Democrazia Partecipativa e ruolo del governo, delle istituzioni, dei cittadini - Umberto Allegretti
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8/8/2019 Democrazia Partecipativa e ruolo del governo, delle istituzioni, dei cittadini - Umberto Allegretti
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8/8/2019 Democrazia Partecipativa e ruolo del governo, delle istituzioni, dei cittadini - Umberto Allegretti
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EUGAD : European Citizens working for the global development agenda
EUGAD is one of the actions that implement the European Commission Programme of Public awareness and education
for development in Europe
EuropeAid Contract: DCI-NSA ED/2008 153-791
Programme reference: EuropeAid/126341/C/ACT/Multi
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And, referring to the last earthquake of L'Aquila (Italy, 2009) he complains about the centralized decisions applied in
such a case by the Environmental Protection Services which, not having involved at all the citizens in the process of
reconstruction, conducted to a quality of reconstruction that has been very criticized by city planners and by common
people as well.
"As a matter of fact, in democracy its people who must decide about their own issues - he says - I believe in middle
long term democracy will win, while in the short term theres difficulty in Italy to live democracy in practice".
INTERVIEW, INTEGRAL EDITION, Italian language
INTERVISTA a UMBERTO ALLEGRETTI
Costituzionalista, Ordinario di Diritto Pubblico allUniversit di Firenze, Umberto Allegretti direttore della rivista
Democrazia e Diritto, dellAssociazione CRS ( Centro Studi e Iniziative per la riforma dello Stato) ed coordinatore
del progetto di ricerca nazionale Fondamenti, strumenti e procedure della Democrazia Partecipativa tra Stato;
Regione, Enti Locali e Unione Europea. Oltre che un grande studioso, Allegretti sempre stato uomo impegnato nel
sociale ( tra le altre aderente allaRete Radi Resch e a Pax Christi).
DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA e RUOLO DEL GOVERNO, DELLE ISTITUZIONI, DEI CITTADINI
diWilma Massucco
Democrazia Partecipativa non significa chiedere interlocuzione alle amministrazioni quando abbiamo una necessit o
un problema, n significa essere interpellati per sapere di cosa abbiamo bisogno. Epiuttosto uninterazione tra
societ e istituzioni che presuppone una reciproca fiducia: lamministrazione si mette in gioco nei processi decisionali;
i cittadini si assumono la responsabilit di prendervi parte.
Con una volont di apprendimento reciproco.
Fino a far s che la potenziale influenza esercitabile da parte della societ diventipiuttosto un vincolo tendenziale a
cui le amministrazioni volontariamente si sottopongono.
A partire dai processi post catastrofi, per esempio, di cui lItalia statapi volte protagonista ..
Prof. Allegretti, quali sono le caratteristiche della democrazia partecipativa?
La democrazia partecipativa uninterazione tra societ e istituzioni. Prevede delle procedure in cui vi il
riconoscimento dellapporto della base sociale di semplici cittadini a certe decisioni che lamministrazione deveprendere. Lamministrazione in qualche modo si mette in gioco, perch accetta questa dialettica. Poi, le decisioni
formali verosimilmente le prender lamministrazione, per c la speranza e la pratica dice che la cosa si verifica
spessoche quanto emerge attraverso una discussione tra cittadini ed amministrazioni diventi poi materia della
decisione dellAmministrazione.
A riguardo viene un dubbio, ovvero che questo coinvolgimento dei cittadini sia soltanto una formalit per costruire
consenso, piuttosto che per favorire uneffettiva partecipazione dal basso
Qualche volta questo avviene, cio la amministrazioni possono avere interesse a cercare il consenso su questioni gi
predeterminate, su cui la cittadinanza non sar chiamata a decidere realmente. Naturalmente, come ogni processo
dialogico, presuppone una reciproca fiducia: lamministrazione si deve saper mettere in gioco; i cittadini a loro volta
devono partecipare. A volte i cittadini sono preda di un atteggiamento di diffidenza pregiudiziale intorno a ci che
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decideranno i rappresentanti elettivi. Ci vuole indubbiamente una volont di apprendimento reciproco, per dirla come
il filosofo Habermas.
Supponiamo che ci sia anche questa fiducia reciproca. Resta comunque la domanda: chi decide davvero?
Questo il punto pi delicato. La pratica riuscita nel senso che, previa la formulazione di alcuni criteri, di carattere
tecnico e politico, lamministrazione si impegni politicamente a travasare in decisioni formali ci che scaturisce dal
processo partecipativo. Questa lesperienza di molti comuni brasiliani. In Italia si pu citare il caso del piccolo ma
vivacissimo comune di Grottammare, che pratica un Bilancio partecipativo dal 1994. Certo molte esperienze non
arrivano a questo livello. Linfluenza effettiva sulla decisione non sempre si realizza.
E comunque, quando si realizza, resta spesso nellambito di uninfluenza effettiva. Come si pu passare da uninfluenza
effettiva ad un tendenziale vincolo?
La proposta secondo me pu essere quella che vi sia da parte dellamministrazione una previa assunzione di un vincolo
tendenziale (sicuramente non pu essere assoluto).Come stimolare, come oggettivare questo vincolo tendenziale?
