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Ambiente Cronaca Cultura e Turismo Economia e lavoro Infrastrutture, viabilità, trasporti Pubblica Amministrazione Sport INDICE Biogas, spuntano centrali ovunque 08/05/12 Corriere Romagna Ravenna 2 In preghiera per la famiglia 08/05/12 La Voce di Romagna Ravenna 3 Presentazioni a Ravenna, Russi e Castel Bolognese 08/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 4 Anche il Comune ti fa Marameo Un festival a misura di bambino 08/05/12 La Voce di Romagna Ravenna 5 A rischio multa gli ultimi 400 fabbricati ‘fantasma’ 08/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 6 A rischio multa gli ultimi 400 fabbricati ‘fantasma’ 08/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 6 I primi chiarimenti alle 1.500domande spedite agli esperti 08/05/12 Il Sole 24 Ore 8 Aliquote differenziabili per categoria,masenza scendere sotto il minimo 08/05/12 Il Sole 24 Ore 11 Regole complicate e distanti dalla realtà 08/05/12 Il Sole 24 Ore 12 All’estero? Il prelievo c’è,ma non è così difficile 08/05/12 Il Sole 24 Ore 13 CONCESSIONI DEMANIALI SOLO ONLINE 08/05/12 Il Sole 24 Ore 14 PIU' EFFICACE LA LOTTA ALLE CASE FANTASMA 08/05/12 Il Sole 24 Ore 15 ALEMANNORILANCIA: DAL 2013 VIA EQUITALIA 08/05/12 Il Sole 24 Ore 16 «NIENTE RETROMARCIA SULLA RIFORMA» 08/05/12 Il Sole 24 Ore 17 PER LE AZIENDE SANITARIE NIENTE TASSA SUI CELLULARI 08/05/12 Il Sole 24 Ore 18 Tesoro di consulenze 08/05/12 Italia Oggi 20 L'Imu salva chi lavora fuori casa 08/05/12 Italia Oggi 21 Monti dichiara guerra agli aumenti 08/05/12 Italia Oggi 22 sport: Godo, sarà la volta buona? Oggi a Bologna i Knights provano a recuperare gara2 08/05/12 La Voce di Romagna Ravenna 23 Pagina 1 di 23

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Ambiente

Cronaca

Cultura e Turismo

Economia e lavoro

Infrastrutture, viabilità, trasporti

Pubblica Amministrazione

Sport

INDICE

Biogas, spuntano centrali ovunque08/05/12 Corriere Romagna Ravenna 2

In preghiera per la famiglia08/05/12 La Voce di Romagna Ravenna 3

Presentazioni a Ravenna, Russi e Castel Bolognese08/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 4

Anche il Comune ti fa Marameo Un festival a misura di bambino08/05/12 La Voce di Romagna Ravenna 5

A rischio multa gli ultimi 400 fabbricati ‘fantasma’08/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 6

A rischio multa gli ultimi 400 fabbricati ‘fantasma’08/05/12 Il Resto del Carlino Ravenna 6

I primi chiarimenti alle 1.500domande spedite agli esperti08/05/12 Il Sole 24 Ore 8

Aliquote differenziabili per categoria,masenza scendere sotto il minimo08/05/12 Il Sole 24 Ore 11

Regole complicate e distanti dalla realtà08/05/12 Il Sole 24 Ore 12

All’estero? Il prelievo c’è,ma non è così difficile08/05/12 Il Sole 24 Ore 13

CONCESSIONI DEMANIALI SOLO ONLINE08/05/12 Il Sole 24 Ore 14

PIU' EFFICACE LA LOTTA ALLE CASE FANTASMA08/05/12 Il Sole 24 Ore 15

ALEMANNORILANCIA: DAL 2013 VIA EQUITALIA08/05/12 Il Sole 24 Ore 16

«NIENTE RETROMARCIA SULLA RIFORMA»08/05/12 Il Sole 24 Ore 17

PER LE AZIENDE SANITARIE NIENTE TASSA SUI CELLULARI08/05/12 Il Sole 24 Ore 18

Tesoro di consulenze08/05/12 Italia Oggi 20

L'Imu salva chi lavora fuori casa08/05/12 Italia Oggi 21

Monti dichiara guerra agli aumenti08/05/12 Italia Oggi 22

sport: Godo, sarà la volta buona? Oggi a Bologna i Knights provano a recuperare gara208/05/12 La Voce di Romagna Ravenna 23

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L'area dell'ex zuccherificio sulla quale sorgerà il nuovo polo energetico di Russi

press LIETE 08/05/2012

Caiiere

RAVENNA

Biogas, spuntano centrali ovunque Il Clandestino lancia l'allarme: «Da agricoltura food a pattumiera il passo è breve«

RAVENNA. «Da agri-coltura food a pattumie-ra il passo è breve». A lanciare l'allarme sono Cinzia Pasi e Roberta Babini dell'associazio-ne Clandestino, dopo l'ipotesi di un nuovo impianto a biogas per produrre energia nella zona tra Godo e Villa-nova.

«Il progetto per l'im-pianto a biogas di poco meno di 1 megawatt è stato depositato dall'a-zienda agricola San Giacomo - le due am-bientaliste -. Data la ta-glia considerevole, per il suo funzionamento saranno necessari, ol-tre ai liquami prodotti dall'allevamento, an-che migliaia di tonnel-late annue di colture dedicate che dovrebbe-ro essere conferite nell'impianto tramite migliaia di automezzi che si troverebbero a percorrere strade in prossimità dei centri a-bitati, non idonee a sop-portare questo traffi-co».

L'impianto si andreb-be ad affiancare a quelli previsti a Russi e San

Pancrazio. Secondo la Pasi e la Babini, la rea-lizzazione di «così tan-te» centrali a biomasse e biogas sembrerebbe celare un disegno pre-ciso: di fronte al costo delle biomasse pulite e allo sdegno morale per il cibo bruciato, si pun-ta all'utilizzo dei rifiu-ti.

Come verranno sfa-mate le centrali se tro-vare biomasse "pulite" diventa sempre più dif-ficile? L'ipotesi più ve-rosimile, a detta di Clandestino, è che le centrali diventeranno sempre meno comple-mentari ai cicli agricoli e sempre più integrate a quelle dei rifiuti.

«L'utilizzo di fanghi e rifiuti solidi urbani -concludono le due am-bientaliste - non rap-presenta più un'ipotesi fantasiosa di chi si op-pone alle biomasse ma un'eventualità prospet-tata dai tecnici nei pro-getti, dai poteri econo-mici e supportata dalla politica».

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«No alla chiusura del Poligono»

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RUSSI

In preghiera per la famiglia RUSSI In occasione del VII Incon-tro Mondiale delle Famiglie che si terrà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno, la Parrocchia S. A-pollinare di Russi ha programma-to una settimana di appunta-menti. Martedì 22, ore 21, Centro Culturale Polivalente - "Il valore sociale del matrimonio". Inter-vengono don Matteo Prodi della parrocchia di Ponte Ronca e Gio-vanna Piaia, assessore di Raven-na. Mercoledì 23, ore 21, Chiesa dei servi - Lectio divina sul tema "Lui è per me e io per lui". Saba-to 26, ore 21, cine-teatro Jolly -Cineforum. Proiezione del film "Le nevi del Kilimangiaro". Lu-nedì 28, ore 21, Casa della Giova-ne - "La speranza oltre la crisi: nuovi stili di vita". Intervengono padre Adriano Stella (Rete Inter-diocesana Nuovi stili di vita), un rappresentante della Caritas Dio-cesi di Forlì e alcune famiglie. Giovedì 31 - Processione di con-clusione del mese di maggio. Partenza ore 20. Dal 20 al 27 maggio alle 20.30 in tutti i pila-strini della Parrocchia si pregherà il Santo Rosario con particolare intenzioni rivolte alle famiglie.

Pagina 23 LUGO — r.

II fin ghetto titeilerca: soccorsi in ritardo

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press LinE

il Resto del Carlino 08/05/2012 Ravenna

LIBRI Presentazioni a Ravenna, Russi e Caste!, Bolognese ALLE 18 ODIERNE, alla sala D'Attorre di Casa Melandri in via Ponte Marino 2, Mauro Mazzotti presenterà suo libro '1512, la battaglia di Ravenna' introduce Ennio Diranil. Alle 20.45 Daniele `Gil'o' Ferretti presenta il volume 'S't'an t'ingambarel', edizioni Moby Dick Faenza, presso centro polivalente a Russi, un libro semplice, diretto, scritto nel dialetto russiano. Alle 21 nel teatrino del vecchio mercato di Castel Bolognese, verrà presentato il libro 'Culture e poteri' di Stefano Boni.

