DIARIO DI BORDO - TRE GIORNI NEL CILENTO

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Istituto Comprensivo Statale “SOCRATE – MALLARDO” Marano di Napoli D.S. Prof. ssa Teresa Formichella 1 DIARIO DI BORDO - TRE GIORNI NEL CILENTO VIAGGIO DI ISTRUZIONE - ANNO SCOLASTICO 2015-2016

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DIARIO DI BORDO - TRE GIORNI NEL CILENTO VIAGGIO DI ISTRUZIONE - ANNO SCOLASTICO 2015-2016

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MARANO DI NAPOLI

2 maggio 2016 – ore 07:30 PARTENZA Si PARTE

Siamo quaranta alunni, tre docenti, la signora Maria Luisa e l’autista; il motore dell’autobus è acceso…

La meta è il Cilento, una subregione montuosa della Campania in provincia di Salerno, nella zona meridionale della regione, dichiarato dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità. Anticamente il Cilento era parte della Lucania (insieme con il Vallo di Diano e il golfo di Policastro). Ne è rimasto segno nel dialetto, nelle tradizioni gastronomiche e nella toponomastica (Vallo della Lucania, Atena Lucana).

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PADULA 2 maggio 2016 – ore 11:30 CERTOSA DI PADULA La certosa di Padula, o di San Lorenzo, è una certosa situata a Padula, nel Vallo di Diano, in provincia di Salerno. Si tratta della prima certosa ad esser sorta in Campania, anticipando quella di San Martino a Napoli e di San Giacomo a Capri. Occupando una superficie di 51.500 mq, contando su tre chiostri, un giardino, un cortile ed una chiesa, è uno dei più sontuosi complessi monumentali barocchi del sud Italia nonché la più grande certosa a livello nazionale e tra le maggiori d'Europa. Dal 1957 ospita il museo archeologico provinciale della Lucania occidentale e fu dichiarata nel 1998 patrimonio dell'umanità dall’Unesco assieme ai vicini siti archeologici di Velia, Paestum, al Vallo di Diano e al Parco Nazionale del Cilento. Dal dicembre 2014 fa parte dei beni gestiti dal Polo Museale della Campania.

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Con attenzione ascoltiamo la guida!

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In alto la statua di San Lorenzo

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Particolare dell’altare

Intarsi dell'altare maggiore in scagliola, madreperla e lapislazzuli

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Chiostro grande La cucina

Nel Cinquecento il complesso divenne meta di pellegrinaggi illustri, come Carlo V che vi soggiornò con il suo esercito nel 1535 di ritorno dalla battaglia

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di Tunisi; secondo la tradizione fu in questa occasione che i monaci prepararono una frittata di mille uova.

PLANIMETRIA GENERALE

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1. Cortile 2. Stalle, granai, fabbri, pescherie, lavanderie, spezierie. 3. Foresteria antica 4. Chiostro della Foresteria 5. Chiesa

a) Sala del Capitolo dei Conversi b) Cappelle laterali c) Sacrestia

6. Sala delle campane 7. Sala del Capitolo 8. Sala del Tesoro 9. Chiostro del Cimitero antico 10. Cappella del fondatore 11. Refettorio

a) Chiostro del Refettorio 12. Cucina 13. Chiostro dei procuratori 14. Scala elicoidale 15. Quarto del Priore

a) Museo archeologico b) Cappella di San Giacomo c) Loggia d) Chiostro del Priore

16. Chiostro grande 17. Cimitero dei Priori 18. Celle dei certosini 19. Scalone ellittico 20. Giardino all'italiana

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LO SCALONE ELLITTICO

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LA SCALA ELICOIDALE COMPOSTA DA TRENTOTTO GRADINI MONOLITICI

Ore 13:10 - fine della visita guidata.

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PADULA

2 maggio 2016 – ore 13:30 PRANZO

Pranzo… colazione a sacco per procedere verso…

ASCEA MARINA

2 maggio 2016 – ore 15:30 PARCO ARCHEOLOGICO DI ELEA-VELIA L'antica città di Elea, che deriva il suo nome dalla sorgente locale Hyele, fu fondata intorno al 540 a.C. da un gruppo di esuli provenienti dalla città greca di Focea, nell'attuale Turchia, occupata dai Persiani. La città, nota nel V secolo soprattutto per le figure di Parmenide e Zenone, fondatori della famosa scuola filosofica eleatica, raggiunge un periodo di grande sviluppo in età ellenistica e in gran parte dell'età romana (fine IV a.C. - V sec. d.C.), quando il suo nome viene modificato in Velia. Con il Medioevo l'abitato si ritira sull'Acropoli, dove viene costruito un castello. Le strutture architettoniche della città antica sono immerse in una vasta area di macchia mediterranea e di rigogliosi uliveti costituendo uno splendido connubio tra archeologia e natura.

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E la pioggia rende tutto più affascinante!

