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Progetto “Tutto è ritmo” 2011/2012 Classe Prima Porzano pag.1 Diario di bordo Sperimentazione di matematica in classe 1ª Scuola Primaria di Porzano Anno Scolastico 2011-2012 Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca CIRCOLO DIDATTICO DI LENO Via De Giuli 1, 25024 LENO ( Brescia ) Tel 030.9038250 – Fax 030.9068974 C.F. 88004450172 E-mail : [email protected] - E – mail [email protected]

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Progetto “Tutto è ritmo” 2011/2012 Classe Prima Porzano

pag.1

Diario di bordo

Sperimentazione

di

matematica in classe 1ª

Scuola Primaria di Porzano

Anno Scolastico 2011-2012

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della

Ricerca

CIRCOLO DIDATTICO DI LENO

Via De Giuli 1, 25024 LENO ( Brescia )

Tel 030.9038250 – Fax 030.9068974

C.F. 88004450172

E-mail : [email protected] -

E – mail [email protected]

sito internet : www.ddleno.com

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Formatore : dott. Beppe Pea

Insegnanti coinvolti : Alise Lucia, Santoro Mirella

Classe 1a A - Scuola Primaria Porzano

Beppe Pea incontro di formazione 09/09/2011- presentazione sperimentazione

Sperimentazione depositata nell’istituto

Documentazione semplice e tabulare

Documentazione a disposizione dell’istituto e del ministero

Alunni e classi partecipanti alla sperimentazione con codici univoci

La documentazione può avere una parte comune e una parte specifica di ogni classe

Partecipano alla sperimentazione bambini di 4 anni, classi prime e classi terze

I test vanno valutati con parole: R; è riuscito; con qualche titubanza; non è riuscito; con aiuto; etc.

La documentazione completa deve essere consegnata entro il 1° settembre dell’anno successivo.

La sperimentazione è di tipo metodologico didattico e riguarda la matematica, essa accerta e verifica

strategie didattiche non tradizionali che devono essere giustificate. Il modo in cui si lavora in classe è

diverso e tutto questo deve essere motivato da problemi che in altri modi non si possono risolvere. La

motivazione deve essere fondata sul sapere epistemologico della disciplina, cioè in che modo si formano i

concetti nei bambini normodotati di quelle età, attraverso quali esperienze etc.

Un curricolo diverso da quello tradizionale ma con la garanzia del generare le strutture mentali richieste di

classe in classe e le strutture mentali devono produrre competenze.

I bambini saranno giudicati in base alle competenze raggiunte.

La competenza non è riuscire a rispondere in maniera giusta, ma capire quale mezzo mentale adoperare

per risolvere un problema.

In qualunque test si propongono problemi della vita reale e si ha il problem solving e le strutture mentali si

riesce a risolverli nella maniera più appropriata.

La didattica della disciplina deve essere basata sull’esperienza della vita, non esiste più la cattedralità della

lezione. I problemi sono basati su cose che i bambini hanno vissuto e possono rivivere, prima del lavoro sul

quaderno ci deve essere una situazione esperienziale.

PROGETTO SPERIMENTALE

PROGRAMMAZIONE AREA LOGICO - MATEMATICA

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Non si può fare matematica solo ed esclusivamente attraverso la scrittura delle cose matematiche. Le

forme linguistiche non danno concetti astratti, per ottenerle bisogna passare dalla proceduralità e questo in

tutte le discipline. Dopo la fase esperienziale vi è la traduzione attraverso le forme linguistiche. Per

ottenere l’astrazione c’è bisogno di un approccio con le tante forme linguistiche diverse riferite tutte allo

stesso concetto che servono a fare emergere il concetto stesso. Ogni forma linguistica fa emergere una

sfaccettatura del concetto per cui bisogna utilizzarne tante per rappresentare un concetto: spiegazione,

immagini, slide, movimento del corpo, produzione di disegni ecc.

La progettazione ci obbliga a vedere come sono i bambini realmente e qual è il loro modo di apprendere. Il

bambino è molto bravo sul piano dell’apprendimento analogico, cioè apprende in maniera corretta dal

punto di partenza delle conoscenze. Analogico vuol dire “ad imitazione degli altri”. Questo tipo di

apprendimento deve essere strutturato così all’inizio, ma deve essere completato sulla spiegazione del

perché per portare l’analogico al logico. I bambini devono imparare a chiedersi: “Perché ho ottenuto

questo risultato?” “lo stesso risultato può essere ottenuto in modo diverso?”. Questa è la conquista della

struttura mentale che può essere riferita ad altri contesti.

I bambini apprendono molto di più sulla base delle esperienze piuttosto che sulla base delle comunicazioni

linguistiche, sta a noi far passare il pensiero dell’alunno dall’analogico al logico per ottenere un

apprendimento duraturo.

Il bambino di oggi non possiede le strutture logiche, non è abituato a riflettere sulle situazioni e ad

affrontare problemi. Cosa fare? Bisogna propagandare alla famiglia un comportamento che tenga

maggiormente in considerazione che il loro figlio non è un robot e che questo ha ripercussioni sulla

formazione mentale, fisica e relazionale del bambino. Il non affrontare i problemi si riflette sul non

affrontare le categorie primitive logiche e quindi ritarda gli strumenti per affrontare le discipline. Vi è nei

bambini una forma limitata di esperienze di spazio, tempo e logica. Questo si può apprendere oggi con le

azioni che tendono ad affrontare dei problemi. Una questione importante è quella che si riferisce al tempo

che si ha a disposizione. Quando si affronta un problema, si sono tempi troppo lenti di comprensione e di

organizzazione delle procedure da eseguire.

Step

Titolo Periodo

n. 1 Avvio al concetto di numero e di operazioni: attività

iniziali.

Settembre/ottobre

n. 2 Giochi di memorizzazione. Il concetto di addizione. novembre

n. 3 Lavoro con i problemi: situazioni di partenza,

ragionamento, calcolo mentale.

dicembre

n. 4 Consolidamento del numero: contiamo,

confrontiamo, ordiniamo fino al 20.

gennaio

n. 5 Ordine temporale del numero. febbraio

n. 6 Rappresentare il numero: le cassettiere. marzo

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n. 7 Problemi e confronto fra numeri: dalla realtà alla

rappresentazione grafica-simbolica, numerica, ecc...

aprile

n. 8 Avvio al mondo della geometria: le regioni

numerate.

maggio / giugno

n. 9 Prove di fine anno giugno

Matematica – Progetto Pea - Classe 1 A - settembre/ottobre - Anno scolastico 2011/2012

Beppe Pea incontro di formazione 27/09/2011- progettazione settembre /ottobre

Scuola Primaria classe 1°:

I bambini arrivano allo sbaraglio sul piano comportamentale. Normalmente i bambini di 1° hanno un’età

mentale non sempre adeguata. Sul fatto mentale bisogna fare degli accertamenti. Vi sono test che danno

risultati molto seri e sanno valutare bene il bambino.

I testi Ghestalt valutano il modo di dominare lo spazio mentale attraverso attività grafiche e attraverso lo

spazio del foglio.

Test Ghestalt: pagina formato A4 disegnare 7 – 8 grafismi collocati e distribuiti equamente sulla pagina e si

fanno fotocopie da dare ai bambini che li devono riprodurre. La produzione di ogni bambino viene

trattenuta per fare altri test di confronto a gennaio ed alla fine dell’anno e controllare i progressi di ogni

bambino. Il test serve a controllare le capacità relative a spazio/tempo, logica e numero. Il bambino deve

riprodurre su foglio A4 bianco, non è possibile usare righelli, tempo di produzione 10 – 15 minuti, non di

più. Il giudizio deve essere dato sulla capacità e sul modo di interpretare le figure. L’obliquità fatta male

indica che il bambino non è lateralizzato. Chi non finisce entro il tempo stabilito ha comunque finito la

prova. Si valuta se vi è la vicinanza, l’inclusione, l’obliquità, se è rispettato il ritmo dei puntini e del

tratteggio. Nelle forme tratteggiate o puntinate vi è anche la quantità e quindi una verifica sul tempo e sul

numero, vi è anche la corrispondenza spaziale e la logica. Il test va fatto per avere una rappresentazione

spazio-temporale della logica e del numero nella situazione iniziale, intermedia e finale.

