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EVENTI/Raid dell’Etna 2012 24 Auto d’Epoca Dicembre 2012 Nel cuore del mediterraneo In questo periodo di crisi finanziaria, il Raid dell’Etna, dal 23 al 29 settembre, è riuscito a condurre sull’isola circa ottanta vetture, con ben quarantacinque equipaggi stranieri T orna sulle strade siciliane il Raid dell’Etna, la manifestazione di ca- rattere turistico, sportivo e culturale organizzata dalla Scuderia del Mediterra- neo di Catania. Il coordinamento è cura- to da Stefano Consoli e Giovanni Spina, coadiuvati da Michele Dallura, Aldo Di Paola, Andrea Gandolfo, Salvatore Sal- vaggio e Mario Seria, validi componenti del comitato organizzativo. La passione per l’automobilismo storico e l’impegno civile sono alla base di quest’ottima ma- nifestazione, tanto che è già stata trac- ciata la sua sedicesima edizione, in pro- gramma dal 29 settembre al 5 ottobre 2013. Non pochi equipaggi hanno già confermato la loro presenza, perché l’iti- nerario non è mai ripetitivo e conduce i partecipanti in luoghi tutti da scoprire, che spesso non fanno parte dei percorsi turistici più consueti. Seguita da un imponente stuolo di motociclisti dei Carabinieri, della Polizia di Stato, dei Vigili Urbani e dell’organiz- zazione, la bella carovana si è spostata come sempre col conforto di un appro- priato ‘radar’. La Sicilia, al contrario di come potrebbero pensare i molti che an- cora non la conoscono realmente, non è esattamente un’isoletta di difficile per- corribilità. Dispone, al contrario, di un de- dalo infinito di strade e rimane pur sem- pre la più vasta regione italiana. Non bi- sogna dimenticare che già nel 1906 e nel 1912, Vincenzo Florio disponeva di strade adeguate per eventi come la Tar- ga Florio e il Giro di Sicilia. Gli equipaggi presenti quest’anno prove- nivano da tutta Europa e persino dagli Stati Uniti, dal Brasile e dall’Argentina. In questo periodo di crisi finanziaria, che ha bloccato molte iniziative sportive e rievocative, il Raid dell’Etna è riuscito a condurre sull’iso- la circa ottanta vetture, con ben quaranta- cinque equipaggi stranieri, grazie anche allo sponsor Grandi Navi Veloci. Per quanto riguarda il parco vetture, si è vista rappresentata la storia dell’automobi- lismo mondiale, nel periodo compreso fra gli anni 20 e gli 80. Una selezione di marche e di modelli di alto prestigio, sportivi e di lusso, abbinati a quella par- te della produzione di serie che ha scrit- to pagine importanti nel progresso auto- mobilistico. Non sempre i grandi conte- nuti tecnici sono custoditi solo nei mo- delli speciali, che anzi hanno di frequen- te tratto esempio dalle sperimentazioni legate alla produzione di grande serie. Approdato a Palermo il 23 settembre, di Gaetano Pantano 1 2

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EVENTI/Raid dell’Etna 2012

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Nel cuore del mediterraneoIn questo periodo di crisi finanziaria, il Raid dell’Etna, dal 23 al 29 settembre, è riuscitoa condurre sull’isola circa ottanta vetture, con ben quarantacinque equipaggi stranieri

Torna sulle strade siciliane il Raiddell’Etna, la manifestazione di ca-rattere turistico, sportivo e culturale

organizzata dalla Scuderia del Mediterra-neo di Catania. Il coordinamento è cura-to da Stefano Consoli e Giovanni Spina,coadiuvati da Michele Dallura, Aldo DiPaola, Andrea Gandolfo, Salvatore Sal-vaggio e Mario Seria, validi componentidel comitato organizzativo. La passioneper l’automobilismo storico e l’impegnocivile sono alla base di quest’ottima ma-nifestazione, tanto che è già stata trac-ciata la sua sedicesima edizione, in pro-gramma dal 29 settembre al 5 ottobre2013. Non pochi equipaggi hanno giàconfermato la loro presenza, perché l’iti-nerario non è mai ripetitivo e conduce ipartecipanti in luoghi tutti da scoprire,che spesso non fanno parte dei percorsituristici più consueti.

