DI NAPOLI E PROVINCIA DEIMEDICICHIRURGHI ... · del “diritto a non soffrire” di tanti malati. 6...

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P E R I O D I C O F O N D A T O N E L 1913 - A N N O 79 N U M E R O 4 - S E T T E M B R E 2009 PRIMO PIANO Terapia del dolore OPINIONI Addio vecchio Policlinico ODONTOIATRIA Decimo anniversario per la scuola di specializzazione “L'angelo del dolore” di William Wetmore Story ORDINE Analgesici oppiacei: più facili le prescrizioni Gli accordi collettivi nazionali WWW . ORDINEMEDICINAPOLI . IT DEI MEDICI CHIRURGHI E ODONTOIATRI DI NAPOLI E PROVINCIA ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E ODONTOIATRI DI NAPOLI E PROVINCIA

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P E R I O D I C O F O N D A T O N E L 1 9 1 3 - A N N O 7 9 N U M E R O 4 - S E T T E M B R E 2 0 0 9

PRIMO PIANO

Terapia del dolore

OPINIONIAddiovecchio Policlinico

ODONTOIATRIADecimo anniversario per lascuola di specializzazione

“L'angelo del dolore” di William Wetmore Story

ORDINE

Analgesici oppiacei:più facili le prescrizioni

Gli accordicollettivi nazionali

W W W . O R D I N E M E D I C I N A P O L I . I T

DEI MEDICI CHIRURGHIE ODONTOIATRI

D I N A P O L I E P R O V I N C I A

ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHIE ODONTOIATRI

D I N A P O L I E P R O V I N C I A

3SOMMARIO Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

> editorialeBuon lavoro a tutti, nonostante tutto E’ in arrivo un autunno professionalmente caldo. I camici bianchialle prese con molte problematiche. E’ l’effetto dei negoziati Acn, dellaSanità campana commissariata, della recente ordinanza sugli oppiacei.

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> primo piano /1Oppioidi, scacco matto al doloreFarmaci oppiacei finalmente detabellizzati.E’ un’accelerazioneformidabile per la terapia antalgica ed è un doveroso riconoscimentodel “diritto a non soffrire” di tanti malati.

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> primo piano /2Accordo collettivo, la spuntano i medici Sia pure conqualche chiaroscuro di troppo e dopo un’estenuante lotta diposizione, i medici di famiglia, i pediatri e gli specialisti ambulatorialiportano a casa risultati apprezzabili. La soddisfazione dei sindacati

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> opinioni & commenti Vecchio Policlinico, rottamazione a più incognite Lo smantellamento della gloriosa struttura universitaria prosegueinesorabile. Imminente un’ulteriore frammentazione della facoltà diMedicina della SUN. L’incognita di Caserta.

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> riflettoriIl “quadrato” di piazza Miraglia Una storia lunga un secolo: il Primo Policlinico, simbolo della sanitàpartenopea nel cuore del centro storico cittadino, è ormai ad un passodal proprio crepuscolo. Resta un’eredità di glorie e ricordi.

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> odontoiatriaCorsi di formazione per odontoiatriL’Ordine di Napoli organizza due corsi di formazione per Odontoiatri chesi terranno il 17 ottobre e il 21 novembre. Il primo su L’estetica in protesi eil secondo sulle Emergenze in Odontoiatria.

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> newsRapporto medico-paziente, arriva il corso In una società ad alta velocità, disattenta alle relazioni umane, l’Ordinedei Medici di Napoli va in controtendenza e decide, con un corso, dipuntare sulla comunicazione tra medico e malato.

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> culturaIl lungo viaggio delle parole

In un agile e brioso saggio, Alfredo Imperatore, medico con un deboleper l’etimologia, passa in rassegna alcune radici di vocaboli italianie napoletani. Regalando non poche sorprese.

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> albumGli irresistibili ragazzi del ‘58

Completiamo in questo numero la galleria fotografica dei medagliati del2008, ovviando a un ritardo di carattere tecnico

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4EDITORIALE Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

Buon lavoro a tutti, nonostantetutto

Q uando leggerete questo bollettino,saremo ormai all’inizio dellastagione autunnale. Numerosi

sono gli spunti con cui potrei aprirel’editoriale: innanzitutto il “libro bianco” delMinistro del Welfare on. Sacconi, il cui soloapprofondimento meriterebbe gran partedelle pagine del Bollettino; l’ormaiimminente ritorno del Ministero dellaSalute; i numerosi disegni di leggeall’esame di uno dei due rami delparlamento: quello sulle dichiarazioniAnticipate di Trattamento, sul GovernoClinico o sulle Cure palliative; il DecretoLegge riguardante la “rottamazione” deimedici, le certificazioni di malattia e lasicurezza; il federalismo fiscale e lericadute sanitarie, attraverso i costistandard; il Convegno Nazionale dellaFederazione sulle piccole isole;l’autorizzazione dell’AIFA all’utilizzo dellaRU 486; la pandemia di nuova influenza eancora tante altre notizie chemeriterebbero maggiori approfondimenti.Su alcune sarà necessario ritornare, altrele richiamerò brevemente in questoarticolo, tuttavia, a mio parere, due sono ifatti che in questo momento necessitano diun maggiore approfondimento: la firmadegli Accordi Collettivi Nazionali(AA.CC.NN.) della Medicina Generale, dellaPediatria di Libera Scelta e dellaSpecialistica Ambulatoriale da un lato; ilcommissariamento dell’Assessoratoregionale alla Sanità dall’altro.

Inizio con gli Accordi Collettivi, oConvenzioni, che da sempre tutelano unaparte consistente del mondo del lavoro

pubblico medico afferente al ServizioSanitario Nazionale; solo nella provincia diNapoli sono interessati circa 5000 colleghi:medici di assistenza primaria, continuitàassistenziale, emergenza e medicina deiservizi; specialisti ambulatoriali, veterinaried altre professionalità (Psicologi, Biologi eChimici); pediatri di libera scelta. La firmadei rinnovi (ricordo che vi era stata unapreintesa sottoscritta il 22 dicembre 2008) èstata apposta a Roma nella sede dellaSisac (il corrispettivo dell’Aran per idirigenti), il giorno 27 maggio scorso, da

parte di tutti i sindacati rappresentatividell’area convenzionale. In realtà alcunesigle, non condividendo in pieno alcunipunti dell’accordo, si sono trincerate dietrouna “firma tecnica” il cui scopo èessenzialmente quello di non rimanereesclusi dalle trattative decentrate regionali.Lungi da entrare nella querelle delle singoleposizioni, tutte rispettabili dal proprio puntodi vista, ciò che mi preme sottolineare èche la logica degli Accordi è di far usciredall’isolamento i diversi attori della sanitàterritoriale, passando quindi ad un sistemasalute a rete, al tempo stessoestremamente flessibile, che tenga quindiconto delle richieste del numero e del tipodi prestazioni richieste, della densitàabitativa e dell’orografia del territorio, mache dia riferimenti certi al cittadino, in aiutoo alternativa all’assistenza ospedaliera. Sefino a ieri si usavano termini quali Utap,Case della Salute o similari (ogni Regioneha il suo modello e/o la sua sigla), oggi,passando attraverso le AggregazioniFunzionali Territoriali (AFT), sistemaorganizzativo che riguarda la singolacategoria al proprio interno, si approda alleUnità Complesse di Cure Primarie (UCCP),strutture organizzative che vedono coinvoltitutti i Medici convenzionati insieme allealtre Professionalità ed agli operatori che lesingole Regioni decideranno di utilizzaresecondo le proprie esigenze. La concretarealizzazione della “presa in carico”ampiamente definita nel Libro Bianco delMinistero del Welfare. Tutto bene quindi?Evidentemente no! Le note “stonate” sonodiverse. Le più evidenti riguardano anzituttogli aspetti economici, non estremamentesoddisfacenti, poiché ci si è dovuti“accontentare” del 4,85% di aumento (lastessa cifra erogata ai Dirigenti Medicianche se con un anno di ritardo). Ancorapiù evidente risulterà la mancanza di

capacità organizzativa di alcune Regioni,particolarmente quelle del sud, che nonsaranno in grado di investire, sia per i notiproblemi economici che per l’inadeguatezzaad effettuare una seria programmazione chepassi anche attraverso percorsi condivisicon le sigle sindacali firmatarie, utilizzandolo strumento degli Accordi Integrativi. Perrealizzare tutto questo sarebbe necessariauna struttura regionale forte e collaudata,che abbia in primo luogo un chiaro mandato“politico” e nel contempo possegga alproprio interno professionalità dirigenzialicon spiccate capacità gestionali. In questoprofilo è evidente che almeno per ora nonrientra la nostra Regione anche per quantosuccessivamente riportato.

Il caso Campania. Come ampiamente noto,durante il Consiglio dei Ministri di venerdì24 luglio, su proposta dell’on. Maurizio

Sacconi, il Governo ha deciso dicommissariare gli assessorati alla Sanitàdelle Regioni Campania e Molise. Per quelloche riguarda la nostra Regione è statointerrotto il lavoro dell’Assessore MarioSantangelo, durato all’incirca 100 giorni, pernominare Commissario il Governatore, on.Antonio Bassolino. Il Governatore non soloha accettato con riserva ma ha ancheproposto ricorso contro il decreto sia al TARLazio sia alla Corte Costituzionale, per viziprocedurali e per un presupposto conflitto dicompetenze. I punti da attuare, secondo ildecreto, sono numerosi ma quellimaggiormente significativi riguardano:ulteriori sacrifici contabili con coperturadella spesa sanitaria prelevando fondi daaltri capitoli di bilancio; riassetto della reteospedaliera e territoriale con dismissione oriconversione di strutture non produttive;blocco del turn-over del personale erideterminazione dei fondi per lacontrattazione integrativa; razionalizzazionedella spesa farmaceutica; riassetto della retelaboratoristica e della specialisticaambulatoriale e definizione dei contratti con iprivati accreditati; introduzione dipartecipazione al costo delle prestazionisanitarie da parte dei cittadini. Molte diqueste indicazioni cominciano a farecapolino tramite una serie di Delibere diGiunta pubblicate sul BURC numero 48 del 3agosto. Il governatore, inoltre, a sorpresa,per “aggirare” il commissariamento il 7agosto ha firmato tre decreti. Il primo haassegnato a Santangelo la delega ai rapporticon il commissariato. Il secondo ha dispostoche lo stesso concorrerà alla definizionedegli indirizzi per la realizzazione dei piani dirientro. Il terzo ha individuatonell’Assessorato alla Sanità la struttura disupporto al Commissario. Insommal’Assessore alla Sanità nei fatti sarà sempreil professore Mario Santangelo, a cui sono

5EDITORIALE Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

stati riconosciuti funzioni tali per cuipotremmo definirlo una sorta di“Superassessore”. A questo punto tuttaviaappare chiaro che nella situazione in cuisiamo gli Accordi Collettivi Nazionalistipulati a Roma rischiano di essere cartastraccia a Napoli, e questo vale anche per ilCCNL della Dirigenza. Cosa fare? Credo chei responsabili sindacali locali, di tutte lesigle, dovranno rappresentare con forza allesegreterie nazionali il disagio dei medicicampani, che inevitabilmente siripercuoterà sui cittadini, e creare quellanecessaria tensione che miri a fare entrarenell’agenda nazionale di ogni associazione il“caso Campania”. L’Ordine di Napolipromuoverà tutte le azioni affinché ciòavvenga, valutando con attenzione isuccessivi atti e comportamenti.

Il Dolore che divide e quello che unisce.Chi non ha mai avuto un dolore intenso,anche se momentaneo, più o meno

lancinante o magari sordo, che scavava,ancora prima di debilitare nel fisico,all’interno dell’anima. Spesso lo stato disofferenza è tale che dimenticando diessere medici, e in attesa che la terapiafaccia effetto, si chiede aiuto ai familiari.Quasi sempre una parola di conforto o ilcontatto fisico, una carezza o tenersi permano, attutisce di molto il dolore. Maaffianco al dolore acuto vi è un dolorecronico, compagno di tante patologie:osteo-articolari, neuropatiche, tumorali ealtre ancora. In questo caso la sofferenza èpiù profonda e può avere ripercussioni sullerelazioni familiari, fino a dividere chi soffredall’intera società. Per quanto sempre utilein questi casi non può bastare il solocontatto umano e familiare ma bisognaintervenire con terapie mirate. Vi è semprestata da parte dei medici una sottostima delproblema come se la sofferenza fosseconnaturata nella nostra parabola di esseriviventi, una conseguenza forse della nostracultura cattolica o forse colpa solo dellaburocrazia che attiene la prescrizione digran parte dei farmaci anti-dolorifici. LeOrdinanze emanate dal Ministero dellaSalute, rispettivamente il 16 giugno ed il 2luglio, semplificano la prescrivibilità dinumerosi farmaci, permettendo una più

facile accessibilità alle cure. Spero che imedici napoletani sappiano cogliere questaopportunità affinché dimostrino, da seri epreparati professionisti quali sono, di essereoltretutto capaci di realizzare quellarelazione di cura nei confronti dei propripazienti che permetta di lenire oltre il dolorefisico anche il dolore dell’anima, donandoloro una nuova speranza nell’affrontare lapropria malattia, recuperando le opportunitàsociali che ormai sembravano perse. Ancheil dolore può unire.