Cominciare a fare lavori sul piano motorio che riguardano il ritmo e lo spazio.

È importante cominciare a fare esperienze di tipo logico aritmetico e matematico. I numeri sono presenti in natura e bisogna affrontarli così come sono presenti.

Bisogna far fare ai bambini esperienze logico aritmetiche e poi tradurle in forme linguistiche perché il bambino possa estrarre l’esperienza.

Bisogna protendere la fase dell’esperienza, la riflessione e il codificare, mettendo in evidenza le cose essenziali, sottolineando quelle 2 o 3 cose che danno senso a quella esperienza. L’aritmetica è pura astrazione, quindi bisogna portare il bambino a fare astrazioni dall’esperienza fatta.

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Le esperienze aritmetiche sono quelle che riguardano il numero. Si danno dei problemi che loro svolgono a livello di azione.

Gioco del tiro al bersaglio. Pannello di moquette incollata su compensato ed appesa al muro e si fanno allenare i bambini tirando una pallina con intorno il velcro. Si organizzano due squadre e si danno le regole del gioco spiegandole molto chiaramente. Si tira con un piede avanti appoggiato su una striscia di riferimento. Si da un valore allo spazio del tiro a segno, concordandolo con i bambini: il centro vale 3 punti, lo spazio intorno al centro vale 2 punti, lo spazio più periferico vale 1 punto, il tiro fuori dal bersaglio vale NIENTE. Ogni bambino deve tenere a mente il punteggio. I punti devono essere testimoniati da qualche cosa (es. mattoncini lego). Alla fine del gioco ogni bambino mette i propri mattoncini sul banco e si aggiungono per formare il punteggio della squadra. Si fanno alla lavagna delle tabelle con il nome della squadra ed ogni giocatore segna un quadrato per ogni punto. Prima si fa l’esperienza a livello motorio e poi si disegna sul foglio una lineetta orizzontale che rappresenta il banco e la colonna di quadrettini uno sull’altro che rappresenta il punteggio. L’istogramma solido fatto con i mattoncini rende l’idea di chi ha vinto e l’istogramma sul quaderno registra i risultati. Così si fa matematica sia dal punto di vista dell’esperienza sia dal punto di vista matematico computistico e avviene il processo dell’astrazione. “Il centro vale 3” è il concetto di valore numerico senza contare. Il bambino per possedere questo valore ha bisogno di utilizzare tante forme linguistiche; quando si fanno prendere tre mattoncini per vedere quanti punti, deve contare fino a tre mattoncini, in questo modo sollecitiamo dei valori organizzati sotto forma di cardine. Quando i bambini aggiungono i mattoncini per ottenere l’istogramma solido, vedono un numero che diventa dimensionale in altezza. Se chiedo quanti punti, ha fatto una squadra, bisogna contare e quindi fare un’operazione di cardine. Con quest’esperienza si stimola il concetto di valore, del numero cardinale, la distribuzione, l’ordinamento, il confronto dei risultati; l’istogramma solido dà termini di altezza e la conta fa fare delle operazioni cardinali. Si abitua il bambino ad avere sotto controllo tutti gli aspetti del numero. Si presentano delle esperienze, delle forme linguistiche sia a livello manipolatorio sia a livello grafico che permettono di astrarre il concetto matematico.

Shanghai. Costruiti dai bambini con spiedini colorati con 3 – 4 colori al massimo. Lo shanghai conviene farlo alla fine di ottobre poiché occorre una coordinazione oculo manuale fine. Lo shanghai ha valori convenzionali rosso, giallo, verde, blu da pattuire con i bambini ed il patto va registrato in uno schema di regola del gioco in maniera chiara e visibile

Inventare 4 o 5 di questi giochi per allenare i bambini. Verso la fine di ottobre scrivere accanto agli

istogrammi il numero in cifra araba.

Step n°1 – Avvio al concetto di numero e di operazioni: attività iniziali.

Traguardi formativi

ministeriali

1. L’alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà.

2. Percepisce e rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura.

3. Utilizza rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni significative per ricavare informazioni.

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Obiettivi formativi

Competenze

I numeri da 0 a 9. Confrontare le quantità numeriche attraverso la corrispondenza tra i loro elementi. Confrontare le quantità numeriche di due realtà attraverso la corrispondenza tra i loro elementi Individuare la corrispondenza tra numero e quantità.

Memorizzare i numeri da 0 a 9. Contare in senso progressivo da 0 a 9. Contare in senso regressivo da 9 a 0. Stabilire una relazione d’ordine tra due numeri.

Strategie e

Modalitàorganizzative

Esperienze corporee e di movimento in palestra.

Apprendimento cooperativo.

Lavoro di gruppo.

Giochi di squadra

Attività

Giochi di squadra finalizzati alla scoperta dei numeri e all’avvicinamento

alle operazioni. Conteggio e somma di quantità-mattoncini.

Raggruppare oggetti per caratteristiche o per numero.

Avvio alla attività e costruzione dei grafici individuali, di piccolo gruppo e di

classe.

Ascolto riproduzione orale.

Giochi matematici.

Formare i numeri con materiale strutturato. (mattoncini, regoli, linea dei

numeri)

Rappresentazione

Esperienza operativa.

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Descrizione dell’attività Vengono distribuiti i test Gestalt, tenendo conto delle indicazioni date durante la programmazione.

Tabulazione risultati della classe.

Rilevazione prove GESTALT

DATA……settembre/ottobre…………………………..

CODICE

ALUNNO

Prova 1 Prova 2 Prova 3 Prova 4 Prova 5 Prova 6 Prova 7 Prova 8

……….

…… …… ……

. . . . . . . . .

1AP01 R NE CT NR CT CT NR NR

LEGENDA:

R= ok riuscita

CT= con qualche titubanza

CA= con aiuto

NR= non riuscita

NE= non eseguita

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Durante il mese vengono presentati i numeri secondo le esperienze vissute in natura a partire dal proprio corpo. I bambini riconoscono e attribuiscono il numero alla quantità: es. uno come la bocca, due come gli occhi…..sette i colori dell’arcobaleno

Per tutti i numeri presentati viene mostrato e segnato il verso e la sequenza del movimento per la

produzione

Gioco del tiro al bersaglio: affinchè i bambini possano misurare forza, distanza e mira del tiro. Al

punteggio ottenuto vengono associati dei mattoncini, a fine partita ogni squadra costruisce la propria torre. Si assume la consapevolezza della quantità maggiore associata all’altezza della torre.

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Vengono realizzati vari giochi tra cui la costruzione di un mazzo di 40 carte (10 per ogni seme) con semi scelti e disegnati dai bambini.

Gioco del tiro alla fune, per calibrare la forze e spostare il baricentro

Gioco dei giri in pista , per esercitare la resistenza e la concentrazione mentale.

Varie camminate con posture diverse per permettere una migliore coordinazione degli arti: o Gattonare o Strisciare sulla pancia; strisciare sulle cosce; strisciare sulle braccia;

Varie camminate sulle mani, in punta dei piedi e sui talloni, per esercitare atti pressori. Questi esercizi sviluppano la guaina mielinica e di conseguenza il sistema nervoso ci comunica la consapevolezza delle azioni commesse, il cervello stabilisce se l’azione compiuta è giusta.

Gioco della carriola. Eseguito in coppia: un bambino cammina sulle mani e l’altro lo conduce afferrandogli le caviglie. Si esegue un percorso.

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Giochi di movimento e con la palla. I bambini interiorizzano l’esperienza anche attraverso il disegno.

Beppe Pea incontro di formazione 27/10/2011- progettazione novembre

Scuola Primaria classe 1° :

Valutazione dei test di ingresso effettuati. Se il bambino tiene separate le due figure vuol dire che manca di

logica, in alcune figure manca l’obliquità e quindi il bambino non è lateralizzato. Valutazione ritmo, cardine,

numero, vicinanza, separazione, verticalità. Il lavoro spazio temporale è molto importante. Molto lavoro da

fare sulla questione spaziale e temporale, il ritmo è carente e porta tante difficoltà matematiche.