Team, A: i uhlui, alenf“ ,j0i, I rhOh

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Che meraviglia Spettacoli e giochi al Parco Berlinguer

RUSSI Tutto pronto per una due giorni di stupore sulla collinetta e il prato del parco

Anche il Comune ti fa Marameo Un festiva! a misura di bambino

RUSSI II 19 e 20 maggio il Parco Berlin-guer di Russi (via Pezzi Siboni) ospiterà la terza edizione di "Marameo", un fe-stival dei giochi e delle arti rivolto ai bambini che ha riscosso un grande suc-cesso nelle passate edizioni. Anche que-st'anno sarà una ricca carrellata di even-ti gratuiti a disposizione e, soprattutto, a misura dei bambini. Ci saranno anco-ra spettacoli, letture, giochi, laboratori, incontri, concorsi estemporanei, con-certi, percorsi sensoriali, iniziative di-dattico/istruttive/sociali, pranzi al sac-co, merende e quant'altro. Il tutto pen-sato e programmato per esser fruito dai bambini/ragazzi in primis e, perché no, dai genitori pure. La splendida cornice del parco offre la possibilità di program-mare i numerosi appuntamenti sul pra-to, sulla collinetta o all'ombra degli al-beri e fermarsi a pranzo, merenda o ce-

na. Dopo aver partecipato ad un labo-ratorio ed assistito ad una lettura, si può partecipare ad un gioco o rilassarsi sotto la chioma di un pino, poi mangiare un gelato o bere una bibita, per poi assiste-re ad un breve spettacolo, cenare ed a-

spettare uno spettacolo. Marameo è cu-rato e organizzato da Gianni Zauli per Altr'e20 con Laurence Barthomeuf e Rossana Montanari. In caso di maltem-po le iniziative si svolgeranno al centro polivalente di via Cavour.

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kT

ug bene ■ fo.idi

La. LP'p ì ii lit'iicic

1. Afia: pru:i ror. serykro'

press LinE

il Resto del Carlino 08/05/2012 Ravenna

A rischio multa gli ult 400 fabbricati'fantasma Tra gli smemorati nomi noti e beni della chiesa

MARCELLO PETRONELU

SONO stati scovati dagli occhi elettronici montati a bordo di ae-rei, noleggiati ad hoc nel 2007. Erano più di 8000, allora, i fabbri-cati 'fantasma', mai accatastati all'Agenzia del territorio nella no-stra provincia. A distanza di cin-que anni e dopo ripetuti solleciti alla regolarizzazione, molti sono rientrati nei ranghi. Ma non tutti. Si sta quindi passando alle 'manie-re forti' nei confronti degli ultimi irriducibili: sono oltre 400 pro-prietari di edifici che ancora si sot-traggono alla regolarizzazione. Quasi 200 sono residenti nel Co-mune di Ravenna. Nei loro con-fronti, l'agenzia di piazza Caduti procede agli accatastamenti d'uffi-cio e alla notifica della relativa rendita catastale, oltre ad addebi-tare i costi di istruttoria. Se i titola-ri non pagheranno o non faranno ricorso entro il 3 luglio, si vedran-no triplicare la sanzione (ora di al-cune centinaia di curo). Ma que-sti immobili si tratta in realtà prevalentemente di piccoli fabbri-cati, di ampliamenti di abitazioni o di garage — ora rientrano a pie-no titolo tra i beni sottoposti a tas-sazione. Sono quindi assoggettati alla nuova Imu e non è escluso

che alcuni debbano pagare gli ar-retrati sulla vecchia Id.

L'ELENCO dei fabbricati fanta-sma, con le relative particelle e i nominativi dei proprietari, sono stati pubblicati negli albi pretori dei singoli Comuni. Vi figurano diversi personaggi noti in città.

Poi alcune pertinenze di enti reli-giosi e di società pubbliche. Così tra gli 'smemorati' del Catasto di Ravenna, si trovano l'Azienda di Stato per le foreste demaniali, ad-dirittura il ministero delle Finan-ze, ma anche la Cooperativa spiag-ge Ravenna. Poi diverse società immobiliari, l'Opera di Santa Te-resa, la `spa' Iniziative Agricole con sede a Rimini, la parrocchia di San Giovanni Apostolo di Vil-lanova, alcune proprietà della fa-miglia Orsi Mangelli, l'Azienda servizi alla persona controllata dai Comuni di Ravenna, Cervia e Russi.

A CERVIA i ritardatari sono 67. Anche qui nomi eccellenti, come l'imprenditore Marco Del Bello, società pubbliche fra cui l'Azien-da dei Monopoli di Stato, proba-bilmente per immobili legati all'attività delle saline. E poi c'è l'assessore comunale alla sicurez-za, Gianni Grandu, A Faenza, fra i proprietari degli immobili 'fantasma', compaiono soggetti molto noti: dal gruppo Tampieri. (che ne possiede due) all'Istituto diocesano per il sosten-tamento del clero della diocesi, fi-no al Ctf, ovvero il consorzio che avrebbe dovuto realizzare lo Sca-lo merci.

RAVENNA

Palazzo Merlato finisce netta 'btack List" perché

ha adottato aliquote imu k ì tra te più elevate. invece avrebbe dovuto istituire r:\ ['imposta di soggiorno e utitizzare una parte dei

4 milioni di oner^ d urbanìzzazìone

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"Ss‘.5.5..,■■■■■■■■■■■■■■■■■ .S.

BAGNACAVALLO Zz..>\..,\ .■̀ .-

La giunta guidata da Laura Rossi merita la r------------------

maglia nera' detta CisL «E' inaccettabile che

abbia alzato l'addizionate irpef di

due punti percentuali, prtarota dallo 0,6 allo

0,8 per cento».

press LinE

il Resto del Carlino 08/05/2012 Ravenna

CERVIA PRONCS5*

La città del sale entra nel circuito dei Comuni virtuosi. Con il bilancio

appena approvato, infatti, è stata

confermata la scelta della giunta di tenere al

o l'aliquota sulla prima casa

0.4%

RUSSI PRO MO

L'amministrazione retta da Sergio Retini IPd) ha

ottenuto il punteggio migliore nella classifica della Ciste Ha introdotto agevolazioni specifiche

per giovani coppie e per genitori che danno in

uso la casa ai figli

BASSA ROMAGNA PROMOSSA

Per la Cist è coerente e significativa» la scelta

dei Comuni detta Bassa Romagna di non ridurre La spesa per il sodale e

per l'istruzione: il primo attore e sostenuto con

12 milioni secondo oltre 15 milioni

bene ,fo.idi,unkrisi,

Con,prav% y lit eme Afia: pru.i ron sery,oro'

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foroffl offline, Ondata di richieste

I primi chiarimenti alle 1.500 domande spedite agli esperti

Sono arrivate oltre quota 1.500 le doman-de che sono state inviate dai lettori del Sole 240re e dainavigatoriper ottenre chiarimen-ti in materia di Imu. Tanti i temi sotto tiro: si va dalle agevolazioni alle aliquote, dalle mo-dalità di calcolo degli acconti agli effetti delle nuove disposizioni in materia di bilanci co-munali. Oggi una nuova chance di chiarimen-ti: con la video-chat a partire dalle 14.30. Questigli esperti che rispondono ai quesiti: WEL-FONDAZIONE ANCI &,..Alessandro Beltrami

Ennio Dina ,•.•:Andrea Ferri

Pasquale Mirto Corrado Pollastri Silvia Scozzese

.A GEFIS (AS SO CIAZ1 ONF.

Alberto GEOMFTRI FISCAUSTO

Bonino Gianni Marchetti

Mion Stefano Perego

CONFIEDILIZA Giorgio Spaziani Testa

kz:Dario dal Verme

Angelo SOLE 24 ORE

Busani (notaio) ,•.•:• Giuseppe Debenedetto (tributarista)

Luciano De Vico (tributarista) a^ LuigiLovecchio (tributarista)

Antonio Piccolo (commercialista) ,•Gian Paolo Tosoni (tributarista)

Marco Zandonà (direttore fiscalitàAnc e)

Dichiarazione Imu per le variazioni del 2012 In caso di variazione avvenuta nel 2011 deve essere inviata la dichiarazione Ici entro la scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi 2012, e, per i casi previsti, la dichiarazione Imu dovrà essere spedita per le variazioni dal lo gennaio 2012 entro settembre 2012? Può quindi accadere che debbano essere inviate due dichiarazioni con la stessa scadenza?

Nel 2011 occorrerà presentare la —7 dichiarazione relativa alle variazioni intervenute nel 2011. Tali dichiarazioni restano valide «in quanto compatibili» ai fini Imu. Il decreto di approvazione della dichiarazione Imu prevederà i casi in cui c'è l'obbligo di presentazione della dichiarazione. Nell'Imu è previsto l'obbligo di presentazione della dichiarazione entro 90 giorni dalla data in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell'imposta. Per il 2012 è previsto un regime transitorio, che impone di presentare la dichiarazione, relativa agli immobili per i quali l'obbligo dichiarativo

è sorto dal i° gennaio 2012, entro il 30 settembre 2012.

Niente sconto per inagibilità se l'immobile non è fatiscente Ho ereditato dai miei genitori una casa vecchia dove fino a cinque anni fa viveva mia madre in uso gratuito. Ora, siccome mia madre è venuta ad abitare da me, la casa è sfitta non essendo affittabile in quanto non ha gli impianti a norma e i servizi igienici idonei. Posso richiedere la riduzione del 50% della base imponibile e considerarla fabbricato inagibile? Attualmente la casa ha gli allacci per Enel e acqua.

Non può richiedere la riduzione del 5o per cento. La domanda per il

riconoscimento dell'inagibilità deve essere inoltrata all'ufficio tecnico comunale. L'inagibilità o inabitabilità deve essere accertata dall'ufficio tecnico comunale, con spese di perizia a carico del proprietario, il quale è tenuto ad allegare alla domanda di inagibilità un'idonea documentazione. Per il riconoscimento dell'inagibilità occorre che la fatiscenza dell'immobile non sia superabile con interventi di manutenzione.