Che fine ha fatto Mustafà? Anchequest’anno Mustafà non ci ha allietatocon la sua allegra cantilena mentre

percorreva le spiagge del Cilento. Il Governotuttavia il 2 luglio ha approvato il DDLSicurezza dove è stato cassato l’obbligo peri medici di denunciare gli immigraticlandestini ma è stata introdotta una normaper cui un immigrato che risieda in Italiasenza permesso commette una violazionedel codice penale: il reato di clandestinità.Non essendo stato approvatol’emendamento proposto dall’On. Mussolini,che prevedeva una specifica deroga per imedici che lavorano nelle strutture del SSN,i quali ricordo sono equiparati a pubblicoufficiale o incaricato di pubblico servizio,permane nei fatti l’obbligo di denuncia. LaFederazione Nazionale degli Ordini, insintonia con tutti i sindacati medici, haribadito ai propri iscritti di evitare ognidenuncia in quanto in contrasto con il nostroCodice Deontologico oltre che con la logicadi proteggere la salute dei cittadini italiani.Gli Ordini si preparavano quindi a costituirsia fianco dei colleghi “disobbedienti”,quando a sorpresa il 5 agosto il Capo diGabinetto del Ministero degli Interni hainviato una circolare esplicativa a tutti iPrefetti in cui viene ribadito l’obbligo per icittadini stranieri di esibire il permesso disoggiorno presso gli uffici pubblici fattaeccezione per “i provvedimenti inerentiall’accesso alle prestazioni sanitarie”.Anche il nostro Governatore (oCommissario?), on. Bassolino, in pienoferragosto ha emanato una “nota” in cui hainvitato tutti i medici e le strutture sanitarieregionali a non denunziare i clandestini. Laragione ha prevalso sull’ottusità della legge,ma le prime notizie giornalistiche non fannoben sperare. Forse sarò ancora obbligato aparlare di Mustafà.

Di tanti altri argomenti avrei volutoparlarvi ma per mancanza di spazio lirinvio al prossimo editoriale. Buon

lavoro a tutti, nonostante tutto!

Bollettino Ordine dei MediciChirurghi e degli Odontoiatridi Napoli e Provincia

Fondato nel 1913 - Anno 79 - n. 4agosto/settembre 2009

DirettoreGabriele Peperoni

Direttore ResponsabileAntonio Di Bellucci

Coordinamento redazionaleUmberto Zito

Comitato di RedazioneSilvestro CanonicoAngelo CastaldoFrancesco Saverio D’AscoliAntonio De RosaOttavio DelfinoGiuseppe GalanoGregorio LainoFabio LucchettiRoberto MartinaSanto MonastraAndrea MontellaMauro MutoGaetano PiccinocchiVincenzo SchiavoSilvestro ScottiLuigi SodanoGiuseppe TortorielloFulvio TurràGiannamaria VallefuocoFrancesco VerdeGennaro VolpeBruno Zuccarelli

Segreteria di redazioneRaffaele Di Lorenzo

Responsabile comunicazionee relazioni esterneAntonio Chiacchio

Progetto grafico e consulenza editorialeAlbatrosNews - Iuppiter Group

StampaLitografia Buonaurio SrlVia IV Novembre, 6 - Casoria (Na)

AmministrazionePiazza Torretta,9 - Napolitel. 081/660517 - 660544 - 660707

Pubblicazione autorizzata dalla Cancelleriadel Tribunale di Napoli n°99/1948

MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI ORDINANZA 16 giugno 2009

Iscrizione temporanea di alcune composizioni medi-cinali nella tabella 11, sezione D, allegata al testo uni-co delle leggi in materia di disciplina degli stupefacen-ti e sostanze psicotrope e di prevenzione, cura e riabi-litazione dei relativi stati di tossicodipendenza

(G.U. n. 141 del 20 giugno 2009). (09A07142)

IL MINISTRO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI

Visti gli articoli 2, 13, 14, 43 e 45 del decreto del Presidentedella Repubblica del 9 ottobre 1990, n. 309, e successivemodificazioni, recante "Testo unico delle leggi in mate-ria di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotropee di prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati ditossicodipendenza", di seguito indicato come "Testo Uni-co"; Vista la legge 8 febbraio 2001, n. 12, recante "Normeper agevolare l'impiego dei farmaci analgesici oppiaceinella terapia del dolore"; Visto il decreto del Presidentedella Repubblica 21 maggio 2009 pubblicato nella Gaz-zetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 122 del 28 mag-gio 2009, con il quale è stato attribuito il titolo di vice Mi-nistro al Sottosegretario di Stato presso il Ministero del

6PRIMO PIANO /1 Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

Cari Presidenti,sulla Gazzetta Ufficiale della RepubblicaItaliana n. 141 del 20 giugno 2009 e statapubblicata l'ordinanza 16 giugno 2009 recante"Iscrizione temporanea di alcune composizionimedicinali nella tabella Il, sezione D, allegataal testo unico delle leggi in materia didisciplina degli stupefacenti e sostanzepsicotrope e di prevenzione, cura eriabilitazione dei relativi stati ditossicodipendenza". L'ordinanza e stataemanata dal Ministero del Lavoro, della Salutee delle Politiche Sociali sul presupposto cheuna delle cause che rendono difficile l'accessoalla terapia del dolore risulta essere lanecessità prevista dal testo unico dell'utilizzodel ricettario speciale per la prescrizione deimedicinali analgesici oppiacei. Pertanto conl'ordinanza indicata in oggetto si ha unaricollocazione dei medicinali analgesicioppiacei per la terapia del dolore elencatinell'allegato 111-bis del testo unico, chevengono iscritti nella sezione D della tabella Ilallegata al citato testo unico, con l'esclusionedei composti a base di metadone ebuprenorfina a uso orale. Di conseguenza talemodifica comporta la possibilità di utilizzodella ricetta ordinaria. Ad ogni buon conto aifini di un esame più approfondito si allegacopia dell'ordinanza. Si sottolinea, infine, chein ordine a questa materia il Presidente dellaFNOMCeO, il Dott. Guido Marinoni, le SocietàScientifiche di Medicina Generale hannopartecipato ad una audizione presso ilConsiglio Superiore di Sanità nella qualehanno profuso il massimo impegno al fine delraggiungimento di questo risultato. Pertantotale esito e anche dovuto ad una forteassunzione di responsabilità della professionemedica.

Cordiali salutiPresidente Fnomceo

AMEDEO BIANCO

Amedeo Biancoscrive ai Presidenti

Detabellizzazione degli oppioidi,ecco il testo integrale dell’ordinanza

Nelle more di una idonea revisione legislativa,relativamente ai criteri di classificazione e allemodalità di prescrizione dei medicinali oppiaceiper la terapia del dolore, ecco le regoletemporanee stabilite dal Ministero della Salute

7PRIMO PIANO /1 Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

lavoro, della salute e delle politiche sociali, prof. Ferruc-cio Fazio, previa approvazione, da parte del Consigliodei Ministri, della delega di funzioni conferita al predet-to Sottosegretario di Stato dal Ministro del lavoro, dellasalute e delle politiche sociali; Considerato che il testounico classifica le sostanze stupefacenti e psicotrope indue tabelle (delle quali la tabella I riporta le sostanze conforte potere tossicomanigeno ed oggetto di abuso, e la ta-bella I1 individua le sostanze che hanno attività farma-cologica e, pertanto, sono usate in terapia come medici-nali) e che la tabella I1 è suddivisa in cinque sezioni, in-dicate con le lettere A, B, C, D ed E, nelle quali sono dis-tribuiti i farmaci e le relative composizioni medicinali inrelazione al decrescere del loro potenziale di abuso; Con-siderato che nell'allegato 111-bis al testo unico sonoelencati alcuni medicinali utilizzati nella terapia del do-lore per i quali, a seguito dell'entrata in vigore della ci-tata legge n. 12 del 2001, sono previste alcune semplifi-cazioni prescrittive; Considerato che una delle cause cherendono difficile l'accesso alla terapia del dolore risultaessere la necessità, prevista dal testo unico, dell'utilizzodi un ricettario speciale per la prescrizione dei medici-nali analgesici oppiacei per la terapia del dolore; Consi-derato che una ricollocazione dei medicinali analgesicioppiacei per la terapia del dolore elencati nell'allegato111-bis del testo unico, dalla tabella I1 sezione A, alla Ta-bella I1 sezione D, comporterebbe la possibilità di utilizzodella ricetta ordinaria, da rinnovarsi di volta in volta;Considerato che l'art. 14, comma l), lettera e) n. 1) del te-sto unico stabilisce che nella sezione D della tabella I1 so-no indicate, fra l'altro le composizioni medicinali con-tenenti le sostanze elencate nella tabella 11, sezioni A oBr da sole o in associazione con altri principi attivi quan-do per la loro composizione qualitativa e quantitativa eper le modalità del loro uso, presentano rischi di abusoo farmacodipendenza di grado inferiore a quello dellecomposizioni medicinali comprese nella tabella 11, se-zioni A e C, e pertanto non sono assoggettate alla disci-plina delle sostanze che entrano a far parte della lorocomposizione; Sentito il Consiglio Superiore di Sanitàche, nelle sedute del 29 aprile 2009 e del 27 maggio 2009,ha espresso parere favorevole a che siano iscritte nella ta-bella 11, sezione D, delle sostanze stupefacenti e psico-trope di cui al testo unico le composizioni ad uso diver-so da quello parenterale utilizzate nella terapia del do-lore severo di qualsiasi origine, contenenti da sole o in as-sociazione con altri principi attivi le sostanze riportatenell'allegato III-bis al testo unico, con esclusione dei me-dicinali indicati nella terapia della disuassefazione deglistati di tossicodipendenza, ritenendo, tuttavia, che 1' in-tervento sulle tabelle delle sostanze stupefacenti e psi-cotrope non possa considerarsi esaustivo delle proble-matiche connesse all'incentivazione dell'uso degli anal-gesici oppiacei nella terapia del dolore e perciò solleci-tando ulteriori approfondimenti e la revisione del testounico; Rilevato che dal parere espresso dal Consiglio su-periore di sanità non risulta che sia provato che le com-posizioni medicinali di cui viene proposta l'iscrizionenella tabella 11, sezione D siano caratterizzate dal minorpotere tossicomanigeno richiesto dal citato art. 14, com-

ma 1, lettera e), numero 1) del testo unico; Ritenuto, pe-raltro, indifferibile, dare attuazione al parere del Consi-glio superiore di sanità, per evitare che le attuali moda-lità prescrittive dei farmaci oppiacei da utilizzare nella te-rapia del dolore continuino a ostacolare l'appropriatoimpiego terapeutico di tali prodotti, vanificando le fina-lità della citata legge 8 febbraio 2001, n. 12 e recando ungravissimo pregiudizio ai diritti del malato; Visto il de-creto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 e, in particolarel'art. 117;

Ordina:

Art. 1. 1. Nelle more di una idonea revisione legislativa deltesto unico, relativamente ai criteri di classificazione e al-le modalità di prescrizione dei medicinali oppiacei da uti-lizzare nella terapia del dolore in grado di tutelare effi-cacemente i diritti dei malati i composti medicinali uti-lizzati in terapia del dolore elencati nell'allegato III-bisdel testo unico, con esclusione dei composti a base di me-tadone e buprenorfina ad uso orale, sono temporanea-mente iscritti nella sezione D della tabella I1 allegata al

citato testo unico, li-mitatamente allecomposizioni se-guenti: a) composi-zioni per sommini-strazioni ad uso di-verso da quello pa-renterale contenenticodeina e diidroco-deina in quantità,espressa in base ani-dra, superiore a 10 mqper unità di sommini-strazione o in quanti-tà percentuale,

espressa in base anidra, superiore all’ 1% p/v (peso/vo-lume) della soluzione multidose; b) composizioni persomministrazione rettale contenenti codeina, diidroco-deina e loro sali in quantità, espressa in base anidra, su-periore a 20 mq per unità di somministrazione; C) com-posizioni per sornministrazioni ad uso diverso da quel-lo parenterale contenenti fentanyl, idrocodone, idro-morfone, morfina, ossicodone e ossimorfone; d) com-posizioni per somministrazioni ad uso transdermicocontenenti buprenorfina

Art. 2. 1. La presente ordinanza ha effetto fino all'entra-ta in vigore delle disposizioni di revisione del testo uni-co richiamate all'art. 1 e, in ogni caso, per non oltre do-dici mesi

Art. 3. 1. La presente ordinanza, che sarà trasmessa allaCorte dei conti per la registrazione, entra in vigore il gior-no della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Re-pubblica italiana Roma, 16 giugno 2009 Il vice Ministro: Fazio Registrato alla Corte dei conti il 18 giugno 2009 Ufficiodi controllo preventivo sui Ministeri dei servizi alla per-sona e dei beni culturali, registro n. 5, foglio n. 132

>

“ L’ordinanzaha effetto finoall’entrata in vigoredelle disposizionidi revisione del testo unicoe non oltre 12 mesi

8PRIMO PIANO /1 Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

L E I N T E R V I S T E

1. Come giudica la recente ordinanza ministe-riale con cui si trasferiscono i farmaci oppiacei elencatinell’allegato III – bis del Testo Unico alla sezione D del-la tabella II? E’ a suo avviso una misura tampone in at-tesa del nuovo Testo Unico revisionato o è in grado inogni caso di tutelare i diritti degli utenti?

2. Perché i composti a base di metadone e bu-prenorfina a uso orale sono stati esclusi dalla detabel-lizzazione? E come giudica questa esclusione?3. Infine, quali possono essere gli svantaggi (ades. abuso da parte dell’utente) del provvedimento equali i vantaggi?

