Didattica 2.0
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Didattica 2.0
diMatteo Baldo
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“Una volpe affamata vide dei grappoli d’uva che pendevano da un pergolato e tentò d’afferrarli. Ma non ci riuscì. ‘Robaccia acerba!’, disse allora fra sé e sé; e se ne andò”.
(Esopo, Favole di Esopo, La volpe e l’uva)
Introduzione
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Il ricorso agli strumenti informatici nel mondo dell’istruzione, arricchisce di nuove potenzialità i modelli didattici, li rende più allineati alla realtà in cui i giovani vivono e interagiscono e consente di sviluppare competenze per il loro percorso formativo.
Questi scenari mirano a contribuire all’accrescimento delle competenze tecnologiche nella didattica dei docenti, all’utilizzo della tecnologia come mezzo abilitante all’apprendimento e alla formazione degli studenti e a portare la scuola a livelli ancor più d’eccellenza per competere a livello internazionale con le altre scuole dell’Europa e del mondo.
Introduzione
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Obiettivi: O Mettere a disposizione dei docenti strumenti tecnologici
abilitanti ad una didattica innovativa e multimediale e non come strumenti puramente tecnici/informatici.
O Avvicinare i ragazzi alla tecnologia come strumento di apprendimento semplificato. Accrescere la loro conoscenza al fine di prepararli nel loro percorso scolastico e formativo.
O Realizzare un ambiente multimediale e interattivo in cui docenti e studenti possono comunicare anche da casa, in cui i genitori possono partecipare on line alle riunioni d’istituto, in cui i ragazzi possono lavorare virtualmente in gruppo confrontandosi sia con i ragazzi della stessa classe che di altre classi e di altre scuole.
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Con Digital Divide si intende principalmente il divario esistente tra chi può accedere alle nuove tecnologie (Internet, Computer) presenti nel mondo, e chi non può farlo per diversi motivi come reddito insufficiente, ignoranza ed assenza di infrastrutture.”
Cos’è il Digital Divide?
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Una visione un po’ più approfondita e sempre più attuale, sostiene che il digital divide non separa soltanto chi ha accesso a internet da chi non ce l’ha: separa una generazione (quella dei miei genitori) che ancora si è formata, bene o male, sulla forma-libro e sulla critica dei testi, da una generazione (quella mia) il cui nativismo digitale significa un’impreparazione spesso totale rispetto alle insidie conoscitive della Rete.Il malessere di questa generazione, è dato dal fatto che ha un modello di democrazia evoluta derivante dall’uso della rete.
Modello fondato non sul controllo coercitivo come i mass media, ma sulla partecipazione: modello che le generazioni precedenti non capiscono e che spesso fanno fatica ad accettare.
Cos’è il Digital Divide?
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Digital Divide in Italia
Fino al 5 %Dal 6% al 50%Dal 51% al 75%Dal 76% al 85%Dal 86% al 95%Oltre il 96%
Copertura Banda:
Utenti della rete: 71%Circa 3500 comuni
Utenti della rete: 12%Circa 4000 comuni
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Entra in gioco il WEB 2.0
Originariamente il Web era stato concepito come modo per visualizzare documenti ipertestuali statici, creati con l’uso del linguaggio HTML. Questo approccio può essere definito come Web 1.0.
Con l’utilizzo di database e di sistemi di gestione dei contenuti (CMS), internet si è evoluta con sistemi dinamici, ad esempio forum, blog e vlog. Con Web 2.0 si tenta di dare un nome ad un insieme non omogeneo di innovazioni emergenti, nuove tipologie di società e servizi in grado di offrire applicazioni web agli utenti finali.
La differenza sta nell’approccio con cui gli utenti si rivolgono al web. Dal consumo si sta passando alla partecipazione, dalla fruizione passiva di contenuti altrui, all’esplosione dei contenuti generati dagli utenti, distribuiti e riusati in mille modi diversi.
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Entra in gioco il WEB 2.0Il Web 2.0 e lo User-Generated Content danno
l’opportunità di superare il divario inteso come la possibilità di esprimere la propria opinione circa un’informazione ritenuta sbagliata, l’accordo o il disaccordo nei confronti di un determinato tema.
Nasce, quindi, la potenzialità di creare e condividere contenuti sul web.