Lavorare con giochi dinamici scegliendo il tempo dell’azione

Lavori sul ritmo, agire in chiave ritmica, per questo tipo di categorie mentali chiedere meglio alla Piccinini

Cominciare ad associare il numero alle varie forme linguistiche.

Proporre il numero in forma dimensionale dove il quadretto è l’unità di misura. Devono essere loro a cercare nella quadrettatura i riferimenti. Quando manca il ritmo manca anche la capacità di misurazione.

Fare giochi in cui c’è il valore, la somma di valori. Cardine, dimensione, ordine. Confronti. Continuare a proporre questi tipi di giochi.

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Giochi di motricità che i bambini non hanno praticato. Nella pallacanestro c’è il lancio a pendolo, il lancio basso. Lanci bassi di ogni genere, lanci di figurine, frisbee e tutti i lanci di oggetti piatti serve a dare direzionalità. Il bambino seduto a gambe divaricate deve lanciare un frisbee verso una scala di valori costruita con nastro adesivo colorato per terra dove il punteggio è ottenuto dalla posizione in cui si è fermato il frisbee.

Per la scarsa capacità di coordinamento proporre giochi dove ci sono scatti, scelte del tempo e capacità di coordinarsi con gli altri. Gioco del pendolo con un sacchetto che arriva all’altezza della pancia del bambino alla fine della corda. Proporre corse con il pendolo attivato ed il bambino che deve, correndo schivare il pendolo facendo un percorso rettilineo. Poi provare lo stesso percorso con due pendoli che si incrociano.

Attività di memorizzazione di ritmi e suoni (proposti anche da Patrizia Piccinini) per vedere se il bambino è in grado di contare e nello stesso tempo tenere a mente altre cose. Apparecchiare per 6 persone significa contare e contemporaneamente organizzare altre azioni che sono quelle di andare a prendere gli oggetti che servono per apparecchiare.

La memoria è molto efficace sulle sequenze temporali e poco efficace sulle sequenze spaziali. Esercizio con due corde messe a terra una rossa e l’altra blu che si intersecano in maniera da generare il dentro e il fuori. L’insegnante mette delle forme di cartoncino molto diverse tra loro in posizioni ben chiare il bambino deve guardare bene lo schema proposto a terra dalla maestra e quando la maestra copre lo schema lui deve rifarlo alla lavagna di velcro adoperando corde di velcro e forme adesive.

Se il bambino deve affidare alla memoria il ricordare tutte le figure diventa un esercizio difficile, ma

se si associano le figure a degli argomenti e ad associazioni di idee è più facile. Bisogna fare le

associazioni con il numero di vertici di ogni figura. Il cerchio 0 vertici, la luna 2, il triangolo 3, il

quadrato 4, la stella 5 vertici. Resta da associare la posizione. Luna e stella insieme nel blu, cerchio

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e quadrato nel rosso, triangolo al centro. Fatto così diventa più facile da tenere in memoria. Se

un’associazione è difficile sul piano temporale uso quello spaziale e viceversa.

Altro gioco da potere fare: 4 corde di colore diverso

L’insegnante si sposta sulla corda rossa e batte 3 colpi con il tamburello, poi va sulla corda gialla e

batte 3 colpi, sulla corda verde 2 colpi di tamburello. Fatto ciò l’insegnate dice al bambino di

muovere un passo per ogni colpo sentito nella direzione della corda in cui sono stati prodotti i colpi

di tamburello. Tutti i bambini effettuano il percorso. Fatto ciò si riproduce l’esperienza sul

quaderno. Lo stesso esercizio si può fare con 3 bambini : 1 comanda, 1 batte i colpi con il

tamburello e sceglie la posizione ed il terzo fa il percorso.

Ricapitolando: interpretazioni, memorizzazioni e categorie spazio temporali, conteggi finali con il segno +

per indicare aggiungo.

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Step n° 2 Giochi di memorizzazione. Il concetto di addizione.

Traguardi formativi

ministeriali

1. L’alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà.

2. Percepisce e rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura.

3. Utilizza rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni significative per ricavare informazioni.

4. Affronta i problemi con strategie diverse e si rende conto che in molti casi possono ammettere più soluzioni.

5. Riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti ad un unico ambito) mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il procedimento seguito.

Obiettivi formativi

Competenze

I numeri da 0 a 9. Confrontare le quantità numeriche attraverso la corrispondenza tra i loro elementi. Confrontare le quantità numeriche di due realtà attraverso la corrispondenza tra i loro elementi Individuare la corrispondenza tra numero e quantità.

Memorizzare i numeri da 0 a 9. Contare in senso progressivo da 0 a 9. Contare in senso regressivo da 9 a 0. Stabilire una relazione d’ordine tra due numeri.

Strategie e

Modalità organizzative

Esperienze corporee e di movimento in palestra.

Apprendimento cooperativo.

Lavoro di gruppo.

Giochi di squadra

Attività

Giochi di squadra finalizzati alla scoperta dei numeri e all’avvicinamento

alle operazioni. Conteggio e somma di quantità-mattoncini.

Raggruppare oggetti per caratteristiche o per numero.

Attività e costruzione dei grafici individuali, di piccolo gruppo e di classe.

Ascolto riproduzione orale.

Giochi matematici.

Formare i numeri con materiale strutturato. (mattoncini, regoli, linea dei

numeri)

Uso degli strumenti musicali.

Corrispondenza suono-quantità, movimento.

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Rappresentazione

Esperienza operativa.

Utilizzo dei cerchi

Descrizione attività:

Si lavora sulla reversibilità del numero, quindi 9 che può diventare 5+4 oppure 10-1, quindi

abbiamo pensato al numero come fatto da più parti diventando un'espressione; aiutandoci con i

regoli abbiamo lavorato con GLI AMICI del 10-9-8-7-6-5-4-3-2.

Durante il mese abbiamo costruito un mazzo di carte con quattro semi, abbiamo condotto giochi

del tipo SCOPA o RUBA MAZZO, sottolineando che la somma è una relazione tra i numeri,

evidenziando che quando riesco a prendere due carte a terra lo faccio con una terza carta che ho

in mano.

Giochi di motricità

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Gioco del pendolo: il pendolo viene lanciato da una insegnante ed ogni bambino deve calcolare il

movimento del pendolo e scattare per la partenza evitando il pendolo.

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Foto attività ad un pendolo gestito dalle insegnanti

A due pendoli gestito dalle insegnati i pendoli hanno movimento alternato.

A due pendoli gestito dai bambini. Adesso anche sono i bambini che muovono il pendolo con

andamento ritmico.

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I bambini devono passare con un brevissimo intervallo tra di loro, senza perdere d’occhio i due

pendoli.

ritmi e sequenze attività corporea.

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Dalla percezione corporea al quaderno

Beppe Pea incontro di formazione 23/11/2011- progettazione dicembre

Scuola Primaria classe 1°:r

Resoconto delle esperienze proposte. Schemi con l’uso della lavagna di velcro. Lavoro con i reticoli formati

dal nastro adesivo colorato. Bisogna lavorare ancora con dentro e fuori relativamente alle sacche polmonari

che richiedono una decisione della mente e un controllo fine del diaframma.

Una cannuccia con un bicchiere pieno d’acqua. Il bambino dopo avere inspirato non deve fare uscire le bolle.

spostare palline con una cannuccia attraverso un grande soffio senza farle uscire dal banco.

Si fanno lavori anche sulla logica, bisogna cominciare a lavorare sui problemi additivi e sottrattivi che sono la congiunzione tra il mondo dell’aritmetica e dei numeri ed il mondo della realtà. Esistono realtà più difficili che sono i problemi. Un’operazione aritmetica consiste nel fare un’operazione addizionale tra due numeri che dà un terzo numero che si chiama somma. I bambini tendono a sommare i numeri per formare un’unica quantità che si ottiene contando le quantità messe insieme, ma questo non è somma. Per essere somma i due numeri devono essere presentati come addendi. La somma è un fatto anche di logica, cioè una relazione tra due numeri, infatti, quando si scrive aritmeticamente si scrivono tre numeri 4 + 4 = 8 e la terza realtà si deve vedere sempre. Tra i giochi di carte il gioco che rappresenta l’operazione è il gioco della scopa. Le regole saranno

più semplici ma devono essere chiare. Il 7 è la terza carta che fa la somma tra la carta 4 e la carta 3.