1

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Caterina Aurilioprimario del Servizio e Ambulatorio per il Trattamento del Dolore presso il 1° Policlinico

1.La recente ordinanza ministerialeera attesa da tempo dai mediciche si interessano di terapiaantalgica, in modo da renderepiù semplice la prescrizione deifarmaci oppioidi. Si ha speranzache in questo modo l’Italia nonsia il penultimo paese in Europaper l’uso di questi composti e chenon soltanto i tossicodipendentiusino gli oppioidi ma anche ipazienti che soffrono di dolore damoderato a severo. L’ordinanzaavrà effetto per un periodolimitato e, comunque, per nonoltre 12 mesi dalla data dipubblicazione sulla G.U. in attesadi una risoluzione definitiva.2.Il metadone e la buprenorfina aduso orale vengono abitualmenteutilizzati per la disintossicazionedei tossicodipendenti e moltoraramente per la terapiaantalgica. Avendo già avuto lapossibilità di utilizzare, in modoagevolato, un numero adeguatodi farmaci oppioidi ed in attesadelle disposizioni di revisione delT. U. degli stupefacenti, ciaccontentiamo.3.La ricetta non ripetibile già tutelail medico prescriventesull’eventuale abuso da partedell’utente; dal momento chequesta normativa è già in uso datempo presso altri paesi europei.L’ordinanza ministerialesemplifica soltanto unaprescrizione nell’ottica difacilitare l’utilizzo di tali farmaci

Rosa Palombaprimario del Servizio di TerapiaAntalgica e Cure Palliative presso il Policlinico federiciano

1.L’ordinanza è una svolta epocale perla medicina del dolore perché, dandoagli oppiacei la possibilità di unaprescrizione pari ad altri farmaci,riconosce che il dolore non è solo unsintomo ma spesso è esso stessomalattia. Le attuali conoscenzeconfermano che gli oppiacei sonobasilari nella terapia del doloreperchè più efficaci e meno dannosirispetto ad altri farmaci, venduti finoa pochi anni fa come prodotti dabanco, ma rivelatisi poco efficaci econ effetti collaterali. D’ora in poi,invece, decadranno tanti pregiudizisugli oppioidi. 2.Il metadone può consentireaccumulo del farmaco. Labuprenorfina invece, a differenzadi altri oppiacei, non haantagonisti specifici e un eventualesovradosaggio acuto non potrebbeessere trattato tempestivamente.Leformulazioni transdermiche, poi,causano un rilascio graduale delfarmaco, con effetto dopo circa 12-18 ore dall’applicazione, e quindi èpiù difficile che l’evento temuto siverifichi.3.L’abuso di oppiacei è possibile, mapiù per prescrizioni improprie cheper facilità di ottenerli. Perciò giàda teampo le società scientificheitaliane (e quelle internazionali)hanno stilato linee guida per iltrattamento con oppioidi (vedidolore cronico non oncologico).Una prescrizione più aperta, però,va scortata da adeguataformazione dei medici di famiglia.

Vincenzo Montronedirettore U.O.C. di “Fisiopatologia,Terapia del Dolore e Cure Palliative”presso A.O.R.N. Cardarelli

1.Misura valida perché incrina ilmuro dell’oppiofobia e riconosce il"diritto alla non sofferenza” degliaffetti da patologie dolorose oncolo-giche e croniche benigne. In Italia larestrizione legislativa, per prevenirel’uso non terapeutico, ha limitatol’uso terapeutico di oppioidi. In unarticolo su Lancet (1993) si eviden-ziava come l'incidenza di morti pertossicodipendenza nei vari paesi, tral’’86 e il ‘90, era indipendente dalgrado di libertà di legislazione suglioppioidi: anzi nei paesi nordici, piùaperti, si è osservata una mortalitàper tossicodipendenza uguale oinferiore a quella di paesi più severi.2.Metadone, buprenorfina, e sostanzecome morfina in fiale e fentanile infiale sono state escluse. Si spera chenel nuovo Testo Unico si detabellizzi-no tutte le forme farmaceutiche.3.Abuso e dipendenza sono le pauremaggiori, sia tra medici che tra mala-ti. Ma l’abuso coincide con l’uso inap-propriato. La dipendenza fisica è rara(<1/10.000). Sulla dipendenza psico-logica, che si può avere anche con al-tri farmaci oggi prescritti senza limi-ti, non ci sono statistiche che la do-cumentino nel dolore cronico beni-gno. In una statistica americana, suoltre 12.000 pazienti oncologici trattaticon oppiacei, si sono verificati solo 4casi di dipendenza psicologica in sog-getti predisposti. Un comportamentoaberrante può comunque sviluppar-si e va controllato ad ogni visita. Ora ivantaggi di una prescrizione più aper-ta. Uno su tutti: la sburocratizzazione.

9PRIMO PIANO /2 Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

La firma dell’ACN per la medicina generale è del 27maggio. Dopo il passaggio alla Corte dei Conti vienerecepito come Atto di Intesa della Conferenza Stato –

Regioni, e da allora è vigente. Esso non sostituisce l’ACN del2005, che resta nelle sue parti non modificate dal nuovo nor-mativo che è stato concordato insieme al biennio economi-co 2006-2007. Si tratta di una svolta perchè si inizia a rifon-dare la Medicina Generale. Di certo è la fine dei vecchi mo-delli associazionistici, nati con il D.P.R. 484 del ’96; si obbli-gano Asl e medici alla strutturazione delle AFT, aggregazio-ni funzionali territoriali che ricalcano il modello delle Equi-pe Territoriali, già previste negli ACN precedenti; si indica-no i confini in cui vanno immaginate le UCCP legate alla pro-grammazione regionale ed in cui saranno coinvolte anchealtre professionalità. Dove le ET territoriali sono state giàrealizzate con i precedenti AIR, di certo troveranno spinta adulteriori sviluppi. Restano le Associazioni esistenti e si con-servano le indennità previste, pur essendo obbligati queglistessi medici a confluire in AFT, mantenendo però lo statusquo ante. Restano salvaguardate le realizzazioni di UTAP eUnità complesse di vario titolo, già sorte ed adeguatamen-te incentivate. Le UCCP saranno attuate solo con adeguaterisorse, e di certo non se ne farà niente finchè non sarà sot-toscritto il 2° biennio con la SISAC; in una norma finale è giàstata definita la cornice normativa in cui si dovrà articolarequesto futuro ACN, con indicazione anche del finanzia-mento limitato alla inflazione programmata e di cui sicura-mente si tenterà da parte della SISAC, organismo trattanteper la Parte Pubblica, di indirizzarne la massima parte al fi-nanziamento degli AIR. Il sindacato dovrà evitare approcciregionali per le UCCP in mancanza della sottoscrizione del2° biennio economico. Anzi in Lombardia si è sottoscritto unnuovo AIR per rimpinguare il paniere degli istituti già in-centivati finora ed inerenti personale di studio ed associa-zioni. Il sindacato ha ben arginato la volontà della SISAC diosteggiare il cooperativismo medico. Si è così evitato di cas-sare tutto l’articolo 54, come proposto dalla Parte Pubblica:e l’articolo è rimasto indenne. Si è ottenuto che i minimali-sti restino in convenzione altri due anni. Si è evitato lo stra-volgimento della definizione di scheda sanitaria dell’assisti-

to. Le criticità emerse dalla contrattazione, e che restano an-che dopo la firma, riguardano l’obbligo alla ricetta elettro-nica. Infatti è inserito l’obbligo di partecipazione al proget-to della tessera sanitaria, subordinato alla realizzazione nel-le Regioni degli strumenti che attuano l’invio on-line dellaprescrizione redatta dal MMG. Secondo il Decreto di attua-zione del progetto della ricetta elettronica è obbligatorio an-che l’inserimento del codice di uso ospedaliero ICD 9: è bennoto che proprio in Campania la medicina generale ha lot-tato contro l’imposizione dell’obbligo di inserimento del co-dice ICD 9 in ricetta; si è riusciti ad ottenere una chiara pro-nunzia contraria del Garante per la Privacy ed essa è stata poirecepita in un delibera regionale. Dunque un successo del-la opposizione. Ma quanto è successo da noi non è bastatoa far ragionare la SISAC che ha ritenuto immodificabili le dis-posizioni ministeriali, estendendo così tale obbligo a tuttoil Paese. Così l’opposizione continua, tanto è vero che nellasperimentazione del progetto Tessera Sanitaria (che partiràin autunno nelle Regioni Piemonte e Campania, coinvol-gendo il 3% dei MMG e dei PLS) si è concordato con la SO-GEI, che agisce per conto del Ministero dell’Economia, chei medici non rispetteranno tale obbligo. Perciò la partita èaperta. Si è poi introdotto l’obbligo di ottemperare all’inviomensile di un “flusso informativo” con pochi dati essenzia-li che fotografano l’attività quotidiana dei MMG pur nel ri-spetto della Privacy degli assistiti. La firma dell’ACN per unbiennio economico ancorato al suesposto articolato nor-mativo ha comportato un ristoro economico limitato alla in-flazione programmata, che, con il finanziamento aggiunti-vo determinato dall’adesione al progetto della ricetta elet-tronica, si è attestato su una percentuale del 4,85 per tutti iconvenzionati. Questo incremento viene applicato solo sul-le voci dell’onorario professionale per i MdF e delle quote ora-rie per Continuità Assistenziale, Emergenza Sanitaria e Di-rigenza Medica Territoriale. Per i medici di famiglia si appli-ca in modo diversificato per dare più impulso alla quota diincremento prevista per gli ultra75enni, in modo da daremaggiore potenzialità ad una voce che cresce in proporzio-ne all’aumento della vita media. Si è poi voluto da parte del-la medicina generale sacrificare in parte gli aumenti per in-crementare la contribuzione ENPAM, per cercare più equi-librio tra contribuzione e prestazioni pensionistiche. In pro-porzione si è incrementato il contributo alla copertura assi-curativa per garantire una indennità anche per invaliditàpermanenti o parziali: cosa che, dati i tanti medici ultrases-santenni attivi, premia la volontà di garantire quanti avreb-bero difficoltà ad avere condizioni favorevoli dalle Assicura-tive. Ma sarà la contrattazione per il 2° biennio 2008-2009 asviluppare per intero le potenzialità dell’ACN ora firmato.

La sottoscrizione dell’ACN, nuova era per Medicina Generale

Angelo CastaldoVice Presidente dell’Ordine dei Medicirgiapedale elli

27 maggio 2009: svolta epocale per i medici difamiglia. La sottoscrizione dell’ ACN imprimeuna forte accelerazione alla rifondazione dellacategoria. Restano le vecchie associazioni ma ilfuturo è alle porte. Il ruolo fondamentale delsindacato nella salvaguarda di ruoli e diritti

10PRIMO PIANO /2 Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

Si è conclusa il 27 maggio, con la firma dell’ACNper il biennio 2006-2007, una lunga e difficiletrattativa, conseguenziale ad un discusso Atto di

Indirizzo elaborato dal Comitato di Settore.Un Atto dirompente, nel quale venivano introdotticoncetti duri e inaccettabili dalla categoria:

- scomparsa di tutte le forme associative vigenti dellaPLS e della MMG;

- utilizzo dei fondi derivanti da tale scomparsa per lastrutturazione (a costo zero per le Regioni) di nuoveforme complesse;

- forme considerate pre-requisito per restare inconvenzione;

- “omogeneizzazione” dei trattamenti economici traMMG e PLS;

- incremento, soprattutto per la PLS, della visitadomiciliare quale metodica assistenziale;

- aumento stipendiale del 4,85% da distribuire traquota nazionale (2,85%) e quota regionale (2%).

L’azione sindacale, in quel momento unitaria, havoluto stabilire da subito i propri capisaldi:

- le forme associative vigenti non devono servire afinanziarne altre e diverse;

- se Unità Complesse sono previste nellaprogrammazione regionale, devono essere leRegioni, con fondi propri, a permetterne lacostituzione;

- no alla visita domiciliare svincolata dal giudizio delPLS e al di fuori del rigore scientifico;

- tutti gli incrementi salariali (ed i relativi arretrati) incarico alla quota nazionale, ad evitare che Regioniritardatarie (esempio la Campania) non definiscanogli Accordi Integrativi, vanificando nel tempo

l’incremento stesso.

Non è stata, dicevamo, una trattativa semplice, che laFIMP ha condotto in porto nonostante l’azione nonsempre coerente di altre sigle sindacali, tesaesclusivamente alla realizzazione di una propria“campagna acquisti”.

Cosa resta alla fine di tanto lavoro:

- arretrati salariali, tutti sulla quota capitaria (quindiuguali da Bolzano a Canicattì);

- un incremento stipendiale medio di circa 500 euroal mese; il mantenimento in essere di TUTTE leforme associative esistenti;

- la trasformazione del pre-requisito in una neonataUnità Funzionale Territoriale della PLS, in pratica unmodo che permetta ai pediatri di uno stessoDistretto di coordinare la propria attività, di operarela costruzione di Linee Guida comuni, di definirecon il Distretto percorsi diagnostico-terapeuticicondivisi, senza modificare il proprio status(Gruppo, Associazione, Single);

- l’obbligo per la Regione di costruire, insieme aiSindacati, le modalità di partecipazione dei PLS adUnità Complesse eventualmente definite;

- mantenimento dello standard economico del PLSche è obbligato ad entrare nelle Unità Complesse;

- definizione di un setting di notizie (FlussoInformativo), da inviare una volta al mese allaRegione, che valorizzi l’attività quotidiana, siaquantitativa che qualitativa, del PLS, e non solo laspesa da questi indotta;

- trasformazione di un obbligo di legge (TesseraSanitaria e Fascicolo Sanitario Elettronico) in unaopportunità, anche economica, di sgravio dellespese per la gestione informatica dello studio.

L’ ACN è stato, infine, sottoposto alla ratifica delConsiglio Nazionale riunito a Roma il 13 giugno u.s.,incassando il voto unanime dei Segretari Provinciali eRegionali della FIMP. Un importante successo, quindi,a favore della Pediatria di Famiglia italiana; sul qualenon vogliamo di certo appiattire la nostra azionesindacale, convinti che di fronte a noi si preparanosvolte epocali.

