Slow Economy "Vie Francigene"

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Copia di cortesia SU CARTA PREZIOSA DA COLLEZIONE SE Slow Economy Golf in Tour gustando Moda, Agroalimentare e Turismo

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Speciale sulle Vie Francigene da Canterbury a Putignano

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I l messaggio di Gesù di Naz-reth, anche per i non creden-ti, da ogni punto di vista ha

cambiato la storia dell’uomo, che nell’arte e nell’architettura ha espresso il meglio della propria creatività ma ha pure scatenato i propri istinti primordiali di preva-ricazione quando, in nome di Dio, ha scatenato guerre e cen-surato il pensiero dei propri simi-li per esempio con la Santa Inqui-sizione, cose per le quali il grande Papa Giovanni Paolo II ha chiesto scusa.

Come in ogni cosa dell’umana attività, in nome della fede. è

stato espresso tutto il bene e tutto il male possibile, esatta-mente come le due facce oppo-ste di una moneta.

Certamente fra le positività c’è da annoverare che il Cristianesi-mo, voluto e sancito dall’impera-tore Costantino per tutto l’impe-ro romano, dopo che era stato perseguitato dai suoi predeces-sori per 3 secoli, divenne quasi un “testimonial” di nuovo progres-so per una civiltà che aveva domi-nato il mondo ma che si avviava alla decadenza nei suoi valori pri-mari, fu dunque una sorta di staf-fetta per un nuovo sviluppo, anche

economico.Per noi oggi è

difficilmente im-maginabile che i pellegrini percor-ressero a piedi tutta l’Europa per raggiungere i tre luoghi che rite-nevano sacri, Santiago de Compostela, Ro-ma e Gerusa-lemme.

Invece i Roma-ni costruirono ap-posta delle stra-de che presero il nome di vie Fran-cigene, ed attra-verso di esse, che partivano da

Canterbury, vi fecero transitare anche gli eserciti, per imbarcarli nei porti delle Puglie alla riconqui-sta dei luoghi di nascita di Gesù, la Gerusalemme contesa dalle tre religioni monoteiste.

Significative tappe obbligatorie per queste masse in movimento erano i luoghi di culto dell’Arcan-gelo San Michele, infatti lungo tutti gli itinerari francigeni vi sono chiese o addirittura antiche grot-te dedicate al Santo che in spe-cial modo proteggeva le armate dei crociati.

Famosa la grotta di San Gio-vanni Rotondo sul Gargano per-ché nel medioevo vi si recò ap-posta in preghiera San Francesco da Assisi.

Attraverso le vie Francigene, come è facile intuire, si sviluppa-rono di conseguenza anche im-portanti traffici economici ed i prodotti dell’agroalimentare era-no naturalmente quelli più scam-biati fra persone di ceti e nazioni così diverse che si muovevano molto “slow” perché a piedi op-pure a cavallo.

Oggi, dopo tanti secoli, nuovi pellegrini iper tecnologici, magari col tablet ed il gps, stanno risco-prendo queste antiche vie, cono-scendo al contempo luoghi e prodotti tipici dell’enogastono-mia che, dopo decenni di viaggi in autostrada o in aereo, erano stati dimenticati.

Il presidente della Proloco di Putignano Pinuccio Cosacco ed il prof. Pietro Guerra nella Grotta di San Michele a Putignano

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Al sud Italia, a partire da Roma, la strada francigena si divideva in due, diventando la Traiana che costegginando il mare Adriatico, portava all’imbarco per l’Oriente pellegrini e soldati nei porti di Barletta, Bari e soprattutto Brin-disi, mentre la via Appia attraver-sava la Murgia collinosa e imper-via per arrivare (attraverso il canale naturale noto per l’attra-versamento del generale Pirro coi suo esercito a cavallo di ele-fanti) al porto di Egnazia, ora sito archeologico di immenso valore per l’integrità dei reperti ritrovati.

A poche centinaia di metri da-

gli scavi di Egnazia, proprio sul mare, sorge ora uno splendido campo da golf fra le masserie fortificate Torre Maizza e Torre Coccaro.

Mi sembra così che i nuovi pel-legrini tecnologici possano per-correre le vie Francigene, gu-stando in maniera “slow” paesaggi e cibi tipici, per rag-giungere una mèta sul mare do-ve poter praticare uno sport fra la natura, in silenzio (sui campi da golf è vietato persino tenere ac-ceso il cellulare) e senza stress, e quelli sensibili alla religiosità potranno sentire certamente la

presenza di Dio in questi mo-menti di meditazione.

