispetto al 31 dicembre 2015, ed accoglie la fiscalità differita connessa principalmente agli utili su cambi

non realizzati alla chiusura del semestre, nonché quella relativa al maggior valore contabile riflesso nel

bilancio consolidato, rispetto al bilancio della partecipata, su alcuni titoli del portafoglio dell’attivo

circolante.

6.10 Trattamento di fine rapporto – euro 331.313 (365.168)

Il trattamento di fine rapporto al 30 giugno 2016 è pari ad euro 331.313, in diminuzione di euro 33.855

rispetto al 31 dicembre 2015, e la sua movimentazione nel corso del primo semestre 2016 è

rappresentata nella tabella di seguito riportata.

La colonna variazione da operazioni straordinarie riporta il trattamento di fine rapporto del ramo

d’azienda MediaMob ceduto alla neo costituita MediaMob Srl per euro 10.921, a cui si aggiungono gli

accantonamenti del semestre per euro 87.363 e gli utilizzi per liquidazione e anticipi di euro 110.297.

6.11 Debiti – euro 21.964.171 (18.002.307)

I debiti al 30 giugno 2016 ammontano complessivamente ad euro 21.964.171, in aumento di euro

3.961.864 rispetto al 31 dicembre 2015 e la loro composizione e ripartizione in base alla relativa

scadenza sono rappresentate nel seguito in tabella.

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE 31/12/2015 30/06/2016

DEI FONDI PER RISCHI E ONERI Saldo Accantonamento Saldo

iniziale del periodo finale

Fondo trattamento quiesc, e obblighi simili 21.461 21.461

Fondo per imposte differite 68.630 3.725 72.355

Saldo 90.091 3.725 93.816

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE 31/12/2015 Variazioni Utilizzi per 30/06/2016

DEL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO Saldo da operazioni Accantonamento liquidazioni e Saldo

iniziale straordinarie del periodo anticipi finale

Trattamento di fine rapporto 365.168 (10.921) 87.363 (110.297) 331.313

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In termini di ripartizione geografica delle controparti creditrici nei confronti del Gruppo al 30 giugno

2015, si segnala che tutte le altre posizioni sono riferibili all’Italia, ad eccezione di euro 2.629.800 verso

fornitori residenti all’estero, di cui 33.606 in dollari (rilevata in euro 29.511).

Obbligazioni convertibili – euro 3.000.000 (3.000.000)

I debiti per obbligazioni convertibili al 30 giugno 2016 ammontano a euro 3.000.000, invariati rispetto

alla chiusura dell’esercizio precedente, e sono conseguenti all’emissione di obbligazioni convertibili

quotate presso il mercato AIM Italia in data 16 marzo 2015. In particolare sono state emesse 1.000

obbligazioni convertibili alla pari del valore nominale di euro 3.000, corredate da un tasso annuo

nominale fisso del 6%, cedola trimestrale posticipata, scadenza 16 marzo 2020. Nel periodo compreso

tra il 16 marzo 2015 e il 9 marzo 2020 (il “Periodo di Esercizio”), gli Obbligazionisti avranno il diritto di

richiedere la conversione delle Obbligazioni Convertibili in Azioni di Compendio (il “Diritto di

Conversione”) sulla base del rapporto di conversione di numero 1000 (mille) Azioni DigiTouch per ogni

Obbligazione presentata in conversione (il “Rapporto di Conversione”) e pertanto al prezzo unitario

implicito per singola azione pari ad Euro 3,00 (tre/00). Il Diritto di Conversione potrà essere esercitato

dall’Obbligazionista per tutte o parte delle Obbligazioni. Le Obbligazioni per le quali non sia stato

esercitato il Diritto di Conversione, saranno rimborsate alla pari (ossia per un importo pari al loro valore

nominale), alla data di scadenza.

Debiti verso banche – euro 1.598.779 (1.770.618)

I debiti verso banche al 30 giugno 2016 ammontano a euro 1.598.779, rappresentati principalmente per

euro 1.581.492 dal saldo del mutuo erogato da Unicredit a favore della Capogruppo DigiTouch.

Il mutuo concesso da Unicredit nel 2014 per Euro 2.200.00 per l’acquisto del 51% del capitale di

Performedia, ed erogato per euro 1.100.000 nel 2014 e per euro 1.100.000 ad aprile 2015, è stato

rimborsato anticipatamente per euro 200.000 a maggio 2015 e rinegoziato a condizioni più favorevoli

per la parte residua di euro 1.745.475 ad ottobre 2015.

