Democrazia: hanno detto…

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Democrazia: hanno detto… I contributi degli autori

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Democrazia: hanno detto…. I contributi degli autori. LOCKE. MARSHALL. PARETO. MAX WEBER. MARX. GUSTAVO ZAGREBELSKY. HOBBES. ROBERT OWEN. DAVID HELD. TOQUEVILLE. Il concetto di democrazia per …. GUSTAVO ZAGREBELSKY. Nel testo “ imparare la democrazia ”. cura delle personalità - PowerPoint PPT Presentation

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Democrazia: hanno detto…

I contributi degli autori

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TOQUEVILLE

DAVID HELD

MAX WEBERMARX

GUSTAVO ZAGREBELSKY

PARETO

ROBERT OWEN

LOCKE

HOBBES

MARSHALL

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La domanda principale che si pone l’autore è se si possa insegnare non che cosa è la democrazia, ma l’adesione alla democrazia, come si fa ad essere

democratici, cioè ad assumere nella propria condotta la democrazia come ideale, come virtù da onorare e

tradurre in pratica.

Saggio di Gustavo Zagrebelsky, una riflessione in cui vengono descritti significati e storia di un modello

politico che aspira all’uguaglianza, al dialogo e all’esercizio dei diritti di

tutti e si basa sull’opinione.

I classici insegnano che non bastano buone

regole ma che occorrono uomini

buoni, che agiscono nello spirito delle

leggi.

Dalla seconda metà del secolo XX, la democrazia è la categoria-base su cui si collocano e a cui si confrontano tutte le nostre azioni,

relazioni e pensieri non puramente privati.

La democrazia si è trasformata in un concetto onnicomprensivo, sintesi di tutte le cose che

riguardano la vita dello Stato, della società e perfino della famiglia.

Ha le sue basi su 3 principi

fondamentali:

FEDE IN QUALCOSA

ATTEGGIAMENTOALTRUISTICO

CURA DELLEPERSONALITÁ INDIVIDUALI

Il popolo che conta è quello della maggioranza elettorale vittoriosa.

L’opinione pubblica è il fine dell’elezione.

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La democrazia è relativistica, non assolutistica

non ha fedi o valori assoluti da difendere, tranne quelli su cui essa si basa.

Nella società si vede apatia morale, difetto di identità e senso di

appartenenza; alla fine però si è deboli e arresi per il timore di

minacce dalla più diversa natura (lo strapotere della scienza, i precetti

della religione …)

Se la democrazia, come insieme, è relativistica e non porta con sé

fini e valori assoluti, può esprimere liberamente e

responsabilmente i propri.

La democrazia è fondata sugli individui, non sulla massa

la massificazione della società attraverso l’uguaglianza dei suoi membri è un pericolo mortale per la democrazia.

-una democrazia senza qualità individuali apre la strada ai

dittatori;

-i regimi totalitari hanno bisogno di uomini-massa, non

uomini-individui.

Bisogna vedere in modo preoccupante l’avanzare della

nostra società verso l’omologazione.

Una democrazia che vuole preservarsi dalla tirannia deve curare al massimo

grado l’originalità di ciascuno dei suoi membri e combattere la passiva

adesione alle mode.

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La democrazia è discussione, ragionare insieme

Affinché sia preservata l’integrità del ragionare, deve essere rispettata, prima di

tutto, la VERITÁ DEI FATTI, che sta alla base di ogni azione orientata a intendersi

onestamente.

La democrazia esige di essere potenzialmente multi-identitaria

La democrazia, nella “società di comunità”, ha la possibilità di sopravvivere alla sfida del

pluriculturalismo solo se si realizzerà la condizione dello spirito pubblico.

La democrazia è la forma di vita comune di esseri umani solidali tra

loroTutto ciò che è patrimonio di tutti, res publica,

deve essere gestito da tutti. Se non ci fosse alcuna res publica, non ci potrebbe essere né

repubblica, né democrazia.

