dicembre 2011 - Fidal Veneto · 2011. All'indomani, Nove ospiterà anche la Festa del Cross Veneto,...

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La pausa dell'attività agonistica di novembre edicembre, tradizionalmente mesi di passaggio tra

due successive stagioni sportive, ha lasciato spazio amomenti di aggiornamento e formazione per tecnici eper altri operatori dell'atletica regionale e alla pianifica-zione e programmazione della prossima stagione.

ATLETICAmente, gli incontri di programmazione edaggiornamento organizzati dal Settore TecnicoRegionale e il Seminario sul salto con l'asta tenuto dalresponsabile delle Specialità Tecniche dellaFederazione Tedesca Herbert Zcingon, hanno occupa-to tutti i fine settimana del mese appena trascorso ed iriscontri positivi dei partecipanti, unitamente all'altonumero delle presenze ai vari appuntamenti, testimonia-no la validità delle proposte.

L'aggiornamento, come sopra detto, ha riguardato anche il SettoreGestione Manifestazioni con incontri orientati alla formazione di nuovi ope-ratori di segreteria nelle manifestazioni.

Contemporaneamente, il Settore Organizzazione è stato impegnato apredisporre il calendario e i regolamenti per la prossima stagione, lavoropiuttosto arduo per la necessità di conciliare richieste ed esigenze spessocontrastanti.

Questo “laboratorio” si è concluso con l'ultimo incontro di aggiornamen-to tecnico sul mezzofondo, domenica 4 dicembre, e ora ci avviamo verso lanuova stagione agonistica 2012 che vedrà finalmente il concreto avvio del“Progetto Juniores” con la costituzione dello “Junior Team FIDAL Veneto”iniziative ufficialmente presentate sabato 3 dicembre all'Auditorium di Fidiafarmaceutici.

Una nuova stagione agonistica, la prossima, che i dati dell'attività ci con-sentono di prevedere ancora una volta positiva per l'Atletica Veneta e che,concludendo il mandato olimpico quadriennale, si chiuderà con leAssemblee Ordinarie per l'elezioni dei nuovi organi direttivi federali, appun-tamento assai importante che speriamo apra la strada al superamento deilimiti che vedono l'Atletica Italiana in crisi di risultati nel panorama agonisti-co internazionale.

Non è certamente questa la sede per analizzare le cause di tale situazio-ne. Richiamo solo l'attenzione su due situazioni che, a mio modo di vedere,pesano sulla crescita del movimento condizionando negativamente anche ilpercorso verso obiettivi agonistici importanti: a livello nazionale, l'inappro-priato coinvolgimento del territorio nella formulazione delle scelte e dellestrategie che assai spesso per questo risultano condivise in modo inade-guato; a livello locale, la limitata disponibilità al lavoro di squadra premessainvece indispensabile per affrontare in modo efficace il gravoso impegnonecessario alla gestione e all'organizzazione, complesse ed articolate, del-l'attività.

Su quest'ultima considerazione auspico l'avvio fin d'ora di un dialogo edi un confronto tra tutte le componenti del nostro movimento, finalizzati adindividuare i candidati alle cariche federali, a livello nazionale, regionale eprovinciale. Dovranno essere persone disponibili ad affrontare gli onori masoprattutto gli oneri di cui, una volta raggiunta la posizione, si dovrannoresponsabilmente e concretamente far carico.

A questo auspicio accompagno l'augurio di Buon Natale, che rivolgo atutti i tesserati Fidal del Veneto e a tutti gli appassionati che seguono esostengono la nostra attività, unitamente a quello di un sereno 2012 che civeda uniti nell'affrontare i problemi e le difficoltà e gioire assieme dei suc-cessi che sicuramente ci arrideranno.

Paolo ValentePresidente del Comitato Regionale della Fidal

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Registrazione presso il Tribunale di Padova n. 763 del 7 aprile 1983

DirettorePaolo Valente ([email protected])

Direttore responsabileMauro Ferraro ([email protected])

FotografieFotorex, Renato Vettorato. Archivio: AtleticaCittà di Padova, Fiamme Oro.

