DELL’AGRICOLTURA NASCONO LE “GUARDIE DEL GOLFO” · Come per l’arte, la storia e la...

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Pag. 1 Anno XXIX - n. 1 GENNAIO 2019 PERIODICO DEL MONDO AURUNCO È online da pochi giorni il sito web radiocivitainblu.it, legato all’emittente radiofonica Radio Civita InBlu. A tutti gli effetti, il sito è testata giornalistica legata alla storica emittente locale nata nel 1988 presso il santuario della Civita di Itri. Negli anni Radio Civita InBlu ha seguito l’evoluzione del mondo dei media: concessione ministeriale, registrazione in tribunale, fornitore di contenuti digitali, regia automatizzata, partnership con Radio Gioventù InBlu, apertura al mondo dei social (in particolare Facebook e Instagram). Ora sul sito ufficiale trovano spazio il palinsesto, i podcast, le fre- quenze, le notizie, il socialhub che dà uno sguardo di insieme sulla presenza online, i contatti. Del resto, la radio continua a www.gazzettadegliaurunci.it essere un mezzo di comunicazione in costante crescita relati- vamente al fatturato pub- blicitario e agli ascolta- tori. Lo ha certificato l’annuale incontro sul- l’emittenza radiofonica dell’agenzia Mindshare e da Fcp Assoradio tenutosi il 23 e 24 gennaio a Milano e Roma. Nel 2018 il fatturato è cresciuto del 5,5% rispetto al 2017 men- tre per quanto riguarda il tempo speso sulla radio ci sono stati 10 minuti in più rispetto all’an- no precedente, portando il dato complessivo a 3,5 ore di ascolto quotidiano. Un mezzo che gode di buona salute e che, negli ulti- mi cinque anni, ha retto bene il confronto con gli altri mezzi evidenziando un +23% com- plessivo. ONLINE IL SITO WEB RADIOCIVITAINBLU.IT a pag. 6 FONDI: ITALY DOG CENTER, IL PARADISO DEI CANI E DEGLI ANIMALI a pag. 5 AMLETO CATALDI E LEONARDO a pag. 8 Il vento della rivoluzione di Papa Francesco arriva a soffiare anche sul mondo della finanza e delle mo due capitoli: No alla legge del più forte. Così come il comandamento “non uccidere” pone un limite chiaro per assicurare il valore della vita umana, oggi dobbia- mo dire “no a un’economia dell’esclusio- ne e della ine- quità”. Questa economia uccide. Non è possibile che non faccia notizia il fatto che muoia assiderato un anziano ridotto a “IL DENARO SERVE, NON GOVERNA” ITRI, NUOVA VITA PER IL SANTUARIO DELLA CIVITA a pag. 3 vivere per strada, mentre lo sia il ribasso di due punti in borsa. Questo è esclusione. Non si può più tollerare il fatto che si getti il cibo, quando c’è gente che soffre la fame. Questo è inequità. Oggi tutto entra nel gioco della compe- titività e della legge del più forte, dove il potente mangia il più debole. Come conseguenza di questa situazione, grandi masse di popolazione si vedono escluse ed emarginate: senza lavoro, senza prospettive, senza vie di uscita. Si considera l’essere umano in se stesso come un bene di consumo, che si può usare e poi gettare. Abbiamo dato inizio IL PAPA CONTRO LA FINANZA SELVAGGIA: RUBRICA DEL CONSUMATORE TAEG: NULLA SE NON INCLUDE LE COPERTURE ASSICURATIVE Un calendario di oltre 50 eventi per celebrare il 500mo anniversa- rio dalla morte di Leonardo, con al centro l'esposizione del quadro 'Paesaggio', il primo disegno attribuito all'opera del Genio, preso in prestito dalle gallerie degli Uffizi di Firenze. A organiz- zarli il comune di Vinci (Firenze), terra natale di Leonardo, nell'arco del 2019. Si tratta solo di una parte del complesso delle cele- brazioni, considerato che nei prossimi giorni verranno svelati anche gli eventi a cura invece del- l'associazionismo locale. L'evento principale sarà il 15 aprile, giorno della nascita di Leonardo Da Vinci, l'esposizione di 'Paesaggio' che resterà a Vinci fino al 15 ottobre. Nel corso del 2019 sono programmate una serie di conferenza a cura dei massimi esperti dell'opera leonar- diana come Paolo Galluzzi, Marzia Faietti, Pietro Cesare Marani e Maria Teresa Fiorio. A Carlo Vecce, il 13 aprile, il com- pito quest'anno di occuparsi della Lettura Vinciana con una confe- renza sul tema 'Leonardo e il tempo'. Tre volumi saranno pub- blicati dalla Biblioteca Leonardiana, che affronteranno aspetti come la collezione degli Windsor, le opere in territorio bri- tannico e la Battaglia di Anghiari. Tra le iniziative sono compresi anche i passaggi di manifestazio- ni nazionali come la Mille Miglia di auto storiche e il Giro d'Italia di ciclismo. A VINCI 50 EVENTI Segue a Pag. 2 di Edoardo Meschino 500/MO DI LEONARDO Radio Civita InBlu è in strea- ming su radiocivitainblu.it e sulle piattaforme online TuneIn e iTunes. Si può ascoltare in FM sulle frequenze 90.7 (golfo di Gaeta), 103.8 (Itri) e 101 (Itri e piana di Fondi). di Maurizio Di Rienzo RADIO CIVITA È ATTIVA DAL 1988 NEL BASSO LAZIO

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Anno XXIX - n. 1 GENNAIO 2019 PERIODICO DEL MONDO AURUNCO

È online da pochi giorni il sitoweb radiocivitainblu.it, legatoall’emittente radiofonica RadioCivita InBlu. A tutti gli effetti,il sito è testata giornalisticalegata alla storica emittentelocale nata nel 1988 presso ilsantuario della Civita di Itri.Negli anni Radio Civita InBluha seguito l’evoluzione delmondo dei media: concessioneministeriale, registrazione intribunale, fornitore di contenutidigitali, regia automatizzata,partnership con RadioGioventù InBlu, apertura almondo dei social (in particolareFacebook e Instagram). Ora sulsito ufficiale trovano spazio ilpalinsesto, i podcast, le fre-quenze, le notizie, il socialhubche dà uno sguardo di insiemesulla presenza online, i contatti.Del resto, la radio continua a

www.gazzettadegliaurunci.it

essere un mezzo dicomunicazione incostante crescita relati-vamente al fatturato pub-blicitario e agli ascolta-tori. Lo ha certificatol’annuale incontro sul-l’emittenza radiofonicadell’agenzia Mindshare e daFcp Assoradio tenutosi il 23 e24 gennaio a Milano e Roma.Nel 2018 il fatturato è cresciutodel 5,5% rispetto al 2017 men-tre per quanto riguarda il tempospeso sulla radio ci sono stati10 minuti in più rispetto all’an-no precedente, portando il datocomplessivo a 3,5 ore di ascoltoquotidiano. Un mezzo che godedi buona salute e che, negli ulti-mi cinque anni, ha retto bene ilconfronto con gli altri mezzievidenziando un +23% com-plessivo.