ACN: per la FIMP trattativa conclusa con successo

Roberto SassiSegretario Nazionale FIMPGiannamaria VallefuocoSegretario provinciale FIMP – Consigliere Ordine Medici Napoli

Un negoziato lungo e insidioso, ma alla fine laFIMP l’ha spuntata, incassando un corpososuccesso su tutta la linea, malgrado la scarsacoerenza delle altre sigle sindacali. Tra i puntirivisitati dalla trattative gli arretrati salariali,l’incremento di stipendio e l’obbligo dellaTessera Sanitaria, ridisegnato come opportunità

11PRIMO PIANO /2 Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>>

Specialistica ambulatoriale eACN: bene anche per il SUMAI

Dopo la firma del 27 maggio, finalmente il 29 luglio2009 la Conferenza Stato-Regioni ha approvato equindi concluso l’iter procedurale dando il via a tut-

ti gli Accordi per i Convenzionati del S.S.N. compresi, na-turalmente, i Medici Specialisti Ambulatoriali che, dal pre-cedente Accordo Nazionale, lo condividono con le altre Pro-fessionalità (Medici veterinari, Biologi, Psicologi e Chimici).I Sumaisti grazie ai loro vertici Sindacali, che da tempo adot-tano strategie vincenti, godono di buoni contratti sempreadeguati alle aspettative della Categoria.Stavolta le speranze della base e le prospettive per i QuadriSindacali erano davvero modeste considerato il momentoa dir poco difficile per la nostra Sanità. Questo accordo, invece, ha permesso di ottenere risultati piùche positivi dovuti anche alla saggia ed opportuna sinergiache si è sviluppata con le altre categorie di Medici Conven-zionati (Medici della medicina generale e Pediatri di liberascelta). Gli aumenti contrattuali, consistenti in un incre-mento delle retribuzioni per il biennio economico 2006-2008 del 4,85%, sono in linea con quelli delle altre catego-rie, compresi i colleghi della dirigenza, ma soprattutto, quel-lo che più conta in tempi di commissariamento, l’interoimporto degli aumenti è stato garantito sulla quota orarianazionale e non sulla variabile regionale. Dopo le tristi espe-rienze di Regioni come la nostra, questo è già di per sé unottimo risultato.Le novità più rilevanti riguardano, però, la parte normativasulla quale, contrariamente a quanto si era affermato nellapre-intesa del 22 dicembre 2008, si è molto dibattuto in fa-se di trattativa. In particolare la reale innovazione è rappre-sentata dalla nascita delle Aggregazioni Funzionali Territo-riali (AFT) finalizzate a realizzare le condizioni per una rea-le integrazione professionale delle attività dei singoli spe-cialisti ambulatoriali e per lo sviluppo delle attività multi-disciplinari. Le AFT rivestiranno un ruolo anche all’internodelle nuove Unità Complesse delle cure primarie, strutture

organizzative operanti nell’ambito dell’organizzazione di-strettuale, che dovranno utilizzare strumenti di gestione ingrado di garantire trasparenza e responsabilità dei medicinelle scelte assistenziali e in quelle destinate al persegui-mento degli obiettivi di salute delle comunità. Per le Aggregazioni è prevista la figura di uno specialistaambulatoriale interno quale Coordinatore. Ecco finalmen-te un coordinamento individuato chiaramente tra coloroche compongono e svolgono la loro attività nell’ambito del-l’organizzazione dei servizi. La delegazione trattante SUMAIha voluto valorizzare, attraverso una diversa valutazionedei titoli per l’inserimento nelle graduatorie provinciali, dinuovo le sole competenze maturate nell’ambito della spe-cialistica stessa attraverso sostituzioni e incarichi, abolen-do la generica anzianità professionale, il più delle volte svol-ta al di fuori della area specialistica, ripristinando una veraopportunità lavorativa ai tanti giovani colleghi che affolla-no le graduatorie provinciali.Infine, altro importante risultato, la definizione chiara especifica nell’articolato contrattuale, che in ogni regione sipotrà, dopo un anno, trasformare gli incarichi a tempo de-terminato in incarichi a tempo indeterminato. Concludiamo questo breve sunto dei risultati ottenuti conuna piccola soddisfazione per noi campani: il riconosci-mento ufficiale della compatibilità della nostra formulacontrattuale con il lavoro, non solo nelle Aziende Ospeda-liere, ma anche nell’ambito delle Aziende Policlinici uni-versitari, significativo e particolarmente opportuno pro-prio quando in Campania ancora alcuni Responsabili Azien-dali, che oggi potremmo definire “all’antica”, stanno anco-ra a domandarsi se gli “ambulatoriali” siano legittimati adoperare negli Ospedali. Una realtà che esiste da anni in tut-ta la penisola dalla Lombardia al Lazio!Non è stata mai nostra intenzione occupare spazi tradizio-nalmente di altri, ma quando ci veniva chiesto di sopperi-re alle carenze note a tutti, abbiamo utilizzato una formu-la contrattuale riconosciuta a livello nazionale, evitando diricorrere, così, a modalità di tipo privatistico, (forse a qual-cuno sarebbero state maggiormente gradite?) e che hanno,per il passato, portato solo al precariato illudendo tanti gio-vani. Naturalmente le opportunità previste dai nuovi Accordiper l’applicazione saranno legate alle condizioni proprie diciascuna regione e, nella nostra, vista l’attuale situazione, po-tranno richiedere più tempo per essere acquisite.Noi contiamo sulla ormai consolidata collaborazione conle altre categorie mediche, per un lavoro di squadra che giànel recente passato ci ha dato grandi soddisfazioni.

Luigi SodanoDirettore Nazionale Scuola Quadri SUMAI Consigliere OMCeO NapoliFrancesco BuonincontiSegretario Regionale SUMAI Campania

Spina dorsale dell’intesa è la parte normativa incui spicca la creazione delle AggregazioniFunzionali Territoriali, chiamate a ridisegnare ilruolo dei singoli specialisti ambulatoriali.Prevista nell’articolato contrattuale latrasformazione degli incarichi a tempodeterminato in incarichi a tempo indeterminato

12OPINIONI & COMMENTI Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

Divide et impera: il vecchio Policlinico va in pezzi

L’ultimo provvedimento (c'è stato un dispositivoufficiale?) monocratico dell’Assessorato alla Sanitàdi delocalizzazione della Facoltà di Medicina e

Chirurgia della S.U.N., in buona parte al Monaldi ed inquota residuale al Cotugno, allunga la telenovela che du-ra da quasi venti anni della parcellizzazione del “Vec-chio” Policlinico.Quanti ricordi, quanta storia che potrebbero trascinarcinel sentimento che è sempre importante ma la ratio cideve ricondurre ai fatti.Diversi anni orsono (1992) fu decisa, con atto program-matorio, la delocalizzazione del Policlinico della S.U.N.a Caserta, questo sia perché tutta la Seconda Universitàha come sede quella Provincia e quindi così offrire unaFacoltà di Medicina e Chirurgia a quella platea, così co-me ora si sta realizzando a Salerno, sia per decongestio-nare il Capoluogo della Regione ed in particolare il Cen-tro Storico, ma anche perché si è sempre discusso, a ra-gione, di un eccessivo numero di posti letto per Napolicon un depauperamento delle altre Province.Era già iniziata da anni, complice anche il terremoto del1980, un’opera di parcellizzazione con succursali di que-sto storico pezzo di storia della Medicina Napoletana invarie realtà quali l’Università Federico II, il C.T.O, l’O-spedale Monaldi, il Gesù e Maria, l’Ospedale Incurabili,l’Ospedale di Caserta e quello di Marcianise: questo hadi fatto frammentato l’assistenza del paziente e la di-dattica per i tanti allievi del Policlinico (300 per anno, ol-tre quelli delle Specializzazioni e quelli dei Corsi di Lau-rea Breve).Nel corso degli anni si sono ipotizzate altre delocalizza-zioni e frammentazioni, a tale proposito che fine ha fat-to quel protocollo di intesa fra la S.U.N e l’A.S.L. NA1per allocare la Facoltà di Medicina e Chirurgia al Leo-nardo Bianchi?Si parlò di trasferimento imminente con il pagamento diuna somma all’anno per l’uso di questi spazi, dopo di al-

lora…il deserto, non si è saputo più nulla, né del Policli-nico, con le sue storiche difficoltà di spazi, finanziamentie soprattutto di strutture, né del Leonardo Bianchi, qual-cuno sa qual è la sua destinazione d’uso, quegli spaziimmensi devono languire nell’abbandono e cadere neldimenticatoio?Nel frattempo i dipendenti tutti del Policlinico si sonosentiti sempre più frustrati, lo studente era ed è uno stu-dente itinerante, il tutto contro qualsiasi criterio di ra-zionalità che dovrebbe vedere l’Università come un UNI-CUM.Nelle more si è cominciata a tessere la tela di Penelope(l’Università a Caserta) dove, come al solito, per tuttoquello che riguarda la Campania (vedi la Metropolitanadi Napoli, il termovalorizzatore di Acerra) i tempi di con-segna slittano senza limite, l’Azienda che si è aggiudica-ta l’appalto rinunzia, la seconda in graduatoria deve va-lutare se accettare o meno il mandato e nel frattem-po…gli studenti girano, i pazienti anche e la famigliadella SUN SONO SENZA FISSA DIMORA.Quando nel 1992 si è programmato di trasferire la Facoltàa Caserta è stato il segno di una felice intuizione che an-dava incontro all’esigenza formativa di un vasto territo-rio, integrava l’assistenza sanitaria in termini quali-quan-titativi ed era un’occasione di sviluppo per quella Pro-vincia.Ora, a prescindere se vi sono o meno resistenze passiveche sarebbero indice di una visione di retroguardia, èpossibile sapere quando la Sede unica di Caserta saràpronta? Quando si metterà la parola FINE a questa lun-ga, incresciosa per non dire INQUALIFICABILE QUE-STIONE? Penso che Caserta abbia diritto ad avere quello che glispetta, che gli studenti finiscano di essere delle pallineda tennis, i docenti possano e debbano essere messi incondizioni dignitose, il personale possa e debba ritrova-re l’orgoglio dell’appartenenza, ma soprattutto il pa-ziente venga garantito da un’assistenza uniforme e nonparcellizzata!La politica del DIVIDE ET IMPERA in questo caso non èutile a nessuno, nemmeno ad un inesistente regista.“Vecchio” Policlinico, hai una storia, una tradizione e lerisorse umane per meritare una sede unica, degna deglianni 2000 che sappia formare una classe medica di gran-de livello ed erogare un’assistenza di grande qualità.

Bruno ZuccarelliSegretario nazionale organizzativo Anaao - Assomed

Suscita polemiche la decisionedell’Assessorato alla Sanità di smembrare definitivamente la Facoltà di Medicina e Chirurgiadella SUN, delocalizzandola al Monaldi e alCotugno. Ma il tormentone è destinato a durareancora: resta un’incognita da svelare iltrasferimento nella sede unica di Caserta

13RIFLETTORI Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

Ora che la decisione di trasferire le attività didatticheed assistenziali dal “quadrato” di Piazza Miragliasembra essere definitivamente presa, nasce il desi-

derio di rendere omaggio a quegli storici edifici, all’inter-no dei quali tanti studenti e medici hanno compiuto i lorostudi, tanti pazienti hanno trovato sollievo alle proprie sof-ferenze, tanta ricerca scientifica è stata sviluppata .E desidero farlo raccontando, fra i tantissimi episodi distraordinaria umanità che si sono verificati, una vicenda aipiù poco nota che si svolse, fra la fine dell’estate e gli inizidell’autunno del 1943, proprio all’interno di quel “Policli-nico” così fortemente voluto dalla comunità accademica na-poletana, che per realizzarlo non esitò a contrastare anchele resistenze, per alcuni aspetti non del tutto immotivate, dialtissimi esponenti del mondo culturale dell’epoca.Sino agli anni ’80 del XIX secolo la Facoltà di Medicina del-l’Università di Napoli, come ricordato sia nella monogra-fia “La Società Napoletana di Chirurgia. 1925-2002” scrit-ta con l’amico Giuseppe Romagnuolo che nel bel volumedi Vincenzo Mezzogiorno “La Scuola di Medicina in Napoli”,aveva sede pressoché esclusivamente nell’ex complessoconventuale del Gesù e Maria. Da tempo, però quegli spazi si erano dimostrati inadegua-ti. Ne fa fede, fra l’altro, il ricordo dell’aspra polemica sca-turita fra il Ministro dell’Istruzione Domenico Berti ed il Cli-nico Chirurgo, Ferdinando Palasciano, che nel 1866 con-trastò, sino alle dimissioni, il trasferimento della ClinicaChirurgica dall’Ospedale Incurabili al Gesù e Maria, perchégli ambienti assegnati erano contigui a quelli che già ac-coglievano i pazienti affetti da malattie infettive. Di fronte a tale disagio, con l’interessamento del Ministrodella Pubblica Istruzione Guido Baccelli, venne promulgatala legge 16 luglio 1882. Questa dava attuazione alle con-clusioni scaturite dai lavori di una specifica CommissioneGovernativa, presieduta dal Sen. Salvatore Tommasi, giàMagnifico Rettore dell’Università di Napoli, con segretariorelatore l’on. Luigi De Crecchio, Medico Legale sempre di

