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Il Teleriscaldamento di Brescia
Dichiarazione Ambientale 2014
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Il Teleriscaldamento di Brescia
Dichiarazione Ambientale 2014
Dichiarazione Ambientale - Aggiornamento 2014
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Lettera della Direzione
La salvaguardia dell’ambiente è un imperativo che indirizza l’operare di tutto il personale di A2A Calore&Servizi nelle fasi di realizzazione e di gestione della rete di Teleriscaldamento, al fine di garantire un continuo miglioramento della qualità del servizio erogato e la compatibilità ambientale.
Su questi principi si è fondata anche nel 2013 la gestione del Teleriscaldamento, che costituisce a Brescia uno strumento prezioso per il perseguimento della sostenibilità energetica e della tutela ambientale.
Il ricorso a sistemi di cogenerazione ad alto rendimento, il recupero di energia termica dal processo di valorizzazione dei rifiuti e la presenza di moderni sistemi di depurazione dei fumi, in linea con le migliori tecnologie disponibili, si configurano come elementi a sostegno della sostenibilità ambientale, che consentono di ridurre il ricorso a fonti fossili per la produzione energetica e di limitare l’emissione di gas clima-alteranti.
Con vivo piacere viene pubblicato il presente documento, primo aggiornamento della Dichiarazione Ambientale Edizione 2013 del Teleriscaldamento di Brescia, espressione della volontà di comunicare con trasparenza i risultati raggiunti in termini di efficienza e di prestazioni ambientali e di rinnovare l’impegno della Società ad operare per promuovere la sostenibilità.
Brescia, 31 maggio 2014
Ing. Lorenzo Spadoni Ing. Riccardo Fornaro
Resp. Sviluppo e Gestione Resp. Commerciale
Teleriscaldamento Teleriscaldamento
Il Teleriscaldamento di Brescia
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La Dichiarazione Ambientale del Teleriscaldamento di Brescia
Al fine di ottimizzare e migliorare progressivamente i processi aziendali in termini di efficacia ed efficienza ambientale, il Gruppo A2A ha attivato dei Sistemi di Gestione Ambientale (SGA) individuando, come strumenti guida per la loro implementazione, alcune norme e regolamenti la cui adesione è di carattere volontario: la norma UNI EN ISO 14001 ed il Regolamento Emas. Quest’ultimo prevede la pubblicazione della Dichiarazione Ambientale verificata da un soggetto terzo accreditato.
Il presente documento presenta i dati relativi all’anno 2013 per il Teleriscaldamento di Brescia e costituisce il primo aggiornamento della Dichiarazione Ambientale edizione 2013, riferita ai dati 2012. Ai fini di un maggiore approfondimento dei contenuti delle pagine seguenti, si consiglia di prendere visione della precedente edizione della Dichiarazione Ambientale (edizione 2013), che riporta in maniera completa tutte le informazioni di interesse. I documenti precedenti sono pubblicati sul sito internet di A2A SpA.
Per chiarimenti in merito alla presente Dichiarazione Ambientale contattare:
ing. Lorenzo Spadoni Via Lamarmora, 230 – 25124 Brescia Tel 0303554384 Fax 0303554084 ing. Riccardo Fornaro Via Caracciolo, 58 – 20155 Milano Tel 0277203182 Fax 0277207691 e-mail [email protected]
Dichiarazione Ambientale – Aggiornamento 2014
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Indice
1 Il Gruppo A2A .................................................. 7
Le aree di attività del Gruppo A2A 8
Politica Qualità, Ambiente e Sicurezza del Gruppo A2A 9
2 Il teleriscaldamento di Brescia ..................... 11
La società di appartenenza 11 La Storia 11 Siti operativi e territorio servito oggetto della presente Dichiarazione Ambientale 12
L’organigramma, sotto riportato aggiornato al 1/6/2013, dà evidenza dei principali uffici e settori aziendali di A2A Calore & Servizi coinvolti nel sistema o a supporto di esso. 14
Il processo 14
3 La Gestione Ambientale ................................ 18
L’organizzazione per il Sistema di Gestione Ambientale 19
La Politica Ambientale 21
5 La Conformità Legislativa ............................ 27
6 Gli aspetti ambientali e la loro gestione .... 29
L’Identificazione e la valutazione degli aspetti e degli impatti ambientali 29
Attività di cantiere 30
Manutenzione della rete 32
Esercizio della Rete 34
Attività di ricerca perdite e risposta alla segnalazione utenti 39
Attività di raccolta, rielaborazione e commento dei dati di manutenzione della rete 41 Progettazione ed Approvvigionamento 42
Manovre 43
Interventi di Isolamento a distanza per emergenza 44
Approvvigionamento di calore 45
Gestione Sottocentrali 46
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Il Gruppo A2A
Dichiarazione Ambientale – Aggiornamento 2014
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1 Il Gruppo A2A
Il Gruppo A2A è nato nel 2008 dalla volontà di creare una multiutility di dimensioni coerenti con le sfide dettate dalla progressiva apertura dei mercati dei servizi, mantenendo un rapporto stretto e particolare con il territorio e il sistema di relazioni che lo contraddistingue.
Oggi il Gruppo A2A è: • il secondo operatore elettrico italiano con oltre 12 mila MW di capacità installata grazie alla
recente acquisizione del 56% di Edipower; • leader nazionale nel settore ambientale, con circa 3 milioni di tonnellate di rifiuti trattati dei
quali oltre la metà utilizzati per produrre energia elettrica; • tra i principali operatori in Italia nel settore del teleriscaldamento con 2.874 GWht venduti ai
clienti finali, e nel settore del gas, con oltre 2 miliardi di metri cubi distribuiti; • quotata alla Borsa Italiana.
Il Teleriscaldamento di Brescia
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Le aree di attività del Gruppo A2A
Il Gruppo A2A opera principalmente nei settori della produzione, della vendita e della distribuzione di gas e di energia elettrica, del teleriscaldamento, dell’ambiente e del ciclo idrico integrato.
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Politica Qualità, Ambiente e Sicurezza del Gruppo A2A
La Politica per la Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza è strumento di indirizzo per tutte le Società del Gruppo e gode della massima diffusione sia interna che esterna all’azienda.
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2 Il Teleriscaldamento di Brescia
Dichiarazione Ambientale – Aggiornamento 2014
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2 Il teleriscaldamento di Brescia
La società di appartenenza
A2A Calore & Servizi, società del Gruppo A2A, è leader in Italia nel settore del teleriscaldamento, attività che progetta e gestisce da oltre 40 anni nelle aree di Milano, Brescia e Bergamo.
Nata nel 2009, a seguito della fusione delle attività, delle risorse e degli impianti relativi alle aree di business del calore presenti nelle varie aree territoriali di A2A, opera principalmente:
• nella produzione, distribuzione e fornitura di calore da teleriscaldamento;
• nella progettazione, realizzazione ed esercizio di centrali di cogenerazione e relative reti di distribuzione del calore;
• nella gestione calore e nel facility management.
• L’obiettivo principale di A2A Calore & Servizi è quello di sviluppare e diffondere, principalmente sui territori ove già presenti nei Comuni di Milano, Brescia e Bergamo, il servizio di teleriscaldamento, adottando le migliori tecnologie disponibili ed una attenta gestione degli impianti e delle infrastrutture per la salvaguardia dell’ambiente, il risparmio di materie prime e la riduzione delle emissioni inquinanti.
A2A Calore & Servizi è certificata secondo gli standard ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001.
La Storia
La rete di teleriscaldamento di Brescia è nata nel 1971, a seguito della stipula di una convenzione tra l’ASM (ex Azienda Servizi Municipalizzati di Brescia) ed una società immobiliare per la costruzione di alcuni condomini nel quartiere di Brescia2, cui sarebbe stato fornito il calore per usi igienico-sanitario e di riscaldamento.
Il primo salto di qualità avvenne nel 1978 con l’entrata in servizio, presso la sede di Lamarmora, del primo turbogruppo combinato, cui ne seguì un secondo nel 1981.
Nel 1983 entrò in servizio la Centrale Nord (poi soggetta ad ulteriori sviluppi), nel 1987 la caldaia Policombustibile (sempre presso la centrale Lamarmora) ed infine, nel 1998, il Termoutilizzatore.
Ad oggi il sistema di teleriscaldamento di Brescia, che copre i fabbisogni di più del 70% della volumetria edificata riscaldabile, è costituito da:
• una rete di trasporto e distribuzione calore che ha un'estensione complessiva di 660 km di doppia tubazione sotterranea (660 km di tubazione di mandata e 660 km di tubazione di ritorno).
• Tre impianti principali di produzione, ovvero la Centrale Lamarmora, il Termoutilizzatore e la Centrale Nord.
Il Teleriscaldamento di Brescia
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Siti operativi e territorio servito oggetto della presente Dichiarazione Ambientale
• Volumetria servita: 41,6 milioni di mc
• Utenze (n. edifici allacciati): 20.430
• Sviluppo tubazioni (km di doppio tubo): 660 km
• Calore immesso in rete: 1.380 GWht
• Calore fornito all’utenza: 1.140 GWht
• Codice NACE: 35.3
Sono escluse dal sito:
• le centrali di produzione del calore, di cui le due principali sono oggetto di altri sistemi di gestione ambientale certificati ed i cui impatti vengono considerati indiretti e gestiti come tali nell’ ambito del sistema di gestione applicato alla rete;
• le parti di rete e le infrastrutture di proprietà dell’utente, in genere corrispondenti a quelle site in proprietà privata;
• le attività di gestione e conduzione degli impianti termici degli edifici in carico alla Società.
