DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA’ PARTECIPATE · Il comma 611 della legge 190/2014 dispone che,...

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PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA’ PARTECIPATE (Art.1 commi 611 e seguenti della Legge 190/2014) Approvato con deliberazione dalla Giunta Comunale n. 57 del 31/03/2016

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Approvato con deliberazione dalla Giunta Comunale n. 57 del 31/03/2016

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Sommario I - INTRODUZIONE GENERALE .................................................................................................................................... 3

1. PREMESSA ..................................................................................................................................................... 3 2. PIANO OPERATIVO E RENDICONTAZIONE ..................................................................................................... 3 3. ATTUAZIONE.................................................................................................................................................. 4 4. FINALITA’ ISTITUZIONALI ............................................................................................................................... 4

II – LE PARTECIPAZIONI DELL’ENTE ............................................................................................................................ 6 1. LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE ................................................................................................................... 6 2. ALTRE PARTECIPAZIONI E ASSOCIAZIONISMO .............................................................................................. 6

III – IL PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE – RELAZIONE TECNICA ............................................................... 7 1. LA SOCIETA’ SERVIZI ACQUA POTABILE SPA ( S.A.P. S.p.A.) ........................................................................ 7 2. LA SOCIETÀ TUTELA AMBIENTALE DEI TORRENTI ARNO RILE E TENORE SPA. ............................................ 10 3. SOCIETÀ ACCAM S.P.A ................................................................................................................................. 13 4. SOCIETÀ S.E.A. (SOCIETÀ ESERCIZI AEROPORTUALI) SPA ............................................................................ 17

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I - INTRODUZIONE GENERALE

1. PREMESSA Le disposizioni dei commi da 609 a 616 della legge di stabilità 2015, contengono importanti novità in materia di società partecipate, e risultano di significativo impatto per gli enti locali. Le nuove norme intervengono, sia fissando obblighi e procedure per l’affidamento dei servizi pubblici locali rispetto agli ambiti territoriali (modificando ed integrando le norme dell’ex art. 3 bis del dl 138/2011 s.m.i.) che prevedendo – attraverso specifiche misure – interventi volti ad incentivare le aggregazioni aziendali nonché a disciplinare procedure di razionalizzazione delle partecipazioni attraverso l’adozione di specifici Piani, da parte delle amministrazioni individuate dalla stessa normativa. Dopo il “Piano Cottarelli”, il documento dell’agosto 2014 con il quale l’allora commissario straordinario alla spending review auspicava la drastica riduzione delle società partecipate da circa 8.000 a circa 1.000, la legge di stabilità per il 2015 (legge 190/2014) ha imposto agli enti locali l’avvio un “processo di razionalizzazione” che possa produrre risultati già entro fine 2015. Il comma 611 della legge 190/2014 dispone che, allo scopo di assicurare il “coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell'azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato”, gli enti locali devono avviare un “processo di razionalizzazione” delle società e delle partecipazioni, dirette e indirette, che permetta di conseguirne una riduzione entro il 31 dicembre 2015. Lo stesso comma 611 indica i criteri generali cui si deve ispirare il “processo di razionalizzazione”: a) eliminare le società e le partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali, anche

mediante liquidazioni o cessioni;

b) sopprimere le società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori

superiore a quello dei dipendenti;

c) eliminare le partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società

partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle

funzioni;

d) aggregare società di servizi pubblici locali di rilevanza economica;

e) contenere i costi di funzionamento, anche mediante la riorganizzazione degli organi amministrativi e di

controllo e delle strutture aziendali, ovvero riducendo le relative remunerazioni.

2. PIANO OPERATIVO E RENDICONTAZIONE Il comma 612 della legge 190/2014 prevede che i Sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni, “in relazione ai rispettivi ambiti di competenza”, definiscano e approvino, entro il 31 marzo, un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni. Il piano definisce modalità, tempi di attuazione, l'esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire. Allo stesso è allegata una specifica relazione tecnica. Il piano è trasmesso alla competente Sezione Regionale di Controllo della Corte dei conti e pubblicato nel sito internet dell'amministrazione. La pubblicazione è obbligatoria agli effetti del “decreto trasparenza” (d.lgs. 33/2013). Pertanto nel caso sia omessa è attivabile da chiunque l’istituto dell’accesso civico. I sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni, “in relazione ai rispettivi ambiti di competenza”, entro il 31 marzo dell’anno successivo, hanno l’onere di predisporre una relazione sui risultati conseguiti. Anche tale relazione “a consuntivo” deve essere trasmessa alla competente Sezione Regionale di Controllo della Corte dei conti e, quindi, pubblicata nel sito internet dell'amministrazione interessata. La pubblicazione della relazione è obbligatoria agli effetti del “decreto trasparenza” (d.lgs. 33/2013). Pertanto, la legge di stabilità 2015 individua nel Sindaco e negli altri organi di vertice dell’amministrazione, “in relazione ai rispettivi ambiti di competenza”, i soggetti preposti ad approvare il piano operativo e la relazione a consuntivo.

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3. ATTUAZIONE Approvato il piano operativo, questo dovrà essere attuato attraverso ulteriori deliberazioni del consiglio che potranno prevedere cessioni, scioglimenti, accorpamenti, fusioni. Il comma 613 della legge di stabilità precisa che, nel caso le società siano state costituite (o le partecipazioni acquistate) “per espressa previsione normativa”, le deliberazioni di scioglimento e di liquidazione e gli atti di dismissione sono disciplinati unicamente dalle disposizioni del codice civile e “non richiedono né l'abrogazione né la modifica della previsione normativa originaria”. Il comma 614 della legge 190/2014 estende l’applicazione, ai piani operativi in esame, dei commi 563-568-ter della legge 147/2013 in materia di mobilità del personale, gestione delle eccedenze e di regime fiscale agevolato delle operazioni di scioglimento e alienazione. Riassumiamo i contenuti principali di tale disciplina:

� (co.563) le società controllate direttamente o indirettamente dalle PA o da loro enti strumentali (escluse quelle che emettono strumenti finanziari quotati nei mercati regolamentati e le società dalle stesse controllate) possono realizzare processi di mobilità del personale sulla base di accordi tra società senza il consenso del lavoratore.

