DIGITAL READERS1 intervento Luisa finocchi

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Moltissime cose si potrebbero dire intorno al tema della giornata di oggi, Libri, lettori e ragazzi altempo del web 2.0, ma credo che gli organizzatori mi abbiano coinvolta per portare la testimonianzadel lavoro che Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori in questi anni ha svolto per la promozionedella lettura nelle fasce giovanili, in molti casi sfruttando anche le opportunità offerte dal web 2.0,ma senza trascurare la rivoluzione a cui stiamo assistendo, innescata dalla ormai prossimadiffusione del libro elettronico.

“Il libro elettronico non è un supporto alla lettura, ma implica un cambiamento in tutto l’universodel libro” ha recentemente affermato al Salone del libro di Torino Gian Arturo Ferrari, oggiresponsabile del Centro per il libro e la lettura. Dobbiamo dunque essere consapevoli che questocambiamento è in corso, anche se nessuno oggi è in grado di prevedere quali saranno gli esiti diquesta importante quanto imprescindibile innovazione. Non lo sanno con certezza i grandi gruppieditoriali, che pure si stanno muovendo a pieno ritmo, investendo cospicue risorse per cavalcarequesta opportunità di business che gioca la sua prima partita in occasione delle prossime strenne diNatale; non lo sanno i medi e piccoli editori, che si consorziano in gruppi come, Bookrepubblic,Simplicissimus, per fare fronte alle incertezze del momento e non lasciarsi sfuggire un’opportunitàdi crescita; non lo sanno gli agenti letterari, che per difendere i diritti dei loro autori arrivano aimprovvisarsi editori in proprio, come ha provato a fare Andrew Wylie negli Stati Uniti,scontrandosi con il colosso di Random House; non lo sanno i librai e gli stampatori, che vedonominacciata la loro stessa esistenza; non lo sanno gli uffici stampa e i responsabili del marketing chestanno sperimentando nuove vie e nuove opportunità per comunicare i propri prodotti; non lo sannoi commerciali, che si vedono costretti a reinventare la logistica e le modalità di vendita dei loroprodotti; non lo sanno i bibliotecari, che si interrogano su quali siano le soluzioni migliori al fine digarantire non solo la fruizione ma anche la conservazione dei contenuti e dei supporti.

Per non parlare di coloro che questi eBook devono poi realizzarli: gli editor, i redattori, i grafici, maanche gli esperti multimediali, che stanno scoprendo le nuove straordinarie opportunità messe adisposizione dagli eReader, e in particolare dal’iPad ma che si trovano, credo, sempre con quellasensazione di incertezza di chi sperimenta una nuova ricetta in cui originali e inediti abbinamenti disapori potrebbero dare luogo a nuovi deliziosi manicaretti tanto quanto a inutili, se non dannosi,intrugli.

Ma ancora meno sanno i lettori, che certamente affascinati da quelle meraviglie tecnologiche deglieReader, dai più agili Kindle agli stupefacenti iPad, acquistano i primi eBook on line e nesperimentano la lettura, cercando di capire fino a che punto questi fantastici supporti capaci dicontenere e restituirci immensi archivi digitali di immagini e suoni, siano in grado di rispondereanche a tutte le richieste che abitualmente noi facciamo al libro tradizionale (trasportarlo senzarischi, leggerlo dovunque, sottolinearlo, rileggerlo, mettere segnalibri…) .

Ed è inevitabile chiedersi come cambieranno i comportamenti di lettura e di scrittura… come sileggerà? Come si sceglierà? Che ruolo giocheranno le immagini? E la musica? E gli effettitridimensionali sperimentati nella nuova versione di Alice nel paese delle meraviglie per iPad?Come e quanto utilizzeremo i contenuti offerti parallelamente al classico libro? Come conserveremole nostre biblioteche? Come concilieremo cartaceo e digitale?

Dunque più domande che risposte, a cui potremmo aggiungere: come utilizzare questi nuovistrumenti per promuovere la lettura, una lettura che, indipendentemente dal supporto, vorremmo

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sempre libera e consapevole? Come potremmo imparare a orientarci in questa nuova, probabilmentesterminata e sempre accessibile offerta di prodotti editoriali? Come individuare e scegliere laqualità? Seguire i nostri gusti e i nostri interessi?

Forse un aiuto ci verrà anche dalle segnalazioni, sui giornali o in rete, quando, dimostrando che larivoluzione è compiuta, si smetterà di privilegiare la descrizione delle potenzialità offerte dai nuovisupporti per tornare a parlare di contenuti. Certo si potrà discutere sul ruolo, o forse sui ruoli, chel’editore avrà nel prossimo futuro (qualcuno ha parlato di una figura più simile a un impresarioteatrale), ma certamente sarà impossibile rinunciare, qualunque sia il supporto finale, a quellafunzione di mediazione caratteristica dell’editore che consiste nelle attività di selezione e proposta,unica guida a fronte di un’offerta sterminata), ma anche di lavorazione del testo (editing, redazionee impaginazione, illustrazione…), e ancora presentazione e promozione che stanno alla base dellatutela dei diritti non solo dell’autore, ma soprattutto del lettore, che deve poter contare su un testoben editato, rispettoso dei diritti dell’autore, ben presentato, adeguatamente corredato da apparati,sia che si tratti dei tradizionali indici analitici, sia che si tratti dei supporti multimediali consentitidai nuovi eReader.

