Didattica inclusiva, Abruzzo - Calabria, Ventriglia

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Strategie per una didattica inclusiva nella scuola dell’infanzia e primaria Luciana Ventriglia Presidente Comitato Scuola A.I.D

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Strategie

per una didattica inclusiva

nella scuola dell’infanzia e primariaLuciana Ventriglia

Presidente Comitato Scuola A.I.D

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DIDATTICA PER L’APPRENDIMENTO

Conflitto cognitivo

Co-costruzione della conoscenza

Dimensione operativa,ludica,sensorialità

Monitoraggio

Motivazione, autostima,emozione positiva

Senso di autoefficacia / stile di attribuzione

Sfida ottimale,coinvolgimento,

Metacognizione,esplorazione,

Autoconsapevolezza

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Ambiente di apprendimento:

Scuola del I° ciclo

Incoraggiare l’apprendimento collaborativo

“Imparare non è solo un processo individuale. La

dimensione comunitaria dell’apprendimento svolge un

ruolo significativo”

Promuovere la consapevolezza del proprio

modo di apprendere “al fine di “imparare ad

apprendere”.

Realizzare percorsi in forma di laboratori

“per favorire l’operatività e allo stesso tempo il

dialogo e la riflessione su quello che si fa”.da “Indicazioni per il curricolo” – Ministero Pubblica Istruzione , 2007

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LINGUAGGIO SCRITTO: Caratteristiche

È un prodotto dell’evoluzione culturale,

non iscritto nel codice genetico, come il

linguaggio orale

È un sistema simbolico di seconda potenza,

perché rappresenta il linguaggio verbale

che è a sua volta un sistema simbolico.

Per scrivere è necessario rappresentare le

componenti subsillabiche (fonemi)

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I discorsi e le parole(“Indicazioni per il curricolo” 2007)

La lingua diventa uno strumento con il quale giocare ed esprimersi(.); sul quale riflettere per comprenderne il funzionamento(.);(i bambini) formulano ipotesi e si cimentano con l’esplorazionedella lingua scritta.

Sollecita le pratiche linguistiche che mettano i bambini in condizione di scambiare punti di vista, confrontare le proprie interpretazioni attorno a fatti ed eventi, esprimere i propri pensieri, negoziare e condividere con gli altri le proprie opinioni.

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Definizione di

competenza metafonologica

È una particolare conoscenza metalinguistica che

consiste nella “capacità di percepire e riconoscere

per via uditiva i fonemi che compongono le parole

del linguaggio parlato, operando con gli stessi

adeguate trasformazioni”

(Bortolini, 1995)

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Consapevolezza fonologica

Globale Analitica

Riconoscimento e

produzione rime

Segmentazione

sillabica di parole

Fusione sillabica

Identificazione della

sillaba iniziale,

finale, intermedia

Segmentazione fonemica

Fusione fonemica

Identificazione del fonema

iniziale, finale, intermedio

Manipolazione dei suoni (elisione, aggiunta, sostituzione)

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Consapevolezza fonologica

Conoscenza metalinguistica

Abilità di

- identificare

- classificare

- segmentare i segmenti fonologici della parola

- fondere

- manipolare

Apprendimento della lettura e scrittura

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La misura della consapevolezza fonologica,

eseguita all’inizio del primo anno della

scuola primaria, può essere un buon indice

predittivo delle difficoltà di lettura e scrittura

che il bambino incontrerà nei primi anni di

scolarizzazione.

PROVE METAFONOLOGICHE

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Scuola e DSA

Interventi di prevenzione primaria

Identificazione precoce Prove di valutazione:

- questionario osservativo IPDA

- prove di scrittura spontanea

- prove di consapevolezza metafonologica

Continuità (passaggio di informazioni tra ordini diversi di

scuola)

Screening

Osservazioni sistematiche e periodiche

delle competenze di letto scrittura

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I neuroni della lettura

“Tutti i bambini possiedono gli stessi circuiti cerebrali e tutti beneficiano di un apprendimento rigoroso delle corrispondenze grafema-fonema.

La decodifica: il solo metodo che gli permetterà di imparare da sé parole nuove, di acquistare la propria autonomia.

È importante anche insegnare loro la morfologia della lingua (prefissi, suffissi, radici delle parole).”

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I neuroni della lettura La tappa chiave della lettura, la

decodifica dei grafemi in fonemi, è costituita dal passaggio da un’unità visiva a una unità uditiva.

È quindi su questa operazione che (gli insegnanti) devono focalizzare tutti i loro sforzi.(.)

Fin dai primi anni, semplici giochi preparano il bambino alla lettura, sia sul piano fonologico, facendogli manipolare i suoni del linguaggi (rime, sillabe, fonemi), sia su quello visivo, facendogli riconoscere, memorizzare e tracciare la forma delle lettere.