RedazioneFidal - Comitato Regionale VenetoVia Nereo Rocco - 35135 PADOVATel. 049-8658350Fax: 049-8658348www.fidalveneto.it - [email protected]

In copertina I cadetti veneti secondi nel campionato ita-liano per regioni di Jesolo

Questo numero è stato chiuso il 5 dicembre 2011

GARA DEL MESESanto Stefano di corsa ai piedi del Montello . . . . . . . . . . . 3Doppia festa veneta a novembre. . 3

PRIMO PIANOOcchio al talento, nasce ProgettoJuniores. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

A BORDO CAMPOMa gli altri come fanno? . . . . . . . . 7

VENETO, ITALIADi Vincenzo, il Grand Prix è tuo . . . 9Cross, quattro veneti agli Europei . 9

L'ADDIOAssindustria e Santi, fine di un'epoca. . . . . . . . . . . . . . . . . 10

ON THE ROADTrivenetorun, la carica dei 7.778 . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11Torna la “CorrixPadova” . . . . . . . 12

IL PERSONAGGIOMezzo secolo di corsa . . . . . . . . 14IN Q

UESTO

NU

MER

O

INIZIAMO A COSTRUIRE IL FUTURO

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In attesa dei prati (su cui adicembre, in Veneto, sono

previste solo manifestazioni a livel-lo provinciale), tocca all'asfalto.Lunedì 26 dicembre, giorno diSanto Stefano, si correrà ai piedidel Montello.

A Cusignana, frazione diGiavera, nel Trevigiano, si svolge-rà la 22^ Corrida di SantoStefano, appuntamento ormai tra-dizionale per tanti appassionati.

Il Montello, per la verità, c'entrafino ad un certo punto, limitandosiad incorniciare da lontano, con lasua sagoma bassa e allungata, loscenario di gara.

Quella organizzata dal Gp Clubdel Torcio è in realtà una velocissi-ma kermesse in circuito. Una garaaperta a tutte le categorie - dagliesordienti ai master, passando peri big del settore assoluto - che rap-presenta un ottimo test di efficien-za in vista dei primi appuntamentidel 2012.

L'obiettivo? Coniugare numeridi discreta rilevanza (almenomezzo migliaio gli atleti attesi alvia, con possibilità di un decisoincremento se le condizioni mete-reologiche saranno favorevoli) conla qualità di alcune presenze disicuro richiamo.

Gli azzurri, in casa di IlarioFranceschi, non mancano mai esarà così anche quest'anno. Laricerca dei successori di GabrieleDe Nard e Michela Zanatta, vinci-tori dell'edizione 2010, è ufficial-mente aperta.

Il cartellone della giornata siaprirà, alle 9, con le gare a livelloamatoriale (8,5 km). Seguiranno igiovani - dagli esordienti agli allievi- e infine le due prove a livelloassoluto: le donne, impegnatesulla distanza di 5,3 km, e gli uomi-ni, attesi sulla distanza di 10 km.Spettacolo garantito.

SANTO STEFANO DI CORSAAI PIEDI DEL MONTELLO

Il 26 dicembre, a Cusignana di Giavera,è in programma la 22^ Corrida di SantoStefano, uno degli appuntamenti piùattesi di fine anno

Gabriele De Nard, il vincitore della Corrida 2010

DOPPIAFESTAVENETA A NOVE

L'appuntamento èper sabato 10 e

domenica 11 marzo.Nove, nel Bassanese, èla località prescelta perospitare un doppiomomento di festa cheinteresserà tantissimesocietà del Veneto.

Sabato 10 marzo, il“paese della ceramica”,com'è chiamato Noveper la sua ricca produ-zione di ceramiche arti-stiche, sarà sede diAtletica Veneta in Festa,il tradizionale appunta-mento regionale cheincoronerà i protagonistidella stagione agonistica2011.

All'indomani, Noveospiterà anche la Festadel Cross Veneto, mani-festazione di chiusuradella stagione sui prati,valida anche per l'asse-gnazione dei titoli regio-nali individuali. Una dop-pia festa che, per unintero fine settimana, tra-sformerà Nove nellacapitale del movimentoveneto.

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Chiamatela scommessa. Oforse, visto i tempi di

magra, sano realismo. Comunquelo si giudichi, Progetto Juniores èuno sguardo sul futuro: pensaall'oggi per costruire il domani.

L'atletica italiana ha qualcheproblema. Uno su tutti? La salva-guardia dei giovani talenti. Troppigli atleti che a 15-16 anni sembra-no campioni in erba e, da lì apoche stagioni, sono già scompar-si da piste e pedane.

Una risposta arriva da AbanoTerme, dove il Comitato regionaledella Fidal sabato scorso ha uffi-cialmente presentato un'iniziativache intende valorizzare i giovanitalenti e combattere l'abbandonoprecoce dell'attività.

Progetto Juniores è la sintesi diuna molteplicità di azioni con finali-tà tecniche, agonistiche e formati-ve. Prima conseguenza, la nascita

dello Junior Team Fidal Veneto. Viparà parte un ristretto gruppo diatleti, di età compresa tra i 17 e i19 anni, per i quali gli ambiti diintervento saranno più diretti e rile-vanti.