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Mappa del teleriscaldamento di Brescia
Il Teleriscaldamento di Brescia
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L’organizzazione
L’organizzazione cui si applica il Sistema di Gestione Ambientale, intesa secondo quanto definito dal regolamento EMAS, comprende, oltre al personale strettamente impiegato presso i servizi e gli impianti descritti nel precedente paragrafo, anche quei settori sia interni ad A2A Calore & Servizi sia esterni e facenti parte delle aree di Staff della società capogruppo A2A (es. Direzione Ambiente Salute e Sicurezza ), le cui attività sono direttamente o indirettamente connesse con la gestione degli aspetti ambientali individuati.
L’organigramma, sotto riportato aggiornato al 1/6/2013, dà evidenza dei principali uffici e settori aziendali di A2A Calore & Servizi coinvolti nel sistema o a supporto di esso.
Il processo
Il teleriscaldamento viene definito come un sistema centralizzato di riscaldamento, costituito da una o più centrali di produzione di energia termica ed una rete di distribuzione calore, quest’ultima diffusa sul territorio servito e capace di trasportare il calore generato dalla/e centrali di produzione fino alle abitazioni degli utenti, utilizzando come fluido vettore acqua surriscaldata.
Il sistema può essere descritto nelle seguenti fasi:
DIRETTORE
COMMERCIALE TELERISCALDAMENTO
SVILUPPO E GESTIONE TELERISCALDAMENTO
SVILUPPO ED ESERCIZIO RETI DI
TELERISCALDAMENTO
COORDINAMENTO MANUTENZIONE RETE
BRESCIA
PROGETTAZIONE RETE
ESERCIZIO RETE
…
… …
… …
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Fase 1 - Approvvigionamento di calore
Fase 2 - Trasporto e distribuzione del calore
Fase 3 - Utilizzo da parte dell’utente
Per una descrizione dettagliata del processo e delle attività svolte da A2A Calore & Servizi per la gestione del Teleriscaldamento, si rimanda alla Dichiarazione Ambientale 2013. Viene di seguito proposto uno schema semplificato delle fasi che costituiscono il sistema.
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3 La Gestione Ambientale
Il Teleriscaldamento di Brescia
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3 La Gestione Ambientale
Al fine di una corretta gestione ambientale e per una precisa applicazione di quanto richiesto dal Regolamento EMAS, sono stati implementati Sistemi di Gestione Ambientale per il settori oggetto di registrazione. Per Sistema di Gestione Ambientale (SGA) si intende la “parte del sistema complessivo di gestione comprendente la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le pratiche, le procedure, i processi e le risorse per sviluppare, mettere in atto, realizzare, riesaminare e mantenere la politica ambientale e per gestire gli aspetti ambientali”.
Gli obiettivi del sistema di gestione ambientale sono principalmente tre:
• il rispetto della normativa applicabile,
• la prevenzione dell’inquinamento e il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali,
• il progressivo miglioramento del Sistema di Gestione Ambientale, anche attraverso la definizione di specifici obiettivi da conseguire attraverso la pianificazione di un programma ambientale.
Il raggiungimento di tali scopi contempla quindi un controllo gestionale efficace ed efficiente, anche in considerazione degli altri progetti di natura non ambientale dell’Organizzazione.
Per fare ciò, il Regolamento EMAS prevede che un sistema di gestione ambientale sia impostato su un percorso di lavoro preciso, schematizzato nella seguente immagine
PLAN - valutare le problematiche ambientali per
individuare aspetti ed impatti significativi - identificare e applicare la normativa
ambientale cogente - definire il programma di miglioramento
ambientale (obiettivi e traguardi ambientali)
DO - definire risorse, ruoli e responsabilità - attuare attività di formazione, sensibilizzazione e
comunicazione - assicurare una corretta gestione della
documentazione e delle registrazioni - definire ed attuare le opportune modalità di
lavoro e di risposta alle emergenze
CHECK - definire ed attuare le attività di sorveglianza delle
prestazioni ambientali - attuare le azioni correttive e preventive ove
opportuno - organizzare attività di audit interno
ACT - effettuare il riesame della direzione, ovvero la
valutazione dell’operatività e dell’adeguatezza del SGA
definire la Politica Ambientale
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L’organizzazione per il Sistema di Gestione Ambientale
Per assicurare il funzionamento dei SGA, è stato necessario adeguare l’assetto organizzativo individuando con modalità chiare e documentate ruoli, responsabilità chiave ed autorità. La Direzione ha provveduto a definire una struttura organizzativa funzionale dedicata alla conduzione dei Sistemi di Gestione Ambientale. Tale struttura, costituita per ogni Sistema di Gestione Ambientale implementato, è rappresentata nello schema seguente.
• definisce e approva la Politica Integrata Qualità Ambiente Sicurezza del Gruppo A2A;
• assume i ruoli di indirizzo, controllo e supporto consulenziale per le Società del Gruppo;
• attua un periodico riesame di Gruppo
• recepisce e adotta la Politica di Gruppo, la inserisce nel proprio corpo normativo e la diffonde;
• definisce e sottoscrive eventuali Politiche di Società in ambito Ambiente, Salute e Sicurezza
• individua i rischi e gli impatti sull’ambiente derivanti dalle attività condotte e garantisce la loro corretta ed efficace gestione;
• definisce e approva obiettivi, i traguardi e i programmi di azione e di miglioramento atti a mitigare e/o eliminare gli impatti ambientali
• garantisce l’osservanza delle linee di indirizzo stabilite dal Gruppo nella definizione delle modalità operative e di monitoraggio delle attività, al fine di perseguire i propri obiettivi e lo sviluppo sostenibile;
• stabilisce le attività da intraprendere per una corretta gestione ambientale e verifica la loro efficace attuazione.
SOCIETÀ DEL GRUPPO
A2A S.p.A. – SOCIETÀ CAPOGRUPPO
• individua e valuta gli aspetti e gli impatti ambientali;
• stabilisce e propone alla Direzione di Società gli obiettivi e i programmi di miglioramento, coordinandone il programma attuativo;
• decide in merito alle attività da intraprendere per una corretta gestione ambientale;
• definisce i dettagli operativi e di monitoraggio delle attività
• attua un periodico riesame del sistema di gestione ambientale
COMITATO QAS (Qualità. Ambiente, Sicurezza)
Il Teleriscaldamento di Brescia
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La Direzione di A2A Calore & Servizi ha rilevanti responsabilità di indirizzo strategico e di decisione nel contesto della gestione ambientale. Definisce infatti i principi della politica, fissa gli obiettivi e decide i programmi, garantendo la conformità normativa e le risorse adeguate.
Per quanto riguarda il Teleriscaldamento di Brescia, la Direzione ha sottoscritto i principi ambientali di riferimento per tutte le attività svolte nel documento di Politica Ambientale del Sistema di Teleriscaldamento di Brescia ed ha individuato nei responsabili delle aree i Rappresentanti della Direzione per il SGA.
Inoltre, la Direzione effettua periodicamente il riesame di secondo livello del Sistema di Gestione Ambientale al fine di verificarne l’efficacia o di deliberarne le modalità di miglioramento.
Per gestire in modo efficiente ed efficace i suddetti SGA, sono stati nominati specifici Comitati QAS (Qualità, Ambiente, Sicurezza), i quali, con la competenza dei partecipanti e grazie all’autorità dei RDD, definiscono le tematiche ambientali che devono essere tenute in considerazione, ne individuano i dettagli operativi e ne monitorano le attività. Fanno parte dei Comitato QAS i RDD, i Responsabili delle funzioni coinvolte nelle attività connesse ai SGA, i referenti della Direzione AMS e altre funzioni (es. Formazione) interessate alle tematiche relative a qualità, ambiente e sicurezza.
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La Politica Ambientale
Di seguito si riporta la politica ambientale del Teleriscaldamento di Brescia:
Il Teleriscaldamento di Brescia
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4 I Rapporti con la Comunità
Il Teleriscaldamento di Brescia
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4 I Rapporti con la Comunità
In linea con i principi ispiratori del Regolamento EMAS, i rapporti con le comunità locali hanno sempre rivestito una grande importanza per l’organizzazione. Condividere con i propri interlocutori l’impegno verso il miglioramento ambientale e le modalità adottate per gestire le attività che hanno un impatto sull’ambiente è sinonimo di integrazione tra un servizio come quello del teleriscaldamento di Brescia e la comunità locale.
Rapporti con i Cittadini
Sono fornite diverse tipologie di informazioni di interesse pubblico, tra cui anche quelle di carattere ambientale, ai potenziali interessati (scuole, istituzioni, associazioni, utenti …) ed a chiunque ne faccia richiesta, mettendo a disposizione una diversificata gamma di strumenti, al fine di raggiungere tutte le parti interessate.