Ho ospitato con piacere, sul secondo numero di Slow Eco-nomy (gennaio/febbraio), un ot-timo articolo sulle vie Francigene del dott. Roberto Bianco, già as-sistente al Parlamento Europeo e Presidente della Fondazione Car-nevale di Putignano.

L'articolo è’ consultabile sia nelle pagine seguenti che nella versione "online" consultabile a pagina 108 al link:

http://issuu.com/sloweco-nomy/docs/se02_150dpi

Il presidente della Proloco di Putignano Pinuccio Cosacco ha invitato il professor Pietro Guer-ra, docente all’Università di Tori-no e presidente della Via Franci-gena, a visitare la splendida grotta di San Michele in Putigna-no affinché sia inserita nel mo-derno itinerario da lui presieduto.

Io li ho poi invitati a Santeramo in Colle, nell’antico pastificio Be-nagiano, dove sostò Giuseppe Garibaldi 150 anni fa a gustare la pasta fatta con le trafile in bronzo e la lenta essiccatura, e davanti ad un piatto di penne cucinate

Torre Maizza Torre Coccaro il suo "green"

Consegna di "Slow Economy" edizione in tiratura limitata da collezione; da sinistra mastro Andrea Benagiano, l'assessore Provincia di Bari Vito Gianpetruzzi, il presidente Proloco Putignano Pinuccio Cosacco, l'assessore Comune di Santeramo in Colle Gianni Sportelli

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personalmente da Mastro An-drea e condite solo con olio ex-travergine d’oliva pugliese, l’as-sessore della Provincia di Bari Vito Gianpetruzzi e l’assessore del comune Gianni Sportelli, hanno reso noto l’esistenza di una grotta ipogea dedicata a San Michele, come è stato scoperto

da uno staff scientifico guidati dall’architetto veneziano Fiorenti-no e dal frate Ignazio Fraccalvieri.

A dimostrazione che persone dotate di intelligenza messa a servizio della collettività appar-tengono a tutti gli schieramenti politici, anche il responsabile na-zionale per l’Agricoltura del parti-

to democratico, già vice presi-dente della Commissione Europea a Bruxelles, Enzo Lavar-ra, è venuto a Santeramo in Col-le per informarsi sui benefici che il progetto “vie Francigene” pos-sa portare alle risorse agroali-mentari tipiche dei luoghi da es-se attraversate.

Da sinistra: Pietro Sportelli preside e presidente consiglio comunale Putignano,Saverio Buttiglione il direttore editoriale di "Slow Economy", Enzo Lavarra presidente

di "PugliaEuropaMed", il presidente Proloco Putignano Pinuccio Cosacco

Saverio Buttiglione e Marilù Dragoneconsegnano una copia "Slow Economy"

a Francesco Caputo all'assessore della Pro-vincia di Bari alle Risorse Agroalimentari

Il cantante Albano Carrisi ed il prof. Francesco Schittulli (Presidente della Lega Italiana per la lotta ai tumori) inaugurano,nel cortile del palazzo della Provincia di Bari, la mostra di costumi Angioini "In...vestiti d'arte", del centro studi Nundinae di Gravina

in Puglia e del Consorzio Europeo Rievocazioni storiche

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nto Sulle strade dei Crociati,

da Canterbury a Putignano

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F ra tutte le forme di turismo “slow”, certamente i cam-mini della fede rappresen-

tano la prima ed insuperata for-ma di viaggio che offre un’approfondita conoscenza di luoghi, popoli e culture.

Assieme al cammino di Santia-go di Compostela, la Via Franci-gena, che inizialmente da Can-terbury portava a Roma è un itinerario della storia, una via ma-estra percorsa in passato da mi-gliaia di pellegrini in viaggio per Roma.

Fu soprattutto all'inizio del se-condo millennio che l'Europa fu percorsa da una moltitudine di anime "alla ricerca della Perduta Patria Celeste".

Questa via attesta infatti l'im-portanza del pellegrinaggio in epoca medioevale: esso doveva compiersi prevalentemente a piedi (per ragioni penitenziali) con un percorso di 20-25 chilo-metri al giorno e portava in sé un fondamentale aspetto devozio-nale: il pellegrinaggio ai Luoghi Santi della religione cristiana.