“Sono anni difficili, eppure laFidal Veneto investirà, nel ProgettoJuniores, una parte non indifferen-te delle proprie risorse - ha spiega-to il presidente del Comitato regio-nale, Paolo Valente -. Sarannointerventi mirati all'atleta e al suoallenatore. Lo facciamo per i nostrigiovani, ma speriamo anche dicontribuire a risollevare le sorti del-l'atletica italiana”.

In prima fila, all'Auditorium

Fidia di Abano Terme, c'era il d.t.delle squadre nazionali, FrancescoUguagliati, che ha insistito sulbinomio atleta-tecnico, invitandogli allenatori a coltivare l'abitudineal confronto, “senza timore diessere giudicati”.

Al suo fianco, il consiglierenazionale della Fidal, OsvaldoZucchetta. “I tagli al bilancio obbli-gheranno la Federazione a dialo-gare sempre più con i ComitatiRegionali - ha detto il tecnico vene-ziano -. Progetto Juniores arriva almomento giusto e in una regionedi grande tradizione, la miglioreper praticare l'atletica. Sono sicu-ro che sarà un successo”.

OCCHIO AL TALENTO,NASCE PROGETTOJUNIORES

Presentata ad Abano Terme la nuovainiziativa del Comitato regionale pervalorizzare i giovani atleti e combatterel'abbandono precoce dell'attività

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I campioni di oggi e di ieri insieme ai giovani di Progetto Juniores

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La struttura tecnica regionale,guidata da Enzo Agostini, ha inse-rito nello Junior Team Fidal Veneto34 atleti. Tra essi, talenti già emer-si nelle rassegne giovanili a livellointernazionale, come il velocistaveronese Giovanni Galbieri, la tri-plista vicentina Ottavia Cestonaroe il lunghista veneziano RiccardoPagan.

Ma anche nomi relativamentenuovi, come l'altista trevigianoTobia Vendrame (presentatosi adAbano Terme con una vistosaimbragatura al ginocchio, conse-guenza di un intervento al meni-sco) e la sprinter veronese d'origi-ne dominicana, Johanelis HerreraAbreu. Ci sono pure diversi figlid'arte: dall'altista DavideSpigarolo (la mamma è l'olimpioni-ca Gabriella Dorio) al mezzofondi-sta Jacopo Lahbi (figlio di Faouzi,uno dei più grandi ottocentistimondiali, in maglia marocchina,degli anni '80), da Silvia Zerbini(papà è l'ex lanciatore azzurroLuciano) a Federica Del Buono(figlia dell'ex mezzofondistaRossella Gramola).

Gli appartenenti allo JuniorTeam parteciperanno a raduni estage riservati, oltre che a partico-lari attività tecniche ed agonistichecoordinate dalla Struttura tecnicaregionale. Saranno seguiti da vici-no sotto il profilo medico e fisiote-rapico. Avranno facilitazioni nel-

Galbieri & C., i giovani talenti dello Junior Team

Gabriella Dorio sarà una delle figure di riferimento di Progetto Juniores

Ottavia Cestonaro, una delle stelle dello Junior TeamIl presidente Valente illustra le finalità della nuova iniziativa

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IN 34 PER SOGNARE CON LO JUNIOR TEAM

Questi gli atleti inseriti nelloJunior Team Fidal Veneto

(tra parentesi la società d'appar-tenenza e l'allenatore).

VELOCITÀ': MartinaFavaretto (S. Marco Venezia;Mario Del Giudice), GiovanniGalbieri (Insieme New Foods Vr;Roberto Troiani), JohanelisHerrera Abreu (FondazioneBentegodi Vr; Ernesto Paiola),Alessandro Pino (Atl. Vicentina;Umberto Pegoraro), FrancescaScapin (Atl. Vicentina; LucianoCaravani).

OSTACOLI: Maria Paniz(Athletic Club Belluno; PieroD'Incà), Paolo Spezzati (G.A.Bassano; Roberto Pozzobon),Enrico Tirel (Ana Atl. Feltre;Andrea Barp), Silvia Zerbini(Fondazione Bentegodi Vr;Angelo Tagliapietra).

MEZZOFONDO: Federica

Del Buono (Atl. Vicentina;Rossella Gramola), MassimoFalconi (Insieme New Foods Vr;Gianni Ghedini), StefanoGhenda (Atl. Mogliano; FaouziLahbi), Jacopo Lahbi (Atl.Mogliano; Faouzi Lahbi),Beatrice Mazzer (Atl. Mogliano;Faouzi Lahbi), Silvia Pento (Atl.Vicentina; Enrico Pento), EmilioPerco (Ana Atl. Feltre; ValerioStach), Enrico Riccobon (AthleticClub Belluno; Roberto Celato).