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Per la detrazione sul figlio criterio pro quota per mesi Vorrei sapere se nel conteggio della mia Imu posso (o devo) conteggiare anche mio figlio che nascerà a giugno.

Il comma io dell'articolo 13 del Dl 201/2011, dopo le modifiche apportate

da D116/2012, prevede che per gli anni 2012 e 20131a detrazione unica per tutti di 200 euro è maggiorata di 5o euro per ciascun figlio di età non superiore a ventisei anni, purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale. Da un'interpretazione letterale della norma, la maggiorazione di 50 euro, a differenza della detrazione di base di 200

curo, non sembrava rapportata al periodo dell'anno. La bozza di circolare, tuttavia, chiarisce il criterio pro quota per mesi: per calcolare il mese occorre la presenza del figlio per almeno 15 giorni.

Una sola agevolazione per due case nel Comune Io e mia moglie abbiamo la residenza in due abitazioni differenti all'interno dello stesso Comune. Pagheremo l'aliquota prima casa sui due immobili?

Il comma 2 dell'articolo 13 del Dl 201/2011, dopo le modifiche apportate

da D116/2012, prevede che nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nello stesso Comune, le agevolazioni per l'abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile.

Ivie, basi imponibili catastali nei Paesi «trasparenti» Come viene calcolata l'imposta sugli immobili detenuti all'estero? L'aliquota si applica sul prezzo di acquisto o sul valore catastale previsto dallo Stato in cui si trova l'immobile?

L'imposta sugli immobili situati —7 all'estero (Ivie) è calcolata applicando l'aliquota dello 0,76 per cento al valore costituito dal costo risultante dall'atto di acquisto o dai contratti e, in mancanza, secondo il valore di mercato rilevabile nel luogo in cui è situato l'immobile. Per gli immobili situati in Paesi appartenenti all'Unione europea o in Paesi aderenti allo Spazio economico europeo che garantiscono un adeguato scambio di informazioni, il valore è quello utilizzato nel Paese estero ai fini dell'assolvimento di imposte sul patrimonio o sui

trasferimenti. In mancanza, si utilizzano i valori citati sopra.

La casa in comodato paga l'aliquota piena Vivo con mio marito nella sua prima casa. Nella mia unica casa di proprietà abita mia madre pensionata, a cui l'immobile è concesso in uso gratuito. L'Imu va calcolata come se si trattasse di seconda casa?

Il comma 2 dell'articolo 13 del Dl 201/2011, dopo le modifiche

apportate da D116/2012, definisce, come abitazione principale, l'immobile nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Pertanto, l'immobile concesso in uso gratuito a un familiare non può considerarsi abitazione principale del possessore. Per questo motivo, nel caso illustrato sarà applicata l'aliquota relativa agli immobili diversi dall'abitazione principale.

Chi paga in tre rate divide anche le detrazioni I coniugi comproprietari residenti e conviventi versano pro quota l'Imu ognuno per proprio conto? La detrazione di 200 euro e quella ulteriore da 50 euro per il figlio si divide al 50% tra i due proprietari? Se si fanno tre versamenti con F24, sulla casella detrazioni va scritto l'importo totale delle detrazioni diviso per tre? Se l'acconto è in due rate, alla casella «Rate» va indicato 0102 oppure 0103?

L'imposta municipale propria ha per presupposto il possesso di immobili di

cui all'articolo 2 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, comprese l'abitazione principale e le sue pertinenze. Se l'unità immobiliare è adibita ad abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota di possesso (nel caso specifico 50%). Lo stesso criterio di ripartizione delle detrazioni si applica anche per quelle previste per ogni figlio dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale. Nello spazio «Detrazione» va iscritto l'importo relativo alla detrazione usufruita rapportato al numero di rate prescelto (ad esempio: in caso di versamento in tre rate da parte di coniugi comproprietari, in sede di versamento della prima rata la detrazione da indicare nel rigo sarà pari al 50% di1/3 di 200 euro, cioè 33,34 euro). Per quanto concerne il versamento dell'acconto in due rate (18 giugno -17 settembre) non vi sono a oggi chiarimenti da parte dell'agenzia delle Entrate in merito alla compilazione della casella «Rate».

O

Il nudo proprietario non versa l'imposta Ho la nuda proprietà di un appartamento nel quale vivo (dimostrabile da residenza e utenze), e sul mio appartamento vi è il diritto di usufrutto da parte di mio padre. Mio padre non vive con me ma nel suoappartamento, posto al piano sotto il mio. Ai fini Imu, mio padre pagherà come abitazione principale sull'appartamento nel quale vive, mentre sul mio appartamento pagherà come seconda casa?

La normativa sull'Inni (analogamente a quella sull'Ici) non prende in

considerazione il nudo proprietario - che resta estraneo al rapporto d'imposta-ma il possessore dell'immobile oppure il titolare di altro diritto reale, tra cui l'usufruttuario. Occorre inoltre considerare che il passaggio dall'Ici all'Imu ha visto restringersi la nozione di abitazione principale: in particolare, la «dimora» e la «residenza anagrafica» del contribuente devono ora coesistere (mentre con l'Icile risultanze anagrafiche costituivano una semplice presunzione); deve peraltro trattarsi di «unica unità immobiliare», quindinon è più possibile applicare il regime agevolato in caso diunità immobiliari contigue, censite in catasto separatamente. Ne consegue che l'agevolazione per l'abitazione principale potrà essere applicata solo per l'abitazione nella quale l'usufruttuario vive, mentre per l'altro appartamento va pagata l'imposta come seconda casa.

I comproprietari si dividono le pertinenze La casa bifamiliare è composta da due abitazioni principali, con intestatari diversi: A per una e B per l'altra. Poi ci sono due pertinenze, un C/6 e un C/2, intestate entrambe ad A+B, a150% ciascuno. Come si devono regolare i proprietari nel computo dell'Imu circa le pertinenze? Poiché è possibile inserire solo una pertinenza nell'ambito dell'abitazione principale, la scelta di quale considerare è lasciata al contribuente, che agirà secondo la propria convenienza?

Nel caso di specie, entrambe le pertinenze possono essere

computate al 5o% fra i due proprietari. La disciplina dell'Imu ammette al beneficio non una sola pertinenza, ma una pertinenza per ogni tipologia, cioè per ogni unità censita nelle categoria catas tali C/2, C/6 e C/7.

L'imposta non si paga se l'importo non arriva a 12 euro Se dal calcolo dell'Imu risulta un valore di zero, non devo fare niente, o devo

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presentare ugualmente F24 con il valore zero? Se invece dai calcoli risulta un'Imu di pochi centesimi o di 1-2 euro, tutta la procedura per il pagamento non risulta troppo onerosa rispetto alla cifra da pagare

Se l'importo annuo da versare è —7 inferiore a 12 euro, il versamento non è dovuto. In caso contrario, anche se c'è la rateazione, l'importo deve essere versato. Tale disposizione vale anche se il versamento è riferito a più comproprietari. Quindi, supponendo un versamento Imu complessivo annuo di 36 euro riferito a un'abitazione principale, si pagano le prime due rate di acconto di 12 euro ciascuna o soltanto la prima di i8 euro. Si ricorda, inoltre, che il versamento dell'Imu può essere compensato con crediti Irpef spettanti al contribuente, scaturenti dal modello 730/2012 o dal modello Unico/2012 Persone Fisiche per l'anno d'imposta 2011. Se l'imposta non è dovuta, non va presentato il modello F24.

Comodatari e conduttori evitano il pagamento Possiedo un undicesimo di un fabbricato dove alcuni parenti, senza corrispondermi nessun affitto, esercitano un'attività commerciale. Vi è stata una causa in cui il giudice ha sentenziato che entro l'estate dovranno liberare la mia parte dell'immobile. Gli occupanti non hanno mai pagato la mia parte di Ici, che infatti sto pagando con tanto di mora. Devo pagare anche l'Imu, nonostante gli occupanti godano del bene?

Sì. L'Imu colpisce i proprietari dei beni —7 immobili (fabbricati, terreni agricoli e aree fabbricabili) e non anche i comodatari o i conduttori degli stessi, come nel caso prospettato.

Anche la detrazione segue il calendario dei versamenti Nella sezione «Imu - Detrazioni», a giugno, bisogna indicare il 50% 0100 per cento. Ad esempio, con due figli bisogna indicare 150 0300 euro?

A giugno verrà indicato il 50 per cento. Quindi nel caso posto

indicherà 150 euro, a meno che non venga scelta il versamento in tre rate: in questo caso andrà indicato mo.

Con ristrutturazione totale si paga come area fabbricabile Sono proprietaria di un immobile avuto in donazione da mio padre, con usufruttuaria mia madre. L'immobile è in fase di ristrutturazione, ferma per la crisi. Come mi verrà calcolata l'Imu, visto che non ci abito e non è finita la casa?

Il soggetto passivo nei confronti dell'Imu è la madre in quanto titolare

del diritto reale (presumo al 100%). Per quanto riguardagli immobili oggetto di ristrutturazione, è possibile agire in due modi:i) se la ristrutturazione è totale si dovrà calcolare l'Imu sul valore dell'area fabbricabile determinata secondo criteri di mercato fmo alla data di ultimazione lavori. In questo caso sarebbe opportuno eseguire una variazione catastale attribuendo al fabbricato la categoria F3 (unità immobiliare in corso di costruzione); 2) se la ristrutturazione è parziale ma causa l'inagibilità o l'inabitabilità del fabbricato, si potrà calcolare l'Imu sulla base imponibile scontata del 50 per cento.