Gli strumenti di comunicazione ambientale sono:
Periodici:
• pubblicazioni specifiche di carattere ambientale quali il Rapporto di Sostenibilità annuale e la Dichiarazione Ambientale EMAS ;
• sito Internet aziendale: www.a2a.eu - www.a2acaloreservizi.eu
• visite guidate agli impianti.
Occasionali:
• pubblicazioni che promuovono ed informano sui servizi e le attività aziendali, rese disponibili con diverse modalità, a seconda dell’argomento e delle finalità;
• mass-media quali quotidiani, radio e televisioni locali;
• convegni, conferenze, incontri, seminari pubblici su argomenti specifici;
• interventi di esperti aziendali nelle scuole;
• partecipazione a fiere e mostre con stand divulgativi;
Gli Accordi con gli Enti
Il teleriscaldamento è tra i servizi erogati alla collettività e ha un forte legame con il territorio e con le istituzione ivi presenti. Di seguito si riportano i principali accordi con gli enti locali:
• Contratto di Programma tra ASM (ora Gruppo A2A) e il Comune di Brescia stipulato in data 16/12/2002: i rapporti tra il Comune di Brescia e il Gruppo A2A sono sottoscritti tramite un Contratto di Programma che regola i servizi erogati alla collettività e stabilisce inoltre i principi a cui il servizio di distribuzione calore deve sottostare, le modalità di erogazione e le modalità di espletamento del servizio e gli standard di qualità. Viene anche sancito che la Società svolgerà anche attività di costruzione e gestione degli impianti e delle reti e delle attività funzionalmente connesse.
• Contratto di servizio tra ASM (ora Gruppo A2A) e il comune di Bovezzo stipulato il 27 giugno 2007, nel quale il comune di Bovezzo rilascia l’autorizzazione ad esercitare il Servizio di teleriscaldamento nell’area del territorio del comune autorizzando anche l’attività di realizzazione,
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estendimento, manutenzione e gestione di reti ed impianti e delle attività funzionalmente connesse al servizio.
• In data 10/12/2001 fra il Comune di Concesio e ASM (ora Gruppo A2A) è stato sottoscritto, ad oggetto “Estensione della convenzione in essere con ASM (ora Gruppo A2A) per la gestione del servizio pubblico di gas metano alla realizzazione e gestione del sistema dei teleriscaldamento”, il protocollo aggiuntivo alla convenzione per la gestione del servizio pubblico per la realizzazione e gestione del sistema dei teleriscaldamento.
Gestione dei Reclami e delle Richieste
Per rispondere in modo soddisfacente alle sollecitazioni provenienti dalle comunità locali o da altri soggetti esterni, incluse le autorità di controllo, sono stati creati canali di comunicazione per la raccolta delle segnalazioni esterne e per il riscontro diretto ai clienti e/o ai soggetti (cittadini, amministrazioni locali) interessati dalle attività connesse alla gestione del servizio del teleriscaldamento. Le segnalazioni possono pervenire attraverso il protocollo (in caso di richiesta/reclamo scritto), attraverso il Call Center (in caso di richiesta/reclamo verbale), mediante posta elettronica oppure attraverso contatti diretti con le Istituzioni. In ogni caso le richieste vengono indirizzate alle varie Funzioni Competenti. Eventuali reclami particolarmente significativi sono poi discussi e valutati nei Comitati di Coordinamento periodici.
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La Conformità Legislativa
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5 La Conformità Legislativa
Il rispetto della normativa ambientale applicabile e delle prescrizioni contenute negli atti autorizzativi, oltre ad essere un prerequisito indispensabile richiesto dal Regolamento EMAS, costituisce il più importante principio sancito nel documento della Politica Ambientale ed il primo obiettivo che l’Organizzazione del Teleriscaldamento di Brescia si pone. Al fine di garantire il rispetto di tutte le prescrizioni normative ed autorizzative ambientali applicabili, sono stati predisposti opportuni strumenti e modalità atti ad assicurare l’aggiornamento normativo ed il controllo delle prescrizioni applicabili.
Le autorizzazioni che riguardano il Teleriscaldamento di Brescia sono quelle inerenti la manomissione e l’occupazione di suolo pubblico, che vengono richieste ai Comuni interessati prima degli interventi di scavo.
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Gli aspetti ambientali e la loro gestione
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6 Gli aspetti ambientali e la loro gestione
L’Identificazione e la valutazione degli aspetti e degli impatti ambientali
In base a quanto previsto dalla norma ISO 14001 e dal Regolamento EMAS, sono state definite le modalità operative da seguire per l’individuazione degli aspetti ambientali e per la valutazione della loro significatività.
In particolare il processo di analisi è stato articolato in diverse fasi:
- inquadramento territoriale ed ambientale
- identificazione dei processi
- identificazione degli aspetti ambientali;
- caratterizzazione degli aspetti ambientali in base al controllo gestionale ed alla modalità/condizioni di accadimento:
� aspetti diretti, su cui si ha un controllo gestionale totale
� aspetti indiretti su cui non si ha un controllo gestionale totale
e
� condizioni normali
- condizioni di anomalia e di emergenza
- identificazione degli impatti ambientali connessi agli aspetti
- valutazione della significatività dell’impatto o degli impatti ambientali relativi ad ogni aspetto ambientale secondo i seguenti criteri
o legislativo,
o rilevanza ambientale
Gli aspetti ambientali identificati per il Teleriscaldamento di Brescia sono sia di tipo diretto che di tipo indiretto, quest’ultimi legati alle attività di trasporto di rifiuti e materiali verso e dal sito, ad eventuali impatti in sito derivanti dall’affidamento a ditte esterne di attività di cantiere e agli impatti derivanti dalla produzione di calore.
Nella tabella che segue sono identificati gli aspetti ambientali valutati, in correlazione con gli indicatori chiave proposti dal Regolamento EMAS, oltre che la loro pertinenza e significatività riscontrata presso il sito.
Il Teleriscaldamento di Brescia
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INDICATORI CHIAVE ex REG. EMAS
ASPETTI AMBIENTALI CORRELATI VALUTATI
PERTINENZA E SIGNIFICATIVITA’
efficienza energetica
consumo di risorse – utilizzo di combustibili significativo
consumo di risorse – consumi energetici significativo
efficienza dei materiali
consumo di risorse – utilizzo di materie prime
significativo
Acqua consumo di risorse – utilizzo di acqua significativo
protezione del suolo, delle falde e dei corsi d’acqua
significativo
rifiuti rifiuti significativo
presenza di PCB non pertinente
Biodiversità impatto visivo non significativo
Emissioni emissioni in atmosfera significativo
traffico non significativo
rumore significativo
odore non pertinente
amianto significativo
presenza di sostanze lesive dell’ozono non pertinente
campi elettromagnetici di bassa frequenza non pertinente
Attività di cantiere
Le Attività di cantiere rappresentano aspetti principalmente indiretti in quanto le attività sono svolte per lo più da imprese esterne su impianti di proprietà ACS e su progetto di ACS.
Gli impatti ambientali connessi alle attività di cantiere sono i seguenti:
Emissioni in atmosfera
Le attività di taglio della sovrastruttura stradale e scavo producono emissioni di fumi e polveri. Per controllare tale aspetto il Capitolato d'Appalto prevede che l’Appaltatore limiti, nell'ambito di ogni intervento, la produzione di polvere e fumi, in modo da minimizzare i rischi per i lavoratori,
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l'ambiente e la comunità. Nel caso di rinvenimento di materiali potenzialmente pericolosi si mette in atto quanto previsto dalla normativa cogente (es. Rinvenimento materiale contenente amianto).
Per l’aspetto emissioni non è significativo elaborare un indicatore specifico, in quanto le emissioni non sono significative e non misurabili. Le emissioni rappresentano, inoltre, un impatto indiretto e determinato da molteplici variabili.
Produzione di rifiuti
La gestione dei rifiuti da attività di cantiere rappresenta un aspetto principalmente indiretto, in quanto il produttore del rifiuto risulta essere prevalentemente l’impresa appaltatrice. Non sono pertanto disponibili i dati completi sulla produzione di rifiuti derivanti dalle attività di cantiere, relativi all’impresa. ACS effettua un controllo dell’attività di trasporto e conferimento terre e rocce da scavo in ottemperanza ad una procedura del Gruppo A2A.
I rifiuti di pertinenza di ACS derivanti dal cantiere sono le terre di risulta da un’area all’interno del Comune di Brescia contaminata da PCB.
In quest’area vige un’ordinanza sindacale di divieto di attività che comportino la movimentazione o l’asportazione del terreno. ACS è titolare di una deroga a tale divieto per lavori urgenti e inderogabili tra i quali sono compresi gli allacciamenti ai clienti per i servizi essenziali e per la riparazione delle dispersioni sulle reti interrate; tale deroga prescrive di reinterrare il materiale escavato nell’ambito dello stesso cantiere e di assicurare la corretta gestione del rifiuto costituito dal materiale che non è stato possibile rinterrare.
Si segnala che il dato riferito alle terre provenienti dall’area contaminata da PCB è comprensivo dei dati derivanti dalla manutenzione delle reti e dalla posa di prese su rete esistente.
