Vasca fanghi tossici: diario di viaggio

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Diario di viaggio della battaglia contro la vasca di trattamento fanghi tossici che intendono costruire dentro il Parco delle Groane

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L'acquisto del depuratore dell'ex Nylstar continua a preoccupare e diventa ordine del

giorno da discutere in Consiglio comunale. Ad occuparsene è stata la Conferenza

permanente del territorio, che si è riunita giovedì. Filo conduttore della seduta i singoli

ambiti di trasformazione della città, contemplati dal Pgt. Fra i diciannove punti di interesse

anche la Snia, laddove un tempo sorgeva proprio l'ex Nylstar. L'ipotesi di pianificazione

dell'area riguarda la porzione a sud della ferrovia, mentre nulla viene previsto per il terreno

dove sorge il depuratore finito all'asta. Rimane da chiarire in che modo la pianificazione

urbanistica possa intervenire per impedire un diverso utilizzo del depuratore, per tutelare

da pericolo di smaltimento rifiuti tossici. «Qualche giorno fa è arrivata in Comune una nota

da un'azienda che non si è qualificata - ha aggiunto il vicesindaco Fabrizio Bonafede - La

richiesta era proprio quella di ricevere informazioni sull'area. Rimaniamo in attesa di atti

ufficiali per prendere le dovute misure cautelative». Ad aggiudicarsi la proprietà del

depuratore, finito all'asta, sarebbe stata infatti proprio la Bte, la stessa ditta di smaltimento

rifiuti speciali che si era dichiarata interessata all'acquisto tre anni fa. Allora la Regione

aveva espresso parere favorevole su una riconversione dell'impianto di via Groane. Contro

la decisione un ricorso al Tar era stato presentato dal Comune e dalle Amministrazioni

limitrofe e dalla Lipu. Sulla questione sono interventi anche Alberto Vaghi di «ViviCesano»

e Pietro Nicolaci del Pd, auspicando «un documento congiunto da sottoporre alla nuova

Provincia, per la tutela dell'ambiente e dei residenti».

Giornale di Seregno 14 dicembre 2010

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Centro rifiuti, «no» da tutti i fronti

Smaltimento Bte: il futuro dell'area ex depuratore Nylstar in commissione territorio

Giunta: «Interessiamo Provincia e Comuni limitrofi, in fretta un documento unitario»

La politica cittadina torna a interessarsi del caso Bte, la società napoletana che ha acquistato all'asta l'ex depuratore Nylstar di via Groane, al Villaggio Snia, per trasformarlo in un centro di smaltimento rifiuti industriali. L'argomento è stato oggetto dell'ultima seduta della commissione territorio, in programma giovedì scorso, dove tra i relatori, oltre all'assessore alla partita Fabrizio Bo-nafede, erano presenti il collega dell'Ecologia Giuseppe Mazzacu-va e l'avvocato Claudio Colombo, difensore del Comune nel 2007, nel ricorso al Tar contro il decreto regionale che concedeva la possibilità di ampliare l'impianto e di conferire rifiuti pericolosi. Particolarmente sentito il dibattito in sala Lucchini tra i componenti di maggioranza e opposizione, al termine del quale si è deciso di avviare una lunga serie di procedure amministrative per dire fermamente no all'introduzione di un impianto di smaltimento rifiuti al Villaggio Snia. Per dare maggiore forza all'azione, si chiederà il coinvolgimento dei Comuni di Bovisio Masciago e Limbiate, si delibererà un ordine del giorno in consiglio comunale e si chiederà espressamente alla Provincia di Monza Brianza di sostenere la presa di posizione. L'avvocato Colombo ha evidenziato come il ricorso sia fermo, ma ancora efficace: decadrà solo nel 2012 e per riaprirlo basta presentare istanza di prelievo, con cui si chiede di discutere nuovamente l'argomento. «Di questo - ha sottolineato Colombo - ho già parlato con l'avvocato della Provincia di Monza e Brianza, lo stesso che quattro anni fa sosteneva le ragioni della Provincia di Milano all'atto del ricorso sottoscritto insieme a noi. Al momento non si è espresso, ma basterebbe che riconfermasse la precedente posizione per avere il pieno sostegno di Monza e Brianza». Alla caccia dell'appoggio è anche Giuseppe Mazzacuva, che per settimana prossima preventivava un incontro con l'assessore alla partita, Fabrizio Sala: «Ma sarebbe meglio - specifica - arrivare già con un pacchetto compatto, una memoria di quanto accaduto (Colombo la predisporrà la prossima settimana ndg.), eventuali atti presi dal nostro consiglio comunale e la posizione delle amministrazioni vicine». La questione Bte si è chiusa con il rinvio alla prossima commissione territorio, in cui si definiranno nel dettaglio tempi e modi d'azione: «Dobbiamo fare in fretta e presentare in Provincia un documento unitario» conclude l'assessore all'Ecologia. VILLAGGIO SNIA Si è deciso di avviare una lunga serie di procedure amministrative per dire fermamente no all'introduzione di un impianto di smaltimento rifiuti alla Snia. Cristina Marzorati