Il comproprietario può avere la detrazione integrale Nel caso di abitazione principale posseduta al 66,67%, si può detrarre l'importo totale di 200 euro dal valore Imu calcolato allo 0,4% sulla quota di possesso del 66,67%? Sulla restante quota del 33,33%, di proprietà dei figli non residenti nell'immobile e con età maggiore di 26 anni, l'Imu è a carico dei figli con importo dello 0,76%?

Sì, la detrazione spetta per intero al soggetto passivo in possesso dei

requisiti (residenza anagrafica e dimora abituale).

Nuova casa: solo la residenza fa partire l'aliquota leggera Io e la mia compagna abbiamo acquistato la prima casa in ottobre 2011, e ho trasferito la mia residenza a far data 10 gennaio 2012 mentre la mia compagna ha fatto la richiesta con data 14 aprile 2012. Vorrei sapere se l'Imu deve essere calcolata come prima casa per l'intero periodo, anche se non avevamo la residenza, o per il periodo scoperto si deve pagare come seconda casa. La detrazione di 200 euro si può applicare tutta o è in proporzione al periodo?

L'applicazione dell'aliquota agevolata con le relative detrazioni

decorre dal momento in cui si verifica la presenza contemporanea delle condizioni previste: «residenza anagrafica» e «dimora abituale». Per il periodo scoperto, si dovrà calcolare l'Imu applicando l'aliquota ordinaria, mentre la detrazione va rapportata al periodo dell'anno in cui sono stati presenti entrambi i requisiti. Tale periodo si esprime in dodicesimi. Il mese scatta quando si superano i 15 giorni.

L'Imu segue il titolare del diritto di abitazione Nel caso di una madre che cede al figlio solo il diritto di abitazione, chi paga l'Imu?

Il diritto di abitazione fa ricadere l'obbligo di pagamento dell'Imu su

chi detiene tale diritto. Pertanto, nel caso descritto, l'Imu andrà pagata per intero dal figlio.

Sull'area edificabile valori aggiornati al 1° gennaio Possiedo un appezzamento di terreno su cui ho costruito una casa, ancora a rustico non abitabile. Ho chiesto una visura in Comune, e alla voce rendita risulta scritto «in fase di definizione». Dovrò pagare l'Imu? E come, se non ho rendita? _‘ Per quanto riguarda i fabbricati in

corso di costruzione, l'Imu va calcolata sul valore dell'area edificabile determinata secondo i criteri di mercato al i'gennaio di ciascun anno.

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Aliquote differenziabili per categoria, ma senza scendere sotto il minimo Ai coniugi residenti in città diverse la possibilità di fruire entrambi dell'agevolazione prima casa

Cristiano Dell'Oste Gianni Trovati

Il Comune può differenziare le aliquote anche per singole categorie catastali, a patto di non allontanarsi dai principi di «ragione-volezza e non discriminazione»; a differen-za di quanto accadeva per l'Ici, però, non può mai andare sotto i limiti minimi fissati dalla normativa statale, che fissa «vincoli in-valicabili».I coniugi che hanno dimora e resi-denzain due Comuni diversi potranno tratta-re entrambi gli immobili come abitazione principale e le case dei residenti all'estero o degli anziani lungodegenti che saranno assi-milate dai Comuni all'abitazione principale non pagheranno la «quota erariale».

Lo stesso beneficio non si applicherà però agli immobili delle Onlus: se i Comuni li vor-ranno esentare dall'Imu (lo consente l'artico-lo 21 del Dlgs 469/19)7), la loro scelta cancel-lerà solo la quota comunale, mantenendo in-variata la somma dovuta allo Stato. Lo stesso ac cadrà per negozi e botteghe artigiane situa-ti in zone chiuse al traffico per lunghi cantie-ri (la possibile esenzione è prevista dall'arti-colo i, comma 86, legge 549/1995) e per le aziende di servizi alla persona (articolo 4, comma 5 del Dlgs 207/2001). Sono alcuni dei principali chiarimenti contenuti in una circo-lare "omnibus" sull'Imu a cui sta lavorando il ministero dell'Economia. Le anticipazioni ar-rivano in contemporanea con il Forum onli-ne del Sole 24 Ore. Il testo non è definitivo e potrebbe subire qualche correzione prima della stesura ufficiale, ma già indica chiara-mente la lettura ministeriale sui tanti snodi problematici portati dalla disciplina Imu.

Aliquote

Sulle aliquote, la legge statale fissa il limite mi-nimo e massimo per ogni tipologia di immobi-le e i Comuni non possono superarli (fissan-do, per esempio, un'aliquota dello 0,1% per

l'abitazione principale). C onl'Ici, invece, l'au-tonomia regolamentare permetteva ai sinda-ci di fare scelte più generose rispetto a quelle indicate dalla normativa di riferimento. All'in-terno di questi vincoli, però, le amministrazio-ni locali possono dispiegare almassimo la pro-pria autonomia, anche differenziando le ali-quote per singola categoria catastale: si po-trebbero introdurre, per esempio, aliquote più alte per i negozi e i laboratori (categorie

LA COREZIONE.

Sulle case degli anziani lungodegenti e dei residenti all'estero

non si pagherà la quota erariale se l'ente locale deciderà di assimilarle all'abitazione principale

,

Non sono più ammesse le esenzioni Ici che non siano espressamente richiamate dalle nuove norme: per esempio, le Camere di Commercio saranno tenute al versamento

C/1 e C/3) rispetto a box auto e magazzini (C/6 e C/7).0 magari far pagare di piùle abita-zioni di maggior pregio, anche se questa stra-da è resa impervia dal fatto che assai raramen-te le categorie e i valori catastali riflettono le quotazioni di mercato. ll principio generale, se sarà confermato, supera la previsione del decreto sul federalismo municipale (articolo 8, comma 7 del Dlgs 23/2011), secondo cui le differenziazioni erano possibili solo per gli im-mobili strumentali. Anche sulla detrazione per l'abitazione principale (ma non su quella per i figli, fissa a 5o euro), i Comuni possono

introdurre differenziazioni per tutelare singo-le categorie di contribuenti, purché la scelta sia «ragionevole» e «non discriminatoria».

Altre agevolazioni

La bozza di circolare coglie poi l'occasione per correggere in via interpretativa un "in-ciampo" della norma, concedendo la disap-plicazione della quota erariale agli immobili non locati di anziani lungodegenti o di resi-denti all'estero che i Comuni decideranno di assimilare all'abitazione principale. Più in generale, secondo l'interpretazione del-l'Economia, l'Imu non permette di applicare agevolazioni Ici non espressamente richia-mate dalle nuove regole: a farne le spese so-no per esempio le Camere di commercio, che dovranno versare la nuova imposta mentre non pagavano la vecchia.

Via libera alla "doppia" abitazione princi-pale per i coniugi che hanno residenza e di-mora abituale in due immobili situati in Co-muni diversi. Quest alettura evita di penaliz-zare chi si è trasferito per lavoro, ma impone ai Comuni di controllare l'effettiva «dimora abituale» dei contribuenti per evitare gli abusi della disci plina Ici con le residenze fit-tizie nelle case di vacanza.

Rurali

Sul fronte dei rurali, oltre a riprendere le no-vità inserite con il D116/2012, la bozza di cir-colare spiega che per ottenere il requisito di ruralità, e quindi l'aliquota Imu allo 0,2%,

«non ha rilevanza» la classificazione in D/to. Questo perché, spiega il ministero, il salva-Italia prevede la fissazione dei requisi-ti in un decreto ministeriale (articolo 13, com-ma 14-bis, Dl 201/2011): se il provvedimento non sarà emanato in fretta, però, rischia di ria-prirsi il contenzioso infinito con i Comuni, che già si era registrato al tempo dell'Ici.

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Regole complicate e distanti dalla realtà di Cristiano Dell'Oste e Gianni Trovati

iste le 1.5oo domande arrivate al Fo- ,= rum online del Sole 24 Ore e viste

le 52 pagine della bo zza di circolare cui sta lavorando il ministero dell'Econo-mia, sorge una domanda: ma non si pote-va proprio prevedere un'imposta più sem-plice? La vecchia Ici, mai amata dai contri-buenti italiani, aveva almeno il pregio di essere ben rodata, e di offrire un "model-lo" che poteva essere sfruttato meglio.

A giudicare dai quesiti, uno dei proble-mi maggiori per i proprietari di immobili è tracciare correttamente i confini del-l'abitazione principale, che beneficia del-l'aliquota base allo 0,4% (anziché allo 0,76%), e della detrazione di 200 euro, eventualmente maggiorata per i figli. Molti contribuenti faticano a capire per-ché situazioni in apparenza simili siano trattate diversamente. Ad esempio, se un genitore compra una casa per il figlio e gliela intesta, il figlio che ci abita potrà beneficiare del regime agevolato. Se in-vece il genitore concede in uso gratuito al figlio la propria casa - senza cambiare l'intestazione - e ne compra un'altra per sé, sull'abitazione data al figlio dovrà pa-gare l'Imu ad aliquota piena. La ragione tecnica è evidente: il comodato non è un diritto reale. Ma è altrettanto evidente che, nel sentire comune, le due situazio-ni non sono poi così diverse: sempre di soldi del padre si tratta.