Seguita da un imponente stuolo dimotociclisti dei Carabinieri, della Poliziadi Stato, dei Vigili Urbani e dell’organiz-zazione, la bella carovana si è spostatacome sempre col conforto di un appro-priato ‘radar’. La Sicilia, al contrario dicome potrebbero pensare i molti che an-cora non la conoscono realmente, non èesattamente un’isoletta di difficile per-corribilità. Dispone, al contrario, di un de-dalo infinito di strade e rimane pur sem-pre la più vasta regione italiana. Non bi-sogna dimenticare che già nel 1906 enel 1912, Vincenzo Florio disponeva distrade adeguate per eventi come la Tar-

ga Florio e il Giro di Sicilia.Gli equipaggi presenti quest’anno prove-

nivano da tutta Europa e persino dagli StatiUniti, dal Brasile e dall’Argentina. In questoperiodo di crisi finanziaria, che ha bloccatomolte iniziative sportive e rievocative, ilRaid dell’Etna è riuscito a condurre sull’iso-la circa ottanta vetture, con ben quaranta-cinque equipaggi stranieri, grazie anche allosponsor Grandi Navi Veloci.

Per quanto riguarda il parco vetture, si èvista rappresentata la storia dell’automobi-

lismo mondiale, nel periodo compresofra gli anni 20 e gli 80. Una selezione dimarche e di modelli di alto prestigio,sportivi e di lusso, abbinati a quella par-te della produzione di serie che ha scrit-to pagine importanti nel progresso auto-mobilistico. Non sempre i grandi conte-nuti tecnici sono custoditi solo nei mo-delli speciali, che anzi hanno di frequen-te tratto esempio dalle sperimentazionilegate alla produzione di grande serie.

Approdato a Palermo il 23 settembre,

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In apertura: Thomas Entenmann e Jurgen Schneider, Bentley 3.5 Liter, 1935. [1] Roberto Grilloe Maria Cristina Zari, Porsche 911 S 2.7, 1974. [2-4] I vincitori del Raid dell’Etna, Wolfgang eBarbara Stegemann premiati da Vittorio Colalillo e a bordo della loro Jaguar XK 120 OTS del1950. [3] L’equipaggio tedesco Manfred Grundner e Simone Ritter su una BMW CSL del 1972.

il gruppo degli iscritti si è subito recato inPiazza del Parlamento e, per concessionedel presidente dell’Assemblea Regionale, èstato accolto nel parco chiuso del PalazzoReale dei Normanni, che nel 1150 ospitò ilprimo Parlamento d’Europa. Dopo una cenatipicamente siciliana allestita nello splendi-do Palazzo Francavilla, sede del Museo del-la Sicilianità, alle ore 22:30 è scoccato ilvia ufficiale al Raid dell’Etna edizione 2012.

Il 24 settembre, partendo da Palermo, lagara turistica ha raggiunto la città collinaredi Caccamo, che col suo castello medievaledi Federico II domina la valle che si affacciasulla riviera tirrenica, ove si adagiano le sto-riche cittadine di Bagheria, Trabia, Castel-daccia e Altavilla. Alla presenza del sinda-co, Andrea Galbo, i cittadini hanno riservatouna calorosa accoglienza a quest’insolitacarovana, guidando i partecipanti nella visi-ta del centro storico. Lasciata Caccamo eseguendo il percorso della Targa Florio e delGiro di Sicilia, il gruppo ha toccato l’Abbaziadi Sant’Anastasia a Castelbuono e quindiSanto Stefano Camastra, celebrata cittàdelle ceramiche d’arte, esposte lungo lastrada statale 113 Palermo-Messina che

l’attraversa. Seguendo lo stesso percor-so, e con l’occasione di una se-

conda prova di regolarità, siè poi raggiunta Portorosa,località che dispone di por-to turistico, canali, ville do-tate di ormeggi, l idi estrutture di accoglienza.A questo punto comin-ciava già a delinearsi u-na prima classifica, chevedeva emergere l’equi-paggio varesino compo-sto da Mario Crugnola eEdvige De V itto, suTriumph TR3. Subito aruota, i tedeschi Wolfgang

e Barbara Stegemann suJaguar XK120 e gli agguerriti

Roberto Grillo e Maria Cristina Zari, su Por-sche 911S. A seguire Marco Biroli e LuisaGuenzani su Austin-Healey 3000, e LauraBonzi e Federica Bignetti, della ScuderiaFred Mello, su Austin-Healey 100. In ritardo,forse per noie meccaniche, i favoriti Rober-

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to Chiodi e Maria Rita Degli Esposti, con laloro gloriosa Fiat 1100/103.