L’addizione è il cogliere nessi tra una cosa che è la somma e altre due che sono gli addendi.

Abbiamo fatto fare, attraverso le scorse esperienze, somme che i bambini non considerano somma

ma aumento di punteggio: vince chi ha più mattoncini.

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Progetto “Tutto è ritmo” 2011/2012 Classe Prima Porzano

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Qui il bambino comincia a pensare in termini additivi un modo da prendere più carte. Il numero 7

allora sarà visto come 6 + 1 oppure 3 + 4 oppure 5 + 2 per potere fare una presa di più carte.

L’espressione aritmetica è trovare un numero che è formato da un’altra espressione aritmetica.

Nella realtà per capire una cosa la devo ricondurre ad altre cose. Il numero 34 lo penso come 10 +

10 + 10 + 4 che è un’espressione di 34 ed il pensiero di una sequenza di operazioni che mi danno

34. Ci interessa che i bambini facciano addizioni per trovare la somma ma anche l’operazione

inversa cioè il numero o somma è l’addizione di addendi e l’addizione di addendi è la somma.

Non bisogna lasciare il numero per come lo si scrive o come lo si dice ma bisogna farlo diventare

quello che è più comodo per il bambino: operazioni additive e sottrattive con problemi di addizione

e sottrazione ma anche operazioni in cui il numeri viene pensato in tanti modi. I numeri amici del

10 servono per abituare il bambino a pensare il 10 in tutti i modi possibili e scegliere quelle coppie

che servono per risolvere il problema. Il gioco delle carte, per questo scopo fa miracoli. Amici dell’8,

del 7 del 9 del 6. Regoli, muro dei regoli. La somma non è fatta dagli addendi ma è in

corrispondenza agli addendi.

Giovanni ha in tasca 2 euro e io ho in tasca 5 euro. Francesca ha in tasca quanto Giovanni + me.

Quanto ha in tasca Francesca? La somma che Francesca ha in tasca non è il denaro di Giovanni né il

denaro mio, ma è la somma cioè un valore uguale alle somma dei due addendi. Fare trovare

espressioni e far esercitare i bambini con il calcolo additivo e sottrattivo.

Fare rappresentare in maniera esecutiva i concetti e identificare le frasi con il problema

DATI

OPERAZIONE

RISULTATO

IL BANBINO SI TROVA SU UN GRADINO DELLA SCALA

IL BAMBINO SALE 2 GRADINI ALLA FINE SI TRAOVA SU UN ALTRO GRADINO

Il testo può essere: Giovanni si trova sul 3° gradino ma sale 2 gradini e alla fine su quale gradino si troverà? In senso

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Progetto “Tutto è ritmo” 2011/2012 Classe Prima Porzano

pag.26

Ma il bambino può raccontare la storia secondo un altro ordine: com’era in partenza, com’è il risultato finale ed in conseguenza cos’è successo: Giovanni si trova sul 3° gradino, alla fine si trova sul 5° gradino perché è salito di 2 gradini. Oppure:

Giovanni sale di 2 gradini, sapendo che prima si trovava sul 3° gradino , adesso si troverà sul 5° gradino. La storia in strisce si può leggere in modi diversi e la differenza è tra formale e semantico, è logica ed è l’analisi delle cose, è il capire che le cose si possono dire in tanti modi e non solo in termini di continuità di tempo: e poi, e poi, e poi …… Dalle storie si devono estrarre le cose importanti e se si vuole fare un’astrazione aritmetica si lascia perdere tutto tranne i soggetti aritmetici, le quantità, gli ordini, cioè i numeri.

3 + 2 = 5

Posso poi associare un’atra situazione problematica che la stessa astrazione ma con un’altra situazione.

3 + 2 = 5

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Progetto “Tutto è ritmo” 2011/2012 Classe Prima Porzano

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Step n° 3-4 Giochi di memorizzazione. Il concetto di addizione.

Traguardi formativi

ministeriali

1. L’alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà.

2. Percepisce e rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura.

3. Utilizza rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni significative per ricavare informazioni.

4. Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali.

Obiettivi formativi

Competenze

Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo. Situazioni problematiche relative ad aggiunta/unione. Scrittura formale delle operazioni addizione e sottrazione.

Strategie e

Modalità organizzative

Esperienze corporee e di movimento in palestra.

Apprendimento cooperativo.

Lavoro di gruppo.

Giochi di squadra

Attività

Giochi di squadra finalizzati alla scoperta dei numeri e all’avvicinamento

alle operazioni. Conteggio e somma di quantità.

Raggruppare oggetti per caratteristiche o per numero.

Attività e costruzione dei grafici individuali, di piccolo gruppo e di classe.

Ascolto riproduzione orale.

Giochi matematici.

Formare i numeri con materiale strutturato. (mattoncini, regoli, linea dei

numeri)

Uso degli strumenti musicali. Corrispondenza suono-quantità, movimento.

Rappresentazione

Esperienza operativa.

Utilizzo dei cerchi

Descrizione attività: I bambini fanno il libretto del trasforma numeri in cui riescono a vedere il numero come segno

grafico nel disegno della varie rappresentazioni della realtà o della fantasia. questo esercizio dimostra come i bambini dominano il numero nella sua forma scritta.

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Progetto “Tutto è ritmo” 2011/2012 Classe Prima Porzano

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Progetto “Tutto è ritmo” 2011/2012 Classe Prima Porzano

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Si effettuano schemi ed esercizi con i reticoli, ma al posto della lavagna velcro e nastro adesivo,

abbiamo utilizzato la lavagna e i gessetti. Esercizi in palestra sul dentro e fuori.

Si formalizzano le operazioni mentali in quelle scritte e si evidenzia la somma come relazione tra due numeri.

Si eseguono sul quaderno i problemi effettuando una traslazione della realtà attraverso la scrittura formale delle operazioni.

Lavoriamo con i primi problemi realizzando una sorta di congiunzione tra realtà e numero, si lavora

nella vita reale.

Si effettuano prove ed esperimenti in palestra.

Si trasferisce l'esperienza sul quaderno.

Si analizza il problema a partire da più punti di vista. Si stimolano i bambini al racconto (visto da più

punti) cambiando l'ordine della successione delle figure. Ad ogni situazione rappresentata

corrisponde un'espressione numerica.

Si è tenuto fissi i numeri ma non la situazione problematica.

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Progetto “Tutto è ritmo” 2011/2012 Classe Prima Porzano

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Beppe Pea incontro di formazione 17/01/2012- progettazione gennaio / febbraio

Classe 1° Primaria:

E’ stato fatto il piano discretizzato con i bolli colorati e gli strumenti. Adesso si deve fare diventate il

numero una operazione, cioè fino ad ora si è agito con problemi il cui risultato delle operazioni dava un

numero. Adesso bisogna fare l’operazione inversa cioè partire dal numero e farlo diventare

operazione. Per questo percorso occorre circa un decennio. Come si fa a fare questo lavoro? Mettendo

in evidenza un numero tramite le sue parti. Il numero 352 è la rappresentazione di 300 + 50 + 2 il

numero deve diventare legame operativo ed insegno una parte di calcolo combinatorio in modo da

ottenere il numero. Abbiamo fatto trovare a cosa corrisponde il regolo marrone e che un solo modo

per ottenere quel regolo. Adesso bisogna fare i numeri non più come dimensione ma come quantità.

Lavoriamo con cerchi e cominciamo con dei codici che esprimono valori. Si entra in una combinazione

in cui le quantità devono essere 4. L’unità, la duina, la quartina e l’ottina, sono i cardini della base 2. Un

numero è la combinazione di questi cardini 1,2,4,8. Introdurre altre operazioni oltre l’addizione e

introdurre altre combinazioni. Quartina è come dire quella cosa vale per 4. La decina è come dire

quella cosa vale per 10, ma non è 10.