PAESE REALE I contribuenti non si spiegano perché situazioni analoghe che differiscono solo per particolari formali siano trattate diversamente

Un altro caso frequente riguarda l'abi-tazione utilizzata dal coniuge superstite, ma posseduta in parte dai figli, che ne han-no ereditato una quota al momento della morte del genitore. In questo caso, a do-ver pagare il l00% dell'Imu è il coniuge su-perstite, che ha il diritto d'abitazione e può beneficiare dell'aliquota Imu ridotta e della detrazione di 200 euro (a patto che abbia dimora e residenza nell'immobile). Se però la vedova ha rinunciato al suo di-ritto a favore dei figli, ecco allora che siri-cade nella situazione del comodato, quin-di sono i figli a dover pagare l'Imu come seconda casa. Fino ad arrivare al parados-so dei due nuclei familiari che si sono "scambiati" le case: se i genitori vivono in un'abitazione di proprietà del figlio e il fi-glio in una casa dei genitori, entrambi do-vranno versare l'imposta municipale in misura piena. Anche se quello fosse l'uni-co immobile posseduto da entrambi.

Nella stessa defmizione di «abitazione principale» si annida uno degli aspetti più impopolari della nuova imposta. Chi possiede una sola casa, ma risiede per la-voro in un alloggio preso in affitto in un'al-tra città, dovrà pagare su quella casa l'Imu allo o,76%. «Ma è la mia unica abitazione di proprietà e ci torno tutti i fine settima-na!», protesta il contribuente. Poco im-porta: la norma chiede residenza e dimo-ra. Allo stesso modo, la moglie che vive in un appartamento di proprietà del marito, e possiede la vecchia casa rurale ereditata anni fa dai genitori, su quell'immobile do-vrà versare l'Imu ordinaria.

Casi limite? Solo in parte. La realtà dell'Italia è fatta di successioni complica-te, di comunioni indivise tra fratelli, di ca-se concesse in uso ai parenti, anche tem-poraneamente. La bozza di circolare dell'Economia - quanto meno - spazza via alcuni punti controversi, anche "for-zando" la lettera della legge. Nel caso del-la famiglia che vive in due alloggi adiacen-ti, il decreto salva-Italia consente di appli-care l'aliquota ridotta a entrambi, purché siano «iscritti o iscrivibili» in catasto co-me unica unità immobiliare. Nella lettura del ministero, «iscrivibili» sparisce. E quindi diventa necessario aggiornare la si-tuazione catastale per avere il trattamen-to di favore, anche se le case sono già state fuse insieme invia di fatto.

Questo senza contare le tante doman-de di lettori in cerca di lumi sulle modali-tà di calcolo dell'imposta e, soprattutto, su come si separa la quota comunale da quella riservata allo Stato. Questione che già agita molti contribuenti oggi, ma che è destinata a deflagrare in vista del saldo di dicembre, quando bisognerà te-ner conto di eventuali variazioni all'ali-quota nazionale e delle scelte dei sindaci a livello locale e poi conguagliare il tutto con un'infinità di calcoli multipli.

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L'imposta nkg resto dg mondo

All'estero? Il prelievo c'è, ma non è così difficile di Saverio Fossati

Ì's ll'Imu non si sfugge. Quasi tutti i ,, Paesi alimentano municipalità e

governalorati con le imposte sulla proprietà immobiliare e non da oggi. Non solo:le esenzioni per l'abitazione principale sono rare. Ma una cosa è certa: pagare è facile e spesso il conto lo presenta direttamente l'Erario. Si tratta di una certezza che trova riscontro soprattutto quando si parla con gli addetti ai lavori, che ieri e oggi sono riuniti a Roma per il convegno mondiale organizzato dalla Fig-Internati onal federation of surveyors e dal

Consiglio nazionale geometri e geometri laureati.

Inutile illudersi, quindi, che il paradiso dei proprietari si trovi altrove.Anche perché il ra,gionamento di base che lutti hanno seguito è: se hai una casa,userai pure i servizi del Comune. E quindi li devi pagare. Ineccepibile, e forse chi chiede a gran voce l'esenzione dovrebbe riflettere: se l'8o% delle famiglie non pagasse una parte così grande dei costi dei servizi comunali, e il resto neppure perché è in affitto, resterebbero solo i padroni di seconda casa e le imprese.I1 che non appare esattamente sensato.

L'aliquota media oscilla tra lo 0,5% e 1'1,5% del valore catastalell quale resta comunque un dato estimale e non paragonabile con il valore di mercato. Ci sono, però, profonde differenze con la nostra Imu.I ,2 prima: lo Stato non pretende la sua fetta. Quello 0,38% della tassa di proprietà che va all'Erario è un'eccezione nel panorama internazionale, anche se in Russia è la Regione a pretendere un ulteriore balzello. La seconda: la base imponibile è basata sulla rendita catastale o sul valore catastale, che sono però due misure diverse e non il risultato dell'applicazione di moltiplicatori decisi a

tavolino in base alle esigenze di gettito come è avvenuto da noi. Seminai sarà l'aliquota a cambiare, non la base imponibile. La terza: le tasse sono facili. Forse perché altrove si segue la logica lapalissiana dell'interesse a incassare, facilitando la procedura il più possibile, ma i calcoli che il cittadino è costretto a fare qui sono una nostra peculiarità.

«Abbiamo i valori aggiornati nel 5% dei casi» ammette Igor Okunev del ministero dello sviluppo russo,ma la Russia è partita dalla situazione di avere un'unica particella catastale da dividere in milioni di nuove nronrietà. Analoga situazione in Cina_ dove

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di Imu si comincia a parlare adesso: « .1 primi documenti catastali risalgono alla dinastia Ming» spiega Dong Jiang del management catastale ma ora tutto va rifatto. Mentre in Romania (come in Russia) la distinzione più complicata è quella delle due aliquote per persone fisiche e imprese.

A sentir parlare di moltiplicatori, quote erariali, migliaia di aliquote a discrezione dei Comuni, differenziazioni in base alle tipologie immobiliari (quando al massimo si distingue tra fabbricati e terreni) e naturalmente di contenziosi proporzionali al caos normativo, gli stranieri scuotono il capo. Non p er compatire ma proprio perché non capiscono. Come noi contribuenti.

O RIPRODJZIONE H5E , vAT,

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R:3U

Concessioni demaniali solo ordine

I dati tecnici e ammini-strativi delle concessioni de-maniali marittime nonché quelli relativi ai soggetti bene-ficiariviaggeranno esclusiva-mente sul sistema informati-vo del demanio marittimo, consentendo di assolvere con una sola operazione a due adempimenti.

In base al provvedimento pubblicato ieri dall'agenzia delle Entrate, dal i° gennaio 2013 il sistema informativo del demanio marittimo gesti-to dal ministero delle Infra-strutture e dei trasporti sarà l'unico canale utilizzabile per le comunicazioni tele-matiche all'anagrafe tributa-ria dei dati riguardanti le concessioni di aree demania-li marittime. In questo mo-

do si semplificano gli adem-pimenti a carico di Regioni, Comuni e Capitanerie di porto che gestiscono il rila-scio o il rinnovo delle con-cessioni, poiché finora que-sti soggetti dovevano effet-tuare due passaggi differen-ti: i dati tecnici e amministra-tivi andavano inseriti nel si-stema informativo del dema-nio e poi successivamente si doveva comunicare all'ana-grafe tributaria l'elenco dei soggetti beneficiari delle concessioni.

Il termine per effettuare la comunicazione è stato fis-sato al 31 gennaio dell'anno successivo al rinnovo o rila-scio dell'atto di concessio-ne. Quindi, per il 2012, la sca-denza è il 31 gennaio 2013. Tuttavia le amministrazioni competenti entro il 31 dicem-bre 2012 sono già chiamate a utilizzare la nuova modalità per inviare i dati relativi alle concessioni attive al 31 di-cembre 2011.

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Territorio. I rilievi aerei includeranno le facciate degli edifici

Più efficace la lotta alle case fantasma Saverio Fossati ROMA

Il catasto-view sarà presto più attendibile e fruibile del suo omologo di Google e, so-prattutto, consentirà di scopri-re subito edifici abusivi o di cui ci si è "dimenticati" di fare la denuncia agli uffici.

Aeroplani targati Agea (l'agenzia che controlla le ero-gazioni in agricoltura) da anni sorvolano il territorio italiano e, con cadenza triennale, ne ag-giornano l'aerofotogramme-tria. Il primo risultato di que-sta impresa è stata la caccia al-le case fantasma, che proprio pochi giorni fa ha visto le sue battute finali con la pubblica-zione delle ultime rendite pre-sunte (si veda il Sole 24 Ore del 5 maggio scorso). Ma or-mai si sta completando il se-condo triennio 2010-2012, svol-

to ancora con la metodologia tradizionale delle foto dall'al-to, che vengono poi sovrappo-ste alle mappe catastali per far saltar fuori le differenze.

Il primo censimento ha fatto emergere 1,2 milioni di unità immobiliari e un gettito poten-ziale annuo di almeno 400 mi-lioni per Stato e Comuni. Ma il punto più importante è il con-trollo del territorio, un risulta-to che sino a pochi anni fa era addirittura impensabile, affida-to com'era ai buoni uffici dei Comuni. La prova provata dell'inefficienza municipale sta proprio in quel milione di unità non registrate in catasto: possibile che siano tutte regola-ri quando da tempo la chiusura lavori coincide con la denun-cia al Catasto?

