Raggruppamento delle Guardie Giurate Ecologiche Volontarie...

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G.G.E.V. Raggruppamento delle Guardie Giurate Ecologiche Volontarie della Provincia di Reggio E. Gattatico(RE) - Museo A.Cervi 1989 - 2009 Vent’anni di vigilanza ambientale in Emilia Romagna

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G.G.E.V.Raggruppamento delle Guardie Giurate Ecologiche

Volontarie della Provincia di Reggio E.

Gattatico(RE) - Museo A.Cervi1989 - 2009

Vent’anni di vigilanza ambientale in Emilia Romagna

• La storia del nostro volontariato è nella legge 23/89 ma èuna storia di donne e di uomini che hanno affrontato la sfida di diventare guardie ecologiche. Noi infatti c’eravamo.

• La legge è di vent’anni fa, quando associazioni culturali ed Enti Locali illuminati erano convinti dalle leggi di tutela della flora e degli alberi monumentali. E le regioni progressiste varavano i Piani Paesistici. I tempi sono cambiati, ma noi ci siamo ancora, più numerosi e molto più competenti di allora.

• Quindi c’è del buono. Forse è una legge saggia. Certo i volontari GEV o GAV delle altre Regioni ce la invidiano.

Siamo volontari preparati ed organizzati.Ma non siamo i primi né gli unici!

Stemma della Confraternita della Misericordia di Firenze, 1244

prima e più numerosi di noi c’erano e ci sonoLe misericordieLa Croce Rossa, la Croce Verde ecc

Cioè da secoli in Italia gruppi di cittadinisi sono organizzati e preparati per agire in aiuto dei malati,dei poveri in forme di supporto o sussidiarie degli Enti Pubblici

Fino alla fine degli anni ’60 il volontariato civico era indirizzato al soccorso sanitario od alla tutela delle fasce più deboli e povere della popolazione.In questi ultimi decenni la consapevolezza e l’allarme per i problemi dell’ambiente hanno generato nuove forme di volontariato

Più tardi, con l’aumento di consapevolezza dei problemi ambientali nascono altre associazioni i cui volontari si caratterizzano per la grande carica emotiva e la disponibilità a pagare in prima persona. Si inizia l’uso sistematico della denuncia o della manifestazione di piazza, si tende allo scontro ed al conflitto,e sicuramente si mette in allerta una buona parte della popolazione sui temi ambientali (tipico di Greenpeace)

le nostre radici• Fine anni ’70 L 2 77 naturalismo (es Italia

Nostra), censimenti di alberi monumentali e difesa flora protetta. Le GEV erano “ sparsi spersi sporadici”

• Metà anni 80 Corsi di formazione a carattere naturalistico a Reggio su spinta forte delle USL eComuni: Montecchio, Guastalla e Scandiano, con ambito prevalente di azione la montagna. Sede GEV Parco Flora a rio Maore, Ramiseto

• Fine anni 80:la legge regionale 23/89 stabilisce l’assetto giuridico e l’impianto organizzativo.

• Si incominciamo a studiare e ci dicono che possiamo fare verbali

Olma di Campagnola Emilia lr2/77

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Ambientalismo anni ’60 ha come propulsore la conoscenza scientifica , la ricerca e la tutela (es Italia Nostra) tramite gruppi locali non organizzati

Estate 1990 in montagna per attività di vigilanza

Controlli mufloni a Pecorile di Vezzano

Guardia ed ambientalismo: metodi e strategie diverse?• IL codice di comportamento delle Guardie Ecologiche: verificare i

comportamenti illeciti , contestare e sanzionare, è una evoluzione rispetto alla tradizionale denuncia ai mass media?

• la denuncia ai mass media tipica dell’ambientalismo storico è un atto di forza o una manifestazione di aggressività ?

• Sono operazioni di ambito diverso ed è preferibile operare professionalmente?

• Il senso civico tipico delle guardie, la CIVICNESS (v. ricerca di G.Osti Univ.Trento) ci potrebbe far comportare in modo eccessivamente rispettoso nei confronti degli Enti Pubblici?