Il Cittadino 12 febbraio 2011

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L'aiuto della Provincia contro un nuovo centro di smaltimento

L'ex depuratore Nylstar torna ad essere al centro dell'attenzione. Se ne è infatti

nuovamente parlato durante la commissione territorio tenutasi lo scorso giovedì in sala

Lucchini. Tra i relatori presenti l'assessore all'Urbanistica Fabrizio Bonafede e l'assessore

all'Ambiente Giuseppe Mazzacuva, oltre all'avvocato Claudio Colombo. La società

partenopea «Bte», che ha acquistato all'asta l'intera area di via Groane, alla Snia,

vorrebbe costruire un centro di smaltimento rifiuti. Il progetto è però oggetto di critiche sia

dalla maggioranza che dalle opposizioni, che almeno in questo caso si dono dimostrate

unite. L'Amministrazione sta così pensando di mettere i bastoni tra le ruote della «Bte»,

contrastando con una serie di atti amministrativi il loro piano. La Giunta sembra inoltre

decisa a chiedere il sostegno, quanto mai prezioso, della Provincia di Monza e Brianza

affinchè venga scongiurata l'ipotesi di un centro di smaltimento sul territorio cesanese. Si

pensa anche di portare l'argomento in Consiglio Comunale e di coinvolgere i Comuni

limitrofi di Bovisio Masciago di Limbiate. Il prossimo appuntamento è fissato in una nuova

commissione territorio dove verrà definita l'azione da intraprendere. E' comunque una

corsa contro il tempo per ottenere il beneplacito della Provincia

Giornale di Seregno 15 febbraio 2011

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Depuratore, lavori preoccupano Sopralluogo dell'ufficio tecnico comunale per verificare lo stato dell'arte nell'area ex Nylstar acquistata dalla Bte, che starebbe cercando dipendenti

Sono iniziati i lavori nel depuratore ex Nylstar al servizio del comparto industriale di via

Groane, al Villaggio Snia. La Bte spa, impresa di Napoli che ha acquistato all'asta

l'impianto, è impegnata nel sito al confine con Lim-biate dove, secondo una

comunicazione depositata in Comune alla fine dello scorso anno, dovrebbe

esclusivamente sostituire vasche e sistemi di depurazione presenti con altri più moderni.

Un aspetto oggetto del sopralluogo effettuato nella mattina di ieri, venerdì 15 aprile,

dall'ufficio tecnico comunale. Al momento di andare in stampa il dirigente, Davide Cereda,

e il resto dello staff stanno redigendo una corposa relazione, che nei prossimi giorni finirà

sulla scrivania del sindaco e molto probabilmente sarà oggetto di una comunicazione

durante la prossima seduta di consiglio comunale, in programma martedì 19 aprile, alle

20, in cui si spiegherà se l'intervento rispetta la comunicazione oppure la società è andata

oltre. Il tema è molto sentito dagli abitanti del Villaggio, perché la Bte è la stessa società

che aveva chiesto di trasformare il depuratore di via Groane in un centro di smaltimento di

fanghi industriali. Il caso era diventato oggetto di un ricorso al Tar presentato da cittadini,

