Diario di Viaggio 1 - 2016

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CASSA RURALE ALTA VALLAGARINA numero01 duemila16 PERIODICITÀ SEMESTRALE Poste Italiane SpA Spedizione in A.P. - 70% NE/TN Percue Editore Cassa Rurale Alta Vallagarina Registrazione Tribunale di Rovereto n. 258 registro stampe del 14/10/2004 Diario di Viaggio • INTERVISTA CON IL PRESIDENTE E IL DIRETTORE • UNIONE SPORTIVA NOMI • CORPO MUSICALE SANTA CECILIA DI VOLANO

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Periodico semestrale della Cassa Rurale Alta Vallagarina Bcc

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CASSA RURALEALTA VALLAGARINA

numero01duemila16

PERIODICITÀ SEMESTRALE

Poste Italiane SpA Spedizione in A.P. - 70% NE/TNPercue Editore Cassa Rurale Alta VallagarinaRegistrazione Tribunale di Rovereto n. 258 registro stampe del 14/10/2004

DiariodiViaggio• INTERVISTA CON IL PRESIDENTE E IL DIRETTORE

• UNIONE SPORTIVA NOMI

• CORPO MUSICALE SANTA CECILIA DI VOLANO

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Indice

Cambiare per crescereper rinforzare i nostri valorie vincere le sfide future Intervista con il Presidente e il Direttore

Unione Sportiva NomiUna genziana per cresceresani e sereni

Corpo MusicaleSanta Cecilia di Volano La musica come crescita culturale e sociale

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Cambiare per crescereper rinforzare i nostri valori e vincere le sfide futureIntervista con il Presidente e il Direttore

In un momento storico che vede la socie-tà e l’economia in costante evoluzione, in-contriamo il Presidente e il Direttore della Cassa Rurale per comprendere gli effetti di tali sviluppi sul mondo della cooperazione.

Presidente Orsi, da tempo si sente parlare di cambiamenti nel Credito Cooperativo, ce ne vuole parlare?La nuova legge approvata all’inizio di apri-le, prevede che le Casse Rurali siano asso-ciate ad una capofila con poteri di controllo e coordinamento sull’attività delle singole banche. Un rapporto regolato sulla base di contratti di coesione che disciplinano l’attività della capogruppo e che potranno variare per le singole casse in base a para-metri di valutazione oggettiva sullo stato di rischio di ognuna di esse.La holding potrà anche finanziare le Bcc ma soprattutto avrà la funzione di guidare un solido gruppo nazionale delle Casse Ru-

rali che garantisca assieme al loro corretto operare, anche i depositi dei risparmiatori.

Direttore Goller, possiamo considerare que-ste novità in modo positivo?Dipende da come verrà portato avanti il pro-getto. Se realizzato bene, potrebbe rappre-sentare una buona opportunità di stimolo all’attività bancaria e alleggerire le singole casse di tutto quel lavoro gestibile in modo centralizzato. Ora come ora ogni struttura deve far fronte a una serie di adempimen-ti che sono sostenibili con delle difficoltà in strutture di piccole dimensioni e che potreb-bero essere svolte da un unico organismo li-berando tempo, energie e risorse.

Il Presidente della Cassa Rurale Alta Vallagarina Adriano Orsi

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Tutto bene, quindi Presidente?La creazione di un gruppo unico ha degli aspetti positivi, ma corre il rischio d’im-poverire i nostri istituti. Il credito coope-rativo trentino ha una lunga storia che lo differenzia da istituzioni nazionali simili. Le nostre casse sono in gran parte piccole e collegate strettamente al territorio. Una diversità che è un valore per quei soci e clienti che cercano un rapporto di qualità personalizzato con chi gestisce le proprie operazioni finanziarie.

In futuro non sarà più così?Noi siamo qui e non ci muoveremo, per cui il servizio della nostra cassa non cambierà. L’appartenenza a un gruppo unico, però, prevede l’accettazione di una capogruppo che eserciterà un controllo sulle associa-te e che potrà intervenire nei Consigli di amministrazione fino a sostituirli in caso di conclamate difficoltà. Non è una cosa di poco conto, noi speravamo di poter far capo a una capogruppo trentina capace di sal-vaguardare le nostre peculiarità, ma non credo sarà così e corriamo il rischio di tra-sformarci in una delle tante banche anoni-me di cui è piena l’Italia.