SALTI. Alto: Michael Piccoli(Insieme New Foods Vr; ArturoClementel), Davide Spigarolo(G.A. Bassano; MicheleBordignon), Tobia Vendrame(Jager Vittorio Veneto; GiampaoloScottà). Asta: Andrea Geremia(G.A. Bassano; Enzo Martinello)Lungo: Giovanna Berto (S.Marco Venezia; Enrico Lazzarin),Riccardo Pagan (S. Marco

Venezia; Enrico Lazzarin), GiadaPalezza (Atl. Schio; FrancescaFranzon), Patrick Pandolce(Assindustria Pd; Ormisda DePoli), Francesco Turatello (Atl.Vicentina; Lorenzo Zoccante).Triplo: Riccardo Appoloni(Insieme New Foods Vr; RobertoTroiani), Ottavia Cestonaro (Atl.Vicentina; Sergio Cestonaro).

LANCI. Peso: Andrea Caiaffa(Gs Fiamme Oro Pd; GianlucaCusin). Giavellotto: GiuseppeCastellan (G.A. Bassano;Ludovico Pin), Mauro Fraresso(Jager Vittorio Veneto; MarioValentini), Paola Padovan(Athletic Club Belluno; MauroSommacal).

MARCIA: Marta Stach (AnaAtl. Feltre; Valerio Stach).

PROVE MULTIPLE: HaroldBarruecos Millet (Atl. Vicentina;Umberto Pegoraro).

l'acquisto di attrezzature. Progetto Juniores coin-

volgerà inoltre, in veste ditestimonial, alcuni dei piùgrandi atleti veneti di oggie di ieri: dalla già citataDorio alla Levorato, daLongo a Dal Soglio, daCaravani alla Bordignon,alla Trevisan. Il futuro, infondo, si costruisce par-tendo dal presente. Emagari anche dal passato.

Il d.t. delle squadre nazionali FrancescoUguagliati

I componenti del Settore tecnico regionale, cui spetterà la gestione di Progetto Juniores

I testimonial azzurri di Progetto Juniores

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Il confronto è il momento fon-damentale per la crescita tec-

nica di ciascuno di noi; scambiarcile idee vuol dire arricchirci recipro-camente. In quest'ultimo periodol'attività della CommissioneTecnica e del Comitato Regionaleha cercato di favorire questa pos-sibilità.

“Come fanno gli altri?” è statauna delle domande cui il convegnoAtleticamente 2011, organizzatodal Comitato regionale ad AbanoTerme, il 5 e 6 novembre, ha pro-vato a dare una risposta.

Il riferimento era alle modalitàorganizzative dell'attività tecnica aimassimi livelli nelle categorie asso-lute e giovanili in alcune altrenazioni.

In particolare, hanno relaziona-to Andre Gimenez, uno dei duedirettori tecnici della nazionalefrancese, e Idriss Gonschinska, ilcapo allenatore delle attività supista della nazionale tedesca.

Del modello francese è statointeressante cogliere l'attenzionealla formazione del “gruppo”anche nell'altissimo livello, coinvol-gendo contemporaneamente i gio-vani e gli atleti affermati, dandoanche grande importanza a farlavorare insieme atleti di diversespecialità.

Del modello tedesco la grancura nel seguire le “linee guida” enel curare tutti i pre-requisiti allaprestazione nella specifica discipli-na, misurati con test, per colmarele lacune motorie degli atleti e con-sentire loro di esprimersi al meglioquando il “puzzle tecnico” sarà

completato.In entrambi i modelli però il

ruolo degli allenatori “professioni-sti” è fondamentale: 96 sono i tec-nici federali in Francia, 68 inGermania.

Per L'Italia ha trattato il tema ild.t. Francesco Uguagliati, che haillustrato il lavoro svolto dalla strut-tura tecnica nazionale in questi ulti-mi anni a favore dei giovani, rag-giungendo ottimi risultati. Si è peròevidenziata la notevole differenzaorganizzativa rispetto a Francia eGermania e rispetto a quanto veni-va fatto in passato in Italia: nellostaff federale “a tempo pieno”sono impegnati solo 7 tecnici condistacco dall'insegnamento e 4pensionati; gli altri responsabilisono collaboratori part-time.

Nello scorso numero di AtleticaVeneta Comunicati, proponevouna riflessione proprio su questotema. Pur consapevole che gliaspetti economici non sono facil-mente superabili, soprattutto inquesto periodo, l'aver comunquecoscienza di quello che tutti noitecnici riusciamo a fare nonostan-te questi limiti mi pare importante.

Un esempio è sicuramente lapresenza media di 40 allenatori ai6 aggiornamenti tecnici per spe-cialità che a Schio ci hanno impe-gnato dal 13 novembre al 4 dicem-bre.