La democrazia è basata sull’uguaglianza. Uguaglianza non è omologazione, ma è

contrario di privilegioIl privilegio ha conseguenze negative sullo spirito pubblico: una società che si divide per privilegi, dispone i suoi membri come su una scala, chi è

superiore e chi è inferiore. Ciò avvelena i rapporti, generando disprezzo sociale da parte dei primi verso i

secondi.

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Scoprire e capire che il dissenso, la diversità di opinione, il contrasto non sono nemici di un ordine politico- sociale, ma da qui prende avvio un nuovo ordine politico.

Il pluralismo deve essere concepito come accettazione, consenso nella credenza di valore, i valori di fondo.

“La democrazia deve credere in se stessa e non lasciare correre nelle questioni di principio, quelle che riguardano l’uguale dignità degli esseri umani e dei diritti che ne conseguono e il rispetto dell’uguale partecipazione alla vita politica e delle procedure relative”

G. Zagrebelsky

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3)eletto Presidente della Corte Costituzionale il 28 gennaio 2004, carica che ha ricoperto fino al 13 settembre dello stesso anno.

Collabora con i più importanti quotidiani italiani (La Repubblica, La Stampa); nel suo pensiero giuridico è rintracciabile una visione, quasi una speranza, dualistica del Diritto in LES e IUS, concetti riconducibili ai lati formale e ostanziale del diritto.

Zagrebelsky afferma l’importanza della duplicità degli aspetti del diritto per cui evidenzia il pericolo derivante dalla presenza di un diritto solo formale o solo sostanziale.

Negli ultimi anni è ripetutamente intervenuto nel dibattito pubblico italiano contro le campagne politiche e culturali dei cosiddetti atei devoti e

in particolare sulla laicità dello Stato.

1)professore ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi di Torino.

2)nominato giudice costituzionale dal presidente della Repubblica nel 1995.

4)attualmente è docente di Giustizia Costituzionale presso la facoltà di Giurisprudenza di Torino e docente a contratto presso l’Università degli studi a Napoli.

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La circolazione delle elites è inconvertibile e utile per la prosperità. Pareto conclude che si può immaginare una società con gerarchia stabile, ma non avrebbe nulla di reale. La gerarchia finisce col mutare. La storia della società umana è la storia dell'avvicendarsi delle aristocrazie.

Per Pareto in ogni tempo e ogni luogo, la storia del passato ci mostra gli individui divisi in gruppi che si procurano i beni sottraendoli ad altri gruppi che a loro volta fanno lo stesso.

Queste elites vanno divise in 2 parti: detiene il potere e quella che vuole sottrarglielo. Lo stare al potere infiacchirà la prima elite che prima o poi dovrà cedere il potere all'altra elite, più giovane e agguerrita.

La circolazione e la lotta tra elites è indispensabile. Il sistema sarà più in equilibrio più la classe al potere saprà inglobare quella in ascesa. Devono mescolarsi gli uomini forti (leoni) con quelli furbi (volpi). (tipico di Machiavelli)

La stratificazione sociale e la teoria delle élites.

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Hobbes, afferma che la politica è fondata sul perseguimento dell’interesse privato

Sostenendo che l’uomo si trova in uno stato di natura conflittuale, pone la necessità di un accordo tra gli uomini al fine di regolamentare questo diverbio umano limitandone le conseguenze

L’accordo sarebbe la cosciente cessione del diritto di auto-governo dei cittadini ad una singola autorità autorizzatalegalmente attraverso il voto.

Il popolo resterebbe obbediente al governante, proprio perché si tratta di una libera scelta voluta e necessaria. E’ quindi il consenso del popolo l’elemento principale del funzionamento di un sistema.

Il consenso è l’unico vincolo posto a chi governa, lasciando nelle mani dell’eletto un eccessivo potere.

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Pone che lo stato di natura in cui vive l’uomo, non è uno stato di guerra, ma è uno stato di libertà pura, dove ognuno esercita giustamente il diritto di auto-governarsi. Il governo sovrano ha solo lo scopo di difendere

il cittadino dai soprusi alla propria libertà, la propria vita e la proprietà privata.