Comune e associazioni, contrari al provvedimento regionale che consentiva alla società di

procedere. Da allora sono passati circa cinque anni e la Bte alla fine del 2010 è tornata

protagonista, quando ha acquistato all'asta il depuratore, portando avanti il progetto dello

smaltimento rifiuti industriali. La vicenda ha nuovamente fatto discutere cittadini e politici e

in settimana ecco la duplice svolta: una conferenza di servizi convocata dalla Provincia di

Monza e Brianza e la voce sempre più insistente che la Bte stia cercando personale. La

seconda ipotesi è confermata da chi si è rivolto al sito di via Groane, dove gli è stato

risposto di tornare la settimana successiva, per portare un curriculum e che comunque

l'attività inizierà soltanto tra un paio di mesi. Dal fronte burocratico invece nella conferenza

dei servizi di martedì, aperta esclusivamente ai tecnici, il Comune ha comunicato di aver

presentato istanza di prelievo del ricorso al Tar, riavviando l'iter per chiedere

l'annullamento dell'atto regionale prò trasformazione dello spazio di via Groane. Entro

trenta giorni, al massimo a metà maggio, ci sarà una seconda conferenza, in cui si entrerà

nel merito e la Provincia si esprimerà ufficialmente.

Cristina Marzorati

Il Cittadino 16 aprile 2011

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Depuratore ex Nylstar. Il Municipio blocca i lavori

— CESANO — SONO stati bloccati con un’ordinanza del sindaco, comunicata durante l’ultimo consiglio comunale, i lavori nell’area del depuratore ex Nylstar, in via Groane, al confine con Limbiate, dove la Bte Spa, che ha recentemente acquistato all’asta l’impianto, sta intervenendo per la riqualificazione finalizzata alla rimessa in esercizio. Proprio venerdì scorso si è svolto un sopralluogo dei tecnici del Comune, seguito dall’ordinanza di sospensione. La questione preoccupa i residenti del Villaggio Snia, poichè l’azienza aveva chiesto di trasformare il depuratore di via Groane in un centro di smaltimento di fanghi industriali. Il caso era diventato oggetto di un ricorso al Tar, mentre la Provincia ha convocato una conferenza di servizi sulla vicenda. Ga.Bass.

Il Giorno 21 aprile 2011

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Depuratore Snia, stop dal Comune ai lavori della Bte Annuncio del sindaco in consiglio comunale Dal sopralluogo di tecnici emerse irregolarità

Stop ai lavori al depuratore di via Groane al Villaggio Snia, dove da un paio di settimane è

all'opera l'impresa Bte di Napoli, la stessa che aveva presentato domanda in Regione

Lombardia per aprire un centro di smaltimento di fanghi industriali.

In seguito a una segnalazione pervenuta in Comune lo scorso venerdì 15 aprile, il

responsabile dell'ufficio tecnico, Davide Cereda, e altri tecnici comunali hanno effettuato

un sopralluogo, riscontrando una serie d'irregolarità, che nella mattinata di martedì hanno

portato all'emissione di un'ordinanza di sospensione lavori, notificata all'azienda dai messi

comunali.

L'ha annunciato il sindaco martedì sera dai banchi del consiglio comunale: «Il 9 dicembre

dello scorso anno - ha spiegato Marina Romanò - la società aveva presentato richiesta per

fare alcuni interventi, volti alla riattivazione dell'impianto di depurazione al servizio del

complesso industriale confinante. Nella domanda erano specificati lo svuotamento delle

vasche, lo smaltimento dei reflui e delle parti interne. In seguito all'uscita del nostro

tecnico, sono stati riscontrati movimenti di terra, la costruzione di muri in calcestruzzo, la

realizzazione di sottoservizi, nuove pavimentazioni e l'avviata ristrutturazione degli uffici.