Nelle giornate di incontroabbiamo continuato a cercare dirispondere alla domanda iniziale.Hanno trattato i temi relativi alle

MA GLI ALTRICOME FANNO?

“Atleticamente 2011” e i recenti incontridi aggiornamento di Schio hanno gettatouno sguardo sul differente approccioorganizzativo e metodologico che caratte-rizza l'atletica nelle diverse parti delmondo

di EnzoAgostini

Dino Ponchio, anima di Atleticamente

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varie specialità, colleghi che hanno“studiato” i sistemi di allenamentodi tecnici di altre nazioni: PieròD'incà per la velocità secondo lascuola centro americana e RenzoChemello per le modalità tecnichedi approccio al superamento degliostacoli secondo la scuola france-se.

Alcuni componenti della com-missione tecnica, avendo parteci-pato a convegni all'estero, hannotrasmesso le conoscenze filtratedalle loro esperienze: EnricoLazzarin sulla metodologia di alle-namento nei salti in estensione eRenzo Roverato sulle esperienzefinlandesi tedesche e australiane,relativamente al getto del peso elancio del giavellotto.

Aldo Lorenzato ha illustrato lastrategia nazionale delle prove

multiple, per la categoria “chiave”degli allievi; Armando Zambaldoha trasmesso la sua esperienzaper quanto riguarda la marcia, conla presenza anche del responsabi-le nazionale Vittorio Visini.

Ci hanno dato il loro contributoanche componenti della strutturatecnica di altre regioni comeGiuliano Corradi per il salto in alto,anche nella sua veste di collabora-tore nazionale e allenatore di alcu-ni dei migliori talenti italiani.

Sono intervenuti, poi, alcuniamici e responsabili nella strutturatecnica nazionale assoluta: GianniGhidini e Silvano Danzi per il mez-zofondo che hanno illustrato le loroproposte per le categorie giovanili,coadiuvati dal referente regionaleFaouzi Lahbi.

Una giornata intera è stata tra-

scorsa con capo allenatore tede-sco delle attività di salti e lanci edesperto del salto con l'asta femmi-nile: Herbert Ctizigon che ha ripor-tato con rigore e precisione imodelli tecnici, gli studi biomecca-nici, i programmi a lungo termine eanche i contenuti specifici dellascuola tedesca.

L'organizzazione di tutto ciò èstata molto impegnativa e mi sentoin dovere di dover ringraziare laSegreteria del Comitato Regionaleche ha collaborato efficacementecon noi.

Ora nell'attesa di incontrarcinelle prime campestri e gare indo-or, un momento di riposo attivo….E a tutti un augurio di serenità perle prossime festività.

Enzo AgostiniFiduciario Tecnico Regionale

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Due anni dopo, è ancora leila regina. Sibilla Di

Vincenzo ha vinto l'edizione 2011del Grand Prix di marcia, rassegnain sette tappe dedicata alle specia-liste del tacco-punta.

La portacolori di AssindustriaSport Padova ha dominato la com-petizione totalizzando 200 punti,nove in più di Anna Clemente edElena Martinozzi, appaiate alsecondo posto. E' così arrivata lasua seconda affermazione dopoquella del 2009.

“Tenevo a questo bis ancheperché l'altra volta mi sono impo-sta con un ex aequo, mentre orasento questo successo tutto mio.Questa vittoria arriva in un periodoimpegnativo sul piano personale,perché presto avrò l'esame daavvocato e in questo periodo lostudio mi sta assorbendo quasiinteramente - racconta Sibilla che,due anni fa, si laureò in giurispru-denza con una tesi sul diritto peni-

tenziario, proprio negli stessi gior-ni in cui vinceva il suo primo GrandPrix -. Continuo però ad allenarmiregolarmente, anche se intensifi-cherò la preparazione dopo quellaprova. Nelle ultime gare mi è capi-tato di incappare in qualche san-zione dei giudici, per questo vogliomettermi al lavoro per limare le mieimperfezioni tecniche”. La suamarcia trionfale, in fondo, è appe-na iniziata.

Un poker veneto per i campionati europei di corsa cam-pestre di Velenje (11 dicembre).

Quattro gli atleti della nostra regione selezionati dalDirettore Tecnico delle squadre nazionali, FrancescoUguagliati.

Nella gara assoluta maschile saranno al via il belluneseGabriele De Nard, veterano azzurro della specialità, e il mara-toneta padovano dell'Assindustria Sport, Ruggero Pertile.

La veneziana Giovanna Epis sarà in gara tra le donne. Unaltro padovano, il promettente Marco Pettenazzo (Atl. Città diPadova), volto relativamente nuovo nel panorama del mezzo-fondo veneto, parteciperà invece alla gara juniores.