� La norma richiede la preventiva informazione delle rappresentanze sindacali e delle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo.

� In ogni caso la mobilità non può mai avvenire dalle società alle pubbliche amministrazioni. � (co.565) Nel caso di eccedenze di personale, nonché qualora l'incidenza delle spese di personale sia pari

o superiore al 50% delle spese correnti, le società inviano un'informativa preventiva alle rappresentanze sindacali ed alle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo. Tale informativa reca il numero, la collocazione aziendale e i profili professionali del personale in eccedenza. Tali informazioni sono comunicate anche al Dipartimento della funzione pubblica.

� (co.566) Entro dieci giorni, l’ente controllante procede alla riallocazione totale o parziale del personale in eccedenza nell'ambito della stessa società mediante il ricorso a forme flessibili di gestione del tempo di lavoro, ovvero presso altre società controllate dal medesimo ente o dai suoi enti strumentali.

� (co.567) Per la gestione delle eccedenze di personale, gli enti controllanti e le società possono concludere accordi collettivi con le organizzazioni sindacali per realizzare trasferimenti in mobilità dei dipendenti in esubero presso altre società, dello stesso tipo, anche al di fuori del territorio della regione ove hanno sede le società interessate da eccedenze di personale.

� (co.568-bis) Le amministrazioni locali e le società controllate direttamente o indirettamente beneficiano di vantaggi fiscali se procedono allo scioglimento o alla vendita della società (o dell’azienda speciale) controllata direttamente o indirettamente. Nel caso di scioglimento, se è deliberato entro il 6 maggio 2016 (24 mesi dall’entrata in vigore della legge 68/2014 di conversione del DL 16/2014) atti e operazioni in favore di pubbliche amministrazioni in conseguenza dello scioglimento sono esenti da imposte. L’esenzione si estende a imposte sui redditi e IRAP. Non si estende all'IVA, eventualmente dovuta. Le imposte di registro, ipotecarie e catastali si applicano in misura fissa. Se lo scioglimento riguarda una società controllata indirettamente:

� le plusvalenze realizzate in capo alla controllante non concorrono alla formazione del reddito e del valore della produzione netta;

� le minusvalenze sono deducibili nell'esercizio in cui sono realizzate e nei quattro successivi. � Nel caso della cessione del capitale sociale, se l'alienazione delle partecipazioni avviene ad

evidenza pubblica deliberata entro il 6 maggio 2015 (12 mesi dall’entrata in vigore della legge 68/2014 di conversione del DL 16/2014), ai fini delle imposte sui redditi e dell’IRAP, le plusvalenze non concorrono alla formazione del reddito e del valore della produzione netta e le minusvalenze sono deducibili nell'esercizio in cui sono realizzate e nei quattro successivi.

� L’evidenza pubblica, a doppio oggetto, riguarda sia la cessione delle partecipazioni che la contestuale assegnazione del servizio per cinque anni.

� In caso di società mista, al socio privato detentore di una quota di almeno il 30% deve essere riconosciuto il diritto di prelazione.

4. FINALITA’ ISTITUZIONALI La legge 190/2014 conserva espressamente i vincoli posti dai commi 27-29 dell’articolo 3 della legge 244/2007, che recano il divieto generale di “costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi

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non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere direttamente partecipazioni, anche di minoranza, in tali società”. E’ sempre ammessa la costituzione di società che producano servizi di interesse generale, che forniscano servizi di committenza o di centrali di committenza a livello regionale a supporto di enti senza scopo di lucro e di amministrazioni aggiudicatrici.

La legge 208/2015 (Legge di stabilità 2016) stabilisce che entro il 30/04/2016 saranno definiti indicatori dimensionali quantitativi e qualitativi al fine di individuare fino a cinque fasce per la classificazione delle società. Per ciascuna fascia sarà determinato, in proporzione, il limite dei compensi massimi al quale i consigli di amministrazione di dette società dovranno fare riferimento, secondo criteri oggettivi e trasparenti, per la determinazione del trattamento economico annuo onnicomprensivo da corrispondere agli amministratori, ai dirigenti e ai dipendenti, che non potrà comunque eccedere il limite massimo di euro 240.000 annui al lordo dei contributi previdenziali e assistenziali e degli oneri fiscali a carico del beneficiario. Va osservato che, sulla base di quanto si sta profilando, è possibile che il Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie e la successiva Relazione con il nuovo Testo unico in corso di definizione divengano un appuntamento annuale con il quale gli enti locali e le diverse p.a. saranno chiamati a confrontarsi. Sarà fondamentale prestare a questi appuntamenti la dovuta attenzione non solo in termini di possibili risparmi che possono derivare all’ente con la loro adozione e aggiornamento continui, ma anche quale base di confronto per definire chiaramente le politiche future che si intendono intraprendere.

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II – LE PARTECIPAZIONI DELL’ENTE

1. LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE Il comune di Lonate Pozzolo partecipa al capitale delle seguenti società:

1. Società S.A.P. (Servizi Acqua Potabile) S.p.A con una quota de 50%;

2. Società Tutela Ambientale dei Torrenti Arno Rile e Tenore S.p.A con una quota del 3,108%;

3. Società Accam S.p.A con una quota del 2,831%

4. Società S.E.A. (Società Esercizi Aeroportuali) S.p.A con una quota dello 0,003%

Le partecipazioni societarie di cui sopra sono oggetto del presente Piano di razionalizzazione.

