Dichiarazione Paliotta: MCL appoggia Storace

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Cari amici, sento il dovere di chiarire le ragioni per le quali il Movimento MCL ha deciso per l’apparentamento con il Candidato Presidente Francesco Storace. Riporto testualmente il passo che riguarda la Regione senza Roma, che è la nostra battaglia di sempre. Pagina 20 del programma di governo per Storace Presidente: ROMA SEMPRE PIÙ CAPITALE Chi vive e lavora a Roma non deve invidiare le altre capitali mondiali. La bellezza della Capitale è offuscata dall'esasperante lentezza della sua burocrazia perché leggi e adempimenti amministrativi ne regolano la vita esattamente come quella di qualsiasi altro comune italiano. Eppure Roma può competere con qualunque altra realtà metropolitana del pianeta. Bisogna dare strumenti idonei alla sua governance, adeguati al suo ruolo di capitale. In primo luogo, ci impegniamo ad approvare in tempi rapidi la legge regionale per attribuire a Roma Capitale le funzioni regionali che le spettano, ultimo tassello della riforma avviata nel 2009. Ma non ci basta. Roma merita i poteri legislativi di una regione. È vero che devono essere concessi dalla Costituzione, ma è proprio per questo che va scritto in un programma di governo della regione. Se milioni di uomini e donne sceglieranno noi, con l'opzione che proponiamo - due regioni entro il 2018, quella di Roma e quella delle province del Lazio - Roma avrà una marcia in più e il resto del territorio avrà un ostacolo in meno a palazzo, rappresentato da una burocrazia e da risorse sempre più naturalmente spostati verso la Capitale. Se questo programma prevarrà, il Parlamento non potrà più ignorare un diritto individuato e preteso dal popolo, altro che la ridicola riforma delle province escogitata malamente dai tecnici di Monti. Credo che non occorrano parole da spendere per sottolineare che il programma di governo è esattamente il programma che il nostro Movimento ha portato avanti da anni. Alla domanda: con che vi schierate, avevamo sempre risposto che non era importante se il gatto fosse bianco, nero, o bigio: importante era che fosse capace di prendere il topo. Cioè che sposasse il nostro progetto. Gli altri hanno fatto finta di non capire, mentre Storace ha recepito le nostre idee, facendole diventare parte integrante del suo programma di governo. Perciò ci siamo apparentati con lui; ed abbiamo il profondo convincimento che la vittoria di Storace è la vittoria del nostro Movimento. Cordiali saluti. Giuseppe Paliotta

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Le ragioni per le quali il Movimento MCL ha deciso per l’apparentamento con il Candidato Presidente Francesco Storace.

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Cari amici,

sento il dovere di chiarire le ragioni per le quali il Movimento MCL ha deciso

per l’apparentamento con il Candidato Presidente Francesco Storace.

Riporto testualmente il passo che riguarda la Regione senza Roma, che è la nostra

battaglia di sempre.

Pagina 20 del programma di governo per Storace Presidente:

ROMA SEMPRE PIÙ CAPITALE

Chi vive e lavora a Roma non deve invidiare le altre capitali mondiali. La bellezza della Capitale è offuscata dall'esasperante lentezza della sua burocrazia perché leggi e adempimenti amministrativi ne regolano la vita esattamente come quella di qualsiasi altro comune italiano. Eppure Roma può competere con qualunque altra realtà metropolitana del pianeta. Bisogna dare strumenti idonei alla sua governance, adeguati al suo ruolo di capitale. In primo luogo, ci impegniamo ad approvare in tempi rapidi la legge regionale per attribuire a Roma Capitale le funzioni regionali che le spettano, ultimo tassello della riforma avviata nel 2009. Ma non ci basta. Roma merita i poteri legislativi di una regione. È vero che devono essere concessi dalla Costituzione, ma è proprio per questo che va scritto in un programma di governo della regione. Se milioni di uomini e donne sceglieranno noi, con l'opzione che proponiamo - due regioni entro il 2018, quella di Roma e quella delle province del Lazio - Roma avrà una marcia in più e il resto del territorio avrà un ostacolo in meno a palazzo, rappresentato da una burocrazia e da risorse sempre più naturalmente spostati verso la Capitale. Se questo programma prevarrà, il Parlamento non potrà più ignorare un diritto individuato e preteso dal popolo, altro che la ridicola riforma delle province escogitata malamente dai tecnici di Monti.

Credo che non occorrano parole da spendere per sottolineare che il

programma di governo è esattamente il programma che il nostro Movimento ha

portato avanti da anni.

Alla domanda: con che vi schierate, avevamo sempre risposto che non era

importante se il gatto fosse bianco, nero, o bigio: importante era che fosse capace di

prendere il topo. Cioè che sposasse il nostro progetto.

Gli altri hanno fatto finta di non capire, mentre Storace ha recepito le nostre

idee, facendole diventare parte integrante del suo programma di governo.

Perciò ci siamo apparentati con lui; ed abbiamo il profondo convincimento

che la vittoria di Storace è la vittoria del nostro Movimento.

Cordiali saluti.

Giuseppe Paliotta