Oggi, all'incontro mondiale organizzato dalla Fig (Interna-tional federation of surveyors) con il Consiglio nazionale geo-metri e geometri laureati inizia-to a Roma domenica, il Territo-rio annuncia la novità tecnolo-gica che, con modifiche tutto sommato semplici, consentirà

un'altra mini-rivoluzione cata-stale. «Stiamo effettuando spe-rimentazioni per arrivare ad avere le foto "oblique" degli edi-fici e non solo dall'alto - spiega Flavio Ferrante dell'agenzia del Territorio - e la speranza è di poter iniziare il triennio 2013-2015 con le nuove tecnolo-gie. Non solo: si potrebbe passa-re da 50 a 20 pixel, con un miglio-ramento che di fatto quadrupli-cherebbe la risoluzione».

Una bella soddisfazione per il proprietario che potrebbe ve-dere sé stesso affacciato alla fi-nestra del proprio edificio. Già, perché l'obiettivo del Territo-rio è quello di mettere tutta la cartografia online e renderla di-sponibile "anche alla signora Maria" in tempi non lunghissi-mi.Anzi, l'idea è quella di cucca-re direttamente sull'immagine dell'immobile per ottenerne online la visura ipocatastale.

Il risultato sarebbe quindi avere una rilevazione trienna-le quasi senza errori: non di-mentichiamo che quasi la me-tà di ciò che dall'alto sembra-va case fantasma era invece senza rilevanza catastale e che per completare il quadro, dopo che molti avevano adem-piuto spontaneamente alla de-nuncia, il Territorio aveva do-vuto sguinzagliare migliaia di tecnici a effettuare centinaia di migliaia di sopralluoghi, an-che con l'aiuto degli ordini professionali, geometri in pri-ma linea.

Tecnicamente, si trattereb-be di installare due dispositivi in più per ogni velivolo: oppor-tunamente inclinati, consenti-rebbero di fotografare anche le facciate degli edifici. Il tutto a costo zero, ricorda Ferrante, perché l'Agea deve fare comun-que le foto per i suoi compiti istituzionali mentre il Territo-rio deve aggiornare le mappe, che poi a loro volta serviranno anche all'Agea.

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Risosi.. la tensione fra gli enti territoriali e la società pubblica

Alemanno rilancia: dal 2013 via Equitalia «Le attività di controllo saranno affidate ad Aequa Roma»

Mauro Pizzin

Cresce la tensione fra i Co-muni ed Equitalia, sotto accusa per metodi di riscossione ritenu-ti quanto meno ruvidi.

Nei confronti della società è arrivato ieri l'(ennesimo) affon-do del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che harilanciato l'in-tenzione di affidare dal 2013 con-trollo e accertamento dei tributi capitolini aAequa Roma, intera-mente partecipata dal Campido-glio. «Dalla fine di quest'anno -ha chiarito il primo cittadino nel corso di un convegno della Con-fesercenti - chiuderemo ogni rapporto con Equitalia. Aequa

Roma spa opererà in stretto rap-porto con le categorie produtti-ve in modo da non creare una re-altà cieca». Secondo Alemanno bisogna differenziare «gli evaso-ri dalle persone che hanno pro-blemi oggettivi e non possono essere uccise dal fisco».

La presa di posizione del sin-daco di Roma appare soprattut-to di natura politica se solo si considera che in realtà una leg-ge dello Stato già prevede che dal 2013 i Comuni gestiscano e disciplinino autonomamente forme e modalità delle riscossio-ni, dopo avere, peraltro, ottenu-to una proroga del rapporto con Equitalia per l'anno in corso. Va ricordato, inoltre, che la gestio-ne autonoma rappresenta una possibilità concessa ai municipi fin dal 1997 (si legga anche Il So-le 24 Ore dello scorso 4 maggio).

Comunque sia, la mossa di Alemanno sta facendo proseliti. «Anche la Regione Lazio si sta strutturando con una società di

riscossione propria», ha detto sempre ieri la governatrice Re-nata Polverini. «Lo scorso di-cembre - ha precisato - abbia-mo depositato una proposta di legge che è già in commissione. Abbiamo bisogno di dotarci di un servizio per le nuove funzio-ni che le Regioni hanno acquisi-to con il federalismo».

Dal primo cittadino di Mila-no giungono, invece, dichiara-zioni di tono più soft: i Comuni, ha spiegato ieri Giuliano Pisa-pia, possono svolgere un ruolo di mediazione accanto a Equita-lia.«La collaborazione con le En-trate e la Guardia di finanza - ha sottolineato il sindaco - è impor-tante per stanare l'evasione fi-scale». Il difetto, semmai, sta nel-la fase della riscossione: «Equi-talia - ha detto Pisapia- è andata avanti come un bulldozer, sen-zaverificare dove c'era intenzio-ne di evadere e dove, invece, c'era solo difficoltà a far fronte ai pagamenti».

Nel frattempo, a fronte delle accuse circa le procedure adot-tate rivolte a Equitalia dopo il tentato suicidio di Pietro Paga-nelli, l'artigiano settanduenne ora in coma che sabato scorso a Napoli si è sparato un colpo di pistola alla tempia dopo aver ap-preso che la casa di proprietà del figlio era stata ipotecata, la società di riscossione ha repli-cato con una nota. «In merito a supposte responsabilità sull'ac-caduto - sottolinea Equitalia -si precisa di aver svolto corret-tamente, nel corso del tempo, tutte le attività affidate. Nello specifico, si conferma che non ci sono state duplicazioni di ri-chieste di pagamento, come er-roneamente riportato da qual-cuno, ma solo la diminuzione del debito iniziale per effetto dello sgravio totale concesso dalla Camera di commercio e delle correzioni effettuate dal Comune di Napoli».

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SIONINiu Dquitulia

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press LinE 08/05/2012

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FUNZIONE PUBBLICA

«Niente retromarcia sulla riforma» «La pubblica amministrazione così com'è non va». È quanto ha dichiarato in una nota Filippo Patroni Griffi, ministro per la Funzione pubblica, sottolineando come i cittadini continuano a essere insoddisfatti nonostante le riforme fatte negli anni scorsi. «Non c'è nessuna volontà di compiere passi indietro rispetto alla riforma della Pa. C'è però l'esigenza di una messa a punto di alcuni aspetti applicativi che ne rallentano l'attuazione e al contempo la necessità di coinvolgere Regioni ed enti locali».

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Matteo Mantovani Benedetto Santacroce

::::::: I servizi di formazione del personale vanno inquadra-ti, ai fini Iva, nell'ambito delle prestazioni didattiche. Di con-seguenza il collegamento terri-toriale per l'applicazione del-l'impostava individuato secon-do i criteri previsti dall'artico-lo 7-quinquies del Dpr 633/72, relativo alle prestazioni di ser-vizi culturali, artistici, sportivi, scientifici, educativi, ricreativi e simili.

Con questo chiarimento, og-getto della risoluzione 44/E di-vulgata ieri, le Entrate, alla luce del regolamento che interpre-ta la normativa Iva comunita-ria (282/2011), si mette fine alla peculiarità del sistema nazio-

nale che - senza riscontro a li-vello europeo - ha sempre con-siderato questi servizi soggetti alla regola della committenza. Questaposizione era stata riba-dita anche nella risoluzione 36/E/2010 - posteriore alla ri-forma della territorialità dispo-sta dal Dlgs 18/2010 - da cui l'af-fermazione della loro ricondu-cib ilità alle prestazioni generi-che dell'articolo 7-ter del Dpr 633/72, il tutto con il rischio di doppia imposizione e di aggra-vio degli adempimenti per le spese di formazione del perso-nale sostenute all'estero.

La posizione dell'ammini-strazione era subito parsa vi-ziata "a monte" dall'erronea qualificazione delle spese in questione, alle quali veniva at-

tribuita una natura (generi-ca) che, specie alla luce delle novità del Dlgs 18/2010, non sembra rispecchiare il muta-to contesto normativo. Pare-va, infatti, più rispettoso del dettato legislativo compren-dere le attività di formazione e addestramento fra le presta-zioni "educative" citate all'ar-ticolo 7-quinquies del Dpr 633/72, conta conseguenza del-la territorialità legata al luogo di esecuzione. La modifica del wording di questa disposizio-ne, in precedenza imperniata sul concetto di servizi "didatti-ci", legittimava l'idea che il legi-slatore domestico - conforme-mente all'articolo 53 della diret-tiva 2006/112/Ce - avesse inte-so estendere il campo di appli-

cazione dell'articolo 7-quin-quies fino a includervi anche prestazioni prive del carattere pedagogico proprio dell'inse-gnamento, ma comunque ido-nee ad arricchire il bagaglio delle conoscenze del discente.

La risoluzione rimette tutto a sistema prevedendo che al fi-ne di individuare il luogo di tas-sazione dei servizi di formazio-ne e aggiornamento professio-nale si deve distinguere tra i servizi resi a committenti non soggetti passivi Iva (B2C) e quelli resi a committenti sog-getti passivi (B2B). Nell'ambi-to di questa bipartizione, men-tre i servizi resi nei rapporti B2C si considerano effettuati nel territorio dello Stato se ivi materialmente eseguiti, gli stessi, se resi nei rapporti B2B, sono territorialmente rilevanti in Italia in applicazione del cri-terio di carattere generale pre-visto dall'articolo 7-ter (regola del committente).