2. ALTRE PARTECIPAZIONI E ASSOCIAZIONISMO In riferimento, si precisa che il comune di Lonate Pozzolo, oltre alle partecipazioni oggetto del presente Piano, fa parte dell’Unione Lombarda dei Comuni di Lonate Pozzolo e Ferno, partecipa al Consorzio Parco Lombardo Valle Ticino ed al Sistema Bibliotecario Consortile A. Panizzi. Il Comune di Lonate Pozzolo con deliberazione di Consiglio comunale n. 42 in data 02.10.2013 ha approvato la trasformazione dell'ex consorzio in Azienda speciale consortile. Il Comune di Lonate Pozzolo è anche socio fondatore della Fondazione Centro di Accoglienza per Anziani – Onlus, in Lonate, che gestisce una RSA e della Fondazione Museo dell’Aeronautica (deliberazione del Consiglio comunale n. 35 del 08.07.2006). L’adesione all’Unione e la partecipazione ai Consorzi ed alle Fondazioni, essendo “forme associative” di cui al Capo V del Titolo II del d.lgs. 267/2000 (TUEL), non sono oggetto del presente Piano.

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III – IL PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE – RELAZIONE TECNICA

1. LA SOCIETA’ SERVIZI ACQUA POTABILE SPA ( S.A.P. S.p.A.) Il Comune di Lonate Pozzolo, ai sensi dell'art. 22 della Legge 142/90, in conseguenza della delibera di Consiglio Comunale n. 209 del 06.10.1989, ha costituito una società per azioni denominata S.A.P. S.p.A. insieme con il Comune di Ferno e la Società Sogeiva S.p.a. Le quote di compartecipazione alla società costituita risultavano inizialmente essere le seguenti:

� 30% Comune di Lonate Pozzolo � 30% Comune di Ferno � 40% Società Sogeiva s.p.a.

Con successiva deliberazione del Consiglio comunale n. 21 del 08.03.1995 è stato ampliato l’oggetto sociale societario. Il Consiglio comunale con deliberazione n. 77 del 20.11.2000 ha approvato il nuovo statuto che, tra l’altro, estendeva l'oggetto sociale societario includendo i servizi di manutenzione del patrimonio verde pubblico, di sgombero neve, di manutenzione impianti di condizionamento, climatizzazione e riscaldamento, di manutenzione impianti idrico sanitari degli immobili comunali, per conto di comuni e consorzi di comuni, al fine di gestire da parte della società stessa nuove attività per consentire una più efficace, efficiente e moderna articolazione dei servizi e garantire una maggiore versatilità della società, rendendola meglio rispondente alle esigenze dei comuni soci. La Giunta comunale con atto n. 40 del 26.04.2001 ha successivamente deliberato l’acquisito di n. 2.000,00 azioni della Società S.a.p. inizialmente sottoscritte dal socio uscente Sogeiva S.p.a a seguito di manifesta volontà dello stesso di diminuire la propria partecipazione azionaria, acquisendo in tal modo una partecipazione alla società pari al 40% del capitale sociale (come Ferno) mentre la partecipazione societaria di Sogeiva spa si riduceva al 20%. Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 26 del 22.07.2003 di variazione di bilancio si deliberava di procedere ad un aumento del capitale sociale della società S.A.P. S.p.a. Il 30 luglio 2003 della Società S.A.P. S.p.a in Assemblea straordinaria deliberava l’aumento di capitale da sottoscrivere da parte dei soci; in tale occasione il socio Sogeiva S.p.a. si riservava di sottoscrivere l’aumento di capitale; contestualmente si stabiliva che nel caso in cui le azioni rimanessero inoptate in tutto o in parte ci sarebbe stata l’opportunità di esercitare il diritto di prelazione da parte degli altri soci. La composizione

Con deliberazione n. 121 in data 16.10.2003 la Giunta comunale stabiliva di esercitare il diritto di prelazione sulle predette azioni non sottoscritte da Sogeiva S.p.a procedendo all’acquisto di dette azioni ed acquisendo la partecipazione del 50% insieme al Comune di Ferno. Il Consiglio comunale con atto n°69 del 20.11.2007 approvava il nuovo statuto della società S.A.P. S.p.A.” che ha definito una più moderna articolazione dei servizi in House con un’estensione della tipologia degli stessi. Tra le attività previste dello statuto della società S.A.P. S.p.A. rientrano anche le attività inerenti i servizi tributari; La SOCIETA’ ACQUA POTABILE S.p.A. con sede a Lonate Pozzolo in Via Monte Santo n. 18 e sede legale a Ferno in via Aldo Moro n. 1, gestisce per il Comune di Lonate Pozzolo, ormai da anni, il servizio acquedotto, lo spazzamento delle strade compresa la rimozione della neve, il servizio di raccolta rifiuti e la gestione della piattaforma di raccolta differenziata, il servizio di manutenzione della rete fognaria e pulizia caditoie stradali e gestione delle reti antincendio comunali, il servizio di gestione calore che comprende la fornitura del combustibile e la manutenzione degli impianti termici di proprietà comunale, il servizio di manutenzione del verde pubblico compreso il verde cimiteriale. Con atto della Giunta Comunale n°211 del 31.12.2008 si affidavano alla predetta società anche le attività di liquidazione, accertamento e riscossione dell’imposta sulla pubblicità e dei diritti sulle pubbliche affissioni. È necessario evidenziare che, in via generale, la normativa rende obbligatoria, con una specifica tempistica, l’adesione dei Comuni agli enti di governo degli ambiti, come definiti dalle Regioni, e dispongono una specifica procedura per l’affidamento – a livello di ambito territoriale dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza

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economica, compresi quelli appartenenti al settore acqua e rifiuti - che deve essere effettuato attraverso la pubblicazione, da parte dell’ente di governo dell’ATO. Il servizio idrico, e le attività connesse alla depurazione svolte dalla partecipate verranno trasferite al gestore del non appena individuato e costituito da parte dell’ATO. Con deliberazione del Consiglio comunale n. 54 del 27.11.2013 è stata approvata la partecipazione alla società “in House” per la gestione del servizio idrico nell’ambito territoriale ottimale della Provincia di Varese. Il 10 giugno 2016, 95 comuni e la Provincia di Varese hanno firmato l’atto notarile che costituisce ufficialmente la Società Alfa S.r.l., gestore unico per i prossimi 20 anni del Servizio Idrico Integrato per tutto il territorio provinciale. Il 16 settembre 2015 alla presenza dei sindaci e degli amministratori soci si è proceduto all'insediamento ufficiale dell'Assemblea dei soci, del Consiglio di Amministrazione, dell’organismo di controllo e dell’organo di revisione contabile. Con questo passaggio la Società Alfa per la gestione idrica integrata diviene operativa e dovrà andare a regime entro e non oltre il 31/12/2017.