Napoli. Con essa si assegnava, tra l’altro, uno specifico stan-ziamento di 850.000 lire per consentire “il trasferimento edil definitivo assetto della Facoltà Medica della Regia Uni-versità di Napoli” mediante l’acquisizione di altri due com-plessi conventuali, quello di Santa Patrizia – per trasferirvila I e la II Clinica Medica, la Clinica Chirurgica e le Patolo-gie Speciali Medica e Chirurgica - e quello di Sant’Andreadelle Dame, già sottratti alla loro iniziale destinazione pereffetto dell’eversione dell’asse ecclesiastico prodotto dadue Leggi post-unitarie, del 1866 e del 1867.Nel corso dei lavori di sistemazione ci si rese però conto cheanche con queste acquisizioni gli spazi non sarebbero sta-ti ancora sufficienti per una Facoltà Medica che accoglie-va studenti provenienti da gran parte dell’ex Regno dellaDue Sicilie (l’Università di Bari, denominata “Adriatica”,con annesso Corso di Laurea in Medicina, che avrebbe ga-rantito un certo decongestionamento dei Corsi di Laureaa Napoli, sarebbe stata inaugurata solo nel 1925). Fu cosìche venne richiesta al Ministero l’autorizzazione alla co-struzione di un “Policlinico” ove concentrare, appunto, leattività delle “cliniche” sia da un punto di vista didattico cheassistenziale. Acquisiti l’autorizzazione e i fondi, nonostantele critiche di chi come il deputato abruzzese Settimio Co-stantini lamentava in Parlamento un simile “esempio di me-ravigliosa instabilità di opinione”, si discusse a lungo sullacollocazione del nuovo complesso. Questa venne inizial-mente individuata in alcuni suoli disponibili sulla CollinaMiradois, alle spalle dell’Orto Botanico, ma si optò alla fi-ne per gli spazi ottenibili in Piazza Miraglia grazie alla de-

Tra le antiche muraricordi di una sanità d’altri tempiBiagio TrojanelloChirurgo dell’Ospedale Ascalesi - Vice Presidente della Società Napoletana di Chirurgia

Per la sanità napoletana è il tramonto diun’epoca, carica di amarcord, di piccole e grandi storie, di maestri della Medicina, dicuriosità, di un forte legame con il territorio, ditranche de vie tristi e allegre, di fatti di cronaca, disuccessi nella ricerca.Un viaggio lungo un secolo e unfinale tutto da scrivere

molizione di alcuni edifici ivi esistenti. La scelta venne pre-sa, come ricordato, non senza opposizioni. Fra le altre si le-varono, contrarie ma minoritarie, le autorevoli voci di Lu-ciano Armanni, di Benedetto Croce, di Michelangelo Schi-pa che criticarono la volontà di collocare il “Policlinico” alcentro di un’area densamente popolata ed a sacrificio di al-cuni edifici non privi di interesse storico ed architettonico.Agli inizi del ‘900 il Policlinico di Piazza Miraglia veniva co-sì inaugurato, consentendo di destinare a Santa Patrizia gliIstituti di Anatomia Patologica, di Medicina Legale, di Igie-ne ed il Museo Anatomico mentre nel contiguo Conventodi Sant’Andrea delle Dame, sin dal 1887 avevano trovato col-locazione le Cliniche Oculistica ed Ostetrica, il Gabinettodi Patologia Generale, l’Istituto di Fisiologia e quello di Far-macologia.Ed è proprio in uno dei sei edifici del “Policlinico”, per la pre-cisione in quello situato più in alto a sinistra del “quadra-to” per chi guarda da Piazza Miraglia, che si svolsero i fattiche desideriamo raccontare, e dei quali possiamo forniretestimonianza sia per documentazione autentica in no-stro possesso sia per aver raccolto i ricordi di alcuni prota-gonisti dell’epoca.Nel Settembre del 1943, dopo l’armistizio fra l’Italia e leForze Alleate Anglo-Americane, firmato a Cassibile il gior-no 3 di quel mese, ma tenuto segreto sino al giorno 8, da-ta in cui il Generale Eisenhower da Radio Algeri ed il Ma-resciallo Badoglio dai microfoni dell’EIAR ne davano pub-blica notizia, l’Italia centro-meridionale si trovò in pratica“occupata” dal Contingente Tedesco della decima armata.La “piazza” di Napoli era comandata dal Colonnello HansScholl che il 12 settembre, con un manifesto fatto affigge-re in tutta la città, proclamò il coprifuoco e dichiarò lo sta-to d’assedio. Quasi contemporaneamente, un manifesto delprefetto intimava “la chiamata al servizio di lavoro obbli-gatorio per tutti i maschi di età compresa fra i diciotto e itrentatré anni”, in pratica una deportazione forzata neicampi di lavoro in Germania, innescando quei moti po-polari di ribellione che avrebbero portato, esattamente ses-santasei anni or sono, all’insurrezione delle Quattro Gior-nate di Napoli. In quel periodo, pur in un clima di grande confusione, leattività nel “Policlinico” proseguivano, non senza com-prensibili disagi. Nel Padiglione oggetto della nostra rievo-cazione - che solo un mese prima, durante il bombarda-mento del 4 agosto 1943 nel quale persero la vita 3.000 na-poletani, era scampato miracolosamente alla distruzioneperché una bomba di notevoli dimensioni era caduta, ine-splosa, nel viale che ancora oggi separa la Clinica Chirur-gica dalla Clinica Neurologica rimanendo a lungo, confic-cata in terra, disinnescata ma non rimossa - avevano sedel’Istituto di Radiologia, a pian terreno, e la Patologia Chi-rurgica per i rimanenti piani, con esclusione dell’ultimo nelquale trovava spazio l’alloggio delle Suore e quello di alcu-ni Medici. L’Istituto di Radiologia era diretto dal Prof. Ma-rio Bertolotti, illustre studioso considerato il fondatore del-la Neuroradiologia Italiana, mentre Direttore della Patolo-gia Chirurgica era il Prof. Leonardo Dominici. Questi, na-tivo di Trevi, allievo di Alessandri era stato chiamato a Na-poli nel 1935 proveniente dall’Università di Perugia oveaveva ricoperto anche la carica di Magnifico Rettore. Al

momento dei fatti che stiamo narrando il Prof. Dominicinon era in città, era stato infatti sorpreso dal precipitare de-gli eventi bellici in Val Malenco, ove si era recato per un pe-riodo di riposo estivo, e qui era rimasto bloccato, mentrel’attività clinico-assistenziale era portata avanti da quelliche, tra i suoi Allievi, non erano impegnati nelle operazio-ni di guerra. Con il Prof. Antonio Lanzara, dal 1939 Assi-stente Effettivo a Napoli in Patologia Chirurgica, ed il Prof.Giuseppe Pignatelli, Assistente Volontario, assegnati ri-spettivamente al 35° ed al 521° Ospedale da Campo, l’Isti-tuto era in pratica affidato agli Assistenti Incaricati MarioPepe ed Alfonso Trojaniello. Quest’ultimo era rientrato dalfronte greco-albanese per aver contratto in zona di opera-zioni una blefaro-congiuntivite ed era stato assegnato al 1°Reggimento Bersaglieri di stanza a Napoli. Ciò gli avevaconsentito di tornare ad occupare il suo alloggio all’ultimopiano del Padiglione ed a proseguire l’incarico di “guardiamedica notturna a permanenza” che deteneva sin dal 1936.Custode dell’edificio era Gabriele Vallefuoco che occupa-va i locali a lui assegnati insieme alla moglie Angelina; conloro viveva il nipote che porta il suo stesso nome. E si deveanche a quest’ultimo, oggi valente e stimato tecnico di Ra-diologia, se gli avvenimenti possono essere ricostruiti in al-cuni particolari, per i suoi ricordi diretti e per quanto, ne-gli anni successivi, i nonni gli avrebbero in più occasioni rac-contato. Ricorda Gabriele jr come egli vedesse in quei gior-ni la nonna Angelina cucinare spesso ingenti quantità di ci-bo “pasta e patate, ma talora anche solo patate bollite”, inuna grande pentola che veniva poi “avvolta in una tovagliaannodata, a quadroni rossi”. Erano quelli giorni di vera fa-me! - chi non ricorda la scena del film di Nanni Loy in cuiRegina Bianchi (nella foto), nelle ore della rivolta, si privadell’unico alimento che ha, una patata bollita appunto, ela offre, soffocando e mascherando i morsi della fame, al suobambino? - Il piccolo Gabriele che vedeva scomparire lanonna con quel “ben di Dio” nel sottoscala dell’edificio, cer-cava di chiederne ragione, ma veniva sempre bruscamen-te zittito. Solo anni dopo gli sarebbe stato rivelato che nelsottoscala, quando le retate dei nazisti si facevano più in-sistenti, si nascondevano suo padre Nicola, il personalemedico ed infermieristico ancora in servizio nell’Istituto econ questi alcuni “pazienti” non ancora operati. E sì, per-ché, nonostante tutto, Mario Pepe ed Alfonso Trojaniello,con la collaborazione degli Infermieri in servizio, dei qua-li mi piace ricordare per l’impegno profuso i nomi di An-

14RIFLETTORI Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009 15RIFLETTORI>

tonio Gerardi e di Rosa Vacca, continuavano l’attività chi-rurgica, prestando assistenza ai feriti nei tumulti ed “ope-rando” pazienti che avevano la particolarità di versare… inperfette condizioni di salute.Possediamo elenchi, lettere e documentazione autografadi persone che attestano, con riconoscenza, di essere sta-te sottoposte in quei giorni a “finti” interventi chirurgici, conla sola incisione cutanea, con l’obiettivo di sottrarle alla de-portazione ed alle incursioni dei tedeschi che non rispar-miavano neanche le corsie universitarie – il Prof. Ludovi-co Tommasi, Direttore della adiacente Clinica Dermosifi-lopatica, ed il suo collaboratore Prof. Eduardo Ciambellot-ti avrebbero ricordato a lungo l’incursione di un manipo-lo di soldati agli ordini di un capitano delle SS – alla ricer-ca dei renitenti. Al Decreto “per il servizio obbligatorio dilavoro" infatti avevano risposto solo 150 napoletani sui30.000 previsti e ciò aveva innescato la reazione dei tede-schi che iniziarono un’opera di rastrellamento in città. Néva sottaciuto il rischio cui si esponeva tutto il personale del-l’Istituto per un simile comportamento, considerabile ve-ro e proprio atto di sabotaggio con rischio di fucilazione im-mediata. Ed era questo il motivo per cui anche Medici ed Infermie-ri, nel timore che l’inganno venisse scoperto, si rifugiava-no nei giorni di maggior pericolo nel sottoscala, affidati al-le amorevoli cure di nonna Angelina, e di Suor Primina, SuorLuisa e Suor Cecilia che qui desidero ricordare per la l’as-sistenza fornita, per tanti anni, a mio Padre, di cui ricorrequest’anno il centenario della nascita, e che anche per que-sta rischiosa iniziativa sarebbe stato insignito nel 1971 del-la Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica.Ecco, la coincidenza della ricorrenza del 66° anniversariodelle Quattro Giornate e della decisione di trasferire altro-ve le attività di quello che da quasi quaranta anni è per tut-ti noi il “Primo Policlinico”, mi hanno spinto a raccontarequeste vicende, rispolverando carte a lungo custodite in uncassetto. Noi non sappiamo oggi quale destino sarà riser-vato ai quattro padiglioni superstiti (due vennero buttati giùall’indomani del terremoto del 1980): ci auguriamo chenon trovi compimento quella soluzione “radicale” cheneanche le bombe avevano ottenuto. Auspichiamo chenon si ripetano gli errori del passato e che gli edifici, “nonprivi di interesse storico ed architettonico” per ricordare laposizione di Benedetto Croce, non seguano la stessa sortedi quelli che erano andati a sostituire. Ma se questo è l’ir-revocabile progetto, che almeno uno di essi, almeno “quel-lo situato più in alto a sinistra del quadrato, per chi guardada Piazza Miraglia” sia risparmiato e diventi sede musealedelle attività Mediche e Chirurgiche che vi si svolsero e del-le quali noi tutti siamo figli. Se siamo ancora oggi timorosamente incerti sul destino fi-nale di quelle “antiche mura”, siamo invece serenamenteconfortati dalla consapevolezza che quel clima che vi si èrespirato, di impegno, studio, sacrificio, solidarietà, quelclima che le pietre ha permeato e che ha alimentato tan-tissime vicende - anche minori e poco conosciute comequella che abbiamo raccontato - non si disperderà, ma po-trà vivificare e permeare ancora le “mura nuove”, ovunqueil “Primo Policlinico” sarà trasferito, perché esso dagli Uo-mini dipende e non già dalle cose.

Compie 10 anni la Scuola diSpecializzazione inChirurgia Orale per ilaureati in Odontoiatria delSecondo Ateneo di Napoli.La Scuola, istituita nel ‘99dal Professor GregorioLaino, da subito haacquistato preminenzalocale e nazionale, per lavalenza della preparazioneteorica e pratica dei suoiallievi. In 10 anni la Scuoladi Specializzazione dellsSUN ha consegnato allaprofessione e al SistemaSanitario Nazionale 39specialisti, vera èlite inambito odontoiatrico. LaScuola in ChirurgiaOdontostomatologica equella in Ortognatodonziasono il completamento allaformazione dei nostrilaureati che dal prossimoanno potranno avvalersi diun Corso di LaureaMagistrale di 6 anni e diulteriori 2 Scuole diSpecializzazione riservatein Odontoiatria Generale edOdontoiatria Pediatrica.Il 26 giugno il Direttore,Professor Rosario Rullo, hacelebrato il decennale, alDipartimento di ScienzeOdontostomatologichedella Seconda Università

con una giornatascientifica cui hannopartecipato con entusiasmovecchi e nuovi colleghidella Scuola. Hanno porto illoro saluto il Preside dellaFacoltà, Professor GiovanniDelrio, e i Direttori diDipartimento, ProfessoriCurzio Bonaiuto e FilippoCaruso. Con loro i Dirigentidi Strutture Ospedaliereregionali, dottori DiBellucci, Parascandalo,Peluso e Serra.La sessione scientifica,sponsorizzata da AstraTech, ha presentato unaserie di interessantirelazioni sulla ChirurgiaOrale, tenute da colleghi inrappresentanza di ciascunanno di corso dispecializzazione. Inchiusura il Professor Lainoha tenuto la “LectioMagistralis” su “Ladisgiunzionechirurgicamente assistitadel mascellare superiore:intervento in Day Surgery”.Una targa ricordo è stataconsegnata da tutti gliallievi ai professori Laino eRullo a suggello di unevento ricco di interessescientifico, amicizia egoliardia.