A rappresentare l'Italia nella diciottesima rassegna conti-nentale saranno 20 atleti, 13 uomini e sette donne.

La marcia trionfale di Sibilla Di Vincenzo

Il giovane padovano Pettenazzo, in azzurro agli Europei di Velenje

DI VINCENZO,IL GRAND PRIX E' TUO

La marciatricedi Assindustriaha vinto la competizioneper la secondavolta in carriera:“Sono contenta,ma ora pensoall'esame da avvocato”

CROSS,QUATTRO VENETI AGLI EUROPEI

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Poche righe di un comunica-to stampa per sancire una

svolta epocale in seno ad unadelle società di atletica più impor-tanti d'Italia: “Il presidente diConfindustria Padova, MassimoPavin, il presidente di AssindustriaSport, Federico de' Stefani, e ildirettore della società sportivaSilvana Santi rendono noto diavere deciso consensualmente diinterrompere il rapporto professio-nale. La scelta condivisa è venutaal termine di un confronto positivo,seguito alle dimissioni della diri-gente sportiva e al successivochiarimento, e concluso oggi (il 15novembre, ndr) con la decisioneconsensuale. I presidenti MassimoPavin e Federico de' Stefani rin-graziano Silvana Santi per il gene-roso contributo di professionalità,competenza e dedizione dedicatonei lunghi anni di attività conAssindustria Sport e che ha contri-buito ai successi agonistici edorganizzativi. La continuità mana-geriale ed organizzativa saràgarantita dall'amministratore dele-gato, Stefano Pozzi”.

Si è chiuso così un rapportolungo quasi quarant'anni, in cuiAssindustria Sport, guidata diSilvana Santi, ha scritto una pagi-na indelebile nella storia dell'atleti-ca veneta.

Silvana, per lunghissimo perio-do, ha rappresentato il motore e,al tempo stesso, il cuore della for-midabile società gialloblù. Il clubnasce nel 1971 e la Santi, ex mez-zofondista di valore, vi entra pocodopo come segretaria organizzati-va e tuttofare.

Al suo fianco, il marito ArduinoFurlan, scomparso nel 2000.

Silvana indirizza la crescita dellasocietà. Tratta in prima personacon i grandi sponsor. Nel 1987lancia il Meeting Città di Padova,che inizialmente si disputa alColbachini e poi, nel 1994, si tra-sferisce all'Euganeo. Nel 2000,anno giubilare, s'inventa anche lasplendida avventura dellaMaratona di Sant'Antonio.

“Ho lavorato duramente, 15 oreal giorno anche il sabato e ladomenica - ha raccontato aMassimo Zilio del Gazzettino -.Ora farò altre cose, ma nello sportnon lavorerò per nessuno che nonsia Assindustria”.

Privata della verve e della per-sonalità della sua guida storica,resta ora da capire come si muo-verà la società. Subito dopo l'an-nuncio della separazione, il presi-dente di Assindustria Sport,Federico de' Stefani, ha incontra-to i tecnici e gli atleti alloStadio Colbachini, con-fermando tutti gli impe-gni per il 2012, gestio-nali, agonistici ed orga-nizzativi, in particolareper la Maratona S.Antonio in programma il22 aprile e per ilMeeting internazionaledi atletica leggera.

Il presidente ha inol-tre annunciato la volontàdi accrescere l'impegnonel vivaio giovanile enella promozione del-l'atletica leggera nellescuole.

“Ho voluto dare per-sonalmente ai nostriatleti e tecnici ogni chia-rimento e rassicurazione

- ha dichiarato de' Stefani - nonsolo sulla continuità, ma sulla scel-ta di Confindustria Padova, condi-visa con il presidente MassimoPavin, di aumentare il proprioimpegno nella società sportiva. Èstato un momento di familiarità e dichiarimento, necessario dopo arti-coli di stampa che ci amareggiano.Società sportive come la nostra,per vocazione e statuto, non pro-ducono reddito e anzi impegnanoogni anno Confindustria Padovaad un considerevole sforzo econo-mico”.

ASSINDUSTRIAE SANTI, FINE DI UN'EPOCA Silvana dà

le dimissioni. Il club volta pagina:“Separazioneconsensuale,l'impegno diConfindustriaprosegue”

Silvana Santi con il presidente di Assindustria Sport, De' Stefani

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Stop. Fine della corsa. AVidor, nel Trevigiano, è

calato il sipario sull'edizione inau-gurale di Trivenetorun. Quasi8.000 - 7.778, per la precisione -gli atleti giunti al traguardo nell'in-sieme delle nove prove previstedall'originale rassegna promossada Maratona di Treviso Scrl.