La più importante variazione riguarda il tasso di interesse sul finanziamento, che è stato ridotto

attraverso il riconoscimento di una maggiorazione di 275 punti base sul tasso euribor trimestrale. Alla

chiusura di ciascun esercizio, a partire dal 2015, sarà misurato il rapporto indebitamento finanziario

netto/EBITDA su basi pro-forma e, in caso di superamento del valore di 1,5, lo spread sull’euribor tre

mesi da applicarsi per quell’esercizio sarà pari a 325 basis point. Il finanziamento non prevede più la

garanzia da parte di alcuni soci ma di una controgaranzia pari all’80% del valore del finanziamento

fornita ad Unicredit da parte di Mediocredito Centrale.

ANALISI ESIGIBILITA' DEI DEBITI

IN BASE ALLA LORO Entro Oltre l'es. ed Oltre il 5° Totale Entro Oltre l'es. ed Oltre il 5° Totale

SCADENZA l'esercizio entro il 5° succ.es. successivo l'esercizio entro il 5° succ.es. successivo

Obbligazioni convertibili 3.000.000 3.000.000 3.000.000 3.000.000

Debiti verso banche 352.070 1.246.709 1.598.779 355.370 1.415.248 1.770.618

Debiti verso altri finanziatori 2.333.333 2.441.367 4.774.700 2.333.333 2.441.427 4.774.760

Acconti 846 846

Debiti verso fornitori 10.563.183 10.563.183 7.157.382 7.157.382

Debiti verso imprese collegate 33.066 33.066

Debiti tributari 1.641.693 1.641.693 846.790 31.182 877.972

Debiti verso istitituti di previd. e sicurezza soc. 227.730 227.730 201.495 201.495

Debiti verso altri 124.174 124.174 220.080 220.080

Saldo 15.276.095 6.688.076 - 21.964.171 11.114.450 6.887.857 - 18.002.307

AL 30/6/2016 AL 31/12/2015

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Il piano di ammortamento prevede il rimborso di 20 rate costanti trimestrali posticipate a partire dal 31

gennaio 2016 fino al 31 ottobre 2020.

Infine si evidenzia che il valore degli affidamenti bancari riconosciuti alla Società e non utilizzati alla fine

del 2015 risulta essere complessivamente pari a euro 155.000.

Debiti verso altri finanziatori – euro 4.774.700 (4.774.700)

I debiti verso altri finanziatori al 30 giugno 2016 ammontano a euro 4.774.760 e sono rappresentati per

euro 1.775.000 debito residuo per acquisizione 49% Performedia, per euro 2.930.000 debito residuo per

acquisizione 100% CRM.

Con riferimento al debito residuo per acquisizione delle quote di CRM si segnala che la Banca Popolare

di Vicenza ha concesso una fidejussione di Euro 1.000.000, a fronte della quale ha richiesto la

costituzione di fondi in pegno per Euro 500.000.

Debiti verso fornitori – euro 10.563.183 (7.157.382)

I debiti verso fornitori al 30 giugno 2016 ammontano a euro 10.563.183, rappresentati dalle voci nel

seguito rappresentate in tabella.

Debiti verso imprese collegate – euro 33.066 (-)

I debiti verso fornitori al 30 giugno 2016 ammontano a euro 33.066 e sono costituiti dai debiti verso la

società collegata MediaMob Srl.

Debiti tributari – euro 1.641.693 (877.972)

I debiti tributari al 30 giugno 2016 ammontano a euro 1.641.693 e sono rappresentati principalmente

dal saldo sulle imposte sul reddito dovute per l’esercizio 2015 pari a euro 274.925, alle imposte sul

reddito dovute per il periodo gennaio – giugno 2016 pari a euro 648.890, dal debito IVA per euro

505.148 e da ritenute su lavoro dipendente e autonomo per euro 123.505.

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale – euro 227.730 (201.495)

I debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale al 30 giugno 2016 ammontano a euro 227.730

costituiti da contributi su compensi lavoro dipendente e assimilato.

Altri debiti – euro 124.174 (220.080)

Gli altri debiti al 30 giugno 2016 ammontano a euro 124.174 e sono sostanzialmente rappresentati da

debiti verso lavoratori dipendenti per stipendi, mensilità aggiuntive, ferie e rimborsi.