Alla luce di tutto ciò si è proceduto alla sospensione dei lavori». Questo significa che nelle

prossime settimane i controlli comunali proseguiranno e la Bte non potrà più intervenire,

almeno sino a quando non arriveranno eventuali autorizzazioni, che nell'ordine sono:

paesaggistica e integrata ambientale, spettanti alla Provincia di Monza e Brianza, e

comunale, dal punto di vista edile. «Prendo atto che l'amministrazione com unale si sia

attivata grazie anche all'attenta azione della stampa locale - ha commentato Edgardo

Zilioli, presidente dell'Associazione Comitato civico Villaggio Snia» - ora aspettiamo gli

esiti dell'intervento. Dal canto nostro siamo sempre stati contrari al fatto che un impianto,

pensato per proteggere l'ambiente, in particolare il torrente Garbogera, possa essere

trasformato in un impianto industriale. É un'assurda contraddizione, non.ci piace e diciamo

no». Sulla stessa linea è anche Natale Zappella, presidente dell'associazione Insieme per

il Villaggio: «Siamo sulla strada giusta. É chiaro che se il Comune ha effettuato questo

intervento, è perché la società non era in regola. Noi siamo molto attenti a quanto sta

succedendo nel sito di via Groane e lavoriamo con l'altro Comitato, affinché l'impianto non

si trasformi in un centro di smaltimento rifiuti industriali».

Cristina Marzorati

Il Cittadino 23 aprile 2011

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CONTROLLI Sospensione Il responsabile dell'ufficio tecnico, Davide Cereda, e altri tecnici comunali hanno effettuato un sopralluogo, riscontrando una serie d'irregolarità, che nella mattinata di martedì hanno portato all'emissione di un'ordinanza di sospensione lavori, notificata all'azienda dai messi comunali. Cristina Marzorati

Il Cittadino 23 aprile 2011

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Stop ai lavori nell'ex Nylstar

Un'ordinanza blocca i lavori della «Bte» nell'ex Nylstar, al Villaggio Snia. Era stato

direttamente il sindaco Marina Romanò a darne comunicazione, all'inizio dell'ultimo

Consiglio comunale, martedì 19 aprile. «Il 9 dicembre 2010 ci avevano comunicato l'inizio

dei lavori per lo svuotamento delle vasche e lo smaltimento dei reflui. Durante un normale

sopraluogo di routine dei nostri tecnici, però, lo scorso 15 aprile, abbiamo riscontrato che

sono stati fatti movimenti di terra significativi, realizzati muri, nuove pavimentazioni,

sottoservizi e predisposizioni di nuovi impianti, ristrutturato un edificio destinato ad uffici,

svuotato alcune vasche», aveva così rapportato il primo cittadino. Immediata è arrivata

così l'ordinanza di sospensione dei lavori, in quanto «le suddette opere risultano in

contrasto con la normativa urbanistica ed edilizia vigente ed in assenza di titolo

abilitativo». La «Bte» ha intenzione di far partire i lavori per la realizzazione di un centro di

smaltimento rifiuti. Progetto che l'Amministrazione sta cercando di ostacolare in tutti i

modi, come la stessa Romanò ha dichiarato: «Non era previsto nel Prg e non lo è

nemmeno nel nuovo Pgt. Abbiamo trasmesso tutta la documentazione agli organi

competenti. Speriamo ora che la Provincia di Monza e Brianza si pronunci in merito il

prima possibile». A tal proposito si era espresso anche il capogruppo del Pd Pietro

Nicolaci : «Si è fatto bene a sospendere i lavori. E' ormai chiaro che vogliono partire con il

centro di smaltimento, ma senza il benestare del Comune sarebbe impensabile».

Il Giornale di Seregno 10 Maggio 2011

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Snia, lo spauracchio San Rocco

I comitati del Villaggio temono che l'impianto di via Groane possa sostituire quello di

Monza. Zappella: «Ci opporremo su ogni fronte, vigilanza continua»