E questo non va bene?Il nostro territorio ha esigenze specifiche che devono essere condivise e rispettate. Già adesso siamo costretti ad assumerci ruoli che non ci appartengono, immagino che con una capogruppo con sede a Roma

ci saranno nuovi interlocutori di cui tenere conto.

Dottor Goller, quali nuovi interventi pre-vede?Essenzialmente di tipo finanziario. Le crisi strutturali in cui si sono trovate molte ban-che, ci hanno costretti a spostare parte dei nostri utili su obiettivi lontani dal nostro territorio. Nel 2015 i vari organismi di ga-ranzia ci hanno chiesto più di 150.000 euro per risanare situazioni che non dipendeva-no dalla nostra operatività, risorse impor-tanti che avremmo preferito utilizzare a favore della nostra comunità.

Una cifra consistente.Sì, e nei prossimi mesi ci aspettiamo ulte-riori richieste che andranno a sommarsi ai circa 500.000 euro complessivi da noi stanziati dall’inizio del 2016 sotto forma di finanziamento per banche in difficoltà sia trentine che nazionali. Si tratta di inter-venti finalizzati al sostegno del movimento e della ripresa del credito cooperativo. Far parte di un sistema implica che le struttu-re che hanno una buona dotazione patri-moniale siano chiamate a supportare quel-le in difficoltà.

Nel nostro caso, la dotazione patrimoniale, come si presenta?Se possiamo far fronte alle richieste del si-stema, lo dobbiamo essenzialmente ai no-stri mezzi patrimoniali. Il nostro patrimo-

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nio ha superato i 34 milioni ed è composto esclusivamente di capitale di alta qualità (capitale sociale e riserve da accantona-mento di utili). Anche per quanto riguarda il rischio credito, siamo tranquilli, gli ac-cantonamenti fatti ci hanno portato ad un buon livello di copertura dei crediti dete-riorati.

La nostra cassa è quindi solida, Presidente?Solida e sicura, non c’è dubbio, è per que-sto che, nonostante il periodo difficile,

guardiamo al futuro con fiducia. La no-stra società sta cambiando e noi dobbiamo cambiare con essa perché abbiamo la forza per poterlo fare bene. Nel prossimo futuro non ci sarà spazio per casse piccole come la nostra, per questo dobbiamo lavorare per una fusione che ci consenta di svilupparci e crescere all’interno del nostro territorio. E lo dobbiamo fare adesso che abbiamo un bi-lancio in ordine e un utile di tutto rispetto che ci permettono di rivestire il ruolo attivo di cassa incorporante.

Prosegue il consolidamento degli indici patrimoniali, che raggiungono valori ampiamente superiori ai requisiti minimi che prevedono un CET1 Ratio del 10,50%

Coefficenti patrimoniali

CET1 capital ratio capitale primario di classe 1 / attività di rischio ponderate

Total capital ratiototale fondi propri / attività di rischio ponderate

CET1 è un acronimo di Common Equity Tier 1.

È un valore che si ottiene mettendo in rapporto i fondi propri (patrimonio) di qualità più elevata della banca con il totale delle attività (es. i prestiti) ponderate per il rischio.

Più questo valore è alto, più la banca è solida.

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L’ipotesi di una fusione con Folgaria e Ise-ra è quindi ancora valida? Al momento la nostra banca non ha proble-mi, ma per affrontare le sfide future deve rinforzarsi e crescere con lo stesso approc-cio che ventidue anni fa ha visto nascere la nostra Cassa Rurale dalla fusione di quel-le di Besenello, Volano e Nomi. La scelta di allora è stata coraggiosa e giusta, ora dobbiamo fare altrettanto con Isera e con Folgaria che esce risanata e rinnovata dal commissariamento.

A che punto è questo processo, Direttore?Siamo ancora in una fase di studio e di approfondimento. I Consigli di ammini-strazione e le Direzioni stanno verificando minuziosamente lo status delle tre banche. Fra un paio di mesi presenteremo un “pro-getto di fusione” alla Banca d’Italia, quindi avvieremo un secondo livello di accerta-menti e formuleremo delle ipotesi organiz-zative da presentare alle tre Assemblee dei soci chiamate a decidere sulla fusione.