Composizione della voce Saldo al Saldo al

debiti verso fornitori 31/12/2015 30/06/2016

Fatture Ricevute 5.477.800 9.346.937

Fatture da ricevere 1.840.725 1.347.918

Note di credito da ricevere (161.143) (131.672)

Saldo 7.157.382 10.563.183

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6.12 Ratei e risconti passivi – euro 624.184 (1.535.962)

I ratei e risconti passivi al 30 giugno 2016 ammontano a euro 624.184 e sono rappresentati da ratei

passivi per interessi sul mutuo di euro 9.400, nonché da risconti passivi per euro 614.784 relativi alla

quota dei ricavi su servizi pubblicitari fatturati nel periodo ma di competenza del periodo successivo.

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7. Informazioni sulle voci dei conti d’ordine consolidati

Nel seguito sono commentate le voci dei conti d’ordine consolidati dell’esercizio chiuso al 30 giugno

2016 del Gruppo DigiTouch.

Garanzie

Al 30 giugno 2016 non risultano garanzie significative rilasciate dal Gruppo a favore di terzi, ulteriori a

quelle che assistono i propri debiti iscritti in bilancio a tale data ed in tale ambito commentate.

Si segnalano in questa sezione le fidejussioni rilasciate dalla Capogruppo a favore di terzi:

- Fidejussione di Euro 1.000.000 relativamente al debito residuo per acquisizione delle quote di CRM

concessa da Banca Popolare di Vicenza, a fronte della quale ha richiesto la costituzione di fondi in

pegno per Euro 500.000;

- Fidejussione di Euro 54.000 concessa da Unicredit in luogo della cauzione sul contratto di locazione

degli uffici di Milano;

- Fidejussione di Euro 15.000 concessa da Banca Regionale Europea per fini commerciali.

Impegni

Al 30 giugno 2016 non risultano impegni della società nei confronti di terze parti.

Altri

Al 30 giugno 2016 non risultano significativi beni di terzi presso il Gruppo.

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8. Informazioni sulle voci del conto economico consolidato

Nel seguito sono commentate le principali voci del conto economico consolidato del semestre chiuso al

30 giugno 2016 del Gruppo DigiTouch.

Nota sul trattamento contabile dei ricavi

Il Gruppo Digitouch SpA società attiva nella ideazione, gestione e sviluppo di progetti di marketing

digitale si è quotata nel 2015 per accelerare il processo di crescita e di aggregazione in atto nel mercato

italiano. I ricavi sono cresciuti tra il 2014 e il 2015 da circa 14milioni di Euro a circa 25milioni di Euro, così

come il portafoglio prodotti. Nel corso del 2015 e nel primo semestre del 2016 il Gruppo ha proseguito

la sua attività di crescita e sviluppo per linee interne e per linee esterne attraverso la quotazione di una

specifica realtà in grado di apportare competenze, prodotti e base clienti.

Il ruolo e il funzionamento del Centro Media

Gli inserzionisti di pubblicità possono avvalersi del supporto strategico ed operativo dei Centri Media

che svolgono una serie di servizi tra cui quello di analisi, programmazione, pianificazione, negoziazione e

acquisto di spazi pubblicitari presso le Concessionarie.

La funzione principale del Centro Media nei confronti dell’inserzionista di pubblicità concerne nella

gestione del budget pubblicitario del cliente attraverso la selezione della strategia di comunicazione

commerciale e quindi della scelta nell’ambito dell’offerta di spazi pubblicitari resi disponibili dalle

concessionarie.

I Centri Media sono remunerati dal cliente attraverso il pagamento:

di un corrispettivo fisso per la gestione delle campagne e

da un corrispettivo variabile a fine anno definito overcommission o diritto di negoziazione in funzione del fatturato totale intermediato dal Centro Media a favore di una determinata concessionaria.

Generalmente il ruolo di Centro Media si sostanzia nel fatto che viene svolto un ruolo a 360 gradi nella

gestione dei servizi per il Cliente e quindi non solo una attività mirata e specifica ad un determinato

obiettivo di marketing e di comunicazione.

Tipicamente quindi il Centro Media acquisisce il budget complessivo del cliente che in alcuni casi può

rappresentare diversi milioni di Euro. Nel caso di investimenti di questo tipo il progetto si sviluppa su

base annuale e riguarda tutti gli aspetti della comunicazione quindi non solo la parte on line ma anche

quella off line. Per le campagne di questo tipologia è prevista una approvazione del piano preventiva da

parte dell’inserzionista.