La parola d'ordine è non abbassare mai la guardia. E l'appello lanciato, venerdì 22 luglio,

da Natale Zappella, presidente di "Insieme per il Villaggio" che ha richiamato al centro

anziani della Snia una cinquantina di persone per discutere i problemi del quartiere. Tema

portante è stato certamente il caso Bte, l'azienda specializzata nello smaltimento di rifiuti

industriali, che ha proseguito sulla strada di voler aprire un impianto di smaltimento fanghi

industriali in via Groane, dove una volta c'era il depuratore dell'ex Nylstar. Com'è noto lo

spazio è già della Bte, acquistato all'asta, ma non ha ancora l'autorizzazione provinciale

per avviare l'attività. «Sappiamo che c'è stato un intervento dell'ufficio tecnico, che ha

bloccato i lavori per riaccendere l'impianto - ha spiegato Zappella - e dal canto nostro

insieme al "Comitato civico frazione Snia", rappresentato da Edgardo Zilioli, ci siamo

mossi a livello istituzionale. Abbiamo incontrato il sindaco di Limbiate e si è detto

disponibile a riaprire il ricorso al Tar contro la delibera regionale che consentiva il

funzionamento dell'impianto. Noi comunque ci opporremo su ogni fronte» perché la

grande paura è che il depuratore del San Rocco a Monza, vecchio e mal digerito dai

residenti, possa trasferire al Villaggio Snia la raccolta e depurazione dei fanghi raccolti dai

tombini della provincia di Monza e Brianza. «E importante continuare a vigilare - ha

sollecitato Zappella - anche in questo mese d'agosto bisogna controllare che l'attività non

abbia inizio». Oltre a questo problema che potrebbe segnare profondamente il Villaggio:

«Se non altro - come ha dichiarato Zappella - disincentivando operatori residenziali a

realizzare nuove case dove c'è un impianto di lavorazione rifiuti», tra il pubblico si sono

sollevate altre tematiche più spicciole, ma certamente altrettanto importanti. In via Torre

Viscosa non ne possono più "dell'acqua alta". Qui non siamo a Venezia e ritrovarsi di

fronte a enormi pozze, quando cadono solo due gocce d'acqua, ha spinto più volte gli

abitanti a impugnare la cornetta e a chiedere disperatamente l'uscita della polizia locale o

di Gelsia. Il motivo del problema? É necessario ripulire a fondo tutti i tombini, liberarli dalle

radici delle piante. Come se tutto ciò non bastasse, la scorsa settimana qualcuno ha

persino rubato un chiusino e una residente ha messo in sicurezza il buco, coprendolo con

un asse di legno.

Cristina Marzorati

Il Cittadino 30 luglio 2011

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Caso Bte, conferenza di servizi in Provincia

Il caso Bte arriverà in conferenza di servi/i. Il 15 dicembre accanto ai tecnici della Provincia

di Monza e Brianza (nella foto la sde) e a quelli comunali ci saranno anche il "Comitato

civico" del Villaggio Snia e "Insieme per il Villaggio", per discutere il futuro dell'impianto di

depurazione al servizio dell'ex Nylstar in via Groane al Villaggio Sriia. Com'è noto,

quest'ala dell'ex fabbrica è stata venduta all'asta e l'acquirente, la Bte di Napoli, prima

ancora di avere tutte le autorizzazioni, aveva avviato una serie di lavori all'interno, bloccati

dall'intervento dell'ufficio tecnico comunale. Il timore per i comitati civici è che qui si realizzi

un impianto di smaltimento fanghi industriali, facendo anche incrementare il traffico

pesante. La conferenza del 15 dicembre sarà fondamentale.

Cristina Marzorati

Il Cittadino 26 novembre 2011

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CONFERENZA DEI SERVIZI

IL CASO DELLA BTE TORNA A FAR DISCUTERE IN PROVINCIA

Il caso Bte continua a preoccupare i cittadini. La paura è che la società napoletana che ha

acquistato l'area dell'ex Nylstar parta con la realizzazione di un impianto di smaltimento di

fanghi industriali. Il prossimo 15 dicembre se ne parlerà anche in conferenza dei servizi,

ed accanto ai tecnici della Provincia di Monza e Brianza e a quelli del Comune cesanese

ci saranno anche il comitato civico della Snia e l'associazione «Insieme per il villaggio».

Il Giornale di Seregno 29 novembre 2011

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POTENZIAMENTO DELL’IMPIANTO DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE, GIA’ SNIA

VISCOSA, SITO IN CESANO MADERNO NELLE VICINANZE DEL VILLAGGIO SNIA E DELLA

FRAZIONE DI MOMBELLO IN AREA PARCO GROANE.