Sono inoltre disponibili i dati che riguardano il rifiuto costituito dalle tubazioni rimosse non più utilizzabili: infatti le parti di rete rimosse durante i cantieri vengono consegnate dall’impresa esecutrice dei lavori ad ACS per la valutazione della possibilità di reimpiego. I materiali valutati come non riutilizzabili vengono gestiti come rifiuti prodotti da ACS.
12,4 3,9 13,1
186,3
12,4
103,6
144,0
23,7
82,1
26,6
0,0 6,8 6,81 16,72
17,93
2009 2010 2011 2012 2013
t
Produzione di rifuti
Tubazioni rimosse (CER 170604)
Terre e rocce di scavo da area contaminata da PCB (CER 170504)
Altri rifiuti1 CER 160213* - 160605*2 CER 170405 - 160213*3 CER 200139 - 080409* - 160213*
Il Teleriscaldamento di Brescia
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Nel 2012 si è registrato un picco nella produzione di rifiuti, dovuto allo smaltimento dei materiali presenti a magazzino ritenuti non più idonei.
Non si presenta alcun indicatore specifico inerente la produzione di rifiuti, in quanto la produzione non è correlabile in modo significativo con le attività di manutenzione rete, intendendo con queste ultime il numero di interventi e la loro gravità/estensione.
Consumo di Risorse
Utilizzo di materie prime
Per esigenze strutturali le norme tecniche delle Condizioni Speciali d’Appalto richiedono che il materiale da reinterro dei sottosuoli stradali abbia una determinata granulometria, in grado di garantire la resistenza strutturale del manto stradale sottoposto a continui e diversi stress di pressione; per questo motivo, salvo particolari disposizioni, possono essere utilizzate solo terre miste naturali di ghiaia e sabbia provenienti da cava. Non sono presentati dati sui consumi di materia prima per i reinterri in quanto l’aspetto dell’approvvigionamento risulta gestito direttamente dalle imprese Appaltatrici.
Utilizzo di combustibili, carburanti e consumi energetici
Il Capitolato Generale d'Appalto prevede l'adozione da parte dell'Appaltatore di tutti i provvedimenti necessari a contrastare l'inquinamento dell'atmosfera e lo spreco di risorse.
La gestione delle emergenze e delle anomalie ambientali
Sono stati individuati una serie di impatti che si potrebbero manifestare in caso di inconvenienti o situazioni anomale in cantiere. Le situazioni ipotizzate sono le classiche situazioni di anomalia o incidente che possono verificarsi in un cantiere: incendi, corto circuiti, danneggiamenti di altre reti o sversamenti di sostanze pericolose. In relazione a tali eventi finora non si sono registrati episodi significativi; il Capitolato peraltro prevede le modalità di prevenzione e mitigazione di tali situazioni.
Manutenzione della rete
La MANUTENZIONE DELLA RETE, che comporta operazioni di piccola entità tali da non richiedere opere di scavo e, quindi, l'allestimento di cantieri, si distingue in:
• manutenzione su guasto
• manutenzione conservativa
La maggior parte degli impatti sono riconducibili a quelli descritti per le attività di cantiere, anche se è opportuno sottolineare la loro minore consistenza in termini di entità, in primo luogo, per l'estensione più limitata dell'area su cui si interviene e, in secondo luogo, per la possibilità di operare anche senza effettuare scavi.
Tra le attività di manutenzione, gli interventi di verniciatura esalatori e la derattizzazione delle camerette sono eseguite da terzi; ACS effettua la programmazione degli interventi e ne controlla la rispondenza alle prescrizioni del capitolato dal punto di vista qualitativo e quantitativo. Gli impatti connessi, quali le emissioni diffuse non risultano significativi, mentre la corretta gestione delle sostanze pericolose (vernici, solventi) è garantita dal ricorso a ditte specializzate opportunamente qualificate dagli Approvvigionamenti, che operano nel rispetto del capitolato lavori.
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Interventi su materiali contenenti amianto
Dalla nascita del teleriscaldamento (1972) fino a metà degli anni '80, parte dei manufatti della rete sono stati realizzati utilizzando inizialmente l'amianto come fibra legante nei rivestimenti esterni delle coibentazioni e poi sotto forma di fibrocemento nelle guaine di contenimento delle tubazioni. Questa situazione non comporta pericolo, se non in condizioni particolari che possono verificarsi durante l’esecuzione degli interventi sul tratto di tubazione contenente amianto.
In occasione di tali interventi si provvede alla bonifica del tratto di rete contenente amianto, bonifica che viene effettuata da ditte specializzate che sono i produttori del rifiuto. L’attività si divide in due fasi:
Rimozione dell'amianto sulla rete e nelle camerette.
Per il 2013 il numero di interventi di bonifica effettuati sulla rete attesta la prosecuzione dell'esecuzione delle bonifiche di amianto, che porteranno nel corso del tempo alla riduzione progressiva della presenza di amianto sulla rete.
Trasporto e smaltimento del materiale di risulta della bonifica, che viene effettuato da ditte appaltatrici autorizzate e preliminarmente qualificate per svolgere tale attività.
Dal momento che tale attività non viene programmata, ma viene eseguita in occasione di interventi di manutenzione o riparazione/sostituzione su tratti di rete contenenti amianto, l’andamento non assume un trend costante e non proporzionale al numero di interventi effettuati. Il controllo dell’aspetto ambientale si delinea attraverso due strumenti particolari:
BONIFICA AMIANTO unità di misura
2009 2010 2011 2012 2013
Numero interventi n° 19 20 4 50 55
Fibrocemento bonificato t 3,6 8,9 1,5 14,4 71,9
Il Teleriscaldamento di Brescia
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• Attività di mappatura dell'amianto, punto di riferimento per gli addetti ai lavori circa la presenza di amianto su un determinato tratto di rete;
• Condizioni Generali e Speciali d’Appalto, che definiscono gli obblighi dell'Appaltatore nel caso in cui i lavori coinvolgano tubazioni o manufatti contenenti amianto.
La garanzia di un corretto SMALTIMENTO DELL'AMIANTO risulta assicurata dalle procedure di selezione dei fornitori studiate dagli Approvvigionamenti di A2A in collaborazione con l’Unità Ambiente.
Rumore
In merito alle EMISSIONI DI RUMORE, da anni vengono effettuati controlli sui valori di esposizione dei lavoratori in ottemperanza alla normativa in materia di sicurezza e salute degli stessi. Viene inoltre posta, nell’ambito dei controlli a cura del personale ACS sul cantiere, particolare attenzione alle caratteristiche ed al corretto utilizzo dei mezzi che, per contratto, devono essere di tipo silenziato.
Esercizio della Rete
Consumo di Risorse
Gli impatti connessi all'esistenza fisica della rete di distribuzione calore sono legati principalmente alle perdite di calore e di acqua.
La differenza tra il calore immesso in rete e quello fatturato ceduto all'utenza rappresenta infatti LA
PERDITA DI CALORE totale della rete.
Le perdite di calore PER FUORIUSCITA DI FLUIDO VETTORE dal circuito primario vengono compensate attraverso un reintegro di fluido in temperatura, in grado di mantenere in pressione la rete e di garantire il servizio all'utenza fino all'individuazione ed al risanamento del guasto sulla rete. Questo tipo di perdita ha comportato nel 2013 un consumo di risorse in termini di calore, corrispondente a circa il 2% dell'intero calore immesso in rete.
Le perdite di calore PER FENOMENI DI DISPERSIONE TERMICA attraverso le pareti delle condotte sono ben più consistenti in termini energetici, in quanto, per il 2013, la percentuale di tali perdite raggiunge una media di circa il 15% rispetto al calore totale immesso in rete. L'acqua calda in pressione all'interno del circuito, infatti, cede una parte di calore all'esterno in funzione dello stato di integrità dell'isolamento termico della condotta, delle caratteristiche fisico-termiche dei materiali costituenti la stessa, ma anche dell'escursione termica tra ambiente interno ed esterno e della dimensione delle tubazioni.
Gli impatti ambientali originati dalle perdite di fluido vettore e di calore sono:
• consumo di risorse (acqua, calore, combustibili, reagenti)
• sversamenti con conseguenti allagamenti di aree e di strade che creano intralcio al traffico nel caso di perdite di fluido vettore
• disturbo, corrosione e danneggiamento di altre reti nel sottosuolo con conseguenti ulteriori impatti connessi a perdite del fluido trasportato dalla rete danneggiata, corto circuiti, ecc.
Dichiarazione Ambientale - Aggiornamento 2014
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La PERCENTUALE DI PERDITA DI CALORE TOTALE, rappresentata dalla somma dei due contributi percentuali di perdite può essere ritenuta indice del progressivo FRAZIONAMENTO DELLA RETE, ossia dello sviluppo di rete per servire una volumetria edificata inferiore.
Il grafico mostra che le perdite di calore che pesano maggiormente in termini percentuali sul calore prodotto sono quelle dovute alla dispersione termica della rete.
Il VOLUME DI REINTEGRO PER PERDITE, che indica l'entità complessiva delle perdite di fluido vettore, misura, indirettamente e con le ovvie limitazioni, lo stato di salute globale della rete.