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chiarimend dette Entnte, Le regole per il 2010

Sulla formazione Iva a due vie

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Il Sole12

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- R.. Le Asl equiparate ai Comuni

Per le Aziende sanitarie niente tassa sui cellulari Patrizia Maciocchi ROMA

Le Aziende sanitarie loca-li non sono tenute a pagare la tassa sulle concessioni go-vernative per i cellulari inte-stati alla Asl.

La Commissione tributaria provinciale di Roma, con la sentenza 142, dà partita vinta al-la Asl Roma C contro l'agenzia delle Entrate, accogliendo ben tre ricorsi contro il pagamento di salate cartelle esattoriali re-lative a fatture non pagate. Il grimaldello che scardina la pre-tesa dell'ente impositore è l'estensione alle Asl, considera-te enti pubblici locali, dell'esen-zione prevista per i Comuni. L'analogia, affermata dai giudi-ci, prende le mosse dalla modi-fica dell'articolo V della Costi-tuzione che qualifica i Comuni come «soggetti costitutivi del-la Repubblica», esattamente come le Province, le città, le Re-gioni e lo Stato.

La pari dignità sfila all'ammi-nistrazione centrale il mono-polio del potere di concedere e autorizzare, facendo così veni-re meno le condizioni del privi-legio esclusivo dell'esenzione dalle tasse.

Senza specifiche indicazio-ni normative l'indicazione - ri-conosciuta sia dall'agenzia del-le Entrate sia dalla giurispru-denza - è quella di considera-re le pubbliche amministrazio-ni, che siglano contratti di ab-bonamento per i servizi di tele-fonia mobile, non soggette al pagamento della tassa sulle

concessioni governative. L'esenzione riguarda tutte

le amministrazioni dello Stato: dalle scuole agli istituti autono-mi case popolari, dalle Camere di commercio agli enti del ser-vizio sanitario.

Per la Commissione tributa-ria non c'è alcun dubbio che tra queste rientrino, in quanto en-ti pubblici locali, anche le Asl.

I giudici della sezione nume-ro 26 ripercorrono la storia del-le aziende sanitarie locali, con-siderate in passato uno stru-mento della Regione con il

C.0", e:',,•••

La tassa di concessione governativa riguarda provvedimenti amministrativi, autorizzazioni, concessioni o licenze indicate dal Dpr 641 del 1972. Dal '95 la Tcg è prevista anche per gli intestatari di un telefono cellulare, con una imposizione differenziata per le aziende e i privati. I giudici tributari del Veneto hanno esonerato gli enti locali dal pagamento della Tcg. Molti i ricorsi alle Commissioni tributarie anche di privati. Sul tema è attesa, entro l'anno, la decisione della Cassazione

compito di organizzazione fi-nanziariamente e gestire le pre-stazioni sanitarie. Una "suddi-tanza" persa grazie alla doppia azione messa in atto da magi-strati e legislatori. Secondo la giurisprudenza prevalente, ini-ziata nel 1993 fino alla senten-za del Tar Toscana 5101 del 2003, la Asl ha acquisito sogget-tività giuridica e autonomia. Assumendo, in seconda battu-ta ( Dlgs 229/1999), anche il ca-rattere imprenditoriale.

È proprio in virtù di questa disposizione che le Asl hanno assunto la natura di enti pubbli-ci economici, parte integrante del sistema sanitario. Caratteri-stica su cui è d'accordo anche il Fisco, secondo il quale le Asl vanno però considerate enti re-gionali esclusi dall'esenzione.

Nel caso di un verdetto sfa-vorevole, la difesa della Asl Ro-ma C si era giocata anche la car-ta dell'accordo Consip, stipula-to con il gestore telefonico, in base al quale spetterebbe a quest'ultimo farsi carico degli oneri tributari.

Diversa l'opinione del l'agenzia delle Entrate che considera la Convenzione un rapporto interno tra le parti, che non mette il fruitore del servizio al riparo dall'obbligo di pagare.

Il problema comunque, al momento, non si pone perché al fisco nulla è dovuto. All'agenzia delle Entrate resta aperta solo la via di un ricorso in secondo grado

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Il soler /,1

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L'eredità lasciata da Tremonti costa in tutto 4,5 mln di E

Tesoro di consulenze Nel 2011 il Mef ne ha pagate 368

DI STEFANO SANSONETTI

per carità, il ministero dell'economia rappresen-ta una struttura masto-dontica. Ma certi numeri

non possono lasciare indifferen-ti, soprattutto in un periodo di vacche sempre più magre per le casse pubbliche. Si dà il caso che nel 2011 il dicastero di via XX Settembre abbia pagato qualcosa come 368 consulenze Una selva di incarichi che adesso emergono in tutti i loro dettagli dalla griglia delle collaborazioni assegnate dalla pubblica amministrazione e pubblicate on line dal ministro competente, Filippo Patroni Griffi. Diciamo subito che i 368 incarichi, elargiti dalla sola sede romana del ministero, rappresen-tano la pesante eredità che Giulio Tremonti, pre-cedente inquilino del dicastero, ha lasciato in dote al successore, Mario Monti. La maggior parte di queste consulen-ze, infatti, è ini-ziata proprio nel periodo in cui Tremon-

ti era in auge a via XX Settembre e si è esaurita a fine 2011 o in questi primi mesi del 2012. Alcu-ne, addirittura, si protrarranno per qualche anno.

Ma quanto sono costate alle casse dello stato tutte queste colla-borazioni? Facen-do la somma degli importi riportati accanto alle 368 consulenze, viene fuori un totale di 4.474.723 euro, parte dei quali è stata appunto ero-gata nel corso del 2011. A spiccare, per le dimensione economica, sono proprio le collabo-razioni assegnate agli ex consi-

glieri (economici e non) di Tremonti. L'anno scorso,

per esempio, sono sta-te erogate tranche dei 75.561 euro complessi-

vi previsti per ciascuno di loro. I beneficiari? Si tratta di Luca Antoni-mi, che ha messo a punto

con Tremonti il mecca- nismo del 5 per mille

Irpef e che l'ex ministro ha messo a capo della Commis-sione per il federali-smo fiscale; di Manue-

la Bravi, che è stata consigliere per la comunicazione; di Silvia Cipollina, che insegna diritto tributario in un ateneo tanto caro all'ex ministro, ovvero quello di Pavia; di Francesco Galiet-

ti, ventinovenne molto stimato da Tremonti e assi-duo frequentato-re dell'Aspen. Poi spuntano due ric-che consulenze da 90 mila euro cia-scuna assegnate da un ex sottose-gretario dell'econo-mia, il tremontia-no di ferro Luigi Casero. Parliamo di «consulenze economico-fi-

nanziarie-contabili» elargite a Luca Cecchini e a Ciro Sbai-lò. Anche in questo caso alcune tranche sono state erogate nel 2011. Naturalmente Monti, al-meno così emerge dagli attuali aggiornamenti del sito internet del Mef, non ha rinnovato queste consulenze.

Nel calderone dei 368 incari-chi, poi, va notato un autentico esercito di medici, quasi tutti ac-comunati dalla stesa descrizione dell'incarico («accertamento me-dico legale e consulenza relati-va all'attività») e dal medesimo gettone di 14.460 euro, in genere erogato per un mandato annuale che però diverse volte si riduce solo a pochi mesi. -o Riproduzione riservata--E lullo Tre on

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listi

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ItaliaOggi

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ItaliaOggi anticipa i contenuti della circolare dell'Agenzia delle entrate sull'Imposta municipale

L'Imu salva chi lavora fuori casa Agevolazioni anche al coniuge che risiede in altro comune

DI MAURIZIO BONAZZI

TIl coniuge che per moti-vi di lavoro risiede in un comune diverso da quello del proprio nucleo fami-

liare ha comunque diritto alle agevolazioni Imu per l'abitazione principale. È quanto dovrebbe af-fermare la circolare del ministero delle finanze ora al vaglio del di-rettore Fabrizia Lapecorella e la cui pubblicazione è attesa nelle prossime ore. Ulteriori chiari-menti riguarderanno le pertinen-ze dell'abitazione principale che non potranno che essere quelle classificate nelle categorie cata-stali C/2, C/ e C/7, nella misura massima di una per ciascuna di tali categorie, tenendo conto, però, anche di quelle iscritte in catasto unitamente all'unità ad uso abitativo. Arrivano poi pre-cisazioni anche per quanto con-cerne la dichiarazione Imu. Sa-ranno riproposti tutti gli esoneri già previsti per l'Ici ma l'obbligo riguarderà indistintamente tutti i fabbricati rurali..