ONLINE IL SITO WEB RADIOCIVITAINBLU.IT

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FONDI:ITALY DOG CENTER,IL PARADISO DEI CANIE DEGLI ANIMALI

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AMLETO CATALDIE LEONARDO

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Il vento della rivoluzione di PapaFrancesco arriva a soffiare anchesul mondo della finanza e delle

banche. Lo fa dalle pagine dell’e-sortazione apostolica “EvangeliiGaudium” dal quale pubblichia-

mo due capitoli:No alla legge del più forte. Cosìcome il comandamento “non

u c c i d e r e ”pone un limitechiaro perassicurare ilvalore dellavita umana,oggi dobbia-mo dire “no aun’economiadell’esclusio-ne e della ine-quità”. Questae c o n o m i a

uccide. Non è possibile che nonfaccia notizia il fatto che muoiaassiderato un anziano ridotto a

“IL DENARO SERVE, NON GOVERNA”

ITRI, NUOVA VITAPER IL SANTUARIODELLA CIVITA

a pag. 3

vivere per strada, mentre lo sia ilribasso di due punti in borsa.Questo è esclusione. Non si puòpiù tollerare il fatto che si getti ilcibo, quando c’è gente che soffrela fame. Questo è inequità. Oggitutto entra nel gioco della compe-titività e della legge del più forte,dove il potente mangia il piùdebole. Come conseguenza diquesta situazione, grandi massedi popolazione si vedono escluseed emarginate: senza lavoro,senza prospettive, senza vie diuscita. Si considera l’essereumano in se stesso come un benedi consumo, che si può usare epoi gettare. Abbiamo dato inizio

IL PAPA CONTRO LA FINANZA SELVAGGIA:

RUBRICA DEL CONSUMATORETAEG: NULLA SE NON INCLUDELE COPERTURE ASSICURATIVE

Un calendario di oltre 50 eventiper celebrare il 500mo anniversa-rio dalla morte di Leonardo, conal centro l'esposizione del quadro'Paesaggio', il primo disegnoattribuito all'opera del Genio,preso in prestito dalle galleriedegli Uffizi di Firenze. A organiz-zarli il comune di Vinci (Firenze),terra natale di Leonardo, nell'arcodel 2019. Si tratta solo di unaparte del complesso delle cele-brazioni, considerato che neiprossimi giorni verranno svelatianche gli eventi a cura invece del-l'associazionismo locale.

L'evento principale sarà il 15aprile, giorno della nascita diLeonardo Da Vinci, l'esposizionedi 'Paesaggio' che resterà a Vincifino al 15 ottobre. Nel corso del2019 sono programmate unaserie di conferenza a cura deimassimi esperti dell'opera leonar-diana come Paolo Galluzzi,Marzia Faietti, Pietro CesareMarani e Maria Teresa Fiorio. ACarlo Vecce, il 13 aprile, il com-pito quest'anno di occuparsi dellaLettura Vinciana con una confe-renza sul tema 'Leonardo e iltempo'. Tre volumi saranno pub-blicati dalla BibliotecaLeonardiana, che affronterannoaspetti come la collezione degliWindsor, le opere in territorio bri-tannico e la Battaglia di Anghiari.Tra le iniziative sono compresianche i passaggi di manifestazio-ni nazionali come la Mille Migliadi auto storiche e il Giro d'Italia diciclismo.

A VINCI 50 EVENTI

Segue a Pag. 2

di Edoardo Meschino

500/MO DI LEONARDO

Radio Civita InBlu è in strea-ming su radiocivitainblu.it esulle piattaforme online TuneIne iTunes. Si può ascoltare in FMsulle frequenze 90.7 (golfo diGaeta), 103.8 (Itri) e 101 (Itri epiana di Fondi).

di Maurizio Di Rienzo

RADIO CIVITA È ATTIVA DAL 1988 NEL BASSO LAZIO

GAZZETTA DEGLI AURUNCIPag. 2 Attualità

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[email protected]. 348.3838906

Aut. n. 530 del 23 maggio 1991Tribunale di Latina

edito a cura:Associazione Culturale“REGINA VIARUM”

Piazza Annunziata, 20 - ITRI (Latina)Direttore Responsabile: Anna Zarra

Stampa:Tipolitografia Di Rienzo - Itri (LT)

alla cultura dello “scarto” che,addirittura, viene promossa.Non si tratta più semplicementedel fenomeno dello sfruttamen-to e dell’oppressione, ma diqualcosa di nuovo: con l’esclu-sione resta colpita, nella suastessa radice, l’appartenenzaalla società in cui si vive, dalmomento che in essa non si stanei bassifondi, nella periferia, osenza potere, bensì si sta fuori.Gli esclusi non sono “sfruttati”ma rifiuti, “avanzi”.I ricchi sempre più ricchi.Mentre i guadagni di pochi cre-scono esponenzialmente, quellidella maggioranza si collocanosempre più distanti dal benes-sere di questa minoranza felice.Tale squilibrio procede da ideo-logie che difendono l’autono-mia assoluta dei mercati e laspeculazione finanziaria.Perciò negano il diritto di con-trollo degli Stati, incaricati divigilare per la tutela del benecomune. Si instaura una nuovatirannia invisibile, a volte vir-tuale, che impone, in modo uni-laterale e implacabile, le sueleggi e le sue regole. Inoltre, ildebito e i suoi interessi allonta-nano i Paesi dalle possibilitàpraticabili della loro economiae i cittadini dal loro reale potered’acquisto. A tutto ciò siaggiunge una corruzione rami-ficata e un’evasione fiscaleegoista, che hanno assuntodimensioni mondiali. La bramadel potere e dell’avere nonconosce limiti. In questo siste-ma, che tende a fagocitare tuttoal fine di accrescere i benefici,qualunque cosa che sia fragile,come l’ambiente, rimane indi-fesa rispetto agli interessi delmercato divinizzato, trasforma-ti in regola assoluta.

