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■ di Marinella Marinelli

L’ idea è di un italiano, Giu-lio Cesareo, presidente di Directa Plus ed ex top

manager della multinazionale chimica Union Carbide. Un’i-dea sviluppata negli Stati Uniti insieme ad alcuni ex colleghi nel 2005, e germogliata nel 2011 qui in Italia, dove Cesareo ha inteso «portare un valore importante al nostro Paese, per incrementar-ne il patrimonio con l’apporto della tecnologia. Pensiamo che tutto ciò sia possibile in Italia, dove ci sono scuole strutturate e giovani talenti che non hanno voglia di andar via e intendono giocare qui la loro partita». Un percorso inverso, cui raramente si ha il piacere di assistere, e di successo, culminato con la quo-tazione alla borsa di Londra nel 2016. «Quest’azienda riflette il mio patto non scritto con la vita», spiega Cesareo, accompagnan-doci a visitare le sue Officine del Grafene, che trovano spazio in un ex scalo merci all’interno del Parco tecnologico ComoNext di Lomazzo. «E valeva la pena provare a fare qualcosa di com-

Grafene: il materiale delle meraviglie è già realtàNasce alla Directa Plus di Lomazzo (Como), nel più grande stabilimento produttivo d’Europa, dove si sposa con altri materiali per esaltarne le performance e dar vita a prodotti innovativi, performanti, sicuri per l'uomo e per l'ambiente, e realizzati in modo sostenibile. Come tessuti che disperdono il calore in pochi secondi, “super-spugne” per pulire il mare dagli idrocarburi, o l’aria dalla diossina, e tanto altro

■ Giulio Cesareo (a destra), con Luca Provolo, direttore commerciale di Directa Plus

■ Nella pagina accanto, Giulio Cesareo, ingegnere, fondatore e presidente di Directa Plus, circondato dal suo staff di ricercatori e tecnici all’interno delle Officine del Grafene a Lomazzo (Como)

plesso, di lavorare sulla frontiera dell’innovazione, come quella delle nanotecnologie, e di farlo in modo sostenibile».

Un’idea semplice e rivoluzionaria«Il principio», continua il presi-dente, «è semplice: sostituire piccole quantità del materiale preesistente con il grafene, ot-tenuto con un processo fisico, la super espansione al plasma,

garantisce grossi benefici. Che abbiamo scelto di declinare su mercati esistenti di largo con-sumo, per migliorare ciò che già c’è, privilegiando i temi della sostenibilità ambientale». E vi-sitando le Officine, ci si rende conto dell’attenzione massima anche all’ambiente di lavoro e alla protezione e tutela degli operatori. Qui si snoda il tunnel per il processo di produzione del prezioso materiale, una sorta di

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astronave divisa all’interno in segmenti in cui si realizzano le fasi di espansione, esfoliazione ed essiccazione, che danno vita alle varie tipologie di grafe-ne, secondo le applicazioni cui sarà destinato.

■ Le Officine del Grafene si trovano in un ex scalo merci all’interno del Parco Tecnologico ComoNext di Lomazzo (Como)

■ L’impianto produttivo del grafene, simile a un’astronave, dove avviene il processo produttivo che trasforma uno dei materiali più poveri esistenti in natura, la grafite, in purissimo grafene

■ Il presidente Cesareo spiega attraverso un’infografica il modello utilizzato da Directa Plus, con la rappresentazione delle fasi salienti

■ La super espansione al plasma della grafite avviene attraverso l’esposizione a una temperatura di 10mila gradi

■ Il presidente di Directa Plus mostra ai giornalisti di 112 Emergencies la ruota di bicicletta Vittoria con lo pneumatico al grafene