Grazie ad una serie di strumenti e applicazioni, che per definizione sono le radici del Web 2.0, l’informazione è subito disponibile a beneficio della comunità.
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Strumenti WEB 2.0
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DidatticaDal greco didàsko (insegno), la didattica è la teoria e la pratica
dell'insegnare.La didattica è la scienza della comunicazione e della relazione
educativa. L'oggetto specifico della didattica è lo studio della pratica d'insegnamento, quindi un progetto mirato, razionale: è un vero e proprio "congegno sociale" mirato e progettato.
Questa strategia didattica stabilisce in che modo si debba insegnare, dando uno scopo all'insegnamento; chi insegna (docente) avrà la capacità di trasmettere in modo esatto il proprio messaggio, facilitando l'apprendimento dell'allievo (discente).
Come è possibile questo? È possibile grazie ad un processo di educazione autogestito, poiché educare significa far venir fuori se stessi ed il docente ha il compito di far comprendere al discente di essere se stesso attraverso il <<non fare>>, quindi a scoprirsi, a mostrarsi così come si è, manifestando la propria autenticità.
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Apprendimento
“L'apprendimento nell'uomo avviene per circa l'83% attraverso la vista, soltanto per il 10% dall'udito, il resto dagli altri sensi. Dalla medesima indagine di Murgio risulta che un soggetto ricevente ricorda in media il 10% di ciò che legge, il 20% di ciò che ascolta, il 30% di ciò che vede e il 50% di ciò che contemporaneamente vede e ascolta.”
(Matthew P. Murgio, Comumunication graphics, 1969)
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L’apprendimento più interessante è un’attività di gruppo in cui i soggetti costruiscono al sapere attraverso un agire comune.
Abbiamo due modi di interazioneO Collaborative learning è una modalità di apprendimento
che si basa sulla valorizzazione della collaborazione all'interno di un gruppo di allievi.
O Cooperative learning è una modalità di apprendimento che si basa sull'interazione all'interno di un gruppo di allievi.
Nella cooperazione ciascun componente del gruppo esegue un compito specifico, mentre nella collaborazione ognuno lavora su tutte le parti del compito complessivo.
Apprendimento
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Ricerca didattica
Dalla “programmazione” al dialogo
Selezione critica dell’informazione
Web 2.0
Partecipazione reale
Scambio docente/alunno,cooperazione tra alunni
Stimolare interesse,seguire l’apprendimento reale
Correggere l’eccessiva libertà,contenere il potere della rete
Una nuova idea di classe
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WEB 2.0
Blog“Diario di classe”
Wiki“Quaderno”
Scheda di sintesi
Ordine sequenziale;attività giorno per giorno
Ordine per argomenti;lezioni, approfondimenti,vecchi compiti, esercizi
Ordine alfabetico;archivio, nozioni, riferimenti
Organizzazione a valle;definizione degli obiettivi,criteri di valutazione
Suite Office Online
Account utenti su dominio, interfaccia utente personale
eBook“Libro”Ordine per argomenti;lezioni
E-teaching/learning“Lezioni”
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E-learning?Wikipedia:
“E-learning è apprendimento supportato dalle tecnologie di rete”
UE:“L’utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e
di Internet per migliorare la qualità dell’apprendimento agevolando l’accesso a
risorse e servizi nonché gli scambi e la collaborazione a distanza”
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eBook
Un eBook (electronic book) è un libro in un formato elettronico caratterizzato da un’emulazione avanzata delle modalità di lettura e consultazione dei libri cartacei.
Può essere scaricato da internet e letto, con agevolezza molto superiore a quella dei semplici file di testo, su personal computer da tavolo, su portatili o su computer palmari sui quali è installato l’apposito programma di lettura (eBook reader).
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eBookCon il formato eBook è inoltre possibile: O scegliere la dimensione dei caratteri con cui visualizzare il
testo, facilitando così la lettura dell’operaO ricercare immediatamente parole o intere frasi contenute
nell’operaO inserire nel testo diversi segnalibri dando così la possibilità
di creare un indice personalizzatoO inglobare dizionari completi (al momento sono nella lingua
inglese), cui accedere automaticamente ogni volta che si desidera verificare il significato di una parola
O evidenziare il testo con i classici colori degli evidenziatoriO inserire note e commenti direttamente nel testo, ottenendo
poi un indice degli stessiO disegnare o scarabocchiare sul testo come su un qualsiasi
libro cartaceo
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Suite office online
Google Documenti
Google Documenti (in inglese Google Docs) è
un software di produttività personale. È un diretto
concorrente del pacchetto Microsoft Office. Esso
permette di salvare documenti di testo, fogli di calcolo,
creare presentazioni, e moduli HTML.