FUORI DALLA PLASTICA:UN PERCORSO DA COSTRUIRE

Segue da Pag. 1 FONDI:

L'Italia è al secondo posto inEuropa, dietro la Germania, perplastica prodotta con un immessoconsumo che può essere stimatoin 6-7 milioni di tonnellateannue” (fonte: Repubblica.it);inoltre a partire dal 2018 la Cina

ha bloccato l’importazione di pla-stica da rifiuti dall’Europa percessare di essere “la pattumieradel mondo occidentale” (fonte:ilfattoquotidiano.it).In risposta all’esigenza di intra-prendere azioni pratiche, volte inparticolare a diffondere gradual-mente la cultura del “rifiuto zero”a partire dall’ambito scolastico,familiare e locale, i ragazzi dellaclasse 1D della scuola secondariadi primo grado, dell’IstitutoComprensivo Statale Amante,hanno partecipato all’iniziativadell’UNESCO “Fuori dallaPlastica: un percorso da costrui-re” (rientrante nel calendariodelle attività del progetto trienna-

le il Capitale Naturale) e proprionel ruolo di soggetti attivi sonostate avviate alcune iniziative.Come prima fase i ragazzi delcorso D hanno stimato, per difet-to, in circa 40.000 bottiglie il con-sumo collettivo di bottigliette di

acqua minerale acquistate a scuo-la in un intero anno scolastico, perun costo complessivo di circa12.000€ annui. Da qui la neces-sità di eliminarne il rifiuto piùabbondante prodotto a scuola,sostituendo le bottiglie in plasticacon quelle in alluminio, cosìcome già messo in atto dal mini-stro dell’Ambiente Sergio Costache ha trasformato il suo in unministero “plastic free”.L’esigenza di liberarsi dalla note-vole quantità di plastica ha per-messo al tempo stesso di incenti-vare l’uso dell’acqua potabile.Poiché il progetto ha previsto ilpartenariato con enti, istituzioni eimprese, sono state realizzate,

grazie al contributo della 3d grafi-ca di Fondi dei fratelli Di Perna,delle borracce personalizzate inalluminio sulle quali ciascunragazzo ha avuto stampato il pro-prio disegno, definito sulla basedello slogan appositamente creatoda loro “io zero…! e tu?”. Glistessi disegni sono stati utilizzatianche per la realizzazione divolantini per la diffusione di undecalogo di buone pratiche, alfine di eliminare il consumo dellaplastica, volto a sensibilizzare lefamiglie e l’amministrazionecomunale.Tutte queste azioni hanno avviatopertanto un processo di crescitacome cittadini consapevoli eresponsabili che potremmo chia-mare “nativi ambientali”, unagenerazione che nella quotidia-nità dei comportamenti trovi giàcome prospettiva naturale ilrispetto dell'ambiente in cui vivee dove la scuola e la famiglia sonoi principali attori.Al fine di rendere pubblica l’ini-ziativa è stata scelta l’occasionedell’open day per esporre ufficial-mente alle famiglie quanto realiz-zato dai ragazzi.Il passo successivo sarà quello ditrasmettere al Ministero dell’am-biente e della tutela del territorio edel mare, così come previsto dalprogetto, tutto il materiale prodot-to; in coerenza con le iniziativelegislative di divieto all’uso delleplastiche avviate per il 2019.

I docenti del corso D,referenti per l’iniziativa UnescoIMPEGNO GRATUITO

L’opinione espressa dagli auto-ri non impegna la direzione diquesto periodico. I collaborato-ri assumono la piena responsa-bilità delle affermazioni conte-nute nei loro scritti. La ripro-duzione è consentita solo conprecisa citazione della fonte.Tutto il materiale ricevuto

(testi e fotografie), anche senon pubblicato, non sarà resti-tuito. Qualsivoglia forma dicollaborazione a questo perio-dico deve essere prestato a tito-lo esclusivamente gratuito, inquanto intesa come adesionespontanea alle iniziative eticheperseguite dall’Associazione.

GAZZETTA DEGLI AURUNCI Pag. 3Attualità

Ciliegie in vendita nel mese digennaio; cocomeri e pesche suibanchi delle frutterie e dei super-mercati nello stesso periodo, cosìcome fragole e altri prodotti la cuimaturazione naturale MadreNatura ha destinato, relativamentealle terre dell’italica penisola,doversi registrare nella stagione

calda e non in quella del solstiziod’inverno. A fronte di questasituazione, un tempo non presentenei mercati, oggi fatti oggetto diuna globalizzazione non sempreforiera di positività alimentare esanitaria, c’è una crescente richie-sta di conoscere la tracciabilitàdegli alimenti consumati quotidia-namente sulle tavole delle fami-glie italiane. A questo propositoacquista una importanza tantosignificativa l’attivazione, anche aFormia, dei mercati di“Campagna Amica”. In funzioneda qualche giorno, come ci spie-gano il direttore provinciale dellaColdiretti, Pietro Greco (nellafoto), e Antonio D’Ambrogio,responsabile dell’ufficio zonale diFormia della “Coldiretti”,“Campagna Amica sono l’espres-sione dei mercati degli agricoltori(in inglese “farmer’s market”),promossi da Coldiretti, dove ven-gono venduti solo prodotti agrico-li, italiani, provenienti dai territoriregionali, quindi rigorosamente akm zero. Nel nostro caso specifi-co, si tratta di prodotti lavorati daaziende di Formia e dintorni. Suinostri banchi sarà, perciò, possibi-le acquistare, frutta, verdura, olioe olive, formaggi, miele, barattolidi sughi e conserve, marmellate,pane, salumi, piante ornamentali,piante aromatiche e piantine diortaggi e frutta per il proprio orto.

Promossa da Coldiretti,Fondazione Campagna Amica havisto la sua nascita, in diverseparti d’Italia, già nel 2008, con loscopo di realizzare iniziative voltea esprimere pienamente il valore ela dignità dell’agricoltura italiana,rendendo evidente il suo ruolochiave per la tutela dell’ambiente,del territorio, delle tradizioni edella cultura, della salute, dellasicurezza alimentare, dell’equità,dell’accesso al cibo a un giustoprezzo, dell’aggregazione socialee del lavoro. Requisito essenziale–precisa D’Ambrogio- è essereiscritti a Coldiretti, che ha ancheun ruolo di controllore a garanziadei consumatori i quali avrannosempre la certezza che i prodottiche stanno acquistando sono stati“realmente” prodotti dalle aziendeche ne stanno curando anche lavendita e che in un certo senso cimettono la faccia. Si accorciaquindi il divario tra produttore econsumatore, in un’epoca comequella di oggi dove i nostri merca-ti sono sempre più invasi da pro-dotti di provenienza estera e quin-di spesso “meno salutari” e spac-ciati per Italiani. Il mercato saràattivo ogni sabato dalle ore 08,00alle 13,00 in largo Paone, (areamercato) a fianco delle pescheriee del mercato del pesce. Per mag-giori informazioni –concludeD’ambrogio- resto a vostra dispo-sizione. ANTONIO D’AMBRO-GIO - COLDIRETTI LATINA -Uff. Zona di FORMIA, VIA O.SPAVENTOLA SNC, 04023FORMIA (LT), 0771267290 –3396471995”. Intanto, a confermadel crescente impegno annunciatoin tal senso, Greco e D’Ambrogiofanno sapere che sabato 2 feb-braio, ci sarà la giornata degustati-va dei prodotti in vendita delleaziende presenti, dando risalto atutti quei prodotti ricchi di vitami-na C, importanti in questo periodoper combattere i malanni, quindiagrumi (arance ,pompelmi, man-darini), kiwi, broccoli, cavolfiore,pomodori, spinaci, cime di rapa,peperoni etc.. “Offriremo in degu-stazione spremute di agrumi, for-maggi, mozzarelle, olive, bru-schettina di olio, miele e piattipreparati dalle aziende dei prodot-ti sopra menzionati e di quelli invendita”.