1,2,4,8 sono valenze di base o valenze di partenza. Queste cose si devono proporre prima sul piano

esperienziale attraverso il corpo e poi si passa alle espressioni scritte del numero.

I colori sono codici , la barra in basso è un riferimento rispetto alla posizione. Giallo e rosso sono le

posizioni lontane. Verde e blu sono le posizioni vicine. Blu e giallo sono le posizioni a destra. Verde e

rosso sono le posizioni a sinistra.

In seguito metto in fila degli strumenti e genero una corrispondenza tra una struttura lineare e una

spaziale.

GRANCASSA TAMBURO PIATTI TRIANGOLO

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Progetto “Tutto è ritmo” 2011/2012 Classe Prima Porzano

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Voglio che il bambino entri nel percorso a gambe divaricate rosso / blu, suono grancassa e triangolo,

quindi il bambino si muove occupando gli spazi che vengono indicati dal suono degli strumenti. Se

suono tre strumenti il bambino occupa i tre spazi utilizzando i 4 arti. Poi aggiungo 4 palline nel giallo

che esprimono il numero 4, 8 nel rosso, 2 nel verde e 1 nel blu. Se voglio indicare il numero 4 suono il

tamburo una volta. Gli spazi esprimono la quartina, la duina, l’ottina e l’unità. L’insegnante suona e il

bambino entra negli spazi , occupa due spazi e , contando gli oggetti che sono presenti negli spazi

occupati, pronuncia la somma. Poi chiedo al bambino di andare a suonare il numero 7, all’inizio le

regole sono : un suono per ogni strumento e quindi il bambino comincia a pensare in termini di

reversibilità del pensiero. La regola per trovare qualsiasi numero è quella di partire sempre dalla

valenza più grande vicino al numero richiesto. I numeri devono essere sempre concepiti e pensati a

partire dal numero maggiore.

Si lavora sul banco dividendolo in 4 parti, per i bambini che ne hanno bisogno si possono mettere i

bollini adesivi che indicano le quantità e si gioca chiedendo a tutti i numeri che possono formare con

due dita.

Quando il bambino trova il numero lo scrive:

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Progetto “Tutto è ritmo” 2011/2012 Classe Prima Porzano

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3= duina + unità (prima si deve partire sempre dal numero più grande). Per brevità si può usare D= duina, U=unità, Q=quartina, O=ottina. Allora 3= D+U; 5=Q+U; 6= Q+D; 12= O+Q. il confronto tra bambini fa capire a chi non ha trovato tutte le combinazioni quali sono le combinazioni mancanti. Con tre dita quante combinazioni diverse posso avere? Con quattro dita si ottiene solo il numero 15. Adesso il numero si esprime con uno sviluppo nel tempo. Colori, strumenti, palline, quantità. Poi si ripropone lo stesso schema dei cerchi ma il bambino si posiziona in mezzo tra i cerchi. Per ottenere il numero 5 il bambino si sposta con il piede avanti a desta e con l’altro piede in dietro a destra e cerca di memorizzare i movimenti compiuti. Sul banco, poi si divide come prima ma al centro si mette una pallina di pongo, che rappresenta il bambino stesso ed al pongo si mettono delle cannucce che rappresentano il movimento. Ogni volta le cannucce vanno infilate per indicare le quantità del numero richiesto. Passando a livello grafico si costruisce una scheda

X

X

X

X

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Progetto “Tutto è ritmo” 2011/2012 Classe Prima Porzano

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La scheda deve proporre:

icona di oggetti

icona dei cerchi

icona del banco diviso in quadrati

icona della pallina di pongo. Nell’esempio si vede la scheda compilata con la rappresentazione del numero 9 nei modi conosciuti e rappresentati dalle varie icone. Chiedere ai bambini di rappresentare tutti i numeri conosciti fino al 15 più il niente = 0. Chiedere ai bambini di leggere tutti i numeri che si possono formare con la scrittura a raggiera, cioè con i raggi che escono dalla pallina di pongo. I bambini possono scrivere e leggere attraverso il codice posizionale del bastoncino sulla pallina di pongo i numeri che vogliono e creano un codice che possono spiegare ai genitori. Si devono fare le carte, senza colore, 16 per ogni bambino. Ogni bambino deve colorare i cerchi e formare il proprio mazzo di carte costruito con i 16 numeri incluso lo zero. Nel rettangolo posto alla base ogni bambino scrive il proprio nome. Preparare le carte per la prossima volta.

Step n° 5 Ordine temporale del numero

Traguardi formativi

ministeriali

1. L’alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà.

2. Percepisce e rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura.

3. Utilizza rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni significative per ricavare informazioni.

Obiettivi formativi

Competenze

Leggere i numeri naturali, con la consapevolezza del valore che le cifre hanno a seconda della loro posizione, confrontarli e ordinarli

Strategie e

Esperienze corporee e di movimento in palestra.

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Modalità organizzative

Apprendimento cooperativo.

Lavoro di gruppo.

Giochi di squadra

Attività

Giochi di squadra finalizzati alla scoperta dei numeri e all’avvicinamento

alle operazioni. Conteggio e somma di quantità.

Raggruppare oggetti per caratteristiche o per numero.

Attività e costruzione dei grafici individuali, di piccolo gruppo e di classe.

Ascolto riproduzione orale.

Giochi matematici.

Formare i numeri con materiale strutturato. (mattoncini, regoli, linea dei

numeri)

Uso degli strumenti musicali. Corrispondenza suono-quantità, movimento.

Rappresentazione

Esperienza operativa.

Utilizzo dei cerchi

Descrizione attività:

Lavoro in palestra con i cerchi colorati così come dettato nella programmazione. Ogni

bambino indica una quantità con il corpo

Prima con i riferimenti di palline inserite nei cerchi per determinarne le quantità

Il numero 1

Il numero 3

Il numero 6

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pag.35

Il numero 7

Il numero 10

L’esperienza sul quaderno

In seguito solo con i cerchi colorati

Il numero 6

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pag.36

Il numero 7

Il numero 10

Si eseguono esercizi di interpretazione del numero attraverso i suoni scanditi con gli

strumenti.

Si eseguono esercizi in cui il bambino ascolta la musica prodotta dalla maestra e lo traduce in

numero; altresì il bambino prova a scandire con gli strumenti il numero suggerito dalla

maestra.

In classe vengono allestiti i banchi per eseguire la scrittura e la lettura dei numeri prima con

le dita e poi con il pongo e le cannucce ( vedi programmazione).

Il numero 3 con le dita

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Il numero 6 con le dita

Il numero 7 con le dita

Il numero 9 con le dita

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Il numero 14 con le dita

Ed adesso prepariamo le cannucce ed il pongo

Il numero 2 con le cannucce

Il numero 8 con le cannucce

Le esperienze fatte in palestra con il corpo diventano esercizi sul quaderno

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pag.39

Dall'esperienza dei cerchi si costruiscono le carte per eseguire giochi nell'individuazione dei

numeri ( 0-15 ).

Beppe Pea incontro di formazione 28/02/2012- progettazione marzo

Classi Prime: La scorsa volta avevamo lavorato sulla struttura del numero sulla base 2 e sul fare le carte. Le carte venivano usate per giocare e fare calcolo mentale additivo e sottrattivo. Con le carte costruite con il riferimento colore, in qualsiasi modo viene messa sul tavolo si ha un riconoscimento. Giocando a scopa se c’è giù una carta “5” e una carta “niente”, il bambino che ha una buona concezione del numero con la carta 5 prende anche la carta niente perché 5+0=5. Le carte sono 32, 16 per ogni b., vengono mescolate e vengono date 4 carte ed ogni bambino e 8 carte a terra. Ogni b. scoprirà che per fare la maggiore combinazione deve guardare le carte più piccole che si trovano per terra e le maggiori in mano in modo da ottenere in una sola presa il maggior numero possibile di carte. Vince il gioco chi ha preso più carte. In questo gioco i bambini fanno operazioni additive e sottrattive e man mano

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Progetto “Tutto è ritmo” 2011/2012 Classe Prima Porzano

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cominciano a ricordare le carte che sono uscite e fanno anche previsioni sulle carte che può avere in mano l’avversario e sulle possibilità di presa. Abbiamo visto il numero a raggiera, con il pongo e le cannucce e si è introdotta la categoria temporale e d’ordine che è molto importante nella categoria numerica. Per far questo dobbiamo ancora rifarci ai 4 cerchi ed ai soliti strumenti a percussione. Si possono evitare i colori e si mette una corda lunga che fa un percorso a Z a partire dal cerchio 8 (valenza maggiore) al cerchio 1 (valenza minore) il gioco abitua il bambino a pensare un numero partendo dalla valenza più grande considerando comunque ogni valenza e decidendo mano mano se va considerata o meno per la costruzione del numero richiesto. Quindi il gioco serve per imparare anche ad escludere, oltre che a considerare.