L’inquadramento giuridico dei rapporti e la connessa procedura di fatturazione e pagamento dei

Centri Media

Sotto il profilo giuridico, i rapporti contrattuali che la società pone in essere sono di due tipi: mandato

con rappresentanza (articolo 1704 del codice civile) e mandato senza rappresentanza (articolo 1705 del

codice civile).

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Nel primo caso il Gruppo è deputato ad agire in nome e per conto del cliente («contemplatio domini»),

mentre nel secondo caso al Gruppo è stato conferito il potere di agire in nome proprio.

Con riferimento alla fatturazione degli spazi pubblicitari, si presentano due soluzioni, a seconda della

tipologia di mandato conferito al Centro Media: il contratto può prevedere che le fatture siano intestate

all’agenzia pubblicitaria ovvero in alternativa allo stesso cliente.

In particolare, quando il Centro Media negozia in nome, oltre che per conto, dell’inserzionista – caso che

ricorre in presenza di clienti con budget più contenuto - le fatture emesse dai canali pubblicitari a fronte

dello spazio pubblicato sono intestate al cliente stesso mentre il CM procede ad effettuare i controlli

amministrativi e comunica al cliente che può procedere al pagamento. In altri casi, la fatturazione da

parte delle Concessionarie, per semplicità, può essere accentrata sul CM.

Digitouch su alcuni selezionati clienti assume il ruolo di Centro Media

Nel corso del 2016 il Gruppo Digitouch ha valutato anche la possibilità di estendere il suo ruolo da

agenzia specializzata in determinati filoni del digital marketing (p.es. il social e performance

marketing,…) a quello di Centro Media.

Nel caso specifico la scelta avviene qualora il Cliente richiede:

prestazioni complessive di investimento pubblicitario con budget che possono valere qualche milione di Euro all’anno;

un ruolo di pianificazione su tutti i media senza assumerne il cd “rischio d’impresa” (per esempio in termini di ritorni della campagna, come potrebbe essere invece il caso di Agos, per il quale Performedia investe a fronte del conseguimento di un determinato numero di lead qualificati e solo su questi viene riconosciuta la remunerazione da parte del cliente), in quanto il piano di investimenti pubblicitari, se pur preparato dal Centro Media, viene validato dal cliente che se ne assume la responsabilità;

alcune voci del piano di marketing posso includere anche concessionarie/editori che non riconoscono i c.d. diritti di negoziazione (come il caso di google e di facebook), nel qual caso il ruolo del Centro Media è solo quello di “semplificazione” della gestione degli investimenti pubblicitari ma senza un’assunzione di rischio/beneficio dalla gestione stessa della prestazione

Gestione contabile delle Campagne per Clienti ai quali Digitouch offre un servizio completo di Centro

Media

Ai fini della “revenue recognition” quindi il Bilancio 2016 del Gruppo Digitouch dovrà tener conto che per

talune campagne pubblicitarie il Gruppo adotterà il modello del Centro Media quindi a tutti gli effetti dal

momento che non si assume il rischio d’impresa ma si presta una attività di sola gestione amministrativa

i relativi ricavi (e conseguentemente i costi) non sono riportati e rilevati tra i c.d. Ricavi caratteristici, in

quanto rappresentativi del ristoro ricevuto dal cliente a fronte di anticipazioni effettuate per conto dello

stesso (quindi segnatamente movimenti di natura patrimoniale e finanziaria, ma non economica)

Nel caso in questione infatti gli investimenti pubblicitari vengono fatto da Digitouch per conto terzi e

non per conto proprio.

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Anche se talvolta il Centro Media gestisce per conto del cliente la fatturazione e ne sostiene anche i

relativi pagamenti, non è possibile sostenere che la gestione finanziaria determini la configurazione della

prestazione/servizio e quindi del ricavo.

A partire dal 2016 quindi il Gruppo Digitouch indicherà in modo distinto per taluni clienti i c.d. ricavi

caratteristici distinti dal “billing”, ovvero il budget gestito.