Arrivata la mattina del 25 settembre, u-na motonave era pronta a salpare da Porto-rosa alla volta delle Isole Eolie, dove gli e-quipaggi hanno avuto modo di “scoprire” l’i-sola di Vulcano, le sue sabbie nere, l’acquacalda del mare e i fanghi sulfurei, in cui inmolti hanno osato tuffarsi, assaporandoun’esperienza rara. Da Vulcano, la nave èquindi approdata a Lipari, città marinara diantichissima origine, sede del grande Mu-seo delle Civiltà del Mediterraneo, con ungradevole centro storico disseminato di ne-gozi, luoghi di ristoro e scorci incantevoli. Ilcomandante della nave, sulla via del rientro,ha offerto ai passeggeri un percorso sugge-stivo, costeggiando gli strapiombi e gli an-fratti dell’isola. In serata l’approdo a Porto-rosa, per gustare relax e cena al Blu Hotel.

Il 26 settembre, la gara di regolarità è ri-partita conducendo i concorrenti sulla dor-sale dei Monti Nebrodi, al limite dei Pelorita-ni. Attraversate Novara di Sicilia e la bosco-sa Sella Mandrazzi, si è fatta sosta a Casti-glione di Sicilia, che ospita il complesso tu-ristico sportivo del Golf Club il Picciolo. Aparte la composizione quasi presepisticadel centro storico e l’imponente vista del-l’Etna, Castiglione conserva antichità di no-tevole rilievo. Il Golf Club offre la disponibi-lità di due elicotteri, che a richiesta posso-

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no condurre sul cratere del vulcano, a quota3200 metri. Con un pranzo tipico si è cosìconclusa una mattinata di emozioni e dinuove esperienze, e la carovana è ripartitaalla volta delle strade dell’Etna sulla fatidi-ca Mare-Neve, che in poche decine di minuticonduce dal livello del mare alla vette vulca-niche. Nulla cambiava, nel frattempo, nel-l’altalena della classifica parziale, restandoimmutati i piazzamenti dei giorni precedenti.

Giovedì 27 settembre, le vetture si sonoportate da Catania ad Aidone, in provinciadi Enna, nel centro geometrico della Trina-cria. Il Museo Archeologico di Aidone custo-disce la Venere di Morgantina, famosa perla sua imponente bellezza ma anche per es-sere stata trafugata, venduta all’estero epoi recuperata. In questa provincia è tuttoraoperativo il famoso autodromo che si svilup-pa intorno al lago di Pergusa, che ha invita-

to i partecipanti a qualche divagazione velo-cistica su due Ferrari 430 Scuderia messea disposizione dallo sponsor TAG Heuer,condotte da piloti della Casa. A seguire ilpranzo, nel posto di ristoro dell’autodromo.

Il rientro a Catania ha proposto il MatchRace Fred Mello, in Piazza Giovanni Verga,che ha premiato ancora Mario Crugnola,che sembrava ormai vincitore designato diquesta quindicesima edizione. Ma le sorpre-se sono sempre dietro l’angolo, come inse-gna la storia dello sport. Già i risultati dellaCoppa delle Dame potevano fornire chiareindicazioni, con la Jaguar XK150 di EdithFiermann e Barbara Stegemann decisamen-te in testa rispetto alla Jaguar E-type di Bri-gitte Peter e Jennifer Aydin e alla Austin-Healey di Laura Bonzi e Federica Bignetti.

Sotto un sole splendente, nella mattina-ta di venerdì 28 settembre, sesta giornata

del Raid, il gruppo si è avventurato sul per-corso della famosa e antica gara Catania-Et-na, fino al rifugio Sapienza. Una volta par-cheggiate le proprie auto storiche, e utiliz-zando i mezzi speciali che conducono i visi-tatori sui bordi del cratere a oltre 3100 me-tri di altitudine, i concorrenti hanno potutoraggiungere un paesaggio unico ed emozio-nante, che dall’Etna dispiega la sua vista fi-no ai litorali siciliani. Lasciata la vetta, la di-scesa verso le zone pedemontane, sostan-do per il pranzo a Villa Majorana di Viagran-de e iniziando, subito dopo, una serie diprove di precisione nel Parco Commercialele Zagare di San Giovanni La Punta.