Il governo andrebbe quindi limitato nelle sue funzioni, attraverso delle costituzioni che mettono in chiaro i principi della sua esistenza e i diritti inviolabili dei cittadini.

Nel momento in cui il governo non si attiene più a questi principi, al popolo resterebbe il potere di revocarlo.

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Marx sostenne che il sistema vigente si basava sulla divisione del popolo in classi

lo sfruttamento della classe più povera da parte di quella che detiene la proprietà dei mezzi di produzione.

.

.

Marx focalizzava il suo pensiero sulla comprensione del processo storico, perciò stabilì due concetti principali per questa analisi.

LA FORMAZIONE SOCIALE:l’analisi di quella rete di rapporti sociali, culturali e istituzionali interni alla società. IL MODO DI PRODUZIONE: la struttura

essenziale della società, in questo caso capitalista, quindi con lo sfruttamento della manodopera.

Nella storia umana si è attraversato 5 differenti stadi storici:Modo produttivo primitivo, Modo produttivo antico, Modo produttivo feudale, Modo produttivo capitalistico, Modo produttivo post-capitalistico.

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sostenne che la società moderna impone la disuguaglianza economica e la democrazia non è altro che un metodo per decidere chi dovrà detenere il potere legittimamente e per frenare gli eccessi.

il pensiero di Weber accetta l’esistenzadelle diverse classi sociali, ma non le ritienel’unico motore dei cambiamenti storico-politici. Inoltre vedeva il problema della burocrazia, in quanto corpo istituzionale imparziale e non democratico perché nonresponsabile nei confronti del popolo.

Lo stato venne descritto da Weberattraverso due concetti principali:il monopolio della violenza e la sualegittimità in un dato territorio.Questo stato moderno, ha prodotto il capitalismo perché la via naturaleche gli si propone.

Il parlamento è l’organo chiave per il giusto funzionamento del sistema democratico secondo Weber. Esso fungerebbe da luogodi discussione istituzionale dei conflitti e delle aspettative sociali,inoltre sarebbe un banco di provaottimale per la selezione dellaleadership

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La fase attuale di globalizzazione si distingue per alcuni aspetti organizzativi che creando un mondo sempre più modellato da nuove tecnologie,dall’economia globale,dallo sviluppo di strutture di GOVERNANCE regionali e globali e dalla nascita di problemi a livello mondiale cheattraverso i confini territoriali,esercitano pressioni creando agitazione all’interno di un territorio basato sul principio di sovranità esclusiva.Quindi la conseguenza che il potere politico effettivo non appartiene più ai governi nazionali ,ma è diviso , barattato e contestato da diverse forze e agenzie,pubbliche o private,attraverso ambiti nazionali e internazionali.Per questo è necessario proporre la realizzazione di un sistema politico globale DEMOCRATICO-SOCIALE,che garantisce i principi dello stato di diritto della democrazia e dalla tutela dei diritti umani.Un sistema politico in grado di stabilire una rete di collegamenti tra FORUM pubblici democratici in grado di giungere alla città.La democrazia partecipativa e rappresentativa sta mutando a causa:•degli sviluppi della tecnologia e dell’informazione che consente una comunicazione simultanea.•dei nuovi portatori di interessi compresi nella rappresentazione democratica.•di nuovi approcci della democrazia deliberativa.IL SISTEMA POLITICO DEMOCRATICO-SOCIALE

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Robert Owen ( 1771 – 1858 ) è un socialista utopista che vede il cambiamento totale della società. Egli ha dato alcuni contributi su come vorrebbe la società :

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T . Marshall (1893-1981)

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L’aspetto centrale del pensiero di Tocqueville si fonda sull’ANALISI

DELLA DEMOCRAZIA DI MASSA,di cui egli denuncia

contraddizioni e pericoli, il maggiore dei quali si identifica nella tiranniatirannia

della maggioranza che si differenzia dalle tirannie antiche, in quanto

agisce sullo spirito e non sul corpo, non usa la forza fisica, ma

l’emarginazione.