Percorso di Zorro - Disporre a terra i soliti 4 cerchi; - Mettere una corda a Z che indica il percorso che dovrà essere fatto. - Ogni bambino deve fare tutto il percorso, ma deve battere le mani solo nei cerchi necessari a

comporre il numero che noi avremo detto. Es. Se dico 6, il bambino passa nell’8 e non fa nulla, batte le mani nel 4, passa nel 2 e batte le mani, entra nell’1 senza far nulla e poi esce.

Quando si dice il numero 402 si parte dalla valenza maggiore: 4 centinaia, 0 decine e 2 unità. Nel linguaggio verbale della matematica (quattrocentodue) la decina non è nominata, ma va comunque pensata e trasformata in una quantità (zero) o numero che non compare come valenza considerata ma compare nella scrittura del numero. Di conseguenza nella registrazione del “Percorso di Zorro” bisogna registrare quanti colpi vengono o non vengono presi per ogni valenza.

Numero richiesto OTTINA QUARTINA DUINA UNITA’

6 0 1 1 0

10 1 0 1 0

7 0 1 1 1

9 1 0 0 1

Di seguito il “percorso di Zorro” diventerà rettilineo spostando i cerchi con al valenza maggiore (8 e 4) a sinistra e lasciando le valenze minori (2 e1) a destra, così come sarà nella scrittura del numero.

Percorso di Zorro - Riproporre il percorso di Zorro, dicendo i numeri o solo suonandoli, poi - Traslare i cerchi, come stirando la zeta.

- lasciare il riferimento. - Ci stiamo avvicinando alla struttura in linea del numero.

Gioco dei cerchi in fila:

Rosso giallo verde blu

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- Ripetere il gioco di battere le mani nei cerchi necessari per formare il numero richiesto . Si usano gli strumenti e mentre un bambino esegue il numero battendo gli strumenti un altro bambino precorre i cerchi battendo le mani nella valenza giusta. Dopo aver fatto questo gioco con tutti i bambini, si toglie uno strumento ed i bambini devono trovare la soluzione per sostituire il valore dello strumento che è stato tolto con il valore di un altro strumento battendo, però, più volte. Se tolgo la gran cassa, che vale 8, posso sostituirla con due volte il tamburo, che vale 4. Nella registrazione avrò allora:

Numero richiesto Gran Cassa OTTINA

Tamburo QUARTINA

Piatti DUINA

Triangolo UNITA’

6 Eliminata/0 1 1 0

10 Eliminata/0 2 1 0

7 Eliminata/0 1 1 1

9 Eliminata/0 2 0 1

Di seguito si chiederà ai b. di fare il numero 9 con 5 colpi di mani. I b. cominceranno a fare tentativi, per fare sperimentare ai bambini la soluzione si fa costruire ad ogni b. una cassettiera e si da ad ogni b. 5 fagioli chiedendo di formare il numero 9

La cassettiera - Costruire una “cassettiera” per ogni alunno. - Ogni bambino porta un coperchio di scatola di scarpe, - preparare 4 strisce di cartoncino per ogni coperchio, cucitrice. - Su ogni coperchio creiamo 4 zone, corrispondenti ai 4 cerchi allineati. - Sotto l‘1 e il 2 attacchiamo una striscia che farà da riferimento.

Il b. comincerà a costruire il 9 con 2 fagioli facendo 8 + 1=9

Di seguito sostituirà il fagiolo nell’8 con 2 nel 4 (4+4+1= 9)

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Progetto “Tutto è ritmo” 2011/2012 Classe Prima Porzano

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Poi sostiuirà i 2 fagioli nel 4 con 4 nel 2 (2+2+2+2+1=9) usando finalmente 5 fagioli per ottenere il numero 9

Questo esercizio sollecita il cambio in maniera da stimolare la costruzione di alcuni numeri con altri equivalenti. Sul cardine possono nascere tanti giochi. Si possono sistemare 7 fagioli nella cassettiera e si chiede ai b. a che numero corrisponde.

I bambini. Dopo aver contato risponderanno 14. Allora si dice di formare il numero 12 spostando un solo fagiolo. Troverà la soluzione chi sposta un fagiolo dalla quartina nella duina

Così facendo si toglie 4 e si aggiunge 2. A desso si dice ai b. che al numero così costruito voglio aggiungere 2 fagioli e ottenere 15. I bambini provano ad aggiungere e contare fino a che non trovano la soluzione di aggiungere una duina e una unità.

Bisogna fare tutti i giochi di aggiungere e togliere i fagioli e di rappresentazione del numero dato. Si gioca sulla maturazione della comprensione del numero e sul valore posizionale. I fagioli sono sempre fagioli, la posizione assunta descrive valori diversi e quantità rappresentate diverse. Su queste questioni di calcolo mentale e calcolo numerico additivo e sottrattivo non lavorate più di mezz’ora al giorno e giorno dopo giorno dedicate 5-10 minuti ai problemi del calcolo mentale. Altri argomenti da toccare sono i problemi additivi e sottrattivi. Proporre il conteggio a ritroso oltre il 10.

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Nella classe prima si arriva a contare entro il 20 e si fa tutta l’esperienza aritmetica entro il 20. Il b. lavora sul fatto che un numero viene dopo l’altro, può orientarsi con le dita, con i salti etc. tutti i bambini alla fine della prima devono fare un conteggio in avanti e in dietro senza sbagliare.

Step n° 6 Rappresentare il numero: le cassettiere

Traguardi formativi

ministeriali

1. L’alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà.

2. Percepisce e rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura.

3. Utilizza rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni significative per ricavare informazioni.

4. Impara a costruire ragionamenti (se pure non formalizzati) e a sostenere le proprie tesi, grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni.

Obiettivi formativi

Competenze

Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali. Acquisizione del valore posizionale delle cifre attraverso la lettura nello spazio.

Strategie e

Modalità organizzative

Esperienze corporee e di movimento in palestra.

Apprendimento cooperativo.

Lavoro di gruppo.

Attività

Giochi di squadra finalizzati alla scoperta dei numeri e all’avvicinamento

alle operazioni. Conteggio e somma di quantità.

Raggruppare oggetti per caratteristiche o per numero.

Attività e costruzione dei grafici individuali, di piccolo gruppo e di classe.

Ascolto riproduzione orale.

Giochi matematici.

Formare i numeri con materiale strutturato. (fagioli, regoli, linea dei numeri)

Uso degli strumenti musicali. Corrispondenza suono-quantità, movimento.

Rappresentazione

Esperienza operativa.

Utilizzo dei cerchi e cassettiera

Costruire tabelle a doppia entrata

Descrizione attività:

Con le carte costruite il mese scorso, si organizzano giochi come la scopa.

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In palestra si organizza il "gioco del percorso di Zorro", i bambini giocano secondo le

indicazioni dell'insegnante.

I cerchi cambiano posizione, dapprima si mantiene il codice colore ed in segiuto vengono

utilizzati dei cerchi color legno. Rimane sistemata l'asse per comprendere il verso.

Costruiamo la tabella a doppia entrata per esprimere l'espressione del numero attraverso la

scansione dei suoni o dei movimenti compiuti in palestra, previa verbalizzazione iniziale

insieme agli insegnanti.

Si costruisce una cassettiera tridimensionale con l'ausilio di un coperchio di una scatola di

cartone.