Il Comitato Piulimbiatemenocemento, occasionalmente informato del progetto di

ampliamento del vecchio impianto di trattamento delle acque reflue dello stabilimento della

ex SNIA, ha chiesto di partecipare come uditore alla Conferenza dei Servizi indetta dalla

Provincia di MB nella sede distaccata di Limbiate-Mombello per il giorno 15 Dicembre.

Alla conferenza hanno partecipato:

la Provincia di MB,

i Comuni di Bovisio, Cesano Maderno, Limbiate,

il Parco delle Groane

il Comitato civico Frazione Villaggio Snia

il Comitato Piulimbiatemenocemento.

La LIPU non era presente, ma ha fatto pervenire una memoria.

Il progettato ampliamento (decuplicamento), d’iniziativa privata, prevedrebbe l’inserimento di

una sezione chimico-fisica, trasformando, di fatto, l’impianto da “trattamento di reflui per

adeguamento igienico sanitario” a “depuratore e trattamento di rifiuti chimici

pericolosi industriali di provenienza terza”.

Vista l’assoluta mancanza d’informazione pubblica sulla questione, viva da almeno cinque

anni, il Comitato ha chiesto di partecipare alla Conferenza dei Servizi innanzitutto per avere

una completa conoscenza; ritiene infatti che su questioni che fanno riferimento alla salute dei

cittadini, alla salubrità dell’ambiente e alla loro salvaguardia, le amministrazioni pubbliche

debbano assicurare la massima informazione e trasparenza e adoperarsi per la tutela degli

stessi.

Partecipando alla Conferenza, sia pure come uditori, abbiamo potuto comprendere il reale

pericolo costituito dal possibile ampliamento dell’impianto.

Comunicato stampa del comitato più Limbiate meno cemento

16 dicembre 2011

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Pertanto riteniamo utile ed opportuno in questa fase rinviare la lettura del documento

prodotto dal Comitato civico Frazione Snia che ci sembra rendere conto compiutamente dei

problemi tecnici e giuridici connessi al progettato impianto e che pubblicheremo al più presto.

E’ immediatamente necessario rilevare che l’impianto, così come progettato, benché da

realizzare sul territorio di Cesano, interessa direttamente anche Bovisio e l’intera Limbiate

(non solo Mombello).

L’originario impianto (anno 1976) del’ex Snia Viscosa era destinato al trattamento di reflui per

adeguamento sanitario, oggi si trasformerebbe per trattare materiali anche chimici di

provenienza terza, configurandosi come industria con attività insalubri di prima classe e

perciò non autorizzabile nel Parco.

Lo stesso Decreto regionale di “compatibilità ambientale del 23 Ottobre 2007” a cui si riferisce

il progetto in questione, tuttora oggetto di ricorso al TAR da parte dei Comuni, non esclude,

anzi considera assolutamente prevedibili, eventi accidentali per fuoruscita di reflui con danno

all’Oasi LIPU e al Torrente Garbogera con possibili inquinamenti delle falde d’acqua potabile di

Bovisio e di Limbiate, pozzi questi ultimi già oggetto di interventi di bonifica del sito ex ACNA

ed oggi trattati con filtri di carbone attivo.

In un impianto di tale genere possono verificarsi eventi anomali, ma non eccezionali come:

incendi o reazioni esotermiche incontrollate dei materiali stoccati con conseguente

generazione di nubi gassose e quindi un danno diretto alla popolazione.

Il trasporto e lo stoccaggio dei rifiuti, dei reflui e dei fanghi chimici industriali si

eserciterebbero in una zona tra le più densamente popolate del Nord Milano.

L’insediamento di tale attività, dal punto di vista economico, avrebbe un doppio effetto

negativo a carico sia dei cittadini sia delle amministrazioni interessate, che si vedrebbero

contrapposti, sul piano giuridico, a causa del deprezzamento degli immobili siti nei pressi

dell’impianto.

Considerata la mancanza d’informazione pubblica su una questione tanto grave, e ciò stupisce

non poco, il Comitato ritiene opportuno e utile indire un’assemblea pubblica in collaborazione

con il Comitato civico Frazione Snia che da anni si batte per evitare la realizzazione

dell’impianto descritto.