Decennale della Scuola di Specializzazione in ChirurgiaOdontostomatologica della Seconda Università di Napoli

16NEWS Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

4° ConvegnoANDI CAMPANIA

Salerno, 25 e 26 settembre 2009

Facoltà di medicina - Università degli Studi di Salerno

Programma di Implantologia25 e 26 settembre

Lo sviluppo del sito implantareProf. Vincent J.lacono Ingegneria tissutale nelle scienze chirurgiche: iltrattamento del difetto osseo in parodontologia echirurgia impiantare avanzataProf. Marco Baldoni - Dott. Fabrizio Carini Ricostruzione pre-implantare dei mascellarl.Indicazioni e tecnicheProf. Luigi CalifanoL'impiego di impianti dentari nei pazienti radiotrattatiProf. Giuseppe Colella Gli Incrementi dei siti implantari: tecniche e risultatiistologici a confrontoProf. Gregorio Laino La semplificazione delle procedure attraverso l'utilizzodei moderni software implantariDott. Giuseppe Luongo Opzioni rlgenerative nella moderna chirurgia pre-implantare Prof. Claudio Marchetti Predicibilità di risultato attraverso sistemi diagnosticidi biologia molecolare: DNA FINDEProf. Vincenzo Piras Gli innesti ossei in Chirurgia ricostruttiva impiantareProf. Ludovlco Sbordone

Corso di Endodonzia26 settembreIl paziente inviato all'endodontista: problematichediagnostiche e operativeDott.ssa Veronica Orsi

Corso di Marketing per odon-toiatri e personale di studio25 settembreDal marketing al controllo di gestione. Prof. Antonio Pelliccia

Programma per Personale di studio26 settembreConcetti di Igiene, disinfezione e sterilizzazione inimpiantologiaDott. Roberto Maffei Ergonomia per l'assistente alla poltronaDott. Sergio Nucci Aggiornamenti in tema di 81/08Dott. Gioacchino Pellegrino Dott. Francesco Antonucci

Programma per Igienisti 25 settembreLinee guida e protocolli operativi per l'igienista dentaleDott. Vito Silvestri moderatoreDott.ssa Nicoletta De Chiara Dott.ssa Carolina Porzio Dott.ssa Paola Possolano Dott. Gennaro Capaldo Dott.ssa Gabriella Losito Dott. Massimiliano Baiano Dott.ssa Clelia Mazza

Evento gratuito per soci ANDI, igienisti, studenti,personale di studio. L'iscrizione ad una delle sezioniANDI Campania, per l'anno 2010 (euro 250,00) dà dirittoalla partecipazione gratuita al convegno. La preiscrizione è obbligatoria.

Crediti ECM

Segreteria organizzativaVia E. Bottiglieri, 13 - 84134 Salerno Tel 089 795959 - Fax1782259279 - [email protected] - www.andicampania.it

17NEWS Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

2 CORSI DI FORMAZIONE PER GLI ODONTOIATRIII° SEMESTRE 2009

PROGRAMMA

Ore 8.30 - Registrazione dei partecipanti

Moderatori: Prof. D’Ascoli - Dr. Di Bellucci

Ore 9,00 - Saluto autoritàDr. Gabriele Peperoni (Presidente Ordine deiMedici Napoli) - Dr. Ottavio Delfino (PresidenteCommissione Odontoiatri Napoli)

Ore 9,30 - Valutazione clinica e del rischioanestesiologico.Prof.Biagio Lettieri

Ore 11,30 - Condizioni cliniche nell’emergenza.Prof.Giovanni Manani

Ore 13,30 - Pausa pranzo

Ore 14,30 – Gli effetti collaterali dei farmaci inodontoiatria Prof. Giovanni Manani

Ore 15,30 – Chirurgia ambulatoriale dei dismorfismiin anestesia locale con analgosedazioni.Prof.Gregorio Laino

Ore 16,30 – I farmaci, gli strumenti dell’emergenzaed i limiti operativi per l’odontoiatria Prof.ssa Olimpia Di Bella.

EMERGENZE IN ODONTOIATRIA 21 NOVEMBRE 2009

Sala convegni Ordine Medici Napoli

PROGRAMMA

Ore 8.30 - Registrazione dei partecipanti

Relatore: Dott. Stefano ValbonesiSegreteria scientifica: Dott. Di BellucciModeratore: Prof. D’Ascoli

Ore 9,00 / 11,00 - I concetti generali per larealizzazione di un progetto protesicoIl know how del clinico e del tecnicoL’estetica in odontoiatriaLe proporzioni e le regole auree del sorriso

Ore 11,00 / 11,30 - Coffee break

Ore 11,30 / 13,00 - Forma e proporzioni dei dentiEstetica e funzione del gruppo anterioreTiade estetica: forma, tessuto e coloreIl colore

Ore 13,00 / 14,00 - Lunch

Ore 14,00 / 16,00 - Il colore come sistematridimensionale: valore, tinta e cromaRilevamento del colore mediante spettrofotometroRilevamento clinico del colore mediante le scale del coloreLa trasmissione e il mantenimento delle informazionifra clinico e odontotecnicoIl provvisorio come sistema di verificaIl rilevamento delle impronte

Ore 16,00 / 18,00 - Materiali e tecniche di improntCaratteristiche generali e requisiti dll’improntaSoluzioni protesiche con ceramiche integraliPreparazione e cementazione tradizionale e adesiva

Ore 18,00 / 18,15 – Consegna questionari e schedadi valutazione dell’evento.

L’ESTETICA IN PROTESI 17 OTTOBRE 2009

Sala convegni Ordine Medici Napoli

Per le iscrizioni occorre inviare al fax dell’Ordine (081/7614387) il modulo che sarà inviato a domicilio

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In un caldo pomeriggio di luglio siriunisce presso la sede dell’Ordinedei Medici sotto la guida del dott.

Peperoni, un Consiglio unito attentoe dialettico e tra i vari punti all’ordinedel giorno viene approvata all’unani-mità la realizzazione di un corso sul-la comunicazione medico-paziente.Forse a qualcuno l’istituzione di que-sto Corso potrà apparire una routina-ria banalità, ma non è così.La società moderna ci ha abituati aduna comunicazione veloce, spesso ir-riflessiva, non sempre capace di atti-rare l’attenzione degli interlocutori equindi suscettibili di tradursi in unacomunicazione in rete orizzontale,non verticale e quindi non capace dicalarsi in profondità.. Il Corso istituito dall’Ordine vede sul-lo sfondo una comunicazione diversa,una comunicazione in cui si inizial’approccio al paziente in modo sere-no, approfondito e senza fretta, met-tendo innanzitutto il paziente a pro-prio agio e consentendo al medicouna anamnesi corretta.A questa comunicazione tecnica edumana al contempo, si affianca, nelcorso della pratica clinica, un altro ti-po di comunicazione che può rivela-re l’umanità del medico e la sua ca-pacità di aderire pienamente al giura-mento d’Ippocrate.È una comunicazione nella quale ilmedico deve ricordare, in ogni mo-mento nel rapporto col paziente, chedavanti a sé c’è una persona sradica-

ta dal proprio ambiente sociale e fa-miliare, dalle proprie abitudini, dalleproprie intimità e dai propri senti-menti quotidiani, talora ansiosa o de-pressa, preoccupata della propria sa-lute insieme ai familiari e spesso so-prattutto nelle corsie degli ospedali-costretto a giacere su di una barella,vero emblema di una disorganizza-zione del sistema che lede la dignitàstessa del paziente. La comunicazione medico-pazientein definitiva si pone in controtenden-za rispetto alla comunicazione dei no-stri tempi, veloce, superficiale e sper-sonalizzata, frutto di uno schema direlazioni sociali tipico della societàcontemporanea.Obiettivo non semplice per un medi-co è quello di sottrarsi a questo sche-ma che può accogliere in sé anchetratti poco umani, esercitando inveceuna comunicazione imperniata sullaserenità, sulla umanità, sulla capaci-tà di comprendere la condizione delpaziente e dei suoi familiari. Si trattaoggi di un compito reso difficile dalcontesto sociale in cui viviamo, con-testo nel quale vive spesso una ten-denza a criminalizzare ingiustamen-te il medico, e a creare intorno a lui unambiente poco sereno.È questa- a mio giudizio- la “lectio”chel’intero Consiglio ha tratto dallo spiri-to con cui si è confrontato sull’argo-mento comunicazione medico-pa-ziente in un caldo mercoledì di luglio.

Franco Verde

Rapporto medico-pazientela ratio dei corsi OMCeO

zoom

A.A.R.O.I., Carpinoriconfermato presidenteVincenzoCarpino èstato riconfer-mato Presi-dente Nazio-naledell’Associa-zione Anestesi-sti Rianimato-ri OspedalieriItaliani(A.A.R.O.I.).Il IX Congresso Nazionale elettivoche si è svolto a Ferrara, allapresenza di 200 delegati prove-nienti da tutte le Regioni d’Italia,per la quinta volta consecutiva,ha scelto Carpino per guidarel’Associazione nel prossimo qua-driennio. Insieme a lui sono statieletti anche i tre Vice Presidenti:Teresa Matarazzo (area Nord),Marco Chiarello (area Centro) eMario Re (area Sud).

Piccole isole e sanità, il futuro è nella telemedicinaSi è tenuto a Procida, lo scoso 10 luglio, il Workshop congiunto FNOMCeO - ANSPI(Associazione Sanitaria Nazionale Italiana) sulla delicata tematica della sanità nelle45 isole minori del Paese. Ad ospitare il summit gli ambienti del Conservatorio delleOrfane Murate. Tra gli intervenuti il presidente FNOMCeO Amedeo Bianco. Tra i datiemersi durante i lavori uno su tutti: dai 200mila residenti medi le piccole isole possonopassare durante i periodi di vacanza anche ad alcuni milioni e la circostanza rendedavvero arduo il lavoro degli operatori sanitari. “E’ una sanità che sconta grandidifficoltà, - ha affermato Bianco - nel garantire adeguati livelli di assitenza non solo airesidenti, ma anche ai turisti”. Il presidente dell’ANSPI, Antonino Scirè, ha ribadito lanecessità di un veloce adeguamento logistico delle strutture assistenziali. Ilpresidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, Gabriele Peperoni, ha rilevato cheoccorre puntare sull’assistenza ai malati cronici con l’ausilio della telemedicina.

la lettera

Elogio al reparto di Urologia del MonaldiNella sanità pubblica ci sonoanche reparti bene organizzati,con personale medico edinfermieristico eccellente, moltoprofessionale e tecnicamenteall’avanguardia. Un elogio a tuttoil Reparto di Urologia del Monaldie al primario prof. Gian FrancoTesta, persona generosa, sensibile,illustre chirurgo di grandeesperienza ,“eroe” del pubblicoimpiego. Ho avuto l’opportunitàdi stare insieme a loro tutti, poichèmio marito ha subito un delicatointervento. Con riconoscenza

dott.ssa Maria Pompeo

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Il Consiglio Direttivo, su proposta della commissione formazione, ha deliberato, di organizzare, pressol'Auditorium dell'Ordine, un corso di formazione, a titolo gratuito, su:

La Comunicazione medico-paziente: il dialogo con il malato quale strumento concreto per l’alleanza terapeutica

Referenti scientifiche del corso: dott.ssa Vincenza Di Riso - Dott.ssa Rosa Ruggiero

Il corso che sarà articolato in 4 giornate, avrà 2 edizioni nell’anno in corso, eventualmente reiterabili nel2010.

Calendario e durata

Il Corso, cui potranno iscriversi solo gli iscritti all'Ordine di Napoli, sarà destinato in via prioritaria agliiscritti nell'ultimo biennio e si svolgerà dalle h. 8.30 alle h 16.00, nelle seguenti date::

I edizione1) 10 Novembre 2009 (Martedì)2) 13 Novembre 2009 (Venerdì)3) 17 Novembre 2009 (Martedì)4) 24 Novembre 2009 (Martedì)

II edizione1) 1 Dicembre 2009 (Martedì)2) 4 Dicembre 2009 (Venerdì)3) 11 Dicembre 2009 (Venerdì)4) 15 Dicembre 2009 (Martedì)

Modalità di iscrizione

Gli interessati dovranno inviare il fac-simile, riportato sul sito dell’Ordine, debitamente compilato, al faxdell’Ordine (081/7614387). I fax dovranno pervenire dal 1° Ottobre 2009 al 23 Ottobre 2009, dalle ore 09,00 alle ore 17,00, dal Lunedìal Venerdì. I fax, che perverranno al di fuori delle date, degli orari e dei giorni suddetti, non saranno presi in consi-derazione.

Saranno iscritti ad ogni corso max n. 75 unità, secondo l’ordine cronologico di arrivo dei fax (farà fede ladata e l’orario del report del fax ricevente).

L'Ordine provvederà a comunicare per e-mail o per telefono l'ammissione al corso

2 CORSI DI FORMAZIONEIN FASE DI ACCREDITAMENTO ECM

ORGANIZZATI DALL’ORDINE

20NEWS Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

PROGRAMMA I EDIZIONE La Comunicazione medico-paziente: il dialogo con il malato

quale strumento concreto per l’alleanza terapeutica

10 NOVEMBRE 20091 DICEMBRE 2009

Ore 8.30 - Registrazione dei partecipanti e saluto delpresidente Dr. Gabriele Peperoni

Moderazione prima sessione I° giornata:Dr. Vincenzo Schiavo

Ore 9,00 - La privacy in ambito sanitarioDott.ssa Ester Napolita

Ore 9,45 - L'informativa al paziente e l'acquisizione delconsenso.Dott. Raffaele Landi

Ore 10,30 - La cartella clinica.Dott.ssa Olimpia Coccoli

Ore 11,15 - I referti e le certificazioniDott. Ciro Cozzolino

Ore 12,00 –La responsabilita' professionale Dott. Rosario Pierro

Ore 12,45 / 13,00 - Discussione

Ore 13,00 – Pausa.Moderazione seconda sessione I° giornata:Dr. Angelo Castaldo

Ore 14,00 – Generalità sul rischio clinicoDott.ssa Marta Coppola.