Ecco dunque che per Fondazione Mondadori rimane importante continuare nell’opera didivulgazione della cultura editoriale avviata da qualche anno con il progetto “Il Mondo del libro” eproseguita poi grazie al “Portaletture” (www.portaletture.org), progetto attivato insieme aFondazione per leggere e con il supporto di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, al fine ditestare le potenzialità offerte dal web 2.0 per promuovere e coordinare le iniziative di promozionedella lettura presenti sul territorio lombardo, grazie anche alla stretta collaborazione con l’UfficioScolastico Regionale.

Qui vengono proposte attività rivolte alle diverse fasce d’età e mirate a fare conoscere il lavoroeditoriale, con progetti come quello centrato sulla figura di Elio Vittorini, curato da Carlo Minoia,che intendono fornire alle scuole secondarie elementi per spiegare il lavoro in casa editrice, anche apartire dagli archivi editoriali che conservano e testimoniano la memoria di questo importantelavoro di mediazione tra l’autore e il lettore.

Ma le potenzialità del web ci sono venute incontro anche quando abbiamo voluto proporre unafinestra sul fumetto, una lettura spesso messa a margine dalla scuola, ma che potrebbe diventare unterreno su cui muovere l’interesse dei ragazzi grazie a un percorso sulla storia del rapporto trafumetto e giornalismo a partire dal XVIII secolo (a cura di Paolo Interdonato). O ancora quandoabbiamo voluto proporre uno straordinario autore dialettale come Delio Tessa, suggerendo uninedito percorso per le vie di una Milano sconosciuta, accompagnati dalle voci di due straordinariattori che leggono ne le poesie, restituendoci il fascino anche musicale di quei versi.

E ancora, rispondendo a una richiesta sempre più pressante dei docenti che chiedono consigli dilettura per i loro giovani allievi, confermando la triste ipotesi che se i ragazzi non leggono è perchégli adulti spesso leggono poco e male, abbiamo pensato di utilizzare il web 2.0 per allargare lafascia di utenti del progetto “Biblioteche” che da dieci anni propone ogni anno un volume con isuggerimenti di lettura di autori, registi, editor, attori, giornalisti, psicologi… su tematiche di grandeinteresse per i giovani, dai sentimenti alla memoria, dalle passioni al cinema, passando attraversol’affermarsi di maschile e femminile nelle fasi dell’adolescenza, i processi della mente… Nonsemplici bibliografie, ma intensi suggerimenti di lettori appassionati che si propongono di innestare

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un passaparola, ai docenti prima e ai ragazzi poi, andando a costituire ideali scaffali tematici per lacostruzione di ideali biblioteche scolastiche o private, non importa se di libri o di eBook, perchél’obiettivo per noi è la lettura, indipendentemente dal supporto si diceva, come strumento diconsapevole crescita personale e libera partecipazione alla vita civile.

Infine dal web abbiamo tratto spunto per proporre insieme all’Ufficio Scolastico Regionale per laLombardia, in occasione della prima Giornata della lettura, il concorso “Un libro al sole: 50 paroleper convincermi a leggerlo questa estate”, che ha raccolto l’adesione di circa 1500 ragazzi dellescuole di tutta la Lombardia, dalle elementari alle secondarie superiori. La risposta estremamentepositiva pensiamo sia dovuta proprio alla scelta fatta di chiedere non una recensione, ma 50 parole,poco più che un sms, un messaggio su twitter, per consigliare un libro che ti è piaciuto: una formulache teneva conto delle mutate abitudini alla comunicazione delle nuove generazioni. Le propostevenivano poi spedite via mail, e questa formula ci ha permesso di tastare il polso delle letturepreferite dai ragazzi, senza la mediazione scolastica, senza quella “puzza di scuola” che, comericordava Michele Smargiassi sulle pagine di “Repubblica”, allontana i ragazzi dalla lettura. Ledieci segnalazioni premiate sono state pubblicate su una locandina distribuita a tutte le scuole, allebiblioteche e alle librerie, consigli e suggerimenti di lettura per l’estate dai ragazzi ai ragazzi.

Si potrebbero dire ancora molte cose, ma credo che la cosa più importante sia non perdere la vogliadi sperimentare, di utilizzare tutti i mezzi possibili per coinvolgere sempre più lettori, liberi. E benvengano occasioni come questa per confrontarsi e trovare nuovi terreni di incontro.

Luisa Finocchi

Rozzano, 17 giugno 2010