Al momento qual è la situazione della banca?La nostra è una cassa rurale locale che ri-sente dello stato economico del territorio. La profonda crisi che sta vivendo la Valla-garina spaventa la gente che risparmia e non investe, creando un circolo vizioso che non permette il rilancio dell’economia. Il calo degli impieghi non ci rende felici, ma neanche ci preoccupa in quanto abbiamo una buona capacità gestionale che ci ha

permesso di chiudere il 2015 con un utile di bilancio di 450.000 euro.

Un buon risultato, ing. Orsi?Direi proprio di sì, a livello provinciale siamo tra le poche casse che non sono in perdita e siamo soddisfatti. Forse potrem-mo fare di più, ma dovremmo cambiare le condizioni vantaggiose che noi offriamo ai nostri clienti e questo esula dai nostri principi. Anche nel 2015 siamo riusciti a sostenere la nostra comunità stanziando 314.000 euro per soci, associazioni e volon-tariato e ne siamo orgogliosi.

Una banca in costante divenire dr Goller?Sì, al passo coi tempi. Sempre più clienti utilizzano canali tecnologici come Inbank che è stato di recente aggiornato e sem-plificato, si orientano verso prodotti del risparmio gestito o di tipo assicurativo, e su servizi assicurativi nei quali stiamo in-vestendo sempre di più. Per esempio di recente abbiamo rilasciato la nuova polizza auto Assidrive, che riser-va sconti particolarmente vantaggiosi per i nostri soci e clienti. Siamo in una fase in cui la banca sta progressivamente modifi-cando il modello organizzativo e il servi-zio alla clientela. Si va sempre più verso un’operatività basata sulla consulenza e su un rapporto personalizzato con il cliente. I prossimi mesi quindi saranno caratteriz-zati da profondi cambiamenti, noi siamo pronti.

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Fra non molto compirà 47 anni, ma non li dimostra, e il fiore che appare nel suo logo è più azzurro che mai. L’Unione Sportiva Nomi, chiamata più semplicemente la Sportiva, è un’associa-zione fondata nel 1969 con l’intento di svolgere attività sportiva a livello locale e provinciale con attenzione ai bambini, ai giovani e alle famiglie. “Ci occupiamo di tante cose, di tutto quello che può far stare bene i nostri concittadini, grandi o piccoli che siano”, dice il presiden-te Mauro Perghem, “dal ciclismo al calcio e alla pallavolo, dai corsi in palestra, pila-tes, step, attività motoria e pre-sciistica, a quelli sul campo o in montagna sulla neve, noi non ci poniamo limiti nel creare situa-zioni che facciano bene al corpo e al cuore.”Al cuore inteso in senso metaforico, ma anche come organo vitale, non a caso la Sportiva è stata artefice del progetto In sa-lute: camminando!, nato anni or sono con l’intento di promuovere una sana abitudi-ne al movimento. Tre incontri a settimana per tre volte al giorno con una cardiologa di supporto che insegnava a camminare in modo corretto sul percorso che da Nomi porta a Volano. Un’esperienza molto posi-tiva che ha coinvolto centinaia di persone e dato vita a pubblicazioni mediche di gran-de interesse. “Muoversi a piedi ma anche in bicicletta. Ogni Pasquetta, per un decennio, abbiamo coinvolto centinaia di ragazzi nella gara di bici Juniores”, continua il Presidente, “e

dall’anno scorso ci siamo impegnati a or-ganizzare i corsi di formazione sulla pista BMX che il Comune di Nomi ci ha dato in gestione”.La pista non ha le dimensioni per poter di-sputare gare, ma dopo quella di Torbole, è l’unica in Trentino che consente di prati-care uno sport ormai diventato disciplina olimpica. Il BMX è una gara su bicicletta, che si svolge su circuiti appositamente pre-parati, che comprendono ostacoli, tratti in salita, in discesa e salti. La disciplina è quindi molto coreografica, ma ha bisogno di una preparazione adeguata che la Spor-tiva si è attrezzata a offrire. Un istruttore qualificato settimanalmente insegna i se-greti di questo sport nella speranza di riu-scire in futuro a creare una squadra locale con cui gareggiare.“Un’iniziativa che ci entusiasma e che ci dà grande soddisfazione”, sostiene ancora Mauro Perghem, “è la Bimbinbici che noi abbiamo portato in zona nel lontano 2003. Quest’anno l’evento avrà luogo l’8 maggio

