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Rapporti ISTISAN 03/xx 1 DETERMINAZIONE DEI CIANURI TOTALI. METODO SPETTROFOTOMETRICO CON PIRAZOLONE PIRIDINA O. Generalità e definizioni I cianuri possono essere presenti in un acqua destinata al consumo umano di qualunque provenienza sotto forma di cianuro libero o come complessi metallici solubili compresi i composti organici contenenti il gruppo cianogeno (CN) che, nelle condizioni del metodo, liberano acido cianidrico. 1. Campo di applicazione Viene descritto un metodo per la determinazione dei cianuri totali nelle acque. Esso è applicabile per concentrazioni di ione cianuro superiori a 0,02 mg/ l. 2. Principio del metodo Il metodo si basa sulla distillazione dell’acido cianidrico che si libera nel campione in seguito al riscaldamento in apposita apparecchiatura (fig.1) (si può usare anche un distillatore in corrente di vapore), reso acido per aggiunta di acido solforico. L’acido cianidrico, trascinato in corrente di aria, viene intrappolato in una soluzione di idrossido di sodio. Un’aliquota della soluzione assorbente viene trattata con cloramina T. In queste condizioni l’acido cianidrico si trasforma in cloruro di cianogeno che, fatto reagire con piridina – pirazolone, produce un complesso di colore azzurro. Segue un dosaggio spettrofotometrico dell’intensità del colore e il confronto con apposita curva di taratura. 3. Interferenze e cause d’errore L’analisi dei cianuri non risente di interferenze significative da parte dei componenti normalmente presenti in un’acqua destinata al consumo umano. Si segnala comunque che la concentrazione di cianuri a concentrazioni superiori a 250 mg/l può causare la formazione di cloruro di cianogeno. L’interferenza causata da solfuri si elimina per trattamento del campione con carbonato di piombo e successivo allontanamento del solfuro precipitato. 4. Campionamento e conservazione Prelevare i campioni in bottiglie di vetro o in politene pulite, avendo cura di riempirle completamente; conservare al buio ad una temperatura minore di 5 °C ed analizzare nel più breve tempo possibile. Se non è possibile procedere immediatamente al dosaggio il campione dovrà essere addizionato, al momento del prelievo, di 5 ml di idrato di sodio 5 M e di stagno cloruro soluzione per ogni litro:

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Rapporti ISTISAN 03/xx

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DETERMINAZIONE DEI CIANURI TOTALI. METODO SPETTROFOTOMETRICO CON PIRAZOLONE PIRIDINA

O. Generalità e definizioni I cianuri possono essere presenti in un acqua destinata al consumo umano di qualunque provenienza sotto forma di cianuro libero o come complessi metallici solubili compresi i composti organici contenenti il gruppo cianogeno (CN) che, nelle condizioni del metodo, liberano acido cianidrico.

1. Campo di applicazione Viene descritto un metodo per la determinazione dei cianuri totali nelle acque. Esso è applicabile per concentrazioni di ione cianuro superiori a 0,02 mg/ l.

2. Principio del metodo Il metodo si basa sulla distillazione dell’acido cianidrico che si libera nel campione in seguito al riscaldamento in apposita apparecchiatura (fig.1) (si può usare anche un distillatore in corrente di vapore), reso acido per aggiunta di acido solforico. L’acido cianidrico, trascinato in corrente di aria, viene intrappolato in una soluzione di idrossido di sodio. Un’aliquota della soluzione assorbente viene trattata con cloramina T. In queste condizioni l’acido cianidrico si trasforma in cloruro di cianogeno che, fatto reagire con piridina – pirazolone, produce un complesso di colore azzurro. Segue un dosaggio spettrofotometrico dell’intensità del colore e il confronto con apposita curva di taratura.

3. Interferenze e cause d’errore L’analisi dei cianuri non risente di interferenze significative da parte dei componenti normalmente presenti in un’acqua destinata al consumo umano. Si segnala comunque che la concentrazione di cianuri a concentrazioni superiori a 250 mg/l può causare la formazione di cloruro di cianogeno. L’interferenza causata da solfuri si elimina per trattamento del campione con carbonato di piombo e successivo allontanamento del solfuro precipitato.

4. Campionamento e conservazione Prelevare i campioni in bottiglie di vetro o in politene pulite, avendo cura di riempirle completamente; conservare al buio ad una temperatura minore di 5 °C ed analizzare nel più breve tempo possibile. Se non è possibile procedere immediatamente al dosaggio il campione dovrà essere addizionato, al momento del prelievo, di 5 ml di idrato di sodio 5 M e di stagno cloruro soluzione per ogni litro:

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5. Apparecchiature Normale vetreria di laboratorio; apparecchio di distillazione formato da 1 pallone a tre vie, 1 imbuto da carico, 1 refrigerante ad acqua, 1 termometro e due assorbitori.

