Diagnosi di laboratorio di abuso cronico da...

19
Diagnosi di laboratorio di abuso cronico da alcol Dr. B.Sciutteri Dip. Dipendenze 1 ASL TO2 Torino, 10.11.2011

Transcript of Diagnosi di laboratorio di abuso cronico da...

Diagnosi di laboratorio di abuso

cronico da alcol

Dr. B.Sciutteri

Dip. Dipendenze 1

ASL TO2

Torino, 10.11.2011

“Individuazione di criteri oggettivi più sensibili e

specifici per la diagnosi di abuso cronico da alcol”

B. Sciutteri1, V. Pirro2,3, S. Aloi4, E. Bignamini1,

A. De Bernardis4, M. Vincenti2,3, A. Salomone2,

S. Pellegrino2

1 Dipartimento Dipendenze 1 - ASL TO2 Torino; 2 Centro Regionale Antidoping “A. Bertinaria”

Orbassano (Torino); 3 Dipartimento di Chimica Analitica - Università degli

Studi di Torino; 4 Dipartimento Dipendenze - ASL TO4 Ciriè (Torino)

Biomarcatori di abuso cronico

Nella diagnostica di laboratorio per

l’abuso cronico di alcol i biomarkers

tradizionalmente utilizzati sono quelli

raccolti nel pannello di esami biochimici

definito EDAC (Early Detection of

Alcohol Consumption), che

comprendono la titolazione di: MCV,

AST, ALT, GGT, ALP, Colesterolo e TG.

A questi va ad aggiungersi la CDT

(Transferrina carboidrato carente),

generalmente impiegata come marcatore

per la conferma di abuso alcolico.

[G. HØiseth et al. (2009)].

I marcatori del pannello

EDAC sono di tipo

INDIRETTO

Biomarcatori di abuso cronico

I marcatori indiretti subiscono

evidenti variazioni non solo in

funzione della quantità di alcol

assunta, ma bensì in funzione della

presenza di danni epatici e sono

influenzati da molti fattori biologici,

quali età, sesso, fattori genetici etc.

I marcatori indiretti presentano

scarsa sensibilità diagnostica

(aumentano significativamente

solo dopo assunzioni elevate e

regolari di alcol) e scarsa

specificità poiché molti fattori non

alcol correlati inducono

modificazioni significative.

Biomarcatori di abuso cronico L’Etilglucuronato (EtG), metabolita diretto dell'alcol, attualmente

rappresenta il più promettente indicatore di abuso alcolico.

Il 16 Giugno 2009 la Society of Hair Testing (SOHT) ha fissato a 30

pg/mg il valore soglia di concentrazione di Etilglucuronato nel

capello da utilizzare per distinguere i consumatori occasionali da

quelli problematici.

Obiettivi dello studio

• Confermare l’elevata specificità e sensibilità

dell’Etg come marker di abuso alcolico quando

si utilizzino 30 pg/mg come valore limite.

• Correlare i diversi parametri contenuti nel

pannello EDAC con il valore di EtG nel capello

attraverso strumenti tipici della chemiometria

ed evidenziare i marcatori tradizionali che,

insieme all’EtG, contribuissero maggiormente a

discriminare i consumatori.

Protocollo di studio

121 soggetti (23 donne e 98 uomini di età compresa tra 22

- 74 anni, media = 43)

I soggetti sono stati classificati a priori in consumatori

cronici (N = 44), occasionali (N = 35) e astinenti da almeno

da 6 mesi (N = 42)

Ad ogni paziente sono stati prelevati campioni di sangue e

di capelli e per ciascuno si è compilato un questionario

anamnestico

Sui campioni biologici prelevati sono state svolte le

analisi tossicologiche e chimico-cliniche finalizzate alla

determinazione dei parametri del pannello EDAC, della

CDT e dell’EtG.

Protocollo di studio

Sono state elaborate le curve ROC per valutare e

confrontare la sensibilità, la specificità e la capacità

diagnostica di ogni marcatore nel discriminare i

consumatori cronici da quelli occasionali e dai soggetti

astinenti.

Per ogni marcatore sono stati calcolati i valori di AUC (Area

Under the Curve), in quanto rappresentano una misura

dell’accuratezza di un test diagnostico.

Per valutare la correlazione tra i marcatori tradizionali e

l’EtG nel capello ed evidenziare quali fossero i parametri

più significativi a discriminare i consumatori cronici,

occasionali e i soggetti astinenti, è stata utilizzata l’analisi

multivariata delle componenti principali.

Risultati: Curve ROC

Biomarkers AUC

EtG 0.998

CDT 0.751

GGT 0.837

AST 0.730

ALT 0.636

ALP 0.540

MCV 0.763

Colesterolo 0.623

TG 0.468

Valori di AUC per EtG, CDT, γ-GT, AST,

ALT, ALP, MCV, colesterolo e trigliceridi

Un valore pari a 0.80 è stato scelto come

limite di accettabilità per i marcatori di

screening, mentre 0.90 è stato scelto

come limite per i marcatori da utilizzare

per la conferma dell’abuso alcolico

l’EtG nel capello è il marcatore con il più

alto valore di AUC pari a 0.998 . Il valore

di AUC indica che un consumatore

cronico ha il 99.8% di probabilità di

essere classificato correttamente come

abusatore.

Risultati: Curve ROC

EtG CDT

Risultati: Curve ROC

La CDT presenta un AUC pari a 0.751 e, al valore limite del 2.05%, sensibilità e (1-specificità) rispettivamente di 0.409 e 0.91

Risultati: Chemiometria

ALT

AST γ-GT

CDT

PC 2

PC 1

ALP

MCV Trigl.

Coles.

EtG

PC 1 72%

PC 2 15%

Risultati: Chemiometria

AST ALT

γ-GT

EtG

CDT

PC 1

PC 2

69%

27

%

Risultati: Chemiometria

AST ALT γ-GT

CDT

PC 1

PC 2

Conclusioni

Nessun marcatore indiretto, sia in screening

sia in conferma, può essere utilizzato da solo

per il riconoscimento dell’abuso cronico di

alcol.

La CDT, che negli ultimi anni è stata utilizzata

come unico marcatore per la conferma di abuso

cronico, non presenta sufficiente sensibilità ed

un suo significativo aumento si verifica solo nei

casi in cui l’abuso è particolarmente intenso.

Conclusioni

Esclusivamente l’EtG nel

capello presenta

capacità diagnostiche

efficaci (elevata

specificità e sensibilità)

per la conferma

dell’abuso alcolico

cronico quando si

utilizzino 30 pg/mg come

valore limite.

Conclusioni

L’EtG essendo un marcatore diretto

dell’abuso alcolico non risente della

presenza di patologie epatiche, al

contrario dei marcatori tradizionali

L’EtG nel capello è il marcatore più utile a

discriminare i consumatori cronici, da

quelli occasionali e dai soggetti astinenti,

mentre tra i marcatori tradizionali quelli

più utili sono AST, ALT, GGT e CDT

Conclusioni

La determinazione dell’EtG nel capello

rappresenta l’unico marcatore attendibile

che, insieme gli altri dati clinici e

anamnestici necessari, possa essere

utilizzato per la confermare la diagnosi di

abuso alcolico cronico.

La determinazione della CDT dovrebbe

essere inserita nei protocolli di screening,

insieme a quella di γ-GT, AST e ALT.

Grazie per l’attenzione