CAMPAGNA AMICA OPERATIVAANCHE A FORMIA

TUTELA DEI CONSUMATORI

Dal 1° gennaio 2019 sono ria-perte le porte della casa di spi-ritualità “Pio IX” nel comunedi Itri, sul monte Fusco.Un’oasi di accoglienza accantoal millenario santuario diMaria Santissima della Civitatra i cenobi più antichi d’Italia.Pronta ad accogliere gruppi pergiornate di ritiro, campi scuola,

incontri di spiritualità o di stu-dio, la casa ha una capienza di60 posti letto con camere dota-te tutte di servizi interni e delriscaldamento per il periodoinvernale. La struttura ha ancheuna sala riunioni, cucina erefettorio da utilizzare in auto-gestione e la chiesa del santua-rio per le celebrazioni.Situata nel cuore del Parconaturale dei Monti Aurunci,dalla casa si gode un panoramastraordinario che va dalle mon-tagne al mare di Gaeta, finoalla piana di Fondi e Terracina.Nei dintorni è possibile orga-nizzare uscite, gite, passeggiateo escursioni: da segnalare ilparco avventura “Woodpark”(woodpark.it) dove è possibilefare interessanti e divertentiesperienze per ragazzi e adulti.Tra le mete suggerite le città diGaeta e Sperlonga, oltre ai pic-coli centri dell’entroterra comeCampodimele, Lenola e Pastenacon le sue famose grotte.Dal santuario si ammirano levette più belle del settore occi-

ITRI, NUOVA VITA PER ILSANTUARIO DELLA CIVITALA CASA PIO IX E I SERVIZI DI RAI2

di Maurizio Di Rienzodentale degli Aurunci: monteTrina, monte Faggeto, monte lePezze, monte Le Vele, monteRuazzo, monte Orso, Le RaveFosche, monte Cefalo, monteCarbonaro e, in lontananza, ilmonte Orlando e il monteCirceo. Il santuario è affidatodal 1985 ai padri Passionisti eha ricevuto il 25 giugno 1989

la visita del papa san GiovanniPaolo II, pellegrino pressol’antica icona della Madonnadella Civita. Per informazioni eprenotazioni sulla strutturaoccorre telefonare al numero077174034 (UfficioEconomato) dal martedì alvenerdì dalle 9.30 alle 14;oppure via mail [email protected] santuario della Civita è statoanche protagonista del pro-gramma Sulla Via di Damascodi Rai2. Due servizi andati inonda il giorno dell’Immacolatae coordinati dalla regista MariaCristina Buttà, in collaborazio-ne con l’ufficio per le comuni-cazioni sociali e la fattiva col-laborazione di padre AntonioRungi, passionista e giornali-sta. Tra le testimonianze, oltraa padre Rungi, anche le testi-monianze di padre CherubinoDe Feo, passionista del santua-rio, e di diversi laici della cittàdi Itri. La puntata si può rive-dere su raiplay.it o al link diret-to https://bit.ly/2MAincD.

di Orazio Ruggieri

Pietro Greco

Itri - Santuario Maria SS.ma della Civita

GAZZETTA DEGLI AURUNCIPag. 4 Cultura

di Luigi Muccitelli

STORIA SCONOSCIUTA DEL TERRITORIO DELL’EX CONTEA DI FONDIPIGNORATA E VENDUTA CON TITOLI BURGENSATICI AI COLONIDOPO IL CENSIMENTO E L’APPREZZO DEL 1690. MOLTI NUOVI PRO-PRIETARI FURONO RICATTATI E MINACCIATI DI MORTE, COSTRETTIA SVENDERE ED EMIGRARE. CASE E TERRE OCCUPATE DA ABUSIVIPRIVI DI DOCUMENTIFrancesco e Mariagrazia con i quattro figli in

tenera età, sotto ricatto e minacce di morte,furono costretti ad emigrare per il Brasile nel1895, quando fu abolita la schiavitù negra. Lamaggior parte della popolazione di Fondi restòsbalordita, incredula, non si spiegava il motivoper cui quella famiglia che aveva si tanta terrada zappare, all’improvviso, se ne andasse nellontano Brasile. Forse aveva anche lí una pian-tagione di caffè? Come al solito, fra i più pette-goli, si vociferavano parole insensate, altri mali-gni, spioni dei malfattori, si guardavano benedal riferire la verità. Tutto era successo dopol’Unificazione d’Italia, caduto il millenario feu-dalesimo dei Principi, Conti e Signorie, arrivòal potere la Monarchia dei Savoia. L’ex Regnodi Napoli dei Borboni, compreso la Contea diFondi e il Ducato di Traetto, venne incorporatoalla “Terra di Lavoro”, soggetta all’accaparra-mento delle zone più fertili da coltivare. Mentreaumentavano briganti e grassatori fuorilegge,sicari assoldati da oscuri ricattatori assassini dichi non si piegasse alle loro mire di possesso. Efra le vittime c’era proprio la famiglia diFrancesco e Mariagrazia. La storia postumavenuta a luce, narra che erano grossi proprietaridi fertili campi di grano, di mais, legumi, vigne-ti, agrumeti e ortaggi vari. Inoltre, possedevanoparecchie case all’interno dei quattro angoli aridosso della cinta muraria del Castrum diFondi. Assai invidiati, specie dai piccoli pro-prietari che nemmeno producevano il necessa-rio per le loro famiglie, pur considerandosiguappi “Cappelli di Suola”, rispetto ai molti cheavevano solo gli occhi per piangere. Invece,Francesco e Mariagrazia, con il loro matrimo-nio, raddoppiarono i beni di due estese famigliedi coloni, caporali, prezzatori e commercianti ditutta la produzione vinicola e ortofrutticola.Fino alla forzata vendita della Contea di Fondi,verso la fine dell’Impero Spagnolo, quando, frai primi, diventarono padroni. Dopo che ilPrincipe Nicola de Guzman, erede della madreAnna Carafa Vice Regina di Napoli, talmenteindebitato per il gioco d’azzardo e la dispendio-sa vita di corte, fu sottoposto a pignoramento.Per cui arrivò il fiscale Andrés Guerrero deTorres, Presidente della Regia Contabilità diNapoli, per il censimento della Contea, valutan-do la produzione agricola e la consistenza patri-moniale delle case nel Castrum Romanico e ditutte le contrade di campagna, annotando l’ap-prossimato valore nello storico “Apprezzo diStato del Patrimonio di Fondi,21 aprile del1690”. Poi suddiviso parcellato e venduto contitoli burgensatici ai primi “ Coltivatori Diretti”.Meno che il demanio delle falde montane, il ter-ritorio di Selva Vetere a mare e il Bosco ai mar-gini del Lago di Fondi che la Viceregina diNapoli Anna Carafa aveva bonificato e destina-to per l’usofrutto della popolazione dell’exContea. Beneficio durato fino agli anni 1950,