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Progetto “Tutto è ritmo” 2011/2012 Classe Prima Porzano

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Al posto dei fagioli (consigliati dal Prof. Pea) si utilizzano i mattoncini lego, questi venivano

posizionati per esprimere il numero richiesto.

La prima regola concordata : solo un mattoncino per ogni spazio.

In un secondo momento ciascun alunno avrà la cassettiera, riprodotta sul foglio ed i bambini

operano autonamante sulla propria cassettiera appoggiando negli spazi delle palline di pongo

per comporre il numero che dovranno registrare nella propria tabella

Beppe Pea incontro di formazione 20/03/2012- progettazione aprile

Classi prime: Nelle prime siamo arrivati a mettere i fagioli nella cassettiera, sono spariti i colori ed i bambini hanno capito che non sono i colori a determinare il valore ma la posizione.

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I problemi da far fare nella prima classe sono legati al superamento del 16 e alla riflessione di come cambia il numero cambiando la posizione dei fagioli. ottina quartina duina unità

La situazione rappresentata con la cassettiera a che numero corrisponde?

1q = 4 + 3d = 6 + 3u = 3 =

------------ 13

Il bambino deve arrivare alla consapevolezza che spostando un fagiolo e numeri cambiano di valore. Verso dove sposto per aumentare di tanto il numero? Come faccio ad ottenere in altro numero aggiungendo un fagiolo? E per passare dal 13 al 15 devo aggiungere un fagiolo nello spazio 2? Dove metto 6 fagioli per fare 18? I bambini possono cominciare con 18 fagioli nelle unità, poi togliere 8 fagioli dalle unità e metterne 1 nelle ottine, facendo tutti i cambi si ottiene 18 con 6 fagioli

I bambini man mano procederanno con regole e non più per tentativi ed errori ed è così che i numeri cominciano a dominare. Fare questi esercizi problematici senza uscire dal 20. Si entra nel mondo della logica in cui bisogna comprendere ed è una delle cose più difficili. Nei problemi additivi, sul piano logico, non interessa superare il 20 ma interessa che i bambini comincino ad interpretare il testo e cercare di dare una rappresentazione mentale critta che sia espressione del problema. Problema: il papà mi regala 6 figurine e la mamma me ne regala 7 quante figurine ho avuto in regalo? Bisogna che il bambino abbia in mente 2 pacchetti di figurine e poi avere la rappresentazione di un unico pacchetto. Si può soluzionare con la raffigurazione delle torri. Si tratta di un’operazione di unione unite insieme 6 figurine u 13 figurine 7 figurine

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Progetto “Tutto è ritmo” 2011/2012 Classe Prima Porzano

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Se volessi scrivere con il linguaggio aritmetico posso scrivere: 6 + 13 7 +7 Nella forma intermedia 6 = 13 e ancora in altro modo 6 + 7 = 13 La logica nei problemi è la cosa principale che bisogna curare. Problema: mi regalano7 figurine nel mio cassetto ne avevo già 6. Quante figurine ho adesso? Questa adesso è un’operazione di aggiunta. Come si raffigura questo problema? +7 La raffigurazione aritmetica 6 = 13 oppure 6 + 7 = 13 Problema: una pagina dell’album di figurine ha incollate 6 figurine, ne mancano 7 per riempirla. Quante figurine contiene la pagine quando è piena? Quale raffigurazione? 6 + 7 = 13 La pagina può anche essere rappresentata come un banner, cioè una striscia di quadretti e le figurine mancanti sono tratteggiate mentre le figurine esistenti hanno un tratto più netto Problema: ho 6 figurine e me ne regalano 1 al giorno, dopo una settimana quante figurine ho? La variabile temporale è un altro problema che il bambino deve risolvere. Problema: ho un mazzo di figurine Giovanni me alza una parte dal mazzo, le conta e ne ha alzato 6. Marco conta quelle che sono rimaste e sono 7. Quante figurine aveva il mazzo? Il bambino deve capire che nonostante la parola “rimaste”, per sapere di quante figurine era composto il mazzo deve fare un’addizione. Problema: ho 13 figurine ne perdo 7 quante me ne rimangono? In questo problema la parola “rimangono” è intesa in maniera diversa dal problema precedente. Problema: per fare 13 figurine ne devo aggiungere a quelle che ho 6. Quante figurine ho adesso?

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Progetto “Tutto è ritmo” 2011/2012 Classe Prima Porzano

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Nonostante la parola “aggiungere” per risolvere il problema bisogna fare una sottrazione. a a a a a a a 13 – 6 = 7 fare notare ai bambini come le parole inserite nel testo possono ingannare rispetto alla soluzione del problema. L’inganno non avviene se le situazioni si riferiscono a delle realtà rappresentabili anche con delle situazioni vissute da cui nasce la rappresentazione grafica e la rappresentazione geometrica. In questo mese bisogna lavorare per fare diventare l’addizione e la sottrazione situazioni per risolvere la realtà.

Step n° 7

Traguardi formativi

ministeriali

1. L’alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà.

2. Percepisce e rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura.

3. Utilizza rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni significative per ricavare informazioni.

4. Affronta i problemi con strategie diverse e si rende conto che in molti casi possono ammettere più soluzioni.

5. Riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti ad un unico ambito) mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il procedimento seguito.

6. Impara a costruire ragionamenti (se pure non formalizzati) e a sostenere le proprie tesi, grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni.

7.

Obiettivi formativi

Competenze

Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali. Acquisizione del valore posizionale delle cifre attraverso la lettura nello spazio. Risolvere semplici situazioni problematiche

Strategie e

Modalità organizzative

Esperienze corporee e di movimento in palestra.

Apprendimento cooperativo.

Lavoro di gruppo.

Attività

Giochi di squadra finalizzati alla scoperta dei numeri e all’avvicinamento

alle operazioni. Conteggio e somma di quantità.

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Progetto “Tutto è ritmo” 2011/2012 Classe Prima Porzano

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Raggruppare oggetti per caratteristiche o per numero.

Attività e costruzione dei grafici individuali, di piccolo gruppo e di classe.

Ascolto riproduzione orale.

Giochi matematici.

Formare i numeri con materiale strutturato. (fagioli, regoli, linea dei numeri)

Uso degli strumenti musicali. Corrispondenza suono-quantità, movimento.

Rappresentazione

Esperienza operativa.

Utilizzo dei cerchi e cassettiera

Costruire tabelle a doppia entrata

Descrizione attività:

Con l'aiuto della cassettiera scompare la regola di un solo fagiolo nello spazio.

Si creano situazioni problematiche relative al diverso modo di comporre il numero

aggiungendo o togliendo o spostando i fagioli.

L'insegnante dichiara di volta in volta il numero o la situazione da creare.

Si propongono problemi di aggiunta o unione legate a situazioni concrete, con

rappresentazioni univoche delle diverse problematiche.

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Progetto “Tutto è ritmo” 2011/2012 Classe Prima Porzano

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Beppe Pea incontro di formazione 27/04/2012- progettazione maggio

Classi prime:

Gli insegnanti riferiscono alcune difficoltà riscontrate nei bambini sia nella logica sia con l’uso della

cassettiera. Si è notato, inoltre, che alcuni genitori hanno difficoltà a comprendere il percorso di

matematica.

Il Prof. Pea risponde che i bambini che hanno problemi di logica non hanno un livello mentale di

classe prima. Molto spesso il problema non riguarda la tecnica computistica ma la comprensione del

testo del problema. Proporre il problema con il disegno può essere una soluzione. Si possono fare dei

problemi in cui l’additività o la sottrattività sia rappresentabile anche con il disegno.

Il lavoro in questo mese deve essere posto sulla capacità di saper contare a ritroso con disinvoltura, per esempio dal 18 al 4, senza attimi di ripensamento. Chi non riesce a contare a ritroso alla fine della prima elementare, ci sono delle grosse probabilità che possano avere problemi di discalculia.

Fare conteggi a ritroso entro il 20 sul piano mentale, senza linea dei numeri.

Problemi relativi ai numeri e alla composizione e scomposizione dei numeri con l’uso della cassettiera. Spostando un fagiolo aumenta il numero rappresentato di 1. Ecc….