Guardie: • Volontari motivati dal

forte senso civico• Dalla aspirazione

all’ordine ed al rispetto delle leggi

• Da volte dalla divisa edalle armi

Ecologiche:• Volontari che

tendono a fare censimenti (lr 2/77)

• A prendersi cura di aree specifiche

• A fare passeggiate• A fare veducazione

ambientale

contrasti da subito tra chi si sente : guardia e chi è partito per tutelare l’ambiente

Con l’aggiunta di nuovi compiti, nel corso dei primi anni ’90, arrivano volontari con aspirazioni nuove

Cacciatori e pescatori

• Esperti conoscitori del territorio

• Esperti del loro sport

• Abituati ad operare con metodo

• Propensi a fare verbali

• Spingono per le divise

Gli igienisti (?) • attenti ai problemi dell’inquinamento

(spandimenti zootecnici) e rifiuti• Tenaci nel chiedere e a volte nell’esigere la

soluzione agli inquinamenti,ma spesso destinati alla frustrazione

Alla fine degli anni ’90, con i nuovi compiti della Protezione Civile e con le convenzioni con i Comuni si aggiungono nuovi compiti, quali la legge sull’anagrafe canina e felina ed i regolamenti del Verde, dei rifiuti, dei

parchi cittadini: arrivano altri volontari con aspirazioni nuove

volontari di Protezione civile• Si specializzano in Anti

Incendio Boschivo• La specifica formazione, le

emergenze del territorio forniscono nuove capacità

• Confronti nuovi con Associazioni di Protezione Civile

• Si comincia a pensare di avere mezzi a disposizione es auto

Volontari animalisti• È un’esperienza ancora

in atto .• La grande carica di

empatia di solito contamina anche i volontari caratterizzati da altre sensibilità prevalenti

Il Raggruppamento è un insieme composito delle diverse

sensibilità, che devonoimparare a rispettarsi e convivere.

Educazione ambientale

Protezione civileTutela e vigilanza

guardia

animalismo

Igiene dell’ambiente

Protezione civile

Flora. censimenti

Caccia e pesca

• valore del gruppo

• valore di un codice etico esterno ed interno

• Importanza della divisa

• Aggiornamento costante

• Presenza di guardie-donne

• Coesione o frammentazione

• Necessità di autoregolazione

• Identificazione e riconoscimento

• Professionalitànell’intervento

• Capacità di relazionarsi in modo più efficace

DIVERSITA’ DELL’ORGANIZZAZIONE

Mai da soli: la coppia ed il gruppo sono un problema o una risorsa

• vigilanza in coppia = responsabilita’ condivisa quindi è obbligatorio definire metodi ed obiettivi cioè cisi deve abituare alla mediazione

• una giovane collega di matrice animalista mi ha confidato che si trova bene ad operare con noi: “il volontario che opera da solo se si scoraggia ci molla; nel nostro caso il gruppo lo rimotiva “

CONFRONTO CON ALTRE ASSOCIAZIONI non GGEV

• hanno volontari singoli• in quasi tutte non sono necessari

prerequisiti per diventare soci• non e’ necessaria la formazione• non e’ obbligatorio operare in coppia• i settori di azione sono stabili nel tempo

La legge 23/89

L’applicazione rigorosa della l.r. 23 89 (e delle successive direttive) ha fatto sì che il volontariato GGEV si sia strutturato ed agisca come una RETE ECOLOGICA.

Mappa delle isole Marshall

UNA RETE DI VOLONTARI che nasce da una legge regionale

Infatti: il Raggruppamento è formato da un gruppo, (minimo), di 30 volontari,che agiscono i base a programmi definiti (Convenzioni) ed operano in coppia.Siamo un insieme di volontari che vivono sparsi su un territorio definito (la Provincia) ma che sono in contatto ed agiscono in modo organizzato quindi come fossimo una popolazione.

struttura a rete dei volontariNel nostro Raggruppamento, come in molte altre Province, l’Associazione provinciale è “sgranata” in zone più piccole, che si identificano in qualche modo con le zone in cui è suddivisa ARPA e le USL, e con precisi rapporticon i gruppi di comuni e le Aree Protette vicine.

,

La divisione in unità operative collegate tra di loro favorisce l’ottimizzazione delle risorse ed una adeguata presenza sul territorio.

ScandianoComune Reggio

Montagna

Val d’Enza

PianuraDIRETTIVO

RUOLO DEGLI ORGANI RAPPRESENTATIVI E DELLA FIGURA DEL PRESIDENTE

ES. BOLOGNA E MODENA

• CONTINUITA’ NEL DIRETTIVO E NEL PRESIDENTE

• RETE DI GRUPPI LOCALI• NUMERO ELEVATO DI

VOLONTARI

ALTRE PROVINCE:• ALTERNANZA DEL

DIRETTIVO E DEL PRESIDENTE

• FRAMMENTAZIONE• ORGANIZZAZIONE MENO

VISIBILE

LA nostra vigilanza ambientale volontariaper quanto ci riguarda ha queste caratteristiche positive:• la presenza diffusa sul territorio• la preparazione dei volontari• la disponibilità ad intervenire anche su richiesta a

verificare problemi ambientaliFa sì che diverse Associazioni ci chiedano di collaborare

con loro. In giro, a vigilare su caccia e pesca, su aree protette, lungo

i canali , i boschi od il Po, troviamo sempre meno colleghi volontari e, purtroppo neanche tanti professionisti