0
20
40
60
80
100
2009 2010 2011 2012 2013
1,18 1,04 1,49 2,13 1,73
84,88 86,12 84,56 80,93 82,60
13,94 12,83 13,95 16,94 15,67
[%]
Ripartizione percentuale dell'Energia Termica immessa in rete
% Perdite di calore per dispersione termica
% Calore netto erogato all'utenza
%Perdite di calore per fuoriuscita del fluidovettore e per manovre
Il Teleriscaldamento di Brescia
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Il volume di reintegro specifico1 giornaliero, rappresenta l’entità delle perdite idriche giornaliere (in m3) per unità di lunghezza della rete (in km). In considerazione dell’incremento di reintegro dal 2011 (vedi grafico) è stato costituito un Gruppo di lavoro "ANALISI PROBLEMATICHE RELATIVE ALLA RETE DEL TELERISCALDAMENTO DI BRESCIA E INDIVIDUAZIONE DEGLI STRUMENTI E DELLE SOLUZIONI TECNICHE MIGLIORATIVE".
Il Gruppo di lavoro effettua l’attività di analisi relativa all’andamento dei valori di reintegro dell’acqua della rete del teleriscaldamento, anche al fine di valutare, proporre e testare soluzioni tecniche adeguate ad integrazione e ottimizzazione di quelle già applicate. In particolare l’attività del Gruppo di lavoro è finalizzata a:
1) valutare le tecniche e gli strumenti disponibili sul mercato (anche attingendo alle Best Practice nazionali e internazionali) per la ricerca e l’individuazione delle perdite;
2) valutare e proporre soluzioni tecniche e/o di esercizio della rete finalizzate alla riduzione delle perdite;
3) effettuare, ove necessario, prove in campo per acquisire i dati utili alle analisi e/o alla validazione delle soluzioni proposte. In particolare costituiscono oggetto di approfondimento l’individuazione delle modalità e dei criteri per l’effettuazione della campagna di prove manometriche programmate durante la stagione estiva e, se opportuna, l’attività di supervisione durante l’esecuzione, allo scopo di acquisire dati utili per le successive analisi ed elaborazioni.
Gli esiti dello studio effettuato dal gruppo di lavoro sono raccolti in una prima relazione “Raccolta ed Analisi dati perdite” che è stata illustrata alla Direzione e utilizzata per indirizzare le azioni di formazione dei soggetti coinvolti nelle diverse fasi di realizzazione e gestione della rete.
1 Specifico: riferito allo sviluppo della rete intesa come coppia di tubazioni (mandata e ritorno)
0,93 0,87
1,13
1,62
1,30
2009 2010 2011 2012 2013
[mc/
km g
iorn
o]
Volume di reintegro per perdite giornaliero specifico
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Il Gruppo di lavoro ha condotto alcune attività, già provate sperimentalmente in precedenza, per migliorare il monitoraggio della rete di teleriscaldamento. Nel frattempo è stata creata la funzione “Coordinamento Manutenzione Rete Brescia”, con la principale responsabilità di coordinare le attività tecniche di ricerca e riparazione dei guasti rilevati nella rete di teleriscaldamento di Brescia, sviluppare tecniche per la rilevazione degli stessi, identificare prassi ottimali per la gestione e la progettazione della rete. Nel 2013 i dati mostrano i primi benefici delle azioni intraprese. Parte del volume di reintegro è costituita dall’acqua di spurgo delle caldaie del Termoutilizzatore di Brescia, che viene immessa nella rete del teleriscaldamento con un duplice effetto: • riduzione dei quantitativi di refluo scaricato presso il Termoutilizzatore
• risparmio di risorsa idrica (e in proporzione di reagenti) che sarebbe approvvigionata allo scopo per il reintegro.
L’entità di questo recupero è rappresentata nella tabella successiva:
Risorse utilizzate unità di misura 2009 2010 2011 2012 2013
Acqua proveniente dal Termoutilizzatore
m3 9.811 10.566 10.088 13.341 6.501
Il grafico successivo presenta il consumo totale di acqua.
Il consumo di acqua è dovuto al reintegro per le perdite di rete, al riempimento delle nuove tubazioni e all’acqua utilizzata dalle centrali di produzione per la rigenerazione degli impianti di trattamento acque. Quest’ultima voce è disponibile a partire dal 2012 grazie ad un miglioramento del sistema di contabilizzazione dell’acqua di trattamento imputabile alla rete di teleriscaldamento.
Come si evince dal grafico relativo al consumo totale di acqua, le operazioni di manutenzione effettuate nel corso del 2013 hanno comportato una significativa riduzione dei volumi di reintegro richiesti per far fronte alle perdite di rete.
Il Teleriscaldamento di Brescia
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Si osserva nel 2013 una marcata diminuzione del consumo di acqua legato ad un calo del reintegro di rete
Associato al consumo di acqua per il reintegro vi è quello di altre materie prime necessarie per la demineralizzazione ed il condizionamento chimico. Nel grafico che segue si riportano i quantitativi assoluti annui di reagenti acquistati per la rigenerazione delle resine (HCl e Na(OH)) e quelli degli additivi alcalinizzanti e deossigenanti. Il consumo di reagenti e additivi2 è pressoché costante negli ultimi 5 anni.
Rapportando il consumo annuo di reagenti alla produzione di calore erogato alle utenze si osserva che l’andamento del consumo specifico è pressoché confrontabile con quello del volume di reintegro mostrato nel grafico precedente e quindi all’energia termica immessa in rete.
Al fine di limitare le PERDITE DI CALORE PER DISPERSIONE TERMICA, si interviene a livello progettuale operando, nella scelta delle nuove tubazioni, una sensibile attenzione alle nuove e sempre più efficienti tecnologie di coibentazione e, nell'ambito dell'effettuazione della posa delle stesse, sorvegliando i lavori in modo che vengano svolti con le dovute precauzioni e, quindi, a regola d'arte.
In merito alle PERDITE DI RISORSA IDRICA, sono invece state messe in atto opportune ed efficaci strategie di sistema, volte a limitarne l'entità e il numero, quali:
2 Nota: nel calcolo degli additivi sono considerati solo i reintegri diretti dalla centrale Lamarmora alla rete del Teleriscaldamento in quanto la quota parte di fluido vettore recuperata dal Termoutilizzatore è attribuita allo stesso: l’acqua demineralizzata è approvvigionata e trattata per il funzionamento del ciclo termico dell’impianto e solo successivamente riutilizzata nella rete del teleriscaldamento invece di essere scaricata.
0,1
8
0,1
6 0,2
0 0,2
4
0,1
5
0,1
0
0,1 0
,1 0,1
0,1
0,0
2
0,0
1
0,0
2
0,0
4
0,0
2
0,0
2
0,0
1
0,0
2
0,0
2
0,0
3
0,00
0,10
0,20
0,30
0,40
0,50
2009 2010 2011 2012 2013
t/G
Wh
ero
gat
o
Consumo specifico annuo di reagenti
Acido Cloridrico Soda Alcalinizzante Deossigenante
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• l'attività di ricerca perdite
• l'attenzione alle segnalazioni degli utenti, che danno un indispensabile e prezioso contributo
• l'attività di raccolta, rielaborazione e commento dei dati di manutenzione della rete
• la posa e il collaudo di tubazioni dotate di filo elettrico di allarme per il rilevamento delle perdite.
Protezione del suolo, delle falde e dei corsi d’acqua
La rete del teleriscaldamento di Brescia occupa una porzione di suolo pari alla volumetria totale delle tubazioni il cui andamento è mostrato nel grafico seguente:
Attività di ricerca perdite e risposta alla segnalazione utenti
La tabella che segue riporta l’indicazione relativa al numero di perdite rilevate, suddivise per provenienza di segnalazione:
PROVENIENZA SEGNALAZIONI
2009 2010 2011 2012 2013
Utenti 64 56 60 64 49
Letturisti 0 1 0 0 37
Ispezioni 33 21 27 41 43
Prove manometriche 6 4 16 6 7
Termografie 53 50 86 132 152
Totale 156 132 189 243 288
% perdite rilevate da ACS sulle totali
58,97% 57,58% 68,25% 73,66% 82,99%
Di seguito si riportano i valori sopra mostrati in termini percentuali:
22.091 22.530 22.922 24.396 24.968
0
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
2009 2010 2011 2012 2013
[m3]
Volumetria totale rete
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Da questo confronto risulta evidente che l’attività di ricerca perdite dall’U.O Esercizio Rete è in grado di assicurare il ritrovamento perdite per più dell’80% dei casi.
La quasi totalità delle perdite rilevate rientra nella classe delle “piccole perdite” come viene illustrato nella tabella seguente:
CLASSIFICAZIONE PER ENTITA' DELLE PERDITE RITROVATE
Unità di misura
2009 2010 2011 2012 2013
Numero Piccole perdite (Q < 3 m3/h) N° 154 128 186 233 282
Numero Grosse perdite (3 m3/h < Q < 15 m3/h) N° 1 3 2 7 6
Numero perdite Emergenza (Q >15 m3/h) N° 1 1 1 3 0
TOTALE N° 156 132 189 243 288
Rapportando il numero di perdite della rete allo sviluppo chilometrico della rete di doppia tubazione, si ottiene il grafico proposto.