Unione Sportiva NomiUna genziana per crescere sani e sereni

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e, come sempre, sarà organizzato a livello nazionale dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta e a livello locale dal Comu-ne di Nomi e dalla nostra Unione Sportiva”. La Bimbinbici è un’allegra pedalata in si-curezza per tutta la famiglia attraverso le vie del paese, lungo la pista ciclabile dell’A-dige e le campagne della Vallagarina. L’a-pertura con iscrizione e partenza è alle ore 14 in Piazza Springa, la chiusura alle 18 e 30 sotto il Tendone delle Feste con un piat-to di pastasciutta e le fantastiche sorprese della lotteria. L’associazione è iscritta al Distretto Fami-glia della Vallagarina e crede fermamente nel coinvolgimento delle famiglie e nel loro sostegno nella cura dei figli. Di recente ha collaborato con gli studenti di Reset di Ro-vereto per l’iniziativa Compiti sotto l’albe-ro, un modo per seguire i bambini durante le vacanze natalizie. Il ricavato di tale im-pegno è stato lasciato all’associazione per finanziare il viaggio di studio nelle isole Svalbard. “La Sportiva crede molto nei giovani, per questo cerca di responsabilizzarli finaliz-zando il loro impegno in iniziative costrut-tive”, continua il Presidente, “ il campo sportivo al bersaglio, per esempio, è stato pulito, recintato e messo in sicurezza dai nostri ragazzi. Anche il boschetto poco lontano è stato risanato e trasformato in un’area di ristoro con panchine per fami-glie e bambini. Ora manca solo il regola-mento che stabilisca le modalità di utilizzo

di quell’area che sarà gestita direttamente dai nostri giovani, la ricchezza della nostra associazione”.E non manca l’impegno verso la vecchia passione per il pallone. La Sportiva orga-nizza tornei di calcio in palestra, uno dei quali è riservato ai pulcini ed è dedicato all’amico scomparso Gianfranco Delaiti. Ma non solo... Nel prossimo campiona-to regionale, scenderà in campo la prima squadra di calcio 5 femminile dell’Alta Val-lagarina. A fare il tifo per lei ci sarà l’intera valle. “Il nostro gruppo lavora nella comunità e per la comunità, ma non è solo”, conclude Mauro Perghem, “a noi piace collabora-re con altre associazioni sportive, come la Volano Volley, o culturali e ricreative. Da sempre organizziamo per bambini e anzia-ni le feste di Santa Lucia e della Befana e tante altre iniziative che vedono coinvolti l’Amministrazione comunale, la Parroc-chia e quello che è il nostro sponsor di sem-pre, la Cassa Rurale Alta Vallagarina”.

UNIONE SPORTIVANOMI

38060 Nomivia Romani, 11

[email protected]

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Passando per le vie di Volano non è raro sentire voci intonare canzoni, strumenti rincorrere melodie. In paese la musica è di casa, ne sono la prova le tante associazioni che lavorano in questo settore con efficien-za e passione. Una di queste è il Corpo Mu-sicale Santa Cecilia che compie nel 2016 i suoi primi quaranta anni, un periodo lungo e ricco di soddisfazioni che potrebbe però spingersi più indietro nel tempo.È nel 1873, infatti, che nasce la prima for-mazione bandistica del paese. Più tardi, nel 1921, viene fondata la fanfara parroc-chiale che, grazie a don Giovanni Baru-chelli e a Luciano Malesardi arriva fino al 1969, anno in cui il gruppo entra in crisi e si scioglie. Infine, nel 1976, viene costituita la Banda sociale Santa Cecilia che racco-glie qualche suonatore nostalgico e tanti giovani pieni di entusiasmo; alla sua guida