La razionalizzazione

Fatta salva l’obbligatorietà di adesione all’A.T.O. e alla Società Alfa S.r.l., gestore unico per i prossimi 20 anni del Servizio Idrico Integrato per tutto il territorio provinciale, con i tempi e con i modi che saranno stabiliti, è intenzione dell’amministrazione mantenere la partecipazione nella società, per la gestione strategica dei restanti servizi pubblici locali non strumentali, così come individuati nello statuto. Di particolare evidenza strategica è la gestione in merito alla raccolta trasporto e smaltimento dei rifiuti e alle attività di liquidazione, accertamento e riscossione dell’imposta sulla pubblicità e dei diritti sulle pubbliche affissioni svolte per gli i Comuni soci. Si ritiene necessario proseguire nelle attività - già avviate dall’ufficio d’Ambito territoriale ottimale – finalizzate a rendere pienamente operativa la nuova società che gestirà il servizio idrico e fognario, al fine di giungere ad una equa razionalizzazione delle società operanti nell’ambito del servizio idrico integrato. Tale razionalizzazione comporterà anche il riassetto delle società esistenti ed un contenimento generale dei costi di funzionamento della società con particolare riferimento ai costi della governance.

Essendo la quota di partecipazione societaria significativa, 50% e a totale partecipazione pubblica con il limitrofo Comune di Ferno, tale da garantire il controllo dei comuni sulla società, concludiamo l’analisi con ulteriori dati:

� Numero degli amministratori: 3 � Numero di direttori / dirigenti: 1 � Numero di dipendenti: 48

Risultato d’esercizio

2011 2012 2013 2014

+ 7.737,00 euro + 2.749,00 euro + 629,00 euro +16.562,00 euro

Fatturato (Valore della Produzione)

2011 2012 2013 2014

5.426.612,00 euro 5.225.039,00 euro 5.053.901,00 euro 4.867.379,00 euro

Bilanci d’esercizio in sintesi di Società S.A.P. Spa:

Stato Patrimoniale

Attivo 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 31.12.2014

A) Crediti verso soci per versamenti ancora Dovuti

0,00

0,00

0,00

0,00

B) Immobilizzazioni 373.170,00 396.769,00 384.748,00 375.499,00

C) Attivo circolante 2.558.482,00 2.539.676,00 2.614.254,00 2.549.662,00

D) Ratei e risconti 215.500,00 169.635,00 189.220,00 188.038,00

Totale Attivo 3.147.152,00 3.106.080,00 3.188.222,00 3.113.199,00

Passivo 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 31.12.2014

A) Patrimonio netto

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349.901,00 352.649,00 353.278,00 369.841,00

B) Fondi per rischi ed oneri

0,00 0,00 0,00 0,00

C) Trattamento di fine rapporto

428.312,00 499.893,00 535.466,00 617.743,00

D) Debiti 2.349.440,00 2.235.711,00 2.277.714,00 2.104.474,00

E) Ratei e Risconti 19.499,00 17.827,00 21.764,00 21.141,00

Totale passivo 3.147.152,00 3.106.080,00 3.188.222,00 3.113.199,00

Conto Economico

31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 31.12.2014

A) Valore della produzione

5.426.612,00 5.225.039,00 5.053.901,00 4.867.379,00

B) Costi di produzione -5.355.602,00 -5.162.461,00 -4.995.601,00 -4.805.439,00

Differenza +71.010,00 +62.578,00 +58.300,00 61.940,00

C) Proventi e oneri finanziari

-8.016,00 -10.754,00 -7.933,00 +236,00

D) Rettifiche valore attività finanziarie

0,00

0,00

0,00

0,00

E) Proventi ed oneri straordinari

+0,00

+0,00

+0,00

0,00

Risultato prima della imposte

+62.994,00

+51.824,00

+50.367,00

+62.176,00

Imposte -55.257,00 -49.075,00 -49.738,00 -45.614,00

Risultato d’esercizio +7.737,00 +2.749,00 +629,00 +16.562,00

Partecipazioni Indirette:

Non risultano esservi partecipazioni in altre società da parte della Società S.A.P. s.p.a. Per completezza si comunica che i bilanci sono pubblicati sul sito istituzionale dell’Ente in “’Amministrazione Trasparente”.