Comunicato stampa del comitato più Limbiate meno cemento

16 dicembre 2011

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L’assemblea sarà convocata nella seconda metà del prossimo mese di gennaio, tempo utile per

raccogliere il massimo di notizie e di elementi in modo da dare un’informazione il più

possibile completa.

per il Comitato piulimbiatemenocemento

dr. Mauro Varisco

Limbiate, 16 Dicembre 2011

Comunicato stampa del comitato più Limbiate meno cemento

16 dicembre 2011

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Bte, tutto resta ancora in sospeso

La Bte potrà aprire un centro di smaltimento fanghi industriali in via Groane al Villaggio

Snia nel depuratore dell'ex Nylstar? La risposta è rinviata. Almeno è quanto emerso dalla

conferenza dei servizi, riunione tecnica convocata giovedì in Provincia a Monza alla

presenza delle amministrazioni comunali. Per Cesano Maderno c'erano i tecnici Davide

Cereda, responsabile ufficio lavori pubblici, e Alessandro D'Anna, dell'ufficio urbanistica.

Hanno invece potuto partecipare alle fasi introduttive del confronto Natale Zappella,

presidente di "Insieme per il Villaggio", ed Edgardo Zilioli, del "Comitato civico Villaggio

Snia", che hanno fatto da portavoce alle preoccupazioni degli abitanti del quartiere,

assolutamente contrari all'apertura di un centro di smaltimento rifiuti speciali.

«Le osservazioni che abbiamo presentato sono state sostanzialmente due - spiega Zilioli -

verificare se la Bte, al momento dell'autorizzazione regionale per realizzare l'impianto,

fosse proprietaria del depuratore dell'ex Nylstar e ancora se il nuovo im-» pianto prevede

la lavorazione di una frazione chimica, non più semplici reflui industriali, questo non

contrasta con la direttiva regionale che impedisce interventi di questa natura all'interno del

Parco delle Groane? Al momento non abbiamo ricevuto risposta, ma a quanto pare la

conferenza ha rinviato la decisione definitiva, scegliendo di fare ulteriori approfondimenti

sul tema».

Cristina Marzorati

Il Cittadino 17 dicembre 2011

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INCERTEZZA PER I CITTADINI EX NYLSTAR, ANCORA DUBBI

Ancora incertezza attorno all'ex depuratore Nylstar. Ma l'ipotesi di un sito di smaltimento per rifiuti speciali (ciò che la società napoletana «Bte» che ha acquistato l'area vorrebbe costruire) continua a preoccupare i cittadini dell'intera zona. Giovedì in Provincia di Monza e Brianza si è tenuta una conferenza dei servizi, ma dalla riunione tecnica non è emerso nulla di nuovo. Per conoscere il destino dell'ex Nylstar tutto è rimandato a data da destinarsi. Il Comune cesanese era rappresentato dai due tecnici Davide Cereda e Alessandro D'Anna . Al tavolo anche i due comitati di quartiere della Snia, che da tempo stanno cercando di contrastare il piano della «Bte», con Natale Zappella , presidente di «Insieme per il villaggio», ed Edgardo Zilioli , del comitato civico della Snia.

Il Giornale di Seregno 20 dicembre 2011

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Il Giornale di Desio 20 dicembre 2011

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Il Giornale di Desio 20 dicembre 2011

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Il Notiziario 23 dicembre 2011

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Il Cittadino 24 dicembre 2011

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Comunicato Stampa

Il possibile consenso dell’Amministrazione Provinciale di Monza e Brianza, alla trasformazione

dell’impianto di trattamento acque reflue, gia’ Nylstar, di via Groane al Villaggio Snia, in un

impianto per il trattamento di “…reflui speciali liquidi pericolosi e non…”, rischia di essere

l’ennesimo attentato alla qualità di vita degli abitanti del Villaggio Snia , di Mombello e di Limbiate.