quando con la costruzione della Via Flacca, quando si accese un’altra corsa all’abusivismo.Tornando alla famiglia di Francesco e Mariagrazia, prima di partire per il Brasile, abitavano nelquartiere dell’Olmo Perino, all’interno delle mura di cinta, in porticati con stalle e cortili per ani-mali domestici, in promiscuità con antiche generazioni di contadini d’origine sconosciuta, permancanza di documenti legali o altre testimonianze scritte. Molti erano semplici immigrati palu-dai, zappatori e braccianti analfabeti, inseriti nel lavoro con il resto dell’antica popolazione deicontadini nativi di Fondi. Fra di essi, c’erano famiglie che osservavano alcune regole segrete,basate sulla fedeltà alla parola, discrezione e tacito rispetto dei patti verbali, cioè, fatti con unasemplice stretta di mano, anche diventando proprietari di un appezzamento per coltivare orto-frutticoli necessari alle proprie famiglie, o una vecchia casupola di pietre e calce dentro e fuoriil muro di cinta. Mentre, fra la numerosa parentela dei consanguinei successori nella spartizioneereditaria, quotidianamente litigavano accaniti sui confini del mezzo o quarto di tomolo spettan-te ma confuso nello strumento notarile. All’epoca, negli anni 1880-90, nel paese la popolazioneera scarsa, sempre sotto la monarchia, considerata come una mandria di bestie da frustare esfruttare nel pesante lavoro nell’allora territorio malarico semi pantanoso. Ma, Francesco eMariagrazia, possedevano un patrimonio di campi e orti, nelle zone più asciutte nella Piana diFondi, anche alle falde del Monte Pianara nella zona dei Greci e nel Quarto di San Pietro, sottostrada ai piedi della Madonna della Rocca, e pantani in zona Acquachiara. Ma dovettero lasciaretutto nelle mani di sconosciuti ricattatori e sfruttatori secolari. Come molti altri, pure costretti asvendere frettolosamente case e terreni, per inadempienza alla parola, non potendo pagare idebiti accumulati o, spesso per falsificazione di documenti che no sapevano leggere ma costrettia scarabocchiarli con croci. L’analfabetismo era tale da non capire mai quanto veniva scritto efalsificato dagli strozzini prestasoldi necessari ai lavori di preparazione per la semina annualeché, spesso, a causa delle tempeste e gelate, si perdeva il raccolto e non poter far fronte ai debitiche si raddoppiavano. Così come nei documenti di proprietà, nei contratti di compravendita otestamenti di scrivani corrotti nei rogiti notarili, con falsi testimoni di comodo. Fra le tante for-zose espropriazioni, ci fu il complotto ai danni di Francesco e Mariagrazia, un grave fattaccioche segnò per sempre la loro vita di ricchi proprietari. Siccome la terra da lavorare era troppaper le loro forze, avendo solo due figlie femmine e due maschi, tutti piccoli, pensarono bene diadottare un giovanotto orfano di sconosciuta provenienza ma con braccia robuste, capace di zap-pare, potare, riordinare periodicamente le piantagioni, tenendole pulite da sterpeti e gramigna,infine, curare il raccolto. Dimostrando tanta abilità, si guadagnò subito l’affetto di Francesco eMariagrazia che lo trattavano come un vero figlio. Divenne il “caporale” di fiducia che organiz-zava squadre di braccianti giornalieri per tutti i lavori da fare. Ma, un brutto giorno, quel ragaz-zo fu rapito e tenuto in ostaggio da una cosca di briganti, assoldati da oscuri ricattatori. Infine,dopo ripetute minacce di uccidere e sterminare tutta la famiglia, lo fecero trovare morto in unfosso, riuscendo a spaventare Francesco e Mariagrazia che cedettero e decisero di aggregarsialle migliaia di famiglie che dalla “Terra del Lavoro” emigrarono in massa per l’Argentina e ilBrasile. Francesco e Mariagrazia con i quattro figlioletti immigrarono nella vasta Regione diSan Paolo, dove, per una decina d’anni, lavorarono duramente e risparmiarono, sudando comebestie nelle lunghe giornate, mentre nelle brevi e buie notti piangevano convulsamente suicuscini. Infine, decisero di tornare a Fondi e s’imbarcarono su un vecchio bastimento corrosodal mare che chiamavano “Legno” e, dopo il Golfo di Lione, superato il confine del Mar Ligure,Francesco che già soffriva di asma aggravata dal clima afoso nella Favela del Brasile, nell’an-dare a poppa su e giù dalla stiva per respirare la brezza di mare, ebbe un attacco acuto di pol-monite e febbre alta che lo stroncò sulla nave, in procinto di sbarcare a Genova. E lì è sepoltoda oltre un secolo, mentre Mariagrazia, disperata, tornò a Fondi, con i figli per continuare unalunga vita di stenti.

NEL 1800 LA TRAGEDIA DI UNAFAMIGLIA DI GROSSI PROPRIE-TRARI DI FONDI MINACCIATA ECOSTRETTA AD EMIGRARE PER ILBRASILE.

Fondi, antico territorio agricolo alle falde dei Monti Ausoni e Aurunci a zoccolo di cavallo fino alla costa del Mar Tirrenocentrale - A destra, la Mappa Geografica della “Terra del Lavoro”dopo l’Unificazione d’Italia”

GAZZETTA DEGLI AURUNCI Pag. 5Cultura / Attualità

Il 12 gennaio scorso si è svolta aRoma presso l’auditorium delcentro congressi in Via Portuensea cerimonia di premiazione delConcorso Letterario Nazionale“Dalla libertà dialogica allaresponsabilità condivisa" organiz-zato da Se.F.a.P. in collaborazionecon la Fondazione Italiana Gestalte riservato a psicologi, psicotera-peuti e medici. In particolarel’Itrano Luca Notarianni, psicolo-go e psicoterapeuta operante su

Roma da molti anni, sempre inprima linea nella lotta alle dipen-denze, e con la passione per lanarrazione, ha ottenuto l’ennesi-mo riconoscimento pubblico delleproprie qualità letterarie con l’o-pera “Tienimi le mani”.