Si è iniziato a correre il 9 gen-naio a Miane, in occasione delCrossroad. Poi, tra la fine dell'in-verno e l'inizio della primavera,Trivenetorun ha proposto laMaratonina Vittoria Alata (13 feb-braio), la Belluno-Feltre (6 marzo),la Paradiso Run (13 marzo) e laTreviso Marathon (27 marzo).

Nella seconda parte di stagio-ne, è toccato alla Mezza delBrenta (4 settembre), alla marato-nina Città di Udine (25 settembre)e alla Maratonina di San Martino (6novembre). Ultima tappa, laProsecco Run, che a Vidor, nella

gara vinta da Giancarlo Simion eLaura Giordano, ha aggiunto gliultimi 25 chilometri alle classificheindividuali e di società.

Vince chi fa più strada: eccol'originale filosofia di Trivenetorun.E a Vidor, con il completamentodel nono traguardo stagionale, ilnumero dei più affezionati protago-nisti del circuito è finalmente diven-tato definitivo.

In 52 - 39 uomini e 13 donne -hanno corso tutte e nove le gare

del circuito, mettendo insieme labellezza di 216 chilometri. Sonoloro i re della stagione. Ma applau-si ugualmente fragorosi hannoaccolto, sul palco di Vidor, anche i27 atleti che hanno raggiunto i 180chilometri di percorrenza, i 26 chesi sono fermati a 160 e i 24 chesono arrivati a 140. In totale, dun-que, 129 atleti hanno realizzatouno degli obiettivi chilometrici pro-posti da Trivenetorun. Un bellissi-mo risultato per una rassegna

TRIVENETORUN,LA CARICA DEI 7.778

A Vidor, con la Prosecco Run, è calato ilsipario sull'edizione inaugurale della ras-segna promossa da Maratona di Treviso.Quasi 8.000 gli atleti in gara nel com-plesso delle nove prove. In 129 hannoraggiunto uno degli obiettivi chilometriciproposti dal circuito. Scuola di Maratonadi Vittorio Veneto leader tra le società

I 52 atleti capaci di partecipare a tutte e nove le gare di Trivenetorun

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all'esordio. La passerella finale ha coinvol-

to anche le società, perché lasomma dei chilometri percorsi daisingoli atleti andava pure a costi-tuire il bottino dei club.

La Scuola di Maratona diVittorio Veneto (9.106 i chilometrimessi assieme dal forte team trevi-giano) ha ribadito una leadershipapparsa chiara lungo tutto l'arcodella stagione. Alle spalle dei vitto-riesi, un altro club della Marca, ilGs Mercuryus (5.006 km), e i bel-lunesi del Giro delle Mura Città diFeltre (4.578 km). Ai piedi delpodio, l'Atletica Valdobbiadene(3.132 km) e il Montello RunnersClub (2.906 km).

Grande festa, per tutti, comun-que. Il bello di Trivenetorun risiedenella capacità di spostare l'atten-

zione dal cronometro ai chilometri,premiando la costanza invecedella velocità, la sfida contro séstessi piuttosto che contro iltempo.

I numeri della rassegna (conbuona parte delle nove gare chehanno registrato una crescita di

partecipazione rispetto all'annoprecedente) dimostrano cheTrivenetorun è una scommessavinta. L'entusiasmo che ha accom-pagnato le premiazioni finali l'hatestimoniato una volta di più. Ora,con o senza cronometro (megliosenza), appuntamento al 2012.

La Scuola di Maratona ha trionfato nella classifica di società

Il gruppo degli atleti che, nelle 9 prove di Trivenetorun, hanno percorso 180 km

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Dopo la sospensione estivariparte “CorriXPadova”,

manifestazione che tutti i giovedìsera alle 20.30 fa correre e cam-minare migliaia di appassionati esemplici cittadini per le via diPadova.

L'idea, nata dalle Fiamme Oro,è stata sposata da tutta la Poliziadi Stato - II Reparto Mobile eQuestura - e dal Comune diPadova che hanno trovato nell'exquestore Luigi Savina e nel sinda-co Flavio Zanonato due grandissi-mi sostenitori.

In un solo anno gli iscritti di“CorriXPadova” sono arrivati acirca 4 mila con una media di 800partecipanti ad ognuna delle 32serate.

La formula è semplice: con laquota simbolica di 10 euro si puòpartecipare all'intera rassegna.Previsto anche un allenamentocollettivo sotto la guida di atleti oex atleti delle Fiamme Oro, pace-maker d'eccezione che guidano ilori rispettivi gruppi a ritmo costan-te e velocità prestabilita: 4'30”,5'00, 5'30” e 6'00” al chilometro.

