Differenze tra la scienza aristotelica e la scienza moderna

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Galileo Galilei Aristotele e la scienza moderna. Differenze

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Differenze tra la scienza aristotelica e la scienza moderna

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Galileo Galilei

Aristotele e la scienza moderna.

Differenze

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Obiettivo

➲ Descrivere le differenze tra la fisica aristotelica, il suo metodo, il suo approccio, e la scienza galileiana, basata sulle sensate esperienze e le necessarie dimostrazioni, ovvero l'esperimento e la matematica.

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La fisica aristotelica - 1

➲ Ricerca il perchè dei fenomeni, la causa (finale o almeno efficiente), una causa esaustiva che dà una spiegazione (apparente) dei fenomeni fisici.

➲ Esempio: perchè un corpo cade? Perchè è pesante, ha l'essenza della gravitas. La gravitas è la causa della caduta.

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La fisica aristotelica - 2

➲ Implicito è il finalismo: tutti i fenomeni esprimono una tendenza a raggiungere il fine in loro intrinseco.

➲ Il fine del divenire dei corpi è la attuazione della propria essenza, diventare quello che potenzialmente sono , cioè attuarsi

➲ → passare dalla potenza all'atto.➲ Il fine è l'atto. ➲ Il fine ultimo è Dio, Atto puro, verso cui

tutto tende.

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La fisica aristotelica - 3

➲ Dunque la fisica di A. è essenzialista, ruota attorno alle essenze (alle forme che Informano una materia).

➲ Si basa sulle qualità soggettive, come il colore, la pesantezza, etc, che derivano dall'incontro tra il soggetto senziente e l'oggetto sentito, che dunque non sono intrinseche all'oggetto.

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La fisica aristotelica - 4

➲ Essa pensa che gli enti della realtà fisica abbiano dei luoghi e degli stati “naturali”, verso cui tendono (come al loro “fine”).

➲ I corpi che hanno l'essenza della gravitas, ad es., tendono verso il Basso, quelli che hanno la levitas verso l'Alto assoluto, (luoghi naturali ed assoluti)

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La fisica aristotelica - 5➲ Esistono anche “stati” assoluti, verso cui i

corpi tendono: uno è la quiete. I corpi tendono alla quiete, il movimento non è una condizione naturale, non esiste alcuna inerzia.

➲ Se un corpo si muove, deve esistere una causa efficiente che lo muove: “Omne quod movetur, ab alio movetur”. Se si ferma, è perchè la causa efficiente viene meno.

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La fisica aristotelica - 6

➲ Le leggi della fisica terrestre sono diverse da quelle della fisica celeste, perchè i due mondi sono irriducibili, incommensurabili, radicalmente diversi.

➲ I moti dei corpi celesti sono ordinati, precisi, regolari e matematici, mentre i moti sulla Terra sono disordinati e irregolari, possono essere descritti solo qualitativamente.

➲ Terra: 4 elementi (terra, acqua, aria e fuoco, dal + al – pesante), regno del corruttibile, del moto lineare, del tempo.

➲ Cielo: 1 elemento (etere),incorruttibile, moto circolare perfetto, dell' eterno.

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La fisica aristotelica - 7

➲ Non usa la matematica e la geometria.➲ Usa l'esperienza grezza, non

l'esperimento guidato.➲ Galileo parla di “necessarie

dimostrazioni”, cioè dimostrazioni matematiche, e di “sensate esperienze”, ovvero l'esperimento che replica il fenomeno naturale in condizioni controllate.

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La fisica aristotelica - 8

➲ E' una struttura chiusa, non perfettibile. È un sistema chiuso, difficilmente perforabile, modificabile, arricchibile, progrebibile.

➲ Quindi non permette un “progresso” scientifico, perchè il crollo di una parte porterebbe con sé il crollo del resto del sistema. Non è falsificabile dall'esperimento.