6. Reattivi E’ necessario usare reattivi puri per analisi ed acqua distillata o deionizzata. 6.1. Soluzione di idrossido di sodio 1m 6.2. Soluzione di idrossido di sodio 0,2m 6.3. Soluzione di acido solforico 1:1 6.4. Soluzione di acido acetico 1+5 aggiungere un volume di acido acetico concentrato a 5 volumi di acqua distillata. 6.5. Soluzione di cloramina T Sciogliere 10 g di cloramina T in 1000 ml di acqua. conservare il sale in una busta di con gel di silice e in frigo; è meglio preparare la soluzione giornalmente. 6.6. Soluzione di 3-metil- 1 fenil-2-pirazolin-5-one. Si prepara una soluzione satura ( 5 g/l ) aggiungendo il pirazolone ad acqua non necessariamente calda, agitando fino alla totale dissoluzione. 6.7. Piridina 6.8. Bis-pirazolone 6.9. Reattivo misto piridina- pirazolone. Miscelare 125 ml di soluzione filtrata di 3-metil-1-fenil-2-pirazolin-2-one con la soluzione filtrata ottenuta sciogliendo 0,025 g di bis-pirazolone in 25 ml di piridina . preparare questo reattivo giornalmente. 6.10. Soluzione standard concentrata di cianuro ( 1 ml = 1 mg ). Pesare 2,51 g di cianuro di potassio e 2,00 g di idrossido di potassio e discioglierli in 1000 ml di acqua. Controllare il titolo ogni settimana con nitrato d’argento a titolo noto (metodo liebig modificato). 6.11. Soluzione standard diluita i di cianuro ( 1ml=10 microg ). Diluire 10 ml della soluzione (5.8) a 1000ml. la soluzione va preparata giornalmente. 6.12. Soluzione standard diluita di cianuro (1 ml = 1 microg ). Diluire 10 ml della soluzione (5.9.) a 100 ml. la soluzione va preparata giornalmente. 6.13. Soluzione di nitrato d’argento 00,1 n sciogliere 3,2427 g di nitrato d’argento seccato a 140° c, in 1000 ml di acqua. il titolo di questa soluzione viene determinato con una soluzione standarddi cloruro di sodio usando come indicatore cromato di potassio. 6.14. soluzione tampone di fosfato sciogliere in acqua 3,390 g di diidrogeno fosfato di potassio e 3,530 g di idrogeno fosfato disodico e diluire a100 ml. 6.15. soluzione di idrossido di sodio 5m 6.16. soluzione di stagno cloruro al 50%

7. Procedimento

7.1. Distillazione dell’acido cianidrico. Introdurre nel pallone di distillazione ( utilizzare un distillatore Kjeldahl oppure un distillatore in corrente di vapore) un campione di 500ml di acqua, o una quantità proporzionalmente inferiore, che si diluirà, in ogni caso, a 500 ml con acqua. Si predispone l’apparecchio di distillazione, e si aggiungono

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lentamente, dall’apposito imbuto, 50 ml di acido solforico 1:1. Si riscalda il pallone fino a raccogliere un volume di circa 60 ml di distillato in un cilindro da 100 ml.

7.2. Taratura Porre in diversi cilindri graduati a tappo smerigliato da 100 ml rispettivamente 10 ml di almeno quattro soluzioni standard ottenute diluendo la soluzione standard più adatta affinchè la misura del campione rientri nell’intervallo fissato dalla curva di taratura e porre in un altro cilindro 10 ml di acqua (bianco). Aggiungere 5 ml di idrossido di sodio 0,2 M. Trattare le soluzioni contenute nei cilindri con 3 ml della soluzione tampone (6.14), e portare a pH 7-7,4 con acido acetico 1+5, operando velocemente con lenta agitazione ed evitando di scendere sotto il valore di pH 7. Portare a volume 100 in matraccio tarato. Prelevare 10 ml in matraccio da 25 ml e addizionare 0,2 della soluzione di cloramina T, tappare i matracci, mescolare per rovesciamento due o tre volte e lasciare riposare per due minuti. Aggiungere 5 ml di reattivo misto piridina-pirazolone, tappare di nuovo e mescolare per rovesciamento; lasciare sviluppare il colore per 20 minuti , diluire a volume di 25 ml con acqua, mescolare e determinare l’assorbanza delle soluzioni a 620 nm contro il bianco. Costruire un grafico di taratura assorbanza/milligrammi CN.

7.3. Dosaggio Prendere il liquido proveniente dalla distillazione (7.1). Aggiungere 3 ml della soluzione tampone (6.14) e portare a pH 7-7.4 con la soluzione di acido acetico 1+5 , operando velocemente con lenta agitazione ed evitando di scendere sotto il valore di pH 7. Portare a volume 100 in matraccio tarato. Prelevare 10 ml in matraccio da 25 ml e addizionare 0,2 ml della soluzione di cloramina T, tappare il matraccio, mescolare per rovesciamento due o tre volte e lasciare riposare per 2 minuti. Aggiungere 5 ml di reattivo misto piridina-pirazolone, tappare di nuovo e mescolare per rovesciamento; lasciare sviluppare il colore per 20 minuti , diluire a volume di 25 ml con acqua, mescolare e determinare l’assorbanza delle soluzioni a 620 nm contro il bianco.

7.4. Espressione dei risultati La concentrazione in cianuro del campione in esame espressa in mg/l viebne calcolata con la seguente formula: A x C x 1000 CN ( mg/l) == —————— B x D Dove: A = mg CN letti sulla curva di taratura; B = volume (in ml) di distillato utilizzato per il dosaggio colorimetrico; C = volume totale ( in ml) del distillato, raccolto in matraccio e portato con i lavaggi a volume; D = volume (in ml) di campione sottoposto a distillazione.

8. Precisione ed accuratezza Allo stato attuale non vengono indicati precisione e accuratezza del metodo.

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