dialetto_ionico
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Sintesi delle principali caratteristiche del dialetto ionico
1. Etacizzazione (= trasformazione in h dell’ a lungo anche puro). Es.:
pr£ssw pr»ssw.
2. Dittongazione di vocali semplici (e e o) e viceversa. Es.:
mÒnoj moànoj.
(Il fenomeno è dovuto alla caduta di un’antica consonante, quasi sempre #: *mÒn#oj *mÒn#oj moànoj, per allungamento di compenso).Al contrario, avremo:
™pit»deioj ™pit»deoj.
3. Contrazione del dittongo au in w oppure in wu. Es.:
qaàma qîma ˜autù ˜wutù
4. Mancata contrazione, oppure contrazione in eu, del dittongo eo. Es.:
œrceo oppure œrceu.
5. Sostituzione di i a ie. Es.:
ƒerÒj ƒrÒj.
6. Tendenza ad evitare la contrazione. Es.:
pasšwn (invece di pasîn).
Per contro, si ha talora contrazione dove l'attico la evita; es.: ¢nšbwse invece di ¢nebÒhse.
7. Esito in k della labiovelare indoeuropea *kw (che invece in attico dà luogo a p). Es.:
koà invece di poàkÒqen invece di pÒqen.
8. Psilòsi, ovvero mancanza di aspirazione. Es.:
™p’ oŒsi
(dove è evidente che lo spirito aspro è un puro fatto ortografico).
9. Scambio dell'aspirazione tra consonanti. Es.:
citèn kiqèn.
10. Uso delle forme dell'articolo inizianti per t con valore di pronome relativo o dimostrativo.
11. Genitivo plurale della prima declinazione in -šwn. Es.:
qurîn quršwn.
12. Dativo plurale della prima declinazione in -Vsi. Es.:
qÚraij qÚrVsi.
13. Genitivo singolare maschile della prima declinazione in -ew (monosillabico per sinizèsi). Es.:
'Atre…dou 'Atre…dew.
14. Dativo plurale della seconda declinazione in -oisi. Es.:
mÚqoij mÚqoisi.
15. Grado vocalico inalterato dei temi in i. Es.:
pÒlewj pÒlioj.
16. Uso della forma toi accanto a soi e oƒ (pronome riflessivo e dimostrativo).
17. Uso di min in luogo di aÙtÒn, aÙt»n (e anche di ˜autÒn, ˜aut»n).
18. Uso di sfi in luogo di aÙto‹j e di sf…si in luogo di ˜auto‹j.
19. Declinazione del pronome interrogativo t…j (e indefinito tij) diversa da quella attica:
gen. sing. tšo e teàdat. sing. tšJ
gen. plur. tšwndat. plur. tšoisi.
20. Desinenze verbali -atai e -ato in luogo in -ntai e -nto. Es.:
g…gnointo gino…ato.
21. Uso saltuario dell'aumento. Es.:
Èrei a†ree.
22. Uso di forme tematiche contratte nei verbi in -mi. Es.:
d…dwsi dido‹.
23. Participio di e„m… con e iniziale:
™èn, ™oàsa, ™Òn.
24. Gruppo iniziale arcaico sm- in smikrÒj (attico mikrÒj).
25. Uso di g…nomai e ginèskw in luogo di g…gnomai e gignèskw.