La peculiarità dell'applicazione è
di risiedere sul server Google ed
essere lanciata da remoto, non
richiedendo l'installazione di alcun
software sul computer locale.
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Suite office online
ThinkFree
ThinkFree, anche se più lento in
termini in esecuzione, è stato uno
dei primi servizi di office online, e
attualmente è anche quello che dà
maggiore battaglia all’analogo
servizio di Google Docs, accanto a Zoho.
Una delle sue feature in stile Web
2.0 è la condivisione di file, tra i
quali ovviamente si possono
annoverare documenti di Word,
Excel, PowerPoint, creati in locale, oltre che online.
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Suite office online
Zoho
Un'altra alternativa online a Office è Zoho
Docs. Zoho offre collaborazione e la
condivisione di file e ha tre livelli di
servizio. Una account gratuito ti
offre 1GB di storage, 3 dollari al mese per ogni
utente che aumenta a 5GB e per ottenere
15 GB di storage si paga 9 dollari
al mese, che copre 3 utenti. Tali sembrano essere i
prezzi ragionevoli per la capacità non solo
di accesso ma memorizzare i vostri documenti, fogli di
calcolo, presentazioni online
e condividerli con i clienti nel vostro
ufficio o del vostro team.
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Learning by doingLearning by doing è un modello didattico basato sull’apprendimento
attraverso l’esperienza. L’apprendimento è facilitato quando lo studente partecipa al percorso di formazione della conoscenza.
Il learning by doing deve basarsi sulla soluzione di problemi attraverso l’esperienza e sulla capacità di autovalutazione dei propri risultati. I prodotti più evoluti di e-learning hanno come metodologia didattica il learning by doing.
L’ apprendere dall’ esperienza sta alla base di gran parte delle proposte formative per costruire contesti di formazione permanente capaci di integrare:
O la formazione tecnica / aggiornamento professionale rivolta a
diversi e innovativi profili professionali;O la formazione funzionale per il corretto svolgimento di funzioni che
non sono direttamente collegate alle proprie specializzazioni (professionali o di ruolo);
O la formazione metodologica riferita alle competenze relazionali proprie del “lavoro di gruppo cooperativistico”;
O in una più ampia formazione alla complessità che rappresenta una sintesi tra metodi già sperimentati e “sicuri” e ricerca di nuove sperimentazioni.
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Schoology
Schoology è una nuova piattaforma
per la didattica che sta trasformando in "social network"
molti college Usa. Si tratta di una
start up newyorkese finanziata nel
2009 con 1,25 milioni di dollari da
Meakem Becker Venture. E
sembrerebbe il primo tentativo
riuscito di mixare il carattere
cooperativo e ludico di Facebook
con quello "didattico" dei Learning
Management System (Lms)
tradizionali, Moodle o Blackboard.
Gli studenti vogliono oramai una wiki-didattica che sia all'altezza delle interazioni sociali che avvengono su
Facebook, Twitter e You Tube.Schoology, invece, pensata sul modello di un social network consente ai "nativi digitali" di
praticare la modalità di apprendimento che
preferiscono: il learning by doing e questo è un plus che
potrebbe decretarne il successo.
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Didattica 2.0: la scommessa delle aziende
Un grande seminario nazionale porterà a Genova in una tre giorni di lavori docenti fortemente impegnati nel Piano Nazionale Scuola Digitale del MIUR. Centinaia di partecipanti da tutta Italia potranno lavorare in rapporto diretto con le aziende, che metteranno loro a disposizione all’interno di aule tecnologiche le ultime novità del mondo education. Saranno proprio le aule tecnologiche il cuore dell’area dell’innovazione di ABCD: un’occasione unica per sperimentare le novità in 3D, simulazioni per l’apprendimento, contenuti editoriali digitali, realtà aumentata, interattività, cloud computing.