La commissione composta daesperti della letteratura e della psi-cologia ha motivato il premio dimille euro e una borsa di studio dautilizzare in una scuola di psicote-rapia nel seguente modo: "Con unsuggestivo artefizio letterario hasaputo raccontare alcune diffi-coltà e la possibile elaborazione diuna persona che si confronta conun mancato ascolto". Un’altra tappa importante nel per-corso di crescita dello scrittore

itrano che ormai ci ha abituato aveder trasposta con grande abilitànei suoi racconti le infaticabiliesperienze professionali che lovedono impegnato negli angolidella società meno esplorati e piùdifficili da trattare.

PREMIATO CON IL RACCONTO DALTITOLO “TIENIMI LE MANI”

Se una criminosa escalation dimaltrattamenti verso gli animalilascerebbe supporre che l’animoumano si sia sempre più incattivitonei rapporti anche con le bestiolineinnocenti, ci sono esempi e testi-monianze che, invece, seppure inmaniera numericamente inferiorerispetto alle belve che pretendonodi farsi chiamare uomini, rincuora-no. Parliamo di coloro che prendo-no a cuore le sorti di quanti condi-vidono, con noi esseri umani, l’ap-partenenza al genere animale. Traquesti, risalta, riferendoci allezone aurunche, l’impegno diMirko Marangoni, addestratore dicani, ma anche amico di tante spe-cie viventi a noi consimili per l’ap-partenenza allo stesso ceppo scien-tifico, che, da anni, porta avantiuna apprezzata passione e terapiaaddestrativa soprattutto per i cani.Maturato in questa valenza attitu-dinale sia con una meticolosa for-mazione teorica, sia con una prati-ca che ne ha fatto un eccezionaleaccompagnatore, nella crescita,per l’amico più fedele dell’uomo,Marangoni, che vanta una qualifi-cata certificazione di addestratorecinofilo, opera presso la rinomatastruttura “Italy Dog Center” che hasede in quel di Fondi.Precedentemente AssistenteVeterinario presso “L'olimpo del

cane - centro cinofilo”, oltre cheAddestratore Cinofilo ENCI pres-so “L'olimpo del cane - centrocinofilo”, ha pure portato avanti la

sua formazione personale presso lafacoltà di Giurisprudenza e halegato il suo nome ai premi nazio-nali che hanno segnato la parteci-pazione di alcuni esemplari, da luiseguiti nella crescita, a selezioni egare che si sono svolte nell’ambitodell’intera penisola italica. Più che un mestiere, l’impegno afavore degli animali è, per MirkoMarangoni, un’autentica vocazionela bontà dei cui risultati gli vieneattestata dalle testimonianze since-re e disinteressate di molti amantidegli animali, oltre che dai cultoriche prediligono una formazioneanche “accademica” della crescitadei loro amici a quattro zampe.

ITALY DOG CENTER, IL PARADISODEI CANI E DEGLI ANIMALI

di Federico Meschino

FONDI:ITRI - LUCA NOTARIANNI:

III CORSO DI FOTOGRAFIA A ITRIHanno preso il via il 28 gennaioscorso, le lezioni caratterizzanti ilpercorso formativo per aspirantifotografi dalla comprovata capa-cità operativa che si sta svolgendoa Itri. Presentato il 21 gennaiopresso il Museo del Brigantaggio,il corso, giunto alla sua terza edi-zione, si avvarrà dell’esperienzadi fotografi di provata professio-nalità. Si tratta, infatti, di FlavioMarandola, Francesco Iodice,Maurizio Perria, MassimilianoCarnevale ed Elena Ruggieri. Lagià confortante presenza di tanti

giovani, attentamente interessatialla preziosa esperienza formati-va, in occasione della serata dipresentazione del corso, confer-ma, qualora ce ne fosse statoancora bisogno, la crescente pas-sione, che si registra a Itri, perquesto hobby che, con un po’ difortuna, potrebbe rappresentare,per alcuni, una futura possibilitàdi lavoro. Tutte le informazioniutili per poter prendevi parte pos-sono essere acquisite collegandosial [email protected]

Mirko Marangon

Auguri e felicitazioni da tantissimi centri dove ha operato, ma ancheda dove lo hanno conosciuto privatamente, al dott. Luigi Pilone, cheha ultimato il suo percorso operativo presso il comune di Gaeta qual-che giorno fa, per il servizio meravigliosamente eccellente svoltonelle vesti di segretario comunale. Originario della Puglia ma attual-mente residente a Itri, il dott. Pilone ha compiuto un “cursus hono-rum” professionalmente deontologico e umanamente meraviglioso,ovunque sia stato impegnato, dai centri della dorsale lepina, comePriverno, Roccasecca e altri comuni, alle realtà operative che lohanno visto all’opera agli esordi della sua prestigiosa attività. Con leattestazioni di stima anche gli auguri per un meritatissimo colloca-mento in pensione.

AUGURI AL DOTT. PILONE PENSIONAMENTO

GAZZETTA DEGLI AURUNCIPag. 6 Attualità

Ci vengono segnalate, da partedi molti nostri lettori, le parti-colari qualità che fanno di unodei nostri affezionati inserzio-nisti da lungo tempo, un riferi-mento di provata garanzia pro-fessionale, di conveniente eco-nomicità e, soprattutto, di unanon comune cortese e simpati-ca umanità. Si tratta del teamdell’officina meccanica di cui ètitolare Fabrizio Stammegna,già capoofficina di una presti-giosa marca di auto transalpina

e oggi illuminato imprenditorenel settore della meccanicaautomobilistica. Affiancato daun team (Paolo, Sandro eAndrea) di provata esperienza,oltre che di simpatico garbonel rapporto con la clientela,l’unità operativa “Stammegna”ha compiuto un significativopasso in avanti nell’amplia-

mento materiale della strutturache supporta la sua attività,soprattutto, nella qualità delleprestazioni riguardanti ognitipo di automezzo fabbricatonell’italica penisola o fuori deisuoi confini. Dopo aver opera-to per una decina di anni in unaprima struttura del CentroLeonardo, sito nel territoriocomunale di Gaeta, all’altezzadel km 136,500 della consolare“Appia”, l’intera struttura si ètraferita in un’area molto più

ampia e adeguata alla crescen-te mole di prestazioni fornite,ubicata sempre nella strutturadi cui al sopracitato indirizzo.Dalla redazione, onorata dallascelta editoriale della ditta, cheha affidato da anni il suo mes-saggio pubblicitario alla nostratestata, i sinceri auguri per unautentico “ad maiora”!