La chiave della sua concezione politica è il

principio di UGUALIANZA

SOCIALE COME FONDAMENTO

DELLA LIBERTA’ : non di un'eguaglianza

economica, ma dell'uguaglianza nella

vita pubblica indipendente dalle

differenze individuali di status e di ricchezza.

E’ interessato soprattutto alla DEMOCRAZIA COME FORMA DI POTERE che

permette di governare e di armonizzare i

diversi interessi della società.

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Egli ripone nella volontà della maggioranza l’origine di tutti poteri.Crede nell’esistenza di una legge generale che è stata fatta o adottata, questa legge è la GIUSTIZIA.

Per Tocqueville la MAGGIORANZA è l’insieme d’ individui che hanno opinioni e spessointeressi contrari a quelli di un altro individuo chiamato minoranza.Un re ha soltanto un potere materiale, mentre la maggioranza ha contemporaneamenteuna forza morale e materiale al tempo stesso.

La Giustizia costituisce la pietra miliare del diritto di ogni popolo, Tocquevilleafferma che se un uomo si rifiuta di obbedire ad una legge ingiusta, egli non nega allamaggioranza il diritto di comandare , semplicemente egli si appella alla sovranità del genere umano, e non alla sovranità del popolo.

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Quando una società arriva ad avere davvero un governo misto, e cioè egualmente diviso tra principi contrari, va incontro alla rivoluzione o si dissolve.

Perciò egli crede che si debba avere sempre un potere sociale superiore a tutti gli altri, e che la libertà sia in pericolo quando questo potere non trova davanti a sé alcun ostacolo capace di frenare il cammino e dargli il tempo di moderarsi.

Il GOVERNO MISTO è una chimera, esso in realtà non esiste poiché in ogni società si finisce per scoprire un principio d’azione che predomina sugli altri.

Egli sostiene anche che per conservare la libertà non si possano mischiare principi diversi in uno stesso governo, così da contrapporli effettivamente l’uno all’altro.

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Non dice che in America vi fosse un uso frequente della tirannia, dice che le cause della Mitezza del governo vanno ricercate nelle circostanze e nei costumi piuttosto che nelle leggi.

Occorre discernere bene tra potere discrezionale e tirannia. Quest’ultima può essere esercitata anche con l’ausilio della legge, e in tal caso non è arbitraria; il potere discrezionalePuò essere esercitato nell’interesse dei governi, e allora non è tirannico.La tirannia si serve generalmente del potere discrezionale.

Rimprovera al governo democratico degli Stati Uniti la sua forza irresistibile, e ciò che Detesta in America non è la libertà estrema che vi regna, ma le scarse garanzie che vi si Trovano contro la TIRANNIA.

In seno ad una democrazia organizzata come quella negli U.S.A. si trova un solo potere,Un solo elemento di forza e di successo e nient’altro.Il potere in questo stato non accetta che ci si burli di lui, bisogna sempre lodarlo .

Considera pericolosa l’onnipotenza in sé, non vi è infatti sulla Terra un’autorità tanto rispettabile in sé libera di agire senza controllo e di dominare senza ostacoli.

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Agostini Sara

Ampollini Giulia

Bernabei Francesca

Bologna Sara

Del Vecchio Nicole

Ferrari Laura

Fornari Simona

Gison Maria

Melegari Alice

Montali Francesca

Pogliacomi Costanza

Reverberi Caterina

Riccardi Bianca Maria

Rossi Alice

Rossi Marco

Saccani Alice Zaccardi Federica

Giubellini TatianaAnzalone Sonia

Barbieri Francesca

Vicari Emiliano

Classe ^ A Scienze Sociali – A.S. 2007 – 2008Docenti: A. Giusti

Annaloro Alice

Amedeo Giada

Sartori Giselle