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LA SCRITTURA

COMPONENTI

-Linguistico-fonologiche

-Grafo-Motorie

La compromissione di ognuna di esse comporta

due distinti quadri clinici, funzionalmente

autonomi e isolabili uno dall’altro:

-Disortografia

-DisgrafiaConsensus Conference (2007)

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Fasi del processo di

acquisizione della lettura e scrittura

Fase logografica

Fase alfabetica

Fase ortografica

Fase lessicale

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Laboratorio linguistico fonologico

Obiettivi:

Identificare la parola all’interno del flusso continuo del parlato

Individuare la diversa lunghezza delle parole

Individuare parole che fanno rima, ma che hanno tratti distintivi molto differenziati (coppia minima)

Analizzare la struttura sillabica delle parole

Analizzare la posizione delle sillabe nelle parole

Cogliere le uguaglianze sillabiche e\o fonologiche

Conoscere la segmentazione e la sintesi fonetica della sillaba e della parola

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Laboratorio linguistico fonologico

Attività: Giochi metafonologici

Identificazione e ricerca di parole in rima

Ascolto e produzione di racconti con coppie minime

Scansione sillabica di parole

Fusione di sillabe per formare parole

Scansione fonemica di parole

Fusione di fonemi per formare parole

Eliminazione di sillabe iniziali, finali, intermedie delle parole

Eliminazione di fonemi iniziali, finali intermedi delle parole

Sostituzioni di sillabe nella parte iniziale, finale ed intermedia di parole

Sostituzione di fonemi all’inizio, alla fine, in mezzo alle parole

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Didattica e scrittura

Aggirare gli ostacoli posti dalle difficoltà nei processi bassi della disortografia e disgrafia

Utilizzare programmi di videoscrittura per la produzione dei testi in modo che l’alunno possa correggersi mentre scrive (correttore ortografico)

Riflettere sulle differenze tra oralità e scrittura

Utilizzare la sintesi vocale, sia come eco immediato che come controllo successivo, per rileggere i propri elaborati

Valutare gli elaborati per il contenuto senza considerare gli errori ortografici

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Fasi della dislessia evolutivaPrime fasi di acquisizione (I elementare)

•Difficoltà e lentezza nell’acquisizione del codice alfabetico

e nell’applicazione delle “mappature” grafema- fonema.

•Controllo limitato delle operazioni di analisi e di sintesi

fonemica con errori che alterano in modo grossolano la

struttura fonologica delle parole lette.

•Accesso lessicale limitato od assente anche quando le

parole sono lette correttamente.

•Capacità di lettura, come riconoscimento, di un numero

limitato di parole note.

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LetturaVelocità

Decodifica (Riconoscere e nominare

correttamente parole )

Correttezza

Comprensione (Capacità di cogliere il significato del testo)

“Attività costruttiva, interattiva e attiva che richiede

l’integrazione delle informazioni nuove contenute nel

testo, all’interno delle strutture di conoscenza possedute

dal lettore o dall’ascoltatore.”

De Beni , Cisotto, Carretti “Psicologia della lettura e della scrittura”

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LA LETTURA

Lettura come decodifica: lettura ad alta voce caratterizzata dalla capacità di denominare le parole di un testo in modo corretto e veloce

Lettura come comprensione: capacità di rappresentarsi il contenuto di quello che stiamo leggendo

DUE PROCESSI DISTINTI

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Reading literacy (Capacità di comprensione della lettura)

L’abilità di capire e usare quelle forme di linguaggio scritto richieste dalla società e\o apprezzate dall’individuo.

I giovani lettori devono saper costruire un significatoda testi di vario tipo.

Leggono:

- per apprendere,

- per far parte della comunità dei lettori a scuola

e nella vita di ogni giorno

- per godimento personale

(Studio internazionale sulla lettura IEA PIRLS 2006)

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Mappa concettuale

“..è una rappresentazione grafica di concetti

espressi in forma sintetica (parole-concetto)

all’interno di una forma geometrica (nodo) e

collegati fra loro da linee (frecce) che

esplicano la relazione di parola-legamento”

Gineprini-Guastavigna 2004

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Daniel PennacSolo noi possiamo tirare fuori quel bambino dalla sua prigione,

sia che siamo formati per farlo o meno.

Gli insegnanti che mi hanno salvato e che hanno fatto di me un insegnante, non erano formati per questo.

Non si sono preoccupati delle origini della mia infermità scolastica, non hanno perso tempo a cercare le cause e tanto meno a farmi la predica.

Erano adulti di fronte a un adolescente in pericolo.

Hanno capito che occorreva agire tempestivamente, si sono buttati, non ce l’hanno fatta.

Si sono buttati di nuovo, giorno dopo giorno, alla fine mi hanno tirato fuori.

Ci hanno letteralmente ripescati.

Dobbiamo loro la vita”.