Disegno un triangolo e li disturbo con altre linee, poi alle regioni do dei numeri. 8 4 6 5 7 3

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Progetto “Tutto è ritmo” 2011/2012 Classe Prima Porzano

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2 1 Ed iniziamo a porre ai bambini delle domande Con quanti modo posso fare 9? 8+1 Posso fare 9 con 3 regioni? SI Posso fare 9 con 4 regioni? No Tra tutti i 9 possibili qual è il 9 che forma un triangolo? 6+3 Quanto è il totale di tutta la figura? 8+2+7+3+6+4+5+1=36 Se volessi togliere il triangolo quello che mi rimane quanto sarebbe? All’inizio fare il gioco con 5 regioni con valori da 1 a 5

Nei problemi additivi e sottrattivi bisogna rimanere, come logica, all’interno di queste operazioni, con dei testi che possono far venire il dubbio. La logica è la capacità di andare oltre il significato stereotipato delle parole. Esempio: quante ne mancano per avere tutte le figurine dell’album?; In una partita io perdo 3 figurine, quante figurine avrà l’avversario? Sui problemi ripetere le diverse forme linguistiche usando anche le rappresentazioni iconiche, ideografiche e la linea dei numeri. Fare scegliere ai bambini la forma linguistica più conforme a loro per la rappresentazione del problema, saranno loro a trovare la forma linguistica che li fa lavorare meglio e prima. Ci sono questioni logiche che aiutano meglio i bambini a fare comprendere il testo e a chiedersi qual è il problema. Bisogna dare al bambino più che un problema una situazione. Ad esempio: “ Giovanni ha un pacchetto di 12 caramelle e per averlo ha speso 2 euro”. Questa è una situazione. Ogni situazione può essere poi problematizzata. “ se volessi comperare 20 di quelle caramelle devo spendere più o meno di 2 euro?”. Questa è una domanda è una domanda che è lecita in questo problema. Ci sono poi le domande impossibili dispetto alla situazione. Per esempio: “5 pere costano più o meno di 2 euro?”; “Come si chiama il venditore delle caramelle?”. Data una situazione chiedere ai bambini di trovare almeno 3 domande possibili. “Giovanni ha più o

meno di 7 caramelle?”; “Giovanni ha speso più o meno di 5 euro?”; se Giovanni avesse speso 4 euro

avrebbe più o meno di 12 caramelle?”. Fatto questo i bambini devono trovare 3 domande impossibili.

Step n° 8 Avvio al mondo della geometria: le regioni numerate.

Traguardi formativi

ministeriali

1. L’alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà.

2. Percepisce e rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura.

3. Utilizza rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni significative per ricavare informazioni.

4. Riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a seconda dei punti di vista.

5. Descrive e classifica figure in base a caratteristiche geometriche e utilizza modelli concreti di vario tipo anche costruiti o progettati con i suoi compagni.

6. Affronta i problemi con strategie diverse e si rende conto che in molti casi possono ammettere più soluzioni.

7. Riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti a un unico ambito) mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia

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Progetto “Tutto è ritmo” 2011/2012 Classe Prima Porzano

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sui risultati e spiegando a parole il procedimento seguito. 8. Impara a costruire ragionamenti (se pure non formalizzati) e a

sostenere le proprie tesi, grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni.

Obiettivi formativi

Competenze

Contare da 0 a 20 in senso progressivo e regressivo con disinvoltura Contare in senso progressivo e regressivo tra due numeri dati Fare conteggi entro il 20 sul piano mentale Composizione e scomposizione dei numeri con l'uso della cassettiera Risolvere problemi additivi e sottrattivi Utilizzare la logica per risolvere dei problemi superando il significato stereotipato delle parole Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche Riconoscere ed individuare in un piano i confini e le regioni

Strategie e

Modalità organizzative

Esperienze corporee e di movimento in palestra.

Apprendimento cooperativo.

Lavoro di gruppo.

Attività

Giochi di squadra finalizzati alla scoperta dei numeri e all’avvicinamento

alle operazioni. Conteggio e somma di quantità.

Raggruppare oggetti per caratteristiche o per numero.

Attività e costruzione dei grafici individuali, di piccolo gruppo e di classe.

Ascolto riproduzione orale.

Giochi matematici.

Formare i numeri con materiale strutturato. (fagioli, regoli, linea dei numeri)

Uso degli strumenti musicali. Corrispondenza suono-quantità, movimento.

Rappresentazione

Esperienza operativa.

Utilizzo dei cerchi e cassettiera

Costruire tabelle a doppia entrata

Descrizione attività:

In palestra giochi con i cerchi per il conteggio progressivo e regressivo. I bambini saltano e contano in avanti e indietro

Dopo avere effettuato diversi lavori con la cassettiera con richieste progressivamente più complesse e con spostamenti che includono più operazioni si assegnano una variegata serie di

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problemi. Ci avvaliamo di schemi geometrici (vedi programmazione)per eseguire ulteriori modi di

effettuare operazioni additive e sottrattive. Nello stesso momento stimoliamo al

riconoscimento delle figure geometriche.

Beppe Pea incontro di formazione 27/04/2012- progettazione maggio

il Prof Pea propone alcune prove per la classe e le relative tabelle di valutazione. VERIFICHE DI MATEMATICA

DA PROPORRE

Step n° 9 Prove di fine anno

Avviamo il momento conclusivo della sperimentazione, in cui i bambini sono

sottoposti a dei test consigliati dal prof. PEA di cui si allegano i risultati ottenuti

. Rilevazione prove GESTALT

DATA…maggio/giugno…………………………..

CODICE

ALUNNO

Prova 1 Prova 2 Prova 3 Prova 4 Prova 5 Prova 6 Prova 7 Prova 8

……….

…… …… ……

. . . . . . . . .

1AP01 R NR R CT R R NR NR

1AP20 R CT R NR R R NR NR

LEGENDA:

R= ok riuscita

CT= con qualche titubanza

CA= con aiuto

NR= non riuscita

NE= non eseguita

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84

96 7 6

1 1

5

8

7

4

99

8 9

00

0

0

00

00

6 73

9

3 4

99

1 1 1 1 1 1 2 1

0

5

10

15

20

25

Prova 1 Prova 3 Prova 5 Prova 7

Prove gestalt maggio / giugno

R= Ok riuscita CT= con titubanza CA= con aiuto NR= non riuscita NE = non esegiuta

Prove PEA fine classe prima

a.s. 2011/2012

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Progetto “Tutto è ritmo” 2011/2012 Classe Prima Porzano

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Totale prova Porzano classe 1

Non Sufficiente (0-24)

0

Sufficiente (25/48)

4

Discreto (49/67)

9

Buono (68/80)

4

Ottimo (81/93)

3 Seriazione (0-2)

2 (3/5)

1 (6/8)

6 (9/11)

8

(12/14)

3

Classificazione (0-2)

3 (3/4)

2 (5/7)

12 (8/10)

3

(11/12)

0 Ordinalità (0-2)

1 (3/4)

1 (5/7)

8 (8/9)

5

(10/11)

5 Cardinalità (0-2)

0 (3/5)

3 (6/8)

5 (9/11)

8

(12/14)

4

Calcolo (0-1)

3 (2)

1 (3)

4 (4)

1

(5/6)

11

Problemi (0-2)

0 (3/5)

2 (6/8)

2 (9/11)

1

(12/15)

15

Spazio (0-3)

1 (4/6)

2 (7/10)

3 (11/14)

11

(15/18)

3

Tempo (0-1)

2 (2)

0 (3)

4 (4)

4

(5/6)

10

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Progetto “Tutto è ritmo” 2011/2012 Classe Prima Porzano

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1= Non Suff

2= Suff.

3= Discreto

4= Buono

5= Ottimo

SERIA

ZION

E

CLA

SSIFICA

ZION

E

OR

DIN

BA

LITA’

CA

RD

INA

LITA’

CA

LCO

LO

PR

OB

LEMI

SPA

ZIO

TEMP

O

01P01 4 1 5 4 5 4 4 5

Le insegnanti

Lucia Alise e Mirella Santoro