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2. LA SOCIETÀ TUTELA AMBIENTALE DEI TORRENTI ARNO RILE E TENORE SPA. La società Tutela Ambientale dei Torrenti Arno, Rile e Tenore Spa svolge per conto del Comune di Lonate Pozzolo e degli altri enti pubblici soci, il servizio di raccolta, allontanamento, depurazione e scarico delle acque reflue provenienti da insediamenti civili e produttivi siti nel territorio dei comuni aderenti. Il Comune di Lonate Pozzolo, unitamente agli altri Enti soci, esercita sulla società un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi. La società deriva dalla trasformazione dell’ex Consorzio per la Tutela Ambientale dei Torrenti Arno Rile e Tenore in S.p.a., avvenuta in data 29/12/2004, ai sensi dell’art. 115 del D.Lgs. 267/2000. Ai sensi dell’art. 3 dello Statuto societario: La società ha per oggetto l’attività di promozione di iniziative ed interventi diretti, anche attraverso società controllate e collegate, a:

� Tutelare, preservare, migliorare le acque dei torrenti Arno, Rile e Tenore, predisponendo ed attuando ogni e qualsiasi azione volta allo scopo suddetto;

� Realizzare opere ed impianti per il collettamento e la depurazione delle acque reflue dei bacini dei torrenti Arno, Rile e Tenore;

� Gestire il collettamento e la depurazione delle acque reflue provenienti dalle fognature dei comuni aderenti;

� Gestire interventi ed attività di informazione e di educazione ambientale. In particolare, nelle forme e mediante gli strumenti e gli istituti previsti dalla vigente normativa per la gestione di pubblici servizi e funzioni e per la realizzazione di opere pubbliche, la società svolgerà l’attività di:

� Promozione o recepimento dei progetti e realizzazione delle opere e degli impianti realizzati direttamente;

� Gestione delle opere e degli impianti affidati ad altri Enti o Società; � Espletamento, anche su richiesta specifica dei soci, dei compiti di informazione attiva in relazione alle

esigenze della partecipazione dei cittadini e dell’accesso all’informazione sulle tematiche ambientali; � Svolgimento dei corsi di formazione e di aggiornamento per operatori pubblici e privati sulle tematiche

ambientali. La società può realizzare e gestire le attività di cui sopra direttamente, in concessione, in appalto ed in qualsiasi altra forma di organizzazione. Essa potrà svolgere tutte le attività mobiliari, immobiliari, finanziarie ed industriali ritenute utili per il conseguimento dell’oggetto sociale. Potrà espressamente condurre o concedere in affitto aziende o rami d’azienda, potrà concedere in affitto aziende o rami di azienda, potrà concedere garanzie di qualsiasi tipo, sia reali che personali, per obbligazioni proprie, potrà assumere partecipazioni o interessenze nel capitale di società aventi oggetto affine o connesso al proprio. Composizione della società:

La società è a totale partecipazione pubblica della Provincia di Varese e dei diversi comuni della provincia di Varese. Il capitale sociale è pari ad Euro 120.000,00. La quota di partecipazione del Comune di Lonate Pozzolo è del 3,108%. La società detiene altresì la partecipazione – per la quota pari al 8,66% - nella società PREALPI SERVIZI, svolgente attività connesse alla gestione del servizio idrico integrato. Al pari del servizio idrico, anche le attività connesse alla depurazione svolte dalla partecipata dalla società Arno Rile e Tenore verranno trasferite al gestore del servizio idrico integrato costituito il 10 giugno 2015 (società Alfa S.r.l). Si rinvia alle indicazioni già espresse in precedenza in merito al servizio.

La razionalizzazione

Pur rilevando che la società non ha dipendenti diretti, poiché fa ancora riferimento ad uffici della Provincia, si ribadisce quanto relazionato in precedenza per il servizio idrico, sul processo, già avviato e finalizzato alla costituzione della nuova società che gestirà il servizio idrico e fognario in ambito ottimale. Tale razionalizzazione comporterà anche il riassetto delle società esistente ed un contenimento generale dei costi di funzionamento della società con particolare riferimento ai costi della governance.

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Pur essendo la quota di partecipazione societaria poco significativa, in quanto inferiore al 5%, concludiamo l’analisi con ulteriori dati:

� Numero degli amministratori: 3 � Numero di direttori / dirigenti: = � Numero di dipendenti: = (fa riferimento ad uffici della Provincia di Varese)

Risultato d’esercizio

2011 2012 2013 2014

+ 14.611,00 euro + 20.376,00 euro + 21.013,00 euro +10.420,00 euro

Fatturato (Valore della Produzione)

2011 2012 2013 2014

7.103.585,00 euro 7.304.637,00 euro 7.373.125,00 euro 7.670.301,00 euro

Bilanci d’esercizio in sintesi di Società Tutela Ambientale dei Torrenti Arno Rile e Tenore Spa:

Stato Patrimoniale

Attivo 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 31.12.2014

A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti

0,00

0,00

0,00

0,00

B) Immobilizzazioni 29.440.262,00 32.935.917,00 34.696.308,00 33.207.084,00

C) Attivo circolante 14.365.146,00 22.438.370,00 22.084.056,00 20.782.535,00

D) Ratei e risconti 71.194,00 35.348,00 5.920,00 771,00 Totale Attivo 43.876.602,00 55.409.635,00 56.786.284,00 53.990.390,00

Passivo 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 31.12.2014

A) Patrimonio netto

24.619.454,00

24.639.833,00

24.660.841,00

24.671.266,00

B) Fondi per rischi ed oneri

0,00 0,00 0,00 0,00

C) Trattamento di fine rapporto

0,00 0,00 0,00 0,00

D) Debiti 19.131.662,00 30.665.764,00 32.101.963,00 29.298.714,00

E) Ratei e Riscontri 125.485,00 104.038,00 23.480,00 20.410,00

Totale passivo 43.876.602,00 55.409.635,00 56.786.284,00 53.990.390,00

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Conto Economico

31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 31.12.2014

A) Valore della produzione

7.103.585,00 7.304.637,00 7.373.125,00 7.670.301,00

B) Costi di produzione

-6.869.419,00 -7.078.505,00 -6.876.876,00 -7.301.589,00

Differenza +234.166,00 +226.132,00 +496.249,00 +368.712,00

C) Proventi e oneri finanziari

-125.043,00 -119.219,00 -144.367,00 -156.196,00

D) Rettifiche valore attività finanziarie

0,00

0,00

0,00

0,00

E) Proventi ed oneri straordinari

+209,00

+8.234,00

-214.926,00

-14.820,00

Risultato prima della imposte

+109.332,00

+115.147,00

+136.956,00

+197.696,00

Imposte -94.721,00 -94.771,00 -115.943,00 -187.276,00

Risultato d’esercizio +14.611,00 + 20.376,00 +21.013,00 +10.420,00

Per completezza si comunica che i bilanci sono pubblicati sul sito istituzionale dell’Ente in “’Amministrazione Trasparente”.