Le reti di associazioni L’ambiente viene tutelato nelle diverse specificità,che non

possono essere esaurite da un’unica associazione: quindi con piacere e nel rispetto delle reciproche competenze

1. per il soccorso all’avifauna con il CRAS Lipu Croce Alata, con le Oasi Lipu del Bianello e della Celestina

2. con diverse pro loco ed associazioni di cittadini a difesa dell’ambiente, con WWF, Codacons ecc x progetti di promozione ambientale

3. Con guardiapesca e guardiacaccia4. Con associazioni di protezione animale

Raggruppamento delle Guardie Giurate Ecologiche Volontarie GGEV, della Provincia di Reggio E.

giugno 2008

Recupero di una

cicogna da curare, in collborazionecon CRAS LIPU CROCE ALATA di Reggio Emilia

Collaborazione con altre associazioni

LipuOasi CelestinaCampagnola

Le reti di associazioni di secondo livello

FEDERGEV ER

Raggruppamento delle Guardie Giurate Ecologiche Volontarie GGEV, della Provincia di Reggio E.

GRUPPO FEDERGEV ER-SEDE ARPA a MODENA OTTOBRE 2008 CORSO CON ARPA PER TUTOR RACCOLTA DIFFERENZIATA

La nostra DIVISA

CENSIMENTO FLORISTICO alla Pietra di Bismantova

Siamo tanti, ma potremmo essere il 4 volte di più perché:

•Indispensabili i prerequisiti di buona condotta•Selezione alla frequenza al corso•Selezione all’esame•Selezione nelle attività•Selezione nel gruppo

Alla fine di ogni corso la percentuale dei promossi sugli iscritti varia intorno al 50%.Dopo tre anni si riduce a metàcirca il numero dei volontari attivi. Chi ha iniziato con molta prudenza, resiste più facilmente e, con passo da fondista, spesso non ci molla più.

Alcuni mezzi dell’Associazione

Fiat UNO e Panda

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Educazione ambientale Valli di Novellara e Reggiolo

Educazione ambientale:i minitutor della

raccolta differenziata

San Martino in Rio

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L’Educazione ambientale è anche affettiva:

31I bambini “ascoltano l’olma”centenaria di Campagnola

Vigilanza parchi

CorreggioParco Urbano

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Controlli cacciaZona dei RonchiReggioBagnoloCorreggio

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VIGILANZA SENTIERI

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Controllo di abbandoni Rifiuti

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Vigilanza sulla raccolta funghi

FESTA DEI PARCHI – REGGIO via Emilia

MAGGIO 2004FESTA DEI PARCHI –ARE di BUDRIOMAGGIO2004

Censimenti notturni animali molto rari Il gruppo accompagna Gigante alla ricerca dei geotritoni - legge fauna minore

CENSIMENTI FAUNISTICI 1

LuscengolaGGEV dott.Massimo Gigante

Aree di presenza

CENSIMENTI FAUNISTICI 2

GeotritoneGGEV dott.Massimo Gigante

Aree di presenza

CENSIMENTIFAUNISTICI 3

GGEV dott.Massimo Gigante

Gambero di Fiume

Aree di presenza

CENSIMENTIFAUNISTICI N 4 TESI DI LAUREA 2008

ANFIBI IN PIANURA

CENSIMENTI FAUNISTICI n.5

CENSIMENTO UCCELLI ACQUATICIWETLANDS INTERNATIONAL (ex

IWRB) INTERNATIONAL WATERFOWL CENSUS WESTERN PALEARCTIC

INFS, Via Ca’ Fornacetta 9, 40064 - Ozzano Emilia (BO)

OGNI ANNO,L’ULTIMO VENERDì DI GENNAIO

29 volontari in tutto, tra cui 3 tecnici della Provincia di Reggio Emilia, 7 Vigili Provinciali, 13 GGEV della Provincia di Reggio E.6 attivisti facenti riferimento alle associazioni WWF,

LIPU e AsOER.

CENSIMENTI FAUNISTICI n.6Censimento delle popolazioni di ungulati in collaborazione con la Polizia Provinciale della Provincia di reggio Emilia

La tutela della faunaCensimenti ittici

Area di EquilibrioARE Budrio

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1990 : Censimento delle querce di San Martino in Rio: quasi 400 querce fotografate, censite e mappate da due colleghi GGEV secondo i criteri stabiliti dalla Regione ER

2008 Enrica Bassi GGEV accompagna un laureando in fac. di Agraria Univ. Modena e Reggio a rivedere e confrontare i dati.

STUDI DIBOTANICA

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Censimento floristico della Provincia di Reggio Emilia - geom Giuseppe BranchettiGGEV del Raggruppamento di Reggio E.