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La fisica aristotelica - 9

➲ Essa prevede uno scienziato che lavora da solo, dall'alto della sua autorità. Non esiste:

➲ Il lavoro in team➲ La controllabilità pubblica delle sue

affermazioni, teorie etc.➲ E' un teorico, non fa esperimenti, dunque

non “si sporca le mani” con esperimenti che richiedono attività manuali.

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La fisica gailieiana

➲ Prototipo della scienza moderna, perchè in essa si vede in nuce il metodo scientifico-sperimentale che essa usa.

➲ Vediamo, punto per punto, le differenze con la fisica aristotelica

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La fisica gailieiana - 1

➲ Essa non cerca il perchè dei fenomeni, la causa (efficiente o finale). Non ha pretese esaustive, di dare una spiegazione totale e definitiva.

➲ Essa si accontenta di descrivere il come dei fenomeni, cioè di dire come si comportano, come variano al variare di certe variabili.

➲ Ad es: in un gas perfetto, se si varia la pressione, come variano la temperatura ed il volume?

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La fisica gailieiana - 2

➲ Quindi essa non presuppone nei fenomeni né un fine né una causa efficiente, ma si accontenta di studiare la relazione tra le variabili.

➲ Il concetto di cui si serve è quello di funzione, ovvero la legge che spiega come una variabile dipendente – f(x) – varia al variare di una variabile dipendente -x-.

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La fisica gailieiana - 3

➲ Quindi essa ricerca le qualità oggettive, cioè misurabili, esprimibili in numeri – le variabili e costanti - non quelle soggettive.

➲ Qualità oggettive: massa (kg), lunghezza (cm), tempo (sec), velocità (m/sec), accelerazione (m/sec*sec)

➲ Ad es. nella legge F=ma, F ed m sono variabili, F assume un valore al variare di m (come y al variare di x).

[Seconda legge della dinamica]➲ a è una costante (il suo valore non varia).

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La fisica galileiana - 4

➲ Non esistono luoghi naturali e assoluti.➲ Piuttosto vi è una funzionalizzazione

assoluta: una relazione tra variabili, costanti e parametri.

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La fisica galileiana - 5

➲ Non esistono nemmeno stati e posizioni assoluti. Viene introdotto il principio di inerzia, per cui un corpo tende a conservare il suo stato di quiete, se è fermo, o di moto, se si muove.

➲ Quindi lo stato “naturale di un corpo può essere ugualmente la quiete od il moto.

➲ Dunque non dobbiamo supporre una causa al moto dei corpi. (OQMAAM)

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La fisica galileiana - 6

➲ Terra e cieli non hanno essenze qualitativamente diverse, o meglio, non lo sappiamo. Ciò che sappiamo è che anche i pianeti e le stelle hanno superfici, movimenti calcolabili in spazi e tempi, cioè in qualità oggettive.

➲ Dunque la Fisica terrestre è = alla Fisica celeste.

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La fisica galileiana - 7

➲ Usa il concetto di funzione, il rapporto tra variabili, dunque l'analisi matematica (e la geometria (ridotta all'algebra da Cartesio).

➲ Usa non l'ooervazione ingenua, bens' l'esperimento, che riproduce il fenomeno in condizioni controllate, ne isola le variabili, e studia come al variare di alcuni valori (di x, V. Indip), muta quello di Y (V. dip.)

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La fisica galileiana - 8

➲ E' una struttura aperta a tutti (G. scrive in volgare, x farsi capire da tutti), perfettibile, modificabile, arricchibile, progrebibile.

➲ Quindi permette un “progresso” scientifico, ed è falsificabile dall'esperimento.

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La fisica galileiana - 9

➲ Essa prevede uno scienziato che lavora in team. Lo stesso Galileo si faceva aiutare dai suoi collaboratori.

➲ Le sue affermazioni, teorie etc. sono pubblicamente controllabili

➲ Lo scienziato galileiano non è un teorico, fa esperimenti, “si sporca le mani” perchè deve realizzare da sé gli strumenti per gli esperimenti e la misurazione delle variabili