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3. SOCIETÀ ACCAM S.P.A La società ACCAM spa si è costituita a seguito di trasformazione – ai sensi dell’art. 115 del D.Lgs. 267/2000, del “Consorzio Intercomunale di Servizi Ambientali” con decorrenza dal 31/12/2003, subentrando pertanto in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo all’originario Consorzio. La società fornisce ai comuni soci il servizio di smaltimento dei rifiuti urbani, per mezzo dell’impianto di termovalorizzazione con recupero di energia smaltisce la parte dei rifiuti solidi indifferenziati. Con atto di Consiglio Comunale n.58 del 28/11/2014, si è approvato il nuovo Statuto al fine di soddisfare pienamente le condizioni attinenti all’esercizio del controllo analogo secondo la consolidata giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea. Lo statuto societario prevede, all’art. 4: 4.1 La Società ha per oggetto, l'esercizio, sia in via diretta sia mediante la partecipazione in Società di servizio pubblico locale rispondenti ai modelli previsti dalla normativa interna e comunitaria, da rendersi a favore delle collettività amministrate dagli Enti Locali soci inerenti a:

� Raccolta, trasporto e gestione integrata dei rifiuti solidi urbani e di loro frazioni differenziate, dei rifiuti assimilati ai rifiuti urbani, dei rifiuti urbani pericolosi e di tutti i rifiuti in genere;

� Trattamento, trasformazione, selezione finalizzati al recupero e riciclaggio dei rifiuti, con la gestione dei loro derivati, anche con produzione di energie (elettrica, calore e qualsiasi altro derivato) con la conseguente loro commercializzazione, con particolare attenzione all’ottimizzazione dei costi al fine di ridurre al minimo le tariffe praticate, particolarmente nei confronti dei soci;

� Approvvigionamento, produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica e calore, compresa la costruzione, acquisizione e la gestione dei relativi impianti;

� Studio, programmazione (per conto proprio), progettazione preliminare definitiva ed esecutiva, costruzione e gestione degli impianti di smaltimento, recupero e riciclaggio dei rifiuti di ogni genere, urbani e/o industriali;

� Progettazione (per conto proprio), installazione, gestione di reti tecnologiche di controllo e cablaggio del territorio nei campi di interesse o affini alle attività aziendali;

� -Servizi telematici ed informatici con le conseguenti applicazioni nei campi di interesse o affini alle attività aziendali;

� Gestione di altri servizi ambientali di pubblica utilità o di interesse pubblico; � Quale attività complementare, la fornitura di assistenza tecnica e amministrativa nei settori ove viene

svolta l'attività; � Sviluppo di interventi ed iniziative per una miglior sensibilizzazione della comunità degli utenti sulle

tematiche delle attività svolte dalla società, sulle tematiche dell'ambiente in generale, con campagne di informazione o promozionali, istituzione di premi o borse di studio e quant'altro necessario al miglioramento dell'approccio dei cittadini all'ambiente che ci circonda;

� Sostegno ai singoli soci nelle iniziative riguardanti il recupero ecologico nell'ambito dell'attività sopra indicata, di aree ed ambienti mediante il risanamento, il ripristino, la ricomposizione del territorio nonché con un eventuale riconoscimento compensativo conseguente all'ubicazione di impianti ed attività collegate che creino particolari disagi alle realtà circostanti.

Le attività ed i servizi di cui ai commi precedenti saranno svolti in conformità agli indirizzi degli Enti locali soci. Le attività e i servizi di cui al presente articolo potranno essere svolti sia direttamente che indirettamente, a mezzo di società controllate aventi anch’esse i requisiti previsti dal presente Statuto e dalla disciplina nazionale e comunitaria per l’affidamento in House. La società svolgerà in tal caso l’attività di direzione e coordinamento delle società controllate suddette e quella di indirizzo e verifica delle prestazioni da parte loro dei servizi ad esse affidati. La società può porsi come strumento degli Enti Locali soci sia per quanto concerne la gestione delle partecipazioni, l’esercizio del controllo analogo e lo svolgimento dell’attività di direzione e coordinamento nei confronti delle società controllate qualificabili come “Società in House Providing” sia per quanto concerne il governo dei servizi svolti dalle predette società controllate, al fine di garantire l’attuazione coordinata ed unitaria dell’azione amministrativa, nonché un’organizzazione efficiente, efficace ed economica nel perseguimento degli obiettivi di interesse pubblico di cui gli Enti Locali soci sono portatori. La società e le sue controllate “in House” sono in ogni caso vincolate a realizzare la parte più importante della propria attività con gli Enti Locali soci, loro aziende ed enti dipendenti e società dai medesimi partecipate o affidatarie del servizio pubblico locale e comunque con le collettività rappresentate dai soci suddetti e nel territorio di riferimento dell'insieme dei soci medesimi.