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Nel 2012 e soprattutto nel 2013 il dato è aumentato per l’ottimizzazione attuata nell’attività di ricerca perdite.
Attività di raccolta, rielaborazione e commento dei dati di manutenzione della rete
Sono state classificate le cause di perdita nel tempo, al fine di minimizzare gli errori commessi in fase di realizzazione che, insieme alle perdite per corrosione esterna della tubazione, costituiscono la causa del maggior numero di perdite rilevate.
Nel corso del 2008 è stata predisposta una classificazione più dettagliata delle perdite che prende in esame, per ogni classe precedentemente definita, un sottogruppo che caratterizza in modo più particolareggiato le cause che generano le perdite sulla rete.
Dalla tabella precedente si evince che la causa principale di perdita è quella per corrosione esterna.
Per monitorare lo stato della rete vengono raggruppati gli interventi di riparazione effettuati sulle tubazioni ed analizzati rispetto all’anno di posa della tubazione danneggiata. Tale analisi può essere riferita agli interventi effettuati nell’arco di un anno o nell’arco dell’intera vita della rete; quest’ultima rappresentazione ha un maggior valore statistico, ma risulta di lettura più complessa. A titolo di esempio viene presentato il grafico riferito agli interventi del 2013. Al fine di normalizzare il dato, lo
Corrosione esterna per errore di posa n° 66 65 91 112 152
Corrosione esterna per danneggiamento di terzi n° 8 15 18 37 21
Corrosione esterna per materiale NC n° 21 10 12 18 30
Abrasione interna n° 0 0 0 0 0
Difetto meccanico per errore di posa n° 13 22 14 11 10
Difetto meccanico per errore di progetto n° 2 1 4 3 2
Difetto meccanico per materiale NC n° 1 3 3 8 9
Causa non definibile n° 25 27 17 36 31
Totale n° 136 143 159 225 255Scambiatori n° 0 0 0 1 12
Organi di manovra n° 0 0 0 0 0
Totale n° 0 0 0 1 12n° 136 143 159 226 267TOTALE
Numero di perdite per
guasti alle SCTU
Numero di perdite
riparate in suolo
pubblico e area privata
NUMERO PERDITE RIPARATE PER TIPOLOGIA DI DIFETTOUnità di
misura2009 201320112010 2012
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stesso viene rapportato allo sviluppo di tubazione posata in quell’anno (è evidente che sulle tubazioni posate in un’annata di grande sviluppo si generino, in valore assoluto, più guasti).
Si nota come le tubazioni più vecchie manifestino un numero di guasti nella media.
Il lieve picco di perdite che si osserva sulle tubazioni posate intorno agli anni ‘90, è dovuto ad un insieme di fattori derivanti dall’introduzione di una nuova tecnologia: il preisolato, che inizialmente ha creato qualche difficoltà di posa soprattutto per la difficoltà di interconnessione con le precedenti tubazioni.
Si segnala inoltre che vengono effettuate analisi annuali da un laboratorio esterno accreditato, ai fini del controllo del fluido vettore. I parametri controllati sono quelli relativi all’acqua destinata al consumo umano, previsti dal D.lgs. 31/2001, per disporre di tutti gli elementi possibili di valutazione dell’impatto sull’ambiente.
Inoltre vengono eseguite ulteriori analisi di processo al fine della conservazione dei componenti della rete del teleriscaldamento. In particolare vengono controllati: pH, conducibilità, durezza e ferro disciolto.
Progettazione ed Approvvigionamento
Tra gli aspetti ambientali rientrano anche le attività di Progettazione ed Approvvigionamento, che sono gestite internamente ad ACS e rappresentano quindi un aspetto diretto, nonché cruciale per lo sviluppo della rete. Una corretta progettazione, l'approvvigionamento di materiali idonei e il ricorso ad aziende esecutrici dei lavori che operino a regola d'arte permettono infatti di ridurre o evitare gli impatti in fase di esecuzione lavori e di gestione del servizio. Per questo motivo gli impatti ambientali connessi alla fase di progettazione sono stati ricondotti a quelli individuati come derivanti dalle attività di cantiere e di esercizio rete e che possono essere affrontati e alleviati anche in fase di progettazione ed approvvigionamento.
In fase di progettazione si tiene conto di tutti i vincoli ambientali presenti sull’area interessata dal cantiere e di eventuali prescrizioni imposte dal Comune o da altri enti competenti. Sono compresi anche i vincoli inerenti aree ambientali naturali. Non è tuttavia significativo introdurre un indicatore inerente la biodiversità.
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Dal momento che l'efficienza del servizio distribuzione calore dipende dallo stato di conservazione della rete, (l'infrastruttura del teleriscaldamento attraverso la quale viaggia in pressione il fluido "vettore energia" per raggiungere l'utenza e quindi cedere calore, attraverso lo scambiatore in sottocentrale termica di utenza, al circuito separato di ogni singolo utente) l'integrità delle tubazioni e l'efficienza dei sistemi di coibentazione della rete costituiscono gli obiettivi principe in fase di scelta progettuale. Nuove tipologie di posa, materiali più resistenti alla corrosione, nuove tecnologie di coibentazione e di allarme sono solo alcuni esempi che dimostrano l'attuazione da parte di ACS di una importante strategia preventiva volta a garantire la tenuta idrica e termica della rete.
Manovre
Le manovre di sospensione e messa in sicurezza di un tratto di rete vengono effettuate direttamente dal personale ACS, qualora sia necessario lo svuotamento delle tubazioni per consentire lo svolgimento delle attività di cantiere nel corso di estendimenti, allacciamenti, manutenzioni ed emergenze o per individuare un guasto e limitare il propagarsi di un problema alla più piccola area possibile. La messa in sicurezza del tratto di rete isolato consiste nel depressamento e nello svuotamento delle tubazioni interessate. In tale operazione una quota parte di acqua evapora in aria con entità diverse a seconda della stagione e della tipologia di tubazione svuotata (condotta di mandata o di ritorno) e la rimanente viene recuperata tramite autobotti e rimessa in rete.
Per minimizzare i disagi all'utenza dovuti al disservizio, prima di ogni intervento si provvede ad avvisare gli utenti che verranno interessati dalla sospensione del servizi, o mediante l'affissione di cartelli e/o preavvisi secondo quanto previsto dalla carta dei servizi. Per utenze particolari, quali ospedali o utenze di tipo economico, l'avviso viene dato con maggiore anticipo, concordando il giorno dell'intervento. Nel caso di interventi su dorsali o su tratte che comunque interessano diverse vie viene data comunicazione anche attraverso i quotidiani locali.
Gli impatti ambientali significativi connessi a questa attività sono dunque:
- il consumo di risorse (calore) per il riscaldamento successivo dell’acqua recuperata
- l'emissione di fumane di vapori in atmosfera
Nella tabella che segue sono stati riportati i numeri di manovre annuali, che hanno comportato l’effettivo svuotamento totale o parziale e riempimento della tubazione interessata.
OPERAZIONI SOSPENSIONI TRATTI DI RETE CHE HANNO
COMPORTATO SVUOTAMENTI
Unità di
misura 2009 2010 2011 2012 2013
N° Manovre N° 268 265 245 289 268
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Interventi di Isolamento a distanza per emergenza
Gli interventi di Isolamento a distanza per emergenza sono estremamente rari in quanto conseguenti a perdite di entità tale da comportare rischio di "svuotamento" della rete in breve tempo.
Questo tipo di evento è caratterizzato da un'entità della perdita che supera la portata garantita dalle tre pompe di reintegro. Nei quasi 40 anni di TLR si sono verificate raramente perdite che prevedono come intervento di emergenza la chiusura delle valvole motorizzate per l'isolamento a distanza di una delle otto porzioni della città in cui è stata suddivisa la rete, tramite il sistema di telecontrollo e telecomando. L'impatto legato all'isolamento delle zone interessate dalle manovre è quindi costituito dal disagio per disservizio che interessa un grande numero di utenze. Il disagio, limitato ad un breve periodo di tempo e dovuto alla sospensione del servizio di erogazione, consente tuttavia di evitare la sospensione del servizio alla totalità della città per “svuotamento della rete”. Solo la zona interessata dalla perdita, una volta individuata, viene isolata per un tempo maggiore.
Quando il Capoturno della Centrale Lamarmora riscontra un andamento anomalo e grave delle pressioni nella rete del teleriscaldamento in funzione del reintegro istantaneo e non riesce a individuare il punto sulla rete in cui si deve intervenire, deve attuare quanto riportato nel Piano di Emergenza, che prevede la chiusura in sequenza delle valvole motorizzate in corrispondenza di ognuna delle otto porzioni di rete fino all'individuazione di quella interessata dalla perdita. Successivamente la sola area individuata viene isolata e sottoposta ad ulteriori ricerche finalizzate alla localizzazione precisa della perdita da parte del personale reperibile.
In tali situazioni l'informazione agli utenti del servizio per mancata erogazione, viene data a posteriori o in risposta a singole richieste pervenute.
Nel 2013 non è stato necessario ricorrere ad interventi di isolamento a distanza.