Di solito lo si fa con lindicazione di alcuni criteri. Ad esempio lo scopo della procedura pu essere quello di distribuire
bene certi interventi sul territorio, in base alle esigenze, in base al deficit di servizi. Nella buona formulazione dei criteri
sta poi saper impostare il segreto di un effettivo adeguamento. Quello per che dobbiamo superare lidea di una
formalit assoluta del chi decide. La scommessa che ci sia una sorta di co-decisione tra base sociale ed
amministrazione.
Mi risulta che nei processi post-catastrofi ci siano buoni esempi di democrazia partecipativa. Facciamo riferimento ad
esempio alle catastrofi avvenute in Friuli, in Umbria, e da ultimo a LAquila .
In Italia abbiamo a riguardo esperienze che sono molto diverse tra loro. Nel caso Belice, come nel caso Vajont, la
ricostruzione stata egemonizzate da decisioni assolutamente centrali dello Stato. Nel caso Friuli, invece, la
popolazione stata costantemente presente, accanto agli enti locali, ed stato un processo giudicato oggi molto riuscito.
Cos pure in Umbria e nelle Marche. Invece a LAquila si ritornati ad un processo finora molto centralizzato, in cui il
tipo di ricostruzione stato deciso a livello di Servizi di Protezione civile, presso la Presidenza del Consiglio, ed
molto criticato oggi dagli urbanisti pi coscienti e da una buona parte della popolazione, che sta cominciando a
organizzarsi per influire davvero sul futuro della ricostruzione.
Visto che lesperienza della democrazia partecipativa comunque abbastanza recente (se ne iniziato a parlare a partire
dagli anni 2000 in poi), come vede il caso dellAquila, ovvero delle scelte fatte dalle politiche del governo attuale in
merito ad un processo che sembra spingere in direzione opposta a quella della democrazia partecipativa?
A riguardo io credo che possiamo essere molto critici sul comportamento dellattuale governo. Penso che, avendo alle
spalle esperienze riuscite come quelle del Friuli e dellUmbria e delle Marche, ed essendo in un periodo in cui viene pi
largamente teorizzata e praticata una forma di partecipazione popolare, nel caso dellAquila si , direi volutamente,
rovesciato il modello precedente. E lo si fatto evidentemente per ragioni politiche, legate alla preminenza di un potere
molto personalizzato, al centro dello Stato, e quindi con un regime che intende essere paternalisticamente colui cheprovvede ai bisogni del popolo. Invece il popolo in democrazia deve prendere in mano le decisioni che lo riguardano.
Qual dunque, a suo parere, il futuro della democrazia partecipativa in Italia?
Il futuro incerto. Non solo per, bisogna dire, per il governo ma anche perch le forze allopera nella societ non
sempre vanno in questa direzione. Siamo in un periodo in cui lappello al fatto che il governo deve, come dice un
grande teorico francese, praticare una forma di politica di prossimit e d i particolarit, cio di vicinanza ai bisogni
effettivi del popolo, pu essere realizzato in due maniere totalmente opposte, dal punto di vista teorico ma anche molto
pratico. Da una lato ritenendo che ci sia chi pu interpretare i bisogni popolari, ed il caso di unoligarchia o di un
regime personalistico; dallaltro con una teoria e una pratica democratica, che vogliono che sia il popolo a prendere in
mano il proprio destino. La sfida chi, nel breve ma soprattutto speriamo nel medio e lungo termine, vincer. Io penso
che nel medio lungo periodo vincer la democrazia. Nel breve periodo, invece, c difficolt in Italia a vivere la pratica
democratica reale.
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EUGAD : European Citizens working for the global development agenda
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For more information see:
- Interview on Youtube, Italian language:http://www.youtube.com/watch?v=IVt8gpGJ8DI- Eugad website:http://www.eugad.eu/- Interview to Umberto Allegretti:http://www.eugad.eu/wiki/index.php?title=Allegretti_Umberto- Manuals Chapter: Participatory approach and Transparency to Development actions and policiesahttp://www.eugad.eu/wiki/index.php?title=Participatory_Approach_and_Transparency_to_Developme
nt_Actions_and_Policies
http://www.youtube.com/watch?v=IVt8gpGJ8DIhttp://www.youtube.com/watch?v=IVt8gpGJ8DIhttp://www.youtube.com/watch?v=IVt8gpGJ8DIhttp://www.eugad.eu/http://www.eugad.eu/http://www.eugad.eu/http://www.eugad.eu/wiki/index.php?title=Allegretti_Umbertohttp://www.eugad.eu/wiki/index.php?title=Allegretti_Umbertohttp://www.eugad.eu/wiki/index.php?title=Allegretti_Umbertohttp://www.eugad.eu/wiki/index.php?title=Participatory_Approach_and_Transparency_to_Development_Actions_and_Policieshttp://www.eugad.eu/wiki/index.php?title=Participatory_Approach_and_Transparency_to_Development_Actions_and_Policieshttp://www.eugad.eu/wiki/index.php?title=Participatory_Approach_and_Transparency_to_Development_Actions_and_Policieshttp://www.eugad.eu/wiki/index.php?title=Participatory_Approach_and_Transparency_to_Development_Actions_and_Policieshttp://www.eugad.eu/wiki/index.php?title=Participatory_Approach_and_Transparency_to_Development_Actions_and_Policieshttp://www.eugad.eu/wiki/index.php?title=Participatory_Approach_and_Transparency_to_Development_Actions_and_Policieshttp://www.eugad.eu/wiki/index.php?title=Allegretti_Umbertohttp://www.eugad.eu/http://www.youtube.com/watch?v=IVt8gpGJ8DI