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Il controllo analogo sulle società controllate verrà esercitato secondo il modello definito dal presente Statuto 4.2 Ai fini di conseguire l’oggetto sociale la Società può inoltre svolgere qualsiasi attività, in via non prevalente, comunque, connessa, complementare, ausiliare, strumentale, accessoria o affine a quelle sopra indicate quali quelle di studio (per conto proprio), d'assistenza tecnica e di coordinamento e di costruzione degli impianti necessari 4.3 La Società può realizzare e gestire le attività di cui sopra nelle forme previste dalla legge, in concessione, in appalto o in qualsiasi altra forma. 4.4 Nei settori di proprio interesse la Società può promuovere e realizzare modelli organizzativi per la gestione delle varie fasi dei processi industriali sopra indicati ed utilizzarli in proprio o con l’intervento di terzi. 4.5 Per il raggiungimento dello scopo sociale la Società può compiere tutte le operazioni industriali, tecniche, commerciali, mobiliari ed immobiliari inclusa la prestazione e/o l'ottenimento di garanzie reali e/o personali comunque ad esso connesse e ritenute utili, il tutto in via occasionale e nei limiti della vigente normativa. 4.6 La società potrà compiere tutte le operazioni finanziarie non nei confronti del pubblico e non in via prevalente con esclusione delle attività riservate per legge a soggetti appositamente abilitati, essendo in particolare espressamente escluse le attività di raccolta di risparmio tra il pubblico, che saranno ritenute necessarie od utili, anche indirettamente, per il raggiungimento dell'oggetto sociale o strumentale ad esso. 4.7 In particolare per il raggiungimento dello scopo sociale la Società può procedere alla realizzazione, all'acquisizione, alla cessione ed altro sfruttamento di privative industriali, brevetti, invenzioni, per il conseguimento dell'oggetto sociale può inoltre, procedere alla stipulazione di accordi di collaborazione con Università, Istituti ed Enti di ricerca, ed in genere ad ogni operazione necessaria od utile al raggiungimento dello scopo sociale. 4.8 Le fideiussioni e le garanzie reali possono essere concesse dalla società solo a favore di società o soggetti controllati o dei quali sia in corso di acquisizione il controllo, fatte salve le eccezioni previste dalla legge. Composizione della società:

La società è a totale partecipazione pubblica di diversi comuni della provincia di Milano e di Varese. Il capitale sociale è pari ad Euro 24.021.287,00. La quota di partecipazione del Comune di Lonate Pozzolo è del 2,831%. Nel corso degli ultimi mesi del 2014 è stato avviato un lavoro di analisi circa gli scenari di sviluppo della società, tenuto conto sia degli interventi necessari agli impianti, sia del contesto normativo generale delineato dalle disposizioni comunitarie, nazionali e regionali in materia di trattamento di rifiuti. Nel contesto non possono essere sottovalutate le disposizioni circa l’ottimizzazione e lo svolgimento dei servizi pubblici locali di rilevanza economica per mezzo di ambiti territoriali che imporranno, al pari di quanto avvenuto per il servizio idrico, una revisione generale del sistema organizzativo e gestionale. Nel contempo, il Consiglio Comunale nella seduta del 28/11/2014 con atto n. 59 deliberava un proprio indirizzo ad oggetto: “Analisi di scenari di sviluppo per Accam s.p.a. - attivita' svolta dal gruppo di lavoro - atto di indirizzo”. L’atto approvava la proposta del seguente scenario: “1. di prendere atto dell’allegato studio effettuato dal gruppo di lavoro costituito da ACCAM SPA in merito agli

scenari di sviluppo di ACCAM SPA medesima, agli atti prot. n. 23124 del 17/10/2014, che prevede per ACCAM,

come da sintesi esplicativa in premessa:

1) Revamping come da AIA;

2) Revamping su una linea;

3) Interventi finalizzati all’adeguamento minimo normativo;

4) Progressivo smantellamento;

2. di prendere altresì atto che lo scenario 1 – Revamping come da AIA e lo scenario 3 – adeguamento minimo

normativo - sono stralciabili in quanto valutati dal gruppo di lavoro non sostenibili;

3. di ritenere ragionevolmente praticabile, per tutte le motivazioni espresse in premessa, lo scenario che prevede

il mantenimento di una sola linea (con l’aggiunta di un impianto di selezione rifiuti – fabbrica dei materiali - o

anche l’impianto Forsu – di trattamento della frazione organica);

4. di demandare al Sindaco, o suo delegato, in qualità di rappresentante dell’Ente nell’Assemblea dei Soci di

ACCAM SPA di chiedere alla Società di approfondire lo scenario di cui sopra ritenuto ragionevolmente

praticabile.”

Il Consiglio di Amministrazione di Accam nell’esercizio ha proposto nuovi scenari anche di Revampig dell’impianto, successivamente non accolti dall’Assemblea degli azionisti. L’Assemblea in data 2/3/2015 ha deciso, inforza della Risoluzione di Regione Lombardia del 3/12/2013, di non seguire gli scenari proposti dal CDA, ma di proseguire con le seguenti scelte:

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1) di procedere con lo smantellamento della società entro il 2025, data ultima che comprende anche le attività di bonifica del sito; 2) l’approvazione di un nuovo piano con l’aggiunta di un impianto di selezione rifiuti – fabbrica dei materiali (un processo di riciclo e recupero dei rifiuti) e l’impianto Forsu di compostaggio (di trattamento della frazione organica). Successivamente l’Assemblea dei soci in data 06/11/2015 ha approvato un atto di indirizzo programmatico che prevede i seguenti punti: 1) di procedere con lo spegnimento dell’impianto di incenerimento entro e non oltre il 31/12/2017, dando mandato al consiglio di amministrazione di predisporre le procedure necessarie allo scopo attivandosi per ottenere il miglior corrispettivo dalla dismissione dell’impianto; 2) di dare mandato al consiglio di amministrazione di operare tutte le necessarie politiche di bilancio (senza escludere la riduzione del capitale sociale) allo scopo di evitare maggiori oneri ai soci ed individuare le opportunità e le risorse finanziarie per gli investimenti nei nuovi impianti; 3) di dare mandato al consiglio di amministrazione di predisporre un piano industriale (da sottoporre all’assemblea dei soci entro e non oltre maggio 2016) per la costruzione di un impianto di smaltimento a freddo e per la gestione dell’impianto FORSU già autorizzato dalla Città Metropolitana e da posizionare in territorio di Legnano; 4) di impegnare il consiglio di amministrazione nella redazione dei piani industriali alla salvaguardia dei livelli occupazionali del personale Accam 5) di dare mandato al consiglio di amministrazione di aprire una trattativa con l’attuale proprietà del sito su cui sorge l’impianto per ridefinire i termini di riconsegna dell’area ed i relativi costi. Per il futuro, la nuova bozza del decreto sui nuovi inceneritori ha introdotto il principio secondo il quale le regioni che dimostrano di avere una sovra capacità di trattamento (ovvero una produzione di rifiuti inferiore alla capacità di smaltimento complessiva), come la Lombardia, possono portare avanti un piano di dismissione. Quindi la normativa nazionale non sembrerebbe prevedere impedimenti al piano di spegnimento dell’inceneritore di Borsano. Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 70 del 16.12.2015, è stato approvato il nuovo contratto di servizio per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed assimilati di durata biennale con una tariffa pari a quella attuale, per garantire ad Accam le necessarie risorse e non creare un danno alla società.