Se, così facendo, sono soddi-sfatte tutte le tipologia di runners -dall'esperto all'amatore - gli altricittadini che vorranno iscriversi

avranno la possibilità dicamminare praticando ilnordic walking.

I percorsi, semprediversi, sono differenziatitra runners e walkers, coni primi che percorrono 7-8km mentre i walkers cam-minano su tratti di 4-5 km.Tutti, indistintamente, pos-sono vivere la città dal didentro, sfilando per vie epiazze anche dei quartieripiù periferici della città epromuovendo lo sport, intesocome momento di aggregazione epresenza sul territorio di cittadini eistituzioni.

Il progetto - il primo in Italia, oraanche copiato da altre città - sipropone di ravvivare e rendere piùsicure strade e piazze, dando aciascuno un ruolo di “cittadinanzaattiva” in un contesto in cui sport esicurezza, intrattenimento e comu-nità si uniscono.

Il motto “c'è più sicurezza insie-me” scelto dalla Polizia di Statoper sintetizzare la sua filosofiad'azione trova sicuramente in“CorriXPadova” una sua concretaed attuale declinazione.

Per ulteriori informazioni e sca-ricare il modulo di iscrizione, visita-te il sito www.corriperpadova.it.Seguite tutti gli aggiornamenti sulgruppo facebook “CorriXPadova”e chiedete l'amicizia all'utente“Corri per Padova”.

TORNA LA “CORRIXPADOVA”

Dopo la pausa estiva è ripresa la manifestazione, ideata dalla FiammeOro, che tutti i giovedì sera porta a correree a camminare migliaia di appassionati per le via della Città del Santo

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Mezzo secolo di corsa.Salvatore Bettiol si guar-

da alle spalle e vede un ragazzinoche si arrampica lungo le presedel Montello. Un giorno, in unacorsetta di paese, lo nota il profes-sor Masi, e da lì ha inizio tutto.Salvatore, lo “scricciolo delMontello”, fisico minuto ma talentopotente, cresce: è bravo nellecampestri, vola nel fango, ma trovala sua dimensione più congenialenella maratona.

Il debutto, nel 1984, a 22 anni.E poi a correre sulle strade delmondo. Arrivano la doppietta aVenezia, il secondo posto a NewYork e a Londra, il quintoall'Olimpiade di Barcellona. Bettiolè parte di quella inarrivabile gene-razione di maratoneti azzurri che,tra gli anni '80 e '90, comprendeanche Bordin, Pizzolato e Poli. Ilfenomeno dell'Italia che corre èagli albori, trascinatoanche da questi cam-pioni.

“C'era la voglia diconfrontarsi - spiegaSalvatore -. I sacrificinon ci facevamo paura.Avevamo fame.Nessuno di noi facevaparte di un grupposportivo militare: lo sti-pendio dovevamo gua-dagnarcelo giorno pergiorno, con i nostrisuccessi”.

A cinquant'anni,compiuti il 28 novem-bre, Bettiol è ancora inperfetta forma. “Hocorso 37 maratone.L'ultima, a marzo aTreviso. La prossima,se troverò il tempo diallenarmi, sarà aBoston, nella primave-ra del 2012. La piùbella? L'argento diNew York nel 1988. E'

il risultato che ancora tutti ricorda-no, anche più del quinto postoolimpico”.

A New York, Salvatore vorreb-be riportare la sua allieva predilet-ta, Bruna Genovese, diventatamamma da pochi giorni. “Non è lamaratona più bella, ma è l'unicache ti può cambiare la vita. Brunasi è distratta per un paio di stagio-ni: voleva sposarsi, avere un figlio.

Ora che ha realizzato questi sogni,è pronta a rimettersi in gioco.Fisicamente è integra, non ha maicorso più di due maratone all'an-no: può fare altre tre o quattro sta-gioni ad altissimo livello”.

Il futuro, in casa Bettiol, potreb-be avere il sorriso di Valentina, lafiglia sedicenne. “E' alta e magra,ha preso il mio talento, ma valasciata crescere: tra due stagionisarà junior, e allora inizieremo afare sul serio”.

Salvatore - che è anche consi-gliere regionale della Fidal - hafondato una società, il MontelloRunners Club, che oggi conta 120tesserati. Un mix di giovani e ama-tori. Le nuove sfide? Quelle diorganizzatore. “Nel 2012, oltre alla10 Miglia del Montello, faremo ungiro a tappe in Sardegna”. Loscricciolo, a 50 anni, continua avolare. Altissimo.

MEZZO SECOLODI CORSA

Il 28 novembreSalvatoreBettiol ha com-piuto cinquan-t'anni. Il bilanciodi una vita (euna carriera)che guardasempre avanti

Salvatore Bettiol con Stefano Baldini: due assi della maratona azzurra