In questa fase, era ormai ben chiaro atutti quale fosse stato l’impegno organizza-tivo della Scuderia del Mediterraneo e deisuoi collaboratori. Allo stesso modo, i timoridi un ribaltone nella classifica si sono avve-

[1] Peter e Renate Giese, Jaguar E-Type OTS, 1965. [2] Il giornalista e conduttore RAI MarcellinoMariucci. [3] Albert e Juliana Wetz, OM Superba Mille Miglia, 1927. [4] Werner Esch e AndréeKitsinger, Bugatti 57, 1937. [5] Pier Paolo Zannoni, Mercedes Benz 220 SE Cabrio del 1959. [6] Patricke Danièle Vignapiano, Studebacker Champion, 1956. [7] Federico Olivi e Monica Iotti su MaseratiGhibli spider del 1967. [8] Erich Hemmelmayer e Doris Horeth su un Chevrolet Pick up 3100 del 1948.

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rati con la vittoria finale di Wolfgang e Bar-bara Stegemann, che con loro rossa JaguarXK120 OTS del 1950 hanno portato Oltral-pe, per la prima volta nei suoi quindici annidi storia, il trofeo del raid. Il premio, conse-gnato all’equipaggio tedesco da Vittorio Co-lalillo della Tag Heuer, è stato accompagna-to da due preziosi cronometri Stop Watch Li-mited Edition. Il secondo posto è stato inve-ce appannaggio di Roberto Grillo e MariaCristina Zari, su Porsche 911S 2.7 del1974. Al terzo posto si sono piazzate LauraBonzi e Federica Bignetti dell’Equipe FredMello, su Austin-Healey 100 del 1956, alquarto i battaglieri Mario Crugnola e EdvigeDe Vitto su Triumph TR3 del 1958, al quintoErkan e Jennifer Aydin su Jaguar XK120 del1952, al sesto Roberto Chiodi e Maria RitaDegli Esposti su Fiat 1100/103. L’unico e-quipaggio siciliano in gara, composto da Be-nedetto Palermo e Antonina Lo Faro, su AlfaRomeo GT Junior del 1973, ha conquistatola decima posizione. La giornata si è con-clusa con la cena di gala nel giardino pensi-

le dello storico Palazzo Manganelli di Cata-nia e con la consegna dei premi GentlemenDriver Lufthansa che la compagnia aerea te-desca, da sempre sponsor di questa mani-festazione, mette a disposizione degli equi-paggi che si distinguono in signorilità, edu-cazione e cortesia al volante. Primi in que-sta speciale classifica i belgi André Renkine Jocelyne Cologne, su Lancia Beta Monte-carlo del 1978, che hanno preceduto di po-chi punti i triestini Riccardo Mocchetti eMartha Di Siero, su Porsche 911E del1971, e la coppia Chiodi-Degli Esposti.

Quella di sabato 29 settembre è stata lagiornata conclusiva del raid, dedicata ai sa-luti, alla raccolta di belle emozioni, al ‘dein-de pervenimus’ per gli organizzatori. Nonprima però di aver visitato il vicino borgomarinaro di Acicastello, dove un manieronormanno strapiomba sul mare come laprua di una nave. Ospite di Villa Musmeci diSanta Tecla, il XV Raid dell’Etna è così arri-vato al momento finale della premiazione,consegnando in omaggio a tutti gli equipag-gi le ceramiche di Boria di Caltagirone e itorroncini siciliani di Condorelli. Premiazionespeciale per gli equipaggi del Sudamerica eper Albert e Juliana Wetz, che hanno con-dotto fin qui dal lontano Lussemburgo la lo-ro splendida OM Superba MM del 1927. An-cora un premio per la notevole perseveran-za di Pasquale Litterio e Antonello Somma,afflitti da molti problemi meccanici e tutta-via giunti al traguardo con la loro piccola Au-stin-Healey Sprite, simpaticamente sopran-nominata da tutti “la ranocchia gialla”.

In conclusione, è doveroso esprimere an-cora una volta l’apprezzamento per il grup-po che organizza una manifestazione diquesta portata: sette giorni di appassionatoimpegno, per presentare al grande pubblicoil volto migliore e autentico della nostra bel-la Sicilia. GP

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