Digit 2014 - Giornalismo etico: live, junk e slow news
-
Upload
alberto-puliafito -
Category
Presentations & Public Speaking
-
view
1.185 -
download
0
description
Transcript of Digit 2014 - Giornalismo etico: live, junk e slow news
Giornalismo eticolive, junk, slow news
sommario
• presentazione
• live news
• junk news
• click baiting
• Facebook e Google
• informazione – deformazione – “confermazione”
• il caso-Scozia
• la “conversione”
• slow news
• giornalismo etico
Alberto Puliafito - Direttore responsabile blogo.it
presentazione
• chi sono
• perché l’esigenza di una riflessione sul giornalismo “etico”
• informazione vs. metriche: il giornalista deve sapere che esistono delle metriche per misurare il suo lavoro e farci i conti quotidianamente
• uno degli obiettivi di un editore online (e quindi in qualche modo anche quello dei suoi giornalisti) è il traffico. È perfettamente logico: si scrive, si pubblica per essere letti
Alberto Puliafito - Direttore responsabile blogo.it
live news - sta succedendo adesso
• liveblogging: iniziano i blog
• liveblogging: arriva il “mainstream”
• l’informazione sul web è indissolubilmente legata al concetto di live. Essere i primi (o fra i primi) serve:
• per i lettori diretti
• per il SEO
• per i social
Alberto Puliafito - Direttore responsabile blogo.it
per il traffico
live news - sta succedendo adesso
• il live è cronaca. Richiede immediatezza, competenze specifiche e capacità di racconto dei fatti
• il live può essere fatto per qualsiasi evento
• il live dà anche una spinta SEO ai propri contenuti, e si può usare per ottenere click e lettori anche dai social network (c’è qualcosa di male in questo? La risposta è: NO)
• ricaschi sul mestiere: oggi il giornalista deve fare i conti con SEO, social, con tutto ciò che gli consente di raggiungere utenti
Alberto Puliafito - Direttore responsabile blogo.it
live news - sta succedendo adesso
• le aberrazioni del live: si capisce che qualcosa non funziona quando si cominciano a fare live anche quando non sta succedendo niente
Alberto Puliafito - Direttore responsabile blogo.it
live news - sta succedendo adesso
• le aberrazioni del live: i titoli, i social, la fretta
Alberto Puliafito - Direttore responsabile blogo.it
dal live al click baiting• con i live si ottengono notevoli picchi di traffico
• il ragionamento che segue, naturale è: come posso ottenere altri picchi di traffico? —> click baiting (ovvero: gli acchiappalettori)
Alberto Puliafito - Direttore responsabile blogo.it
click baiting e junk news
• il click baiting è “perfetto” per trasformare qualsiasi flusso di “notizie”, aggiornamenti, qualsiasi feed in junk news
Alberto Puliafito - Direttore responsabile blogo.it
click baiting
Alberto Puliafito - Direttore responsabile blogo.it
Il “click baiting” non è un’invenzione per il web. Sul web è stato esasperato
click baiting e junk news
• non solo in Italia
Alberto Puliafito - Direttore responsabile blogo.it
click baiting e junk news• l’equivoco a monte:
fare click baiting non significa diventare “virale”
• il modello è Buzzfeed, ma Buzzfeed ha la sua linea. Se lo fa un generalista, rischia di diventare ridicolo
Alberto Puliafito - Direttore responsabile blogo.it
motori di ricerca e social
• Non si può prescindere da motori di ricerca e social (parliamo di Google e Facebook, “monopolisti”)
• Google cambia l’algoritmo e chiede “qualità”
• Facebook cambia l’algoritmo e combatte il click baiting
Alberto Puliafito - Direttore responsabile blogo.it
• L’editoria deve aspettare di avere dei badanti?
• Google e Facebook non sono enti benefici e cambiano i proprialgoritmi per due motivi:
• interesse aziendale
• interesse per l’utente (che poi è riconducibileal primo)
• L’editoria dovrebbe essere interessata all’utente, a prescindere
• Cambiare le proprie strategie per inseguire Facebook e Google èmiope
Facebook e le “buone pratiche”
• Facebook introduce nuove “buone pratiche”: condividere tante notizie, foto emotive, contenuti emotivi, pensati per il “social” e per l’”engagement”
• La sfida per chi si occupa dei social di una testata è quella di sfruttare le buone pratiche senza risultare ridicolo
Alberto Puliafito - Direttore responsabile blogo.it
informazione - deformazione - “confermazione”
• in questa situazione, il confine fra l’informazione e la deformazione della notizia è labile
• “confermazione” è un termine religioso, scelto volutamente: si tende a “confermare” quello che cercano – o si presume cerchino – i propri utenti (anche questo non è certo un meccanismo inventato per il web)
• il mix fra live, junk news, click baiting e vecchi modelli confermativi è letale per l’informazione
Alberto Puliafito - Direttore responsabile blogo.it
il caso Scozia
Alberto Puliafito - Direttore responsabile blogo.it
repubblica.it
il caso Scozia
Alberto Puliafito - Direttore responsabile blogo.it
sole24ore.it
il caso Scozia
Alberto Puliafito - Direttore responsabile blogo.it
ilgiornale.it liberoquotidiano.it
il caso Scozia
Alberto Puliafito - Direttore responsabile blogo.it
Il Guardian fa: live, slow e, contemporaneamente, chiarisce la sua collocazione palesemente
slow news e soluzioni• la moratoria dello “shock” (basta con i titoli “emergenziali”. Se tutto è
shock, nulla è shock)
• la moratoria dei “gattini” (a meno che non si abbia un magazine che parla di animali)
• capire che la viralità non è facilmente programmabile (si pensi al caso “Ice Bucket Challenge”, che ha a sua volta portato con se aberrazioni dell’informazione. Come il “fondatore dell’Ice Bucket Challenge morto annegato”. Una non-notizia, quasi-vera)
Alberto Puliafito - Direttore responsabile blogo.it
la “conversione”
• I picchi di traffico sono senz’altro importanti per una testata e un giornalista non può far finta che non sia così. Ma non sono l’unico parametro da considerare a lungo termine
• I grandi picchi di traffico difficilmente si convertono. Vanno perseguiti senz’altro, ma bisogna anche considerare:
• Tasso di conversione (definito un obiettivo, dall’universo dei lettori, quanti soddisfano l’obiettivo? (i.e. Ice Bucket Challenge: il 10% dei visitatori del sito ALSA hanno donato)
• Tempo di permanenza
• Community e interazioni
• Verticalità, attenzione per il lettore e per i contenuti sono gli strumenti per “convertire” il modello di informazione verso la “slow news”, per “convertire” i lettori e farli diventare “i propri lettori”
• capire a chi si vuole parlare
• lavorare per rispondere alle domande dei lettori
• coltivare il “traffico” (i lettori) di “qualità”: ritorneranno
• è un modello di lungo periodo e prevede una sinergia fra l’editore e i suoi giornalisti
Alberto Puliafito - Direttore responsabile blogo.it
giornalismo etico
• perché “etico”?
• perché è una forma di rispetto
• per il lettore
• per la professione
• perché trasmette “valori”
Alberto Puliafito - Direttore responsabile blogo.it