MECCANICI D’AVANGUARDIA A ITRIdi Orazio Ruggieri

Quando si stipula un prestito, sei costi delle coperture assicurati-ve non sono stati inclusi nel Taegè possibile ottenere la nullità deltasso d’interesse pattuito e sosti-tuirlo con uno più favorevole. Unprincipio importante, affermatoda una recente decisionedell’ABF (Arbitro BancarioFinanziario) con la quale si èconsentito ad un associato diConfconsumatori di recuperarel’eccedenza versata per il presti-to senza fare causa .I FATTI – Un cittadino di Vasto,in provincia di Chieti, si erarivolto alla sede locale diConfconsumatori per fare con-trollare i tassi applicati sul pre-stito personale che aveva con-

tratto con un noto Istituto dicredito e quindi si procedeva

con ricorso all’ArbitroBancario Finanziario per conte-stare la mancata inclusione nelTaeg del costo delle copertureassicurative, stipulate conte-stualmente al finanziamento.LA DECISIONE DELL’ARBI-TRO – L’Arbitro, in accogli-

mento del ricorso, ha dichiaratola nullità del tasso d’interessepattuito, disponendo la rideter-minazione del piano di ammorta-mento, con applicazione di untasso sostitutivo più favorevole(equivalente al tasso nominaleminimo dei buoni del tesoroannuali, emessi nei dodici mesiprecedenti la conclusione delcontratto) e la restituzione del-l’eccedenza percepita nel corsodegli anni. L’istituto di credito haottemperato alla decisionedell’Arbitro, riconoscendo untasso sostitutivo inferiore al 1%.Si tratta di una decisione merite-vole di attenzione perché se icosti delle coperture assicurativenon sono stati inclusi nel Taeg, in

violazione quindi degli obblighidi trasparenza, è possibile fardichiarare la nullità del Taeg, alricorrere di determinate condi-zioni ed in questo caso la deci-sione è molto importante allaluce del fatto che grazie all’inte-ressamento dellaConfconsumatori, il nostro asso-ciato ha risolto la controversiadirettamente in sede stragiudizia-le, recuperando una sommaimportante, in un tempo relativa-mente breve e soprattutto senzadover caricarsi dei costi e deirischi che comunque un giudizioporta con sé.

Avv. Franco [email protected]

RUBRICA DEI CONSUMATORI

TAEG: NULLO SE NON INCLUDE LE COPERTURE ASSICURATIVEA cura della Confconsumatori Latina

SOLO IL TEMPO È NOSTROTratto da “Epistulae morales adLucilium” di Lucio Anneo Seneca(Corduba, 4 a.C. – Roma, 65)Comportati così, Lucilio mio,rivendica il tuo diritto su te stesso eil tempo che fino ad oggi ti venivaportato via o carpito o andava per-duto raccoglilo e fanne tesoro.Convinciti che è proprio così, cometi scrivo: certi momenti ci vengonoportati via, altri sot-tratti e altri ancora siperdono nel vento.Ma la cosa più vergo-gnosa è perder tempoper negligenza.Pensaci bene: dellanostra esistenzabuona parte si dile-gua nel fare il male,la maggior parte nelnon far niente e tuttaquanta nell’agire diversamente daldovuto.Puoi indicarmi qualcuno che dia ungiusto valore al suo tempo, e allasua giornata, che capisca di morireogni giorno? Ecco il nostro errore:vediamo la morte davanti a noi einvece gran parte di essa è già allenostre spalle: appartiene alla mortela vita passata. Dunque, Luciliocaro, fai quel che mi scrivi: metti afrutto ogni minuto; sarai menoschiavo del futuro, se ti impadroni-rai del presente. Tra un rinvio e l’al-tro la vita se ne va.Niente ci appartiene, Lucilio, soloil tempo è nostro. La natura ci ha

reso padroni di questo solo bene,fuggevole e labile: chiunque vogliapuò privarcene. Gli uomini sonotanto sciocchi che se ottengonobeni insignificanti, di nessun valoree in ogni caso compensabili, accet-tano che vengano loro messi inconto e, invece, nessuno pensa didover niente per il tempo che haricevuto, quando è proprio l’unica

cosa che neppure unapersona riconoscentepuò restituire.Ti chiederai forse comemi comporti io che tido questi consigli. Telo dirò francamente:tengo il conto delle miespese da persona prodi-ga, ma attenta. Nonposso dire che nonperdo niente, ma posso

dire che cosa perdo e perché ecome. Sono in grado di riferirti leragioni della mia povertà.Purtroppo mi accade come allamaggior parte di quegli uominicaduti in miseria non per colpaloro: tutti sono pronti a scusarli,nessuno a dar loro una mano.E allora? Una persona alla qualebasta quel poco che le rimane, nonla stimo povera; ma è meglio che tuconservi tutti i tuoi averi e comin-cerai a tempo utile. Perché, come sidice: “È troppo tardi essere sobriquando ormai si è al fondo.” Alfondo non resta solo il meno, ma ilpeggio. Stammi bene.

Seneca

GAZZETTA DEGLI AURUNCI Pag. 7Attualità

Cresce il mercato a due ruote inItalia, e anche l’attenzione deiComuni italiani. Salgono infatti ladisponibilità media di infrastrut-ture ciclabili, il numero di cittàdove è consentito trasportare le

bici sui mezzi pubblici e iComuni dotati di bike sharing.Ma i dati indicano anche cheoccorrono più investimenti per lasicurezza.È questa la fotografia dell’Italia adue ruote immortalata dal terzorapporto Focus2R, presentato il28 gennaio scorso a Milano.Promossa da ConfindustriaAncma (Associazione NazionaleCicli Motocicli Accessori) eLegambiente, elaborata daAmbiente Italia, società di consu-lenza ambientale, l’indaginedell’Osservatorio Nazionale

Infrastrutture, Sicurezza eMobilità per le due ruote fornisceogni anno la fotografia delle poli-tiche dedicate a ciclisti e motoci-clisti dai Comuni italiani capoluo-go di Provincia. I risultati del

monitoraggio sono il frutto di unquestionario rivolto a 104 munici-pi, cui hanno risposto quest’anno83 Comuni, l’80% degli intervi-stati.

L'ITALIA A DUE RUOTE CRESCEL'ITALIA MUORE DI BUROCRAZIAL'Italia ha la peggiore burocraziad'Europa. Nell’eurozona solo laGrecia sta peggio di noi e questola dice lunga sullo stato di diffi-coltà in cui versa la nostraPubblica amministrazione. E' que-sto il risultato emerso dalla stesuradell’indice europeo sulla qualitàdei servizi offerti dagli uffici pub-blici dei 19 paesi che utilizzano la

moneta unica. Un’elaborazione,riferita al 2017, che è stata realiz-zata dalla Cgia su dati dellaCommissione europea. E se laFinlandia, i Paesi Bassi e ilLussemburgo occupano i tre gra-dini del podio, Slovacchia, Italia eGrecia, invece, si collocanomestamente nelle parte più bassadella graduatoria.