Nonostante i pareri contrari dei Comuni di Cesano Maderno, di Limbiate e del Parco delle

Groane, nonostante la legge istitutiva del Parco e le sue norme lo vietino, nonostante un ricorso

pendente al TAR dei Comuni interessati, della LIPU e della passata Amministrazione Provinciale di

Milano, l’attuale Amministrazione Provinciale di Monza e Brianza NON ha ritenuto

opportuno interrompere l’iter per l’autorizzazione al nuovo impianto.

I Comitati e le Associazioni civiche, preoccupati per l’evoluzione negativa della situazione,

promuovono un pubblica riunione, per informare e sensibilizzare i Cittadini Contribuenti, le

Istituzioni e tutte le Componenti Sociali dei Comuni interessati, sui rischi ed i pericoli incombenti e

per sollecitarne il sostegno alle iniziative in atto, tese a scongiurare che, dopo i casi ICMESA ed

Acna, possa realizzarsi questo ulteriore attacco al diritto ad una vita senza pericoli per la

salute ed all’Ambiente.

La riunione si terra’ nella Sala Consiliare di Limbiate (Villa Mella)

Sabato 21 Gennaio 2012

ore 16,00

Associazione Piulimbiatemenocemento Associazione”Insieme per il Villaggio”

Limbiate Villaggio Snia- Cesano M

Associazione Comitato Civico Frazione Snia

Villaggio Snia- Cesano M

Limbiate: 12 Genanio 2012

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Il Notiziario 13 gennaio 2012

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Il Giornale di Desio 18 gennaio 2012

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Zona News 21 gennaio 2012

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Il Giornale di Desio 24 gennaio 2012

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Il Giorno 24 gennaio 2012

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Il Notiziario 27 gennaio 2012

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Il Cittadino 28 gennaio 2012

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Comunicato Stampa

I Comitati incontrano il Sindaco di Limbiate

Questa mattina una delegazione dei Comitati

Piulimbiatemenocemento

Associazione Comitato Civico Frazione Snia Cesano Maderno

Associazione”Insieme per il Villaggio” Cesano Maderno

ha incontrato, presso il Comune di Limbiate, il sindaco dr. De Luca.

In tale circostanza, come già preannunciato durante l’ Assemblea Pubblica di sabato 21 gennaio ’12,

abbiamo presentato e illustrato la mozione proposta e condivisa all’ unanimità dai numerosi

partecipanti.

Dopo aver ancora una volta ribadito le nostre preoccupazioni per il possibile consenso

dell’Amministrazione Provinciale di Monza e Brianza, alla trasformazione dell’impianto di

trattamento acque reflue, gia’ Nylstar, di via Groane al Villaggio Snia, in un impianto per il

trattamento di “…reflui speciali liquidi pericolosi e non…”, che rischia di essere l’ennesimo

attentato alla qualità di vita degli abitanti del Villaggio Snia , di Mombello e di Limbiate,

abbiamo chiesto

- un impegno ad integrare il ricorso pendente al Tar contro la Regione Lombardia e BTE, alla luce

dei dati emersi in questi ultimi anni ( il ricorso risale a gennaio ’07).

-nell’ interesse di tutti i cittadini abbiamo auspicato un sollecito all’attuale Amministrazione

Provinciale di Monza e Brianza , che fino ad oggi NON ha ritenuto opportuno subentrare nel

ricorso alla provincia di Milano contrastando l’iter autorizzativo del nuovo impianto.

Il signor Sindaco ha confermato il suo impegno nell’ azione di contrasto del progetto del depuratore

e ci ha invitati a fornire memorie ai fini di meglio integrare le conoscenze già in possesso dell’

Amministrazione.

Come comitati civici invitiamo tutte le forze politiche e le associazioni presenti sul territorio ad

esprimere con forza la propria contrarietà al progetto e di assumere tutte le iniziative necessarie per

difendere il nostro territorio da questo ulteriore attacco.

Associazione Piulimbiatemenocemento Associazione”Insieme per il Villaggio”

Limbiate Villaggio Snia- Cesano M

Associazione Comitato Civico Frazione Snia

Villaggio Snia- Cesano M

Limbiate: 28 Genanio 2012

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Il Giornale di Desio 01 febbraio 2012

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