Ore 14,45 – La tutela sanitaria delle fasce deboliDott. Mario Petrella.

Ore 15,30 /16,00 – Dibattito con domande e chiusuralavori

13 NOVEMBRE 20094 DICEMBRE 2009

Ore 8.30 - Registrazione dei partecipanti

Moderazione prima sessione II° giornata:Dr. Fabio Lucchetti

Ore 9,00 - Le frontiere della comunicazione sanitaria:sperimentazioni cliniche, espianti d'organo,testamento biologicoDott.ssa Rosa Ruggiero

Ore 9,45 - La medicina pubblica valutativa: dai dirittilegiferati a quelli riconosciuti e garantitiDott. Antonio Perna

Ore 10,30 - La comunicazione nel reparto di medicinainterna.Dott. Mario Visconti

Ore 11,15 - Il dialogo tra il paziente ed il suo medico dibaseDott. Luigi Sparano

Ore 12,00 – Il messaggio medico per i bambini inospedale Dott. Massimo Ummarino

Ore 12,45 / 13,00 - Discussione

Ore 13,00 – Pausa.Moderazione seconda sessione II° giornata:Dr. Gennaro Volpe

Ore 14,00 – Il colloquio tra il piccolo paziente ed ilpediatra di libera sceltaDott. Roberto Sassi.

Ore 14,45 – L'anziano e la rete dei serviziDott. Mario Scognamiglio.

Ore 15,30 /16,00 – Dibattito con domande e chiusuralavori

SEGUE

21NEWS Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

SEGUE PROGRAMMA I EDIZIONE La Comunicazione medico-paziente: il dialogo con il malato

quale strumento concreto per l’alleanza terapeutica

17 NOVEMBRE 200911 DICEMBRE 2009

Ore 8.30 - Registrazione dei partecipanti

Moderazione prima sessione III° giornata:Dr. Mauro Muto

Ore 9,00 - Parlare con l'anziano nelle RSA e nellestrutture di ricovero non di lungodegenzaDott.ssa Clelia Volpe

Ore 9,45 - Il ruolo della comunicazione nelle patologiecroniche.Dott. ssa Daniela Scala

Ore 10,30 - Comunicare in emergenza.Dott. Corrado Calamaro

Ore 11,15 - La continuità assistenziale, dal counsellingall'intervento domiciliare: l'appropriatezzanell'identificazione del bisognoDott. Salvatore Ghiggi

Ore 12,00 – La comunicazione al paziente in repartochirurgico Dott. Mauro Coviello

Ore 12,45 / 13,00 - Discussione

Ore 13,00 – Pausa.

Moderazione seconda sessione III° giornata:Dr. Bruno Zuccarelli

Ore 14,00 – Il messaggio chirurgico per i bambini inospedaleDott. Renato Pascotto.

Ore 14,45 – Parlare alla donna nel reparto diginecologia ed ostetriciaDott. Bruno Mauro

Ore 15,30 /16,00 – Dibattito con domande e chiusuralavori

24 NOVEMBRE 200915 DICEMBRE 2009

Ore 8.30 - Registrazione dei partecipanti

Moderazione prima sessione VI° giornata:Dr. Luigi Sodano

Ore 9,00 - Le prognosi e le descrizioni in chirurgicaoncologica: cosa dire, come dirlo?Prof. Carlo Pignatelli

Ore 9,45 - Il dialogo tra l'anestesista ed il paziente o isuoi congiunti: limiti e possibilitàDott. ssa Antonella Sangiorgio

Ore 10,30 -Iil ruolo del distretto: dall'accessibilita' allapresa in carico.Dott. Raffaele Iandolo

Ore 11,15 - L'U.O.M.I.: il dialogo con la donna, lamadre, il bambino.Dott. ssa Vincenza Di Riso

Ore 12,00 – L'U.O.A.R.: comunicare in ambitoriabilitativo Dott. Nicola Abbamondi

Ore 12,45 / 13,00 - Discussione

Ore 13,00 – Pausa.

Moderazione seconda sessione IV° giornata:Dr. Andrea Montella

Ore 14,00 – L'U.O. Farmacotossicodipendenze: dallaprevenzione alla cura.Dott. ssa Anna Borrelli

Ore 14,45 – L'unità operativa di salute mentale: lagestione del disagio psichicoDott. ssa Elena Capriola

Ore 15,30 /16,00 – Dibattito con domande e chiusuralavoriOre 16,30 – Questionario di valutazione

22NEWS Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

Facsimile istanza di iscrizione

Da trasmettere esclusivamente via fax al n. 081/7614387

All’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri

Napoli

Io sottoscritto Dr ………......……………...................……………………………………………….

nato il …………..................… a ……………………………………….....…………………………

residente a …….........…...…. alla Via ……………………………….…........……………………..

laureato in Medicina e Chirurgia, iscritto all'Albo dei Medici Chirurghi di Codesto Ordine al

N…………....……

CHIEDO

di essere iscritto al Corso di Formazione ECM “La comunicazione medico- paziente: il dialogo con il

malato quale strumento concreto per l'alleanza terapeutica”.

Preciso di essere disponibile a frequentare il suddetto corso nella seguente edizione

____________________________________________________(indicare 1° edizione o II edizione)

Chiedo che ogni eventuale comunicazione venga inviata al seguente indirizzo:

________________________________________________________________________________

Recapito telefonico n._________________________ e-mail________________________________

Firma

Data………………

23NEWS Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

Dal 15 al 17 ottobre 2009 sisvolgerà a Napoli presso laStazione Marittima delmolo Angioino la XIconferenza Nazionale diSanità Pubblica, dellaSocietà Italiana di Igiene eSanità Pubblica, che è laSocietà Scientifica degliigienisti italiani, il cuiattuale presidente è il Dott.Franco Blangiardi. Ilcomitato organizzatore aivertici del quale Vi sono iProf.ri Paolo Marinelli,Umberto del Prete e MariaTriassi, SegretarioGenerale, è alle prese conil lavorodell’organizzazione nonsolo logistica ma anchedell’ospitalità di uncongresso che di solitoconta più di 800 iscritti e150 tra moderatori e relatoriprovenienti da tutta Italia.La cerimonia inaugurale sisvolgerà presso il neo-ristrutturato Teatro di Cortedi Palazzo Reale. La conferenza si propone difare il punto sulla posizionee sulla visione degliigienisti italiani,universitari e operatori disanità pubblica, territorialied ospedalieri, sui modelliorganizzativi e sulle buonepratiche in prevenzione esanità pubblica. Gli espertiriuniti a confronto siincontreranno perconfrontarsi sulleproblematiche più attualidell'igiene, della sanitàpubblica e della medicinapreventiva del nostrotempo. Nelle sessioniplenarie si parlerà di:organizzazione delterritorio degli ospedali edei distretti; gestione della

pratica vaccinale;prevenzione negli ambientidi vita e di lavoro;prevenzione dei principalirischi ambientali del nostrotempo; sviluppo dellaprevenzione e della sanitàpubblica in Europa e inItalia e delle integrazionidelle figure professionalidella prevenzione.Accanto alla sessioniplenarie sono previstenumerose sessionitematiche, ed inparticolare: La gestionedelle strutture ospedaliere;la gestione ospedale-territorio; la sicurezzaalimentare e delle acque;l'igiene e sicurezza suiluoghi di lavoro; lamedicina dei viaggiatori,molto importante alla lucedella nuova mutazione delvirus influenzale, cherischia di provocare unevento pandemico proprioin relazione ai frequentispostamenti checaratterizzano lepopolazioni del nostrotempo. Si parlerà inoltre diambiente e di gestione deirifiuti.In modo qualitativo è statoinquadrato e posizionatonel programma il contributodelle industrie produttricidi vaccino ai modelliorgnaizzativi e alle buonepratiche nella gestionedella profilassi vaccinale.Contributo che èparticolarmente importantealla luce dell’evoluzionedelle patologietrasmissibili nella nostraepoca. Il percorso congressualevuole accompagnare ilcongressista verso ilconfronto e la costruzionedella posizione e dellavisione dell'igiene rispettoalla sanità pubblica e allamedicina preventivaall'altezza delle sfide delnostro tempo.

15/17 ottobreConferenzaNazionale diSanità Pubblica

Si svolgerà presso l'Università Partenope, il 9 e 10 ot-tobre, il corso di «Aggiornamento continuo in Ga-

stroenterologia - Nuove strategie e nuove problemati-che in Gastroenterologia», alla sua 11° edizione. Presie-de il dott. Santo Monastra, direttore della U. O. C. di Ga-stroenterologia ed Endoscopia Digestiva presso l'Ospe-dale San Gennaro e consigliere OMCeO di Napoli. Soggetti patrocinatori: Comune, Provincia, Regione, Ass.Reg. alla Sanità, OMCeO di Napoli, e inoltre Fismad, Ai-go, Sied, Sige. Venerdì 9 ottobre: trattazione del «Danno da farmaci inGastroenterologia». Moderatori S. Monastra e P. Spinel-li, relatori E. Claar (Danno Epatico), L. Pasquale (Dannodel Canale digestivo) e A. Cecere (Danno Bilio-Pancrea-tico). Segue «Approccio terapeutico alle Epatiti Croniche Vi-rus-correlate: stato dell'arte». Moderatori G. M. Claar eF. Guardascione, relatori M. Angelico (Terapia del Tra-piantando e del Trapiantato), N. Caporaso (ECA A), M.Carrara (ECA B) e G. G. Di Costanzo. Segue «IBD». Mo-deratori C. Ciacci e S. Morini, relatori I. Sorrentini (Sto-ria Naturale), R. Gullotta (Inquadramento Diagnostico)e A. Konh (Evoluzione Terapeutica). Segue «Oncologia Gastroenterologica». Moderatori R.Cannizzaro e L. Familiari, relatori G. De Palma (Preven-zione CA Esofageo), M. Schettino (Prevenzione CA Ga-strico) e V. Gallo (Prevenzione CA Colon Retto). Segue«La malattia Diverticolare». Moderatori A. Balzano e E. DeMasi, relatori S. Adamo (Storia Naturale e InquadramentoDiagnostico), G. Milazzo (Gestione Clinica e Prevenzio-ne delle Complicanze) e L. Tammaro (Terapia delle Com-plicanze). Sabato 10 ottobre: trattazione del «PPI: Rapporto costo-beneficio nelle malattie Acido-correlate». Moderatori E.Ricci e F. Bazzoli, relatori G. Gatto (MRGE), M. Amuso(Ipersecrezione Acida Endocrino-correlata) e G. Lean-dro (Malattia Peptica Gastroduodenale). Segue «Nuove Tecniche Endoscopiche: applicazione del-la Pratica Clinica». Moderatori L. Cipolletta e P. Di Gior-gio. Relatori E. Buscarini (Ecoendoscopia), M. DE Boni(Videocapsula), R. Marmo (Enteroscopia a Doppio Pal-lone) e M. A. Bianco (Mucosectomia). Segue «Presenta-zione di casi clinici sui temi trattati con esercitazioni sul-la gestione dell'iter diagnostico-terapeutico».

Iscrizione riservata ai primi 100 medici che ne faranno richiesta rivolgendosi alla Segreteria Organizzativa Mat Media sig.ra Nina Maraniellotel. 081.405448 - fax 081.2140250 - cell. 338.6704298,mail [email protected]

GastroenterologiaCorso di aggiornamento

24CULTURA Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

Le parole sono pietre, diceva Carlo Levi; ma, diciamonoi, se spiegate bene nella loro origine e corredate daaneddoti e considerazioni personali sulla storia pas-

sata e presente, esse si trasformano il leggerissime rose pro-fumate. L'etimologia (dal greco ètimos, vero senso e logos,discorso su) è lo studio della storia e della derivazione diparole appartenenti a varie lingue, che va ad analizzare al-cuni aspetti quali la data d'entrata di esse in un idioma, laloro origine semantica e il cambiamento di significato chehanno riportato nel corso degli anni. Diciamo la verità, seaffrontata male - così come ho fatto io nel citare le parolegreche - (“non è esercizio per scrittori della domenica” av-verte nella sua dotta introduzione Luigi Argiulo), l’etimo-logia può risultare una cosa molto noiosa e spesso confu-sa, stanti i molteplici significati che può avere una mede-sima parola.Ebbene, Alfredo Imperatore, già primario di Urologia del-l’ospedale Ascalesi, in questo suo: “ Etimologia.. e non so-lo..”, si occupa dell’origine di alcune parole - cinquanta perla precisione - e lo fa con brio ed effervescenza. Se poi sipensa che indagare sulla nascita e sui cambiamenti di unaparola significa addentrarsi in un passato particolarissimo,quale il nostro, scritto da popoli stranieri i più diversi, di cuipur sempre portiamo addosso tracce profonde, e, se sipensa ancora che una stessa parola - una volta immessa nelmelting pot della nostra città - è entrata in un modo e ne èuscita in un altro, ci rendiamo conto della bravura di Im-peratore. Infatti, l’autore non si limita a spiegare l’originedi un termine - e le sue successive variazioni nel tempo -ma, come accennavamo all’inizio, trae lo spunto da essoper riflessioni aneddotiche, abbondanza di riferimenti e ric-chezza di richiami.Prendiamo, ad esempio, il termine ‘decumano’. Imperato-re dapprima ci spiega l’origine ed il significato del nome,poi aggiunge che è sia sostantivo che aggettivo e, infine,prendendo spunto dalla via San Gregorio Armeno - dovesi trova, forse, la più bella chiesa di Napoli, detta volgar-mente chiesa di Santa Patrizia, esempio tipico di barocconapoletano, restaurata dopo 12 anni e riaperta al pubbli-co solo da poco - si lancia in un documentato excursus“presepiale” che si conclude, ovviamente, anche con l’eti-mologia di praesepe = stalla. Adesso poi che imperversa-no termini quali gay, gay-pride e giornata dell’orgoglioLGBT (acronimo che sta per Lesbiche, Gay, Bisessuali, eTransgender), è stato opportuno analizzare un termine,come “ricchione”, la cui origine risalirebbe ai marinai spa-gnoli che, sbarcati a Napoli con pesanti anelli alle orecchieche si allungavano per il peso del metallo, venivano daglispagnoli chiamati orejon (con buona pace di tutti coloro

che portano deliziosi, e talvolta preziosi, anellini all’orec-chio… e non solo!). Altra interpretazione è quella che ri-porta il termine alla parotite epidemica - detta anche “orec-chioni” - che, com’è noto, specie in era pre-antibiotica, po-teva causare un’orchite con conseguente sterilità. Infine, èesilarante la distinzione fra omosessuali pudibondi e esi-bizionisti: i primi sarebbero i ricchioni stricto sensu, men-tre ai secondi spetterebbe il termine “femminielli”. Nella de-dica fattami, Imperatore si augura che il libro mi piaccia:non solo ho gradito, ma le sue fabule - oltre a insegnarmitantissime cose - mi hanno molto emozionato e divertito.E, sono certo, che lo stesso avverrà per i numerosi lettori.