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Approvvigionamento di calore
La produzione di calore rappresenta un aspetto ambientale indiretto ed avviene principalmente negli impianti di cogenerazione Centrale Lamarmora e Termoutilizzatore; la Centrale Nord funge da impianto di copertura delle punte di richiesta calore.
La Centrale di Cogenerazione Lamarmora, sorta agli inizi degli anni ’70, è stato il primo polo di produzione del sistema di teleriscaldamento per la città di Brescia. A conferma delle sue elevate prestazioni e grazie all'implementazione di un efficiente sistema di gestione ambientale, la Centrale è certificata ISO 14001 e registrata EMAS. Delle attività svolte nell’ambito della Centrale Lamarmora, fanno parte anche quelle di approvvigionamento idrico, di trattamento dell’acqua destinata a diventare il fluido vettore del calore nonché del suo pompaggio in rete. La centrale contribuisce per circa il 40% al calore immesso nella rete di teleriscaldamento.
Il Termoutilizzatore, che entra a regime nel 1999, è un impianto che abbina ai vantaggi della cogenerazione il recupero energetico dei rifiuti garantendo, grazie a sofisticati sistemi di depurazione e attraverso l’analisi in continuo delle emissioni al camino, l’affidabilità nel tempo delle prestazioni. Il Termoutilizzatore contribuisce per circa il 50% alla produzione di energia termica. Il Termoutilizzatore è certificato ISO 14001 e registrato EMAS.
L’entrata in funzione a pieno regime del Termoutilizzatore nel 1999 ha permesso di ridurre il ricorso alla Centrale Nord che produce energia termica solo per integrazione e riserva.
Nel 1999 è entrata in funzione la “centrale del Freddo” che tramite una rete di teleraffrescamento serve l’Ospedale Civile di Brescia e l’ Università degli Studi di Brescia.
In termini di scelta dei combustibili si assiste ad un progressivo fenomeno di diversificazione delle fonti combustibili impiegate:
• dal 1972 al 1978 si utilizzava solo il metano grazie alle precedenti realizzazioni dei metanodotti,
• nel 1979 al metano si abbinava l'olio denso combustibile (ora non più utilizzato);
• dal 1988 si aggiunge il carbone ,
• dal 1998 i rifiuti non pericolosi e le biomasse.
Gli impatti ambientali legati alla produzione di calore sono riferibili principalmente a:
• consumi energetici;
• emissioni in atmosfera;
• consumi di risorse idriche.
È importante sottolineare che rispetto ad una situazione alternativa di produzione disgiunta di energia elettrica e calore, l’entità degli impatti risulta ridotta.
La stessa centralizzazione della produzione di calore rappresenta, come già spiegato all’inizio di questo capitolo, uno dei fattori rilevanti in termini di impatto positivo del teleriscaldamento.
La produzione combinata di energia elettrica e calore (cogenerazione), le elevate prestazioni degli impianti di trattamento fumi e l'utilizzo di risorse energetiche rinnovabili (rifiuti e biomasse) si traducono quindi nei seguenti impatti positivi:
- Il risparmio energetico, dovuto alla cogenerazione, ovvero alla produzione simultanea di energia termica ed elettrica, rispetto alla loro produzione disgiunta ed all'utilizzo di una fonte rinnovabili ed assimilate, il cui potenziale energetico viene sfruttato al meglio attraverso l'impiego di caldaie ad elevato rendimento. Il tutto si traduce in un risparmio di risorse e di costi.
Il Teleriscaldamento di Brescia
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- La riduzione dei gas serra, grazie ad un significativo contenimento delle emissioni di CO2 che, espresse in tonnellate di CO2 evitate, rappresentano la differenza tra quelle emesse in caso di produzione disgiunta di energia elettrica (da impianto termoelettrico) e di calore (da caldaie monofamiliari a gas metano) utilizzando combustibili fossili e quelle effettivamente emesse dall'impianto di produzione calore considerato. L’apporto del Termoutilizzatore è consistente in quanto il vantaggio della cogenerazione è amplificato dal ricorso anche delle fonti rinnovabili.
- La riduzione complessiva delle emissioni in atmosfera, rispetto alla produzione disgiunta di energia elettrica in centrali termoelettriche e di calore in impianti locali (caldaie condominiali o a servizio di singole abitazioni), costituisce un ulteriore beneficio riconducibile alla cogenerazione.
Gli impianti di produzione utilizzano infatti tecnologie di depurazione fumi con elevate prestazioni e sono dotati di altrettanto sofisticati sistemi di controllo degli effluenti in uscita dal camino.
I dati riferiti agli impatti ambientali connessi alla produzione energetica sono contenuti nei documenti di Dichiarazione Ambientale della Centrale Lamarmora e del Termoutilizzatore, pubblicati sul sito Internet aziendale.
Gli indicatori relativi alle emissioni in atmosfera legate al teleriscaldamento sono, quindi, dichiarati nelle Dichiarazioni Ambientali della Centrale Lamarmora e del Termoutilizzatore.
Gestione Sottocentrali
Gli impatti legati alla cessione e all'utilizzo di calore presso le utenze civili e/o industriali dipendono da:
- una corretta gestione delle sottocentrali termiche di utenza,
- l'efficienza della coibentazione del singolo edificio,
- le condizioni climatiche,
- l'attenzione posta dall'utente nell'utilizzo razionale e "intelligente" del calore in termini di riscaldamento ed acqua calda.
La cessione del calore alle utenze avviene nelle sottocentrali di proprietà dell'utente.
Il grafico che illustra il calore specifico netto erogato per volumetria degli edifici serviti mostra un trend che è proporzionale alla richiesta dell’utenza che dipende prevalentemente dalle condizioni climatiche durante la stagione termica.
Dichiarazione Ambientale - Aggiornamento 2014
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Nei grafici seguenti si considerano le serie storiche delle utenze allacciate e della volumetria degli edifici allacciati dal 1972 ad oggi: ad una prima fase di adesione massiccia al teleriscaldamento da parte di poli industriali o quartieri con volumetrie consistenti è seguita quella di una lenta, ma costante, estensione della rete nelle aree residenziali più densamente popolate e con volumetrie ridotte.
Per avere un'idea della crescita della rete negli ultimi cinque anni in termine di lunghezza tubazioni posate è stato riportato in grafico lo sviluppo totale annuale della rete (comprensiva degli allacciamenti) in chilometri di tubazione doppia (condotta di mandata e condotta di ritorno) rispetto a quella esistente all'inizio dell'anno di riferimento stesso.
Il Teleriscaldamento di Brescia
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Il grafico evidenzia che il fenomeno della estensione della rete sul territorio continua comunque, anche se gli estendimenti più consistenti sono già stati effettuati a conferma della vasta diffusione del servizio sul territorio e grazie alla conseguente azione di sensibilizzazione della comunità bresciana anche nelle periferie.
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Il programma di miglioramento
Il Teleriscaldamento di Brescia
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7 IL PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO
Nel corso degli anni l’Organizzazione ha conseguito importanti obiettivi di miglioramento ambientale, attraverso l’attuazione di interventi previsti nell’ambito dei Programmi Ambientali specificamente definiti.
Con riferimento agli obiettivi stabiliti, di seguito viene presentato il grado di raggiungimento di obiettivi e traguardi ambientali definiti per il periodo 2011-2013 ed il programma di miglioramento definito per il prossimo triennio 2013-2016.
Si precisa che ove possibile, i traguardi e i programmi sono stati quantificati con indicatori numerici di prestazione; per gli altri una quantificazione numerica non è possibile e fattibile (in tabella indicati con n.q.= non quantificabile), poiché il loro raggiungimento viene monitorato su base temporale. In ogni caso il raggiungimento di tali traguardi genera un miglioramento dal punto di vista gestionale, non quantificabile numericamente, ma deducibile dallo stato d’avanzamento dei traguardi e programmi, effettuato e condiviso a livello di Comitato di Coordinamento.
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Periodo 2011-2013
OBIETTIVO: Riduzione Utilizzo Prodotti Chimici nei processi
Traguardi Aspetti Ambientali correlati
Azioni di attuazione Scadenze Indicatori SAL
31/12/13
Quantificazione del beneficio ambientale
Individuazione e prova di condizionanti per l’acqua (ALCALINIZZANTE) della rete del teleriscaldamento con ulteriore miglioramento sull'impatto ambientale.
Utilizzo di Risorse
scelta del condizionante
31 dicembre 2012,
Effettuazione attività [SI/NO]
Il traguardo è stato raggiunto ma si è deciso di proseguire comunque nella ricerca di un prodotto con grado tossicologico migliore, pertanto è stato creato l’ulteriore traguardo per il periodo 2013-2015
Riduzione percentuale di alcalinizzante rispetto al prodotto utilizzato precedentemente pari al 33%
effettuazione prove 31 maggio 2012
verifica intermedia riassuntiva delle prove
30 novembre 2011
conclusione prova e passaggio alla scelta del deossigenante
31 maggio 2012
Individuazione e prova di condizionanti per l’acqua (DEOSSIGENANTE) della rete del teleriscaldamento con minor impatto ambientale.
Utilizzo di Risorse
scelta del condizionante
Si è deciso di traslare il traguardo al 2015 per effettuare prima valutazioni in merito all’adozione di un sistema sostitutivo.