c’è Giorgio Tovazzi che ne sarà presidente fino al 1992, anno in cui il gruppo prenderà il nome odierno. “Una lunga storia di cui siamo orgogliosi”, dice il presidente Boris Ferrari, “abbiamo radici profonde, per questo possiamo guar-dare avanti con sicurezza. La banda è for-mata da una trentina di musicisti e una ventina di allievi, ed è supportata da una novantina di soci sostenitori che ci seguo-no e apprezzano. Numeri confortanti che diventano preziosi se si pensa che i nostri musicisti hanno un’età media di trent’anni.”La formazione è uno degli obiettivi più im-portanti della banda che ha dato vita a un bacino di nuovi musicisti in grado di ga-rantire il suo progresso futuro. Per questo dedica grande energia alla promozione del corso allievi organizzato dalla Federazione dei corpi bandistici del Trentino in collabo-razione con la Scuola Musicale Jan Novák. I bambini possono accedervi dall’età di nove anni e vi rimangono per sei anni; dopo il primo entrano a far parte della Banda giovanile dove rimangono fino al loro pas-saggio graduale al Corpo musicale. “Teniamo molto ai nostri ragazzi per i qua-li organizziamo numerose iniziative che coniugano lo svago e la socializzazione alla formazione musicale. L’8 maggio ad Ala parteciperanno a Symphonia, un raduno per giovani bandisti, e dal 17 al 22 luglio, potranno aderire al Campo scuola musica-le, organizzato a Ronchi di Ala in collabora-zione con gli amici della banda di Lizzana.

Corpo Musicale Santa Cecilia di VolanoLa musica come crescita culturale e sociale

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Un’occasione ideale per giocare e suonare in compagnia”, continua il Presidente con entusiasmo.Esperienze formative per i giovani si alter-nano a occasioni interessanti per gli adulti. Numerosi concerti e partecipazioni a ras-segne provinciali, nazionali ed estere, col-laborazioni con feste locali a carattere reli-gioso o laico e conviviale, collaborazioni con enti quali associazioni, scuole e comuni. Tanti momenti in cui vivere e condividere la musica tradizionale o moderna, seduti in una sala da concerto o camminando per le strade di paese. “Abbiamo un grande interesse per suonare musiche nuove in contesti diversi” sostie-ne Boris Ferrari, “l’anno scorso abbiamo partecipato a Portobeseno Festival 2015 eseguendo al Mart di Rovereto dei brani di musica minimalista dei compositori con-temporanei Albert Mayr e Terry Riley. Ma ci piace anche suonare la musica tradizio-nale per le strade del paese. È quello che succederà durante la nostra prossima ras-segna che vedrà coinvolte due altre forma-zioni bandistiche di alta qualità.”La rassegna avrà luogo venerdì 17 giugno e vedrà le tre bande confluire suonando nella piazota che sta davanti alla sede di Volano della Cassa Rurale, ente da sempre vicino al gruppo musicale. Quest’anno sarà anche l’occasione per festeggiare i qua-rant’anni trascorsi dalla rifondazione del corpo bandistico, per ricordare le persone che hanno lavorato alla sua rinascita e al

suo successo. Un successo che è dovuto alla fondamentale sintonia di tre elementi: il maestro, la direzione e i musicisti.Il maestro è l’anima della banda. Luca Malesardi lo è dal 2003. Diplomato in sas-sofono e in direzione per banda presso l’I-stituto Superiore Europeo Bandistico, sta ultimando gli studi in strumentazione per banda presso il conservatorio Bonporti di Trento. Alla guida della Banda giovanile è invece Veronica Postinghel.Il Presidente è l’esponente di spicco della direzione. Boris Ferrari ne ricopre la carica dal 2010. Figlio di un grande amante della musica classica e operistica, è entrato nella Scuola Musicale Comunale a nove anni e poco dopo nella banda del paese. I musicisti sono la vita della banda. Ascol-tarli è un grande piacere, anche vederli. Ac-canto ai giovani appena usciti dai corsi di formazione, suonano due veterani che han-no visto nascere la banda nel 1976, Vigilio e Carlo Prosser. La loro storia è la storia del Corpo musicale Santa Cecilia di Volano.

Per informazioni rivolgersi alla sede divia Santa Maria, 47 - Volano

[email protected]

Tel. 320 7569016 (Ferrari Boris)

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www.cr-avallagarina.net

Direttore responsabileWALTER LIBERUfficio Stampa e ComunicazioneFederazione Trentina della Cooperazione

Coordinamento e testiLUISA PACHERA

Realizzazione e StampaOSIRIDE - ROVERETO

In copertina foto di Tomaso Manfrini