Il grafene e il processo produttivo brevettato di Directa PlusMa che cos’è questo materiale purissimo prodotto nelle Officine del Grafene? Il grafene, ottenuto dalla grafite, è un materiale isolato

di recente, da due scienziati (An-dre Geim e Kostantin Novoselov) che per queste ricerche hanno vinto il premio Nobel per la fisica nel 2010. Si presenta nella forma di un sottile, quasi trasparente, foglio di puro carbonio, estre-mamente resistente e flessibile al tempo stesso. La forma più pura di grafene (pristine) è 200 volte più resistente dell’acciaio, 6 volte più flessibile ed è inoltre un ottimo conduttore di elettricità e calore. Il processo produttivo di Directa Plus, coperto da brevetto, consiste in un metodo avanzato di esfoliazione della materia prima per ottenere particelle di grafe-ne di altissima qualità (pristine graphene nanoplatelets), senza

l’uso della chimica, quindi in modo assolutamente green, e in differen-ti tipologie secondo le specifiche applicazioni cui è destinato.Le prime sperimentazioni «servite a verificare il modello di business», sono state fatte con gli pneumatici per biciclette sostituendo parti di carbon black, un materiale molto inquinante, con il grafene. I risultati sono stati eccellenti in termini di leggerezza, velocità, aderenza, durata e resistenza alle foratu-

Il grafene si presenta come un foglio sottile, quasi trasparente, estremamente resistente e flessibile. La forma più pura di grafene è 200 volte più resistente dell’acciaio, 6 volte più flessibile ed è inoltre un ottimo conduttore di elettricità e calore

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re, tant’è che l’azienda Vittoria, il gruppo internazionale leader nel settore dei copertoni per bici con cui è stato sviluppato il progetto, li ha ormai adottati stabilmente. E sono molto interessanti, con una diffusione su larga scala, anche i benefici per l’ambiente. Ora la spe-rimentazione procede con alcuni

«grandi nomi dell’automotive», su cui l’imprenditore preferisce man-tenere ancora il riserbo.

I tessuti con G+ per lo sport e la Protezione civilePer quanto riguarda uno dei set-tori di punta, il tessile “smart”, è stato sviluppato il “circuito termico

planare” del grafene da stampare su magliette, giacche e altri indu-menti, già utilizzato dal partner commerciale Colmar per una linea top di gamma di abbigliamento sportivo, vincitrice quest’anno del “Gold Winner ISPO”, la più im-portante fiera del settore sportivo che si tiene a Monaco di Baviera. Il particolare tessuto è in grado di uniformare rapidamente il calore del corpo ridistribuendolo su tutta la superficie planare del tessuto e il risultato è di un estremo con-fort. «Siamo i primi al mondo ad aver creato quest’applicazione del grafene», spiega Cesareo, «I tessuti con G+, sono batteriostati-ci e dermatologicamente testati e possiamo assicurarne la completa non-tossicità, certificata da un

laboratorio indipendente».I nuovi tessuti aprono infinite possibilità di applicazione anche nel settore professionale, come conferma Luca Provolo, diretto-re commerciale di Directa Plus. «Per il mondo dei professionisti del soccorso», sostiene Provolo, «è importante non avere il pro-blema del freddo o del caldo, per potersi concentrare in emer-genza sull’intervento che si sta

compiendo. Con l’utilizzo della tecnologia, aumentano le per-formance dei prodotti e, quindi, il comfort dei professionisti del soccorso, apportando un bene-ficio economico da una parte e sociale dall’altra». A questo pro-posito, Directa Plus ha in corso anche una collaborazione con Alfredo Grassi, produttore leader di indumenti protettivi, da lavoro e uniformi personalizzate, per la creazione di linee di prodotto contenenti grafene, destinate a tutti gli operatori del soccorso.

