dialetto_ionico

3
Sintesi delle principali caratteristiche del dialetto ionico 1.Etacizzazione (= trasformazione in h dell’ a lungo anche puro). Es.: pr£ssw pr»ssw. 2.Dittongazione di vocali semplici (e e o) e viceversa. Es.: mÒnoj moànoj. (Il fenomeno è dovuto alla caduta di un’antica consonante, quasi sempre #: *mÒn#oj *mÒn#oj moànoj, per allungamento di compenso). Al contrario, avremo: ™pit»deioj ™pit»deoj. 3.Contrazione del dittongo au in w oppure in wu. Es.: qaàma qîma ˜autù ˜wutù 4.Mancata contrazione, oppure contrazione in eu, del dittongo eo. Es.: œrceo oppure œrceu. 5. Sostituzione di i a ie. Es.: ƒerÒj ƒrÒj. 6.Tendenza ad evitare la contrazione. Es.: pasšwn (invece di pasîn). Per contro, si ha talora contrazione dove l'attico la evita; es.: ¢nšbwse invece di ¢nebÒhse. 7.Esito in k della labiovelare indoeuropea *k w (che invece in attico dà luogo a p). Es.: koà invece di poà kÒqen invece di pÒqen. 8.Psilòsi, ovvero mancanza di aspirazione. Es.:

Transcript of dialetto_ionico

Page 1: dialetto_ionico

Sintesi delle principali caratteristiche del dialetto ionico

1. Etacizzazione (= trasformazione in h dell’ a lungo anche puro). Es.:

pr£ssw pr»ssw.

2. Dittongazione di vocali semplici (e e o) e viceversa. Es.:

mÒnoj moànoj.

(Il fenomeno è dovuto alla caduta di un’antica consonante, quasi sempre #: *mÒn#oj *mÒn#oj moànoj, per allungamento di compenso).Al contrario, avremo:

™pit»deioj ™pit»deoj.

3. Contrazione del dittongo au in w oppure in wu. Es.:

qaàma qîma ˜autù ˜wutù

4. Mancata contrazione, oppure contrazione in eu, del dittongo eo. Es.:

œrceo oppure œrceu.

5. Sostituzione di i a ie. Es.:

ƒerÒj ƒrÒj.

6. Tendenza ad evitare la contrazione. Es.:

pasšwn (invece di pasîn).

Per contro, si ha talora contrazione dove l'attico la evita; es.: ¢nšbwse invece di ¢nebÒhse.

7. Esito in k della labiovelare indoeuropea *kw (che invece in attico dà luogo a p). Es.:

koà invece di poàkÒqen invece di pÒqen.

8. Psilòsi, ovvero mancanza di aspirazione. Es.:

™p’ oŒsi

(dove è evidente che lo spirito aspro è un puro fatto ortografico).

9. Scambio dell'aspirazione tra consonanti. Es.:

citèn kiqèn.

10. Uso delle forme dell'articolo inizianti per t con valore di pronome relativo o dimostrativo.

Page 2: dialetto_ionico

11. Genitivo plurale della prima declinazione in -šwn. Es.:

qurîn quršwn.

12. Dativo plurale della prima declinazione in -Vsi. Es.:

qÚraij qÚrVsi.

13. Genitivo singolare maschile della prima declinazione in -ew (monosillabico per sinizèsi). Es.:

'Atre…dou 'Atre…dew.

14. Dativo plurale della seconda declinazione in -oisi. Es.:

mÚqoij mÚqoisi.

15. Grado vocalico inalterato dei temi in i. Es.:

pÒlewj pÒlioj.

16. Uso della forma toi accanto a soi e oƒ (pronome riflessivo e dimostrativo).

17. Uso di min in luogo di aÙtÒn, aÙt»n (e anche di ˜autÒn, ˜aut»n).

18. Uso di sfi in luogo di aÙto‹j e di sf…si in luogo di ˜auto‹j.

19. Declinazione del pronome interrogativo t…j (e indefinito tij) diversa da quella attica:

gen. sing. tšo e teàdat. sing. tšJ

gen. plur. tšwndat. plur. tšoisi.

20. Desinenze verbali -atai e -ato in luogo in -ntai e -nto. Es.:

g…gnointo gino…ato.

21. Uso saltuario dell'aumento. Es.:

Èrei a†ree.

22. Uso di forme tematiche contratte nei verbi in -mi. Es.:

d…dwsi dido‹.

23. Participio di e„m… con e iniziale:

™èn, ™oàsa, ™Òn.

24. Gruppo iniziale arcaico sm- in smikrÒj (attico mikrÒj).

25. Uso di g…nomai e ginèskw in luogo di g…gnomai e gignèskw.