OLIVE ITRANE: IL MIRACOLODELLA TERRA D'ITRI

I commercianti dei secoli scorsidettero il nome di olive di Gaeta aquella produzione olivicola che inmassima parte veniva allevata adItri e che fu il risultato della speri-mentazione genetica dei contadiniItrani tanto da offrire il nome diItrana alla cultivar di questo ulivo.Virgilio narra di piccoli frutti dicolore verde cupo che galleggia-vano sulle onde del mare. Eranoolive cadute dai rami pendenti dialberi piantati lungo le costeAurunche.I marinai di Enea assaggiaronoquelle olive impregnate di acquadi mare e si accorsero che erano

gustose al palato poiché il sale,accoppiato all’acredine del frutto,le rendeva saporite. Da qui è sorta,secondo la leggenda, la specialitàdelle olive in salamoia chiamatelocalmente “all’acqua”.

LA LEGENDA DELLE OLIVE “ALL’ACQUA”

GAZZETTA DEGLI AURUNCIPag. 8

HOTEL VILLAGGIOGAETA

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Quest’anno ricorre il 500°anniver-sario della morte di Leonardo daVinci avvenuta il 2 maggio 1519ad Amboise, cittadina sul fiumeLoira nel Centro-Ovest dellaFrancia, a un’ora di treno ad altavelocità da Parigi e dove è sepoltoin una cappella del castello reale:

infatti è qui che il Genio Unicotrascorse i suoi ultimi tre anni divita, ospite del re di FranciaFrancesco I in un piccolo castellodistante pochi metri dal Castelloreale, dedicandosi a tempo pienoalle sue predilezioni: gli studi diingegneria e geometria, l’architet-tura, la scenografia e l’organizza-zione di grandiose feste per lacorte, i disegni di anatomia e dimeccanica e di idraulica…Laregione attraversata dalla Loira èconosciuta per i suoi magnificicastelli e palazzi e per il suo pae-saggio naturale meravigliosamen-te conservato e valorizzato. EAmboise da sempre è luogo dipellegrinaggio da tutto il mondoin onore di Leonardo. Nel castelloda lui abitato si possono ammiraretra l’altro disegni, schizzi, ripro-duzioni delle opere pittoriche non-ché la realizzazione in scala realedi una quarantina di suoi progettidi meccanismi e di mezzi di loco-mozione e di strutture idrauliche odi difesa da lui previsti o inventatie perciò quasi si tocca con mano,ancora di più dopo cinquecentoanni, la grandezza e unicità di

quest’uomo: la visita e la vistadelle sue invenzioni e progetti maanche della riproduzione di partedelle sue opere pittoriche lascia adir poco senza respiro e si riescead afferrare, in verità solo adintuire, la molteplicità inaudita deisuoi interessi e soprattutto delle

sue intuizioni e premonizioniscientifiche. La rete, a chi ha pia-cere, fornirà tutti i dettagli e spie-gazioni sulla presenza del massi-mo genio della umanità dall’Italiaad Amboise e, altresì, sulla pre-senza in Francia della Gioconda edel San Giovanni Battista e dellaS. Anna. Ora dobbiamo dare risposta a chisi chiede: ma che cosa c’entraAmleto Cataldi, cioè il ciociaro sicui al titolo, pur se lo scultore diRoma, con Leonardo massimogenio della umanità e, in aggiunta,con Amboise? E si va incontro aduno di quei casi fuori del comunetipici della storia dell’arte e delcollezionismo che sempre ci riem-piono di ammirazione e di sorpre-sa ma anche di ammaestramento.Enrico Gardaera, un imprenditoreebreo della Repubblica di SanMarino, intelligente uomo di affa-ri e di soldi ma anche sensibile edai vasti orizzonti culturali cheebbe moltissimo anche lui a sof-frire a causa delle nefaste leggirazziali e antiebraiche in voga inEuropa in quegli anni letali: neglianni venti del Novecento fu nomi-

AMLETO CATALDI E LEONARDO nato console di San Marino aParigi e proprio nella medesimaepoca, nel maggio del 1923,Amleto Cataldi, che a Roma aragione chiamavano il Parigino aseguito dei legami e interessi chelo legavano alla metropoli france-se, esponeva trenta sculture in unanota galleria della città, con note-vole successo di critica e di visite.Ed è ben possibile che EnricoGarda, rassicurato dai giudizientusiasti della stampa, fu in occa-sione di questa manifestazioneespositiva che entrò in contattocon Cataldi col quale gradual-mente maturò il progetto dellascultura di Leonardo da Vinci, dicui stiamo parlando. Anche se nonconosciamo i vari passaggi crono-logici che portarono alla realizza-zione della commissione, è certoche qualche anno più tardi -Cataldi era ormai deceduto- edesattamente nel 1935 il Comunedi Parigi registrava nei civici

inventari il dono di una sculturain bronzo lunga quattro metridello scultore Amleto Cataldi raf-figurante Leonardo da Vinci diste-so a guisa di dio fluviale dellamitologia, da parte dellaRepubblica di San Marino qualesegno di gratitudine per le atten-zioni politiche che la Franciaaveva avuto nei riguardi del pic-colo Stato in certe vicende dellastoria europea. La scultura fusistemata provvisoriamente nelmunicipio cittadino di Auteuil edopo alcuni anni nel 1976 trovò

intelligentemente la sistemazioneottimale: la Loira, superbo corsod’acqua, quando attraversa la cit-tadina di Amboise si divide in duerami formando una piccola isolache i francesi sempre pratici eamanti delle loro cose, chiamanol’Isola d’Oro: effettivamente unosmeraldo incastonato tra le acque.E in un angolo dell’isoletta (nellafoto), quasi a toccare il fiume, pro-prio di fronte al castello dell’ama-to protettore, il Leonardo diCataldi disteso sul terreno (nellafoto a sx) all’ombra di due alberisecolari con sotto il braccio sini-stro la testa della medusa, ha losguardo rivolto verso il castellodel suo Re dove era vissuto tre annionorato e rispettato e verso la cap-pella dove si trovano le spoglie. Di questa scultura, in verità quasisconosciuta alla letteratura criticasull’artista, si erano completa-mente perse le tracce e chi scrive,dopo non pochi tentativi andati a

vuoto, quale ultima risorsa ebbe laintuizione di rivolgersi al sindacodi Parigi: dopo due giorni la suasegreteria lo mise al corrente delletappe principali. Il seguito auspi-cabile potrebbe verificarsi inoccasione delle manifestazioni inonore di Leonardo che si svolge-ranno durante l’anno e cioè chel’Isola d’Oro di Amboise o partedi essa venga intestata al nome diAmleto Cataldi che è già presentea Parigi con due opere, una pressoil Museo Nazionale Beaubourg euna presso il Petit Palais.

di Michele Santulli