La razionalizzazione

Si sta procedendo, pertanto, secondo la pianificazione approvata nell’Assemblea dei Soci il 6/11/2015, sopra dettagliata ed in particolare di procedere con lo spegnimento dell’impianto di incenerimento entro e non oltre il 31/12/2017. L’attuazione comunque terrà conto sia alle condizioni previste dal Piano Economico finanziario che identificherà i costi e benefici degli scenari proposti, sia alla volontà maggioritaria dei soci. La situazione al momento è particolarmente complessa e non si esclude nemmeno la possibilità della messa in liquidazione della società con le relative conseguenze. La percentuale di partecipazione, inferiore al 3%, non rileva in modo determinante rispetto alle decisioni dell’Assemblea.

Pur essendo la quota di partecipazione societaria poco significativa, in quanto inferiore al 5%, concludiamo l’analisi con ulteriori dati:

� Numero degli amministratori: 5 � Numero di direttori / dirigenti: 2 � Numero di dipendenti: 28

Risultato d’esercizio

2011 2012 2013 2014

+ € 71.966,00 + € 61.977,00 - € 1.026.051,00 -€ 4.277.466,00

Fatturato (Valore della Produzione)

2011 2012 2013 2014

22.093.418,00 euro 21.560.121,00 euro 19.466.314,00 euro 19.928.811,00 euro

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Bilanci d’esercizio in sintesi della Società ACCAM Spa:

Stato Patrimoniale

Attivo 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 31.12.2014

A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti

0,00

0,00

0,00

0,00

B) Immobilizzazioni 41.618.527,00 39.015.037,00 37.066.085,00 32.554.015,00

C) Attivo circolante 14.521.095,00 14.213.106,00 15.871.512,00 15.541.829,00

D) Ratei e risconti 38.988,00 27.513,00 62.870,00 140.347,00

Totale Attivo 56.178.610,00 53.255.656,00 53.000.467,00 48.236.191,00

Passivo 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 31.12.2014

A) Patrimonio netto 30.181.047,00 30.243.023,00 29.216.972,00 24.939.502,00

B) Fondi per rischi ed oneri

1.731.207,00 1.190.302,00 1.887.184,00 2.862.501,00

C) Trattamento di fine rapporto

579.765,00 621.505,00 690.394,00 757.714,00

D) Debiti 23.685.716,00 21.200.826,00 21.193.463,00 19.676.333,00

E) Ratei e Risconti 875,00 0,00 12.454,00 141,00

Totale passivo 56.178.610,00 53.255.656,00 53.000.467,00 48.236.191,00

Conto Economico

31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 31.12.2014

A) Valore della produzione

22.093.418,00 21.560.121,00 19.466.314,00 19.928.811,00

B) Costi di produzione

-21.780.887,00 -21.373.790,00 -20.657.300,00 24.034.179,00

Differenza +312.531,00 +186.331,00 -1.190.986,00 -4.105.368,00

C) Proventi e oneri finanziari

-138.419,00 -79.001,00 -73.835,00 -53.958,00

D) Rettifiche valore attività finanziarie

0,00 0,00 0,00 0,00

E) Proventi e oneri straordinari

0,00 0,00 30.255,00 1,00

Risultato prima delle imposte

+174.112,00 107.330,00 -1,234.566,00 -4.159.325,00

Imposte -102.146,00 -45.353,00 +208.515,00 -118.141,00

Risultato di esercizio +71.966,00 +61.977,00 -1.026.051,00 -4.277.466,00

Per completezza si comunica che i bilanci sono pubblicati sul sito istituzionale dell’Ente in “’Amministrazione Trasparente”.

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4. SOCIETÀ S.E.A. (SOCIETÀ ESERCIZI AEROPORTUALI) SPA Il comune è proprietario di n. 8607 azioni di S.E.A. S.p.a pari allo 0,003% del capitale sociale. La quota di capitale di proprietà del comune è assolutamente irrisoria. Nel corso degli anni il Comune di Lonate Pozzolo non ha mai subito esborsi derivanti dal ripiano di eventuali perdite di esercizio mentre invece ha potuto beneficiare del riparto dei dividendi.

La razionalizzazione

Preso atto dello scopo del comma 611 della legge di stabilità di attuare una politica di riduzione di costi, seppur ribadito dal legislatore l’obbligo di dismissione delle società “non aventi finalità istituzionali”, ai sensi del comma 27 delle legge 244/2007 s.m.i. e del comma 569 della legge 147/2013 s.m.i., e ulteriormente ribadito della finanziaria 2008 che vieta, agli enti locali di assumere o mantenere partecipazioni “dirette” in società, anche con quote di minoranza, aventi per oggetto la produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, si ritiene che, pur non rilevandosi la società indispensabile al

conseguimento delle finalità istituzionali dell’ente, la procedura di dismissione di tale quota risulterebbe

maggiormente onerosa rispetto al suo mantenimento.

L’irrisoria percentuale di partecipazione non rileva nelle decisioni in merito alla riduzione dei costi della società.

Lonate Pozzolo, lì 31 Marzo 2016

IL SINDACO Geom. Danilo Emilio Rivolta