Effettuazione attività [SI/NO]
n.a. n.q.
effettuazione prove
verifica intermedia riassuntiva delle prove
conclusione prova
Il Teleriscaldamento di Brescia
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OBIETTIVO: Riduzione della quantità d'acqua utilizzata nei processi
Traguardi Aspetti Ambientali correlati
Azioni di attuazione Scadenze Indicatori SAL
31/12/13
Quantificazione del beneficio ambientale
Studio di soluzioni innovative per la ricerca delle perdite sulla rete e applicazione dei sistemi attualmente disponibili
Utilizzo di Risorse
adozione della metodologia di sezionamento tubi senza interruzione del servizio per casi critici
31/12/2011 percentuale di rete verificata con termografia rispetto allo sviluppo totale della rete di doppia tubazione. Nella stagione termica 2011-2012 copertura 100% con prima ciclo e 50% secondo ciclo. Nella stagione termica 2012-2013 copertura 100% con prima ciclo, 100% secondo ciclo e 99% terzo ciclo.
Attività eseguita quantità di risorsa idrica risparmiata per le termografie effettuate:
- nel 2011-2012 664 m³/g;
- nel 2012-2013 1.050 m³/g.
esecuzione di due cicli di termografia su tutta la rete primaria di Brescia, nella stagione termica
31/05/2013 Attività eseguita
Migliorare l'efficienza del metodo di ricerca perdite attraverso le prove manometriche
Esecuzione prove 31/05/2013 percentuale di rete verificata con prova manometrica rispetto allo sviluppo totale della rete di doppia tubazione: nel 2011 80%, nel 2012 29%, nel 2013 92%.
NOTA: La % di rete verificata è stata inferiore al dato medio degli anni precedenti perché è stata effettuata una verifica approfondita del metodo di prova.
quantità di risorsa idrica risparmiata per le prove manometriche effettuate:
- nel 2011 25 m³/g
- nel 2012 82 m³/g
- nel 2013 288 m³/g.
Valutazione dei risultati
30/11/2013
Dichiarazione Ambientale - Aggiornamento 2014
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OBIETTIVO: Migliorare la consapevolezza attraverso il coinvolgimento delle imprese fornitrici di prestazione
Traguardi Aspetti Ambientali correlati
Azioni di attuazione Scadenze Indicatori SAL
31/12/13
Quantificazione del beneficio ambientale
Esecuzione di attività di sensibilizzazione ai fornitori che eseguono lavori di posa e manutenzione sulla rete teleriscaldamento
Utilizzo di Risorse
Utilizzo di energia
esecuzione dell'incontro per esporre le maggiori criticità che emergono in fase di esercizio/manutenzione rete tlr
30/06/2013 indicatore fase 1: svolgimento dell'incontro e partecipazione di almeno il 75% dei fornitori: eseguito sia nel 2011 che nel 2013.
Indicatore fase 2: valutazione in comitato di coordinamento
A marzo 2013 in occasione del corso LOGSTOR effettuata attività di sensibilizzazione prevista
n.q.
resoconto dei riscontri emersi nell'incontro
30/09/2013 Effettuata valutazione in comitato di coordinamento con condivisione di risultati positivi.
Il Teleriscaldamento di Brescia
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OBIETTIVO: Preservazione delle risorse utilizzate principalmente acqua ed energia
Traguardi Aspetti Ambientali correlati
Azioni di attuazione Scadenze Indicatori SAL
31/12/13
Quantificazione del beneficio ambientale
Esecuzione di un incontro con gli assistenti di cantiere di realizzazione della rete di teleriscaldamento di Brescia
Utilizzo di Risorse
Utilizzo di energia
redazione di report manutenzione su rete brescia
31/03/2013 Indicatore fase 1 - redazione del documento di report
indicatore fase 2 - svolgimento incontro con partecipazione di almeno il 75% degli assistenti
indicatore fase 3 - valutazione in comitato di coordinamento
Effettuato report di manutenzione
n.q.
esecuzione dell'incontro per esporre le maggiori criticità che emergono in fase di esercizio/manutenzione rete
31/05/2013 A maggio 2013 in occasione del corso LOGSTOR, effettuato intervento di illustrazione criticità
valutazione dei riscontri emersi nell'incontro
31/05/2013
Dichiarazione Ambientale - Aggiornamento 2014
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Periodo 2013-2015
OBIETTIVO: Riduzione Utilizzo Prodotti Chimici nei processi
Traguardi Aspetti Ambientali correlati
Azioni di attuazione Scadenze Indicatori SAL
31/12/13
Quantificazione del beneficio ambientale
Individuazione e prova di condizionanti per l’acqua (ALCALINIZZANTE) della rete del teleriscaldamento con ulteriore miglioramento sull'impatto ambientale.
Utilizzo di Risorse
scelta del condizionante 31/03/2013 Esecuzione attività Effettuata nel mese di marzo 2013 la scelta del nuovo condizionante .
grado tossicologico migliore
effettuazione prove 30/09/2014
verifica intermedia riassuntiva delle prove
31/03/2014
conclusione prova e passaggio alla scelta del deossigenante
31/10/2014
Il Teleriscaldamento di Brescia
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OBIETTIVO: Riduzione della quantità d'acqua utilizzata nei processi
Traguardi Aspetti Ambientali correlati
Azioni di attuazione Scadenze Indicatori SAL
31/12/13
Quantificazione del beneficio ambientale
Sperimentazione della termografia aerea della rete di Bresca per ricerca dispersioni rete TLR.
Utilizzo di Risorse
Definizione dei capitolato tecnico e ricerca di mercato sulla società che opera secondo tale specifica
30/04/2013 Effettuata sperimentazione
Azione conclusa con la definizione del capitolato e la ricerca di mercato della società che opera secondo tale specifica a febbraio 2013
n.q.
Rilevazione Termografica aerea 31/05/2013 Conclusione marzo 2013
Analisi dei Risultati termografici 31/10/2013 Analisi conclusa a ottobre 2013 con redazione del documento “confronto tra metodologie di ricerca perdite e proposte per il 2014”
Valutazione complessiva del sistema di rilevazione termografica aerea rispetto agli altri sistemi consolidati
31/01/2014
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8 Bilancio ambientale
Il Teleriscaldamento di Brescia
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8 BILANCIO AMBIENTALE
DISTRIBUZIONE CALORE area Brescia
ATTIVITA'
unità di misura
2009 2010 2011 2012 2013
Calore prodotto GWh 1.443 1.497 1.378 1.412 1.405
Calore immesso in rete GWh 1.367 1.465 1.336 1.385 1.380
Calore erogato all'utenza GWh 1.161 1.262 1.130 1.121 1.140
Sviluppo tubazioni totale (doppio tubo) km 620 630 635 655 660
Volumetria totale rete m3 22.091 22.530 22.922 24.396 24.968
Edifici allacciati (utenze) n. 19.505 19.801 20.096 20.373 20.430
Volumetria servita Mm3 40,1 40,7 41,0 41,3 41,6
Potenza termica max immessa in rete MW 578 581 554 636 564
Erogazione giornaliera massima MWh/g 11.319 11.137 9.915 12.238 9.574
DISTRIBUZIONE CALORE area Brescia
DATI AMBIENTALI
unità di misura
2009 2010 2011 2012 2013
Risorse utilizzate
additivi
Acido cloridrico t 207 208 256 303 189
Soda t 111 113 146 173 130 Alcalinizzante t 24 14 21 46 27 Deossigenante t 18 16 20 28 35 Totale t 360 351 443 550 381
Consumi Energia elettrica MWh 8.904 9.161 8.073 8.616 8.755 Acqua (reintegro lordo) (1)
m3 213.124 202.474 264.119 391.585 316.505
Perdite di rete volumetriche (reintegro netto) m3 210.170 199.551 261.448 388.221 314.881
Perdite di
calore
per dispersione termica
GWh 191 188 186 235 216
per perdita fluido vettore
GWh 16 15 20 29 24
totale GWh 207 203 206 264 240
Rifiuti prodotti
Tubazioni rimosse (CER 170604)
t 12 4 13 186 12
Terre e rocce di scavo (CER 170504)
t
103,6
144,0 23,7
82 27 Altri rifiuti (2) t 0 6,79 16,67 17,94 1,35
Bonifica amianto
Numero interventi numero 19 20 4 50 55
Fibrocemento bonificato t 4 9 1 14 72
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9 Convalida della dichiarazione ambientale
Il Teleriscaldamento di Brescia
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9 Convalida della dichiarazione ambientale
Il verificatore ambientale accreditato, che ha verificato il Sistema di Gestione Ambientale ed ha in seguito convalidato il presente documento riferito al 2012 ai sensi del Regolamento CE 1221/09, è ICIM SpA (Accreditamento con Codifica IT-V-0008 del 18/11/2003 Comitato Ecolabel/Ecoaudit Sezione EMAS Italia).
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Il Teleriscaldamento di Brescia
VALUTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE
Dati 2013
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Via Lamarmora 230
25124 - Brescia
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insufficiente sufficiente buono ottimo
Esposizione
Grafica
Informazioni tecniche
Valutazione generale
Commenti al giudizio o altri suggerimenti:
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