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Foto di gruppo Il piccolo museo

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Splendido panorama! La torre

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CAPACCIO 2 maggio 2016 – ore 19:00 HOTEL PACE Prendiamo possesso delle camere

CAPACCIO

2 maggio 2016 – ore 20:00 HOTEL PACE Cena

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CAPACCIO 2 maggio 2016 – ore 22:00 HOTEL PACE Tutti a NANNA

CAPACCIO

3 maggio 2016 – ore 07:00 HOTEL PACE SVEGLIA, colazione e partenza per…

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CAPACCIO 3 maggio 2016 – ore 10:00 AZIENDA AGRICOLA TEMPIO

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Ricreazione dopo la visita all’Azienda Casearia Tempio

CAPACCIO 3 maggio 2016 – ore 13:00 HOTEL PACE

PRANZO

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CAPACCIO

3 maggio 2016 – ore 15:00 PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM Paestum, nome latinizzato del termine Paistom con il quale venne definita dopo la sua conquista da parte dei Lucani, è un'antica città della Magna Grecia chiamata dai fondatori Poseidonia in onore di Poseidone, ma devotissima a Era e Atena. L'estensione del suo abitato è ancora oggi ben riconoscibile, racchiuso dalle sue mura greche, così come modificate in epoca lucana e poi romana. In passato era nota anche come Pesto. È localizzata nella regione Campania, in provincia di Salerno, come frazione del comune di Capaccio, a circa 30 chilometri a sud di Salerno (97 chilometri a sud di Napoli). È situata nella Piana del Sele, vicino al litorale, nel golfo di Salerno, al nord del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. La località è munita anche di un piccolo scalo ferroviario denominato per l'appunto Paestum, e di due piccole località adiacenti alla stazione denominate Capaccio scalo e Lido di Paestum. Visita guidata al MUSEO

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Continua la visita guidata… AREA ARCHEOLOGICA

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Grazie prof. per la foto di gruppo.

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CAPACCIO

3 maggio 2016 – ore 20:00 HOTEL PACE Cena

Capaccio 3 maggio 2016 – ore 22:00 HOTEL PACE Tutti a NANNA

4 maggio 2016 – ore 07:00 HOTEL PACE

SVEGLIA, colazione e partenza per…

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AGROPOLI 3 maggio 2016 – ore 10:00 CENTRO STORICO E ANTICO DI AGROPOLI Importante centro costiero situato nel Cilento, alle porte occidentali del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, sul mar Tirreno all'estremità meridionale del golfo di Salerno ed a sud della piana del Sele. Il territorio di Agropoli è stato frequentato a partire dal Neoliticoda popolazioni dedite alla caccia e alla pesca. Alla foce del fiume Testene in passato c'era una baia, utilizzata dai Greci per scambi commerciali, sia prima che dopo la fondazione della vicina Poseidonia (Paestum). Sul vicino promontorio, che prese il nome di "Petra", a metà del VII secolo a.C. venne edificato un tempio dedicato ad Artemide. In epoca romana, a partire dal I secolo a.C. è attestata la presenza di un piccolo borgo marittimo, Ercula, in prossimità dell'attuale lungomare San Marco, destinato a servire da approdo anche per la vicina Paestum, il cui porto andava insabbiandosi. In seguito alle incursioni dei Vandali nel V secolo il borgo, difficilmente difendibile, venne abbandonato dagli abitanti, che si trasferirono sul vicino promontorio. Tra il 535 e il 553, con la guerra greco-gotica i Bizantini vi collocarono una roccaforte, che prese il nome di Acropolis ("città alta"). Fine del VI secolo vi si rifugiò il vescovo di Paestum per sfuggire ai Longobardi. Con l'arrivo di profughi bizantini dalla Lucania Agropoli si ingrandì e divenne sede di un vescovato. Nell'882 i Bizantini furono cacciati dai Saraceni, i quali costruirono un ribàt (nuova fortificazione): da qui partivano gli attacchi ai paesi vicini fino a Salerno. Nel 915 i Saraceni furono cacciati e Agropoli tornò in mano ai vescovi, che intanto si erano stabiliti a Capaccio. I vescovi dominarono la città per tutta l'epoca medioevale, insieme ai centri di Ogliastro ed Eredita, e ai villaggi di Lucolo, Mandrolle, Pastina, San Marco di Agropoli e San Pietro di Eredita, che componevano il feudo di Agropoli. Nel 1412 i feudi di Agropoli e Castellabate furono ceduti da papa Gregorio XII al re Ladislao di Durazzo (1386 – 1414) come parziale pagamento di debiti accumulati nell'arco di alcune guerre. Il 20 luglio 1436 Alfonso V d'Aragona concesse i feudi di Agropoli e Castellabate a Giovanni Sanseverino, già conte di Marsico e barone del Cilento, che come compenso doveva versare ai vescovi di Capaccio 12 once d'oro l'anno. Solo nel 1443 il re riprese possesso del territorio. Successivamente Agropoli passò sotto il dominio di diverse casate: tra il 1505 e il 1507 Rodrigo D'Avalos marchese di Vasto e, fino al 1552, i Sanseverino. In seguito alla perdita dei suoi possedimenti da parte del principe Ferrante, ultimo

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rappresentante dei Sanseverino, accusato di tradimento nel 1553, Agropoli passò ai D'Ayerbo d'Aragona, nel 1564 ai Grimaldi, nel 1597 agli Arcella Caracciolo, nel 1607 ai Mendoza, nel 1626 ai Filomarino già principi di Roccadaspide, nel 1650 ai Mastrillo, che si alternarono per un breve periodo con gli Zazzero d'Aragona. I Sanfelici, duchi di Laureana, conservarono il potere sulla cittadina fino all'abolizione del sistema feudale. Nel Ottocento Agropoli iniziò l'espansione oltre l'antico borgo. Dal 1811 al 1860 fece parte del circondario di Torchiara, appartenente al distretto di Vallo del Regno delle Due Sicilie. Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia fece parte del mandamento di Torchiara, appartenente al circondario di Vallo della Lucania.

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CAPACCIO

4 maggio 2016 – ore 13:30 HOTEL PACE

PRANZO e partenza per Marano di Napoli.