PROGETTOSIEPI DI CAMPAGNA

Vivaio di Scandiano presso la coop.Stradello

Nel corso di quasi 20 anni abbiamo donato , affidato e spesso piantato , alberi e siepi di campagna per circa 30 chilometri di lunghezza!!!

Il vivaio GGEV de Il Mirabulana Villa Sartoretti, Reggiolo

Convegno sulle siepi Scandianogruppo di socidi diverse zone

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Proteggiamo il futuro?Ad esempio piantiamo un albero per ogni nato ….

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Piantiamo le Siepi di campagna

scuole Elementari di Praticello di Gattatico

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TUTELA DI SPECIE RARE: Viola Pumila

Valli di Novellara e di Reggiolo

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Con l’Orto Botanico dell’Universitàdi Modena e Reggio

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Con l’Orto Botanico dell’Università di Modena e ReggioProgrammi di conservazione integrata ex situ/in situ

bassa pianura reggiana

TUTELA DI SPECIE RARE:

Euphorbia palustris

TUTELA DI SPECIE RARE: Senecio paludosusbassa pianura reggiana

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Con l’Orto Botanico dell’Università di Modena e ReggioProgrammi di conservazione integrata ex situ/in situ

Piante fiorite al terzo annodopo la reintroduzione in Area Protetta “Siepe dei Bruciati”A.R.E. valli di Novellara e di Reggiolo ed area SIC e ZPS

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La tutela delle Aree Protette: Cà dal VIGLIACH valli di Novellara e Reggiolo - Area Sic e ZPS

Tutela delle Aree Protette

RNO Rupedi Campotrera

Lave a pillow

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ATTIVITA’ di VIGILANZA lr 2/77 AGRIFOGLIO

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Palarinodi Ramiseto(RE)

Vigilanza Parchi provinciali

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Parcodi Roncolo

QuattroCastella

Collaborazione a Polizia Provinciale e Corpo Forestale dello Stato

AVETE PRESENTE IL LAVORO DI SEGRETERIA ?

quanta burocrazia indispensabile ……..

"Quello che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano,

ma se non lo facessimol'oceano avrebbe una goccia in meno"

( Madre Teresa di Calcutta )

Proposte GGEV x la biodiversitàFatto salva la nostra disponibilità a continuare ad operare x la difesa e la

promozione della biodiversità nei modi e nei tempi a noi possibili, occorre che Regione e Provincia a seconda delle loro competenze:

1. procedano alla tabellazione delle aree SIC e ZPS2. facciano i regolamenti delle RNO, dove mancano e delle ARE (anche

promuovendo modelli di regolamento)3. Al fine di tutelare ambienti di pianura, le zone più a rischio di perdita di

biodiversità, è necessario dare la tutela a tutte le golene del Po: in particolare a Reggio si deve dare continuità alla protezione delle aree golenali,da Luzzara a Brescello, con la disponibilità ad una loro corretta fruizione anche alla luce delle prospettive favorevoli del piano di sviluppo rurale

4. Si dovrebbe aggiornarel’elenco delle specie vegetali (erbe dipianura in particolare9 da proteggere con l’aggiornamento della lr 2/77. Per ovviare a questa mancata tutela abbiamoprotetto le specie violap. Senecio p. ed Euphorbia p. conuna specifica norma del regolamento del Verde Comunale a Novellara e Reggiolo.

Ancora proposte GGEV x la biodiversità

5. Promuovere studi sul contenimento delle specie alloctone più dannose,per ora, dei nostri ecosistemi acquatici: i comunemente detti nutria e gambero americano

6. Definire il minimo vitale nei canali al fine di preservare il pesce autoctono

7. Definire inquinamento biologico l’introduzione di specie alloctone.

proposte xchè le GGEV possano operare meglio per la tutela della biodiversità

Fare sistema con gli Enti Pubblici creando progetti ad hoc che realizzino forme di tutela finanziate da Direttive europee. Es.Assessorati quali Ambiente, Protezione Civile, Agricoltura e Caccia e pesca nonché turismo sono sicuramente interessati a forme condivise di tutela e di fruizione delle aree golenali o di pertinenza fluviale. Le Guardie Ecologiche possono,oltre che fare ricerche (se ne sono capaci) fare sicuramente vigilanza.

Con patti chiari è possibile avere la garanzia necessaria alla realizzazione del progetto.

Ma senza mezzi non è possibile fare progetti di vigilanza o ricerca continuativa ed efficiente, quindi occorrono progetti e finanziamenti.

Con gli attuali finanziamenti regionali non si riesce a rimborsare nemmeno una parte delle spese per l’utilizzo dei mezzi o dell’Associazione o dei volontari.

O non si rimborsano, o facciamo economie ed utilizziamo i rimborsi delle convenzioni dei Comuni, ma non crediamo che sia corretto.