Grafysorber, le super spugne che assorbono gli idrocarburi

Su questo prodotto, appro-vato dal Ministero dell’Am-biente, Directa Plus ha ricevuto l’“endorsement” dell’Eni, che l’ha testa-to e presentato i risultati del test lo scorso luglio a Roma. Grafysorber, all’in-terno di semplici e veloci impianti di trattamento, è in grado di assorbire oli ed idrocarburi in acqua presenti sia in alte e basse

Grazie a G+ è stato realizzato per la primavolta nel tessile un circuito termico planare, in grado di uniformare rapidamente il calore del corpo ridistribuendolo su tutta la superficie planare del tessuto e il risultato è di un estremo confort

■ Directa Plus ha brevettato la tecnologia produttiva “G+” che consente di ottenere quattro diverse tipologie di materiali a base di Grafene, ciascuno con il proprio campo applicativo. Basic G+ (grafite super-espansa), Ultra G+ (fine polvere di nanografite), Liquid G+ (dispersione a base acqua di fogli di Grafene altamente puro), Pure G+ (polvere di fogli di Grafene altamente puro). A fianco, una “mattonella” di grafene, frutto di una delle fasi di produzione

■ Una delle giacche con G+ progettate con Colmar, vincitrice del premio per l'innovazione tecnologica alla Fiera Ispo di Monaco di Baviera

■ Test sulla dispersione del calore su tessuti trattati con tecnologia G+

■ Il Grafene G+ può essere impiegato per aumentare il comfort termico in giacche, t-shirt e intimo ad uso sportivo e professionale

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concentrazioni (da grammi litro a milligrammi litro), diminuen-done il contenuto di inquinante al di sotto dei limiti previsti per lo scarico in acque superficiali. Questi impianti di trattamento sono già operativi presso un sito industriale estero e attualmente sono in grado di trattare tra i 150 e i 500 metri cubi d’acqua al giorno. Grafysorber è utilizza-bile anche all’interno di barriere e cuscini oleo-adsorbenti per fronteggiare gli sversamenti di

alle industrie tessili di effettuare un trattamento dell’acqua di pro-cesso direttamente al loro interno, raggiungendo un contenuto di tensioattivi al di sotto dei limiti previsti dalla legge per lo scari-co. Il team di Directa Plus ha già da tempo affrontato la tematica del trattamento aria, ottenendo risultati estremamente positivi sull’abbattimento delle diossine presso un termovalorizzatore.

Il lavoro di squadra e una nuova concezione della partnership«I nostri risultati sono frutto di un lavoro di squadra in cui tutti siamo impegnati e dal quale tut-ti dobbiamo ottenere benefici», afferma Cesareo, estendendo il principio ai partner commercia-li. «Vogliamo costruire alleanze con i players migliori della supply chain», prosegue, «ma serve mu-tua comprensione e apertura, con un rapido e corretto trasferimento delle informazioni e un’equa di-visione del valore generato. Dal canto nostro, cerchiamo di avere un rapporto corretto con tutti gli attori del territorio, e di trasferire valore alla comunità che ci ospita e all’intero paese».

idrocarburi in acqua. In partico-lare, questi dispositivi sono stati utilizzati efficacemente per rimuo-vere gasolio e benzina da corsi d’acqua superficiali, performando almeno 5 volte meglio dei tradi-zionali prodotti in polipropilene. Nei laboratori di ricerca di Direc-ta Plus c’è allo studio anche un impianto per la depurazione delle acque del tessile. In particolare, l’attenzione di Directa Plus è ri-volta alla rimozione di tensioattivi. L’obiettivo è quello di consentire

■ Una barriera oleo-adsorbente Grafysorber, leggerissima e super assorbente. A destra, la dimostrazione della capacità di assorbimento di olii e idrocarburi

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N°9 NOVEMBRE-DICEMBRE 2017Direttore Luigi Rigo

L’IMPEGNO DI TANTI PER LA SICUREZZA DI TUTTI

Canelli. Il grido d’allarme dei pompieri volontari: «Rischiamo l’estinzione»Medaglia d’Oro al Valor Civile al Dipartimento nazionale della Protezione civileGrafene: il materiale delle meraviglie è già realtà

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