I ricavi di competenza sono quindi rappresentati da tre principali componenti:

fees di gestione: tipicamente una percentuale del volume di budget di pubblicità gestito

overcommission o diritti di negoziazione: le performance variabili a fronte degli investimenti pubblicitari che vengono riconosciute dagli Editori

creatività: sviluppo di progetti a forte contenuto creativo

progetti speciali: altre ipotesi di lavori comunicazione e promozione p.es. campagne SEO, SEM e Social.

8.1 Valore della produzione – euro 13.541.497 (10.454.877)

Il valore della produzione del primo semestre 2016 risulta complessivamente pari a euro

13.541.497 ed è rappresentato dalle voci riportate nel seguente prospetto di dettaglio.

Ricavi delle vendite e delle prestazioni – euro 13.113.995 (9.937.947)

I ricavi delle vendite e delle prestazioni nel primo semestre 2016 risultano pari a euro 13.113.995 e la

seguente tabella indica la ripartizione tra le tre divisioni Mobile&Social, Performance&Vertical

Comparables e Big Data & Analytics.

Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni – euro 300.821 (475.511)

Ricavi delle vendite e delle prestazioni 9.937.947 13.113.995

Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 475.511 300.821

Altri ricavi e proventi 41.419 126.681

Totale 10.454.877 13.541.497

1° Semestre 2015 1° Semestre 2016VALORE DELLA PRODUZIONE

Mobile e Social 5.723.102 10.410.178

Performance e Vertical Comparables 4.214.845 2.661.972

Big Data & analytics 0 41.845

Totale 9.937.947 13.113.995

RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 1° Semestre 2015 1° Semestre 2016

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Gli incrementi delle immobilizzazioni per lavori interni nel primo semestre 2016 sono pari a euro

300.821 e sono rappresentati dai costi di ricerca e sviluppo per DigiTouch già commentati nell’ambito

dell’apposito paragrafo della Relazione sulla Gestione.

Altri ricavi – euro 126.681 (41.419)

Gli altri ricavi e proventi del primo semestre 2016 risultano pari a euro 126.681 e sono costituiti

principalmente da insussistenze del passivo e da indennità Enasarco maturate nel periodo e

sopravvenienze attive di carattere ordinario.

8.2 Costi della produzione – euro 13.016.324 (9.428.520)

I costi della produzione nel primo semestre 2016 risultano complessivamente pari a euro 13.016.324 e

sono rappresentati dalle voci riportate nel seguente prospetto di dettaglio

Costi per servizi – euro 9.802.138 (7.847.667)

I costi per servizi del primo semestre 2016 risultano complessivamente pari a euro 9.802.138 e sono

rappresentati dalle voci riportate nel seguente prospetto di dettaglio.

Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 10.641 24.366

Per servizi 7.847.667 9.802.138

Per godimento beni di terzi 91.938 155.907

Per il personale 995.016 1.711.899

Ammortamenti e svalutazioni 450.386 969.483

Oneri diversi di gestione 32.872 352.531

TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE CONSOLIDATI 9.428.520 13.016.324

COSTI DELLA PRODUZIONE CONSOLIDATI 1° Semestre 2015 1° Semestre 2016

Costi caratteristici 6.847.222 8.562.398

Servizi e consulenze tecniche, fiscali e legali 250.280 430.851

Altre prestazioni di terzi 489.460 544.829

Consiglio di Amministrazione 223.904 232.400

Collegio Sindacale 20.800 19.500

Società di Revisione 16.000 12.160

TOTALE COSTI PER SERVIZI CONSOLIDATI 7.847.667 9.802.138

COSTI PER SERVIZI CONSOLIDATI 1° Semestre 2015 1° Semestre 2016

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Costi per il personale – euro 1.711.899 (995.016)

I costi per il personale risultano complessivamente pari a euro 1.711.899 e sono rappresentati

dalle voci riportate nel seguente prospetto di dettaglio.

* Includono distaccati e tirocinanti/stagisti; non includono co.co.co. e lavoratori a progetto

Ammortamenti e svalutazioni – euro 969.483 (450.386)

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e materiali e le svalutazioni dei crediti dell’attivo

circolante e delle disponibilità liquide nel primo semestre del 2016 ammontano a euro 969.483, come

rappresentati nella seguente tabella di dettaglio.

Oneri diversi di gestione – euro 352.531 (32.872)

Gli oneri diversi di gestione del primo semestre del 2016 ammontano a euro 352.531 e includono la

perdita su una posizione creditoria di euro 250mila relativo alla controllata Performedia Srl.