Abitazione principale. La dettagliata circolare con il quale il Mef spiegherà la nuova impo-sta comunale, dedica un'ampia disamina all'abitazione princi-pale e relative pertinenze che, a differenza dell'Ici, la nuova impo-sta comunale attrae a tassazione. In particolare viene approfondi-ta la definizione di abitazione principale dopo che la legge di conversione del dl n. 16/2012 ha apportato significative modifiche all'originario impianto contenu-to nel comma 2 dell'art. 13 del dl n. 201/2011. In sintesi, viene chiarito che l'abitazione princi-pale: 1) non può che essere una sola unità immobiliare (così che se il contribuente dimora e ri-siede in una casa composta da più di una unità immobiliari, le singole unità immobiliari van-no assoggettate separatamente ad imposizione, ciascuna per la propria rendita: per una unità è dovuta l'Imu come abitazione principale con applicazione del-le agevolazioni e delle riduzio-ni per questa previste, le altre, invece, vanno considerate come abitazioni diverse da quella prin-cipale con l'applicazione dell'ali-quota deliberata dal comune per tali tipologie di fabbricati); 2) è l'unica unità immobiliare in cui il possessore e il suo nucleo fa-miliare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Ciò al fine di evitare elusioni dell'ap-plicazione delle agevolazioni per l'abitazione principale, nel caso

residenza in due immo-bili diversi nello stesso comune. Viene tuttavia precisato che tale limi-tazione non troverebbe limitazione nel caso in cui gli immobili destina-ti ad abitazione princi-pale siano ubicati in comuni diversi, poiché in questo caso, secon-do gli estensori della circolare, il rischio di elusione della norma è bilanciato da effettive necessità di dover trasferire la residenza anagrafica e la dimora abituale in un altro comune, ad esempío, per esigenze lavorative.

Pertinenze. La bozza della circolare si sofferma poi sulle

pertinenze delle abitazioni prin-cipali che non possono che essere quelle classificate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella mi-sura massima di un'unità perti-nenziale per ciascuna delle cate-gorie catastali indicate, anche se

iscritte in catasto unitamen- te all'unità ad uso abitativo. Entro il suddetto limite il contribuente ha la facoltà di individuare le pertinen- ze per le quali applicare il regime agevolato essendo preclusa ai comuni la pos- sibilità di regolamentare, in qualsiasi modo, la fattispecie in questione.

Dichiarazioni. La circo- lare anticipa che il decreto ministeriale al quale viene

demandato il compito di indi-viduare i casi di presentazione della dichiarazione riproporrà le semplificazioni già vigenti in tema di Ici con conseguente ob-bligo dichiarativo nei soli casi in cui gli elementi rilevanti ai fini

dell'Imu dipendano da atti per i quali non sono applicabili le procedure telematiche dell'art. 3-bis del dlgs n. 463/1997, con-cernente la disciplina del model-lo unico informatico, cosiddetto MUI. Il Mef, dopo aver ricordato, che per gli immobili per i qua-li l'obbligo dichiarativo è sorto dal 1° gennaio 2012, è previsto che la dichiarazione deve essere presentata entro il 30 settembre 2012, precisa che in fabbricati rurali non censiti, nell'ipotesi in cui l'iscrizione nel catasto fabbri-cati avvenga oltre il 30 settembre ma entro il 30 novembre 2012, la dichiarazione Imu deve essere presentata entro novanta giorni dalla data di presentazione della dichiarazione in catasto.

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Limo salva chi lavora i i

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ItaliaOggi

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(RIDITD OGGI

La spending review chiede alle amministrazioni difare appello per impedire il passaggio in giudicato

Monti dichiara guerra agli aumenti Resistenza a oltranza contro le sentenze a favore dei lavoratori

DI LUIGI OLIVERI

proporre appello avverso ogni sentenza dei giudici del lavoro che riconosca ai dipendenti pubblici

miglioramenti economici deri-vanti da progressioni di carriera. Questa è l'unica indicazione con-tenuta nella spending review in merito al lavoro pubblico, anche se molte sono le voci che circola-no in merito a possibili interventi per licenziamenti o tagli alle re-tribuzioni.

La previsione contenuta nella direttiva approvata da palazzo Chigi e riferita espressamente alle sole amministrazioni statali (per gli enti locali vale ma solo come indicazione di principio) è, comunque, estremamente ri-levante. Da un lato, indica con chiarezza che gli enti pubblici debbono scongiurare il passag-gio in giudicato di sentenze da cui possano derivare incrementi della spesa per stipendi non pre-visti. Dall'altro, la direttiva indi-rettamente conferma l'esistenza di un rilevante problema: la giu-risdizione tei giudici del lavoro, non del tutto a conoscenza delle

particolarità che diffe-renziano il lavoro pub-blico da quello privato, in primis la necessità di tenere sotto control-lo la spesa pubblica, è probabilmente da ripensare. Molte volte le decisioni dei giudici del lavoro si sono rive-late destabilizzanti per il sistema del lavoro pubblico, come recen-temente dimostrato dalle molteplici erronee sentenze che hanno di-chiarato il comporta-mento antisindacale delle amministrazioni che doverosamente attuavano la riforma Brunetta.

In ogni caso, la necessità di evi-tare riconoscimenti giudiziali di progressioni di carriera, in altre parole di incrementi economici derivanti o dagli aumenti effetto delle progressioni «orizzontali» o dalle promozioni derivanti dalle progressioni «verticali», appare incontrovertibile, poiché dette progressioni hanno determinato per grande parte l'effetto che il costo del lavoro pubblico è au-

mentato negli ultimi dieci anni più del lavoro privato.

La relazione sul costo del lavo-ro pubblico 2011 adottata dalla Corte dei conti, sezioni riunite in sede di controllo ha di recente dimostrato che dell'istituto delle progressioni le amministrazio-ni pubbliche hanno largamente abusato. La magistratura conta-bile ha espressamente sostenuto che «a partire dal 2001, il fenome-no delle progressioni orizzontali e verticali ha interessato pressoché

tutti i comparti di con-trattazione. I passaggi orizzontali hanno coin-volto, nel complesso, quasi i tre quarti del personale in servizio nel periodo 2001-2009; nel medesimo periodo ha beneficiato, inoltre, di progressioni di car-riera il 40% dei dipen-denti».

Le sezioni riunite evidenziano almeno tre storture. L'estensio- ne estrema dell'istituto, tale da coinvolgere il 75% quasi dei dipen- denti; il che non corri-

sponde certo al perseguimento dell'intento selettivo pur predica- to dai contratti collettivi. I criteri per gli incrementi stipendiali non hanno tenuto conto del merito se non solo nella facciata dell'incre- mento, che avrebbe dovuto essere misurato e selezionato, puntando, invece, sulla mera anzianità. Infi- ne, l'attivazione delle progressio- ni, non solo orizzontali, ma anche verticali, non ha avutolo:alla base la valutazione di necessità e con- seguenti ricadute benefiche di

carattere organizzativo, ma ha solo perseguito le aspettative del personale e, di conseguenza, delle organizzazioni sindacali.

L'indicazione della direttiva sulla spending review pare un primo passo per rimettere in discussione il meccanismo, co-munque già congelato, per quan-to riguarda le progressioni oriz-zontali, dal dl 78/2010, mentre le progressioni verticali sono state definitivamente eliminate dalla riforma Brunetta.

Certo, il principio costituzio-nale del pareggio di bilancio non solo impedirà lo sblocco della con-trattazione, ma potrebbe essere effettivamente il presupposto per interventi volti a recuperare quanto meno parte delle risorse spese a causa dell'eccessivo lar-gheggiarnento delle amministra-zioni in progressioni di carriera e orizzontali. In questo caso, non sarebbe sbagliato che la spending review affrontasse questo tema, per giungere all'auspicabile deci-sione di eliminare questi istituti e ripristinare la vecchia indennità di anzianità, largamente presen-te nella contrattazione privata.

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„ Monti dichiara pienaagliannienti

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Palazzo Chigi

press LITE 08/05/2012

ItaliaOggi

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lena. Ravenna non si conte

Amoni: `La bagarre ha penalizzato I'Acmar"

IBL

Godo, sarà la volta buona? Oggi a Bologna i Knights provano a recuperare gara2 GODO (ma.me.) Forse ci siamo: stasera si disputa l'ennesi-mo recupero tra Godo e Bologna. Si tratta infatti della set-tima partita e della sesta trasferta che i Knights dovranno affrontare per il recupero della terza giornata dell'Italian baseball League. Colpevole di questo ritardo è il maltempo che a sorpresa, dopo un weekend di sole, si era presentato anche martedì scorso. 111° maggio sono stati disputati solo due inning, per cui la gara è stata annullata e programma-ta, per la terza volta, per il 15 maggio. Oggi si dovrebbe disputare, ormai il condizionale è d'obbli-go, la seconda gara della giornata, ma non c'è nulla di certo sulla formazione che scenderà in campo. Se si dovesse di-sputare una gara del lanciatore oriundo, i Knights sarebbe-ro scoperti. Oltre ad avere perso il partente Manuel, il clo-ser De Los Santos è infortunato per una infiammazione al gomito. Molto probabilmente vedremo una rotazione dei lanciatori tutta italiana e corta. Nel fine settimana i Knights incontreranno il temibile Nettu-no, aggressivo anche a livello manageriale. Non è da esclu-dere che sul monte vedremo non solo Galeotti (nella foto) e Del Bianco, ma anche Coppi, Geri e Angelucci. Il giocato-re italo-sudafricano in Italia ha svolto il ruolo di battitore ed esterno, ma è in prevalenza un lanciatore: al World Baseball Classic, il mondiale organizzato dalla Major League Base-ball, è infatti sceso in campo con la casacca sudafricana nel ruolo di lanciatore, affrontando senza problemi i più validi battitori della MLB con la loro nazione di appartenenza.

Pagina 10 DEIZEIE EMEI

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