L’avventura dietro le parole

Francesco IodiceGià direttore U.O.sc di Pneumologia Ospedale Cardarelli - Napoli

Un medico, appassionato di etimologia, fa l’anatomia a cinquantaparole italiane e partenopee. Le suggestive radici del linguaggio

Alfredo ImperatoreEtimologie di alcune parole napoletane, italiane e non solo….”, Graus editore, 200810,00 euro

Il libro nasce da una profonda riflessione sulle diverse edifferenziate tematiche psicoterapeutiche che ormaicoinvolgono ogni settore della nostra vita. Il lavoro diVenga è stato quello di rivisitare le teorie psicologiche epsicofisiologiche, pervenendo ad una realtà checoinvolge ogni scuola di psicoterapia. L’introduzione e leconclusioni sono affidate ad Anna Alessandra Bibiano,ricercatrice sensibile alla fenomenologia esistenziale. Illavoro svolto appare utile, non soltanto agli addetti ailavori, ma anche a coloro che vogliono interessarsi delvasto mondo della psicoterapia. (F.I.)

Enrico VengaLa theoria psicoterapeutica

ed. UNI Service, 200617,00 euro

La theoriapsicoterapeutica

25FOTO ALBUM Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

Giuseppe Leone

Maria Teresa Isola (marito)Antonio Iannuzzo

Leonida Malcangi

Gli irresistibili ragazzi del ‘58Pubblichiamo in questo numero, con incolpevoleritardo, la seconda parte delle foto dei medicipremiati il 31 marzo 2008 dall’allora presidenteGiuseppe Scalera, nel corso dell’annualeassemblea ordinaria, per i 50 anni di laurea.Questi i medici: Antonio Iannuzzo; Maria TeresaIsola; Giuseppe Leone; Leonida Malcangi; FelicioManzo; Gerardo Antonio Margiotta; AntoninoMicciancio; Erminio Vincenzo Minicucci; LuigiMontella; Giuseppe Morelli; Giorgio Nannola;Mario Nardo; Nicola Nicodemo; Angelo Orefice;Andrea Paglia; Giuseppe Pallone; Luigi Papadia;

Domenico Perna; Rita Perosino; Saverio Perrella;Michele Piccirillo; Nicola Picone; Raffaele Pinto;Tommaso Pironti; Salvatore Quartuccio; VincenzoRocco; Paolo Rolando; Pasquale Romanelli;Vincenzo Romano; Pasquale Rosario; PasqualeRuggiero; Mario Luigi Santangelo; Ennio Sarno;Salvatore Scala; Antonio Schioppa; GoffredoSciaudone; Giuseppe Sigismondo Sica; AntonioSpagnuolo; Mariano Spiezia; Lucio Stella;Gabriele Tedeschi; Vincenzo Tedeschi; MaurizioTortora; Clemente Vacca; Vincenzo Vacca; FrancoVentriglia; Pierino Vitale.

26FOTO ALBUM Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

Felicio Manzo

Antonino Micciancio

Luigi Montella

Gerardo Antonio Margiotta

Erminio Vincenzo Minicucci

Giuseppe Morelli

27FOTO ALBUMREPORTAGE Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

Giorgio Nannola

Nicola Nicodemo (figlia)

Andrea Paglia

Mario Nardo

Angelo Orefice

Giuseppe Pallone

28FOTO ALBUM Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

Domenico Perna

Saverio Perrella

Nicola Picone

Rita Perosino

Michele Piccirillo

Raffaele Pinto

29FOTO ALBUM Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

Tommaso Pironti

Paolo Rolando

Vincenzo Romano

Vincenzo Rocco

Pasquale Romanelli (figlio)

Pasquale Rosario

30FOTO ALBUM Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

Pasquale Ruggiero

Ennio Sarno

Antonio Schioppa

Mario Luigi Santangelo

Salvatore Scala

Goffredo Sciaudone

31FOTO ALBUM Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

Giuseppe Sigismondo Sica

Mariano Spiezia

Gabriele Tedeschi

Antonio Spagnuolo

Lucio Stella

Vincenzo Tedeschi

32FOTO ALBUM Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

Maurizio Tortora

Vincenzo Vacca

Pierino Vitale

Clemente Vacca

Franco Ventriglia

Luigi Papadia

33ALBUM Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

AVVERTENZE A I COLLABORATORI

Per agevolare il lavoro redazionale e ottenere la mas-sima qualità del Bollettino - che ha inaugurato unnuovo corso editoriale - i collaboratori sono pregati diprendere come riferimento per i propri testi, per quan-to possibile, le sezioni ospitate nel giornale. Si prega, in-oltre, di inviare i testi in formato word - possibilmen-te dei testi che non superino le 5000 battute - alla e-mail: [email protected], all’attenzio-ne della signora Maria Rosaria Di Bianco.

NEL PROSSIMO BOLLETTINO

Il prossimo numero di ottobre del bollettino affronterà nel-la storia di copertina l’emergenza Influenza A H1 N1. Inter-viste, approfondimenti e un vademecum per tutti i camicibianchi sulla nuova pandemia.In primo piano: «Ordini professionali, la costituzione diparte civile a tutela degli interessi collettivi». Tra gli altriargomenti segnaliamo: «Medicina estetica, una realtà incontinua espansione»; «Umanizzazione sanitaria, inaugu-razione di una nuova cappella al Pascale».

A seguito dellapubblicazione dei nuoviStudi di Settore, per farsi che sia i Contribuentiche i Professionistiabilitati possano aver unmaggiore tempo, perpoter assimilare la nuovaprocedura degli Studi diSettore/Gerico, è stataprevista una proroga -solo per i pagamenti -utilizzando il Dpcm,quale valido strumentolegislativo per la prorogae si riportano le solevariazioni e cioè:Unico 2009 Redditi 2008

Scadenze: 16 giugno e 6luglio +Magg. 0,4%Stesse scadenze per: Versamento a saldo 2008e I° rata; Acconto 2009 senza Studidi Settore.

Con applicazione degliStudi di Settore/GericoNuove scadenze: 06luglio e 05 agosto +Magg. 0,4%Ovviamente tutte le altrescadenze Fiscali,afferenti l'Unico 2009Redditi 2008 sonorimaste invariate.

Pillole fiscalia cura di Francesco Paolo Cirillo

* * *Si fa presente che dal primo ottobre c.a. ilConsulente Fiscale dell'Ordine delprofessore Francesco Paolo Cirillo sarà adisposizione degli iscritti per consulenze siadi natura fiscale che previdenziale ognimartedì dalle ore 11,00 alle ore 13,00.

Salvatore Quartuccio

34ULTIMA PAGINA Bollettino OMCeO - Napoli Agosto/Settembre 2009>

Ricordiamoli insiemeMedici cancellati per decesso nei consigli del 01/07/09e 29/07/09.L’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi di Napoli ab-bruna il suo labaro e partecipa commosso al doloredelle famiglie per la scomparsa dei colleghi

CAMILLO BATTISTA; OLIMPIA CAROPRESO; SALVA-TORE CAVALIERE; FERNANDO ANTONIO CIOFFI;TULLIO CRISCUOLO; GIACOMO GRATTAROLA; LU-CIANO IANNELLI; GIULIO MAFFEZZONI; RAFFAELEMANDICA; ANTONIO MUNCIELLO; MARIO NARDO;FEDERICO NATALE; MARIA CONCETTA PALUMBO;ANNA PAPA; CESARE QUARTO; BRUNO ROTOLI; MA-RIO ROSARIO RUJU; ORAZIO TRICARICO.

Il loro ricordo resterà nella memoria dei tanti che han-no avuto il privilegio di conoscerli.

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In ricordo di Camillo BattistaMedico Oncologo

Nato a Napoli il 10 maggio 1957 conseguì apieni voti la licenza liceale e successiva-mente la laurea in Medicina e Chirurgia conlode presso l’ Università di Napoli. Speciali-sta in Oncologia medica ed in Ematologiacon il massimo dei voti e la lode, frequentòper un breve periodo l’Istituto di Chimica

Biologica dell’Università di Napoli e successivamente, qualevincitore di concorso, la divisione di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli, da me diretta, di-stinguendosi ben presto per la sua notevole capacità lavora-tiva ed organizzativa e per la sua amorevole dedizione agli am-malati.Successivamente, frequentò per 3 anni circa l’ Istituto di Can-cerologia ed Immunologia di Parigi diretto dal mio Maestro,prof. Georges Mathè, occupandosi in particolare di trapian-ti di midollo osseo nei tumori solidi, attività che continuò atempo pieno a Napoli all’ Ospedale Cardarelli. Pubblicò mol-ti interessanti lavori sull’ argomento e organizzò molti con-vegni scientifici riguardanti soprattutto i trapianti di midol-lo osseo in Oncologia. Attualmente era Responsabile dell’Unità Alte dosi e Trapianti di Midollo osseo nella Divisione diOncologia dell’ Ospedale Cardarelli. Purtroppo quest’uomocolto, modesto, entusiasta del lavoro che svolgeva secondoscienza e coscienza, non è piu’ con noi. La sua scomparsa co-sì immatura ed inaspettata avvenuta dopo breve, rapida, vio-lenta malattia, ha lasciato increduli e sgomenti tutta la co-munità medico-scientifica napoletana. Non avrei mai potu-to immaginare che un giorno sarebbe dovuto toccare a me,

molto più avanti negli anni, commemorare la figura di Ca-millo Battista, allievo caro, affettuoso e studioso. E’ stato pertutti noi un fraterno amico, un compagno di vita e di lavoro. La Sua vita è stata un continuo prodigarsi per il bene degli am-malati con i quali aveva uno speciale e particolare rapporto. LeSue doti morali, la generosa bontà d’ animo, l’integrità della co-scienza e la fermezza dei principi, sono le caratteristiche cheLo hanno imposto alla pubblica estimazione. Mi piace sotto-lineare che tutte le azioni della Sua vita furono improntate al-la rigida osservanza dell’ etica cristiana. E’ stata questa, senzadubbio, la caratteristica più bella dello Scomparso.

ADDIO CAMILLO

Siamo sicuri che anche “lassù” avrai trovato un paziente bi-sognoso di cure e coraggio!Tutti noi Ti ricorderemo con tanto affetto, consci di aver per-duto un caro amico e un buon medico.Alla moglie e al figlio un bacio ed una carezza.

Giovanni PacilioGià Direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia

Dell’ Azienda Ospedaliera A. Cardarelli

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In ricordo di Gennaro Di MartinoProfessore di Fisiopatologia medica

Il 27 Aprile scorso è scomparso a Napoli il Professore GennaroDi Martino, circondato dall’affetto della famiglia, per la qua-le costituiva un insostituibile punto di riferimento morale eaffettivo.Nato a Napoli il 12 luglio del 1931, dopo gli studi classici, in-traprese gli studi in Medicina presso l’Università di Napoli, do-ve ebbe insigni maestri, tra cui ricordiamo in particolare il Pro-fessore Pontoni. Figura umana e professionale di altissimospessore, è stato docente presso la SUN di Napoli quale tito-lare della cattedra di Fisiopatologia Medica. Tantissimi gli al-lievi, oggi medici, che si sono formati grazie ai suoi insegna-menti. Il suo rigore professionale e la sua umanità nel rap-porto con gli studenti e i pazienti sono ricordati con partico-lare commozione, da quanti hanno avuto la fortuna di co-noscerlo.In suo nome è stata istituita dal Lions Club Napoli Floridia-na la prima borsa di studio “Gennaro Di Martino“ che è sta-ta consegnata il 17 Giugno scorso, alla presenza del Presi-dente dell’Ordine dei Medici Gabriele Peperoni, a due giova-ni studenti particolarmente meritevoli, orfani di medici. Lamanifestazione, si è svolta presso l’Hotel Excelsior di Napo-li, ed ha rappresentato un momento di grande commozionenel ricordo del Professore Di Martino, ma al tempo spesso disperanza per un avvenire florido di soddisfazioni per chi co-me i due giovani premiati, pur tra mille difficoltà continua nelpercorso degli studi.

Vincenzo SchiavoConsigliere OMCeO Napoli