Salari e stipendi 766.996 1.341.149

Oneri sociali 170.561 282.262

Trattamento di fine rapporto 49.996 87.363

Altri costi 7.463 1.125

TOTALE COSTI PER IL PERSONALE CONSOLIDATI 995.016 1.711.899

COSTI PER IL PERSONALE CONSOLIDATI 1° Semestre 2015 1° Semestre 2016

Dirigenti 1 1

Quadri 6 7

Impiegati 42 54

Altri* 8 22

TOTALE ORGANICO MEDIO DI GRUPPO 57 84

ORGANICO MEDIO DI GRUPPO 1° Semestre 2015 1° Semestre 2016

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE

DELLE IMMOBILIZZAZIONI

MATERIALI

Amm.nti delle immobilizzazioni immateriali 428.997 896.592

Amm.nti delle immobilizzazioni materiali 21.389 44.714

Svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo 0 28.177

circolante e delle disponibilità liquide

Saldo 450.386 969.483

1° Semestre 2015 1° Semestre 2016

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Proventi e oneri finanziari – euro 1.214.764 (102.172). I proventi finanziari netti nel primo semestre del 2016 ammontano a euro 1.214.764 e la loro

composizione è riportata nel seguente prospetto di dettaglio.

Nello specifico i Proventi da Altre Partecipazioni sono costituiti dalla plusvalenza derivante dalla

cessione del 51% di MediaMob Srl avvenuta in data 08 giugno 2016. Per maggiori dettagli

sull’operazione si rimanda al relativo paragrafo nella Relazione della Gestione.

I proventi da Titoli Immobilizzati che non costituiscono partecipazioni invece sono costituiti dalla

plusvalenza derivante dal trasferimento delle azioni proprie ad Open Gate Italia Srl a fronte dell’acquisto

del 10% delle quote societarie. Il costo della partecipazione è stato concordato per euro 150.000 di cui

per euro 50.000 tramite bonifico bancario e per euro 100.000 tramite trasferimento di 32.258 azioni al

prezzo di trasferimento di euro 3,10 cadauna. Dalla differenza tra valore medio di carico pari a euro 2,30

per azione e il prezzo di trasferimento concordato si è generata la plusvalenza di euro 25.359.

8.4 Rettifiche di valore di attività finanziarie – euro -3.509 (-5.894)

Le rettifiche negative di valore di attività finanziarie del primo semestre 2016 per euro 3.509 sono

relative al portafoglio titoli non immobilizzato e si rinvia per maggiori dettagli al commento alle attività

finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni.

8.5 Proventi e oneri straordinari – euro 89 (-5)

I proventi straordinari di euro 89 del primo semestre del 2016 includono solo valori di arrotondamento.

Proventi da altre partecipazioni 131.812 1.158.716

Proventi da titoli immob. che non cost. part.ni 23.379 25.359

Proventi da titoli dell' attivo circ. che non cost. part.ni 1.438 128.537

Altri proventi finanziari 2.126 6.432

Subtotale proventi finanziari 158.755 1.319.044

Interessi ed oneri finanziari verso altri 45.155 117.678

Utili (perdite) su cambi (11.428) 13.398

TOTALE 102.172 1.214.764

PROVENTI ED ONERI FINANZIARI CONSOLIDATI 1° Semestre 2015 1° Semestre 2016

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8.6 Imposte sul reddito dell’esercizio – 700.945 (305.766)

Le imposte sul reddito dell’esercizio ammontano nel primo semestre 2016 ammontano a euro 700.945,

e sono rappresentate da imposte correnti per euro 690.882, imposte differite per euro 3.724 e imposte

anticipate per euro 6.339.

Nella seguente tabella viene rappresentata la rilevazione delle imposte differite e anticipate del Gruppo

DigiTouch e gli effetti conseguenti.

IRES 627.400 226.771

IRAP 63.482 76.304

Imposte correnti 690.882 303.075

Accantonamenti (18.955)

Rilasci 25.294 1.159

Imposte anticipate 6.339 1.159

Accantonamenti 3.724 1.532

Rilasci - -

Variazione di stime di esercizi precedenti - -

Imposte differite 3.724 1.532

Carico fiscale del periodo 700.945 305.766

Analisi delle imposte 1° Semestre 20151° Semestre 2016

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9. Informazioni sulle voci del rendiconto finanziario consolidato

Nel seguito sono commentate le principali voci del rendiconto finanziario consolidato del semestre

chiuso al 30 giugno 2016 del Gruppo DigiTouch.