Non a caso vi fu un naturale prolungamento a Sud della Fran-cigena, da Roma verso Gerusa-lemme, passando da Campania e Puglia, con tappa obbligata alla grotta di San Michele a Monte S. Angelo (dove si recò in devozio-ne anche San Francesco d'Assi-si), tra basolati romani ed antichi tratturi, templi pagani, imponenti cattedrali e santuari cristiani, dol-ci panorami collinari e aspri pas-saggi montani.

Ma è negli ultimi anni, fra una ritrovata esigenza di spiritualità e

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appunto una maggiore attenzio-ne al turismo “slow” che questi cammini hanno trovato nuovi svi-luppi e inedite forme di interazio-ne e promozione, abbinando alla intramontabile “scarpinata” an-che le nuove tecnologie come il QR code perché il protagonista moderno dei cammini non rinun-cia certo al suo I-phone pur im-mergendosi nello spirito devozio-nale e culturale di un cammino della fede.

Ma le innovazioni non sono so-lo di tipo tecnologico, in quanto nuove forme di cooperazione si stanno avviando anche fra siti del culto di San Michele, soprattutto in Puglia, grazie al dinamismo di alcuni presidenti Pro Loco che in-terpretano la loro funzione non

slo come punti informativi ma soprattutto come motori dello sviluppo turistico ed economico del territorio.

E così, un importante percorso di collaborazione fra le Pro Loco

di Monte S. Angelo e Putignano è stato lanciato da poche setti-mane nel corso di un incontro pubblico finalizzato a mettere in rete i luoghi del culto Micaelico delle due cittadine pugliesi.

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L’impegno della Pro Loco di Monte S. Angelo, nella persona del suo presidente prof. Pietro Guerra, docente dell’Accademia delle Belle Arti di Torino è teso all’elaborazione di un itinerario turisticamente fruibile della via Francigena del Sud Italia sulle tracce dei pellegrini che nel me-dioevo si mettevano in cammino verso la Terra Santa.

L’itinerario punta al riconosci-mento ufficiale del Consiglio Eu-ropeo, così come è stato come detto per il tragitto della via Fran-cigena che da Canterbury in Francia arriva a Roma.

L’itinerario prevederà inoltre una forte connotazione tecnolo-gica, attraverso l’uso del QR co-de (risposta rapida) che consen-te la visualizzazione di contenuti (testi, foto, video) attraverso la lettura di un codice da parte di un telefonino, i-pad ecc.

Il protocollo di collaborazione è stato definito all’interno del-la grotta santuario putignanese in località Monte Laureto, do-ve sono intervenuti il sindaco di Putignano Gianvincenzo Angelini De Miccolis, Don Battista Roma-nazzi, Elisabetta Nardelli (Comita-

to San Michele Arcangelo), Fran-cesco Fidanza (Università LUMSA), Claudio Grenzi (Edito-re), Federico Massimo Ceschin (Vie Francigene) ed il prof. Pietro Sisto (Università di Bari), che ha annunciato il lavoro in corso con Raffaele Nigro per un nuovo libro sul sito di San Michele in Monte Laureto.

Il presidente della Pro Loco Pu-tignano, Giuseppe Cosacco, da anni impegnato sia come opera-tore del famoso carnevale di Pu-tignano sia come promotore del-la cultura turistica, ha assicurato il massimo impegno per l’inseri-mento di Putignano nella via Francigena, con una particolare attenzione anche al coinvolgi-

mento di artigiani arti-stici così come richie-sto dal prof. Guerra.

L’obiettivo, partendo dalla sapiente mae-stria dei maestri carta-pestai putignanesi, è proprio quella di pro-durre forme di artigia-nato tradizionale sacro di qualità (per esem-pio in cartapesta) che possa offrire ai viag-giatori del cammino

della via Francigena una scelta di souvenir autentici e unici e non certo, come adesso, prodotti in serie in qualche paese orientale, unendo a ciò anche prodotti eno-gastronomici delle filiere di ec-cellenza locali.

Nella prossime settimane è prevista la visita di scambio a Monte S. Angelo fra le due dele-gazioni per una prima ricognizio-ne dei passaggi compiuti.

Per info: Associazione Turistica Pro Loco Putignano - Piazza Plebiscito 1 - 70017 Putignano - BA (Italy) - Tel: 080 2475697- www.prolocoputignano.blogspot.com - [email protected]

Grotta di Monte Sant'Angelo

Grotta di Monte Laureto a Putignano

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anche in TV e sul Web il magazine “SLOW ECONOMY”con indagini nelle filiere della Moda,

Enogastronomia, Turismo e Golf

Slow Economyè un format multimediale integratonel progetto “Milano Food&Moda”