9.1 Flusso finanziario generato dalla gestione reddituale – euro 1.599.399 (1.943.960)

Il flusso finanziario generato dalla gestione reddituale del primo semestre 2016 ammonta

complessivamente ad euro 1.599.399, grazie al contributo dell’utile consolidato di euro 1.035.491, di

imposte, interessi e dividendi di euro 786.832, delle plusvalenze da cessione attività per euro 1.312.612

delle rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel capitale circolante

netto per euro 1.306.846, della variazione negativa del capitale circolante netto per euro 138.765 e di

altre rettifiche negative per euro 78.393.

9.2 Flusso finanziario assorbito dall’attività di investimento – euro 612.293 (2.555.800)

Il flusso finanziario assorbito dall’attività di investimento del primo semestre 2016 ammonta

complessivamente ad euro 612.293, trainato dagli investimenti in immobilizzazioni materiali e

immateriali per euro 778.543, oltre alle acquisizioni del 10% delle quote di Open Gate Italia Srl per euro

152.500 e della prima tranche del incasso dalla vendita del 51% della partecipazione di MediaMob Srl

per euro 318.750.

9.3 Flusso finanziario assorbito dall’attività di finanziamento – 141.018 (generato

11.096.224)

Il flusso finanziario assorbito dall’attività di finanziamento del primo semestre 2016 ammonta

complessivamente ad euro 141.018, e risulta composto da Rimborso finanziamenti per euro 163.982, da

diminuzione dei debiti a breve verso banche per 7.857 e da cessione di azioni proprie per euro 30.825.

9.4 Incremento delle disponibilità liquide – euro 846.088 (10.484.384)

L’incremento delle disponibilità liquide registrato nel primo semestre 2016 alla luce dei risultati riportati

nelle precedenti sezioni ammonta a euro 846.088, importo altresì che riconcilia le disponibilità liquide

dello stato patrimoniale consolidato all’inizio e alla fine del semestre pari rispettivamente ad euro

7.511.459 ed euro 8.357.547.

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10. Altre informazioni

Rapporti con parti correlate

Nel corso del primo semestre 2016 il Gruppo DigiTouch nello svolgimento sua attività non ha posto in

essere operazioni con parti correlate inusuali per caratteristiche ovvero significative per ammontare,

diverse da quelle aventi carattere continuativo nel seguito rappresentate, per le quali le condizioni

previste ed effettivamente praticate sono da considerarsi in linea con le normali condizioni di mercato.

Nel seguito si riporta il dettaglio delle operazioni, intercorse nel corso del primo semestre 2016, con le

società correlate del Gruppo, con indicazione dei saldi economici e patrimoniali.

Crowd Solution S.r.l., società collegata ad un membro del Consiglio di Amministrazione della

Capogruppo, nel primo semestre 2016 ha erogato al Gruppo servizi concernenti l’attività di sviluppo

delle piattaforme tecnologiche.

Sodapao S.r.l., società collegata ad un membro del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, nel

primo semestre 2016 ha prestato servizi di consulenza professionale in ambito di comunicazione e

pubbliche relazioni.

Si riporta di seguito il dettaglio dei compensi a vario titolo riconosciuti nel corso del primo semestre

2015 agli Amministratori ed ad altre parti correlate, segnalando nel contempo che il Collegio Sindacale

della Capogruppo è stato nominato in data 11 febbraio 2015.

Controparte Crediti Debiti Ricavi Costi

Crowd Solutions srl - - - 58.000

Sodapao srl - - - 53.600

TOTALE 0 0 0 111.600

Denominazione 30/06/2016 30/06/2016

Compenso fisso Altri compensi Totale

Consiglio di Amministrazione

Simone Ranucci Brandimarte 25.200 - 25.200

Paolo Mardegan 37.200 - 37.200

Mauro Del Rio 15.000 - 15.000

Collegio Sindacale

Sergio Gemma 7.500 - 7.500

Domenico Antonio Italiano 6.000 - 6.000

Paolo Flaminio Storti 6.000 - 6.000

TOTALE 96.900 0 96.900

Nome e Cognome

30/06/2016

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***

Il presente bilancio consolidato intermedio del Gruppo DigiTouch al 30 giugno 2016 rappresenta in

modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico del

periodo e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili del Gruppo.

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4. Relazione

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